Normandia-Bretagna e…un po’ di castelliNormandia-Bretagna e…un po’ di castelli Viaggio...

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Normandia-Bretagna e…un po’ di castelli Viaggio effettuato dal 16/6 al 12/7 2011 da Andrea e Stefania , camper Rimor NG5 su Ford 125/350 Una meta della quale si è detto di tutto e di più, e non posso che confermare tutto quanto di bello è già stato ampiamente descritto. Un viaggio che si gusta dal finestrino, nelle escursioni, nelle visite o semplicemente con grandi passeggiate o pedalate in bici, veicolo molto privilegiato in Francia o, come noi, in scooter. Sempre appaganti, divertenti e ricche di spunti da approfondire, in queste regioni la natura ha sicuramente la parte del leone, non da meno però, sono la storia , le tradizioni che si riscontrano nel quotidiano, nelle architetture , nei monumenti, e nelle culture contadine e marinaresche. Per chi viaggia col camper non esiste alcun problema per la sosta e neppure per i servizi, i carburanti costano meno che in Italia (specie presso i centri commerciali) e la rete stradale è veramente ben strutturata e ben mantenuta. Aree di sosta e campeggi a basso costo sono un ottimo spot per chi viaggia con i veicoli ricreazionali. 1° giorno- venerdì 16-giugno- Partiamo da Livorno nell‟immediato dopo pranzo. Tutto percorso autostradale fino a Susa, poi proseguiamo per valico del Moncenisio. La giornata piovosa ci lascia una tregua proprio sul passo permettendoci di gustare questo bello scorcio di montagna alpina. Per cena ci fermiamo nel parcheggio del Fort di Maria Therese, ormai chiuso alle visite ma con servizi agibili. Lo spettacolare fort d‟Essilion, appena oltre la gola, ci domina imponente. Sosta a pochi km da Avrieux, Fort Marie Therese N 48°12.462‟ E 6°44.203‟ Km percorsi oggi 450 Km totali 450 2° giorno-venerdì 17-giugno Giornata di sole, percorriamo solo strade statali e dipartimentali, poco traffico e molta scorrevolezza agevolano il nostro incedere. Oltrepassiamo Bourg en Bresse, Macon a Moulins , percorrendo la N75 arriviamo dritti al centro di Bourges. Parcheggiamo all‟erea di sosta di Rue Jean Bovin. Una lieve ma insistente pioggerella non ci risparmia la nostra visita al centro storico, troviamo sollievo e riparo dal vento solamente all‟interno della storica cattedrale, dove troviamo bellissime e numerose vetrate che si elevano fino alle volte del soffitto, veramente superbo ed imponente il portale. Successivamente passiamo per Orleans, i numerosi tentativi alla ricerca di un parcheggio però sono vani e, dopo l‟ennesimo giro del centro, desistiamo e proseguiamo verso Chartres. Alle porte della città avvistiamo un Mac Donalds, una gran voglia di patatine ha il sopravvento, mentre Stefania cucina qualcosa, ne acquisto un paio di “barchette”. Nel frattempo si scatena un vero acquazzone e, approfittando del fatto che siamo parcheggiati tra due motel, decidiamo di fermarci lì. Nottata tranquillissima. Sosta presso Mac Donalds e Motel, a 2,5 km dal centro N48°25.677‟ E1°30.767‟ Km percorsi oggi 672 Km totali 1122 3°giorno-sabato 18-giugno Ancora una giornata grigia, speriamo che il vento allontani le nuvole. Cerchiamo di parcheggiare vicini al centro, impresa ardua, con un colpo di fortuna però vediamo un camper che lascia libero uno stallo, mentre percorriamo il boulevard du Marchal Foch, lungo il corso dell‟Eure. Questo ci permette in breve di visitare il bel centro storico, con tante case medievali ed una imponente cattedrale gotica. Quando ripartiamo per Rouen si fa rivedere anche il sole, era ora! Nelle grosse città, lo sappiamo, è difficile anche solo fermarsi, con fatica riusciamo a parcheggiare in Place du Boulingrin, vicino ad un capolinea del metro di superficie, nella parte alta della città. Lungo il fiume tutto occupato!

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Normandia-Bretagna e…un po’ di castelli

Viaggio effettuato dal 16/6 al 12/7 2011 da Andrea e Stefania , camper Rimor NG5 su Ford 125/350

Una meta della quale si è detto di tutto e di più, e non posso che confermare tutto quanto di bello è già stato

ampiamente descritto. Un viaggio che si gusta dal finestrino, nelle escursioni, nelle visite o semplicemente con

grandi passeggiate o pedalate in bici, veicolo molto privilegiato in Francia o, come noi, in scooter. Sempre

appaganti, divertenti e ricche di spunti da approfondire, in queste regioni la natura ha sicuramente la parte

del leone, non da meno però, sono la storia , le tradizioni che si riscontrano nel quotidiano, nelle architetture ,

nei monumenti, e nelle culture contadine e marinaresche. Per chi viaggia col camper non esiste alcun

problema per la sosta e neppure per i servizi, i carburanti costano meno che in Italia (specie presso i centri

commerciali) e la rete stradale è veramente ben strutturata e ben mantenuta. Aree di sosta e campeggi a

basso costo sono un ottimo spot per chi viaggia con i veicoli ricreazionali.

1° giorno- venerdì 16-giugno-

Partiamo da Livorno nell‟immediato dopo pranzo. Tutto percorso autostradale fino a Susa, poi proseguiamo

per valico del Moncenisio. La giornata piovosa ci lascia una tregua proprio sul passo permettendoci di

gustare questo bello scorcio di montagna alpina. Per cena ci fermiamo nel parcheggio del Fort di Maria

Therese, ormai chiuso alle visite ma con servizi agibili. Lo spettacolare fort d‟Essilion, appena oltre la gola, ci

domina imponente.

Sosta a pochi km da Avrieux, Fort Marie Therese N 48°12.462‟ E 6°44.203‟

Km percorsi oggi 450 Km totali 450

2° giorno-venerdì 17-giugno

Giornata di sole, percorriamo solo strade statali e dipartimentali, poco traffico e molta scorrevolezza

agevolano il nostro incedere. Oltrepassiamo Bourg en Bresse, Macon a Moulins , percorrendo la N75

arriviamo dritti al centro di Bourges. Parcheggiamo all‟erea di sosta di Rue Jean Bovin.

Una lieve ma insistente pioggerella non ci risparmia la nostra visita al centro storico, troviamo sollievo e

riparo dal vento solamente all‟interno della storica cattedrale, dove troviamo bellissime e numerose vetrate

che si elevano fino alle volte del soffitto, veramente superbo ed imponente il portale.

Successivamente passiamo per Orleans, i numerosi tentativi alla ricerca di un parcheggio però sono vani e,

dopo l‟ennesimo giro del centro, desistiamo e proseguiamo verso Chartres. Alle porte della città avvistiamo

un Mac Donalds, una gran voglia di patatine ha il sopravvento, mentre Stefania cucina qualcosa, ne acquisto

un paio di “barchette”. Nel frattempo si scatena un vero acquazzone e, approfittando del fatto che siamo

parcheggiati tra due motel, decidiamo di fermarci lì. Nottata tranquillissima.

Sosta presso Mac Donalds e Motel, a 2,5 km dal centro N48°25.677‟ E1°30.767‟

Km percorsi oggi 672 Km totali 1122

3°giorno-sabato 18-giugno

Ancora una giornata grigia, speriamo che il vento allontani le nuvole. Cerchiamo di parcheggiare vicini al

centro, impresa ardua, con un colpo di fortuna però vediamo un camper che lascia libero uno stallo, mentre

percorriamo il boulevard du Marchal Foch, lungo il corso dell‟Eure. Questo ci permette in breve di visitare il

bel centro storico, con tante case medievali ed una imponente cattedrale gotica. Quando ripartiamo per

Rouen si fa rivedere anche il sole, era ora! Nelle grosse città, lo sappiamo, è difficile anche solo fermarsi, con

fatica riusciamo a parcheggiare in Place du Boulingrin, vicino ad un capolinea del metro di superficie, nella

parte alta della città. Lungo il fiume tutto occupato!

