È evidente che a noi credenti piacerebbe parlare sempre e solo del nostro

meraviglioso Gesù, della Sua Opera di salvezza, delle Sue virtù ineguagliabili ed

è altresì evidente che Lui e solo Lui è l’oggetto permanente dei nostri pensieri e

dei nostri desideri.

Eppure è necessario anche occuparci di questa categoria di esseri sgradevoli,

non certo per il gusto del tetro e dell’orrido, ma perché proprio la Bibbia ci guida a

farlo.

Dopo aver parlato degli angeli “buoni”, ci tocca, ora, parlare degli “angeli

decaduti” e del loro capo “Satana”.

Nella Parola di Dio troviamo, infatti, due solenni ammonimenti: il primo è in 2° Cor. 12:14, dove Paolo, parlando dei falsi apostoli, aggiunge:

«Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di

luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da

servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere» (2° Cor. 12:14)

L’altro ammonimento è in Efesini 6:10-13, dove leggiamo:

«Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi

della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie

del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma

contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di

tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel

giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere».

Il diavolo, infatti, attua due differenti metodi di lotta:

Da un lato «va attorno come un leone ruggente cercando chi possa

divorare» (1° Pietro 5:8), quindi per distruggere.

Da un altro lato, poi, «si traveste da angelo di luce» (2° Cor. 12:14), per

ingannare gli sprovveduti e farli cadere nella sua trappola rivestita d’oro,

ma che nasconde la morte.

È pertanto vitale, per noi, conoscerne l’origine, la natura, il carattere, le astuzie, la forza, gli scopi, il suo destino, per individuarne gli attacchi e prevenirli.

SUN TZU, un filosofo e generale cinese vissuto dal 600 al 500 a.C. diceva:

“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura.

Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere

sono uguali.

Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia”

Ma lo stesso Gesù, discutendo sulla necessità di valutare se si è disposti a lasciare

tutto pur di seguirLo, dichiara: «qual è il re che, partendo per muovere guerra a

un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può

affrontare colui che gli viene contro con ventimila?» (Luca 14:31).

È ovvio che la stessa attenzione dobbiamo porla nell’accingerci a dichiarare guerra

a Satana (Luca 10:19; Efes. 6:10-18).

Esiste un essere, Satana, che per alcuni è soltanto il risultato della fantasia degli

antichi e degli stupidi, ma che in realtà non esiste. Basterebbe osservare quanto

male c’è nel mondo per intuire che, forse, non è proprio una fantasia pensare che ci

sia qualcuno che architetta tutto questo.

Eppure la Scrittura ce lo presenta come una persona “vera” e “reale”.

Ne esamineremo l’origine e le caratteristiche, ma possiamo già osservare fin d’ora

che, il non volerne riconoscere l’esistenza da parte del mondo, è semplicemente

frutto proprio del suo lavoro incessante di mimetizzazione e di inganno per tendere

i suoi agguati e colpire a suo piacimento i disavveduti e gli ignoranti.

Come fanno le belve feroci che si avvicinano alla preda controvento e di

soppiatto per non essere viste e sferrare il loro attacco mortale quando sono

abbastanza vicine, così Satana «va attorno come un leone ruggente cercando

chi possa divorare» (1° Pietro 5:8)

Svilupperemo nello studio le seguenti caratteristiche:

La Scrittura ci presenta Satana come una persona vera e reale. Infatti:

A. Possiede facoltà che può avere soltanto una persona.

1. Volontà (2° Tim. 2:26; 1° Giov. 3:8)

2. Parola (Luca 4:3, 6, 9)

3. Ira (Apocalisse 12:12)

4. Sofferenza (Apocalisse 20:10)

B. È presentato come una persona (Giac. 4:7; 1° Pietro 5:8; Giov. 8:44)

Ci sono due passi nella Bibbia, Isaia 14:12-15 e Ezechiele 28:12-19, che ci

permettono di sostenere la tesi che in principio Satana sia stato creato come un

essere angelico, un cherubino di altissimo grado, di grande bellezza e potenza che,

abbagliato dalla sua posizione privilegiata, generò in se stesso l’orgoglio e decise di

usurpare il trono di Dio; ma Dio lo tolse dalla sua posizione.

