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NORME DI LEGGE E DI BUONA
TECNICA LEGATE ALL’UTILIZZO DI
PARAPETTI E RETI ANTICADUTA
CORSO AGGIORNAMENTO
COORDINATORI
Per. Ind. Michele Luongo - C.P.T. LUCCA
INTRODUZIONE
• Nelle costruzioni vengono utilizzate due tipologie di parapetti
provvisori:
• quelli tradizionali, realizzati in cantiere in legno o acciaio,
• quelli prefabbricati, di varie tipologie, da assemblare sul posto.
Questi ultimi stanno prendendo sempre più piede grazie alla rapidità e
facilità di installazione e alla flessibilità che ne consentono il montaggio
su differenti tipi di supporto con vari sistemi di fissaggio.
Per i lavori di manutenzione su coperture, costituiscono la principale
alternativa alla predisposizione di un ponteggio completo contornante tutta
la copertura
INTRODUZIONE
Inoltre l’utilizzo di questi sistemi, rispetto ai parapetti
tradizionali, costituisce un migliore adempimento
all’art. 112 del D.Lgs. 81/08:
Articolo 112 - Idoneità delle opere provvisionali
Le opere provvisionali devono essere allestite con buon materiale ed a
regola d’arte, proporzionate ed idonee allo scopo; esse devono essere
conservate in efficienza per la intera durata del lavoro.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
TIPOLOGIA E DURATA DEL LAVORO DA SVOLGERE
INCLINAZIONE DELLA COPERTURA
TIPO DI COPERTURA (piana, a falda, a shed, a volta...)
ALTEZZA DI CADUTA MASSIMA
CARICHI MASSIMI DI IMPATTO DI UN CORPO IN FASE DI SCIVOLAMENTO/CADUTA (CARICHI DINAMICI)
TRAIETTORIA DI CADUTA DI UN CORPO MORTO CHE ROTOLA DALLA COPERTURA E PROBABILE PUNTO D’IMPATTO SUL PREFABBRICATO
FORMA GEOMETRICA DEL PARAPETTO IN FUNZIONE DELLA MASSIMA LUCE DI PASSAGGIO DI UN CORPO
Nella valutazione dei rischi andranno presi in esame almeno i seguenti punti:
LA NORMA UNI EN 13374
UNI EN 13374:2004 Costituisce il riferimento per i sistemi temporanei di protezione dei bordi destinati
all’uso durante la costruzione o la manutenzione di edifici e di altre strutture.
CAMPO DI APPLICAZIONE:
Parapetti provvisori con funzione di arresto per superfici piane e inclinate.
Specifica i requisiti e le caratteristiche tecniche per le tre classi in cui vengono
suddivisi.
La norma esclude dal campo di applicazione le protezioni laterali su ponteggi.
LA NORMA UNI EN 13374
Secondo la norma:
Il sistema di protezione dei bordi è un insieme di componenti previsto per proteggere le persone dalle cadute dall’alto, i quali si differenziano in base al tipo di fissaggio sulla struttura.
I parapetti provvisori più utilizzati (cosiddetti guardacorpo) sono costituiti :
Da aste metalliche verticali (montante prefabbricato) ancorate al supporto con ganascia a morsa o piastra tassellata, sulle quali vengono montate le traverse orizzontali (correnti e fermapiedi).
LA NORMA UNI EN 13374
CLASSIFICAZIONE, REQUISITI E METODI DI PROVA
Le tre classi di appartenenza, fondamentali per una scelta adeguata, sono:
CLASSE A
CLASSE B
CLASSE C
LA NORMA UNI EN 13374
LA NORMA UNI EN 13374
LA NORMA UNI EN 13374
LA NORMA UNI EN 13374
PARAPETTO CLASSE A: REQUISITI E METODI DI PROVA
• I sistemi di parapetti classe A devono garantire la sola resistenza ai carichi statici.
