NOTIZIARIO A CURA DELLA CISL DI COSENZA · tiva provocato dalla persistente crisi ... all’anno di...

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ANNO 0 N. 0 - MARZO/APRILE 2012 NOTIZIARIO A CURA DELLA CISL DI COSENZA

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ANNO 0 N. 0 - MARZO/APRILE 2012

NOTIZIARIO A CURA DELLA CISL DI COSENZA

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CISL E TERRITORIO

Lanciata la sfida alla politica regionale

LA CISL RICHIAMA LE ISTITUZIONI ALL’IMPEGNO

PER LO SVILUPPO E L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI

Con le centrali di Rossano e del Mercure

DARE IMPULSO ALLA POLITICA ENERGETICA

RISPONDENTE ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO

Elezioni RSU

Successo delle liste CISL nelle elezioni RSU

FUNZIONE PUBBLICA E SCUOLA:

INCREMENTI IN VOTI E PERCENTUALI

Con la partecipazione di dirigenti,

amministratori, ecclesiastici, imprenditori

DAL CONVEGNO CISL DI ROSSANO

INVOCATO IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI

PER SVILUPPO E LAVORO NELLA SIBARITIDE

Un’analisi cruda e deprimente per la nostra terra

TROPPE TASSE SUI BASSI SALARI

E DA NOI SI GUADAGNA PER METÀ

AZIONI SINERGICHE SUL TERRITORIO PER INCREMENTARE

LE PRODUZIONI E FAVORIRE LO SVILUPPO

La proposta della CISL cosentina

DONNE E GIOVANI: OPPORTUNITÀ DI LAVORO

E REGOLAZIONE DELL’APPRENDISTATO

Pensionati

FORMAZIONE, VERTENZIALITÀ, PROSELITISMO

NEL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DELLA FEDERAZIONE

Sommario3

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Leggi on line il periodico

della UST CISL di Cosenza

sul sito

www.cosenza.cisl.it

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CISL E TERRITORIO

L’ultimo rapporto dell’Ufficio internazio-nale del lavoro che ha sede a Ginevraprevede che il tasso di disoccupazionenon cambierà da qui al 2016. Ciò signi-fica che i disoccupati a quella datasaranno non meno di 206 milioni.Purtroppo, saranno ancora unavolta i giovani a pagarne le conse-guenze, mentre i più anziani conti-nueranno ad essere espulsi dai pro-cessi lavorativi. Nella nostra regione,quindi anche nella nostra provincia, illavoro mancherà per anni se nel frat-tempo le nostre istituzioni, cioè i reggi-tori della cosa pubblica, non si attive-ranno, bandendo ridicoli proclami, enon attueranno quelle iniziative che ilterritorio reclama da anni invano.Nella nostra provincia il tasso di disoc-cupazione giovanile, sfiora il 30 percento, quello della disoccupazione gio-vanile intellettuale supera il 50 cento! LaRegione e gli altri enti territoriali in que-sti tempi stanno strozzando i povericontribuenti aumentando le addizionali,che già erano alte, senza considerareche le famiglie, angustiate dal diminuitopotere di acquisto di stipendi e pensio-ni, sono ormai allo stremo e non riesco-no a pagare i troppi esosi tributi.

Il quadro è drammatico, ma nes-suno si muove per porre fine all’e-morragia di risorse utilizzate perfini elettoralistici. Il freno allaspesa improduttiva non c’è datempo e le prebende continuanoa prosciugare i bilanci. Sembra diessere in un clima di fine impero,ma la CISL non si dà per vinta epropone di porre rimedio ad unasituazione divenuta ormai inso-stenibile. Il nostro segretario generale ha direcente illustrato la ricetta dellaCISL per dare lavoro ai giovanidella nostra provincia. Si è richia-mato al documento confederale“Riaprire le porte del lavoro ai gio-vani” per richiamare l’attenzionesu due linee di frattura sociale. Laprima è costituita dalla crescente

separazione tra scuola e mondo dellavoro, con la conseguenza che i gio-vani non riescono a formarsi adegua-tamente in rapporto alle esigenzedelle impre-

se. La secon-da è rappresentata dal persistenteblocco dell’accesso all’attività lavora-tiva provocato dalla persistente crisieconomica.In questa situazione è necessario atti-vare una seria concertazione con leistituzioni, realizzare un costante ecostruttivo dialogo con le imprese,spesso scoraggiate dalla mancataconcessione del credito e demoraliz-zate dal ritardo dei pagamenti daparte degli enti. Inoltre, bisognerebbeampliare il ruolo della contrattazionecollettiva di secondo livello, quindisviluppare la bilateralità. La stessaflessibilità, termine forse in questi ulti-mi tempi abusato per ragioni di con-venienza, soprattutto da parte

imprenditoriale, andrebbe regolataper scoraggiare certi abusi. In altri ter-mini vorremmo che non ci fossero piùcerte trovate, come quella della spesadei 200 milioni che non vediamo o perun bando che ha finito per agevolarele aziende e non i nostri giovani!Anzicchè premiare le aziende, si inco-raggino i giovani laureati, ad esempio,assicurando loro un bonus da ‘spen-dere’ scegliendo l’azienda presso laquale lavorare. Questo potrebbeavvenire anche in fase di apprendista-to, che dovrebbe concludersi con unlavoro continuo e non col licenzia-mento per esaurimento del bonus odell’incentivo all’impresa. Tutta lamateria dell’apprendistato, come datempo il sindacato va sostenendo,dovrebbe al più presto trovare unasistemazione organica, cioè logica,che escluda lo sfruttamento per inco-raggiare la crescita dell’impresa e lavalorizzazione del lavoro merito-

