NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI … LUGLIO 2013 scienze MICROCOSMI/1 68 NON SOLO CUORE, RENI,...

2
5 LUGLIO 2013 scienze MICROCOSMI/1 68 NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI ORGANI DA CUI DIPENDE LA SALUTE C’È IL MICROBIOMA, CIOÈ L’INSIEME DI batteri BUONI, FUNGHI E LIEVITI DIFFUSI IN TUTTO IL NOSTRO CORPO. CHE CI PROTEGGONO. E VANNO PROTETTI l latte umano contiene 700 specie di batteri diversi: lo ha rivelato una ricerca pubblica- ta della microbiologa María Carmen Collado, dell’Istituto di agrochi- mica spagnolo. Dobbiamo preoccuparci e pastorizzare anche il latte della mam- ma? No, al contrario, dobbiamo essere lie- ti nello scoprire come questo latte con- tribuisca a costruire nel neonato quel complesso mix di microrganismi che gli permetterà di sopravvivere. È sempre più evidente infatti che non siamo indivi- dui, ma ecosistemi, e riusciamo a mante- nerci in salute grazie al microbioma, ov- vero alla patina di batteri, funghi e lieviti che ricopre le parti del nostro corpo in contatto o con scambi con l’esterno (dal- la pelle all’intestino, dai bronchi all’uretra) impedendo che vengano colonizzate da va- rietà patogene. Una persona di 70 chili si porta dietro un numero di cellule estra- nee 10 volte superiori alle sue, circa 2 chi- li di microrganismi che, da potenziali ne- mici, in milioni di anni di evoluzione sono diventati preziosi alleati. «Il microbioma è come un altro organo del nostro corpo, le cui funzioni stiamo cominciando a ca- pire solo ora» dice la microbiologa Carlot- ta De Filippo, che studia il microbioma al- la fondazione trentina Edmund Mach. Dal 2008 il consorzio internazionale Human Microbiome Project, promosso di Alex Saragosa I dal National Health Institute americano, censisce i microrganismi che convivono con l’umanità: per ora ne hanno individua- to oltre 10 mila specie. Fra le centinaia di persone di cui hanno analizzato il micro- bioma, c’è anche il giornalista Michael Pol- lan, che ha raccontato sul magazine del New York Times i risultati del suo esame: possiede un ottimo mix di microrganismi, tra i quali figurano quelli della famiglia Prevotella, che digeriscono fibre vegetali, frutto probabilmente della sua dieta lar- gamente vegetariana. Nelle popolazioni dei Paesi avanzati, invece, questi batteri stanno diventando relativamente scarsi, sostituiti da altri, come i Firmicutes, più a loro agio in un ambiente ricco di zucche- ri e proteine, ma che non sembrano altret- tanto utili al nostro benessere. «In realtà non sappiamo quale sia il microbioma “perfetto”» dice il microbio- logo Rob Knights, dell’Università del Co- lorado a Boulders, ricercatore di punta dello Human Microbiome Project, «anche perché l’ideale varia con la dieta e l’am- biente in cui si vive. Per esempio nell’inte- stino dei giapponesi, e solo nel loro, è pre- sente un batterio specializzato nella dige- stione delle alghe. Pensiamo però che più il microbioma è diversificato meglio sia. Infatti, se l’uomo ha 27 mila geni nel suo Dna, il Dna del suo microbioma ne contie- ne milioni, e più è grande la varietà più è probabile che abbia una soluzione pronta per rispondere a variazioni nella ARTWORK HANNAH WHITAKER Prevotella I batteri di questa famiglia aiutano a digerire i vegetali. Sono fondamentali perché grazie a loro si rinforzano le pareti dell’intestino Firmicutes Sono batteri più diffusi tra chi si nutre di molti zuccheri e proteine e sembrano non essere molto utili al nostro benessere generale Bifidobacterium lactis Batteri del ceppo bifidus si trovano nel latte e sui capezzoli materni e aiutano il bambino a sviluppare il proprio microbioma Il microbioma dei bambini si perfeziona nei primi quattro anni di vita, grazie alcontatto con l’ambiente. Un eccesso di pulizia impedisce la sua formazione e apre le porte alle allergie Piccolissimi complici

Transcript of NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI … LUGLIO 2013 scienze MICROCOSMI/1 68 NON SOLO CUORE, RENI,...

Page 1: NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI … LUGLIO 2013 scienze MICROCOSMI/1 68 NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI ORGANI DA CUI DIPENDE LA SALUTE C È IL MICROBIOMA, CIOÈ L INSIEME

5 LU G L I O 2 0 1 3

scienzeMICROCOSMI/1

68

NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI ORGANI DA CUI DIPENDE LA SALUTE

C’È IL MICROBIOMA, CIOÈ L’INSIEME DI batteri BUONI, FUNGHI E LIEVITI

DIFFUSI IN TUTTO IL NOSTRO CORPO. CHE CI PROTEGGONO. E VANNO PROTETTI

l latte umano contiene 700specie di batteri diversi: lo harivelato una ricerca pubblica-ta della microbiologa María

