non solo il cemento è ARMATO - silvanoferretti.it ·...
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Da alcuni decenni, la crescente consapevolezza da parte dell'uomo della propria responsabilità per quanto riguarda
l'impatto sulla natura e sull'ambiente, ha portato a un nuovo modo di pensare, sviluppando la ricerca verso materiali
e tecnologie che non producano effetti negativi sull'ambiente, neppure a lungo termine.
Le “Terre Rinforzate” sono un esempio concreto di questa ricerca, oramai comunemente conosciute, trovano sempre
più applicazione, in quanto solidità dell'opera, contenimento dei costi d'intervento e limitazione di impatto
ambientale, si fondono in un'unica soluzione.
La progettazione convenzionale di opere di sostegno, richiede la scelta di angoli di scarpa limitati, oppure la
costruzione di muri di contenimento in cemento armato a volte di grandi dimensioni, la cui realizzazione diventa
particolarmente onerosa quando è richiesto un adeguato inserimento ambientale, poiché per nasconderli sono
necessari rivestimenti o mascheramenti, costosi e non sempre efDicaci.
Ma non solo il cemento è… ARMATO, infatti con “Terre Rinforzate”, spesso impropriamente conosciute come “Terre
Armate”, si intende un volume di terreno compattato, all'interno del quale vengono inseriti geosintetici che
costituiscono una vera e propria armatura.
L'opera completata è di fatto un muro a gravità con all'interno dei rinforzi che si comportano come tiranti passivi.
Questa tecnologia permette di ricostruire il proDilo morfologico, com’era in precedenza nel caso di movimenti
gravitativi, oppure con angoli di scarpa molto più elevati rispetto a quelli che il terreno consentirebbe naturalmente
(anche di 80°), con risultati estremamente soddisfacenti dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Per i rinforzi si usano geogriglie a maglia aperta o geotessuti.Le geogriglie permettono una stretta connessione con il materiale di riempimento, poiché la maglia apertaconsente l’incastro direttamente all’interno del terreno. Il principio di base consiste nella mobilitazione diun’elevata forza di trazione con un basso allungamento all’interno della struttura in terra, attraverso le maglie, ilmateriale di riempimento posto da una parte della griglia interagisce con il terreno che sta dall’altra parte.Questa stretta connessione tra griglia e riempimento raggiunge, dopo la compattazione del terreno, una forza eduna coesione elevata, migliorandone l’ancoraggio. I geotessuti sono materiali realizzati con Dibre in poliestere a elevato modulo, che sviluppa elevate resistenze giàa bassi allungamenti rendendolo particolarmente adatto nelle costruzioni in terra in cui sono richieste piccoledeformazioni. Sono permeabili all’acqua e caratterizzati da un’elevata resistenza a lungo termine dadanneggiamento microbiologico, chimico e meccanico.
Spesso è possibile utilizzare come materiale di riempimento, quello presente sul posto,così facendo si guadagna sia in termini di velocità di esecuzione che di costi. Inoltre, ilpendio così rinforzato, viene introdotto nello scenario naturale senza creare alcunavariazione ambientale. Nel caso in cui il materiale di riempimento non sia fertile, sarànecessario disporre almeno 20 cm di terra vegetale sul fronte di ogni strato, non perragioni statiche ma per favorire la crescita di vegetazione.
Per evitare la presenza di sovrappressioni idrostatiche, che potrebbero inDiciare lastabilità dell’opera a lungo termine, è indispensabile prevedere a tergo della TerraRinforzata, in prossimità della superDicie di scavo, l’inserimento di un sistema drenante.Comunemente è costituito da geocomposto drenante e da un tubo collettore microfessurato a doppia parete, collegato ad un sistema di evacuazione che assicuri lo scaricodelle acque.
La progettazione di un’opera in terra rinforzata parte dal suodimensionamento interno, nel quale devono essere determinatela resistenza di progetto, la lunghezza dei singoli rinforzi ai Dinidi evitare il collasso dell’opera, il superamento della resistenzadei rinforzi, lo sDilamento ecc.A tale scopo esistono programmi di calcolo speciDici chesupportano questa fase.L’elemento vegetativo è parte integrante del sistema costruttivosenza il quale la struttura potrebbe perdere nel tempo la suafunzionalità. La principale difDicoltà è rappresentata dallapendenza delle scarpate da rinverdire che implica unaparticolare cura nella scelta delle miscele idonee viste lecondizioni geometriche particolarmente critiche.La presenza di terreno vegetale a tergo del paramento e l’utilizzodi un idoneo ritentore di particelle Dini, sono di supportoall ’ottenimento del risultato migliore, per accelerare ilprocedimento si ricorre spesso con interventi di idrosemina.
Rockwood
Palificata Doppia
La paliDicata doppia è una struttura in tronchi disposti, in livelli sovrapposti, perpendicolarmente uno all’altro, aformare una “gabbia” di contenimento per il materiale inerte di riporto ed il vegetale. Viene inserita alla base discarpate e pendii soggetti a dissesto, sia naturali sia in ambito stradale e ferroviario, anche in presenza di spinteinterne che comunque devono essere valutate e compatibili con i limiti funzionali della struttura stessa.Con la sua massa si contrappone ai movimenti gravitativi, blocca le masse a monte, favorisce il drenaggiosvolgendo nel complesso azione stabilizzatrice e di consolidamento e può costituire base per ulteriori interventidi Ingegneria Naturalistica. Lo stesso materiale vegetale vivo, una volta attecchito e sviluppato, svolge nel tempoun’efDicientissima azione di consolidamento, mediante l’apparto radicale, e di drenaggio, mediante latraspirazione fogliare, sostituendo nella funzionalità la struttura lignea destinata a decomporsi.