cratico. In ultima analisi,ponendo le basi di un rilancio effettivodelle attività di impresa, soprattuttoattraverso l’attuazione dei programmiriguardanti le grandi infrastrutture, siporrebbero le basi del rilancio deiconsumi e l’incremento delle produ-zioni, cioè si porrebbero le condizioniideali della ripresa economica.Riusciremo a far capire ciò ai nostrirappresentanti nelle sedi istituzionali?Vorrei essere ottimista, ma sarebbe ilcaso di far capire a chi di dovere chela situazione è davvero seria e non èpiù il tempo delle improvvisazioni edelle promesse, ma quello dell’agireper dare concretezza alle aspettativedei tanti giovani senza lavoro.Facciamo che non perdano la speran-za di un avvenire sereno e laborioso”.

TONINO RUSSO*

LA CISL RICHIAMALE ISTITUZIONI ALL’IMPEGNO

PER LO SVILUPPO E L’OCCUPAZIONEDEI GIOVANI

Lanciata la sfida

alla politica regionale

il punto

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CISL E TERRITORIO

Il 5, 6 e 7 marzo si è votato per il rinnovodelle rappresentanze sindacali unitarienegli uffici pubblici e nelle scuole. Anchequesta volta le liste CISL hanno conseguitoun netto successo. L’esercito dei centomilacandidati ha dato frutti copiosi e certi can-tori hanno recitato, come al solito, il lorostesso de profundis. I furbetti, che si sonosbracciati a cantar vittoria dopo alcuni datiparziali iniziali, mettendo in evidenza la lorovittoria effimera, sono stati serviti.I numeri non possono essere smentiti e inumeri dicono che la CISL è prima non solonella scuola, ma anche in numerosi ufficidella provincia. Il suc-

cesso delle listeCISL si registra a livello regionale: 42,2 percento negli enti locali, 40,1 per cento nellasanità, 24,3 fra gli statali, 37 nel parastato.Tanto per evidenziare i principali compartidel settore pubblico.Sul piano provinciale la netta affermazione,oltre che negli uffici, si è verificata anchenella scuola: la CISL è prima con largo mar-gine sulle altre sigle. Notevole la debacledel sindacato autonomo Snals, passato dal12,52 per vento del 2006 all’8,55 di que-st’anno, e della Gilda. Che perde quasi il 12per cento, passando, con appena 190 votiallo striminzito 1,43.Il segretario generale della FunzionePubblica, Ugo De Rose, ha sottolineato ilsignificato politico del successo CISL, ricor-dando che questa volta sono scese incampo forze esterne al sindacato. “Siamoprimi – ha dichiarato il segretario generaledella FP – nell’Asp col 40 per cento e inprovincia col 42. Nel comparto Sanità la

FUNZIONEPUBBLICA E

SCUOLA:

INCREMENTIIN VOTI E

PERCENTUALI

Dopo la decisione, ci auguriamo irrevo-cabile, del Consiglio regionale, che hadato il via alla riconversione a biomassedella centrale del Mercure, nel territoriodi Laino Borgo, si attende analoga ini-ziativa per l’ammodernamento dellacentrale di S. Irene di Rossano, per laquale l’Enel ha presentato progetti diriconversione a carbone pulito.Entrambe le vicende sono tribolate acausa delle solite e stucchevoli prese diposizione dei cosiddetti ambientalisti.Ma al progresso non ci si può opporreper motivi ideologici. Ben venga perciòla delibera del Consiglio regionale sulMercure. Questa sarà alimentata con

combustile cippato di legname vergine,un prodotto del bosco, che viene cosìutilizzato con scopi produttivi. La poten-za prevista è di circa 35 megawatt conalimentazione di 320 mila tonnellateall’anno di combustibile vegetale. Il nostro segretario generale ha auspica-to che entro la fine dell’anno la centralepossa concludere il ciclo di riconversio-ne in modo da entrare in funzione il piùpresto possibile, potendo contribuire alsoddisfacimento delle esigenze energe-

tiche della regione ed eventualmentedelle regioni vicine.Per la centrale di S. Irene, invece, l’iterdi riconversione non è stato avviato non-ostante la centrale rappresenti, comesostiene Russo, un fattore determinanteper lo sviluppo dei sistemi economici eproduttivi della Sibaritide. È mortificanteche l’impianto venga oggi utilizzato perle cosiddette “produzioni di riversa”, cioèvenga messo in funzione solo durante ipicchi di richiesta di energia.La centrale è vecchia. Ecco perché l’Enelha presentato progetti di riconversioneche prevedono la sostituzione di 1280megawatt a olio combustibile con 800 Mw

a carbone pulito e biomasse e con la rea-lizzazione di una centrale solare a con-centrazione.Per la riconversione occorreranno circaquattro anni. È previsto l’impiego di600/700 lavoratori, con punte di 1700.Purtroppo, enti locali e amministrazioneprovinciale hanno espresso parere negati-vo al progetto. Sarebbe delittuoso fermarsiai ”no” anzicchè aprire un confronto senzapregiudizi da parte di enti, istituzioni, asso-ciazioni ambientalistiche e cittadinanza.