I requisiti base sono:
� Sostenere una persona che si appoggia alla protezione o fornire una presa quando vi si cammina a fianco.
� Trattenere una persona che cammina o cade in direzione della protezione.
LA NORMA UNI EN 13374
PARAPETTO CLASSE B: REQUISITI E METODI DI PROVA
• I sistemi di parapetti classe B devono garantire la resistenza ai carichi statici e a basse forze dinamiche
I requisiti base sono:
� Sostenere una persona che si appoggia sulla protezione o fornire una presa quando vi si cammina a fianco.
� Trattenere una persona che cammina o cade in direzione della protezione.
� Trattenere la caduta di una persona che scivola da una superficie inclinata.
LA NORMA UNI EN 13374
PARAPETTO CLASSE C: REQUISITI E METODI DI PROVA
• I sistemi di parapetti classe C devono garantire la resistenza a
ELEVATE FORZE DINAMICHE generate dall’arresto della caduta
di una persona che scivoli da una superficie FORTEMENTE
inclinata.
I requisiti base sono:
� Trattenere la caduta di una persona che scivola da una
superficie FORTEMENTE inclinata.
LA NORMA UNI EN 13374
• L’utilizzo delle tre diverse Classi di parapetti dipende dall’
inclinazione della superficie di lavoro rispetto al piano orizzontale e
dalla possibile altezza di caduta:
• CLASSE A Per coperture con inclinazione non superiore a 10°
• CLASSE B Per coperture con inclinazioni minori di 30°
senza limitazione di caduta.
Per coperture con inclinazioni comprese tra 30° e
45°se l’altezza di caduta è inferiore a 2m.
CLASSI E UTILIZZO DEI PARAPETTI
• L’utilizzo delle tre diverse Classi di parapetti dipende dall’
inclinazione della superficie di lavoro rispetto al piano
orizzontale e dalla possibile altezza di caduta:
• CLASSE C Per coperture con inclinazioni comprese tra
i 30° e i 45° senza limitazione dell’altezza di
caduta.
Per coperture con inclinazioni comprese tra
i 45° e i 60° se l’altezza di caduta è inferiore
a 5m.
TERMINI E DEFINIZIONI
ALTEZZA DI CADUTA SU UNA SUPERFICIE INCLINATA:
CLASSI E UTILIZZO DEI PARAPETTI
CLASSI E UTILIZZO DEI PARAPETTI
Maggiore 60°
Maggiore di 45°e l’altezza di
caduta maggiore di 5 m
I SISTEMI DI
PROTEZIONE DEI
BORDI NON SONO UNA
PROTEZIONE
ADEGUATA
Ad altezze di caduta maggiori, il sistema
può essere collocato più in alto sulla
superficie inclinata, per esempio ogni 2-
5 m di altezza di caduta rispettivamente
per classi B e C.
CLASSE DI PROTEZIONE REQUISITI DIMENSIONALI
UNI EN 13374
REQUISITI D.Lgs 81/08 smi
Classe A
Corrente principale di
parapetto: 1 m
Fermapiede: 150 mm, se ci sono
aperture una sfera Ø 20 mm non
deve passare attraverso
Corrente intermedio: tutte le
aperture non devono permettere
il passaggio di una sfera Ø 470
mm, se non c’è corrente
intermedio o non è continuo le
aperture non devono permettere
il passaggio di una sfera Ø 250 mm
Inclinazione: non deve scostarsi
dalla verticale più di 15°
Art.126 Gli impalcati e ponti di
servizio, le passerelle, le andatoie,
che siano posti ad un’altezza
maggiore di 2 metri, devono
essere provvisti su tutti i lati verso
il vuoto di robusto parapetto e in
buono stato di conservazione
Allegato XVIII 2.1.5.1. Il parapetto di cui all’articolo 126 è
costituito da uno o più correnti
paralleli all’intavolato, il cui
margine superiore sia posto a non
meno di 1 metro dal piano di
calpestio, e di tavola fermapiede
alta non meno di 20 centimetri,
messa di costa e poggiante sul
piano di calpestio.
