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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 Nota di Aggiornamento DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (art. 170, D.Lgs. n. 267/2000) 2019-2021

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Nota di Aggiornamento DOCUMENTO UNICO

DI PROGRAMMAZIONE

(art. 170, D.Lgs. n. 267/2000)

2019-2021

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INDICE

Premessa pag. 5 Presentazione del documento pag. 9 Sezione Strategica (SeS) pag. 13

1 Quadro normativo di riferimento pag. 15 1.1 La legislazione europea pag. 15

1.1.1 Il fiscal compact pag. 15 1.1.2 Raccomandazioni UE all’Italia pag. 17 1.1.3 Europa 2020 e fondi europei 2014-2020 pag. 18

1.2 La legislazione nazionale: le riforme pag. 20 1.2.1 La riforma della contabilità pubblica e l’armonizzazione contabile pag. 20 1.2.2 La legge rinforzata n. 243/2012 sul pareggio di bilancio pag. 21 1.2.3 La revisione della spesa pubblica e l’attuazione dei costi e fabbisogni standard pag. 25 1.2.4 Gli obblighi di tempestività dei pagamenti pag. 26 1.2.5 La riforma fiscale e le riforme in cantiere pag. 28 1.2.6 La riforma della tassazione locale pag. 31 1.2.7 La riforma della pubblica amministrazione pag. 33

1.3 La legislazione regionale e il DEFR pag. 34 1.3.1 Il riordino delle Province e l’attuazione della legge n. 56/2014 pag. 34

2 Gli indirizzi generali di programmazione pag. 35 3 Analisi strategica delle condizioni esterne pag. 36

3.1 Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo pag. 36 3.1.1 Vincoli di Finanza Pubblica e contenimento del debito pag. 36 3.1.2 La spending review pag. 41 3.1.3 Il contenimento delle spese di personale pag. 42 3.1.4 Le società partecipate pag. 46 3.1.4.1. Normativa pag. 46 3.1.4.2 La razionalizzazione pag. 48

3.2 Situazione socio-economica del territorio pag. 52 3.2.1 Il territorio e le infrastrutture pag. 52 3.2.2 La popolazione pag. 53 3.2.3 L’economia insediata pag. 59

3.3 Parametri economici essenziali pag. 64 4 Analisi strategica delle condizioni interne pag. 65

4.1 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali pag. 66 4.2 Indirizzi generali sul ruolo degli organismi facenti parte del Gruppo Amminis. Pubblica pag. 66 4.3 Risorse finanziarie pag. 79

4.3.1 Investimenti in corso di realizzazione e non conclusi pag. 79 4.3.2 Spesa corrente per l’esercizio delle funzioni fondamentali pag. 84

4.3.2.1 Dati di bilancio pag. 88 4.3.3 Indirizzi generali in materia di gestione del patrimonio pag. 92 4.3.4 Il reperimento di risorse straordinarie ed in conto capitale pag. 93 4.3.5 Indebitamento pag. 94 4.3.6 Gli equilibri di bilancio e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica pag. 97

4.4 Organi istituzionali pag. 105 4.5 Risorse umane pag. 105

4.5.1 Struttura organizzativa pag. 106 4.5.2 Dotazione organica pag. 107 4.5.3 Andamento occupazionale e della spesa di personale pag. 107

5 Gli indirizzi e gli obiettivi strategici dell’ente pag. 109

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5.1 Gli obiettivi strategici per missioni di spesa pag. 111 6 Le modalità di rendicontazione pag. 150

Sezione Operativa (SeO) - Parte prima pag. 151 1 Entrata: fonti di finanziamento pag. 153

1.1 Quadro riassuntivo pag. 153 1.2 Valutazione generale sui mezzi finanziari pag. 154 1.3 Analisi delle risorse pag. 157

1.3.1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo 1.00) pag. 157 1.3.2 Trasferimenti correnti (Titolo 2.00) pag. 163 1.3.3 Entrate extra-tributarie (Titolo 3.00) pag. 164 1.3.4 Entrate in conto capitale (Titolo 4.00 – 5.00 – 6.00) pag. 164 1.3.5 Anticipazioni da istituto tesoriere (Titolo 7.00) pag. 165

2 Dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti pag. 168 2.1 Opere di urbanizzazione a scomputo pag. 169

3 La ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi: dalla Relazione previsionale e programmatica al DUP pag. 170

4 Gli obiettivi operativi dell’ente pag. 172 4.1 Indice dei programmi pag. 172 4.2 I programmi di spesa pag. 173

5 Gli organismi gestionali esterni ed il Gruppo Amministrazione Pubblica pag. 239 5.1 Situazione economico-finanziaria degli organismi facenti parte del GAP pag. 240 5.2 Gli obiettivi di servizio e gestionali degli organismi facenti parte del GAP pag. 241

Sezione Operativa (SeO) - Parte seconda pag.243

1 Programma triennale dei lavori pubblici pag. 245 2 Programma biennale degli acquisti di beni e servizi pag. 247 3 Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare pag. 249 4 Programmazione del fabbisogno di personale pag. 250 5 Programma degli incarichi di collaborazione pag. 252

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Premessa La programmazione nelle pubbliche amministrazioni garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è diretta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse secondo i canoni di efficacia, efficienza ed economicità. Essa inoltre rende concreto il principio della democrazia partecipativa, in quanto fornisce gli strumenti per “valutare” l’operato dell’azione amministrativa conoscendo preventivamente gli obiettivi dichiarati e, successivamente, i risultati raggiunti. In sostanza, dunque, un corretto processo di programmazione è espressione di una amministrazione moderna che intende fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative ed anche finanziarie. Già l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali scriveva come la programmazione rappresenti “il «contratto» che il governo politico dell’ente assume nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del sistema di bilancio stesso. L’attendibilità, la congruità e la coerenza dei bilanci è prova della affidabilità e credibilità dell’Amministrazione. Gli utilizzatori del sistema di bilancio devono disporre delle informazioni necessarie per valutare gli impegni politici assunti e le decisioni conseguenti, il loro onere e, in sede di rendiconto, il grado di mantenimento degli stessi”1. Il compito di un’amministrazione è quello di sviluppare il proprio territorio e di migliorare il benessere dei propri cittadini, nel rispetto delle regole e dei ruoli istituzionali che il nostro ordinamento ha stabilito. Questo compito, assai difficile oggi a causa del contesto economico ancora critico e della scarsità di risorse a disposizione per soddisfare i bisogni fondamentali della comunità, diventa impossibile senza una efficace attività di programmazione in grado di mettere a fuoco gli obiettivi che, all’interno dei principi e dei valori da cui siamo mossi, riteniamo strategici. Programmare significa quindi fare delle scelte, nella consapevolezza che le risorse sono limitate rispetto ai bisogni e che nell’individuare le priorità “irrinunciabili”, altre esigenze vengono sacrificate. L’amministrazione comunale durante il mandato 2018–2023 concentrerà la sua azione su 16 linee di sviluppo, che saranno articolate in indirizzi e obiettivi strategici, così come emergono nel programma di mandato.

Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 64 in data 14/09/2018 sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo che si elencano in estrema sintesi:

1. PROGRAMMAZIONE E BILANCIO 2. PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA E COMUNICAZIONE 3. VALORI E FUNZIONI URBANE E TERRITORIALI PER LA CITTA’ DEL FUTURO 4. SVILUPPO ECONOMICO E COMMERCIO 5. RICERCA DI NUOVE RISORSE 6. RIQUALIFICAZIONE AREE DEGRADATE 7. CURA DELL’AMBIENTE E DELTERRITORIO 8. OPERE PUBBLICHE E PATRIMONIO 9. SICUREZZA 10. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE 11. SCUOLA E DESTINAZIONI GIOVANI 12. CULTURA E TURISMO 13. PROMOZIONE DELLO SPORT 14. POLITICHE SOCIALI 15. CASTELFERRETTI 16. QUARTIERI

1 Principio contabile della programmazione, n. 1.3 approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali nel 2003.

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Il regolamento di contabilità approvato con atto CC. n.93 del 29/11/2017, modificato con atto CC. n.35 del 23/04/2018, stabilisce all’ Articolo 3 “Il procedimento interno di programmazione e formazione degli strumenti contabili” comma 1 : “…Nel caso in cui alla data del 31 luglio risulti insediata una nuova amministrazione, il termine di approvazione del DUP viene fissato entro 30 giorni dall’approvazione delle linee programmatiche di mandato. Tale termine non può in alcun modo essere successivo a quello previsto per l’approvazione del bilancio di previsione.” La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. I contenuti della programmazione, devono essere declinati in coerenza con:

1. il programma di governo, che definisce le finalità e gli obiettivi di gestione perseguiti dall’ente anche attraverso il sistema di enti strumentali e società controllate e partecipate (il cd gruppo amministrazioni pubblica);

2. gli indirizzi di finanza pubblica definiti in ambito comunitario e nazionale. I caratteri qualificanti della programmazione propri dell’ordinamento finanziario e contabile delle amministrazioni pubbliche, sono:

a) la valenza pluriennale del processo; b) la lettura non solo contabile dei documenti nei quali le decisioni politiche e gestionali trovano concreta attuazione; c) la coerenza ed interdipendenza dei vari strumenti della programmazione.

Per assicurare che la programmazione svolga appieno le proprie funzioni: politico–amministrativa, economico-finanziaria ed informativa, occorre dare rilievo alla chiarezza e alla precisione delle finalità e degli obiettivi di gestione, alle risorse necessarie per il loro conseguimento e alla loro sostenibilità economico-finanziaria, sociale ed ambientale. Pertanto, in fase di programmazione, assumono particolare importanza il principio della comprensibilità, finalizzato a fornire un’omogenea informazione nei confronti dei portatori di interesse e il principio della competenza finanziaria, che costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono: a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazione, che, per gli enti in sperimentazione, sostituisce la relazione previsionale e programmatica; b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP. In occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio provvisorio in gestione; d) il piano esecutivo di gestione e delle performances approvato dalla Giunta; e) il piano degli indicatori di bilancio da allegare al PEG; f) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio; g) le variazioni di bilancio; h) lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dell’ente, da approvarsi da parte della Giunta entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio di riferimento ed entro il 31 maggio da parte del Consiglio. Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9, comma 6, del DPCM 28 dicembre 2011, di disciplina della sperimentazione, il rendiconto comprende anche la gestione dei propri organismi strumentali, come definiti nei successivi commi 7 e 8. A tal fine gli enti provvedono ad aggiungere alle proprie risultanze, nelle apposite voci di entrata e di spesa, quelle dei propri

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organismi strumentali e ad eliminare le risultanze relative ai trasferimenti interni. In alternativa, gli enti in sperimentazione possono approvare il rendiconto riferito solo alla propria gestione, allegando il rendiconto consolidato, comprensivo anche della gestione dei propri organismi strumentali. Al Consiglio regionale si estendono le disposizioni previste per gli organismi strumentali. Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. Il Dlgs 126/2014 ha abrogato il piano generale di sviluppo, per cui le linee programmatiche (articolo 46 del Dlgs 267/2000) sono l'unico documento di indirizzo strategico su cui costruire il Dup. La Legge di Stabilità 2016 è entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n.302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70. Riguardo all’incertezza normativa di cui sopra si veda anche la delibera della Corte dei Conti n. 32/SEZAUT/2015/INPR del 30 novembre 2015, recante “Linee di indirizzo su aspetti significativi dei bilanci preventivi 2015 nel contesto della contabilità armonizzata”. La Corte dei Conti evidenzia che “La generale condizione di precarietà degli assetti regolativi del sistema di finanziamento degli enti locali – anche a causa delle molteplici innovazioni nei criteri del prelievo fiscale immobiliare, succedutesi negli ultimi tempi – si è venuta accentuando. A ciò si aggiunga che il differimento del termine di approvazione dei bilanci indebolisce il ruolo degli strumenti di programmazione, che dovrebbero essere adottati in tempi congrui per orientare la gestione dell’esercizio. In tal modo, perde di efficacia l’essenziale valenza del vincolo autorizzatorio, connesso con l’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio. La gestione finanziaria è, infatti, condizionata dal rispetto di tale vincolo, che definisce i limiti per la realizzazione dei programmi dell’ente ed è strumento fondamentale di garanzia per il mantenimento degli equilibri finanziari del bilancio e della gestione. La mancanza di un bilancio ritualmente deliberato non consente la concreta e sostanziale definizione di tale vincolo autorizzatorio riguardo ai singoli stanziamenti e comporta inevitabili ricadute negative sul processo di programmazione e controllo, nonché sui sistemi di controllo interno e di valutazione della performance. Il principio di programmazione, allegato 4/1 al dlgs 118/2011 e smi è stato modificato dal DM 01.12.2015 terzo correttivo. Le modifiche rilevanti riguardano l'obbligo di allegare al DUP (a partire dal DUP 2017-2019) lo stato di ricognizione dei programmi e l'obbligo di dettagliare in Nota integrativa le fonti di finanziamento degli investimenti. Rispetto all’ordinamento precedente pertanto, l’analisi dello stato di attuazione dei programmi non ha più rilevanza a se stante (era approvato in base all’art. 193 c. 2 TUEL previgente entro il 30/09 unitamente alla verifica della permanenza degli equilibri di bilancio). Il Decreto del MEF del 29 agosto 2018, pubblicato nella G.U. n. 213 del 13/09/2018, modifica il principio contabile applicato 4/1, D.Lgs 118/2011, concernente la programmazione di bilancio. Le modifiche più rilevanti apportate al principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio riguardano il Documento Unico di Programmazione (DUP) completando così la riforma che mette il DUP al centro dell’intera programmazione dell’attività dell’ente. Infatti il Decreto dello scorso 29 agosto impone che nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente di cui il legislatore, compreso quello regionale e provinciale, prevede la redazione ed approvazione e che tali documenti sono approvati con il DUP, senza necessità di ulteriori deliberazioni. In tal senso il novellato principio contabile applicato 4/1 fa esplicito riferimento al programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici e al programma biennale di forniture e servizi previsti dall’art. 21 del nuovo Codice dei contratti pubblici.

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Al riguardo vengono previste tre possibili situazioni: - i termini di adozione o approvazione dei singoli documenti di programmazione previsti dalla normativa vigente sono antecedenti l’adozione o l’approvazione del DUP: in tale caso i documenti di programmazione devono essere adottati o approvati autonomamente dal DUP, fermo restando il successivo inserimento degli stessi nel DUP; - i termini di adozione o approvazione dei singoli documenti di programmazione previsti dalla normativa vigente sono successivi all’adozione o all’approvazione del DUP: in tale caso i documenti di programmazione possono essere adottati o approvati autonomamente dal DUP, fermo restando il successivo inserimento degli stessi nella nota di aggiornamento al DUP; - non sono previsti dalla legge termini di adozione o approvazione dei singoli documenti di programmazione previsti dalla normativa vigente: in tale caso i documenti di programmazione devono essere inseriti nel DUP.

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Presentazione del documento Il Documento Unico di Programmazione (DUP) è il nuovo strumento di programmazione degli enti locali introdotto dalla riforma dell’ordinamento contabile nota come “armonizzazione”, la cui disciplina è contenuta nel principio contabile all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011 oltreché nell’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000. Esso sostituisce i precedenti documenti programmatici (Piano Generale di Sviluppo e Relazione Previsionale e Programmatica) nell’intento di rendere più efficace ed incisivo il sistema di programmazione. A tal fine la riforma ha specificatamente anticipato i tempi della programmazione, così da rendere autonomo il processo, svincolandolo da quello di predisposizione del bilancio. Il DUP, presentato al Consiglio entro il 31 luglio dell’esercizio precedente al periodo di riferimento, permette l’attività di guida strategica ed operativa dell’ente e conseguentemente costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Esso si compone di due sezioni: la Sezione Strategica e la Sezione Operativa. La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, mentre la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione Strategica. Nella Sezione Strategica sono state sviluppate e concretizzate le linee programmatiche di mandato dell’Amministrazione e individuate, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’Ente. Il quadro strategico di riferimento è stato definito prendendo in considerazione sia le condizioni esterne che interne all’Ente sia le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea. Nella Sezione Strategica, in particolare, sono stati individuati le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Gli obiettivi strategici sono stati classificati per missione e per ciascun obiettivo strategico è stato individuato l’eventuale contributo fornito, per il suo conseguimento, dal sistema degli enti strumentali e dalle società controllate e partecipate dell’ente (sistema denominato Gruppo Amministrazione Pubblica). La Sezione Operativa. Nella Sezione Operativa sono stati individuati, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica e per ogni programma, per tutto il periodo di riferimento del DUP (3 anni), sono stati individuati gli obiettivi operativi da raggiungere. La Sezione Operativa è strutturata in due parti fondamentali: � nella Parte 1, sono stati definiti per tutto il periodo di riferimento del DUP (3 anni), i singoli programmi da realizzare ed i relativi obiettivi operativi che rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli obiettivi strategici contenuti nella Sezione Strategica. Nell’analisi dei programmi non sono indicate le risorse di spesa, per le quali si provvederà alla quantificazione con la nota di aggiornamento, contestualmente alla presentazione del bilancio; � nella Parte 2, è stata indicata la programmazione dettagliata, relativamente all'arco temporale di riferimento del DUP (3 anni), delle opere pubbliche da realizzare, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare dell’ente. Gli strumenti di programmazione prima e dopo la riforma

FINO AL 2015 (ANTE RIFORMA) DAL 2016 (POST RIFORMA) Piano Generale di Sviluppo

Documento unico di programmazione

Relazione Previsionale e Programmatica Programma triennale delle Opere Pubbliche Programmazione triennale del fabbisogno di personale Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare Bilancio di previsione annuale

Bilancio di previsione finanziario Bilancio di previsione pluriennale Piano Esecutivo di Gestione Piano Esecutivo di Gestione Piano della performance Piano della performance PDO PDO

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Gli enti locali devono raccordare la tempistica della programmazione dei lavori pubblici con quella del Dup. Ma al riguardo pesa il mancato coordinamento delle diverse discipline normative. In base al codice dei contratti pubblici (dlgs 163/2006) e ai relativi provvedimenti applicativi (dpr 207/2010 e dm 24 ottobre 2014 del ministero delle infrastrutture), ogni anno comuni e province devono dotarsi di un programma dei lavori pubblici da eseguire nel successivo triennio. Lo schema di programma deve essere redatto entro il 30 settembre, adottato dalla giunta entro il 15 ottobre e infine deliberato dal consiglio contestualmente al bilancio di previsione, del quale costituisce un allegato assieme all'elenco dei lavori da avviare nell'anno. Prima del varo definitivo, inoltre, gli schemi di tali provvedimenti devono essere pubblicati per almeno 60 giorni consecutivi nella sede dell'amministrazione (che può anche adottare ulteriori forme di informazione). Per contro, il dlgs 118/2011 (ed, in particolare, l'allegato 4/1 recante il principio contabile applicato sulla programmazione) impongono che la programmazione in materia di lavori pubblici (come quella su personale e patrimonio) confluiscano nel documento unico di programmazione (Dup). In altre parole, quindi, sia il programma triennale che l'elenco annuale diventano un allegato del Dup, da collocare nella seconda parte della sezione operativa del documento. Il Dup deve essere presentato dalla giunta al consiglio «per le conseguenti deliberazioni» entro il 31 luglio. È evidente che si tratta di previsioni mal coordinate sia sul piano temporale, che su quello formale. Sotto il primo profilo, i termini di scadenza non sono allineati. Sotto il secondo profilo, da un parte programma triennale ed elenco annuale sono legati al bilancio, dall'altra diventano un allegato del Dup. Da notare che quest'ultimo, a differenza della vecchia relazione previsionale e programmatica, non è un allegato del preventivo, ma ne rappresenta il presupposto. Il codice dei contratti, nella parte prima dedicata all’ambito delle disposizioni comuni in tema di attività contrattuale, al Titolo III “Pianificazione, programmazione e progettazione”, con l’articolo 21 - la cui rubrica è stata modificata con l’articolo 11, comma 1, lett. a) del decreto correttivo da “Programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti” in “Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici” - , introduce la disciplina della programmazione in termini generali e quindi, anche della programmazione relativa ai lavori pubblici. La riformulazione della rubrica dell’articolo 21 ad opera del correttivo, che riprende in parte quella di “Programmazione dei lavori pubblici” del previgente art. 128 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs n. 163 del 2006), vale a chiarire che l’articolo disciplina anche la programmazione dei lavori. Le previsioni successive (artt. 22/27) del titolo in commento risultano dedicate alla tradizionale programmazione dei lavori pubblici. Il D.lgs 50/2016 disciplina il programma triennale dei lavori pubblici (insieme al programma biennale degli acquisti di beni e servizi) all’art. 21, prevede (al comma 1) che essi siano approvati “nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio (…)”. La Commissione Arconet il 22/10/2015 rispondendo al quesito n. 10 relativo al procedimento di approvazione del DUP e della nota di aggiornamento al DUP ha precisato che dal vigente quadro normativo risulta: 1) che il DUP è presentato dalla Giunta entro il 31 luglio “per le conseguenti deliberazioni”. Pertanto il Consiglio riceve, esamina, discute il DUP presentato a luglio e delibera. La deliberazione del Consiglio concernente il DUP può tradursi: • in una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenta gli indirizzi strategici e operativi del Consiglio; • in una richiesta di integrazioni e modifiche del documento stesso, che costituiscono un atto di indirizzo politico del Consiglio nei confronti della Giunta, ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento. La deliberazione del DUP presentato a luglio costituisce una fase necessaria del ciclo della programmazione dell’ente; 2) l’assenza di un termine per la deliberazione concernente il DUP, al fine di lasciare agli enti autonomia nell’esercizio della funzione di programmazione e di indirizzo politico, fermo restando che il Consiglio deve assumere “le conseguenti deliberazioni”. Il termine del 15 novembre per l’aggiornamento del DUP comporta la necessità, per il Consiglio di deliberare il DUP in tempi utili per la presentazione dell’eventuale nota di aggiornamento. La deliberazione consiliare concernente il DUP non è un adempimento facoltativo, anche se non è prevista alcuna sanzione; 3) considerato che la deliberazione del Consiglio concernente il DUP presentato a luglio ha, o un contenuto di indirizzo programmatico, o costituisce una formale approvazione, che è necessario il parere dell’organo di revisione sulla delibera di giunta a supporto della proposta di deliberazione del Consiglio, reso secondo le modalità previste dal regolamento dell’ente; 4) che la nota di aggiornamento al DUP, è eventuale, in quanto può non essere presentata se sono verificare entrambe le seguenti condizioni:

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• il DUP è già stato approvato in quanto rappresentativo degli indirizzi strategici e operativi del Consiglio; • non sono intervenuti eventi da rendere necessario l’aggiornamento del DUP già approvato; 5) che, se presentato, lo schema di nota di aggiornamento al DUP si configura come lo schema del DUP definitivo. Pertanto è predisposto secondo i principi previsti dall’allegato n. 4/1 al DLgs 118/2011; 6) che lo schema di nota di aggiornamento al DUP e lo schema di bilancio di previsione sono presentati contestualmente entro il 15 novembre, unitamente alla relazione dell’organo di revisione, secondo le modalità previste dal regolamento dell’ente; 7) che la nota di aggiornamento, se presentata, è oggetto di approvazione da parte del Consiglio. In quanto presentati contestualmente, la nota di aggiornamento al DUP e il bilancio di previsione possono essere approvati contestualmente, o nell’ordine indicato. Quando è presentata, la nota deve rispettare lo schema del Dup definitivo, per cui deve essere predisposta secondo i principi previsti dall'allegato n. 4/1 al dlgs 118/2011 ed è oggetto di approvazione da parte del consiglio, che può licenziarla contestualmente al bilancio; 8) che la disciplina concernente la presentazione del DUP si applica anche agli enti in gestione commissariale. 9) che in caso di rinvio del termine di presentazione del DUP, la specifica disciplina concernente i documenti di programmazione integrati nel DUP deve essere rispettata. L’Ente al 31/12/2018 ha approvato n° 30 variazioni al Bilancio. Per il periodo 2018/2023 occorre evidenziare che: - il mandato amministrativo scade nel 2023; - la sezione strategica ha orizzonte temporale riferita a tale scadenza, mentre la sezione operativa ha orizzonte temporale riferita al Bilancio 2019/2021. Occorre ricordare che aggiornare il Dup è fondamentale anche per disciplinare quanto indicato all'art. 170, comma 7, del Tuel, che rimette ai regolamenti di contabilità la disciplina dei casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni del consiglio e della giunta che non sono coerenti con le previsioni del documento programmatico. Il regolamento di contabilità approvato con atto CC. n.93 del 29/11/2017, modificato con atto CC. n.35 del 23/04/2018, disciplina all’ Articolo 2 comma 3 “I soggetti della programmazione e la coerenza degli atti deliberativi” L'art. 171, comma 1, del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.lgs. 267/2000 stabilisce che entro il 31 luglio di ogni anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione (DUP) per le conseguenti deliberazioni, e nel nostro ente risulta insediata una nuova amministrazione, ai sensi del Regolamento di contabilità, art. 3 comma 1, per cui il termine di approvazione del DUP viene fissato entro 30 giorni dall’approvazione delle linee programmatiche di mandato avvenuta con la deliberazione consiliare n. 64 del 14/09/2018. Con G.C. n. 339 del 18/10/2018 è stato adottato lo schema di DUP per il triennio 2019/2021 da sottoporre al Consiglio.

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Nota di Aggiornamento

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2019 - 2021

Sezione Strategica (Ses)

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1. Quadro normativo di riferimento 1.1 La legislazione europea 1.1.1 Il fiscal compact

Con la stipula nel 1992 del Trattato di Maastricht la Comunità Europea ha gettato le basi per consentire, in un contesto stabile, la nascita dell’EURO e il passaggio da una unione economica ad una monetaria (1° gennaio 1999). La convergenza degli stati verso il perseguimento di politiche rigorose in ambito monetario e fiscale era (ed è tuttora) considerata condizione essenziale per limitare il rischio di instabilità della nuova moneta unica. In quest'ottica, venivano fissati i due principali parametri di politica fiscale al rispetto dei quali era vincolata l'adesione all'unione monetaria. L’articolo 104 del Trattato prevede che

gli stati membri debbano mantenere il proprio bilancio in una situazione di sostanziale pareggio, evitando disavanzi pubblici eccessivi (comma 1) e che il livello del debito pubblico deve essere consolidato entro un determinato valore di riferimento. Tali parametri, definiti periodicamente, prevedono: a) un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil; b) un debito pubblico non superiore al 60% del Pil e comunque tendente al rientro; L’esplodere nel 2010 della crisi della finanza pubblica e il baratro di un default a cui molti stati si sono avvicinati (Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia) ha fatto emergere tutta la fragilità delle regole previste dal patto di stabilità e crescita europeo in assenza di una comune politica fiscale. E’ maturata di conseguenza la consapevolezza della necessità di giungere ad un “nuovo patto di bilancio”, preludio di un possibile avvio di una Unione di bilancio e fiscale. Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha firmato il cosiddetto Fiscal Compact (Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria)2, tendente a “potenziare il coordinamento delle loro politiche economiche e a migliorare la governance della zona euro, sostenendo in tal modo il conseguimento degli obiettivi dell'Unione europea in materia di crescita sostenibile, occupazione, competitività e coesione sociale”. Il fiscal compact, entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della ratifica da parte di 12 stati membri (Italia, Germania, Spagna, Francia, Slovenia, Cipro, Grecia, Austria, Irlanda, Estonia, Portogallo e Finlandia), prevede:

– l’inserimento del pareggio di bilancio (cioè un sostanziale equilibrio tra entrate e uscite) di ciascuno Stato in «disposizioni vincolanti e di natura permanente – preferibilmente costituzionale» (in Italia è stato inserito nella Costituzione con una modifica all’articolo 81 approvata nell’aprile del 2012);

– il vincolo dello 0,5 di deficit “strutturale” – quindi non legato a emergenze – rispetto al PIL; – l’obbligo di mantenere al massimo al 3 per cento il rapporto tra deficit e PIL, già previsto da Maastricht; – per i paesi con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento previsto da Maastricht, l’obbligo di ridurre il

rapporto di almeno 1/20esimo all’anno, per raggiungere quel rapporto considerato “sano” del 60 per cento. I vincoli di bilancio derivanti dalle regole del patto di stabilità e crescita ed i conseguenti condizionamenti alle politiche economiche e finanziarie degli stati membri sono da tempo messi sotto accusa perché ritenuti inadeguati a far ripartire l’economia e a ridare slancio ai consumi, in un periodo di crisi economica mondiale come quello attuale, che - esplosa nel 2008 – interessa ancora molti paesi europei, in particolare l’Italia. Sotto questo punto di vista è positiva la chiusura – avvenuta a maggio del 2013 - della procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta per lo sforamento – nel 2009 - del tetto del 3% sul PIL, sforamento imposto dalle misure urgenti per sostenere l’economia e le famiglie all’indomani dello scoppio della crisi. La chiusura della procedura di infrazione ha consentito all’Italia maggiori margini di spesa, che hanno portato ad un allentamento del patto di stabilità interno, finalizzato soprattutto a smaltire i debiti pregressi maturati dalle pubbliche amministrazioni verso i privati. La ri-espansione della spesa pubblica decisa dal governo negli ultimi dodici mesi e l’andamento del PIL al di sotto delle aspettative di crescita riavvicina pericolosamente l’Italia al tetto del 3%, rendendo concreto il rischio di manovre correttive per il rispetto dei parametri europei. Il Consiglio Europeo, il 5 marzo 2014, in occasione dell’esame del Programma nazionale di riforma 2014 presentato dal Governo italiano, ricorda come ancora “l'Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un monitoraggio specifico e un'azione politica decisa. In particolare, il persistere di un debito pubblico elevato, associato a una competitività

2 L’accordo di diritto internazionale è stato sottoscritto da 25 Stati membri, tutti ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca.

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esterna debole, entrambi ascrivibili al protrarsi di una crescita fiacca della produttività e ulteriormente acuiti dai persistenti pessimi risultati di crescita, richiedono attenzione e un'azione politica risoluta”. Il Governo approva il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2018 in un momento di transizione caratterizzato dall’avvio dei lavori della XVIII legislatura. Tenuto conto del nuovo contesto politico, il Governo non ha formulato un nuovo quadro programmatico. Il DEF 2018 si limita alla descrizione dell'evoluzione economico-finanziaria internazionale, all’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche per l'Italia e al quadro di finanza pubblica tendenziale che ne consegue, alla luce degli effetti della Legge di Bilancio per il 2018. Il Parlamento trova quindi in questo Documento un quadro aggiornato della situazione economica e finanziaria quale base per la valutazione delle politiche economiche e dei programmi di riforma che il prossimo Esecutivo vorrà adottare. Il quadro a legislazione vigente contempla l’aumento delle imposte indirette nel 2019 e, in minor misura, nel 2020. Come è già avvenuto negli anni scorsi, il rialzo dell’IVA potrà essere sostituito da misure alternative con futuri interventi legislativi. Va sottolineato che l’entità delle clausole di salvaguardia previste dalla Legge di Bilancio 2018 è inferiore a quella delle clausole incluse nella precedente Legge di Bilancio. Il ciclo della programmazione delle finanze pubbliche è stato aggiornato dal nuovo Governo attraverso l’elaborazione di un quadro programmatico e, con l’adozione degli altri strumenti di programmazione previsti dalla Legge n. 196/2009: la Nota di Aggiornamento del DEF e la Legge di Bilancio dello Stato. La Nota di Aggiornamento del DEF riveste particolare importanza in quanto si tratta del primo documento di programmazione economica del nuovo Governo ed essa viene presentata in una fase di cambiamento nelle relazioni economiche e politiche a livello internazionale, accompagnato da segnali di rallentamento della crescita economica e del commercio mondiale. I punti principali sono: - la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019; - l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego; - l’introduzione della pensione di cittadinanza; - l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero); - la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani; - il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi; - il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato; - un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio; - politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni; - lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.

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1.1.2 Raccomandazioni UE all’Italia

Il 23 maggio 2018, sulla base dei Programmi di Stabilità o di Convergenza e dei Pro-grammi Nazionali di Riforma, la Commissione europea ha adottato, nell'ambito del "pacchetto di primavera" del Semestre europeo, le raccomandazioni di politica economica specifiche per 27 Stati membri per i prossimi 12-18 mesi .

Il 13 luglio 2018 il Consiglio Europeo ha concluso l'esercizio del "semestre europeo" di quest'anno, il processo annuale di monitoraggio volto a garantire la convergenza e la stabilità economiche nell'UE.

Il Consiglio ha pubblicato le raccomandazioni e i pareri sulle politiche economiche, occupazionali e di bilancio degli Stati membri per il 2018. L'obiettivo generale delle raccomandazioni di quest'anno è incoraggiare gli Stati membri a sfruttare l’attuale dinamica economica positiva per rafforzare ulteriormente la resilienza delle loro economie.

Nel testo approvato dalla Commissione UE il 23 maggio scorso vengono indirizzate all'Italia quattro raccomandazioni riguardanti, in linea con quelle degli anni precedenti: 1) Aggiustamenti di bilancio, fiscalità ed economia sommersa In primo luogo, la Commissione UE raccomanda che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non ecceda 0,1% nel 2019, che corri-sponderebbe a un aggiustamento strutturale annuo pari a 0,6% del PIL. Raccomanda inoltre di destinare eventuali entrate straordinarie alla riduzione del de-bito pubblico. Sul piano della riforma del prelievo fiscale, il governo italiano dovrebbe mirare a ridurre il carico fiscale gravante sul lavoro e compensando le minori entrate con la riduzione delle c.d. spese fiscali e la riforma del catasto. Viene raccomandato l'ampliamento dell'uso obbligatorio dei sistemi elettronici di fatturazione e pagamento al di ridurre l'economia sommersa, nonché il contenimento della spesa pen-sionistica. 2) Funzionamento della giustizia civile, corruzione, servizi pubblici locali e concorrenza Il governo italiano dovrebbe ridurre la durata dei processi civile mediante una gestione efficiente dei procedimenti e norme per assicurare la maggiore ce-lerità della disciplina processuale. Nel contempo, andrebbe potenziata la lotta contro la corruzione an-che riducendo la durata dei processi penali e imple-mentando la nuova disciplina anti corruzione. Ulte-riori obiettivi sono individuati poi nell'applicazione della nuova disciplina sulle aziende di proprietà pubblica e nel miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi pubblici locali, nonché nella rimo-zione delle restrizioni alla concorrenza, special-mente nel settore dei servizi, anche mediante l'ado-zione di una nuova legge annuale sulla concorrenza. 3) Crediti deteriorati, settore bancario e accesso delle imprese alle fonti di finanziamento La Commissione raccomanda di proseguire nella riduzione dell'elevato ammontare di crediti bancari deteriorati e nel sostenere la ristrutturazione dei bilanci delle banche. Reputa inoltre necessario migliorare le condizioni di accesso delle imprese alle fonti di finanziamento di mercato. 4) Mercato del lavoro, spesa sociale, investimenti e istruzione La Commissione raccomanda al governo italiano di attuare la riforma delle politiche attive del mer-cato del lavoro, con particolare riguardo all'incre-mento dell'efficienza dei servizi per l'impiego e all'incentivazione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso il rafforzamento dei servizi alla famiglia. La Commissione ritiene inoltre opportuno migliorare la spesa per investimenti al fine di incorag-giare la ricerca, l'innovazione, le competenze digitali e le infrastrutture.

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1.1.3 Europa 2020 e fondi europei 2014-2020

Nel 2010 l’Unione Europea ha elaborato “Europa 2020”, una strategia decennale per la crescita che non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale.. L'Unione Europea fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un'ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi. Tali fondi rappresentano la principale fonte di investimenti a livello di UE per aiutare gli Stati membri a ripristinare e incrementare la crescita e assicurare una

ripresa che porti occupazione, garantendo al contempo lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi di Europa 2020. Cinque sono i fondi gestiti dall’UE: • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); • Fondo sociale europeo (FSE); • Fondo di coesione; • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Le strategie di EU2020 N. Strategie Obiettivi 1 Occupazione Innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni) 2 Ricerca e sviluppo Aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'UE

3 Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica

Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili Aumento del 20% dell'efficienza energetica

4 Istruzione Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10% Aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria

5 Lotta alla povertà e all'emarginazione

Almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno

La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali l'innovazione, l'economia digitale, l'occupazione, i giovani, la politica industriale, la povertà e l'uso efficiente delle risorse. Le iniziative di EU2020 Iniziative prioritarie Finalità

Crescita intelligente

Agenda digitale europea • istruzione (incoraggiare le persone ad apprendere, studiare ed aggiornare le loro competenze)

• ricerca/innovazione (creazione di nuovi prodotti/servizi in grado di stimolare la crescita e l'occupazione per affrontare le sfide della società)

• società digitale (uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione)

Unione dell'innovazione

Youth on the move

Crescita sostenibile

Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

• costruire un'economia a basse emissioni di CO2 più competitiva, capace di sfruttare le risorse in modo efficiente e sostenibile

• tutelare l'ambiente, ridurre le emissioni e prevenire la perdita di biodiversità • servirsi del ruolo guida dell'Europa per sviluppare nuove tecnologie e metodi

di produzione verdi • introdurre reti elettriche intelligenti ed efficienti • sfruttare le reti su scala europea per conferire alle nostre imprese (specie le

piccole aziende industriali) un ulteriore vantaggio competitivo • migliorare l'ambiente in cui operano le imprese, in particolare le piccole e

medie (PMI) • aiutare i consumatori a fare delle scelte informate.

Una politica industriale per l'era della globalizzazione

Crescita solidale Agenda per nuove

competenze e nuovi lavori • aumentare il tasso di occupazione dell'UE con un numero maggiore di lavori

più qualificati, specie per donne, giovani e lavoratori più anziani • aiutare le persone di ogni età a prevedere e gestire il cambiamento investendo Piattaforma europea contro

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la povertà in competenze e formazione • modernizzare i mercati del lavoro e i sistemi previdenziali • garantire che i benefici della crescita raggiungano tutte le parti dell'UE

L’Ente con delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 09/03/2015 ha aderito al SERVIZIO ASSOCIATO POLITICHE EUROPEE (S.A.P.E.) attraverso lo schema di convenzione del 16 giugno 2014 stipulata tra i Comuni di Ancona, Fabriano, Jesi, Senigallia e la Provincia di Ancona per la costituzione ed il funzionamento dello stesso con decorrenza dal 03-06-2014 al 31-12-2020, come un primo servizio associato tra Enti capace di informare in maniera organica e tempestiva le Istituzioni aderenti in ordine alle opportunità offerte dai finanziamenti europei nonché in grado di strutturare l’elaborazione e realizzazione di progetti comuni che, potendo contare su una maggiore massa critica, possano intercettare risorse pubbliche derivanti da bandi europei. L’ente aderisce alla società FLAG (Fisheries Local Action Group) MARCHE CENTRO, originariamente costituita come associazione a seguito di delibera di Giunta Regionale n. 783 del 18 luglio 2016, la quale ha approvato i criteri e le modalità per la selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) per l'accesso al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP) 2014/2020 (regolamento UE n. 508/2014); il Comune di Ancona aveva promosso un processo di aggregazione e animazione del territorio costiero compreso tra i Comuni di Montemarciano e Civitanova Marche che aveva portato alla costituzione di una associazione denominata FLAG (Fisheries Local Action Group) MARCHE CENTRO, la quale struttura ha definito una strategia comune ed il relativo Piano di Azione (PdA) partecipando, con esito positivo, all'avviso pubblico di cui al DDPF Caccia e Pesca della Regione Marche n. 88/2016. Con atto CC.77 del 20/09/2017 l’Ente ha approvato la trasformazione della natura del soggetto giuridico "Flag Marche Centro" da Associazione a Società consortile a responsabilità limitata.

Con atto n. 168 del 10/05/2018, la Giunta Comunale ha individuato, tra l’altro, come obiettivo strategico la costituzione dell’ufficio “BANDI, FINANZIAMENTI E PROGETTI SPECIALI” al fine di consentire una migliore azione dell’Amministrazione, attraverso l’opportunità di attingere da canali di finanziamento sia europeo che proveniente da altri Enti nazionali e regionali stante sempre minori risorse a disposizione e la limitazione di trasferimenti centrali.

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1.2 La legislazione nazionale: le riforme Nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo l’ 26 aprile 2018, e la nota di aggiornamento del 27 settembre 2018 presentati al Parlamento italiano e all’Unione Europea, il Governo intende portare il paese fuori dalla crisi attraverso le riforme strutturali da tempo sollecitate. Con la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza il Governo rivede il Programma Nazionale di Riforma (PNR), dopo le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea. 1.2.1 La riforma della contabilità pubblica e l’armonizzazione contabile

L’armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili costituisce il cardine della riforma della contabilità pubblica (legge n. 196/2009) e della riforma federale prevista dalla legge n. 42/2009, finalizzata a garantire:

� AUTONOMIA DI ENTRATA E DI SPESA; � SUPERAMENTO GRADUALE DEL CRITERIO DELLA SPESA STORICA

A FAVORE DEI COSTI E FABBISOGNI STANDARD; � ADOZIONE DI:

• regole contabili uniformi; • comune piano dei conti integrato; • comuni schemi di bilancio articolati in MISSIONI E PROGRAMMI coerenti con la classificazione

economico-funzionale; • sistema e schemi di contabilità economico-patrimoniale; • bilancio consolidato per aziende, società ed organismi controllati; • sistema di indicatori di risultato semplici e misurabili;

� RACCORDABILITA’ DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO DEGLI ENTI TERRITORIALI CON QUELLI EUROPEI AI FINI DELLA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI

Sotto l’aspetto contabile, la delega è stata esercitata attraverso il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, attraverso il quale si è inteso: • consentire il controllo dei conti pubblici nazionali (tutela della finanza pubblica nazionale); • verificare la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell’articolo 104 del Trattato istitutivo UE; • favorire l’attuazione del federalismo fiscale. Uno dei cardini della nuova contabilità è rappresentato dal principio della “competenza finanziaria potenziata”, il quale prevede che tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate, che danno luogo ad entrate e spese per l’ente, devono essere registrate in contabilità nel momento in cui sorgono, con imputazione all’esercizio in cui vengono a scadenza. E’ comunque fatta salva la piena copertura degli impegni a prescindere dall’esercizio in cui essi sono imputati, attraverso l’istituzione del Fondo pluriennale vincolato. La nuova configurazione del principio contabile della competenza finanziaria potenziata: a) impedisce l’accertamento di entrate future, rafforzando la valutazione preventiva e concomitante degli equilibri di bilancio; b) evita l’accertamento e l’impegno di obbligazioni inesistenti, riducendo in maniera consistente l’entità dei residui attivi e passivi; c) consente, attraverso i risultati contabili, la conoscenza dei debiti commerciali degli enti, che deriva dalla nuova definizione di residuo passivo conseguente all’applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata; d) rafforza la funzione programmatoria del bilancio; e) favorisce la modulazione dei debiti finanziari secondo gli effettivi fabbisogni degli enti; f) avvicina la competenza finanziaria alla competenza economica; g) introduce una gestione responsabile delle movimentazioni di cassa, con avvicinamento della competenza finanziaria alla cassa (potenziamento della competenza finanziaria e valorizzazione della gestione di cassa); h) introduce con il fondo pluriennale vincolato uno strumento conoscitivo e programmatorio delle spese finanziate con entrate vincolate nella destinazione, compreso il ricorso al debito per gli investimenti. Dopo tre anni di sperimentazione, la riforma è entrata in vigore per tutti gli enti locali il 1° gennaio 2015, secondo un percorso graduale che vede, nel 2015, l’applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata e, nel 2016, l’avvio della contabilità economico patrimoniale e del bilancio consolidato. L’attuazione della riforma costituisce una tappa fondamentale nel percorso di risanamento della finanza pubblica e favorirà il coordinamento della finanza pubblica, il

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consolidamento dei conti delle Amministrazione Pubbliche anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie, le attività connesse alla revisione della spesa pubblica e alla determinazione dei fabbisogni e costi standard. La normativa è stata aggiornata con i decreti riportati di seguito: - Decreto legislativo 10 agosto 2014 n. 126; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2015; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2015; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 1 dicembre 2015, - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 2016; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2016; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 2017; - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 11 agosto 2017. - Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dell’Interno del 19 dicembre 2016, concernente il monitoraggio del maggiore disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui; - Decreto 29 aprile 2016 di modifica del DPCM del 22 settembre 2014, in materia di definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su Internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi; - DM 12 maggio 2016 concernente le modalità di trasmissione dei bilanci e dei dati contabili degli enti territoriali e dei loro organismi ed enti strumentali alla Banca dati delle Pubbliche Amministrazioni. - Decreto del MEF del 29 agosto 2018 modifica il principio contabile applicato 4/1, D.Lgs 118/2011, concernente la programmazione di bilancio. 1.2.2 La legge rinforzata n. 243/2012 sul pareggio di bilancio

La Legge Costituzionale n.1/2012 sull’’Introduzione del principio dell’equilibrio di bilancio nella Carta costituzionale’ e quella ‘rinforzata’ (L. n. 243/2012) hanno riformato la Costituzione introducendo e dettagliando il principio dell’equilibrio di bilancio in conformità con le regole europee. La nuova legislazione nazionale recepisce i principi del Patto di Stabilità e Crescita, modificato dal regolamento UE n. 1175/2011 (Six Pack), e sancisce che il pareggio di bilancio si ottiene qualora il saldo strutturale eguagli il livello dell’Obiettivo di Medio Periodo (MTO), la cui definizione viene rimandata ai criteri stabiliti

dall’ordinamento dell’Unione Europea. A fronte della volontà di procedere al pagamento della componente residua dei debiti pregressi della P.A e di avviare un ambizioso programma di riforme strutturali, il Governo si impegna a rispettare il piano di rientro verso gli obiettivi programmatici coincidenti con il quadro di finanza pubblica programmatico delineato nel DEF. Il rallentamento del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014 viene compensato dall’impegno del Governo, a partire dal 2015, ad attuare un piano di rientro che permetta di raggiungere pienamente l’obiettivo nel 2016. L’art. 3, comma 4 della L. n. 243/2012 e il regolamento UE n. 1175/2011, all’art. 5, prevedono esplicitamente una forma di flessibilità sul calendario di convergenza verso l’Obiettivo di medio periodo in presenza di riforme strutturali significative che producano un impatto positivo sul bilancio nel medio periodo, anche attraverso un aumento della crescita potenziale, e quindi sulla sostenibilità di medio-lungo periodo delle finanze pubbliche. Tali riforme sono valutate dalla Commissione con riferimento alla loro coerenza con gli orientamenti europei di politica economica. La deviazione temporanea dal percorso di convergenza verso obiettivi di medio periodo è consentita a condizione che sia mantenuto un opportuno margine di sicurezza rispetto al valore di riferimento del rapporto deficit/PIL e che la posizione di bilancio ritorni all’Obiettivo di Medio Periodo entro il periodo coperto dal Programma di Stabilità. Per quanto riguarda le autonomie territoriali i nuovi obblighi, in vigore a partire dal 1° gennaio 2016, prevedono: a) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate finali e spese finali;

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b) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate correnti e spese correnti più spese per rimborso di prestiti. Nel caso in cui, in sede di rendiconto, venga accertato un disavanzo, l’ente è tenuto a procedere al relativo recupero nel triennio successivo. Eventuali saldi positivi vengono prioritariamente destinati alla riduzione del debito ovvero alle spese di investimento solamente nel caso in cui ciò sia compatibile con gli obiettivi di finanza pubblica dettati dall’Unione europea. Il pareggio di bilancio per gli enti locali dal 2016 ENTRATE FINALI meno SPESE FINALI ≥ ZERO SPESE CORRENTI ENTRATE CORRENTI meno ≥ ZERO SPESE RIMB. PRESTITI Nel rispetto del principio dell’equilibrio intertemporale, l’articolo 10 prevede che le operazioni di indebitamento vengano effettuate contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell'investimento. In tali piani deve essere evidenziata l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri e le modalità di copertura degli oneri corrispondenti. Per quanto riguarda l’equilibrio territoriale, annualmente le regioni e gli enti locali stabiliscono, tramite intesa, l’equilibrio finale di cassa che intendono raggiungere e gli investimenti che intendono realizzare attraverso l’indebitamento. Ciascun ente territoriale può in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione. I Comuni hanno contribuito più di tutti al risanamento dei conti pubblici, sia in termini assoluti che in proporzione agli altri comparti della PA e rispetto al peso complessivo sull’intero comparto pubblico: tagli per circa 9 miliardi di euro nel quinquennio 2011-2015, cui si sono aggiunti i maggiori vincoli di patto. I dati presentati dalla Ragioneria generale dello Stato nelle scorse settimane quantificano il contributo alla riduzione del deficit pubblico fornito dagli enti locali in circa la metà: 12,5 miliardi su 25, e ben 9 miliardi dal solo comparto comunale. (da Nota Anci Legge Bilancio 2018).

LE MODIFICHE IN MATERIA DI PAREGGIO DI BILANCIO APPROVATE CON LA LEGGE N. 164/2016 Con la recente Legge n. 164 del 12 agosto 2016, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29 agosto 2016 sono state approvate le importanti modifiche alle regole del pareggio di bilancio, a partire dal prossimo esercizio, introdotte dalla Legge n. 243/2012. Si tratta di regole che vanno ad impattare in modo importante già sulla programmazione del corrente esercizio. Il provvedimento allenta sensibilmente i vincoli di finanza pubblica andando di fatto a consolidare, seppure con alcune rilevanti distinzioni, il meccanismo di calcolo del saldo di bilancio utile ai fini del rispetto del pareggio di bilancio del corrente anno. Per quanto riguarda la programmazione degli investimenti del 2016 i tempi di realizzazione ricadono contabilmente sugli anni successivi.

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Le nuove regole L’art. 9 della Legge n. 243/2012 è fortemente ridimensionato dalla Legge n. 164/2016. I quattro vincoli di cassa e di competenza della parte corrente e in conto capitale delle entrate e delle spese finali vengono sostituiti dal saldo non negativo in termini di competenza del saldo delle entrate e delle spese finali. Dal 2020 verrà considerato nei calcoli del pareggio di bilancio sia il fondo pluriennale vincolato - FPV di entrata (sia di parte corrente che in c/capitale), al netto della quota finanziata dall’indebitamento e dall’avanzo di amministrazione, che il FPV di spesa (correlato a capitoli di spese correnti e in c/capitale), mentre per il triennio 2017/2019 il FPV di entrata e di spesa, con la prossima legge di bilancio, sarà inglobato nei calcoli in questione “…compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale”. Nel frattempo, gli enti dovranno non considerare per il triennio 2017/2019 il FPV in entrata e in spesa. Legge di Stabilità 2018

Con la Legge di Bilancio 2018 sono state cancellate le prescrizioni che obbligavano gli enti locali ad allegare alle variazioni di bilancio un prospetto contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti per la verifica del pareggio.

Il comma 874 “Incremento spazi finanziari per investimenti degli enti locali” apporta alcune rilevanti modifiche alla disciplina degli spazi finanziari, sia in termini di risorse disponibili, sia per ciò che riguarda le priorità di assegnazione nell’ambito del patto nazionale verticale, rispetto alle norme emanate con la legge di bilancio 2017. La lettera a) aumenta il plafond di spazi finanziari disponibili previsti dal comma 485 della legge di bilancio 2017, che passa dai 700 milioni di euro già previsti per gli anni 2018-2019 a 900 milioni annui per lo stesso periodo. Di questo ammontare, 400 milioni (incrementati rispetto ai 300 milioni già previsti) sono destinati all’edilizia scolastica. Viene inoltre prevista una nuova priorità per l’impiantistica sportiva cui sono riservati 100 milioni di euro di spazi nel biennio 2018-19. Viene infine stanziato un plafond di 700 milioni di euro annui di spazi finanziari per il quadriennio 2020-2023. Si ricorda che gli spazi finanziari concessi nell’ambito del patto nazionale verticale (così come delle intese regionali e del patto nazionale orizzontale) sono finalizzati ad effettuare investimenti a valere sull’avanzo di amministrazione e sulle risorse rivenienti dal debito (lettera a). La lettera b) estende alle Unioni di comuni il perimetro di applicazione degli spazi finanziari (sia nell’ambito del patto nazionale che delle intese regionali), equiparando agli investimenti diretti effettuati dai Comuni i trasferimenti in conto capitale che gli stessi destinano a favore dell’Unione di appartenenza per la realizzazione di investimenti in opere pubbliche la cui realizzazione sia stata delegata all’Unione stessa. Tale possibilità era prevista nel 2017 solo con riferimento agli spazi finanziari per l’edilizia scolastica (co. 488-bis della legge di bilancio, introdotto dal dl n.50 del 2017). Legge di Stabilità 2019

Il nuovo vincolo di finanza pubblica è stato introdotto a partire dal corrente esercizio, dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), che sostituisce il c.d. “pareggio di bilancio” in vigore fino allo scorso anno. La circolare n. 3 del MEF - RGS - Prot. n. 23202 del 14 febbraio 2019 fornisce importanti chiarimenti sul superamento del vecchio vincolo di finanza pubblica e sull’introduzione di quello nuovo. Con la Legge di Bilancio 2019 vengono disapplicate le sanzioni per gli enti inadempienti al pareggio di bilancio 2018. La circolare n. 3/2019 fà alcune importanti precisazioni. Innanzitutto resta fermo l’obbligo, con riferimento al pareggio di bilancio 2018, di monitoraggio semestrale e della certificazione finale (da inviare entro il 31 marzo 2019, prorogato di diritto al 1° aprile 2019).Restano applicabili le sanzioni in caso di mancato o ritardato invio della certificazione finale del pareggio di bilancio 2018. Sempre in riferimento alla certificazione finale del pareggio di bilancio 2018, la circolare MEF n. 3/2019 conferma gli effetti peggiorativi prodotti dal mancato o parziale utilizzo degli spazi finanziari acquisiti dagli enti nell’anno 2018 sul saldo non negativo riferito al medesimo esercizio. Il che vuol dire, ad esempio, che se un ente ha acquisito spazi finanziari nell’ambito del patto nazionale orizzontale 2018, per realizzare investimenti finanziati con avanzo di amministrazione, le eventuali quote di impegni non esigibili nel 2018 e non confluite nel FPV di spesa del medesimo anno andranno a peggiorare il saldo di competenza 2018. Il nuovo vincolo di finanza pubblica Il mancato rispetto del nuovo vincolo di finanza pubblica (ovvero l’equilibrio di bilancio), in vigore dal 2019, non è soggetto né a sanzioni né tantomeno a un sistema premiante. Dal 2019 viene disapplicato il comma 479 dell’art. 1 della Legge n. 232/2016, che introduceva, a decorrere dall’anno 2018, un sistema premiale in favore degli enti che rispettavano il saldo di competenza e il termine di invio della certificazione finale e che prevedeva la riassegnazione, per essere destinate alla realizzazione di investimenti, delle eventuali risorse derivanti dal taglio dei trasferimenti erariali agli enti inadempienti, nonché maggiori spazi assunzionali (in termini di spesa) per il personale flessibile e di ruolo.

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Il MEF chiarisce inoltre che le disposizioni normative in materia di spesa di personale che fanno riferimento alle regole del patto di stabilità interno o al rispetto degli obiettivi del pareggio di bilancio o, più in generale, degli obiettivi di finanza pubblica, si intendono ora riferite al nuovo vincolo di finanza pubblica, introdotto con la Legge di Bilancio 2019. Le disposizioni in questione sono le seguenti:

� art. 40, comma 3-quinquies, 2° periodo del D.Lgs. n. 165/2001: gli enti possono destinare risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa nei limiti stabiliti dalla contrattazione nazionale e nei limiti dei parametri di virtuosità fissati per la spesa di personale dalle vigenti disposizioni, in ogni caso nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e di analoghi strumenti del contenimento della spesa;

� art. 67, comma 6, 1° periodo del CCNL Funzioni Locali 2016/2018 del personale non dirigente: gli enti, tranne quelli in dissesto a cui non è consentito, possono integrare la componente variabile del fondo delle risorse decentrate nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle vigenti disposizioni in materia di vincoli della spesa di personale:

- sino ad un importo massimo corrispondente all’1,2% su base annua del monte salari dell’anno 1997, esclusa la quota relativa alla dirigenza; - per il conseguimento di obiettivi dell’ente, anche di mantenimento, definiti nel piano della performance o in altri analoghi strumenti di programmazione della gestione, al fine di sostenere i correlati oneri dei trattamenti accessori del personale; in tale ambito è ricompresa anche l’erogazione di incentivi al personale collegati a obiettivi di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e stradale finanziati con i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie riscossi dagli enti, nella quota da questi determinata ai sensi dell’art. 208, commi 4, lett. c) e 5 del D.Lgs. n. 285/1992. Inoltre, gli enti che hanno acquisito spazi finanziari nel biennio 2017/2018, nell’ambito delle intese regionali orizzontali e del patto nazionale orizzontale, non sono più tenuti alla restituzione degli stessi negli anni 2019 e 2020. Di contro, gli enti che hanno ceduto spazi nel biennio 2017/2018 nell’ambito delle intese regionali orizzontali e del patto nazionale orizzontale non avranno un miglioramento del vincolo di finanza pubblica nel 2019 e 2020. E’ stato abrogato anche il comma 507 dell’art. 1 della Legge n. 232/2016, come modificato dal comma 874, lettera q) della Legge n. 205/2017, che prevedeva che l'ente non potesse beneficiare di spazi finanziari nell'esercizio finanziario successivo a quello dell’invio della certificazione finale del pareggio di bilancio qualora gli spazi finanziari concessi fossero stati utilizzati per una quota inferiore al 90%.

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1.2.3 La revisione della spesa pubblica e l’attuazione dei costi e fabbisogni standard

La revisione della spesa pubblica per il Governo costituisce una primaria riforma strutturale dei meccanismi di spesa e di allocazione delle risorse, da attuare attraverso una sistematica verifica e valutazione delle priorità dei programmi e d’incremento dell’efficienza del sistema pubblico. I principali interventi riguardano: a) i trasferimenti alle imprese; b) le retribuzioni della dirigenza pubblica, che appaiono elevate nel confronto con la media europea;

c) la sanità, con una particolare attenzione agli elementi di spreco, nell’ambito del cosiddetto ‘Patto per la Salute’ con gli enti territoriali, e tramite l'assunzione di misure contro le spese che eccedono significativamente i costi standard; d) i costi della politica; e) le auto di servizio e i costi dei Gabinetti dei ministri e degli altri uffici di diretta collaborazione; f) gli stanziamenti per beni e servizi, attualmente molto consistenti, sui quali si rendono necessari rilevanti interventi di controllo (la presenza nel nostro Paese di circa 30 mila stazioni appaltanti può dar luogo a evidenti inefficienze). A fronte di ciò, si devono concentrare gli appalti pubblici in capo alla CONSIP e ad alcune altre centrali di acquisto presso le Regioni e le Città Metropolitane consentendo di ottenere dei risparmi già nel medio periodo. Risparmi sono anche possibili a seguito del miglioramento nella puntualità dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, che dovrebbe avere un effetto favorevole sui prezzi di acquisto. g) la gestione degli immobili pubblici; h) la riduzione delle commissioni bancarie pagate dallo Stato per la riscossione dei tributi; i) il migliore coordinamento delle forze di polizia, evitando sovrapposizioni nei comparti di specialità; l) la razionalizzazione degli enti pubblici, e procedure di fatturazione e pagamento telematici e la concentrazione dei centri di elaborazione dati delle pubbliche amministrazioni; m) le numerose partecipate degli enti locali (a esclusione di quelle che erogano servizi fondamentali per la collettività, le cui tariffe debbono essere congrue) e andranno attentamente esaminate le loro funzioni con la prospettiva di una sostanziale riduzione o eliminazione delle stesse; n) revisione delle spese per la Difesa, anche considerando le eventuali conclusioni di un apposito ‘Libro Bianco’, nella consapevolezza che l’elevato debito pubblico consente all’Italia investimenti più limitati anche in questo settore; o) una mirata revisione dei costi di Autorità indipendenti e Camere di Commercio.

Obiettivi di risparmio complessivi spending review (DL n. 66/2014)

2014 2015 Dal 2016

4,5 mld 17 mld 32 mld

La legge delega in materia di federalismo fiscale (Legge 5 maggio 2009, n. 42) e le disposizioni attuative riguardanti la determinazione dei fabbisogni standard degli enti locali (Comuni, Province e Città metropolitane) emanate con il Decreto legislativo 26 novembre 2010 n. 216 mirano ad erogare i trasferimenti perequativi agli enti locali in base ai fabbisogni standard abbandonando il criterio della spesa storica che e alla base sia di inefficienze nella distribuzione dei trasferimenti intergovernativi sia di cattiva gestione della spesa da parte dei governi locali. Oltre a ciò i fabbisogni standard possono diventare uno strumento utilissimo per il policy maker per orientare le scelte politiche del Governo e del Parlamento e per gli amministratori locali come benchmark tra i vari enti locali. Di pari passo con la determinazione dei fabbisogni standard Sose ha definito delle funzioni di costo per singolo servizio (ad esempio: istruzione, asilo nido, TPL, rifiuti, settore sociale) che permettono di individuare il costo standard dei diversi servizi. Ad esempio permettono di individuare quale sia il costo standard del servizio di asilo nido, per ogni bimbo ospitato, oppure il costo per km per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. La determinazione dei costi standard, per ogni singolo servizio, permetterà di effettuare il benchmark tra i diversi comuni e province e questo farà scattare l'effetto emulazione delle buone pratiche con indubbi effetti positivi sia sul costo dei servizi sia sull'efficienza degli stessi. I fabbisogni standard relativi alle funzioni fondamentali di province e comuni sono stati elaborati da SOSE ed approvati dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) nei termini previsti dal D.Lgs. 216. I dati relativi ai fabbisogni standard, le informazioni dei questionari, i coefficienti di riparto e la spiegazione delle metodologie per determinarli sono resi utilizzabili e consultabili ai singoli comuni e alle diverse istituzioni pubbliche sul portale del federalismo. I risultati sono consultabili da tutti i cittadini sul sito www.opencivitas.it.

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La Legge di Stabilità 2016, entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70, all’articolo n. 1, commi 29-34 stabilisce che la Copaff (Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale) è sostituita dalla “Commissione tecnica per i fabbisogni standard”, formata da 11 componenti scelti dalle Istituzioni competenti (ANCI, ISTAT, MEF e Min. Interno; il Presidente è designato dal Consiglio dei Ministri). In base al co. 30, l’istituzione della Commissione, che si avvale dalle strutture del MEF, non comporta spese aggiuntive né sono previsti compensi o rimborsi per i membri. In sede di Conferenza Stato-Città del 28.09.2016 si è affrontato il tema del calcolo dei fabbisogni standard sullo schema di Dpcm e relativa nota metodologica e degli effetti che possono prodursi su fasce di Comuni, di piccole dimensioni ma anche medi e grandi, che potrebbero avere difficoltà al momento del riparto delle risorse. In definitiva, in sede di ridefinizione dello schema di riparto Fondo di solidarietà comunale 2017, “l’impegno che Anci chiede al governo è quello di promuovere, con particolare riferimento alla componente perequativa, una approfondita valutazione degli effetti della odierna revisione dei fabbisogni standard, al fine di contenere le modificazioni nella dotazione di risorse rispetto al 2016 che possono risultare eccessive per taluni enti”. L’Ente ha completato il questionario 2016 in data 01/02/2018 pertanto non ha subito il blocco dell’erogazione dei trasferimenti, fondamentali in una situazione di cassa sempre tesa. L’Ente ha completato il questionario 2017 entro la data di scadenza comunicata dal SOSE pertanto non ha subito il blocco dell’erogazione dei trasferimenti. 1.2.4 Gli obblighi di tempestività dei pagamenti

Dal 2013 il Governo ha avviato un percorso finalizzato a garantire il rispetto, a regime, della direttiva europea sui tempi di pagamento, che prevede pagamenti a 30 gg. I provvedimenti, a partire dal decreto legge n. 35/2013 (conv. in legge n. 64/2013) per arrivare al decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014), si muovo lungo tre direttrici: • completare il pagamento dei debiti commerciali residui; • favorire la cessione dei debiti commerciali certificati a intermediari

finanziari e potenziare le vigenti modalità di compensazione con crediti tributari e contributivi; • potenziare il monitoraggio dei debiti e dei relativi tempi di estinzione, anche per assicurare il rispetto della direttiva

europea sui termini di pagamento. Per smaltire lo stock di debiti accumulato, senza incidere sulla dimensione del deficit di bilancio, è stato previsto: i) l’aumento della dotazione del fondo per assicurare la liquidità alle regioni e agli enti locali per il pagamento dei debiti commerciali, istituito con il decreto legge n. 35 del 2013; ii) la riduzione dei debiti commerciali delle società partecipate dagli enti locali attraverso l’ulteriore incremento del predetto fondo per fornire agli enti stessi anticipazioni finanziarie; iii) la concessione di anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti inclusi nei piani di riequilibrio finanziario pluriennale dei comuni in squilibrio strutturale e dei debiti dei comuni che hanno deliberato il dissesto finanziario; iv) misure per favorire il riequilibrio della gestione di cassa del settore sanitario ampliando il perimetro dei debiti sanitari finanziabili con anticipazioni di liquidità.

Nel DEF 2014 il Governo affermava che “Per affrontare strutturalmente la questione dei tempi di pagamento della P.A. è necessaria una adeguata attività di monitoraggio e la predisposizione di strumenti che consentano di rilevare l’effettiva consistenza ed evoluzione dell’ammontare dei debiti. Tali misure sono state inserite nel decreto-legge n. 66/2014 (L. n. 89/2014), il quale prevede:

a) l’anticipo al 31 marzo 2015 della fatturazione elettronica per gli enti locali; b) l’obbligo, a partire dal 1° luglio 2014, di registrare le fatture sulla PCC e di gestire su tale piattaforma

l’intero ciclo passivo (pagamenti, anticipazioni, certificazioni, ritardi); c) l’obbligo di certificare i tempi medi di pagamento delle fatture in allegato al rendiconto; d) sanzioni per gli enti locali che registrano ritardi eccessivi nel pagamento delle fatture (90gg nel 2014 e

60gg nel 2015). Nel decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 (Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 23 giugno 2014, n. 89, intitola l’art. 41 «Attestazione dei tempi di

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pagamento», ed è inserito nel Titolo III della legge (Pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni), e in particolare nel Capo III (Strumenti per prevenire il formarsi di ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni). Il comma 2 di esso dispone quanto segue: «Al fine di garantire il rispetto dei tempi di pagamento di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1, esclusi gli enti del Servizio sanitario nazionale, che, sulla base dell’attestazione di cui al medesimo comma, registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nell’anno successivo a quello di riferimento non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. È fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione …». Il comma 1 dell’art. 41 (richiamato dal comma 2) del d.l. n. 66 del 2014 fa riferimento alle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), fra le quali rientrano le regioni. La Corte Costituzionale con sentenza n. 272/2015 ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 41, comma 2, del decreto - legge n. 66/2014, là dove prevede che qualsiasi violazione dei tempi medi di pagamento da parte di una pubblica amministrazione debitrice sia sanzionata con il blocco totale delle assunzioni per l’amministrazione inadempiente. Il DL 78/2015 (art. 8) ha stanziato ulteriori 2 miliardi di euro sul Fondo istituito ai sensi del DL 35/2013, volto a favorire il pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati a tutto il 31/12/2014 da parte degli enti locali. L’Ente pubblica l’indicatore di tempestività nella sezione: http://falconaramarittima.etrasparenza.it in “Pagamenti dell’amministrazione/Indicatore di tempestività dei pagamenti”. Come emerge dai dati IFEL “Il futuro della finanza locale – Principi da difendere, nodi da sciogliere, scenari da costruire” (pagg. n. 37 - 38) “Al 31 dicembre 2016 per i Comuni e i loro Consorzi e Associazioni non risultano pagate 33 miliardi di fatture. Si è invertito il rapporto; mentre prima erano le Regioni che avevano il grosso dei debiti, adesso il problema sono i Comuni. Se analizziamo i tempi, rispetto ai 30 giorni previsti dalla direttiva comunitaria, anche in questo caso i Comuni sono quelli che pagano con maggior ritardo, a parte il settore sanitario, con tempi di pagamento ponderati di cinquantasei giorni. (Fig. 5).”

Dati Comune Falconara Marittima Importo fatture ricevute anno 2017

Importo fatture pagate anno 2017

Importo fatture non pagate anno 2017

Indicatore tempestività di pagamento

16.203.791 13.715.917 2.487.874 44,47 Importo fatture ricevute anno 2018

Importo fatture pagate anno 2018

Importo fatture non pagate anno 2018

Indicatore tempestività di pagamento

18.296.911 14.098.020 4.198.891 39,77

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Anticipazioni di liquidità per pagamenti debiti pregressi I commi da 849 a 858 della Legge di Stabilità 2019 introducono un dispositivo che consente a Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni di richiedere anticipazioni di liquidità a breve termine finalizzandone l’utilizzo alla accelerazione del pagamento dei debiti commerciali. La norma consente agli istituti di credito (banche, Cdp, intermediari finanziari, istituzioni finanziarie UE) di concedere anticipazioni di liquidità agli enti, da destinare al pagamento di debiti, certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali. La misura massima concedibile per gli Enti locali, e quindi anche ai Comuni, è di 3/12 (tre/dodicesimi) delle entrate accertate nel 2017 relativamente ai primi tre titoli delle entrate. Le anticipazioni non costituiscono indebitamento e possono essere richieste anche nel corso dell’esercizio provvisorio (co. 851). Possono essere finanziati anche i debiti fuori bilancio purché riconosciuti con le modalità previste dal TUEL (art. 194). Le anticipazioni sono assistite da delegazione di pagamento e sono soggette alle disposizioni di limitazione all’applicazione di atti esecutivi disposte dall’articolo 159, comma 2 del TUEL e di esclusione dalla competenza dell’OSL per gli enti in dissesto di cui all’articolo 255, co.10, dello stesso TUEL (co. 852). La richiesta di anticipazione deve essere rivolta agli istituti finanziatori entro il 28 febbraio 2019 mediante apposita dichiarazione, redatta in base al modello previsto dalla Piattaforma per la certificazione dei crediti, contenente l’indicazione dei debiti cui sono riferite (co. 853). Il pagamento dei debiti deve avvenire entro 15 giorni dalla data di erogazione dell’anticipazione, che dovrà essere restituita non il 15 dicembre 2019, o comunque al momento (eventualmente antecedente) del ripristino di una normale gestione della liquidità. Gli istituti finanziatori possono richiedere la restituzione delle somme erogate e non utilizzate per il pagamento dei debiti (commi 854-856). L’intervento in questione non assicura una reale dotazione di liquidità aggiuntiva agli enti per sostenere il pagamento dei debiti pregressi, in quanto i termini ristretti di restituzione delle anticipazioni concesse comportano la necessità che le risorse per i pagamenti siano in sostanza nella disponibilità corrente dell’ente richiedente, nell’arco dell’esercizio di concessione dei fondi. Nulla a che vedere con il percorso di anticipazione di liquidità attivato con il dl n. 35 del 2013, che permetteva un lungo periodo di restituzione delle anticipazioni ricevute. Con atto C.C. n. 15 del 26/02/2019 è stato approvato “Anticipazione di Liquidità ai sensi dell'articolo 1, commi da 849 a 857, della legge n.145 del 30/12/2018. Richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti.” 1.2.5 La riforma fiscale e le riforme in cantiere

Il Decreto fiscale 2018, parte integrante della manovra 2018, disegno di legge di conversione del D.L. 148/2017 introduce diverse misure e novità fiscali in primis la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia e di conseguenza lo slittamento dell’IVA dal 2019. La riforma fiscale 2019 che il Governo intende inserire nella nuova legge di bilancio 2019, da approvare entro il 31 dicembre dal Parlamento, contiene le norme ordinamentali ed organizzative di sostegno economico e di sviluppo. Tra le novità : Flax tax partite iva e start up, la riduzione delle aliquote IRPEF a 3 percentuali, il reddito di cittadinanza, la pace fiscale, i ritocchi alle detrazioni e alle agevolazioni, riforma delle pensioni, la c.d pace fiscale, accompagnata da una sorta di riforma del sistema di riscossione all’insegna della compliance, abbandonando quindi la strada della sanatoria. Con la legge 11 marzo 2014, n. 23 è stata approvata la legge delega recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. La cosiddetta legge delega fiscale ha lo scopo di:

� semplificare il rapporto tra il fisco e i contribuenti; � prevedere la revisione sistematica delle ‘spese fiscali’; � rivedere l’imposizione sui redditi d’impresa e i regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni; � assicurare la stabilità delle regole fiscali e la certezza del diritto; � riformare il catasto dei fabbricati per correggere le sperequazioni delle attuali rendite e ripristinare un sistema equo

e trasparente di determinazione delle basi imponibili di natura catastale; � migliorare il funzionamento del contenzioso e della riscossione dei tributi degli enti locali; � tutelare l’ambiente attraverso nuove forme di fiscalità energetica e ambientale che possano consentire anche la

riduzione del prelievo sui redditi; � migliorare la trasparenza e l’accessibilità alle procedure fiscali attraverso la revisione delle norme in materia di

tutoraggio e ‘cooperative compliance’. Il termine del 27 marzo 2015 inizialmente previsto per l’attuazione della delega è stato prorogato di sei mesi e quindi è scaduto il 27 settembre 2015, mentre per la riforma del catasto occorreranno almeno 4 anni. “Allineando i valori catastali ai valori economici reali, il nuovo Catasto permetterà di correggere i problemi di equità orizzontale e verticale determinato

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dal sistema vigente in materia di imposizione sugli immobili. Il nuovo processo estimativo abbandonerà il sistema che classifica gli immobili su categorie e classi e si baserà solo su due classificazioni di fabbricati, «ordinari» e «speciali». A ogni unità immobiliare sarà attribuita una rendita e un relativo valore patrimoniale. Le unità immobiliari saranno individuate non più attraverso il sistema attuale basato sul numero dei vani disponibili nell’unita, ma mediante il più oggettivo criterio della superficie misurata in metri quadrati. Rilevata la superficie di ogni immobile, le rendite e i valori patrimoniali saranno determinati per gli immobili «ordinari» applicando apposite funzioni statistiche che mettano in relazione il reddito e il valore medio ordinario di mercato con le specifiche caratteristiche legate alla posizione dell’immobile e ad altri fattori in grado di aumentarne o diminuirne il valore complessivo. Per determinare i valori dei fabbricati «speciali» si procederà mediante stima diretta, mentre le relative rendite saranno calcolate applicando saggi di redditività media ai valori patrimoniali. Una revisione generale degli estimi potrà essere effettuata ogni dieci anni e con cadenza quinquennale saranno adottati coefficienti di adeguamento” (PNR 2015, pag. 15). Il DEF 2016 riprende il tema della riforma del Catasto, richiamando anzitutto le modifiche della disciplina tributaria che escludono parte della base imponibile dei fabbricati “speciali”, l’esclusione dagli elementi che determinano rendita e valori immobiliari dei cosiddetti “imbullonati” ed inoltre sottolineando la complessità delle operazioni di allineamento delle basi dati catastali tuttora in corso. L’Anci (AUDIZIONE DEF 2016 – 18/04/2016) ritiene che le problematiche che hanno finora ostacolato l’avvio del processo di riforma possano essere superate attraverso l’individuazione condivisa di un percorso di attuazione graduale dei nuovi valori imponibili e riprendendo i cardini della delega che prevedeva il puntuale coinvolgimento dei Comuni. Risulta evidente la complessità dell’operazione che, per ovviare alle esigenze di costante aggiornamento dei dati e all’iniquità che caratterizza l’attuale sistema di valorizzazione, intende legare le rendite catastali ai valori di mercato. Con essa, infatti, si attribuiranno nuove rendite e nuovi valori patrimoniali ad oltre 63 milioni di unità immobiliari. Il coinvolgimento dei Comuni, oltreché espressamente previsto dalla norma, va considerato tra le condizioni essenziali per il successo dell’intera iniziativa. In particolare, considerata la complessità delle azioni da intraprendere nei territori, L’Associazione ritiene che: - debba essere attivato un gruppo di lavoro tecnico con l'obiettivo di conseguire una più approfondita visione delle principali questioni della fiscalità immobiliare e della prospettata revisione catastale, con particolare riferimento al ruolo dei Comuni e al necessario raccordo fra questi e gli altri soggetti coinvolti; - nella prospettiva della riforma, debba essere attivata una sede di concertazione e coordinamento, in grado di assicurare una diffusa capacità di coinvolgimento delle amministrazioni comunali, incentivare l’associazionismo, anche in considerazione della qualifica di “funzione fondamentale” attribuita dalla legge alla funzione catastale comunale; valorizzare ed estendere le esperienze di decentramento delle funzioni catastali presenti sui territori; assicurare il corretto utilizzo delle risorse destinate alla realizzazione della riforma. Per quanto riguarda la costituzione delle commissioni censuarie, si ricorda che l’Anci è tuttora impegnata nell’indicazione dei componenti di propria espressione ed ha finora indicato ai Presidenti dei tribunali designazioni per 82 commissioni locali su 106 indicando nominativi per un numero di posizioni pari a 609. Di particolare interesse per gli enti locali è la riforma della riscossione, da tempo attesa nel panorama normativo in quanto l’attuale sistema di riscossione alternativo ad Equitalia è fondato sul Regio Decreto del 1910, del tutto inadeguato a rispondere all’esigenza di garantire celerità, efficacia della riscossione e tutela del contribuente. L’improrogabilità e l’urgenza di un riordino della materia è tanto maggiore in quanto gli enti devono garantire il rispetto degli equilibri di cassa previsti anche dalla Legge 243/2012. Migliorare la capacità di riscossione equivale quindi a garantire maggiori risorse ai bilanci comunali per assicurare lo svolgimento dei servizi cui sono preposti.

Con la disciplina fissata dal Dl 193/2016 è stata soppressa EQUITALIA e sostituita dal 1° luglio 2017 con il nuovo soggetto Agenzia delle Entrate-Riscossione, che potrà continuare a riscuotere le entrate comunali.

Il sistema della riscossione in Italia è stato caratterizzato da interventi legislativi finalizzati a conferirne una maggiore efficacia attraverso la riduzione dei costi a carico dello Stato ed una maggiore omogeneità nell'azione di recupero nei confronti dei contribuenti/cittadini su tutto il territorio nazionale. Tra il 2005 e il 2016, il percorso normativo ha introdotto diverse novità: nascita del Gruppo Equitalia (2015), costituzione delle tre Società Equitalia Nord SpA, Equitalia Centro SpA ed Equitalia Sud SpA sotto il coordinamento e l'indirizzo della Holding Equitalia SpA (2010), costituzione di un'unica società Equitalia Servizi di riscossione S.p.A (2016). Infine, il 17 febbraio 2016, il Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193 convertito con modificazioni dalla Legge 1° dicembre 2016, n. 225 recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” a partire dal prossimo 1° luglio 2017 scioglie le società del Gruppo Equitalia che svolgono l'attività di riscossione, e contestualmente

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attribuisce l'esercizio delle funzioni della riscossione nazionale all'Agenzia delle Entrate svolte però da un suo ente strumentale, con natura pubblica economica, denominato Agenzia delle Entrate- Riscossione, appositamente istituito per garantire la continuità dell'esercizio di tale attività.

Si prende quindi atto che, ai sensi e per gli effetti del citato Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193 così come convertito con modificazioni dalla Legge 1° dicembre 2016, n. 225, in materia di riscossione a decorrere dal 1° luglio 2017: 1. le società del Gruppo Equitalia, che rivestono la qualifica di Agente della riscossione con i poteri e secondo le disposizioni conferite in materia dal Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 ( Titolo I, Capo II e Titolo II) sono sciolte; 2. l'esercizio delle funzioni, ad esse assegnato, relative alla riscossione nazionale di cui all'articolo 3, comma 1, del Decreto Legge 30 settembre 2005, n. 203 convertito con modificazioni dalla Legge 2 dicembre 2005, n. 248 viene ora attribuito all'Agenzia delle Entrate e svolto da un suo ente strumentale pubblico economico, denominato Agenzia delle Entrate-Riscossione, che subentrerà ad Equitalia a titolo universale nei suoi rapporti giuridici attivi e passivi, con una propria autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione, sottoposto all'indirizzo, alla vigilanza e al monitoraggio costante del Ministro dell'Economia e delle Finanze secondo i principi di trasparenza e di pubblicità; 3. il nuovo Ente, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, può anche svolgere le attività di accertamento e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate tributarie e/o patrimoniali dei Comuni, delle Province e delle Società da essi partecipate previo specifico affidamento in tal senso.