DARE IMPULSOALLA POLITICA ENERGETICA RISPONDENTE

ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO

SCUOLA

Successo delle liste C

Elezioni RSUCon le centrali

di Rossano e del Mercure

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to seccamente le altre sigle. Incrementoanche nei seggi 164 alla CISL, 108 alla Cgile 102 all’Uil.“Ancora una volta la CISL Scuola – hadichiarato la segretaria generale Carbone –coglie un successo significativo soprattuttose si considera l’attuale momento di diffi-coltà che caratterizza il panorama scolasti-co nazionale. Nel 2006 avevamo registratoun incremento percentuale del 2,41, questavolta il dato è più contenuto, ma guardandoalla situazione di altre aree, può essereconsiderato un autentico successo, soprat-tutto se si considera che l’aggressione alnostro sindacato è stata attuata in molterealtà con metodi alquanto discutibili.Siamo presenti in quasi tutte le 191 istitu-zioni, il che dimostra che il nostro sindaca-to è ben radicato sul territorio”.Naturalmente, il primo a congratularsi coidirigenti, i candidati, i dipendenti pubblici e

gli operatori scolastici, che hannoconfermato fiducia alla CISL, èstato il nostro segretario generaledell’UST Tonino Russo. Tanto per

sgombrare il campo da certi equivoci eaffermazioni gratuite su presunte vittorie dialtre sigle.“A Palazzo Arnone come all’Inpdap, all’Inailcome alla Biblioteca nazionale, all’ufficioscolastico provinciale, all’Aterp – ha ribadi-to Russo – siamo in assoluto il primo sin-dacato. Così all’Inps, dove la CISL, per laprima volta, è prima. E primi siano anche innumerosi comuni della provincia. ARossano abbiamo più che doppiato la Cgil,

mentre successi le nostre loiste hanno con-seguito in altri importanti comuni come l’exrossa San Giovanni in Fiore, Rogliano,Montalto. All’università la CISL è passatada uno a due seggi e successo è statoanche nel comparto Ricerca. Ora – ha con-

cluso Russo – attendiamo che le contro-parti non si trincerino dietro fasulli paraven-ti con la scusa che i tempi sono magri.Molte cose devono cambiare perché l’opi-nione pubblica è stanca di assistere allosfascio della cosa pubblica per responsabi-lità di chi spesso indegnamente ricoprecariche da occupare non per il proprio tor-naconto, ma per fare gli interessi della col-lettività”.

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CISL E TERRITORIO

CISL ha ottenuto 1224 voti rispetto ai 1076dell’Uil e 1071 della Cgil. Nei ministeriali laCISL è prima con 180 voti, contro i 96 dellaCgil e gli 88 dell’Uil. Siamo secondi dopol’Uil nelle agenzie fiscali, ma solo per 8 voti(40 a 48). Negli enti non economici: 106alla CISL, 85 e 57 per Uil e Cgil.Aver dato forza alla CISL – aggiunge DeRose – significa forza e autorevolezza cre-scenti per la nostra organizzazione. Il votoha espresso il malcontento che serpeggiafra i nostri iscritti per le scelte errate dellapolitica, che ha preferito le troppe consu-lenze di chiaro stampo elettoralistico, quan-do sarebbe invece

necessario valo-rizzare le professionalità nei vari enti”Soddisfazione esprime la nostraGiuseppina Carbone, segretaria generaledella CISL Scuola, che ha incrementato isuoi suffragi, passati dal 27,80 al 29,39,mentre la Cgil ha fatto registrare un arretra-mento del 2,04 per cento. Nonostante lacontrazione degli organici, la CISL Scuola,coi suoi 3 mila 905 voti, raccolti in quasitutte le istituzioni scolastiche, ha distanzia-

Giuseppina Carbone Segretaria Generaledella CISL Scuola

Ugo De Rose Segretario Generale FP CISL

liste CISL nelle elezioni RSU

IL QUADRO GENERALE DELLO SCRUTINIO NELLA SCUOLA

Cisl Scuola voti 3905 percentuale 29,39% nel 2006 27,80% (+ 1,59);

Cgil Scuola voti 2453 percentuale 18,46% nel 2006 20,50% (-2,04);

Uil Scuola voti 2309 percentuale 17,38% nel 2006 14,84% (+ 2,54);

Snals voti 1136 percentuale 8,55% nel 2006 12,52% (-3,97);

Gilda voti 190 percentuale 1,43% nel 2006 13,38% (-11,95);

Altri voti 3108 percentuale 23,39%

“La Cisl è prima all'Asp di Cosenza con il 40% dei voti e aRossano, in provincia ha conquistato il 42 %. Nel compartoSanità la Cisl conquista 1224 voti rispetto ai 1076 della Uil e1071 della Cgil; negli Enti pubblici non economici 106 voti perla Cisl contro gli 85 della Uil e 57 della Cgil; nei Ministeri Cisl180 voti, Cgil 96 e Uil 88; nelle Agenzie fiscali la Cisl conqui-sta 40 voti superata dalla Uil con 48.