2.1.5.2. Correnti e tavola
fermapiede non devono lasciare
una luce, in senso verticale,
maggiore di 60 centimetri.
CLASSE DI PROTEZIONE REQUISITI DIMENSIONALI
UNI EN 13374
REQUISITI D.Lgs 81/08 smi
Classe B
Corrente principale di
parapetto: 1 m
Inclinazione: non deve scostarsi
dalla verticale più di 15
Fermapiede: 150 mm, se ci sono
aperture una sfera Ø 20 mm non
deve passare attraverso
Aperture: non devono
permettere il passaggio di una
sfera Ø 250 mm
Art.126 Gli impalcati e ponti di
servizio, le passerelle, le andatoie,
che siano posti ad un’altezza
maggiore di 2 metri, devono
essere provvisti su tutti i lati verso
il vuoto di robusto parapetto e in
buono stato di conservazione
Allegato XVIII 2.1.5.1. Il parapetto di cui all’articolo 126 è
costituito da uno o più correnti
paralleli all’intavolato, il cui
margine superiore sia posto a non
meno di 1 metro dal piano di
calpestio, e di tavola fermapiede
alta non meno di 20 centimetri,
messa di costa e poggiante sul
piano di calpestio.
2.1.5.2. Correnti e tavola
fermapiede non devono lasciare
una luce, in senso verticale,
maggiore di 60 centimetri.
CLASSE DI PROTEZIONE REQUISITI DIMENSIONALI
UNI EN 13374
REQUISITI D.Lgs 81/08 smi
Classe C
Corrente principale di
parapetto: 1 m
Inclinazione: non deve scostarsi
dalla verticale più di 15
Fermapiede: 150 mm, se ci sono
aperture una sfera Ø 20 mm non
deve passare attraverso
Aperture: non devono
permettere il passaggio di una
sfera Ø 100 mm
Art.126 Gli impalcati e ponti di
servizio, le passerelle, le andatoie,
che siano posti ad un’altezza
maggiore di 2 metri, devono essere
provvisti su tutti i lati verso il vuoto
di robusto parapetto e in buono
stato di conservazione
Allegato XVIII 2.1.5.1. Il parapetto di cui all’articolo 126 è
costituito da uno o più correnti
paralleli all’intavolato, il cui
margine superiore sia posto a non
meno di 1 metro dal piano di
calpestio, e di tavola fermapiede
alta non meno di 20 centimetri,
messa di costa e poggiante sul
piano di calpestio.
2.1.5.2. Correnti e tavola
fermapiede non devono lasciare
una luce, in senso verticale,
maggiore di 60 centimetri.
REQUISITI DI INCLINAZIONE
CLASSE A Non deve discostarsi
dalla verticale di più di 15°
CLASSE B Non deve scostarsi
dalla linea verticale AC di più di
15°
CLASSE C Deve essere
compresa fra la verticale, linea
AC, e la perpendicolare alla
superficie, rappresentata dalla
linea BC
REQUISITI DI INCLINAZIONE
LA NORMA UNI EN 13374
Al fine di limitare le aperture dei parapetti è consentito l’utilizzo di reti di
sicurezza certificate ai sensi della Norma UNI EN 1263-1-2
La norma UNI 13374 al punto 5.1.2, stabilisce che le reti di sicurezza utilizzate come protezione laterale devono essere del sistema di tipo U in conformità alla EN 1263-1
in questo caso la rete di sicurezza costituisce la protezione intermedia, sostitutiva del corrente intermedio del parapetto.
Si definisce protezione intermedia una barriera di protezione (struttura di recinzione o rete di sicurezza) posta tra il corrente principale di parapetto e la superficie di lavoro.
Per quanto concerne i carichi statici, il fissaggio delle reti deve soddisfare i requisiti di carico per ogni classe, mentre le prove ai carichi dinamici previsti dalla norma UNI 13374 per la classe C, sono gli stessi previsti dalla UNI EN 12631 (effettuate sul montante e fra i montanti).