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ROUEN

Il capoluogo della Normandia, già presente in epoca romana col nome Rotomagus, è una delle più antiche

città francesi. Il suo centro medievale è ricco di case a graticcio perfettamente mantenute nei garbati colori

pastello, i loro allineamenti irregolari lasciano incuriosito chi le osserva perchè l‟equilibrio e la loro stabilità

rimangono un vero mistero. Rouen è la città “delle 100 guglie”, così detta per le numerosissime chiese che si

trovano sparse ovunque. Meritevole di una menzione particolare l‟abbazia di Saint Ouen, ma l‟edificio più

straordinario rimane la cattedrale di Notre Dame, che affascina da fuori, ed intriga da dentro, per le sue

dimensioni, le asimmetrie, le navate altissime e le tracce storiche , tra cui le spoglie di Riccardo cuor di Leone.

La Rue du Gross Horologe, la piazza del mercato dove fu giustiziata Giovanna d‟Arco, il Palace de Justice, il

quartiere Saint Maclou, sono altre tra le tante attrazioni di questo importante centro. Città imperdibile.

In serata arriviamo sulla Manica, a Saint Valery en Coux, dove per la prima volta assistiamo al fenomeno

di un‟esagerata bassa marea.

Sosta a Chartres, Boulevard Marchall Foch, 200mt centro Euro 1,90 prima h., poi 50 cent per 30 min.

“ Rouen, Place du Boulingrin, 6/700 mt dal centro gratuita

Area sosta di Saint Valery en Caux, sul mare, 300mt dal centro N 49°52.341‟ E0°42.532‟, 4 euro+cs

Km percorsi oggi 202 Km totali 1324

4° giorno-domenica 19-giugno

Dopo uno sguardo al tipico centro, ovviamente di stampo turistico, e al suo ben organizzato porticciolo,

siamo di nuovo in movimento verso la “Cote d‟Albatre”. Ci fermiamo a Fecamp, l‟area di sosta però è invasa

dai veicoli degli espositori di una mostra basata su tutto ciò che è legato al mare di Normandia, allora

usufruiamo degli enormi spazi dei parcheggi che solitamente sono interdetti con le sbarre a 2 metri.

Passeggiamo per il centro e dedichiamo una mezz‟ora agli stand lungo il porto, successivamente visitiamo

l‟originale ed elegante palazzo Benedettino, nonché l‟annesso museo della storica distilleria. Graditissimi gli

assaggi dei liquori che apprezziamo di gusto. Sulla spiaggia di ghiaia gli artigiani che vendono aquiloni,

girandole e tanti altri giochi da vento fanno affari d‟oro. Aiutate da grandi folate, le onde sommergono il

piccolo faro posto in cima al canale e, mentre temerari pescatori cercano inutilmente dei ripari, ci accorgiamo

che anche noi siamo inumiditi ed imbiancati dalla salsedine. Benvenuti in Normandia!

Appena pranzato ci trasferiamo ad Etretat, città chiusa ai nostri mezzi , quindi parcheggiamo appena fuori

dell‟abitato, sulla strada per le Havre. Passeggiamo per il piccolo ma grazioso centro che, in prossimità del

mare, converge sulla grande spiaggia di ghiaia e sabbia, ai lati di questa si alzano altissime le bianche falesie.

E‟ domenica, c‟è il sole, i sentieri che permettono di accedervi sono affollatissimi, bambini e persone d‟ogni

età s‟incrociano come i cittadini nell‟ora dello “struscio” in centro città. I primi punti panoramici sono presi

d‟assalto, nonostante il vento forte si fa la fila anche per scattare le foto di rito.

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LE FALESIE D‟ETRETAT

Noi ci spingiamo verso i posti più lontani, dove i pendii mettono a dura prova piedi e polpacci, dove i

gabbiani appollaiati sui nidi gridano per segnalarci la loro sovranità, dove gli scorci spettacolari su piccole

cale e su coste scolpite dal mare e dai venti restano un ricordo indelebile. Nonostante la gran scarpinata,

troviamo la forza per ripartire, attraversiamo una Le Havre devastata dai lavori per la metropolitana e,

dopo aver percorso il fantastico ponte di Normandia, ci fermiamo all‟area di sosta di Honfleur.

Area di sosta di Honfleur, 300mt dal centro, 9 euro con cc e cs, 24h D 513, Bassin de l‟Est

Km percorsi oggi 132 Km totali 1456

HONFLEUR

5°giorno-lunedì 20-giugno

Visitiamo Honfleur, il solito cielo plumbeo ed una brezza piuttosto fresca ci accompagnano. Appena

arriviamo a contatto dei suoi vicoli, dei suoi antichi palazzi, delle abitazioni storiche e dei suoi vecchi

monumenti, comprendiamo facilmente come tanti impressionisti ed altri artisti si siano innamorati di questo

luogo. E che dire poi del suo bacino all‟interno del porto vecchio, con le banchine sovrastate da alti e stretti

edifici che lo cingono come in un abbraccio, mentre in basso, le banchine sono invase dai tavoli degli

innumerevoli e caratteristici locali. Le imbarcazioni sventolano bandiere di tutte le nazioni, intorno a noi

riconosciamo tanti idiomi diversi, i sorrisi d‟apprezzamento e soddisfazione però, sono gli stessi per tutti.

Nel tentativo di esorcizzare la pioggia, che nel frattempo inizia a scendere, deviamo verso il sud con l‟intento

di esplorare Auge e Calvados. Prima tappa Pont l‟Eveque, cittadina famosa per le produzioni artigianali di

formaggio. All‟uscita della città ci fermiamo presso un laboratorio, purtroppo la lavorazione è già ferma, ciò

non ci impedisce di fare assaggi di ottimi prodotti che acquistiamo a buon prezzo. Successivamente passiamo

per Corneilles, grazioso paesino con tante vecchie case a graticcio dove, per le 14,00, fissiamo una visita

guidata nella grande distilleria Busnell, una delle più famose produttrici di sidro e Calvados di Normandia (2

euro a persona!). Visita che si rivela divertente, interessante e gradevole…specialmente al momento dei

generosi assaggi! Impossibile non acquistare qualche bottiglia da regalare.

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LE DELIZIE DI PONT L‟EVEQUE e quelle di CORNEILLES

Ci muoviamo verso il sud di Lisieux fino a San Martin de la Lieue per poi deviare sulla D268 per San

Germain de Livet. Vi scopriamo un piccolo ma delizioso Chateu del 1400, costituito da un edificio-padiglione

centrale, un castelletto di pietre grigie, rosse e verdi, un bel fossato ed un giardino verde che ospita magnifici

pavoni. Tra i suoi frequentatori storici uno dei più famosi fu Georges Bizet, l‟autore della Carmen.

LO CHATEAU DI SAINT GERMAIN

Dopo pochi km ci fermiamo alla fattoria di Saint Hippolyte, sede di una cooperativa che produce formaggi

all‟interno di una spettacolare fattoria. Purtroppo è lunedì, giorno di riposo, non ci resta che ammirare da

fuori e respirare il profumo dei formaggi che si avverte ovunque.

Proseguiamo verso nord-ovest, passata San Loup percorriamo la D613 fino a Crevecoeur en Auge. Situato ai

margini di un bosco vi scorgiamo l‟omonimo castello. Era proprietà di una signoria medievale, ancor oggi, gli

edifici che si ergono in cerchio lungo l‟isolotto delimitato dal fossato, fanno da contorno al piccolo maniero

murato. La piccionaia, il granaio, il fienile ed il resto della fattoria sono costruzioni rigorosamente in

graticcio, al loro interno foto e filmati ci riportano a vivere il tempo del loro splendore.

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Durante la risalita verso il mare, percorrendo la strada del sidro, incappiamo nel graziosissimo paesino di

Beuvron en Auge. Praticamente spaccato a metà dalla strada che l‟attraversa, mette in mostra le vecchie e

tipiche case di Normandia in mattone cotto e a graticcio. C‟è anche un‟area di sosta attrezzata ma preferiamo

sfruttare ancora la molta luce che rimane per arrivare a quella di Colleville Montgomery, a nord di Caen.

AS Colleville Montgomery, Rue de Saint Aubin, gratuita con cs N 49°16.270‟ W 0°17.957‟

Km percorsi oggi 178 Km totali 1634

BEUVRON EN AUGE

6°giorno-martedì 21 giugno

Iniziamo il percorso costiero, tristemente famoso per essere stato teatro di grandi scontri durante gli sbarchi

alleati. Un breve sguardo a Sword Beach e Juno Beach e dopo pochi chilometri siamo ad Arromanches les

Bains. Parcheggiamo vicino al cinema, un bellissimo campo di grano quasi maturo ci separa dalla falesia a

picco sulla spiaggia. Ci affacciamo, è veramente immensa, i resti dei cassoni che costituivano il porto

galleggiante sono ancora in bella vista a largo. Approfittiamo della bassa marea per andare a visionare quelli

che sono staccati ed hanno messo radici sulla spiaggia, a pochi metri dalla strada, proprio di fronte ad uno dei

tanti musei dedicati allo sbarco. Successivamente assistiamo allo storico e crudo filmato nella sala a 360°,

malgrado ne conoscessimo già il contenuto, ne usciamo piuttosto turbati.

