NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTEGRATE CON … · 2011-09-09 · a cura di Paolo Rugarli NORME...

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a cura di Paolo Rugarli NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA D.M. 14 gennaio 2008, Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, C.S.LL.PP Con il software NTCSISMA che determina i parametri sismici data la latitudine e longitudine del sito di interesse (Tabella 1 dell’Allegato B) avvalendosi anche di una lista di 33.600 comuni e frazioni. Con il documento “Prime valutazioni sulle Norme Tecniche per le Costruzioni” redatto dalla Commissione Strutture dell’Ordine di Milano III edizione a cura di Paolo Rugarli

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a cura di Paolo Rugarli

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA

D.M. 14 gennaio 2008, Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, C.S.LL.PP

Con il software NTCSISMA che determina i parametri sismici data la latitudine

e longitudine del sito di interesse (Tabella 1 dell’Allegato B) avvalendosi anche

di una lista di 33.600 comuni e frazioni. Con il documento “Prime valutazioni sulle Norme Tecniche

per le Costruzioni” redatto dalla CommissioneStrutture dell’Ordine di Milano

III edizione

a cura di Paolo Rugarli

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617INDICE GENERALE

PREMESSA ALLA TERZA EDIZIONE ................................................................................ 5

PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE .......................................................................... 7

PREMESSA ALLA PRIMA EDIZIONE ................................................................................ 9

SOMMARIO DELLA NORMA ............................................................................................. 11

SOMMARIO DELLA CIRCOLARE .................................................................................... 21

INDICE DELLE TABELLE DELLA NORMA.................................................................... 37

INDICE DELLE TABELLE DELLA CIRCOLARE........................................................... 43

INDICE DELLE FIGURE DELLA NORMA ....................................................................... 47

INDICE DELLE FIGURE DELLA CIRCOLARE .............................................................. 49

DECRETO 14 GENNAIO 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni e CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, n. 617 - C.S.LL.PP. ............................................. 55

GUIDA ALL’USO DEL PROGRAMMA NTCSISMA...................................................... 837

Installazione ........................................................................................................................... 837

Registrazione ......................................................................................................................... 837

Trasferimento della licenza da un computer a un altro ......................................................... 840

Successive versioni, aggiornamenti, comunicazioni ............................................................. 840

Funzionamento del programma ............................................................................................. 841

Come trovare un punto note latitudine e longitudine (GOOGLETM) .................................... 849

Osservazioni .......................................................................................................................... 851

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NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PRIME VALUTAZIONIDELLA COMMISSIONE STRUTTURE DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI MILANO .....................................................................................852

Nota del curatore.....................................................................................................................852

Articolo tratto da: Rivista dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano - Anno XIII n. 53 maggio 2011...............................................................................................852

INDICE ANALITICO ............................................................................................................863

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617PREMESSA ALLA TERZA EDIZIONE

La terza edizione del volume Norme Tecniche per le Costruzioni vede la luce a tre anni e mezzo

dalla emanazione del Decreto Ministeriale, nel gennaio 2008. Durante questi tre anni e mezzo è

cresciuta la consapevolezza che il testo del 2008 necessita di integrazioni e modifiche, atte a

migliorarlo e renderlo maggiormente applicabile, nonché più coerente con gli Eurocodici ai

quali si ispira.

Già dalla prima e seconda edizione di questo testo si erano segnalati i problemi legati alla inutile

complessità della valutazione dell’input sismico, nonché il problema, poi corretto, derivante da

quello che fu chiamato room effect. Il testo della Circolare (nel febbraio 2009) aveva sanato il

problema ammettendo la interpolazione sulla maglia mediante una quadrica rigata.

La seconda edizione del testo presentava il D.M. e la sua Circolare applicativa in modo coordi-

nato, così da rendere più agevole la consultazione.

Questa terza edizione si differenzia dalla precedente per l'aggiunta del documento redatto nel

dicembre 2010 dalla Commissione Strutture dell'Ordine degli Ingegneri di Milano, Prime Valu-

tazioni sulle Norme Tecniche per le Costruzioni.

Il testo ha avuto larga eco ed è stato condiviso da moltissimi ingegneri italiani, nonché da altri

Ordini, e quindi può ben testimoniare l'attuale stato della discussione sul testo del D.M.

14-1-2008.

Anche a seguito della diffusione di quel lavoro, hanno trovato ascolto le richieste di un maggior

coinvolgimento dei Professionisti nella delicata fase di messa a punto della nuova edizione della

norma, attualmente in corso.

Il curatore

Ing. Paolo Rugarli

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617PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE

Questa seconda edizione delle Norme Tecniche per le Costruzioni si è resa necessaria dopo la

emissione da parte del Ministero della Circolare esplicativa al testo pubblicato nel 2008, una

Circolare che ha visto la luce nel febbraio del 2009. L’iter delle Norme ha subito una accelera-

zione che le ha messe al centro della scena dopo il terremoto de l’Aquila, il quale ha dato l’occa-

sione di sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di adeguate norme tecniche

per prevenire gli effetti del sisma. Anche da qui la esigenza squisitamente politica di rendere

immediatamente cogenti nuove norme che, sin dal 2003, dopo il terremoto del Molise, erano sta-

te elaborate e rielaborate in varie forme, dando luogo ad articolati e diffusi dibattiti sulle luci e

sulle ombre associate ai vari testi.

Questa edizione presenta in un unico testo sia il D.M. del 14 gennaio 2008 (le “NTC2008”) sia

la corrispondente Circolare Ministeriale (del 2 febbraio 2009, n° 617 C.S.LL.PP.), organizzate

in un unico testo strutturato in modo che, paragrafo per paragrafo, al testo della Norma segua

il testo della Circolare, opportunamente evidenziato e tipograficamente distinto. Ciò per rendere

maggiormente semplice la consultazione ed il raffronto di entrambi i testi, condizione che ci pare

indispensabile per una corretta applicazione. Si suggerisce al Lettore anche di utilizzare il testo

dei pertinenti Eurocodici in tutti i casi in cui ciò risulti opportuno, ed in particolare se certe parti

delle NTC+Circolare dovessero, per ipotesi, risultare oscure.

Dato che proprio durante e dopo la creazione del software NTCSISMA 1.0 allegato alla prima

edizione di questo testo, chi scrive si era accorto ed aveva segnalato (in un articolo pubblicato

su Ingegneria Sismica, n° 1, 2008, dal titolo Zone Griglie o…Stanze) un importante problema

nelle regole enunciate dalle NTC 2008 in merito alla determinazione dei parametri dello spettro

di risposta per i calcoli sismici, problema ora risolto dalla Circolare, anche il software NTCSI-

SMA è stato doverosamente aggiornato per inglobare al suo interno la sostanza della correzione

Ministeriale stessa. Tale correzione coincide sostanzialmente con quanto ipotizzato nell’articolo

citato. Si ritiene opportuno specificare in questa sede che la soluzione proposta nell’articolo - la

interpolazione bilineare sulla maglia di riferimento - serviva unicamente al fine di eliminare il

room effect, vale a dire il sorprendente effetto per cui seguendo la Norma alla lettera l’input

sismico poteva variare passando da una camera all’altra del medesimo edificio. Questa proposta

non costituiva certo la soluzione dei problemi elencati nell’articolo citato. Infatti tutto l’articolo

muoveva una critica di fondo all’impianto della Norma nella parte relativa alla determinazione

dell’input sismico, una critica che resta inalterata anche dopo la emissione della Circolare: la

inutile complessità di un calcolo basato su un reticolo sismico con maglia di pochi chilometri che

non può portare ad alcuna maggior precisione rispetto a procedure di ben più immediata appli-

cazione, stanti le enormi incertezze nei dati di partenza. Sotto questo profilo, ironicamente, le

necessarie correzioni per eliminare il room effect (cfr. il paragrafo C.A della Circolare a pag.

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17 782 di questo testo) hanno ulteriormente complicato un calcolo che sembra puramente illusorio,

in quanto lavora su tre o quattro cifre significative partendo da metodi e dati affetti da un errore

sulla prima. In effetti noi non possiamo conoscere con quel grado di precisione la severità del

sisma, e ciò anche mettendo in campo complicate formule e indagini statistiche. Tutti i metodi

che usiamo sono affetti da errori assai maggiori di quelli desumibili dal fatto di fornire la acce-

lerazione sismica di riferimento ag con tre o quattro cifre significative . Questa considerazione,

peraltro, porterebbe ad osservazioni di merito assai più estese, e coinvolgenti ben più che la

modalità di calcolo dell'input sismico. Ma non è questa la sede opportuna, e quindi si rimandano

i Lettori interessati a qualche opportuna ricerca in merito all'ampio dibattito attualmente in cor-

so su queste nuove Norme Tecniche, e sul modo giusto di applicarle.

Come nella prima edizione la spiegazione del funzionamento del software NTCSISMA (ora in

versione 2.0) è alla fine del testo, a questa si rimanda per i dettagli operativi.

Per facilitare la consultazione di queste quasi ottocento pagine di testo normativo, è stato ripreso

ed aggiornato anche l’indice analitico, aggiungendo ulteriori voci relative alla Circolare.

L’indice analitico così messo a punto dovrebbe facilitare il reperimento delle informazioni neces-

sarie al lavoro.

Dato che si sono abbondantemente superate le 900 pagine solo così, questa seconda edizione

non contiene gli allegati alle NTC2008, ed in particolare non contiene l'elenco dei punti della

griglia che compone il reticolo sismico di riferimento. In questa edizione questo elenco si trova

sul CD allegato.

Buona consultazione.

Il curatore

Ing. Paolo Rugarli

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617PREMESSA ALLA PRIMA EDIZIONE

Viene qui presentato il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni in una edizione cor-

redata di un indice analitico e di un indice delle tabelle e delle figure. Si è ritenuto che tali indici,

che si aggiungono all’indice generale già presente nella norma, potranno aiutare a trovare più

rapidamente quanto desiderato all’interno delle 428 pagine del testo.

Poiché nel corso della lettura della norma, sia pur iniziale, è emersa l’esistenza di possibili refu-

si, si è scelto di portare in calce al presente volume la raccolta di tali osservazioni, senza nessuna

pretesa di esaustività, impossibile dato il volume delle informazioni da vagliare nel tempo a

disposizione.

Una delle principali novità di questo testo è la stima della pericolosità sismica basata su reticolo

di riferimento, in pratica una fitta griglia di punti (10751) ove viene fornita la terna di valori (ag,

Fo, Tc*) per nove distinti periodi di ritorno. La determinazione dei valori della terna per il sito

in esame è molto disagevole in assenza di uno specifico strumento software in grado di cercare

i punti più vicini del reticolo ed eseguire le necessarie interpolazioni, nel dominio del tempo e

dello spazio. Si è quindi ritenuto opportuno mettere a punto uno specifico programma, denomi-

nato NTCSISMA ed allegato al presente volume. Questo programma risolve completamente il

problema e fornisce sia immagini che testo a corredo dei calcoli svolti.

Per quanto riguarda la lista dei punti del reticolo di riferimento (allegato B) questa è riportata

in questo testo insieme con la spiegazione di una possibile modalità utile ad individuare, usando

Google, il posizionamento di ciascun punto sul reticolo (ovvero data la latitudine e la longitudine

capire dove si trovi il punto corrispondente sulla carta geografica). La opportunità di stampare

nel volume la tabella per intero deriva dal fatto che tale tabella può essere utile in fase di con-

trollo dei risultati calcolati da NTCSISMA, un controllo che, come per qualunque software, è

sempre bene eseguire (cfr. cap. 10 della norma stessa).

Il curatore

Ing. Paolo Rugarli

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617SOMMARIO DELLA NORMA

DECRETO 14 gennaio 2008Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni ................................................. 55

PREMESSA ............................................................................................................................. 59

1 OGGETTO ....................................................................................................................... 59

2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE ................................................................... 63

2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI ...................................................................................... 63

2.2 STATI LIMITE ............................................................................................................. 64

2.2.1 Stati limite ultimi (SLU) ......................................................................................... 64

2.2.2 Stati limite di esercizio (SLE) ................................................................................ 64

2.2.3 Verifiche ................................................................................................................. 65

2.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ...................................................................... 65

2.4 VITA NOMINALE, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO .................... 66

2.4.1 Vita nominale ......................................................................................................... 66

2.4.2 Classi d’uso............................................................................................................ 67

2.4.3 Periodo di riferimento per l’azione sismica .......................................................... 68

2.5 AZIONI SULLE COSTRUZIONI ................................................................................ 69

2.5.1 Classificazione delle azioni ................................................................................... 69

2.5.2 Caratterizzazione delle azioni elementari ............................................................. 70

2.5.3 Combinazioni delle azioni ..................................................................................... 71

2.5.4 Degrado ................................................................................................................. 72

2.6 AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ................................................. 72

2.6.1 Stati limite ultimi.................................................................................................... 72

2.6.2 Stati limite di esercizio........................................................................................... 74

2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI .......................................................... 74

3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI ................................................................................. 77

3.1 OPERE CIVILI E INDUSTRIALI ................................................................................ 77

3.1.1 Generalità .............................................................................................................. 77

3.1.2 Pesi propri dei materiali strutturali....................................................................... 77

3.1.3 Carichi permanenti non strutturali ........................................................................ 77

3.1.4 Carichi variabili .................................................................................................... 79

3.2 AZIONE SISMICA ....................................................................................................... 81

3.2.1 Stati limite e relative probabilità di superamento ................................................. 83

3.2.2 Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche ................................................ 87

3.2.3 Valutazione dell’azione sismica............................................................................. 91

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17 3.2.4 Combinazione dell’azione sismica con le altre azioni ........................................... 99

3.2.5 Effetti della variabilità spaziale del moto ............................................................ 100

3.3 AZIONI DEL VENTO .................................................................................................101

3.3.1 Generalità ............................................................................................................. 101

3.3.2 Velocità di riferimento.......................................................................................... 101

3.3.3 Azioni statiche equivalenti.................................................................................... 103

3.3.4 Pressione del vento ............................................................................................... 104

3.3.5 Azione tangenziale del vento ................................................................................ 104

3.3.6 Pressione cinetica di riferimento.......................................................................... 104

3.3.7 Coefficiente di esposizione ................................................................................... 104

3.3.8 Coefficiente dinamico ........................................................................................... 107

3.3.9 Particolari precauzioni progettuali...................................................................... 107

3.4 AZIONI DELLA NEVE ..............................................................................................114

3.4.1 Carico neve........................................................................................................... 114