Stante la nuova normativa, gli Enti locali per la riscossione possono scegliere tra alcune possibilità: la riscossione diretta, la costituzione di una società o l’affidamento del servizio a terzi. Nella scelta devono tener conto dell’ambito di riferimento più funzionale, della formazione del personale e della migliore soluzione organizzativa, nonché della forma giuridica più idonea. Il Comune di Falconara Marittima ha scelto la prima ipotesi. L’Ente con delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 30/01/2017 ha aderito alla definizione agevolata delle ingiunzioni notificate dal 01/01/2010 al 31/12/2016. Dai dati dell’Ente risulta che su 2.691 soggetti aventi diritto, la definizione agevolata è stata concessa a n. 269 soggetti. La situazione dei “Residui attivi” nei Comuni

Il comparto dei Comuni mostra segni di buona salute, come indicano la discesa del debito registrata da Bankitalia e la ripresa degli investimenti certificata dall'Istat.

Ogni città però ha una storia a sé e dove i conti ballano c'è una malattia comune: gli inciampi della riscossione, che non riesce a portare nelle casse i soldi su cui si basa la capacità di spesa degli enti. Una quota di ritardo è fisiologica.

Le multe sono la voce più critica: nel 2016 le città hanno ricevuto pagamenti solamente per il 35,1%. Anche tariffe e canoni faticano a presentarsi puntuali (manca un euro su tre); un po' più stabile è il quadro dei tributi, almeno dove le riscossioni di competenza superano l'80%, perché una quota dei ritardi è dovuta al calendario dei pagamenti dell'addizionale o della Tari. In media un euro su quattro non arriva entro fine anno.

Quello che non entra in cassa si trasforma in un arretrato (i «residui attivi»), nella speranza di essere recuperato negli anni successivi. Ma qui si nasconde il virus dei conti, come mostra la riforma dei bilanci.

Le nuove regole hanno imposto ai sindaci di cancellare le vecchie entrate ormai impossibili da incassare: una pulizia straordinaria che ha aperto un extra-deficit che una norma ponte permette di ripianare in 30 anni. Nella manovra si riaccende intanto la battaglia sull'altra regola chiave della riforma, che impone di congelare in un fondo di garanzia una somma proporzionale alle mancate riscossioni. Già oggi il fondo blocca oltre tre miliardi, e la legge prevede di farlo crescere ancora: salita contro cui gli amministratori puntano i piedi, perché ogni euro congelato è un euro di spesa in meno.

C'è poi il problema dei meccanismi della riscossione coattiva dei tributi e dei proventi comunali, che nonostante gli sforzi non ha ancora una disciplina unitaria e completa, a fronte di una mole rilevante di normative nazionali, regolamentazioni locali, prassi e giurisprudenza. Anche qui, abbiamo assistito negli anni ad un balletto, con Equitalia, ora trasformata in «Agenzia delle entrate-riscossione». La riscossione coattiva è solo l'ultima parte di una filiera complessa e le tempistiche legate alla struttura organizzativa comunale che precede la riscossione coattiva ne determinano i risultati.

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1.2.6 La riforma della tassazione locale “Il prelievo sugli immobili è stato interessato negli ultimi anni da frequenti modifiche normative. Da ultimo, la Legge di Stabilità per il 2014 ha introdotto una revisione della tassazione degli immobili finalizzata a rafforzare il legame fra l’onere dell’imposta e il corrispettivo ricevuto sotto forma di servizio locale. Il nuovo tributo IUC (Imposta Unica Comunale) si articola su una componente di natura patrimoniale (IMU- Imposta Municipale Propria) e una relativa ai servizi fruiti dal proprietario o dal possessore dell’immobile (TASI – Tributo per i Servizi Indivisibili e TARI – Tassa sui Rifiuti). Il quadro dei tributi locali sugli immobili si presenta quindi estremamente articolato e prevede, oltre alle imposte sulle proprietà e sui servizi e a una addizionale comunale all’IRPEF, anche una serie di tributi minori e canoni sull’occupazione di spazi e aree pubbliche e sulla diffusione dei messaggi pubblicitari. A regime, le risorse a disposizione degli enti locali per il finanziamento della spesa non dipenderanno più dai costi effettivamente sostenuti, che possono inglobare inefficienze, ma da quelli che dovrebbero sostenere se si allineassero a un fabbisogno standard. I fabbisogni standard, assieme alle capacità fiscali (ovvero il gettito che ciascun ente potrebbe ottenere applicando un’aliquota standard alle proprie basi imponibili) rappresenteranno in prospettiva i cardini su cui costruire i nuovi meccanismi per la perequazione delle risorse – così come delineati dalla legge delega sul federalismo fiscale - per assicurare il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali e dei livelli essenziali delle prestazioni inerenti i diritti civili e sociali. Dal 2015, il 20 per cento delle risorse agli enti locali sarà ripartito sulla base di capacità fiscali e fabbisogni standard, superando gradualmente il precedente criterio di riparto basato sulla spesa storica, fonte di distorsioni e inefficienze” (PNR 2015, pag. 18). Il riassetto fiscale Dal 2012 in poi, con l’introduzione dell’IMU e i successivi continui cambiamenti del regime immobiliare, i gettiti dei tributi immobiliari sono stati caricati di compiti impropri e sempre meno ‘sostenibili’ per il comparto-Comuni che qui si sintetizzano: • Finanziamento diretto dei Comuni in sostituzione ai trasferimenti statali, accompagnato da un maggior gettito fiscale di base, di fatto incamerato dallo Stato. • Redistribuzione verso le fasce di enti più deboli (funzione prima svolta dai trasferimenti), attraverso il Fondo sperimentale (2012) e il Fondo di solidarietà (2013-15). • Aggiustamento delle risorse a sostegno della finanza pubblica: dal 2011 al 2015, circa 9 mld. Di tagli non sostituiti da maggior gettito di base. • Attribuzione di agevolazioni e incentivi di carattere generale, con l’abolizione del prelievo sull’abitazione principale (2013) e successiva introduzione della Tasi senza adeguata compensazione, per effetto dei vincoli sulle aliquote massime applicabili. I passaggi via via intervenuti (scambio trasferimenti contro gettito immobiliare e calo delle risorse complessive) hanno determinato un accentuato effetto di redistribuzione, fra Stato e Comuni e fra Comuni producendo anche questi effetti: - aumento del numero di Comuni cosiddetti “incapienti”, oltre 650 enti nel 2015 (erano circa 400 nel 2014), che non solo non ricevono assegnazioni attraverso l’FSC, ma devono fornirne al sistema per riequilibrare i conti delle risorse standard; - se si considera che tutti i Comuni alimentano l’FSC con il 38% circa del gettito dell’IMU di base, circa un terzo dei Comuni (2.500 enti) risultano nel 2015 finanziatori netti del sistema (la differenza FSC assegnato – alimentazione è negativa). L’autonomia e la responsabilità fiscale comunale è quindi mortificata, con effetti di forte insoddisfazione, soprattutto tra i Comuni più dotati di base imponibile: • a fronte di un prelievo fortemente aumentato con l’IMU( in seguito alle decisioni adottate nel dicembre 2011 con il dl Salva Italia), solo una parte del gettito richiesto dal Comune ai cittadini resta al Comune; • l’altra parte – in molti casi maggioritaria – svolge funzioni diverse dal finanziamento diretto dell’ente; • un numero crescente di Comuni è via via costretto ad aumenti di aliquota non per erogare nuovi o migliori servizi, ma per fronteggiare i tagli delle risorse (1,8 mld./ anno in media tra il 2011 e il 2015). Il riassetto delle entrate comunali dovrebbe in primo luogo determinare il superamento di questa situazione per ristabilire un chiaro e virtuoso circuito autonomia-responsabilità. Questo è il problema principale che il nuovo assetto del tributo immobiliare dovrebbe contribuire a risolvere. La Legge di Stabilità 2016 è entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70 ed al co. 17 prevede“Abolizione di gettiti e compensazioni finanziarie”. Per la disciplina delle modalità e gli importi per le compensazioni si rimanda alla sezione relativa all’analisi delle Risorse Tributarie Fondo di Solidarietà Comunale (.F.S.C.).

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(AUDIZIONE DEF 2016 – 18/04/2016) Negli ultimi mesi si sono registrate diverse ed ulteriori esigenze di intervento a garanzia delle risorse comunali derivanti da sentenze dei giudici amministrativi ed ordinari, oppure emerse dall’anomalo andamento di entrate soggette a riparto ministeriale. Si tratta di situazioni che incidono su alcune fasce di Comuni producendo squilibri significativi, che si coglie l’occasione di rappresentare affinché il Parlamento possa valutare direttamente eventuali opportunità di intervento. In primo luogo, diverse recenti sentenze hanno evidenziato la debolezza metodologica ed annullato gli esiti di riparti di risorse effettuati unilateralmente dal Ministero dell’Economia tra il 2009 e il 2012. Si tratta in particolare di due differenti questioni: - annullamento definitivo del riparto del taglio compensativo effettuato a carico del comparto, per oltre 3 miliardi di euro, in corrispondenza del passaggio dall’ICI all’IMU in quanto effettuato in base a criteri giudicati illegittimi;

- annullamento da parte di diversi tribunali delle assegnazioni compensative, considerate insufficienti, del minor gettito ICI dovuto al passaggio degli immobili del gruppo catastale D da imponibile da libro contabile dell’impresa proprietaria a imponibile catastale. La Sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda IMU/ICI (n. 5008 del 3 novembre 2015) Con sentenza del 3 novembre scorso, il Consiglio di Stato ha definitivamente annullato i provvedimenti in base ai quali il Mef aveva ridotto le risorse destinate ai Comuni in occasione del passaggio dall’ICI all’IMU 2012. La sentenza di appello conferma sostanzialmente la validità della precedente sentenza del Tar Lazio dell’8 aprile 2014. Tra le censure dell’Anci accolte dal giudice d’appello emergono in particolare: - l’erronea determinazione del gettito ICI 2010 preso a base di riferimento per operare le compensazioni in sede di riduzione delle spettanze,

- il mancato ristoro dell’IMU “immobili comunali”, ingiustamente inserita nella stima IMU complessiva e poi tardivamente ristorata con apposite assegnazioni per gli anni 2012 e 2013 (peraltro escluse dalle entrate computabili ai fini del Patto di stabilità), fino al consolidamento strutturale nel fondo di solidarietà a decorrere dal 2014. Secondo il Consiglio di Stato, i provvedimenti adottati dal Mef – come ampiamente argomentato dalla confermata sentenza TAR Lazio – hanno palesemente anteposto alla corretta considerazione del gettito ICI la predeterminata disponibilità di cassa del Governo, con l’effetto di trasformare il gettito ICI da ammontare oggetto di rilevazione sulla base dei rendiconti in un’entità oggetto di stima. Il Mef, in occasione di due riunioni tenutesi nei mesi scorsi, sembra puntare sul fatto che – non essendoci nella sentenza alcun espresso obbligo di integrare le risorse ripartibili tra i Comuni – l’esecuzione della sentenza si dovrebbe limitare ad un ricalcolo generale del riparto delle somme dovute ai Comuni senza l’applicazione dei criteri oggetto di censura, a parità di importo complessivo. Questa soluzione determinerebbe una caotica e incomprensibile correzione dei fondi attribuiti dal 2012 ad oggi. I responsabili ministeriali non sembrano inoltre ravvisare alcun obbligo di riparazione per la perdita subita da tutti i Comuni in ragione del tardivo ristoro del taglio da inserimento dll’IMU virtuale sugli immobili comunali nel gettito standard (circa 300 mln. annui). Le assegnazioni compensative del 2012 e del 2013 sono avvenute solo successivamente ed escluse dalle entrate valide ai fini del Patto di stabilità. La definitiva pronuncia del Consiglio di Stato dovrebbe invece tradursi, (AUDIZIONE MEF 2016 – 18/04/2016), in una ragionevole integrazione di risorse definita per via negoziale (di massima, 90 milioni annui per cinque annualità oltre ad un importo una tantum relativo agli immobili comunali), a favore dei Comuni che sono risultati seriamente penalizzati dalle elaborazioni delle stime ICI e IMU, considerate arbitrarie ed illegittime dal Giudice amministrativo. Le sentenze sul ristoro delle modifiche di imponibile dei fabbricati D Diversi tribunali civili (Bologna, Venezia, Milano) si sono espressi in primo grado, annullando le attribuzioni di risorse compensative del minor gettito ICI ridefinite dal Mef e dal Ministero dell’Interno, a decorrere dal 2009 sulla base di criteri più restrittivi e fatti valere retroattivamente, dal 2001 anno di avvio del ristoro. Di fatto, contrariamente al dettato delle norme di legge ed attuative, una parte del minor gettito riscontrato non è stata riconosciuta. La vicenda trae origine nell’anno 2000, con l’art. 64 della legge n. 388 che stabiliva il diritto dei Comuni a contributi statali compensativi a seguito della perdita di gettito ICI dovuta all’iscrizione in catasto – con conseguente attribuzione della rendita – dei fabbricati commerciali ed industriali posseduti interamente da imprese e classificati nel gruppo “D”, in precedenza tassati al valore iscritto in bilancio da ciascuna impresa, rivalutato convenzionalmente di anno in anno. Le sentenze sono efficaci (salvo diverso esito degli appelli) con riferimento alla situazione di ciascun singolo ente ricorrente, ma la possibilità di ricorso in sede civile è tuttora aperta per tutti.

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Dalla Legge di Stabilità 2019, il fondo Imu-Tasi è stato dapprima ridotto da 300 a 190 milioni, con una perdita calcolabile in proporzione, ma non potrà più essere destinato a spese correnti generiche, ma solo al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale finalizzati alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale. Con la legge di conversione del decreto semplificazioni (legge 12/2019) il fondo è stato riportato a 300 milioni.

Gli enti potranno anche rimodulare il fondo crediti dubbia esigibilità, riducendolo all'80%, ma solo se rispettano i parametri di virtuosità previsti dalla legge in ordine ai tempi di pagamento.

La legge di bilancio 2019 (commi 961-964 dell'articolo 1 della legge 145/2018) apre a una nuova stagione di rinegoziazione dei mutui gestiti dalla Cassa depositi e prestiti spa e successivamente trasferiti al Mef. Possono accedere alla rinegoziazione i mutui che hanno le seguenti caratteristiche: - interessi calcolati sulla base di un tasso fisso; - oneri di rimborso a diretto carico dell'ente locale beneficiario dei mutui; - scadenza dei prestiti successiva al 31 dicembre 2022; - debito residuo da ammortizzare superiore a 10.000 euro; - mancanza di rinegoziazione secondo il decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze 20 giugno 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2003 n. 144; - senza diritto di estinzione parziale anticipata alla pari; - non oggetto di differimenti di pagamento delle rate di ammortamento autorizzati dalla normativa applicabile agli enti locali i cui territori sono stati colpiti da eventi sismici. I risparmi in linea capitale derivanti dalla rinegoziazione dei mutui potranno essere destinati, fino a tutto il 2020, al finanziamento della spesa corrente, grazie alla disposizione contenuta nell'articolo 7, comma 2, del Dl 78/2015, prorogata al 2020 appunto dall'articolo 1, comma 867, della legge 205/2017.

Fra le novità della manovra anche la norma (comma 921) che fissa, per l'anno 2019, il riparto del Fondo di solidarietà comunale sulla base degli importi indicati per ciascun ente negli allegati al Dpcm 7 marzo 2018, relativamente alla distribuzione delle risorse per l'anno 2018.

Una semplificazione arriva poi nelle spese di personale. Escono dai tetti al fondo accessorio fissati dall’articolo 23, comma 2 del Dlgs 75/2017 (quello che impedisce di superare i livelli del 2016) gli aumenti del trattamento accessorio dei titolari di posizione organizzativa negli enti privi di dirigenti. A uscire dal calcolo, ovviamente, sono solo i differenziali fra il vecchio e il nuovo trattamento accessorio, finanziati però con i resti del turn over che sarebbero assorbiti per questa via. 1.2.7 La riforma della pubblica amministrazione

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato il 13/09/2018, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo. L’obiettivo è di individuare soluzioni per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi forniti. In particolare, si prevede l’istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica, del “Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa”, con il compito di procedere alle rilevazioni dello stato e delle

modalità di attuazione delle disposizioni in materia di funzionamento delle P.A. e della individuazione di eventuali misure correttive. Il testo approvato in via preliminare, verrà trasmesso per il previsto parere al Garante per la protezione dei dati personali e alla Conferenza unificata.

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1.3 La legislazione regionale e il DEFR La Regione Marche, con D.A. n. 82/2018 ha approvato il DEFR 2019-2021. 1.3.1 Il riordino delle Province e l’attuazione della legge n. 56/2014 La Legge 56/2014 (“Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”), nota con il nome di “Legge Delrio” ridisegna – a Costituzione invariata - il sistema di governo locale, circoscrivendo il proprio raggio di azione alle città metropolitane, alle province ed alle unioni e fusioni di comuni. Le legge infatti ha dato corpo alle prime, rivoluzionato il modo di essere delle seconde, innovato sensibilmente le terze. Essa si connette anche il disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V, Parte seconda, della Costituzione. La Legge 56/2014 ha previsto che le province siano configurate quali enti territoriali di area vasta, trasformandole da enti territoriali direttamente rappresentativi delle proprie comunità ad enti di secondo livello, titolari di rilevanti funzioni fondamentali. Sulla base della legge Delrio, le funzioni attualmente conferite alle province sono sottoposte ad un complesso processo di riordino, all’esito del quale le stesse potranno essere confermate in capo alle province, conferite a comuni o a loro forme associative, ovvero ricondotte in capo alla regione. La Legge Delrio ha definito il percorso di riordino delle province attraverso il seguente iter che comprende: • l’individuazione, mediante accordo in sede di Conferenza Unificata, delle funzioni conferite alle province oggetto del

riordino; • la previsione con D.P.C.M., previa intesa in Conferenza unificata, dei criteri per la determinazione dei beni e delle risorse

connesse all'esercizio di tali funzioni; • l’attuazione dell’accordo da parte delle regioni. Fino al completamento del processo di riallocazione di funzioni da parte

delle regioni, le province devono continuare ad esercitare le funzioni finora loro attribuite. DAL SITO DELLA REGIONE MARCHE: Dal 1 Aprile 2016 per le materie dei servizi sociali, del turismo, della cultura, della formazione professionale, del genio civile, della caccia, pesca nelle acque interne e agricoltura, della difesa del suolo, della gestione del trasporto pubblico, protezione civile ed edilizia residenziale pubblica, gli utenti, in base alla legge Delrio, dovranno rivolgersi alla Regione Marche e non più alle Province. Restano nei rispettivi territori, nelle stesse sedi utilizzate fino a oggi dalle Province, i presidi della Regione relativi alle seguenti funzioni: formazione professionale, turismo (per le attività di informazione e accoglienza), caccia e pesca nelle acque interne, agricoltura, difesa del suolo e protezione civile.

Box 1 - La legislazione regionale sul riordino istituzionale La Regione Marche ha approvato con legge regionale n. 13 del 03/04/2015 le “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative esercitate dalle Province”. La Regione Marche con DGR N. 302/2016 individua "Disposizioni necessarie al trasferimento alla Regione delle risorse umane correlate alle funzioni provinciali da trasferire, in attuazione degli artt. 2 e 3, L.R. 13/2015." La Legge Regionale n. 6 del 25/03/2016 ha modificato la legge regionale n. 13 del 03/04/2015. Legge Regionale n. 13 del 27/06/2016 articolo 9 di integrazione “Variazione generale al bilancio di previsione 2016/2018, ai sensi del comma 1 dell’articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. (1° provvedimento).” Legge Regionale n. 5 del 20/02/2017 “Ulteriori disposizioni per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni amministrative esercitate dalle Province, in materia di organizzazione e di assetto idrogeologico.

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2. Gli indirizzi generali di programmazione Nella programmazione complessiva delle attività dell’amministrazione si dovrà tenere conto dei seguenti indirizzi generali:

� rispetto del pareggio di bilancio, come prioritario obiettivo di stabilità della finanza pubblica a garanzia della sostenibilità del sistema paese per le generazioni future;

� rispetto dei limiti su specifiche tipologie di spesa imposti dalle leggi finanziarie, nel rispetto dell’autonomia organizzativa e gestionale dell’ente, sanciti dalla Costituzione (artt. 117 e 119);

� rispetto degli equilibri di bilancio nel loro complesso ed in tutti i loro aspetti (finanziari, monetari, patrimoniali, consolidati);

� potenziamento della capacità di riscossione; � contrasto all’evasione fiscale, per garantire l’attuazione del principio costituzionale della equità e della capacità

contributiva; � miglioramento della redditività del patrimonio; � perseguimento di migliori livelli di sostenibilità dell’indebitamento; � riduzione ed efficientamento della spesa pubblica, al fine di pesare il meno possibile sul bilancio familiare e delle

imprese e realizzare gli investimenti necessari allo sviluppo del paese � sviluppo dell’attività di controllo sul corretto funzionamento della “macchina comunale”; � ricerca di nuove risorse regionali, statali e comunitarie aggiuntive a quelle ordinarie provenienti dai trasferimenti

iscritti in bilancio attraverso la redazione di progetti specifici in coerenza con gli obiettivi europei e regionali.

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3. Analisi strategica delle condizioni esterne 3.1 Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo Gli enti locali sono chiamati direttamente a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di governo principalmente attraverso:

a) il contenimento del debito; b) le misure di risparmio imposte dalla spending review ed i limiti su specifiche voci di spesa; c) i limiti in materia di spese di personale; d) i limiti in materia di società partecipate.

3.1.1 Vincoli di Finanza pubblica e contenimento del debito La capacità di indebitamento degli enti locali è disciplinata dall’articolo 204 del D.Lgs. n. 267/2000 il quale, dopo l’ultima modifica disposta con la legge n. 190/2014 (art. 1, comma 467) è fissato al 10% delle entrate correnti. Per ridare slancio agli investimenti il decreto legge n. 16/2014 (conv. in legge n. 68/2014), all’articolo 5, contiene inoltre una norma ad hoc di natura transitoria in base alla quale gli enti locali che non hanno capacità di indebitamento potevano comunque, nel 2014 e 2015, accendere mutui nel limite della quota rimborsata nell’esercizio precedente. Tale deroga, funzionale – secondo il Governo - a ridare slancio agli investimenti locali, doveva comunque essere rispettosa del patto di stabilità interno.

La legge di Bilancio 2016, n. 163 del 4 agosto 2016, mantiene l’indirizzo di espansione delle capacità di investimento del sistema delle autonomie locali intrapreso già con la Legge di stabilità 2016 attraverso l’abbandono del Patto di stabilità interno, ma che necessita di ulteriori messe a punto in ottica di stabilizzazione pluriennale delle regole finanziarie. L’abbandono del Patto a favore di un vincolo più direttamente legato alla gestione del bilancio di competenza e l’applicazione del principio del pareggio di bilancio contenuto nella legge n. 243 del 2012 necessitano, infatti, di interventi di modifica della legge 243, senza i quali l’impulso alla ripresa degli investimenti comunali potrebbe venir meno, con controeffetti depressivi che lo stesso DEF esclude dall’orizzonte programmatico della finanza pubblica.

Se messi nelle idonee condizioni di operare, i Comuni sono pronti a svolgere una funzione cruciale per il rilancio duraturo del Paese, dopo aver contribuito notevolmente e con grande senso di responsabilità al risanamento della finanza pubblica. Il comparto comunale ha infatti assicurato nel periodo 2010-2015 un rilevante contributo al risanamento dei conti pubblici, come riconosciuto anche da Corte dei conti, ISTAT e Banca d’Italia.

Nel quadro di sintesi annualmente pubblicato da IFEL per analizzare i principali fenomeni che caratterizzano il processo di riforma della finanza comunale è emerso che: “Dal 2011 al 2017, dunque, i Comuni riducono significativamente il proprio stock di debito. In rapporto al complesso della Pubblica Amministrazione il debito comunale passa dal 2,6% all’1,7% del totale (dati Banca d’Italia). Il peso del debito sulla gestione finanziaria dei Comuni resta però molto elevato, per diverse fasce di Comuni oltre i limiti della sostenibilità.” (IFEL “La finanza comunale in sintesi. Rapporto 2018” – pag. 65). La figura 4.2 evidenzia la trasversalità territoriale della criticità finanziaria indagata. In particolare, appare interessante mettere in luce come il Nord del Paese, fatta 100 la propria massa debitoria, presenti in termini aggregati la quota più consistente di debito con maggiore incidenza (oltre il 18%) sulla spesa corrente di riferimento. Il Mezzogiorno e il Centro si caratterizzano per una diffusione del debito relativamente più spostata verso aree di minore sofferenza finanziaria.” (IFEL “La finanza comunale in sintesi. Rapporto 2018” – pag. 66).

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LA MANOVRA DEL COMPARTO COMUNALE (tratto da IFEL “La finanza comunale in sintesi. Rapporto 2018” – pag. 85)

La tabella seguente mostra l’effetto netto incrementale della manovra nominale posta a carico dei Comuni nel periodo 2011-2017, distinguendo tra la variazione del vincolo di finanza pubblica assegnato al comparto e i tagli alle risorse di volta in volta intervenuti. I valori riportati nella tabella descrivono gli effetti della manovra che si rilevano per singolo anno rispetto alle grandezze esaminate, mentre nell’ultima colonna viene indicato il contributo complessivo assicurato dal comparto comunale, nel periodo considerato, al risanamento della finanza pubblica.

La stagione dei tagli alle risorse è formalmente terminata nel 2015, tuttavia la stretta finanziaria di parte corrente continuerà a crescere fino al 2021 sotto forma di crescenti accantonamenti al Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), dovuti all’entrata in vigore dell’armonizzazione contabile per la generalità degli Enti. Per il comparto dei Comuni, solo nel passaggio dal 2016 al 2017, questa specifica componente della manovra finanziaria ha comportato un sacrificio di ulteriori 700 milioni di euro.

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Anche la Corte dei conti ha recentemente definito sproporzionata la stretta finanziaria imposta agli enti locali negli scorsi anni, le cui dimensioni rischiano di limitare profondamente il grado di autonomia finanziaria e funzionale ad essi garantiti dal Titolo V della Costituzione. In particolare, secondo la Corte dei conti, è stato seriamente compromesso a livello locale il binomio autonomia-responsabilità, che dovrebbe invece alimentare il rapporto tra governo territoriale e cittadini in un contesto di reale decentramento.

Si è svolta il 20 giugno 2017, presso la Camera dei Deputati, la presentazione della prima Relazione sulla revisione della spesa, tenuta dal commissario del Governo per la Spending review, Yoram Gutgeld. Nel dossier si afferma che nel triennio 2013-2016 il personale pubblico è diminuito, soprattutto per effetto del blocco del turn over, del 3.8% (85mila dipendenti in meno) con punte del 7% nei soli ministeri. I risparmi significativi sono stati realizzati con il rafforzamento della centralizzazione degli acquisti Pa: +13% tra il 2014 e il 2016. La spesa per forniture presidiata con il metodo Consip è salita nello stesso periodo del 27%. Complessivamente a fine 2016 l’ammontare della spesa corrente al netto degli interessi sul debito e delle prestazioni previdenziali e assistenziali, su cui si è concentrata la spending review, ammontava a 368 miliardi mentre quella considerata “aggredibile” al netto dei trasferimenti alla Ue e di partite di giro è stata invece di 327, 7 miliardi.

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Norme sulla tesoreria - Proroga della tesoreria unica: Il comma 877 estende fino al 31 dicembre 2021 il periodo di sospensione dell’applicazione del regime di tesoreria unica “misto” per regioni, enti locali, enti del comparto sanità, autorità portuali e università. Viene quindi mantenuto per tali enti per ulteriori quattro anni il regime di tesoreria unica previsto dall’articolo 1 della legge n. 720 del 1984. - Interventi per il servizio di tesoreria degli enti locali: Il comma 878 reca misure fortemente volute e sostenute dall’ANCI, volte a superare le criticità che da diverso tempo i Comuni riscontrano nell’affidamento del servizio di tesoreria, manifestatesi con il fenomeno sempre crescente delle c.d. “gare deserte”. Una delle principali proposte dell’ANCI, oltre al ritorno al regime di tesoreria mista, purtroppo ulteriormente prorogato fino al 2021 (cfr. comma 877), vedeva nell’aumento della contendibilità del servizio da realizzarsi mediante l’ingresso di nuovi players, una delle possibili soluzioni al progressivo disinteresse da parte delle banche nella gestione del servizio, disposte a mantenerlo solo a condizioni decisamente più onerose per i Comuni. Con la lettera a) si prevede ora che, nell’ambito del servizio di tesoreria affidato dagli enti locali a Poste italiane ai sensi dell’art. 40 della legge 448/1998, la Cassa depositi e prestiti è autorizzata a concedere le anticipazioni di tesoreria. Si determina pertanto un rapporto di complementarietà tra le funzioni Poste italiane e quelle della Cassa depositi e prestiti, essendo la prima abilitata a svolgere il servizio di tesoreria ma non la funzione creditizia, quindi impossibilitata ad erogare le anticipazioni di tesoreria, e la seconda nella condizione esattamente opposta. Con la lettera b), si sottrae alla disponibilità dell’Organo straordinario di liquidazione, nel caso di enti in dissesto, la gestione delle anticipazioni di tesoreria non ancora rimborsate. La norma introduce una importante tutela nei confronti del soggetto concedente l’anticipazione, anche alla luce del fatto che questi, ai sensi dell’art. 222 del TUEL, è obbligato ad erogare liquidità su richiesta dell’ente. La norma può svolgere una duplice funzione di incentivo ad entrare nella gestione del servizio e di contenimento dei costi. Il rischio di perdere la liquidità concessa nel caso di dichiarazione dello stato di dissesto da parte dell’ente beneficiario viene infatti “caricato” sull’intero comparto anche se di fatto è limitato ad un numero estremamente circoscritto di enti. Per completare il quadro e conferire maggiore appetibilità alla gestione del servizio, l’ANCI aveva altresì presentato, in accordo con ABI, una ulteriore proposta di razionalizzazione del servizio di tesoreria, che non ha però trovato spazio nella legge di bilancio, con la quale venivano alleggeriti gli oneri del tesoriere in relazione agli adempimenti relativi al controllo della capienza di bilancio in fase di esecuzione dei pagamenti, divenuti ormai anacronistici dopo l’entrata in vigore della riforma contabile. Il comma 908 della Legge di Stabilità 2019 estende a tutte le amministrazioni pubbliche (art.1, co.2, del d.lgs. n. 165 del 2001) operanti nei piccoli Comuni la facoltà, già concessa ai piccoli Comuni medesimi dalla legge n. 158/2017 (“legge Realacci”, art. 9, co. 3, lett. b), di affidare in via diretta a Poste italiane la gestione del servizio di tesoreria. Il comma 878 della legge di bilancio 2018 (L. 205/2017), ha autorizzato la Cassa depositi e prestiti a concedere anticipazioni di tesoreria agli enti che ne facciano richiesta nell’ambito delle attività di gestione del servizio di tesoreria affidato a Poste italiane. La norma ha un’indiretta influenza sui Comuni in quanto, da un lato, amplia la gamma di servizi che possono essere affidati a Poste Italiane in condizioni di scarsa disponibilità dell’offerta bancaria e, dall’altro, conferma, oltre ogni dubbio interpretativo, l’intenzione del citato articolo 9 della “legge Realacci” di concedere la facoltà di affidamento diretto dei servizi di tesoreria anche da parte dei Comuni interessati, in deroga alle procedure del codice degli appalti 3.1.2 La spending review Gli interventi di efficienza negli enti locali sono stati basati sulle leve di efficienza qui elencate: 1. Obiettivi di spesa efficiente. Il governo ha introdotto nella legge di stabilità 2015 per la prima volta l’utilizzo di costi standard, poi estesi ai fabbisogni standard, per definire una quota progressivamente crescente del budget di spesa dei comuni, inserendoli nei parametri di calcolo per l’allocazione del fondo di solidarietà. Nella manovra di correzione del 2017 (DL 50/2017) l’utilizzo dei fabbisogni standard è stato esteso anche alla spesa corrente non sanitaria delle regioni. L’introduzione dei costi e fabbisogni standard non produce automaticamente un risparmio per la finanza pubblica. Tuttavia, la premiazione di amministrazioni efficienti e la pressione su quelle meno efficienti, anche attraverso la trasparenza sulla performance promossa per esempio dal sito opencivitas.it, rappresenta un incentivo molto forte all’efficientamento di tutte le amministrazioni. Questo meccanismo generalizzato che premia i comportamenti virtuosi è indispensabile per promuovere

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l’efficienza di un comparto composto da oltre 8.000 amministrazioni. E’ doveroso sottolineare che il sistema di costi e fabbisogni standard è basato su questionari approfonditi e su analisi statistiche avanzate, gestite dalla SOSE spa, che fanno dell’Italia un paese all’avanguardia su questo fronte.

2. Aggregazioni e accorpamenti volti a raggiungere una sufficiente massa critica. Su questo versante gli interventi principali sono stati: a. Incentivi alle fusioni dei piccoli comuni introdotti nel 2014, che hanno finora indotto 120 comuni a fondersi. La fusione dei piccoli comuni è una misura con un forte potenziale non solo di riduzione di costo, ma anche di miglioramento della qualità dei servizi. Sarebbe pertanto una misura non solo da confermare, ma compatibilmente con le disponibilità finanziarie addirittura da rafforzare ulteriormente; b. La riforma delle province, che anche al netto delle integrazioni di risorse ha prodotto un risparmio annuo strutturale di circa 843 milioni di euro. 3. Nuove tecnologie. Sono stati avviati due cantieri di lavoro per sfruttare le nuove tecnologie: a. Risparmio energetico nell’illuminazione pubblica. b. Digitalizzazione dei processi. 3.1.3 Il contenimento delle spese di personale Il Piano triennale dei fabbisogni di personale è lo strumento attraverso il quale l’organo di vertice dell’Amministrazione assicura le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse umane necessarie per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e con i vincoli normativi alle assunzioni di personale e di finanza pubblica. La programmazione del fabbisogno di personale deve ispirarsi a criteri di efficienza, economicità, trasparenza ed imparzialità, indispensabili per una corretta programmazione delle politiche di reclutamento e sviluppo delle risorse umane. Gli Enti Locali ormai da oltre un decennio sono sottoposti a una severa disciplina vincolistica in materia di spese di personale e limitazioni al turn-over. La capacità per gli amministratori locali di gestire efficaci politiche per il personale negli ultimi anni è stata fortemente compressa dalla legislazione finanziaria, che ne ha drasticamente ridotto l’autonomia organizzativa. Tutto ciò ha comportato una consistente riduzione del personale del comparto delle funzioni locali, una riduzione del valore medio delle retribuzioni e un notevole incremento dell’età media del personale. La stratificazione normativa e la complessità dei vincoli che caratterizzano il presente Piano, rendono opportuna una ricognizione normativa sintetica della disciplina delle assunzioni.

Adempimento Sanzione Riferimenti a) Piano triennale dei

fabbisogni del personale Le PA che non provvedono all’adozione del piano triennale dei fabbisogni “non possono assumere nuovo personale” (art. 6, c. 6, D.Lgs. n. 165/20011).

- art. 39, c. 1, legge n. 449/1997; - art. 91, D.Lgs. n. 267/2000; - art. 6, D.Lgs. n. 165/2001; - comma 557-quater , legge n. 296/2006.

b) Ricognizione annuale delle eccedenze di personale e situazioni di soprannumero

Le amministrazioni che non effettuano la ricognizione annuale della consistenza del personale, al fine di verificare situazioni di soprannumero o di eccedenza, “non possono effettuare assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con qualunque tipologia di contratto pena la nullità

- art. 33, c. 1, D.Lgs. n. 165/2001; - circolare Dipartimento funzione pubblica 28.4.2014, n. 4.

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degli atti posti in essere” (art. 33, c. 2 D.Lgs. n. 165/2001).

c1) Conseguimento del saldo non negativo, in termini di competenza, tra entrate finali e spese finali nel 2016

La legge di stabilità per il 2016 (n. 232/2016, comma 723, lett. e), dispone, in caso di mancato conseguimento del saldo, il divieto assoluto di effettuare assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualunque tipologia contrattuale. I relativi atti sono affetti da nullità. Il divieto si applica nell’anno successivo a quello di inadempienza (quindi nel 2017).

Art. 1, comma 723, lett. e), L. 208/2015 Circolare RGS 5/2016.

c2) Conseguimento del saldo non negativo, in termini di competenza, tra entrate finali e spese finali dal 2017

La legge di stabilità per il 2017 (n. 232/2016, comma 475) dispone, in caso di mancato conseguimento del saldo, il divieto assoluto di effettuare assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualunque tipologia contrattuale. I relativi atti sono affetti da nullità. Il divieto si applica nell’anno successivo a quello di inadempienza (quindi dal 2018).

- art. 9, c. 1, legge n. 243/2012; - circolare RGS 3.4.2017, n. 17. -------------- Deroga (comma 475, lett. e, legge n. 232/2016): possibilità di effettuare assunzioni a tempo determinato fino al 31 dicembre solo per le funzioni di protezione civile, polizia locale, istruzione pubblica e nel settore sociale. Deve essere rispettato il limite di spesa del comma 28, primo periodo, art. 9, D.L. n. 78/2010 (50% spesa sostenuta nel 2009 per contratti a t.d. e di collaborazione).

d) Mancato invio entro il 31 marzo - comunque entro il 30 aprile - della certificazione attestante i risultati conseguiti ai fini del saldo tra entrate e spese finali (anno 2017)

Divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo

Art. 1, comma 723, lett. e), L. 208/2015 Circolare RGS 5/2016 Corte Conti Puglia n. 111/2016.

d2) Mancato invio entro il 31 marzo - comunque

Divieto di assumere il solo personale a tempo

- art. 1, c. 470, legge n. 232/2016;

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entro il 30 aprile - della certificazione attestante i risultati conseguiti ai fini del saldo tra entrate e spese finali (dal 2018)

indeterminato - circolare RGS 3.4.2017, n. 17.

e) Mancato conseguimento del saldo inferiore al 3% delle entrate finali

Divieto di assumere il solo personale a tempo indeterminato (c. 476, legge n. 232/2016) (dal 2018).

- art. 1. c. 475, legge n. 232/2016; - circolare RGS 3.4.2017, n. 17.

f) Adozione da parte delle amministrazioni di piani triennali di azioni positive tendenti ad assicurare la rimozione di ostacoli che impediscono la pari opportunità di lavoro tra uomini e donne

La mancata adozione dei piani comporta il divieto di assumere nuovo personale compreso quello delle categorie protette (art. 48 citato).

Art. 48, D.Lgs. n. 198/2006

g) Adozione entro il 31 gennaio di ogni anno di “un documento programmatico triennale, denominato Piano della performance” --------- NB: l’art. 169, comma 3-bis, TUEL, specifica che per gli Enti locali il piano della performance è unificato nel PEG.

La mancata adozione del piano della performance comporta il divieto “di procedere ad assunzioni di personale e di conferire incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati” (art. 10, c. 5, D.Lgs. n. 150/2009).

- art. 10, D.Lgs. n. 150/2009; - art. 169, c. 3-bis, D.Lgs. n. 267/2000.

h) Obbligo di contenimento della spesa di personale con riferimento al triennio 2011- 2013

Il mancato rispetto del principio di contenimento della spesa di personale comporta il divieto agli enti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti co.co.co. e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto (c. 557-ter, legge n. 296/2006).

- art. 1, c. 557 e ss., legge n. 296/2006; - art. 3, c. 5-bis, D.L. n. 90/2014; - Circolare 9/2006 RGS su modalità computo spesa personale; - Circolare RGS 5/2016; - Corte Conti, Sez. Autonomie, deliberazione n. 25/2014.

i) Rispetto dei termini per l'approvazione di bilanci di previsione, rendiconti, bilancio consolidato e del termine di trenta

Divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo (il divieto permane fino all’adempimento da parte degli enti).

Art. 9, c. 1-quinquies, D.L. n. 113/2016.

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giorni dalla loro approvazione per l'invio dei relativi dati alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (art. 13, legge n. 196/2009)

l) Comunicazioni dovute dagli Enti beneficiari di spazi finanziari concessi in attuazione delle intese e dei patti di solidarietà ai sensi dell’art. 1, comma 508, L. n. 232/2016

Divieto di assunzione di personale a tempo indeterminato (il divieto permane fino all’adempimento da parte degli enti).

- Art. 1, comma 508, L. n. 232/2016; - DPCM n. 21/2017

m) Mancata certificazione di un credito nei confronti delle PA

Divieto di procedere ad assunzioni di personale per la durata dell’inadempimento.

Art. 9, comma 3-bis, D.L. n. 185/2008.

n) L’art. 41, comma 2, del D.L. n. 66/2014 prevedeva la sanzione del divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo, con qualsiasi tipologia contrattuale in conseguenza del mancato rispetto dei tempi di pagamento fissati dall’art. 4 del D.Lgs. n. 231/2002. Detta disposizione è stata dichiarata illegittima con sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2015.

o) Assenza dello stato di deficitarietà strutturale e di dissesto – Per gli Enti strutturalmente deficitari o in dissesto le assunzioni di personale sono sottoposte al controllo della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali (COSFEL), presso il Ministero dell’Interno - Art. 243, comma 1, D.Lgs. n. 267/2000.

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3.1.4 Le società partecipate 3.1.4.1 Normativa Il quadro normativo che regola le società partecipate degli enti locali risulta caratterizzato da una forte instabilità. Di fronte ad un favor legislativo registratosi a partire dagli anni ’90, dal 2006 inizia un cambio di rotta che, anche a causa del dilagare del fenomeno delle partecipate, ha dato il via ad una serie di disposizioni volte a limitare, o in alcuni casi a vietare l’istituzione o il mantenimento delle società partecipate, ovvero ad estendere alle partecipate stesse i vincoli previsti per gli enti soci. Il riferimento va, principalmente:

� all’articolo 18 del decreto legge n. 112/2008 in merito all’assoggettamento al patto di stabilità interno e ai limiti sul personale;

� all’articolo 14, comma 32, del decreto legge n. 78/2010 (L. n. 122/2010), che vieta ai comuni fino a 30.000 abitanti di istituire nuove società e consente il loro mantenimento solo nel caso di gestioni virtuose;

� all’articolo 1, commi 27-32 della legge n. 244/2007, che imponeva la ricognizione delle società partecipate funzionali al perseguimento dei fini istituzionali nonché all’obbligo di rideterminazione della dotazione organica in caso di esternalizzazione dei servizi.

I servizi pubblici locali espletati dall’Ente sono stati individuati con atto di Giunta Comunale n. 506 del 20/12/2013 “Art. 34, comma 21, del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 - convertito in L. 17 dicembre 2012, n. 221 - SERVIZI PUBBLICI LOCALI di RILEVANZA ECONOMICA istituiti nel Comune di Falconara Marittima: ANALISI RICOGNITIVA sulla conformità degli affidamenti in essere ai requisiti previsti dalla normativa europea”. Il gruppo Comune di Falconara Marittima- Multiservizi Spa opera espletando i sopracitati servizi pubblici locali, quelli istituzionali dell’Ente, a cui vanno ad aggiungersi il Servizio Idrico Integrato e il Servizio gas-metano. Con la legge di stabilità del 2014 (legge n. 147/2013) si assiste ad un nuovo mutamento di strategia del legislatore in ordine all'obiettivo, sempre rappresentato, di ridurre drasticamente l'universo delle partecipazioni degli enti locali, ovviamente con l'esclusione delle società emittenti strumenti finanziari quotati e le loro controllate. Il quadro di parziale deregulation introdotto dalla legge di stabilità per il 2014 non è tuttavia da considerarsi definitivo. La legge di stabilità del 2015 (L. n. 190/2014), riprendendo quanto già previsto nell’art. 23 del D.L. n. 66/2014, ha operato una netta distinzione tra norme relative alla riorganizzazione ed alla riduzione delle partecipazioni pubbliche e misure volte specificamente alla promozione delle aggregazioni organizzative e gestionali dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. La prima categoria di disposizioni presenta prevalentemente natura di indirizzo politico attraverso un piano triennale di razionalizzazione predisposto da ciascuna amministrazione e recante un cronoprogramma attuativo ed il dettaglio dei risparmi da conseguire, da approvare entro il 31/3/2015 (art. 1, comma 611). L’obiettivo di tale ultimo intervento normativo è quello di conseguire la riduzione in termini numerici delle società partecipate ed il contenimento della spesa. Gli enti pubblici, sono chiamati ad adottare entro il 31 marzo 2015, un piano di razionalizzazione delle proprie società partecipate dirette e indirette da inviare poi alla Sezione regionale della Corte dei Conti. La legge di Riforma della pubblica amministrazione (Legge n. 124/2015) delega il Governo ad adottare, entro agosto 2016 specifici testi unici, uno relativo al “Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle pubbliche amministrazioni” (articolo 18), l’altro concernente il “Riordino della disciplina dei servizi di interesse economico generale di ambito locale” (articolo 19). Lo scopo è quello di ridurre drasticamente il numero delle società partecipate e di garantire una maggiore economicità nella gestione dei servizi pubblici locali, sfruttando il regime di concorrenza e le economie di scala. Società partecipate – Entrata in vigore del Testo Unico per le società partecipate Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175. Il decreto legislativo n. 175/2016 recante “Testo Unico in materia di società partecipate dalla pubblica amministrazione” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 210 dell’8 settembre 2016, e rappresenta la nuova disciplina in materia. Il provvedimento è attuativo dell’articolo 18 della legge delega n. 124/2015, c.d. legge Madia. Le disposizioni del decreto sono entrate in vigore il 23 settembre 2016.

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Gli adempimenti contenuti nel Testo unico sono numerosi; i più significativi riguardano la riduzione del numero degli amministratori delle aziende pubbliche locali, le limitazione e le nuove regole per l’assunzione di personale delle società partecipate, l’obbligo per le amministrazioni comunali di dare corso alla ricognizione delle società controllate esistenti, come premessa alla loro razionalizzazione ed al loro riassetto organizzativo. Lo stesso Ministero dell'economia e delle finanze, entro il prossimo 23 ottobre, per completare il processo di riforma, definirà con proprio decreto una serie di indicatori quantitativi e qualitativi, per consentire di classificare le società a controllo pubblico in cinque fasce dimensionali, con relativa attribuzione dei compensi massimi attribuibili ad amministratori, organi di controllo, dirigenti e dipendenti. Il Consiglio dei Ministri del 9 giugno 2017, su proposta del Ministro Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo correttivo n. 100 del 16/06/2017 che integra e modifica il “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”. L’approvazione del decreto correttivo al Testo unico delle società partecipate riavvia i processi per la riorganizzazione e per la razionalizzazione del sistema. Le modifiche e le integrazioni al decreto legislativo 175/2016, apportate dal correttivo Dlgs 100/2017, riassestano il quadro di riferimento per le partecipazioni pubbliche, sollecitando le amministrazioni e le stesse società ad adottare diversi provvedimenti obbligatori. Rispetto alle novità introdotte dal decreto correttivo, si segnala quanto segue: - proroga al prossimo 31 luglio per l'adeguamento degli statuti delle società a controllo pubblico, articolo 2 - comma 1- lettera m del TUSPP, che devono essere aggiornati alle nuove disposizioni; - in merito agli organi sociali, il riassetto delle società partecipate richiede anche l’adozione di alcune modifiche statutarie, in particolare per quel che riguarda l’organo amministrativo, rispetto al quale ora l’assemblea può scegliere la soluzione del consiglio di amministrazione in rapporto a ragioni di adeguatezza organizzativa (anche se in questo caso la società deve inviare la deliberazione assembleare alla Corte dei Conti); - le modifiche agli statuti delle società in house possono comprendere anche la migliore specificazione delle condizioni per l’esercizio del controllo analogo e del requisito dell’attività prevalente: il decreto correttivo inserisce nell’articolo 16 del Testo unico un nuovo comma (3-bis), nel quale precisa che la produzione ulteriore al limite di fatturato dell’80 per cento può essere rivolta anche a finalità diverse (ad esempio anche servizi verso soggetti non affidanti), ma a condizione che questa attività “aggiuntiva” permetta di conseguire economie di scala e recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale della società; - predisposizione dei programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale (previsti dall’articolo 6, comma 2 del decreto), dei quali le società devono dare indicazione (oltre all’adozione di eventuali altri strumenti di rafforzamento della governance) nella relazione sul governo societario, che le società controllate predispongono annualmente a chiusura dell’esercizio sociale e pubblicano contestualmente al bilancio d’esercizio. Per quanto non disciplinato dal decreto in argomento, restano ferme le disposizioni del Testo Unico DLGS 175/2016, già comunicate alle società partecipate con note prot. 37927/44217 anno 2016.

SCADENZARIO TESTO UNICO PARTECIPATE D.LGS 175/2016 e s.m.i. DATA D.Lgs. 175/2016 e s.m.i. OGGETTO SOGGETTO

COMPETENTE 30/09/2018

Art. 24 c. 4 Alienazione partecipazioni Enti soci

31/12/2018 Artt. 20, c. 3, e 26, c. 11

Razionalizzazione periodica delle partecipazioni

Enti soci

31/12/2019 Art. 20 c. 4 Relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione periodica

Enti soci

31/12/2020 Artt.26,c.12-quinquies, e 20, c.2 lett.d)

Ai fini della razionalizzazione periodica, prima applicazione della soglia di fatturato medio di 1 milione di euro

Enti soci

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L’Ente con delibera di giunta n. 108 del 24/03/2015 ha approvato il Piano Operativo di Razionalizzazione delle Società Partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1, comma 612, Legge 190/2014) e con la GC. 112 del 31/03/2016 la relazione conclusiva sullo stesso. 3.1.4.2 La razionalizzazione Il piano di razionalizzazione delle società 2015. Entro il 31 marzo 2016 gli organi di vertice delle pubbliche amministrazioni devono rendere noti i “risultati conseguiti” in attuazione del Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni approvato nel marzo 2015. Il piano, cui era allegata una specifica relazione tecnica (legge 190/2014 articolo 1 comma 612), ha fissato modalità e tempi di attuazione, evidenziando i risparmi conseguibili. Una volta approvato, il piano è stato trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato sul sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione era obbligatoria agli effetti del “decreto trasparenza” (d.lgs. 33/2013). La conclusione formale del procedimento di razionalizzazione delle partecipazioni, come disposto dal comma 612 dell’articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015 si realizza ad opera d’una “relazione” nella quale vengono esposti i risultati conseguiti in attuazione del Piano; la predisposizione del documento e degli adempimenti si configura in capo ai sindaci e ai presidenti delle Province ed è stato adottato l’atto di Giunta Comunale n. 112 del 30/03/2016 e Consiglio Comunale n. 37 del 28/4/2016, trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti in data 23/05/2016 prot. n. 18470, e pubblicati sul sito internet dell'amministrazione ai sensi del decreto trasparenza D.Lgs 33/2013 . Il Piano 2015, inoltre, è stato pubblicato sul sito internet dell'amministrazione ai sensi del decreto trasparenza D.Lgs 33/2013 . Il comma 612, dell’articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015, prevede che la conclusione formale del procedimento di razionalizzazione delle partecipazioni sia ad opera d’una “relazione” nella quale vengono esposti i risultati conseguiti in attuazione del Piano. La disposizione prevista nel comma 612 della legge 190/2014 configura in capo ai sindaci e ai presidenti delle Province la responsabilità della predisposizione del documento e degli adempimenti . La norma non delinea un iter per l'approvazione della relazione, connotandola come semplice strumento di riscontro dell'avvenuta messa in opera delle varie azioni. Tuttavia, l'importanza degli elementi trattati necessita che l’approvazione della relazione sia veicolata nell'ambito del circuito istituzionale, ad esempio attraverso una formalizzazione con decreto del sindaco o del presidente e successiva presa d'atto da parte del consiglio. La relazione deve pertanto essere uno strumento utile per dare conto di quanto previsto ed attuato in quanto ad oggi si prefigura già una seconda fase, nella quale interverrà il complesso di indicazioni più stringenti definite dal nuovo Testo unico sulle società partecipate. La relazione è oggetto d’approvazione da parte dell’organo assembleare, in modo che il procedimento sia concluso dallo stesso organo che lo ha avviato nel 2015. Al pari del piano, anche la relazione sarà trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del “decreto trasparenza” (d.lgs. 33/2013) e , conseguentemente, è oggetto di accesso civico. L’ente ha approvato la relazione conclusiva del piano razionalizzazione delle società partecipate con delibera di giunta n. 112 del 30/03/2016, ratificata in consiglio comunale con delibera n. 37 del 28/4/2016.

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Piano razionalizzazione 2016 scadenze e rinvii Il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica Dlgs 19/8/2016 n. 175, prevede all’articolo 24, comma 1, una revisione straordinaria delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche. Entro il 23 marzo 2017 l’Ente doveva provvedere ad effettuare una revisione straordinaria di tutte le partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle che devono essere alienate (termine poi prorogato al 30 aprile e, con il decreto correttivo, al 30/09/2017). L’Ente, applicando i criteri previsti dall’articolo 20 del Dlgs 175/2016 ha adottato la delibera di Consiglio comunale n. 11 del 03/03/2017 “Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 - Ricognizione partecipazione possedute - Individuazione partecipazione da alienare - Determinazioni per alienazione.” L’esito di tale ricognizione dovrà essere comunicato al MEF, nell’apposito applicativo Patrimonio PA a valori di mercato del Portale Tesoro, entro il 31 ottobre 2017; alla competente sezione regionale di controllo della corte dei conti (PEC del 6/4/2017 prot. 12986 e a tutte le società partecipate dal Comune PEC del 6/4/2017 prot. n. 12991, quale atto di indirizzo a procedere nello stesso senso nei confronti delle società detenute (partecipazioni indirette per l’amministrazione comunale). In seguito alle decisioni assunte con delibera consiliare n. 11 del 3/3/2017 è stata avviata la procedura di vendita di n. 203.179 azioni della società Prometeo Spa, corrispondente alla quota di possesso pari al 7,19% del capitale sociale, giusta D.D. 678 del 09/06/2017 Servizio gare e contratti. Il bando è stato pubblicato il 09/06/2017 con scadenza 14/07/2017. Non essendo pervenuta alcuna offerta la Giunta Comunale con comunicazione n. 29 del 18/07/2017 “Cessione azioni della società Prometeo spa partecipata dal Comune di Falconara Marittima - nuova indizione asta pubblica” dava disposizione di procedere all’indizione di una nuova asta con scadenza 22/09/2017 ribassando il prezzo di cessione. Anche in questo caso l’asta andava deserta come da nota Servizio Gare e Contratti prot. 6085/2017. REVISIONE STRAORDINARIA PARTECIPAZIONI COMUNALI 2017 _____________________________________________________________________________________________________________

La Corte dei Conti a seguito dell’entrata in vigore dei citati decreti legislativi n. 175 del 2016 e n. 100 del 2017 con deliberazione n. 19 del 19/07/2017 - “Linee di indirizzo per la revisione straordinaria delle partecipazioni di cui all’art.24, Dlgs n. 175/2016” aveva fornito agli Enti territoriali ed ai relativi Organi di revisione indicazioni sull’applicazione della normativa ivi contenuta, con particolare riferimento alla revisione straordinaria delle partecipazioni societarie detenute dagli Enti territoriali. Per il corretto adempimento da parte degli Enti territoriali aveva predisposto un modello standard di atto di rilevazione dati e relativi esiti delle disposizioni di cui all’art. 24, d.lgs. n. 175/2016, contenente schede di rilevazione da compilare e trasmettere sia alla Corte dei Conti tempestivamente sia al MEF entro il 31/10/2017. Con atto Consiglio Comunale n. 78 del 20/09/2017 è stato pertanto adeguato ed integrato l’atto consiliare n. 11 del 03/03/2017 con i modelli standard di rilevazione dati (schede) e relativi esiti, così come disposto dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 19 del 19/07/2017 della Corte dei Conti - Sezione delle Autonomie -“Linee di indirizzo per la revisione straordinaria delle partecipazioni di cui all’art.24, Dlgs n.175/2016”. Il provvedimento è stato trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti , prot. 37768 del 4/10/2017, è stato inviato alle società partecipate con PEC 37773 del 4/10/2017 e inviato alla nuova struttura di controllo istituita presso il Ministero dell’economia “Patrimonio P.A.” in data 13/10/2017. In tale occasione alla luce delle linee guida di cui sopra l’ente ha deliberato di: - provvedere all’alienazione delle quote di possesso nelle società Prometeo Spa, Aerdorica Spa e Conerobus Spa., tali operazioni dovranno concludersi entro il 31/12/2018; - provvedere alla chiusura definitiva delle società CAM Srl e GPC Srl, entrambe in liquidazione, entro il 31/12/2017. In seguito alle decisioni assunte con le delibera consiliare n. 11 del 3/3/2017 e n. 78 del 20/09/2017 è stata avviata una seconda procedura di vendita di n. 203.179 azioni della società Prometeo Spa, in esecuzione delibera CC. 11/2017, corrispondente alla quota di possesso pari al 7,19% del capitale sociale. L’asta, con scadenza 20/09/2017, è andata deserta per mancanza di offerte. Per le proprie partecipate in liquidazione CAM Srl e GPC Srl sono state ultimate le procedure di liquidazione e con atto GC. 458 del 28/12/2017 veniva disposto di approvare il piano di riparto finale e ogni altro adempimento necessario alla chiusura delle società in questione. In data 29/12/2017 sono state convocate rispettivamente le assemblee societarie ed approvati i bilanci finali di liquidazione ed i piani di riparto.

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RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE DETENUTE AL 31/12/2017

Ai sensi dell’art. 20 del DLGS 175/2016, le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.

I piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, sono adottati ove, in sede di analisi di cui al comma 1, le amministrazioni pubbliche rilevino:

a) partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4;

b) società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;

c) partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;

d) partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;

e) partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti; f) necessità di contenimento dei costi di funzionamento;

g) necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4.

L’art. 26 comma 11, Dlgs n. 175/2016 dispone che alla razionalizzazione si deve procedere a partire dall’esercizio 2018, con riferimento al 31 dicembre 2017 e la scadenza della rilevazione, la cui competenza è posta in capo al Consiglio comunale, è quindi fissata al 31/12/2018. L’ente con atto CC 94 del 19/12/2018 ha effettuato l’analisi dell’assetto complessivo delle società nelle quali, così come previsto dall’art. 26, comma 11, del D.Lgs. n. 175/2016, il Comune di Falconara Marittima detiene partecipazioni alla data del 31.12.2017, da effettuare ai sensi del citato art. 20 del D.Lgs. n. 175/2016. Dall’analisi effettuata viene evidenziato che in particolare per la società Conerobus spa è opportuno mantenere la partecipazione, in quanto la società produce un servizio di interesse generale quale il servizio di trasporto pubblico locale (servizi minimi e aggiuntivi) ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera a) tramite la società consortile per azioni ATMA e il mantenimento della minima quota di partecipazione dello 0,61% è funzionale a garantire e tutelare la collettività amministrata, in un’ottica di partecipazione alle scelte riguardanti il proprio territorio su materia quali la mobilità urbana ed extraurbana; con il bilancio d’esercizio 2017 la società ha conseguito un utile d’esercizio ed evidenziato pertanto un trend in miglioramento rispetto ai parametri che ne avevano decretato la dismissione al fine di ridurre il rischio vigenti al momento della deliberazione precedente; si monitori l'andamento della gestione e verifica annuale in sede di revisione ordinaria il mantenimento dei requisiti sopratutto in ottica di riduzione del rischio. Per la società Multiservizi Spa (ora Viva servizi spa): mantenere la partecipazione, la società produce un servizio di interesse generale quale la gestione del servizio idrico integrato, ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera a), e non ha conseguito perdite d’esercizio nel periodo 2013 – 2017. Svolge servizi analoghi ad altri soggetti partecipati dall'ente pertanto ciò imporrà una razionalizzazione alla luce dei servizi effettivamente svolti per l'ente non appena la vicenda relativa all'affidamento da parte dell'ATA del servizio igiene urbana sarà concluso. Mantenere la partecipazione fatto salvo l’indirizzo di procedere alla valutazione in merito alla razionalizzazione nei confronti delle società detenute (partecipazioni indirette per l’amministrazione comunale), dandone adeguata informazione all’Ente, in particolare Estra spa dell’effettivo svolgimento delle attività di cui all’art. 4, comma 2, lettera a), in assenza del quale si richiede la dismissione della partecipazione; resta ferma la necessità della verifica da parte dell’ATA Rifiuti – ATO2 Ancona della permanenza dei requisiti per l’affidamento in house, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. 01452/2018 REG.RIC. Per la società Marche Multiservizi Spa : mantenere la partecipazione, il servizio espletato di igiene urbana è strumentale e necessario a realizzare le finalità istituzionali dell’Ente. Partecipazione mista. Svolge servizi analoghi ad altri soggetti partecipati pertanto ciò imporrà una razionalizzazione alla luce dei servizi effettivamente svolti per l'ente non appena la vicenda relativa all'affidamento da parte dell'ATA del servizio igiene urbana sarà concluso; attualmente è disposta la proroga dei contratti in essere fino al 31/12/2018 stante il ricorso che è sfociato poi con la sentenza del Consiglio di Stato nei confronti dell’ATA RIFIUTI ATO2 Ancona; mantenere la partecipazione fatto salvo l’indirizzo di procedere alla valutazione in merito alla razionalizzazione nei confronti delle società detenute (partecipazioni indirette per

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l’amministrazione comunale), dandone adeguata informazione all’Ente, in particolare dell’effettivo svolgimento delle attività di cui all’art. 4, comma 2, lettera a), in assenza del quale si richiede la dismissione della partecipazione. I rendiconti e bilanci sono disponibili sui siti internet delle aziende il cui elenco è allegato alla delibera di Consiglio Comunale.

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3.2 Situazione socio-economica del territorio La conoscenza della situazione socio-economica del territorio rappresenta una tappa fondamentale nel processo di programmazione. Il contesto esterno infatti influenza le scelte ed orienta l’amministrazione nell’individuazione delle strategie e degli obiettivi, al fine di rispondere al meglio alle esigenze della comunità amministrata e di garantire un ottimale impiego delle risorse. L’analisi si concentra sul territorio, la popolazione, l’economia insediata ed il mercato del lavoro. 3.2.1 Il territorio e le infrastrutture

I dati del territorio

Dati generali

Dati ISTAT 2015 Valore Comparazioni con la media

Italia Regione Provincia

Superficie 25,46 Kmq -32,0% -37,3% -38,3%

Popolazione 26.555 abitanti +249,8% +293,8% +162,2%

Densità 1.043 ab. / Kmq +413,8% +528,3% +325,7%

Numero famiglie 11.845 +266,0% +319,7% +172,0%

Media componenti famiglia 2,24 -4,7% -6,3% -3,9% Dati disponibili al 18/9/2018 da: www.portalefederalismofiscale.gov.it/ 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Viabilità ed illuminazione pubblica:

- Strade illuminate Km 119 119 119 119 119 119 - Totale strade comunali Km 104 104 104 104 104 104 - Punti luce n. 3.600 3.600 3.600 3.600 3.600 3.600 - N. di Kwh consumati Kwh 2.150.000 2.150.000 2.150.000 2.150.000 2.150.000 1.900.000

Superficie totale del Comune (ha) 2.591 Superficie urbana 799 Lunghezza delle strade esterne (Km) 38 Lunghezza delle strade interne centro abitato (Km) 80

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Pubblica sicurezza e reati CIRCOLAZIONE STRADALE 2012 2013 2014 2015 2016 2017 INCIDENTI STRADALI RILEVATI 156 176 163 163 181 156 di cui: - mortali 0 0 1 1 0 0 - con feriti 77 78 95 88 72 82 - con solo danni alle cose 79 98 67 74 109 74 RAPPORTI INCIDENTI INVIATI PREFETTURA/MCTC – COMUNICAZIONI VARIE

749

465

434

331

404 425

ORDINANZE per VIABILITA’ 272 228 269 232 236 224 FERMI/SEQUESTRI AMM. VI di VEICOLI

32 17 21 26 27 41

ORE ANNUALI dei VIGILI c/o: - plessi scolastici 353 291 - Posti di controllo – veicoli controllati 432 1.722 2.177

VIGILANZA e PREVENZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 2017 - Violazioni ai Regolamenti Comunali - e altre violazioni di legge elevate

131 143 269 152 111 192

- Violazioni al commercio elevate 2 16 7 17 26 58 - Controlli commercio – artigianato presenze mercato

157 238 163 267 244 371

- Controlli edilizi – ambiente 235 166 98 122 100 207 - Rapporti all’Autorità Giudiziaria (notizie di reato/notifiche/comunicazioni/ricezione denunce –verb. interrogatori. ecc)

1.122 1.280 886 827 796 619

- Rapporti di servizio (problemi viabilità/controllo veicoli/ritrovamento oggetti/albo/segnalazioni varie) 717 480 579 715 625 736

3.2.2 La popolazione La conoscenza della popolazione e dei fenomeni demografici correlati (invecchiamento, composizione, presenza di stranieri, ecc.) che un’amministrazione deve sapere interpretare per definire, con un congruo anticipo, le strategie da intraprendere. La modesta estensione del territorio, con una superficie di 25,55 Kmq, la colloca fra quelli medio – piccoli; la densità demografica sul territorio comunale è invece rilevante: dal censimento 1991 si ha che detto parametro è alto (1.089,71 ab/kmq) non solo rispetto alla media provinciale e regionale ma anche notevolmente superiore al dato del comune capoluogo di regione (828,72 ab/kmq). Falconara Marittima è fra i comuni dell’AERCA - area ad elevato rischio di crisi ambientale della Regione Marche - quello che nel corso di 50 anni ha avuto il tasso più alto di incremento della popolazione, che più che raddoppiata (+ 114% nel periodo 1951 - 2001, a fronte di una media del + 30,4% di tutta l’AERCA nello stesso lasso di tempo), ma che presenta ad oggi un’inversione di tendenza tra le più evidenti.

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2012 2013 2014 2015 2016 2017 POPOLAZIONE RESIDENTE al 31/12 27.534 27.070 26.936 26.565 26.331 26.063 Di cui - Maschi 13.284 13.007 12.922 12.771 12.641 12.499 - Femmine 14.250 14.063 14.014 13.794 13.690 13.564 Di cui - In età prescolare (0 – 6 anni) 1.560 1.275 1.450 1.149 1.293 1.019 - In scuola obbligo (7 – 14 anni) 1.825 2.030 1.805 2.026 1.793 1.705 - In forza lavoro 1° occupaz. (15 – 29 anni) 3.950 3.835 3.818 3.727 3.703 3.632 - In età adulta (30 – 65 anni) 13.578 13.235 13.032 13.037 12.703 12.509 - In età senile 6.622 6.695 6.831 5.626 6.948 6.979 - Nuclei familiari 11.767 11.602 11.612 11.845 11.856 11.844 - Comunità/convivenze 15 14 14 14 13 16 - Immigrati 772 721 733 731 657 785 - Emigrati 900 1.063 625 825 612 667 - Irreperibili 107 160 135 200 - Cambi domicilio 1.082 1.186 1.938 924 782 866 - Pratiche immigrazioni 666 633 576 560 565 588 - Pratiche emigrazione 794 861 579 586 588 607 - Pratiche Cambi domicilio 541 520 489 501 433 446 - Ordinanze irreperibilità 107 160 135 200 - Comunicazioni Immigrati/Emigrati/Irreperibili/Cambi via - Attestazioni soggiorno cittadini comunitari

4.445

180

3.550 154

3.850

108

3.900

98

2.875

88

2.707

41 - Tabulati comunicazioni Enti vari 156 160 161 148 - - -Iscrizioni, cancellazioni e variazioni A.I.R.E. 75 83 105 151 185 183 -Comunicazioni Ambasciate e Consolati 157 132 - ANAG-AIRE 611 772 817 872 911 990 - Aggiornamento patenti e carte di circolazione 1.500 1.520 1.450 1.747 1.875 1.707 - Aggiorn. Anag./Stato Civile/accert. 2.213 2.200 2.450 2.640 2.510 2.560 - Carte identità - Carte identità elettroniche - Proroga carte di identità

3.993 -

1.000

3.841 -

223

3.829 -

100

3.279 - 5

3.398 - 2

2.161 503 -

- Certificazioni anagrafiche e di Stato Civile - Autenticazioni - Passaggi di proprietà auto

7.744 445 373

8.624 921

348

9.230 1.057

-

8.337 761 405

5.674 621 298

5.724 595 158

- Atti di nascita 246 271 254 163 289 264 - Atti matrimonio 139 109 113 124 175 162 - Atti morte 312 309 301 327 308 315 - Atti cittadinanza 37 42 46 150 149 76 - Atti unione civile 2 1 - Processi Verbali di Pubbicazione Matrimonio 121 89 103 83 80 76

- Rilevazioni accordi extragiudiziali di separazione o divorzio (ex artt.li 6 e 12 D.L.132/2014)

18

22

28

- Comunicazioni Enti vari e conferme dati 3.150 3.200 - 2.750 2.480 2.450 - Permessi seppellimento 429 710 96 301 256 336 - Autorizzazioni cremazioni, dispersione ceneri 137 116 278 156 - Autorizzazioni trasporto salme 284 192 295 205

• La popolazione si è ridotta; • La densità media è molto elevata rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale.

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Falconara M. per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2018. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

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In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi.

In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.

Struttura della popolazione dal 2002 al 2018

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Le famiglie Il reddito delle famiglie è rimasto sostanzialmente stabile; tra le sue componenti, i redditi da lavoro dipendente hanno continuato a mostrare un andamento più favorevole. Dopo che all'inizio del 2017, anche a causa degli eventi sismici, la valutazione delle famiglie circa la propria situazione economica era peggiorata, le rilevazioni sul clima di fiducia riferite al Centro Italia delineano un progressivo miglioramento nel corso dell'anno. Ne hanno beneficiato i consumi, che in regione hanno continuato a espandersi, col concorso degli acquisti di beni durevoli. La distribuzione del reddito regionale si mantiene meno diseguale rispetto all'Italia, contribuendo favorevolmente alla valutazione del livello di benessere in regione. I finanziamenti alle famiglie hanno proseguito a crescere sia nella componente destinata all’acquisto di abitazioni sia, soprattutto, in quella del credito al consumo.

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In base a una nostra ricostruzione statistica per il periodo 2008-2016, il valore nominale della ricchezza delle famiglie marchigiane è leggermente cresciuto, non tanto da impedire però un calo a prezzi costanti. La ricchezza è prevalentemente investita in attività reali che a partire dal 2012 hanno perso valore per effetto del calo delle quotazioni immobiliari. (Presentazione del rapporto annuale sul 2017 “L’economia delle Marche” 21/6/2018 - https://www.bancaditalia.it)

Dati Anagrafe tributaria 2015 Valore

Persone fisiche (con validazione del comune) 28.318

Soggetti diversi da persone fisiche 2.737

Dati anagrafici delle persone fisiche

Sesso Valore % su totale Comparazioni con la media

Italia Regione Provincia

Femmine 14.627 51,65% +0,6% +0,4% +0,2%

Maschi 13.691 48,35% -0,6% -0,4% -0,2%

Dati disponibili al 18/9/2018 da: www.portalefederalismofiscale.gov.it/

Età Valore % su totale Comparazioni con la media

Italia Regione Provincia

Da 0 a 14 anni 3.240 11,44% -1,7% -1,2% -1,3%

0 anni (nati nell'anno) 114 0,40%

da 1 a 4 anni 777 2,74%

da 5 a 9 anni 1.194 4,22%

da 10 a 14 anni 1.155 4,08%

Da 15 a 24 anni 2.468 8,72% -0,8% -0,3% -0,1%

da 15 a 17 anni 693 2,45%

da 18 a 24 anni 1.775 6,27%

Da 25 a 44 anni 6.777 23,93% -2,0% -1,3% -1,3%

da 25 a 34 anni 2.856 10,09%

da 35 a 44 anni 3.921 13,85%

Da 45 a 64 anni 7.942 28,05% -0,3% -0,1% +0,1%

da 45 a 54 anni 4.280 15,11%

da 55 a 64 anni 3.662 12,93%

Da 65 a 84 anni 6.410 22,64% +3,8% +2,7% +2,7%

da 65 a 74 anni 3.542 12,51%

da 75 a 84 anni 2.868 10,13%

Oltre 84 anni 1.481 5,23% +1,1% +0,0% -0,0%

da 85 a 94 anni 1.345 4,75%

oltre 94 anni 136 0,48%

Mancante o errato 0 0,00% -0,4% -1,1% -2,4%

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PRINCIPALI VALORI

Particolarità Statistiche del Comune

E' il comune più densamente popolato (1.034,2 abitanti/kmq) nella Provincia di Ancona

E' il comune (>5.000) con il più basso Tasso di Natalità (6,2) nella Provincia di Ancona

E' il comune (>5.000) con l'età media più alta (47,2) nella Provincia di Ancona

E' il comune (>5.000) con la più alta percentuale di coniugati (50,1%) nella Provincia di Ancona

E' il secondo comune (>5.000) con il maggior numero di divorziati, in percentuale (2,9%) nella Provincia di Ancona. Il primo è Ancona.

DATI DAL SITO “comuni-italiani.it”

Distribuzione della popolazione per luogo di nascita

Luogo di nascita Frequenza totale % Maschi % Femmine %

Comune di FALCONARA MARITTIMA (AN) 1.047 3,70% 499 3,64% 548 3,75%

Altri comuni della provincia di ANCONA 18.143 64,07% 8.901 65,01% 9.242 63,18%

Altre province della regione MARCHE 1.270 4,48% 526 3,84% 744 5,09%

Altre regioni dell'area Italia centro 4.309 15,22% 2.096 15,31% 2.213 15,13%

Altre aree Italia 47 0,17% 18 0,13% 29 0,20%

Estero (Europa) 1.925 6,80% 769 5,62% 1.156 7,90%

Estero (extra Europa) 1.577 5,57% 882 6,44% 695 4,75%

Totale 28.318 100,00% 13.691 100,00% 14.627 100,00%

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Tipo Classifica Pos.

Nazionale Pos.

Regionale Pos.

Provinciale Valore

Popolazione maggiore 364° 13° 6° 26.331

Popolazione minore 7.635° 224° 42° "

Densità Popolazione 509° 5° 1° 1.034,2 abitanti/kmq

Superficie più estesa * 3.533° 115° 20° 25,46 kmq

Superficie meno estesa * 4.465° 122° 28° "

Reddito Medio per Popolazione più alto 1.456° 8° 6° € 15.647

Reddito Medio per Popolazione più basso 6.512° 219° 42° "

Percentuale Dichiaranti IRPEF più alta 2.626° 86° 22° 72,3%

Percentuale Dichiaranti IRPEF più bassa 5.342° 141° 26° "

Percentuale Cittadini Stranieri più alta 1.874° 97° 14° 9,4%

Tasso di Natalità più alto (comuni>5.000) 2.143° 64° 17° 6,2

Tasso di Natalità più basso (comuni>5.000) 265° 2° 1° "

Età Media più alta 2.468° 82° 8° 47,2

Età Media più alta (comuni>5.000) 183° 8° 1° "

Età Media più bassa 5.500° 145° 40° "

Percentuale Coniugati più alta (comuni>5.000) 503° 11° 2° 50,1%

Percentuale Coniugati più bassa (comuni>5.000) 1.905° 55° 16° "

Percentuale Divorziati più alta (comuni>5.000) 721° 7° 2° 2,9%

Percentuale Divorziati più bassa (comuni>5.000) 1.687° 59° 16° "

Altitudine massima maggiore * 6.273° * 217° 38° 204 mslm

Escursione altimetrica maggiore * 5.430° 193° 29° 204 m

Nota

Le posizioni precedute con un * sono a pari merito con altri comuni. DATI DAL SITO “comuni-italiani.it”

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3.2.3 L’economia insediata Economia insediata e ricchezza prodotta L’Economia delle Marche Nel 2017 l'attività economica nelle Marche ha continuato a crescere a un ritmo modesto, ancora inferiore a quello dell’Italia. Il recupero della domanda interna si è consolidato, alimentato dai consumi delle famiglie e dalle prime iniziative di ricostruzione post-sisma; la dinamica delle esportazioni è rimasta debole. Le informazioni finora disponibili indicano che la fase di lieve miglioramento sarebbe proseguita anche nei primi mesi dell'anno in corso; le attese delle imprese regionali per il complesso del 2018 restano improntate a cauto ottimismo. Le imprese Nel 2017 l'attività economica dell'industria ha proseguito moderatamente a espandersi, ancora sostenuta dal comparto della meccanica e frenata da quello della moda. La dinamica è divenuta più omogenea tra le classi dimensionali di impresa, dopo che fino al 2016 si era registrato un divario a favore delle aziende medio-grandi. La prolungata fase recessiva dell'edilizia si è arrestata e si sono osservati alcuni segnali di ripresa produttiva, riconducibili alle prime iniziative per la ricostruzione post-sisma; il recupero degli scambi nel mercato immobiliare è proseguito, ma una più solida ripresa del settore edile è ancora ostacolata dall’elevato volume di abitazioni invendute. All'interno del comparto terziario, l'espansione dei consumi delle famiglie ha favorito il commercio, ostacolato però dal ridimensionamento dei flussi turistici. Nostre stime mostrano che all'interno del cratere del sisma l'impatto di breve termine del terremoto è stato particolarmente sfavorevole per le piccole imprese terziarie, maggiormente dipendenti dalla domanda locale, che ha risentito degli iniziali fenomeni di spopolamento delle zone più colpite e della loro minore capacità di attrazione turistica. Gli investimenti delle imprese industriali sono risultati pressoché stabili nel 2017, dopo una fase espansiva in atto da un triennio; gli operatori programmano di intensificare il processo di accumulazione del capitale nel 2018. La redditività delle imprese si è ancora rafforzata, riportandosi ormai ai livelli pre-crisi e alimentando la capacità di autofinanziamento e la liquidità. I prestiti bancari al settore produttivo sono lievemente diminuiti, con un andamento che resta assai differenziato tra categorie di aziende: il calo è stato più intenso per le piccole imprese e per quelle classificate come rischiose, a fronte di una crescita per le aziende medio-grandi e con migliore rating. Il mercato del lavoro Nella media del 2017 l'occupazione in regione è diminuita, mostrando però un parziale recupero nella parte finale dell’anno. Il calo si è concentrato tra i lavoratori autonomi, mentre l’occupazione alle dipendenze è aumentata, sospinta dalla componente a tempo determinato. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, ma il vantaggio rispetto alla media italiana si è ulteriormente ridotto. Nell’ultimo decennio l'incidenza dei laureati sulla popolazione è salita in linea con la media del Paese, riflettendo la crescente propensione dei residenti a intraprendere e completare gli studi universitari; la domanda di lavoro delle imprese marchigiane, però, si connota per la ricerca di livelli di capitale umano meno elevati rispetto alla media del Paese. Il mercato del credito Nel 2017 il processo di aggregazione all’interno del settore bancario è proseguito, con alcune rilevanti operazioni che hanno interessato banche con sede in regione. Tali operazioni hanno dato un nuovo forte impulso alla riconfigurazione della rete territoriale degli intermediari, in atto da un decennio, con un ridimensionamento degli sportelli e un rafforzamento dei canali telematici di interazione con la clientela. La riduzione del numero di sportelli ha riguardato principalmente la banche di maggiore dimensione e i comuni dove era già più intensa la presenza bancaria: la diffusione degli sportelli in rapporto agli abitanti resta comunque più ampia in regione che nel Paese. I prestiti bancari al complesso della clientela residente in regione sono leggermente cresciuti: la riduzione del credito alle imprese è stata più che bilanciata dall'incremento dei finanziamenti alle famiglie. La qualità del credito è ancora migliorata anche se resta peggiore della media nazionale; i prestiti deteriorati nei bilanci delle banche sono nettamente diminuiti, soprattutto per effetto di operazioni di cessione sul mercato. In presenza di bassi livelli dei tassi di interesse, il risparmio finanziario si è ancora diretto verso forme d'investimento prontamente liquidabili, come i depositi in conto corrente, e verso gli strumenti del risparmio gestito. (Presentazione del rapporto annuale sul 2017 “L’economia delle Marche” 21/6/2018 - https://www.bancaditalia.it)

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L’Economia a Falconara Marittima

IMPRESE ATTIVE NEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Agricoltura, silvicoltura pesca 113 116 115 114 110 101 Estrazioni di minerali 1 1 1 0 0 0 Attività manifatturiere 174 173 163 179 176 175 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 1 1 1 1 1 1 Fornitura acqua, reti fognarie 4 4 4 2 2 2 Costruzioni 258 269 270 263 253 254 Commercio ingrosso e dettaglio, riparazione 778 778 771 740 730 730 Attività di servizi di alloggio e ristorazione 133 135 137 127 128 131 Trasporti, magazzinaggio. 75 77 77 80 81 Attività finanziarie e assicurative 32 31 32 37 37 39 Servizi di informazione e comunicazione 41 41 41 46 47 49 Attività immobiliari 82 82 82 83 85 80 Attività professionali, scientifiche e tecniche 76 75 75 74 69 72 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto 60 63 65 65 67 69 Istruzione 6 6 6 9 8 5 Sanità e assistenza sociale 15 15 15 14 14 13 Altri serv. Pubblici soc. li e personali 100 103 101 - Senza codifica 1 1 1 0 0 Attività artistiche, sportive, di intratt. e diversi 41 43 41 42 42 42 Altre attività di servizi - - 98 95 95

TOTALE 1.991 2.014 1.998 1.974 1.945 1.933

ANALISI STATISTICHE – Comune di Falconara Marittima OSSERVATORIO PARTITE IVA - APERTURE DI ATTIVITÀ (dati aggiornati a febbraio 2018)

Natura giuridica Aperture anno 2017

numero titolari variazione annua Ditte individuali 146 3,55% Società di persone 8 -11,11% Società di capitali 30 -30,23% Non residenti 0 0,00% Altre forme giuridiche 1 -66,67%

TOTALE 185 -5,61%

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Persone Fisiche – Anno d’imposta 2016 Tipologia contribuente: Tutte le tipologie di contribuenti

Tematica: Caratteristiche dei contribuenti

Classificazione: Classi di reddito complessivo in euro. (I dati si riferiscono alla residenza del soggetto).