Ma le emozioni non si fermano, a Longuer Sur Mer facciamo conoscenza con le postazioni d‟osservazione ed i

bunker con i cannoni tedeschi, tutto ancora quasi intatto. IL percorso della memoria prosegue poi a Colleville

Sur Mar, il più grande cimitero dei caduti Americani, posto proprio sopra la spiaggia di Omaha Beach. Una

folla silente e rispettosa si aggira in mezzo alle migliaia di croci bianche, perfettamente allineate da qualunque

lato le si osservi. Mi soffermo a leggere qualche nominativo, a sorpresa scopro tanti nomi di chiara origine

europea, tra cui Italiani e addirittura tedeschi. Gli animi, di per se già coinvolti, raggiungono la massima

emozione al momento dell‟ammaina bandiera, accompagnata dal suono struggente di una tromba che intona

le note del silenzio.

Proseguiamo per Point Du Hoc, teatro dell‟atto eroico di un gruppo di ranger che espugnarono il più

importante posto d‟osservazione e comando operativo tedesco. Oltre agli esaustivi pannelli esplicativi,

possiamo osservare centinaia di buche provocate dagli insistenti bombardamenti ed i bunker in cemento per

le batterie ed i depositi di munizioni.

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LA SPIAGGIA DI ARROMANCHES OMAHA BEACH

Ma la nostra voglia di carpire il più possibile da questa particolare esperienza non è ancora terminata, ci

rechiamo quindi a La Cambe, dove è allestito l‟immenso cimitero Tedesco nel quale riposano oltre 21.000

caduti. Vi incontriamo solo una famiglia tedesca che, alla nostra vista, ci saluta con un lieve ma compiaciuto

saluto. Il monumento al milite ignoto al centro e un prato immenso con tante piccole pietre quadrate per

terra, alternate a 5 croci in pietra scura, sono le uniche testimonianze poste a ricordo di quella che rimane

pur sempre una tragedia di tutti.

In serata ci fermiamo a Santa Marie Elise, dove sorge la chiesa sulla quale rimase impigliato un paracadutista

durante il proprio atterraggio. Un fantoccio appeso al paracadute resta ancora a testimoniarlo. A pochi metri

dal parcheggio, un museo allestito sotto stand fatti a paracadute, permette di conoscere meglio i movimenti e

le attrezzature degli attacchi aerei che si svolsero lungo quel fronte.

Sosta a Saint Mere Eglise, vicino alla chiesa, 5 euro , solo notte N 49°24.524‟ W 1°18.943

Km percorsi oggi 125 Km totali 1759

7°giorno-mercoledì-22 giugno

Oggi continuiamo il tour costiero. Iniziamo con una sosta a Saint Vaast de la Hauge dove apprezziamo la

grande spiaggia che si estende a semicerchio sulla baia. Ampie zone in secca mostrano le coltivazioni dei mitili

e tantissime persone in cerca di chioccioline animano le grandi distese, il tutto sotto l‟austera sorveglianza del

vecchio forte. A Barfleur, la bassa marea lascia completamente a secco il porto e le zone vicine, la vista delle

barche appoggiate sulle chiglie è altamente spettacolare. Al faro di Gatteville, il secondo di Francia per

altezza, non resisto al desiderio di salire in cima ai 359 gradini e la faticaccia è ripagata da un panorama

veramente unico, non scenderei più. La sosta successiva è a Cap Levì, ma il forte vento non consente neppure

di passeggiare fino al porticciolo. Attraversiamo Cherburg, troppo caotica intorno al suo importante polo

portuale, e ci fermiamo al Chateu di Nacqueville, dove però troviamo ingiustificatamente chiuso l‟accesso e

nessuno a dare spiegazioni! Continuiamo percorrendo la Rute du Cap, gli scorci sulle spiagge e le baie

selvagge come quella d‟Ecalgrain si susseguono uno dopo l‟altro, i borghi con le tipiche case in pietra sono

sempre più piccoli ma perfettamente in ordine e splendidamente decorati con fiori d‟ogni tipo. A Cap de la

Hague ci fermiamo per far delle foto all‟isolato faro sullo scoglio, ma un forte acquazzone ci fa scappare di

gran carriera. A Pirou effettuiamo una deviazione per visitare un antico maniero di origine vichinga poi

passato ai Normanni, un po‟ spoglio e in lento restauro, ha ben tre fossati che lo cingono. All‟interno è esposto

un lunghissimo arazzo raffigurante la storia normanna, è un opera di grande valore perché ricamato a mano

con migliaia di ore lavorate.

Ad Agon Containville ci soffermiamo per ammirare l‟immensa costa sabbiosa e la grandiosità degli impianti

d‟allevamento di mitili ed ostriche. Dopo la città la strada litoranea sfocia nel parco litorale, al termine della

stessa ci troviamo al panoramico point d‟Agon. L‟insenatura, che arriva alle spiagge di Hegueville e al Pont

de la Roque, è completamente in secco, per alcuni chilometri si contano centinaia d‟imbarcazioni adagiate su

fango e sabbia. In serata arriviamo sul deserto lungomare di Douville Les Bains, palesemente ancora in attesa

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dei primi turisti estivi. Prima di andare a letto passeggiamo sulla solida battigia e, data l‟ora, ci godiamo un

inusuale ma spettacolare tramonto.

Sosta a Douville Les Bains, rue de la Plage. N 48°50.980‟ W 1°35.029‟

Km percorsi oggi 283 Km totali 2042

BARFLEUR FARO DI GATTEVILLE

CASTELLO DI PIROU ABBAZIA di SANTA TRINITA‟ DELLA LUCERNA

8°giorno-giovedì 23 giugno

Procediamo dritti verso la Bretagna percorrendo la Rute de le Baie. Effettuiamo solo una deviazione per

visitare l‟abbazia di Santa Trinità De la Lucerna. Semidistrutta dai bombardamenti, dopo 50 anni di lavoro è

stata restaurata quasi completamente. Piacevole visita, svolta in un contesto bello e rilassante.

Prima di pranzo, finalmente, dopo averlo avvistato più volte dai punti panoramici sulle coste del Cotentin,

siamo di fronte a Mont San Michel. Parcheggiamo sulla diga nel settore dedicato ai nostri mezzi, niente

servizi. La voglia di salire subito è tanta, anticipiamo il pranzo e ci immergiamo nella magica atmosfera di

questo posto incantevole. Visitiamo l‟eccezionale complesso abbaziale, non a caso detto “Marveille”,

veramente ricco di motivi storici e architettonici. Dall‟alto si ha una spettacolare veduta sul borgo, sul mare e

sulle terre circostanti. Un vero posto privilegiato che consente anche di notare quante siano le colorate

comitive che intraprendono le escursioni guidate per attraversare la baia a piedi.

Ovviamente d‟obbligo il passeggio tra i vicoli medievali e sui cammini di ronda. Approfittando della prima

vera giornata di sole, anche se ventosa, anche noi ci togliamo la soddisfazione di camminare sulle zone lasciate

libere dalla bassa marea, una marea che anche a tarda sera, come da calendario, si lascia aspettare

inutilmente perché la sua risalita sarà appena percettibile.

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LE MONT SAINT MICHEL

Km percorsi oggi 78 Km totali 2120

9°giorno-venerdì 24 giugno

Dopo due giorni di mare e coste, torniamo verso l‟interno. Arrivati a Fougeres parcheggiamo nella comoda

area di sosta gratuita, visitiamo il castello ed il centro medievale. Bella cittadina, vanta edifici ed abitazioni

storiche nonché svariati e curati giardini.

Successivamente ci fermiamo a Rennes, il capoluogo della Bretagna. Una città molto bella, moderna e

rinascimentale, con un centro storico davvero affascinante e frequentatissimo dai giovani, che trovano, nei

tanti caratteristici locali, un importante luogo d‟incontro.