3.4.2 Valore caratteristico del carico neve al suolo ..................................................... 114

3.4.3 Coefficiente di esposizione ................................................................................... 116

3.4.4 Coefficiente termico.............................................................................................. 117

3.4.5 Carico neve sulle coperture.................................................................................. 117

3.5 AZIONI DELLA TEMPERATURA ............................................................................123

3.5.1 Generalità ............................................................................................................. 123

3.5.2 Temperatura dell’aria esterna ............................................................................. 123

3.5.3 Temperatura dell’aria interna.............................................................................. 124

3.5.4 Distribuzione della temperatura negli elementi strutturali .................................. 124

3.5.5 Azioni termiche sugli edifici ................................................................................. 125

3.5.6 Particolari precauzioni nel progetto di strutture soggette ad azioni termiche speciali.................................................. 125

3.5.7 Effetti delle azioni termiche .................................................................................. 125

3.6 AZIONI ECCEZIONALI .............................................................................................126

3.6.1 Incendio ................................................................................................................ 126

3.6.2 Esplosioni ............................................................................................................. 131

3.6.3 Urti ....................................................................................................................... 132

4 COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI ................................................................ 137

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ......................................................................137

4.1.1 Valutazione della sicurezza e metodi di analisi ................................................... 139

4.1.2 Verifiche agli stati limite ...................................................................................... 144

4.1.3 Verifiche per situazioni transitorie....................................................................... 167

4.1.4 Verifiche per situazioni eccezionali...................................................................... 167

4.1.5 Verifiche mediante prove su strutture campione e su modelli ............................. 167

4.1.6 Dettagli costruttivi ................................................................................................ 168

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6174.1.7 Esecuzione ........................................................................................................... 170

4.1.8 Norme ulteriori per il calcestruzzo armato precompresso .................................. 171

4.1.9 Norme ulteriori per i solai ................................................................................... 173

4.1.10 Norme ulteriori per le strutture prefabbricate .................................................... 176

4.1.11 Calcestruzzo a bassa percentuale di armatura o non armato ............................. 179

4.1.12 Calcestruzzo di aggregati leggeri........................................................................ 179

4.1.13 Resistenza al fuoco............................................................................................... 184

4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO .................................................................................... 185

4.2.1 Materiali .............................................................................................................. 185

4.2.2 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 186

4.2.3 Analisi strutturale ................................................................................................ 187

4.2.4 Verifiche ............................................................................................................... 199

4.2.5 Verifiche per situazioni progettuali transitorie ................................................... 253

4.2.6 Verifiche per situazioni progettuali eccezionali .................................................. 253

4.2.7 Progettazione integrata da prove ........................................................................ 253

4.2.8 Unioni .................................................................................................................. 253

4.2.9 Requisiti per la progettazione e l’esecuzione ...................................................... 262

4.2.10 Criteri di durabilità ............................................................................................. 264

4.2.11 Resistenza al fuoco............................................................................................... 264

4.3 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ............................. 280

4.3.1 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 280

4.3.2 Analisi strutturale ................................................................................................ 281

4.3.3 Resistenze di calcolo ............................................................................................ 287

4.3.4 Travi con soletta collaborante ............................................................................. 288

4.3.5 Colonne composte ................................................................................................ 301

4.3.6 Solette composte con lamiera grecata ................................................................. 311

4.3.7 Verifiche per situazioni transitorie ...................................................................... 316

4.3.8 Verifiche per situazioni eccezionali ..................................................................... 316

4.3.9 Resistenza al fuoco............................................................................................... 316

4.4 COSTRUZIONI DI LEGNO ....................................................................................... 317

4.4.1 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 317

4.4.2 Analisi strutturale ................................................................................................ 318

4.4.3 Azioni e loro combinazioni .................................................................................. 319

4.4.4 Classi di durata del carico................................................................................... 319

4.4.5 Classi di servizio .................................................................................................. 320

4.4.6 Resistenza di calcolo............................................................................................ 321

4.4.7 Stati limite di esercizio......................................................................................... 322

4.4.8 Stati limite ultimi.................................................................................................. 324

4.4.9 Collegamenti ........................................................................................................ 331

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17 4.4.10 Elementi strutturali............................................................................................... 332

4.4.11 Sistemi strutturali ................................................................................................. 333

4.4.12 Robustezza ............................................................................................................ 335

4.4.13 Durabilità ............................................................................................................. 335

4.4.14 Resistenza al fuoco ............................................................................................... 336

4.4.15 Regole per l’esecuzione ........................................................................................ 337

4.4.16 Controlli e prove di carico ................................................................................... 339

4.5 COSTRUZIONI DI MURATURA ..............................................................................341

4.5.1 Definizioni ............................................................................................................ 341

4.5.2 Materiali e caratteristiche tipologiche ................................................................. 341

4.5.3 Caratteristiche meccaniche delle murature ......................................................... 342

4.5.4 Organizzazione strutturale ................................................................................... 343

4.5.5 Analisi strutturale ................................................................................................. 344

4.5.6 Verifiche ............................................................................................................... 344

4.5.7 Muratura armata .................................................................................................. 349

4.5.8 Verifiche per situazioni transitorie....................................................................... 350

4.5.9 Verifiche per situazioni eccezionali...................................................................... 350

4.5.10 Resistenza al fuoco ............................................................................................... 350

4.6 COSTRUZIONI DI ALTRI MATERIALI ..................................................................351

5 PONTI.............................................................................................................................. 353

5.1 PONTI STRADALI .....................................................................................................353

5.1.1 Oggetto ................................................................................................................. 353

5.1.2 Prescrizioni generali ............................................................................................ 354

5.1.3 Azioni sui ponti stradali........................................................................................ 356

5.1.4 Verifiche di sicurezza ........................................................................................... 367

5.1.5 Strutture portanti .................................................................................................. 374

5.1.6 Vincoli................................................................................................................... 374

5.1.7 Opere accessorie .................................................................................................. 375

5.2 PONTI FERROVIARI .................................................................................................376

5.2.1 Principali criteri progettuali e manutentivi ......................................................... 376

5.2.2 Azioni sulle opere ................................................................................................. 378

5.2.3 Particolari prescrizioni per le verifiche ............................................................... 399

6 PROGETTAZIONE GEOTECNICA........................................................................... 405

6.1 DISPOSIZIONI GENERALI .......................................................................................405

6.1.1 Oggetto delle norme ............................................................................................. 405

6.1.2 Prescrizioni generali ............................................................................................ 405

6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO .......................................................................406

6.2.1 Caratterizzazione e modellazione geologica del sito ........................................... 406

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6176.2.2 Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica ....................................... 407

6.2.3 Verifiche della sicurezza e delle prestazioni........................................................ 411

6.2.4 Impiego del metodo osservazionale ..................................................................... 416

6.2.5 Monitoraggio del complesso opera-terreno ........................................................ 417

6.3 STABILITÀ DEI PENDII NATURALI ..................................................................... 417

6.3.1 Prescrizioni generali............................................................................................ 417

6.3.2 Modellazione geologica del pendio ..................................................................... 418

6.3.3 Modellazione geotecnica del pendio.................................................................... 418

6.3.4 Verifiche di sicurezza ........................................................................................... 419

6.3.5 Interventi di stabilizzazione ................................................................................. 420

6.3.6 Controlli e monitoraggio ..................................................................................... 421

6.4 OPERE DI FONDAZIONE ......................................................................................... 421

6.4.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 421

6.4.2 Fondazioni superficiali ........................................................................................ 423

6.4.3 Fondazioni su pali ............................................................................................... 426

6.5 OPERE DI SOSTEGNO ............................................................................................. 435

6.5.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 435

6.5.2 Azioni ................................................................................................................... 436

6.5.3 Verifiche agli stati limite...................................................................................... 436

6.6 TIRANTI DI ANCORAGGIO .................................................................................... 442

6.6.1 Criteri di progetto ................................................................................................ 442

6.6.2 Verifiche di sicurezza (SLU) ................................................................................ 443

6.6.3 Aspetti costruttivi ................................................................................................. 444

6.6.4 Prove di carico..................................................................................................... 445

6.7 OPERE IN SOTTERRANEO ..................................................................................... 445

6.7.1 Prescrizioni generali............................................................................................ 446

6.7.2 Caratterizzazione geologica ................................................................................ 446

6.7.3 Caratterizzazione e modellazione geotecnica...................................................... 447

6.7.4 Criteri di progetto ................................................................................................ 447

6.7.5 Metodi di calcolo ................................................................................................. 448

6.7.6 Controllo e monitoraggio .................................................................................... 449

6.8 OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO ..................................... 449

6.8.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 449

6.8.2 Verifiche di sicurezza (SLU) ................................................................................ 451

6.8.3 Verifiche in condizioni di esercizio (SLE) ........................................................... 452

6.8.4 Aspetti costruttivi ................................................................................................. 452

6.8.5 Controlli e monitoraggio ..................................................................................... 452

6.8.6 Fronti di scavo ..................................................................................................... 452

6.9 MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DELLE ROCCE .................. 455

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– SOMMARIO DELLA NORMA –N

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17 6.9.1 Scelta del tipo di intervento e criteri generali di progetto ................................... 455

6.9.2 Monitoraggio ........................................................................................................ 456

6.10 CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI ..............................456

6.10.1 Criteri generali di progetto .................................................................................. 456

6.10.2 Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica ........................................... 456

6.10.3 Tipi di consolidamento geotecnico ....................................................................... 457

6.10.4 Controlli e monitoraggio ...................................................................................... 457

6.11 DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI ..................458

6.11.1 Discariche controllate .......................................................................................... 458

6.11.2 Depositi di inerti ................................................................................................... 459

6.12 FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE .........................................................459

6.12.1 Indagini specifiche................................................................................................ 460

7 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE ......................................................... 463

7.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE ...........................................464

7.2 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE ......................466

7.2.1 Criteri generali di progettazione .......................................................................... 466

7.2.2 Caratteristiche generali delle costruzioni ............................................................ 470

7.2.3 Criteri di progettazione di elementi strutturali “secondari” ed elementi non strutturali.................................................................................... 472

7.2.4 Criteri di progettazione degli impianti................................................................ 474

7.2.5 Requisiti strutturali degli elementi di fondazione ................................................ 475

7.2.6 Criteri di modellazione della struttura e azione sismica...................................... 476

7.3 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA ...................................................478

7.3.1 Analisi lineare o non lineare ................................................................................ 478

7.3.2 Analisi statica o dinamica .................................................................................... 480

7.3.3 Analisi lineare dinamica o statica ........................................................................ 480

7.3.4 Analisi non lineare statica o dinamica ................................................................. 484

7.3.5 Risposta alle diverse componenti dell’azione sismica ed alla variabilità spaziale del moto .................................................................... 488

7.3.6 Criteri di verifica agli stati limite ultimi .............................................................. 489

7.3.7 Criteri di verifica agli stati limite di esercizio ..................................................... 490

7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ......................................................................491

7.4.1 Generalità ............................................................................................................. 492

7.4.2 Caratteristiche dei materiali ................................................................................ 492

7.4.3 Tipologie strutturali e fattori di struttura............................................................. 493

7.4.4 Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali ........................................ 495

7.4.5 Costruzioni con struttura prefabbricata............................................................... 504

7.4.6 Dettagli costruttivi ................................................................................................ 509

7.5 COSTRUZIONI D’ACCIAIO .....................................................................................514

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6177.5.1 Caratteristiche dei materiali................................................................................ 515

7.5.2 Tipologie strutturali e fattori di struttura ............................................................ 516

7.5.3 Regole di progetto generali per elementi strutturali dissipativi .......................... 519

7.5.4 Regole di progetto specifiche per strutture intelaiate ......................................... 521

7.5.5 Regole di progetto specifiche per strutture con controventi concentrici............. 524

7.5.6 Regole di progetto specifiche per strutture con controventi eccentrici ............... 525

7.6 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ............................. 528

7.6.1 Caratteristiche dei materiali................................................................................ 529

7.6.2 Tipologie strutturali e fattori di struttura ............................................................ 529

7.6.3 Rigidezza della sezione trasversale composta ..................................................... 530

7.6.4 Criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative......................................... 530

7.6.5 Regole specifiche per le membrature................................................................... 536

7.6.6 Regole specifiche per strutture intelaiate ............................................................ 540

7.6.7 Regole specifiche per strutture con controventi concentrici ............................... 542

7.6.8 Regole specifiche per strutture con controventi eccentrici ................................. 542

7.7 COSTRUZIONI DI LEGNO ....................................................................................... 543

7.7.1 Aspetti concettuali della progettazione................................................................ 543

7.7.2 Materiali e proprietà delle zone dissipative ........................................................ 543

7.7.3 Tipologie strutturali e fattori di struttura ............................................................ 544

7.7.4 Analisi strutturale ................................................................................................ 546

7.7.5 Disposizioni costruttive........................................................................................ 546

7.7.6 Verifiche di sicurezza ........................................................................................... 547

7.7.7 Regole di dettaglio ............................................................................................... 547

7.8 COSTRUZIONI DI MURATURA ............................................................................. 548

7.8.1 Regole generali .................................................................................................... 548

7.8.2 Costruzioni in muratura ordinaria ...................................................................... 555

7.8.3 Costruzioni in muratura armata .......................................................................... 557

7.8.4 Strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata ................................ 558

7.8.5 Regole di dettaglio ............................................................................................... 559

7.9 PONTI ......................................................................................................................... 560

7.9.1 Campo di applicazione ........................................................................................ 560

7.9.2 Criteri generali di progettazione ......................................................................... 560

7.9.3 Modello strutturale .............................................................................................. 562

7.9.4 Analisi strutturale ................................................................................................ 563

7.9.5 Dimensionamento degli elementi......................................................................... 565

7.9.6 Dettagli costruttivi per elementi in calcestruzzo armato ..................................... 569

7.10 COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE .................. 571

7.10.1 Scopo.................................................................................................................... 571

7.10.2 Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento ....................................... 574

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– SOMMARIO DELLA NORMA –N

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17 7.10.3 Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi........................................ 575

7.10.4 Indicazioni progettuali ......................................................................................... 576

7.10.5 Modellazione e analisi strutturale ........................................................................ 579

7.10.6 Verifiche ............................................................................................................... 587

7.10.7 Aspetti costruttivi, manutenzione, sostituibilità.................................................... 589

7.10.8 Accorgimenti specifici in fase di collaudo............................................................ 590

7.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICI ............................................................................591