Classi di reddito complessivo in euro

Numero contribuenti Reddito complessivo in euro Numero Percentuale Frequenza Ammontare Media

minore di -1.000 45 0,23 45 -802.122 -17.824,93 da -1.000 a 0 11 0,06 11 -2.567 -233,36 zero 260 1,35 0 0 0,00 da 0 a 1.000 730 3,79 730 316.856 434,05 da 1.000 a 1.500 220 1,14 220 272.722 1.239,65 da 1.500 a 2.000 194 1,01 194 339.733 1.751,20 da 2.000 a 2.500 197 1,02 197 442.849 2.247,96 da 2.500 a 3.000 179 0,93 179 493.426 2.756,57 da 3.000 a 3.500 166 0,86 166 540.291 3.254,77 da 3.500 a 4.000 177 0,92 177 663.616 3.749,24 da 4.000 a 5.000 332 1,72 332 1.499.791 4.517,44 da 5.000 a 6.000 308 1,60 308 1.685.062 5.470,98 da 6.000 a 7.500 1.033 5,36 1.033 6.957.503 6.735,24 da 7.500 a 10.000 1.093 5,67 1.093 9.570.280 8.755,97 da 10.000 a 12.000 919 4,77 919 10.135.022 11.028,32 da 12.000 a 15.000 1.526 7,91 1.526 20.725.001 13.581,26 da 15.000 a 20.000 3.078 15,96 3.078 54.271.740 17.632,14 da 20.000 a 26.000 3.338 17,30 3.338 76.105.572 22.799,75 da 26.000 a 28.000 903 4,68 903 24.375.931 26.994,39 da 28.000 a 29.000 380 1,97 380 10.827.076 28.492,31 da 29.000 a 35.000 1.722 8,93 1.722 54.605.747 31.710,65 da 35.000 a 40.000 787 4,08 787 29.332.199 37.270,90 da 40.000 a 50.000 739 3,83 739 32.582.208 44.089,59 da 50.000 a 55.000 188 0,97 188 9.837.405 52.326,62 da 55.000 a 60.000 131 0,68 131 7.494.487 57.209,82 da 60.000 a 70.000 189 0,98 189 12.257.825 64.856,22 da 70.000 a 75.000 76 0,39 76 5.501.698 72.390,76 da 75.000 a 80.000 60 0,31 60 4.648.410 77.473,50 da 80.000 a 90.000 90 0,47 90 7.567.165 84.079,61 da 90.000 a 100.000 59 0,31 59 5.599.362 94.904,44 da 100.000 a 120.000 67 0,35 67 7.264.107 108.419,51 da 120.000 a 150.000 43 0,22 43 5.625.871 130.834,21 da 150.000 a 200.000 24 0,12 24 4.122.568 171.773,67 da 200.000 a 300.000 10 0,05 10 2.380.080 238.008,00 oltre 300.000 12 0,06 12 4.754.640 396.220,00 Totale 19.286 100,00 19.026 411.991.554 21.654,13

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DICHIARAZIONI 2017 - ANNO DI IMPOSTA 2016 Tipo di imposta: IRPEF

Modello: Persone fisiche

Tipologia contribuente: Tutte le tipologie di contribuenti

Tematica: Caratteristiche dei contribuenti

Classi di età

Numero contribuenti Reddito complessivo in euro

Numero Percentuale Frequenza Ammontare Media

0 - 14 11 0,06 11 25.044 2.276,73

15 - 24 609 3,16 605 3.930.319 6.496,40

25 - 44 4.785 24,81 4.624 81.457.358 17.616,21

45 - 64 6.616 34,30 6.537 168.651.752 25.799,56

oltre 64 7.265 37,67 7.249 157.927.081 21.786,05

Totale 19.286 100,00 19.026 411.991.554 21.654,13

DICHIARAZIONI 2017 - ANNO DI IMPOSTA 2016 Tipo di imposta: IRPEF

Modello: Persone fisiche

Tipologia contribuente: Tutte le tipologie di contribuenti Tematica: Caratteristiche dei contribuenti

Sesso Numero contribuenti Reddito complessivo in euro

Numero Percentuale Frequenza Ammontare Media Maschi 9.867 51,16 9.738 254.077.703 26.091,36 Femmine 9.419 48,84 9.288 157.913.851 17.001,92 Totale 19.286 100,00 19.026 411.991.554 21.654,13

DICHIARAZIONI 2017 - ANNO DI IMPOSTA 2016 Tipo di imposta: IRPEF

Modello: Persone fisiche

Tipologia contribuente: Tutte le tipologie di contribuenti

Variabili principali Media

Comunale Media

Provinciale Media

Regionale Media

Nazionale

Differenza % su base provinciale

Differenza % su base

regionale

Differenza % su base

nazionale Reddito complessivo 21.654 21.008 19.636 20.937 3 10 3 Reddito imponibile 20.892 20.176 18.888 20.202 4 11 3 Imposta netta 4.814 4.629 4.319 5.069 4 11 -5 Reddito imponibile addizionale 24.573 23.801 22.712 24.812 3 8 -1 Addizionale comunale dovuta 198 188 179 186 5 10 6 Dati disponibili al 18/9/2018 da: www.portalefederalismofiscale.gov.it

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“Centro Citta’, Centro Storico, Cuore di Falconara Marittima”

Con atto di indirizzo D.G.C. n. 489 del 11.12.2014, e succ. D.D. n. 901 del 21/9/2016, la Giunta del Comune di Falconara Marittima ha intrapreso un percorso di formazione della variante urbanistica delle aree del centro città ricompreso nel quadrilatero tra via XX Settembre, Via Rosselli, Via Leopardi, Via Mameli e parte della Via Flaminia, con la finalità di definire una riflessione unitaria per il rilancio di questo brano fondamentale di città.

Attraverso un “laboratorio urbano” a supporto del processo di formazione tecnico-progettuale dello strumento urbanistico, sono stati sviluppati momenti di ascolto e raccolta di istanze, idee e suggerimenti.

L’attività condotta si consolida oggi con un secondo momento pubblico di confronto che procede di uno specifico piano attuativo per il recupero ed il rilancio delle aree del centro città. Nell’ambito del Piano Particolareggiato di recupero della Città Storica (PPCS), alcuni dati sono stati illustrati nel corso di apposite assemblee pubbliche: 1- Intero Territorio Comunale 348 unità di censimento, su una superficie di 2582 ha; 2- Area Centro città 114 aree di censimento su una superficie di 56.96 ha; 3- Centro storico 65 aree di censimento su una superficie di 28.68 ha.

Il Consiglio Comunale con delibera n. 105 del 28/12/2017 ha approvato la “Variante al PRG “Centro Storico/Centro Città” – Prima adozione”. Il Consiglio Comunale con delibera n. 62 del 14/09/2018 ha approvato la “Variante Al Prg "Centro Storico/Centro Citta'" - Decisione Sulle Osservazioni E Adozione Definitiva”.

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3.3 Parametri economici essenziali I parametri economici essenziali per la formulazione delle previsioni economico-finanziarie del bilancio comunale sono rappresentati da:

� il tasso di inflazione programmata (TIP), che costituisce un parametro di riferimento per l’attualizzazione di poste di bilancio e di emolumenti fissati per legge, ad esempio appalti pubblici, affitti, assegni familiari, rette mense scolastiche, ecc.. Risulta, inoltre, alla base degli aggiornamenti del canone RAI, delle tariffe idriche e dei rifiuti, delle tariffe autostradali (per le concessionarie diverse da Autostrade S.p.A., per la quale invece nella formula di aggiornamento è considerata l’inflazione reale) ed entra nella definizione dei premi R.C. auto (rappresenta, infatti, la soglia di incremento oltre la quale l’assicurato può non rinnovare il contratto alla scadenza);

� l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA). E’ un indicatore che guida la dinamica degli adeguamenti salariali all’aumento del costo della vita, depurato dei prezzi dei beni energetici importati, assunto a seguito della definizione dell’Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali siglato da Governo e Parti Sociali.

Altri indicatori significativi non tanto per l’attualizzazione delle poste di bilancio quanto piuttosto perché consentono di elaborare previsioni sulla possibile dinamica delle entrate (gettito dei tributi correlato alla capacità di assolvere agli obblighi di versamento delle tasse, proventi concessioni edilizie, ecc.) e delle spese (domanda di sussidi e di servizi) sono rappresentati dal PIL e dal tasso di disoccupazione/occupazione. Tali indicatori sono stati assunti dal DEF 2018 presentato dal Governo al Parlamento nel mese di aprile 2018

Parametro 2017 2018 2019 2020 2021

Tasso inflazione programmata 1,2 1,0 == == ==

Tasso inflazione IPCA 1,1 1,3 1,4 1,5 ==

PIL 1,5 1,5 1,4 1,3 1,2

Tasso di disoccupazione 11,2 10,7 10,2 9,7 9,1

Tasso di occupazione (15-64 anni) 58,0 59,0 59,7 60,5 61,2 (1) Eventuali imprecisioni derivano dagli arrotondamenti. (2) Fonte: ISTAT. Nota: Il quadro macroeconomico relativo alle esogene internazionali è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili al 06 marzo 2018. PIL e componenti in volume (valori concatenati anno di riferimento 2010), dati non corretti per i giorni lavorativi. ESTRAPOLAZIONE DATI DA: - http://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/ - “SEZIONE II – ANALISI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA” pag. 2.

Tali indicatori dalla Nota di Aggiornamento al DEF 2018, al 21/09/2018, sono i seguenti:

Parametro 2016 2017 2018 2019 2020 2021

Tasso inflazione programmata 0,2 1,2 1,0 1,2 == ==

Tasso inflazione IPCA(*) 0,1 1,1 1,3 1,4 1,4 1,3

PIL 0,9 1,5 1,2 0,9 1,1 1,1

Tasso di disoccupazione 11,7 11,2 10,6 10,1 9,9 9,5

Tasso di occupazione (15-64 anni) 57,2 58,0 59,0 59,5 60,0 60,6 (*) Fonte: ISTAT - Nota: il quadro macroeconomico è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili al 21 settembre 2018.

ESTRAPOLAZIONE DATI DA: - http://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/ - “NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2018 ” pag. 25 TAV.II.2 e pag. 32 TAV. II.4 .

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4. Analisi strategica delle condizioni interne Insieme alle condizioni esterne, l’ente deve analizzare anche il contesto interno che, a vario titolo, influenza le decisioni. In questo paragrafo forniremo un quadro sintetico dell’organizzazione e gestione dei servizi pubblici locali, degli enti, organismi e società partecipate dell’ente, nonché delle risorse finanziarie e umane. Analisi SWOT L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica semplice ed efficace che serve ad evidenziare le caratteristiche di un progetto, di un programma, di un’organizzazione e le conseguenti relazioni con l’ambiente operativo nel quale si colloca, offrendo un quadro di riferimento per la definizione di orientamenti strategici finalizzati al raggiungimento di un obiettivo. L’analisi SWOT consente di ragionare rispetto all’obiettivo che si vuole raggiungere tenendo simultaneamente conto delle variabili sia interne che esterne. Le variabili interne sono quelle che fanno parte del sistema e sulle quali è possibile intervenire; quelle esterne invece, non dipendendo dall’organizzazione, possono solo essere tenute sotto controllo, in modo di sfruttare i fattori positivi e limitare i fattori che invece rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La SWOT Analysis si costruisce tramite una matrice divisa in quattro campi nei quali si hanno:i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) le minacce (Threats).

ANALISI SWOT

aiutano il raggiungimento dell'obiettivo ostacolano il raggiungimento dell'obiettivo

Orig

ine

inte

rna

(con

test

o in

tern

o)

Punti di forza - risorse umane - spirito di gruppo - propensione al cambiamento - la stabilità politica - collaborazione con gli organismi di partecipazione (associazioni di volontariato, onlus….)

Punti di debolezza - situazione finanziaria - impossibilità di far ricorso all’indebitamento per finanziare le opere - pregresso e rilevante contenzioso legale - sostituzione leva fiscale con trasferimenti ( es. Imu, imbullonati) - esigui margini di manovra finanziaria legati ai vincoli di bilancio

Orig

ine

este

rna

(con

test

o es

tern

o)

Opportunità - Possibilità di accesso a finanziamenti di enti terzi - presenza di infrastrutture strategiche e snodo viario importante - superamento definitivo patto di stabilità

Minacce - Crisi finanziaria ed economica globale - riduzione trasferimenti statali - blocco della leva fiscale - vincoli di bilancio - livello di “sicurezza percepita” dal cittadino - federalismo fiscale “bloccato” - incertezza normativa - quadro normativo complesso e dinamico (privacy, trasparenza, anticorruzione, etc..) e molteplicità di adempimenti burocratici richiesti con tempistica stringente, spesso in assenza dei necessari adeguamenti/cambiamenti sul piano organizzativo e culturale

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4.1 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali Come abbiamo visto nell’analisi del quadro normativo, le regole che disciplinano le modalità di gestione dei servizi pubblici locali sono in continua evoluzione, alla luce non solo delle direttive europee in materia ma anche della legislazione nazionale. L’Ente con atto n. 506 del 20/12/2013 ha deliberato “Art. 34, comma 21, del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 - convertito in L. 17 dicembre 2012, n. 221 - SERVIZI PUBBLICI LOCALI di RILEVANZA ECONOMICA istituiti nel Comune di Falconara Marittima: ANALISI RICOGNITIVA sulla conformità degli affidamenti in essere ai requisiti previsti dalla normativa europea”. 4.2 Indirizzi generali sul ruolo degli organismi facenti parte del Gruppo Amministrazione Pubblica Nel DUP devono essere esplicitati gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi facenti parte del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP). Sono inclusi in tale gruppo:

• gli organismi strumentali (quali le istituzioni ex art. 114 del D.Lgs. n. 267/2000); • gli enti strumentali, controllati e partecipati; • le società controllate e partecipate.

A seguito dell’approvazione del bilancio consolidato verrà indicata una ricognizione di tutti gli organismi gestionali esterni a cui partecipa l’ente, con individuazione, per ciascuno, della eventuale appartenenza al GAP. L’approvazione del bilancio consolidato, come da normativa, è stabilito entro il 30/09 p.v. Limitatamente ai soggetti facenti parte del GAP vengono definiti gli indirizzi generali, rinviando alla sezione operativa l’analisi della situazione economico-finanziaria e degli obiettivi gestionali. Sul tema delle partecipate l’Amministrazione ha già intrapreso da tempo un percorso di razionalizzazione attraverso la dismissione di quasi tutte le società esterne, ad eccezione di quelle che possono avere una rilevanza istituzionale o che comunque garantiscono il rispetto di quei requisiti di economicità ed integrità del patrimonio che sono condizioni necessarie per il loro mantenimento. In tali casi, particolare l’attenzione dovrà continuare ad essere rivolta ad agevolare i processi di chiusura definitiva delle gestioni liquidatorie. In una ottica di governance generale delle partecipate, l’ente dovrà sviluppare un sistema informativo che gli consenta non solo di verificare tutti gli adempimenti di legge, ma anche di conoscere e avere i dati e le informazioni necessarie a valutarne le ripercussioni economiche e finanziarie, in un ottica di controllo degli equilibri che il legislatore peraltro già prefigura, per gli enti di maggiori dimensioni, fin da subito. L’ente procede periodicamente ad inviare comunicazioni periodiche alle proprie partecipate, inerenti i vincoli di finanza pubblica cui siano eventualmente sottoposte. Il bilancio consolidato è un documento consuntivo di esercizio che vuol rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un gruppo di imprese, elaborato dalla società posta al vertice; applicato al contesto degli enti locali, il soggetto al vertice è rappresentato dall’ente locale capogruppo mentre gli altri soggetti corrispondono agli organismi controllati o partecipati dall’ente locale, su cui quest’ultimo esercita un potere di influenza o di controllo significativo, secondo le definizioni riportate nei riferimenti normativi richiamati successivamente. L’introduzione e l’obbligo di predisposizione del bilancio consolidato da parte degli enti locali rientra nel percorso di armonizzazione contabile avviato con la Legge 42/2009. Il principio contabile applicato, richiamato dal comma 1, è contenuto nell’allegato 4 e definisce le regole operative, tecniche e contabili che devono essere seguite per redigere il bilancio consolidato, in particolare si fa riferimento alla definizione di gruppo pubblico, all’individuazione dell’area di consolidamento, alle operazioni di consolidamento e agli schemi di bilancio; mentre per ogni aspetto non specificamente previsto dal principio, trovano applicazione i principi contabili generali civilistici e quelli emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità.

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Il principio impone alle amministrazioni pubbliche coinvolte nella sperimentazione di redigere un “bilancio consolidato del gruppo amministrazione pubblica”, funzionale alla rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria e patrimoniale, e del risultato economico della complessiva attività svolta dall’ente amministrazione pubblica attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le società che l’ente partecipa o controlla. Concettualmente il bilancio consolidato può essere definito come un documento di sintesi contabile che mette in evidenza la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di un gruppo aziendale, superando i confini delle distinte personalità giuridiche delle componenti del gruppo.

Per quanto attiene l’analisi dei dati finanziari ed economici del gruppo Comune di Falconara Marittima - Multiservizi Spa si rimanda alla Nota Integrativa al bilancio consolidato 2016, Relazione al Rendiconto 2016 del Comune di Falconara Marittima e alla Relazione sulla gestione allegata al Bilancio 2016 della società Multiservizi Spa. Il Rendiconto 2016 dell’Ente è stato approvato con atto consiliare n. 37 del 27/04/2017. L’Ente ha approvato il “Bilancio Consolidato anno 2016” con delibera di consiglio comunale n. 79 del 20/09/2017. Il Decreto Ministeriale 11 agosto 2017 ha aggiornato gli allegati del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi.

Per quanto attiene l’analisi dei dati finanziari ed economici del gruppo Comune di Falconara Marittima si rimanda alla Nota Integrativa al bilancio consolidato 2017, Relazione al Rendiconto 2017 del Comune di Falconara Marittima Il Rendiconto 2017 dell’Ente è stato approvato con atto consiliare n. 36 del 23/04/2018. L’Ente ha approvato il “Bilancio Consolidato anno 2017” con delibera di consiglio comunale n. 68 del 01/10/2018. RELAZIONE SUL CONTROLLO SULLE SOCIETA' PARTECIPATE NON QUOTATE- REPORT AL 31 DICEMBRE 2018 ART.23- CAPO 6- REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI.

Il Regolamento sul sistema dei controlli interni, approvato con deliberazione consiliare n. 15 del 14/03/2013 al Capo 6 "Controllo sulle società partecipate non quotate" all'art.23 stabilisce che i soggetti preposti ai controlli sulle società partecipate non quotate elaborano rapporti semestrali, da sottoporre alla Giunta e al Consiglio; Sul tema delle partecipate l’Amministrazione ha già intrapreso da tempo un percorso di razionalizzazione attraverso la dismissione di quasi tutte le società esterne, ad eccezione di quelle che possono avere una rilevanza istituzionale o che comunque garantiscono il rispetto di quei requisiti di economicità ed integrità del patrimonio che sono condizioni necessarie per il loro mantenimento. L’ Ente ha adottato la delibera G.C. 506 del 20/12/2013 – art. 34, comma 21, D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in L. 17 dicembre 2012, n. 221) relativa alla “RELAZIONE sulla verifica di conformità degli affidamenti in essere dei servizi pubblici locali di rilevanza economica ai requisiti previsti dalla normativa europea.” Nel frattempo il Legislatore ha ulteriormente limitato la possibilità per gli Enti Locali di detenere partecipazioni esterne, prevedendo adempimenti molto gravosi in capo all’Ente socio. In una ottica di governance generale delle partecipate, l’ente dovrà sviluppare un sistema informativo che gli consenta non solo di verificare tutti gli adempimenti di legge, ma anche di conoscere e avere i dati e le informazioni necessarie a valutarne le ripercussioni economiche e finanziarie, in un ottica di controllo degli equilibri che il legislatore peraltro già prefigura, per gli enti di maggiori dimensioni, fin da subito. L’ente procede periodicamente ad inviare comunicazioni periodiche alle proprie partecipate, inerenti i vincoli di finanza pubblica cui siano eventualmente sottoposte. Il principio contabile n.4/4 del Dlgs 118/2011 peraltro impone all’ente la redazione del bilancio consolidato. Secondo il principio contabile l’amministrazione pubblica capogruppo:

• comunica agli enti, alle aziende e alle società che saranno comprese nel proprio bilancio consolidato del prossimo esercizio;

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• trasmette a ciascuno di tali enti l’elenco degli enti compresi nel consolidato;

• impartisce le direttive necessarie per rendere possibile la predisposizione del bilancio consolidato.

Tali direttive riguardano: 1) le modalità e i tempi di trasmissione dei bilanci di esercizio, dei rendiconti o dei bilanci consolidati e delle

informazioni integrative necessarie all’elaborazione del consolidato. I bilanci di esercizio e la documentazione integrativa sono trasmessi alla capogruppo entro 10 giorni dall’approvazione dei bilanci e, in ogni caso, entro il 20 agosto dell’anno successivo a quello di riferimento. I bilanci consolidati delle sub-holding sono trasmessi entro il 20 agosto dell’anno successivo a quello di riferimento. L’osservanza di tali termini è particolarmente importante, in considerazione dei tempi tecnici necessari per l’effettuazione delle operazioni di consolidamento, per permettere il rispetto dei tempi previsti per il controllo e l’approvazione del bilancio consolidato. Se alle scadenze previste i bilanci dei componenti del gruppo non sono ancora stati approvati, è trasmesso il pre-consuntivo o il bilancio predisposto ai fini dell’approvazione.

2) le indicazioni di dettaglio riguardanti la documentazione e le informazioni integrative che i componenti del gruppo devono trasmettere per rendere possibile l’elaborazione del consolidato. Di norma i documenti richiesti comprendono lo stato patrimoniale, il conto economico e le informazioni di dettaglio riguardanti le operazioni interne al gruppo (crediti, debiti, proventi e oneri, utili e perdite conseguenti a operazioni effettuate tra le componenti del gruppo) e che devono essere contenute nella nota integrativa del bilancio consolidato.

3) le istruzioni necessarie per avviare un percorso che consenta, in tempi ragionevolmente brevi, di adeguare i bilanci del gruppo, compresi i bilanci consolidati intermedi, ai criteri previsti nel presente principio, se non in contrasto con la disciplina civilistica , per gli enti del gruppo in contabilità economico-patrimoniale. In particolare, la capogruppo predispone e trasmette ai propri enti strumentali e società controllate linee guida concernenti i criteri di valutazione di bilancio e le modalità di consolidamento (per i bilanci consolidati delle sub-holding del gruppo) compatibili con la disciplina civilistica.

Il decreto legislativo n. 175/2016 recante “Testo Unico in materia di società partecipate dalla pubblica amministrazione” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 210 dell’8 settembre 2016, e modificato dal Decreto legislativo correttivo n. 100/2017. Le modifiche e le integrazioni apportate dal correttivo riassestano il quadro di riferimento per le partecipazioni pubbliche, sollecitando le amministrazioni e le stesse società ad adottare diversi provvedimenti obbligatori. SCADENZARIO TESTO UNICO PARTECIPATE PER L’ANNO 2018 DATA D.Lgs. 175/2016 e s.m.i. OGGETTO SOGGETTO

COMPETENTE 23/03/2018

Art. 26, c. 4 Applicazione TU alle società in partecipazione pubblica che abbiano deliberato la quotazione delle proprie azioni in mercati regolamentati con provvedimento comunicato alla Corte dei conti

Società quotate

30/03/2018 Art. 25, c. 5 Termine per la possibilità delle Regioni di autorizzare assunzioni, ai sensi dell’art. 19 ed in deroga all’art. 25, c. 4, a società diverse da quelle controllate dallo Stato. Dopo la scadenza le autorizzazioni saranno accordate da ANPAL.

Regioni

30/03/2018 Art. 25, c.3 Competenze su eccedenze personale trasferite ad ANPAL

ANPAL/Regioni

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30/06/2018 Art. 25, c. 4 Termine del divieto di assunzioni a tempo indeterminato per le società controllate

Società a controllo pubblico

30/09/2018

Art. 24 c. 4 Alienazione partecipazioni ENTI SOCI

31/12/2018 Artt. 20, c. 3, e 26, c. 11

Razionalizzazione periodica delle partecipazioni

Enti soci

Rispetto alle novità introdotte dal decreto correttivo, si segnala quanto segue: - adeguamento degli statuti delle società a controllo pubblico, articolo 2 - comma 1- lettera m del TUSPP, che devono essere aggiornati alle nuove disposizioni . -in merito agli organi sociali, il riassetto delle società partecipate richiede anche l’adozione di alcune modifiche statutarie, in particolare per quel che riguarda l’organo amministrativo, rispetto al quale ora l’assemblea può scegliere la soluzione del consiglio di amministrazione in rapporto a ragioni di adeguatezza organizzativa (anche se in questo caso la società deve inviare la deliberazione assembleare alla Corte dei Conti). -le modifiche agli statuti delle società in house possono comprendere anche la migliore specificazione delle condizioni per l’esercizio del controllo analogo e del requisito dell’attività prevalente: il decreto correttivo inserisce nell’articolo 16 del Testo unico un nuovo comma (3-bis), nel quale precisa che la produzione ulteriore al limite di fatturato dell’80 per cento può essere rivolta anche a finalità diverse (ad esempio anche servizi verso soggetti non affidanti), ma a condizione che questa attività “aggiuntiva” permetta di conseguire economie di scala e recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale della società. - predisposizione dei programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale (previsti dall’articolo 6, comma 2 del decreto), dei quali le società devono dare indicazione (oltre all’adozione di eventuali altri strumenti di rafforzamento della governance) nella relazione sul governo societario, che le società controllate predispongono annualmente a chiusura dell’esercizio sociale e pubblicano contestualmente al bilancio d’esercizio. Per quanto non disciplinato dal decreto in argomento, restano ferme le disposizioni del Testo Unico DLGS 175/2016, già comunicate alle società partecipate con note prot. 37927/44217 anno 2016 e prot. 24134 del 20/06/2017. In relazione alle novità introdotte dal Testo Unico per le società partecipate, Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175 e decreto correttivo n. 100 del 9/6/2017, gli adempimenti più significativi per i Comuni sono i seguenti: - entro il 30 settembre 2018, alienazione partecipazioni - entro il 31 dicembre 2018, razionalizzazione periodica delle partecipazioni - entro il 31 dicembre 2019, relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione periodica - entro il 31/12/2020, ai fini della razionalizzazione periodica, prima applicazione della soglia di fatturato medio di 1 milione di euro. Gli organismi partecipati da avviare alla dismissione erano stati identificati a partire dall’anno 2013 con atto consiliare n.70 del 24/09/2013 con il quale si era provveduto alla ricognizione ai sensi dell’art.14, comma 32, del DL.78/2010 (L.122/2010) e si era preso atto che le società partecipate dall'Ente che non presentavano le caratteristiche necessarie al mantenimento erano le seguenti: C.A.M. Srl in liquidazione ASCO Falconara srl in liquidazione GPC spa in liquidazione CEMIM Spa in liquidazione Aerdorica Spa Consorzio Zipa Conerobus Spa

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in quanto non presentavano al 31 dicembre 2012, il bilancio in utile negli ultimi tre esercizi. Per le sopracitate società in liquidazione il percorso verso la loro dismissione risultava già attivato, pertanto risultavano da avviare alla dismissione le restanti società : Aerdorica Spa Consorzio Zipa Conerobus Spa La Legge di stabilità 2014 n.147 del 27 dicembre 2013 all'art.1 comma 561 abrogò l’art. 14, c. 32 D.L. 78/2010 che imponeva tale procedura, quindi il Consiglio comunale con atto n. 16 del 7/5/2014, preso atto di tali nuovi elementi normativi, su proposta della Giunta C.le, confermò parzialmente le decisioni di cui alla CC 70/2013, e dispose di procedere alla dismissione delle quote possedute relative al Consorzio Zipa, e mantenere le società Conerobus Spa e Aerdorica Spa; Il Consorzio Zipa fu posto in liquidazione con decreto del Presidente della Giunta Regionale n.191 del 1/10/2014. Per la società Conerobus Spa, partecipata dall’Ente nella misura del 4,61 %, con atto CC.56 del 7/8/2014 si è proceduto ad una dismissione parziale delle quote di partecipazione nella società, pari al 4 % del capitale sociale. L’ente rimaneva così nella compagine sociale della società per una quota pari allo 0,61%, in quanto il mantenimento di una minima quota di partecipazione poteva assumere una rilevante utilità pubblica per garantire e tutelare la collettività amministrata, in un’ottica di partecipazione alle scelte riguardanti il proprio territorio su materia quali la mobilità urbana ed extraurbana. Ai sensi dell’art. 24 T.U.S.P. il Comune doveva provvedere ad effettuare una revisione straordinaria di tutte le partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle che devono essere alienate . L’Ente, applicando i criteri previsti dall’articolo 20 del Dlgs 175/2016 ha adottato la delibera di Consiglio comunale n.11 del 03/03/2017 “Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 - Ricognizione partecipazione possedute - Individuazione partecipazione da alienare - Determinazioni per alienazione.” deliberando di procedere all’alienazione della partecipazione nella società Prometeo Spa . Il provvedimento è stato trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti , prot.12991 del 6/4/2017. Con atto Consiglio Comunale n.78 del 20/09/2017 è stato adeguato ed integrato l’atto consiliare n.11 del 03/03/2017 con i modelli standard di rilevazione dati (schede) e relativi esiti, così come disposto dalla Corte dei Conti con deliberazione n.19 del 19/07/2017 della Corte dei Conti - Sezione delle Autonomie -“Linee di indirizzo per la revisione straordinaria delle partecipazioni di cui all’art.24, Dlgs n.175/2016”; Il provvedimento è stato trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti , prot. 37768 del 4/10/2017, è stato inviato alle società partecipate con PEC 37773 del 4/10/2017 e inviato alla nuova struttura di controllo istituita presso il Ministero dell’economia “Patrimonio P.A.” in data 13/10/2017. Le decisioni assunte con le delibere consiliari di cui sopra erano le seguenti: - provvedere all’alienazione delle quote di possesso nelle società Prometeo Spa, Aerdorica Spa e Conerobus Spa., tali operazioni dovranno concludersi entro il 31/12/2018; - provvedere alla chiusura definitiva delle società CAM Srl e GPC Srl, entrambe in liquidazione, entro il 31/12/2017. Per la società Prometeo era stata avviata una seconda procedura di vendita di n. 203.179 azioni della società Prometeo Spa, in esecuzione delibera CC.11/2017, corrispondente alla quota di possesso pari al 7,19% del capitale sociale. L’asta, con scadenza 20/09/2017, è andata deserta per mancanza di offerte. Le misure di razionalizzazione scaturenti dalla revisione straordinaria dovevano essere attuate entro il 30 settembre 2018, ai sensi dell’ art.24 comma 4 del TUSP. Ai sensi dell’art.15, comma 4, del TUSP l’attuazione delle misure sono state oggetto di verifica da parte del MEF, tramite l’applicativo Partecipazioni del Portale Tesoro denominato “Attuazione alienazioni e recessi” con scadenza 7 dicembre 2018. L’Ente ha provveduto all’inserimento delle informazioni richieste nelle apposite schede dell’applicativo del Portale Tesoro, come di seguito indicato:

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- Conerobus Spa: Nessuna procedura di alienazione, in quanto la società produce il servizio di trasporto pubblico tramite la società Atma soc. consortile per azioni . In occasione della razionalizzazione ordinaria 2018 sarà presa in esame l’ipotesi di procedere/non procedere alla alienazione delle quote ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera A) del TUSP. Nel bilancio 2017 la società ha conseguito un utile d’esercizio. - Aerdorica Spa: Conclusa procedura senza alienazione, in quanto con atto DD.1108 del 28/09/2018 si è proceduto all’indizione dell’asta pubblica per la vendita delle azioni relative alla quota di partecipazione dello 0,19%. L’asta pubblica è andata deserta. - Prometeo Spa: Conclusa procedura senza alienazione, in quanto le due procedure di vendita delle quote pari al 7,19% mediante asta pubblica, sono andate deserte. Si ipotizza di alienare la partecipazione ai sensi dell’art.10, comma 2 DLGS 175/2016. Sono in corso di vaglio ipotesi per perfezionare la procedura. Per espressa previsione dell’art.26 comma 11, Dlgs n.175/2016 alla razionalizzazione annuale periodica si deve procedere a partire dall’esercizio 2018, con riferimento al 31 dicembre 2017 e la scadenza della rilevazione, la cui competenza è posta in capo al Consiglio comunale, è quindi fissata al 31/12/2018. Con atto Consiglio Comunale n. 94 del 19/12/2018 “Analisi dell’assetto complessivo delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Falconara Marittima al 31 dicembre 2017, ai sensi dell’art. 20, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 e relazione sull’attuazione della revisione straordinaria adottata ai sensi dell’art.24 del DLGS 175/2016” l’Ente ha approvato la razionalizzazione periodica delle partecipazioni detenute, con riferimento alla situazione del 31 dicembre 2017, avuta ragione della revisione straordinaria di cui sopra e di quanto dalla stessa conseguente. Il suddetto art.20 del DLGS 175/2016 prevede:

1. Fermo quanto previsto dall'articolo 24, comma 1, le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17, comma 4, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, le amministrazioni che non detengono alcuna partecipazione lo comunicano alla sezione della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4, e alla struttura di cui all'articolo 15.

2. I piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, sono adottati ove, in sede di analisi di cui al comma 1, le amministrazioni pubbliche rilevino:

a) partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4; b) società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; d) partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro; e) partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti; f) necessità di contenimento dei costi di funzionamento; g) necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4.

3. I provvedimenti di cui ai commi 1 e 2 sono adottati entro il 31 dicembre di ogni anno e sono trasmessi con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge di conversione 11 agosto 2014, n. 114 e rese disponibili alla struttura di cui all'articolo 15 e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4.

4. In caso di adozione del piano di razionalizzazione, entro il 31 dicembre dell'anno successivo le pubbliche amministrazioni approvano una relazione sull'attuazione del piano, evidenziando i risultati conseguiti, e la trasmettono alla struttura di cui all'articolo 15 e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4.

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5. I piani di riassetto possono prevedere anche la dismissione o l'assegnazione in virtù di operazioni straordinarie delle partecipazioni societarie acquistate anche per espressa previsione normativa. I relativi atti di scioglimento delle società o di alienazione delle partecipazioni sociali sono disciplinati, salvo quanto diversamente disposto nel presente decreto, dalle disposizioni del codice civile e sono compiuti anche in deroga alla previsione normativa originaria riguardante la costituzione della società o l'acquisto della partecipazione.

Di seguito la rappresentazione grafica della struttura delle società partecipate detenute direttamente ed indirettamente dall’Ente al 31 dicembre 2018:

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ASCO FALCONARA SRL IN

LIQUIDAZIONE (100%) TENSOEVENTI SRL IN

LIQUIDAZIONE (100%)

MULTISERVIZI

SPA (8,09%)

AERDORICA

SPA (0,19%)

OPERA PIA

CLORINDA

GERUNDINI

CONEROBUS

SPA (0,61 %) CONSORZIO ZIPA

IN LIQUIDAZIONE

(3,92%)

CONSORZIO

GORGOVIVO

(5,01%)

PROMETEO

SPA

(7,19%)

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA

EDMA SRL

CONSENERGY IN

LIQUIDAZIONE

TIRANA ACQUE SCARL IN

LIQUIDAZIONE

CONSORZIO PALOMBARE IN

LIQUIDAZIONE

RAFFAELLO SRL

IN LIQUIDAZ.

INTERPORTO

MARCHE SPA IN

LIQUIDAZIONE

INTERPORTO

MARCHE SPA

IN LIQUID.

ATMA SOC. CONS. P.A.

LEGENDA:

partecipazioni non soggette

partecipazioni già oggetto di misure di razionalizzazione in corso

partecipazioni indirette già in liquidazione

ESCO MARCHE

SRL

HESIS SRL

TICAS SRL

MARCHE

MULTISERVIZI

SPA (0,25%)

HERA COMM MARCHE SRL

SIS SPA IN LIQUIDAZIONE

RICICLA SRL

ADRIATICA ACQUE SRL

TEAM SRL

MARINA DI PESARO SRL

MARCHE MULTISERVIZI

FALCONARA SRL

MARCHE

ENERGIE SRL

CONEROBUS SERVICE SRL

CONVENTION

BUREAU SCRL

P.L.M. PIATT..

LOG.MARCHE

RETE IMPRESA

FLAG

MARCHE

CENTRO SCRL

(1 quota)

ESTRA SPA

NATURA SRL IN LIQUID.

CEMIM

SCPA IN

LIQUIDAZIO

NE (0,38%)

ATA

RIFIUTI

ATO 2

ANCONA

(5,05%)

AATO 2

MARCHE

CENTRO

ANCONA

(4,46%)

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Nelle rispettive schede allegate al citato atto di consiglio n. 94 del 19/12/2018 sono esposte le motivazioni del mantenimento o razionalizzazione e con i tempi e modi ivi indicati per ognuna partecipazione. In particolare per le società : Conerobus: mantenere la partecipazione in quanto la società svolge il servizio di trasporto pubblico tramite la società consortile per azioni ATMA e il mantenimento della minima quota di partecipazione dello 0,61% era necessaria per garantire e tutelare la collettività amministrata, in un’ottica di partecipazione alle scelte riguardanti il proprio territorio su materia quali la mobilità urbana ed extraurbana; nel bilancio d’esercizio 2017 la società ha conseguito un utile d’esercizio; Multiservizi Spa : la società produce un servizio di interesse generale quale la gestione del servizio idrico integrato, ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera a), e non ha conseguito perdite d’esercizio nel periodo 2013 – 2017. Mantenere la partecipazione fatto salvo l’indirizzo di procedere alla razionalizzazione nei confronti delle società detenute (partecipazioni indirette per l’amministrazione comunale), dandone adeguata informazione all’Ente; Marche Multiservizi Spa : il servizio espletato di igiene urbana è strumentale e necessario a realizzare le finalità istituzionali dell’Ente. Si è disposta la proroga dei contratti in essere fino al 31/12/2018 vista la sentenza del Consiglio di Stato nei confronti dell’ATA RIFIUTI ATO2 Ancona; mantenere la partecipazione fatto salvo l’indirizzo di procedere alla razionalizzazione nei confronti delle società detenute (partecipazioni indirette per l’amministrazione comunale), dandone adeguata informazione all’Ente; L’ ente periodicamente comunica alle società ed enti partecipati le novità in materia di vincoli di finanza pubblica che le varie norme impongono. Da ultimo e a maggior ragione in vista della predisposizione del presente referto è stato chiesto alle società anche di attestare il rispetto delle norme citate e di quelle nel frattempo intervenute. ( richiami alle seguenti disposizioni normative : DL.78/2010 – L.136/2010-D.Lgs.165/2001-DL 112/2008- DL.138/2011- DL.98/2011-L.190/2012-DLgs.33/2013-Legge stabilità 2014 n.147/2013- D.L.66 /2014-Determinazione n.8 del 17/06/2015 Autorità Nazionale Anticorruzione - Comunicato ANAC del 01/10/2015- L.302/2015 P.T.T.I e P.T.P.C. 2016/2018- Testo Unico per le società partecipate Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175- Decreto correttivo del 9 giugno 2017 al TU Dlgs. 175/2016 – Delibera ANAC n.141 del 21/02/2018). Le comunicazioni inviate, da ultimo, alle società partecipate sono le seguenti: -PROT. 9300 del 12/03/2018: invio Delibera ANAC n.141 del 21/02/2018, relativa alla pubblicazione dei dati previsti dalla normativa vigente nella sezione Amministrazione Trasparente del documento di attestazione da parte dell’OIV ; - PROT. 12069 del 26/03/2018: disposizioni transitorie in materia di personale ai sensi art.25 D.Lgs n.175/2016; - PROT. 12078 del 03/04/2018 : attestazione del rispetto degli artt.1-11-19 del D.Lgs n.175/2016, richiesta dal collegio Revisori dei Conti per la predisposizione della relazione al Consuntivo 2017; L’art. 8 della Legge n. 111 del 15/07/2011 di conversione del D.L.98 del 06/07/2011 ha disposto che tutti gli enti e gli organismi pubblici inseriscano sul proprio sito istituzionale, curandone altresì il periodico aggiornamento, l'elenco delle società di cui detengono, direttamente o indirettamente, quote di partecipazione anche minoritaria indicandone l'entità, nonchè una rappresentazione grafica che evidenzia i collegamenti tra l'ente o l'organismo e le società ovvero tra le società controllate e indicano se, nell'ultimo triennio dalla pubblicazione, le singole società hanno raggiunto il pareggio di bilancio.

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La situazione aggiornata al 31/12/2018 è la seguente: SOCIETA’ TIPO DI

PARTECIPAZIONE QUOTA % POSSESSO

PAREGGIO DI BILANCIO NEL

TRIENNIO 2015/2017

Marche Multiservizi Spa Diretta 0,25% SI

Marche Multiservizi Falconara Srl Indiretta 0,25%

Natura Srl in liquidazione Indiretta 0,11% np

SIS spa in liquidazione Indiretta 0,10% np

TEAM srl Indiretta 0,05% np

Marina di Pesaro srl Indiretta 0,01% np

Hera Comm Marche Srl Indiretta 0,07% np

Ricicla Srl Indiretta 0,02% np

ASCO Falconara srl in liquidazione

Diretta 100,00% NO

Tensoeventi Srl in liquidazione Diretta 100,00% NO

Viva Servizi Spa Diretta 8,09% SI

ESTRA Spa Indiretta 4,45% np

Tirana acque Scarl in liquidazione

Indiretta 0,80% np

Consorzio zona Palombare Scarl in liquidazione

Indiretta 0,11% np

Edma srl Indiretta 4,44% np

Prometeo Spa Diretta 7,19% SI

Marche Energie Srl Indiretta 7,19% np

Aerdorica Spa Diretta 0,19% NO

Raffaello Srl in liquidazione Indiretta 0,19% np

Hesis SRL Indiretta 0,04% np

Convention bureau Scrl Indiretta 0,01% np

Ticas Srl Indiretta 0,004% np

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Interporto Marche Spa in liquidazione

Indiretta 0,001% np

P.L.M.PIATT.LOG.Marche rete impresa

Indiretta 0,10% np

Consorzio Zipa in liquidazione Diretta 3,92% NO

Interporto Marche Spa in liquidazione

Indiretta 0,02% np

Consorzio Gorgovivo Diretta 5,01% SI

Esco Marche Srl Indiretta 0,52% np

Conerobus Spa Diretta 0,61% NO

Atma Scpa Indiretta 0,36% SI

Conerobus Service Srl Indiretta 0,61% SI

CEMIM Scpa in liquidazione Diretta 0,38% SI

FLAG MARCHE CENTRO SCRL Diretta 1 quota% NP

AATO 2 MARCHE CENTRO ANCONA

Diretta 4,46% SI

ATA RIFIUTI ATO 2 ANCONA Diretta 5,05% SI

OPERA PIA CLORINDA GERUNDINI

Diretta 0,00% SI

Il prossimo adempimento per il comune, stabilito dal TUISP 175/2016, art. 20 comma 1, è l’approvazione di una relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione annuale 2018, adottato con delibera CC.94 del 19/12/2018, per evidenziare i risultati conseguiti e trasmettere alla struttura di cui all'articolo 15 e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4, ntro il 31/12/2019. In merito allo stato di attuazione dell’impianto normativo recato dal D.lgs.n. 175/2016 la Sezione regionale di controllo per le Marche, nell’ambito della propria attività di controllo ha attivato delle verifiche nei confronti del nostro Comune. Con PEC 36844 del 1/10/2018 la Corte dei Conti ha chiesto all’ Ente, nella qualità di socio, di fornire elementi informativi in ordine al recepimento, da parte degli organismi partecipati, dei contenuti della citata disposizione normativa. Con PEC 37385 del 02/10/2018 è stata inviata risposta alla Corte dei Conti. In riscontro a tale risposta è pervenuta la deliberazione della Sezione regionale di controllo per le Marche n. 68/2018/VSG del 19 dicembre 2018, la quale:

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1) Accerta il mancato assolvimento degli adempimenti previsti dalla disciplina normativa di cui all’art.11 del DLGS 175/2016, come modificato dal D.lgs. 100/2017, da parte delle società partecipate Multiservizi Spa (ora Viva Servizi), Prometeo Spa, Conerobus Spa e Marche Multiservizi Spa. 2) Segnala l’esigenza che le predette società procedano senza ritardo all’adozione di nuove deliberazioni assembleari alla luce delle osservazione espresse nella deliberazione, ed in linea con quanto disposto dalla disciplina normativa in materia. 3) Raccomanda all’ente di procedere alle necessarie verifiche di legalità preliminarmente all’adozione di ulteriori deliberazioni assembleari da parte dei propri organismi partecipati, e verifica della situazione di controllo pubblico per l’adeguamento statutario. 4) Dispone che la deliberazione n. 68/2018/VSG del 19 dicembre 2018 sia trasmessa al Sindaco, al Consiglio Comunale, all’Organo di revisione (PEC 48098 del 21/12/2018) e al MEF. Inoltre dovrà essere pubblicata sul sito internet dell’amministrazione comunale ai sensi dell’art.31 del Dlgs. N.33/2013. Con PEC 386 del 18/01/2019 è stata fatta apposita comunicazione al Consiglio comunale di quanto sopraesposto .La deliberazione della Corte dei Conti n. 68/2018/VSG del 19 dicembre 2018 è stata pubblicata nel sito internet dell’amministrazione comunale, ai sensi dell’art.31 del D.lgs. N.33/2013, in data 08/01/2019; con note PEC 2145/2147/2152/2155 del 17/01/2019 è stata trasmessa alle società oggetto dei rilievi da parte della Corte dei Conti. La società Marche Multiservizi Spa ha effettuato ricorso nei confronti della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per le Marche per l’annullamento e/o riforma della deliberazione n. 68/2018/VSG del 19 dicembre 2018, in quanto viene contestata la collocazione di Marche Multiservizi Spa tra le società a controllo pubblico. La Corte dei Conti ha fissato per il 20/03/2019 l’udienza per la discussione del ricorso.

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ASCO FALCONARA SRL IN

LIQUIDAZIONE TENSOEVENTI SRL IN

LIQUIDAZIONE

MULTISERVIZI

SPA

AERDORICA

SPA

OPERA PIA

CLORINDA

GERUNDINI

CONEROBUS

SPA

CONSORZIO ZIPA

IN LIQUIDAZIONE

CONSORZIO

GORGOVIVO

PROMETEO

SPA

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA

EDMA SRL

CONSENERGY IN

LIQUIDAZIONE

TIRANA ACQUE SCARL IN

LIQUIDAZIONE

CONSORZIO PALOMBARE IN

LIQUIDAZIONE

RAFFAELLO SRL

IN LIQUIDAZ.

INTERPORTO

MARCHE SPA IN

LIQUIDAZIONE

INTERPORTO

MARCHE SPA

IN LIQUID.

ATMA SOC. CONS. P.A.

LEGENDA:

imprese totalmente partecipate

(partecipazione diretta)

imprese controllate (partecipazione

diretta)

altre partecipazioni di minoranza

(partecipazione diretta)

enti diritto privato controllati

partecipazioni indirette

ESCO MARCHE

SRL

HESIS SRL

TICAS SRL

MARCHE

MULTISERVIZI

SPA

HERA COMM MARCHE SRL

SIS SPA IN LIQUIDAZIONE

RICICLA SRL

ADRIATICA ACQUE SRL

TEAM SRL

MARINA DI PESARO SRL

MARCHE MULTISERVIZI

FALCONARA SRL

MARCHE

ENERGIE SRL

CONEROBUS SERVICE SRL

CONVENTION

BUREAU SCRL

P.L.M. PIATT..

LOG.MARCHE

RETE IMPRESA

FLAG MARCHE

CENTRO SCRL

ESTRA SPA

NATURA SRL IN LIQUID.

CEMIM

SCPA IN

LIQUIDAZIO

NE

ATA

RIFIUTI

ATO 2

ANCONA

AATO 2

MARCHE

CENTRO

ANCONA

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4.3 Risorse finanziarie L’attività di programmazione implica una valutazione delle risorse finanziarie disponibili per il finanziamento delle spese. Nel rinviare alla sezione operativa la valutazione dei mezzi finanziari nell’orizzonte temporale di riferimento del bilancio, riteniamo utile in questa sede tratteggiare l’evoluzione della situazione economico-finanziaria dell’ente, con particolare riguardo per gli investimenti in corso e programmati, gli equilibri di bilancio, l’indebitamento e la gestione del patrimonio. 4.3.1 Investimenti in corso di realizzazione e non conclusi Nel DUP devono essere analizzati gli investimenti in corso di realizzazione e non ancora conclusi. Riportiamo di seguito l’elenco degli investimenti in fase di realizzazione, per i quali viene indicato lo stato di avanzamento, l’anno in cui si prevede di concludere l’opera, l’importo complessivo e quello che risulta da liquidare al 31 dicembre 2018. Elenco investimenti in corso di realizzazione Investimenti in corso di realizzazione da parte dei Lavori Pubblici

MISS/PRO Descrizione su impegno o Sub Impegno Anno avvio opera

Anno conclusione

prevista Importo opera

Importo residuo al 31/12/2018

01:05 FORNITURA E POSA IN OPERA CASETTA PER ORTI SOCIALI

2018 2019 10.703,62 10,703,62

01:05

RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO SEDE COMUNALE P.ZZA MUNICIPIO. RIMOZIONE PORZIONI PAVIMENTAZIONI VINIL-AMIANTO, RIFACIMENTO NUOVA PAVIMENTAZIONE E MESSA IN SICUREZZA SOLAI

2016 2019 82.000,00 10.210,25

01:05 FORNITURA GIOCHI PER PARCO KENNEDY 2018 2019 19.886,38 19.886,38

01:05 RISANAMENTO CONSERVATIVO SEDE MUNICIPALE CASTELLO FALCONARA ALTA - OPERE PRELIMINARI

2016 2019 60.000,00 21.458,98

01:05 PROGETTAZIONI VIA IV NOVEMBRE 5, 12 E LAVORI I STRALCIO

2016 2019 50.000,00 39.428,90

01:05

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE IMMOBILE COMUNALE DI VIA IV NOVEMBRE 5 DA DESTINARE ALLE ASSOCIAZONI COMUNALI PER USO SOCIO-CULTURALE.

2015 2019 105.000,00 63.678,00

01:05 RISANAMENTO CONSERVATIVO ACCESSI ARENILE 2016 2019 20.000,00 3.381,58

01:05 Fondo disponibile da quota 2018 per lavori scogliere (importo esigibile per 2018 €.19.026,70 - per 2020 €. 94.046,22)

2018 2019/2020 113.072,92 102.619,39

01:05 VULNERABILITA' SISMICA MAGAZZINO COMUNALE VIA DELLA TECNICA

2017 2019 25.000,00 1.691,69

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05:02 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO ELETTRICO "CAFFE' LETTERARIO" CENTRO PERGOLI

2018 2019 9.851,50 9.851,50

06:01 RISTRUTTURAZIONE DOCCE E SERVIZI IGIENICI DI DUE SPOGLIATOI DEL PALASPORT "BADIALI".

2018 2019 55.000,00 55.000,00

06:01 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI SPORTIVI VARI

2018 2019 14.949,45 8.507,85

06:01 RISTRUTTURAZIONE PALAZZINA CENTRO TENNIS 2018 2019 100.000,00 82.567,30

06:01 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO FACCIATE PALASPORT BADIALI

2018 2019 235.000,00 226.739,73

06:01 RIFACIMENTO FONDO IN ERBA SINTETICA CAMPO A STADIO AMADIO

2017 2019 450.000,00 21.942,54

06:01 RESTAURO SPOGLIATOI STADIO "ROCCHEGGIANI" CORPO ANNI '60.

2015 2019 70.000,00 3.927,18

06:01

STADIO ROCCHEGGIANI - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI SERVIZI IGIENICI PUBBLICI REALIZZATI DALLA SOCIETA' SPORTIVA " SSD FALCONARESE 1919" AFFIDATARIA

2017 2019 30.000,00 2.902,23

06:01 COMPLETAMENTO RESTAURO SPOGLIATOI CORPO ANNI '60 -RESTAURO TRIBUNA CENTRALTE STADIO ROCCHEGGIANI - 1° STRALCIO 2° LOTTO

2016 2019 36.800,00 6.369,75

06:01 RESTAURO PALAZZINA SERVIZI E VASCA PICCOLA PISCINA COMUNALE

2018 2019 135.000,00 113.513,63

08:01

INCARICO PROG.ZIONE PRELIMINARE,DEFINITIVA,ESECUTIVA E D.L.RECUPERO EDILIZIO IN CASTELFERRETTI ** I.A.C.P. ANCONA **

2013 2019 27.500,00 27.500,00

08:02 PIPERRU PIANO NAZIONALE EDILIZIA ABITATIVA 2018 2019 1.080.127,26 816.447,12

08:02 RISTRUTTURAZIONE EX CINEMA ENAL CASTELFERRETTI -

2005 2019 879.000,00 394.981,52

09:01 Manutenzione scogliere emerse località Villanova -Palombina vecchia

2017 2019 860.507,00 55.461,96

09:02 RIQUALIFICAZIONE PARCO KENNEDY E SISTEMAZIONE PISTA CIRCOLARE

2018 2019 30.000,00 30.000,00

09:02 SISTEMAZIONE AREA VERDE VICOLO BONACCI 2016 2019 8.000,00 6.292,00

09:02 Piantumazione area verde via S. Sebastianelli 2016 2018 10.000,00 3.476,81

10:01 METROPOLITANA DI SUPERFICIE 1999 2019 123.355,25 37.451,95

10:05 progetto mobilità sostenibile presentato dal Comune di Falconara M.

2018 2019 134.216,01 134.216,01

10:05 RISANAMENTO CONSERVATIVO ED AMPLIAMENTO SOTTOPASSO PEDONALE VIA MAMELI.

2017 2019 395.000,00 361.619,49

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10:05 MIGLIORAMENTO ACCESSI, RISANAMENTO CONSERVATIVO ED AMPLIAMENTO SOTTOPASSO VIA TRIESTE

2017 2019 77.766,01 38.162,50

10:05 ROTATORIA STRADALE TRA LE VIE VILLE - BARCAGLIONE - VOLTA.

2017 2019 90.000,00 20.441,55

10:05 RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIA MARTIRI DELLA RESISTENZA, VIA FILZI

2017 2019 280.000,00 81.324,44

10:05 LAVORI REALIZZAZIONE PISTA CICLABILE VILLANOVA - FIUMESINO. 1° STRALCIO FALCONARA CENTRO - VILLANOVA.

2016 2019 43.000,00 18.534,51

10:05 RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIA BOTTEGO (DA VIA BALDELLI A VIA AMENDOLA).

2018 2019 45.000,00 8.228,09

10:05 LAVORI RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIA TRIESTE (DA VIA LEOPARDI ALL'INNESTO CON VIA GALILEI).

2018 2019 50.000,00 12.603,80

10:05 1° STRALCIO VIA SALINE.- RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIE CITTADINE ANNO 2018.

2018 2019 40.000,00 9.740,49

10:05 BICICLOVIA DEL CONERO- STRALCIO LAVORI FALCONARA

2018 2019 235.025,59 234.765,59

10:05 BICICLOVIA DEL CONERO- SPESE CAPOFILA 2018 2019 29.862,00 27.522,00

10:05 BICICLOVIA DEL CONERO - CONTRIBUTI AI COMUNI 2018 2019 1.474.255,67 1.474.255,67

10:05 REALIZZAZIONE MURO DI CONTENIMENTO E MARCIAPIEDE VIA MATTEOTTI 52

2016 2019 20.000,00 2.113,11

10,05 EFFICIENTAMENTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE "RETTANGOLO DEL CENTRO", VIA IV NOVEMBRE E PALAZZO BIANCHI - FALCONARA M.MA.

2015 2019 60.000,00 12.542,47

10,05

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE IMMOBILE IV IV NOVEMBRE 5 DA DESTINARE ALLE ASSOCIAZIONI SOCIO-CULTURALI - 2°STRALCIO OPERE RESTAURO FACCIATE ESTERNE E COPERTURA

2016 2019 50.000,00 49.970,00

11:01 REALIZZAZIONE TRALICCIO RETE REGIONALE DI TELE-CONTROLLO E RETE RADIO DI EMERGENZA LOC. BARCAGLiONE

2016 2018 69.705,66 14.899,70

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Investimenti avviati nel 2018 Mis

s Prog

Descrizione Importo opera

1 5 LAVORI SCOGLIERE 113.072,92

4 1 ADEGUAMENTO SEDE COC 3.294,00

5 2 PERGOLI CAFFE' LETTERARIO 9.851,50

6 1 MANTO ERBOSO CAMPO RUGBY 9.884,93

6 1 RISANAMENTO PALAZZINA PISCINA (7) (vasca piccola 98.483) 135.000,00

6 1 ACQUISTO TRATTORINO TAGLIAERBA 6.917.40

6 1 PARQUET PALASPORT BADIALI 80.000,00

6 1 IMPIANTI SPORTIVI VARI 14.949,45

6 1 RESTAURO FACCIATE PALASPORT BADIALI (14) 235.000,00

6 1 MANUTENZION STRAORD.DOCCE PALABADIALI 55.000,00

6 1 PALAZZINA TENNIS 100.000,00

8 1 RIMBORSO ONERI URBANIZZAZIONE 28.451,50

8 1 RIMBORSO ELECTRA EDILIZIA SRL 58.471,87

8 2 BARRIERE ARCHITETTONICHE RIMBORSO AI PRIVATI 81.878,69 8 2 PIPERRU 1.080.127,26 9 2 RIQUALIFICAZIONE PARCO KENNEDY 30.000,00

9 2 GIOCHI E ARREDI AREE VERDI VIA EMILIA 4.926,50

10 4 ADEGUAMENTO FRONT OFFICE TRIBUTI NORMATIVE PRIVACY 9.952,76

10 5 1° STRALCIO VIA SALINE.- RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIE CITTADINE ANNO 2018.

40.000,00

10 5 CICLOVIA ADRIATICA 1.474.255.67

10 5 INSTALLAZIONE CASETTE ACQUA CASTELFERRETTI PRINCIPI 2.684,00

10 5 SPESE CONTRATTO COMPRAVENDITA PIAZZETTA FALCONARA ALTA TORELLI 4.900,00

10 5 PROGRAMMA MOBILITA' SOSTENIBILE CASA -SCUOLA E CASA-LAVORO BADIALI 134.216,01

10 5 RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIA BOTTEGO 45.000,00

10 5 RIFACIMENTO MANTO STRADALE VIA TRIESTE 5.0000

10 5 MANUFATTO ORTI SOCIALI 10.703,62

10 5 GIOCHI PARCO KENNEDY 19.886,38

10 5 ELIMINAZIONE DOSSI VIA ITALIA

5.662,57

10 5 MANUTENZ. STRAORD. APPARTAMENTI COMUNALI

8.841,72

10 8 SOFTWARE PAGHE PROJECT 4.422,50

10 8 SOFTWARE E CERTIFICATI 352,58

10 8 WI-FI SPIAGGE MARCHE 51.304,30

10 8 ACQUISTO PC 11.382,60

10 8 LICENZA SISTEMA SIOPE + 4.758,00

10 8 PROGETTO EGOV-REGIONE-TRASFERIMENTO DA COMUNE C.FIDARDO 21.555,75

11 1 RISPONDITORE AUTOMATICO CENTRALINO 2.848.40

11 1 ACQUISTO AUTOMEZZO PROTEZIONE CIVILE 9.700.00

11 1 SEGNALETICA PROTEZIONE CIVILE 4.794,60

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Investimenti in corso di realizzazione da parte di servizi diversi dai Lavori Pubblici

MISS/PRO Descrizione su impegno o Sub Impegno Anno avvio opera

Anno conclusione

prevista

Importo opera

Importo residuo al 31/12/2018

01:08 FORNITURA DI 20 PERSONAL COMPUTER E 20 MONITOR IN ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP "PC DESKTOP 16 - LOTTO 1". AFFIDAMENTO ALLA SOCIETÀ CONVERGE S.P.A.

2018 2019 11.382,60 11.382,60

01:08 PROGETTO "COLLIMARE" NELL'AMBITO DEL POR FESR MARCHE 2014/2020 - INTERVENTO ITALSOFT - INTEGRAZIONE APPLICAZIONE IT@LSUAP e PAL / APRA CON I SISTEMI REGIONALI MPAY, INTERMEDIA MARCHE, MARCHE DIGIP, PROCEDIMARCHE E SIGMATER"

2018 2019 21.555,75 19.753,20

11:01 ACQUISTO E POSA IN OPERA SEGNALETICA PIANO PROTEZIONE CIVILE

2018 2019 4.794,60 4.794,60

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4.3.2 Spesa corrente per l’esercizio delle funzioni fondamentali Il mancato esercizio della delega conferita al Governo per l’individuazione delle funzioni fondamentali dei comuni prevista dall’articolo 2 della legge 5 giugno 2003, n. 131, attuativa della riforma del Titolo V della Costituzione, ha condotto per anni ad un vuoto legislativo che solo di recente è stato colmato con interventi d’urgenza. Dopo una prima, provvisoria, individuazione delle funzioni fondamentali nell’ambito del processo di attuazione del cosiddetto “federalismo fiscale”, prevista dall’art. 21, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42, le funzioni fondamentali dei comuni sono state individuate dall’articolo 14, comma 32, del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010, come modificato dall’articolo 19, comma 1, del D.L. n. 95/2012 (L. n. 135/2012). Si tratta nello specifico delle funzioni di: a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale; l-bis) i servizi in materia statistica. Spesa corrente per le funzioni fondamentali - Anno 2018

Funz. Serv. DescrizioneSpesa corrente al

31/12/2018% sul totale

1 1 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento 141.244,50 0,68%1 2 Segreteria generale, personale e organizzazione 962.749,48 4,62%

1 3Gestione economica, finanziaria, programm., provveditorato e controllo di gestione

749.935,67 3,60%

1 4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 759.195,01 3,64%1 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 1.139.132,72 5,46%1 6 Ufficio tecnico 1.044.299,05 5,01%1 7 Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico 503.945,58 2,42%1 8 Altri servizi generali 324.107,85 1,55%3 === Funzioni di polizia locale 1.549.772,04 7,43%4 === Funzione di istruzione pubblica 1.809.278,98 8,68%9 3 Servizio smaltimento rifiuti 5.951.316,08 28,54%

12 === Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 5.919.768,42 28,39%20.854.745,38 100,00%30.776.719,44

67,76%

TOTALE SPESA PER FUNZIONI FONDAMENTALITOTALE SPESA CORRENTE

INCIDENZA %

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ELENCO FITTI ATTIVI E PASSIVI

Si riporta l’elenco dei fitti attivi e passivi aggiornato al 31/12/2018.

ELENCO CONTRATTI LOCAZIONE PASSIVA

IMMOBILE DESTINAZIONE PROPRIETARIO CONTRATTO SCADENZA CANONE ANNUO €

NOTE

V. BALUFFI 2/A SIC FILIPPETTI rep. 2164/02 28/02/2019 10.893,60 iva

escl. (22%)

Il contratto si rinnoverà di

ulteriori sei anni a decorrere dal

28/2/2019,

V. MARCONI 51 MENSA SID SRL rep. 823/04 31/08/2019 43.878,48 iva

escl.(22%)

Il contratto può essere disdettato con un preavviso di 6 mesi prima della scadenza,

31/8/2019.

V. LEOPARDI 6 CENTRO

AGGREGAZIONE R.F.I. 42/2018 31/08/2024

10.392,00 iva escl.(22%)

Il contratto può essere disdettato

in qualsiasi momento con un preavviso di sei

mesi.La manutenzione

straord. è a carico dell'Ente.

VIA FLAMINIA 463

ASILO NIDO SIRENETTA

LA PROVVIDENZA rep. 2183/02 31/12/2019 33.549,84 iva

escl.(22%) Contratto disdettato

V. ROMA 2 SERVIZI

DEMOGRAFICI SIGG.RI BALZANI rep. 2250/02 30/06/2021 31.354,08

Il contratto può essere disdettato con un preavviso di 6 mesi prima della scadenza,

30/6/2021.

V. TECNICA 50 MAGAZZINO

OPERAI SOC. IMPEREDIL rep. 3439/17 31/01/2023

19.719,60 iva escl.(22%)

Il contratto può essere disdettato

in qualsiasi momento con un preavviso di sei

mesi.

EX TAPIOCA AREA VERDE REGIONE rep. 3441/17 22/02/2029 1.634,00

Il contratto può essere disdettato

in qualsiasi momento con un preavviso di sei

mesi.La manutenzione

straord. è a carico dell'Ente.

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V. CAVOUR 3 EMERGENZA AMBIENTALE

REGIONE rep. 3434/16 01/11/2022 952,00

Il contratto può essere disdettato

in qualsiasi momento con un preavviso di sei

mesi.La manutenzione

straord. è a carico dell'Ente.

V. STAMURA 12 USO SOCIALE

(A.T.S. 12) SIG.RA PROJETTI

rep. 3500/2018

23/10/2019 5,880,00 Durata 1 anno

ELENCO CONTRATTI LOCAZIONE ATTIVA

IMMOBILE DESTINAZIONE

E CONDUTTORE

PROPRIETARIO CONTRATTO SCADENZA CANONE ANNUO €

NOTE

V. CASTELLARACCIA 7

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB. - sogg.

privato

COMUNE REP. 3217/2011 A TEMPO IND. 374,64

V.ALEARDI 2

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 2048/2001 A TEMPO IND. 1.200,00

V.FIUMESINO 75

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 2007/2001 A TEMPO IND. 383,04

V. ALEARDI 1

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 2028/2001 A TEMPO IND. 1.200,00

V. ALEARDI 2

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 2012/2001 A TEMPO IND. 185,88

V. CASTELLARACCIA 7

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 3140/2009 A TEMPO IND. 383,04

V. CHIESA 1

ALLOGGIO EDILIZIA RES. PUBB.- sogg.

privato

COMUNE REP. 2206/2002 A TEMPO IND. 1.380,96

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AREA V. BORDONI

AREA PER INSTALLAZIONE

ANTENNA TELEFONIA

(SOC. GALATA)

COMUNE REP. 2896/2006 05/09/2021 12.108,00

Contratto disdettato

dall'Ente con efficacia dal

5/9/2021.

AREA P.ZZA CARDUCCI

AREA PER INSTALLAZIONE

ANTENNA TELEFONIA

(SOC. GALATA)

COMUNE REG. 1762/2006 23/03/2021 4.983,60

Contratto disdettato

dall'Ente con efficacia dal 23/3/2021.

V. CORRIDONI 13 ASUR COMUNE REP. 3188/2010 08/07/2022 33.149,04

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4.3.2.1 Dati di bilancio

2019 2020 2021

Fondo Pluriennale Vincolato 7.545.544,05 4.153.108,04 326.104,00

Avanzo 935.190,00

Titolo I

Entrate correnti di natura

tributaria. Contributiva e

perequativa

20.042.000,00 20.092.000,00 20.092.000,00

Titolo II Trasferimenti correnti 4.866.643,51 4.487.158,11 4.221.158,11

Titolo III Entrate Extratibutarie 6.533.002,01 6.815.352,01 6.817.621,01

Titolo IV Entrate in conto capitale 5.018.511,15 4.851.912,27 1.666.191,52

Titolo VEntrate da riduzione di attività

finanziarie1.500.000,00 1.700.000,00

Titolo VI Accensione di presititi 1.485.000,00

Titolo VIIAnticipazione da Istituto

tesoriere/cassiere7.260.317,10 7.260.317,10 7.260.317,10

Titolo IX Entrate da servizi per c/tezi 35.350.330,00 35.350.330,00 35.350.330,00

90.536.537,82 84.710.177,53 75.733.721,74

2019 2020 2021

Disavanzo 234.000,00 234.000,00 234.000,00

Titolo I Spese correnti 30.776.719,44 29.424.106,55 28.824.414,87

di cui FPV 541.678,04 326.104,00 326.104,00

Titolo II Spese in c/capitale 13.595.669,33 9.693.342,27 1.196.191,52

di cui FPV 3.611.430,00 0,00 0,00

Titolo IIISpese per incremento di

attività finanziarie0,00 0,00 0,00

Titolo IV Rimborso di prestiti 3.319.501,95 2.748.081,61 2.868.468,25

Titolo VChiusura anticipazioni ricevute

da Istituto tesoriere/cassiere7.260.317,10 7.260.317,10 7.260.317,10

Titolo VIIUsciti per conto terzi e partite

di giro35.350.330,00 35.350.330,00 35.350.330,00

90.536.537,82 84.710.177,53 75.733.721,74

4.153.108,04 326.104,00 326.104,00

Spese

Totale Spese

di cui FPV

Entrate

Totale Entrate

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89

2019 2020 2021

101 Redditi da lavoro dipendente 7.332.463,24 7.370.260,90 7.364.994,90

102 Imposte e tasse a carico dell'ente 470.523,00 475.520,11 475.520,11

103 Acquisto di beni e servizi 15.463.256,62 14.417.467,02 14.363.805,37

104 Trasferimenti correnti 3.301.895,07 2.804.923,08 2.508.923,08

105 Trasferimenti di tributi (solo regioni) -

106 Fondi perequativi (solo regioni) -

107 Interessi passivi 249.395,51 242.146,33 234.801,72

108 Altre spese per redditi di capitale - -

109 Rimborsi e poste correttive delle entrate 35.823,00 12.500,00 12.500,00

110 Altre spese correnti 3.923.363,00 4.101.289,11 3.863.869,69

,

Totale Impegni 30.776.719,44 29.424.106,55 28.824.414,87

CLASSIFICAZIONE SPESE CORRENTI PER MACROAGGREGATI

MACROAGGREGATO

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Tabella spese correnti per missioni e programmi.

2019 2020 2021

01 MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

01 Organi istituzionali 146.400,00 146.100,00 146.100,00

02 Segreteria generale 1.002.884,43 1.019.154,00 1.016.746,00

03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato 1.123.026,23 1.173.689,38 1.022.522,38

04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 773.373,71 678.054,72 677.265,72

05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 1.375.545,45 998.183,56 997.572,09

06 Ufficio tecnico 1.090.427,20 1.086.205,60 1.087.245,71

07 Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile 541.175,05 527.914,81 526.327,68

08 Statistica e sistemi informativi 346.242,66 346.834,00 346.747,00

09 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali

10 Risorse umane 449.772,74 449.300,00 450.256,00

11 Altri servizi generali 1.012.816,50 679.776,69 450.978,96

TOTALE MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 7.861.663,97 7.105.212,76 6.721.761,54

03 MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza

01 Polizia locale e amministrativa 1.688.606,95 1.688.744,69 1.677.546,34

02 Sistema integrato di sicurezza urbana 1.000,00 1.000,00 1.000,00

TOTALE MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza 1.689.606,95 1.689.744,69 1.678.546,34

04 MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio

01 Istruzione prescolastica 47.802,33 29.738,95 29.695,28

02 Altri ordini di istruzione non universitaria 188.975,72 132.771,15 129.899,86

03 Edilizia scolastica (solo per le Regioni)

04 Istruzione universitaria

05 Istruzione tecnica superiore

06 Servizi ausiliari all’istruzione 1.647.724,86 1.594.463,53 1.590.249,60

07 Diritto allo studio

TOTALE MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio 1.884.502,91 1.756.973,63 1.749.844,74

05 MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

01 Valorizzazione dei beni di interesse storico. 42.854,22 42.854,22 37.854,22

02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale 612.446,38 573.002,08 575.844,59

TOTALE MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 655.300,60 615.856,30 613.698,81

06 MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero

01 Sport e tempo libero 436.665,12 416.326,43 414.085,28

02 Giovani 63.807,42 43.140,00 37.757,42

TOTALE MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 500.472,54 459.466,43 451.842,70

07 MISSIONE 7 - Turismo

01 Sviluppo e valorizzazione del turismo 55.924,01 45.388,25 42.350,88

TOTALE MISSIONE 7 - Turismo 55.924,01 45.388,25 42.350,88

08 MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

01 Urbanistica e assetto del territorio 461.171,22 457.579,69 451.663,05

02 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare 1.000,00 2.000,00 2.000,00

TOTALE MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 462.171,22 459.579,69 453.663,05

MISSIONI E PROGRAMMI

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2019 2020 2021

09 MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

01 Difesa del suolo 10.000,00 10.000,00 10.000,00

02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale 653.085,78 631.421,54 633.421,81

03 Rifiuti 5.966.881,72 5.930.031,57 5.929.655,29

04 Servizio idrico integrato 105.304,32 100.944,98 100.589,74

05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

07 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni

08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento 4.000,00 4.000,00 4.000,00

TOTALE MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e

dell'ambiente 6.739.271,82 6.676.398,09 6.677.666,84

10 MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità

01 Trasporto ferroviario - - -

02 Trasporto pubblico locale 134.096,70 152.153,47 152.147,11

03 Trasporto per vie d'acqua

04 Altre modalità di trasporto

05 Viabilità e infrastrutture stradali 906.662,92 884.220,87 882.800,43

TOTALE MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 1.040.759,62 1.036.374,34 1.034.947,54

11 MISSIONE 11 - Soccorso civile

01 Sistema di protezione civile 500,00 500,00 500,00

02 Interventi a seguito di calamità naturali

TOTALE MISSIONE 11 - Soccorso civile 500,00 500,00 500,00

12 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

01 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido 2.052.436,97 2.033.200,30 2.002.181,55

02 Interventi per la disabilità 721.850,00 714.450,00 713.450,00

03 Interventi per gli anziani 141.600,00 125.000,00 125.000,00

04 Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale 30.700,00 27.700,00 27.700,00

05 Interventi per le famiglie 113.566,40 106.371,40 99.371,40

06 Interventi per il diritto alla casa 23.000,00 23.000,00 23.000,00

07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali 3.796.007,91 3.220.686,32 2.943.005,58

08 Cooperazione e associazionismo

09 Servizio necroscopico e cimiteriale 7.505,51 7.366,01 7.217,32

TOTALE MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 6.886.666,79 6.257.774,03 5.940.925,85

13 MISSIONE 13 - Tutela della salute

01

Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei

LEA - - -

02

Servizio sanitario regionale - finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di

assistenza superiori ai LEA - - -

03

Servizio sanitario regionale - finanziamento aggiuntivo corrente per la copertura

dello squilibrio di bilancio corrente - - -

04

Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi

pregressi - - -

05 Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari - - -

06 Servizio sanitario regionale - restituzione maggiori gettiti SSN - - -

07 Ulteriori spese in materia sanitaria 82.305,00 65.000,00 65.000,00

TOTALE MISSIONE 13 - Tutela della salute 82.305,00 65.000,00 65.000,00

14 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

01 Industria, PMI e Artigianato 199.262,32 185.434,61 185.188,42

02 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori

03 Ricerca e innovazione

04 Reti e altri servizi di pubblica utilità 52.000,00 40.000,00 40.000,00

TOTALE MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 251.262,32 225.434,61 225.188,42

16 MISSIONE 16 - Agricolutura, politiche

01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

02 Caccia e pesca 375,00 375,00 375,00

TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 375,00 375,00 375,00

17 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche

01 Fonti energetiche 28,28 27,33 26,18

02

Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche

(solo per le Regioni)

TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 28,28 27,33 26,18

20 Fondi e accantonamenti

01 Fondo di riserva 140.453,77 141.331,58 131.006,77

02 Fondo crediti di dubbia esigibilità 2.431.473,96 2.819.607,56 2.968.007,95

03 Altri fondi 93.980,68 69.062,26 69.062,26

TOTALE MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 2.665.908,41 3.030.001,40 3.168.076,98

TOTALE 30.776.719,44 29.424.106,55 28.824.414,87

MISSIONI E PROGRAMMI

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4.3.3 Indirizzi generali in materia di gestione del patrimonio Valorizzazioni immobiliari e gestione inventario

Nell’ambito delle valorizzazioni immobiliari occorre ribadire la priorità di pianificare obiettivi di miglioramento volti ad incrementare ed incentivare la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e procedere all’attuazione del piano delle alienazioni secondo le priorità che verranno individuate dalla Giunta anche sulla base di specifiche indicazioni della U.O.C. Patrimonio.

L’alienazione degli immobili deve essere preceduta da attività tecniche preparatorie che vanno dalla redazione delle perizie di stima alla ricerca degli atti di provenienza, dei titoli abilitativi, della verifica delle conformità catastali ed urbanistiche, giudizi di convenienza tra varie ipotesi di valorizzazioni alternative.

Per il 2018 si confermano le seguenti ulteriori priorità: - Alienazione all’ERAP di Ancona delle unità immobiliari di via Roma 8-10-12; - Vendita dell’unità immobiliare presso il Centro commerciale Le Ville e della nuda proprietà dell’area di sedime delle

unità immobiliari medesimo immobile attualmente assegnate in diritto di superficie alla soc. Mastrocola; per ragioni finanziarie comunicate dal 2° Settore, gli atti relativi a tali alienazioni dovranno essere rinviati al 2018;

- Alienazione di alcuni frustoli di terreno siti in via Alto Adige facenti parte della lottizzazione Finimpar; si tratta di frustoli di terreno che verranno monetizzati dal lottizzante ai fini della vendita ai proprietari frontisti. La gestione dell’inventario è consistita nell’aggiornamento delle schede inventariali conseguenti all’adozioni di

provvedimenti tecnici amministrativi che comportano la loro modifica quali, alienazioni, acquisti, variazioni catastali, ecc.; si è provveduto, con il supporto esterno in outsurcing, all'aggiornamento contabile dell’inventario dei beni immobili per la redazione del conto del patrimonio e all’invio annuale dei dati patrimoniali al Dipartimento del Tesoro ai sensi della legge finanziaria 2010. Federalismo demaniale - Valorizzazione di beni immobili del demanio dello Stato trasferiti e definizione delle istruttorie di accettazione al trasferimento dei beni per i quali l’Agenzia del Demanio ha dato parere favorevole

Riguardo al Federalismo demaniale avviato nel 2013 occorre ancora formalizzare le concessioni di elettrodotto e metanodotto per l’occupazione di alcune porzioni dell’area denominata ex pertinenza idraulica della sponda destra del fiume Esino, già trasferita al Comune nel 2015.