FOUGERES RENNES

Nel pomeriggio siamo a Dinan. Altra cittadina che da sola merita un viaggio, il centro storico è antico, e

conserva gelosamente le vecchie abitazioni in graticcio ed i negozi tramandati da generazioni. La parte alta è

contornata da mura fortificate che ci consentono il passeggio sul cammino di ronda, mentre scendendo per la

rue du Petit Fort si arriva al borgo marinaro. Molte imbarcazioni sono ormeggiate al molo, alcune

consentono minicrociere sulla Rance, fiume navigabile fino al suo grande estuario.

In serata torniamo sul mare, a Cancale.

Rennes, P in rue de Nastaise, lungo la Rance. Euro 2 per h 2,50-

In alternativa P in place Saint Melanie

N 48°06.678‟ W 1°41.138‟

Fougeres, area di sosta con cs, a 100 mt dal castello, gratuita N 48°31.320‟ W 1°12.667‟

Dinan, area di parcheggio, rue du Port, sotto il ponte. Vicino al fiume N 48°27.271‟ W 2°02.290‟

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Cancale, area di sosta, 6 euro 24 h, 500 metri dal centro. Cs euro 2,40 Rue des Francaise libres

Km percorsi oggi 184 Km totali 2304

DINAN

10°giorno-sabato 25 giugno

Visitiamo Cancale in piena bassa marea, oltre al solito assistiamo allo spettacolo delle imbarcazioni adagiate

sul fondale, questa volta vi scorgiamo anche una piccola nave. Decine e decine di filari, con i caratteristici

vivai di ferro, fanno bella mostra di se e ci ricordano che siamo nel luogo principe per la coltivazione delle

ostriche. Mentre le osserviamo ci accorgiamo che al largo, ancora una volta in mezzo alle nebbie, si stagliano

imponenti i contorni dell‟abbazia di Mont San Michel.

Al termine della passeggiata troviamo le tipiche bancarelle che le vendono al dettaglio. Ne osserviamo di tante

misure e di varie qualità. Di prima mattina sono già prese d‟assalto da ghiotti turisti, le abili venditrici ne

aprono in quantità industriale, maneggiando con grande manualità e destrezza i piccoli ed acuminati

coltellini. Anche noi ne facciamo scorta, e la gentile signora ce ne regala qualcuna in più.

Successivamente ci rechiamo a Saint Malò. Trovando dismessa l‟area di sosta presso l‟ippodromo, abbiamo

non poche difficoltà a parcheggiare poi, con un colpo di fortuna, troviamo uno stallo libero nel parcheggio

vicino alla piscina nei pressi dell‟ansa “Des Sablons”. La passeggiata che ci porta nella città “intramuros”, ci

consente di osservare le tante chiuse, più e meno grandi, che separano la zona portuale dal mare aperto. La

città vecchia, in gran parte ricostruita, mantiene però la struttura e l‟eleganza degli edifici originali.

Tantissimi negozi e ristoranti riempiono le strade che s‟incrociano con precisione geometrica. Veramente

suggestiva la passeggiata sui bastioni che cinge completamente l‟abitato. Belle le due spiagge di sabbia, a nord

e ad ovest, prese d‟assalto data la giornata molto calda, la prima da quando siamo in viaggio. Da quella

d‟Eventail, osserviamo alcune persone che tentano la traversata a piedi sino al Fort National.

Lasciando Sain Malo ci soffermiamo a Dinard, fortemente improntata al turismo estivo, offre spiagge ed

impianti d‟accoglienza notevoli. Costeggiando arriviamo quindi a Fort La Latte. Una gradevole passeggiata

di 10 minuti ci consente di arrivare a questa affascinante fortezza edificata a strapiombo sul mare. Dobbiamo

superare due ponti levatoi per oltrepassare il vuoto che separa la roccaforte dalla terra, sono doppie anche le

possenti mura di cinta, alte quasi 60 metri sul mare. Le vedute sono di prima scelta, l‟acqua cristallina e le

coste selvagge, non a caso questo litorale viene detto “costa di smeraldo”.

Percorsi pochi km entriamo nel parco di Cap Frehel. Nel piazzale sotto il faro abbiamo la fortuna di trovare

un gruppo folk che si esibisce in danze bretoni, con musiche ed abbigliamenti tradizionali.

L‟escursione sul selvaggio promontorio è di quelle che si assaporano metro dopo metro. Le alte falesie

mostrano le loro sfumature di colore rese ancor più nette dall‟effetto tramonto. I grandi picchi di rocce di

scisto e arenaria, detti “della Fauconniere”, sono dominio di gabbiani e cormorani che, con i loro stridenti

richiami, riescono a coprire anche il rumore del mare che azzurrissimo, schiuma tra gli scogli.

In serata ci fermiamo all‟area di sosta di Binic, città con un bel porto turistico ed una grande spiaggia.

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Area sosta di Binic, rue de L‟Ic, gratuita. 700mt dal mare N 48°36.010‟ W 2°50.121‟

Km percorsi oggi 129 Km totali 2433

SAINT MALO FORT LA LATTE

11°giorno-Domenica 26 giugno

Giornata di sole pieno. Senza averlo programmata decidiamo per una gita a Brehat. Lasciamo il camper nel

grande ed affollato parcheggio in prossimità dell‟imbarco al Pointe de L‟Arcouest e dopo 10 minuti di

traversata siamo sull‟isola. Decidiamo di non noleggiare le bici e di farcela tutta a piedi, impresa abbastanza

comoda e piacevole. Un vero paradiso di tranquillità, con tanti angolini suggestivi da godere, magari con

meno affollamento in giro, ma una volta raggiunte le cale la maggior parte dei turisti sembra sparire. Alle

14,00 effettuiamo il giro del piccolo arcipelago, in battello, ed è un‟esperienza che apprezziamo tantissimo.

Tornati a terra, riprendiamo il nostro viaggio rimanendo sulla litoranea e, dopo una breve sosta alla

medievale Treguier, abbiamo modo di conoscere la bellissima costa di granito rosa. Rimaniamo estasiati

nell‟ammirare tratti di spiaggia finissima e cale delimitate da rocce in granito levigato dal vento. Ploumanach,

Tregastel, la baia di Morlaix, praticamente non c‟è un attimo di pausa, tante bellezze una dietro l‟altra da

gustare. In serata raggiungiamo Saint Thegonnec, vi troviamo finalmente il primo camper italiano di questo

viaggio, strano ma vero, è di Livorno anch‟esso!

Area di sosta a Saint Thegonnec, in centro, gratuita, ampie piazzole Place Parkk-an-Illiz

Km percorsi oggi 161 Km totali 2594

12°giorno-Lunedì 27 giugno

Giornata grigia, pioviscola, clima ideale per fare il giro dei Complessi Parrocchiali. Visitiamo in successione

quelli di Saint Thegonnec, Guimilau e Lampaul Guimilau. All‟apparenza sono tutti simili, in realtà ognuno ha

le proprie distinte particolarità e peculiarità. Tutti molto interessanti.

Tornando verso la costa dell‟Erica ci fermiamo a Saint Pol de Leon. Facciamo acquisti ed il nostro miglior

rifornimento (1,246) presso il market Leclerc, poi visitiamo la cattedrale e la cappella di Kreisker.

A Roskoff, approfittando di un miglioramento del tempo, facciamo una passeggiata al porto e nel borgo, ricco

di vecchie e storiche abitazioni, alcune risalenti al 1400. Altra sosta meritevole di menzione, quella che

facciamo a Brignogan Plage, che offre pregevoli vedute sulle spiagge e sulla rada.

Altro bel posto è Meneham, antico villaggio dei pescatori di alghe, ristrutturato e trasformato in albergo

didattico. Il tratto di mare antistante è selvaggio e coreografico: piccole cale di sabbia bianca s‟intravedono

tra centinaia d‟isolotti che emergono ovunque, conigli selvatici impauriti per la nostra presenza che si

rincorrono sulla torba, cataste di alghe poste ad asciugare, le barche nascoste tra i massi. Un vero spettacolo,

siamo sulla “Cote des Legendes”!

Nella serata cerchiamo di arrivare nei pressi del faro dell‟Ile Vierge, ma ci perdiamo tra il dedalo di stradine

sulle punte di Plouguerneau, ci fermiamo quindi in uno slargo dietro la spiaggia di Porz Guen.