7.11.1 Requisiti nei confronti degli stati limite ............................................................... 591

7.11.2 Caratterizzazione geotecnica ai fini sismici ......................................................... 591

7.11.3 Risposta sismica e stabilità del sito ...................................................................... 592

7.11.4 Fronti di scavo e rilevati ...................................................................................... 601

7.11.5 Fondazioni ............................................................................................................ 603

7.11.6 Opere di sostegno ................................................................................................. 607

8 COSTRUZIONI ESISTENTI........................................................................................ 615

8.1 OGGETTO ...................................................................................................................616

8.2 CRITERI GENERALI .................................................................................................616

8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ....................................................................618

8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI .............................................................622

8.4.1 Intervento di adeguamento ................................................................................... 623

8.4.2 Intervento di miglioramento ................................................................................. 624

8.4.3 Riparazione o intervento locale............................................................................ 624

8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI .........................................................................625

8.5.1 Analisi storico-critica ........................................................................................... 625

8.5.2 Rilievo ................................................................................................................... 626

8.5.3 Caratterizzazione meccanica dei materiali .......................................................... 626

8.5.4 Livelli di conoscenza e fattori di confidenza ........................................................ 627

8.5.5 Azioni .................................................................................................................... 627

8.6 MATERIALI ................................................................................................................628

8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE ...............................................................................................628

8.7.1 Costruzioni in muratura ....................................................................................... 628

8.7.2 Costruzioni in cemento armato o in acciaio......................................................... 638

8.7.3 Edifici misti........................................................................................................... 639

8.7.4 Criteri e tipi d’intervento...................................................................................... 639

8.7.5 Progetto dell’intervento........................................................................................ 641

9 COLLAUDO STATICO ................................................................................................ 643

9.1 PRESCRIZIONI GENERALI ......................................................................................643

9.2 PROVE DI CARICO ...................................................................................................646

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– SOMMARIO DELLA NORMA –

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6179.2.1 Strutture prefabbricate ........................................................................................ 647

9.2.2 Ponti stradali ....................................................................................................... 648

9.2.3 Ponti ferroviari .................................................................................................... 648

10 REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO...................................................................... 651

10.1 CARATTERISTICHE GENERALI ............................................................................ 651

10.2 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO ......................................................................................... 654

11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE....................................... 659

11.1 GENERALITÀ ............................................................................................................ 659

11.2 CALCESTRUZZO ...................................................................................................... 664

11.2.1 Specifiche per il calcestruzzo............................................................................... 664

11.2.2 Controlli di qualità del calcestruzzo.................................................................... 665

11.2.3 Valutazione preliminare della resistenza ............................................................ 665

11.2.4 Prelievo dei campioni .......................................................................................... 666

11.2.5 Controllo di accettazione ..................................................................................... 667

11.2.6 Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera ........................................... 670

11.2.7 Prove complementari ........................................................................................... 672

11.2.8 Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato............................................................................... 672

11.2.9 Componenti del calcestruzzo ............................................................................... 674

11.2.10 Caratteristiche del calcestruzzo........................................................................... 676

11.2.11 Durabilità............................................................................................................. 679

11.3 ACCIAIO ..................................................................................................................... 680

11.3.1 Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio .............................................. 680

11.3.2 Acciaio per cemento armato ................................................................................ 688

11.3.3 Acciaio per cemento armato precompresso......................................................... 704

11.3.4 Acciai per strutture metalliche e per strutture composte .................................... 711

11.4 MATERIALI DIVERSI DALL’ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONEDI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO .................... 723

11.5 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO ................................................................................ 723

11.5.1 Sistemi di precompressione a cavi post tesi......................................................... 723

11.5.2 Tiranti di ancoraggio ........................................................................................... 724

11.6 APPOGGI STRUTTURALI ........................................................................................ 725

11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO .................................................... 725

11.7.1 Generalità ............................................................................................................ 725

11.7.2 Legno massiccio................................................................................................... 728

11.7.3 Legno strutturale con giunti a dita ...................................................................... 729

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– SOMMARIO DELLA NORMA –N

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17 11.7.4 Legno lamellare incollato..................................................................................... 730

11.7.5 Pannelli a base di legno ....................................................................................... 731

11.7.6 Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale............................................. 731

11.7.7 Adesivi .................................................................................................................. 732

11.7.8 Elementi meccanici di collegamento .................................................................... 732

11.7.9 Durabilità del legno e derivati ............................................................................. 732

11.7.10 Procedure di qualificazione e accettazione.......................................................... 733

11.8 COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P. ...............................................736

11.8.1 Generalità ............................................................................................................. 736

11.8.2 Requisiti minimi degli stabilimenti e degli impianti di produzione...................... 737

11.8.3 Controllo di produzione ....................................................................................... 737

11.8.4 Procedure di qualificazione ................................................................................. 739

11.8.5 Documenti di accompagnamento ......................................................................... 740

11.9 DISPOSITIVI ANTISISMICI ......................................................................................741

11.9.1 Tipologie di dispositivi ......................................................................................... 742

11.9.2 Procedura di qualificazione ................................................................................. 744

11.9.3 Procedura di accettazione .................................................................................... 747

11.9.4 Dispositivi a comportamento lineare ................................................................... 747

11.9.5 Dispositivi a comportamento non lineare ............................................................ 750

11.9.6 Dispositivi a comportamento viscoso ................................................................... 753

11.9.7 Isolatori elastomerici............................................................................................ 756

11.9.8 Isolatori a scorrimento ......................................................................................... 761

11.9.9 Dispositivi a vincolo rigido del tipo a “fusibile” ................................................. 763

11.9.10 Dispositivi (dinamici) di vincolo provvisorio ....................................................... 764

11.10 MURATURA PORTANTE ........................................................................................766

11.10.1 Elementi per muratura ......................................................................................... 766

11.10.2 Malte per muratura .............................................................................................. 769

11.10.3 Determinazione dei parametri meccanici della muratura ................................... 770

12 RIFERIMENTI TECNICI............................................................................................. 775

ALLEGATO A Alle norme tecniche per le costruzioni: pericolosità sismica ................................................779

ALLEGATO B Alle norme tecniche per le costruzioni: tabelle dei parametri che definiscono l’azione sismica (consultabile nel cd-rom allegato)

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617SOMMARIO DELLA CIRCOLARE

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 C.S.LL.PP.Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni”di cui al D.M. 14 gennaio 2008 ................................................................................................ 59

INTRODUZIONE ....................................................................................................................... 59

C.2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE

C2.4.1 VITA NOMINALE ...................................................................................................... 66

C2.4.2 CLASSI D’USO ......................................................................................................... 67

C2.4.3 PERIODO DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE SISMICA........................................... 68

C2.6.1 STATI LIMITE ULTIMI ............................................................................................... 73

C2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI .................................................................. 75

C.3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI

C.3.1 OPERE CIVILI ED INDUSTRIALI

C3.1.3 CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI ........................................................ 78

C3.1.4 CARICHI VARIABILI ................................................................................................. 80

C3.2 AZIONE SISMICA ........................................................................................................... 81

C3.2.1 STATI LIMITE E RELATIVE PROBABILITÀ DI SUPERAMENTO .......................... 84

C3.2.2 CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE ....................... 90

C3.2.3 VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA ................................................................ 91

C3.2.3.2.1 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali .............................................................................................. 96

C3.2.3.2.2 Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale ........ 97

C3.2.3.6 Impiego di accelerogrammi ............................................................................... 99

C.3.3 AZIONI DEL VENTO

C3.3.2 VELOCITÀ DI RIFERIMENTO ................................................................................ 102

C3.3.10 COEFFICIENTE DI FORMA (O AERODINAMICO) .............................................. 108

C3.3.10.1 Edifici a pianta rettangolare con coperturepiane, a falde, inclinate, curve ....................................................................................... 108

C3.3.10.2 Coperture multiple ......................................................................................... 110

C3.3.10.2.1 Vento diretto normalmente alle linee di colmo ....................................... 110

C3.3.10.2.2 Vento diretto parallelamente alle linee di colmo..................................... 110

C3.3.10.3 Tettoie e pensiline isolate ............................................................................. 110

C3.3.10.3.1 Elementi con spioventi aventi inclinazione sull’orizzontale 0° ..... 110

C3.3.10.3.2 Elementi con spioventi aventi inclinazione sull'orizzontale = 0° ....... 111

C3.3.10.4 Travi ad anima piena e reticolari .................................................................. 111

C3.3.10.4.1 Travi isolate ............................................................................................... 111

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –N

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17 C3.3.10.4.2 Travi multiple.............................................................................................. 111

C3.3.10.5 Torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata .......................... 112

C3.3.10.6 Corpi cilindrici ................................................................................................ 112

C3.3.10.7 Corpi sferici .................................................................................................... 112

C3.3.10.8 Pressioni massime locali .............................................................................. 112

C3.3.11 COEFFICIENTE DI ATTRITO ................................................................................114

C.3.4 AZIONI DELLA NEVE

C3.4.5 CARICO NEVE SULLE COPERTURE ....................................................................117

C3.4.5.1 Coefficiente di forma per le coperture ........................................................... 118

C3.4.5.4 Coperture a più falde ....................................................................................... 119

C3.4.5.5 Coperture cilindriche ....................................................................................... 120

C3.4.5.6. Coperture adiacenti o vicine a costruzioni più alte ..................................... 120

C3.4.5.7 Effetti locali ....................................................................................................... 121

C3.4.5.7.1 Accumuli in corrispondenza di sporgenze................................................ 122

C3.4.5.7.2 Neve aggettante dal bordo di una copertura .............................................122

C3.4.5.7.3 Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli......................... 123

C3.6 AZIONI ECCEZIONALI .................................................................................................126

C3.6.1.2 Richieste di prestazione .....................................................................................128

C3.6.1.4 Criteri di progettazione .......................................................................................129

C3.6.1.5.3. Analisi del comportamento meccanico ..................................................... 130

C3.6.1.5.4. Verifica di sicurezza..................................................................................... 131

C.4. COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI............................................................................137

C4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ...........................................................................138

C.4.1.1 valutazione della sicurezza e metodi di analisi

C4.1.1.1 Analisi elastica lineare .................................................................................... 140

C4.1.1.1.1 Ridistribuzione nelle travi continue ........................................................... 141

C4.1.1.1.2 Ridistribuzione nelle travi continue dei telai............................................. 142

C.4.1.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE

C.4.1.2.1 Verifiche agli stati limite ultimi

C4.1.2.1.1.4 Tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo ....................... 146

C.4.1.2.1.2. Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali)

C4.1.2.1.2.4 Analisi della sezione .............................................................................. 149

C4.1.2.1.5 Resistenza di elementi tozzi, nelle zone diffusive e nei nodi....................... 155

C.4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizio

C4.1.2.2.2 Verifica di deformabilità ............................................................................... 159

C4.1.2.2.4 Verifica di fessurazione

C4.1.2.2.4.6 Verifica allo stato limite di fessurazione ................................................. 163

C4.1.2.2.5 Verifica delle tensioni di esercizio ............................................................... 166

C.4.1.6 DETTAGLI COSTRUTTIVI

C4.1.6.1.1 Armatura delle travi ...................................................................................... 168

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

– 23 –

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617C4.1.6.1.3 Copriferro e interferro................................................................................. 169

C4.1.6.1.4 Ancoraggio delle barre e loro giunzioni ................................................... 170

C4.1.9 NORME ULTERIORI PER I SOLAI ......................................................................... 173

C4.1.9.1 Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio ................................... 174

C4.1.9.1.1 Regole generali e caratteristiche minime dei blocchi ............................. 174

C4.1.9.1.2 Limiti dimensionali...................................................................................... 174

C4.1.9.1.3 Caratteristiche fisico-meccaniche ............................................................. 175

C4.1.12 CALCESTRUZZO DI AGGREGATI LEGGERI ..................................................... 180

C4.1.12.1 Norme di calcolo ............................................................................................ 181

C4.1.12.1.1 Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo......................................... 181

C4.1.12.1.1.1 Resistenza a trazione ............................................................................ 181

C4.1.12.1.1.2 Modulo di elasticità ................................................................................ 182

C4.1.12.1.2 Verifiche agli stati limite ultimi ................................................................. 182

C4.1.12.1.2.1 Resistenza a sforzo normale e flessione(elementi monodimensionali) ....................................................................................... 182

C4.1.12.1.2.2 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti.................................. 182

C4.1.12.1.2.2.1 Elementi senza armature trasversali resistenti al taglio ................... 182

C4.1.12.1.2.2.2 Elementi con armature trasversali resistenti al taglio ....................... 183

C4.1.12.1.2.3 Resistenza nei confronti di sollecitazioni torcenti .................................. 183

C4.1.12.1.3 Verifiche agli stati limite di esercizio ...................................................... 183

C4.1.12.1.3.1 Verifiche di deformabilità ....................................................................... 183

C4.1.12.1.4 Dettagli costruttivi..................................................................................... 184

C4.1.12.1.4.1 Diametro massimo delle barre e dei trefoli.......................................... 184

C4.1.12.1.4.2 Raggio di curvatura delle barre ........................................................... 184

C4.1.12.1.4.3 Ancoraggio delle barre e sovrapposizioni ........................................... 184

C4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO ......................................................................................... 185

C4.2.1 MATERIALI ............................................................................................................. 185

C4.2.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ..................................................................... 186

C4.2.3 ANALISI STRUTTURALE ....................................................................................... 187

C4.2.3.1 Classificazione delle sezioni ........................................................................... 190

C4.2.3.3 Metodi di analisi globale .................................................................................. 191

C4.2.3.4 Effetti delle deformazioni ................................................................................ 193

C4.2.3.5 Effetti delle imperfezioni .................................................................................. 195

C4.2.3.6 Analisi di stabilità di strutture intelaiate ........................................................ 198

C4.2.3.7 Lunghezza stabile della zona di cerniera di plastica .................................... 199

C4.2.4 VERIFICHE

C.4.2.4.1.3. Stabilità delle membrature

C4.2.4.1.3.1 Stabilità di aste compresse composte ..................................................... 208

C4.2.4.1.3.1.1 Calcolo della forza normale di progetto agente in un corrente........... 209

C4.2.4.1.3.1.2 Calcolo della forza di taglio agente negli elementi di collegamento ... 209

C4.2.4.1.3.1.3 Verifiche di aste composte tralicciate................................................. 209