Riguardo alle altre acquisizioni facenti parte del Federalismo demaniale del 2013 sono ancora in corso le istruttorie relative ai seguenti cespiti per i quali l’Agenzia del demanio ha espresso parere favorevole al trasferimento: Caserma Saracini, ex Deposito munizioni, Ponte Radio Montedomini.

Poichè la Caserma Saracini è un sito inquinato nella seduta del 31/10/2017 la Giunta comunale ha stabilito di avviare un confronto con l’Agenzia del Demanio volte a definire le modalità di bonifica e la possibilità di ripartire le risorse derivanti dall’indennità di esproprio della porzione interessata dalle opere di realizzazione del Bypass ferroviario.

Vi sono i seguenti ulteriori 4 cespiti per i quali questo ente ha chiesto l’attribuzione a titolo non oneroso a fine anno 2016.

Il primo consiste in un frustolo di terreno in via del Fossatello per il quale l’Agenzia del Demanio ha fatto sapere che sono in corso verifiche in merito alla sua effettiva utilizzazione da parte dell’Aeronautica Militare.

Il secondo consiste nell’area militare ex Poligono di tiro ma per questa, l’Agenzia del demanio ha espresso parere contrario.

Il terzo consiste nelle porzioni residue dell’Ex Pertinenza idraulica del Fiume Esino, per il quale non sono ancora pervenute notizie in merito.

Il quarto riguarda una autorimessa e abitazione (quota 500/1000) di una unita immobiliare sita in via Stadio per il quale l’Agenzia del Demanio ha espresso parere favorevole al trasferimento. Nel corso del 2018 dovrà essere predisposta la delibera consiliare in merito. La mancata conclusione delle istruttorie nel 2017, oltre che a ragioni tecniche oggettive è dovuta anche al fatto che le risorse umane disponibili sono state impiegate per altre priorità assegnate in corso d’anno; esse potranno quindi concludersi nel 2018 in presenza di un mutato quadro organizzativo delle risorse umane.

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4.3.4 Il reperimento di risorse straordinarie ed in conto capitale La crisi economica che ha colpito il paese si avverte in maniera ancora più forte nel settore dell’edilizia, entrato in una fase di stagnazione dal 2008 ad oggi. Le stime per una ripresa del mercato prevedono tempi molto lunghi (decenni) prima di ritornare ai livelli pre-crisi, forse non più ripetibili. Questa situazione ha determinato una forte contrazione delle risorse a disposizione dei comuni per il finanziamento degli investimenti, connessi soprattutto ai proventi delle alienazioni. Alla luce di ciò, oltre ai contributi da altre pubbliche amministrazioni, idonee fonti di finanziamento degli investimenti potranno provenire da:

• operazioni di partenariato pubblico privato (PPP); • fondi europei; • investimenti privati.

Gli investimenti Il programma triennale dei Lavori pubblici, previsto dall’art.128 del D.Lgs. 163 del 12 aprile 2006, è redatto conformemente alle indicazioni e agli schemi di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 9/6/2005. Il programma dei lavori pubblici è redatto rispettando le priorità previste dalla normativa privilegiando quindi le manutenzioni, il recupero del patrimonio esistente, il completamento dei lavori già iniziati, i lavori coni progetti esecutivi approvati e le opere con finanziamento privato. Al bilancio viene allegato anche il crono programma degli investimenti redatto conformemente a quanto contenuto nel principio contabile n. 2 allegato al Dpcm 28/12/2012 . Il programma OO.PP. per il 2017/2019 è stato approvato con atto n. 22 del 31/01/2017. Il programma OO.PP. per il 2018/2020 è stato approvato con atto n. 8 del 9/01/2018. Con profilo di delibera di Giunta Comunale n. 100505 è stato approvato “Adozione programma triennale 2019/2021 ed elenco annuale 2019”

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4.3.5 Indebitamento Al 31 dicembre dell’esercizio precedente a quello di riferimento il residuo debito mutui dell’ente risulta così composto: Tabella 1: Composizione del residuo debito mutui per ente e scadenza alla data del 31/12/2018 Ente Anno Finale Debito1/1/2018 Debito 31/12/2018

BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - MUTUI 2005 2036 3.428.442,17 3.320.891,68

2037 8.370.380,82 8.107.801,34

BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - MUTUI 2005 Totale 11.798.822,99 11.428.693,02

CA. RI. GE.- S.P.A. 2034 1.946.403,31 1.845.493,48

CA. RI. GE.- S.P.A. Totale 1.946.403,31 1.845.493,48

CASSA DEPOSITI E PRESTITI 2029 8.037,03 7.534,30

2031 611.217,37 580.738,81

2045 3.371.015,91 3.314.055,77

CASSA DEPOSITI E PRESTITI Totale 3.990.270,31 3.902.328,88

DEXIA CREDIOP 2036 5.703.884,68 5.518.268,93

2037 5.107.704,24 4.941.489,38

DEXIA CREDIOP Totale 10.811.588,92 10.459.758,31

Intesa Sanpaolo S.p.A 2036 15.605.178,34 15.097.354,80

2037 7.008.720,41 6.780.642,71

Intesa Sanpaolo S.p.A Totale 22.613.898,75 21.877.997,51

ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO 2032 450.000,00 420.000,00

ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO Totale 450.000,00 420.000,00

MONTE PASCHI DI SIENA-MUTUI 2026 5.551.076,02 5.059.520,24

MONTE PASCHI DI SIENA-MUTUI Totale 5.551.076,02 5.059.520,24

UBI BANCA 2019 368.224,36 184.461,01

2022 29.198,06 23.414,25

UBI BANCA Totale 397.422,42 207.875,26

Totale complessivo 57.559.482,72 55.201.666,70 Anno Finale Ente Debito 1/1/2018 Debito 31/12/2018

2019 UBI BANCA 368.224,36 184.461,01

2019 Totale 368.224,36 184.461,01

2022 UBI BANCA 29.198,06 23.414,25

2022 Totale 29.198,06 23.414,25

2026 MONTE PASCHI DI SIENA-MUTUI 5.551.076,02 5.059.520,24

2026 Totale 5.551.076,02 5.059.520,24

2029 CASSA DEPOSITI E PRESTITI 8.037,03 7.534,30

2029 Totale 8.037,03 7.534,30

2031 CASSA DEPOSITI E PRESTITI 611.217,37 580.738,81

2031 Totale 611.217,37 580.738,81

2032 ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO 450.000,00 420.000,00

2032 Totale 450.000,00 420.000,00

2034 CA. RI. GE.- S.P.A. 1.946.403,31 1.845.493,48

2034 Totale 1.946.403,31 1.845.493,48

2036 BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - MUTUI 2005 3.428.442,17 3.320.891,68

DEXIA CREDIOP 5.703.884,68 5.518.268,93

Intesa Sanpaolo S.p.A 15.605.178,34 15.097.354,80

2036 Totale 24.737.505,19 23.936.515,41

2037 BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - MUTUI 2005 8.370.380,82 8.107.801,34

DEXIA CREDIOP 5.107.704,24 4.941.489,38

Intesa Sanpaolo S.p.A 7.008.720,41 6.780.642,71

2037 Totale 20.486.805,47 19.829.933,43

2045 CASSA DEPOSITI E PRESTITI 3.371.015,91 3.314.055,77

2045 Totale 3.371.015,91 3.314.055,77

Totale complessivo 57.559.482,72 55.201.666,70

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95

Nel rinviare alla sezione operativa l’analisi della capacità di indebitamento per il prossimo triennio, riportiamo di seguito l’incidenza complessiva degli oneri per rimborso di prestiti (quota capitale + quota interessi) per i prossimi anni.

Oneri complessivi per rimborso di prestiti

Descrizione 2019 2020 2021

Interessi passivi 249.395,51 242.146,33 234.801,72

Quote capitali 3.319.501,95 2.748.081,61 2.868.468,25

Oneri totali per ammortamento mutui 3.568.897,46 2.990.227,94 3.103.269,97

entrate correnti 31.441.645,52 31.394.510,12 31.130.779,12

% incidenza interessi su entrate correnti 0,79% 0,77% 0,75%

% incidenza quota capitale su entrate

correnti 10,56% 8,75% 9,21%

% di incidenza totale 11,35% 9,52% 9,97%

Anno 2018

AccertamentiRiscossioni

(comp+resid)Impegni

Estinzione

anticipata

Pagamenti

(comp+resid)

Cassa DD.PP 4.429.069,74 87.941,43 87.941,43 4.341.128,31

Aziende di Credito 53.130.468,60 450.000,00 2.269.890,21 2.269.890,21 50.860.578,39

Cinvenzioni CONSIP 2.843.387,38 1.041.951,68 351.936,87 351.936,87 2.491.450,51

TOTALE 57.559.538,34 2.843.387,38 1.491.951,68 2.709.768,51 0,00 2.709.768,51 0,00 57.693.157,21

INDEBITAMENTO PER ENTE EROGATORE

Consistenza

Iniziale

Accensione Rimborso

Var. dimin. da

altre cause

Consistenza

finale

2014 2015 2016 2017 2018

Residuo iniziale 66.024.085,88 63.803.698,53 61.583.033,50 59.381.237,74 57.559.498,34

Mutui Stipulati 480.512,48 450.000,00 2.843.387,38

Quote capitale rimborsate 2.220.387,35 2.220.665,03 2.201.795,76 2.271.739,40 2.709.768,51

Estinzione anticipata 480.512,48 - -

Riduz. prestiti Cassa DDPP

Residuo finale 63.803.698,53 61.583.033,50 59.381.237,74 57.559.498,34 57.693.117,21

INDEBITAMENTO GLOBALE

TREND STORICO

55,00

60,00

65,00

2014 2015 2016 2017 2018

Milio

ni

INDEBITAMENTO GLOBALE

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96

2013 2014 2015 2016 2017 2018

Quote capitale rimborsate 2.121.860,89 2.220.387,35 2.220.665,03 2.201.811,32 2.310.588,88 2.331.049,57

Interessi 714.730,83 695.214,21 512.631,66 356.032,02 190.023,57 341.039,27

Rata 2.836.591,72 2.915.601,56 2.733.296,69 2.557.843,34 2.500.612,45 2.672.088,84

RATE DI AMMORTAMENTO MUTUI

TREND STORICO

L’ente ha un valore del rapporto debito/entrate correnti fuori da limite, non può accedere a nuovi mutui, anche qualora gli altri indicatori di bilancio e il rispetto del pareggio di bilancio lo consentisse. L’indebitamento globale è infatti pari al 199% dell’entrata corrente. Il limite per considerare deficitario un ente è pari all’80% o 100% a seconda dei casi disciplinati dalla norma. Si evidenzia come il problema dell’ente sia lo stock del debito residuo e della corrispondente quota capitale da rimborsare tra le spese correnti, oltre agli interessi. Al proposito si rammenta che ogni volta in sede di analisi istruttoria del nostro rendiconto la corte dei conti si sofferma con particolare attenzione sul mancato rispetto di tale limite e sulle misure correttive adottate: la principale è proprio la mancata sottoscrizione di nuovo debito, fatto salvo negli ultimi anni solo l’operazione che ha acquisito a patrimonio comunale il debito e il complesso immobiliare Visintini e lo scorso anno il debito e relativo patrimonio immobiliare della società totalmente partecipata GPC srl di cui l’ente era fideiussore. L’ente dal 2016 è sceso al di sotto dei 60 milioni di debito complessivo (valore stock) e al di sotto del 200% in valore percentuale. Al termine del triennio 2019-2021 il valore stock scenderà al di sotto dei 55 milioni e la % scenderà al di sotto del 180%.

(Dati relativi al Consuntivo del penultimo anno)

Titolo I - Entrate Tributarie 19.565.562,70

Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti 4.203.660,31

Titolo III - Entrate Extratributarie 5.272.045,37

TOTALE (A) 29.041.268,38

A) limite di indebitamento (10% di A) 2.904.126,84

Interessi pagati nell'anno in corso 249.395,51

Pagamenti interessi su fidejussioni rilasciate

Totale interessi pagati 249.395,51

CAPACITA' DI INDEBITAMENTO PER L'ASSUNZIONE DI MUTUI

Art. 204 del Decreto Legislatgivo 18 agosto 2000 n. 267

Il tasso di cui all’art. 204 del TUEL è stato riportato dal 6% (2013) e 4%/8% (2014) al 10% (legge di stabilità 2015) dal 2015.

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4.3.6 Gli equilibri di bilancio e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica Gli enti locali devono garantire il pareggio complessivo di bilancio, inteso come equivalenza di entrate e spese. L’art. 162, comma 6, del D.Lgs. n. 267/2000, inoltre, impone che il totale delle entrate correnti (i primi 3 titoli delle entrate, ovvero: tributarie, da trasferimenti correnti ed entrate extra-tributarie) sia almeno sufficiente a garantire la copertura delle spese correnti (titolo 1) e delle spese di rimborso della quota capitale dei mutui e dei prestiti contratti dall’ente. Per gli enti in sperimentazione, alle entrate correnti è necessario sommare anche l’eventuale fondo pluriennale vincolato di parte corrente stanziato in entrata nonché i contributi in conto interessi che nel nuovo ordinamento vengono contabilizzati al Titolo 4.02.06. L’eventuale saldo positivo di parte corrente è destinato al finanziamento delle spese di investimento. All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalle entrate correnti (entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge. L’equilibrio finale considera il totale delle entrate e delle spese, al netto delle anticipazioni di tesoreria e dei servizi per conto di terzi. Dal 2016, in attuazione della legge n. 243/2012, l’equilibrio finale è garantito senza la gestione dell’indebitamento (assunzione prestiti e rimborso di prestiti). TIT. ENTRATE TIT. SPESE

I Entrate tributarie I Spese correnti II Entrate da trasferimenti correnti II Spese in c/capitale III Entrate extra-tributarie

III Acquisizione attività finanziarie IV Entrate da alienazioni

V Riduzione di attività finanziarie EQUILIBRIO LEGGE 243/2012 EQUILIBRIO LEGGE 243/2012

VI Accensione mutui IV Spese per rimborso di prestiti TOTALE A PAREGGIO TOTALE A PAREGGIO

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Gli equilibri finanziari di competenza – Evoluzione storica

consuntivo 2016 consuntivo 2017 Impegnato 2018 Previsioni 2019

A) Fondo Pluriennale Vincolato Entrata corrente 1.084.147,82 754.282,47 1.140.092,43 983.385,87

AA)Recupero disavanzo di amministrazione da

esercizio precedente234.000,00 234.000,00 234.000,00 234.000,00

B) Totale titoli (I+II+III) 28.606.470,66 29.041.268,38 29.972.211,83 31.441.645,52

C)

Entrate Titolo 4.2.6 - Contributi agli investimenti

direttamente destinati al rimborso dei prestiti da

amministrazioni pubbliche

D) Spese titolo I 25.860.360,30 25.743.820,98 25.910.621,07 30.776.719,44

DD) Fondo pluriennale di parte corrente (di spesa) 1.262.342,25 1.140.092,43 983.385,87 541.678,04

E)Spese Titolo 2.4 - Altri trasferimenti in conto

captiale56.403,48

F) Rimborso prestiti parte del titolo Titolo IV 2.682.308,24 2.271.739,40 2.709.768,51 3.319.501,95

G)Differenza di parte corrente

A - AA + B + C + D - E - F-404.795,79 405.898,04 1.274.528,81 -1.905.190,00

H)Utilizzo avanzo di amministrazione applicato

alla spesa corrente [eventuale]1.735.047,68 366.833,03 344.642,20 635.190,00

I)Entrate diverse destinate a spese correnti di

cui:250.000,00 490.000,00 477.710,56 1.270.000,00

-contributo per permessi di costruire 250.000,00 490.000,00 477.710,56 470.000,00

-anticipazione liquidità 500.000,00

- fondo rotatività 300.000,00

L)Entrate correnti destinate a spese di

investimento di cui:

-proventi da sanzioni per violazioni al codice

della strada

- altre entrate (specificare)

M)Enttrate da accensione di prestiti destinate a

estinzione anticipata dei prestiti

Altri trasferimenti in conto capitale

1.580.251,89 1.262.731,07 2.096.881,57 0,00

P)Utilizzo avanzo di amministrazione per spese

diintestimentoù1.601.787,57 785.780,94 953.445,26 300.000,00

Q)Fondo Pluriennale Vincolato Entrata

investimenti1.895.673,73 2.714.801,82 3.475.109,47 6.562.158,18

R) Totale titoli (IV+V + VI) 1.572.512,58 2.697.988,94 7.021.303,25 8.003.511,15

C)

Entrate Titolo 4.2.6 - Contributi agli investimenti

direttamente destinati al rimborso dei prestiti da

amministrazioni pubbliche

I)

Entrate di parte capitale destinate a spese

correnti in base a specifiche disposizioni di

legge o dei principi contabili

250.000,00 490.000,00 477.710,56 1.270.000,00

S1) Entrate titolo 5.2

S2) Entrate titolo 5,3

T) Entrate 5,4

L)Entrate correnti destinate a spese di

investimento di cui:

M)Enttrate da accensione di prestiti destinate a

estinzione anticipata dei prestiti

U) Spese Titolo II 1.513.316,37 1.713.627,83 3.771.701,29 13.595.669,33

UU) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale di

spesa2.714.801,82 3.475.109,47 6.562.158,18 3.611.430,00

V) Spese titolo 3,1

E)Spese Titolo 2.4 - Altri trasferimenti in conto

captiale56.403,48

648.259,17 519.834,40 638.287,95 0,00

2.228.511,06 1.782.565,47 2.735.169,52 0,00Saldo netto totale

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE

Saldo di parte capitale

(P + Q+ R+ C - I - S1 -S2 - T + L - M - U - V + E)

Saldo di parte corrente (G + H + I - L + M))

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

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99

Nella tabella precedente la riga G (differenza di parte corrente) dell’anno 2018 è di importo pari a – 1.048.088,21. L’importo è dovuto a tre diverse componenti: � Applicazione dell’avanzo di amministrazione vincolato per la parte corrente:

- 248.088,21 per la copertura del disavanzo di amministrazione derivante dall’applicazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (si veda più sotto alla voce Risultato di amministrazione)

� € 500.000 somme incassate al Titolo 4 dell’Entrata destinate al finanziamento di spese correnti, oneri di urbanizzazione.

� €. 300.000 somme derivanti dal fondo rotatività. Risultato di amministrazione – Evoluzione storica

DESTINAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018

12.571.946,61 13.761.959,23 13.577.213,94 15.492.070,68 17.214.522.96

Accantonamenti 1.027.771,13 1.177.771,13 467.997,06 556.159,96 558.912,36

Fondo Crediti Dubbia Esigibilità 10.440.893,78 10.893.893,78 12.119.712,56 13.810.951,77 15.686.104,42

Avanzo vincolato destinato a spese

correnti 3.242.413,99 3.340.041,08 3.237.384,02 3.328.336,72 3.561.094,55

Avanzo vincolato destinato ad

investimenti 3.192.314,66 3.126.586,95 1.358.465,42 1.191.691,80 783.121,98

Fondi destinati ad investimenti 982.801,76 1.105.759,84 1.170.053,03 794.854,13 546.435,87

Avanzo di amministrazione libero - 6.314.248,71 - 5.882.093,55 - 4.776.398,15 - 4.189.923,70 -3.921.146,22

Si è ritenuto necessario, per non appesantire la gestione corrente ma comunque soddisfare pienamente la filosofia sottesa alla norma, sfruttare interamente il periodo previsto e procedere a dare copertura al disavanzo tecnico a quote costanti per gli esercizi dal 2015 al 2042. L’impostazione indicata nella relazione illustrativa al rendiconto 2014 ha trovato conferma con l’emanazione del Decreto 2/04/2015 del Ministero dell’Interno. L’ente ha deliberato di finanziare in via prioritaria la singola quota del disavanzo con lo svincolo delle quote vincolate del risultato di amministrazione formalmente attribuite dall’ente (oneri urbanizzazione).

LA DISTRIBUZIONE DEL FCDE 2016 (RSO e ISOLE) Valori in milioni di euro e pro capite

CLASSI DEMOGRAFICHE NUMERO

E AREE TERRITORIALI COMUNI MLN. DI EURO € PRO CAPITE

DISTRIBUZIONE DEL 10% DEL COMPARTO CON FCDE PRO CAPITE PIÙ ELEVATO

1 - FINO A 1.000 190 11,2 136

2 - DA 1.001 A 5.000 237 80,0 132

3 - DA 5.001 A 10.000 106 92,0 121

4 - DA 10.001 A 20.000 77 121,0 111

5 - DA 20.001 A 60.000 76 303,9 119

6 - DA 60.001 A 100.000 22 182,3 112

7 - DA 100.001 A 250.000 8 125,7 98

8 - OLTRE 250.000 9 816,1 108

NORD 205 378,1 117

CENTRO 116 578,8 107

SUD E ISOLE 404 775,2 112

TOTALE 10% con FCDE più alto 725 1.732,1 111

TOTALE 90% restante 6502 1.199,0 29

ITALIA (ESCLUSE RSS NORD) 7227 2.931,1 51

Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF-RGS

FCDE 2016 - PARTE CORRENTE

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100

Gli accantonamenti obbligatori aggravano le tensioni nel campo della spesa corrente il cui livello è sceso nel complesso degli enti di circa il 7% tra il 2010 e il 2016 (senza tener conto dell’inflazione ed escludendo quote rigide come i rifiuti e il TPL). (da AUDIZIONE - COMMISSIONI BILANCIO CONGIUNTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI del 7/11/2017 – pag. 5)

Equilibri di cassa Gli equilibri di cassa individuano la capacità dell’ente di garantire il pagamento delle obbligazioni assunte attraverso la riscossione delle proprie entrate. In caso di temporanee difficoltà l’ordinamento prevede:

a) ai sensi dell’art. 222 del D.Lgs. n. 267/2000, la possibilità di attivare l’anticipazione di tesoreria entro i limiti del 3/12 delle entrate correnti accertate nel penultimo esercizio precedente. Fino a tutto il 31/12/2015 tale limite è stato elevato ai 5/12 (art. 1, comma 542, legge n. 190/2014);

b) ai sensi dell’art. 195 del D.Lgs. n. 267/2000, la possibilità di utilizzare in termini di cassa entrate aventi specifica destinazione, entro i limiti previsti per il ricorso all’anticipazione di tesoreria;

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101

Gli equilibri finanziari di cassa – Evoluzione

2015(rendiconto)

2016(rendiconto)

2017(rendiconto)

2018(incassato)

Fondo di cassa iniziale 6.403.544,06 6.604.282,86 3.159.240,91 1.526.503,40

Titolo I

Entrate correnti di natura

tributaria. Contributiva e

perequativa

17.918.068,64 17.293.251,52 17.130.057,19 19.250.191,78

Titolo II Trasferimenti correnti 2.778.655,89 3.801.800,28 4.166.462,39 4.109.571,05

Titolo III Entrate Extratibutarie 4.930.779,09 4.657.318,50 4.465.132,06 4.866.064,68

Titolo IV Entrate in conto capitale 1.031.921,57 1.148.026,62 1.253.411,30 1.697.190,98

Titolo VEntrate da riduzione di attività

finanziarie552.001,01

Titolo VI Accensione di presititi 480.512,48 1.491.951,68

Titolo VIIAnticipazione da Istituto

tesoriere/cassiere

Titolo IX Entrate da servizi per c/tezi 10.880.762,21 22.475.304,12 25.489.957,09 23.221.343,69

44.495.732,47 56.460.496,38 55.664.260,94 56.162.817,26

2015(rendiconto)

2016(rendiconto)

2017(rendiconto)

2018(incassato)

Titolo I Spese correnti 23.550.756,49 27.174.280,23 25.160.288,09 24.138.849,37

Titolo II Spese in c/capitale 1.514.811,51 1.279.274,31 1.547.146,43 3.054.860,25

Titolo IIISpese per incremento di

attività finanziarie

Titolo IV Rimborso di prestiti 2.220.665,03 2.682.308,24 2.271.739,40 2.709.768,51

Titolo VChiusura anticipazioni ricevute

da Istituto tesoriere/cassiere

Titolo VIIUsciti per conto terzi e partite

di giro10.605.216,58 22.165.392,69 25.158.583,65 23.115.519,05

37.891.449,61 53.301.255,47 54.137.757,57 53.018.997,18

6.604.282,86 3.159.240,91 1.526.503,37 3.143.820,08

Spese

Totale Spese

Saldo di cassa finale

Entrate

Totale Entrate

Fonte: elaborazioni IFEL su dati CCCB 2010-2017

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ANALISI DELLA SPESA PER SERVIZI Valore

procapite €

Posizione nel cluster DEM

reg.

Posizione nel cluster DEM

naz.

Posizione Italia

SERVIZI PER LO STATO 16 7 126 3.842

Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico 16 4 84 3.712

SERVIZI DI ISTRUZIONE 80,7 3 92 2.681

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi 63,6 1 56 1.502

Scuola materna 3,4 7 246 4.745

Istruzione elementare 6,1 11 286 5.058

Istruzione media 7,7 3 98 2.270

SERVIZI PER LA CULTURA, TEMPO LIBERO, SPORT 48,4 10 93 1.468

SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI 191 4 59 778

Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori 63,9 1 20 199

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 49,6 10 296 3.108

Strutture residenziali e di ricovero per anziani 0 12 184 1.903

Servizi di prevenzione e riabilitazione 76,7 1 5 32

Servizio necroscopico e cimiteriale 0,4 13 379 6.695

Edilizia residenziale pubblica e edilizia economica popolare 0,3 6 180 1.743

SERVIZI AL TERRITORIO 376,1 1 52 1.669

Polizia municipale 53,3 1 55 1.053

Servizio smaltimento rifiuti 223,6 1 45 653

Trasporti pubblici locali e servizi connessi 5,4 9 164 904

Illuminazione pubblica e servizi connessi 27,6 8 143 5.211

Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 18,5 10 181 5.175

Parchi e servizi per la tutela verde e ambiente 30,5 3 45 639

Servizio idrico integrato 0 12 376 6.899

Urbanistica e gestione del territorio 17,1 2 96 1.165

Servizio di protezione civile 0 12 346 4.806

INDICATORI GENERALI SULLA GESTIONE Valore

Val. medio

nel cluster DEM reg.

Posizione nel cluster DEM reg.

Val. medio

nel cluster DEM naz.

Posizione nel cluster DEM naz.

Val. medio Italia

Posizione Italia

Equilibrio delle partite correnti % 103,8 80,8 3 88,1 167 90,4 3.439

Autonomia finanziaria % 86,8 86,9 8 87,2 276 85,5 5.160 Incidenza spesa per il personale sulle entrate correnti % 22,3 23,7 9 22,1 196 22,7 4.404

Incidenza del debito totale sulle entrate correnti % 213,6 99 1 65,5 4 73,6 190

Capacità della restituzione del debito % 100 96,8 4 97,1 77 96,5 1.111 Velocità di pagamento delle spese correnti % 69,3 75,5 11 73,5 291 74,7 6.186

Velocità di pagamento delle spese in c/capitale % 71,6 32,4 2 45,1 96 51,2 2.399

Incidenza dei residui attivi da esercizi precedenti - parte corrente % 46,9 25,2 1 35,7 112 38,9 901

Incidenza dei residui passivi da esercizi precedenti - parte corrente % 4,8 5,2 4 9,4 195 9,8 3.297

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INDICATORI GENERALI SULLA GESTIONE Valore

Val. medio

nel cluster

DEM reg.

Posizione nel cluster DEM reg.

Val. medio

nel cluster DEM naz.

Posizione nel cluster DEM naz.

Val. medio Italia

Posizione Italia

ENTRATE CORRENTI PROPRIE Entrate tributarie accertate - Pressione tributaria € p.c. 743,8 638 1 595,4 45 649 1.428

di cui incassate nell’anno € p.c. 558,6 509,9 2 437,2 57 490 1.871

CAPACITÀ RISCOSSIONE ENTRATE TRIBUTARIE % 75,1 79,9 12 73,4 211 75,5 5.328

Entrate extra tributarie accertate € p.c. 198,6 205,5 7 165,8 119 225,7 2.913

di cui incassate nell’anno € p.c. 144,3 131,2 4 94,1 71 133,2 2.200 CAPACITÀ RISCOSSIONE ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE % 72,7 63,8 3 56,7 98 59 2.941

PARAMETRI DEFICITARI

Le voci sottoriportate sono una traduzione semplificata della versione curata e pubblicata dal Ministero dell’Interno. Ciascuna voce, infatti, non di rado comprende aggiunte: specificazioni, eccezioni, integrazioni ai sensi di leggi, articoli, commi, variamente numerati e codificati, anche mutevoli di anno in anno, aggiunte che tuttavia non cambiano la natura del fenomeno rappresentato. Per semplicità di lettura si è ritenuto di non riproporle.

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Risultato contabile di gestione negativo in misura superiore al 5% delle entrate correnti

Residui attivi di nuova formazione generati dalla gestione di competenza, relativi ai titoli I e III, per un importo superiore al 42 % rispetto alle Entrate accertate dei medesimi titoli I e III

Ammontare dei residui attivi generati dalla gestione dei residui attivi relativi ai titoli I e III superiore al 65 % delle Entrate accertare relative ai titoli I e III dell’anno di competenza

Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa corrente

Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all’articolo 159 del Tuoel

Incidenza della spesa complessiva per il personale in rapporto al volume complessivo delle Entrate correnti dai titoli I, II e III, > al 40% per i Comuni < 5.000 abitanti; > al 39% per i Comuni da 5.000 a 29.999 abitanti; e > al 38% per i Comuni più grandi (valori al netto dei contributi di Regioni e altri enti pubblici per finanziare spese di personale)

Incidenza dei debiti da finanziamento non assistiti da contribuzioni: > 150% delle Entrate correnti per i Comuni con risultato contabile di gestione positivo; >120% per i Comuni con risultato contabile di gestione negativo

Incidenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio superiore all’1% sulle Entrate correnti accertate; l’indice si considera negativo se tale soglia viene superata negli ultimi tre esercizi finanziari

Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5% rispetto alle entrate correnti

Ripiano di squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all’art. 193 del Tuoel con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente

Dati estrapolati dal sito “LA POSTA DEL SINDACO” –

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I NUOVI PARAMETRI DAL 2019: Il D.M. dell’Interno del 28 dicembre 2018, comunicato sulla G.U. del 12 gennaio 2019, ha approvato in via definitiva i parametri di deficitarietà strutturale per il triennio 2019-2021, che entrano in vigore a partire dal rendiconto dell’esercizio 2018: la nota positiva che emerge può essere rintracciata nel fatto che, essendo i nuovi parametri di deficitarietà elaborati per meglio rispondere alla necessità di evidenziare situazioni di criticità nei bilanci degli enti locali, l’ente non presenta nel bilancio di previsione 2019/2021 indicatori fuori norma, a differenza che nel passato quando con i vecchi parametri l’ente presentava ormai stabilmente 2 parametri eccedenti.

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4.4 Organi istituzionali Organi politici GIUNTA: Sindaco Stefania Signorini (proclamazione 26/06/2018) Assessori: Al Diry (Vice Sindaco), Barchiesi, Giacanella, Rossi, Mondaini CONSIGLIO COMUNALE Presidente: Goffredo Brandoni Struttura organizzativa Organigramma: Segretario Generale: Rossella Bartolini (fino al 31/10/2018); Nocelli Francesco Maria (dal 01/11/2018) Numero dirigenti: 4 Numero posizioni organizzative: 15 4.5 Risorse umane Per il raggiungimento degli obiettivi è fondamentale, oltre che la disponibilità di risorse finanziarie, anche l’apporto delle risorse umane sia sotto il profilo quantitativo (numero di persone necessarie allo svolgimento dei servizi, individuato nella dotazione organica) che sotto il profilo qualitativo (adeguatezza delle competenze e delle professionalità, disponibilità al cambiamento, senso di appartenenza, grado di autonomia e di coinvolgimento). Nell’ultimo decennio la provvista di personale è stata caratterizzata da un quadro normativo via via più restrittivo, sia in termini di reclutamento del personale che in termini di incentivazione. La conseguenza è stata quella di un progressivo invecchiamento e di una costante riduzione del personale in servizio, a fronte di nuovi carichi di lavoro e di un quadro normativo in costante evoluzione che richiede un aggiornamento professionale continuo. I tagli alla formazione hanno ulteriormente compromesso il quadro, rendendo difficile l’attuazione di un percorso di adeguamento delle competenze e professionalità necessarie a garantire un buon livello di erogazione dei servizi. Di seguito analizzeremo l’aspetto delle risorse umane sotto il profilo organizzativo, della dotazione organica e connesso andamento occupazionale nonché dell’andamento della spesa.

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4.5.1 Struttura organizzativa

ASSETTO MACRO – STRUTTURALE - GC n. 46 del 07/02/2019 (in vigore dall’1/03/2019)

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4.5.2 Dotazione organica Personale per categoria e genere (comprende tutto il personale a tempo indeterminato – anno 2017). Categoria A B C D Dirigenza Totale Maschi 0 2 82 Femmine 0 1 88 Totale 0 42 71 54 3 170

Classe di età A B C D Dirigenza Totale

18-29 0 1 2 0 0 3 30 – 39 0 5 15 3 0 23 40 – 49 0 16 17 14 0 47 50 – 59 0 16 32 25 3 76

> 59 0 4 5 12 0 21 Totale 0 42 71 54 3 170

Titolo di studio

A B C D Dirigenza Totale

Scuola dell’obbligo

0 22 8 4 0 34

Diploma 0 17 36 24 0 77 Laurea 0 3 27 26 3 59 Totale 0 42 71 54 3 170

DOTAZIONE ORGANICA UNITA’

(i valori sono riportati a titolo puramente indicativo, a fronte del principio del progressivo superamento del concetto di dotazione organica sancito dall’art. 17 co. 1 lett. q) della L. 7/8/2015 n. 124).

RICOPERTI AL 31/12/2017 VACANTI AL 31/12/2017

170 125 4.5.3 Andamento occupazionale e della spesa di personale

Modifiche dotazione organica

(situazione al 31 dicembre di ogni anno)

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Cessazioni 7 5 2 2 6 7 Assunzioni 0 7 7 1 - 8 169 171 176 175 169 170 Per erogare servizi è necessario possedere una struttura organizzata dove l’onere per il personale acquisisce, per forza di cose, un’importanza preponderante su ogni altro fattore produttivo. Dall’analisi dei successivi indicatori è comunque evidente che il costo medio del personale ha una diminuzione costante nel tempo.

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La spesa di personale sostenuta nell’anno 2017 rientra nei limiti di cui all’art.1, comma 557 e 557 quater della Legge 296/2006.

SPESA PER PERSONALE DELLO STATO E DEI COMUNI. ANDAMENTO 2011-2016 (Numeri indice (2011=100))

Fonte: elaborazione IFEL su dati ISTAT ottobre 2017

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5. Gli indirizzi e gli obiettivi strategici dell’ente L’amministrazione comunale intende concentrare l’attività politico/amministrativa in azioni che favoriscano la crescita sociale, economica e culturale dei cittadini, nella piena consapevolezza che il benessere della nostra comunità non può fermarsi a valutazioni meramente economiche ma è necessario che la qualità della vita sia declinata anche in termini di miglioramento delle condizioni ambientali e di opportunità sociali e relazionali.

L’amministrazione comunale durante il mandato 2018–2023 concentrerà la sua azione su 16 linee di sviluppo, che saranno articolate in indirizzi e obiettivi strategici, così come emergono nel programma di mandato.

Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 64 in data 14/09/2018 sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo che si elencano in estrema sintesi:

1. PROGRAMMAZIONE E BILANCIO 2. PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA E COMUNICAZIONE 3. VALORI E FUNZIONI URBANE E TERRITORIALI PER LA CITTA’ DEL FUTURO 4. SVILUPPO ECONOMICO E COMMERCIO 5. RICERCA DI NUOVE RISORSE 6. RIQUALIFICAZIONE AREE DEGRADATE 7. CURA DELL’AMBIENTE E DELTERRITORIO 8. OPERE PUBBLICHE E PATRIMONIO 9. SICUREZZA 10. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE 11. SCUOLA E DESTINAZIONI GIOVANI 12. CULTURA E TURISMO 13. PROMOZIONE DELLO SPORT 14. POLITICHE SOCIALI 15. CASTELFERRETTI 16. QUARTIERI

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Riepilogo delle missioni di spesa

COD. MISSIONI DI SPESA 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE 02 GIUSTIZIA 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI 06 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO 07 TURISMO 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ 11 SOCCORSO CIVILE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA 13 TUTELA DELLA SALUTE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE 18 RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI 20 FONDI E ACCANTONAMENTI 50 DEBITO PUBBLICO 60 ANTICIPAZIONI FINANZIARIE

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5.1 Gli obiettivi strategici per missioni di spesa

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Aumento delle entrate E’ stato creato e verrà ulteriormente potenziato l’Ufficio bandi e progetti speciali per aumentare il reperimento di entrate straordinarie che possono derivare da bandi regionali, nazionali ed europei. Verrà razionalizzato il patrimonio comunale incentivando la vendita di beni e favorendo la trasformazione del diritto di superficie in proprietà. Recupero delle imposte comunali e miglioramento della capacità di riscossione Si proseguirà inoltre nella gestione oculata e trasparente delle risorse, ponendo la massima attenzione al recupero delle imposte comunali e, più in generale, al costante miglioramento della capacità di riscossione. Sarà mantenuto e potenziato l’Ufficio Comunale di riscossione coattiva che rappresenta un vanto per la nostra Amministrazione, tra le pochissime che ha rinunciato oramai dal 2009 ad avvalersi di Equitalia (ora Agenzia Entrate Riscossione) per gestire in modo autonomo tali procedure ed ha consentito di instaurare un rapporto più collaborativo con i contribuenti, senza azioni invasive e con grande disponibilità al dialogo ed alla composizione delle situazioni più complicate. Semplificazione e alleggerimento della fiscalità locale L’amministrazione deve fare il possibile per non gravare ulteriormente su cittadini e imprese, non introducendo aumenti di tassazione ed in particolare: - evitando aumenti dell’addizionale Irpef; - evitando l’introduzione della tassa di soggiorno; - individuando agevolazioni per i residenti che intendano avviare attività economiche sul nostro territorio, almeno per il

primo anno di attività; - individuando agevolazioni per favorire la riqualificazione del centro storico, una volta completato l’iter urbanistico per la

sua definizione; - contrastando l'evasione fiscale e l’elusione. Ulteriori interventi di semplificazione e riduzione verranno poi progressivamente introdotti sul fronte dell’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta sulla pubblicità, per favorire le piccole imprese del territorio. Tutto ciò mantenendo l’impegno di implementare gli stanziamenti per concedere agevolazioni e riduzioni di tariffe ai soggetti che, sulla base dei regolamenti comunali, ne abbiano diritto. Semplificazione e razionalizzazione delle società partecipate Saranno razionalizzate le partecipazioni societarie detenute dal Comune, proseguendo nel solco di quanto già realizzato negli ultimi anni, per dismettere le quote non istituzionali e reperire risorse per gli investimenti sul territorio. PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA E COMUNICAZIONE Negli ultimi 20 anni si è assistito a un profondo cambiamento del contesto economico istituzionale. La società e le istituzioni pubbliche sono cambiate: il potere dello Stato si è diluito a causa del processo di globalizzazione e integrazione europea e le istituzioni locali hanno attraversato anni di profonda crisi finanziaria ed economica.

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Inoltre le nuove tecnologie smaterializzano e rendono interdipendenti i mercati e le relazioni interpersonali ed offrono nuove opportunità di incontro e di organizzazione delle persone. In questo contesto tanto più l’autorità si disaggrega in molteplici centri di potere tanto più è forte il bisogno di una politica che mantenga unita la comunità, riavvicini i cittadini alle proprie istituzioni locali, risvegli un ritrovato sentimento di apparenza e senso civico. L’amministrazione intende: - realizzare e utilizzare profili social (Facebook, Instagram) del Comune per diffondere in modo rapido le informazioni utili ai

cittadini, oltre che aprire nuovi canali di comunicazione; - migliorare il sito web istituzionale rendendolo più facile da consultare, utile e accattivante e potenziare il canale Whatsapp

Falconara; - sperimentare il servizio della diretta streaming per seguire il Consiglio comunale anche a distanza, per favorire la

conoscenza dell’attività amministrativa; - dare continuità alle “giornate della trasparenza”, occasioni di incontro tra gli amministratori e i cittadini, organizzate dalle

associazioni dei consumatori e attivare tutti gli strumenti per favorire la trasparenza amministrativa; - istituire la “Consulta delle donne” per raccogliere istanze, segnalazioni, suggerimenti e progetti; - riattivare la “Consulta del commercio”; - rafforzare la collaborazione con le Associazioni e gli organismi di volontariato che rappresentano una straordinaria risorsa

della comunità in quanto la rendono più unita e diffondono la cultura della solidarietà; - organizzare periodicamente sedute di Giunta nei quartieri per favorire il confronto e il dialogo con i cittadini e la

conoscenza da parte degli amministratori delle criticità del territorio. CUC La C.U.C. è una struttura organizzativa autonoma costituita nel dicembre 2015 tra i Comuni di Camerata Picena, Chiaravalle e Falconara Marittima per le acquisizioni di beni, servizi e lavori non acquisibili autonomamente, secondo le specifiche disposizioni di legge applicabili ai Comuni non capoluogo di provincia. L’Amministrazione intende sostenere e potenziare tale struttura ritenendola indispensabile e strategica per l’Ente, in quanto ad essa sono assegnate le funzioni relative alla fase di affidamento dei contratti pubblici più importanti. L’Amministrazione, dopo aver verificato il numero delle risorse umane che prestano effettivamente servizio nella C.U.C., procederà, se necessario, ad un suo potenziamento. La CUC dovrà inoltre essere messa nelle condizioni di svolgere entro breve (18 ottobre 2018) le gare telematiche, pertanto l’Amministrazione, in accordo con gli altri Comuni, reperirà i fondi necessari per dotare la CUC di un’idonea piattaforma informatica. Laboratorio in “Comune” L’amministrazione continuerà a collaborare con i Comuni di Ancona, Jesi, Fabriano e Senigallia per la progettazione e gestione di percorsi formativi in modalità aggregata. RICERCA DI NUOVE RISORSE Un primo concreto segnale è l’istituzione dell’Ufficio Bandi, Finanziamenti e Progetti Speciali per l’attivazione di canali di finanziamento differenziati per opere e progetti, caratterizzato da ampia trasversalità rispetto ai Servizi del Comune, con finalità di promuovere lo sviluppo del territorio e il benessere dei cittadini. L’Amministrazione si impegna a sostenere le iniziative già avviate (la realizzazione della Biciclovia del Conero di cui è Capofila di 10 Comuni; la candidatura dell’edificio ex Fanesi e della ex Scuola rurale di via Poiole nel circuito ciclo-turistico “Cammini e Percorsi”; D.M. 468 del 27/12/2017 - Progettazione e realizzazione interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina; realizzazione pista ciclabile Castelferretti-Falconara; contributi regionali per l’ approvazione o aggiornamento del regolamento comunale e individuazione dei siti idonei in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione; POR MARCHE FSE 2014/2020 - progetti di crescita, integrazione ed occupazione promossi dai Comuni a favore di soggetti disoccupati, residenti nella regione Marche. Il Comune si impegna allo stesso modo ad attivare ogni altra possibile iniziativa per catturare risorse pubbliche senza gravare sul Bilancio Comunale.

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OPERE PUBBLICHE E PATRIMONIO L’amministrazione intende avere cura del territorio e del patrimonio comunale. Le risorse finanziarie esistenti saranno utilizzate per rendere la città più sostenibile, inclusiva, funzionale e sicura. In particolare verranno utilizzate per la manutenzione straordinaria e per la conservazione/riqualificazione del patrimonio esistente - monitorate tutte le infrastrutture presenti nel territorio e avviate campagne di indagini specialistiche; - completate le verifiche sismiche delle scuole comunali di costruzione non successiva al 1984, che ancora non sono state

soggette alla verifica di vulnerabilità sismica facendo seguito a quelle già verificate e partendo da criteri di vetustà delle strutture, delle tipologie costruttive utilizzate, o di particolari segnali di degrado manifestatesi nel tempo;

- rinnovate diverse quattro centrali termiche previste nella convenzione CONSIP; - eseguite verifiche strutturali del Castello e verifiche di vulnerabilità sismica di Palazzo Bianchi; L’amministrazione comunale possiede un cospicuo patrimonio immobiliare che è sua intenzione valorizzare. Per i beni immobili non strategici intende al contrario dare impulso alla politica di dismissione già intrapresa dalla passata amministrazione, soprattutto al fine di finanziare la realizzazione di nuovi investimenti. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE L’organizzazione del Comune è lo strumento per assicurare i servizi ai cittadini e alle imprese. Tutta l’organizzazione del Comune di Falconara è stata oggetto di una profonda riorganizzazione che ha comportato: - la chiusura di società ed enti e la reinternalizzazione delle attività; - la riduzione delle posizioni dirigenziali; - la parziale redistribuzione del personale al fine della valorizzazione delle competenze acquisite; - la forte riduzione della spesa del personale, anche oltre le previsioni normative che si sono succedute nel tempo. L’amministrazione intende: - proseguire la politica di contenimento della spesa di personale; - proseguire l’impegno per l’applicazione delle norme in materia di anticorruzione e trasparenza; - apportare alcune modifiche alla struttura al fine di razionalizzarla, rendendola più vicina alle esigenze dei cittadini e

aumentando la velocità di attuazione delle politiche amministrative; - valorizzare il personale meritevole e capace, tramite la previsione nei concorsi per le nuove assunzioni di una riserva a

favore del personale interno; - instaurare un positivo e continuo confronto con il personale in modo da acquisire importanti informazioni sul c.d. “clima

aziendale”. Ciò consentirà di conoscere come i lavoratori percepiscono l'organizzazione nella quale agiscono, sui rapporti che vi sono all'interno della struttura organizzativa e sui possibili consigli per il miglioramento attività. In particolare ciò consentirà di conoscere i motivi di soddisfazione e di insoddisfazione che influiscono nel determinare il livello di coinvolgimento, di motivazione e di impegno con il quale le risorse lavorano. - promuovere iniziative per la riscoperta del senso, significato, valore e dignità del lavoro all’interno della amministrazione

locale.

SEGRETERIA GENERALE – AFFARI ISTITUZIONALI - SUPPORTO GIURIDICO AMMINISTRATIVO – GARE/CONTRATTI -

RISORSE ASSEGNATE

RISORSE UMANE PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO - n. 1 unità con profilo professionale di Funzionario Amministrativo-Finanziario CAT. D accesso D3 (dr. Canonici); - n. 2 unità con profilo professionale di Istruttore Direttivo Amministrativo-Finanziario CAT D accesso D1, (dr. Giacometti;

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Novelli); - n. 1 Istruttore Amministrativo - contabile (Fabrizi), di cui nella misura di 2/3 della prestazione lavorativa; - n. 1 Collaboratore Professionale Amministrativo (Molinari); - n. 1 Collaboratore Professionale Amministrativo (Cantile). PERSONALE A TEMPO DETERMINATO - n. 1 unità part - time con profilo professionale di Istruttore Cat. C (Giulia Di Rosa) RISORSE STRUMENTALI n. 8 PC n. 1 Terminale n. 1 Stampante n. 1 Fax n. 1 PC portatile n. 9 Monitor LCD n. 2 Fotocopiatrici multifunzione di cui una utilizzata da più servizi n. 1 Timbro a secco

U.O.C. CONTABILITÀ E BILANCIO RISORSE ASSEGNATE RISORSE UMANE n. 1 Dirigente a t. d. n. 1 Funzionario Responsabile Servizio Cat. D/2 n. 1 Funzionario Amministrativo Cat. D/3 – p.t. n. 2 Istruttori Amministrativi Cat. C/3 – di cui n. 1 p.t. n. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C/2 – p.t. n. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C/2 – fino al 31/05/2018 n. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C/1 – fino al 28/09/2018 poi a comando a 18 ore (dal

1/11/2018 fino al 31/12/2018) n. 1

Collaboratori amministrativi

Cat B/3 (dal 1/06/2018)

RISORSE STRUMENTALI n. 8 P.C.; n. 2 stampanti; n. 1 stampante multifunzione; n. 8 calcolatrici. Grado di utilizzo: 100% in quanto nessuna attività è svolta manualmente o con altro sistema.

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U.O.C. ECONOMATO E PROVVEDITORATO

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE

personale a tempo indeterminato: n. 5 unità Ricoperti - Istruttore Direttivo Amministrativo D2 1 - Istruttore Amministrativo Contabile C3 2* - Esecutore Amministrativo B3 2

* n. 1 unità svolge pratiche amministrative anche per la U.O.C. SIC RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE: - N. 3 Terminali; - N. 2 Personal Computer; - N. 1 Stampante laser; - N. 1 Fotocopiatrice; - N. 5 Calcolatrici;

U.O.C. TRIBUTI RISORSE UMANE DA IMPIEGARE: PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO: n. 13 unità n. 1 Funzionario amministrativo Cont. n. 1 Istr.Direttivo Amm.vo Finanz. n. 5 Istr. Amm.vo Cont. Di cui n.1 unità in collaborazione con il Servizio Segreteria n. 1 Ufficiale della riscossione part-time 30 ore n. 1 Istr.Tecnico Geometra n. 4 Collab. Prof. Amm. PERSONALE A TEMPO DETERMINATO: n.1 unità PERSONALE DISTACCATO: n. 1 unità n. 1 Istruttore di vigilanza RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE: - N. 19 Videoterminali/Personal computer - N. 8 Stampanti - N. 2 Fotocopiatrice/stampante - N. 15 Calcolatrici - N. 1 Fax

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UOC STABILI COMUNALI IMPIANTI SPORTIVI ED EDILIZIA CIMITERIALE

RISORSE UMANE: uoc stabili, imp. sportivi e ed. cimiteriale e uoc infrastrutture e urbanizzazioni Personale tecnico Le risorse umane da impiegare si suddividono, sostanzialmente, in personale tecnico con qualifica di ingegnere o geometra, in personale amministrativo di ausilio dei precedenti e di personale operativo con qualifica di operaio. Personale tecnico

1. Funzionario tecnico – D4 2. Funzionario tecnico – D5 3. Istruttore Direttore Tecnico – D1 4. Istruttore Tecnico – Geometra – C3

Personale amministrativo 5. Istr. Dir. Amm.vo Finanziario – D3 6. Istr. Amministrativo Contabile – C3 7. Istr. Amm.vo Contabile – C4

RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE A livello degli uffici è in dotazione la seguente strumentazione:

• FAX n° 1 • Fotocopiatricie stampante multifunzione n° 1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Computer fissi n° 6 • Computer portatili n° 1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Stampanti n° 3 • Scanner n° 1 • Plotter n° 1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Macchine fotografiche n° 2(in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Calcolatrici 3 • Stazioni totali per rilievi n° 1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Sclerometro n° 1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • Distanziatore Laser n°1 (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio) • N ° 1 Fiat Punto CN346K • “ 1 Fiat Doblò CA 411 TA • “ 1 Fiat Panda nuova 1.1 actial 5p CM882XS (in comune con UOC Infrastrutture e UOC Patrimonio)

A livello informatico vi sono le licenze per programmi di contabilità cantieri, sicurezza cantieri, calcolo strutturale.

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U.O.C. SERVIZI DEMOGRAFICI

RISORSE UMANE ASSEGNATE: Dirigente Dott.ssa Daniela del Fiasco Funzionario Responsabile P.O. n. 1 Istruttori Direttivi Amm.vi n. 2 Istruttori Amministrativi n. 3 Collaboratori Amministrativi n. 2 (di cui una unità con riduzione orario ai sensi L.104/92) RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE: Risorse strumentali assegnate (sedi comunali via Roma n. 2 e piazza Libertà n.11) : N. 14 PC N. 12 STAMPANTI N. 3 FAX N. 3 STAMPANTI MULTIFUNZIONE N. 1 CALCOLATRICE N. 1 MACCHINA FOTOGRAFICA N. 6 LETTORI SMART-CARD

U.O.C. SVILUPPO INFORMATICO RISORSE UMANE DA IMPIEGARE: PERSONALE a TEMPO INDETERMINATO: al 31/12/18 N. unità

in servizio

Dirigente 1

Istruttore Direttivo Analista 1

Istruttore Direttivo Programmatore (part-time verticale di 6 mesi) 1

Istruttore Programmatore (part-time 50%) 1

Collaboratore Amministrativo 1

TOTALE 5

U.O.C. GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E SVILUPPO ORGANIZZATIVO RISORSE UMANE ASSEGNATE: Dirigente …………………………..……. 1 Istruttori Direttivi Amm.vi ………. .…… 4 Istruttori Amm.vi ………………… .. .… 4 (di cui n. 1 assegnato al 50%) =============================== T O T A L E ………………… ……. 9

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RISORSE STRUMENTALI ASSEGNATE: Videoterminali e PC n. 9 Calcolatrici: n. 8 Stampanti: n. 1 in uso condiviso con il servizio finanziario Fax: n. 0 Fotocopiatrice: n. 1 in uso condiviso con il servizio finanziario Distruggi-documenti: n. 2

U.O.C. AFFARI GENERALI E CONTENZIOSO – SERVIZIO CONTENZIOSO

RISORSE UMANE ASSEGNATE: Dirigente Dott.ssa Daniela Del Fiasco Istruttore Direttivo Amm.vo 1 Istruttore Amministrativo 1 RISORSE STRUMENTALI ASSEGNATE Terminale 1 PC 1 Stampante 1 in uso condiviso con altri uffici Fotocopiatrice 1 multifunzione condivisa con vari uffici Fax 1 Calcolatrice 1 Distruggi documenti 1

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MISSIONE 03

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza.

Missione 3 SICUREZZA

La sicurezza dei cittadini è un obiettivo irrinunciabile. I cittadini devono poter vivere la città liberamente e percepire un reale senso di protezione. L’amministrazione creerà un piano di sicurezza integrata, applicando le opportunità del recente decreto legge n. 14 del 20.02.2017 convertito nella legge 48/2017, che ha ampliato le prerogative, i poteri di intervento e le competenze del Sindaco in tema di sicurezza e decoro urbano. In particolare: - assunzione di nuovi agenti e maggior presenza della Polizia Locale sul territorio; - un rapporto stretto con la Prefettura, la Questura di Ancona, la Tenenza dei Carabinieri, la Compagnia della Guardia di

Finanza e la delegazione della Capitaneria di Porto. L’amministrazione in questi anni si è battuta a difesa di due importanti presidi: quello della Polizia Ferroviaria alla stazione centrale che per tagli del Governo centrale doveva essere accorpata con Ancona e quello dei Vigili del Fuoco all'aeroporto Raffaello Sanzio. L'impegno prosegue per mantenere questi due presenze fondamentali per un territorio complesso e centrale come il nostro. Inoltre si intende: - aggiornare il Protocollo d'Intesa stipulato con la Prefettura per la sicurezza urbana; - avviare progetti di cittadinanza attiva sfruttando social e chat per segnalare alle forze dell'ordine persone sospette e

situazioni di potenziale rischio; - controllare il territorio con presenza sempre più assidua della Polizia Locale nei vari quartieri; - garantire una maggior sorveglianza dei parchi pubblici; - contrastare le irregolarità commerciali con particolare attenzione a generi alimentari, transazioni di denaro e compro oro; - implementare i sistemi di video-sorveglianza nelle zone più critiche della città; - proseguire il potenziamento dell’illuminazione pubblica; - promozione e approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana che disciplina un uso civile e moderno delle aree

pubbliche della città.

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U.O.C. POLIZIA LOCALE

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Dirigente /Comandante. n. 1 Funzionario di Vigilanza n. 1 Istruttori direttivi di vigilanza n. 7 di cui n.1 con P.O. Istruttori di Vigilanza n. 16 Istruttori di Vigilanza a part-ime n. 4 Istruttore Diriettivo Amm.vo n. 1 Istruttori Amministrativi n. 2 RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE Le risorse da impiegare sono quelle assegnate al Comando di Polizia Locale (armi, auto, moto, torce, dotazioni informatiche, ricetrasmittenti, apparecchiature di rilevamento elettronico della velocità, giubbetti anti proiettili,targa system ecc…).

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.

Missione 4 SCUOLA E DESTINAZIONE GIOVANI

Anche in questo caso l'attenzione deve essere sempre massima, perché se si investe sulle nuove generazioni e quindi sulla scuola, ne beneficeranno anche il tessuto sociale e dunque i Servizi Sociali. Se i giovani sono centrali perché rappresentano il futuro, le gambe sulle quali la nostra società deve camminare, la scuola è il luogo dove queste gambe si formano, dove rafforzano i loro muscoli e imparano le strade da percorrere. Tra Comune e Scuola il dialogo deve essere costante. In particolare la scuola va coinvolta per: - attività progettuali culturali, naturalistiche ed ambientali (es “Puliamo il mondo” e la “festa dell’albero”); incontri con le

associazioni di volontariato di Falconara; - percorsi di educazione civica per gli studenti di ogni ordine e grado da responsabilizzare ulteriormente avviando il

Consiglio Comunale dei Ragazzi, un luogo dove i giovani potranno discutere e avere un colloquio diretto con le Istituzioni cittadine;

- promozione attiva di iniziative volte ad accrescere, sin da bambini, il senso di appartenenza alla comunità e l’attaccamento al patrimonio pubblico come risorsa comune a favore di tutti. In tal senso verranno promosse iniziative volte a favorire buone prassi e a contrastare cattive abitudini (abbandonare rifiuti e sporcare, atti vandalici, ...);

- la promozione del cibo di qualità, della filiera corta e del Made in Italy agroalimentare riconosciuto e invidiato da tutto il mondo;

- la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, di disagio, di dipendenze (alcol, droga, ludopatie) grazie ad incontri con coetanei vittime di bullismo e delle droghe (es. progetto “Don’t cross the line”);

- la collaborazione con Forze dell’ordine e Polizia locale per rafforzare l’educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri dedicati rivolti agli studenti e alle famiglie;

- la promozione di raccolta firme a sostegno dell’iniziativa popolare di legge per l’introduzione dell’ educazione alla cittadinanza e alla legalità nelle scuole;

- l’educazione alimentare per migliorare la salute: nella volontà di aumentare nei cittadini la consapevolezza nei confronti dei temi della salute, riteniamo imprescindibile una divulgazione, sin dalla più tenera età, del tema dell’Educazione Alimentare. Verranno quindi riproposte collaborazioni con la ditta appaltatrice della mensa scolastica, la Commissione di Qualità per la refezione scolastica (genitori ed insegnanti) e con gli altri Enti, per iniziative votate a un maggior consumo di pesce azzurro (progetto Pappa Fish con la Regione Marche), alla limitazione dello spreco alimentare, a menu specifici e bilanciati.

L’amministrazione intende dedicare massima attenzione al rapporto con l’istruzione e le Scuole mediante: - l’avvio di momenti di incontro con i genitori e, in generale, con la cittadinanza; - l’intensificazione degli incontri con i dirigenti scolastici; - la vigilanza dei servizi di refezione e di trasporto scolastico, affinché siano efficienti. L'impegno che prendiamo con le famiglie, con i ragazzi e con tutto il personale scolastico è di continuare le verifiche antisismiche e gli interventi strutturali nelle strutture scolastiche.

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UOC ATTIVITÀ E SERVIZI SCOLASTICI E GIOVANILI RISORSE UMANE DA IMPIEGARE (situazione al 28/02/2019 riferita alla U.O.C. Attività e Servizi Scolastici e Giovanili)* Le risorse umane stabili da impiegare figurano nella seguente dotazione organica associata ai singoli servizi interessati. Personale a tempo indeterminato - N° 1 Istruttore Direttivo Amministrativo Finanziario titolare di P.O (D1) - N° 5 Istruttori Amministrativo Contabili (categoria C1 ), di cui uno a part-time a 30 ore settimanali - N° 2 Collaboratori Professionali Amministrativi, di cui uno assegnato a tempo parziale al trasporto sociale. Altro personale e dotazioni. Per i servizi scolastici/educativi appaltati all’esterno (ad es. servizio scuolabus) le risorse umane e le dotazioni strumentali sono quelle attivate dalle imprese affidatarie, in base a specifici atti di concessione in disponibilità di locali ed attrezzature di proprietà comunali, ai requisiti professionali ed agli obblighi richiesti in sede di gara. La particolarità e la varietà dei servizi culturali, bibliotecari e turistici impongono di ricorrere, oltre alle risorse attualmente in dotazione ai servizi ed elencate nell’inventario del Comune, a risorse strumentali di utilizzo temporaneo appositamente reperite. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE (situazione al 28/02/2019 riferita alla U.O.C. Attività e Servizi Scolastici e Giovanili)* Le risorse strumentali utilizzabili dai servizi amministrativi interessati dal programma sono quantificate di seguito: UFFICI N° 08 Personal Computer N° 05 Terminali

N° 13 telefoni fissi N °02 cellulari di servizio

N° 06 Stampanti laser N° 01 Fax multifunzione

N° 02 Fotocopiatrice di rete

N° 01 distruggi-documenti

SCUOLE N° 15 strutture, dotate di refettori interni, arredi ed attrezzature per attività didattica, come da inventario.

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UOC ATTIVITÀ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI,TURISTICI E CULTURALI RISORSE UMANE DA IMPIEGARE: situazione al 28/02/2019 riferita al Servizio Biblioteca, Attività Culturali e turistiche* Le risorse umane stabili da impiegare figurano nella seguente dotazione organica associata ai singoli servizi interessati. PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO Servizio Biblioteca

Cat.

N° N° N° N°

1 1 1 3

Responsabile Istr. Dir.vo Bibliotecario Istr.Amm.vo-contabile/didattico Esecutore.amministrativo Collab. Amministrativi

D C B B

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Biblioteca

Servizio Amm.vo Finanziario

Cat.

N° N° N° N° N°

1 1 1 2 1

Dirigente Responsabile Titolare di P.O. Istruttore direttivo Istr.Amm.vo-contabile Istruttore Direttivo

D D C D

Cultura/Scuola/Turismo/Politiche Giov. Cultura Di cui uno in aspettativa A tempo determinato fino al 31/12/2019

La biblioteca svolge inoltre la funzione di Comune Capofila per la gestione del Sistema Bibliotecario Esino-Mare, avvalendosi della Cooperativa aggiudicataria del servizio. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La particolarità e la varietà dei servizi offerti impongono di ricorrere, oltre alle risorse attualmente in dotazione ai servizi ed elencate nell’inventario del Comune, a risorse strumentali di utilizzo temporaneo appositamente reperite. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Cultura La programmazione culturale si declinerà in ambiti diversi cercando di offrire occasioni di incontro e arricchimento in rete con le associazioni culturali e territoriali intercettando sensibilità e target diversi proponendo la valorizzazione di spazi e location per loro natura “culturali” come il Museo della Resistenza, il Centro Pergoli, il CART (Centro d’Arte Contemporanea), la Corte del Castello, ed altri che possono offrire scenari suggestivi come Piazza del Municipio antistante Palazzo Bianchi ove viene allestita la location per l’Ora Felice, Sapere d’estate e incontri culturali, nonché conferenze relative all’arte e all’archeologia in collaborazione con il Dott. Leandro Sperduti e ad ospiti di fama nazionale. Gli incontri filosofici a cura del Prof. Galeazzi che hanno visto una crescente partecipazione di pubblico saranno riproposti così come i Caffè storico-letterari, appuntamenti ricorrenti con grandissima affluenza di studenti, visto che i relatori proposti sono critici letterari e docenti universitari di rilevanza nazionale. Continuano gli incontri a carattere storico presso il Museo della Resistenza che, dopo la nuova collocazione a Palazzo Bianchi, è diventata location privilegiata non solo per la celebrazione delle ricorrenze istituzionali, ma anche per la presentazione di libri e l’allestimento di mostre fotografiche. E’ stata avviata in tal senso e verrà consolidata la collaborazione con il Servizio Civile Nazionale. La presenza dei volontari assegnati al progetto consentirà lo svolgimento di visite guidate tematiche e di appuntamenti istituzionali rendendo lo stesso maggiormente fruibile e aperto a scolaresche anche extra territoriali. In occasione di festività istituzionali quali la Giornata della Memoria, il Giorno del Ricordo, il 4 Novembre, 25 Aprile, 2 Giugno e il 19 Luglio, il Museo verrà aperto al pubblico in diverse fasce orarie con l’allestimento di mostre a tema. Per quanto riguarda l’Archivio Storico, l’Amministrazione intende proseguire alcune attività già in corso e portarle a termine attraverso la continuazione della numerazione e la ricollocazione delle singole unità archivistiche presso i locali di deposito adeguatamente risistemati. Proseguiranno i percorsi formativi per gli studenti delle scuole primarie e secondarie che possano mettere in luce l’importanza degli archivi storici e della loro salvaguardia, nonché l’allestimento di percorsi didattici sui materiali dell’Archivio Storico Comunale, proseguendo in particolar modo l’opera già avviata di studio del periodo afferente il Primo conflitto mondiale, in concomitanza con le celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. Con il supporto del personale del Servizio Civile Nazionale e la supervisione di una Archivista esperta,continuerà lo scarto archivistico già in via di esecuzione. Il patrimonio storico culturale di Falconara sarà oggetto di progetti di valorizzazione con particolare riferimento allo strumento dell’Art Bonus. Di grande importanza artistica e oggetto di rivalutazione saranno la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Castelferretti, che attraverso percorsi ad hoc verrà inserita in itinerari artistici combinati e la stessa attenzione verrà riservata alla Biblioteca Francescana e Picena nonché al recupero del Mulino Santinelli. Il Centro d’Arte Contemporanea, costituito al Pergoli sarà scenario ideale per la realizzazione di eventi d’arte, incontri con critici, allestimento di mostre proponendo un itinerario ideale iniziato con Licini e Depero, Gubinelli, Guerra che si snoderà ancora incontrando autori del 900 in collaborazione con le Accademie di Urbino, Macerata e Firenze. Si prevede infatti di iniziare un percorso con tali accademie per realizzare una progettualità comune che veda la presentazione al CART delle opere di giovani artisti particolarmente meritevoli, offrendo loro l’opportunità di realizzare mostre ed incontri. Sempre nella direzione di una sensibilizzazione verso l’arte contemporanea si continueranno le attività promosse nelle scuole (in collaborazione con la Cooperativa OPERA) coinvolgendo tutti gli studenti partendo dalle scuole dell’infanzia con laboratori tematici, fino ad arrivare alle scuole primarie, scuole secondarie di 1 e 2 ° grado con un’articolata offerta formativa. In ambito musicale continuerà il Premio “Federico Marini” per giovani musicisti e verranno proposte anche altre iniziative volte a promuovere la musica nelle diverse forme e generi espressivi.

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Relativamente alla musica classica continuerà la manifestazione “Falconara classica” appuntamento con giovani concertisti, il Festival “Vincent Persichetti”. Nell’ambito della musica contemporanea e della musica jazz verranno organizzati concerti, collaborazioni a Master Class con esibizioni di artisti di fama nazionale e riproposte manifestazioni come il Festival delle band, in collaborazione con le politiche giovanili. La Corte del Castello sarà scenario di spettacoli di vario genere, musicali e teatrali, si continuerà la collaborazione con il Premio “Anna Bonacci”. Proseguiranno inoltre il patrocinio e il sostegno al Premio “Poesia Onesta” e al Concorso “Laudato sii o mi’ Signore”, manifestazioni a carattere nazionale di poesia e narrativa. Infine è previsto il potenziamento del Pergoli come Centro culturale, estendendo l’orario di apertura della Biblioteca. L’amministrazione intende potenziare l’attività del Caffè letterario, inaugurato il 21 dicembre 2017, con l’ampliamento dell’orario di apertura e il proseguo di incontri dedicati ad un pubblico eterogeneo che, in modo informale, potrà partecipare a presentazioni di libri, letture ad alta voce, letture teatrali, assistere a piccoli spettacoli poetico-musicali, iscriversi a laboratori creativi, di pittura, ceramica, di maglia ed uncinetto, presenziare a incontri di psicologia, a dialoghi di filosofia, a tornei di scacchi e presentazioni di mostre pittoriche. In programma verranno inseriti anche aperitivi, degustazioni e cene a tema culturale. Per ciò che concerne la Mostra Mercato del Fumetto, l’Amministrazione intende rilanciare la stessa proponendo un nuovo format capace di captare il favore del pubblico. Una rivalutazione del target di riferimento, nuove opportunità espositive, eventi tematici che possano dare slancio alla manifestazione accompagnate da campagne social e icone mediatiche di forte richiamo.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI* RISORSE UMANE DA IMPIEGARE: Le risorse umane stabili da impiegare figurano nella seguente dotazione organica: Servizio Amministrativo Finanziario Cat.

N° N° N° N°

1 1 1 1

Dirigente Istruttore Direttivo Amm.vo- Responsabile P.O. Istr.Amm.vo-contabile Collab.amministrativo

D1 C3 B6

RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE n. 2 personal computers con video n. 1 calcolatrice n. 1 fax n. 1 macchina fotografica digitale n. 1 plastificatrice * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

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MISSIONE 06

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero.

Promozione dello sport Il dialogo costante e la collaborazione con le società sportive ci ha permesso negli anni di organizzare grandi manifestazioni con finalità sportive, educative e sociali alle quali vogliamo confermare il nostro appoggio: • Mini Olimpiadi • Nonni & Nipoti • Falconara Sport Day Riteniamo inoltre prioritario proseguire con il lavoro della precedente Giunta e prevedere un piano di investimenti straordinari a favore delle strutture sportive esistenti. Nello specifico è nostra intenzione intervenire su: • il Palasport Gianfranco Badiali (facciata esterna, parquet, spogliatoi e bagni); • la pista di atletica allo stadio Fabio Roccheggiani; • il campo sportivo Adriano Amadio a Castelferretti (lavori già in corso); • la palazzina del centro tennis; • la piscina comunale (struttura e copertura); Inoltre riteniamo molto importante riqualificare lo stabilimento “84° Battaglione Venezia” cercando e favorendo una collaborazione con i privati che, in ogni caso, permetta di conservare le funzioni sportive e sociali della struttura. La possibilità di contare su strutture nuove ci consentirà di ospitare eventi sportivi regionali e nazionali con i quali sarà possibile aprirsi al turismo sportivo, un segmento di mercato molto interessante e capace di destagionalizzare l'attività turistica. Inoltre è intenzione dell’amministrazione cercare finanziamenti straordinari e contributi per realizzare un immobile da destinare in parte a magazzino/autofficina, in parte a sede del COC. Giovani L’amministrazione intende: - completare i lavori del nuovo Centro di Aggregazione Multifunzionale in Via IV Novembre (ex uffici Croce Gialla) dove

saranno realizzati spazi ricreativi, sala prove, concerti musicali ma anche servizi di per tutoring con studenti universitari che, dietro rimborso economico, daranno il loro supporto agli studenti delle superiori;

- proseguire nel Centro Pergoli l'attività dell'Informagiovani con corsi di orientamento al lavoro, universitario e scolastico, redazione curricola, cerco lavoro, formazione per nuove professionalità (Web Editing, Digital Marketing, Start up).

- offrire a sempre più giovani l’opportunità di svolgere un anno di servizio civile presso le sedi accreditate del Comune. Miglioreremo il funzionamento e la collaborazione con il Consiglio comunale dei giovani e con la Consulta dei ragazzi, cercando di promuovere le loro proposte allo scopo di farli sentire partecipi alla vita sociale ed istituzionale della Comunità, saranno poi promosse iniziative rivolte ai giovani quali il festival di band musicali. Potenzieremo l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione che diano la possibilità ai giovani di una maggiore partecipazione.

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MISSIONE 07

TURISMO Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo. Turismo Il filo conduttore comune delle iniziative che si realizzeranno in ambito turistico sarà quello di dare visibilità a Falconara con eventi che promuovano la nostra città e siano di richiamo anche nei comuni limitrofi. L’amministrazione intende confermare la vasta offerta di eventi creati negli ultimi anni, capaci di attirare vari target di pubblico in collaborazione con le associazioni, con i commercianti, con il volontariato, una sinergia nata e cresciuta nel tempo che ha anche portato alla formazione spontanea della “Nuova Proloco” Falconamare. Eventi di successo come Sapori d’autunno, Natale, La città di Carnevale, il mercatino del Made in Italy, la Notte Bianca Kids, le palestre in piazza, Happy anni ’80 e dintorni, Ballando sotto le stelle, Seafood – Sapori di Mare, la Festa della Vongola, la Notte bianca dei desideri e la tradizionale Festa del Mare. Piazza Mazzini sarà poi scenario di altri appuntamenti estivi che vedranno lo svolgersi di concerti musicali di vario genere, ma la programmazione vedrà coinvolti anche altri quartieri di Falconara nell’ottica di una valorizzazione globale della nostra città. In particolare si realizzeranno eventi al Parco Kennedy, proponendo ancora iniziative dedicate ai bambini come in occasione della Festa del patrono, a Castelferretti manifestazioni per i giovani, a Falconara Alta con l’iniziativa il Castello Antiquo. La progettualità turistica sarà poi particolarmente indirizzata verso la promozione del nostro litorale dotato di connessione WI-FI gratuito, sviluppando l’intrattenimento per i grandi e bambini in collaborazione con gli stabilimenti balneari e il consorzio Falcomar, a partire dal Summer Carnival, evento di forte richiamo giunto alla seconda edizione, continuando la sinergia con le associazioni sportive (Estate in Forma) e culturali (Estate in Lingua), per poi proseguire con l’iniziativa della Biblioteca diffusa con Librinsdraio, iniziativa questa che vedrà la collaborazione attiva dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale. Sempre a favore del turismo verranno effettuate attività di promozione dell’offerta tramite il miglioramento della segnaletica turistica, la promozione di poster e depliant e promozione di attività espositive temporanee. Al fine di supportare un maggiore flusso turistico del territorio, saranno ideati pacchetti per la promozione di alcune unicità quali il Parco Zoo Falconara e percorsi artistici/culturali come Dal Borgo alla Marina, itinerario che ha riscosso un forte consenso di pubblico. Sarà favorito l'avviamento di nuove piccole strutture d'accoglienza diffuse sul territorio che possano aumentare il numero dei posti letto in città. Il mare L’amministrazione intende migliorare il dialogo tra amministrazione comunale con gli operatori balneari al fine di arricchire sempre di più l'offerta turistica sia prettamente balneare che serale, più dedicata alla ristorazione e all'intrattenimento. La difesa della costa Si proseguirà il rifacimento delle scogliere per la zona nord da Rocca Mare fino al confine con Montemarciano. Il recupero dell'area ex Montedison potrà rilanciare una spiaggia oggi non frequentata e lasciata all'abbandono. La spiaggia L’amministrazione intende rendere più fruibile, concorrenziale e accogliente per i turisti e per i cittadini, in particolare giovani e nuclei familiari, la storica spiaggia di Palombina Vecchia e Falconara Marittima. In particolare: Miglioramento della spiaggia libera L’amministrazione intende fare in modo che nella spiaggia libera siano fornite, in via diretta dal Comune o tramite convenzioni con Associazioni sportive e del tempo libero, attrezzature idonee alla pratica di attività sportive attinenti al mare, come beach volley, beach tennis e altre dedicate al gioco sull'arenile.

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Al riguardo occorrerà garantire il più libero accesso alle attrezzature, con opportuna regolamentazione indicata dal Comune, in modo tale che si possano esercitare attività ludiche ed eventi aperti al pubblico. Collegamenti pedonali al mare Il Comune in questi anni è riuscito a realizzare un nuovo sottopasso a Palombina Vecchia. e intende inoltre intervenire: - sul sottopassaggio di via Mameli; - sull'ampliamento del sottopasso del Disco; - per dare maggiore decoro ai cavalcavia di via Cairoli, via Roma e le aree limitrofe. Inoltre l’Amministrazione intende impegnarsi per garantire il miglioramento dell’accesso alla spiaggia da parte dei disabili. Una spiaggia pet friendly Tra gli obiettivi c’è la creazione sull’arenile di aree opportunamente attrezzate per ospitare animali di affezione, condotti dai rispettivi proprietari, affinché questi tradizionali amici dell'uomo possano continuare a essere accuditi e a far compagnia a grandi e piccoli. Gli eventi L’amministrazione promuoverà la spiaggia attraverso eventi e iniziative realizzati in collaborazione con le varie realtà del territorio, sostenendo attività quali i concerti, lo sport, il fitness in spiaggia e darà il suo supporto a eventi e iniziative dei privati.