Sempre utilizzando la tecnica con inserimento di geosintetici all’interno dei rilevati, èpossibile prevedere paramenti di diverse tipologie, quali blocchi Rockwood, blocchi incalcestruzzo splittati e pali in legno.Il blocco Rockwood è in grado di sopportare carichi e spinte geodinamiche di granderilevanza, deve la sua forza alla particolare forma, studiata per un ottimalel'ancoraggio sia al terreno sia tra gli elementi stessi.Senza uso di casseforme od ad altre pre-‐strutture, questo sistema consente la velocecostruzione di muri con curve e spigoli vivi, anche di rilevante altezza mediantemappunto, l’utilizzo di geogriglie che vengono ancorate all’interno dei blocchi stessi aDile ricorrenti.
L'erosione è un fenomeno geologico naturale ed inevitabile che però negli ultimi decenni si manifesta in modo più evidente e consistente. Si tratta di un processo selettivo, che tende ad asportare sostanza organica, argilla ed altre frazioni del terreno, lasciando solo il materiale più grossolano e scadente. Il calore, in misura diversa, genera tensioni interne alla roccia che Diniscono con il causare minute fratturazioni. La pioggia contribuisce all'erosione sia chimicamente che meccanicamente, infatti passando attraverso l'atmosfera l’acqua piovana si arricchisce di anidride carbonica, formando acidocarbonico che è in grado di dissolvere alcuni minerali e di decomporne altri. Per contrastare questo fenomeno gli interventi tipici sono quelli di posare materassini antierosivi, biotessili o biostuoie che rallentano lo scorrimento delle acque, facilitano lo sviluppo della vegetazione ed il consolidamento della coltre superDiciale. La gamma di questi materiali copre le più svariate esigenze progettuali, realizzati con diverse materie prime posso essere in Dibra naturale o sintetici e necessitatano di una valutazione caso per caso. I costi d’intervento dipendono molto dall’accessibilità del luogo e dalla morfologia del terreno dove questi materassini antierosivi devono essere posti, spesso può essere conveniente intervenire direttamente con matrice in Dibre legate.
Per Matrice in Fibre Legate si intende una biostuoia idraulica composto da speciali Dibre vegetali,collante ed attivatore che, applicata mediante idroseminatrice, crea una biostuoia antierosivaperfettamente aderente al terreno. Fornisce un’alta protezione all'erosione anche nelle situazionipiù difDicili. La sottile rete capillare che le Dibre creano legandosi fra di loro, consente di avere unaelevata capacità di ritenzione idrica, che, oltre a diminuire il dilavamento, facilita la germinazione.La matrice in Dibre legate è applicato in un unico passaggio, senza una preparazione speciale delterreno, si utilizza contemporaneamente all'idrosemina con ottimi risultati di germinazione enotevoli vantaggi. E’ efDicace su ogni pendenza ed aderisce praticamente a qualsiasi superDicie,anche su forti pendii poiché la matrice si modella perfettamente alla superDicie del terreno,evitando così rigonDiamenti e ruscellamenti sotterranei, che sono problemi comuni con lenormali biostuoie.
Sistemi di Controllo dell'Erosione
Normative di riferimento:• R . D . L . n . 3 2 6 7 d e l30.12.1923 (“Riordinamento eriforma della legislazione inmateria di boschi e terrenim o n t a n i ” d i c u i l ' a r t . 1sancisce che gli interventi nondevono arrecare danni perdenudamento dei terreni ,p e r d i t e d i s t a b i l i t à ,interferenze nel regime delleacque);• D.L. n. 1126 del 16.05.1926( “ A p p r o v a z i o n e d e lr e g o l a m e n t o p e rl'applicazione del R.D.L. n.3267) e R.L. del 21.03.2000,n . 3 9 - Regolamentod'attuazione D.P.G.R. del05.09.2001, n.44/R, inerential Vincolo Idrogeologico;• D . M . d e l 1 1 . 0 3 . 1 9 8 8,(“Norme tecniche riguardantile indagini sui terreni e sullerocce, la stabilità dei pendiinaturali e delle scarpate, ic r i t e r i g e n e r a l i e l ep r e s c r i z i o n i p e r l aprogettazione, l'esecuzione edi l col laudo del le opere disostegno delle terre e delleo p e r e d i f o n d a z i o n e ) esuccessiva C i r c o l a r eMinisteriale n. 30483 del24.09.1988 d' istruzione perl ' app l i caz ione ; ino l t re l anormat iva impone - ogniqualvolta si opera su pendii -una verifica di stabilità delpendio stesso, che nel casospecifico ha eseguito lungo lasezione in corrispondenzad e l l a l i n e a d i m a s s i m apendenza del versante cheabbiamo ritenuto esplicativadel la s i tuaz ione genera ledell'area;• L.R.T. n. 21 del 17.04.1984(“Norme per la formazione el'adeguamento degli strumentiu r b a n i s t i c i a i f i n i d e l l ap r evenz ione de l r i s ch ios i s m i c o i n a t t u a z i o n edell'art.20 della L. 10.12.1981n . 7 4 1” ) e r e l a t i v aDeliberazione C.R. n.94 del12.02.1985 (direttiva “indaginig e o l o g i c o - t e c n i c h e d isupporto alla pianificazioneurbanistica”);