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– 24 –

– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –N

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17 C4.2.4.1.3.1.4 Verifiche di aste composte calastrellate ............................................. 210

C4.2.4.1.3.1.5 Sezioni composte da elementi ravvicinati collegati con calastrelli o imbottiture ......................................................................................... 211

C4.2.4.1.3.2 Stabilità delle membrature inflesse ........................................................ 213

C4.2.4.1.3.3 Membrature inflesse e compresse ......................................................... 214

C4.2.4.1.3.3.1 Metodo A ............................................................................................ 214

C4.2.4.1.3.3.2 Metodo B ............................................................................................ 215

C4.2.4.1.3.3.3 Metodo generale per la verifica ad instabilità laterale e flesso-torsionale.......................................................................................... 217

C4.2.4.1.3.4 Stabilità dei pannelli ................................................................................. 218

C4.2.4.1.3.4.1 Stabilità dei pannelli soggetti a taglio.................................................. 218

C4.2.4.1.3.4.2 Stabilità dei pannelli soggetti a compressione .................................... 221

C4.2.4.1.3.4.3 Larghezza collaborante ...................................................................... 223

C4.2.4.1.3.4.4 Pannelli con irrigiditori longitudinali..................................................... 225

C4.2.4.1.3.4.5 Instabilità di colonna ........................................................................... 226

C4.2.4.1.3.4.6 Instabilità di piastra ............................................................................. 228

C4.2.4.1.3.4.7 Requisiti minimi per gli irrigiditori trasversali ....................................... 230

C4.2.4.1.3.4.8 Verifiche semplificate .......................................................................... 230

C4.2.4.1.3.4.9 Requisiti minimi per gli irrigiditori longitudinali .................................... 231

C4.2.4.1.4 Stato limite di fatica ..................................................................................... 234

C4.2.4.1.4.1 Spettri di carico......................................................................................... 234

C4.2.4.1.4.2 Spettri di tensione e metodi di conteggio ................................................. 234

C4.2.4.1.4.3 Coefficienti parziali di sicurezza Mf .......................................................... 236

C4.2.4.1.4.4 Curve S-N................................................................................................. 237

C4.2.4.1.4.5 Curva S-N per connettori a piolo .............................................................. 247

C4.2.4.1.4.6 Metodi di verifica ...................................................................................... 248

C4.2.4.1.4.6.1 Verifica a vita illimitata ........................................................................ 248

C4.2.4.1.4.6.2 Verifica a danneggiamento ................................................................. 248

C4.2.4.1.4.6.3 Metodo dei coefficienti ..................................................................... 248

C4.2.4.1.4.6.4 Verifica sotto carico combinato ........................................................... 249

C4.2.4.1.4.7 Influenza dello spessore........................................................................... 249

C.4.2.8 UNIONI

C.4.2.8.1.1 Unioni con bulloni e chiodi

C4.2.8.1.1.1 Bulloni ad alta resistenza precaricati per giunzioni ad attrito ................... 257

C4.2.12.1 Materiali .......................................................................................................... 264

C4.2.12.2 Effetto della formatura a freddo sulla resistenza dell’acciaio ................... 264

C4.2.12.2.1 Valori limite dei rapporti larghezza - spessore ....................................... 265

C4.2.12.2.2 Inflessione trasversale delle ali ................................................................ 265

C4.2.12.2.3 Classificazione delle sezioni, instabilità locale e distorsione delle sezioni trasversali............................................ 266

000 INDICE della circolare.fm.fm Page 24 Wednesday, August 24, 2011 5:43 PM

– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617C4.2.12.2.4 Verifiche di resistenza .............................................................................. 270

C4.2.12.2.4.1 Verifiche di resistenza a trazione........................................................... 270

C4.2.12.2.4.2 Verifiche di resistenza a compressione ................................................. 270

C4.2.12.2.4.3 Verifiche di resistenza a flessione ......................................................... 270

C4.2.12.2.4.4 Verifiche di resistenza a presso-tenso flessione ................................... 271

C4.2.12.2.4.5 Verifiche di resistenza a taglio ............................................................... 271

C4.2.12.2.5 Verifiche di stabilità .................................................................................. 272

C4.2.12.2.5.1 Verifiche di stabilità di aste compresse ................................................. 272

C4.2.12.2.5.2 Verifiche di stabilità di aste inflesse ....................................................... 272

C4.2.12.2.5.3 Verifiche di stabilità di aste presso-inflesse ........................................... 272

C4.2.12.2.6 Unioni ......................................................................................................... 273

C4.2.12.2.6.1 Chiodi ciechi .......................................................................................... 274

C4.2.12.2.6.1.1 Chiodi ciechi soggetti a taglio ....................................................... 274

C4.2.12.2.6.2 Viti autofilettanti e automaschianti ......................................................... 275

C4.2.12.2.6.2.1 Viti autofilettanti o automaschianti soggette a taglio..................... 275

C4.2.12.2.6.2.2 Viti autofilettanti o automaschianti soggette a trazione................. 276

C4.2.12.2.6.3 Chiodi sparati......................................................................................... 276

C4.2.12.2.6.3.1 Chiodi sparati soggetti a taglio...................................................... 276

C4.2.12.2.6.4 Bulloni (per impiego con spessori minori di 4 mm) ................................ 277

C4.2.12.2.6.4.1 Bulloni soggetti a taglio................................................................. 277

C4.2.12.2.6.4.2 Bulloni soggetti a trazione............................................................. 277

C4.2.12.2.6.5 Cordoni d’angolo (per impiego con spessori minori di 4 mm) ............... 278

C4.2.12.2.6.6 Saldature per punti (a resistenza o per fusione).................................... 278

C4.2.12.2.6.6.1 Saldature per punti soggette a taglio ............................................ 278

C4.2.12.2.6.7 Bottoni di saldatura ................................................................................ 278

C4.2.12.2.6.7.1 Bottoni di saldatura soggetti a taglio............................................. 278

C4.3 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ..................................... 280

C4.3.1 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ....................................................................... 281

C.4.3.2 ANALISI STRUTTURALE

C4.3.2.1 Classificazione delle sezioni ............................................................................. 282

C4.3.2.3 Larghezze efficaci ............................................................................................... 286

C.4.3.3 RESISTENZA DI CALCOLO

C.4.3.4 TRAVI CON SOLETTA COLLABORANTE

C4.3.4.2 Resistenza delle sezioni ..................................................................................... 289

C4.3.4.3.1 Connessioni a taglio con pioli

C4.3.4.3 Sistemi di connessione acciaio-calcestruzzo ............................................... 291

C4.3.4.3.1.1 Disposizioni e limitazioni ........................................................................ 293

C4.3.4.3.1.2 Resistenza dei connettori a sollecitazioni combinate .......................... 296

C4.3.4.3.3 Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione................................................................................ 296

C4.3.4.3.5 Armatura trasversale (delle travi composte) .............................................. 298

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –N

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17 C4.3.4.4 Instabilità flesso-torsionale delle travi composte. ...........................................299

C4.3.5 COLONNE COMPOSTE

C4.3.5.3 Resistenza delle sezioni

C4.3.5.3.1 Resistenza a compressione della sezione della colonna composta ...... 303

C4.3.5.4 Stabilità delle membrature

C4.3.5.4.3 Colonne pressoinflesse .............................................................................. 307

C4.3.5.4.4 Effetti dei fenomeni a lungo termine.......................................................... 308

C4.3.6 SOLETTE COMPOSTE CON LAMIERA GRECATA

C4.3.6.2 Verifiche di resistenza allo stato limite ultimo (solette composte) .................313

C4.4 COSTRUZIONI DI LEGNO ............................................................................................317

C4.4.1 LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ................................................................317

C4.4.2 ANALISI STRUTTURALE ........................................................................................318

C4.4.3 AZIONI E LORO COMBINAZIONI ...........................................................................319

C4.4.4 CLASSI DI DURATA DEL CARICO ........................................................................320

C4.4.5 CLASSI DI SERVIZIO ..............................................................................................321

C4.4.6 RESISTENZA DI CALCOLO ...................................................................................322

C4.4.7 STATI LIMITE DI ESERCIZIO .................................................................................323

C.4.4.8 STATI LIMITE ULTIMI

C4.4.8.1 Verifiche di resistenza ..................................................................................... 325

C4.4.8.2 Verifiche di stabilità ......................................................................................... 329

C4.4.9 COLLEGAMENTI .....................................................................................................331

C4.4.10 ELEMENTI STRUTTURALI ...................................................................................333

C4.4.11 SISTEMI STRUTTURALI .......................................................................................334

C4.4.12 ROBUSTEZZA .......................................................................................................335

C4.4.13 DURABILITÀ ..........................................................................................................336

C4.4.14 RESISTENZA AL FUOCO .....................................................................................336

C4.4.15 REGOLE PER L’ESECUZIONE ............................................................................337

C4.4.16 CONTROLLI E PROVE DI CARICO ......................................................................339

C4.4.16.1 Controlli in fase di costruzione .................................................................... 339

C4.4.16.2 Controlli sulla struttura completa ................................................................ 340

C4.4.16.3 Controlli della struttura in esercizio ............................................................. 340

C.4.5 COSTRUZIONI DI MURATURA

C.4.5.6 VERIFICHE

C4.5.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi ....................................................................... 348

C4.5.6.4 Verifiche alle tensioni ammissibili ................................................................. 349

C5. PONTI ................................................................................................................................353

C5.1 PONTI STRADALI

C5.1.2.4 Compatibilità idraulica ...................................................................................355

C.5.1.3 AZIONI SUI PONTI STRADALI

C.5.1.3.3 Azioni variabili da traffico

C5.1.3.3.5 Definizione delle corsie ............................................................................... 361

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617C5.1.3.3.6 Schemi di carico ......................................................................................... 362

C5.1.3.3.7 Disposizioni dei carichi mobili per realizzare le condizioni di carico più gravose................................................................................ 362

C5.1.3.3.7.1 Carichi verticali da traffico su rilevatie su terrapieni adiacenti al ponte ............................................................................... 362

C5.1.3.3.7.2 Carichi orizzontali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte ............................................................................... 363

C.5.1.4 VERIFICHE DI SICUREZZA

C5.1.4.3 Verifiche allo stato limite di fatica .................................................................. 372

C5.1.4.9 Ponti di 3a categoria ......................................................................................... 373

C5.1.4.9.1 Modelli dinamici per ponti di 3a categoria ................................................ 373

C5.2 PONTI FERROVIARI

C5.2.1.2 Compatibilità idraulica ..................................................................................... 377

C.5.2.2 AZIONI SULLE OPERE

C5.2.2.3 Azioni variabili da traffico ............................................................................... 379

C5.2.2.6 Effetti di interazione statica treno-binario-struttura ..................................... 392

C.5.5.3 PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE VERIFICHE

C5.2.3.3 Verifiche agli SLU e SLE

C5.2.3.3.1 Requisiti concernenti gli SLU .................................................................... 402

C6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA .................................................................................. 405

C.6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

C6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO ................ 407

C6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA .............. 408

C6.2.2.5 Relazione geotecnica....................................................................................... 411

C6.2.3 VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI .................................. 412

C6.2.3.1 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) .................................... 413

C6.2.3.3 Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE) .......................... 416

C6.3 STABILITÀ DEI PENDII NATURALI ............................................................................ 417

C6.3.2 MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL PENDIO ...................................................... 418

C6.3.3 MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO .................................................... 419

C6.3.4 VERIFICHE DI SICUREZZA ................................................................................... 420

C6.3.5 INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE ...................................................................... 420

C6.4 OPERE DI FONDAZIONE ............................................................................................ 421

C6.4.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO ..................................................................... 422

C6.4.2 FONDAZIONI SUPERFICIALI ................................................................................ 423

C6.4.2.1 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) ............................................................. 424

C6.4.2.2 Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE) ................................................... 426

C6.4.3 FONDAZIONI SU PALI ........................................................................................... 427

C6.4.3.1 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) ............................................................. 428

C6.4.3.7 Prove di carico ................................................................................................. 433

C6.5 OPERE DI SOSTEGNO ................................................................................................ 435

C.6.5.3 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE

000 INDICE della circolare.fm.fm Page 27 Wednesday, August 24, 2011 5:43 PM

– 28 –

– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –N

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17 C6.5.3.1. Verifiche di sicurezza (SLU)

C6.5.3.1.1 Muri di sostegno .......................................................................................... 438

C6.5.3.1.2 Paratie ........................................................................................................... 440

C6.5.3.2 Verifiche di esercizio (SLE) ............................................................................. 441

C6.6 TIRANTI DI ANCORAGGIO ..........................................................................................442

C6.6.2 VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU) ..........................................................................444

C6.7 OPERE IN SOTTERRANEO .........................................................................................445

C6.7.4 CRITERI DI PROGETTO .........................................................................................447

C6.7.4.1 Metodi di scavo ................................................................................................ 448

C6.7.4.2 Verifica del rivestimento ................................................................................. 448

C6.7.6 CONTROLLO E MONITORAGGIO .........................................................................449

C6.8 OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO ..............................................449

C6.8.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO

C6.8.1.1 Rilevati e rinterri ............................................................................................... 450

C6.8.1.2 Drenaggi e filtri ................................................................................................. 450

C6.8.6 FRONTI DI SCAVO ..................................................................................................452

C6.8.6.1 Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica .................................. 453

C6.8.6.2 Criteri generali di progetto e verifiche di sicurezza ...................................... 453

C6.11 DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI ..........................458

C6.12 FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE

C6.12.1. INDAGINI SPECIFICHE ........................................................................................460

C6.12.2 VERIFICHE DI FATTIBILITÀ .................................................................................460

C6.12.2.1 Emungimento da falde idriche ...................................................................... 461

C7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE ....................................................................463

C7.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE ....................................................465

C7.2 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE

C7.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE ...........................................................467

C7.2.2 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE COSTRUZIONI .....................................472

C7.2.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI "SECONDARI" ED ELEMENTI NON STRUTTURALI ..................................................................................474

C7.2.4 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ..................................................475

C7.2.6 CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E AZIONE SISMICA ...........478

C7.3 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA ............................................................478

C.7.3.3 ANALISI LINEARE DINAMICA O STATICA

C7.3.3.1 Analisi lineare dinamica .................................................................................. 481

C7.3.3.2 Analisi lineare statica ...................................................................................... 484

C.7.3.4 ANALISI NON LINEARE DINAMICA O STATICA

C7.3.4.1 Analisi non lineare statica ............................................................................... 485