PARAPETTO CLASSE C
PARAPETTO PROVVISORIO CON CORRENTE INTERMEDIO (SINISTRA) E CON PROTEZIONE INTERMEDIA ( DESTRA)
PARAPETTO CLASSE C
CORRETTO UTILIZZO DEL GUARDIACORPO
VERIFICA: Per conseguire una adeguata conoscenza delle caratteristiche dei materiali e del loro degrado, ci si baserà su documentazione tecnica disponibile, su una accurata ispezione visiva, su verifiche strumentali in sito (martellatura sui punti critici per individuare cedimenti, vuoti, distacchi di materiale oppure ancora prove di infissione ed estrazione del tassello su un campione del supporto, ecc..).
Si rende necessaria la verifica della struttura di ancoraggio in tutti i casi dubbi ovvero nei casi non contemplati nel libretto di istruzioni fornito dal produttore. Le modalità e i risultati di tale verifica costituiranno dichiarazione dello stato di conservazione e della resistenza del supporto di ancoraggio da riportare nei piani di sicurezza; in alternativa si rende necessaria una dichiarazione da parte di tecnico abilitato che attraverso il calcolo, attesti che la struttura di ancoraggio consente al guardacorpo una adeguata protezione contro il rischio di caduta dall’alto.
INDICAZIONI DEL COSTRUTTORE
Il guardacorpo deve essere montato seguendo scrupolosamente le indicazioni contenute nel manuale di istruzioni fornito dal costruttore, che deve essere quindi presente in cantiere, in particolare accertando se nelle istruzioni sono previsti limiti all’uso.
I contenuti del manuale, oltre a essere allegati al POS, dovranno essere oggetto dell’attività di informazione, formazione e addestramento del personale addetto al montaggio.
La norma UNI 13374 stabilisce che i componenti del parapetto, costruiti allo scopo dal produttore, debbano essere marcati e debba essere riportata la designazione con la classe di appartenenza (A, B, C), identificazione del costruttore, anno di costruzione.
Dalla marcatura sono esclusi pertanto i correnti e fermapiedi in legno, che dovranno essere integri, avere le dimensioni indicate dal costruttore (in genere altezza 15-20 cm., spessore 2,5 cm., lunghezza sufficiente a garantire che sporgano oltre 20 cm. a lato del montante), dovranno essere fissati rigidamente ai montanti.
MONTAGGIO IN SICUREZZA
Il sistema di montaggio/smontaggio più sicuro dei guardacorpo è rappresentato dall’utilizzo di una piattaforma aerea all’interno della quale gli installatori (agganciati alla stessa con imbracatura di sicurezza e cordino di trattenuta) possono operare senza il rischio di caduta.
Qualora non fosse possibile utilizzare tali piattaforme, occorre motivare tecnicamente tale impossibilità: solo in questo caso sono consentiti l’utilizzo di un sistema di protezione contro le cadute dall’alto (DPI anticaduta), assicurato a parti stabili delle opere fisse tramite dispositivi di ancoraggio conformi alla norma UNI EN 795:2002.
In mancanza di accessi sicuri dall’interno dell’edificio, il sistema più sicuro per l’accesso alla copertura, da privilegiare rispetto all’uso di scale a mano o trabattelli, è l’adozione di ponteggio fisso dotato di scalette interne, ancorato all’edificio.
RETI ANTICADUTA
CORSO AGGIORAMENTO
COORDINATORI
INTRODUZIONE
• Si definisce rete anticaduta l’opera provvisionale necessaria per
realizzare funzioni di intercettazione delle traiettorie di caduta delle
persone (Circolare Ministeriale 80/86)
• Le reti sono normalmente in fibra poliammidica e caratterizzate da
peso ridotto ed elevata resistenza.