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MISSIONE 08

ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa. Missione 8 VALORI E FUNZIONI URBANE E TERRITORIALI PER LA CITTA’ DEL FUTURO La Città del Territorio: ripensare al ruolo della città di Falconara strategico come posizione all’interno della piattaforma logistica. Qualsiasi riflessione sul governo del territorio di Falconara non può prescindere dall’inquadrarlo nell’ottica di area vasta nella quale la città si trova inserita. L’assunzione di questa consapevolezza ha portato l’Amministrazione Comunale a gestire le attività in ambito pianificatorio con un atteggiamento culturale nuovo in cui la logica del “fare sistema” ha prevalso rispetto al tradizionale “localismo”. Ciò ha comportato la costruzione di reti di relazioni tra i vari soggetti coinvolti, l’assunzione di impegni reciproci, la ricerca e la mobilitazione delle risorse da parte degli attori appartenenti tanto alle reti locali che sovralocali, sia pubblici che privati, nell’intento di esaltare la produttività degli investimenti e con il fine di progettare e gestire le compatibilità. Il 14 Maggio 2014 il Comune di Falconara Marittima ha sottoscritto, insieme al Comune di Ancona e altri 49 Comuni dell’Area Metropolitana Medio Adriatica (AMMA) il Protocollo di Intesa per la costruzione di una strategia territoriale integrata che dovrà essere definita nel Piano di Sviluppo. Tuttavia il Documento Preliminare del Piano contiene già le linee strategiche di azione, compatibili con le aree tematiche della strategia Europa 2020, che rappresentano le traiettorie lungo le quali dovranno svilupparsi le azioni degli Enti per la costruzione di un Progetto Integrato di Territorio. Nell’ambito di tali linee strategiche Falconara dovrà ricercare il proprio posizionamento per contribuire a elevare la competitività del territorio di cui fa parte. E’ necessario ricollocarsi nell’ambito dell’area vasta facendo leva sui valori di innovazione, modernità e trasformazione per creare il senso di una “città modello” che vuole uscire da una posizione di svantaggio e volgere l’immaginario collettivo che la percepisce come “città periferia”, “città di transito”, “sede di raffineria”, “città costiera senza rapporto con il mare” in un immaginario che la interpreti come “città policentrica”, “città delle reti e dei nodi”, “città degli scambi”, “città che rifonda il suo rapporto con il mare”, “città partecipata, dinamica, attiva”. L’attuale contesto produttivo, sociale, economico, culturale non trova più risposte adeguate nel Piano Regolatore datato 1999. E’ necessario pertanto programmarne la revisione passando dalla “pianificazione funzionale” alla “pianificazione identitaria” nel solco degli obiettivi sopra enunciati, procedendo in primo luogo alla redazione di un Documento Preliminare con obiettivi più generali, che costituisca la cornice di riferimento per la migliore gestione del territorio. Oggi, a differenza del passato, ne siamo consapevoli, l’urbanistica è intesa come uno strumento per lo sviluppo sociale piuttosto che come un insieme di regole che disciplinano l’uso del suolo. Il campo d’azione abbraccia un ambito di interessi assai più vasto di quello meramente tecnico-normativo-funzionale-estetico. Diventa fondamentale pertanto la capacità culturale, tecnica e politica di promuovere forme di collaborazione e di adesione basate sulla partecipazione e dialogo tra ambiti tradizionalmente separati: cultura, coesione sociale, mobilità, attività economiche, innovazione, servizi, abitare. Per gestire il passaggio dalla “pianificazione” al “governo del territorio” si intende affidare la costruzione delle fondamenta del nuovo Piano strutturale-strategico ad una squadra interdisciplinare, formata non solo da urbanisti e professionisti del settore ma anche da altre figure (sociologi, economisti) stringendo una collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche in grado di garantire, insieme ai tecnici comunali, un approccio globale, più completo e diversificato assumendo un profilo orientato all’ambiente e imboccando la strada della rigenerazione urbana. Alcuni tra i principali temi da affrontare: il nuovo raccordo ferroviario e l’arretramento del tracciato che aprono nuovi scenari per il quartiere di Villanova, l’abitato di Rocca Priora e la zona extraurbana a nord, le connessioni con l’ambito aeroportuale, il recupero dei contenitori dismessi (ex Montedison, complesso Montedomini, ex ISEA, ex Caserma, ex Preventorio di via Pergoli, ex Fanesi, ex Squadra Rialzo), la mobilità sostenibile, le aree con fragilità ambientali e le aree sensibili, le

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mitigazioni e la resilienza, l’assunzione del concetto di “funzioni e servizi ecosistemici” quale supporto conoscitivo scientifico e specialistico finalizzato al dimensionamento ambientale delle politiche di governo del territorio. La Città dei Cittadini: Valorizzare beni e servizi ecosistemici per elevare la qualità urbana ed il benessere dei cittadini. Le politiche territoriali impongono all’Ente Locale un ruolo propulsivo nei processi di crescita e sviluppo, stimolati e sostenuti sempre più di frequente dalle sinergie tra pubblico e privati, anche attraverso gli “istituti negoziali” di pianificazione. Per una pianificazione coerente e sostenibile del territorio, delle sue prerogative, delle sue valenze e della sua identità, occorre promuovere una strategia unitaria che veda Falconara come “città pubblica e condivisa”, dove la pianificazione sia intesa non più solo come regolamentazione dello spazio urbano, ma come strumento attuativo di crescita, di sviluppo e di nuove opportunità, con una visione strategica di valorizzazione dei “luoghi” che sia, quindi, condivisa, coesa e sostenibile. Con questa visione, promuoveremo e opereremo efficaci azioni per combinare e interagire con le politiche degli Enti sovraordinati, per mettere in atto buone pratiche attuative e per innalzare la qualità dei programmi, dei progetti e di uno sviluppo territoriale integrato e concertato. La nostra azione politica e amministrativa si concentrerà sulla creazione e valorizzazione di concrete opportunità di sviluppo, attraverso un dialogo permanente, aperto, propositivo e costruttivo con i cittadini. Falconara necessita di un “progetto per la città” con idee forti, aperto alla concertazione, capace di spostare l’immaginario collettivo su una nuova idea di città che da una parte recuperi e valorizzi quanto già esistente e dall’altra attribuisca nuovi e positivi significati ai processi di innovazione. Per costruire un progetto aderente alle risorse, alle potenzialità e alle necessità, occorrerà ascoltare i cittadini e i racconti del territorio, riguardare i luoghi e coglierne le identità prima che si trasformino o si disperdano. Su questo solco si inseriscono il Piano del Centro Storico del Centro Città e la Variante Generale al Piano del Litorale Sud. Il primo, oltre ad orientare gli interventi sugli edifici privati in particolare individuerà quelli per la “città pubblica” che costituiranno il quadro di riferimento per la programmazione futura delle opere pubbliche nel Centro Città. I nodi-progetti da porre al centro dell’attenzione, oltre al sistema delle piazze e della mobilità pedonale degli attraversamenti e della sosta, dei collegamenti con la spiaggia e con la collina, saranno l’edificio della Stazione Ferroviaria, il Mercato Coperto, le incompiute come l’ex Garage Fanesi, il Parco Kennedy, il centro giovanile di Via IV Novembre. Si vuole anche avviare un progetto più ampio e trasversale che prenda in considerazione la città, le frazioni e il territorio nel loro insieme per dare corpo ad un sistema interconnesso delle aree verdi e degli spazi collettivi urbani riconoscendo che tali spazi giocano un ruolo fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in quanto contribuiscono a mitigare l’inquinamento urbano, a regolare il microclima locale, a svolgere funzioni di carattere estetico e ricreativo, di conservazione della biodiversità, di creazione di identità urbana e di inclusione sociale. Contestualmente va aperta una riflessione particolare sulle questioni che riguardano la crescita residenziale che dovranno essere rivalutate sulla base del mutato atteggiamento culturale orientato al non consumo di nuovo suolo, della riduzione della domanda di abitazioni e delle fragilità del territorio. Esistono inoltre al momento le condizioni per annullare gli effetti della variante Montedomini, in considerazione del fatto che nel corso del precedente amministrativo sono stati neutralizzati gli effetti sul bilancio del Comune Il Documento Preliminare di Indirizzi propedeutico al nuovo Piano strutturale-strategico dovrà pertanto assumere una impostazione rivolta alla caratterizzazione delle funzioni urbane per il miglioramento della qualità ambientale e del benessere individuale e collettivo, fondata su interventi di compensazione socio-ambientale e su una equa ripartizione dei benefici diretti e indiretti. Centro storico/Centro città Contestualmente al completamento dell’iter amministrativo per l’approvazione della Variante al PRG, con la quale è stata individuata una parte del Centro Città con caratteristiche di “Centro Storico”, si intende avviare il percorso per la costruzione del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica di questa parte di città che rappresenta il “Cuore di Falconara” compresa tra piazza Europa e piazza Catalani, gli assi viari di via Bixio, via Leopardi/Fratelli Rosselli, la Pineta e Palazzo Bianchi, le scuole Leopardi e Peter Pan, la chiesa di Sant'Antonio da Padova con l'annessa Biblioteca e Pinacoteca Francescana. In questa fase sarà determinante il coinvolgimento puntuale dei cittadini proprietari degli immobili e dei singoli operatori nel settore del commercio/ricettività/cultura ecc, poiché l’attuazione del Piano passerà necessariamente attraverso l’intraprendenza e l’azione di tali soggetti.

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Le misure per la sensibilizzazione, l’ascolto e la partecipazione dei cittadini (incontri capillari, raccolta di proposte, condivisione, ecc) dovranno essere rafforzate in quanto dovranno contribuire a formare il bagaglio di conoscenza dei molteplici bisogni, necessario per dare concretezza al progetto di Piano sia per quanto riguarda la Città Pubblica che per la parte privata. Il Piano Particolareggiato infatti fornirà la progettualità di base degli spazi pubblici e le indicazioni per la riqualificazione ed il miglioramento igienico/funzionale degli edifici privati e avrà cura di salvaguardare i valori storici e documentali ancora riconoscibili, ma rappresenterà anche lo strumento per la creazione di un Centro Commerciale Naturale in grado di accedere a finanziamenti pubblici. L’Amministrazione intende inoltre stimolare e sostenere la riqualificazione degli edifici attraverso il dimezzamento degli oneri di urbanizzazione e una riduzione delle imposte comunali per attività e residenti oltre che migliorare, nel tempo, il decoro urbano attraverso un reinvestimento mirato delle entrate comunali. RIQUALIFICAZIONE AREE DEGRADATE Nel Comune di Falconara insistono varie realtà che, nel tempo, hanno perduto la loro funzione originaria e sono da tempo lasciate all'abbandono. Si tratta di edifici sia privati che pubblici. Negli anni precedenti l'amministrazione comunale, non potendo utilizzare fondi propri, ha sempre cercato di tenere vivo il dialogo con attori dalle capacità economiche tali da avviare progettualità finalizzate al recupero attraverso destinazioni alternative rispetto a quelle originarie. L’amministrazione intende dialogare e cercare le migliori soluzioni e progetti fattibili per restituire nuova vita a queste aree, ma sempre con l'intelligenza di coniugare lo sviluppo con il recupero. Questo non deve riguardare solo le strutture, ma anche l'ambiente che, per quanto riguarda le ex aree industriali dismesse, risulta inquinato e va – doverosamente - bonificato. L'ex Montedison Il vecchio sito al confine con il Comune di Montemarciano è chiuso dal 2000 e in tutti questi anni non si è mai trovata una soluzione per il suo recupero. La zona, altamente degradata e inquinata, è rifugio di senza fissa dimora che, nonostante tutte le operazioni di polizia e le denunce per invasione di edificio, continuano a popolare il sito abbandonato vivendo in condizioni igieniche e sanitarie al limite. È collaborando con il privato proprietario che, dal 2013, stiamo lavorando a una grande possibilità di rilancio. Il progetto di recupero presentato ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici, che ha posto vincoli di tutela di edifici ritenuti meritevoli di attenzione quali esempio di archeologia industriale. Si tratta di edifici crollati nel tempo, ma per i quali il progetto prevede il ripristino. Il dialogo con la proprietà e il Comune di Montemarciano deve andare avanti. Il progetto, a costo zero per le casse comunali, vuole recuperare le cubature esistenti per realizzare, previa bonifica del sito: - un parco integrato turistico-commerciale; - una Cittadella dello Sport; - un auditorium-teatro con sale espositive; - un bosco urbano. Il progetto prevede inoltre un miglioramento della viabilità sulla Strada Statale Adriatica con l'incremento dei percorsi ciclo pedonali. Oltre al recupero di un'area degradata, tutto questo avrà grandissime ricadute in termini occupazionali con la creazione di un numero significativo di nuovi posti di lavoro. L'ex Fanesi L’amministrazione intende reperire fondi al fine di recuperare l’edificio. Con la firma del Protocollo di Intesa tra il Comune e l’Agenzia del Demanio si è dato avvio ad un rapporto di collaborazione finalizzato alla valorizzazione di una rete di immobili pubblici situati lungo la costa e lungo itinerari storico-religiosi e ciclopedonali, per favorire il turismo lento, la scoperta di territori e destinazioni minori attraverso la mobilità dolce del territorio di Falconara Marittima. L’Edificio ex Fanesi, oltre alla Scuola Rurale di via Poiole, sono stati oggetto del Protocollo ai fini della loro valorizzazione. Contestualmente andrà promosso anche l’inserimento di funzioni pubbliche comunali, sociali e ricreative.

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Ex Isea in via Marconi Attraverso il dialogo con la proprietà il Comune punta a promuovere il recupero degli edifici abbandonati prevedendo anche destinazioni che creare opportunità lavorative per i giovani: start up, coworking, laboratori di idee e spazi espositivi e anche aree sportive/ricreative. Ex Preventorio di via Pergoli L’intenzione è quella di arrivare al recupero dell'immobile, previa trattativa con l’Ente Proprietario, per realizzare un Centro qualificato polifunzionale prevalentemente per scopi sociali, sostenuti dal volontariato. Testate via Bixio L’obiettivo è riqualificare gli spazi pubblici (Piazzale Europa e Piazza Catalani). CASTELFERRETTI Per le sue peculiarità Castelferretti è un piccolo Comune nel Comune. L'attaccamento dei residenti storici, contagioso anche per quei cittadini che vi si trasferiscono da fuori o da altri quartieri, è un unicum all'interno del territorio comunale. L’amministrazione intende migliorare Castelferretti realizzando importanti lavori, sentiti e chiesti da tempo e che è stato possibile mettere in cantiere già ora (a breve sarà completato il progetto dell'ex cinema Enal e che prevede una nuova piazza urbana, un centro multimediale e nuovi spazi per le Associazioni) e nel prosieguo della prossima legislatura. In particolare si intende: - avviare un controllo più incisivo del territorio con presenza giornaliera della polizia locale; - completare il restyling di Piazza della Libertà; - completare il Centro ricreativo per anziani “Il Ritrovo”; - realizzare una nuova pista ciclabile dal Paese fino a Falconara e nuovi percorsi ciclopedonali interni; - proseguire con il progetto avviato con la nostra variante nell'ambito della questione fossi, sollecitando gli Enti preposti; - mantenere la partecipazione al già avviato tavolo tecnico con l'Inrca, proprietario dell'immobile, per la riqualificazione di

Villa Montedomini; in accordo con la proprietà verranno organizzate giornate di apertura dell’area in accordo con la proprietà verranno organizzate giornate di apertura dell’area circostante la villa per stimolare nel mercato immobiliare la percezione di tutte quelle potenzialità insite nell’immobile;

- sostenere iniziative e rievocazioni (Festa della Famiglia, Rilancio Fiera Franca dei Ragazzi e riorganizzazione della Festa dei ragazzi);

- riqualificare l’area ex acquedotto comunale; - reperire fondi extra comunali per la conservazione ed il restauro della Chiesa di Santa Maria della Misericordia. QUARTIERI L’amministrazione intende adottare iniziative per migliorare i quartieri, renderli più vivaci e vivibili. Tra queste l’organizzazione di incontri aperti alla cittadinanza e di Giunte in piazza. Inoltre intende realizzare le seguenti iniziative assecondando la naturale vocazione di ogni quartiere: Palombina Vecchia: riqualificazione del Parco di Via Sardegna con un progetto volto alla creazione di valore (sociale, culturale ed economico) che valorizzi il territorio creando identità, coinvolgimento, sviluppo, accessibilità e fruizione, promuovendo iniziative culturali, sociali ed educative; valorizzazione dell'area della chiesa di San Marcellino, promozione di concertini e di una festa di quartiere al Centro Le Ville. Falconara Alta: riqualificazione dei giardini del Balcone del Golfo; realizzazione di una nuova piazzetta tra via Gori e via Andrea Costa, di fronte alla chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria. Villanova: valorizzazione con finalità sociali e di aggregazione, in graduatoria in un bando nazionale, dell’ex Scuola Lorenzini, pianificazione di nuove destinazioni d’uso per le aree degli scali dismessi e dell’area del vecchio tracciato ferroviario Fiumesino e Rocca Priora: predisposizione di un progetto di valorizzazione ambientale, di viabilità e parcheggi.

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Case Unrra: miglioramento della viabilità studiando la possibilità di inserire nuove rotatorie e potenziamento del polo delle strutture sportive. U.O.C. URBANISTICA – P.R.G. E STRUMENTI URBANISTICI PER LA RIQUALIFICAZIONE E PROMOZIONE

DEL TERRITORIO RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Servizio Segreteria Amministrativa Istr. Amm.vo Contabile – C3 (dal 1° Luglio 2016 svolge anche l’attività amministrativa per la UOC SUE e Controllo del Territorio ivi compreso il ricevimento del pubblico nei giorni di apertura, con continuità). U.O.C. Pianificazione Territoriale e Cartografia: Funzionario Tecnico – D5 Istruttore Direttivo Tecnico – D1 (Con DD n° 966 del 20.08.2018 la dipendente è stata individuata quale responsabile dell’ Ufficio Bandi/Finanziamenti e Progetti Speciali – 3° Settore ” di cui alla DGC n° 168 del 10.05.2018 e pertanto da tale data svolge part-time anche questa funzione in aggiunta a quelle assegnate all’interno della UOC Pianificazione Territoriale e Cartografia) Istruttore Tecnico – C3 (dal 01.01.2018 al 30.06.2018) Istruttore Direttivo Tecnico - D1 (dal 01.07.2018) Istruttore Direttivo Tecnico – D1 (vincitore di concorso in servizio dal 02.07.2018) Personale a tempo determinato: Istruttore Direttivo Tecnico D1 (part- time 30 ore dal 01.01.2018 al 28.02.2018 e part-time 18 ore dal 01.03.2018 al 30.06.2018). Affidamenti di servizio in corso per progettazione urbanistica/assistenza tecnica/geologia:

- Contratto Rep. N° 11612 del 31.03.2016 (Affidamento del servizio di redazione del Piano di localizzazione degli impianti per la telefonia mobile e aggiornamento del regolamento vigente);

- Contratto Rep. 4322 del 13.04.2017 ( Affidamento del servizio di progettazione di una revisione generale del Piano di Utilizzazione del Litorale Sud)

- Contratto Rep. 4245 del 12.12.2016 (Affidamento del servizio di progettazione di una variante al vigente PRG finalizzata al riconoscimento di centro storico di un’area urbana del centro città)

- Contratto (Prot. 7883 del 01.03.2018) sottoscritto mediante RdO (Affidamento dei servizi di Assistenza Tecnica/Amministrativa/Finanziaria –Bando Regionale “Completamento Ciclovia Adriatica)

- Contratto Rep. N° 4552 del 02.05.2018 (Affidamento del servizio per le indagini di Microzonazione Sismica 2° Livello)

RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE 1 fax (in comune con UOC Ambiente e UOC SUE-SUAP) 1 fotocopiatrice (in comune con UOC Ambiente e UOC SUE-SUAP) 2 personal computer 2 notebook 2 netbook 2 stampanti funzionanti 1 scanner 2 macchine fotografiche digitali 1 telecamera

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1 polaroid 1 plotter funzionante (in uso ai ll.pp.) 1 misuratore laser 3 videoproiettori (di cui 1 in uso alla segreteria del sindaco)

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente. CURA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO Come è stato detto l’ amministrazione comunale ha come priorità l’impegno per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Occorre adottare iniziative concrete per migliorare l’ambiente e favorire il contatto con la natura. In particolare: Industrie insalubri L’amministrazione comunale collaborerà con tutti i soggetti interessati per: - dare vita al progetto “Falconara Ambiente” attraverso la realizzazione di una APP per segnalare le esalazioni e il

potenziamento del monitoraggio ambientale anche con un laboratorio mobile, garantendo la massima trasparenza tramite la pubblicazione sul sito dei dati disponibili;

- potenziare le risorse e i controlli in materia ambientale con personale dedicato della Polizia Locale (“vigile ambientale”) che consenta di incrementare le sinergie con gli Enti ed Autorità preposte;

- promuovere un tavolo partecipato con il coinvolgimento di enti istituzionali, in primis con il Ministero dell’Ambiente, rappresentanze sindacali, associazioni ambientaliste per il monitoraggio costante dei siti industriali e un confronto trasparente sul futuro degli impianti;

- proseguire il lavoro già avviato come Capofila di altri nove Comuni (oltre a noi anche Ancona, Agugliano, Chiaravalle, Montemarciano, Camerata Picena, Monte San Vito, Jesi e Monsano) per la Sorveglianza Sanitaria dell'area ex Aerca;

- dare impulso all’approfondimento degli studi epidemiologici con il coinvolgimento dei medici di base presenti nel territorio; - chiedere alla Regione Marche di mettere a punto, sull’esempio di quanto fatto in altre regioni, una procedura per la

valutazione dell’impatto odorigeno, al fine di affrontare in maniera più organica una problematica molto sentita dalla popolazione di Falconara Marittima;

- partecipare alle attività dei tavoli tecnici di verifica della prescrizioni derivanti dalle Autorizzazioni Integrate Ambientali che riguardano il territorio di Falconara.

Gli sversamenti fognari in mare Il Comune di Falconara ha affrontato l’annoso problema e ha instaurato un rapporto di collaborazione con il Comune di Ancona. L’amministrazione intende: - nel breve termine: operare per il miglioramento della gestione dei divieti temporanei di balneazione, anche nell’ambito del

Protocollo d’intesa già stipulato con Regione Marche, Arpam, Asur e Multiservizi per la possibile riduzione dei tempi di divieto di balneazione sulla base di studi specifici sui carichi organici e microbiologici;

- nel medio/lungo termine: sostenere, stimolare e collaborare con il Gestore della rete fognaria, Multiservizi SpA, per l’attuazione degli studi elaborati dall’Università Politecnica delle Marche e da Multiservizi, oggetto di atti di indirizzo dei Consigli Comunali di Falconara Marittima e di Ancona, per la risoluzione del problema.

La raccolta differenziata Dopo aver portato a regime la raccolta differenziata di prossimità o porta a porta misto su tutto il territorio, compresa la spiaggia e le zone produttive e il notevole aumento della differenziazione, già nella prima metà del 2018 è stato implementato il sistema di raccolta domiciliare della frazione indifferenziata a Castelferretti, quartiere Stadio e Tesoro, con contestuale eliminazione del cassonetto stradale adibito alla raccolta del “grigio”. Questo ha comportato un aumento della percentuale di raccolta differenziata che dal mese di aprile ha superato il 60% e nel trimestre maggio/luglio si è attestato sulla media del 65%.

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L’amministrazione pertanto, alla luce degli ottimi risultati, intende implementare questo sistema anche in altre zone del territorio mantenendo costante il risultato ottenuto e superando, senza aggravi per i cittadini, la soglia del 65%. Al fine di proseguire le iniziative di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti e ritardare il conferimento in discarica di oggetti ancora utilizzabili, è inoltre intenzione dell’Amministrazione promuovere il Centro del Riuso, dotandolo di una sede migliore e favorendone l’utilizzo, introdurre il concetto di premialità e potenziare i controlli sul territorio per evitare il fiorire di discariche abusive. La mobilità sostenibile Falconara si trova al centro di due importanti progetti europei che potranno avere anche ricadute turistiche sulla città. Città snodo delle Marche, Falconara sarà attraversata da nord a sud dalla Ciclovia Adriatica (dal Friuli alla Puglia) e dalla pista ciclabile dal mare fino alle Grotte di Frasassi. Il tracciato realizzato in centro è solo un piccolo tratto di un percorso che proseguirà fino al confine nord con il Comune di Montemarciano (lo stesso progetto di recupero dell'ex Montedison prevede la realizzazione di piste ciclopedonali) e che si andrà a innestare con il percorso già esistente a Fiumesino (fino a Castelferretti) e al Parco del Cormorano (fino a Chiaravalle). È inoltre previsto un nuovo tratto ciclopedonale per congiungere Falconara e Castelferretti e l’avvio di un Tavolo Tecnico con il Comune di Chiaravalle per collegare i percorsi esistenti a Castelferretti e Chiaravalle. Nel corso del primo periodo del mandato troverà attuazione il progetto denominato “Pedibus della bassa Vallesina” presentato dal Comune di Falconara e altri 7 Comuni al Ministero dell’Ambiente nell’ambito del bando relativo al Programma Nazionale per la Mobilità Sostenibile e già finanziato. Sono previste azioni a favore della mobilità sostenibile nelle aree circostanti i maggiori plessi scolastici (messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, pedibus). Verranno inoltre promossi il car sharing e il car pooring. Motori elettrici L’amministrazione intende incentivare ulteriormente la mobilità sostenibile con l'istallazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici non inquinanti. Il verde pubblico L’amministrazione intende migliorare i parchi e le aree verdi al fine di tornare a vivere l'ambiente in città. Il verde deve essere visto nel suo insieme, come elemento di ricucitura degli spazi della città, sia pubblici che privati, come principale fattore di riequilibrio dell’ecosistema urbano, non solo sotto il profilo estetico paesaggistico, ma anche ecologico, igienicosanitario e psicologico. Si prevede di: - aumentare le risorse per la cura dei parchi della città e del verde anche attraverso il reperimento di fondi, la

partecipazione a bandi dedicati, la predisposizione di un Piano del Verde pubblico che superi la logica della manutenzione ed individui azioni e percorsi per rendere più fruibili le aree verdi;

- creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata; - avviare un progetto di restyling per dare un nuovo volto al parco Kennedy,come parco delle generazioni, un luogo dove

nonni e nipoti possano giocare e divertirsi insieme attraverso l'inserimento di nuovi giochi inclusivi, un'area dedicata al benessere e al fitness anche per l'età adulta ed un chiosco come area ristoro;

- riqualificare il Parco Unicef, collocarvi nuovi giochi, riattivare e valorizzare il Tapioka; - attrezzare le aree con giochi per disabili e, comunque, migliorare l'accessibilità eliminando eventuali barriere

architettoniche, nell’ambito della generale manutenzione dei giochi di cui è necessario prevedere il potenziamento; - realizzare nuove aree attrezzate per i cani; - allestire una piccola area giochi in Piazza Mazzini; - rendere fruibile l’Aula Verde, quale patrimonio verde comunale e area limitrofa alle piste ciclabili; - partecipare costantemente, tramite iniziative, alla Giornata nazionale dell’albero; - dotarsi di un Regolamento per favorire la partecipazione dei cittadini che lo desiderano alla cura del verde (Regolamento

“adotta un’aiuola”);

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Educazione Ambientale Verranno elaborati i progetti annuali relativi all’Educazione Ambientale nell’ambito del Programma INFEA (Informazione ed Educazione Ambientale) della Regione Marche, con l’obiettivo di ottenere, ove previsto dalla Regione, il cofinanziamento regionale, al fine di proporre, in continuità con quanto già realizzato negli anni scorsi, iniziative di educazione e sensibilizzazione ambientale nelle scuole e alla cittadinanza.

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MISSIONE 10

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità. OPERE PUBBLICHE E PATRIMONIO L’amministrazione intende avere cura del territorio e del patrimonio comunale. Le risorse finanziarie esistenti saranno utilizzate per rendere la città più sostenibile, inclusiva, funzionale e sicura. In particolare verranno utilizzate per la manutenzione straordinaria e per la conservazione/riqualificazione del patrimonio esistente. Saranno: - asfaltate le strade comunali sulla base del volume di traffico e sul grado di pericolosità; - effettuate manutenzioni su marciapiedi degradati; - abbattute le barriere architettoniche tramite il proseguo dell'attuazione del P.E.B.A. esistente; lo stesso verrà aggiornato

laddove necessario ed esteso ad altre zone della città; - valutate realizzazioni di nuove rotatorie al fine di un miglioramento della sicurezza stradale degli incroci; - completato il rinnovamento degli impianti tramite la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti, sia su palo che su tesata,

con lampade LED in virtù della adesione alla convenzione CONSIP, al fine di favorire il contenimento dei costi e garantire una maggiore efficienza energetica degli stessi;

- ampliati gli impianti di illuminazione in via prioritaria nelle zone del territorio completamente sprovviste quali ad esempio Via Castello Barcaglione fino al confine con Ancona, Via Lazio, Via della Tecnica ed Arenile a confine con Ancona);

- monitorati i fossi demaniali e comunali al fine di prevenire fenomeni di esondazione. Realizzazione di nuovi parcheggi Uno dei grandi limiti del centro cittadino al quale in questi anni abbiamo cercato di ovviare è quello della sosta. Di sicuro interesse per il Centro Città è l’iniziativa di RFI, condivisa con il Comune, di riqualificare il fabbricato viaggiatori della Stazione di Falconara M.ma, introducendo funzioni anche commerciali e terziarie, e le relative pertinenze scoperte adiacenti alla via Flaminia per realizzare un’area sosta per auto e bici e sistemare le aree pedonali. In particolare, tra gli obiettivi, vi è quello di un generale miglioramento ambientale con l’incentivo all’uso della bici e l’inserimento di colonnine elettriche. Questo consentirà di risolvere le esigenze sia di quanti si servono del treno, sia di coloro che frequentano il centro cittadino. Ulteriori posti auto saranno ricavati dal recupero di aree oggi degradate o sottoutilizzate e da riqualificare attualmente presenti nel Centro Città.

UOC LLPP INFRASTRUTTURE E URBANIZZAZIONI

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE

Personale tecnico Le risorse umane da impiegare si suddividono, sostanzialmente, in personale tecnico con qualifica di ingegnere o geometra, in personale amministrativo di ausilio dei precedenti e di personale operativo con qualifica di operaio. Personale tecnico

1. Istruttore Direttivo tecnico – D1 2. Funzionario Tecnico – D4

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3. Istruttore Direttivo tecnico – D1 Personale amministrativo

4. Istr. Dir. Amm.vo Finanziario – D3 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) 5. Istr. Amministrativo Contabile – C3 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) 6. Istr. Amm.vo Contabile – C4 (in comune con UOC Stabili) 7. Esecutore Tecnico – B4 (in comune con UOC Edilizia Privata)

Servizio Manutenzione (Operai comunali) 1. Esec. Tecnico (asf. automezzi pesanti) – B4 2. Esecutore Tecnico (Idraulico) – B4 3. Esecutore Tecnico – B5 6. Esecutore Tecnico (Fabbro) - B1 7. Esecutore Tecnico (Fabbro) - B1 8. Esecutore Tecnico –(Mastro muratore) - B3 (a 18 ore part time) 9. Esecutore Tecnico –(Mastro muratore) - B3 (a 18 ore part time) 10. Esecutore Tecnico –(Mastro muratore) - B3 (a 18 ore part time) 11. Esecutore Tecnico (Mastro muratore) – B3 (a 18 ore part time)

RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE A livello degli uffici è in dotazione la seguente strumentazione:

• FAX n° 1 • Fotocopiatrice stampante multifunzione n° 1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Computer fissi n° 6 • Computer portatili n° 1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Stampanti n° 3 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Plotter n° 1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Macchine fotografiche n° 2 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Calcolatrici 2 • Stazioni totali per rilievi n° 1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Sclerometro n° 1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • Distanziometro Laser n°1 (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • n . 1 Fiat Punto CN346K (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • n. 1 Fiat Doblò CA 411 TA (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio) • n. 1 Fiat Panda 1.1 CM881XS • n. 1 Fiat Panda 1.1 CM882XS (in comune con UOC Stabili e UOC Patrimonio)

A livello informatico vi sono le licenze per programmi di contabilità e sicurezza cantieri. A disposizione degli operai comunali presso l’area loro destinata vi sono:

• n. 1 Autocarro Fiat Ducato cassonato AN501139 • n. 1 Autocarro Fiat Ducato cassonato EB535GJ • n. 1 Autocarro Iveco Daily CN852 KW • n. 1 Autocarro Iveco Daily Cn853 KW • n. 1 Bob cat 553 pala meccanica + benna escavatrice • n. 1 Autocarro Fiat Iveco BT442HB

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• n. 1 Autocarro Fiat Ducato Furgonato EV543DY • n. 1 Autocarro Fiat Iveco 140/120 E4 con grù DS014XD • n.1 Autocarro Renault Master furgonato CC547KS

Vi sono inoltre attrezzature varie per l’officina e d’uso comune.

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia. POLITICHE SOCIALI L’amministrazione intende migliorare le politiche rivolte ai soggetti più fragili anche attraverso la preziosa collaborazione con il mondo del volontariato. L’obiettivo finale è quello di incentivare l’emancipazione e di sostenere le fasce più deboli della popolazione accompagnandole verso l’autonomia. Daremo quindi particolare attenzione a: - DISABILI, con potenziamento dei servizi e degli interventi di supporto a favore della disabilità finalizzati al raggiungimento

dell’autonomia nella gestione della vita quotidiana, lavorativa e sociale. Ciò sarà possibile attivando i TIS (tirocini di inclusione sociale), agevolando l’inclusione dei disabili nelle società sportive ed in prima istanza con l’aggiornamento del PEBA, che necessita di un censimento delle barriere architettoniche ancora presenti su Falconara e la programmazione della loro eliminazione. Si ritiene necessaria l’istituzione di un tavolo permanente per la disabilità, coinvolgendo anche le famiglie dei disabili. L’amministrazione intende attivare i progetti relativi alla legge 112/2016, la cosiddetta legge sul “Dopo di noi”, in favore delle persone con disabilità gravi prive di sostegno familiare che prevede la realizzazione di progetti di Ambito, finanziati dal Ministero e dalla Regione Marche attraverso un apposito fondo.

- DISABILI MENTALI, attraverso la collaborazione diretta con i centri di salute mentale con l’obiettivo di creare una casa famiglia per soggetti psichiatrici, che potrà rappresentare l’opportunità, per il paziente psichiatrico, di sperimentare una modalità di vita condivisa con altri pazienti, al di fuori dell’istituzione. Anche i disabili mentali, se hanno la certificazione di handicap con riconoscimento di gravità, possono accedere ai fondi del “dopo di noi”;

- MINORI,attraverso il sostegno di Centri Diurni in cui ci saranno professionisti dedicati ed educativa di gruppo per agevolare l’inclusione e l’integrazione; si incentiverà l’affido familiare e si penserà ad un’assistenza per l’ inserimento scolastico dei bambini stranieri. Si ritiene inoltre importante per prevenire ed affrontare situazioni di rischio per i minori, elaborare progetti che prevedano la partecipazione dell’Asur e delle scuole;

- ANZIANI, con l'avvio di alcuni progetti dedicati alla terza età (nonno in affido, servizio di telesoccorso) e la prosecuzione di altri come lo Sportello INFORMANZIANI ed il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare (SAD).

- L’apporto dei nonni è essenziale non solo nel welfare familiare ma anche sociale, infatti gli anziani possono svolgere un ruolo attivo e partecipe nel territorio locale e di collaborazione con l’amministrazione comunale. A tale proposito il ‘nonno di quartiere’ potrà essere una figura volta a ottimizzare i servizi presenti, promuovere nuovi interventi e vigilare su eventuali criticità.

- ANZIANI MALATI di Alzheimer, sostenendo il Centro Visintini e altre strutture/iniziative rivolte a loro, per esempio con la prosecuzione della collaborazione al progetto “Caffè Alzheimer”.

- DONNE vittima di violenza o soprusi, potenziando lo Sportello FRIDA, proponendo corsi di auto-difesa e organizzando iniziative che aumentino la sensibilità alla tematica della violenza domestica; si proporranno corsi di Italiano e di Civiltà Italiana rivolti alle donne straniere. Ci si impegnerà, in riferimento alla legge regionale 4/2016 ‘Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli’, a promuovere e realizzare specifiche iniziative per il monitoraggio, la prevenzione, il contrasto e l’assistenza alle persone che hanno subito violenza. A tal fine si attiveranno progetti che potranno dare alle donne vittime di violenza un’adeguata opportunità di lavoro, in modo da favorire una loro autonomia personale ed economica e la creazione di una rete di riferimento tra donne che hanno lo stesso vissuto.

- FAMIGLIA, famiglie con minori, famiglie con disabili o anziani non autosufficienti, famiglie con disagi conclamati sia nella coppia, sia nelle relazioni genitori - figli, che richiedono sostegno urgente, il quale sarà dato anche grazie all’attivazione del “Centro per la famiglia”, che erogherà servizi informativi per famiglie con bambini in fascia d’età 0-6 anni, servizi di sostegno alla genitorialità, progetti di sviluppo delle risorse familiari.

- la cosiddetta "fascia grigia” della popolazione, ovvero quella fascia di cittadini, oggi in deciso aumento a causa della crisi, che non hanno la possibilità di pagare un affitto a prezzi di mercato, ma che hanno un ISEE che non permette loro di

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accedere ad assegnazioni di alloggi Erap. A tale fascia saranno rivolti gli alloggi di EDILIZIA AGEVOLATA dell'ex Hotel Marisa.

- ANIMALI RANDAGI, incoraggiando l’adozione di animali da compagnia; proseguendo il sostegno al canile/oasi felina e sostenendo la creazione di un’oasi felina.

L’amministrazione e i Servizi Sociali lavoreranno anche per ottenere: - l’attivazione del “PROGETTO ABITARE”, che prevede la stesura di un unico regolamento che vada a normare tutti i

sussidi riguardanti l’abitazione (progetto casa, sussidi per i canoni d’affitto e per le utenze..) in modo tale da dare un segnale univoco che vada nella direzione del sostegno all’emancipazione. Nella stesura di tale regolamento si prenderanno in considerazione gli anni di residenza nel nostro Comune, l’iscrizione al centro per l’impiego ed all’albo dei volontari, che sarà istituito da tale amministrazione. Si faranno inoltre controlli rigorosi sui patrimoni e sui beni di lusso su tutti i richiedenti, proprio al fine di aiutare chi ha reali necessità; si attiveranno ulteriori controlli anche attraverso le ambasciate estere in caso di cittadini stranieri;

- l’implementazione degli sportelli rivolti al pubblico (es. Informanziani, Informagiovani) che potranno diventare un polo informativo dedicato alle categorie più fragili; tale polo potrà essere un utile strumento che ci permetterà di avere un’analisi dei bisogni della popolazione, necessaria per progettare politiche sociali efficaci;

- il potenziamento degli interventi a sostegno della collettività attraverso lo strumento della collaborazione tra il Comune, le Associazioni e il volontariato. A tal fine sarà utile istituire una consulta delle Associazioni di volontariato con la partecipazione attiva dell’Assessorato ai Servizi Sociali e dei rappresentanti di tutte le associazioni di volontariato del nostro territorio;

- l’istituzione della “Giornata del volontariato”, che potrà essere un volano per far conoscere ai cittadini tutte le associazioni di volontariato attive su Falconara;

- la prosecuzione del progetto di adesione al Sistema di Protezione Per Richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) nel rispetto della c.d. “Clausola di Salvaguardia” che rende esenti i Comuni aderenti allo SPRAR dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza nel territorio, di più difficile gestione. Nell’Ambito di tale progetto si prevede lo svolgimento da parte dei beneficiari SPRAR di attività di volontariato al fine di potenziare l’integrazione degli stessi e contestualmente favorire la realizzazione di attività utili per il territorio;

- la promozione delle iniziative rivolte alla cittadinanza con finalità sociale e con attività di screening di prevenzione per varie patologie.

Tra gli obiettivi dell’Assessorato ai Servizi Sociali c’è anche la valorizzazione dell’Ambito Sociale 12, di cui Falconara è capofila e del quale fanno parte i comuni di Agugliano, Camerata Picena, Chiaravalle, Montemarciano, Monte San Vito e Polverigi. L’implementazione di questo importante strumento sarà possibile grazie ad un dialogo fruttuoso con gli altri Comuni che porterà a: - linee di progettazione comune e co-partecipazione ai bandi Regionali, Ministeriali ed Europei, attraverso dei progetti in

rete; - riattivazione di tavoli di lavoro tematici, coinvolgendo anche i privati oltre che i comuni dell’Ambito e i Servizi Pubblici, quali

Asur; - stesura di regolamenti di accesso ai Servizi Sociali concertati con l’ambito per garantire un’omogeneità sul territorio; - utilizzo del fondo “lotta alla povertà” rivolto a beneficiari REI; - attivazione borse di lavoro rivolte alle persone in disagio sociale; - preparazione, e pubblicazione sul sito, dei bilanci preventivo e consuntivo; - formazione di un gruppo di lavoro per la preparazione e la pubblicazione della Carta dei Servizi. Nella consapevolezza che il sociale merita un’attenzione e una sensibilità ogni giorno maggiore, considerato anche la rilevante diminuzione delle risorse economiche poste a disposizione degli Enti Locali, si attiverà una costante collaborazione intersettoriale tra i vari assessorati per agevolare la partecipazione a bandi Europei, Regionali, Ministeriali al fine di attingere a fondi pubblici e/o privati da utilizzare per il bene sociale (ad esempio per riqualificare i parchi e renderli a misura di disabile). Ambito Territoriale 12 L’amministrazione adotterà iniziative per migliorare il funzionamento dell’Ambito Territoriale 12, in particolare attraverso l’assunzione di alcune unità a tempo indeterminato al fine di dare stabilità e continuità all’attività.

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U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Risorse umane da impiegare: N. 1 Istruttore Direttivo Amm.vo - Responsabile P.O. Cat. D1 N. 1 Istruttore Direttivo Amm.vo Cat. D2 N. 1 Istruttore Amm.vo part-time Cat. C4 N. 3 Esecutori Amm.vi Cat. B3 N. 1 Esecutore Amm.vo Cat. B4 N.1 Esecutore Amm.vo Cat. B2 N.1 Esecutore Tecnico Cat. B5 N.1 Coll. Prof. Conducente Cat. B6 (Assegnazione congiunta con U.O.C. Attività e Servizi Scolastici e Culturali) Assistenti Sociali: N. 4 Istruttori Direttivi Socio Assistenziali Cat. D1 di cui n.1 part-time. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE n. 9 personal computers con video n. 8 video terminali n. 6 stampanti n. 6 calcolatrici n. 6 Fiat Ducato n. 1 Fiat Doblò n. 1 Fiat Idea n. 1 Fiat 600 n. 1 fotocopiatrice n. 1 fax

* Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 12

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE: Ufficio di staff - 1 coordinatore di ambito cat. D3

– 2 amministrativi finanziari cat. D - 1 amministrativo contabile cat. C - 1 istruttore direttivo socio-assistenziale D Progetto affido/adozione - 1 istruttore direttivo socio-assistenziale D 18 h.

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Sportelli sociali e presa in carico utenza del territorio - 1 istruttore direttivo socio-assistenziale D 6 h. - 2 istruttori direttivo socio-assistenziale D 24 h.

- 1 istruttore direttivo socio-assistenziale D 12 h. (in maternità fino al 14/05/2018) - 3 istruttori direttivo socio-assistenziale D 18 h.

E’ prevista nel corso del 2019 l’assunzione di tre istruttori direttivi socio-assistenziali (a tempo pieno). Sono inoltre previsti due incarichi extra istituzionali: 1 ingegnere informativo e 1 assistente sociale (durata e compenso sono in fase di definizione). RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE: I locali ospitanti la sede dell’ATS n.12 sono ubicati presso il Comune di Falconara M.ma Palazzo Bianchi –P.zza Municipio. Gli arredi e le dotazioni telefoniche ed informatiche sono di proprietà dell’ATS n.12.

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MISSIONE 13

TUTELA DELLA SALUTE Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività per la prevenzione, la tutela e la cura della salute. Comprende l'edilizia sanitaria. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle politiche a tutela della salute sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela della salute. Igiene e salute pubblica Si proseguirà nel monitoraggio e nella predisposizione di campagne specifiche di intervento e informazione contro la presenza della zanzara e attività di derattizzazione. Saranno effettuati controlli e saranno adottati successivi provvedimenti per la tutela delle aree verdi private incolte e sulle ree degradate. Amianto Nell’ambito della tutela della salute pubblica e dell’ambiente si intende razionalizzare il lavoro già in essere riguardo la presenza di manufatti contenenti amianto rilevati sul territorio comunale, attraverso una mappatura e la formazione di un database che contenga le informazioni relative al monitoraggio e alle azioni di bonifica.

U.O.C. TUTELA AMBIENTALE, SUAP, DEMANIO MARITTIMO RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le risorse umane assegnate sono le seguenti: Ing. Stefano Capannelli – Dirigente Funzionario Tecnico – D4 Istr. Dir. Tecnico – D2 Istruttore Tecnico (Geometra) – C3 Istr. Dir. Amm.vo Finanziario – D4 Istr. Amm.vo Contabile – C1 Istr. Dir. Amm.vo Finanziario – D2 Istr. Amm.vo Contabile – C3 Istr. Amm.vo Contabile – C1 Esecutore Tecnico – B3 RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE Risorse strumentali assegnate: N° 11 PC per ufficio con n° 6 stampanti N° 2 PC per emergenze (per diffusione comunicati alla popolazione) N.° 1 Fototcopatrice N° 2 fonometri e strumentazioni relative per il funzionamento interno ed esterno N° 1 registratore per fonometro N° 3 box fissi di rilevamento inquinamento acustico N° 2 Fax N° 1 centralino telefonico più n° 5 apparecchi telefonici fissi N° 1 telecamera e videoregistratore (sul tetto edificio via Cavour, 3) N° 4 stazioni di avviso alla popolazione non ancora in funzione per mancanza delle autorizzazioni necessarie

all’installazione su edifici privati

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N° 7 stazioni adsl riceventi automatiche fisse (Palombina Vecchia, Quartiere Stadio, Villanova, Falconara alta, Fiumesino, Castelferretti, Falconara Centro)

N° 2 stazioni portatili installate su mezzi mobili comunali N° 2 stazioni radio presso emittenti radiofoniche locali ( attiva n° 1) N° 1 pompa peristaltica per campionamenti N° 1 gruppo elettrogeno per alimentare pompa peristaltica e campionatore polveri N° 1 sonda multiparametrica per monitoraggio chimico-fisico delle acque di falda N° 1 campionatore sequenziale PM10 e relativa strumentazione N° 1 frigorifero per conservazione campioni dei prelievi effettuati durante monitoraggio ambientale N° 1 analizzatore ozono N° 1 Dispositivo portatile GPS N° 1 freatimetro per misurare il livello di falda

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MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività.

Missione 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMMERCIO

L’amministrazione intende incentivare e sostenere la produttività delle imprese locali attraverso politiche che ne favoriscano lo sviluppo, con particolare riguardo alle start up e allo sviluppo del commercio di vicinato e di prossimità. In un periodo di crisi economica cercheremo di sostenere le attività commerciali agendo su più leve: - ridurre le tasse locali come il canone per occupazione del suolo pubblico e l’imposta sulla pubblicità tramite vetrofonia; - dialogare con i proprietari dei locali sfitti, proponendo iniziative culturali da realizzare come mostre fotografiche e

pittoriche, fare da tramite tra proprietari di locali non locati e gestori di franchising di grandi catene di distribuzione/temporary store;

- aumentare la percezione della sicurezza grazie all’avvio di un progetto che possa permettere ad alcuni commercianti, referenti di zona, di segnalare direttamente alle forze dell’ordine eventuali episodi criminosi;

- prevedere agevolazioni sulla sosta; realizzare nuovi parcheggi ricavati dal recupero di aree oggi degradate; - proporre ai commercianti di Falconara corsi di formazione riguardanti il giusto utilizzo dei social network, sempre più utile

strumento per dare maggiore risalto alle attività commerciali; - collaborare con associazioni di categoria e camere di commercio; - dialogare in modo continuo con i commercianti, attraverso assemblee di quartiere; - proporre iniziative, su tutto il territorio di Falconara che aumentino il flusso di potenziali clienti; - concedere contributi per nuove aperture attività commerciali e di somministrazione; - riconoscere agevolazioni alle cooperative sociali che intendono aprire attività inserendo i disabili nel mondo del lavoro; - predisporre card e/o convenzioni (buoni spesa) per gli studenti e le loro famiglie, elaborando una App Negozi Falconara; - aggiornare il regolamento per i dehors e gli spazi esterni pubblici esercizi; - attuare il piano di recupero “centro storico” in modo da coinvolgere gli abitanti di Falconara, incentivandoli a vivere gli

spazi della città e dando nuovo impulso allo sviluppo della rete commerciale; - incentivare le iniziative come “free slot”, con riduzione imposte comunali. Mercato coperto Nel centro storico di Falconara è presente un immobile costruito negli anni ‘30 adibito in parte a mercato coperto e in parte a sede di mostre; la volontà è quella di trasformare il Mercato Coperto in “tempio bio e km zero”. L’amministrazione intende instaurare un rapporto di collaborazione con gli imprenditori al fine di ristrutturare l’immobile creando in pieno centro storico un luogo dedicato a enogastronomia di qualità, prodotti a chilometro zero, spazio degustazioni, piccola ristorazione e spazi destinati a iniziative artistiche e culturali. Il Mercato Coperto diventerà così un luogo di incontri, confronti e aggregazione che porterà sviluppo economico e nuovi posti di lavoro in centro città senza intaccare la realtà commerciale esistente. Mercati settimanali Tra gli obiettivi ci sono la riqualificazione e il miglioramento dei mercati settimanali (lunedì e giovedì) tramite bandi per la riorganizzazione delle nuove concessioni e l’istituzione di aree dedicate all’artigianato artistico in modo da diversificare l’offerta.

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E’ prevista l’istituzione di mercatini rionali/di quartiere o di posteggi isolati, dopo attenta valutazione delle carenze commerciali del territorio. Misure per agricoltura L’amministrazione intende instaurare un rapporto con le rappresentanze del mondo agricolo, attraverso varie iniziative: - istituire il Mercato Contadino dei prodotti del territorio a km zero secondo un disciplinare in linea con i contenuti ministeriali

che regolano la vendita diretta di prodotti agricoli e di concerto con le associazioni di categoria del territorio; - incentivare rapporti con le associazioni di categoria per organizzare iniziative e/o mercatini calendarizzati, coinvolgendo

anche quartieri periferici. Centro storico Grazie al nuovo status di Centro Storico sarà possibile: - arrivare a una migliore regolamentazione delle licenze commerciali; - unire le attività commerciali in un Centro Commerciale Naturale per poter avere accesso privilegiato a bandi di

finanziamento regionali, nazionali ed europei; - migliorare, nel tempo, il decoro urbano attraverso un reinvestimento mirato delle entrate comunali; - agevolare la riqualificazione degli edifici attraverso il dimezzamento degli oneri di urbanizzazione.

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MISSIONE 50

DEBITO PUBBLICO Pagamento delle quote interessi e delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall’ente e relative spese accessorie. Comprende le anticipazioni straordinarie. Riduzione dell’indebitamento Il Comune di Falconara Marittima ha intrapreso 10 anni fa una politica di risanamento finanziario. L’amministrazione, in continuità con il lavoro svolto nelle due precedenti legislature, proseguirà il lavoro di riduzione dell’indebitamento ed effettuerà importanti interventi sia sul lato delle spese che su quello delle entrate. Il totale dei debiti, pari ad euro 83.520.217,55 nel 2008, è sceso ad euro 57.559.498,34, mentre le entrate correnti sono passate da 30.667.966,40 ad euro 29.041.268,38 e quindi attualmente il debito rappresenta il 198% delle entrate contro il 272% del 2008. L’obiettivo è pertanto quello di proseguire su questa strada e arrivare alla fine della prossima legislatura, nel 2023, con un ulteriore significativo miglioramento del rapporto tra debito ed entrate correnti. Riduzione delle spese Non verranno stipulati nuovi mutui se non quelli a tasso zero che potranno eventualmente essere individuati attraverso la partecipazione ad appositi bandi. In merito agli investimenti, le entrate derivanti dai proventi del costo di costruzione e dalle alienazioni saranno impiegate per finanziare le manutenzioni straordinarie del patrimonio esistente; le nuove opere e le ristrutturazioni di rilevante importo saranno invece finanziate mediante fondi straordinari del bilancio e con il ricorso a contributi mediante partecipazione a bandi, nonché al partenariato pubblico privato che può costituire anche aumento delle entrate.

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6. Le modalità di rendicontazione La rendicontazione dei risultati raggiunti in ordine agli obiettivi programmati avverrà utilizzando gli strumenti già previsti dall’ordinamento. Ci riferiamo in particolare a: a) ogni anno, attraverso: • la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi; • la relazione sulla performance, prevista dal D. Lgs. 150/2009. Il documento rappresenta in modo schematico e integrato

il collegamento tra gli strumenti di rendicontazione, in modo da garantire una visione unitaria e facilmente comprensibile della performance dell’ente, evidenziando altresì i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi rilevanti ai fini della valutazione delle prestazioni del personale;

• la relazione illustrativa al rendiconto, approvata dalla Giunta Comunale in occasione dell’approvazione dello schema di rendiconto.

b) a fine mandato, attraverso la redazione della relazione di fine mandato, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 149/2011. In tale documento sono illustrati l’attività normativa e amministrativa svolta durante il mandato, i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmatici, la situazione economico-finanziaria dell’Ente e degli organismi controllati, gli eventuali rilievi mossi dagli organismi esterni di controllo. Tutti i documenti di verifica, insieme ai bilanci di previsione ed ai rendiconti, devono essere pubblicati sul sito internet del Comune, al fine di assicurarne la più ampia diffusione e conoscibilità. L’ente pubblica nel proprio sito istituzionale, nella sezione “Amministrazione trasparente”, i vari documenti. http://falconaramarittima.etrasparenza.it/pagina714_performance.html http://falconaramarittima.etrasparenza.it/pagina730_bilanci.html

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Nota di Aggiornamento

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2019 - 2021

Sezione Operativa (SeO) Parte prima

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1. Entrata: fonti di finanziamento 1.1 Quadro riassuntivo Quadro generale riassuntivo delle entrate

Entrate Esercizio Esercizio Esercizio Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

(rendiconto) (Impegnato) (Previsione)2 3 3

. Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+) 1.262.342,25 1.140.092,43 983.385,87

. Entrate correnti tit. 1, 2, 3 29.041.268,38 29.972.211,83 31.441.645,52

. Contributi agli investimenti destinati al rimborso di prestiti (4.02.06) (+)ALTRE POSTE DIFFERENZIALI PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO Avanzo di amministrazione per spese correnti (+) 366.833,03 344.642,20 635.190,00 Entrate di parte corrente destinate ad investimenti (-)Entrate di parte capitale destinate a spese correnti (+) 490.000,00 477.710,56 1.270.000,00 Entrate da accensione di prestiti destinate ad estinzione anticipata (+)TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A)

31.160.443,66 31.934.657,02 34.330.221,39

. Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale (+) 2.714.801,82 3.475.109,47 6.562.158,18

. Avanzo di amministrazione per spese in conto capitale (+) 785.780,94 953.445,26 300.000,00

. Entrate titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 2.697.988,94 7.021.303,25 8.003.511,15

. Contributi agli investimenti destinati al rimborso di prestiti (4.02.06) (-)

. Entrate di parte corrente destinate ad investimenti (+)

. Entrate di parte capitale destinate a spese correnti (-) 490.000,00 477.710,56 1.270.000,00

. Entrate Titolo 5.02-5.03-5.04 (-)

. Entrate da accensione di prestiti destinate ad estinzione anticipata (-)TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE AD INVESTIMENTI (B) 5.708.571,70 10.972.147,42 13.595.669,33 . Entrate Titolo 5.02-5.03-5.04 (C) - - . Entrate per anticipazione da istituto tesoriere Titolo 7.00 (D) 7.260.317,10 . Entrate per conto di terzi e partite di giro Titolo 9.00 (E) 25.535.472,12 23.230.321,40 35.350.330,00 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE (A+B+C+D+E) 62.404.487,48 66.137.125,84 90.536.537,82

Trend storico

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1.2 Valutazione generale sui mezzi finanziari Il quadro generale della finanza locale è caratterizzato da una forte instabilità. Sul fronte della tassazione immobiliare si è registrato, nel 2012 il debutto dell’IMU in luogo dell’ICI, suddivisa in quota comunale e quota statale; nel 2013 il riparto del gettito tra comuni e Stato è stata modificata attraverso la devoluzione pressoché integrale del gettito IMU a favore dei comuni, fatta eccezione per gli immobili del gruppo D. Contestualmente è stato introdotto il Fondo di solidarietà comunale quale strumento di compensazione delle sperequazioni a livello territoriale volto a superare il sistema dei trasferimenti erariali. Tale fondo viene pressoché integralmente alimentato dalle riscossioni IMU dei comuni e ripartito principalmente tenendo in considerazione il livello di risorse “storiche” disponibili. Sempre nel 2013 si è assistito al graduale superamento dell’imposizione sulla prima casa e su altre fattispecie imponibili (fabbricati merce, fabbricati rurali strumentali, ecc.), il cui mancato gettito è stato sostituito dai trasferimenti compensativi statali. Sul fronte della tassazione sui rifiuti e sui servizi, sempre il 2013 ha visto – in attuazione del DL n. 2012/2011 - l’entrata in vigore della nuova TARES, composta dalla quota di prelievo sui rifiuti (sostitutiva della TARSU/TIA) e dalla quota sui servizi indivisibili dei comuni (pari a €. 0,30/mq), incassata direttamente dallo Stato. Ciononostante ad ottobre 2013, per effetto del DL n. 102/2013 (conv. in legge n. 124/2014) vi è stato un ripensamento del legislatore, che ha reso facoltativa la TARES, dando la possibilità ai comuni di mantenere il prelievo sui rifiuti applicato nel 2012, in vista della introduzione della nuova IUC. Arriviamo così al 2014, quando la legge n. 147/2013 ha introdotto la IUC, di cui si dirà specificatamente in seguito, che include l’IMU, la TASI e la TARI. La Tasi, in particolare, sostituisce l’IMU sulla prima casa ed il tributo sui servizi indivisibili, ma presenta forti problemi di coperture in quanto i comuni che avevano applicato lo sforzo fiscale sull’IMU non riescono, attraverso la TASI, per effetto delle clausole di salvaguardia, a garantire l’invarianza di risorse per i propri bilanci. Sembra invece dissolta la riforma della fiscalità locale in chiave federalista, che dal 2015, in base al D.Lgs. n. 23/2011, dovrebbe portare al debutto dell’IMU secondaria (sostitutiva della TOSAP e della imposta di pubblicità). Le prospettive, come ipotizzato dal Governo nel DEF 2015, erano quelle di una nuova riforma della tassazione locale, all’insegna della semplificazione, attraverso:

a) il superamento del dualismo IMU-TASI attraverso l’istituzione di un nuovo tributo su base immobiliare; b) l’istituzione di unico tributo/canone in sostituzione delle imposte e tasse minori e dei canoni esistenti.

Questa brevissima ricostruzione è sufficiente per tratteggiare uno scenario caratterizzato da gravi incertezze sull’ammontare delle risorse disponibili, che preclude ogni serio tentativo di programmazione volta a garantire efficacia ed efficienza nella gestione delle risorse e nella erogazione dei servizi ai cittadini ed aumenta i rischi di squilibri dei bilanci locali, anche a causa di una progressiva erosione di risorse disponibili per il finanziamento delle spese, sia correnti che di investimento. Tale erosione discende anche:

• del taglio delle risorse garantite dallo Stato attraverso i trasferimenti o i fondi fiscalizzati (Fondo sperimentale di riequilibrio prima e Fondo di solidarietà comunale poi), non solo legati al processo di razionalizzazione della spesa pubblica (la cosiddetta spending review). Ai tagli già previsti dai DD.LL. 95/2012 e 66/2014, la legge di stabilità 2015 ha previsto un nuovo taglio di oltre 1,2 miliardi sul Fondo di solidarietà comunale che, dal 2015, non viene più alimentato da risorse statali bensì sono i comuni a cedere una quota di propria IMU allo Stato. Nei fatti quindi, ancora prima del completamento del processo di revisione della spesa attraverso i costi e fabbisogni standard, tutta la perequazione fiscale dei comuni viene finanziata dai comuni stessi attraverso il fondo di solidarietà comunale, che preleva una quota di gettito perché venga redistribuito in funzione della capacità fiscale (gettito IMU/TASI stimato ed effettivo);

• della modifica delle fonti di finanziamento tributarie (IMU/IMU Stato/TASI) e la modifica dell’imposizione IMU (esenzioni sui fabbricati rurali strumentali, fabbricati merce, AIRE, equiparazioni abitazioni principali da un lato e nuova imposizione sui terreni agricoli ex DL 4/20152 dall’altra, imbullonati) che oltre a privare i comuni di una quota consistente del gettito IMU (circa il 40% nel 2014) ha determinato ulteriori perdite di risorse in quanto:

� le riduzioni del gettito IMU non vengono adeguatamente compensate dai trasferimenti compensativi, in quanto basati su stime mai supportate dagli effettivi incassi;

� il contributo compensativo IMU/TASI, inizialmente non rifinanziato con la legge di stabilità 2017, è stato reintrodotto. Dai 625 milioni del 2014 si è scesi a 530 milioni nel 2015, fino ai 300 milioni del 2018 pari al 76,92% dei 390 milioni attribuiti per l’annualità 2017, confermati non senza difficoltà per il 2019.

Tutto ciò ha spesso condotto i comuni a garantire l’equilibrio economico finanziario attraverso entrate di tipo straordinario non ricorrenti (oneri di urbanizzazione, recupero evasione tributaria, ecc.), ovvero ad accertamenti di entrate di dubbia e difficile esazione che, mantenuti in bilancio, hanno condotto a croniche difficoltà di cassa e a dissesti latenti. Su questo

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versante decisivo è stato l’intervento della riforma dell’ordinamento contabile contenuta nel D.Lgs. n. 118/2011, che da un lato impedisce l’accertamento di entrate future, rafforzando la valutazione preventiva e concomitante degli equilibri di bilancio dall’altro l’accertamento e l’impegno di obbligazioni inesistenti, riducendo in maniera consistente l’entità dei residui attivi e passivi. In prospettiva quindi, complici anche i vincoli di finanza pubblica imposti dal patto di stabilità interno, i comuni dovranno fare i conti con una consistente riduzione di risorse a disposizione. Dal 2019 sarà in vigore a regime il calcolo del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità al 100%. La Legge di Stabilità 2016 è entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70. Il comma 737 consente ai Comuni, per gli anni 2016 e 2017, di destinare i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico dell’edilizia a spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché a spese di progettazione delle opere pubbliche. Si consente pertanto di destinare i proventi concessori per spese correnti, seppur strettamente legate alla conservazione del patrimonio pubblico locale.

UTILIZZO ONERI CONCESSORI DAL 2018 L'utilizzo di entrate in conto capitale per il finanziamento di spese correnti può riguardare esclusivamente i proventi da oneri concessori solo nel 2017. Dal 2018 queste risorse cesseranno di essere entrate con destinazione generica a spese di investimento, per divenire vincolate. Il gettito derivante «dalla monetizzazione di aree a standard» può essere destinato solo a spese di investimento. Un'eventuale destinazione a spese correnti di queste ultime entrate rappresenterebbe un manifesto depauperamento del patrimonio comunale, configurando un evidente pregiudizio alla sana gestione finanziaria dell'ente locale. In questo senso, la sezione di controllo della Corte dei conti per la Lombardia (delibera n. 81/2017) chiarisce la portata interpretativa delle disposizioni che regolano l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione e delle entrate da alienazioni. L'utilizzo di entrate in conto capitale per il finanziamento di spese correnti può essere autorizzato solo da disposizioni di legge. Per gli oneri di urbanizzazione, l'articolo 1, comma 737, della legge 208/2015 dispone che «per gli anni 2016 e 2017, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, fatta eccezione per le sanzioni di cui all'articolo 31, comma 4-bis, del medesimo testo unico, possono essere utilizzati per una quota pari al 100 per cento per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione delle opere pubbliche». Dal 1° gennaio 2018, invece, il comma 460 della legge 232/2016 dispone che gli stessi proventi sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura nell'ambito urbano. Pertanto, dal 2018 i proventi da oneri di urbanizzazione cesseranno di rappresentare entrate con destinazione generica a spese di investimento, per divenire entrate vincolate a determinate categorie di spese, comprese quelle correnti, limitatamente agli interventi di manutenzione ordinaria sulle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Diverso è invece il caso dei proventi derivanti dalla «monetizzazione di aree a standard», le cui modalità di utilizzo sono demandate alla legislazione regionale. Per la Regione Lombardia questi proventi, in conformità alla loro natura di entrate in conto capitale, non possono essere destinati al finanziamento di spese correnti. Poiché questa entrata rappresenta un'obbligazione alternativa alla cessione da parte dei privati di aree che potrebbero risultare non utili ai fini dell'interesse pubblico, va classificata, al Titolo IV – Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti – e, come tale, deve essere destinata al finanziamento di spese di investimento. I giudici si soffermano infine sui proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili, i quali possono essere destinati, di regola, solo alla copertura di spese di investimento o alla riduzione dell'indebitamento ai (articolo 1, comma 443, della legge 228/2012 e articolo 56-bis, comma 11, del decreto-legge 69/2013). Queste entrate possono essere utilizzate anche per il finanziamento di spese correnti esclusivamente nelle ipotesi eccezionali previste: • dall'articolo 255, comma 9, del Tuel se l'ente versa in situazione di dissesto; • dall'articolo 243-bis, comma 8, lettera g) del Tuel se l'ente ha fatto ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale; • dall'articolo 2, comma 4, del Dm 2 aprile 2015 per il ripiano del maggior disavanzo.

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La Legge di Stabilità 2019, ai commi 897-900 prevede che tutti gli enti sottoposti alle regole dell’armonizzazione contabile (quindi sia quelli in avanzo che in disavanzo) possono applicare al bilancio di previsione la quota vincolata, accantonata e destinata del risultato di amministrazione per un importo non superiore a quello derivante dal risultato di amministrazione al 31 dicembre dell’anno precedente (risultante alla lettera A) del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione dell’allegato 10 al decreto legislativo n. 118 del 2011) diminuito della quota accantonata minima obbligatoria del fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo anticipazioni di liquidità, incrementato dell'importo del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione. Nelle more dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio precedente, si fa riferimento al prospetto riguardante il risultato di amministrazione presunto allegato al bilancio di previsione.

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1.3 Analisi delle risorse La Legge di Bilancio 2019 è stata approvata con Legge 145 del 30 dicembre 2018 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2018. La manovra di finanza pubblica è operata con la sola legge di bilancio, che ora ricomprende anche la ex legge di stabilità. A seguito dell'entrata in vigore della Legge 4 agosto 2016, n. 163, i contenuti della legge di bilancio e della legge di stabilità sono ricompresi in un unico provvedimento, costituito dalla nuova legge di bilancio, riferita ad un periodo triennale, la quale si articola in due sezioni, la prima, svolge in sostanza le funzioni dell'ex disegno di legge di stabilità mentre la seconda sezione ricalca quelle del disegno di legge di bilancio. Il comma 618, modificando l’art.2, comma 3-bis, del D.L. 4/2014, proroga dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 la data fino alla quale resta elevato da tre a cinque dodicesimi delle entrate correnti degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria. Occorre un adeguamento delle entrate, delle tariffe e dei servizi a domanda almeno al tasso di inflazione e recuperare l’inflazione pregressa per migliorare il tasso di copertura dei servizi. 1.3.1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo 1.00) Evoluzione delle entrate tributarie

Denominazione Rendiconto 2016 Rendiconto 2017 Accertato 2018 Previsione 2020 Previsione 2021 Previsione 2022

Imposte tasse e proventi

assimilati 16.162.945,75 16.265.318,08 16.392.535,99 16.687.000,00 16.737.000,00 16.737.000,00

Compartecipazioni di tributi 0,00 0,00

Fondi perequativi da

Amministrazini Centrali 3.111.761,45 3.300.244,62 3.439.089,81 3.355.000,00 3.355.000,00 3.355.000,00

Fondi perequativi dalla Regione o

Provincia Autonoma 0,00 0,00

TOTALE 19.274.707,20 19.565.562,70 19.831.625,80 20.042.000,00 20.092.000,00 20.092.000,00

ENTRATE TRIBUTARIE - CONFRONTO

TREND STORICO

Imposta unica comunale La disciplina sulla tassazione degli immobili è stata rivista interamente dalla Legge di Stabilità 2014 che ha istituito l’imposta unica comunale (IUC). Tale imposta comprende:

i) l’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore dell’immobile con esclusione delle abitazioni principali;

ii) una componente riferita ai servizi, articolata in un tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e una tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.

IMU. La Legge di Stabilità 2014 ha sancito l’entrata in vigore a regime dell’IMU e la fine della sua natura sperimentale attraverso l’abrogazione dell’IMU sugli immobili non di lusso (ossia iscritti in catasto in categorie diverse da A/1, A/8, A/9) adibiti ad abitazione principale e le relative pertinenze, nonché sulle unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dai soci assegnatari, degli alloggi sociali, ossia agli alloggi realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati, della casa coniugale assegnata all’ex coniuge, dell’unico immobile, posseduto e non locato, dal personale delle Forze armate e altre categorie di soggetti, pur in mancanza dei requisiti richiesti dalla legge per l’abitazione principale. Nel caso di immobili iscritti nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9 e utilizzati come abitazione principale, si

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prevede l’applicazione dell’aliquota ridotta pari a 0,4 per cento (con facoltà per i Comuni di variarla in aumento o in diminuzione di 0,2 punti percentuali) e la detrazione annua pari a 200 euro. Tale detrazione per l’abitazione principale si applica anche agli alloggi assegnati dagli IACP e dagli altri enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP (ad esempio ATER e ALER). Viene riconosciuta ai Comuni la facoltà di assimilare ad abitazione principale: i) gli immobili, non locati, posseduti a titolo di proprietà o di usufrutto, da anziani o disabili ricoverati in istituti di ricovero permanente; ii) gli immobili, non locati, posseduti a titolo di proprietà o di usufrutto, da cittadini italiani residenti all’estero; iii) gli immobili concessi in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale. L’ente si è avvalso di tale facoltà limitatamente alla prima ipotesi. A decorrere dal 2015, sono esentati dall’imposta i terreni agricoli nonché quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati dall’Istat come totalmente montani. Per gli stessi terreni ubicati nei comuni classificati come parzialmente montani, l’esenzione e riconosciuta solo se gli stessi sono posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Complessivamente la misura determina minori entrate per 0,5 miliardi negli anni 2015-2019. E prevista l’esenzione dell’IMU per i terreni ubicati nei comuni delle isole minori (6 milioni negli anni 2015-2019) e si estende a regime l’esenzione IMU, precedentemente limitata al solo anno 2014, per i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile e non ricadenti in zone montane (20 milioni negli anni 2015-2019). E introdotta, inoltre, una detrazione di 200 euro dall’IMU per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e ubicati in comuni che in precedenza erano esenti dalla previgente imposta comunale sugli immobili (ICI) e che secondo la classificazione Istat non risultano essere ne montani ne parzialmente montani (78 milioni nel periodo 2015-2019). Infine, per il solo anno 2015, sono previsti rimborsi per un importo complessivo di circa 0,1 miliardi, corrisposti ai comuni a titolo di compensazione delle differenze di gettito dell’IMU dovute alla modifica, intervenuta a fine anno 2014, dei criteri e delle fattispecie di esenzione dei terreni da tale imposta. Tabella 1 - Gettito IMU anno 2017

Codice tributo

3912 3913 3914 3916 3918 3930 TOTALE

Abitaz. Princ. Rurali terreni aree

fabbricabili altri fabbricati

immobili cat. D

TOTALE INCASSI

LORDI ANNO IMPOSTA

2017

€ 14.586 0 € 81.419 € 339.257 € 5.363.139 € 690.076 € 6.488.477

TOTALE GETTITO IMU 2017 € 6.488.477

TOTALE PREVISIONE IMU 2018 € 6.500.000

I dati relativi ai versamenti IMU 2017 sono risultanti dalla procedura dell’U.O.C. Tributi. La valutazione del gettito è stata disposta considerando, per il periodo 2019-2021, aliquote invariate rispetto all’anno precedente.

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Tabella 2 - Aliquote e detrazioni IMU 2018

DESCRIZIONE ALIQUOTE

INIZIALI 2012

2012-2013 DAL 2014

ORDINARIA 10.6 10.6 10.6

ABITAZIONE PRINCIPALE

5.8 5.3 5.3

AGEVOLATA NESSUNA - IMMOBILI CONCESSI IN COMODATI USO GRATUITO: 8.0 - IMMOBILI C1 E C3 SE SOGGETTO PASSIVO COINCIDE CON CHI ESERCITA ATTIVITA’ ARTIGIANALE O COMMERCIALE NELLO STESSO: 8.0

TARI. La Legge di stabilità 2014 ha introdotto il tributo sulla componente relativa alla gestione dei rifiuti (TARI)

in

sostituzione della TARES. Il gettito TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi d’investimento e di esercizio del servizio a esclusione del trattamento dei rifiuti speciali non assimilati o non assimilabili. La TARI è determinata per tutte le superfici, comprese le aree scoperte, in quanto suscettibili di produrre rifiuti. Il criterio della superficie calpestabile si applica, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, solo fino al momento in cui potrà essere applicato il criterio della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal DPR 23 marzo 1998, n. 138. Pertanto, quest’ultimo criterio non può essere considerato alternativo, ma solo aggiuntivo ai fini dell’accertamento delle superfici, ove il comune abbia a disposizione tali dati. Per le unità immobiliari diverse da quelle a destinazione ordinaria iscritte scrivibili nel catasto edilizio urbano, si applica, invece, il criterio della superficie calpestabile. Ai Comuni è consentito introdurre riduzioni o esenzioni nei casi di unico occupante, locali tenuti a disposizione per utilizzo stagionale, soggetti residenti all’estero, fabbricati rurali a uso abitativo. Il comune può deliberare, con proprio regolamento, ulteriori riduzioni e esenzioni e la relativa perdita di gettito può essere coperta attraverso autorizzazioni di spesa. In questo caso la copertura deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso, senza limiti percentuali. I Comuni che hanno realizzato un sistema di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva in luogo della TARI. In tal caso, la tariffa è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. A decorrere dal 2016, per la determinazione dei costi, il comune deve avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard. La TARI non è dovuta per le quantità di rifiuti assimilati che i produttori dimostrino di avere avviato al recupero. Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita. Con l’introduzione della IUC viene contestualmente soppresso l’art. 14 del D.L. n. 201/2011 che ha introdotto, dal 2013, la disciplina TARES. Per l’accertamento e la riscossione della maggiorazione TARES per l’anno 2013 si applicano le disposizioni vigenti in materia di tributo comunale sui rifiuti e servizi e tali attività sono svolte dai Comuni ai quali spettano le maggiori somme a titolo di maggiorazione, sanzioni e interessi. Nel 2018 è stata operata una ricognizione della spesa riconducibile al servizio, finanziata direttamente dall’Ente ma rientrante tra quelle individuate dal DPR 158/1999 ai fini dell’applicazione nel PEF 2019.

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Tabella 3 - Copertura del costo di servizio gestione rifiuti

TARI 2018 COPERTURA COSTI

Ricavi:

- da tassa 6.266.381,01

- da addizionale

- da raccolta differenziata

- altri ricavi 6.266.381,01

Totale ricavi

Costi:

- raccolta rifiuti solidi urbani e assimilati 5.877.856,09

- raccolta differenziata

- trasporto e smaltimento

- altri costi 388.524,92

Totale costi 6.266.381,01

Percentuale di copertura

100,00

La Legge di Stabilità 2016 in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70 al comma 27 stabilisce la flessibilità nella determinazione delle tariffe TARI. In base alla nuova disposizione, i Comuni possono continuare ad utilizzare – anche per il 2016 e il 2017– i coefficienti per la determinazione della Tari superiori o inferiori del 50 per cento rispetto alle soglie minime e massime indicate dal cd. “metodo normalizzato” di cui al DPR 158 del 1999. Tale disposizione produce l’effetto di evitare, anche per gli anni 2016 e 2017, gli eccessivi repentini aumenti del prelievo che possono colpire alcune realtà economiche, oltre che le famiglie numerose, nel passaggio all’applicazione dei criteri di graduazione delle tariffe di cui al citato DPR 158. Con la lettera b) viene soppressa la previsione in base alla quale a partire dal 2016, nella determinazione dei costi di investimento ed esercizio relativi al servizio di smaltimento dei rifiuti, compresi i costi di smaltimento in discarica, il Comune deve avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard. Tale previsione non era al momento attuabile in quanto i valori dei fabbisogni standard, pur essendo riferiti anche al servizio di gestione dei rifiuti, non sono stati elaborati in modo sufficientemente analitico e tale da tenere nella dovuta considerazione le modalità di organizzazione del sistema di affidamento e i diversi ambiti di attività. Appare pertanto opportuno aver posposto il termine in questione, potendo così tenere conto non solo delle specificità del settore rifiuti, ma anche dell’avvio dei sistemi di centralizzazione e razionalizzazione della spesa locale attraverso il sistema dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza. La Legge di Stabilità 2016 è entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70 ed il comma 14 prevede l’esenzione dell’abitazione principale e altre modifiche alla TASI. Il comma 14 sancisce l’esclusione dalla TASI delle abitazioni principali, declinandola anche con riferimento alle specificità del tributo. Le modifiche incidono sulla disciplina TASI dettata dalla legge di stabilità 2014 (legge n.147 del 2013). In particolare, la lettera a), con una modifica al comma 639, elimina la Tasi dagli immobili destinati ad abitazione principale non solo del possessore, ma anche “dell’utilizzatore e del suo nucleo familiare”, ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8 e A/9 (cd. “immobili di lusso”). La formulazione del nuovo comma 639 non contribuisce ad una migliore definizione del concetto di “nucleo familiare”, sul quale rimangono margini di incertezza. Con la lettera b) viene sostituito il co. 669 della legge di stabilità 2014, riguardante il presupposto impositivo della Tasi. Tale nuova disposizione rappresenta una norma di coordinamento con la generale esenzione TASI di abitazioni principali e terreni agricoli. Viene precisato che il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo

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di fabbricati e di aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli e dell’abitazione principale. Restano imponibili le abitazioni “di lusso” (A/1, A/8 e A/9). La lettera c) interviene sul comma 678 della legge di stabilità 2014. Si prevede che l’aliquota TASI dei cd. “immobili merce” è ridotta all’1 per mille, fintanto che restino invenduti e non siano in ogni caso locati. E’ concessa la facoltà ai Comuni di modificare in aumento la suddetta aliquota sino al 2,5 per mille o, in diminuzione, fino all’azzeramento. La norma stabilizza a regime il limite già in vigore per gli anni 2014 e 2015. Va osservato che l’aliquota non potrà comunque essere aumentata rispetto al livello del 2015 per effetto del blocco degli aumenti disposto dal comma 26 della legge di stabilità. Per tale fattispecie, inoltre, rimane comunque ferma l’esenzione IMU, disposta dall’art. 13, co. 9-bis del dl 201 del 2011. La lettera d) integra il co. 681 della legge di stabilità 2014. Viene previsto che il possessore di un’abitazione destinata ad abitazione principale dal detentore (ad es. locatario), ad eccezione degli “immobili di lusso”, versa la Tasi nella percentuale stabilita dal Comune con regolamento relativo all’anno 2015. Nel caso in cui il Comune non abbia provveduto ad inviare la delibera entro il termine del 10 settembre 2014 ovvero non abbia affatto determinato tale quota, la percentuale di versamento a carico del possessore è pari al 90 per cento dell’ammontare complessivo del tributo. Infine, con la lettera e) viene modificato anche per la TASI il termine, ora “perentorio”, entro cui i Comuni devono inviare le delibere di variazione al Mef, che è anticipato al 14 ottobre, ai fini della pubblicazione nel Portale del federalismo fiscale entro il 28 ottobre (data invariata). Si tratta di un coordinamento temporale con le disposizioni relative all’invio delle delibere IMU. Addizionale comunale IRPEF. L’addizionale comunale IRPEF è prevista dal D.Lgs. n. 360/1998, in base al quale i comuni possono variare l’aliquota fino ad un massimo dello 0,8 per cento, anche differenziata in funzione dei medesimi scaglioni di reddito IRPEF, nonché introdurre soglie di esenzione per particolari categorie di contribuenti. Nel 2016 l’aliquota è stata dello 0,8 senza detrazioni.

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a) Il Fondo di solidarietà comunale. La legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228/2012), nell’attribuire ai comuni la

maggior parte del gettito IMU – ad eccezione degli immobili del gruppo D - ha sostituito al comma 380 il Fondo sperimentale di riequilibrio con il Fondo di solidarietà comunale, alimentato prevalentemente da una quota parte degli incassi IMU che vengono trattenuti dai comuni per poi essere ripartiti secondo criteri perequativi. Il Fondo di solidarietà comunale – esteso anche alle regioni a statuto speciale - mantiene le stesse dinamiche del Fondo sperimentale di riequilibrio (e dei soppressi trasferimenti), nella misura in cui subisce variazioni connesse alle disposizioni di legge che impongono tagli ai comuni.

Importo provvisorio del Fondo di Solidarietà comunale 2018 3.355.453,02

Al fine di facilitare la predisposizione del bilancio di previsione 2018/2020 si rendono noti, per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario nonché della regione Sardegna e della Regione siciliana, i dati definitivi relativi al Fondo di solidarietà comunale (FSC) per l'anno 2018. Il dato è stato elaborato sulla base del DPCM in corso di registrazione.

Quota per alimentare F.S.C. 2018 1.081.318,81

A fini conoscitivi si evidenzia l'importo della quota di alimentazione del FSC 2018 assicurata attraverso una quota dell'IMU, di spettanza comunale, che sarà trattenuta dall'Agenzia delle entrate nel 2018. Si rammenta che, ai sensi dell'art. 6 del decreto-legge n. 16 del 2014, la risorsa IMU va iscritta in bilancio al netto della predetta quota di alimentazione del FSC.

Dal 2016 è incrementata la dotazione annuale del Fondo di solidarietà comunale (fondo per il finanziamento dei comuni con finalità di perequazione, alimentato con quota parte dell’IMU di spettanza dei comuni stessi) rideterminando la quota parte dell’imposta municipale propria, di spettanza dei comuni, che in esso confluisce annualmente. In sostanza, la dotazione del Fondo di solidarietà comunale, a decorrere dal 2016, verrebbe a determinarsi, annualmente, nell’importo di 8.266,1 milioni di euro, assicurata, per un importo pari a 2.768,8 milioni, attraverso una quota dell'imposta municipale propria, di spettanza dei comuni che viene a tal fine versata all’entrata del bilancio dello Stato nei singoli esercizi. Il FSC destinato ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario è confermato per l’anno 2019 sulla base degli importi indicati, per ciascun ente, negli allegati al DPCM del 7 marzo 2018, fatte salve le operazioni aritmetiche relative ai nuovi Comuni risultanti da procedure di fusione. E’ quindi prevista una deroga, per il solo anno 2019, di quanto previsto dal vigente comma 449 dell’art. 1 della Legge n. 232/2016, che stabilisce che le seguenti quote del FSC vengano distribuite sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard: - il 40% per l'anno 2017; - il 45% per l'anno 2018; - il 60% per l'anno 2019; - l'85% per l'anno 2020; - il 100% a decorrere dall'anno 2021. Vengono pertanto accolte in tal senso le richieste dell’ANCI, che però aveva chiesto anche il ripristino del taglio al FSC (non previsto dalla LB2019) operato dal vigente art. 47, comma 9, lettera a) del D.L. n. 66/2014, in misura pari a 360 milioni di euro per l'anno 2014 e a 540 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018. A fronte del taglio veniva imposto ai Comuni di assicurare riduzioni di spesa per l’acquisto di beni e servizi (di cui ai codici SIOPE della tabella A del Decreto) equivalenti alle riduzioni operate su tali anni sul FSC. Dal 2019 non è finanziato il ripristino del taglio del FSC di 540 milioni e pertanto non sono previsti incrementi del FSC, e gli enti non dovranno più garantire le equivalenti riduzioni di spesa.