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Erano in centinaia, fra dirigenti del nostroSindacato, amministratori, ecclesiastici eimprenditori al convegno promossodall’UST a Rossano sul tema: “Sistema deitrasporti e nuove infrastrutture per il lavoronella Sibaritide”. L’enunciazione dell’argo-mento contiene già la conclusione cui sonopervenute, quasi in concerto spontaneo, siail relatore, il nostro segretario generaleTonino Russo, sia la segretaria confederaleAnnamaria Furlan con delega ai trasporti,che ha concluso i lavori, sia quanti sonointervenuti nel dibattito, presieduto dalsegretario generale della CISL CalabriaPaolo Tramonti. In sintesi: inutile foraggiarele banche, i fondi della Bce dovrebberoandare alle imprese e alle famiglie! E intan-to, i fondi per le infrastrutture vanno utilizza-ti subito cantierizzando le opere. I nostri diri-genti hanno inviato alle istituzioni pubblichee alle controparti imprenditoriali un messag-gio chiaro e netto. Perché la crisi che ci atta-naglia non ha bisogno di pannicelli caldi edelle solite vacue promesse.Il Sindacato ha fatto sentire ancora unavolta la sua voce; non ha polemizzato né hafatto i soliti piagnistei che si sentono quandosi riuniscono i politici molto distratti, cioèattenti a far cassa per finanziamenti di carat-tere elettoralistico. È vergognoso che nella

nostra provincia, su 47 comuni calabresiche hanno applicato l’aliquota massima diaddizionale, ben 24, cioè oltre la metà,siano della nostra provincia, capoluogocompreso. E questo per finanziare le con-sulenze esterne e distribuire prebende perconsiglieri e commissioni varie.Russo e Furlan hanno messo il dito sullapiaga, come suol dirsi, ma nel contempohanno fornito indicazioni concrete su modi e

tempi per uscire dalla crisi e avviare intensiprocessi di sviluppo nell’area meridionale e,in particolare nella piana di Sibari, la piùvocata allo sviluppo della nostra provincia.“Se tutte le componenti del cosiddetto siste-ma Italia operassero col nostro metodo,portando avanti e realizzando le proposteche formuliamo per il bene comune, allorasì che crescita e lavoro di questo territorionon sarebbero più problemi, ma fatti con-creti. Abbiamo ingoiato anche bocconiamari – ha sostenuto la nostra segretariaconfederale –, come l’ennesima riformadelle pensioni e stiamo sopportando unatassazione giunta ormai ad un limite inso-stenibile, come tutti si sono accorti con l’ulti-ma busta paga di lavoratori attivi e pensio-nati, ma non possiamo più tollerare che conla scusa del rigore ci si attardi ancora nelmettere mano alla realizzazione delle infra-strutture, gli unici investimenti in grado dicreare crescita con il lavoro, quindi aumen-to dei consumi e ripresa del comparto pro-duttivo”.La segretaria confederale ha quindi allarga-to lo sguardo al Sud dopo un accenno alleliberalizzazioni (non serve qualche farmaciain più) e alle semplificazioni, ha invocato losblocco dei finanziamenti. “Si è abbandona-

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CISL E TERRITORIO

DAL CONVEGNO CISL DI ROSSANOINVOCATO IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTIPER SVILUPPO E LAVORO NELLA SIBARITIDE

Con la partecipazione di dirigenti, amministratori, ecclesiastici, imprenditori

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CISL E TERRITORIO

ta la costruzione del ponte di Messina – haosservato la Furlan –, ma non si è mosso undito per ferrovie e strade per arrivarci”!“Teniamo alta la bandiera della responsabi-lità – ha concluso Annamaria – perchéabbiamo la consapevolezzadi rappresentare quattromilioni di lavoratori e perquesto invochiamo lo stru-mento principe della coesio-ne sociale”. Concetto chehanno richiamato anche alconvegno di Rossano i prela-ti presenti, dimostrando diessere preoccupati del futurodi questa terra anche dalpunto di vista sociale ed eco-nomico.Il convegno aveva preso avvio con la rela-zione di Tonino Russo, che ha fornito ai par-tecipanti riferimenti interessanti in merito aiproblemi della Sibaritide, partendo da unaconsiderazione di carattere generale riguar-dante il Sud. Le priorità della zona sono

indubbiamente la statale 106, le ferrovie, ilporto, lo scalo aereo senza trascurare lo svi-luppo agricolo e turistico per i quali laSibaritide ha indubbiamente una specificavocazione. Ma senza finanziamenti sbloc-

cati non si va da nessuna parte. E Russo hafatto ricorso a dati statistici certi. Comequando, in base ad alcune stime del Sole24 Ore, ha affermato che ”l’adeguamentodegli investimenti in infrastrutture ai livellieuropei può generare un significativo incre-