• E’ importante mantenere un’altezza libera sufficiente al di sopra del suolo o
di qualsiasi ostacolo in funzione dell’elasticità della rete ed evitare la
caduta di materiale incandescente al di sopra
LA NORMATIVA
UNI EN 1263-1
UNI EN 1263-2
REQUISITI DI SICUREZZA,
METODI DI PROVA
REQUISITI DI SICUREZZA PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
LA NORMA UNI EN 1263-1
UNI EN 1263-1 Requisiti di sicurezza e metodi di prova
DEFINIZIONI:
Rete: Una connessione di maglie
Rete di sicurezza : Una rete sostenuta da una fune sul bordo, da
altri elementi di supporto o da una combinazione di questi,
progettata per fermare la caduta dall’alto di persone.
Fune sul Bordo: Una fune che passa attraverso ciascuna delle
maglie che si trovano ai bordi estremi di una rete e determina la
dimensione della rete di sicurezza
Intelaiatura di sostegno: Struttura alla quale sono attaccate le
reti che contribuisce ad assorbire l’energia cinetica
LA NORMA UNI EN 1263-1
Classifica le reti ( connessione di maglie):
In funzione della larghezza di maglia massima (IM)
Dell’energia minima di rottura (EA o EB)
La maglia della rete può essere Quadrata (simbolo Q ) oppure a Losanga ( simbolo D)
Tipo Larghezza max. maglia
IM
Energia min. di rottura
A1 60 mm EA = 2,3 kJ
A2 100 mm EA = 2,3 kJ
B1 60 mm EB = 4,4 kJ
B2 100 mm EB = 4,4 kJ
CLASSIFICAZIONI RETI DI SICUREZZA
Si devono distinguere quattro tipi di reti di sicurezza in
base al sistema di fissaggio e disposizione in opera.
Tipo S : Rete di sicurezza con fune sul bordo
Tipo T: Rete di sicurezza attaccata a consolle per utilizzo
orizzontale
Tipo U: Rete di sicurezza attaccata a intelaiatura di
sostegno per utilizzo verticale
Tipo V: Rete di sicurezza con fune di bordo attaccata ad
un sostegno di tipo a forca per utilizzo
RETI DI SICUREZZA TIPO STipo S : Rete di sicurezza con fune sul bordo
RETI DI SICUREZZA TIPO STipo S : Rete di sicurezza con fune sul bordo
RETI DI SICUREZZA TIPO STipo S : Rete di sicurezza con fune sul bordo
RETI DI SICUREZZA TIPO STipo S : Rete di sicurezza con fune sul bordo
RETI DI SICUREZZA TIPO TTipo T : Rete di sicurezza attaccata a consolle per utilizzo orizzontale
RETI DI SICUREZZA TIPO TTipo T : Rete di sicurezza attaccata a consolle per utilizzo orizzontale
RETI DI SICUREZZA TIPO TTipo T : Rete di sicurezza attaccata a consolle per utilizzo orizzontale
RETI DI SICUREZZA TIPO UTipo U : Rete di sicurezza attaccata ad intelaiatura di sostegno per utilizzo
verticale
RETI DI SICUREZZA TIPO UTipo U : Rete di sicurezza attaccata ad intelaiatura di sostegno per utilizzo
verticale
RETI DI SICUREZZA TIPO VTipo V : Rete di sicurezza con fune sul bordo attaccata ad un sostegno di
tipo a forca
DESIGNAZIONE RETE
Dalla classificazione e dalle caratteristiche reali della rete ne deriva la
DESIGNAZIONE importante per l’utilizzo che se ne vuole fare:
MARCATURA ED ETICHETTATURA
NOTA:
Esempi di marcatura permanente sono costituiti da etichette o dischi di materia
plastica cuciti o rivettati sulla rete in modo tale che non possano essere rimossi
senza danneggiare la stessa rete.