Spiaggia, porticciolo di Porz Guen N 48°37.798‟ W4°32.798‟

Km percorsi oggi 128 Km totali 2722

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COMPLESSO DI GUIMILAU

13°giorno-martedì 28 giugno

Lasciate le scogliere dell‟Ile Vierge iniziamo a percorrere la terra degli “Abers”, profonde insenature che per

chilometri entrano verso l‟interno ricordando vagamente i fiordi. Le penisole che si trovano racchiuse tra

queste diramazioni, sono dei veri paradisi, sia per i diportisti che vi trovano grandi ripari alle proprie

imbarcazioni, sia per i praticanti dei vari sport da spiaggia e del vento, come quelli che troviamo all‟opera alle

dune di Santa Margherite. A Portsall facciamo una sosta sul bel porticciolo, uno dei pochi sempre navigabili

grazie al fondale sempre alto. Questa è una località tristemente famosa per il naufragio della Cadiz, petroliera

dell‟Amoco, avvenuto nel 1978. A dispetto di quella tragedia, oggi devo dire che vi abbiamo trovato una

stupenda spiaggia di sabbia bianca ed il mare più pulito e cristallino di tutta la costa.

Continuando a scorrere la “Rute turistica” avvistiamo moltissime calette di sabbia e tanti piccoli porticcioli.

Il forte e freddo vento del nord stimola serfisti e kiteserfisti che si esibiscono in spericolate coreografie. Non

l‟invidiamo per niente, perché nonostante il sole, non riusciamo a toglierci felpa e giubbino!

Giunti al porto di Lanidult ci fermiamo a vedere lo scarico delle alghe. Direttamente dalle piccole

imbarcazioni piene all‟inverosimile, le lunghe alghe a forma di nastro vengono spostate nei camion

utilizzando piccole gru. Da qui saranno trasportate presso gli stabilimenti dove verranno destinate alle varie

lavorazioni, principalmente per la cosmesi. Effettuiamo un‟altra sosta a Le Conquet, bella cittadina con un

importante porto canale diviso a metà tra il diporto e le barche da pesca. Ci rechiamo sulla piccola penisola di

Kormovan, vi si giunge dalla città attrav ersando un ardito ponte pedonale o, con giro più ampio, per via

stradale. Una comoda passeggiata di circa mezz‟ora consente di scoprire un posto straordinario. A sinistra si

costeggia il canale e si ha una vista totale su Le Conquet, a destra si ammira la bella spiaggia dei “Blanc

Sablons” mentre, proseguendo sul promontorio, arriviamo al punto panoramico dove si ha un magico colpo

d‟occhio sull‟arcipelago d‟Ouessant. La luce del sole, ancora alto, ci consente di proseguire ed arrivare fino al

Pointe Saint-Mathieu.

Un luogo oramai noto per le decine di immagini già rivisitate più volte, ma dal vivo è veramente molto più che

suggestivo. Il complesso aspetto degli edifici che lo caratterizzano sono di una particolarità unica, i panorami

da dieci e lode.

Terminiamo la nutrita giornata fermandoci dopo pochi km, presso l‟area di sosta a Plougonvelin, posta in

alto su un promontorio offre anch‟essa un bello scorcio sulla rada di Brest.

Area di sosta, Plougonvelin, a 300mt dal Fort Bertheaume, 6 euro, servizi. N 48°20.253‟ W 4°42.410‟

Km percorsi oggi 130 Km totali 2852

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LE CONQUET POINT SAINT MATHIEU

14°giorno-mercoledì 29 giugno

Giornata soleggiata ma con forte vento fresco da sud-ovest. Visitiamo Brest, città semi ricostruita nel dopo

guerra, anch‟essa in pieno caos per i lavori della ferrovia di superficie, perfino il Pont de Recouvrance è

completamente ingabbiato. Ci fermiamo in un grande parcheggio posizionato tra il porto commerciale e la

fortezza, in Rue Jean Marie le Bris. Scorriamo il centro con lo scooter, ma non c‟è molto da segnalare, al

grande arsenale non riusciamo a farci inserire nella visita guidata. Allora proseguiamo fino al porto turistico

per poi entrare nel bellissimo centro di Oceanopolis.

Bella struttura, molte le specie animali che sono ospitate in padiglioni suddivisi per posizione climatica.

Molto curato l‟aspetto didattico ed interattivo.

Usciamo da Brest attraversando l‟Iroise tramite uno spettacolare ponte, per fermarci dopo pochi km a

Plougastel. Visitato il suo centro, ci apprestiamo a fare il giro della penisola, con una interessante sosta al

“Point des Espagnols” ed al selvaggio Point de Phenir che, dall‟alto dei suoi 70 metri, ci regala scenari

sconfinati. In serata sostiamo nell‟area sosta a Camaret s/mer.

Area di sosta, Camaret s/mer, in alto sopra il paese, 4 euro 24h Rue Georges Ancey

Km percorsi oggi 117 Km totali 2969

SPIAGGIA di KERSIGUENOU (e un‟improbabile velista) il canale PORT RHU

15°giorno-giovedì 30 giugno

Riprendiamo il tour della penisola di Crozon, lasciando Camaret incappiamo subito nell‟ampia e profonda

spiaggia della baia di Kersiguenou, dove si pratica, tra l‟altro, la vela sui tricicli. Proseguendo oltre il point

Dinan e de Cap-le-Chevre, entriamo nella regione Finisterre, tappa d‟obbligo a Douarnenez. Città che ha il

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primato dello scatolamento del pesce, vanta un bel porto e più spiagge. Nel canale di Port-Rhu, protetto da

una chiusa pedonabile, vi sono centinaia di imbarcazioni a vela, ed un museo storico con vecchi natanti.

Proseguiamo per la litoranea, i paesaggi marini si susseguono, a Point du Van troviamo un fantastico punto

d‟osservazione che ci consente di individuare e riconoscere molti dei luoghi visitati nei giorni precedenti.

Appena lasciato il promontorio, superiamo la famosa baia “dei Trapassati”, affollatissima di cultori del surf,

e subito dopo raggiungiamo il mitico “Point du Raz”. Un grande piazzale e numerosi negozi di souvenir,

nonché attività di ristoro, la dicono lunga sulla fama di questo posto. Percorriamo il bel sentiero che permette

una comoda passeggiata fino alla statua di “Notre dame des Naufrages”. Non contento azzardo, con la

massima prudenza, la scalata “all‟Enfer de Plogoff”. Rocce che si stagliano fino a 60 metri con baratri a picco

sul mare. Ma dopo una quindicina di minuti percorsi, a volte aiutandomi con le mani, mi trovo davanti allo

spettacolo! IL breve tratto di mare che mi separa dallo scoglio sul quale si erge il faro de “La Vieille” è

terrificante, una corrente mostruosa forma gorghi e scalinamenti a pelo d‟acqua, alcune barche che pescano

con prua a vento, debbono tenere i motori su di giri e la marcia avanti inserita per poter tenere una posizione

stabile. In secondo piano vedo nitidamente l‟isola di Sein con i suoi alti fari, in particolar modo il faro d‟AR

Men. Uno dei più fotografati e spettacolari con mare in tempesta. Dopo qualche minuto trascorso in

contemplazione, rientro con cautela fino al sentiero battuto, ma non riesco a far a meno di voltarmi cercando

di memorizzare più possibile ogni particolare, tutti quelli che i miei occhi riescono a cogliere. Lasciamo il

parcheggio, sono passate le 19,00, la sbarra è alzata e non c‟è più nessuno a riscuotere il ticket obbligatorio,

risparmiamo 6 euro! Dopo cena arriviamo al camping di Quimper.

Camping comunale, Quimper, tra rue Borossi e Rute de Pont l‟Abbè. A 20min

dal centro, euro 12,75 con allaccio cc.

N 47°59.384‟ W 4°07.239‟

Km percorsi oggi 160 Km totali 3129

POINT DU RAZ, faro LA VEILLE

la “CHIOCCIOLA” del faro d‟EKMHUL

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16°giorno-venerdì 1 luglio

Visitiamo Quimper, capoluogo del Finisterre e capitale dell‟antica Cornovaglia francese. Una graziosa città

molto floreale, bagnata da due fiumi: l‟ Odet e lo Steir, vanta una lunga tradizione di ceramisti. IL suo centro,

che si sviluppa intorno alla superba cattedrale di San Corentin, ha moltissime case antiche, vecchi palazzi e

bei negozi, tutto fruibile con gran comodità in quanto situati in zona pedonale.