mento del PIL pari al 12 per cento nell’arcodi un decennio per 167 miliardi e con unamaggiore occupazione di circa tre milioni diunità. Una buona fetta andrebbero, realiz-zando le infrastrutture al Sud, quindi inCalabria, che è, tra le regioni d’Italia, lameno infrastrutturata del Paese. La leggeobiettivo – ha rilevato il nostro segretariogenerale - ha finora consentito di realizzaresoltanto l’8,5 per cento delle opere finanzia-te nel Sud. Su 53,3 miliardi di opere proget-tate, ne sono stati utilizzati solo 6,8, cioèappena il 17 per cento”.Non va meglio, per quanto riguarda le infra-strutture di trasporto riferite al ciclo 2007 –2013. “Anche in questo settore – ha dettoRusso – la Regione deve fare di più. Il rela-tore ha quindi illustrato la situazione del ter-ritorio sibarita e ha invocato l’accelerazionedelle realizzazioni riferite alla riqualificazio-ne e al potenziamento della statale 106, alpotenziamento, con raddoppio, della statale534 Firmo – Sibari, alla riqualificazione eall’ammodernamento della ferrovia ionicaprevisto dal POR della Calabria, al coordi-namento e all’integrazione del servizio suferro e su gomma, al rafforzamento dellerelazioni fra aree collinari e costiere. Edancora: bisogna puntare alla realizzazionedel nodo intermodale della Sibaritide com-preso nel programma POR, all’interscambiodi secondo livello in grado di aggregaremerci distribuite in modo razionale, all’effi-cace raccordo ferroviario del porto diCorigliano col corridoio ionico – adriatico,agli interventi strutturali e funzionali previstidal progetto del piano regolatore del porto diCorigliano, nella prospettiva di un nodo stra-tegico dell’area mediterranea, infine, allacostruzione dell’aeroporto, integrato co unAir cargo center per il Mediterraneo. In ultima analisi, secondo il relatore, occorreche gli investimenti per il rilancio della

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segue

La provincia di Cosenza, – ritiene ilsegretario Russo – nonostante l’arre-tramento degli indicatori socio-econo-mici accentuatosi con la crisi, presen-ta potenzialità di crescita importanti,partendo proprio dalla valorizzazionedei fattori di sviluppo endogeni pre-senti nel territorio della Sibaritide.

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CISL E TERRITORIO

L’Italia che lavora guadagna poco. Troppopoco. Secondo una statistica elaborata daEurostat i salari dei lavoratori italiani riferi-ti al 2006 sono addirittura più bassi dellamartoriata Grecia e inferiori, comunque, aquelli di Spagna e Portogallo. L’Istatsmentisce e sostiene che lasituazione al 2009 è cam-biata rispetto al 2006.Sarà, ma intanto letabelle smentisconol’Istat. Non solo,salari, stipendi epensioni in Italiahanno fatto regi-strare incrementiirrisori (appena il treper cento), mentre inaltri stati di Eurolandiagli aumenti sono quasiovunque a due cifre.

E da noi, in Calabria? La situazione è daquarto mondo. O quasi. Il calabrese gua-dagna all’incirca la metà del lavoratoremedio italiano. Il dato contrasta con altresituazioni. Di privilegio. Il nostro segretario

generale, in un’intervista rilasciata aMezzoeuro ha ironicamente

osservato: “In compensola Calabria è tra le

regioni col presiden-te, i consiglieri e gliassessori piùpagati. Ma è tuttol’apparato agarantire stipendida record ai 50

consiglieri (trop-pi). Per non parlare

delle scandaloseconsulenze esterne

date addirittura a profes-

sionisti che giungono anche da fuori regio-ne, scombussolando gli assetti burocraticie mortificando le tante competenze deigiovani laureati calabresi”.Cosa fare, allora?“È necessariocreare – secondoRusso – un siste-ma virtuoso chefavorisca svilup-po per poi esse-re distribuito sullavoro e di con-seguenza suisalari, altrimen-ti gli ostacolialla crescitasaranno piùdevastanti dioggi. C’è biso-gno – aggiun-

Sibaritide, come per tutto il Mezzogiorno,devono tornare al centro dell’agenda poli-tica di Governo. “È perciò necessario – haconcluso Russo – un confronto perma-nente a tutti i livelli, un’interlocuzione cre-dibile col Governo centrale e con le istitu-zioni regionali e locali perché il dialogo,come la vera concertazione, può realizza-re l’unitarietà di intenti che la Chiesa invo-ca quando parla di coesione sociale”.Amministratori regionali e locali non si sonosottratti al confronto col Sindacato. Il consi-gliere regionale Fausto Orsomarso, che hala delega ai trasporti, ha annunciato la pre-sentazione al ministro per lo Sviluppo eco-nomico e per le infrastrutture e trasportiPassera di una relazione illustrativa dellepriorità della Calabria. Il sindaco della cittàGiuseppe Antoniotti ha espresso preoccu-pazione per l’attuale crisi, rilevando cheoggi “ci vuole coraggio ad amministrare

questa città in quanto i problemi sono tantie complessi. “Ciononostante – ha detto –con la disponibilità di 28 milioni saremo ingrado di cambiare il volto a Rossano e aCorigliano”. “Le verità della politica” sono state richia-mate dal reverendo Pietro Madeo, vicarioper la pastorale del lavoro della diocesi diRossano-Cariati.L’imprenditore agricolo Peppino Nola hafatto riferimento alle autostrade del mare,che “sono più economiche” ed ha confron-tato i temi relativi ai costi tra queste e il tra-sporto su gomma. “Basti pensare – hadetto – che un trasporto in Germania, sugomma, ci costa 4 mila 500 euro, in con-tainer fino a Taiwan soltanto 1500”.Secondo Nola, per il porto di Sibari “ènecessario creare una struttura frigoriferaper la lavorazione e la conservazione delclementino perché così si avrebbero 45

giorni in più per la commercializzazionedel prodotto”.Tra gli altri, interessante anche l’interventodell’assessore provinciale GiovanniForciniti, per il quale “esiste un problemasicurezza”, posto al primo posto nell’agen-da dell’Amministrazione guidata dall’on.Oliverio. L’assessore ha quindi informatoche è prossima la firma dell’intesa colMinistero competente per attivare la trattaRavenna - Corigliano - Catania.Ovviamente si tratta dell’omonima auto-strada del mare.Cosa dire a commento dell’interessanteiniziativa CISL? Che ancora una volta ilnostro Sindacato non ha offerto al vastouditorio presente nella sala convegni delRoscianum il quaderno delle doglianze,ma ha puntato sulla proposta costruttiva,chiamando le istituzioni a tradurre nei fattii propositi. e.g.