C7.3.4.2 Analisi non lineare dinamica .......................................................................... 487

C7.3.5 RISPOSTA ALLE DIVERSE COMPONENTI DELL’AZIONE SISMICA ED ALLA VARIABILITA' SPAZIALE DEL MOTO ...............................................................488

C7.3.6 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE ULTIMI

000 INDICE della circolare.fm.fm Page 28 Wednesday, August 24, 2011 5:43 PM

– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617C7.3.6.3 Verifiche degli elementi non strutturali e degli impianti .............................. 489

C7.3.7 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO ................................. 490

C7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ........................................................................... 491

C7.4.4. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI ............. 495

C 7.4.4.1.1 Sollecitazioni di calcolo ............................................................................. 497

C7.4.4.2.1 Sollecitazioni di calcolo .............................................................................. 499

C 7.4.4.5.1 Sollecitazioni di calcolo ............................................................................. 502

C7.4.5. COSTRUZIONI CON MURATURA PREFABBRICATA

7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di struttura ........................................................... 505

C7.4.5.1.1 Strutture a telaio.......................................................................................... 505

C7.4.5.1.2 Strutture a pilastri isostatici....................................................................... 506

C7.4.6. DETTAGLI COSTRUTTIVI

7.4.6.2 Limitazioni geometriche

C7.4.6.1.2 Pilastri .......................................................................................................... 510

C7.4.6.2.1 Travi.............................................................................................................. 512

C7.5 COSTRUZIONI D’ACCIAIO .......................................................................................... 515

C.7.5.2 tipologie strutturali e fattori di struttura

C7.5.2.1 Tipologie strutturali ......................................................................................... 518

C.7.5.3 REGOLE DI PROGETTO GENRALIPER ELEMENTI STRUTTURALI DISSIPATIVI

C7.5.3.3 Collegamenti in zone dissipative .................................................................. 520

C.7.5.4 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE

C7.5.4.5 Pannelli nodali ................................................................................................ 523

C7.5.5 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI CONCENTRICI ............................................................................. 525

C7.5.6 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURA CON CONTROVENTI ECCENTRICI ................................................ 527

C7.6 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ..................................... 529

C.7.6.4. CRITERI DI PROGETTO E DETTAGLI PER STRUTTURE DISSIPATIVE

C7.6.4.3 Collegamenti composti nelle zone dissipative .............................................. 532

C7.6.4.3.1 Modelli resistenti per la soletta soggetta a compressione ..................... 532

C7.6.4.3.2 Resistenza dei pannelli d'anima delle colonne composte ...................... 535

C7.6.6 REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE ...................................... 540

C7.6.7 CONTROVENTI CONCENTRICI ............................................................................. 542

C7.6.8 CONTROVENTI ECCENTRICI ................................................................................ 542

C7.8 COSTRUZIONI DI MURATURA ................................................................................... 548

C7.8.1 REGOLE GENERALI

C7.8.1.1 Premessa .......................................................................................................... 548

C7.8.1.5 Metodi di analisi

C7.8.1.5.1 Generalità..................................................................................................... 551

C7.8.1.5.4 Analisi statica non lineare .......................................................................... 552

C7.8.4 STRUTTURE MISTE CON PARETI IN MURATURAORDINARIA O ARMATA .................................................................................................... 559

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17 C7.10 COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE

C7.10.1 SCOPO ...................................................................................................................571

C7.10.2 REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO ...........574

C7.10.3 CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI ............575

C7.10.4 INDICAZIONI PROGETTUALI

C7.10.4.1 Indicazioni riguardanti i dispositivi .............................................................. 576

C7.10.4.2 Controllo di movimenti indesiderati ............................................................. 577

C7.10.4.3 Controllo degli spostamenti sismici differenziali del terreno .................... 578

C7.10.4.4 Controllo degli spostamenti relativi al terreno ed alle costruzioni circostanti ....................................................................................... 579

C.7.10.5 MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALE

C7.10.5.1 Proprietà del sistema di isolamento ............................................................ 580

C7.10.5.2 Modellazione .................................................................................................. 582

C7.10.5.3 Analisi ............................................................................................................. 582

C7.10.5.3.1 Analisi lineare statica ................................................................................ 585

C7.10.5.3.2 Analisi lineare dinamica ............................................................................ 586

C.7.10.6 VERIFICHE

C7.10.6.1 Verifiche agli stati limite di esercizio ........................................................... 587

C7.10.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi

C7.10.6.2.1 Verifiche allo SLV .......................................................................................588

C7.10.6.2.2 Verifiche allo SLC ......................................................................................589

C7.10.7 ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ ..........................590

C7.10.8 ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO ........................................591

C.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICI

C.7.11.3 RISPOSTA SISMICA E STABILITÀ DEL SITO

C7.11.3.1 Risposta sismica locale ................................................................................ 592

C7.11.3.1.1 Indagini specifiche..................................................................................... 593

C7.11.3.1.2 Analisi numeriche di risposta sismica locale ......................................... 593

C7.11.3.1.2.1 Scelta della schematizzazione geometrica e definizione del modello geotecnico di sottosuolo ............................................................................ 593

C7.11.3.1.2.2 Definizione delle azioni sismiche di ingresso ......................................... 594

C7.11.3.1.2.3 Scelta della procedura di analisi............................................................. 594

C7.11.3.4 Stabilità nei confronti della liquefazione ....................................................595

C7.11.3.5 Stabilità dei pendii ........................................................................................598

C7.11.4 FRONTI DI SCAVO E RILEVATI ....................................................................... 601

C7.11.5 FONDAZIONI ...................................................................................................... 603

C.7.11.5.3 Verifiche allo Stato Limite Ultimo (SLU) e allo Stato Limite di Danno (SLD)

C7.11.5.3.1 Fondazioni superficiali ...............................................................................605

C.7.11.6 OPERE DI SOSTEGNO

C7.11.6.2 Muri di sostegno ...........................................................................................608

C7.11.6.3 Paratie ............................................................................................................610

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617C8. COSTRUZIONI ESISTENTI .............................................................................................. 615

C8.1 OGGETTO .................................................................................................................... 616

C8.2 CRITERI GENERALI .................................................................................................... 617

C8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA .......................................................................... 619

C8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI ................................................................... 622

C8.4.1. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ...................................................................... 623

C8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO ..................................................................... 624

C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE ............................................................ 624

C8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI

C8.5.1 ANALISI STORICO-CRITICA ................................................................................. 625

C8.5.2 RILIEVO .................................................................................................................. 626

C8.5.3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI ........................................ 627

C8.5.4 LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA ................................... 627

C8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE ............ 628

C8.7.1 COSTRUZIONI IN MURATURA .............................................................................. 629

C8.7.1.1 Requisiti di sicurezza....................................................................................... 629

C8.7.1.2 Azione sismica ................................................................................................. 630

C8.7.1.3 Combinazione delle azioni .............................................................................. 630

C8.7.1.4 Metodi di analisi globale e criteri di verifica .................................................. 630

C8.7.1.5 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in muratura ........................ 631

C8.7.1.6 Metodi di analisi dei meccanismi locali ......................................................... 632

C8.7.1.7 Edifici semplici ................................................................................................. 632

C8.7.1.8 Criteri per la scelta dell’intervento ................................................................. 632

C8.7.1.9 Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in muratura ............................... 632

C8.7.2 COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO O IN ACCIAIO ....................................... 633

C8.7.2.1 Requisiti di sicurezza ....................................................................................... 633

C8.7.2.2 Azione sismica ................................................................................................. 634

C8.7.2.3 Combinazione delle azioni .............................................................................. 634

C8.7.2.4 Metodi di analisi e criteri di verifica ............................................................... 634

C8.7.2.5 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in cemento armato ........... 636

C8.7.2.6 Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in cemento armato ................... 638

C8.7.2.7 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in acciaio ........................... 638

C8.7.3 EDIFICI MISTI ......................................................................................................... 639

C8.7.4 CRITERI E TIPI D’INTERVENTO ............................................................................ 641

C8.7.5 PROGETTO DELL’INTERVENTO .......................................................................... 641

C.9 COLLAUDO STATICO

C9.1 PRESCRIZIONI GENERALI ......................................................................................... 644

C9.2 PROVE DI CARICO ...................................................................................................... 646

C9.2.1 STRUTTURE PREFABBRICATE ........................................................................... 647

C9.2.2 PONTI STRADALI ................................................................................................... 648

C9.2.3 PONTI FERROVIARI ............................................................................................... 649

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –N

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17 C9.2.4 PONTI STRADALI E FERROVIARI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE .....649

C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO .......................................................................................651

C10.1 CARATTERISTICHE GENERALI ...............................................................................652

C10.2 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO ..........656

C.11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ..................................................659

C11.1 GENERALITÀ ..............................................................................................................661

C11.2 CALCESTRUZZO

C.11.2.1 SPECIFICHE PER IL CALCESTRUZZO ..............................................................665

C11.2.3 VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA RESISTENZA .......................................666

C11.2.4 PRELIEVO DEI CAMPIONI ...................................................................................666

C11.2.5 CONTROLLO DI ACCETTAZIONE .......................................................................667

C11.2.5.3 Prescrizioni comuni per entrambi i criteri di controllo .............................. 669

C11.2.6 CONTROLLO DELLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA ...........670

C11.2.7 PROVE COMPLEMENTARI ..................................................................................672

C11.2.8 PRESCRIZIONI RELATIVE AL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO ...............................................673

C11.3 ACCIAIO

C11.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO

C11.3.1.1 Controlli .......................................................................................................... 680

C11.3.1.2 Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione ..... 682

C11.3.1.5 Forniture e documentazione di accompagnamento ................................... 685

C11.3.2 ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO

C11.3.21 Acciaio per cemento armato B450C .............................................................. 688

C11.3.2.2 Acciaio per cemento armato B450A ............................................................. 689

C11.3.2.3 Accertamento delle proprietà meccaniche .................................................. 690

C11.3.2.4 Caratteristiche dimensionali e di impiego ................................................... 691

C11.3.2.5 Reti e tralicci elettrosaldati ........................................................................... 692

C11.3.2.10 Procedure di controllo per acciai da cemento armato ordinario - barre e rotoli

C11.3.2.10.3 Controlli nei centri di trasformazione. ................................................... 697

C11.3.2.10.4 Controlli di accettazione in cantiere ...................................................... 700

C11.3.2.10.5 Prove di aderenza .................................................................................... 701

C11.3.4 ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E PER STRUTTURE COMPOSTE

C11.3.4.6 Bulloni e chiodi .............................................................................................. 715

C.11.3.4.11.2 Controlli nei centri di trasformazione

C11.3.4.11.2.1 Centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo...... 720

C11.4 MATERIALI DIVERSI DALL'ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO .......................................723

C11.5 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESIE TIRANTI DI ANCORAGGIO

C11.5.1 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST TESI ......................................724

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– SOMMARIO DELLA CIRCOLARE –

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617C11.5.2 TIRANTI DI ANCORAGGIO .................................................................................. 724

C11.6 APPOGGI STRUTTURALI ......................................................................................... 725

C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO

C.11.7.1 GENERALITÀ ...................................................................................................... 726

C11.7.2 LEGNO MASSICCIO ............................................................................................. 729

C11.7.3 LEGNO STRUTTURALE CON GIUNTI A DITA ................................................... 730

C11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO ..................................................................... 730

C11.7.6 ALTRI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO ......................................................... 732

C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE ................................. 733

C11.8 COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A E C.A.P.

C11.8.1 GENERALITÀ ....................................................................................................... 736

C11.8.3 CONTROLLO DI PRODUZIONE .......................................................................... 738

C11.9 DISPOSITIVI ANTISISMICI ........................................................................................ 742

C11.9.1 TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI ................................................................................ 743

C11.9.2 PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE .................................................................... 746

C11.9.3 PROCEDURA DI ACCETTAZIONE ...................................................................... 747

C11.9.4 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO LINEARE .................................................. 748

C11.9.4.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ......................................................... 749

C11.9.5 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO NON LINEARE ......................................... 752

C11.9.5.1 Prove di accettazione sui materiali .............................................................. 752

C11.9.5.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ......................................................... 753

C11.9.5.3 Prove di accettazione sui dispositivi ........................................................... 753

C11.9.6 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO VISCOSO .................................................. 754

C11.9.6.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ......................................................... 755

C11.9.7 ISOLATORI ELASTOMERICI ............................................................................... 757

C11.9.7.1 Prove di accettazione sui materiali .............................................................. 759

C11.9.7.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ......................................................... 760

C11.9.7.3 Prove di accettazione sui dispositivi ........................................................... 761

C.11.10 MURATURA PORTANTE

C11.10.1 ELEMENTI PER MURATURA ............................................................................ 766

C11.10.1.1 Prove di Accettazione .................................................................................. 767

C11.10.1.1.1 Resistenza a compressione degli elementi resistenti artificiali o naturali.............................................................. 768

C11.10.3 DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI DELLA MURATURA ....... 770

C11.10.3.2 Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali

C11.10.3.2.1 Determinazione sperimentale della resistenza a taglio ....................... 773

C12. RIFERIMENTI TECNICI .................................................................................................. 775

CA - ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA ...................................................................................................... 781

C7A (APPENDICE AL § C7) ................................................................................................. 785

C7A.10. (APPENDICE AL § C7.10) COSTRUZIONI CON ISOLAMENTOE/O DISSIPAZIONE .............................................................................................................. 785

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17 Glossario..............................................................................................................................785

C7A.10.1 SCOPO ................................................................................................................787

C7A.10.2 REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO ..... 788

C7A.10.3 CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI ...... 788

C7A.10.4 INDICAZIONI PROGETTUALI ......................................................................... 789

C7A.10.4.1 Indicazioni riguardanti i dispositivi e il sistema dissipativo ..................789

C7A.10.4.2 Controllo di movimenti indesiderati .........................................................790

C7A.10.5 MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALE .............................................. 791

C7A.10.5.1 Proprietà del sistema di dissipazione di energia ....................................791

C7A.10.5.2 Analisi ..........................................................................................................792

C7A.10.5.2.1 Analisi Lineari .......................................................................................792

C7A.10.5.2.2 Analisi non lineari .................................................................................793

C7A.10.6 VERIFICHE ...................................................................................................... 793

C7A.10.6.1 Verifiche agli stati limite di esercizio ........................................................793

C7A.10.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi ..................................................................793

C7A.10.7 ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ .................... 793

C7A.10.8 ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO ................................. 794