Carmen Collado, dell’Istituto di agrochi-mica spagnolo. Dobbiamo preoccuparcie pastorizzare anche il latte della mam-ma? No, al contrario, dobbiamo essere lie-ti nello scoprire come questo latte con-tribuisca a costruire nel neonato quelcomplesso mix di microrganismi che glipermetterà di sopravvivere. È semprepiù evidente infatti che non siamo indivi-dui, ma ecosistemi, e riusciamo a mante-nerci in salute grazie al microbioma, ov-vero alla patina di batteri, funghi e lievitiche ricopre le parti del nostro corpo incontatto o con scambi con l’esterno (dal-la pelle all’intestino, dai bronchi all’uretra)impedendo che vengano colonizzate da va-rietà patogene. Una persona di 70 chili siporta dietro un numero di cellule estra-nee 10 volte superiori alle sue, circa 2 chi-li di microrganismi che, da potenziali ne-mici, in milioni di anni di evoluzione sonodiventati preziosi alleati. «Il microbiomaè come un altro organo del nostro corpo,le cui funzioni stiamo cominciando a ca-pire solo ora» dice la microbiologa Carlot-ta De Filippo, che studia il microbioma al-la fondazione trentina Edmund Mach.

Dal 2008 il consorzio internazionaleHuman Microbiome Project, promosso

di Alex Saragosa

I

dal National Health Institute americano,censisce i microrganismi che convivonocon l’umanità: per ora ne hanno individua-to oltre 10 mila specie. Fra le centinaia dipersone di cui hanno analizzato il micro-bioma, c’è anche il giornalista Michael Pol-lan, che ha raccontato sul magazine delNew York Times i risultati del suo esame:possiede un ottimo mix di microrganismi,tra i quali figurano quelli della famigliaPrevotella, che digeriscono fibre vegetali,frutto probabilmente della sua dieta lar-gamente vegetariana. Nelle popolazionidei Paesi avanzati, invece, questi batteristanno diventando relativamente scarsi,sostituiti da altri, come i Firmicutes, più aloro agio in un ambiente ricco di zucche-ri e proteine, ma che non sembrano altret-tanto utili al nostro benessere.

«In realtà non sappiamo quale sia ilmicrobioma “perfetto”» dice il microbio-logo Rob Knights, dell’Università del Co-lorado a Boulders, ricercatore di puntadello Human Microbiome Project, «ancheperché l’ideale varia con la dieta e l’am-biente in cui si vive. Per esempio nell’inte-stino dei giapponesi, e solo nel loro, è pre-sente un batterio specializzato nella dige-stione delle alghe. Pensiamo però che piùil microbioma è diversificato meglio sia.Infatti, se l’uomo ha 27 mila geni nel suoDna, il Dna del suo microbioma ne contie-ne milioni, e più è grande la varietà più èprobabile che abbia una soluzione prontaper rispondere a variazioni nella

AR

TW

OR

K H

AN

NA

H W

HIT

AK

ER

Prevotella I batteri di questa famiglia aiutano a digerire i vegetali. Sono fondamentali perché grazie a loro si rinforzano le pareti dell’intestino

FirmicutesSono batteri più diffusitra chi si nutre di molti zuccherie proteine e sembrano non essere moltoutili al nostro benessere generale

Bifidobacterium lactisBatteri del ceppo bifidus si trovano nel latte e sui capezzoli materni e aiutanoil bambino a sviluppare il proprio microbioma

Il microbioma dei bambinisi perfeziona nei primiquattro anni di vita,grazie alcontatto con l’ambiente. Un eccesso di puliziaimpedisce la suaformazione e apre le porte alle allergie

Piccolissimicomplici

Page 2: NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI … LUGLIO 2013 scienze MICROCOSMI/1 68 NON SOLO CUORE, RENI, FEGATO. TRA GLI ORGANI DA CUI DIPENDE LA SALUTE C È IL MICROBIOMA, CIOÈ L INSIEME

5 LU G L I O 2 0 1 3

scienzeMICROCOSMI /2

70

abitualmente. Sarebbe perciò il microbio-

ma predominante a rendere la carne un

alimento più o meno pericoloso per le ar-

terie. La farmacologa Patrizia Brigidi, del-

l’Università di Bologna, ha invece esplora-

to con un gruppo di colleghi il cambia-

mento del microbioma negli anziani,

rilevando una perdita di biodiversità e un

aumento in specie patogene, forse dovuto

all’invecchiamento del sistema immunita-

rio. Questa modifica della microflora inte-

stinale apre la strada a uno stato di infiam-

mazione permanente, deleterio per la sa-

lute, ma che potrebbe essere ridotto con

l’assunzione quotidiana di probiotici.