Le reti di sicurezza devono essere marcate con:
NOME O MARCHIO DEL FABBRICANTE
IDENTIFICAZIONE DELLA RETE
ANNO E MESE DI FABBRICAZIONE
ISTRUZIONI D’USO
MONTAGGIO, UTILIZZO E SMONTAGGIO
IMMAGAZZINAMENTO, CURA E ISPEZIONE
DATE DI PROVA DELLE FUNI DI PROVA
PERIODO ENTRO IL QUALE LA RETE DEVE ESSERE RITIRATA DAL SERVIZIO
AVVERTENZE SU QUALSIASI PREICOLO ( PER ESEMPIO TEMPERATURE ESTREME, INFLUENZA DI PRODOTTI CHIMICI)
Le istruzioni d’uso devono dichiarare espressamente che una rete di sicurezza che ha
protetto una persona o un oggetto da una caduta può essere utilizzata nuovamente
soltanto dopo essere stata controllata da una persona competente
Con le reti di sicurezza devono essere fornite le istruzioni d’uso comprendenti informazioni su:
UNI EN 1263-2
REQUISITI PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE:
La presente norma europea specifica i requisiti per il montaggio
delle reti di sicurezza in conformità al manuale di istruzioni e alle
specifiche di prodotto.
N.b.
LE RETI DI SICUREZZA DI PICCOLE DIMENSIONI DI TIPO S
(PIU’ PICCOLE DI 35mq E CON IL LATO PIU’ CORTO INFERIORE A 5 m)
NON SONO CONTEMPLATE NELLA PRESENTE NORMA EUROPEA.
Le reti di piccole dimensioni, dovrebbero essere determinate da regolamenti
nazionali.
UNI EN 1263-2
REQUISITI PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
Il cuore della norma riguarda:
ALTEZZA MASSIMA DI CADUTA
LARGHEZZA MINIMA DI RACCOLTA
COLLEGAMENTO DELLA RETE DI SICUREZZA
DISTANZA MINIMA SOTTO LA RETE DI SICUREZZA
FORZE DI ANCORAGGIO
IMMAGAZZINAMENTO
ISPEZIONE
SOSTITUZIONE
UNI EN 1263-2REQUISITI PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
ALTEZZA DI CADUTA:
Hi = Distanza verticale fra la rete di sicurezza e il punto di lavoro sovrastante
He = Distanza verticale fra la rete di sicurezza e il punto di lavoro sovrastante in corrispondenza del bordo esterno della zona di lavoro
Hr = Distanza verticale fra la rete di sicurezza e il punto di lavoro sovrastante a una distanza orizzontale di 2 m dai punti di ancoraggio
UNI EN 1263-2REQUISITI PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
Le reti di sicurezza dovrebbero essere montate il più vicino possibile sotto il livello di lavoro
ALTEZZA DI CADUTA:
CIASCUNA ALTEZZA DI CADUTA Hi E He NON DEVE SUPERARE 6,0 m
L’ ALTEZZA DI CADUTA RIDOTTA Hr NON DEVE SUPERARE 3 m
UNI EN 1263-2REQUISITI PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA
La larghezza di raccolta b è la distanza fra il bordo esterno della zona di lavoro e il bordo esterno della rete di sicurezza
LARGHEZZA DI RACCOLTA:
UNI EN 1263-2
ALTEZZE DI CADUTA CONSENTITE E LARGHEZZE DI RACCOLTA
RCHIESTE PER ZONE DI LAVORO INCLINATE FRA 0° E 20°
UNI EN 1263-2
ALTEZZE DI CADUTA CONSENTITE E LARGHEZZE DI RACCOLTA
RCHIESTE PER ZONE DI LAVORO INCLINATE FRA 0° E 20°
Se la zona di lavoro è inclinata oltre i 20°
LA LARGHEZZA DI RACCOLTA b DEVE ESSERE ALMENO DI 3 m
LA DISTANZA t FRA IL PUNTO DI LAVORO PIU’ ESTERNO E IL PUNTO PIU’ BASSO DEL
BORDO DELLA RETE DI SICUREZZA NON DEVE SUPERARE I 3 m
UNI EN 1263-2
ALTEZZE DI CADUTA CONSENTITE E LARGHEZZE DI RACCOLTA