In realtà questi due passi sono delle profezie rivolte rispettivamente contro il re di

Babilonia e contro il re di Tiro, per cui potrebbe nascere la domanda: cosa

centra in questo Satana?

Il fatto è che, come vedremo esaminando questi versi, ci sono delle espressioni che

non si possono adattare in alcun modo a nessun personaggio terreno e che si

riferiscono a descrizioni che trascendono ogni essere umano.

La cosa non è molto strana perché spesso nella Bibbia incontriamo delle profezie

che hanno un doppio adempimento:

Da una parte fanno riferimento diretto a situazioni attuali a quelle vissute dal profeta

D’altra parte lo Spirito Santo le applica anche a situazioni molto diverse e lontane da quelle immediate.

Esempi:

Isaia 7:14 Matteo 1:23

Salmo 41:9 Giovanni 13:18

Geremia 31:15 Matteo 2:18

Esaminiamo, ora, i due passi citati, cominciando da Isaia 14:12-15.

«12 Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell’aurora? Come

mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: “Io

salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò

sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; 14 salirò sulle

sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo”. 15 Invece ti hanno fatto

discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!»

«12 Figlio d’uomo, pronuncia un lamento sul re di Tiro e digli: Così parla il

Signore, DIO: “Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di

una bellezza perfetta; 13 eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni

tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri,

carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il

giorno che fosti creato. 14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti

avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre

di fuoco. 15 Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché

non si trovò in te la perversità… »

Ecco ora Ezechiele 28:12-19 suddiviso su due slide per ragioni di spazio:

«… 16 Per l’abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di

violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte

di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.

17 Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua

saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re.

18 Con la moltitudine delle tue iniquità, con la disonestà del tuo commercio

tu hai profanato i tuoi santuari; perciò io faccio uscire in mezzo a te un fuoco

che ti divori e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti quelli che ti

guardano. 19 Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al

vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più”» (Ezechiele 28:12-19).

In nessun modo un re terreno potrebbe affermare di essere «in Eden» o di essere

«un cherubino dalle ali distese, un protettore» o di essere «sul monte santo di

Dio». Quindi, la maggior parte degli interpreti biblici crede che Ezechiele 28:11-19

sia una profezia con un significato doppio, confrontando l’orgoglio del re di Tiro

all’orgoglio di Satana.

Alcuni propongono che il re di Tiro in realtà fosse posseduto da Satana,

rendendo il legame tra i due ancora più potente e applicabile.

Prima della caduta, Satana era davvero una bella creatura, forse era il più bello e

potente di tutti gli angeli.

La frase “cherubino guardiano” indica forse che Satana era l'angelo che

“custodiva” la presenza di Dio.

Piuttosto che dare a Dio la gloria per averlo creato così bello, Satana generò l’orgoglio in

se stesso, pensando che egli stesso fosse artefice della sua condizione privilegiata.

La sua ribellione spinse Dio a cacciarlo dalla Sua presenza e alla fine ne

determinerà la condanna nello stagno di fuoco per tutta l’eternità (Apoc. 20:10).

L’orgoglio lo portò alla caduta: non gli bastava essere l’angelo più bello o più

potente, egli voleva essere Dio.

Satana non voleva adorare Dio, egli voleva essere adorato (Matteo 4:9).

Quindi, Satana si ribellò e divenne l'angelo caduto che ora conosciamo come il

«diavolo», mentre in origine era Lucifero (letteralmente «il portatore di luce»), il più

glorioso degli angeli.

Lucifero o stella del mattino era probabilmente il capo degli angeli (Giobbe 38:7).

Era perfetto in bellezza, pieno di sapienza ed era un cherubino protettore del

Trono di Dio, insuperbì ed aspirò a diventare come l’Altissimo (Isaia 14:14)

per prendere il posto di Dio (Matteo 25:41; 49; Apoc. 12:7).

