Nole è solo Camila è out - federtennis.it · Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari,...

26
LA RIVISTA L’antivibrante serve davvero? Ce ne sono di tutti i tipi, scopriamo la loro funzione Pag.24 GLI ALTRI CONTENUTI Uno su 100 ce la fa Pag.3 - Focus: Yoshihito Nishioka Pag.6 - Batch-Point Pag.8 - Circuito Wta: Sveta sfiamma ancora Pag.9 - I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 - Giovani: doppietta azzurra a Firenze Pag.16 Giovani: Trofeo Kinder Pag.18 - Pre-quali IBI 16 Pag.19 Circuito Fit-Tpra Pag.22 - La regola del gioco Pag.25 La giusta inclinazione di un diritto moderno Pronazione dell’avambraccio intorno al gomito: come e perchè si fa? Pag.23 Anno XII - n.13 - 6 aprile 2016 Bravo Fabbiano adesso è top100 Sale al n.98 del ranking Atp: ora gli italiani sono sei Pag.3 Nole è solo Lenti o occhiali? La regola dice che... Che cosa succede in caso di pioggia o di altri contrattempi Pag.25 La Giorgi e il padre dicono no alla maglia azzurra alla vigilia della difficile sfida contro la Spagna. E la Vinci invece torna, da n.8 del mondo Pag.8 Camila è out Dietro Djokovic, 6 sono pronti per un posto da Fab 4. Eccoli... Pag.4

Transcript of Nole è solo Camila è out - federtennis.it · Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari,...

LA RIVISTA

L’antivibranteserve davvero?Ce ne sono di tutti i tipi,

scopriamo la loro funzione

Pag.24

GLI ALTRI CONTENUTIUno su 100 ce la fa Pag.3 - Focus: Yoshihito Nishioka Pag.6 - Batch-Point Pag.8 - Circuito Wta: Sveta sfiamma ancora Pag.9 - I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 - Giovani: doppietta azzurra a Firenze Pag.16 Giovani: Trofeo Kinder Pag.18 - Pre-quali IBI 16 Pag.19 Circuito Fit-Tpra Pag.22 - La regola del gioco Pag.25

La giusta inclinazionedi un diritto modernoPronazione dell’avambraccio intorno al gomito: come e perchè si fa?

Pag.23

Anno XII - n.13 - 6 aprile 2016

Bravo Fabbianoadesso è top100Sale al n.98 del ranking Atp: ora gli italiani sono sei

Pag.3

Nole è solo

Lenti o occhiali?La regola dice che...Che cosa succede in caso di pioggia o di altri contrattempi

Pag.25

La Giorgi e il padre dicono no alla maglia azzurra alla vigilia della difficile sfida contro la Spagna. E la Vinci invece torna, da n.8 del mondo

Pag.8

Camila è out

Dietro Djokovic, 6 sono pronti per un posto da Fab 4. Eccoli... Pag.4

3

prima pagina

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONEGAME Comunicazione & Media S.r.l.

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

3

Uno su 100 ce la fa

Nuova assoluzioneLa Corte d’Appello Federale della FIT il 5 aprile ha assolto Potito Starace e Daniele Bracciali dalla contestazione di illecito sportivo per aver alterato i risultati di alcuni incontri al fine di realizzare guadagni illeciti tramite scommesse sportive ed ha inibito Daniele Bracciali per 12 mesi applicando una sanzione di 20mila euro per aver violato i principi dell’Articolo 1 del Regolamento di Giustizia relativo alla lealtà e alla correttezza sportiva.

di ENzo ANdErloNi

Per una Giorgi che va (non si sa bene dove e perché) c’è una Vinci che torna (in Fed Cup, an-che se non era tenuta a farlo,

perché capisce che c’è bisogno di lei). Ed è chiaro subito per tutti quale dei due andirivieni è più importante per l’Italia. Ma non è la sola buona notizia colorata d’azzurro: via social media, coniugando Twitter e Periscope, Fabio Fognini e il suo coach Josè Perlas ci fanno sapere che il recupero dall’in-fortunio agli addominali si è felice-mente accelerato e il nostro dovrebbe essere in campo già a Monte-Carlo. Buone prospettive, anche se la sfida di Fed Cup, il 16 e 17 aprile a Lleida, contro la Spagna di Muguruza e Sua-rez Navarro sarà durissima. Ma un team con Errani, Vinci, Schiavone e Knapp non ha paura di nessuno e la stessa Roberta si porta dietro l’enne-sima soddisfazione con il raggiungi-mento, questa settimana, dell’enne-simo best ranking: n.8 del mondo.