Un’analisi cruda e deprimente per la nostra terra

TROPPE TASSE SUI BASSI SALARIE DA NOI SI GUADAGNA PER METÀ

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CISL E TERRITORIO

geva – di cambiamenti culturali che ciliberino dalle mafie, ma per far ciò occor-re una politica bipartisan che abbia uncodice di autoregolamentazione, che sia,cioè, frutto di un’assunzione di responsa-bilità nobile che metta al bando i furbi diturno condiscendenti a scendere a patticol malaffare pur di garantirsi la sopravvi-venza politica”.Fin qui, alcune risposte date dal nostrosegretario generale su salari e stipendi. Èdi questi giorni la redazione della mappadelle addizionali curata dal Corriere dellaSera. Sorpresa! In Calabria, direte, c’è ilpiù basso tasso di ritenute addizionali.Illusione! La Calabria, in compagnia dialtre regioni, come Campania e Molise, fa

registrare addizionali al massimo

consentito. L’addizionale regionale eragià la più alta: è passata al 2,03 per cento!E questo perché i nostri illuminati (?)amministratori sanno che già i nostri sti-pendi sono i più bassi dei già insufficientistipendi degli italiani.Scandalo nello scandalo. Dei 47 comunicalabresi in cui è stata applicata l’aliquotamassima ben 24 appartengono allanostra provincia, comune capoluogo com-preso.E non finisce qui. L’IMU, che come sap-piamo sostituisce la già famigerata ICI, ciriserverà a giugno un’altra stangata.L’ultratassato popolo non sa più a chesanto votarsi. C’è gente che non riesce apagare i tributi perché non avendo introitiderivanti dall’attività lavorativa (leggi pic-cole imprese di tipo artigianale), fa lafame e rinvia il pagamento di tasse eimposte a data più propizia.

In questi giorni si discute della manovrafinanziaria, che è iniqua e colpisce sem-pre i soliti. In questa situazione di gravecrisi, credo che diventi essenziale il rap-porto tra il territorio e il sindacato: bisognacioè costruire nuove regole, nuove rela-zioni sindacali. La CISL si trova a gestire una crisi gra-vissima nell’intero territorio cosenti-no, che rischia, se non siinterviene di diventareancora di più un’areamarginale nella giàmarginale areameridionale. Laricetta per uscireda questa crisipassa attraversoun’azione sinergicadi tutti i soggetti (isti-tuzionali, enti, asso-ciazioni e Sindacato) perindividuare e dar vita adazioni straordinarie e coordinated’impegno che realizzino condizioni dicrescita, sviluppo e lavoro in maniera dif-fusa su tutto il territorio. In un contesto europeo e mondiale sem-pre più caratterizzato dalla competizionetra sistemi produttivi locali, l’impegnocomune deve essere orientato verso larealizzazione di un sistema territorialeurbano composto da sistemi locali tra lorocollegati. I continui cambiamenti che inte-ressano la società, i sistemi produttivi e ilmondo del lavoro incidono sulle condizio-ni complessive del territorio. È fortemente

avvertita e condivisa la necessità di darvita ad azioni sinergiche di sempre piùampio partenariato, per il raggiungimentodi obiettivi di crescita economica, di parte-cipazione democratica, di miglioramentodelle condizioni di vita dell’intera popola-zione. Nel contempo, è necessario saperrispondere con sempre maggiore efficacia

all’esigenza di realizzare d’intesacon gli altri livelli istituzionali,

politiche di sviluppo chegarantiscano la soste-

nibilità ambientale,la riqualificazioneproduttiva, la cre-scita di una occu-pazione stabile edignitosa, il rispet-to dei diritti e della

legalità. I Comuni,per le funzioni di pro-

grammazione e digoverno che esercitano, il

sindacato per il ruolo di attoresociale fondamentale, concorrono adeterminare durature e qualificate condi-zioni di crescita e di sviluppo economico,civile e sociale attraverso la concertazio-ne, che rappresenta il modello politico,direi lo strumento idoneo a governare iprocessi più complessi. Concludendo, in questo momento, ilSindacato che serve al Paese è un sinda-cato serio responsabile e concertativo, laCISL è un Sindacato che ha scelto questastrada per risolvere i problemi del Paese.