RICHIESTE PER ZONE DI LAVORO INCLINATE OLTRE I 20°
LARGHEZZA DI RACCOLTA b DEVE ESSERE ALMENO DI 3 m
LA DISTANZA t FRA IL PUNTO DI LAVORO PIU’ ESTERNO E IL PUNTO PIU’ BASSO DEL
BORDO DELLA RETE DI SICUREZZA NON DEVE SUPERARE I 3 m
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO S
Per il montaggio delle reti tipo S, la superficie minima 35 mq
Reti rettangolari lunghezza lato corto ≥ 5 m
MONTAGGIO MEDIANTI FUNI TIRANTI NEI PUNTI DI ANCORAGGIO
DISTANZA FRA I PUNTI DI ANCORAGGIO < 2,5 m
DIMENSIONATA PER UNA FORZA DI 6KN CON ALTEZZA DI CADUTA 6m ANGOLO ASSUNTO 45°
Per il collegamento di singole reti di sicurezza si devono usare funi di
accoppiamento in conformità alla UNI EN 1263-1
DISTANZE SULLA SUPERFICIE DELLA RETE < 100 mm
SOVRAPPOSIZIONE MINIMA TRA RETI 2 m
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO T
Per il montaggio delle reti tipo T la norma rimanda al manuale del fabbricante.
IL COLLEGAMENTO DEVE ESSERE EFFETTUATO IN MANIERA TALE CHE NON SI CREINO DISTANZE MAGGIORI DI 100 mm SULLA SUPERFICIE DELLA RETE
SOVRAPPOSIZIONE MINIMA TRA RETI 0,75 m
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO U
Il bordo superiore della rete deve essere situato ad almeno 1 m al di sopra del piano di lavoro
Su tetto inclinato il bordo superiore della rete deve essere situato al di sopra di almeno 1 m dal punto di inserzione tra tetto e superficie della rete.
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO V
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO V
La distanza fra i due sostegni nella parte alta non deve essere maggiore di 5 m
I sostegni devono essere fissati in modo da evitarne la rotazione
La distanza fra i dispositivi di ancoraggio del bordo inferiore per il fissaggio della rete all’ edificio non deve essere maggiore di 50 cm
La distanza fra i punti di ancoraggio e il bordo dell’edificio deve essere almeno 10 cm
Per le reti di sicurezza di tipo V non si deve usare sovrapposizione
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO V
Fissaggio bordo superiore
UNI EN 1263-2
MONTAGGIO DELLE RETI TIPO V
Fissaggio bordo inferiore
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
RISCHIO DIPENDENTE DAL FATTORE UMANO
Nel contesto dell’analisi del rischio assume particolare importanza quello che viene definito
IL RISCHIO DIPENDENTE DAL FATTORE UMANO.
Con questa terminologia si indicano tutti quei fattori di rischio legati:
Stato psicofisico del lavoratore
Alla sua incapacità
Alla sua incoscienza
Alla mancanza di formazione
Ed in generale alla adozione di comportamenti inadeguati al contesto lavorativo.
Nei lavori in quota il RISCHIO DOVUTO AL FATTORE UMANO va analizzato con grande attenzione per poter essere successivamente eliminato e/o ridotto
LA MANCANZA DI FORMAZIONE TEORICO PRATICA E L’INCAPACITA’ DI AFFRONTARE LE SITUAZIONI LAVORATIVE CHE SI PROPONGONO DI VOLTA IN VOLTA SONO LE CAUSE LEGATE AL FATTORE UMANO CHE PIU’FREQUENTEMENTE PROVOCANO INCIDENTI.
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
BUON LAVORO A TUTTI VOI
Per. Ind. Michele Luongo - C.P.T. LUCCA