E qui, scatta d’istinto una standing ovation.L’applauso però va tenuto caldo per un altro traguardo importante: quello tagliato da Thomas Fabbiano, che ha sfondato il muro dei top 100 Atp. È il sesto italiano in classifica, al n.98 del mondo. Che significa un posto in tabellone nei tornei del Grande Slam. E significa soprattutto l’imprimatur a una carriera, anche se Thomas ha so-lo 26 anni. Entrare tra i primi cento è

un’impresa. Riservata ad atleti di al-tissimo livello. Proviamo a immaginare chi potreb-be essere il n.100 del mondo nel cal-cio. Un giocatore titolare in una delle squadre oggi più prestigiose e tifate del mondo: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Paris St Germain, Ju-ventus, Milan, Inter, Manchester Uni-ted, Chelsea, Manchester City, Arse-nal. Un fenomeno. Thomas Fabbiano da San Giorgio Ionico, lavorando sodo con il coach Fabio Gorietti, sfondan-do le qualificazioni nei tornei Atp di Chennai, Sofia e Dubai, vincendo il challenger di Zhuhai e raggiungen-do le semifinali a Shenzhen (Cina) e Raanana (Israele) ha dimostrato una determinazione fenomenale. Una ca-pacità di trarre di giorno in giorno sempre il meglio dai suoi 173 centi-metri che gli permetterà di togliersi sicurante altre nuove, belle soddisfa-zioni. Standing ovation anche per lui, un esempio importante per tanti ra-gazzi che ci stanno provando.

Thomas Fabbiano, 26 anni

FLUFXLWR�PRQGLDOH�

I 6 top del dopo-NoleDjokovic è l’unica certezza: vince sempre lui. Gli altri Fab Four invece scricchiolano. Abbiamo dato i voti ai sei più attrezzati pretendentialla successione. Da Nishikori a Goffin, da Thiem a Kyrgios...

DI PIERO VALESIO - FOTO GETTY IMAGES

Panta rei, tutto scorre diceva (e pensava) Eraclito o chi per lui. Per quanto oggi possa apparire assolutamente impossibile pu-

re la dittatura assoluta che Djokovic sta imponendo al tennis passerà. O almeno si affievolirà magari aggiun-gendo a se stessa quel briciolo di incertezza che rende ogni storia più interessante. A quel punto sarà bel-lo scoprire chi, durante i duri giorni della dittatura, avrà lavorato meglio (magari nella clandestinità, come si-tuazione impone) per essere pronto al momento dell’uscita alla luce del sole. Sarà a quel punto che si scoprirà chi potrà puntare alla successione; o almeno ad avvicinarsi in modo sensi-bile al dittatore in crisi. Indian Wells e Miami qualche indicazione l’hanno fornita; per quanto le difficili situa-zione climatiche della Florida abbia-no inevitabilmente un po’ alterato i valori reali. Andiamo comunque a ra-vanare in quella clandestinità per ca-pire come stanno lavorando i nostri (e vostri) leader della cospirazione.

KEI NISHIKORIIl re delle speranze perdute non è poi così distante da quello della finale di NY contro Cilic: ed è certamente vero

Abbiamo finito gli aggettivi,ora per Djokovic... diamo i numeri98.199.548 di dollari. Tra poco sfonderà il muro dei 100 milioni di dollari guadagnati in car-riera, in soli prize-money. Nel frattempo però Novak Djokovic, dopo la doppietta Indian Wells-Miami, deve “accontentarsi” di essere diventato il più ricco della storia del tennis. Anche Sua Maestà Roger Federer con i suoi due spiccioli (97.855.881 di dollari) deve lasciar spazio, farsi da parte e sedersi sul secondo gradino. Ma quello dei dollaroni non è l’unico numero im-pressionante. Partiamo dal 28: che è un numero record. Si tratta dei titoli Masters 1000 vinti, anche in questo caso nessuno come lui. Nadal è fermo a 27, Federer addirittura staccato a 24. Per il serbo si tratta anche della terza doppietta Indian Wells-Miami dopo quelle realizzate nel 2011 e nel 2014. A proposito di record, anche il 6 gliene vale un altro: quello del maggior numero di titoli vinti a Miami. A differenza degli aggettivi, ormai finiti, i numeri hanno un pregio (almeno nella visione di Djokovic): si aggiornano. (g.r.)