Egli abita nell’aria (Efesini 2:2; Daniele 10:13).

Nella Bibbia non c’è nessun versetto che collega “Lucifero e Satana”, ma un esame

di diversi passaggi rivela che Lucifero può essere solo Satana.

La caduta di Lucifero descritto in Isaia 14:12 probabilmente è la stessa della quale

parlò Gesù in Luca 10:18 «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore».

Una caduta simile è raffigurata in Ezechiele 28.

Nella sua ribellione Satana trascinò un gruppo di angeli, detti, poi, demòni (Matt.

25:41; Apoc. 12:7; Efes. 2:2; Matt. 12:24)

Alla creazione dell’uomo, poi, cercò di guadagnarsi Eva come alleata, ma Dio fece

fallire il suo piano e disse:

«Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei;

questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno» (Genesi 3:15).

La terribile sorte di Satana e dei suoi demoni sia un monito solenne per tutti noi a

tenere sempre a bada l’orgoglio. Se abbiamo una qualche virtù, ricordiamo che il

merito è la gloria vanno solo a Dio «affinché non diventiamo presuntuosi e

cadiamo nella condanna inflitta al diavolo» (1° Tim. 3:6) e che, come disse

Gesù «senza di me non potete fare nulla» (Giov. 15:5).

A. La qualità del carattere di Satana è indicata dai “nomi” e dai “titoli” per i quali è conosciuto.

Satana, significa letteralmente «avversario» e raffigura i suoi tentativi

maligni e persistenti di impedire i piani di Dio.

1. Satana viene chiamato così perché calunnia tanto Dio (Gen. 3:2, 4, 5) che

l’uomo (Apoc. 12:10; Giobbe 1:9; Zacc. 3:1,2; Luca 22:31).

B. “Diavolo” significa letteralmente “calunniatore”.

C. “Distruttore” .

È il pensiero al quale alludono i nomi “Apollyon” (greco) e “Abaddon” (ebraico) in Apoc. 9:11. 1. Ripieno di odio contro il Creatore e contro le Sue opere, il diavolo si metterà

all'opera come dio distruttore.

1. «Il serpente antico, che è chiamato Diavolo» (Apoc. 12:9), ci richiama

alla mente colui che, anticamente, usò il serpente come agente per provocare

la caduta dell'uomo.

D. “Belzebub”, cioè “dio delle mosche” (Matteo 12:24).

1. “Tentare”, significa letteralmente “provare” e il termine è usato anche in

relazione all'opera di Dio (Gen. 22:1).

Ma, mentre Dio prova gli uomini per il loro bene, per purificarli e

sviluppare il loro carattere, Satana li tenta con il disegno maligno di

distruggerli.

F. “Tentatore” (Matteo 4:3).

E. “Serpente” .

1. Questi titoli suggeriscono la sua influenza sulla società come organizzata al

di fuori del volere di Dio e che la Bibbia definisce “il mondo” (1° Giov. 5:19).

Il mondo

G. Principe e dio di questo mondo (Giov. 12:31; 2 Cor. 4:4).

“il mondo” è animato dal suo spirito (1° Giov. 2:16).

Il mondo, nel senso con il quale è denunciato dalle Scritture è quella vasta assemblea di attività umane, il cui dio trino è onore, piacere, profitto.

2. A queste cose esso subordina tutto; esso cerca di esaltare e nobilitare il

conseguimento di queste cose con argomenti intelligenti.

3. A questo scopo ha a disposizione il vasto macchinario della letteratura,

degli affari, del commercio e del governo, i quali istillano costantemente

rispetto per queste tre cose, mostrandole come l’oggetto di un desiderio

encomiabile e lodando continuamente quelli che le conseguono.

G. Principe e dio di questo mondo (continua).

4. Giudica tutte le cose dalla posizione esteriore e dal successo, con false

massime di onore, con false idee dello scopo del piacere, e con una falsa

stima del valore e dignità della ricchezza.