Nel pomeriggio raggiungiamo la penisola di Penmarc‟h. Ci godiamo subito la bella spiaggia di Pointe de la

Torque, letteralmente “infestata” da centinaia di serfisti indomiti. Più tardi raggiungiamo San Guenolè, sulla

cui punta ci fermiamo per salire sul faro d‟Ekmuhl. Ben 260 scalini, e belli tosti, occorrono per salire in cima,

ma come sempre la ricompensa è delle migliori, la vista spazia ad ovest fino alla spiaggia di La Torque,

mentre ad est si distingue benissimo anche l‟ansa di Lesconil. Oltrepassiamo point de Penmarc‟h e Pont

l‟Abbè, per sostare a Benodet, piacevole borgo marinaro diviso in due dall‟Odet. Porto importante per le gite

alle isole Glenan e per l‟escursioni a ritroso sul fiume. In serata ci fermiamo a Mousterlin, in area di sosta

gratuita ma senza servizi, dietro le dune della lunghissima ma sottile spiaggia.

Area sosta di Mousterlin, a 50 mt dal mare, 500 dal porticciolo, gratuita N 47°51.087‟ W 4°02.789‟

Km percorsi oggi 78 Km totali 3207

17°giorno-sabato 2 luglio

Iniziamo la giornata, fresca ma soleggiata, esplorando la costa tra Beg Meil e Cap Coz rimaniamo estasiati

da falesie, spiagge e mare trasparente. Successivamente arriviamo a Concarneau, ospiti di un bel parcheggio

riservato ai camper, dove si paga solo il pernottamento. Visitiamo il centro della cittadina, la cui grande

attrazione è la “Ville Close”, vecchio borgo fortificato cinto da mura, costruito su un‟isolotto e circondato

dalle acque del porto. All‟interno vi troviamo antichi edifici, una moltitudine di negozietti e tanti bei locali per

pranzare, quest‟ultimi veramente gremiti!

Nel pomeriggio ci trasferiamo nella penisola di Quiberon, una stretta e lunga striscia di terra che culmina con

la città omonima. Buon centro peschereccio e bel porto turistico. Dispone di una grande spiaggia di sabbia

fine, decine d‟alberghi, pensioni, ristoranti, pub, campeggi e perfino un piccolo aeroporto. In pratica una

perfetta località vacanziera. Alla stazione marittima c‟informiamo dei costi per la traversata alla Belle Ile ma,

98 euro per due persone ed uno scooter, ci sembrano un furto. In più l‟indomani, essendo domenica, si corre

anche il rischio di non trovare posto, rinunciamo. Dedichiamo il resto della giornata al passeggio intorno alla

città, fino alla Pointe de Conguel, poi con lo scooter scopriamo la parte est, quella più attrezzata dal punto di

vista turistico, con tanto di porticcioli, spiagge, scuole di vela e svaghi d‟ogni tipo. Torniamo indietro

scorrendo invece il lato ovest, la “cote sauvage”, già il nome la dice lunga. A sera ci sistemiamo nell‟area di

sosta proprio su questo versante, a 2,5 km dal centro di Quiberon.

Area Concarneau, vicino vecchia stazione, 500mt dal centro, cs 4 euro, 2 notte N 47°52.709‟ W 3°55.240‟

Area Quiberon, sulla costa ovest, a 2,5 km dal centro, rue du port Kennè, N 47°29.516‟ W 3°08.353‟

Pagamento con carta di credito, 6 euro x 18 ore.

Km percorsi oggi 145 Km totali 3352

18°giorno-domenica 3 luglio

Passando per Carnac ci fermiamo per dare un‟occhiata agli allineamenti megalitici, ma non ne rimaniamo

particolarmente attratti. Proseguendo arriviamo ad Auray, una cittadina dalle tante e storiche abitazioni a

graticcio. Parcheggiamo nel quartiere de Loch, vicino allo stadio, in centro. Scendendo verso il fiume, che

attraversiamo mediante un antico ponte ad arcate, c‟inoltriamo nel quartiere di Saint Goustan, una vera

meraviglia! Tanti vicoli, scalinate, case del „400, lungo i moli del vecchio porto tantissimi ristoranti tipici. Una

passeggiata coloratissima ed appagante immaginando le realtà di tempi lontani. Tornando al camper saliamo

per la promenade Du Loch, dall‟alto, il quartiere appena visitato, ci appare in tutto il suo fascino.

Una rinnovata voglia d‟antico ci spinge verso mete distanti dal mare, percorrendo strade secondarie, a volte

in mezzo a belle campagne altre in freschi tratti boscosi. Arriviamo così a Josselin, altra bella località ricca

d‟edifici di stampo medievale. Come Auray vanta due zone ben distinte, in centro, oltre le tante abitazioni a

graticcio, si visita l‟interessante basilica di Notre Dame du Roncher, dall‟alto del suo campanile si gode uno

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spettacolare panorama sulla città e sul castello. Oltrepassato il ponte sul fiume Oust si entra nel quartiere

Saint Croix, altra chicca da gustare casa per casa. Dal ponte ci godiamo una splendida prospettiva sulla

facciata del castello che guarda il fiume. Tornati sui nostri passi decidiamo di visitarlo, la visita è guidata, si

visita solo il piano terra ed il giardino. Visita piacevole ed interessante, apprezzabile il mobilio ed alcuni

oggetti originali, stupenda la facciata che da sul cortile, in gotico rinascimentale.

AURAY, il quartiere SAINT GOUSTAIN Il castello di JOSSELIN, visto dalla chiusa sull‟OUST

Ripartiamo da Josselin cercando di seguire le strade lungo il canale Oust, così facendo incontriamo l‟abitato

di Malestroit. IL paese si presenta subito come in una bella cartolina, ponticello tutto fiorito situato su una

tripla diramazione del fiume, con piccolo parco e zona pic nic. IL centro del borgo, ma ormai è una

consuetudine, presenta interessanti edifici, ed è impreziosito da tante fioriture poste un po‟ ogni dove.

Passeggiando sulle sponde dell‟Oust scorgiamo alcuni battelli ormeggiati, a bordo ve n‟è qualcuno abitato,

uno dei passeggeri ci saluta e ci spiega che dormiranno lì in attesa che l‟indomani mattina apra la chiusa.

In effetti pochi metri più avanti l‟avvistiamo, il sistema di funzionamento oggi è moderno, basta un

telecomando per farla lavorare, l‟operatore ci spiega che da sempre è mantenuta e curata come una creatura.

Superato il ponticello scorgiamo l‟area per i camper, in zona verde.

Area camper Josselin, Place S: Martin, centro. Gratuita, cs 2 euro, con carta N 47°57:365‟ W 2°32.973‟

Area sosta Malestroit, presso la chiusa, centro. Gratuita, servizi igienici N 47°48.747‟ W 2°22.938‟

Km percorsi oggi 119 Km totali 3471

MALESTROIT LA CHIUSA

19°giorno-lunedì 4 luglio

Subito dopo colazione mi piazzo sul ponticello della chiusa, alle 9 in punto l‟operatore aziona il meccanismo,

in 10 minuti la prima imbarcazione ci saluta, è una famiglia che trascorrerà la vacanza così, partita da

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Nantes, cercherà di arrivare “via terra” fino a Brest, per poi tornare dal mare aperto. Una bella esperienza,

non c‟è che dire. Dopo il secondo natante “risalito”, partiamo anche noi. Prossima destinazione Rochefort en

Terre. Un‟altra perla di paese, sul cartello posto ad inizio abitato vanta 4 fiori, valutazione altissima per

questo genere di classificazione. A vederlo bene però, meriterebbe anche la quinta! Anche qui ci sbizzarriamo

con le foto alle caratteristiche case e monumenti in pietra. Lasciato anche questo piccolo paradiso in breve,

arriviamo a Vannes. Troviamo molte difficoltà a parcheggiare, perfino nella zona della stazione marittima e

del parco acquatico, ovunque troviamo solo sbarre a 2 metri! Troviamo posto in uno stallo lungo, oltrepassato

il porto canale, a 500 metri dal centro. Fatti i biglietti all‟ufficio turistico, con lo scooter torniamo alla stazione

marittima, a circa 2km, dopo pochi minuti ci imbarchiamo per uno splendido giro nel golfo di Morbihan. Ben

tre ore di navigazione dentro al dedalo d‟insenature tra tante isolette, scorci su piccole spiagge, porticcioli,

belle abitazioni, immense distese di coltivazioni d‟ostriche e finalmente in una vera giornata di sole. Torniamo

a terra ben rilassati ed intenzionati a finire la giornata cercando di conoscere anche questa città. Il centro

storico, che si sviluppa intorno alla cattedrale di Saint Pierre, è uno dei più belli visitati fin‟ora. Gli edifici a

graticcio sono grandi e pittoreschi nei loro svariati colori. Sotto le antiche mura ammiriamo splendidi giardini

alla francese, lungo la Marle gli antichi lavatoi. In un antico negozio assaggiamo finalmente i costosissimi

dolcetti detti “Macarons”. IN serata ci fermiamo a Kerbodo, pochi chilometri da Sarzeau, vicino al porto di

Saint Jaques.