C8A (APPENDICE AL CAP. C8) ...........................................................................................795

C8A.1 STIMA DEI LIVELLI DI CONOSCENZA E DEI FATTORI DI CONFIDENZA ..........795

C8A.1.A COSTRUZIONI IN MURATURA: DATI NECESSARI E IDENTIFICAZIONE DEL LIVELLO DI CONOSCENZA ................................................................................... 795

C8A.1.A.1 Costruzioni in muratura: geometria ...........................................................795

C8A.1.A.2 Costruzioni in muratura: dettagli costruttivi .............................................795

C8A.1.A.3 Costruzioni in muratura: proprietà dei materiali ......................................796

C8A.1.A.4 Costruzioni in muratura: livelli di conoscenza .........................................797

C8A.1.B COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO O IN ACCIAIO: DATI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE .................................................................. 798

C8A.1.B.1 Costruzioni in calcestruzzo armato e in acciaio: generalità ....................798

C8A.1.B.2 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio: dati richiesti ...............798

C8A.1.B.3 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio:livelli di conoscenza ......................................................................................................799

C8A.1.B.4 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio:fattori di confidenza ......................................................................................................803

C8A.1.B.5 Indicazioni supplementari per edifici in calcestruzzo armato .................803

C8A.1.B.6 Indicazioni supplementari per edifici in acciaio .......................................804

C8A.2. TIPOLOGIE E RELATIVI PARAMETRI MECCANICI DELLE MURATURE ..........804

C8A.3. AGGREGATI EDILIZI ..............................................................................................807

C8A.3.1 VERIFICA GLOBALE SEMPLIFICATA PER GLI EDIFICIIN AGGREGATI EDILIZI .................................................................................................. 808

C8A.4. ANALISI DEI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO IN EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA ..............................................................................809

C8A.4.1 ANALISI CINEMATICA LINEARE ..................................................................... 809

C8A.4.2 ANALISI CINEMATICA NON LINEARE ............................................................ 810

C8A.4.2.1 Relazione tra il moltiplicatore e lo spostamento .................................... 810

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617C8A.4.2.2 Valutazione della curva di capacità (oscillatore equivalente) ................... 811

C8A.4.2.3 Verifiche di sicurezza .................................................................................... 812

C8A.5. CRITERI PER GLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTODI EDIFICI IN MURATURA ................................................................................................. 814

C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI COLLEGAMENTI ......... 814

C8A.5.2 INTERVENTI SUGLI ARCHI E SULLE VOLTE ................................................. 816

C8A.5.3 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE L'ECCESSIVA DEFORMABILITÀDEI SOLAI ........................................................................................................................ 816

C8A.5.4 INTERVENTI IN COPERTURA .......................................................................... 817

C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI ................................................................................................. 817

C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI MASCHI MURARI ........................................................................ 817

C8A.5.7 INTERVENTI SU PILASTRI E COLONNE ........................................................ 819

C8A.5.8 INTERVENTI VOLTI A RINFORZARE LE PARETI INTORNOALLE APERTURE ............................................................................................................ 819

C8A.5.9 INTERVENTI ALLE SCALE ............................................................................... 819

C8A.5.10 INTERVENTI VOLTI AD ASSICURARE I COLLEGAMENTIDEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI ......................................................................... 819

C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE ....................................................................... 820

C8A.5.12 REALIZZAZIONE DI GIUNTI SISMICI ............................................................. 820

C8A.6. VALUTAZIONE DELLE ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTIDI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO E ACCIAIO ........................................... 821

C8A.6.1 ELEMENTI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO .......................... 821

C8A.6.2 ELEMENTI DI STRUTTURE IN ACCIAIO ......................................................... 822

C8A.7. MODELLI DI CAPACITÀ PER IL RINFORZO DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO ARMATO .......................................................................................... 823

C8A.7.1 INCAMICIATURA IN C.A. .................................................................................... 823

C8A.7.2 INCAMICIATURA IN ACCIAIO .......................................................................... 824

C8A.7.2.1 Aumento della resistenza a taglio .............................................................. 824

C8A.7.2.2 Azione di confinamento .............................................................................. 824

C8A.7.2.3 Miglioramento della giunzioni per aderenza ............................................. 825

C8A.7.3 PLACCATURA E FASCIATURA IN MATERIALI COMPOSITI ......................... 825

C8A.8. INDICAZIONI AGGIUNTIVE RELATIVE AI PONTI ESISTENTI ......................... 825

C8A.8.1 AZIONE SISMICA .............................................................................................. 825

C8A.8.2 CRITERI GENERALI .......................................................................................... 825

C8A.8.3 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI ......................................................... 826

C8A.8.4 LIVELLO DI CONOSCENZA E FATTORE DI CONFIDENZA ........................... 826

C8A.8.5 MODELLO STRUTTURALE .............................................................................. 826

C8A.8.6 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA ................................................. 827

C8A.8.6.1 Analisi lineare (statica o dinamica) ............................................................ 827

C8A.8.6.2 Analisi lineare statica .................................................................................. 827

C8A.8.6.3 Analisi non lineare statica .......................................................................... 827

C8A.8.6.4 Verifica dei meccanismi duttili ................................................................... 828

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17 C8A.8.6.5 Verifica dei meccanismi fragili ....................................................................828

C8A.8.7 FONDAZIONI E SPALLE .................................................................................. 829

C8A.9. INDICAZIONI AGGIUNTIVE PER GLI ELEMENTI NON STRUTTURALI E GLI IMPIANTI SOGGETTI AD AZIONI SISMICHE ......................................................... 829

C8A.9.1 INDIVIDUAZIONE DEI COMPONENTI NON STRUTTURALICHE RICHIEDONO UNA VALUTAZIONE SISMICA .....................................................829

C8A.9.2 CRITERI DI PROGETTAZIONE E AZIONI DI VERIFICA ................................830

C8A.9.3 RACCOMANDAZIONI AGGIUNTIVE PER LA LIMITAZIONE DEL RISCHIO DI FUORIUSCITE INCONTROLLATEDI GAS A CAUSA DEL SISMA ......................................................................................830

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Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni

Pubblicato sul S.O. n. 30 alla Gazzetta Ufficiale del 29 febbraio 2008

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

di concerto con

IL MINISTRO DELL’INTERNO

e con

IL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Vista la legge 5 novembre 1971, n. 1086, recante norme per la disciplina delle opere in conglo-merato cementizio armato, normale e precompresso e da struttura metallica;

Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, recante provvedimenti per le costruzioni con particolari pre-scrizioni per le zone sismiche;

Vista la legge 21 giugno 1986, n. 317 recante «Procedura di informazione nel settore delle normee regolamentazioni tecniche delle regole relative ai servizi della società dell’informazione inattuazione della direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998,modificata dalla direttiva 98/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 luglio 1998»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, recante «Regolamento diattuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione»;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento di funzioni e compitiamministrativi allo Stato, alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 mar-zo 1997, n. 59;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, testo unico delle disposi-zioni legislative e regolamentari in materia edilizia;

Vista la legge 17 luglio 2004, n. 186, di conversione del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136ed in particolare l’art. 5, comma 1, che prevede la redazione, da parte del Consiglio superiore deilavori pubblici, di concerto con il Dipartimento della protezione civile, di normative tecniche,anche per la verifica sismica ed idraulica, relative alle costruzioni, nonché per la progettazione,la costruzione e l’adeguamento, anche sismico ed idraulico, delle dighe di ritenuta, dei ponti edelle opere di fondazione e sostegno dei terreni, per assicurare uniformi livelli di sicurezza;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005, con il qualesono state approvate le «Norme tecniche per le costruzioni»;

Visto l’art. 14-undevicies del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115, convertito, con modificazio-ni, in legge 17 agosto 2005, n. 168, che inserisce il comma 2-bis all’art. 5 del citato decreto-legge28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, il qualeprevede che «al fine di avviare una fase sperimentale di applicazione delle norme tecniche di cuial comma 1, è consentita, per un periodo di diciotto mesi dalla data di entrata in vigore delle stes-se, la possibilità di applicazione, in alternativa, della normativa precedente sulla medesima mate-ria, di cui alla legge 5 novembre 1971, n. 1086, e alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, e relativenorme di attuazione, fatto salvo, comunque, quanto previsto dall’applicazione del regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246»,

Considerata la necessità di procedere al previsto aggiornamento biennale delle «Norme tecniche

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17 per le costruzioni» di cui al citato decreto ministeriale 14 settembre 2005;

Visto il voto n. 74 con il quale l’Assemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblicinelle adunanze del 13 e 27 luglio 2007 si e’ espresso favorevolmente in ordine all’aggiornamentodelle «Norme tecniche per le costruzioni», di cui al citato decreto ministeriale 14 settembre 2005;

Vista la nota del 7 agosto 2007, n. 2262, con la quale il Presidente del Consiglio superiore deilavori pubblici ha trasmesso all’Ufficio legislativo del Ministero delle infrastrutture il suddettoaggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni» licenziato dall’Assemblea generale delConsiglio superiore dei lavori pubblici;

Visto l’art. 52 del citato decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che dispo-ne che in tutti i comuni della Repubblica le costruzioni sia pubbliche sia private debbono essererealizzate in osservanza delle norme tecniche riguardanti i vari elementi costruttivi fissate condecreti del Ministro per le infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’interno qualora le normetecniche riguardino costruzioni in zone sismiche;

Visti gli articoli 54 e 93 del citato decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e l’art. 83 del decretodel Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, i quali prevedono che l’esercizio di alcunefunzioni mantenute allo Stato, quali la predisposizione della normativa tecnica nazionale per leopere in cemento armato e in acciaio e le costruzioni in zone sismiche, nonché i criteri generaliper l’individuazione delle zone sismiche, sia realizzato di intesa con la Conferenza unificata, tra-mite decreti del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’interno;

Visto il concerto espresso dal capo del Dipartimento della protezione civile, espresso con notaprot. n. DPC/CG/75468 del 12 dicembre 2007, ai sensi del citato art. 5, comma 2, della legge 17luglio 2004, n. 186, di conversione del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136;

Visto il concerto espresso dal Ministro dell’interno con nota prot. n. 30-18/A-4-bis del 18 dicem-bre 2007, ai sensi dell’art. 1, comma 1, del citato art. 52 del decreto del Presidente della Repub-blica 6 giugno 2001, n. 380;

Vista l’intesa con la Conferenza unificata resa nella seduta del 20 dicembre 2007, ai sensi deicitati articoli 54 e 93 del decreto legislativo n. 112/1998 e 83 del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 380/2001;

Vista la nota prot. n. 76703 del 21 dicembre 2007, con la quale il Ministero dello sviluppo eco-nomico ha comunicato la notifica 2007/0513/I, contenente il parere circostanziato emessodall’Austria ai sensi dell’art. 9.2 della direttiva 98/34/CE, secondo il quale la misura propostapresenterebbe aspetti che possono eventualmente creare ostacoli alla libera circolazione dei ser-vizi o alla libertà di stabilimento degli operatori di servizi nell’ambito del mercato interno;

Considerato che l’emissione di un parere circostanziato da parte di uno Stato membro determinail rinvio dell’adozione del provvedimento contenente le regole tecniche di quattro mesi a decor-rere dalla data in cui la Commissione ha ricevuto la comunicazione del progetto di regola tecnica,termine fissato al 20 marzo 2008, e comporta l’obbligo di riferire alla Commissione sul seguitoche si intende dare al parere stesso;

Ritenuto, tuttavia, di procedere all’approvazione tecniche per le costruzioni, ad esclusione delletabelle 4.4.III e 4.4.IV e del Capitolo 11.7, concernenti il legno, oggetto del parere circostanziatosopra citato, in considerazione dell’urgente ed indefettibile aggiornamento delle Norme tecnichedi cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005;

DECRETA:

Art. 1

E’ approvato il testo aggiornato delle norme tecniche per le costruzioni, di cui alla legge 5novembre 1971, n. 1086, alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, al decreto del Presidente della Repub-blica 6 giugno 2001, n. 380, ed alla legge 27 luglio 2004, n. 186, di conversione del decreto-legge

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61728 maggio 2004, n. 136, allegato al presente decreto, ad eccezione delle tabelle 4.4.III e 4.4.IV e

del Capitolo 11.7. Le presenti norme sostituiscono quelle approvate con il decreto ministeriale14 settembre 2005.

Art. 2

Le norme tecniche di cui all’art. 1 entrano in vigore trenta giorni dopo la pubblicazione del pre-sente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto ed i relativi allegati sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblicaitaliana. Roma, 14 gennaio 2008

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617PREMESSA

Le presenti Norme tecniche per le costruzioni sono emesse ai sensi delle leggi 05.11.1971, n.1086, e 02.02.1974, n. 64, così come riunite nel Testo Unico per l’Edilizia di cui al D.P.R.06.06.2001, n. 380, e dell’art. 5 del decreto legge 28.05.2004, n. 136, convertito in legge, conmodificazioni, dall’art. 1 della legge 27.07.2004, n. 186 e ss. mm. ii.. Esse raccolgono in un unicoorganico testo le norme prima distribuite in diversi decreti ministeriali.

1 OGGETTO

Le presenti Norme tecniche per le costruzioni definiscono i principi per il progetto, l’esecuzionee il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisitiessenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità.

Esse forniscono quindi i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere uti-lizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale,trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere.

Circa le indicazioni applicative per l’ottenimento delle prescritte prestazioni, per quanto nonespressamente specificato nel presente documento, ci si può riferire a normative di comprovatavalidità e ad altri documenti tecnici elencati nel Cap. 12. In particolare quelle fornite dagli Euro-codici con le relative Appendici Nazionali costituiscono indicazioni di comprovata validità e for-niscono il sistematico supporto applicativo delle presenti norme.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

ISTRUZIONI PER L’APPLICAZIONEDELLE “Norme tecniche per le costruzioni”di cui al D.M. 14 gennaio 2008

INTRODUZIONE

Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008, recante “Norme Tecniche per le Costruzioni” (nel seguito indi-cate con NTC) raccoglie in forma unitaria le norme che disciplinano la progettazione, l’esecuzione edil collaudo delle costruzioni al fine di garantire, per stabiliti livelli sicurezza, la pubblica incolumità.