Fa appello alla parte più bassa della nostra natura. investendola di una falsa e

materialistica raffinatezza.

La sua opera consiste: 1. Nell’impedire l’Opera di Dio

2. Nel rallentare il piano di Dio

a. Con persecuzioni (Apocalisse 2:10)

b. Con seduzione (2° Corinzi 11-14)

c. Con ipocrisia (Matteo 13:29,29)

a. Ritardando le decisioni per la salvezza (Atti 24:25)

b. Accecando le menti (2° Corinzi 4:4)

c. Seminando discordie (Matteo 13:24,30)

d. Portando via quanto seminato (Matteo 13:19)

e. Tentando (Efesini 4:27)

c. Facendo insuperbire (1° Timoteo 6:4-5)

Il suo metodo è sempre lo stesso attraverso i secoli: lo usò con Adamo, con Cristo e lo usa con tutti gli uomini, pur di impedire il piano di Dio. La sua opposizione fu specialmente manifestata nei suoi tentativi di distruggere la linea, dalla quale doveva venire il Messia, un’attività predetta in Gen. 3:15 e fin dal principio egli ha persistito in questo sforzo.

1. Caino, il figlio di Eva, «era dal maligno, ed uccise il suo fratello».

Infatti in 1° Giov. 3:12 è scritto: «Non come Caino, che era dal maligno, e

uccise il proprio fratello. Perché l’uccise? Perché le sue opere erano

malvagie e quelle di suo fratello erano giuste».

3. Il piano di Dio, però, non fu impedito, perché vi era una persona giusta.

Noè, i cui figliuoli divennero i padri di una nuova razza. Così fallì il tentativo di

Satana di distruggere l’umanità ed impedire così il piano di Dio.

Dio diede un altro figlio ad Eva, “Seth” che divenne il seme scelto dal quale doveva venire il Liberatore del mondo.

2. Ma il veleno del serpente era ancora all’opera nella razza, e con l’andar del

tempo la linea di Seth subì le cattive influenze e si deteriorò. Ne risultò

l'empietà universale, la quale attirò il diluvio.

C. Da Sem, il figliuolo di Noè, discese Abrahamo, il progenitore del popolo eletto, attraverso il quale Dio doveva salvare il mondo.

Opposizione di Ismaele ad Isacco

Tentativo di Esaù di uccidere Giacobbe

Oppressione degli Israeliti da parte di Faraone.

1. Naturalmente gli sforzi del Nemico dovevano essere diretti contro quella

particolare famiglia.

2. Uno scrittore segue la traccia della segreta opposizione di Satana con i

seguenti fatti:

D. Satana viene descritto come colui che cerca di distruggere la Chiesa in due modi:

1. primo dall’interno, con l’introduzione di false dottrine (1° Tim. 4:1; Matt. 13:38, 39).

2. Poi dall’esterno, con la persecuzione (Apoc. 2:10)

3. La stessa cosa avveniva per Israele, la Chiesa di Dio del Vecchio Testamento.

Il culto del vitello d'oro, all'inizio della loro vita nazionale, è tipico di ciò che avvenne

costantemente attraverso tutta la loro storia;

e nel libro di Ester abbiamo l’esempio di uno dei tentativi di distruggere il popolo eletto.

Ma il popolo eletto di Dio è sopravvissuto, sia alla corruzione dell’idolatria, che alla furia

dei persecutori, per la grazia divina che ha sempre preservato un rimanente fedele.

E. Quando, nella pienezza dei tempi, nacque il Redentore nel mondo, fu progettata la Sua morte dall’empio Erode.

1. Ma, ancora una volta, Dio prevalse e Satana fu abbassato.

2. Nel deserto Satana cercò di impedire l’Unto di Dio e di distorglierLo dalla

Sua missione di salvezza.

Fu però sconfitto, ed il Conquistatore «è andato dappertutto facendo del bene

e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era

con Lui» (Atti 10:38).

F. Questo grande conflitto attraverso le età raggiungerà il suo culmine quando Satana, incarnato nell’Anticristo, sarà distrutto dalla venuta di Cristo.