Rochefort en Terre, area sosta, Place du Camp de Foire, euro 2,50 N 47°41.991‟ W 2°20.014‟

Area sosta, Saint Jaques, 100 mt dal porto, 5 euro 24h, cs gratuito Rue du Port-de Saint Jacques

Km percorsi oggi 93 Km totali 3564

ROCHEFORT EN TERRE VANNES, antichi lavatoi

VANNES, le case del centro

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20°giorno-martedì 5 luglio

Poco dopo la nostra partenza, seguiamo le indicazioni per il castello di Suscinio. Bella roccaforte con

annesso palazzo medievale è ancora in parte da restaurare, molto più bello da fuori che internamente,

ha un bel contorno lacustre popolatissimo da uccelli acquatici.

Procedendo verso est, attraversiamo il barrage d‟Arzal percorrendo la sua imponente diga che,

regolata da chiuse, offre uno specchio d‟acqua immenso alle centinaia di lussuose imbarcazioni che vi

stazionano. Arriviamo poi a capo Crosci, attraversando tutta la zona delle saline di Guerende. A Port

la Baule inizia a piovere incessantemente, il che ci preclude una passeggiata lungo la sua interminabile

spiaggia. Allora dirottiamo su Saint Nazaire, precisamente alla Ville du Mer, al centro del porto.

Parcheggiamo nei pressi dei rifugi sottomarini, una delle poche cose sopravvissute ai bombardamenti

durante la guerra. All‟interno di uno di questi “alveoli”, è stato allestito “l‟Escal Atlantic”, una

struttura camuffata ma veramente ben fatta, che permettere di rivivere le atmosfere e le avventure

dei primi grandi transatlantici francesi, il France ed il Normandia. Simpatico il finale a sorpresa.

Dopo aver fatto un giro per il porto, anch‟esso regolato da chiuse e grandi strutture, viviamo la strana

ed unica sensazione di scendere e conoscere un sottomarino. Si tratta del sous-marin “Espadon”, della

marina militare francese, oramai dismesso è divenuto una grande attrazione per grandi e piccoli.

In serata giungiamo a Nantes dove, con amara sorpresa, troviamo il camping Petit Port ancora chiuso

per restauri. Ripieghiamo allora su quello di S. Lucie s/Loire ma, nonostante vari tentativi non lo

troviamo. Poi un gentile signore ci rivela che dobbiamo passare da Thourè s/Loire, per arrivarci, e

così è stato.

camping Belle Riviere, route des Perrieres,S.Lucie s/Loire, euro 17,80 con

cc, wifi, tutti i servizi. Autobus a 200 mt. 12 km dal centro di Nantes

N 47°14.930‟ W 1°27.112‟

Km percorsi oggi 194 Km totali 3758

CASTELLO DI SUSCINIO CASTELLO DEI DUCHI DI BRETAGNA, NANTES

21°giorno-mercoledì 6 luglio

Ci trasferiamo in città con lo scooter, iniziando dal Castello dei duchi di Bretagna. Bella struttura che

si visita solo dal lunghissimo cammino di ronda, internamente vi sono zone non visitabili ed altre

adibite a mostre. Molto piacevole sostare lungo il giardino del fossato che lo circonda. Vicinissima al

castello troviamo l‟imponente cattedrale di Saint Paul e Pierre, molto ben ristrutturata, mostra tutto

il candore dei massi di tufo. Sempre in zona ci rechiamo alla torre di LU, ancor oggi emblema di uno

dei più famosi biscottifici di Francia e dell‟ex zona industriale di Nantes. Poco dopo ci immergiamo

nell‟atmosfera di Bouffay, il più antico quartiere della città. Molto pittoresco nelle sue vecchie

abitazioni e negli antichi bistrot, tantissimo movimento ma non asfissiante, sorprendentemente

piacevole. Eleganti e ben assortiti, molti negozi espongono le merci con grande maestria, di gran

pregio quelli collocati all‟interno del “Passage Pommeraye”, galleria unica nella sua struttura coperta

che si eleva su tre livelli. Una camminata fino al nuovo palazzo di giustizia, che si raggiunge oltre

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fiume tramite una lunghissima passerella pedonale, ci consente una passeggiata sopra le limacciose

acque della Loira.

All‟ile Feydeau recuperiamo lo scooter e ci trasferiamo a l‟Ile Versailles. Lungo il tragitto passiamo

davanti al municipio e la chiesa di Saint Croix, entrambi molto belli. L‟ile de Versailles è circondata

dal canale dell‟Erdre, ed è completamente ispirata al Giappone, per gli edifici, e per i caratteristici

giardini. Un luogo ideale per pic nic ma anche per rilassarsi. Veramente spettacolari le piante, nella

loro varietà, e le atmosfere create ad arte con l‟acqua che scorre ovunque.

Dopo tanto camminare, ci fermiamo al parco “Jardin des Plantes”. Un posto molto gettonato da

anziani e famiglie, ricco di vegetazione e floricolture, animali ed intrattenimenti anche didattici. Una

sosta che ci rigenera e di cui sentivamo veramente la necessità. Torniamo al camping che è quasi ora

di cena.

Km percorsi oggi 0 Km totali 3758

LA TORRE DI LU PASSAGE DE POMMERAYE

22°giorno-giovedì 7 luglio

Ci svegliamo con la pioggia che batte sugli oblò, lasciamo il camping dirigendoci verso sud. La meta è

a sorpresa, un regalo che non avevo svelato a Stefania, “Il Puy du Fou”, vicino Les Epesses!

Arriviamo al parco alle dieci, dopo aver parcheggiato nell‟immensa area/camper, facciamo i biglietti

ed entriamo. Gli spettacoli più importanti sono sei, è necessario programmare bene gli orari per

cogliere le repliche di quelli che si perdono per la contemporaneità. La pioggia che cade ad

intermittenza non ci disturba, ma il coprirsi e scoprirsi di continuo sì, e quando non piove a volte fa

caldo! Riusciamo a goderci uno dopo l‟altro tutti gli eventi programmati, in pratica dei capolavori

scenici arricchiti da effetti speciali da “grandeur”, come amano fare i Francesi. Non dispiacciono

neppure gli ambienti storici ricreati ad hoc ed il parco con tanto verde ed animali. Grandioso quello

dedicato ai rapaci, mai visti così tanti, nel numero e nelle razze. Dopo cena torniamo per lo spettacolo

notturno, per fortuna due ore prima dell‟inizio, perché i posti a sedere posizionati lungo il laghetto

dove ha sede lo spettacolo si sono esauriti in pochi minuti!

Senza svelare nulla dico solo: spettacolare, originale, imperdibile!

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Area camper Puy do Fou, trecento mt da ingresso. 5 euro 24 h. navetta h 9 N 46°53.623‟ W 0°55.410‟

Km percorsi oggi 90 Km totali 3848

23°giorno- venerdì 8 luglio

In mattinata ci fermiamo allo Chateau di Montreuil Bellay, un bella costruzione edificata all‟interno

di un grande fortezza dell‟anno 1000. Molto restaurato, ma di aspetto apprezzabile nella sua pietra

chiara. I suoi grandi sotterranei ospitano una gloriosa cantina, i vini esposti nel padiglione di vendita

ne fanno una ricchezza.

Tappa successiva al castello di Samur, un‟altra bella fortezza posta su una collina dominante la Loira.

Dopo il periodo splendente, ad opera dei D‟Angiò, cominciò a declinare subendo varie elaborazioni

architettoniche e destinazioni, tra le quali prigioni, deposito munizioni, scuola militare etc.. Ancor

oggi sono in corso restauri per riportarlo agli antichi fasti.

SAMUR MONTSOREAU

Altra sosta la effettuiamo a Montsoreau, dove stavolta il bel castello rinascimentale lo troviamo

proprio sulla riva del fiume, dominante un piccolo borgo che lo cinge su tre lati. Splendido l‟insieme

che riusciamo a scoprire dalla riva opposta. Molto interessante la visita delle vecchie abitazioni

trogloditiche scavate nel tufo, oggi quasi tutte destinate a negozi e laboratori di vecchi mestieri.