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COMPENSAZIONI PER PERDITA GETTITO IMU –TASI Sono previste misure compensative del minor gettito IMU e TASI conseguente al nuovo sistema di esenzione per le abitazioni principali e sui terreni agricoli, prevedendo per i comuni delle RSO e delle Regioni Siciliana e Sardegna un incremento del Fondo di solidarietà comunale e per i comuni delle regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta un minor accantonamento sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali.

Per il 2016 è stato attribuito ai comuni, un contributo complessivo di 390 milioni di euro, che appare conseguente alle norme di fiscalità immobiliare relative ai limiti massimi posti delle aliquote d’imposta. Si ricorda, in proposito, che è mantenuta ferma per il 2016, limitatamente agli immobili non esentati (tra cui le abitazioni principali “di lusso”), la possibilità per i comuni di maggiorare l’aliquota TASI dello 0,8 per mille, ove tale maggiorazione sia stata deliberata entro il 30 settembre 2015, per l’anno 2015. La quota di spettanza di ciascun comune è stabilita, in misura proporzionale alle somme attribuite ai sensi del D.M. Economia 6 novembre 2014, con il quale è stato effettuato il riparto tra i comuni - sulla base dei gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI - dell’analogo contributo concesso per l’anno 2014 e di quota parte di quello concesso per il 2015. Analoghi contributi sono stati concessi ai comuni a partire dal 2014 (625 mln di euro), 2015 (530 milioni di euro) con importi sempre ridotti. Nel 2017 c’è stata una riduzione pari al 23,1% circa rispetto al 2016 corrispondente a € 127.000,00 e la legge di stabilità 2018 mantiene tale importo. Le somme assegnate non sono considerate tra le entrate finali rilevanti ai fini del vincolo del pareggio di bilancio degli enti locali.

Dalla Legge di Stabilità 2019, il fondo Imu-Tasi è stato dapprima ridotto da 300 a 190 milioni, con una perdita

calcolabile in proporzione, ma non potrà più essere destinato a spese correnti generiche, ma solo al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale finalizzati alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale. 1.3.2 Trasferimenti correnti (Titolo 2.00) Evoluzione delle entrate da trasferimenti correnti

Rendiconto

2016

Rendiconto

2017

Accertato

2018

Previsione

2019

Previsione

2020

Previsione

2021

101 Trasferimenti correnti da

Amministrazini Pubbliche

3.831.360,19 4.172.425,91 4.535.690,85 4.799.243,51 4.434.758,11 4.168.758,11

102 Trasferimenti correnti da

famiglie

- 500,00 400,00 500,00 500,00 500,00

103 Trasferimenti correnti da

imprese

17.441,40 30.734,40 52.337,40 66.900,00 51.900,00 51.900,00

104 Trasferimenti da Istituzioni

Sociali Private

- - - - - -

105 Trasferimenti correnti

dall'Unione Europea e dal

resto del mondo.

- - - - - -

TOTALE 3.848.801,59 4.203.660,31 4.588.428,25 4.866.643,51 4.487.158,11 4.221.158,11

TIPOLOGIA

ENTRATE DA TRASFERIMENTI

TREND

La tipologia 101 include i trasferimenti per l’Ambito Sociale ottimale.

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1.3.3 Entrate extra-tributarie (Titolo 3.00) Evoluzione delle entrate extra-tributarie

DESCRIZIONE Rendiconto

2016

Rendiconto

2017 Accertato 2018

Previsione

2019

Previsione

2020

Previsione

2021

Vendita di beni e servizi e proventi

derivanti dalla gestione dei beni3.526.987,56 3.365.344,76 3.234.391,55 3.579.495,14 3.579.495,14 3.581.481,14

Proventi derivanti dall'attività di

controllo e repressione delle

irregolarità e degli illeciti

793.459,53 1.012.138,60 1.016.233,08 1.276.000,00 1.516.000,00 1.516.000,00

Interessi attivi 135.001,30 89.730,86 83.989,57 102.100,00 102.100,00 102.100,00

Altre entrate da redditi da capitale 194.882,09 103.138,34 122.178,69 120.000,00 120.000,00 120.000,00

Rimborsi e altre entrate correnti 832.631,39 701.692,81 1.095.364,89 1.455.406,87 1.497.756,87 1.497.756,87

5.482.961,87 5.272.045,37 5.552.157,78 6.533.002,01 6.815.352,01 6.817.338,01

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

TREND

Occorre adeguare le entrate extra tributarie al tasso dell’inflazione.

1.3.4 Entrate in conto capitale (Titolo 4.00 – 5.00 – 6.00) Evoluzione delle entrate in conto capitale

DESCRIZIONERendiconto

2016

Rendiconto

2017

Accertato

2018

Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021

Titolo IV

ENTRATE IN CONTO CAPITALE

40100 Tributi in conto capitale -

40200 Contributi agli investimenti 486.991,35 1.175.036,85 3.292.000,78 2.849.296,78 3.383.815,12 122.551,52

40300 Trasferimenti in conto capitale -

40400 Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 34.724,04 160.143,43 399.018,36 1.206.280,00 710.140,00 1.063.640,00

40500 Altre entrate in conto capitale 570.284,71 912.808,66 486.896,73 962.934,37 757.957,15 480.000,00

Totale Titolo IV 1.092.000,10 2.247.988,94 4.177.915,87 5.018.511,15 4.851.912,27 1.666.191,52

Titolo V

Entrate da riduzione di attività finanziarieRendiconto

2016

Rendiconto

2017

Accertato

2018Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021

Alienazione di attività finanziarie \

Riscossione di crediti di breve termine - - - 1.500.000,00 1.700.000,00

Riscossione crediti di medio-lungo termine - - -

Altre entrate per riduzione di attività finanziarie - - -

Totale Titolo V - - - 1.500.000,00 1.700.000,00 -

Titolo VI

ACCENSIONE DI PRESTITIRendiconto

2016

Rendiconto

2017

Accertato

2018Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021

Emissione di titoli obbligazionari - - - - - -

Accensione di prestiti a breve termine - - - - -

Accensione di mutui e altri finanziamenti a medio lungo

termine 480.512,48 450.000,00 2.843.387,38 800.000,00

Altre forme di indebitamento - - - 685.000,00 - -

Totale Titolo VI 480.512,48 450.000,00 2.843.387,38 1.485.000,00 - -

TOTALE 1.572.512,58 2.697.988,94 7.021.303,25 8.003.511,15 6.551.912,27 1.666.191,52

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165

1.3.5 Anticipazioni da istituto tesoriere (Titolo 7.00) Evoluzione delle entrate per anticipazioni da istituto tesoriere

DESCRIZIONERendiconto

2016

Rendiconto

2017

Accertato

2018

Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione

2021

Titolo VII

Anticipazioni da Istituto Tesoriere - - - 7.260.317,10 7.151.617,68 7.151.617,68

La capacità di far fronte al pagamento delle obbligazioni passive con risorse proprie rappresenta un importante indicatore di stabilità finanziaria del bilancio. Per superare temporanee carenze di liquidità l’ordinamento prevede:

• art. 195 del Tuel: la possibilità di utilizzare in termini di cassa entrate aventi specifica destinazione, vincolando una corrispondente quota dell’anticipazione di tesoreria;

• art. 222 del Tuel: la possibilità di ottenere anticipazioni dal Tesoriere comunale, nei limiti dei 3/12 delle entrate correnti accertate nel penultimo esercizio precedente (GC n. 439 del 12/12/2017). La legge di bilancio 2018 n. 205 del 27/12/2017 all’art 1, comma 618, modificando l’art.2, comma 3-bis, del D.L. 4/2014, proroga dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 la data fino alla quale resta elevato da tre a cinque dodicesimi delle entrate correnti degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria.

Limite anticipazione di tesoreria

Descrizione ImportiEntrate tributarie 19.565.562,70

Entrate da trasferimenti correnti 4.203.660,31

Entrate extra-tributarie 5.272.045,37

TOTALE ENTRATE CORRENTI 2017 29.041.268,38

Limite anticipazione di tesoreria art. 222 del Tuel (3/12) 7.260.317,11 La Legge di Stabilità 2016 entrata in vigore con la legge 28 dicembre 2015, n. 208, G.U. Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70, al comma 738 disciplina l’anticipazione di tesoreria nel modo seguente: Anche il co. 38 accoglie una proposta dell’Anci. Viene prorogato al 31 dicembre 2016 l’innalzamento da tre a cinque dodicesimi del limite massimo di ricorso degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria, anche al fine di agevolare il rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa vigente. La legge di Stabilità 2019 al comma 906 fissa a 4/12 delle entrate correnti complessive il limite massimo del ricorso ad anticipazioni di tesoreria da parte degli enti locali per il 2019. Tale misura, superiore rispetto al limite ordinario di 3/12 (art. 222 del TUEL), costituisce tuttavia una riduzione rispetto ai 5/12 degli ultimi anni. La norma è finalizzata ad agevolare il rispetto dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali da parte degli enti locali, tema sul quale la legge di bilancio interviene con ulteriori misure di anticipazione a breve termine. IL SERVIZIO DI TESORERIA

L’Ente con determinazione del Responsabile della C.U.C. n. 28 del 04/11/2016 ha indetto la procedura aperta per l’affidamento del Servizio di Tesoreria del Comune di Falconara Marittima per il periodo 2017/2021 da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Considerato che entro il termine fissato dal bando e dal disciplinare di gara, non sono pervenute offerte e, pertanto, la gara è risultata essere deserta per mancanza di offerte, è stata richiesta la disponibilità da parte di Nuova Banca Marche ad un affidamento diretto della durata di un anno, alle condizioni dello schema di convenzione approvato dal Consiglio Comunale con proprio atto n. 78/2016 ed a quelle, non quantificate nello schema, che codesta Banca avrebbe dovuto offrire compilando apposito modello. Con atto n. 1464 del 29/02/2016 si è proceduto ad affidare, quindi, direttamente, ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. a) del d.lgs. 50/2016, il servizio di Tesoreria comunale per la durata di un anno decorrente dall’01/01/2017 al 31/12/2017 a

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NUOVA BANCA MARCHE, in attesa di indire una nuova procedura aperta, dopo aver compreso e approfondito le ragioni che hanno portato ad una procedura di gara dichiarata deserta per mancanza di offerte, ragioni che probabilmente non riguardano gli aspetti economici o le altre condizioni contrattuali poste in gara, in quanto esse sembrano essere in linea con quanto attualmente viene proposto sul mercato per questa particolare tipologia di servizio. Il 20 ottobre 2017 la Nuova Banca delle Marche si è fusa per incorporazione nella capogruppo UBI Banca Spa . La convenzione di tesoreria del 28/02/2017 repertorio n.3442, stipulata con Nuova Banca Marche ora UBI Banca, per l’anno 2017 all’art. 27 comma 2 prevedeva la possibilità di proroga per un massimo di ulteriori sei mesi alle stesse condizioni quindi con DD 1547 del 27/12/2017 è stata rinnovata la proroga del servizio di Tesoreria comunale fino al 30 giugno 2018. Per il periodo 1/7/2018 - 31/12/2018 si è proceduto ad un nuovo affidamento diretto, sentita la tesoriera UBI Banca , anche visti gli esiti precedenti, nelle more dell’espletamento della procedura di gara e nell’eventualità di analogo esito, per evitare di interrompere il servizio ai sensi della vigente convenzione e visti i tempi necessari in ogni caso per l’aggiudicazione o comunque in ottica di semplificazione dell’azione amministrativa. Con DD 579 DEL 21/05/2018, giusto atto di indirizzo GC 103 del 27/03/2018, si è proceduto all’indizione di procedura aperta per l’affidamento del servizio tesoreria periodo 2019/2023, andata nuovamente deserta. Il Consiglio comunale con atto n. 69 dell’ 1/10/2018 ha approvato un nuovo schema di convenzione per l’affidamento del servizio tesoreria periodo 1/1/2019- 31/12/2021. La CUC in data 20/12/2018 ha comunicato che la procedura aperta per l’affidamento del servizio di tesoreria è andata deserta come avvenuto nei Comuni limitrofi. ______________________________________________________________________________________________ La nuova Legge Finanziaria 2018 entrata in vigore con la legge n. 205 del 27/12/2017 e pubblicata in G.U. n. 302 del 29/12/2017, in merito alla tesoreria dispone: - Proroga della tesoreria unica: Il comma 877 estende fino al 31 dicembre 2021 il periodo di sospensione dell’applicazione del regime di tesoreria unica “misto” per regioni, enti locali, enti del comparto sanità, autorità portuali e università. Viene quindi mantenuto per tali enti per ulteriori quattro anni il regime di tesoreria unica previsto dall’articolo 1 della legge n. 720 del 1984. - Interventi per il servizio di tesoreria degli enti locali: Il comma 878 reca misure fortemente volute e sostenute dall’ANCI, volte a superare le criticità che da diverso tempo i Comuni riscontrano nell’affidamento del servizio di tesoreria, manifestatesi con il fenomeno sempre crescente delle c.d. “gare deserte”. Una delle principali proposte dell’ANCI, oltre al ritorno al regime di tesoreria mista, purtroppo ulteriormente prorogato fino al 2021 (cfr. comma 877), vedeva nell’aumento della contendibilità del servizio da realizzarsi mediante l’ingresso di nuovi players, una delle possibili soluzioni al progressivo disinteresse da parte delle banche nella gestione del servizio, disposte a mantenerlo solo a condizioni decisamente più onerose per i Comuni. Con la lettera a) si prevede ora che, nell’ambito del servizio di tesoreria affidato dagli enti locali a Poste italiane ai sensi dell’art. 40 della legge 448/1998, la Cassa depositi e prestiti è autorizzata a concedere le anticipazioni di tesoreria. Si determina pertanto un rapporto di complementarietà tra le funzioni Poste italiane e quelle della Cassa depositi e prestiti, essendo la prima abilitata a svolgere il servizio di tesoreria ma non la funzione creditizia, quindi impossibilitata ad erogare le anticipazioni di tesoreria, e la seconda nella condizione esattamente opposta. Con la lettera b), si sottrae alla disponibilità dell’Organo straordinario di liquidazione, nel caso di enti in dissesto, la gestione delle anticipazioni di tesoreria non ancora rimborsate. La norma introduce una importante tutela nei confronti del soggetto concedente l’anticipazione, anche alla luce del fatto che questi, ai sensi dell’art. 222 del TUEL, è obbligato ad erogare liquidità su richiesta dell’ente. La norma può svolgere una duplice funzione di incentivo ad entrare nella gestione del servizio e di contenimento dei costi. Il rischio di perdere la liquidità concessa nel caso di dichiarazione dello stato di dissesto da parte dell’ente beneficiario viene infatti “caricato” sull’intero comparto anche se di fatto è limitato ad un numero estremamente circoscritto di enti.

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Per completare il quadro e conferire maggiore appetibilità alla gestione del servizio, l’ANCI aveva altresì presentato, in accordo con ABI, una ulteriore proposta di razionalizzazione del servizio di tesoreria, che non ha però trovato spazio nella legge di bilancio, con la quale venivano alleggeriti gli oneri del tesoriere in relazione agli adempimenti relativi al controllo della capienza di bilancio in fase di esecuzione dei pagamenti, divenuti ormai anacronistici dopo l’entrata in vigore della riforma contabile. Legge di Stabilità 2019 Anticipazioni di liquidità per pagamenti debiti pregressi I commi da 849 a 858 della Legge di Stabilità 2019 introducono un dispositivo che consente a Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni di richiedere anticipazioni di liquidità a breve termine finalizzandone l’utilizzo alla accelerazione del pagamento dei debiti commerciali. La norma consente agli istituti di credito (banche, Cdp, intermediari finanziari, istituzioni finanziarie UE) di concedere anticipazioni di liquidità agli enti, da destinare al pagamento di debiti, certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali. La misura massima concedibile per gli Enti locali, e quindi anche ai Comuni, è di 3/12 (tre/dodicesimi) delle entrate accertate nel 2017 relativamente ai primi tre titoli delle entrate. Le anticipazioni non costituiscono indebitamento e possono essere richieste anche nel corso dell’esercizio provvisorio (co. 851). Possono essere finanziati anche i debiti fuori bilancio purché riconosciuti con le modalità previste dal TUEL (art. 194). Le anticipazioni sono assistite da delegazione di pagamento e sono soggette alle disposizioni di limitazione all’applicazione di atti esecutivi disposte dall’articolo 159, comma 2 del TUEL e di esclusione dalla competenza dell’OSL per gli enti in dissesto di cui all’articolo 255, co.10, dello stesso TUEL (co. 852). La richiesta di anticipazione deve essere rivolta agli istituti finanziatori entro il 28 febbraio 2019 mediante apposita dichiarazione, redatta in base al modello previsto dalla Piattaforma per la certificazione dei crediti, contenente l’indicazione dei debiti cui sono riferite (co. 853). Il pagamento dei debiti deve avvenire entro 15 giorni dalla data di erogazione dell’anticipazione, che dovrà essere restituita non il 15 dicembre 2019, o comunque al momento (eventualmente antecedente) del ripristino di una normale gestione della liquidità. Gli istituti finanziatori possono richiedere la restituzione delle somme erogate e non utilizzate per il pagamento dei debiti (commi 854-856). L’intervento in questione non assicura una reale dotazione di liquidità aggiuntiva agli enti per sostenere il pagamento dei debiti pregressi, in quanto i termini ristretti di restituzione delle anticipazioni concesse comportano la necessità che le risorse per i pagamenti siano in sostanza nella disponibilità corrente dell’ente richiedente, nell’arco dell’esercizio di concessione dei fondi. Nulla a che vedere con il percorso di anticipazione di liquidità attivato con il dl n. 35 del 2013, che permetteva un lungo periodo di restituzione delle anticipazioni ricevute. Con atto C.C. n. 15 del 26/02/2019 è stato approvato “Anticipazione di Liquidità ai sensi dell'articolo 1, commi da 849 a 857, della legge n.145 del 30/12/2018. Richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti.” Amministrazioni pubbliche: facoltà di affidamento diretto del servizio di tesoreria a poste italiane Il comma 908 estende a tutte le amministrazioni pubbliche (art.1, co.2, del d.lgs. n. 165 del 2001) operanti nei piccoli Comuni la facoltà, già concessa ai piccoli Comuni medesimi dalla legge n. 158/2017 (“legge Realacci”, art. 9, co. 3, lett. b), di affidare in via diretta a Poste italiane la gestione del servizio di tesoreria. Occorre a tal proposito ricordare che il comma 878 della legge di bilancio 2018 (L. 205/2017), ha autorizzato la Cassa depositi e prestiti a concedere anticipazioni di tesoreria agli enti che ne facciano richiesta nell’ambito delle attività di gestione del servizio di tesoreria affidato a Poste italiane. Le amministrazioni interessate dalla norma sono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del SSN, l'ARAN e le Agenzie fiscali. La norma ha un’indiretta influenza sui Comuni in quanto, da un lato, amplia la gamma di servizi che possono essere affidati a Poste Italiane in condizioni di scarsa disponibilità dell’offerta bancaria e, dall’altro, conferma, oltre ogni dubbio interpretativo, l’intenzione del citato articolo 9 della “legge Realacci” di concedere la facoltà di affidamento diretto dei servizi di tesoreria anche da parte dei Comuni interessati, in deroga alle procedure del codice degli appalti.

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2. Dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti Nel DUP deve essere data dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti. Lo sviluppo edilizio del territorio infatti influenza l’attività di programmazione in quanto determina un gettito di entrata connesso ai proventi per il rilascio dei permessi di costruire di cui all’art. 16 del DPR n. 380/2001. Tali oneri sono stati nel corso degli anni una entrata “straordinaria” sovente utilizzata dai comuni per finanziare spesa corrente, in forza delle specifiche deroghe introdotte dal legislatore. L’attività edilizia e i nuovi insediamenti abitativi e produttivi determinano, contestualmente, anche una crescita nella domanda di servizi che nel medio periodo porta ad un aumento della spesa corrente da finanziare con il bilancio. Piani e strumenti urbanistici vigenti

Piano regolatore approvato e successive varianti

parziali SI

Piano Edilizia Economica e Popolare SI Piano di utilizzazione del Litorale SI

Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica SI

Piano per gli insediamenti produttivi SI

• Industriali NO

• Artigianali SI

• Commerciali NO

Piano delle attività commerciali NO

Piano urbano del traffico SI Piano energetico ambientale comunale NO

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2.1 Opere di urbanizzazione a scomputo Ai sensi del principio contabile all. 4/2 al D.Lgs. n. 118/2011 (punto 3.11), gli oneri di urbanizzazione a scomputo delle opere saranno rappresentati in bilancio solamente nei casi in cui la consegna delle opere è prevista dai documenti di programmazione (DUP e Piano delle opere pubbliche). Opere di urbanizzazione a scomputo – Dati al 31/12/2017

PIANO LOTT.NE/P.P.C. DATA RILASCIO PERMESSO DI COSTRUIRE

UBICAZIONE OPERA IMPORTO LAVORI

LA PROVVIDENZA s.r.l. BIEMME COSTRUZIONI

19/09/2005 VIA FLAMINIA (EX CIF) STRADE PARCHEGGI SOTTOSERVIZI

132.297,37

EDILVERDE PISTOLA CASALI

09/03/2005 BALDELLI/BUOZZI STRADA PARCHEGGIO

177.928,27

IMM. VILLA TORLONIA 28/09/2006 MARCONI (CITTA' VERDE) STRADE VERDE PUBBLICO 282.957,15

3T - GIACCONI/PERSICO 21/08/2007 SEBASTIANELLI

STRADE SOTTOSERVIZI 270.637,00

CO.IM SRL 08/07/2008 MARCONI (ACQUA&SAPONE) STRADE PARCHEGGI SOTTOSERVIZI

167.444,05

CO.IM SRL 08/07/2008 MARCONI (LIDL) PARCHEGGI SOTTOSERVIZI 357.802,90

CAMPANELLI SRL 06/10/2011 SORDI/MATTEOTTI PARCHEGGIO VERDE PUBBLICO

58.000

S.A.C.I.F. SRL 13/11/2014 CAMPANIA/FLAMINIA URB. PRIMARIA 319.592,50 URB. SECONDARIA

37.744,94

La Giunta con atto n. 7 del 09/01/2018 ha deliberato “OO.PP. da includere nell’elenco annuale 2018 di cui al programma triennale 2018/2020. Approvazione progetti fattibilità tecnica ed economica e progetti preliminari ai sensi degli art. 13 D.P.R. 207/2010 e D.M. 11/11/2011 E ART. 23 D.LGS 50/2016”. In cui sono previste:

n° elenco OO.PP.

DESCRIZIONE IMPORTO

10 Acquisizione opere di urbanizzazione Aree 22-23-24 ZUD 3 SAT B1 via Sebastianelli/via Santa Maria 270.637,00

11 Acquisizione opere di urbanizzazione lottizzazione ex cif

132.297,37

12 Acquisizione opere di urbanizzazione lottizzazione Villa Torlonia

282.957,15

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3. La ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi: dalla Relazione previsionale e programmatica al DUP La Commissione Arconet, nella seduta del 15 luglio 2015, ha approvato una modifica al principio contabile della programmazione all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011, stabilendo che contestualmente al DUP la Giunta debba presentare al Consiglio Comunale la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, propedeutico alla formulazione degli obiettivi del nuovo ciclo di programmazione. E’ evidente infatti come la programmazione si alimenti dei risultati della gestione in corso e di quella appena conclusa, al fine di adeguare i nuovi obiettivi ai risultati raggiunti. Per questo motivo prima la formulazione degli obiettivi operativi per singoli programmi di spesa, si propone una sintetica ricognizione dello stato di attuazione dei programmi in corso. I programmi e progetti della Relazione previsionale e programmatica sono stati “riclassificati” in base alle missioni e programmi di spesa ai sensi del D.Lgs. n. 118/2011. Si riportano le FAQ di Arconet relative all’argomento: Domanda n. 7: Vista l'imminente scadenza per l'approvazione della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio si chiede se la verifica dello stato di attuazione dei programmi, espunta dall'art. 193 Tuel rispetto alla versione originaria, debba comunque essere effettuata in considerazione di quanto indicato nel principio sulla programmazione (allegato 4/1 al Dlgs 118/11) che al paragrafo 4.2 così recita: “g) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno;“ Risposta: Si conferma che l’articolo 193 del TUEL non prevede, come obbligatoria, la verifica dello stato di attuazione dei programmi in sede di salvaguardia degli equilibri. Si segnala tuttavia che l’articolo 147-ter, comma 2, del TUEL conferma l’obbligo di effettuare periodiche verifiche circa lo stato di attuazione dei programmi. Tali verifiche risultano particolarmente rilevanti ai fini della predisposizione del DUP, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno (per l’anno 2015, entro il 31 ottobre). Pur non essendo più obbligatorio, a regime, il termine del 31 luglio appare il più idoneo per la verifica dello stato di attuazione dei programmi. Domanda n. 9: Nell’esercizio 2015, con riferimento al DUP 2016-2018, quali adempimenti sono richiesti entro il termine del 31 ottobre 2015? Risposta: Nel rispetto dell’articolo 170, comma 1 del TUEL, il termine del 31 ottobre 2015 si riferisce alla presentazione al Consiglio, per le conseguenti deliberazioni, del DUP 2016-2018 approvato dalla Giunta. Domanda n. 10: Si chiedono indicazioni riguardanti il procedimento di approvazione del DUP e della nota di aggiornamento al DUP Risposta: Con riferimento al procedimento di approvazione del DUP e della relativa nota di aggiornamento, dal vigente quadro normativo risulta: 1) che il DUP è presentato dalla Giunta entro il 31 luglio “per le conseguenti deliberazioni”. Pertanto il Consiglio riceve, esamina, discute il DUP presentato a luglio e delibera. La deliberazione del Consiglio concernente il DUP può tradursi:

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• in una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenta gli indirizzi strategici e operativi del Consiglio;

• in una richiesta di integrazioni e modifiche del documento stesso, che costituiscono un atto di indirizzo politico del Consiglio nei confronti della Giunta, ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento.

La deliberazione del DUP presentato a luglio costituisce una fase necessaria del ciclo della programmazione dell’ente; 2) l’assenza di un termine per la deliberazione concernente il DUP, al fine di lasciare agli enti autonomia nell’esercizio della funzione di programmazione e di indirizzo politico, fermo restando che il Consiglio deve assumere “le conseguenti deliberazioni”. Il termine del 15 novembre per l’aggiornamento del DUP comporta la necessità, per il Consiglio di deliberare il DUP in tempi utili per la presentazione dell’eventuale nota di aggiornamento. La deliberazione consiliare concernente il DUP non è un adempimento facoltativo, anche se non è prevista alcuna sanzione; 3) considerato che la deliberazione del Consiglio concernente il DUP presentato a luglio ha, o un contenuto di indirizzo programmatico, o costituisce una formale approvazione, che è necessario il parere dell’organo di revisione sulla delibera di giunta a supporto della proposta di deliberazione del Consiglio, reso secondo le modalità previste dal regolamento dell’ente; 4) che la nota di aggiornamento al DUP, è eventuale, in quanto può non essere presentata se sono verificare entrambe le seguenti condizioni:

• il DUP è già stato approvato in quanto rappresentativo degli indirizzi strategici e operativi del Consiglio; • non sono intervenuti eventi da rendere necessario l’aggiornamento del DUP già approvato;

5) che, se presentato, lo schema di nota di aggiornamento al DUP si configura come lo schema del DUP definitivo. Pertanto è predisposto secondo i principi previsti dall’allegato n. 4/1 al DLgs 118/2011; 6) che lo schema di nota di aggiornamento al DUP e lo schema di bilancio di previsione sono presentati contestualmente entro il 15 novembre, unitamente alla relazione dell’organo di revisione, secondo le modalità previste dal regolamento dell’ente; 7) che la nota di aggiornamento, se presentata, è oggetto di approvazione da parte del Consiglio. In quanto presentati contestualmente, la nota di aggiornamento al DUP e il bilancio di previsione possono essere approvati contestualmente, o nell’ordine indicato. 8) che la disciplina concernente la presentazione del DUP si applica anche agli enti in gestione commissariale. 9) che in caso di rinvio del termine di presentazione del DUP, la specifica disciplina concernente i documenti di programmazione integrati nel DUP deve essere rispettata. La conferenza Stato-Città del 18/02/2016, oltre a differire al 30 aprile il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016, ha anche risolto il problema della natura del termine per l’approvazione dell’aggiornamento del Dup, fissato al 29 febbraio 2016, chiarendo che trattasi di termine meramente ordinatorio. Il Bilancio di Previsione 2018-2020 è stato approvato con delibera n. 16 del 01/03/2018.

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4. Gli obiettivi operativi dell’ente

4.1 Indice dei programmi

MISSIONI PROGRAMMI

1 - Servizi istituzionali generali e di gestione

1 – Organi Istituzionali 3 – Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato 4 – Gestione delle entrate tributarie 5 – Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 7 – Elezioni e consultazioni popolari – Anagrafe e stato civile 8 – Statistica e sistemi informativi 10- Risorse Umane

3 - Ordine pubblico e sicurezza 1 – Polizia locale e amministrativa 2 – Sistema integrato di sicurezza urbana

4 - Istruzione e diritto allo studio

(NOTA tutte le azioni riguardati le SCUOLE sono state incluse nel paragrafo Istruzione

prescolastica per comodità)

1 – Istruzione prescolastica

2 – Altri ordini di istruzione non universitaria

6- Servizi ausiliari all’Istruzione

5 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

1 –Valorizzazione dei beni di interesse storico

2 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

6 - Politiche giovanili sport e tempo libero 1 – Sport e tempo libero 2 – Giovani

7 - Turismo 1 – Sviluppo e valorizzazione del turismo

8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1 – Urbanistica e assetto del territorio

9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

1 – Difesa del suolo 2 – Valorizzazione e recupero ambientale 3 - Rifiuti 8 – Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento

10 - Trasporti e diritto alla mobilità 5 – Viabilità e infrastrutture stradali

12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

1 – Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido 2- Interventi per disabilità 3 – Interventi per gli anziani 5 – Interventi per le famiglie 6 – Interventi per il diritto alla casa 7 – Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

13 - Tutela della salute 7 – Ulteriori spese in materia sanitaria

14 - Sviluppo economico e competitività 2 – Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori

50 - Debito pubblico 1 - Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

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4.2 I programmi di spesa

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 01

ORGANI ISTITUZIONALI

Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi dell'ente. Comprende le spese relative a: 1) l’ufficio del capo dell’esecutivo a tutti i livelli dell’amministrazione: l’ufficio del governatore, del presidente, del sindaco, ecc.; 2) gli organi legislativi e gli organi di governo a tutti i livelli dell’amministrazione: assemblee, consigli, ecc.; 3) il personale consulente, amministrativo e politico assegnato agli uffici del capo dell’esecutivo e del corpo legislativo; 4) le attrezzature materiali per il capo dell’esecutivo, il corpo legislativo e loro uffici di supporto; 5) le commissioni e i comitati permanenti o dedicati creati dal o che agiscono per conto del capo dell’esecutivo o del corpo legislativo. Non comprende le spese relative agli uffici dei capi di dipartimento, delle commissioni, ecc. che svolgono specifiche funzioni e sono attribuibili a specifici programmi di spesa. Comprende le spese per lo sviluppo dell'ente in un'ottica di governance e partenariato; le spese per la comunicazione istituzionale (in particolare in relazione ai rapporti con gli organi di informazione) e le manifestazioni istituzionali (cerimoniale). Comprende le spese per le attività del difensore civico.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

1 Servizi istituzionali generali e di gestione

1 – Organi Istituzionali

Realizzare ed utilizzare profili social (face book, instagram) del Comune; Miglioramento sito web istituzionale Potenziare canale whatsapp Falconara Sperimentare il servizio della diretta streaming Dare continuità alle giornate della trasparenza Istituire la Consulta delle donne Riattivare la Consulta del Commercio Rafforzare la collaborazione con le Associazioni e gli organismi di volontariato Organizzare sedute di Giunta nei quartieri.

SERVIZIO U.O.C. Affari Generali e Contenzioso – Servizio Contenzioso Nel Comune di Falconara M.ma non è presente un servizio di avvocatura interna, non avendo l’Ente nel proprio organico alcun dipendente con qualifica di avvocato iscritto all’Albo e abilitato all’esercizio della professione. Pertanto il supporto amministrativo alla attività giurisdizionale in cui l’Ente è coinvolto fa capo al Servizio Contenzioso, il quale, nel rispetto delle vigenti normative e assicurando legalità e trasparenza dell’azione amministrativa, cura l’intero iter

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procedurale relativo alla tutela dell’Ente in ogni ordine e grado di giudizio, dall’affidamento dell’incarico al difensore nominato, all’istruttoria difensiva, sino all’esecuzione della sentenza. Cura inoltre i rapporti con i legali e provvede al monitoraggio dello stato delle cause, oltre a supportare i vari Servizi dell’Ente e garantire l’attività stragiudiziale del Comune. Riceve inoltre le memorie dei difensori e ne verifica la congruità e completezza insieme agli uffici interessati, prima del loro deposito. Provvede pure alle pubblicazioni di legge degli incarichi nella sezione “Amministrazione Trasparente” Infine, è compito del Servizio gestire le polizze assicurative e le denunce dei sinistri attivi e passivi con l’ausilio del Broker dell’Ente, con il quale tiene i rapporti amministrativi relativi a denunce, aggiornamenti e chiusure dei sinistri. Cura la corretta applicazione delle polizze assicurative stipulate e nomina i periti assicurativi per conto dell’Ente qualora necessario. In particolare, nel triennio 2019/2021 il servizio curerà lo svolgimento della gara per l’affidamento triennale del servizio di brokeraggio assicurativo (anno 2019), nonché la gara per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa per n. 7 rami assicurativi (tutela legale, infortuni, all risks, R.C. patrimoniale, R.C.T./O, R.C. Auto, C.V.T.). Per quanto concerne le sentenze comportanti condanne al pagamento o restituzione di somme in favore dell’Ente (magistratura civile o contabile), il Servizio attiva tutte le procedure di recupero idonee a garantire l’effettivo incasso delle somme dovute nei confronti delle parti soccombenti, mediante le modalità di riscossione ammesse dalla normativa, fino alla fase esecutiva. Il Servizio cura inoltre la gestione dei sinistri in franchigia gestiti in formula S.I.R. (Self Insurance Retention), già attivata da qualche anno a seguito della quale, grazie ad una attenta analisi tecnica effettuata per ciascuna delle polizze assicurative con la valutazione dei singoli elementi e parametri che sono alla base della determinazione del premio annuo di polizza, è stato possibile apportare una graduale e consistente riduzione degli oneri assicurativi, ben visibile negli ultimi esercizi finanziari. Il servizio inoltre cura l’aspetto finanziario della gestione del P.E.G. per la parte relativa alla spesa (costi del giudizio e risarcimento dei danni) e per la parte relativa alle entrate (rimborsi spese di lite, entrate derivanti da condanne per danno erariale e risarcimenti danni in favore dell’Ente). Cura anche la elaborazione dei documenti amministrativo-regolamentari ed applicazione procedure previste nel P.T.C.P. con riferimento alle misure anticorruzione e messa a regime del sistema dei monitoraggi ivi previsti, per la parte di competenza. Alla luce della deliberazione n. 153/2017/VSGO della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna in materia di affidamento di servizi legali che dispone che nel D.U.P. vengano indicati gli incarichi di patrocinio che prevedibilmente saranno conferiti nell’anno di riferimento (tipologie e costi), sulla base dei valori medi annui degli ultimi anni, si precisa quanto segue. Il numero indicativo di incarichi di patrocinio legale che si prevede di affidare è di circa n. 18 annui, di cui circa 4 di cause attive (avviate dal Comune) e circa n. 14 di cause passive (avviate da terzi). Il contenzioso è per circa il 55% di carattere amministrativo e per il restante 45% di tipo civile. Per quanto concerne gli incarichi di consulenza legale, il Piano annuale degli Incarichi prevede incarichi per un valore di circa €. 4.500,00 (nei limiti di spesa previsti dalla legge). Complessivamente si prevede una spesa complessiva per incarichi di patrocinio (compensi legati a parcelle/fatture, escluse spese di sorte ed altre spese di carattere giudiziario) pari ad €. 100.000,00. Il contenzioso gestito senza spese per l’ente riguarda: - vertenze prese in carico dalle compagnie assicurative; - giudizi di primo grado in materia di violazioni al codice della strada e sanzioni amministrative (gestite dai funzionari del Corpo di Polizia Locale); - giudizi di primo grado inerenti il contenzioso tributario (gestite dai funzionari del Servizio Tributi).

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SERVIZIO U.O.C. Economato/Provveditorato – Sviluppo Informatico

Il servizio di diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale si inserisce tra i servizi che negli ultimi anni stanno riscuotendo forte consenso da parte dei cittadini. Lo studio di fattibilità intrapreso dalla U.O.C. è rivolta a valutare la possibilità di installare presso la sala del Consiglio l’attrezzatura necessaria alla ripresa integrale ed automatizzata delle sedute consiliari, alla fruizione interattiva dei contenuti (suddivisione in punti o.d.g., interventi, votazioni, delibere), alla ricerca avanzata dei contenuti (per argomenti e parole chiave, all’interno dell’ordine del giorno e dell’intervento). Al riguardo sono state individuate soluzioni che, oltre alle suddette caratteristiche, prevede l’introduzione della sottotitolazione automatica del video (nel rispetto dei requisiti di accessibilità), della sbobinatura automatica del parlato per l’archiviazione delle verbalizzazioni, dell’introduzione di una app per la gestione e la consultazione dei contenuti. Per il servizio di diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale si prevede una spesa annua di circa € 3.000,00.

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 03

GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA,

PROGRAMMAZIONE, PROVVEDITORATO

Amministrazione e funzionamento dei servizi per la programmazione economica e finanziaria in generale. Comprende le spese per la formulazione, il coordinamento e il monitoraggio dei piani e dei programmi economici e finanziari in generale, per la gestione dei servizi di tesoreria, del bilancio, di revisione contabile e di contabilità ai fini degli adempimenti fiscali obbligatori per le attività svolte dall'ente. Amministrazione e funzionamento delle attività del provveditorato per l’approvvigionamento dei beni mobili e di consumo nonché dei servizi di uso generale necessari al funzionamento dell’ente. Comprende le spese per incremento di attività finanziarie (titolo 3 della spesa) non direttamente attribuibili a specifiche missioni di spesa. Sono incluse altresì le spese per le attività di coordinamento svolte dall’ente per la gestione delle società partecipate, sia in relazione ai criteri di gestione e valutazione delle attività svolte mediante le suddette società, sia in relazione all’analisi dei relativi documenti di bilancio per le attività di programmazione e controllo dell’ente, qualora la spesa per tali società partecipate non sia direttamente attribuibile a specifiche missioni di intervento. Non comprende le spese per gli oneri per la sottoscrizione o l’emissione e il pagamento per interessi sui mutui e sulle obbligazioni assunte dall'ente.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

1 Servizi istituzionali generali e di gestione

3 – Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

Ridurre le spese senza intaccare il livello dei servizi Reperire entrate aggiuntive mediante reperimento fondi offerti da bandi . Semplificazione e razionalizzazione delle società partecipate Sostegno a tutte le iniziative già avviate (biclociclovia del Conero, candidature ex Fanesi e Scuole Poiole, interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica, realizzazione pista ciclabile Castelferretti- Falconara, contributi regionali per impianti radioelettrici; POR progetti in favore di disoccupati.

SERVIZIO “Ufficio Bandi, Finanziamenti e Progetti Speciali”

(costituito con DD n° 966 del 20.08.2018 in esecuzione della DGC n° 168 del 10.05.2018) L’Ufficio è coinvolto nella seguente linea programmatica di mandato: “Reperire entrate aggiuntive mediante reperimento fondi offerti da bandi”. Nell’esercizio 2019 saranno proseguite, con il sostegno di altri Uffici, le seguenti attività: biciclovia del Conero, candidature ex Fanesi e Scuole Poiole nell’ambito dell’iniziativa “Cammini e Percorsi”, interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica, realizzazione pista ciclabile Castelferretti- Falconara, contributi regionali per impianti radioelettrici; POR progetti in favore di disoccupati over 30. Nel medesimo esercizio verrà monitorata l’emissione di Bandi afferenti i programmi dell’Amministrazione e verificata di volta in volta con l’Amministrazione Comunale la possibile partecipazione.

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SERVIZIO “Economato/Provveditorato - L’Ufficio è coinvolto nella seguente linea programmatica di mandato: “ Ridurre le spese senza intaccare il livello dei servizi” . La razionalizzazione della spesa e il contenimento dei costi costituiscono le linee guida negli acquisti dei beni e servizi gestiti dal servizio Economato e Provveditorato. Con Delibera di Giunta Comunale n. 61 del 21/02/2017 è stato approvato il piano triennale 2017-2019 di razionalizzazione di alcune spese di funzionamento (art. 2, commi 594 e ss. della Legge 24 dicembre 2007, n. 244), che prevede la razionalizzazione dell’utilizzo di: - telefonia mobile; - telefonia fissa; - fotocopiatrici; - autovetture di servizio. Il servizio Economato e Provveditorato svolge il servizio di acquisto di beni e servizi in maniera trasversale per tutti i servizi comunali (carta, cancelleria, pulizie sedi comunali, abbonamenti, servizi postali, manutenzione mezzi, multifunzioni, ecc.). Il conseguimento di tali obiettivi comporterà una oculata gestione delle disponibilità finanziarie assegnate al servizio, al fine di garantire il funzionamento dei servizi mantenendo gli attuali standard qualitativi e quantitativi. Per quanto concerne l’approvvigionamento dei beni e servizi si procederà all’espletamento di specifiche gare o tramite ricorso alle convenzioni Consip per le tipologie di beni e servizi disponibili. Si continuerà a procedere agli acquisti on-line sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione tramite RDO (Richieste di offerta) e tramite Ordini diretti, Trattative dirette. Per l’acquisizione di beni e servizi il Comune di Falconara Marittima dovrà tener conto degli attuali strumenti di acquisto obbligatori messi a disposizione dalle centrali di committenza nazionali e regionali, procedendo secondo il seguente iter: Verificare la presenza di accordi quadro e/o convenzioni attive stipulate ai sensi dell’art. 26 della legge 23/12/1999, n. 488 e art 1, commi 455 e 456 della L. 296/2006; Nel caso siano presenti, aderire a dette convenzioni o accordi quadro ovvero, se l’adesione a detta convenzione o accordo quadro non sia obbligatoria per il Comune, utilizzare i parametri prezzo-qualità di tali convenzioni o accordi quadro.

Per quanto concerne le fotocopiatrici l’obiettivo che il Servizio si propone è quello di soddisfare le esigenze degli uffici, coniugando criteri di funzionalità con quelli di risparmio della spesa.

Il Servizio Economato/Provveditorato soddisfa le richieste dei vari servizi comunali attraverso il sistema del noleggio, più conveniente rispetto all’acquisto in proprietà delle apparecchiature multifunzione, in quanto evita l’esborso finanziario connesso alle spese di investimento e nel canone sono compresi gli interventi di manutenzione, inclusi i pezzi di ricambio ed i materiali di consumo. Inoltre, alla scadenza del contratto di noleggio, il comune può sostituire le apparecchiature con quelle più moderne a disposizione sul mercato, evitando i costi di smaltimento previsti in caso di rottamazione. Il noleggio di apparecchiature multifunzione con funzione di stampante e di scanner di rete consente di ridurre le spese per l’acquisto di stampanti a disposizione delle singole postazioni di lavoro e per l’acquisto di toner e sostituzione di parti di ricambio usurate di stampanti di proprietà. L’uso delle apparecchiature multifunzione come stampanti di rete, in sostituzione delle singole stampanti consente di razionalizzare i costi.

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 04

GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E

SERVIZI FISCALI

Amministrazione e funzionamento dei servizi fiscali, per l'accertamento e la riscossione dei tributi, anche in relazione alle attività di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, di competenza dell'ente. Comprende le spese relative ai rimborsi d’imposta. Comprende le spese per i contratti di servizio con le società e gli enti concessionari della riscossione dei tributi, e, in generale, per il controllo della gestione per i tributi dati in concessione. Comprende le spese per la gestione del contenzioso in materia tributaria. Comprende le spese per le attività di studio e di ricerca in ordine alla fiscalità dell'ente, di elaborazione delle informazioni e di riscontro della capacità contributiva, di progettazione delle procedure e delle risorse informatiche relative ai servizi fiscali e tributari, e della gestione dei relativi archivi informativi. Comprende le spese per le attività catastali.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

1 Servizi istituzionali generali e di gestione

4 – Gestione delle entrate tributarie

Potenziamento ufficio riscossione coattiva.

Recupero delle imposte comunali e miglioramento della capacità di riscossione Semplificazione ed alleggerimento della fiscalità locale

Sgravi e agevolazioni in favore delle attività economiche situate nei centri storici e dei privati che intendono riqualificare il patrimonio edilizio.

Semplificazione e riduzione dei canoni per occupazione suolo pubblico e dell’imposta sulla pubblicità per favorire le piccole imprese

Agevolazioni e riduzione d’imposta a favore di soggetti che ne hanno diritto.

Riduzione IMU attività e residenti.

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 05

GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

Amministrazione e funzionamento del servizio di gestione del patrimonio dell'ente. Comprende le spese per la gestione amministrativa dei beni immobili patrimoniali e demaniali, le procedure di alienazione, le valutazioni di convenienza e le procedure tecnico-amministrative, le stime e i computi relativi ad affittanze attive e passive. Comprende le spese per la tenuta degli inventari, la predisposizione e l’aggiornamento di un sistema informativo per la rilevazione delle unità immobiliari e dei principali dati tecnici ed economici relativi all’utilizzazione del patrimonio e del demanio di competenza dell'ente. Non comprende le spese per la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

1 Servizi istituzionali generali e di gestione

5 – Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

Verifiche strutturali Castello e verifiche vulnerabilità palazzo Bianchi Ricercare finanziamenti e contributi per realizzare un immobile da destinare in parte a magazzino / autofficina in parte a sede del COC Rinnovo di centrali termiche previste in convenzione CONSIP. Valorizzare gli immobili comunali e dare impulso alla dismissione d’immobili non strategici.

Miglioramento della spiaggia di Palombina Vecchia e Falconara Marittima mediante realizzazione di impianti idonei alla pratica sportiva nelle aree di spiaggia libera

Realizzazione nella spiaggia di aree attrezzate per ospitare animali di affezione. Recupero ex Fanesi al fine di realizzare uffici comunali e ludoteca e spazio giochi; Recupero immobile via Pergoli (ex preventorio) per realizzare un centro qualificato polifunzionale Difesa della costa: proseguire con il rifacimento delle scogliere zona nord e recupero area ex Montedison.

SERVIZIO LOCAZIONI

Il Servizio locazioni, facente parte del Servizio “Gare, Contratti e Locazioni”, si occupa della gestione dei rapporti

locativi, inclusa, la procedura di stipula dell’atto. La gestione dei contratti di locazione è svolta dal Servizio in collaborazione con il Servizio Patrimonio ed il Servizio infrastrutture per la parte tecnica (manutenzione ordinaria/straordinaria, impiantistica, traslochi ecc.), e con la collaborazione dei Servizi sociali (4° Settore) per quelle locazioni tese a soddisfare situazioni di emergenza abitativa. Nelle “pratiche” in carico al Servizio, vi sono, inoltre: - la gestione dei contratti di locazione passivi di immobili utilizzati dal Comune per fini istituzionali (attualmente sono 7), come, ad esempio, i locali utilizzati per i Servizi Demografici, per la Refezione Scolastica, per il Servizio Informatico Comunale e da ultimo, il contratto firmato per l’immobile sito in Via della Tecnica n. 50 adibito a magazzino ad uso delle

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte prima

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maestranze comunali ed eventuale sede del “Centro Operativo Comunale” qualora l’esito della verifica di vulnerabilità sismica sia favorevole; - la gestione dei contratti di locazione attivi di immobili di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, attualmente i contratti sono 8, la cui gestione non è stata trasferita all’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica come invece avvenuto per i complessi residenziali di Via Aleardi 27 e di Via Fiumesino 50, 52, 54 e 56 in base alla Convenzione reg. n. 2894 del 23/7/2010 stipulata fra l’Ente e l’ERAP; il Comune si occupa anche dell’amministrazione straordinaria di questi immobili essendo quella dell’ERAP una gestione di tipo ordinario. Vi era, inoltre, un contratto di locazione attiva con un’impresa commerciale presso il Centro Commerciale “Le Ville”, che è cessato a seguito di recesso della parte conduttrice. Le spese per i fitti passivi ammontano ad euro 158.278,80, gli introiti per i fitti attivi ammontano ad euro 55.348,20. Il Servizio partecipa alle operazioni di consegna e di restituzione degli immobili locati, oltre ad occuparsi della liquidazione dei canoni di locazione, degli oneri accessori, delle spese condominiali ordinarie, previa verifica da parte dell’UOC Patrimonio della correttezza dei prospetti di riparto delle spese. La gestione condominiale riguarda anche gli altri immobili posseduti o detenuti dall’Ente. Ai fini di recuperare i crediti vantati dal Comune nei confronti di eventuali conduttori morosi, trova applicazione il procedimento di riscossione coattiva regolato dal R.D. 14/4/2010 N. 639, che, sulla base di apposita scelta organizzativa effettuata dall’Ente, viene svolto in forma centralizzata dall’U.O.C. Tributi con l’intento di recuperare i crediti e di velocizzare i tempi di riscossione dando così luogo ad economie di scala. Con delibera di Giunta Comunale n. 378 del 31/10/2017 avente per oggetto “Ridistribuzione materie tra i settori dell’Ente – Atto di indirizzo” sono state trasferite al Servizio “Gare, Contratti e Locazioni” le seguenti competenze:

1) assegnare in comodato, previa verifica dei servizi tecnici, i locali alle associazioni che non collaborano con un settore specifico dell’Ente e chiedere il rimborso delle utenze e, in alcuni casi, delle spese condominiali, previo calcolo e verifica delle stesse da parte del Servizio Patrimonio; attualmente il Servizio gestisce n. 3 contratti di comodato con tre diverse associazioni;

2) assegnare in concessione, previa verifica dei servizi tecnici, i locali alle associazioni che hanno sede nel territorio comunale e chiedere il rimborso delle utenze ed il pagamento del canone concessorio; attualmente gli edifici di proprietà comunale, facenti parte del patrimonio indisponibile dell’Ente, che ospitano le associazioni sono: immobile di via Repubblica n. 6 bis, Scuola Elementare “Marconi” e area demaniale di via Monti e Tognetti; attualmente le associazioni coinvolte sono 11 ed espletano servizi rivolti alla collettività.

SERVIZIO PATRIMONIO – VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI – PROCEDURE ESPROPRIATIVE – GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Le valorizzazioni immobiliari vengono programmate nell’ambito del piano triennale delle alienazioni secondo ed attuate anno per anno sulla base delle priorità individuate dalla Giunta. Le principali alienazioni immobiliari nel corso del 2019 saranno le seguenti: - trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle unità immobiliari realizzate su aree PEEP assegnate in

diritto di superficie; - nell'ambito della partecipazione dell’ente al progetto Cammini e Percorsi dell’Agenzia del Demanio al fine verrà

pubblicato un apposito bando per la selezione di progetti di valorizzazione da attuarsi con il ricorso all’istituto della concessione di valorizzazione con durata sino ad un massimo di 50 anni; gli immobili prescelti per tale valorizzazione sono l’ex Garage Fanesi, l’ex Scuola rurale di via Poiole (per le quali è già prevista l’alienazione) e il Mercato coperto di via Bixio;

- mediante la stipula di una convenzione con l’ERAP si prevede di avviare il procedimento per la vendita di alloggi di ERP in favore degli attuali assegnatari che ne facciano richiesta;

- vendita dell’unità immobiliare di proprietà comunale presso il Centro commerciale Le Ville e della nuda proprietà del terreno di sedime dell’intero complesso attualmente assegnato in diritto di superficie alla soc. Mastrocola;

- vendita mediante asta pubblica e/o trattativa privata di alcuni immobili e frustoli di terreno disponibili elencati nel piano delle alienazioni tra cui: magazzino di via Bixio 90 (porzione dell’ex circolo cittadino); unità abitative site in via Pascoli n.

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1, via Caprera n.7, via A. Costa n.26, via Flaminia n.662, lotto di terreno edificabile sito in via Friuli, frustolo di terreno in via Italia, locali tecnici all’interno dell’edificio che ospita la torre dell’orologio nel borgo di Falconara alta.

La valorizzazione dei beni immobili riguarderà anche il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’ente. Nel corso del 2019 si prevede lo svolgimento delle seguenti attività: - completamento delle operazioni di consegna all’ERAP degli immobili di proprietà comunale destinati ad edilizia

residenziale pubblica al fine di affidare la gestione di tali immobili al medesimo ente; - stipula di una convenzione con l’ERAP per la gestione degli alloggi di emergenza abitativa. Tra le funzioni attribuite alla UOC Patrimonio vi è anche l’acquisizione di beni immobili; tra questi occorrerà prioritariamente concludere i procedimenti acquisitivi relativi ad aree ed opere di urbanizzazione realizzata in forza di apposite convenzioni dalle imprese BM Costruzioni, 3T-Edil Service ed altri, Finimpar, Villa Torlonia e Coim. Tra gli immobili da acquisire vi sono anche alcune aree di sedime di fabbricati abusivi per i quali è stata accertata l’inottemperanza all’ordinanza di demolizione e che pertanto occorrerà avviare i procedimenti acquisitivi. Altre acquisizioni di immobili in corso d’anno potranno essere effettuate dall’ufficio Espropri facente parte della UOC Patrimonio o attraverso il ricorso a decreti di esproprio, atti di cessione volontaria e atti di compravendita. Assumono inoltre carattere prioritario la regolarizzazione del titolo di proprietà relativo all’acquisizione di terreni che allo stato attuale risultano illegittimamente occupati a causa di patologie espropriative instauratesi in passato ed ancora non sanate: si tratta in particolare del terreno di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero e del terreno di sedime dell’impianto di depurazione acque reflue di via delle Caserme. La UOC Patrimonio, in collaborazione con l’Ufficio Contratti, definirà la tipologia di atto ritenuta più idonea in relazione alle specificità ed alla genesi della patologia espropriativa da trattare. Altra modalità di acquisizione di beni immobili è quella istituita dallo Stato con il così detto Federalismo demaniale. Riguardo alle altre acquisizioni facenti parte del Federalismo demaniale del 2013 sono ancora in corso le istruttorie relative ai seguenti cespiti per i quali l’Agenzia del demanio ha espresso parere favorevole al trasferimento: Caserma Saracini, ex Deposito munizioni, Ponte Radio Montedomini. L’istruttoria relativa all’eventuale accettazione della trasferimento a titolo non oneroso della Caserma Saracini è attualmente sospesa a causa della rilevata presenza di sostanze inquinanti nel sottosuolo; ciò ha portato da avviare un confronto con l’Agenzia del Demanio, la Regione e gli altri enti proposti volto a definire le modalità di bonifica. L’eventuale interesse dell’ente all’accettazione del trasferimento dovrà comunque tenere anche in considerazione che l’intervenuto esproprio di RFI di una porzione del complesso immobiliare per consentire il passaggio di una nuova infrastruttura ferroviaria (Bypass) ha di fatto diviso in due parti l’originario complesso immobiliare, alterandone quindi le iniziali possibilità di valorizzazione. Vi sono i seguenti ulteriori 3 cespiti per i quali questo ente ha chiesto l’attribuzione a titolo non oneroso a fine anno 2016:

- il primo consiste in un frustolo di terreno in via del Fossatello (già incluso in un tratto di pista ciclabile) per il quale l’Agenzia del Demanio ha fatto sapere che sono in corso verifiche in merito alla sua effettiva utilizzazione da parte dell’Aeronautica Militare.

- il secondo consiste nelle porzioni residue dell’’Ex Pertinenza idraulica del Fiume Esino, per il quale non sono ancora pervenute notizie in merito.

- il terzo riguarda un’autorimessa e abitazione (quota 500/1000) di una unità immobiliare sita in via Stadio per il quale l’Agenzia del Demanio ha espresso parere favorevole al trasferimento Altre attività di valorizzazione in capo alla UOC Patrimonio, riferite a beni demaniali e patrimoniali indisponibili da effettuarsi nel 2019 riguardano il rilascio di concessioni per l’occupazione permanente di suolo pubblico ivi comprese quelle relative all’installazione di Dehors e impianti di telefonia mobile (TIM e Vodafone). Riguardo alla gestione dell’inventario la UOC Patrimonio effettuerà la consueta l’attività di aggiornamento tecnico-contabile delle schede inventariali in conseguenza dell’adozione provvedimenti tecnici e amministrativi che comportano la loro modifica. I principali adempimenti da effettuarsi sono la redazione del Conto del Patrimonio e la rilevazione annuale dei beni

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immobili detenuti nell’anno 2018 da caricare nel portale del MEF – Dipartimento del Tesoro entro i termini che verranno dallo stesso indicati; il tutto come previsto dalla Legge finanziaria 2010. Gestione pratiche arretrate Si da atto che a partire dall’inizio del 2016 la UOC Patrimonio è stata interessata da rotazione del personale, riduzioni di organico per pensionamenti e mobilità, frequente utilizzo di unità lavorative a supporto di procedimenti prioritari in carico ad altre UOC dell’Ente, reintroduzione (mediante mobilità volontaria) di nuovo personale privo di esperienza diretta in relazione alle materie inerenti le attività della UOC. Tutto ciò ha determinato numerose criticità che non hanno consentito di rispettare la tempistica delle programmazioni previste, con conseguente formazione di un cospicuo numero di procedimenti arretrati. La dotazione organica esistente dal 01/11/2018, costituita da 1 funzionario tecnico ed un tecnico disegnatore in servizio presso la UOC da diversi anni nonchè da un istruttore tecnico (geometra) in servizio parziale a 18 ore settimanali dal mese di giugno 2018 e da un funzionario tecnico (architetto) in servizio a 18 ore dal 01/11/2018 è sicuramente insufficiente in relazione agli attuali carichi di lavoro in capo alla U.O.C. Patrimonio. Nell’attuale stato di carenza di personale occorrerà predisporre e sottoporre alla Giunta, dopo aver censito detti procedimenti arretrati (concernenti principalmente il federalismo demaniale l’acquisizione di immobili, il rilascio o rinnovo delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico, la definizione dei rimborsi di canoni ed utenze in capo alla libere forme associative relativamente all’utilizzo di locali comunali posti nell’Ex Tiro a Volo, nelle ex scuole di via della Repubblica, nelle ex scuole Marconi e nel complesso edilizio di via Fiumesino n.52), un programma di lavoro con l’indicazione di idonee misure atte ad ottenere, nel 2019, il progressivo recupero del predetto arretrato compatibilmente con l’attuazione dei nuovi obiettivi e programmi previsti per il medesimo anno.

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE Realizzazione nella spiaggia di aree attrezzate per ospitare animali di affezione. Si verificherà la possibilità di realizzare tali aree in base al piano di utilizzazione del litorale e si procederà poi con la progettazione al fine di dare risposta all’esigenza sempre più diffusa di poter frequentare la spiaggia con il proprio animale da affezione Difesa della costa: proseguire con il rifacimento delle scogliere zona nord e recupero area ex Montedison. Gli interventi saranno progettati principalmente in relazione ai finanziamenti che la Regione Marche stanzia per la difesa della costa La Regione Marche sta aggiornando il Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere, che attualmente è in fase di adozione, pertanto, si opererà in conformità al nuovo Piano

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 07

ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI – ANAGRAFE E

STATO CIVILE

Amministrazione e funzionamento dell'anagrafe e dei registri di stato civile. Comprende le spese per la tenuta e l'aggiornamento dei registri della popolazione residente e dell'A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero), il rilascio di certificati anagrafici e carte d'identità, l'effettuazione di tutti gli atti previsti dall'ordinamento anagrafico, quali l'archivio delle schede anagrafiche individuali, di famiglia, di convivenza, certificati storici; le spese per la registrazione degli eventi di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza e varie modifiche dei registri di stato civile. Comprende le spese per notifiche e accertamenti domiciliari effettuati in relazione ai servizi demografici. Amministrazione e funzionamento dei servizi per l'aggiornamento delle liste elettorali, il rilascio dei certificati di iscrizione alle liste elettorali, l'aggiornamento degli albi dei presidenti di seggio e degli scrutatori. Comprende le spese per consultazioni elettorali e popolari.

U.O.C. SERVIZI DEMOGRAFICI Nell’anno 2018:

- si sono tenute sia le Elezioni Politiche (in data 04/03/2018) che le Elezioni Amministrative (in data 10/06/2018);

- si è data piena attuazione alla emissione della C.I.E., con l’obbligo di effettuare quindicinalmente versamenti e rendicontazioni e provvedendo anche ad inviare trimestralmente ed annualmente il prospetto previsto al Servizio CIE Ministeriale;

- si è attivata la fase dei controlli pre-subentro A.N.P.R. (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) al fine di

allineare i dati, sia verificando la documentazione in possesso sia richiedendo certificazioni ad altri Comuni;

- l’Ufficio di Stato Civile è stato interessato da un aumento considerevole delle pratiche di cittadinanza, si è data attuazione alla Legge 22/12/2017 n. 19 con l’istituzione del Registro DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) e l’accoglimento delle richieste e relativa archiviazione.

FINALITA’ 2019/2021 Nell’anno 2019, sono previste da scadenza naturale, le Elezioni Europee. Nell’anno 2019 è prevista l’attivazione dell’A.N.P.R. (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) Nell’anno 2020 sono previste, da scadenza naturale, le Elezioni Regionali. Non si escludono consultazioni referendarie. Attuazione degli adempimenti previsti dalle disposizioni ministeriali.

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 08

STATISTICA E SISTEMI INFORMATIVI

Amministrazione e funzionamento delle attività per la realizzazione di quanto previsto nella programmazione statistica locale e nazionale, per la diffusione dell'informazione statistica, per la realizzazione del coordinamento statistico interno all'ente, per il controllo di coerenza, valutazione ed analisi statistica dei dati in possesso dell'ente, per la promozione di studi e ricerche in campo statistico, per le attività di consulenza e formazione statistica per gli uffici dell'ente. Amministrazione e funzionamento delle attività a supporto, per la manutenzione e l'assistenza informatica generale, per la gestione dei documenti informatici (firma digitale, posta elettronica certificata ecc.) e per l'applicazione del codice dell'amministrazione digitale (D. Lgs. 7 marzo 2005 n° 82). Comprende le spese per il coordinamento e il supporto generale ai servizi informatici dell'ente, per lo sviluppo, l'assistenza e la manutenzione dell'ambiente applicativo (sistema operativo e applicazioni ) e dell'infrastruttura tecnologica (hardware ecc.) in uso presso l'ente e dei servizi complementari (analisi dei fabbisogni informatici, monitoraggio, formazione ecc.). Comprende le spese per la definizione, la gestione e lo sviluppo del sistema informativo dell'ente e del piano di e‐government, per la realizzazione e la manutenzione dei servizi da erogare sul sito web istituzionale dell'ente e sulla intranet dell'ente. Comprende le spese per la programmazione e la gestione degli acquisti di beni e servizi informatici e telematici con l'utilizzo di strumenti convenzionali e di e‐procurement. Comprende le spese per i censimenti (censimento della popolazione, censimento dell'agricoltura, censimento dell'industria e dei servizi).

U.O.C. SERVIZI DEMOGRAFICI

Nell’anno 2018: - nei tempi stabiliti, si è proceduto a completare ed inviare sia il questionario richiesto dall’ISTAT intitolato “Ricognizione sul Territorio” che il questionario “Rilevazione di controllo della copertura del registro delle istituzioni pubbliche e aggiornamento delle unità locali”; - relativamente al Censimento Permanente della Popolazione si è costituito l’Ufficio Comunale di Censimento, con la partecipazione alle riunioni (dal mese di luglio), e l’attivazione di tutta la procedura di rilevazione e la procedura di conclusione di tale censimento per l’anno 2018 è prevista per la data del 20 dicembre 2018;

FINALITA’ 2019/2021 Negli anni 2019-2020-2021 sono previsti i Censimenti Permanenti della Popolazione.

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 10

RISORSE UMANE

Amministrazione e funzionamento delle attività a supporto delle politiche generali del personale dell'ente. Comprende le spese: per la programmazione dell'attività di formazione, qualificazione e aggiornamento del personale; per il reclutamento del personale; per la programmazione della dotazione organica, dell'organizzazione del personale e dell'analisi dei fabbisogni di personale; per la gestione della contrattazione collettiva decentrata integrativa e delle relazioni con le organizzazioni sindacali; per il coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavoro. Non comprende le spese relative al personale direttamente imputabili agli specifici programmi di spesa delle diverse missioni.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

1 Servizi istituzionali generali e di gestione

10 – Risorse Umane

Proseguimento della politica di contenimento della spesa di personale. Prosecuzione impegno per l’applicazione delle norme in materia di anticorruzione e trasparenza. Apportare alcune modifiche alla struttura al fine di razionalizzarla Valorizzare il personale tramite previsione dei nuovi concorsi di una riserva instaurare un positivo e continuo confronto con il personale Istituzione dell’ufficio bandi, finanziamenti e progetti speciali per l’attivazione di canali di finanziamento differenziati per opere e progetti , caratterizzato da ampia trasversalità rispetto ai servizi del Comune con finalità di promuovere lo sviluppo lo sviluppo del territorio e il benessere dei cittadini. Migliorare funzionamento dell’Ambito Territoriale 12 Potenziamento della C.U.C. Collaborazione con i Comuni di Ancona, Jesi, Fabriano, Senigallia per la progettazione e gestione di percorsi formativi in modalità aggregata.

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MISSIONE 03

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

PROGRAMMA 01

POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA

Amministrazione e funzionamento dei servizi di polizia municipale e locale per garantire la sicurezza urbana, anche in collaborazione con altre forze dell'ordine presenti sul territorio. Comprende le spese per le attività di polizia stradale, per la prevenzione e la repressione di comportamenti illeciti tenuti nel territorio di competenza dell'ente. Amministrazione e funzionamento dei servizi di polizia commerciale, in particolare di vigilanza sulle attività commerciali, in relazione alle funzioni autorizzatorie dei settori comunali e dei diversi soggetti competenti. Comprende le spese per il contrasto all’abusivismo su aree pubbliche, per le ispezioni presso attività commerciali anche in collaborazione con altri soggetti istituzionalmente preposti, per il controllo delle attività artigiane, commerciali, degli esercizi pubblici, dei mercati al minuto e all'ingrosso, per la vigilanza sulla regolarità delle forme particolari di vendita. Comprende le spese per i procedimenti in materia di violazioni della relativa normativa e dei regolamenti, multe e sanzioni amministrative e gestione del relativo contenzioso. Amministrazione e funzionamento delle attività di accertamento di violazioni al codice della strada cui corrispondano comportamenti illeciti di rilevo, che comportano sanzioni amministrative pecuniarie e sanzioni accessorie quali il fermo amministrativo (temporaneo) di autoveicoli e ciclomotori o la misura cautelare del sequestro, propedeutico al definitivo provvedimento di confisca, adottato dal Prefetto. Comprende le spese per l'attività materiale ed istruttoria per la gestione del procedimento di individuazione, verifica, prelievo conferimento, radiazione e smaltimento dei veicoli in stato di abbandono.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

3 Ordine pubblico e sicurezza

1 – Polizia locale e amministrativa

assunzione di nuovi agenti e maggior presenza della Polizia Locale sul territorio; Sostegno per il mantenimento del presidio della polizia ferroviaria e dei Vigili del fuoco collaborazione con la Prefettura, la Questura di Ancona, la Tenenza dei Carabinieri, la Compagnia della Guardia di Finanza e la delegazione della Capitaneria di Porto. aggiornare il Protocollo d'Intesa stipulato con la Prefettura per la sicurezza urbana; avviare progetti di cittadinanza attiva sfruttando social e chat per segnalare alle forze dell'ordine persone sospette e situazioni di potenziale rischio; controllare il territorio con presenza sempre più assidua della Polizia Locale nei vari quartieri; aumento sorveglianza dei parchi pubblici; contrastare le irregolarità commerciali con particolare attenzione a generi alimentari, transazioni di denaro e compro oro;

- promozione e approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana che disciplina un uso civile e moderno delle aree pubbliche della città.

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CORPO DI POLIZIA LOCALE L’attività della Polizia Locale si concretizza attraverso numerose azioni tra le quali emerge l’aspetto relativo al controllo ed alla vigilanza sul territorio tramite l’esecuzione di servizi e controlli di polizia stradale finalizzati alla prevenzione e repressione delle violazioni al codice della strada. Il presidio del territorio consente altresì di migliorare le condizioni di sicurezza infrastrutturale della circolazione stradale anche con l’ausilio di specifici strumenti in dotazione al Comando come misuratore di velocità e targa system (strumento che consente la lettura delle targhe ed identificazione di veicoli non assicurati, rubati, con revisione scaduta e sottoposti a fermo amministrativo). L’aumento dell’organico della Polizia Locale consentirà a rafforzare le azioni sul territorio, a tutela dei cittadini, delle fasce più deboli. Verranno mantenute e sviluppate forme di collaborazione e coordinamento tra tutte le forze di polizia; la fusione delle risorse sarà utile per ottimizzare i risultati e predisporre adeguati/specifici interventi anche in applicazione del protocollo d’intesa per la “Sicurezza” stipulato tra il Comune di Falconara Marittima e la Prefettura di Ancona. Gli agenti effettueranno interventi in accordo con le strategie dell’Amministrazione Comunale, basandosi sulle analisi dei fenomeni propri della mobilità locale e dei dati relativi alle componenti di rischio per gli utenti della strada. Verranno presidiate le principali piazze e i quartieri periferici mediante l'impiego giornaliero di pattuglie, che consentiranno ai cittadini residenti nei quartieri di avere un contatto più diretto con l’Ente. L’attività di controllo dei mercati ambulanti settimanali e delle attività commerciali ed artigianali sarà programmata al fine di reprimere ogni forma di abusivismo e le frodi alimentari e non, sia in centro, che nei quartieri, a tutela dei consumatori e degli imprenditori onesti.

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MISSIONE 03

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

PROGRAMMA 02

SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA

Amministrazione e funzionamento delle attività di supporto collegate all’ordine pubblico e sicurezza: attività quali la formulazione, l’amministrazione, il coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani, dei programmi connessi all’ordine pubblico e alla sicurezza in ambito locale e territoriale; predisposizione ed attuazione della legislazione e della normativa relative all’ordine pubblico e sicurezza. Comprende le spese per la promozione della legalità e del diritto alla sicurezza. Comprende le spese per la programmazione e il coordinamento per il ricorso a soggetti privati che concorrono ad aumentare gli standard di sicurezza percepita nel territorio, al controllo del territorio e alla realizzazione di investimenti strumentali in materia di sicurezza.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

3 Ordine pubblico e sicurezza

2 – Sistema integrato di sicurezza urbana

implementare i sistemi di video-sorveglianza nelle zone più critiche della città;

CORPO DI POLIZIA LOCALE Prosegue nel triennio 2019/2021 l’appalto affidato all’Istituto di Vigilanza Axitea spa denominato “Controllo del territorio di Falconara Marittima” comprendente diverse attività: la vigilanza notturna, la manutenzione degli impianti di videosorveglianza e dei sistemi antintrusione installati in diverse scuole, le video ronde e il collegamento degli allarmi, installati nelle scuole primarie – secondarie e materne, presso la Centrale Operativa della ditta. Ciò consentirà di garantire la massima affidabilità dei sistemi sopra citati e la massima resa nell’ambito della sicurezza urbana. D’altro canto garantendo il presidio costante del territorio comunale si promuove la sicurezza pubblica, poiché ciò sviluppa azioni che aumentano nel cittadino la percezione del <senso di sicurezza>. L’installazione di nuove telecamere consentirà una più proficua sorveglianza delle aree degradate, di quelle periferiche ove maggiore è il rischio di verificarsi atti delinquenziali e di quelle più soggette, a gravi criticità per le quali è necessario l’intervento della forza pubblica.

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 01

ISTRUZIONE PRESCOLASTICA

Amministrazione, gestione e funzionamento delle scuole dell'infanzia (livello ISCED‐97 "0") situate sul territorio dell'ente. Comprende la gestione del personale, delle iscrizioni, delle rette, del rapporto con gli utenti, della pulizia e sanificazione degli ambienti, della rilevazione delle presenze degli alunni. Comprende le spese per il sostegno alla formazione e all'aggiornamento del personale insegnante e ausiliario. Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole dell'infanzia. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione prescolastica (scuola dell'infanzia). Comprende le spese per il diritto allo studio e le spese per borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni. Non comprende le spese per la gestione, l'organizzazione e il funzionamento dei servizi di asili nido, ricompresi nel programma "Interventi per l'infanzia e per i minori" della missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia". Non comprende le spese per i servizi ausiliari all’istruzione prescolastica (trasporto, refezione, alloggio, assistenza ...).

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

4 Istruzione e diritto allo studio NOTA tutte le azioni riguardati le SCUOLE sono state incluse nel paragrafo Istruzione prescolastica per comodità

1 – Istruzione prescolastica

Coinvolgimento delle istituzioni scolastiche per attività progettuali, culturali, naturalistiche ed ambientali Percorsi di educazione civica Promozione d’iniziative vuole ad accrescere il senso di appartenenza alla comunità. Continuazione verifiche antisismiche e gli interventi strutturali nella scuola Andrea Costa

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI Verranno potenziati gli incontri con i Dirigenti scolastici del territorio per coinvolgere sempre di più le scuole su attività progettuali, culturali, naturalistiche ed ambientali. In tale direzione verrà confermata e potenziata la prassi di proporre alle scuole un ventaglio di iniziative culturali adeguate all’età ed incluse nel catalogo dell’Offerta Formativa (POF). Nel 2018 l’Amministrazione comunale ha aderito a “Puliamo il mondo”, iniziativa volta a preservare la qualità ambientale del territorio e alla diffusione di buone pratiche comportamentali tra adulti, giovani e bambini. Nel 2019 l’iniziativa giungerà alla 27ª edizione e vedrà la partecipazione attiva delle scuole del territorio in sinergia con i servizi comunali. Il progetto rappresenta la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente con la collaborazione di ANCI e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e di UPI. Si segnala inoltre la realizzazione dell’iniziativa “Festa dell’Albero”, in collaborazione con l’Ufficio Ambiente, alla quale l’Amministrazione intende aderire ogni anno in quanto ha lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.

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Anche in ambito di istruzione pre-scolastica si promuoveranno momenti d’incontro con i genitori e, in generale, con la cittadinanza, sia attraverso gli organi di co-gestione dei servizi (Commissione di qualità del servizio mensa) che attraverso forme di consultazione partecipata su specifiche tematiche. A tale riguardo, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente, è stata avviata la somministrazione di un questionario a tutte le scuole di Castelferretti, nidi e scuole d’infanzia incluse, per sollecitare proposte e “desiderata” sulla qualificazione dell’Area Verde “S. Sebastianelli.” Si proseguirà nella rilevazione della qualità percepita - nota come Customer satisfaction - strumento per pianificare le politiche di spesa e diretto al miglioramento dei livelli qualitativi dei servizi offerti. Sul versante dello snellimento dell’attività amministrativa e della de-burocratizzazione finalizzata a migliorare il dialogo con il cittadino, si continuerà a lavorare per incrementare l’utilizzo di modalità telematiche di comunicazione, con particolare attenzione alla promozione di attività via web. E’ stata accolta con Del. C.C. n. 79 del 29/10/2018 una proposta di variazione e ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo “Raffaello Sanzio” che prevede l’istituzione di una sezione ad indirizzo montessoriano presso la scuola dell’infanzia “Aquilone” di Castelferretti: da settembre prenderà l’avvio una sezione mista, dai tre ai cinque anni, con il metodo montessoriano. Si provvederà ad una graduale fornitura di arredi che integrino i mobili esistenti, mentre a carico della scuola resterà la fornitura di materiale montessoriano.

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE Coinvolgimento delle istituzioni scolastiche per attività progettuali, culturali, naturalistiche ed ambientali Per quanto riguarda iniziative e attività di educazione ambientale sia nei confronti degli alunni che dei cittadini consapevoli dell’importanza di agire a favore della sostenibilità ambientale nell’esercizio 2019 verranno proposte iniziative quali: - Percorso di incentivazione alla mobilità sostenibile con la implementazione del piedibus - Promozione del CENTRO del RIUSO - Partecipazione alla Festa Nazionale dell’ Albero - Uscite didattiche lungo il Fiume Esino sia con le scolaresche che con adulti - Sensibilizzazione informazione ed educazione ed ottimizzazione alla raccolta differenziata - pianificazione e coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti su tale argomento nelle scuole procedendo a: recepire le necessità; superare le criticità; fare formazione ai collaboratori agli insegnanti ed agli alunni. - Attività orti biologici e sinergici presso le scuole che hanno lo spazio idoneo

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 02

ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA

Amministrazione, gestione e funzionamento delle attività a sostegno delle scuole che erogano istruzione primaria (livello ISCED-97 "1"), istruzione secondaria inferiore (livello ISCED-97 "2"), istruzione secondaria superiore (livello ISCED-97 "3") situate sul territorio dell'ente. Comprende la gestione del personale, delle iscrizioni, delle rette, del rapporto con gli utenti, della pulizia e sanificazione degli ambienti, della rilevazione delle presenze degli alunni. Comprende le spese per il sostegno alla formazione e all'aggiornamento del personale insegnante e ausiliario. Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole che erogano istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione primaria. Comprende le spese per il diritto allo studio e le spese per borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni. Comprende le spese per il finanziamento degli Istituti comprensivi. Non comprende le spese per i servizi ausiliari all’istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore (trasporto, refezione, alloggio, assistenza ...).

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

4 Istruzione e diritto allo studio

NOTA tutte le azioni riguardati le SCUOLE sono state incluse nel paragrafo Istruzione

prescolastica per comodità

2 – Altri ordini di istruzione non universitaria

Continuazione verifiche antisismiche e gli interventi strutturali nelle scuole Da Vinci e Giulio Cesare Prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, di disagio, di dipendenze (alcol, droga, ludopatie) grazie ad incontri con coetanei vittime di bullismo e delle droghe (es. progetto “Don’t cross the line”); collaborazione con Forze dell’ordine e Polizia locale per rafforzare educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri dedicati rivolti agli studenti e alle famiglie; Promozione raccolta firme a sostegno educazione alla cittadinanza nelle scuole Avvio di momenti d’incontro con i genitori e, in generale, con la cittadinanza; Intensificazione degli incontri con i Dirigenti scolastici progetti annuali di educazione ambientale nell’ambito del programma INFEA della Regione Marche

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI Prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo Con D.G.C. n. 36 del 31 gennaio 2019 l’Amministrazione comunale ha aderito al progetto di prevenzione, i cui principali temi affrontati sono il Bullismo e il Cyberbullismo, denominato “Don’t cross the line” - “#Vite online”.