1. Presuntuoso (Matteo 4:8,9)

A. Viene descritto come un essere:

2. Orgoglioso (1° Timoteo 3:6)

3. Potente (Efesini 2:2)

4. Maligno (Giobbe 2:4)

5. Subdolo (Genesi 3:1; 2° Cor. 11:3)

6. Ingannatore (Efesini 6:11)

5. Furioso e crudele (1° Pietro 5:8)

1. Egli non limita la sua opera verso gli empi e i depravati. Spesso si muove nei circoli più elevati come “un angelo di luce” (2° Cor.

11:14)

B. La sua sfera

2. Che egli frequenti le riunioni religiose è indicato dalla sua presenza al convegno angelico (Giobbe cap. 1) e da termini quali: «Dottrine del diavolo» (cfr. 1° Timoteo 4:1)

«La sinagoga di Satana» (Apocalisse 2:9)

3. I suoi angeli spesso si atteggiano a «ministri di giustizia» (2° Cor.

11:15)

B. La sua sfera

4. La ragione per la quale frequenta le riunioni religiose, è la sua determinazione malefica di distruggere la Chiesa, perché egli sa che una volta che sia stato tolto il sapore al sale della terra, l’umanità diventerà facile preda del suo spirito contrario alla Legge.

1. Satana ostacola:

L’opera di Dio (1° Tess. 2:18)

L’Evangelo (Matteo 13.19; 2° Corinzi 4:4)

2. Possiede (Luca 8:27)

3. Acceca (Giovanni 12:40)

4. Inganna ed allaccia gli empi (Luca 22:3; 2° Cor. 4:4; Apoc. 20:7,8;

1° Tim. 3:7)

5. Egli affligge (Giobbe 1:12)

6. Tenta i santi di Dio (1° Tessalonicesi 3:5)

B. La sua sfera

1. Perché Satana a tanto interesse alla nostra rovina?

C. Il suo motivo

Egli odia l’immagine di dio che è in noi. Egli odia perfino la natura umana che portiamo, la quale è stata

assunta dal Figlio di Dio. Egli ha in odio la gloria esteriore di dio, per promuovere la quale noi

siamo stati creati, e così conseguire la nostra felicità che non finirà mai.

Odia la stessa felicità alla quale siamo stati destinati, perché egli stesso l’ha voluta perdere per sempre.

Ci odia per mille ragioni, e ci invidia.

Un antico scriba giudeo disse: “Per l’invidia del diavolo venne la morte nel mondo e coloro che lo seguono gli stanno a fianco”

1. Mentre riconosciamo che satana è forte, dobbiamo stare attenti a non esagerare la sua potenza.

D. La sua limitazione

2. Per coloro che credono in Cristo, egli è un nemico già vinto (Giov. 12:31).

3. Nonostante la sua collera strepitosa, egli è un vile perché Giacomo dice che se gli resistiamo, egli fugge (Giacomo 4:7).

4. Egli ha potenza, ma limitata.

È vero che egli può agire contro un credente. Può tentare (Matt. 4:1), affliggere (Giobbe 1:16), uccidere (Giobbe 2:6; Ebrei 2:14), ma non può farlo senza il permesso di Dio!

A. Fin dal principio Dio predisse e decretò l’annientamento della potenza che aveva causato la caduta dell’uomo (Gen. 3:15).

L’umiliazione del serpente nella polvere è stata una figura simbolica

della degradazione finale e della sconfitta del «il serpente antico, cioè

il diavolo, Satana» (Apoc. 20:2; 12:9).

B. La carriera di Satana è andata veramente verso il basso.

1. Nel principio egli è stato gettato “fuori dal cielo”. 2. Durante la Tribolazione sarà gettato “dai luoghi celesti sulla terra” (Apoc. 12:9).

3. Durante il “Millennio” sarà “ imprigionato nell’abisso” e dopo mille anni sarà “gettato nello stagno di fuoco” (Apoc. 20:10).