Strada facendo incontriamo Fontevraud, un piccolo borgo reso famoso dall‟Abbazia omonima, una

delle più grandi del mondo. Piuttosto restaurata, ma conserva ancora in modo completo tutti gli

edifici originari, chiostri, chiesa, cucine e giardini. Un complesso nato per creare la città perfetta, ma

nel corso dei secoli tutte le destinazioni che si sono succedute non si sono neppure avvicinate a quel

concetto. Nella chiesa ammiriamo, tra l‟altro, le tombe sarcofago dei reali Eleonora d‟Aquitania e

Carlo secondo, con i figli Riccardo Cuor di Leone e Isabella, i “Plantageneti”.

Passando per Chinon ci soffermiamo sotto la fortezza Reale, ne riscontriamo la maestosa grandezza e

la posizione invidiabile dominante il fiume e la città. In serata arriviamo a Igny Ussè.

Camping municipale Igny Ussè, a 600mt dal castello, 16 euro con elettricità

Servizi e docce nuovissimi, lavatrice, 2 euro cs.

N 47°15.325‟ E 0°18.166‟

Km percorsi oggi 172 Km totali 4020

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FONTEVRAUD CASTELLO D‟USSE‟

24°giorno-sabato 9 luglio

Il castello d‟Ussè, costruito in massi di tufo grigio, ha una bellissima presenza esteriore, la si coglie già

dal sentiero d‟accesso. La parte che c‟è consentito visitare è il piano terra e la scala che sale per due

piani, nelle camere è consentita solo un‟entrata parziale. Da una torretta si sale fino all‟impolverato

sotto tetto che, oltre ad ospitare vecchi ricordi abbandonati, consente di visionare il curioso sistema

degli intrecci di travi e paratie che sostengono la copertura. Dal cammino di ronda osserviamo dentro

gli ambienti dell‟ultimo piano. In alcune camere, manichini ed ambienti ricreati ad arte ed una bella

musica di sottofondo, ci danno la possibilità di assistere ad una bella rivisitazione della favola “La

bella addormentata nel bosco”, scritta probabilmente in questo castello da Charles Perrault. La visita

include i giardini, ma ne vedremo di migliori, così come non sono all‟altezza della residenza la cava e

la selleria. Pregevole la piccola chiesa, un po‟ spoglia, ma arricchita da una bella Vergine con

Bambino di Luca Della Robbia.

Tappa successiva ad Azay le Rideau, grazioso borgo turistico cresciuto sul fiume Indre, intorno al

castello omonimo. Parcheggiamo nell‟area di sosta gratuita, davanti all‟ingresso del camping, in

centro paese. Poco più di 200 metri ci separano dall‟ingresso del castello. Lo visitiamo e, di primo

impatto, ci piace subito. Costruito anch‟esso sui resti di una fortezza, ha una particolare forma ad elle

ed un bella scala con grandi aperture ad ogni piano, frutto dell‟architettura di scuola Italiana. Gli

arredi non sono molti, le decorazioni invece abbondano, come pure le tappezzerie ed i quadri che

parlano di storia. Ubicato in mezzo ad un parco, è circondato dalle acque dell‟Indre, convogliato ad

arte per rinfrescare e far da piacevole cornice.

Successivamente facciamo una sosta a Langeais, altro bel borgo, molto frequentato dai turisti.

IL castello ha un bell‟aspetto fortificato ed imponente, i resti delle mura di cinta sono alquanto

frazionati ed il giardino piuttosto striminzito. Non lo visitiamo.

A metà pomeriggio raggiungiamo Villandry, e questo castello non possiamo perdercelo. Visitiamo

prima la parte interna, piuttosto grande, con tante stanze e molti arredi che, seppur non originali,

rendono molto bene l‟idea dell‟eleganza che vi regnava. La parte più sorprende però è il giardino, o

meglio: i giardini! Ben sei, studiati ed ideati magistralmente per crearli totalmente differenti l‟un

l‟altro. Ci perdiamo per quasi due ore tra i profumi, i colori, le geometrie ed i giochi d‟acqua, e per

lunghi tratti passeggiamo su di un morbido tappeto d‟erba, verde e vellutato. Solo la campana della

chiusura riesce a toglierci da lì, e lo facciamo con molta riluttanza, per ultimi.

Per cena giungiamo a Chenonceau, parcheggio gratuito a 100mt dalla biglietteria. Alle 23,00 la

security ci invita a rispettare il cartello e ci allontana, ma ci sistemiamo con altri 10 camper nella

confinante stradina lungo la ferrovia.

Area di Azay le Rideau, Rue du Stade, gratuita, cs con carta credito, 2 euro N 47°15.562‟ E 0°28.201‟

Chenonceau, parcheggio al castello gratuito 9-23,00, no sosta notturna

Km percorsi oggi 106 Km totali 4126

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CHATEAU D‟AZAY LE RIDEAU

LANGEAIS VILLANDRY

VILLANDRY

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VILLANDRY

25°giorno- domenica 10 luglio

Visitare il Castello di Chenonceau alla domenica non è il massimo, ma siamo all‟ingresso all‟ora

d‟apertura, è già un buon inizio. Riusciamo a visitare i meravigliosi interni di questo splendido

castello, uno dei più belli di Francia, in esso rimaniamo estasiati dalla bellezza degli arredi, dai

quadri, dalle tappezzerie, i camini, le cucine e tutto quello che riusciamo a vedere. Tutto originale

dell‟epoca, e questo è un grande valore aggiunto, una vera testimonianza sulla vita degli aristocratici

di quell‟epoca. Uscendo dal gran salone del terreno, accediamo alla sponda sud del fiume, il posto

migliore per apprezzare una prospettiva veramente superba, il castello con le sue arcate che

attraversa lo Cher e vi si specchia con regale vanità. Anche se non immensi come quelli di Villandry, i

due giardini alla francese che contornano il lato nord del castello sono comunque perfettamente curati

e ben tenuti. Tornando verso l‟uscita, inoltrandoci nel bosco, incappiamo in luoghi come il vezzoso

labirinto ed il vecchio borgo, quest‟ultimo dotato di un grande orto, di frutteti e tantissime piante

decorative. Al termine della visita ci accorgiamo che è già ora di pranzo!

CHENONCEAU

Alla ripresa del viaggio, passiamo davanti al castello di Amboise, già visitato ma sempre bello da

rivedere, poi proseguiamo per Loches. Visitiamo il tranquillo borgo, conosciuto come uno tra i più

ricchi d‟arte e di storia, fortificato e racchiuso da una cinta muraria interrotta da porte con bastioni.

IL castello a sua volta è racchiuso da un‟ulteriore cinta che culmina con l‟imponente donjhon, che

con i suoi 40 metri risulta essere il più alto d‟Europa, in mezzo a loro, l‟antico abitato e la chiesa di

Saint Ours, risalente al 1100. Molto carino il breve, ma fiorito, lungo fiume. Davvero una bella visita.

La meta successiva è Montresor, altro borgo medievale, cresciuto intorno alla fortezza che contiene,

manco a dirlo, un castello. Pur essendo di piacevole impatto, e conservando anche una bella serie di

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ambienti, è un maniero decisamente di seconda classe in quanto l‟esterno è colpevolmente

abbandonato a se stesso. Di nostro gradimento invece il panorama sul borgo e sul lungo fiume,

attualmente in via di valorizzazione ed improntato a parco.

AMBOISE

LOCHES

LOCHES. Case sull‟Indre MONTRESOR

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MONTRESOR

In serata arriviamo a Chart, dopo aver attraversato stupende zone agricole e goduto dei colorati

panorami color oro del grano, dal verde del mais e del giallo dei girasoli. Ci fermiamo nel grande

piazzale di un super U, con cs e buona compagnia di altri camper.

Km percorsi oggi 177 Km totali 4303

26° giorno-Lunedì 11 luglio

Rientriamo percorrendo strade sempre nuove, passando per Clermond Ferrand ed attraversando il

massiccio centrale via Saint Etienne. Passando per le splendide cittadine di Grenoble e Briançon,

percorrendo le grandi salite del Tour de France fino al Monviso. Sosta notturna, l‟ultima di questo

viaggio, nel silenzio di Clavier, appena oltrepassato il confine.

Km percorsi oggi 530 Km totali 4833

27° giorno-martedì 12 luglio

Rientro percorrendo tutta autostrada da Sauze D‟Oulx fino a Livorno.

Km percorsi oggi 435 Km totali percorsi nel viaggio 4738

Spese generali

Gasolio euro 844,00

Soste e parcheggi euro 140,55

Ingressi ed escursioni euro 404,20

Autostrade Italia euro 75,40

Totale euro 1464,15

Per info via mail: [email protected]