*Segretario UST Cosenza

AZIONI SINERGICHESUL TERRITORIO

PER INCREMENTARELE PRODUZIONI

E FAVORIRELO SVILUPPO

GERARDO CALABRIA *

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CISL E TERRITORIO

La storia della Cisl è anche la storia di unimpegno concreto, di uno sforzo organizza-tivo costante, per l’affermazione del princi-pio della pari opportunità e della non discri-minazione di genere.La storia della CISL è anche la storia di unosforzo, di una tensione ideale, tesa al supe-ramento dentro l’organizzazione e nel mer-cato del lavoro in generale degli ostacolialla inclusione sociale delle donne.In questi anni il Coordinamento Donne, ilDipartimento ha promosso il dibattito,costruito proposte e risultati per favorire iprocessi di inclusione e la permanenzadelle donne nel mercato del lavoro - insie-me alla salvaguardia del principio di paritàe non discriminazione uomo-donna - chesono tra gli obiettivi prioritari della “Strategiadi Lisbona” e principi cardini della Carta deiDiritti Fondamentali dell’Unione Europea. L’impegno della CISL è quindi quello di pro-muovere e coordinare politiche di pariopportunità in tema di pari-tà salariale e formazione,sostenendo una contratta-zione specifica per la conci-liazione lavoro-famiglia, chepreveda espliciti rinvii allacontrattazione di secondolivello, adottando azioni disupporto alle politiche di welfa-re, alla rappresentanza digenere. Come sottolinea la CislConfederale nei suoi documenti,“la politica di genere costituisceper noi una nuova frontiera di rafforzamen-to del sindacato, perché porta nel mondodel lavoro un punto di vista nuovo, capacedi produrre vantaggi e valore aggiunto perle donne, gli uomini e la società nel suoinsieme. “Il tema della conciliazione tra lavoro e vitaprivata, tra realizzazione professionale edimensione personale, a rappresenta unadelle sfide più rilevanti per la CISL: occorrerafforzare l’azione sindacale finalizzata adincrementare il valore del lavoro femminile,a superare i divari retributivi, a favorire per-

corsi di carriera e affermazione di profes-sionalità anche in settori a prevalenzamaschile, a migliorare i sistemi di protezio-ne sociale per diminuire i rischi di povertàdelle donne, ad abbattere tutte le forme diviolenza basate sull’identificazione di gene-re.

Occorre, poi raf-forzare il ruolo delle donne nella società,promuovendo la presenza sempre piùnumerosa, qualificata ed impegnata dellelavoratrici. Purtroppo, anche nel contestocalabrese e provinciale registriamo la persi-stenza di fortissime barriere all’ingressodelle donne nel mercato del lavoro. Come

testimoniano tutti i datistatistici, la disoccupa-zione raggiunge livellielevatissimi, quellagiovanile e quellafemminile rappresen-tano dei tristi record.Crediamo che leragioni di tale situa-zione di contestosiano molteplici. Ladebolezza del tes-suto produttivoterritoriale, l’as-

senza di strategie perlo sviluppo, l’incapacità di porre in essere

reali strumenti per favorire l’incrementooccupazionale, derivanti da un utilizzo pocoefficace delle risorse POR FESR e PORFSE su inclusione e occupabilità, sonoragioni evidenti.Accanto a queste ultime, non possiamonon registrare la presenza di ulteriori critici-tà che costruiscono barriere all’inclusionedelle donne nel mercato del lavoro, ricon-ducibili, nel complesso, alla scarsa efficaciadelle politiche sociali e di conciliazione deitempi di vita e lavoro, ai limiti dell’offerta diservizi pubblici come gli asili nido.

ADRIANA CARRERA *

DONNE E GIOVANI:OPPORTUNITÀ DI LAVORO

E REGOLAZIONEDELL’APPRENDISTATO

Come CISL, ritengo sia necessario sul ter-ritorio un impegno costante, ancora più effi-cace, da sviluppare lungo una serie di diret-trici già delineate a livello nazionale e chevanno messe sul campo nella

nostra azione di proposta, suitavoli della concertazione sociale e dellacontrattazione. In particolare, è da sottoli-neare la necessità di promuovere una “con-trattazione per la conciliazione” che, neicontratti nazionali, preveda espliciti rinviialla contrattazione di secondo livello dellequestioni relative alle condizioni di lavoro ealla stessa incentivazione del lavoro femmi-nile. Registriamo, purtroppo, da questopunto di vista, forti ritardi su questo territo-rio. In molte realtà lavorative, non si fa con-trattazione di secondo livello. In altre, lacontrattazione di secondo livello - pensoalle esperienze dei call center -, si traducespesso in un accordo sul “premio di risulta-to”, sicuramente uno strumento utile perconiugare incrementi salariali e produttività,per difendere il potere d’acquisto delle retri-buzioni, ma non sufficiente per costruirecondizioni utili alla promozione delle pariopportunità. Qualche traccia sporadica pre-sente in alcuni secondi livelli, come il part-time mamma, rappresentano un inizio, maci rendono consapevoli dell’ulteriore per-corso da compiere.Per fare un riferimento specifico al nostroterritorio, sul tema della formazione di diri-genti ed rsu-rsa sulla contrattazione disecondo livello abbiamo presentato allaCISL Nazionale, come UST di Cosenza unmotivato e documentato progetto. Vogliamo, come CISL, dare il nostro contri-buto per costruire le condizioni perché ledonne possano esercitare un ruolo centra-le nel processo di cambiamento per l’Italia,la Calabria e la Provincia cosentina.