Ripristinare il corretto microbioma,

però, non è semplice. «Anzitutto spesso

l’organismo deve abituarsi fin dalla fase di

sviluppo alla presenza di un microrgani-

smo, per accettarlo come ospite» dice Ca-

valieri, «poi la dieta va adattata al nuovo

microbioma: se aggiungo batteri che si

nutrono di fibre vegetali, devo arricchire

la mia dieta di fibre, per mantenerli. In

terzo luogo, più che un singolo microrga-

nismo, come i famosi bifidus delle pubbli-

cità, sarebbero più utili mix di varie spe-

cie, ancora da studiare nel dettaglio. Infi-

ne assumere integratori “probiotici” per

bocca non garantisce che arrivino vivi al-

l’intestino, a causa dell’acidità dello sto-

maco». In alcuni casi gravi, come le infe-

zioni intestinali da Clostridium difficilis, un

batterio molto difficile da curare, si ricor-

re però già al trapianto di microbioma da

una persona sana a una malata: è già av-

venuto anche in Italia, al Policlinico Ge-

melli di Roma (prelevando flora batterica

da un intestino e innestandola in un altro).

Se il microbioma è tanto prezioso, al-

lora bisogna impegnarsi per proteggerlo.

«Meglio evitare antibiotici inutili e un ec-

cesso di zuccheri, consumare vegetali va-

ri e alimenti fermentati» suggerisce

Knights. «Un approccio che può aiutare

anche a rilanciare i nostri prodotti tipici»

dice Cavalieri, che con De Filippo studia

quelli del Trentino. «Dalla birra ai formag-

gi, dal vino agli yogurt, la nostra industria

alimentare potrebbe proporre nuovi pro-

dotti che mantengano un equilibrio salu-

tare del microbioma intestinale».

riscono le fibre, producendo butirrato, che

le cellule dell’epitelio intestinale, isolate

dal flusso sanguigno, usano come nutri-

mento. Se quei batteri scarseggiano, le

cellule dell’epitelio si diradano, rendendo

l’intestino permeabile al passaggio di mi-

crorganismi, tossine e proteine non dige-

rite, e innescando uno stato di costante

infiammazione nell’organismo. E questa

potrebbe essere una delle cause di pato-

logie “moderne” come la sindrome meta-

bolica, il diabete di tipo 2, le infiammazio-

ni croniche intestinali, l’obesità».

Uno studio condotto da Stanley Hazen,

della Cleveland Clinic, ha rivelato che un

microbioma squilibrato potrebbe essere

anche il nesso fra consumo di carne e ma-

lattie cardiocircolatorie. Hazel aveva già

dimostrato nel 2011 che i batteri intestina-

li trasformano alcune proteine della car-

ne in Tmao, una sostanza che promuove

l’arteriosclerosi. Ora ha misurato i livelli

di Tmao in volontari che seguivano diete

diverse dopo avergli fatto mangiare una

bistecca: ha scoperto che nei vegetariani

i livelli di Tmao restavano molto più bas-

si rispetto a quelli di chi mangiava carne

L’arteriosclerosidipende anche

dalla florabatterica, che,

in chi mangiatroppa carne,

è squilibrata Alex Saragosa

dieta o alla presenza di patogeni».

La costruzione di un microbioma vario

ed equilibrato inizia dai primi secondi di

vita. «Nasciamo sterili» dice Duccio Cava-

lieri, biologo, che lavora con De Filippo nel-

lo studio del microbioma delle aree alpi-

ne, «ma già il passaggio attraverso il ca-

nale materno ci conferisce una carica

batterica in grado di “addestrare” il no-

stro sistema immunitario a distinguere gli

“amici” presenti nel corpo materno dai

batteri estranei. Una ricerca del febbraio

scorso, condotta dalla pediatra Christine

Cole Johnson, ha mostrato come la man-

canza di questo imprinting batterico nei

bambini nati per parto cesareo possa por-

tarli a sviluppare cinque volte più allergie

di quelli nati con parto naturale».

A completare il nuovo microbioma

pensa poi l’allattamento al seno, sia con i

batteri presenti nel latte, sia con quelli di

ceppo bifidus che prosperano sui capezzo-

li materni. Addirittura si potrebbe dire che

la madre allatti il microbioma: certi zuc-

cheri contenuti nel latte non sono infatti

digeribili per il piccolo, ma solo per i suoi

bifidus. «Il microbioma del bambino» con-

tinua Cavalieri «si perfeziona entro i pri-

mi quattro anni di vita, assumendo altre

specie sia dal cibo solido che dall’ambien-

te dove vive, animali domestici compresi,

fino ad arrivare ad averne uno simile a

quello dei propri genitori.

«C’è il forte sospetto» dice De Filippo

«che far crescere i bambini in una bolla di

igiene eccessiva, dando loro solo cibi ste-

rilizzati, non facendoli giocare con anima-

li o per terra, curandoli con antibiotici a

ogni raffreddore, impoverisca il loro mi-

crobioma, creando le premesse per le al-

lergie». In età adulta, poi, è fondamenta-

le la presenza nel microbioma di batteri

che digeriscono le fibre vegetali. «Il colon»

dice De Filippo «ospita i batteri che dige-

Helicobacter pyloriDa quando, nel 1983, questo batterio fu indicato come causa di ulcere è stato quasi fatto scomparire, a colpi di antibiotici.Secondo Martin Blaser della New YorkUniversity, è indispensabile per regolare il nostro sistema immunitario e digestivo: la sua estinzione potrebbe essere causa del riflusso acido esofageo e, forse, di obesità in età adulta

CO

RB

IS