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Il progetto, presentato da Luca Pagliari e realizzato il 7 febbraio 2019, ha coinvolto le seconde classi delle scuole secondarie di 1° grado. L’autore, prendendo spunto da storie vere e supportato da filmati e testimonianze ha analizzato con i ragazzi i profondi motivi che si nascondono dietro certe dinamiche. L’evento non rimarrà isolato in quanto la tematica, molto attuale e sentita dai giovani, verrà ripresa e riproposta anche in altre iniziative promosse dall’Ente. Sul fronte delle agevolazioni tariffarie, continueranno ad essere erogati aiuti per la frequenza alle famiglie dei minori, residenti, sulla base dell’indicatore ISEE. Sul versante dello snellimento dell’attività amministrativa e del miglioramento del dialogo con il cittadino, si continuerà a lavorare per incrementare l’utilizzo di modalità telematiche di comunicazione, con particolare attenzione alle iscrizioni per i servizi di refezione e di trasporto scolastici. A partire dal 2019 le domande per detti servizi saranno esclusivamente in modalità online. Con Deliberazione di Consiglio Comunale nr. 79 del 29.10.2018, ratificata con Decreto del Presidente della Provincia nr.166 del 15.11.2018 è stata ampliata l’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo “G.Ferraris”, con la proposta di attivazione di una sezione ad indirizzo musicale. Altro ampliamento dell’offerta formativa è stato raggiunto grazie all’Accordo di Rete Nazionale “Senza Zaino per una Scuola Comunità” , al quale ha aderito l’ISC “Falconara Centro”.

Nel 2019 si provvederà a rinnovare e finanziare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, l’Accordo di programma denominato “Patto per la Scuola”, che adotta le linee d’indirizzo tra il Comune e le Istituzioni scolastiche per la costruzione di un rinnovato sistema di relazioni. Attualmente sono in corso Conferenze dei Servizi tra i Dirigenti Scolastici ed il Comune per procedere a tale rinnovo.

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 06

SERVIZI AUSILIARI ALL’ISTRUZINE

Amministrazione e funzionamento e sostegno ai servizi di trasporto, trasporto per gli alunni portatori di handicap, fornitura di vitto e alloggio, assistenza sanitaria e dentistica, doposcuola e altri servizi ausiliari destinati principalmente a studenti per qualunque livello di istruzione. Comprende le spese per il sostegno alla frequenza scolastica degli alunni disabili e per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri. Comprende le spese per attività di studi, ricerche e sperimentazione e per attività di consulenza e informativa in ambito educativo e didattico. Comprende le spese per assistenza scolastica, trasporto e refezione.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

4 Istruzione e diritto allo studio

NOTA tutte le azioni riguardati le SCUOLE sono state incluse nel paragrafo Istruzione

prescolastica per comodità

6 – Servizi ausiliari all’istruzione

Organizzare percorsi di educazione alimentare in collaborazione con le scuole ed in particolare: Promozione del cibo di qualità, della filiera corta e del made in Italy Porre attenzione alla vigilanza dei servizi di refezione e di trasporto scolastico, affinché siano efficienti.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI

Nel periodo di riferimento, oltre a proseguire nella rilevazione della qualità percepita, si promuoveranno momenti d’incontro con i genitori e, in generale, con la cittadinanza, sia attraverso gli organi di co-gestione dei servizi (Commissione di qualità del servizio mensa ) sia attraverso forme di consultazione partecipata su specifiche tematiche. Altro obiettivo fondamentale per il Comune di Falconara Marittima è il costante controllo del Servizio, altamente complesso e articolato, che si focalizzerà principalmente sulla verifica dei corretti adempimenti degli obblighi dettati dal contratto, riguardanti i seguenti punti: 1) organizzazione del servizio, 2) rapporti economici, 3) personale, 4) standard di qualità del servizio, 5) controlli e sanzioni. Vista la complessità dell’Affidamento in oggetto, l’Ente si avvarrà della collaborazione dell’ ASUR, Servizio SIAN (Servizio Igiene Alimenti) dell’Area Vasta 2 e della Commissione di Qualità per la refezione scolastica, composta da genitori, insegnanti personale comunale, Asur. Nel 2018, attraverso numerosi sopralluoghi a sorpresa nel centro cottura e nei refettori scolastici, la Commissione ha visionato tutte le attività, segnalandone l’esito tramite verbali, pubblicati nel sito istituzionale dell’Ente. Analoghe ispezioni, anche di natura documentale, sono state condotte presso la ditta affidataria del servizio di trasporto scolastico e proseguiranno nel 2019. Si consolideranno, inoltre, i servizi di assistenza educativa scolastica e domiciliare a favore dei soggetti diversamente abili in situazione di gravità ai sensi della L.104/92 frequentanti gli asili nido, le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Il servizio di assistenza educativa scolastica, che integra il sostegno didattico ministeriale, è finalizzato ad accrescere l’autonomia degli alunni e necessita di nuove modalità di assegnazione oraria, da condividere con famiglie, le istituzioni scolastiche e sanitarie. E’ per queste che sono state avviate conferenze di servizio con Scuole, Asur, Istituti di riabilitazione e famiglie, al fine di condividere un Regolamento per l’assegnazione dell’educativa scolastica, da adottare preferibilmente a livello di Ambito Territoriale.

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MISSIONE 05

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

PROGRAMMA 01

VALORIZZAZIONE DEI BENI DI INTERESSE STORICO

Amministrazione e funzionamento delle attività per il sostegno, la ristrutturazione e la manutenzione di strutture di interesse storico e artistico (monumenti, edifici e luoghi di interesse storico, patrimonio archeologico e architettonico, luoghi di culto). Comprende le spese per la conservazione, la tutela e il restauro del patrimonio archeologico, storico ed artistico, anche in cooperazione con gli altri organi, statali, regionali e territoriali, competenti. Comprende le spese per la ricerca storica e artistica correlata ai beni archeologici, storici ed artistici dell'ente, e per le attività di realizzazione di iniziative volte alla promozione, all'educazione e alla divulgazione in materia di patrimonio storico e artistico dell'ente. Comprende le spese per la valorizzazione, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il restauro di biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie d’arte, teatri e luoghi di culto se di valore e interesse storico.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività

culturali

1 –Valorizzazione dei beni di interesse storico

Sviluppo delle iniziative museo della resistenza, archivio storico e biblioteca comunale

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI Con riferimento al progetto di valorizzazione dell’Archivio Storico, proseguirà il lavoro di ricerca, scrittura e impaginazione di contributi per il progetto editoriale: Falconara: Il Fronte silente. Il lavoro, che ad oggi ha riguardato la ricerca e l’incrocio dei dati e la stesura dei contributi in maniera scientifica, continuerà con la recensione dell’ampia bibliografia esistente in materia, assieme alla riproduzione in alta risoluzione di una notevole quantità di documenti archivistici riportati nel volume suddetto. Di pari passo procederà la progettualità già in essere ampliando anche per il 2019 la possibilità di fruizione documentale all’”Archivio Storico” e la promozione di iniziative culturali connesse al servizio. Per quanto riguarda il Museo della Resistenza sarà rafforzata l’azione sinergica con altre realtà extraterritoriali per la progettazione di eventi culturali e formativi presso il Museo stesso. Ci si impegna ad ampliare l’apertura settimanale e ad attivare campagne di promozione mirata, con distribuzione di volantini e brochure, pagina Facebook, incontri con le Scuole di ogni ordine e grado di Falconara ed anche della Provincia. La Biblioteca Comunale è un’importante risorsa per tutti i cittadini, è un luogo di socialità, uno spazio accogliente d’interazione, un punto di riferimento culturale per la comunità, dove tutti possono cercare o ricevere informazioni, studiare, confrontarsi e partecipare. La Biblioteca di Falconara opera con iniziative e progetti per facilitare la condivisione e la partecipazione dei cittadini, ad esempio: incontri di lettura per bambini in cui i lettori volontari affiancano i bibliotecari, aperture straordinarie e iniziative di biblioteca diffusa (Biblioteca fuori di sé) con la presenza o la collaborazione di gruppi e associazioni locali, laboratori, incontri con le scuole, bibliografie e scaffali a tema, stage di studenti e tante altre attività. La Biblioteca Comunale di Falconara Marittima è dal novembre 2014 “Biblioteca Centro Sistema” del Sistema Bibliotecario Locale, infatti, il Comune di Falconara M.ma è capofila del Sistema Bibliotecario Locale "Esino Mare" ed è anche sede centrale per la gestione dei servizi in favore delle biblioteche del Sistema e affidatario del servizio di tesoreria e cassa del medesimo sistema. Il Sistema Locale aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale- Polo Bibliotecario Locale – SBN – Polo di Jesi. Grazie all’adesione al Polo SBN, la Biblioteca usufruisce di servizi che hanno una diretta ricaduta positiva sui cittadini.

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La Biblioteca di Falconara partecipa al progetto Nati Per Leggere ed è iscritta all’Associazione Italiana Biblioteche. Inoltre è Zona Ufficiale di Scambio del BookCrossing (Official Crossing Zone). La biblioteca ha aderito al sistema regionale dell'autovalutazione (BiblioMarche) e grazie ad esso è presente nel progetto “Culturasmart!” per la realizzazione di un network culturale regionale e di una smart community. In biblioteca è possibile avere informazioni e iscriversi a MediaLibraryOnline (MLOL) per scaricare gratuitamente e legalmente E-book, musica e audiolibri. Il Servizio Biblioteca gestisce le risorse informative e le mette a disposizione del pubblico rispettando gli Standard Internazionali della Descrizione Bibliografica e le Regole italiane di catalogazione. Lo staff della biblioteca ha garantito tutti i servizi principali di una biblioteca pubblica, come il prestito e consultazione del materiale documentario, il reference qualificato e la promozione alla lettura utilizzando nel modo migliore le risorse disponibili. Tutte le attività di front-office e back-office sono state compiute per erogare un servizio di qualità. Tra i servizi più graditi ai frequentatori della Biblioteca: il prestito interbibliotecario, l’assistenza all’utenza e reference qualificato, il servizio di “consiglio di lettura” (reader’s advisory service). L’aumento dei frequentatori, dei nuovi iscritti e abilitati da altre biblioteca son prova del gradimento da parte del pubblico dei servizi della Biblioteca Comunale erogati con professionalità. All’aumento di ore di apertura e di frequentatori e iscritti sarebbe auspicabile una spesa adeguata per l’acquisto di libri, CD, DVD ecc. e per la promozione alla lettura. Attività per il Sistema Bibliotecario Locale “Esino-Mare” Il SBL è domiciliato presso il Comune di Falconara Marittima il quale, come Comune capofila, attua sul piano Amministrativo i programmi ed è la sede centrale per la gestione dei servizi a favore delle biblioteche che costituiscono il Sistema Bibliotecario Locale “Esino mare” La Biblioteca Comunale nel suo ruolo di Biblioteca Centro Sistema ha predisposto il testo della Nuova Convenzione del Sistema Bibliotecario, ha promosso e coordinato gli incontri tra i rappresentanti delle Biblioteche del Sistema e ha effettuato tutte le procedure per arrivare all’approvazione e firma della stessa da parte delle altre Biblioteche del Sistema. La Biblioteca Centro Sistema ha promosso l’adesione delle biblioteche SBL alla Settimana internazionale del gioco in Biblioteca e alla giornata nazionale omonima “IGW & IGD in biblioteca”. In ogni biblioteca sono state effettuate attività di gioco anche in collaborazione con associazioni locali. L’attività di back-office è essenziale per facilitare l’utenza nella fruizione della Biblioteca. Sono state sistemate, controllate e selezionate intere sezioni del Deposito e degli scaffali nelle Sale. Prosegue l’attività catalografica di nuove opere che entrano in Biblioteca perlopiù in donazione e il recupero del pregresso. E’ stata avviata la catalogazione e il prestito informatizzato dei periodici con piattaforma SOL. Attività per bambini e ragazzi La biblioteca ha consolidato negli anni i rapporti con le scuole organizzando collaborazioni, incontri, letture, visite guidate in Biblioteca. Nel periodo di riferimento si continuerà ad implementare l’attività con le scuole, inserita anche ogni anno nel POF, comprende oltre alla visita guidata della Biblioteca, anche laboratori e letture. La Biblioteca di Falconara, che aderisce ufficialmente al progetto nazionale Nati per leggere (www.natiperleggere.it), e nel 2018 ha organizzato letture per i bambini, incontri effettuati con la partecipazione attiva di un “gruppo di lettori volontari”, coordinati e coadiuvati dai bibliotecari. I lettori volontari partecipano a “L’ora del Racconto”, a titolo gratuito, secondo le proprie disponibilità. Sempre nel 2018 la biblioteca ha curato le attività connesse al “Libro per l’ambiente”: acquisizione dei volumi selezionati nell’ambito del premio da mettere a disposizione per i partecipanti al progetto. Supervisione della promozione del progetto alle scuole di Falconara. Contatti con la sezione locale di Lega Ambiente. Dal 2019 si prevede di riattivare il servizio di prestito librario in spiaggia Librinsdraio, anche grazie al supporto attivo degli operatori volontari del Servizio Civile Nazionale. La Biblioteca preparerà i libri per i punti prestito oltre a curare la comunicazione e a dare supporto e know-how ai volontari . La Biblioteca ha partecipato alle attività organizzate dal settore di riferimento mettendo a disposizione materiali e know-how. In occasione di mostre ed eventi sono state redatte bibliografie, allestiti scaffali dedicati, erogati suggerimenti di lettura per

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varie fasce di utenza, effettuati procedimenti amministrativi, supportati attivamente gli organizzatori soprattutto per quanto riguarda eventi presso il Pergoli Art Cafè. Nel 2019 sarà realizzato il progetto di promozione della lettura “Leo, eclettico lettore”, che ha usufruito di un finanziamento dedicato ai Sistemi Bibliotecari Locali, erogato dal MIBACT.

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MISSIONE 05

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

PROGRAMMA 02

ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL

SETTORE CULTURALE

Amministrazione e funzionamento delle attività culturali, per la vigilanza e la regolamentazione delle strutture culturali, per il funzionamento o il sostegno alle strutture con finalità culturali (biblioteche, musei, gallerie d’arte, teatri, sale per esposizioni, giardini zoologici e orti botanici, acquari, arboreti, ecc.). Qualora tali strutture siano connotate da un prevalente interesse storico, le relative spese afferiscono al programma Valorizzazione dei beni di interesse storico. Comprende le spese per la promozione, lo sviluppo e il coordinamento delle biblioteche comunali. Comprende le spese per la valorizzazione, l'implementazione e la trasformazione degli spazi museali, della progettazione definitiva ed esecutiva e direzione lavori inerenti gli edifici a vocazione museale e relativi uffici (messa a norma, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro). Comprende le spese per la realizzazione, il funzionamento o il sostegno a manifestazioni culturali (concerti, produzioni teatrali e cinematografiche, mostre d’arte, ecc.), inclusi sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno degli operatori diversi che operano nel settore artistico o culturale, o delle organizzazioni impegnate nella promozione delle attività culturali e artistiche. Comprende le spese per sovvenzioni per i giardini e i musei zoologici. Comprende le spese per gli interventi per il sostegno alle attività e alle strutture dedicate al culto, se non di valore e interesse storico. Comprende le spese per la programmazione, l'attivazione e il coordinamento sul territorio di programmi strategici in ambito culturale finanziati anche con il concorso delle risorse comunitarie. Comprende le spese per la tutela delle minoranze linguistiche se non attribuibili a specifici settori d'intervento. Comprende le spese per il finanziamento degli istituti di culto. Non comprende le spese per le attività culturali e artistiche aventi prioritariamente finalità turistiche. Non comprende le spese per le attività ricreative e sportive.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

5 Tutela e

valorizzazione dei beni e delle attività

culturali

2 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Programmazione culturale che prevede la valorizzazione di spazi culturali come Museo Resistenza, Centro Pergoli e Centro d’arte contemporanea, Corte del Castello, Piazza del municipio antistante Palazzo Bianchi Prosecuzione delle rassegne ed eventi culturali quali: incontri a carattere storico presso Museo della Resistenza, incontri filosofici Ora felice, Cartellone estate cultura, Rassegna “Anna Bonacci”, manifestazione Falconara Classica, premio musicale Federico Marini, festival Vincent Persichetti. Potenziamento del Centro Pergoli Valorizzazione Museo della Resistenza. Miglioramento Archivio Storico. Reperimento fondi al fine di valorizzare la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Castelferretti. valorizzazione area chiesa San Marcellino, sostegno ad iniziative ricreative culturali Realizzazione di eventi d’arte, incontri e mostre presso Centro d’ Arte Contemporanea

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Promozione nelle scuole d’iniziative di sensibilizzazione verso arte contemporanea Promozione d’iniziative di diffusione di cultura musicale (musica classica, musica contemporanea e musica jazz) Potenziamento attività del Caffè Letterario Rilanciare Mostra Mercato del Fumetto Patrocini e sostegno a manifestazioni e iniziative ricreative e culturali organizzate da Associazioni e/o Comitati

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI

Nel periodo di riferimento, dopo lavori di adeguamento dell’impianto elettrico effettuati nel primo bimestre 2019, sarà data piena attuazione al progetto di “Caffè letterario”, che ospiterà laboratori di pittura, artigianato, scultura, scrittura creativa, di ceramica, di maglia ed uncinetto nonché letture ad alta voce, letture teatrali, piccoli spettacoli poetico-musicali. Saranno promossi incontri di psicologia, dialoghi di filosofia, tornei di scacchi. Il progetto prevede inoltre l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, accompagnati da giovani cantautori e musicisti. Il Caffè letterario sarà luogo di degustazione e “improvvisazioni” del gusto, nonché di promozione dei prodotti del nostro territorio. Verrà parimenti data attuazione alla sinergia di attività e di azioni tra Biblioteca Comunale, Centro letterario e del gusto, Informagiovani e CART. Il patrimonio storico culturale di Falconara sarà oggetto di progetti di valorizzazione: di grande importanza artistica e oggetto di rivalutazione saranno la Chiesa di Santa Maria della Misericordia Castelferretti, che attraverso percorsi ad hoc verrà inserita in itinerari artistici combinati e la stessa attenzione verrà riservata alla Biblioteca Francescana e Picena. Si continuerà a valorizzare la location della piazza del Municipio antistante Palazzo Bianchi, che sarà allestita per accogliere le rassegne di filosofia, storia all’arte, archeologia, in collaborazione con associazioni ed ospiti di fama locale e nazionale. Sarà rilanciata la Mostra Mercato del Fumetto, anche attraverso la ricerca di partneriati pubblico-privati e di finanziamenti dedicati. A supporto di tutta la programmazione opereranno i volontari del Servizio Civile Nazionale, in forza all’informagiovani, alla Biblioteca Comunale, al Museo della Resistenza ed all’Archivio Storico, per un totale di 12 unità. Non ultimo, sarà valorizzato l’apporto fondamentale di associazioni culturali e cittadine, alle quali varrà garantita collaborazione o patrocinio nello svolgimento di iniziative ed eventi.

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MISSIONE 06

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMA 01

SPORT E TEMPO LIBERO

Amministrazione e funzionamento delle attività ricreative, per il tempo libero e lo sport. Comprende le spese per l'erogazione di sovvenzioni e di contributi ad enti e società sportive. Comprende le spese per il funzionamento, la realizzazione e la manutenzione delle strutture per le attività ricreative (parchi, giochi, spiagge, aree di campeggio ...). Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive amatoriali e dilettantistiche e per le attività di promozione e diffusione della pratica sportiva in collaborazione con: associazioni sportive dilettantistiche locali, enti di promozione sportiva, società e circoli senza scopo di lucro,centri di aggregazione giovanile, oratori, CONI e altre istituzioni. Comprende le spese per la promozione e tutela delle discipline sportive della montagna e per lo sviluppo delle attività sportive in ambito montano. Comprende le spese per la realizzazione di progetti e interventi specifici per la promozione e diffusione delle attività e iniziative sportive e motorie rivolte a tutte le categorie di utenti. Comprende le spese per l'incentivazione, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, della diffusione delle attività sportive anche attraverso l'utilizzo dei locali e delle attrezzature in orario extrascolastico. Comprende le spese per la formazione, la specializzazione e l'aggiornamento professionale degli operatori dello sport anche montano per una maggior tutela della sicurezza e della salute dei praticanti. Comprende le spese per gli impianti natatori e gli impianti e le infrastrutture destinati alle attività sportive (stadi, palazzo dello sport...). Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive e per le attività di promozione sportiva in collaborazione con le associazioni sportive locali, con il CONI e con altre istituzioni, anche al fine di promuovere la pratica sportiva. Non comprende le spese destinate alle iniziative a favore dei giovani, ricompresi nel programma "Giovani" della medesima missione.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

6 Politiche giovanili sport e tempo libero 1 – Sport e tempo libero

Collaborazione con società sportive per mantenimento seguenti iniziative: mini olimpiadi, corsa nonno nipote, Falconara sport day Investimenti per la ristrutturazione dei seguenti impianti sportivi: Palasport Badiali, pista di atletica, campo sportivo Amadio a Castelferretti, Piscina Comunale Riqualificazione stabilimento balneare 84^ battaglione Venezia Ospitalità a eventi sportivi regionali e nazionali e promuovere il turismo sportivo Case UNRRA: potenziamento polo strutture sportive.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI * La costante collaborazione e la partecipazione attiva delle società sportive ha permesso di organizzare negli anni grandi eventi con finalità sportive, educative e sociali.

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In particolare il Comune di Falconara M.ma fornirà nell’anno 2019 la propria collaborazione per la realizzazione dei seguenti eventi: - MiniOlimpiadi; - Nonni e nipoti; - Falconara Sport Day. Verrà ritenuto inoltre prioritaria la previsione di un piano di investimenti straordinari a favore delle strutture sportive esistenti, in particolare su: - Il Palasport Gianfranco Badiali (facciata esterna, parquet, spogliatoi e bagni); - la pista di atletica allo stadio Fabio Roccheggiani; - il campo sportivo Adriano Amadio a Castelferretti (lavori già in corso); - la palazzina del centro tennis; - la piscina comunale (struttura e copertura). Si ritiene altresì di fondamentale importanza la riqualificazione dello stabilimento “84° Battaglione Venezia” mediante la collaborazione con le istituzioni private, al fine di conservare le funzioni sportive e sociali della struttura. La possibilità di contare su nuove strutture consentirà all’Ente di ospitare eventi sportivi regionali e nazionali con i quali sarà possibile aprirsi al turismo sportivo, un segmento di mercato ricco di potenzialità ed in grado di “destagionalizzare” l’attività turistica. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

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MISSIONE 06

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMA 02

GIOVANI

Amministrazione e funzionamento delle attività destinate ai giovani e per la promozione delle politiche giovanili. Comprende le spese destinate alle politiche per l'autonomia e i diritti dei giovani, ivi inclusa la produzione di informazione di sportello, di seminari e di iniziative divulgative a sostegno dei giovani. Comprende le spese per iniziative rivolte ai giovani per lo sviluppo e la conoscenza dell'associazionismo e del volontariato. Comprende le spese per i centri polivalenti per i giovani. Non comprende le spese per la formazione professionale tecnica superiore, ricomprese nel programma "Istruzione tecnica superiore" della missione 04 "Istruzione e diritto allo studio".

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

6 Politiche giovanili sport e tempo libero

2 – Giovani

Realizzazione di un centro di aggregazione multifunzionale in via IV Novembre Recupero via Marconi ex Isea al fine di realizzare uno spazio capace di creare opportunità lavorative per i giovani Prosecuzione nel centro Pergoli dell’attività dell’Informagiovani Ampliamento del servizio civile Migliorare il funzionamento e la collaborazione con il Consiglio Comunale dei ragazzi e la Consulta dei giovani Potenziamento dell’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, TURISTICI E CULTURALI

Prosecuzione nel centro Pergoli dell’attività dell’Informagiovani Nell’anno 2018 le attività dell’Informagiovani, con sede presso il centro cultura P. Pergoli, sono state potenziate grazie alla realizzazione del progetto rivolto ai giovani e giovani donne “Giovani Informati & Orientati”. Il progetto, approvato e finanziato dalla Regione Marche, nell’ambito dell’Accordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù” – Criteri e modalità per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto “i giovani C’ENTRANO”, ha permesso l’ampliamento dell’apertura del servizio Informagiovani fino a tutto il mese di luglio 2018. Sono state inoltre implementate, all’interno dell’Informagiovani, delle attività di consulenza ed informazione in materia di orientamento scolastico e professionale post-diploma nonché le attività di formazione/laboratoriali volte ad accrescere l’utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli operatori dell’informagiovani. Nel 2019 proseguiranno tutte le attività già consolidate rivolte ai giovani all’interno del Pergoli, mentre l’adesione al bando “Villaggio Giovani”, se finanziato, consentirà l’ampliamento delle iniziative dedicate alla fascia 16-35 anni., nel centro dedicato di via IV Novembre (in corso di realizzazione). Ampliamento del Servizio Civile - Potenziamento dell’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione In data 20 febbraio 2019 ha preso fattivamente avvio il progetto del Servizio Civile, tramite la presenza di quattro ragazzi presso il servizio Informagiovani, per la durata di un anno. Oltre ad avviare un servizio per studenti, finalizzato all’aiuto nello svolgimento dei compiti scolastici, l’impegno dei ragazzi del Servizio Civile sarà rivolto alla realizzazione di corsi/workshop in collaborazione con il FAB-LAB sulle tematiche

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte prima

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dell’innovazione e all’implementazione dei sistemi di comunicazione orientati al raggiungimento dei giovani (face-book, sito internet dedicato all’informagiovani, ecc.) Tali azioni incideranno positivamente aumentando l’accesso dei giovani allo sportello ed in modo particolare tramite l’utilizzo degli strumenti di comunicazione social potenziati. Migliorare il funzionamento e la collaborazione con il Consiglio Comunale dei ragazzi In data giovedì 24 maggio 2018 si sono svolte le elezioni per il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze in orario scolastico e in una giornata unica per tutti gli Istituti scolastici; Sono state presentate n. 4 liste dalle quali è scaturita la vincitrice e ne è stata data comunicazione alla Giunta Comunale con atto n. 48 del 05/06/2018; L’ottimo rapporto di collaborazione tra il servizio comunale interessato e le Istituzioni scolastiche è stato fondamentale per l’avvio e la costituzione del nuovo C.C.R.R.. Dalla data di costituzione del C.C.R.R. ha preso avvio un intenso lavoro che ha prodotto due convocazioni generali del C.C.R.R. (ottobre e novembre 2018) durante le quali sono state avanzate numerose proposte ed iniziative. Nell’anno 2019 verrà realizzata la “GIORNATA DEL FUTURO” in collaborazione con le scuole del territorio. Altre iniziative in programma per l’anno 2019 riguardano l’ambiente, lo sport e l’assistenza ai disabili.

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MISSIONE 07

TURISMO

PROGRAMMA 01

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL

TURISMO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo, per la promozione e lo sviluppo del turismo e per la programmazione e il coordinamento delle iniziative turistiche sul territorio. Comprende le spese per sussidi, prestiti e contributi a favore degli enti e delle imprese che operano nel settore turistico. Comprende le spese per le attività di coordinamento con i settori del trasporto, alberghiero e della ristorazione e con gli altri settori connessi a quello turistico. Comprende le spese per la programmazione e la partecipazione a manifestazioni turistiche. Comprende le spese per il funzionamento degli uffici turistici di competenza dell'ente, per l'organizzazione di campagne pubblicitarie, per la produzione e la diffusione di materiale promozionale per l'immagine del territorio a scopo di attrazione turistica. Comprende le spese per il coordinamento degli albi e delle professioni turistiche. Comprende i contributi per la costruzione, la ricostruzione, l'ammodernamento e l'ampliamento delle strutture dedicate alla ricezione turistica (alberghi, pensioni, villaggi turistici, ostelli per la gioventù). Comprende le spese per l'agriturismo e per lo sviluppo e la promozione del turismo sostenibile. Comprende le spese per le manifestazioni culturali, artistiche e religiose che abbiano come finalità prevalente l'attrazione turistica. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

7 Turismo 1 – Sviluppo e valorizzazione del turismo

Miglioramento eventi pubblici e privati da realizzare nella spiaggia in collaborazione con gli operatori balneari (notte dei desideri, summer carnival, concerti , fitness in spiaggia, estate in lingua, librisdraio ecc.) Confermare gli eventi cerati negli ultimi anni in collaborazione con le associazioni e volontariato (Sapori d’autunno, Natale, città di carnevale, mercatino del made in Italy, notte bianca kids, palestre in piazza, happy anni 80, ballando sotto le stelle, seafood sapori di mare, festa della vongola, notte bianca dei desideri, festa del mare ecc.) Realizzazione eventi al parco Kennedy, a Castelferretti e a Falconara Alta Creazione pacchetti turistici per la promozione di alcune unicità tra cui il Parco Zoo Favorire l’avviamento di piccole strutture d’accoglienza per aumentare i posti letto Migliorare la spiaggia libera, il dialogo con gli operatori balneari al fine di un arricchimento dell’offerta turistica. Attività di promozione offerta turistica (miglioramento segnaletica , promozione poster e promozione attività espositive temporanee)

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Miglioramento della segnaletica turistica Migliorare il dialogo tra amministrazione comunale e operatori balneari

UOC PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E CARTOGRAFIA La UOC partecipa alla attuazione della seguente linea programmatica di mandato: “Migliorare il dialogo tra amministrazione comunale e operatori balneari”. Nell’esercizio 2019, nell’ambito del processo di revisione generale del vigente Piano di Utilizzazione del Litorale Sud, di cui la UOC è titolare del procedimento di approvazione, sarà proseguita la attività di partecipazione e ascolto degli operatori balneari per giungere ad una proposta condivisa di Piano che arricchisca l’offerta turistica e dei servizi sulla spiaggia. L’impegno della UOC è quello di mettere a punto efficaci strumenti di comunicazione che siano di supporto all’Amministrazione nella attività di coinvolgimento dei portatori di interesse.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANILI, CULTURALI E TURISTICI

Il programma sarà volto a confermare la promozione del turismo, inteso come offerta di manifestazioni, intrattenimenti al cittadino, al visitatore e all’utilizzatore della spiaggia, da svilupparsi sia attraverso una variegata gamma di azioni e servizi, sia con attività direttamente intraprese dal Comune e mediante il sostegno e la promozione di attività delle associazioni e altri soggetti operanti nel territorio. Si confermerà la vasta offerta di eventi creati negli ultimi anni, capaci di attirare vari target di pubblico in collaborazione con le associazioni, con i commercianti, con il volontariato, una sinergia nata e cresciuta nel tempo che ha anche portato alla formazione spontanea della “Nuova Proloco” Falconamare. Eventi di successo, come La città di Carnevale, il mercatino del Made in Italy, la festa della Patrona, le palestre in piazza, Amarcord, Ballando sotto le stelle, la Festa della Vongola, la Notte Bianca Kids, saranno finalizzati alla promozione del centro cittadino e del parco Kennedy. La progettualità turistica sarà poi particolarmente indirizzata verso la promozione del nostro litorale dotato di connessione WI-FI gratuito, sviluppando l’intrattenimento per i grandi e bambini in collaborazione con gli stabilimenti balneari e il consorzio Falcomar, a partire dalla Notte bianca dei desideri, e poi a seguire la tradizionale Festa del Mare con il corte delle Barche e i fuochi artificiali e il Summer Carnival, evento di forte richiamo giunto alla seconda edizione; sarà altresì favorita la sinergia con le associazioni sportive e culturali con eventi quali Estate in Forma e Estate in Lingua, per poi proseguire con l’iniziativa della Biblioteca diffusa con Librinsdraio, iniziativa questa che vedrà la collaborazione attiva degli operatori volontari del Servizio Civile Nazionale.

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MISSIONE 08

ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

PROGRAMMA 01

URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi all'urbanistica e alla programmazione dell'assetto territoriale. Comprende le spese per l'amministrazione dei piani regolatori, piani urbanistici, piani di zona e dell’utilizzo dei terreni e dei regolamenti edilizi. Comprende le spese per la pianificazione di zone di insediamento nuove o ripristinate, per la pianificazione del miglioramento e dello sviluppo di strutture quali alloggi, industrie, servizi pubblici, sanità, istruzione, cultura, strutture ricreative, ecc. a beneficio della collettività, per la predisposizione di progetti di finanziamento per gli sviluppi pianificati e di riqualificazione urbana, per la pianificazione delle opere di urbanizzazione. Comprende le spese per l'arredo urbano e per la manutenzione e il miglioramento qualitativo degli spazi pubblici esistenti (piazze, aree pedonali..). Non comprende le spese per la gestione del servizio dello sportello unico per l'edilizia incluse nel programma "Edilizia residenziale pubblica" della medesima missione.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

1 – Urbanistica e assetto del territorio

Ripensare al ruolo della città di Falconara strategico come posizione all’interno della piattaforma logistica Affrontare i temi della rigenerazione urbana per migliorare la qualità ambientale ed il benessere individuale e collettivo. Programmare la revisione del Piano regolatore datato 1999 Adottare tutte le misure per dare attuazione al Piano recupero centro storico del centro città Variante generale al piano del litorale sud Migliorare decoro urbano Annullare gli effetti della variante Montedomini Redigere il documento preliminare di indirizzi multisettoriali propedeutico al nuovo Piano strutturale strategico stringendo un accordo di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Costruzione del Piano particolareggiato di iniziativa pubblica del Centro storico del Centro Città “ cuore di Falconara” con il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori Stimolare e sostenere la riqualificazione edifici con dimezzamento oneri e una riduzione delle imposte comunali . Migliorare il decoro urbano Realizzare nuovi parcheggi ed in particolare sostenere l’iniziativa di RFI di realizzare un area sosta per auto e bici e sistemare aree pedonali Recupero di aree degradate e sottoutilizzate a da riqualificare attualmente presenti nel centro città

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Recupero degli edifici pubblici e privati abbandonati ed in particolare: -recupero edificio ex Montedison ( bonifica del sito e miglioramento della viabilità sulla strada statale adriatica finalizzato alla realizzazione di:parco integrato turistico commerciale, cittadella dello sport, auditorium teatro con sale espositive e bosco urbano); -recupero Testate Via Bixio (Piazzale Europa e Piazza Catalani) Valorizzazione Castelferretti mediante i seguenti interventi: completamento ex cinema Enal completare restyling p.zza libertà Partecipazione al tavolo tecnico con IRCA per la riqualificazione Villa Montedomini Riqualificare area ex acquedotto Valorizzazione dei seguenti quartieri: Palombina Vecchia: riqualificazione Parco in via Sardegna, Falconara Alta: riqualificazione dei giardini del balcone del golfo realizzazione nuova piazzetta di fronte alla Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Villanova: valorizzazione dell’ex scuola Lorenzini Pianificazione di nuove destinazioni d’uso per le aree degli scali dismessi e dell’area del vecchio tracciato ferroviario Fiumesino e Rocca Priora Predisposizione di un progetto di valorizzazione ambientale, viabilità e parcheggi Cura dei parchi ed aree verdi ed in particolare: aumentare le risorse per cura dei parchi e del verde creare piccoli boschi attraverso una piantumazione mirata riqualificazione del Parco Kennedy collocare nuovi giochi al Parco Unicef attrezzare le aree con giochi per disabili realizzare nuove aree attrezzate per cani allestire una piccola area giochi in P.zza Mazzini

UOC PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E CARTOGRAFIA La UOC è coinvolta nella attuazione delle seguenti linee programmatiche di mandato: 1) Ripensare al ruolo della città di Falconara strategico come posizione all’interno della piattaforma logistica Affrontare i temi della rigenerazione urbana per migliorare la qualità ambientale ed il benessere individuale e collettivo. Programmare la revisione del Piano regolatore datato 1999 Redigere il documento preliminare di indirizzi multisettoriali propedeutico al nuovo Piano strutturale strategico stringendo un accordo di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Nell’esercizio 2019 si prevede la stesura di una proposta di “Accordo di collaborazione” ex art. 15 Legge 241/90 tra l’Università Politecnica delle Marche ed il Comune per la realizzazione di un progetto sperimentale per la definizione di un modello di governo del territorio che consenta di passare dalla pianificazione funzionale alla pianificazione identitaria e consapevole. La proposta di Accordo sarà sottoposto alla Giunta Comunale per la condivisione dei contenuti e delle modalità attuative della attività, per poi giungere alla sottoscrizione con l’UNIVPM. Tale obiettivo potrà essere raggiunto nella misura in cui l’iniziativa verrà condivisa con l’UNIVPM e verranno stanziate, da entrambi i soggetti, le necessarie risorse finanziarie.

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2) Adottare tutte le misure per dare attuazione al Piano recupero centro storico del centro città. Costruzione del Piano particolareggiato di iniziativa pubblica del Centro storico del Centro Città “cuore di Falconara” con il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori. Nell’esercizio 2019 dovrà concludersi il procedimento relativo alla Variante al PRG per il riconoscimento del Centro Storico del Centro Città il cui procedimento di approvazione è in capo alla UOC. Nel frattempo tuttavia si potrà avviare la attività di partecipazione con i cittadini e gli altri portatori di interesse necessaria per la costruzione del Piano Particolareggiato di Iniziativa pubblica del Centro Storico-Centro Città che costituirà la cornice urbanistica per la realizzazione degli interventi pubblici e privati. Per lo svolgimento della attività di partecipazione, ascolto e coinvolgimento della cittadinanza sarà necessario affidare il relativo servizio supplementare al professionista incaricato della redazione del Piano previo stanziamento delle necessarie risorse finanziarie. 3) Variante generale al piano del litorale sud Nell’esercizio 2019 verrà proseguita, da parte del professionista esterno incaricato, la attività di revisione generale del vigente Piano di Utilizzazione del Litorale Sud auspicando la redazione di una proposta da sottoporre al vaglio dell’Amministrazione Comunale. Va tuttavia considerata la necessità di coordinare il nuovo Piano Comunale, il cui procedimento è in capo alla UOC, con il Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere adottato dalla Regione Marche con DGR 1233 del 24.09.2018 ma non ancora approvato. In questa fase pertanto, per la verifica della coerenza del Piano Comunale con il sovraordinato PGIZC sarà necessario un serrato confronto con gli Uffici Regionali. La UOC è attualmente impegnata nel seguire gli sviluppi del PGIZC, nella proposizione delle relative osservazioni e nel coordinamento della attività per la formazione del Piano Comunale. 4) Annullare gli effetti della variante Montedomini Con Delibera Consiliare n° 66 del 01.10.2018 è stata approvata una Mozione che impegna la Giunta Comunale ad attivare una Variante al PRG volta a ripristinare la situazione ex ante, sussistente al momento della approvazione della “Variante al PRG – SATB1-ZUT2 e SATA3 ZED2,ZER2, ZUT2” comunemente denominata “Variante Montedomini”, così da riportare lo stato delle aree all’originaria disciplina di cui al PRG del 1999. La UOC sarà impegnata, in una prima fase, a verificare i contenuti tecnici, le ricadute e le procedure necessarie per il ripristino della situazione urbanistica ex ante. Nell’esercizio 2019 si ipotizza la stesura di un documento da sottoporre alla Giunta Comunale esplicativo della suddetta attività, sulla base del quale l’Organo possa assumere gli indirizzi conseguenti. 5) Recupero edificio ex Montedison (bonifica del sito e miglioramento della viabilità sulla strada statale adriatica finalizzato alla realizzazione di parco integrato turistico commerciale, cittadella dello sport, auditorium teatro con sale espositive e bosco urbano); Con riguardo al “recupero dell’area ex Montedison” l’UOC è impegnata nella progettazione della “Variante ai PRG di Falconara M.ma e Montemarciano per la riqualificazione delle aree di margine e recupero del sito ex Montedison” facendo parte del Gruppo di Lavoro Multidisciplinare Intercomunale voluto dalle Giunte Comunali di Falconara M.ma e Montemarciano, nonché titolare del procedimento per la approvazione della Variante relativa al territorio di Falconara. Entro l’esercizio 2019 si ipotizza la definitiva approvazione della Variante al PRG relativa al Comune di Falconara M.ma.

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE

Cura dei parchi ed aree verdi ed in particolare: come già evidenziato SU MISS. 9 PROGRAMMA 2: aumentare le risorse per cura dei parchi e del verde Nel PEG verranno proposte le quote per intervenire sulle aree sotto indicate creare piccoli boschi attraverso una piantumazione mirata

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La UOC partecipa, insieme ad altre UOC, nella attuazione della seguente linea programmatica di mandato: Creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata riqualificazione del Parco Kennedy Verrà redatto progetto esecutivo che tenga conto in particolare la ristrutturazione della pista circolare che ha subito danni strutturali nel corso degli anni. Saranno installati nuovi giochi ed attrezzi ginnici al fine di creare un’area di “convivenza ludica” tra bambini ed adulti collocare nuovi giochi al Parco Unicef La riqualificazione ha già avuto inizio con l’installazione di giochi al Parco Unicef. Nell’ambito del 2019 si verificherà la necessità di un ulteriore miglioramento attrezzare le aree con giochi per disabili saranno acquistati e installati nuovi giochi anche per disabili e contestualmente saranno adeguati gli accessi alle aree gioco ai bambini diversamente abili cercando di prevedere giochi per le diverse disabilità realizzare nuove aree attrezzate per cani In zone cittadine dove non sono ancora presenti aree attrezzate per i cani verranno realizzate zone adibite a sgambatoio per cani allestire una piccola area giochi in P.zza Mazzini si prevede la realizzazione di un’area in gomma colata a formare disegni a tema e l’installazione di giochi

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 01

DIFESA DEL SUOLO

Amministrazione e funzionamento delle attività per la tutela e la salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e dei collettori idrici, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico, alla stabilizzazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, alla gestione e all'ottimizzazione dell'uso del demanio idrico, alla difesa dei litorali, alla gestione e sicurezza degli invasi, alla difesa dei versanti e delle aree a rischio frana, al monitoraggio del rischio sismico. Comprende le spese per i piani di bacino, i piani per l'assetto idrogeologico, i piani straordinari per le aree a rischio idrogeologico. Comprende le spese per la predisposizione dei sistemi di cartografia (geologica, geotematica e dei suoli) e del sistema informativo territoriale (banche dati geologica e dei suoli, sistema informativo geografico della costa). Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

1 – Difesa del suolo

Operare per il miglioramento della gestione dei divieti temporanei di balneazione anche nell’ambito del Protocollo di intesa già stipulato Collaborare con Multiservizi spa per attuazione degli studi approvati con il Comune di Ancona per la risoluzione del problema degli sversamenti Miglioramento accesso spiaggia da parte di disabili. Creazione aree attrezzate per ospitare animali da affezione. Proseguire con il progetto avviato con la variante nell’ambito della questione fossi e monitoraggio fossi al fine di prevenire fenomeni esondazione

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE Operare per il miglioramento della gestione dei divieti temporanei di balneazione anche nell’ambito del Protocollo di intesa già stipulato L’ufficio opererà, di concerto con il Comune di Ancona e in accordo con la Regione Marche per una gestione sempre più efficace e rapida dei divieti temporanei precauzionali che insorgono a seguito di sversamenti da scolmatori, con particolare attenzione alla parte informativa. In tal senso andrà sempre più rafforzata la collaborazione con gli operatori balneari. Inoltre, si cercherà di dare impulso a quanto già delineato dal Protocollo di Intesa stipulato con la Regione Marche e gli organi tecnici.

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Collaborare con Multiservizi spa per attuazione degli studi approvati con il Comune di Ancona per la risoluzione del problema degli sversamenti. Multiservizi è il Gestore del Servizio Idrico che deve attuare quanto già delineato dagli Studi effettuati dallo stesso e dalla Università Politecnica delle Marche. Sarà compito del Comune collaborare per facilitare per quanto nelle sue possibilità detta attuazione. Miglioramento accesso spiaggia da parte di disabili. Compatibilmente con le risorse assegnate saranno individuate e realizzate le azioni necessarie migliorare l’accesso in spiaggia, attraverso camminamenti protetti ed eliminazione di ostacoli Realizzazione nella spiaggia di aree attrezzate per ospitare animali di affezione. Si verificherà la possibilità di realizzare tali aree in base al piano di utilizzazione del litorale e si procederà poi con la progettazione al fine di dare risposta all’esigenza sempre più diffusa di poter frequentare la spiaggia con il proprio animale da affezione

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 02

VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE

Amministrazione e funzionamento delle attività collegate alla tutela, alla valorizzazione e al recupero dell’ambiente naturale. Comprende le spese per il recupero di miniere e cave abbandonate. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno delle attività degli enti e delle associazioni che operano per la tutela dell'ambiente. Comprende le spese per la formulazione, l'amministrazione, il coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani e dei programmi destinati alla promozione della tutela dell'ambiente, inclusi gli interventi per l'educazione ambientale. Comprende le spese per la valutazione di impatto ambientale di piani e progetti e per la predisposizione di standard ambientali per la fornitura di servizi. Comprende le spese a favore dello sviluppo sostenibile in materia ambientale, da cui sono esclusi gli interventi per la promozione del turismo sostenibile e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno delle attività, degli enti e delle associazioni che operano a favore dello sviluppo sostenibile (ad esclusione del turismo ambientale e delle energie rinnovabili). Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali. Comprende le spese per la manutenzione e la tutela del verde urbano. Non comprende le spese per la gestione di parchi e riserve naturali e per la protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici, ricomprese nel programma "Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione" della medesima missione.

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MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

2 – Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Si prevede di: - aumentare le risorse per la cura dei parchi della città e del

verde anche attraverso il reperimento di fondi, la partecipazione a bandi dedicati, la predisposizione di un Piano del Verde pubblico che superi la logica della manutenzione ed individui azioni e percorsi per rendere più fruibili le aree verdi;

- creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata;

- avviare un progetto di restyling per dare un nuovo volto al parco Kennedy come parco delle generazioni, un luogo dove nonni e nipoti possano giocare e divertirsi insieme attraverso l'inserimento di nuovi giochi inclusivi, un'area dedicata al benessere e al fitness anche per l'età adulta ed un chiosco come area ristoro;

- riqualificare il Parco Unicef, collocarvi nuovi giochi, riattivare e valorizzare il Tapioka;

- attrezzare le aree con giochi per disabili e, comunque, migliorare l'accessibilità eliminando eventuali barriere architettoniche, nell’ambito della generale manutenzione dei giochi di cui è necessario prevedere il potenziamento;

- Realizzare nuove aree attrezzate per i cani; - Allestire una piccola area giochi in Piazza Mazzini; - rendere fruibile l’Aula Verde, quale patrimonio verde comunale

e area limitrofa alle piste ciclabili; - partecipare costantemente, tramite iniziative, alla Giornata

nazionale dell’albero; dotarsi di un Regolamento per favorire la partecipazione dei cittadini che lo desiderano alla cura del verde (Regolamento “adotta un’aiuola”);

SERVIZIO “Ufficio Bandi, Finanziamenti e Progetti Speciali”

(costituito con DD n° 966 del 20.08.2018 in esecuzione della DGC n° 168 del 10.05.2018) L’Ufficio è coinvolto nella seguente linea programmatica di mandato: “Aumentare le risorse per la cura dei parchi della città e del verde anche attraverso il reperimento di fondi, la partecipazione a bandi dedicati, la predisposizione di un Piano del Verde pubblico che superi la logica della manutenzione ed individui azioni e percorsi per rendere più fruibili le aree verdi”. Nell’esercizio 2019 saranno proseguite le seguenti attività: 1) Bando formazione lavoro over 30 (Fondi POR F.S.E. 2014/2020). A seguito della graduatoria fornita dal CIOF verrà predisposto uno specifico progetto da sottoporre alla Amministrazione Comunale e quindi alla Regione Marche ai fini del finanziamento. 2) si proseguirà con la ricerca di bandi specifici destinati al finanziamento di progettualità in corso finalizzate alla valorizzazione dei parchi della città e del verde. 3) si darà attuazione alla realizzazione dei progetti proposti per i bandi della Fondazione Cariverona se risulteranno finanziati.

UOC PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E CARTOGRAFIA La UOC partecipa, insieme ad altre UOC, nella attuazione della seguente linea programmatica di mandato: Creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata; Nell’esercizio 2019 sarà proseguito il confronto tra l’Amministrazione Comunale ed RFI per raggiungere un accordo sulle opere di mitigazione e compensazione da porre a carico del Soggetto Attuatore del by-pass ferroviario. La UOC è impegnata

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nella predisposizione della documentazione progettuale necessaria a rappresentare gli obiettivi dell’Amministrazione finalizzati alla riqualificazione urbana del contesto territoriale interessato dal progetto per il nuovo tracciato ferroviario. Tra gli obiettivi dell’accordo, da formalizzare con RFI, vi è anche la realizzazione di piccoli boschi urbani nelle aree adiacenti l’abitato di Villanova dei proprietà RFI.

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE

Creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata; La UOC partecipa, insieme ad altre UOC, nella attuazione della seguente linea programmatica di mandato: Creare piccoli boschi urbani attraverso una piantumazione mirata. Avviare un progetto di restyling per dare un nuovo volto al parco Kennedy come parco delle generazioni, un luogo dove nonni e nipoti possano giocare e divertirsi insieme attraverso l'inserimento di nuovi giochi inclusivi, un'area dedicata al benessere e al fitness anche per l'età adulta ed un chiosco come area ristoro. Verrà redatto progetto esecutivo che tenga conto in particolare la ristrutturazione della pista circolare che ha subito danni strutturali nel corso degli anni. Saranno installati nuovi giochi ed attrezzi ginnici al fine di creare un’area di “convivenza ludica” tra bambini ed adulti. riqualificare il Parco Unicef, collocarvi nuovi giochi, riattivare e valorizzare il Tapioka; La riqualificazione ha già avuto inizio con l’installazione di giochi al Parco Unicef. Nell’ambito del 2019 si verificherà la necessità di un ulteriore miglioramento. Attrezzare le aree con giochi per disabili e, comunque, migliorare l'accessibilità eliminando eventuali barriere architettoniche, nell’ambito della generale manutenzione dei giochi di cui è necessario prevedere il potenziamento saranno acquistati e installati nuovi giochi anche per disabili e contestualmente saranno adeguati gli accessi alle aree gioco ai bambini diversamente abili cercando di prevedere giochi per le diverse disabilità. Realizzare nuove aree attrezzate per i cani In zone cittadine dove non sono ancora presenti aree attrezzate per i cani verranno realizzate zone adibite a sgambatoio per cani Allestire una piccola area giochi in Piazza Mazzini si prevede la realizzazione di un’area in gomma colata a formare disegni a tema e l’installazione di giochi.

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 03

RIFIUTI

Amministrazione, vigilanza, ispezione, funzionamento o supporto alla raccolta, al trattamento e ai sistemi di smaltimento dei rifiuti. Comprende le spese per la pulizia delle strade, delle piazze, viali, mercati, per la raccolta di tutti i tipi di rifiuti, differenziata e indifferenziata, per il trasporto in discarica o al luogo di trattamento. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno del funzionamento, della costruzione, della manutenzione o del miglioramento dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, ivi compresi i contratti di servizio e di programma con le aziende per i servizi di igiene ambientale. Comprende le spese per i canoni del servizio di igiene ambientale.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

3 – Rifiuti

Revisione ed implementazione del contratto per il servizio di raccolta differenziata al fine di ridurre le tariffe a carico dei cittadini Implementare il sistema di raccolta domiciliare della rifiuti indifferenziati sul territorio comunale Promozione del centro riuso

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE

Implementare il sistema di raccolta domiciliare della rifiuti indifferenziati sul territorio comunale E’ intenzione dell’Amministrazione proseguire con quanto già operato a Castelferretti per l’implementazione della raccolta domiciliare, in particolare si è dimostrata fruttuosa l’eliminazione dei cassonetti della raccolta stradale della frazione indifferenziata, sostituiti con la raccolta domiciliare. Questo potrà essere attuato in funzione degli sviluppi dell’affidamento d’Ambito del servizi odi raccolta rifiuti, tuttora pendente davanti al Consiglio di Stato. Promozione del centro riuso Programmazione giornate di informazione sul servizio del Centro del Riuso

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 08

QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE

DELL'INQUINAMENTO

Amministrazione e funzionamento delle attività relative alla tutela dell’aria e del clima, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e delle vibrazioni, alla protezione dalle radiazioni. Comprende la costruzione, la manutenzione e il funzionamento dei sistemi e delle stazioni di monitoraggio; la costruzione di barriere ed altre strutture anti-rumore (incluso il rifacimento di tratti di autostrade urbane o di ferrovie con materiali che riducono l’inquinamento acustico); gli interventi per controllare o prevenire le emissioni di gas e delle sostanze inquinanti dell’aria; la costruzione, la manutenzione e il funzionamento di impianti per la decontaminazione di terreni inquinati e per il deposito di prodotti inquinanti. Comprende le spese per il trasporto di prodotti inquinanti. Comprende le spese per l'amministrazione, la vigilanza, l'ispezione, il funzionamento o il supporto delle attività per la riduzione e il controllo dell’inquinamento. Comprende le sovvenzioni, i prestiti o i sussidi a sostegno delle attività collegate alla riduzione e al controllo dell’inquinamento. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Non comprende le spese per le misure di risanamento e di tutela dall'inquinamento delle acque (comprese nel programma "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche") e del suolo (comprese nel programma "Difesa del suolo").

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

8 – Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento

Realizzare il progetto “Falconara Ambiente” attraverso la realizzazione di una APP Potenziare le risorse ed i controlli in materia ambientale (vigile ambientale.) Promuovere un Tavolo partecipato per monitoraggio siti industriali proseguire il lavoro già avviato come capofila per sorveglianza sanitaria area ex AERCA approfondimento studi epidemiologici con coinvolgimento dei medici di base Richiesta alla Regione Marche di realizzare una procedura per la valutazione dell’impatto odorigeno Partecipazione alle attività dei tavoli tecnici di verifica delle prescrizioni derivanti dalle autorizzazioni integrate ambientali Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici non

inquinanti..

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE

Realizzare il progetto “Falconara Ambiente” attraverso la realizzazione di una APP A seguito della realizzazione dell’APP da parte del SIC o da azienda esterna, l’ufficio verrà coinvolto nella gestione ed attuazione del progetto. Per lo sviluppo dell’APP sarà necessario anche collaborare con ARPAM al fine di ottimizzare il percorso delle segnalazioni

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Promuovere un Tavolo partecipato per monitoraggio siti industriali Anche in relazione all’attuazione del progetto “Falconara Ambiente”, verrà promossa l’istituzione di tavoli partecipati per il monitoraggio dell’impatto odorigeno ed ambientale dei siti industriali presenti sul territorio. proseguire il lavoro già avviato come capofila per sorveglianza sanitaria area ex AERCA Il lavoro sarà proseguito con la partecipazione al Tavolo coordinato da ARS in forza della Delibera di Giunta Regionale n.340/2017 approfondimento studi epidemiologici con coinvolgimento dei medici di base Si collaborerà secondo eventuali indicazioni dell’ASUR Richiesta alla Regione Marche di realizzare una procedura per la valutazione dell’impatto odorigeno Anche in relazione all’attuazione del progetto “Falconara Ambiente”, verrà richiesto alla Regione di legiferare in materia di valutazione dell’impatto odorigeno come già fatto da altre regioni italiane, al fine di colmare un vuoto normativo. Partecipazione alle attività dei tavoli tecnici di verifica delle prescrizioni derivanti dalle autorizzazioni integrate ambientali Sarà assicurata costante partecipazione e collaborazione attiva per le verifiche necessarie derivante dalle AIA vigenti sul territorio comunale. Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici non inquinanti.. In seguito a deliberazione dell’Amministrazione Comunale, verranno attivati ulteriori protocolli d’intesa con aziende che ne hanno fatto richiesta, per realizzare nuove infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in aree comunali.

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MISSIONE 10

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

PROGRAMMA 05

VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE

STRADALI

Amministrazione e funzionamento delle attività per la viabilità e lo sviluppo e il miglioramento della circolazione stradale. Comprende le spese per il funzionamento, la gestione, l'utilizzo, la costruzione e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle strade e delle vie urbane, di percorsi ciclabili e pedonali, delle zone a traffico limitato, delle strutture di parcheggio e delle aree di sosta a pagamento. Comprende le spese per la riqualificazione delle strade, incluso l'abbattimento delle barriere architettoniche. Comprende le spese per la sorveglianza e la presa in carico delle opere previste dai piani attuativi di iniziativa privata o convenzioni urbanistiche. Comprende le spese per il rilascio delle autorizzazioni per la circolazione nelle zone a traffico limitato, per i passi carrai. Comprende le spese per gli impianti semaforici. Comprende altresì le spese per le infrastrutture stradali, tra cui per strade extraurbane e autostrade. Amministrazione e funzionamento delle attività relative all’illuminazione stradale. Comprende le spese per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard di illuminazione stradale, per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione, il miglioramento, ecc. dell’illuminazione stradale.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

10 Trasporti e diritto alla mobilità

5 – Viabilità e infrastrutture stradali

Monitoraggio delle infrastrutture e avvio indagini specialistiche Realizzazione di un area di sosta pubblica vicino stazione ferroviaria Realizzazione di nuovi parcheggi mediante recupero aree degradate Realizzazione nuovo parcheggio a Palombina Vecchia Realizzazione di una pista ciclabile che collegherà Falconara con i Comuni di Montemarciano e Chiaravalle. Realizzazione di un nuovo tratto ciclo pedonale per raggiungere un nuovo tratto Falconara Castelferretti e nuovi percorsi ciclopedonali interni Attuazione del progetto denominato “Pedibus della bassa Vallesina” Progettare viabilità alternativa - Fiumesino e Rocca Priora: valorizzazione ambientale viabilità e

parcheggi - Case UNRRA: miglioramento viabilità - Realizzazione del sottopassaggio pedonale di via Mameli - Ampliamento del sottopasso del disco - Miglioramento dei cavalcavia di via Cairoli, via Roma e loro aree

limitrofe Rinnovamento impianti illuminazione pubblica Ampliamento impianti illuminazione pubblica Realizzare opere di manutenzione straordinaria e riqualificazione del patrimonio esistente ed in particolare : asfaltatura strade comunali;

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte prima

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abbattimento barriere architettoniche; valutazione realizzazione nuove rotatorieMonitoraggio delle infrastrutture e avvio indagini specialistiche Realizzazione di un area di sosta pubblica vicino stazione ferroviaria Realizzazione di nuovi parcheggi mediante recupero aree degradate Realizzazione nuovo parcheggio a Palombina Vecchia Realizzazione di una pista ciclabile che collegherà Falconara con i Comuni di Montemarciano e Chiaravalle. Realizzazione di un nuovo tratto ciclo pedonale per raggiungere un nuovo tratto Falconara Castelferretti e nuovi percorsi ciclopedonali interni Attuazione del progetto denominato “Pedibus della bassa Vallesina” Progettare viabilità alternativa - Fiumesino e Rocca Priora: valorizzazione ambientale viabilità e

parcheggi - Case UNRRA: miglioramento viabilità - Realizzazione del sottopassaggio pedonale di via Mameli - Ampliamento del sottopasso del disco - Miglioramento dei cavalcavia di via Cairoli, via Roma e loro aree

limitrofe Rinnovamento impianti illuminazione pubblica Ampliamento impianti illuminazione pubblica Realizzare opere di manutenzione straordinaria e riqualificazione del patrimonio esistente ed in particolare : asfaltatura strade comunali; abbattimento barriere architettoniche;

- valutazione realizzazione nuove rotatorie

SERVIZIO: UOC LLPP INFRASTRUTTURE E OPERE DI URBANIZZAZIONE Gli interventi previsti sono volti a garantire e migliorare, ove possibile le condizioni di sicurezza e la fruibilità delle infrastrutture, il contenimento dei costi di gestione a carico dell’Amministrazione Comunale e la conservazione delle stesse. L’attività istituzionale assegnata alla U.O.C. riguarda principalmente: - le manutenzioni e le nuove realizzazioni di infrastrutture viarie (strade, marciapiedi ecc.), pubblica illuminazione, fognature; -il monitoraggio di nuove urbanizzazioni (pareri tecnici, controlli sulla realizzazione e acquisizione/presa in carico di opere di urbanizzazione a scomputo) -il monitoraggio dei fossi demaniali e comunali al fine di prevenire fenomeni di esondazione; -l’organizzazione delle maestranze comunali per tutti i lavori di manutenzione, di supporto ai vari servizi interni comunali ed alla cittadinanza. In riferimento alle infrastrutture, particolare attenzione verrà posta alla manutenzione dei tratti stradali, carreggiate, marciapiedi ed aree pubbliche, che manifestano segni di degrado. Il livello di priorità viene assegnato sulla base del volume di traffico che percorre l’asse viario nonché dal grado di pericolosità della situazione in essere. Verrà posta particolare cura al monitoraggio della pubblica illuminazione dal punto di vista della funzionalità e del risparmio energetico.

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte prima

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Per gli anni 2019 – 2021 sono previste le seguenti opere:

1 Risanamento conservativo ed ampliamento sottopasso pedonale Via Mameli € 395.000,00

2 Rifacimento manto stradale Vie cittadine (via Volta, via Tommasi, via XX Settembre, via Fratti, Via Mameli)

€ 242.000,00

3 Rifacimento fondazione e manto stradale di via 8 Marzo € 180.000,00

4 RISTRUTTURAZIONE E CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE PONTE DI VIA DELLA REPUBBLICA – 1° stralcio

€ 150.000,00

5 Ciclovia Adriatica -gestione capofila € 1.474.255,67

6 Piano Nazionale sicurezza stradale € 300.000,00

7 Parcheggio Intermodale zona Stadio € 322.500,00

8 Ciclovia Adriatica - Stralcio Falconara € 236.128,86

9 Manutenzione straordinaria infrastrutture viarie e pedonali Villanova € 22.393,97

10 Acquisto attrezzature per maestranze comunali € 15.000,00

11 Lavori di potenziamento arredi urbani centro città - 2° stralcio € 40.000,00

12 Pista ciclabile tratto via Marsala € 20.000,00

13 Realizzazione nuovo parcheggio via Volta € 21.500,00

14 Miglioramento viabilità zona Case Unrra € 90.000,00

15 Sistemazione marciapiedi vie cittadine ed adeguamento barriere architettoniche

€ 90.000,00

16 Messa in sicurezza via del Lavoro – 1° stralcio € 60.000,00 17 Messa in sicurezza via Barcaglione – 1° stralcio € 80.000,00

Compatibilmente con le altre attività istituzionali demandate alla UOC Infrastrutture ed Urbanizzazioni si cercherà di

aumentare le attività manutentive dei marciapiedi delle vie cittadine da svolgere a cura delle maestranze comunali qualificate di nuova assunzione.

Per quanto concerne la Pubblica Illuminazione con D.D. N° 206 del 23/02/2017 l’Ente ha aderito alla convenzione per la fornitura del Servizio Luce 3” Lotto 3, stipulata dalla Società CONSIP S.p.a. con CITELUM S.A con sede in via Claudio Monteverdi, 11 – Milano – p. IVA 04501140968.Considerato che il Piano Dettagliato degli Interventi approvato prevede oltre al Servizio a Canone, che comprende la gestione completa degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici: fornitura energia elettrica, attività di manutenzione ordinaria e programmata, reperibilità e pronto intervento, tra l’altro anche un importo extra canone pari a pari ad € 502.038,06 oltre iva 22% in 9 anni (importo annuo pari ad € 55.782,01 oltre iva 22%) che può essere utilizzato per la realizzazione di nuovi impianti di pubblica illuminazione e/o ampliamenti di impianti esistenti. Ad oggi sono già stati approvati con DGC n°233 del 05/06/2018 i primi interventi finanziati con la quota extracanone:

lavori extracanone lavori già eseguiti ad oggi in manutenzione straordinaria € 6.840,00 pali incidentati via Clementina (già sostituiti) € 3.324,88 Ampliamento impianto P.I. via Castello di Barcaglione € 27.423,90 Ampliamento impianto P.I.Via Lazio € 14.131,00 Nuovo impianto P.I.via della Tecnica € 44.568,61 Nuovo impianto di filodiffusione nel centro di Falconara € 15.652,68 Illuminazione attraversamenti pedonali (€ 3500 cadauno) € 35.000,00 € 146.941,07

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I primi n° 4 interventi sono stati già ultimati, il nuovo impianto in via della Tecnica e l’impianto di filodiffusione del centro sono in fase di realizzazione; l’intervento relativo agli attraversamenti pedonali è in fase di progettazione. Nelle prossime annualità verranno previsti nuovi interventi al fine di migliorare l’impianto di pubblica illuminazione, ampliarlo e correggere eventuali anomalie nelle zone in cui risulta uno scarso illuminamento (in particolare piazze con aree verdi e zone limitrofe). Per quanto riguarda gli interventi di mobilità sostenibile oltre a quelli previsti nella tabella di cui sopra : - risulta aperto un tavolo tecnico regionale per la Ciclovia dell’Esino che ha l’obbiettivo di individuare interventi di

completamento e cucitura delle piste ciclabili esistenti lungo il fiume da finanziare con fondi regionali; - si stà provvedendo alla ricerca di canali di finanziamento per la realizzazione di un percorso ciclabile di collegamento del

quartiere Stadio con Castelferretti di cui è già stato redatto ed approvato in linea tecnica uno studio di fattibilità tecnico-economica con DGC 278/2018;

- è in fase di attuazione la collaborazione col Comune di Chiaravalle per implementare il progetto dell’anello ciclabile dal ponte sul fiume Esino a Chiaravalle, completando i percorsi già esistenti sia per il progetto di mobilità alternativa legata al turismo che di mobilità quotidiana dei cittadini;

- è in fase di progettazione l’intervento relativo al progetto “pedibus della bassa vallesina” dello stralcio relativo al Comune di Falconara che interesserà i seguenti percorsi:

o Scuola elementare Leonardo da Vinci in via P. Mauri a Castelferretti; o Scuola elementare Leopardi in via Leopardi

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE

Attuazione del progetto denominato “Pedibus della bassa Vallesina” che prevede: Interventi Infrastrutturali Verrà fatto progetto esecutivo riguardo l’implementazione della messa in sicurezza dei percorsi pedonali in vista del servizio pedibus della scuola primaria Leonardo da Vinci di Castelferretti, con interventi di ampliamento, rifacimento e delimitazione dei percorsi su marciapiede. Messa in sicurezza anche delle vie limitrofe alla scuola utilizzate per il PIEDIBUS . Pedibus, Appedibus e progettazione partecipata dei percorsi protetti Falconara, data l’esperienza già acquisita sull’attivazione del Piedibus, è stata scelta per la sperimentazione riguardo l’attivazione sulle due linee del Plesso Da Vinci dell’utilizzo di Appedibus, app che nasce per semplificare l’organizzazione dell’attività del Pedibus, creando uno spazio comune, semplice e intuitivo, in cui tutti gli attori coinvolti (gestori del servizio, accompagnatori e bambini “passeggeri”) verranno registrati e comunicheranno tra loro. Il servizio sarà gratuito per l’utenza e mira a raggiungere la totale autonomia negli spostamenti prevedendo una minima manutenzione.

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 01

INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E

PER ASILI NIDO

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore dell'infanzia, dei minori. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in denaro o in natura a favore di famiglie con figli a carico, per indennità per maternità, per contributi per la nascita di figli, per indennità per congedi per motivi di famiglia, per assegni familiari, per interventi a sostegno delle famiglie monogenitore o con figli disabili. Comprende le spese per l'erogazione di servizi per bambini in età prescolare (asili nido), per le convenzioni con nidi d'infanzia privati, per i finanziamenti alle famiglie per la cura dei bambini, per i finanziamenti a orfanotrofi e famiglie adottive, per beni e servizi forniti a domicilio a bambini o a coloro che se ne prendono cura, per servizi e beni di vario genere forniti a famiglie, giovani o bambini (centri ricreativi e di villeggiatura). Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate all'infanzia e ai minori. Comprende le spese per interventi e servizi di supporto alla crescita dei figli e alla tutela dei minori e per far fronte al disagio minorile, per i centri di pronto intervento per minori e per le comunità educative per minori.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

1 – Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido

Continuare le verifiche antisismiche e gli interventi strutturali nella scuola Peter Pan

Politiche di sostegno minori ed in particolare : - sostegno ai centri diurni - incentivo affido familiare - assistenza per inserimento scolastico bambini stranieri progetti per prevenire situazioni di rischio in collaborazione con Scuole e Asur

SERVIZIO SCUOLA (U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI E GIOVANILI) L’entrata in vigore del D. Lgs n. 65/2017 ha apportato importanti cambiamenti non solo nella scuola e nei servizi educativi, ma anche nella posizione dei servizi educativi all’interno dei Comuni: mentre fino al 2017 la collocazione dei servizi educativi nell’ambito dell’istruzione era lasciata a una particolare sensibilità e consapevolezza da parte dei singoli Comuni (e Falconara Marittima, grazie alla lungimiranza dei suoi amministratori e tecnici, è tra questi da tempo), oggi questo percorso unitario tra educazione e istruzione dei bambini da zero a sei anni di età in un continuum che vuole salvaguardare una crescita armoniosa tra segmenti che attengono anche a Enti diversi è legge dello Stato. Si attende pertanto a livello nazionale anche un aggiornamento nella catalogazione generale delle missioni per un inserimento nell’ambito dell’Istruzione (Missione 04 Programma 1) e non più dei Servizi Sociali (Missione 12 Programma 1). Il Comune di Falconara ha dato inizio alla attuazione del decreto 65/2017 in qualità di Comune capofila di Ambito Territoriale Sociale n. 12, coinvolgendo tutti Comuni in un progetto che prevede la graduale realizzazione di una rete tra servizi educativi e scuole dell’infanzia: sono stati organizzati corsi di formazione unitaria e viene perseguita la promozione di un coordinamento pedagogico tra servizi e scuola. Il processo avrà tempi di attuazione graduali per consentire a segmenti diversi che si occupano dei bambini uno scambio, una messa in rete e una condivisione pedagogica finalizzata ad elevare la qualità di tutti i servizi.

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Accanto a questo, il Comune intende perseguire la promozione di vari servizi alle famiglie, in collaborazione con i servizi scolastici e territoriali, nella consapevolezza che servizi di qualità favoriscono nel tessuto cittadino il contrasto alla povertà educativa minorile e un radicamento nella città delle famiglie giovani: emerge ormai da molte esperienze italiane che laddove funzionano servizi di qualità viene scongiurato il pericolo dell’abbandono, dell’invecchiamento e quindi dell’involuzione delle città. Con il Decreto Lgv n. 65/2017 e con il Programma regionale degli interventi per l’attuazione del sistema integrato, sono stati predisposti fondi per la copertura delle spese relative alle agevolazioni che i Comuni offrono alle famiglie per la frequenza agli asili nido e che costituiscono una fonte importante di contributo. L’Amministrazione Comunale da oltre quindici anni organizza il servizio di Centri Estivi rivolti ad alunni d'età compresa tra i 3 ed i 14 anni, finalizzati a sostenere le famiglie nella gestione dei figli durante l'interruzione delle attività scolastiche. Nell’anno 2018 i centri estivi hanno registrato una grande affluenza in quanto le attività sono iniziate immediatamente dopo la chiusura delle attività scolastiche e si sono svolte su 7 settimane fino a tutto il mese di luglio. Anche per l’annualità 2019 l’Amministrazione comunale intende garantire la continuità del servizio offerto utilizzando, quali sedi, gli spazi scolastici. Il servizio competente, dovendo attivarsi per predisporre le procedure di gara atte ad individuare il soggetto che gestirà il servizio di Centri estivi negli anni 2019 e 2020, confronterà preventivamente molteplici soluzioni possibili al fine di individuare la modalità di realizzazione migliore, che sappia rispondere alle molteplici e diversificate esigenze delle famiglie. Servizi di Centri Estivi per bambini d'età compresa tra i 3 ed i 14 anni L’Amministrazione Comunale da oltre quindici anni organizza il servizio di Centri Estivi rivolti ad alunni d'età compresa tra i 3 ed i 14 anni, finalizzati a sostenere le famiglie nella gestione dei figli durante l'interruzione delle attività scolastiche. Nell’anno 2018 i centri estivi hanno registrato una grande affluenza in quanto le attività sono iniziate immediatamente dopo la chiusura delle attività scolastiche e si sono svolte su 7 settimane fino a tutto il mese di luglio utilizzando, quali sedi, gli spazi scolastici. Anche per l’annualità 2019 l’Amministrazione comunale intende garantire la continuità del servizio offerto, assicurando l’assistenza per l’inserimento dei bambini con disabilità. Il servizio competente, dovendo attivarsi per predisporre le procedure di gara atte ad individuare il soggetto che gestirà il servizio di Centri estivi negli anni 2019 e 2020, confronterà preventivamente molteplici soluzioni possibili al fine di individuare la modalità di realizzazione migliore, che sappia rispondere alle molteplici e diversificate esigenze delle famiglie. SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E DI ISTRUZIONE DALLA NASCITA SINO A SEI ANNI (D. LGS n. 65/2017) Proseguimento nella costruzione graduale di una rete tra servizi educativi e scuole infanzia istituita dal Decreto e promossa nel 2018: si continuerà a coinvolgere i dirigenti scolastici e i Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 12. Continuazione della promozione di iniziative rivolte alle famiglie con minori in età 0 – 6 anni:

• offerta di sportelli informativi con professioniste (pedagogista, logopedista, nutrizionista), • punti di supporto alla genitorialità nei nidi, • corsi di alfabetizzazione finanziaria per adulti, • laboratori di musica negli asili nido e concerti gratuiti per famiglie con bambini da 0 a sei anni, • progetti di continuità tra l’asilo nido e la scuola dell’infanzia per favorire il passaggio dei bambini tra i due segmenti. • Corsi di Primo Soccorso rivolti alle famiglie iscritte al Servizio di nidi d’infanzia comunali, che si sono sperimentati

con successo nel 2018. (Tutte le iniziative e attività elencate per il 2019 sono coperte da fondi del MIUR e da progetti in partenariato e collaborazione con Enti, cooperative o associazioni che svolgono le iniziative a titolo gratuito) Consolidamento delle agevolazioni tariffarie alle famiglie che usufruiscono del Servizio di Asili Nido: le agevolazioni concesse trovano una buona copertura nei fondi MIUR del Decreto Lgs n. 65/2017, che nel 2018 hanno rappresentato circa il 75% del finanziamento delle agevolazioni.

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 02

INTERVENTI PER DISABILITA’

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le persone inabili, in tutto o in parte, a svolgere attività economiche o a condurre una vita normale a causa di danni fisici o mentali, a carattere permanente o che si protraggono oltre un periodo di tempo minimo stabilito. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in danaro a favore di persone disabili, quali indennità di cura. Comprende le spese per alloggio ed eventuale vitto a favore di invalidi presso istituti idonei, per assistenza per invalidi nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto, ecc.), per indennità erogate a favore di persone che si prendono cura di invalidi, per beni e servizi di vario genere erogati a favore di invalidi per consentire loro la partecipazione ad attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva. Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate alle persone disabili. Comprende le spese per la formazione professionale o per favorire il reinserimento occupazionale e sociale dei disabili.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

2 – Interventi per disabilità

Potenziamento dei servizi e degli interventi di supporto a favore della disabilità finalizzati al raggiungimento dell’autonomia nella gestione della vita quotidiana, lavorativa e sociale attraverso :

- attivazione i TIS (tirocini di inclusione sociale); - agevolazione dell’ inclusione dei disabili nelle società sportive ed

in prima istanza con l’aggiornamento del PEBA, che necessita di un censimento delle barriere architettoniche ancora presenti su Falconara e la programmazione della loro eliminazione;

- - istituzione Tavolo permanente per la disabilità; - - attivazione dei progetti relativi alla legge 112/2016 “Dopo di

noi”. Politiche in favore dei disabili mentali e precisamente: - collaborazione diretta con i centri di salute mentale con l’obiettivo

di creare una casa famiglia per soggetti psichiatrici; - accesso dei disabili mentali ai fondi del “dopo di noi”.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI *

Proseguirà il servizio di trasporto garantito da una Organizzazione di Volontariato a favore di soggetti diversamente

abili e con difficoltà motorie, come prevede il vigente Regolamento approvato con atto di Consiglio Comunale n. 61 del 29/06/2011, che consentirà loro di recarsi presso strutture sanitarie e riabilitative pubbliche e/o convenzionate per sostenerne l’integrazione nel tessuto sociale . Per tale servizio il Comune dispone di n.5 automezzi. A tale proposito è stato rinnovato il c.d. “Progetto di Mobilità Garantita” con la ditta PMG Italia S.p.a. per la concessione in comodato gratuito a favore del Comune di un autoveicolo modello Doblò idoneo al trasporto di n. 4 passeggeri e attrezzato con elevatore per il trasporto di n. 1 sedia a rotelle. Il mezzo verrà messo a disposizione dell’Ente grazie alle risorse finanziarie acquisite dalle aziende e dagli esercizi commerciali del territorio derivanti dalla locazione di spazi pubblicitari ricavati sulla superficie esterna dell’autoveicolo. Con l’adesione a tale progettualità è stata inoltre prevista la donazione al Comune di Falconara M.ma del mezzo Fiat Ducato, già messo a disposizione dell’Ente in comodato gratuito.

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Alla luce delle disposizioni contenute DGR n. 593/2018 e successive modifiche, proseguirà l’attivazione dei Tirocini di Inclusione Sociale (TIS), nei settori sia pubblico che privato, con finalità di integrazione ed inclusione delle persone con disabilità o svantaggio e con il coinvolgimento di numerosi e diversificati attori: servizi sociali e socio-sanitari, servizi per l’impiego, aziende profit e non profit, associazioni e famiglie. Proseguirà inoltre la realizzazione degli tirocini di inclusione sociale anche per il Progetto di Ambito “Servizi di Sollievo” al fine del raggiungimento dell’equilibrio psico-emotivo e dell’autonomia sociale a favore dei soggetti in carico ai servizi territoriali del Centro di Salute Mentale, Asur - Area Vasta 2. Si procederà ad incentivare l’inclusione dei disabili presso le società sportive collaborando con le stesse, anche tramite l’erogazione di contributi, con l’obiettivo di promuovere l’avviamento alla pratica sportiva di soggetti diversamente abili presso le strutture sportive del territorio. In particolare proseguirà l’organizzazione da parte di società sportiva del territorio di lezioni di nuoto a tariffa ridotta presso la piscina comunale per ragazzi disabili residenti nel territorio di Falconara M.ma. Si provvederà all’istituzione di un tavolo permanente per la disabilità, coinvolgendo anche le famiglie dei disabili. E’ stata avviata la progettazione relativa alla Legge n. 112/2016 sul “Dopo di Noi” finanziata dalla Regione Marche, al fine di favorire l’inclusione di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, nonché in vista del venire meno del sostegno familiare attraverso la presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori. Si è provveduto a reperire un appartamento nel Comune di Falconara M.ma adeguato per l’ospitalità di soggetti con disabilità grave e localizzato in prossimità di negozi e di servizi di prima necessità. Sono stati individuati i soggetti beneficiari dell’intervento in carico ai servizi territoriali competenti e si prevede l’ingresso degli stessi nell’appartamento di Falconara M.ma nel mese di dicembre 2018. Sono in corso le procedure per il reperimento di altri alloggi nel territorio dell’Ambito Territoriale al fine di avviare la domiciliarità a favore di altri soggetti beneficiari dell’intervento. La progettualità in argomento viene gestita direttamente dall’Ambito Territoriale Sociale XII. Si prevede mediante la collaborazione con i centri di salute mentale del territorio la realizzazione di una casa famiglia per soggetti psichiatrici, che potrà rappresentare l’opportunità per gli stessi di sperimentare una modalità di vita condivisa con altri pazienti, al di fuori dell’istituzione. Anche i disabili mentali, se in possesso della certificazione di handicap con riconoscimento di gravità, potranno accedere ai fondi del “Dopo di Noi”. Si provvederà infine ad erogare i contributi per l’integrazione delle rette di ospitalità presso strutture residenziali per disabili ai sensi del vigente regolamento approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 102 del 29/11/2016. Con Delibera di Giunta Regionale n. 1065 del 30/07/2018 la Regione Marche ha approvato i criteri di riparto e le modalità di utilizzo del c.d. “Fondo di Solidarietà” istituito con Legge Regionale n. 35/2016. Sono stati pertanto previsti a partire dall’anno 2018 fondi regionali per il rimborso del pagamento della retta relativa alla “quota sociale” a carico dei Comuni e degli utenti delle tariffe stabilite dalla D.G.R. 1331/2014 e s.m.i. per le tipologie di strutture preposte alla tutela della salute mentale. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo). SERVIZIO nido e Diritto allo Studio In data 26/02/2019 è stata indetta una prima riunione avente per oggetto “Tavolo di lavoro per concordare le modalità di assegnazione ore Servizio di assistenza educativa scolastica” che ha riunito vari rappresentanti della scuola, la Coop.va Cooss Marche, Asur Area Vasta n.2 ,Ist. Bignamini ed alcuni rappresentanti dei genitori per concordare le modalità di assegnazione ore agli alunni disabili .