* Segretaria UST Cosenza

La proposta

della CISL cosentina

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Noi pensionati CISL siamo una risorsaper la Confederazione. È un riconosci-mento unanime di cui andiamo giusta-mente orgogliosi. Nello stesso temposappiamo di essere una categoria di pre-cari e perciò ci sentiamo proiettati nell’av-venire per cercare di essere sempre piùnumerosi onde soppe-rire al venir meno ine-sorabile dei numeri. Difronte a questa situa-zione, perciò, non ciscoraggiamo. Anzi, lanostra condizione cispinge ad essere piùattivi che mai.Abbiamo necessità diessere presenti sul ter-ritorio e soltanto laleva del proselitismo ciconsente di far frontealle esigenze materialiche devono esseresoddisfatte con la dis-ponibilità delle risorse.Parlo di risorse mate-riali, ma soprattuttoumane. Attraverso ilproselitismo incessan-te crediamo di poterraccogliere le une e lealtre.Un simile obiettivo può essere colto seoperiamo senza sosta sul territorio attra-verso l’azione di stimolo e di iniziativadella Segreteria, oggi finalmente a tre,dopo le defezioni inevitabili dei mesi scor-si, e l’opera diuturna delle Leghe, lenostre cellule attive nei comuni di una

provincia, che è la più vasta e la più diffi-cile della regione. Per non farsi sorprendere dalle defezioniimmancabili, la Segreteria, dopo il con-fronto con gli organini statutari –Esecutivo, Consiglio generale, Leghe –ha dato inizio a un intenso programma di

attività. Oggi, siamonel vivo delle inizia-tive promosse. Inaprile si svolgerà ilcorso per agentisociali in collabora-zione con ilPatronato INAS. Amaggio si terrannoaltri due corsi di for-mazione, uno su“Comunicazione einformazione”, l’al-tro, il secondo inquesti ultimi mesi,per delegati comu-nali. Questo perché,vogliamo esserepresenti nei 155comuni della provin-cia con militantiseriamente impe-gnati e adeguata-mente preparati per

essere d’aiuto ad anziani e pensionati indifficoltà.Alle Leghe resta il compito di confrontarsicon le istituzioni locali, alle quali vannoavanzate richieste con proposte logiche epertinenti in merito a provvidenze nelsociale e sul piano di imposte e tariffe.Dal confronto potranno anche scaturire

eventuali vertenze, da mettere in atto perindurre l’istituizioni locale ad accettare lenostre proposte.Intanto, la Federazione è impegnata sulfronte dei trasporti, dopo l’abolizione delleprovvidenze per anziani e pensionati insituazione di disagio. E’ una battaglia chevogliamo condurre e concludere positiva-mente sperando di poterla vincere colcontributo fattivo delle altre federazioni.Riteniamo che l’attuale impasse nonpossa essere più tollerato perché si trattadi un vero e proprio attentato in danno diuna categoria bisognosa. Sappiamo chela maggior parte dei pensionati riscuoteogni mese misere pensioni del tutto insuf-ficienti a garantire una dignitosa esisten-za, una qualità della vita accettabile. Lamisura severamente e irrazionalmenterestrittiva dell’Ente Regione fa a pugnicon una realtà già troppo appesantita dainsostenibili balzelli, come l’aumentoingiustificabile delle varie addizionaliregionali, provinciali e comunali. Siamopronti, eventualmente, ad attuare manife-stazioni di protesta nei confronti delle isti-tuzioni e sono certo che vinceremo que-sta battaglia.Infine, ma credo che si tratti forse dellacosa che più ci sta a cuore, mi preme sot-tolineare un fatto che riveste significativaimportanza per la nostra organizzazione:l’ormai prossima acquisizione a tutti glieffetti della sede che ospita laFederazione in via Misasi. La nostra casasarà tutta nostra e l’atto che registrerà ilraggiungimento di un altro importante tra-guardo sarà quanto prima sottoscritto.

* Segretario FNP Cosenza

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CISL E TERRITORIO

Formazione,

Vertenzialità,

Proselitismo

NEL PROGRAMMA DI ATTIVITÀDELLA FEDERAZIONE

SALVATORE MARSICO *

PENSIONATIPENSIONATI

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SEDI CAF

ACRIVIA DON LUIGI STURZO, 30 - 87041Tel. 0984.941715

CASSANO ALLO IONIOVIA EMANUELE, 3 - 87011Tel. 0981.1901648

CASTROVILLARICORSO CALABRIA, 34 - 87012Tel. 0981.1901245

CORIGLIANO CALABROPIAZZA VALDASTRI, 1 - 87064Tel. 0983.031347

COSENZAV.le ALIMENA, 73 - 87100Tel. 0984.1903341Fax [email protected]

PAOLALARGO SAN DOMENICO - 87027Tel. 0982.640918

ROGLIANOVIA R. ELENA, 108 - 87054Tel. 0984.1933745

ROSSANOVIALE MARGHERITA - 87067Tel. 0983.030740

SAN GIOVANNI IN FIOREVIA PETRARCA, 1 - 87055Tel. 0984.1901903

SAN MARCO ARGENTANOVIA GIOVANNI XXIII - 87018Tel. 0984.1905630

SCALEAVIA E. DE NICOLA, 1 - 87029Tel. 0985.272008

SPEZZANO ALBANESEVIA PLEBISCITO, 6 - 87019Tel. 0981.1902893

TREBISACCEVIA BAINSIZZA - 87075Tel. 0981.1900797