Il testo normativo, recependo le diverse osservazioni e suggerimenti di ordine tecnico pervenute dalmondo produttivo, scientifico e professionale, fornisce una serie di indicazioni inerenti le procedure dicalcolo e di verifica delle strutture, nonché regole di progettazione ed esecuzione delle opere, in lineacon i seguenti indirizzi:

- mantenimento del criterio prestazionale, per quanto consentito dall’esigenza di operatività dellanorma stessa;

- coerenza con gli indirizzi normativi a livello comunitario, sempre nel rispetto delle esigenze di sicu-rezza del Paese e, in particolare, coerenza di formato con gli Eurocodici, norme europee EN ormaiampiamente diffuse;

- approfondimento degli aspetti normativi connessi alla presenza delle azioni sismiche;

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17- approfondimento delle prescrizioni ed indicazioni relative ai rapporti delle opere con il terreno e, in

generale, agli aspetti geotecnici;

Le NTC risultano, quindi, così articolate:

Premessa

1. Oggetto della norma

2. Sicurezza e prestazioni attese

3. Azioni sulle costruzioni

4. Costruzioni civili e industriali

5. Ponti

6. Progettazione geotecnica

7. Progettazione in presenza di azioni sismiche

8. Costruzioni esistenti

9. Collaudo statico

10. Norme per le redazioni dei progetti esecutivi e delle relazioni di calcolo

11. Materiali e prodotti per uso strutturale

12. Riferimenti tecnici

In particolare:

Il Capitolo 2 individua i principi fondamentali per la valutazione della sicurezza, definendo altresì gliStati Limite Ultimi (SLU) e gli Stati Limite di Esercizio (SLE) per i quali devono essere effettuate leopportune verifiche sulle opere; introduce, inoltre, i concetti di Vita nominale di progetto, Classi d’usoe Vita di riferimento delle opere; classifica, infine, le possibili azioni agenti sulle costruzioni ed indicale diverse combinazioni delle stesse e le verifiche da eseguire.

Il Capitolo 3 codifica i modelli per la descrizione delle azioni agenti sulle strutture (pesi e carichi per-manenti, sovraccarichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della neve, azioni della tem-peratura, azioni eccezionali).

Il Capitolo 4 tratta le diverse tipologie di costruzioni civili ed industriali in funzione del materiale utiliz-zato (calcestruzzo, acciaio, legno, muratura, altri materiali).

Il Capitolo 5 disciplina i criteri generali e le indicazioni tecniche per la progettazione e l’esecuzionedei ponti stradali e ferroviari. Per i ponti stradali, oltre alle principali caratteristiche geometriche, defi-nisce le diverse possibili azioni agenti, con i diversi schemi di carico per quanto attiene le azioni varia-bili da traffico. Per i ponti ferroviari particolare attenzione è posta sui carichi ed i relativi effetti dinamici.Particolari e dettagliate prescrizioni sono, poi, fornite per le verifiche, sia agli SLU che agli SLE.

Il Capitolo 6 tratta il problema della progettazione geotecnica distinguendo, in particolare, il progettoe la realizzazione:

- delle opere di fondazione;

- delle opere di sostegno;

- delle opere in sotterraneo;

- delle opere e manufatti di materiali sciolti naturali;

- dei fronti di scavo;

- del miglioramento e rinforzo dei terreni e degli ammassi rocciosi;

- del consolidamento dei terreni interessanti opere esistenti, nonché la valutazione della sicurezzadei pendii e la fattibilità di opere che hanno riflessi su grandi aree.

Nell’articolazione del progetto vengono introdotte, distintamente, la modellazione geologica e lamodellazione geotecnica del sito i cui metodi e risultati delle indagini devono essere esaurientementeesposti e commentati, rispettivamente, nella “relazione geologica” e nella “relazione geotecnica”.Dopo le indicazioni relative alle verifiche agli stati limite, si fa un breve ma significativo cenno al meto-do osservazionale ed al monitoraggio del complesso opera-terreno. E’ introdotto, infine, un importante

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617paragrafo sui tiranti di ancoraggio, con le relative verifiche, regole di realizzazione e prove di carico.

Il Capitolo 7 tratta la progettazione in presenza di azioni sismiche ed introduce un importante para-grafo riguardante esplicitamente i criteri generali di progettazione e modellazione delle strutture, perla evidente riconosciuta importanza che assume nella progettazione la corretta modellazione dellestrutture, anche in relazione all’ormai inevitabile impiego dei programmi automatici di calcolo. Nelparagrafo inerente i metodi di analisi ed i criteri di verifica, viene opportunamente trattata, accanto aquella lineare, l’analisi non lineare. Sono, poi, fornite le disposizioni per il calcolo e le verifiche dellediverse tipologie di strutture (cemento armato, acciaio, miste acciaio-calcestruzzo, legno, muratura,ponti, opere e sistemi geotecnica).

Il Capitolo 8 affronta il delicato problema della costruzioni esistenti; dopo i criteri generali sulle diversetipologie di edifici e le variabili che consentono di definirne lo stato di conservazione, introduce ladistinzione fondamentale dei tre diversi tipi di intervento che possono essere effettuati su una costru-zione esistente:

- interventi di adeguamento, atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle NTC;

- interventi di miglioramento, atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente pur senza neces-sariamente raggiungere i livelli richiesti dalle NTC;

- riparazioni o interventi locali, che interessino elementi isolati e che comunque comportino unmiglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

Un ulteriore importante paragrafo riporta le disposizioni per la progettazione degli interventi in presen-za di azioni sismiche nelle diverse tipologie di edifici.

Il Capitolo 9 riporta le prescrizioni generali relative al collaudo statico delle opere e le responsabilitàdel collaudatore. Indicazioni sono fornite sulle prove di carico, con particolare attenzione alle prove dicarico su strutture prefabbricate e ponti.

Il Capitolo 10 tratta le regole generali per la redazione dei progetti strutturali e delle relazioni di cal-colo, ovvero della completezza della documentazione che caratterizza un buon progetto esecutivo.Qualora l’analisi strutturale e le relative verifiche siano condotte con l’ausilio di codici di calcolo auto-matico, un apposito paragrafo indica al progettista i controlli da effettuare sull’affidabilità dei codici uti-lizzati e l’attendibilità dei risultati ottenuti.

Il Capitolo 11 completa i contenuti tecnici delle norme fornendo le regole di qualificazione, certifica-zione ed accettazione dei materiali e prodotti per uso strutturale, rese coerenti con le procedure con-solidate del Servizio Tecnico Centrale e del Consiglio Superiore e le disposizioni comunitarie inmateria.

Il Capitolo 12, infine, segnala a titolo indicativo, alcuni dei più diffusi documenti tecnici che possonoessere utilizzati in mancanza di specifiche indicazioni, a integrazione delle norme in esame e perquanto con esse non in contrasto.

Nel seguito del presente documento sono illustrate le principali innovazioni delle NTC e fornite, lad-dove ritenute necessarie, specifiche istruzioni esplicative per la corretta applicazione delle normemedesime, al fine di facilitarne l’utilizzo da parte dei soggetti interessati a qualunque titolo (tecnici pro-gettisti, direttori dei lavori e/o collaudatori, imprese, produttori, enti di controllo, ecc.).

Si ripercorrono, quindi, i paragrafi delle NTC che si è ritenuto di dover in qualche modo integrareseguendo, per maggior chiarezza espositiva e di lettura, la medesima numerazione delle NTC, macon l’aggiunta della lettera C (Circolare). Qualora le indicazioni riportate non siano integrative delleNTC bensì additive ad esse, la numerazione loro attribuita prosegue quella utilizzata nel testo delleNTC, ma sempre con l’aggiunta della lettera C.

Alle formule, figure e tabelle riportate solo nel presente documento viene data una numerazione pre-ceduta dalla lettera C, della quale sono prive se compaiono anche nelle NTC.

Per i riferimenti al testo delle NTC, il relativo numero di paragrafo è generalmente seguito dalle parole“delle NTC”.

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2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI

Le opere e le componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate e soggette amanutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamentesostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle presenti norme.

La sicurezza e le prestazioni di un’opera o di una parte di essa devono essere valutate in relazioneagli stati limite che si possono verificare durante la vita nominale. Stato limite è la condizionesuperata la quale l’opera non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata.

In particolare, secondo quanto stabilito nei capitoli specifici, le opere e le varie tipologie struttu-rali devono possedere i seguenti requisiti:

- sicurezza nei confronti di stati limite ultimi (SLU): capacità di evitare crolli, perdite di equili-brio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano compromettere l’incolumità delle personeovvero comportare la perdita di beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali, ovve-ro mettere fuori servizio l’opera;

- sicurezza nei confronti di stati limite di esercizio (SLE): capacità di garantire le prestazionipreviste per le condizioni di esercizio;

- robustezza nei confronti di azioni eccezionali: capacità di evitare danni sproporzionati rispet-to all’entità delle cause innescanti quali incendio, esplosioni, urti.

Il superamento di uno stato limite ultimo ha carattere irreversibile e si definisce collasso.

Il superamento di uno stato limite di esercizio può avere carattere reversibile o irreversibile.

Per le opere esistenti è possibile fare riferimento a livelli di sicurezza diversi da quelli delle nuoveopere ed è anche possibile considerare solo gli stati limite ultimi. Maggiori dettagli sono dati alCap. 8.

La durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materia-li e delle strutture, proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durantetutta la vita dell’opera, deve essere garantita attraverso una opportuna scelta dei materiali e unopportuno dimensionamento delle strutture, comprese le eventuali misure di protezione e manu-tenzione. I prodotti ed i componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere chiaramenteidentificati in termini di caratteristiche meccanico-fisico-chimiche indispensabili alla valutazio-ne della sicurezza e dotati di idonea qualificazione, così come specificato al Cap. 11.

I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere previste dalle presenti norme, devo-no essere sottoposti a procedure e prove sperimentali di accettazione. Le prove e le procedure diaccettazione sono definite nelle parti specifiche delle presenti norme riguardanti i materiali.

La fornitura di componenti, sistemi o prodotti, impiegati per fini strutturali, deve essere accom-pagnata da un manuale di installazione e di manutenzione da allegare alla documentazionedell’opera. I componenti, sistemi e prodotti, edili od impiantistici, non facenti parte del comples-so strutturale, ma che svolgono funzione statica autonoma, devono essere progettati ed installatinel rispetto dei livelli di sicurezza e delle prestazioni di seguito prescritti.

Le azioni da prendere in conto devono essere assunte in accordo con quanto stabilito nei relativicapitoli delle presenti norme. In mancanza di specifiche indicazioni, si dovrà fare ricorso adopportune indagini, eventualmente anche sperimentali, o a normative di comprovata validità.

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17 CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

Nel Cap. 2 delle NTC sono illustrati i principi fondamentali alla base delle disposizioni applicative trat-tate nei capitoli successivi.

L’impostazione scientifica e le modalità della trattazione sono state rese il più possibile coerenti con ilformato degli Eurocodici, ai quali è possibile fare riferimento per gli eventuali approfondimenti neces-sari.

Le norme precisano che la sicurezza e le prestazioni di una struttura o di una parte di essa devonoessere valutate in relazione all’insieme degli stati limite che verosimilmente si possono verificaredurante la vita normale. Prescrivono inoltre che debba essere assicurata una robustezza nei confrontidi azioni eccezionali.

2.2 STATI LIMITE

2.2.1 STATI LIMITE ULTIMI (SLU)

I principali Stati Limite Ultimi, di cui al § 2.1, sono elencati nel seguito:

a) perdita di equilibrio della struttura o di una sua parte;

b) spostamenti o deformazioni eccessive;

c) raggiungimento della massima capacità di resistenza di parti di strutture, collegamenti, fon-dazioni;

d) raggiungimento della massima capacità di resistenza della struttura nel suo insieme;

e) raggiungimento di meccanismi di collasso nei terreni;

f) rottura di membrature e collegamenti per fatica;

g) rottura di membrature e collegamenti per altri effetti dipendenti dal tempo;

h) instabilità di parti della struttura o del suo insieme;

Altri stati limite ultimi sono considerati in relazione alle specificità delle singole opere; in pre-senza di azioni sismiche, gli Stati Limite Ultimi sono quelli precisati nel § 3.2.1.

2.2.2 STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE)

I principali Stati Limite di Esercizio, di cui al § 2.1, sono elencati nel seguito:

a) danneggiamenti locali (ad es. eccessiva fessurazione del calcestruzzo) che possano ridurre ladurabilità della struttura, la sua efficienza o il suo aspetto;

b) spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso della costruzione, la sua efficienza e ilsuo aspetto;

c) spostamenti e deformazioni che possano compromettere l’efficienza e l’aspetto di elementinon strutturali, impianti, macchinari;

d) vibrazioni che possano compromettere l’uso della costruzione;

e) danni per fatica che possano compromettere la durabilità;

f) corrosione e/o eccessivo degrado dei materiali in funzione dell’ambiente di esposizione;

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617Altri stati limite sono considerati in relazione alle specificità delle singole opere; in presenza di

azioni sismiche, gli Stati Limite di Esercizio sono quelli precisati nel § 3.2.1.

2.2.3 VERIFICHE

Le opere strutturali devono essere verificate:

a) per gli stati limite ultimi che possono presentarsi, in conseguenza alle diverse combinazionidelle azioni;

b) per gli stati limite di esercizio definiti in relazione alle prestazioni attese.

Le verifiche di sicurezza delle opere devono essere contenute nei documenti di progetto, con rife-rimento alle prescritte caratteristiche meccaniche dei materiali e alla caratterizzazione geotecnicadel terreno, dedotta in base a specifiche indagini. La struttura deve essere verificata nelle fasiintermedie, tenuto conto del processo costruttivo; le verifiche per queste situazioni transitoriesono generalmente condotte nei confronti dei soli stati limite ultimi.

Per le opere per le quali nel corso dei lavori si manifestino situazioni significativamente difformida quelle di progetto occorre effettuare le relative necessarie verifiche.

2.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

Per la valutazione della sicurezza delle costruzioni si devono adottare criteri probabilistici scien-tificamente comprovati. Nel seguito sono normati i criteri del metodo semiprobabilistico agli sta-ti limite basati sull’impiego dei coefficienti parziali di sicurezza, applicabili nella generalità deicasi; tale metodo è detto di primo livello. Per opere di particolare importanza si possono adottaremetodi di livello superiore, tratti da documentazione tecnica di comprovata validità.