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 03

INTERVENTI PER GLI ANZIANI

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore degli anziani. Comprende le spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia (perdita di reddito, reddito insufficiente, perdita dell’autonomia nello svolgere le incombenze quotidiane, ridotta partecipazione alla vita sociale e collettiva, ecc.). Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in danaro, quali indennità di cura, e finanziamenti erogati in seguito a pensionamento o vecchiaia, per l'assistenza nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto, ecc.), per indennità a favore di persone che si prendono cura di persone anziane, per beni e servizi di vario genere erogati a favore di persone anziane per consentire la partecipare ad attività culturali, di svago, di viaggio, o di vita collettiva. Comprende le spese per interventi, servizi e strutture mirati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane, nonché a favorire la loro mobilità, l'integrazione sociale e lo svolgimento delle funzioni primarie. Comprende le spese per le strutture residenziali e di ricovero per gli anziani.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

3 – Interventi per gli anziani

Politiche sostegno anziani tramite : - avvio di alcuni progetti dedicati alla terza età (nonno in affido,

servizio di telesoccorso) - prosecuzione di Sportello informanziani - potenziamento del SAD - istituzione nonno di quartiere Sostegno agli anziani malati di Alzheimer tramite : sostegno al Centro Visintini ; prosecuzione della collaborazione al progetto “Caffè Alzheimer”. Valorizzazione Castelferretti mediante i seguenti interventi: complemento centro ricreativo anziani “Il Ritrovo”. avvio di progetti dedicati alla terza età.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI *

Si provvederà all’avvio di dei seguenti progetti dedicati alla terza età: -“Nonno in affido” al fine di offrire occasioni di socializzazione che migliorino il benessere psico-fisico dell’anziano nel contesto sociale e familiare in cui è inserito; -“Servizio di telesoccorso” al fine di offrire uno strumento di aiuto in caso di bisogno dell’anziano in situazioni di emergenza. Proseguiranno i servizi dello sportello “Informanziani” con l’obiettivo di creare una rete informativa tra le figure professionali, le associazioni di volontariato e i cittadini over 60 al fine di fornire risposte complete su diversi livelli alle esigenze degli anziani, cittadini di Falconara Marittima. L’apporto degli anziani è necessario non solo nel welfare familiare ma anche sociale: gli anziani potranno infatti svolgere un ruolo attivo nel territorio locale collaborando con l’amministrazione comunale. A tale scopo si prevede l’istituzione del “Nonno di quartiere”, una figura volta a ottimizzare i servizi presenti, promuovere nuovi interventi e vigilare su eventuali criticità. Si provvederà a potenziare il Servizio di Assistenza Domiciliare a favore degli anziani che ne facciano richiesta al Servizio Sociale Professionale del Comune che dovrà svolgere una valutazione sulla situazione dell’utente.

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Sarà possibile utilizzare per l’anno 2019 la quota del Fondo regionale per gli anziani non autosufficienti da destinare al proseguimento ed all’eventuale ampliamento del SAD comunale a favore di persone in stato di bisogno che verranno via via individuate dal SSP. Verrà garantito il servizio di pasti a domicilio, una volta al giorno, tramite il servizio di refezione scolastica garantito dalla Mensa centralizzata, rivolto alle persone anziane non in grado di provvedere autonomamente alla preparazione del pasto personale, né di familiari od altri conoscenti fisicamente in grado di aiutarli in tale incombenza. Come prevede il vigente Regolamento approvato con atto di Consiglio Comunale n. 61 del 29/06/2011, proseguirà il servizio di trasporto garantito da una Organizzazione di Volontariato a favore di soggetti diversamente abili e con difficoltà motorie, che consentirà loro di recarsi presso strutture sanitarie e riabilitative pubbliche e/o convenzionate e presso locali commerciali per la spesa settimanale. Proseguirà il sostegno agli anziani malati di Alzheimer, tramite il sostegno alle strutture che realizzano servizi a favore di anziani, come il Centro Diurno per anziani, sito in Via Flaminia n. 362, con una capacità ricettiva massima di 25 utenti ed un’apertura diurna dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00. Si procederà alla prosecuzione della attività inerenti il progetto “Caffè Alzheimer 2019”, di fondamentale importanza per le famiglie di malati di Alzheimer del territorio di Falconara che hanno partecipato fattivamente agli incontri e alle iniziative realizzate a partire dall’anno 2016, al fine di migliorare la qualità di vita degli anziani affetti da demenza e delle loro famiglie. Continueranno quindi ad essere svolti con la collaborazione del Comune di Falconara M.ma incontri ed attività dedicati al supporto e al sostegno psicologico degli anziani che soffrono di tale patologia. Si provvederà infine ad erogare i contributi per l’integrazione delle rette di ospitalità presso strutture residenziali per anziani ai sensi del vigente regolamento approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 102 del 29/11/2016. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 05

INTERVENTI PER LE FAMIGLIE

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le famiglie non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per la promozione dell'associazionismo familiare e per iniziative di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese per interventi di finanza etica e di microcredito alle famiglie. Non comprende le spese per l'infanzia e l'adolescenza ricomprese nel programma "Interventi per l'infanzia e per i minori e gli asili nido" della medesima missione.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

5 – Interventi per le famiglie

Sostegno alle donne tramite : -potenziamento sportello FRIDA a favore delle donne -vittime di violenza o soprusi; corsi di auto difesa -corsi di italiano e civiltà italiana rivolti alle donne straniere - iniziative per il monitoraggio, prevenzione, contrasto e assistenza alle persone che hanno subito violenza - progetti per dare alle donne vittime una opportunità di lavoro Politiche sostegno famiglia tramite: -attivazione del “Centro per la famiglia”

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI * Sostegno alle donne Nel corso dell’anno 2018 presso lo Sportello Frida è stata svolta principalmente attività di sostegno psicologico rivolto alle donne che affrontano momenti di difficoltà a livello personale e familiare e hanno bisogno di un luogo dove confrontarsi e aprirsi alle proprie fragilità. Al fine di creare una rete d’aiuto sono stati svolti incontri con tutti gli istituti scolastici del territorio, con gli Assistenti Sociali del Comune di riferimento e del Consultorio Familiare Nel corso dell’anno 2019 l’Amministrazione intende garantire la prosecuzione dei servizi offerti alle donne. Verrà implementata in particolare la “scuola in rosa”, già attiva tramite la collaborazione dell’associazione AVULSS di Falconara Marittima, tramite supporto offerto con personale del Servizio Civile. Adesione al progetto UNICEF “Città amica dei bambini e degli adolescenti” Con delibera di C.C. n. 4 del 24/01/2019 l’Amministrazione comunale ha aderito al programma proposto dall'UNICEF Città amiche delle bambine e degli adolescenti (Child-friendly Cities). Il programma prevede l’assunzione di specifiche azioni programmatiche da parte dell’Amministrazione per la costruzione di una “città amica” che si realizzeranno nel periodo della durata di un mandato amministrativo. Con il programma Unicef l’Amministrazione si impegna inoltre a valutare l’impatto che queste azioni produrranno sulla vita dei bambini e dei ragazzi nel vivono nel territorio.

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 06

INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA

Amministrazione e funzionamento delle attività per il sostegno al diritto alla casa. Comprende le spese per l'aiuto alle famiglie ad affrontare i costi per l’alloggio a sostegno delle spese di fitto e delle spese correnti per la casa, quali sussidi per il pagamento di ipoteche e interessi sulle case di proprietà e assegnazione di alloggi economici o popolari. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Non comprende le spese per la progettazione, la costruzione e la manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ricomprese nel programma""della missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa".

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

6 – Interventi per il diritto alla casa

Alloggi di edilizia agevolata presso ex Hotel Marisa Attivazione del “Progetto Abitare” che prevede la stesura di un unico regolamento che vada a normare tutti i sussidi riguardanti l’abitazione Prosecuzione del progetto di adesione al Sistema di Protezione Per Richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) nel rispetto della c.d. “Clausola di Salvaguardia” che rende esenti i Comuni aderenti allo SPRAR dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza nel territorio, di più difficile gestione. Nell’Ambito di tale progetto si prevede lo svolgimento da parte dei beneficiari SPRAR di attività di volontariato al fine di potenziare l’integrazione degli stessi e contestualmente favorire la realizzazione di attività utili per il territorio; Aumento degli anni di residenza nel Comune per accesso alla casa.

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI * L’emanazione di un bando per l’accesso agli alloggi di Edilizia Agevolata, siti in Via Flaminia Ex Hotel Marisa, offrirà una possibilità alloggiativa a famiglie con un’attestazione ISEE che non consente loro di collocarsi in posizioni utili nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e che al contempo hanno difficoltà, a causa della crisi, di corrispondere canoni a prezzi di mercato. Con il “Progetto Abitare” verrà emanato un Regolamento comunale che disciplinerà i criteri e le modalità degli interventi a favore di famiglie in condizioni di emergenza abitativa. I beneficiari degli interventi dovranno possedere specifici requisiti tra i quali la residenza sul territorio comunale da almeno 5 anni, essere iscritti nelle liste del Centro per l’impiego e la formazione (CIOF) e all’elenco comunale del Volontariato Civico. Il Regolamento conterrà i principi per l’accesso ai contributi economici finalizzati sia al mantenimento dell’alloggio in locazione, sia a sostegno delle spese per una nuova locazione. Lo stesso disciplinerà inoltre la concessione degli alloggi destinati al superamento dell’emergenza abitativa nelle disponibilità dell’Ente. Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituto dalla rete degli Enti Locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell’asilo (FNPSA).

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Con Delibera di Giunta comunale n. 170 del 04/05/2017 il Comune di Falconara M.ma ha aderito all’ampliamento del progetto SPRAR “Ancona Provincia d’Asilo 2017 – 2018”, con capofila il Comune di Jesi, finalizzato all’attivazione di n. 88 posti in accoglienza per richiedenti protezione internazionale, rifugiati e possessori di protezione umanitaria appartenenti alla categoria “ordinari uomini soli e famiglie”. Ai beneficiari, che saranno accolti in strutture abitative autonome site nel territorio comunale, saranno garantiti percorsi finalizzati all'inclusione sociale e all'autonomia socio/economica. A livello di Territoriale Sociale XII è prevista l’attivazione di complessivi 209 posti in strutture SPRAR. Gli Enti Locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che superano di fatto la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, corsi di lingua italiana, il tutto mediante la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Prima dell’adesione al Progetto SPRAR erano presenti a Falconara delle strutture di accoglienza per i migranti denominate “CAS”: esse con l’adesione al progetto SPRAR sono state gradualmente convertite in strutture SPRAR in possesso dei requisiti richiesti dal Ministero dell’Interno. Il Ministero provvede ad attuare la verifica per gli alloggi SPRAR del rispetto delle vigenti normative in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio ed antinfortunistica nonché l’ubicazione delle stesse (art. 8 e 34 delle Linee Guida allegate al DM 10 agosto 2016). Tutto il procedimento di riconversione e chiusura è stato realizzato nel rispetto della c.d. Clausola di Salvaguardia: a fronte del graduale inserimento di soggetti presso le strutture SPRAR sono stati bloccati gli invii dei migranti presso i c.d. CAS al fine di non superare il numero di posti con il quale il Comune di Falconara ha aderito al progetto (88 posti complessivamente). Nell’ambito del progetto SPRAR si prevede infine la realizzazione di attività di volontariato da parte dei beneficiari SPRAR, come ad esempio la pulizia, l’apertura e la chiusura delle sedi comunali, le attività di pulizia delle strade e del verde pubblico, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione dei soggetti in argomento come segno di appartenenza al territorio, ed al contempo realizzare attività utili per il territorio. Proseguirà l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica agli aventi diritto collocati utilmente nella graduatoria approvata con Delibera di Giunta n. 217 del 05/06/2018 per il cui accesso è stato previsto il requisito di residenza sul territorio comunale di almeno 5 anni così come deliberato con atto di Consiglio n. 22 del 29/03/2017. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 07

PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E

SOCIALI

Amministrazione e funzionamento delle attività per la formulazione, l’amministrazione, il coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani, dei programmi socio-assistenziali sul territorio, anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Comprende le spese per la predisposizione e attuazione della legislazione e della normativa in materia sociale. Comprende le spese a sostegno del le politiche sociali che non sono direttamente riferibili agli altri programmi della medesima missione.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

7 – Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

Implementazione degli sportelli rivolti al pubblico (informanziani e Informagiovani) Potenziamento del SAD Promozione delle iniziative rivolte alla cittadinanza con finalità sociale e con attività di screening di prevenzione per varie tipologie. Valorizzazione ruolo del Comune di Falconara in qualità di capofila Ambito Territoriale Sociale XII tramite: linee di progettazione e co-partecipazione ai bandi riattivazione dei tavoli di lavoro tematici; stesura di regolamenti di accesso ai servizi sociali utilizzo del fondo “lotta alla povertà”; attivazione borse di lavoro Potenziamento degli interventi a sostegno della collettività attraverso lo strumento della collaborazione tra il Comune, le Associazioni e il volontariato. Istituzione Consulta delle Associazioni di volontariato Istituzione della giornata del volontariato

U.O.C. ATTIVITA’ E SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI *

Proseguiranno i servizi dello sportello “Informanziani” con l’obiettivo di creare una rete informativa tra le figure professionali, le associazioni di volontariato e i cittadini over 60 al fine di fornire risposte complete su diversi livelli alle esigenze degli anziani, cittadini di Falconara Marittima. Si provvederà a potenziare il Servizio di Assistenza Domiciliare a favore degli anziani e disabili che ne facciano richiesta al Servizio Sociale Professionale del Comune che dovrà svolgere una valutazione sulla situazione dell’utente. Sarà possibile utilizzare per l’anno 2019 la quota del Fondo regionale della non autosufficienza da destinare al proseguimento ed all’eventuale ampliamento del SAD comunale a favore di persone in stato di bisogno che verranno via via individuate dal SSP. Si proseguirà con la collaborazione e la promozione di iniziative con finalità sociale e di eventi tematici inerenti la salute dei cittadini mediante la realizzazione di screening di prevenzione di varie tipologie. Si potenzieranno gli interventi a sostegno della collettività attraverso lo strumento della collaborazione tra il Comune, le Associazioni e il volontariato. A tal fine si prevederà l’istituzione di una consulta della associazioni di volontariato con la

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partecipazione attiva dell’Assessorato ai Servizi Sociali e dei rappresentanti di tutte le associazioni di volontariato del nostro territorio. Verrà istituita la c.d. “Giornata del volontario” al fine di far conoscere ai cittadini le associazioni di volontariato attive nel territorio. Nell’ambito delle competenze comunali in materia di rilascio e monitoraggio di Autorizzazioni emanate ai sensi della L.R. 21/2016 per l’esercizio delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali pubbliche e private, il Servizio proseguirà alla verifica dei requisiti ed al rilascio delle Autorizzazioni ai soggetti e società richiedenti in possesso dei requisiti. * Con Deliberazione di Giunta n. 117 del 30/03/2017 è stato variato l’assetto macro-strutturale dell’Ente, con la soppressione dell’UOC Servizi ed Attività Culturali Turistici, Sportivi e la costituzione della UOC Attività e Servizi Sociali e Sportivi (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Sport dalla UOC cessata) e la UOC Attività e Servizi Scolastici, Giovanili, Turistici e Culturali (che ha acquisito il personale e le competenze in materia di Cultura e Turismo).

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 12 Obiettivi generali: Per quanto riguarda le “azioni di sistema e potenziamento della rete sociale”, si delineano i seguenti obiettivi:

- definizione di un piano sociale di ambito con la partecipazione dei vari attori sociali e stakeholders (anche attraverso Tavoli di area); - implementazione di protocolli e regolamenti unici a livello di Ambito; - definizione di una carta standard di qualità dei Servizi Sociali di Ambito; - attuazione dell’integrazione socio-sanitaria con il Distretto n.7 - Area Vasta n.2 - ASUR Marche;

- gestione dei flussi finanziari comunitari, statali e regionali destinati ai Comuni. Relativamente a questo punto, nello specifico l’Ufficio di Coordinamento sovrintende alla ripartizione delle risorse comunitarie, statali e regionali, tra i Comuni dell’ATS 12, destinate alla realizzazione di servizi ed interventi ai sensi delle principali leggi di settore nell’ambito delle politiche sociali (L.R. 7/94; L.R.18/96, Assegno di cura, ecc…) e successivamente ne cura la rendicontazione delle spese.

Obiettivi di area per progettualità da realizzare o in corso di realizzazione nel 2019: AREA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA PROGETTO POR MARCHE FSE 2014-2020 OT 9.4

Le azioni sono suddivise per macro aree di intervento: • Accesso/Sportelli Sociali; • Presa in carico; • Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo; • Assistenza educativa domiciliare e Sostegno alle funzioni genitoriali.

è previsto un nuovo bando della Regione in continuità con quello attuale. Rispetto a quanto indicato nel DUP 2018 il progetto in corso scade nel mese di dicembre 2019 la decorrenza del progetto era dalla data di sottoscrizione della convenzione 27/06/2019 e la durata pari a 30 mesi. U.O.S. e S. In riferimento alle DD.GG.RR 110/15 e 111/15 sono in corso incontri tra il Direttore del Distretto n.7 e i Coordinatori degli Ambiti Sociali n.11, 12 e 13 per la costituzione delle Unità Operative Servizi Sociali e Sanitari. Sono in corso anche incontri

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tra gli operatori dell’area anziani dei Comuni e delle Unità Valutative Integrate, per l’organizzazione dei punti unici di accesso. AREA DISAGIO ADULTO INTERVENTI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE:

Si tratta di progetti ai sensi delle DGR n.272 del 27.03.17 - DDS n.35 del 07.06.17 - DGR 687/2018 - DDS 73/2018. C’è una convenzione tra gli ATS della Provincia di Ancona, la Gemma e Donne e Giustizia e si fa riferimento a quattro linee di azione:

1. formazione; 2. inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza; 3. interventi finalizzati all’autonomia abitativa; 4. implementazione dei sistemi informativi. Il progetto è finalizzato anche al sostegno dei Centri Anti Violenza (CAV), delle Case Rifugio e di seconda accoglienza, allo sviluppo e integrazione delle attività per migliorare l’offerta.

Progetto ai sensi della DGR 221/07 “L.R. 32/2008 – Politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere: perfezionamento del modello di governance regionale e territoriale – istituzione della rete antiviolenza delle Marche”, vede coinvolti gli ATS della Provincia di Ancona, Donne e Giustizia e la Gemma. La DGR 221/2017 ha istituito la Rete regionale antiviolenza delle Marche, e promuove l’istituzione di reti provinciali (quella di Ancona è ancora in fase di definizione) e di ambito. La rete territoriale dell’ATS 12 è stata approvata con delibera del Comitato dei Sindaci ed è stata attivata, si sta lavorando alla definizione del protocollo.

PON INCLUSIONE 2014 -2020 –REI e Fondo lotta alla povertà.

Il REI è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di contributi economici destinati a famiglie in condizioni disagiate, previa adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. Sono previsti servizi di segretariato sociale per l’accesso ai servizi sociali professionali per la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare e la presa in carico, finanziati con Fondo Sociale Europeo "PON – Programma Operativo Nazionale - Inclusione" programmazione 2014-2020 (Avviso n.3/2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Si prevedono, inoltre, accordi di collaborazione in rete (CIOF, Terzo Settore...)

Il Decreto legislativo 147/2017 che ha istituito il Fondo lotta alla povertà ha individuato i seguenti livelli essenziali per il REI:

� rafforzamento del Servizio Sociale Professionale – da garantire attraverso la presenza di almeno un assistente sociale ogni 5.000 abitanti (considerando il personale in capo ai Comuni e all’ATS, conteggiato su un orario a tempo pieno);

� potenziamento informazione/accesso - punti per l’accesso al REI per informazione, consulenza, orientamento, assistenza nella domanda (segretariato sociale e servizio sociale professionale), almeno uno ogni 40.000 abitanti (o uno ogni 20.000 se ci sono Comuni con meno di 10.000 abitanti);

� promozione di un approccio multi professionale e del lavoro di rete – attraverso la valutazione multidimensionale del bisogno espresso dai beneficiari REI, viene definito un progetto personalizzato che prevede l’attivazione di interventi e servizi: - servizio sociale professionale, - tirocini per l’inclusione sociale, - sostegno socio-educativo domiciliare o territoriale, - assistenza domiciliare e servizi di prossimità, - sostegno alla genitorialità (home visiting) e mediazione familiare,

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- mediazione culturale, - pronto intervento sociale.

Nel caso di nuclei con bisogni complessi è necessario attivare almeno uno di questi servizi o interventi. La normativa inoltre indica uno specifico target di intervento che sono i minori nei primi mille giorni di vita, e prescrive l’attivazione di un percorso di sostegno alla genitorialità ogni qual volta si presenti una situazione di bisogno complesso e nel nucleo sia presente un minore in questa fascia di età. L’ATS 12 ha un bacino di popolazione di poco inferiore alle 70.000 unità, per garantire i livelli essenziali previsti dalla normativa nel corso del 2019 si procederà all’assunzione di tre assistenti sociali a tempo pieno.

AREA IMMIGRATI

PROGETTI IN RELATIVI AL FONDO FAMI - FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE 2014-2020 – AVVISO PUBBLICO M. 2/2018 Si tratta di un progetto rivolto alla promozione dell’accesso ai servizi per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi regolarmente presenti in Italia a favore degli migranti regolarmente soggiornanti, e si concretizza principalmente nell’apertura di sportelli per l’integrazione (punti di accesso ai servizi sociali per gli stranieri). L’ATS ha a disposizione un budget di 10.400€ per il biennio 2019-2020.

Area Salute Mentale e Disabilità/ Non autosufficienza

PROGETTO SERVIZI DI SOLLIEVO: interventi per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da disturbi mentali e per il sostegno delle loro famiglie. Le attività promosse dagli operatori sociali e sanitari del progetto vertono su: a) servizi di ascolto delle famiglie coinvolte; b) servizi domiciliari di sollievo e promozione dell’autonomia della persona e della famiglia; c) interventi di promozione dell’auto-mutuo aiuto; d) punti di aggregazione e socializzazione (accoglienza diurna); f) attività di integrazione sociale (attività di formazione come ad esempio corsi di computer, attività di laboratorio, attività culturali, attività ludiche, attività sportive, ecc.). Il progetto scade a fine anno ma è previsto un nuovo finanziamento regionale per il 2019.

HOME CARE PREMIUM

Il Progetto “Home Care Premium”, a titolarità dell’INPS gestione ex INPDAP, rivolto a dipendenti pubblici e loro congiunti entro il primo grado, è volto a favorire l’assistenza domiciliare a favore di soggetti non autosufficienti e utenti fragili. Il progetto ha attualmente raggiunto un bacino di utenza di circa 75 beneficiari residenti nel Comuni dell’ATS n.12. Le prestazioni e gli interventi, erogati grazie al fondo a disposizione dell’ATS n.12 per il progetto HOME CARE PREMIUM, sono le seguenti: - interventi domiciliari e ausili finalizzati alla cura a domicilio delle persone non autosufficienti; - informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei care givers. La scadenza dell’attuale progetto è prevista il 30.06.2019, salvo ulteriori proroghe.

INSERIMENTI LAVORATIVI E SOCIALI PER SOGGETTI A RISCHIO DI EMARGINAZIONE Il progetto ha l’obiettivo di attivare tirocini di inclusione sociale ai sensi delle DGR 593/2018, è finanziato con i fondi POR 9.4. per 98.346,00€, il servizio è in corso di appalto per il periodo 01/01/2019-30/06/2019. Per la parte riguardante le indennità di frequenza dei beneficiari, il progetto è finanziato dai fondi POR 9.1.

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MISSIONE 13

TUTELA DELLA SALUTE

PROGRAMMA 07

ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA

Spese per il finanziamento di altre spese sanitarie non ricomprese negli altri programmi della missione. Non comprende le spese per chiusura - anticipazioni a titolo di finanziamento della sanità dalla tesoreria statale, classificate come partite di giro nel programma “Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale” della missione 99 “Servizi per conto terzi”. Comprende le spese per interventi igienico-sanitari quali canili pubblici, servizi igienici pubblici e strutture analoghe. Comprende, inoltre, le spese per interventi di igiene ambientale, quali derattizzazioni e disinfestazioni.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

13 Tutela della salute

7 – Ulteriori spese in materia sanitaria

Sostegno al canile e sostegno alla creazione di un’oasi felina Prosecuzione monitoraggio e nella predisposizione di campagne specifiche d’intervento e informazione contro la presenza della zanzara e attività di derattizzazione. Effettuazione controlli e adozione provvedimenti per la tutela delle aree verdi private incolte e sulle ree degradate. Razionalizzazione del lavoro già in essere riguardo la presenza di manufatti contenenti amianto rilevati sul territorio comunale, attraverso una mappatura e la formazione di un database che contenga le informazioni relative al monitoraggio e alle azioni di bonifica.

SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE Prosecuzione monitoraggio e nella predisposizione di campagne specifiche d’intervento e informazione contro la presenza della zanzara e attività di derattizzazione. Zanzara In collaborazione con L’ASSAM, a seguito indicazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASUR, si ritiene proseguire il rilevamento sulla presenza della Zanzara “Tigre” e la zanzara "CULEX PIPIENS" probabile vettore del virus USUTU, nonché programmare interventi che contrastano tale presenza in particolare informando i cittadini sul corretto comportamento da adottare utilizzando vie di comunicazione a disposizione dell’Ente. Attività di derattizzazione Il programma di intervento per contrastare la presenza dei ratti viene costantemente monitorato ed eventualmente implementato in base alle segnalazioni /richieste dei cittadini. Al fine di contenere tali presenze viene monitorato il territorio sulla base dell’Ordinanza Sindacale n° 20 del 23/02/ 2010. Effettuazione controlli e adozione provvedimenti per la tutela delle aree verdi private incolte e sulle aree degradate. Aree degradate Prosegue il servizio telefonico per ricevere le segnalazioni su tale stato delle aree sia pubbliche che private a seguito delle quali, in base all’Ordinanza Sindacale n° 20 del 23/02/ 2010 si attiva la verifica ed i provvedimenti per risanare l’inconveniente.

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte prima

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Razionalizzazione del lavoro già in essere riguardo la presenza di manufatti contenenti amianto rilevati sul territorio comunale, attraverso una mappatura e la formazione di un database che contenga le informazioni relative al monitoraggio e alle azioni di bonifica. Prosegue l’attività di monitoraggio, sia d’ufficio sia in seguito a segnalazioni, della presenza di manufatti contenenti amianto con l’avvio dei procedimenti amministrativi nei confronti di privati cittadini per l’attuazione degli obblighi di controllo e di eventuale bonifica posti in capo ai proprietari dei manufatti contenenti amianto. Avvio dell’informatizzazione delle pratiche tramite predisposizione di un database grafico e testuale per monitorare le frequenze di controllo.

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MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIITA’

PROGRAMMA 02

COMMERCIO RETI DISTRIBUTIVE

TUTELA DEI CONSUMATORI

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al settore della distribuzione, conservazione e magazzinaggio, e per la programmazione di interventi e progetti di sostegno e di sviluppo del commercio locale. Comprende le spese per l'organizzazione, la costruzione e la gestione dei mercati rionali e delle fiere cittadine. Comprende le spese per la produzione e diffusione di informazioni agli operatori commerciali e ai consumatori sui prezzi, sulla disponibilità delle merci e su altri aspetti della distribuzione commerciale, della conservazione e del magazzinaggio. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno del settore della distribuzione commerciale e per la promozione delle politiche e dei programmi commerciali. Comprende le spese per la tutela, l'informazione, la formazione, la garanzia e la sicurezza del consumatore; le spese per l'informazione, la regolamentazione e il supporto alle attività commerciali in generale e allo sviluppo del commercio.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

14 - Sviluppo economico e competitività

2 – Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori

Politiche che favoriscano lo sviluppo delle imprese locali attraverso: - riduzione di tasse locali come canone occupazione e imposta

sulla pubblicità ; - dialogo con proprietari dei locali sfitti ; - aumentare la percezione della sicurezza ; - agevolazioni sulla sosta; - Realizzare nuovi parcheggi ; - Proporre corsi di formazione ai commercianti ; - collaborazioni con associazioni di categoria e camere di

commercio; - dialogo con i commercianti attraverso assemblee di quartiere ; - proporre iniziative che aumentino il flusso di potenziali clienti; - concessioni di contributi per nuove aperture di attività

commerciali; - Agevolazioni alle cooperative sociali che intendono aprire

attività inserendo disabili; - predisporre una APP negozi; - aggiornare il regolamento per i de hors e gli spazi esterni ; - attuare il piano di recupero del centro storico; - Incentivare le iniziative free slot Instaurare un rapporto di collaborazione con imprenditori al fine di ristrutturare l’immobile Mercato Coperto creando in pieno centro storico un luogo dedicato a enogastronomia di qualità, prodotti chilometro zero, spazio degustazioni , piccola ristorazione e spazi destinati a iniziative artistiche e culturali Riqualificazione e miglioramento dei mercati settimanali. Istituire mercato contadino dei prodotti del territorio a km zero Incentivare rapporti con Associazioni degli agricoltori per organizzare iniziative e mercatini calendarizzati Migliorare regolamentazione delle licenze commerciali. Istituire un Centro commerciale naturale card e/o convenzioni per studenti e famiglie elaborando

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SERVIZIO SUAP/Sportello Unico Attività Produttive (attività Economiche, Polizia Amministrativa, occupazioni suolo pubblico)

Nell’esercizio 2019 saranno perseguite, anche con il supporto di altri servizi, le seguenti attività: - proseguire e completare il processo di digitalizzazione con l’invio delle pratiche, istanze, comunicazioni e avvio

procedimenti in modalità esclusivamente telematica; - completare le procedure relative al bando contributi per l’apertura di nuove attività ed assegnazione delle risorse

disponibili; - modificare ed aggiornare il Regolamento del Commercio su aree pubbliche, con razionalizzazione della rete commerciale

su aree pubbliche; in tale ambito si porrà particolare attenzione all’istituzione di un mercato a Km 0, coinvolgendo nella realizzazione di nuovi mercati anche quartieri periferici;

- recuperare la tradizionale fiera cittadina (verificando le possibilità di individuare una nuova data e/o una nuova gestione e di creare una fiera specializzata accanto ad una fiera tradizionale)

- modificare ed aggiornamento il Regolamento sulla Sale da gioco ed apparecchi da gioco lecito in adeguamento alla L.R. 3/2017;

- creare di un gruppo di lavoro unitamente ad altri servizi (Polizia Locale, servizio Turismo/Cultura….) per la predisposizione di atti e modulistica utili nella gestione dei procedimenti amministrativi per le manifestazioni pubbliche che si svolgono nel territorio comunale anche alla luce delle recenti circolari ministeriali.

Inoltre, su particolare iniziativa dell’Assessorato, si potenzierà e si renderà costante il dialogo con i Commercianti e le Associazioni di categoria attraverso incontri periodici.

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MISSIONE 50

DEBITO PUBBLICO

PROGRAMMA 01

QUOTA INTERESSI AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Spese sostenute per il pagamento degli interessi relativi alle risorse finanziarie acquisite dall'ente mediante l'emissione di titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e finanziamenti a medio e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie. Non comprende le spese relative alle rispettive quote capitali, ricomprese nel programma "Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari" della medesima missione. Non comprende le spese per interessi per le anticipazioni di tesoreria, ricomprese nella missione 60 "Anticipazioni finanziarie". Non comprende le spese per interessi riferite al rimborso del debito legato a specifici settori che vanno classificate nelle rispettive missioni.

MISSIONI PROGRAMMI SINTESI DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

50 Debito pubblico

1- Quota interessi

ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Riduzione dell’indebitamento del Comune

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5. Gli organismi gestionali esterni ed il Gruppo Amministrazione Pubblica Gli organismi gestionali esterni partecipati dal Comune alla data del 1° gennaio 2015 sono elencati nelle tabelle seguenti, distintamente per organismi strumentali, enti strumentali e società. Per queste ultime viene data evidenza dell’inclusione nel Gruppo Amministrazione Pubblica, secondo la definizione data dal D.Lgs. n. 118/2011. La norma prevede: - l’articolo 19 del DPCM 28 dicembre 2011, concernente le modalità della sperimentazione, stabilisce che le Amministrazioni che aderiscono redigano il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate, secondo le modalità ed i criteri individuati nel principio applicato del bilancio consolidato (allegato 4.4 al D.Lgs. 118/2011); - in data 10 agosto 2014 è stato approvato il D.Lgs. n. 126 che integra e modifica il precedente D.Lgs. n. 118/2011 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi; tale decreto è entrato in vigore il 12 settembre 2014, con effetti dal 1 gennaio 2015; - le nuove disposizioni in materia di armonizzazione contabile hanno previsto l'obbligatorietà per gli enti locali di attivare un sistema integrato delle registrazioni economico patrimoniali con quelle di contabilità finanziaria; Il succitato principio contabile 4.4 individua i soggetti da ricomprendere nell’ambito del perimetro di consolidamento che devono possedere i seguenti elementi distintivi; - gli organismi strumentali (per l’ente locale rientrano in tale ambito le aziende speciali, le istituzioni, le convenzioni, i consorzi); - gli enti strumentali di cui l’ente locale capogruppo detenga formali e sostanziali poteri di indirizzo e controllo individuati dall’art.11/ter del D. Lgs. 18/2011; - le società controllate, ovvero quelle in cui si detiene la maggioranza dei voti da esercitare in assemblea oppure si esercita un’influenza dominante; - le società partecipate dell'amministrazione pubblica capogruppo costituite dalle società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell'ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione. L’area di consolidamento è stata individuata con atto di Giunta Comunale n. 267 del 02/08/2018 in base a quanto stabilito dal principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato, allegato 4.4 al D.Lgs. 118/2011, al punto 3.1 c. 3 ed a seguito della ricognizione dell'area di consolidamento per l'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni riportate, allegato n. 4.4 al D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., sono state individuate le seguenti società partecipate: - Multiservizi Spa; - Consorzio ZIPA in liquidazione; - Consorzio Gorgovivo; - Ata Rifiuti ATO 2 Ancona - Marche Multiservizi Falconara Srl - Opera Pia C. Gerundini - Tensoeventi Srl in liquidazione - Asco Falconara Srl in liquidazione Con delibera C.C. n. 68 del 01/10/2018 l’Ente ha approvato “BILANCIO CONSOLIDATO ANNO 2017”.

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5.1 Situazione economico-finanziaria degli organismi facenti parte del GAP Di seguito si riporta la sintesi della situazione economico-patrimoniale per l’anno 2017 degli organismi gestionali inclusi nel Gruppo Amministrazione Pubblica: Tabella 4- Situazione economico-finanziaria organismo partecipato

Marche Multiservizi Falconara

Srl

Tensoeventi Srl in

liquidazione

ASCO Falconara Srl

in liquidazione

Opera Pia Gerundini

Multiservizi SpA

Consorzio Gorgovivo

Consorzio ZIPA

ATA Rifiuti ATO2

Ancona

Capitale Sociale/ Fondo di dotazione

100.000 20.408 95.000 128.450 55.676.573 12.793.896 8.771.026 0

Patrimonio Netto

780.063

-2.460 -702.445

167.690 139.172.997 22.143.39 5.966.905 -840.684

Risultato di esercizio

492.120 -1.466 -607 12.372 10.421.663 618.087 2.095.825 -1.623.669

Ricavi o proventi (della partecipata) erogati dal Comune di Falconara

8.699.103 2 0 420.880

72.860.401

1.882.248 1.909.601 10.972.722

Costi o oneri (della partecipata) verso il Comune di Falconara

0 0 0 0 78.647,50 0 0 0

Per quanto attiene l’analisi dei dati finanziari ed economici del gruppo Comune di Falconara Marittima (in particolare per le operazioni di rettifica anche ai valori di cui sopra) si rimanda alla Nota Integrativa al bilancio consolidato 2017, Relazione al Rendiconto 2017 del Comune di Falconara marittima e alla Relazione sulla gestione allegata ai Bilanci delle società incluse nel gruppo.

Il Rendiconto 2017 dell’Ente è stato approvato con atto consiliare n. 36 del 23/04/2018. Il Bilancio Consolidato è stato approvato con delibera di C.C. n. 68 del 01/10/2018.

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5.2 Gli obiettivi di servizio e gestionali degli organismi facenti parte del GAP Nella sezione operativa devono essere indicati gli obiettivi che si intendono raggiungere per il tramite degli organismi gestionali esterni facenti parte del GAP, sia in termini di bilancio che in termini di efficacia, efficienza ed economicità. Di seguito vengono quindi evidenziati gli obiettivi di servizio e gestionali. Tali obiettivi vengono agganciati agli obiettivi strategici ed alle missioni e programmi di spesa per dare evidenza dello stretto legame che intercorre tra le attività e gli obiettivi delle partecipate e le politiche e gli obiettivi perseguiti dall’ente. Tabella 5 - Obiettivi programmatici generali e specifici degli organismi facenti parte del GAP*

Voce di Bilancio Consolidato 2017 (A) Consolidato 2016 (*) (B) Differenza (A-B)

A componenti positivi della gestione 41.995.156,13 34.959.812,62 7.035.343,51

B componenti negativi della gestione 40.646.544,47 33.585.747,82 7.060.796,65

Risultato della gestione 1.348.611,66 1.374.064,80 -25.453,14

C Proventi ed oneri finanziari

proventi finanziari 548.031,32 428.153,63 119.877,69

oneri finanziari 486.209,75 638.031,09 -151.821,34

D Rettifica di valore attività finanziarie

Rivalutazioni 1.725.175,33 781.086,04 944.089,29

Svalutazioni 129.606,90 578.603,72 -448.996,82

Risultato della gestione operativa 3.006.001,66 1.366.669,66 1.639.332,00

E proventi straordinari 1.560.926,71 1.561.155,37 -228,66

E oneri straordinari 2.202.838,17 1.947.119,97 255.718,20

Risultato prima delle imposte 2.364.090,20 980.705,06 1.383.385,14

Imposte 0,00

** Risultato d'esercizio comprensivo della quota di terzi 2.364.090,20 980.705,06 1.383.385,14

** Risultato d'esercizio di pertinenza di terzi 570.658,87 546.552,68 24.106,19

** Risultato d'esercizio di competenza della capogruppo 1.793.431,33 434.152,38 1.359.278,95

Attivo Consolidato 2017 (A) Consolidato 2016 (*) (B) Differenza (A-B)

Immobilizzazioni immateriali 1.084.855,66 496.414,06 588.441,60

Immobilizzazioni materiali 84.578.109,30 82.746.038,97 1.832.070,33

Immobilizzazioni finanziarie 5.679.306,29 5.491.347,31 187.958,98

Totale immobilizzazioni 91.342.271,25 88.733.800,34 2.608.470,91

Rimanenze 154.860,91 97.141,65 57.719,26

Crediti 18.038.236,38 15.113.526,69 2.924.709,69

Altre attività finanziarie 0,00 0,00 0,00

Disponibilità liquide 3.254.105,93 4.302.293,38 -1.048.187,45

Totale attivo circolante 21.447.203,22 19.512.961,72 1.934.241,50

Ratei e risconti 11.980,80 6.013,31 17.994,11

Totale dell'attivo 112.801.455,27 108.252.775,37 4.560.706,52

Passivo

Patrimonio netto 19.138.415,05 16.608.871,06 2.529.543,99

Fondo rischi e oneri 1.756.171,52 2.223.910,49 3.980.082,01

Trattamento di fine rapporto 295.296,31 288.206,45 583.502,76

Debiti 81.135.472,10 78.522.369,76 159.657.841,86

Ratei, risconti e contributi agli investimenti 10.476.100,29 10.609.417,61 -133.317,32

Totale del passivo 112.801.455,27 108.252.775,37 2.396.226,67

Conti d'ordine 5.539.183,31 966.436,19 4.572.747,12

CONTO ECONOMICO

* Da ripetersi per il numero degli organismi. Riferimento al Bilancio Consolidato 2016.

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Comune di Falconara Marittima DUP 2019-2021 – Sezione Operativa - Parte seconda

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Nota di Aggiornamento

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2019 - 2021

Sezione Operativa (SeO) Parte seconda

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Dup e programma opere pubbliche

Con il nuovo principio di programmazione entra in vigore l'obbligo di inserire nel Dup (parte 2 della sezione operativa) – anche nella versione semplificata - la programmazione in materia di lavori pubblici, la programmazione del fabbisogno del personale, per la cui adozione la competenza è della Giunta (Consiglio di Stato, sentenza 1208/2010). Nel Dup dovranno essere inseriti, infine, tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione, come il piano delle alienazioni, i piani triennali di razionalizzazione della spesa (articolo 16, comma 4 del Dl 98/2011), l'eventuale programma degli incarichi e la programmazione biennale degli acquisti.

Il Decreto del MEF del 29 agosto 2018, pubblicato nella G.U. n. 213 del 13/09/2018, modifica il principio contabile applicato 4/1, D.Lgs 118/2011, concernente la programmazione di bilancio.

Con circolare del Dirigente 2° Settore, prot. 5950 del 01/10/2018, è stata data informazione ai servizi del decreto del Ministero delle infrastrutture del 16 gennaio 2018, n. 14 il quale definisce, in base a quanto previsto dal Codice appalti, le procedure e gli schemi-tipo con cui le amministrazioni aggiudicatrici adottano i programmi pluriennali per i lavori e i servizi pubblici ed i relativi elenchi ed aggiornamenti annuali. In particolare:

• è previsto che il programma triennale e l'elenco annuale siano pubblicati sul sito web del committente; • le amministrazioni possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla

pubblicazione; • l'approvazione definitiva del programma triennale, unitamente all'elenco annuale dei lavori, con gli eventuali

aggiornamenti, avviene entro i successivi trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni, ovvero, in assenza delle consultazioni, comunque entro sessanta giorni dalla pubblicazione sul profilo del committente, nel rispetto di quanto previsto dalle norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti;

• è infine prevista la pubblicazione in formato open data presso i siti informatici di cui agli articoli 21, comma 7, e 29 del codice degli appalti.

1. Programma triennale dei lavori pubblici Lo schema di programma triennale ed i suoi aggiornamenti annuali sono redatti, seguendo i modelli approvati con Dm Infrastrutture 24 ottobre 2014, che da quest'anno ha sostituito il Dm 11 novembre 2011. Il programma e gli aggiornamenti devono essere resi pubblici, prima della loro approvazione, con affissione nella sede delle amministrazioni per almeno 60 giorni consecutivi (articolo 128, comma 2 del Dlgs 163/2006). L'elenco annuale deve essere approvato (in via definitiva) con il bilancio di previsione, e deve contenere l'indicazione dei mezzi finanziari stanziati o disponibili (articolo 128, comma 9 del Dlgs 163/2006). La coerenza nella programmazione impone la verifica della corrispondenza fra le previsioni di bilancio e quelle di realizzazione delle opere pubbliche, già nel Dup. Pur non essendo ancora aggiornata con le regole dell'armonizzazione contabile, la programmazione dei lavori pubblici dovrebbe comunque produrre per ogni intervento programmato il cronoprogramma, per individuare l'esigibilità della spesa per ogni esercizio. Il principio della competenza finanziaria potenziata richiede infatti che le spese di investimento siano impegnate negli esercizi in cui scadono le singole obbligazioni passive sulla base del cronoprogramma.

Il codice dei contratti, nella parte prima dedicata all’ambito delle disposizioni comuni in tema di attività contrattuale, al Titolo III “Pianificazione, programmazione e progettazione”, con l’articolo 21 - la cui rubrica è stata modificata con l’articolo 11, comma 1, lett. a) del decreto correttivo da “Programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti” in “Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici” - , introduce la disciplina della programmazione in termini generali e quindi, anche della programmazione relativa ai lavori pubblici. La riformulazione della rubrica dell’articolo 21 ad opera del correttivo, che riprende in parte quella di “Programmazione dei lavori pubblici” del previgente art. 128 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs n. 163 del 2006), vale a chiarire che l’articolo disciplina anche la programmazione dei lavori. Le previsioni successive (artt. 22/27) del titolo in commento risultano dedicate alla tradizionale programmazione dei lavori pubblici.

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Il D.lgs 50/2016 disciplina il programma triennale dei lavori pubblici (insieme al programma biennale degli acquisti di beni e servizi) all’art. 21, prevede (al comma 1) che essi siano approvati “nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio (…)”. La Giunta con atto n. 7 del 09/01/2018 ha deliberato “OO.PP. da includere nell’elenco annuale 2018 di cui al programma triennale 2018/2020. Approvazione progetti fattibilità tecnica ed economica e progetti preliminari ai sensi degli art. 13 D.P.R. 207/2010 e D.M. 11/11/2011 E ART. 23 D.LGS 50/2016”. Per il triennio 2019/2021 la Giunta con atto n. 390 del 15/11/2018 ha deliberato le “OO.PP. da includere nell’elenco annuale 2019 di cui al programma triennale 2019/2021. Approvazione progetti fattibilità tecnica ed economica e progetti preliminari ai sensi degli art. 13 D.P.R. 207/2010 e D.M. 11/11/2011 e art. 23 D.LGS 50/2016”. Con profilo delibera di Giunta n. 100502 è stato approvato “OO.PP. da includere nell’elenco annuale 2019 di cui al programma triennale 2019/2021. Approvazione progetti fattibilità tecnica ed economica e progetti preliminari ai sensi degli art. 13 D.P.R. 207/2010 e D.M. 11/11/2011 e art. 23 D.LGS 50/2016 e L. 12/2019”.

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2. Programma biennale degli acquisti di beni e servizi

Il decreto legislativo 56/2017 contiene importanti precisazioni anche in tema di programmazione di acquisiti di beni e servizi.

Il codice dei contratti, nella parte prima dedicata all’ambito delle disposizioni comuni in tema di attività contrattuale, al Titolo III “Pianificazione, programmazione e progettazione”, con l’articolo 21 - la cui rubrica è stata modificata con l’articolo 11, comma 1, lett. a) del decreto correttivo in “Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici”, introduce la disciplina della programmazione in termini generali. In sostanza la norma accorpa la disciplina della programmazione che, tradizionalmente, era prevista solo in tema di lavori, con quella di “nuova” imposta anche in tema di acquisti di beni e servizi per importi unitari pari o superiori ai 40 mila euro, biennale con relativi elenchi annuali. Al settore dei beni/servizi dell’articolo 21 risultano specificatamente dedicati il comma 1 ed i commi dal 6 al 9.

La circostanza che anche la programmazione degli acquisti di beni e servizi sia diventata, con il codice dei contratti, obbligatoria emerge con grande evidenza dal comma 6 dell’articolo 21.

Il programma degli acquisti – e questo vale anche per i lavori pubblici - deve essere approvato “nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio (…)”. La norma, pertanto, viene adeguata con riferimenti pur non espliciti alla disciplina sui termini di approvazione del bilancio e, in particolare, per gli enti locali con le previsioni afferenti il DUP.

Il decreto del MIT n. 14 del 16/01/2018, pubblicato nella GURI 57 del 9/3/2018, ha approvato i nuovi schemi tipo

da utilizzare per il piano biennale acquisti di beni e servizi sopra 40.000 euro, lo stesso piano deve essere presentato fin dal bilancio 2018 - 2020 in quanto il codice degli appalti indica gli elementi della programmazione applicabile anche agli acquisti di beni e servizi. Il decreto del MIT n. 14 del 16/01/2018, pubblicato nella GURI 57 del 9/3/2018, ha approvato i nuovi schemi tipo da utilizzare per l’elenco biennale relativo alla programmazione 2019-2021. Il rinvio dell’obbligo di adozione di questo documento, è stato deciso con il decreto attuativo dell’articolo 21, comma 8 del Dlgs 50/2016, che fornisce il dettaglio delle istruzioni operative. La redazione del programma è affidata a un soggetto referente, che può coincidere anche con l’omologa figura prevista in tema di lavori pubblici, da individuare all’interno della propria struttura organizzativa. Entrano nella programmazione anche il quadro delle fonti di finanziamento articolate per annualità, l’elenco degli acquisti programmati per il biennio e quelli già presenti nei precedenti programmi, per i quali si è rinunciato all’acquisizione. Nei programmi biennali degli acquisti di forniture e servizi deve essere indicata l’annualità nella quale si intende dare avvio alla procedura di affidamento oppure in cui si intende ricorrere a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore, al fine di consentire il raccordo con la pianificazione dell’attività degli stessi. Le amministrazioni hanno l’obbligo di individuare le esigenze prioritarie di acquisto per garantire l’interesse pubblico. Il primo posto spetta alle forniture conseguenti a calamità naturali, poi occorre provvedere agli acquisti aggiuntivi per il completamento di forniture o servizi già effettuati o cofinanziati con fondi europei o capitale privato maggioritario. Le amministrazioni sono tenute a osservare queste priorità, fatte salve le modifiche dipendenti da eventi imprevedibili o calamitosi, o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari ovvero da atti amministrativi adottati a livello statale o regionale. Il programma dovrà essere redatto ogni anno, scorrendo l’annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati. Sono ammesse variazioni infrannuali finalizzate alla cancellazione o aggiunta di uno o più acquisti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale, o per sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all’interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d’asta o di economie. Si possono poi verificare anticipazioni dell’acquisizione di una fornitura o di un servizio ricompreso nel programma biennale degli acquisti o modifiche del quadro economico degli acquisti già contemplati nell’elenco annuale, per la quale si rendano necessarie ulteriori risorse. Un servizio o una fornitura non inseriti nell’elenco annuale possono essere realizzati quando siano resi necessari da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Possono poi essere effettuati sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell’amministrazione al momento della formazione dell’elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.

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Con atto di Giunta n. 384 del 15/11/2018 è stato adottato il “Programma biennale degli acquisti di beni e servizi per gli anni 2019-2020” del Comune di Falconara Marittima di cui all’art. 21 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. - allegato sub A – ed è stato integrato il programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2018/2019 . Con profilo di delibera di Giunta n. 100586 è stato approvato il “Programma biennale degli acquisti di beni e servizi per gli anni 2019-2020”.

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3. Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare Ai sensi dell’art. 58 del D.L. n. 112 del 25/06/2008 (conv. dalla L. n. 133/2008) deve essere redatto l’elenco dei beni immobili di proprietà comunale, non strumentali all’esercizio della funzione istituzionale e suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. L’inserimento dei beni nel suddetto piano deve avvenire a seguito di apposita ricognizione del patrimonio immobiliare dell’ente approvata con deliberazione della Giunta comunale. I beni inclusi nel piano possono essere:

� venduti; � concessi o locati a privati, a titolo oneroso, per un periodo non superiore a cinquanta anni, ai fini della

riqualificazione e riconversione dei medesimi beni tramite interventi di recupero, restauro, ristrutturazione anche con l'introduzione di nuove destinazioni d'uso finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività di servizio per i cittadini;

� affidati in concessione a terzi ai sensi dell’articolo 143 del Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;

� conferiti a fondi comuni di investimento immobiliare, anche appositamente costituiti ai sensi dell’articolo 4 e seguenti del decreto legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni dalla legge 23 novembre 2001, n. 410.

L’inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico - ambientale. Il piano è trasmesso agli enti competenti, i quali si esprimono entra trenta giorni, decorsi i quali, in caso di mancata espressione da parte dei medesimi enti, la predetta classificazione è resa definitiva. Tale redazione è stata preceduta dall’approvazione da parte dell’Organo esecutivo di un atto ricognitorio sulla consistenza del patrimonio immobiliare disponibile (punto 8.2 Principio della programmazione). Per quanto riguarda la destinazione dei proventi derivanti dalle alienazioni del patrimonio, si ricorda che:

a) il 25% delle risorse nette derivanti dal cosiddetto “federalismo demaniale” sono destinate allo Stato mentre il restante 75% è di competenza dell’ente (art. 9, comma 5, D.Lgs. n. 85/2010);

b) il 10% delle risorse nette derivanti dall'alienazione dell'originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali deve essere destinata, per legge, alla riduzione del debito dell’ente. Per la restante parte viene destinata agli investimenti ai sensi dell’art. 1, comma 443, della legge n. 228/2012 (art. 56-bis, comma 11, D.L. n. 69/2013, conv. dalla legge n. 98/2013).

L’Ente ha adottato con atto n° 43 del 16/02/2016 il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2017/2019 redatto ai sensi dell’art. n. 58 del D.L. n. 112 del 25/06/2008 convertito con L. n. 113 del 06/08/2008.” L’inserimento degli immobili nel piano delle alienazioni ne determina la conseguente classificazione al patrimonio disponibile fatto salvo il rispetto delle tutele storico artistica, archeologico, architettonico e paesaggistico – ambientale, e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica. Per gli immobili risalenti a più di 70 anni la vendita dovrà essere preceduta e subordinata alla verifica di non interesse culturale ai sensi D.Lgs n. 42/2004. 2018 2019 2020 Totale alienazioni previste cespiti comunali

2.025.932,02 3.433.221,87 1.191.611,11

Con la delibera GC n. 11 del 16/01/2018 è stato approvato il “Piano delle alienazioni e valorizzazione immobiliari anno 2018-2020 redatto ai sensi dell’art.58 del d.l. n,112 del 25/06/2008 convertito con l. N.133 del 06/08/2008. “ Con profilo di delibera di Giunta n. 99434 è stato approvato il “PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI TRIENNIO 2019/2021 REDATTO AI SENSI DELL'ART. 58 DEL D.L. N. 112 DEL 25/06/2008 CONVERTITO CON L. N. 133 DEL 06/08/2008. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE” 2019 2020 2021 Totale alienazioni previste cespiti comunali

1.206.280 685.140 1.063.640

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4. Programmazione del fabbisogno di personale Ai sensi dell’art. 91 del D.Lgs. n. 267/2000, ai fini della funzionalità e dell’ottimizzazione delle risorse, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensiva delle unità di cui alla legge 68/1999 e finalizzata alla riduzione delle spese di personale, così come già previsto dal comma 1 e seguenti dell’art. 39 della legge 449/97. In termini generali l’art. 6 comma 1 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che nelle pubbliche amministrazioni l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione delle finalità indicate nell’art. 1 comma 1, previa verifica degli obiettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell’art. 9; il comma 3 dello stesso art. 6 prevede che alla definizione degli uffici e delle dotazioni organiche si debba procedere periodicamente e comunque a scadenza triennale, nonché ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o trasferimento di funzioni; infine, il comma 4 bis dell’art. 6 chiarisce che la programmazione triennale del fabbisogno di personale ed i suoi aggiornamenti annuali sono elaborati su proposta dei competenti dirigenti, i quali individuano i profili professionali necessari allo svolgimento di compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti. Facendo seguito a quanto disposto dalle vigenti normative, la Giunta comunale ha interpellato i vari dirigenti/responsabili ed ha discusso con loro le criticità e le necessità di fabbisogno di personale, legate alle rispettive aree. Dalle valutazioni sopra svolte è emersa la stesura di un documento finale riguardante il piano triennale del fabbisogno a tempo indeterminato. Al verificarsi degli eventi generanti fabbisogno di personale aggiuntivo a tempo determinato o tramite convenzioni/comandi si provvederà ad effettuare una opportuna valutazione delle possibili soluzioni da adottare. L'Ente ha rispettato i vincoli preliminari alle assunzioni, di seguito riassunti: 1. Rispetto del pareggio di bilancio, anno precedente e, in via previsionale, anno in corso (per le assunzioni a tempo determinato, valgono le regole dettate dall’art. 1, commi 475 e 476 legge 232/2016, come precisato dalla circolare RGS n. 17/2017), come da attestazione prot. 5801 del 26/09/2018; 2. Comunicazione alla Ragioneria Generale dello Stato dell’avvenuto rispetto del pareggio di bilancio entro il 31 marzo (art. 1, comma 470, della legge n. 232/2016). In caso di inadempimento, ma con comunicazione entro il 30 aprile, il divieto concerne le sole assunzioni a tempo indeterminato, come da attestazione prot. 5801 del 26/09/2018; 3. Spesa del personale inferiore alla media delle spese sostenute nel triennio 2011-2013 (Enti superiori a 1.000 abitanti, articolo 1, comma 557 e seguenti della legge n. 296/2006). Tale requisito deve sussistere per l’anno precedente e, in via previsionale, anno in corso, come da attestazione prot. 5801 del 26/09/2018; 4. Indicazione della consistenza della dotazione organica e sua eventuale rimodulazione in base ai fabbisogni programmati e secondo le linee di indirizzo ministeriale (art. 6, comma 6 e 6 ter, del D.Lgs. N. 165/2001), come da ultimo nella deliberazione n. 325/2018; 5. Ricognizione annuale delle eventuali eccedenze di personale (art.33, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, come da ultimo nella deliberazione n. 333/2018; 6. Approvazione del Piano Triennale di Azioni Positive in materia di Pari Opportunità (art.48, comma 1, del D.L.gs n.198/2006 e art. 6, comma 6, del D.Lgs. n. 165/2001)come, per il triennio 2017/2019, deliberazione n. 33/2017; 7. Attivazione della piattaforma telematica per la certificazione dei crediti (art. 27, del D.L. n. 66/2014) come da attestazione prot. 5801 del 26/09/2018; 8. Approvazione, nei termini previsti, del Bilancio di Previsione, del Rendiconto di Gestione, del Bilancio Consolidato ed invio dei dati relativi ai suddetti atti alla banca dati delle Amministrazioni Pubbliche (art. 9 del DL n. 113/2016: divieto assunzioni fino a che non si sia adempiuto), come da attestazione prot. 5801 del 26/09/2018; 9. Adozione del Piano delle Performance (art. 10, comma 5, D. Lgs. 150/2009), come, da ultimo, con deliberazione n. 69/2018.

Il piano del fabbisogno del personale continua a essere un allegato del Dup. Gli enti locali devono già da oggi tenere conto nella redazione di tale documento dei nuovi principi dettati dalla riforma Madia, ma sostanzialmente anche per questa ultima occasione il loro contenuto continuerà a essere analogo a quello degli anni precedenti visto che le linee guida del Dipartimento della Funzione pubblica non saranno emanate in tempo utile per la redazione di questo documento. Anche le dotazioni organiche continuano a essere previste come un documento obbligatorio, ma perdono di rilievo a vantaggio del piano del fabbisogno, che ne determina la consistenza e i tetti.

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Le nuove regole entreranno però concretamente in vigore solamente nei prossimi mesi, cioè dopo la adozione delle linee guida per la programmazione del fabbisogno da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, per la sanzione del divieto di effettuare assunzioni di personale in caso di mancata adozione del programma del fabbisogno e di mancata applicazione delle nuove regole introdotte dal legislatore.

La scelta della riforma Madia va nella direzione di avviare in modo cauto e sperimentale il superamento delle dotazioni organiche e, di puntare, nell'immediato alla valorizzazione della importanza del piano del fabbisogno del personale come documento essenziale della programmazione della acquisizione di risorse umane e, per molti aspetti, della stessa organizzazione degli enti. Il raccordo con il piano delle performance

Tutte le amministrazioni pubbliche devono approvare il piano del fabbisogno del personale. Questo documento continua a avere una valenza triennale, ma deve essere adottato annualmente e va allegato al Dup.

Un elemento di novità è il vincolo per cui il piano del fabbisogno deve raccordarsi anche quello delle performance, quindi tenere conto degli obiettivi che l'ente si propone di raggiungere. Tre vincoli finanziari

Il piano triennale del fabbisogno deve tenere conto di tre vincoli finanziari. In primo luogo gli oneri per le assunzioni devono essere compresi nelle capacità che l'ente può destinare a

queste finalità, capacità che sono fissate in modo rigido da parte del legislatore nazionale. Inoltre, si deve tenere conto della spesa per il personale in servizio, per cui vi è un divieto di suo superamento.

Fin qui siamo in presenza di vincoli che sono presenti nella legislazione in modo consolidato da molti anni. Il terzo vincolo, che per numerosi aspetti è innovativo, è quello di dovere restare nel tetto del «potenziale limite

finanziario» della dotazione organica in essere, cioè degli oneri che l'ente sosterrebbe se tutti i posti previsti in questo documento fossero coperti. Per cui questo tetto costituisce un ulteriore limite non superabile per le singole amministrazioni. Sul terreno delle relazioni sindacali viene stabilito che non si può andare oltre l’informazione preventiva, quindi non sono ammesse tutte le forme più incisive di relazioni sindacali quali la contrattazione, la concertazione, l'esame congiunto. Peraltro, la stessa informazione preventiva è necessaria solamente se prevista dalla contrattazione collettiva nazionale. ________________________________________________________________________________________________ Con la delibera di giunta n. 420 del 28/11/2017 l’Ente ha approvato il “Piano triennale dei Fabbisogni 2018/2020 – Piano assunzioni 2018” Il Piano è stato integrato con le delibere di Giunta Comunale n. 180 del 10/05/2018, n. 251 del 14/07/2018 e n. 325 del 09/10/2018. ________________________________________________________________________________________________

Con atto di Giunta n. 386 del 15/11/2018 è stato approvato il “Piano triennale dei Fabbisogni 2019/2021 – Piano assunzioni 2019”. Il Piano è stato integrato con le delibere di Giunta Comunale n. 58 del 15/02/2019.

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5. Programma degli incarichi di collaborazione L’art. 3, comma 55, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, come sostituito dall’art. 46 del D.L. n. 112/2008 (L. n. 133/2008), prevede che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall'oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell'articolo 42, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000. Con un recente parere reso con la deliberazione n. 5/2016, depositato il 1 febbraio, la sezione regionale della Sardegna della Corte dei conti riscontra una precisa richiesta di chiarimenti in tema di incarichi di consulenza ed in particolare circa l’interpretazione dell’art. 6, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010, n. 122, in merito alle spese di consulenza e studi in un ente che negli anni 2009, 2010 e 2011 non ha posto in essere alcuna spesa. Il quesito ha consentito alla sezione di rammentare le principali disposizioni in tema in particolare anche i recenti interventi intervenuti nel 2013 e nel 2014 - e l’analisi pare opportuna anche per provare a chiarire i rapporti tra il programma degli incarichi e le implicazioni rispetto al nuovo documento unico di programmazione che sostituisce come noto a partire dal bilancio 2016 la relazione previsionale e programmatica. Il riscontro al quesito In relazione alla possibilità di spendita degli enti, la sezione evidenzia che un primo rilevante intervento sia realizzato con l’art. 6, comma 7, del decreto-legge 78/2010 convertito con la legge 122/2010, in cui si puntualizza che, a decorrere dal 2011, la spesa annua per studi e incarichi di consulenza non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nel 2009. Sulla norma vennero appuntate anche censure di illegittimità costituzionale prontamente respinte dalla Suprema Corte che con la sentenza n. 139 del 2012 precisa che è ben possibile che il legislatore statale [...] con una disciplina di principio possa legittimamente imporre agli enti autonomi, per ragioni di coordinamento finanziario connesse ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari, vincoli alle politiche di bilancio, anche se questi si traducono, inevitabilmente, in limitazioni indirette all’autonomia di spesa degli enti. Questi vincoli possono considerarsi rispettosi dell’autonomia delle Regioni e degli enti locali quando stabiliscono un limite complessivo, che lascia agli enti stessi ampia libertà di allocazione delle risorse fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa. E proprio su questo inciso che si è cercato di ridurre l’eccessivo rigore del contenimento rimettendo, sostanzialmente, alla discrezionalità dell’ente l’intervento sulle spese sottoposte a contingentamento ricalibrando la spesa complessiva in modo funzionale agli obiettivi di riduzione. In questo senso, oltre a varie sezioni regionali, la stessa Sezione delle autonomie con la deliberazione n. 26/2013 del 30 dicembre 2013, ha ritenuto legittimo che la calibratura dello stanziamento in bilancio, riferito alle diverse tipologie di spese soggette a limitazione, avvenga in base alle necessità istituzionali dell’ente, ritenendo che l’ente possa operare compensazioni tra gli importi calcolati nel rispetto dei vincoli di legge, anche al di là delle voci previste dall’art. 6 del decreto legge n. 78/2010. I vincoli di contenimento spesa più recenti La materia per l’evidente delicatezza è stata oggetto, quindi, di più recenti interventi legislativi diretti a ridurre fortemente le possibilità di spesa delle amministrazioni (inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31.12.2009, n. 196, nonchè dalle autorità indipendenti e dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) con limitatissime eccezioni). In questo senso, l’art.1, comma 5, del decreto-legge 101/2013 convertito con legge 125/2013, stabilisce che la spesa annua per studi e incarichi di consulenza non poteva essere superiore, per l’anno 2014, all’80% del limite di spesa per l’anno 2013 e, per l’anno 2015, al 75% dell’anno 2014, così come determinati dall’applicazione dell’art. 6, comma 7, del decreto legge n. 78/2010. Di conseguenza, - si legge nella deliberazione in rapporto alla spesa sostenuta nell’anno 2009, il nuovo limite pari al 16% (80% del 20%) per l’anno 2014 e al 15% (75% del 20%) per l’anno 2015. Anche per questo limite, la prospettiva applicativa doveva essere risolta alla luce dei principi fatti propri dalla Corte costituzionale di cui si è detto sopra pertanto, semplificando, appare congruo fissare un limite generale di contenimento riferito ad un ambito ampio di spese che possono essere ricalibrate secondo le valutazioni e le necessità dell’ente. Quindi, una volta prosegue la sezione isolana, determinato il volume complessivo delle riduzioni da effettuare, ogni ente ha la possibilità di decidere su quali voci effettuarle, senza sottostare a vincoli specifici.

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La disposizione del comma 5, si completa con due commi ulteriori non oggetto,evidentemente, di considerazione da parte della sezione che è bene che il responsabile del procedimento ed il responsabile di servizio tengano a mente. In primo luogo, il comma 6 richiama l’esigenza di una precisa e specifica allocazione nel bilancio delle spese di questo tipo. In questo senso, il comma prevede che presso le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nel bilancio di previsione o strumento contabile equipollente sono previsti specifici capitoli di bilancio in coerenza con la struttura di bilancio adottata, per il conferimento di incarichi di studio e consulenza, fatti eventualmente salvi i capitoli istituiti per incarichi previsti da disposizioni di legge o regolamentari da articolarsi coerentemente con il piano dei conti integrato di cui al titolo II del decreto legislativo 31 maggio 2011 n. 91. Il comma 7, secondo un approccio noto, sancisce l’assoluta nullità di contratti (ed ancora prima degli atti adottati) stipulati in violazione, fermo restando che l’affidamento di incarichi in violazione delle disposizioni di cui al medesimo comma costituisce illecito disciplinare ed, è altresì, punito con una sanzione amministrativa pecuniaria, a carico del responsabile della violazione, da mille a cinquemila euro, alla cui irrogazione provvede l'autorità amministrativa competente in base a quanto previsto dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, salva l'azione di responsabilità amministrativa per danno erariale". Il parametro della spesa del personale Le dinamiche di contenimento sono mutate con l’articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito con la legge n. 89 del 23.6.2014, che ha innestato un limite complessivo e diverso rispetto al passato, aggiuntivo ai contingentamenti pregressi. A mente del comma 1 dell'articolo 14 (rubricato Controllo della spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa), si puntualizza che, fermo restando le eccezioni per le Università, degli istituti di formazione, degli enti di ricerca e degli enti del servizio sanitario nazionale, fermi restando i limiti derivanti dalle vigenti disposizioni e in particolare le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 7, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e all'articolo 1, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, a decorrere dall'anno 2014, non possono conferire incarichi di consulenza, studio e ricerca (n.d.a. inclusa quella relativa a studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti), quando la spesa complessiva sostenuta nell'anno per tali incarichi superiore rispetto alla spesa per il personale dell'amministrazione che conferisce l'incarico, come risultante dal conto annuale del 2012, al 4,2% per le amministrazioni con spesa di personale pari o inferiore a 5 milioni di euro, e all'1,4% per le amministrazioni con spesa di personale superiore a 5 milioni di euro. L’assenza di spese pregresse per consulenze Come anche in altre circostanze in relazione a spese soggette a forti contingentamenti anche per evitare danni all’azione amministrativa (nel caso in cui, oggettivamente, l’incarico possa risultare necessario) la sezione puntualizza che l’asserita totale assenza di spese per consulenze nel triennio 2009-2011 non determini un divieto assoluto di effettuare spese di detta specifica tipologia. La gestione concreta degli interventi sui capitoli di spesa rimessa ovviamente all’ente purchè poi venga raggiungo l’obbiettivo prefissato dal legislatore ed in questo senso il riscontro della sezione che evidenzia come l’ente debba operare una riduzione della spesa complessiva sostenuta nel medesimo esercizio per le varie tipologie di spese soggette a limitazione, in modo tale da garantire il globale raggiungimento degli obiettivi complessivi di contenimento. Naturalmente, la sezione richiama pur senza rammentarli il rispetto dei vari vincoli in materia che passano ad un rigoroso ossequio alle condizioni fissate nell’articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 165/2001 all’esigenza che la procedura di conferimento degli incarichi risulti chiaramente esplicitata o in uno specifico regolamento o nel regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e, il regolamento o lo stralcio, venga trasmesso per i debiti controlli alla locale sezione della corte. Interessante rammentare la rilevante deliberazione in tema della sezione lombarda n. 754/2010 in relazione ad un caso in cui il regolamento prevedeva la possibilità entro certe soglie di procedere con una contratto stipulato direttamente senza alcuna salvaguardia dei principi di concorrenzialità. Con una applicazione estensiva, ma illegittima, di norme classiche degli appalti che in particolari circostanze ammettono l’affidamento diretto. Nella deliberazione della sezione lombarda si legge che con il regolamento comunale devono essere fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti, i limiti, i criteri e le modalità per l'affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni. La violazione delle disposizioni regolamentari richiamate costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale.

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Pertanto l’incarico, sulla base del programma di cui si dirà tra poco, non può che essere assegnato attraverso una procedura ad evidenza pubblica mediante un avviso con l’indicazione dei requisiti e delle richieste specifiche limitando l’affidamento diretto solo in situazioni in cui non sia stato possibile, nonostante l’avviso (a condizione che siano state rispettate le normali regole di correttezza e trasparenza) reperire la professionalità necessaria oggettivamente assente nell’organico della pubblica amministrazione. La questione della trasparenza ed altri vincoli Ulteriore questione poi quella della trasparenza degli atti e del contratto stipulato. L’ambito della doverosa trasparenza riconducibile sicuramente a quanto stabilito dall’articolo 15 del decreto legislativo 33/2013 (sezione consulenti e collaboratori) di cui si deve rammentare il minus della pubblicazione ovvero: 1) gli estremi dell'atto di conferimento dell'incarico; 2) il curriculum vitae; 3) il compenso relativi alla consulenza; 4) il contratto (da cui emerge chiaramente anche l’obiettivo). Il decreto trasparenza, inoltre, rammenta che la pubblicazione degli estremi degli atti di conferimento (oltre che di ogni incarico) di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali è previsto un compenso, completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato, nonchè la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica dei relativi dati ai sensi dell'articolo 53, comma 14, secondo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, sono condizioni per l'acquisizione dell'efficacia dell'atto e per la liquidazione dei relativi compensi. Ed in caso di omessa pubblicazione di quanto previsto il pagamento del corrispettivo determina la responsabilità del dirigente che l'ha disposto, accertata all'esito del procedimento disciplinare, e comporta il pagamento di una sanzione pari alla somma corrisposta, fatto salvo il risarcimento del danno del destinatario ove ricorrano le condizioni di cui all'articolo 30 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. Fermo restando qualche perplessità, va annotato che la sezione della procura del Molise (sentenza n. 48/2011) ha condannato il responsabile dei servizi finanziari per il pagamento nonostante le omissioni degli obblighi sintetizzati. Al di là di recenti perplessità, sotto il profilo pratico, appare assolutamente necessario che nel momento in cui il responsabile del procedimento di spesa predisponga la determinazione di liquidazione dei compensi del consulente, specifichi nell’atto che la fase della trasparenza/pubblicità sia stata realmente e correttamente ossequiata. Rimangono aperte, in ogni caso, ulteriori questioni, in particolare la necessità del parere del revisore dei conti almeno per gli impegni superiori ai 5.000 euro e la querelle sugli incarichi ai legali. Come oramai ampiamente noto, l’incarico legale per la semplice rappresentanza in giudizio e/o pareri pro veritate - sono riconducibili proprio alla fattispecie in esame pertanto, anche per questi incarichi, si impone l’esigenza dell’avviso pubblico senza richiesta di CIG. In generale, sulla necessità dell’avviso pubblico, si può rammentare la circolare del MEF (diretta ai Ministeri) che oltre a richiamare il rispetto delle disposizioni del 165/2001 predette puntualizza l’assoluta esigenza del rispetto dei vari adempimenti previsti (ad esempio gli obblighi della procedura selettiva e di pubblicazione). La stessa circolare, utile anche per gli altri enti, fa presente che l’articolo 6 del decreto legge n. 90/2014, convertito dalla legge n. 114/2014, ha introdotto nuove disposizioni in materia di Divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza, modificando quanto da ultimo disciplinato in materia dall’articolo 5, comma 9, del decreto-legge 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135/2012. In particolare, le nuove disposizioni prevedono il divieto per le amministrazioni pubbliche di conferire a soggetti, lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza, incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle predette amministrazioni e degli enti e società da esse controllati se non a titolo gratuito e per una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, non rinnovabile. Il programma degli incarichi ed il documento unico di programmazione La questione degli incarichi di consulenza deve essere esaminata nei rapporti rispetto al nuovo documento unico della programmazione (nel prosieguo DUP). Come noto, la finanziaria per il 2008 ha precisato che l’affidamento da parte degli enti locali di incarichi di studio o di ricerca ovvero di consulenze, a soggetti estranei all’amministrazione può avvenire solo nell’ambito di un programma approvato dal consiglio ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Tale programma è stato ricondotto tra gli strumenti di programmazione che necessariamente debbono passare al vaglio ed approvazione del consiglio.

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La problematica che si è posta ed è stata declinata con uno specifico quesito sottoposto alla Funzione pubblica se con l’inciso programma il legislatore avesse inteso imporre alle amministrazioni locali la redazione di un ulteriore programma da allegare al bilancio di previsione avente ad oggetto incarichi di studio o di ricerca ovvero di consulenze. Con il parere n. 31/2008 utile ai fini della definizione dei rapporti tra programma e DUP la Funzione pubblica ha precisato che la norma finalizzata ad evitare che l’attribuzione degli incarichi venga decisa episodicamente e per perseguire finalità estranee a quelle che rientrano nella ordinaria attività istituzionale. Sarebbe stato introdotto, in pratica, un principio della collaborazione programmata, ciò non significa per si legge ancora nel parere che debba essere approvato uno specifico e particolare programma avente ad oggetto gli incarichi agli esterni e la previsione dell’affidamento degli incarichi si inquadra nell’ambito delle attività che l’amministrazione intende realizzare che sono assoggettate a programmazione pertanto, per il passato, la programmazione poteva essere inserita nella relazione previsionale e programmatica. In modo simmetrico, pertanto, oggi si può sostenere che la programmazione degli incarichi con una premessa sul dato normativo di riferimento, le indicazioni sul contenimento contabile/finanziario, l’individuazione se non degli incarichi specifici almeno degli ambiti in cui si potranno prevedere collaborazione sempre nei limiti del margine di spesa possibile, nonchè degli obiettivi sottesi, può sicuramente essere collocato in una specifica sezione del DUP. Gli incarichi di patrocinio legale La Corte dei conti - Sezione di controllo dell'Emilia Romagna, con la deliberazione n. 144 ha stabilito che all'interno dell'elenco degli incarichi da inserire nel Dup devono essere ricompresi anche quelli di patrocinio legale previsti dall'ente nell'anno di riferimento, dettagliati per tipologia e costi prevedibili. Non è sufficiente una generica voce di «incarichi per supporto/difese legali». Il rilevo nasce da un'indagine sui servizi legali e di patrocinio effettuati sugli enti pubblici della Regione nell'ambito delle attività di controllo programmate annualmente. In verità la Corte dei conti emiliana si era già espressa in questo senso con la deliberazione n. 181/2017, ravvisando (in sede di pronuncia sull'esame degli incarichi conferiti da un Comune), la necessità dell'inserimento nel Dup o in altro atto di programmazione.

Generalmente gli incarichi legali sfuggono all'obbligo di programmazione per due motivi: innanzitutto perché è difficile conoscere in anticipo le cause per le quali occorrerà rivolgersi ad avvocati; in secondo luogo perché la difesa in giudizio degli interessi dell'ente rientra tra le attività istituzionali previste dalla legge e pertanto questi incarichi (definiti anche obbligatori) sono sempre ammessi a prescindere dal loro inserimento o meno nel programma. Tra l'altro - come riconosciuto dagli stessi giudici contabili - il programma in oggetto non rientra tra i contenuti obbligatori del Dup indicati nell'allegato n.4/1 del Dlgs 118/2011. Per la Corte tuttavia, l'inserimento degli incarichi legali negli atti di programmazione «risponde ad un criterio di buon andamento e di corretta gestione delle risorse pubbliche, anche in funzione di una stima appropriata delle coperture finanziarie».

__________________________________________________ L’Ente ha approvato con le delibera di Giunta Comunale n. 464 del 28/12/2017 il “Piano degli incarichi del Comune di Falconara M.ma per l’anno 2018 – proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale” e con delibera n. 42 del 18/02/2016 il “Piano degli incarichi dell’Ambito Territoriale Sociale n. 12 per l’anno 2016 – proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale”. La Giunta ha adottato con atto n. 388 del 18/11/2018 il “PIANO DEGLI INCARICHI DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA PER L'ANNO 2019”.

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6. Razionalizzazione dell'utilizzo delle dotazioni strumentali delle autovetture di

servizio e dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio La legge n. 244 del 24/12/2007 (legge finanziaria 2008) prevede alcune rilevanti disposizioni dirette al contenimento e alla razionalizzazione delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni. In particolare, l'art. 2, comma 594, prevede che ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano piani triennali per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo: a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le postazioni di lavoro nell'automazione d'ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili a uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali; Il comma 595 stabilisce che nei piani relativi alle dotazioni strumentali occorre prevedere le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle parti-colari attività che ne richiedono l’uso, individuando, nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali, forme di verifica, anche a campione circa il corretto utilizzo delle relative utenze; - il comma 596 prevede che nei casi in cui gli interventi esposti nel piano triennale implichino la dismissione di dotazioni strumentali, lo stesso piano è corredato dalla do-cumentazione necessaria a dimostrare la congruenza dell’operazione in termini di costi e benefici; - il comma 597 impone alle amministrazioni pubbliche di trasmettere a consuntivo e con cadenza annuale una relazione agli organi di controllo interni e alla sezione regio-nale della Corte di conti competente; - il comma 598 prevede che i suddetti piani siano resi pubblici sul sito internet i-stituzionale; - il comma 599 impone alle amministrazione pubbliche, sulla base di criteri e mo-dalità definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare, sentita l’Agenzia del demanio, entro 90 giorni dalla data entrata in vigore della presente legge, all’esito della ricognizione propedeutica all’adozione dei piani triennali di cui al lettera c) del comma 594, di provvedere a comunicare al ministero dell’economia e delle finan-ze i dati relativi a: - i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva e indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in rela-zione agli stessi di diritti in favore di terzi; - i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo, e determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità. Con atto di Giunta n. 61 del 21/02/2017 è stato approvato il Piano Triennale 2017 - 2019 di razionalizzazione di alcune spese di funzionamento, contenente l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione delle spese (art. 2 comma 594 e seguenti Legge 244/2007) che consta dei seguenti documenti: - Allegato A Piano Triennale per la razionalizzazione della spesa relativa all'utilizzo delle dotazioni strumentali: fotocopiatrici e delle autovetture di servizio; Servizio interessato: Economato e Provveditorato; - Allegato B Piano Triennale per la razionalizzazione della spesa relativa all'utilizzo delle apparecchiature informatiche, della Telefonia fissa e mobile; Servizio interessato: Sviluppo Informatico; - Allegato C Piano Triennale per la razionalizzazione della spesa relativa all'utilizzo dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali; Servizio interessati : Patrimonio, Gare e Contratti, Servizi Sociali.