Nel metodo semiprobabilistico agli stati limite, la sicurezza strutturale deve essere verificata tra-mite il confronto tra la resistenza e l’effetto delle azioni. Per la sicurezza strutturale, la resistenzadei materiali e le azioni sono rappresentate dai valori caratteristici, Rki e Fkj definiti, rispettiva-mente, come il frattile inferiore delle resistenze e il frattile (superiore o inferiore) delle azioni cheminimizzano la sicurezza. In genere, i frattili sono assunti pari al 5%. Per le grandezze con piccolicoefficienti di variazione, ovvero per grandezze che non riguardino univocamente resistenze oazioni, si possono considerare frattili al 50% (valori mediani).

Per la sicurezza di opere e sistemi geotecnici, i valori caratteristici dei parametri fisico-meccanicidei terreni sono definiti nel § 6.2.2.

La verifica della sicurezza nei riguardi degli stati limite ultimi di resistenza si effettua con il“metodo dei coefficienti parziali” di sicurezza espresso dalla equazione formale:

dove

Rd è la resistenza di progetto, valutata in base ai valori di progetto della resistenza dei mate-riali e ai valori nominali delle grandezze geometriche interessate;

Ed è il valore di progetto dell’effetto delle azioni, valutato in base ai valori di progetto Fdj =Fkj · Fj delle azioni come indicato nel § 2.5.3, o direttamente Edj =EkjEj.

I coefficienti parziali di sicurezza, Mi e Fj, associati rispettivamente al materiale i-esimo eall’azione j-esima, tengono in conto la variabilità delle rispettive grandezze e le incertezze rela-tive alle tolleranze geometriche e alla affidabilità del modello di calcolo.

d dR E≥ (2.2.1)

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17 La verifica della sicurezza nei riguardi degli stati limite di esercizio si esprime controllandoaspetti di funzionalità e stato tensionale.

2.4 VITA NOMINALE, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO

2.4.1 VITA NOMINALE

La vita nominale di un’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura,purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale èdestinata. La vita nominale dei diversi tipi di opere è quella riportata nella Tab. 2.4.I e deve essereprecisata nei documenti di progetto..

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C2.4.1VITA NOMINALE

La Vita nominale (VN) di una costruzione, così come definita al § 2.4.1 delle NTC, è la durata alla qualedeve farsi espresso riferimento in sede progettuale, con riferimento alla durabilità delle costruzioni,nel dimensionare le strutture ed i particolari costruttivi, nella scelta dei materiali e delle eventuali appli-cazioni e delle misure protettive per garantire il mantenimento della resistenza e della funzionalità.

Nelle previsioni progettuali dunque, se le condizioni ambientali e d’uso sono rimaste nei limiti previsti,non prima della fine di detto periodo saranno necessari interventi di manutenzione straordinaria perripristinare le capacità di durata della costruzione.

L’effettiva durata della costruzione non è valutabile in sede progettuale, venendo a dipendere da even-ti futuri fuori dal controllo del progettista. Di fatto, la grande maggioranza delle costruzioni ha avuto edha, anche attraverso successivi interventi di ripristino manutentivo, una durata effettiva molto maggio-re della vita nominale quantificata nelle NTC.

Con riferimento alla tabella 2.4.1 si evidenzia che, ai sensi e per gli effetti del Decreto del Capo Dipar-timento della Protezione Civile n. 3685 del 21 ottobre 2003 il carattere strategico di un’opera o la suarilevanza per le conseguenze di un eventuale collasso, sono definiti dalla classe d’uso.

Tabella 2.4.I - Vita nominale VN per diversi tipi di opere

TIPI DI COSTRUZIONE Vita Nominale VN (in anni)

1 Opere provvisorie - Opere provvisionali - Strutture in fase costruttivaa

a. Le verifiche sismiche di opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono omettersi quando le relativedurate previste in progetto siano inferiori a 2 anni.

10

2Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale 50

3Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica

100

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6172.4.2 CLASSI D’USO

In presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operati-vità o di un eventuale collasso, le costruzioni sono suddivise in classi d’uso così definite:

Classe I: Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.

Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi perl’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attività nonpericolose per l’ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti inClasse d’uso III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochisituazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.

Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività peri-colose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Pontie reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevan-ti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.

Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimentoalla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività parti-colarmente pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A o B, di cui al D.M. 5novembre 2001, n. 6792, “Norme funzionali e geometriche per la costruzione dellestrade", e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghidi provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie diimportanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmentedopo un evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a impiantidi produzione di energia elettrica.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C2.4.2 CLASSI D’USO

Per quanto riguarda le classi d’uso III e IV, definizioni più dettagliate sono contenute nel Decreto delCapo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21 ottobre 2003 con il quale sono stati, fral’altro, definiti, per quanto di competenza statale, gli edifici di interesse strategico e le opere infrastrut-turali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di prote-zione civile (quindi compresi nella classe IV in quanto costruzioni con importanti funzioni pubbliche ostrategiche, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità); ancora ilpredetto decreto, sempre nell’ambito di competenza statale, ha definito gli edifici e le opere che pos-sono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (e, quindi, compresenella classe III, in quanto costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi).

A titolo di esempio, in classe III ricadono scuole, teatri, musei, in quanto edifici soggetti ad affollamentoe con la presenza contemporanea di comunità di dimensioni significative.

Per edifici il cui collasso può determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale(quali ad esempio musei, biblioteche, chiese) vale quanto riportato nella “Direttiva del Presidente delConsiglio dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con rife-rimento alle Norme tecniche per le costruzioni” del 12.10.2007 e ss.mm.ii.

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Accelerazione massima ........................................................................................................... 91

Accelerazione massima al sito ag (pedice) (Circ. 617/09) ..................................................... 82

Accelerazione orizzontale massima attesa ............................................................................ 81

Accelerazione sismica spettrale (Circ. 617/09) ................................................................... 811

Accelerogramma ............................................................................................................... 91, 98

- artificiale ............................................................................................................................. 99

- coerenza .............................................................................................................................. 98

- durata .................................................................................................................................. 98

- registrato ............................................................................................................................. 99

Accelerogramma (Circ. 617/09) ............................................................................................. 99

Accelerogrammi (Circ. 617/09) .............................................................................................. 82

Accelerogrammi artificiali (Circ. 617/09) ........................................................................... 594

Acciai, certificati (Circ. 617/09) ........................................................................................... 685

Acciaio, formato a freddo (Circ. 617/09) ............................................................................. 690

Accumuli in corrispondenza di sporgenze (Circ. 617/09) .................................................. 122

Accumulo (Circ. 617/09) .......................................................................................120, 121, 122

Adeguamento sismico (Circ. 617/09) ................................................................................... 788

Affidabilità (Circ. 617/09) ..................................................................................................... 788

ag (Circ. 617/09) ..................................................................................................................... 781

Aggregati edilizi

- analisi preliminare (Circ. 617/09) ..................................................................................... 807

- definizione (Circ. 617/09) ................................................................................................ 807

- interazioni strutturali (Circ. 617/09) ................................................................................. 808

- unità strutturale (US) (Circ. 617/09) ................................................................................ 807

- US (Circ. 617/09) ............................................................................................................. 808

Aliquota dei momenti da ridistribuire (Circ. 617/09) ........................................................ 141

Altezza libera, ponti ferroviari ............................................................................................ 377

Ammorsamenti (Circ. 617/09) .............................................................................................. 818

Ampiezza fessure, calcolo diretto (Circ. 617/09) ................................................................ 163

Ampiezza fessure, calcolo indiretto (Circ. 617/09) ............................................................. 166

Amplificazione cresta-base (Circ. 617/09) ............................................................................ 90

Amplificazione massima (Circ. 617/09) ................................................................................. 92

Amplificazione stratigrafica, coefficiente di .......................................................................... 95

Amplificazione topografica, coefficiente di ........................................................................... 95

Amplificazioni stratigrafica (Circ. 617/09) ........................................................................... 92

Amplificazioni topografica (Circ. 617/09) ............................................................................. 92

Analisi cinematica non lineare (Circ. 617/09) ..................................................................... 813

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17 Analisi delle sollecitazioni (Circ. 617/09) .............................................................................495

Analisi di risposta sismica locale (Circ. 617/09) ....................................................................91

Analisi dinamica non lineare (circ. 617/09) .........................................................................487

Analisi globale non lineare completa (Circ, 617/09) ...........................................................199

Analisi modale (Circ. 617/09) ................................................................................................481

Analisi multiple (Circ. 617/09) ..............................................................................................792

Analisi pseudo-statica (Circ. 617/09) ........................................................................... 605, 608

Analisi stabilità globale (Circ. 617/09) .................................................................................199

Analisi storico-critica (Circ. 617/09) ....................................................................................615

Appendici nazionali (Circ. 617/09) .......................................................................................775

Appoggi strutturali, requisiti (Circ. 617/09) ........................................................................725

Appoggi strutturali (Circ. 617/09) ........................................................................................725

Approcci progettuali ................................................................................................................72

Approcci progettuali (Circ. 617/09) .............................................................................. 74, 413

Approccio 1 (Circ. 617/09) ....................................................................................................610

Approccio prestazionale (Circ. 617/09) ................................................................................615

Approccio progettuale 1 (Circ. 617/09) ..................................................................................74

Approccio progettuale 2 (Circ. 617/09) ..................................................................................74

Area della sezione efficace (Circ. 617/09) ............................................................................221

Area efficace di calcestruzzo teso (Circ. 617/09) .................................................................164

Argini (Circ. 617/09) ..............................................................................................................450

Armatura di "confinamento" (Circ. 617/09) .......................................................................533

Aspetti urbanistici (Circ. 617/09) .........................................................................................625

Aste composte calastrellate (Circ. 617/09) ...........................................................................210

Aste composte tralicciate (Circ. 617/09) ..............................................................................209

Aste composte tralicciate, rigidezza equivalente (Circ. 617/09) ........................................210

Aste composte, forza normale di progetto (Circ. 617/09) ...................................................209

Aste compresse composte (Circ. 617/09) ..............................................................................208

Attacchi biologici di funghi e/o insetti xilofagi (Circ. 617/09) ............................................336

Attacco elastico (Circ. 617/09) ..............................................................................................392

Attacco indiretto di tipo K tradizionale (Circ. 617/09) ......................................................392

Attestato di denuncia di attività (Circ. 617/09) ...................................................................734

Attestato di qualificazione (Circ. 617/09) ............................................................................733

Attrito ......................................................................................................................................135

Azione ........................................................................................................................................70

Azione sismica .............................................................................................................67, 81, 91

- accelerogramma ..................................................................................................................81

- amplificazione dello spettro, fattore di ................................................................................81

- fattore di amplificazione dello spettro .................................................................................81

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617segue - Azione sismica

- forma spettrale .................................................................................................................... 81

- periodo di inizio .................................................................................................................. 81

- periodo di riferimento ......................................................................................................... 81

- spettro di risposta elastico .................................................................................................. 81

Azione sismica (Circ. 617/09) ................................................................................................. 81

Azione termica

- coefficienti di dilatazione termica .................................................................................... 125

- fondamentale .................................................................................................................... 125

- precauzioni ....................................................................................................................... 125

- trasmissione calore ........................................................................................................... 125

Azione variabile ....................................................................................................................... 70

- categorie ............................................................................................................................. 71

- dominante ........................................................................................................................... 70

Azioni ....................................................................................................................................... 69

- dinamiche ........................................................................................................................... 69

- dirette .................................................................................................................................. 69

- eccezionali ..................................................................................................................70, 126

danni ............................................................................................................................ 126

definizioni .................................................................................................................... 126

esplosioni ..................................................................................................................... 126

incendi ......................................................................................................................... 126

urti ............................................................................................................................... 126

- eccezionali (Circ. 617/09) ................................................................................................ 126

- indirette ............................................................................................................................... 69

- laterali, imperfezioni ........................................................................................................... 77

- nominali .............................................................................................................................. 77

- permanenti ....................................................................................................................69, 77

- pseudo statiche .................................................................................................................... 69

- sismiche ........................................................................................................................70, 74

- statiche ................................................................................................................................ 69

- variabili ............................................................................................................................... 70

Azioni convenzionali, classi di durata (Circ. 617/09) ......................................................... 334

Azioni sismiche (Circ. 617/09) ................................................................................................ 59

BB450A (Circ. 617/09) ............................................................................................................. 689

B450C, requisiti (Circ. 617/09) ............................................................................................. 688

B450C (Circ. 617/09) ............................................................................................................. 688

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17 Barre di acciaio

- nervato (Circ. 617/09) .......................................................................................................701

- dentellate (Circ. 617/09) ....................................................................................................702

Beam-test (Circ. 617/09) ........................................................................................................701

Bishop, metodo di (Circ. 617/09) ...........................................................................................455

Bishop e Morgenstern, metodo di (Circ. 617/09) .................................................................455

Blocchi collaboranti (Circ. 617/09) .......................................................................................175

Blocchi non collaboranti (Circ. 617/09) ...............................................................................175

Blocchi rigidi (Circ. 617/09) ..................................................................................................810

Bulloni,

- coppie serraggio (Circ. 617/09) .........................................................................................258

- serraggio (Circ. 617/09) ....................................................................................................258

CC28/35 C32/40 (Circ. 617/09) ................................................................................................138

Calcestruzzi di aggregati leggeri

- caratteristiche meccaniche (Circ. 617/09) .........................................................................181

- dettagli costruttivi (Circ. 617/09) ......................................................................................184

Calcestruzzo di aggregati leggeri

- SLE (Circ. 617/09) ............................................................................................................183

- SLU (Circ. 617/09) ............................................................................................................182

Calcestruzzo di aggregati leggeri (Circ. 617/09) .................................................................180

Calcolo ampiezza fessure (Circ. 617/09) ..............................................................................163

Calcolo automatico ................................................................................................................651

Calcolo, validazione ...............................................................................................................655

Camicie

- azione di confinamento (Circ. 617/09) ..............................................................................824

- strumento resistenza a taglio (Circ. 617/09) .....................................................................824

Camicie (Circ. 617/09) ...........................................................................................................823

Capacità di rotazione richiesta (Circ. 617/09) .....................................................................192

Caratteri geostrutturali generali (Circ. 617/09) ..................................................................407

Caratteristiche generali (Circ. 617/09) ................................................................................652

Caratterizzazione dei terreni (Circ. 617/09) ........................................................................419

Caratterizzazione e modellazione geotecnica (Circ. 617/09) ..............................................410

Caratterizzazione geotecnica (circ. 617/09) .........................................................................408

Carichi

- atipici ...................................................................................................................................80

- definizione ...........................................................................................................................77

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