FLUFXLWR�PRQGLDOH�

giormente è in possesso di una dose di follia incastonata in una struttura fisica pazzesca. Il suo servizio da solo è ga-ranzia di Top 4 non foss’altro perché è potente sempre e ovunque (quando gioca il kick la palla rimbalza ad altez-ze siderali) ma il rovescio della meda-glia è che un fisico del genere tende a scricchiolare: e Nick deve ancora impa-rare a essere più umile quando la situa-zione lo richiede. Ma può uno genio-e-sregolatezza imparare l’umiltà?Tecnica: 8Spettacolarità: 8Fisico: 7,5Potenziale: 9

GRIGOR DIMITROVLo vedi giocare contro papà Murray e pensi: non è possibile che baby Federer sia ancora baby e non ancora Federer. Lo rivedi contro Monfils e pensi che in fondo, prima o poi, arriverà visto che in un match fra due follie di diversa natu-ra è anche possibile che la sua abbia la peggio. Ma il punto è: da quanto siamo immersi in questa riflessione? La sua confidenza con la palla è unica, la sua confidenza con se stesso eccessiva o, se preferite, incompiuta. Forse avrebbe bisogno di un’impresa, una soltanto: capace di mostrare a se stesso che è ancora in tempo per evitare di essere sempre, più che un baby Federer, una fotocopia (non perfettamente riuscita fra l’altro) di Safin.Tecnica: 9Spettacolarità: 9Fisico: 8Potenziale: 10

MILOS RAONICLui è quello più vicino all’Olimpo. Forse perché è quello che ha fin qui lavorato di più o meglio: il servizio che era un’ar-ma inespressa ora è letale, le zampe che si muovevano con inevitabile fatica (specie in avanti) ora obbediscono più alle indicazione del loro padrone. Non

che pochissimi colpiscono la palla così rapidamente e davanti al corpo da im-pedire (spesso, non sempre) all’avver-sario di cogliere con il preziosissimo ausilio del terzo occhio ove la palla toc-cherà terra. Ma una congenita mancan-za di genio e un livello non eccezionale di autostima inducono a pensare che il suo massimo non sia poi così distante dal quanto ha fatto vedere nella setti-mana di Miami.Tecnica: 8Spettacolarità: 6Fisico: 8,5Potenziale: 6

DAVID GOFFINImpossibile non apprezzare e perfino voler bene al belga che fra tutti i pre-tendenti al trono è quello che più capa-ce, metaforicamente, di cavar sangue delle rape. Che rape però: Goffin gioca un tennis agile e intelligente, pur nei canoni dello spara-tutto attuale: non può sperare di migliorare l’apertura alare perché di quella l’ha dotato ma-dre natura: ma è migliorato assai nella chiusura dei punti-uno-due-tre. Servi-zio da migliorare, specie al centro.Tecnica: 8Spettacolarità: 7,5Fisico: 6,5Potenziale: 8

DOMINIK THIEMLa tradizione dei picchiatori austria-ci ha trovato in lui un erede perfetto. Un erede 2.0 nel senso che la sua pal-la piatta viaggia a velocità siderale e il movimento degli arti inferiori (carat-terizzato da quella sfavillante brillan-tezza che è tipica della giovinezza) lo supporta spesso in modo pressoché perfetto. Il servizio è ottimo ma è an-che (more solito) il primo a risentire dei cedimenti mentali che il ragazzo accusa quando è chiamato a un salto di qualità. Non è ancora pronto per la Top 4 ma se adeguatamente “educato” è lì che lo troveremo.Tecnica: 7,5Spettacolarità: 7Fisico: 8Potenziale: 7,5

NICK KYRGIOS Qui il discorso necessiterebbe di più spazio. Lui è l’erede designato, già oggi è il paradigma del tennis post-Djokovic e forse post-tennis: il punto di congiun-zione fra diversi sport e diverse visioni dello sport. Di tutto il gruppo che stia-mo analizzando è che quello che mag-

Thomas Fabbianoce l’ha fatta: oraè numero 98 AtpLa lunga rincorsa è finalmente finita. Tho-mas Fabbiano è dallo scorso lunedì un Top 100. Il pugliese ha finalmente tagliato un traguardo molto inseguito. Con la vittoria ottenuta lo scorso venerdì nel Challen-ger da 125 mila dollari di montepremi di Raanana, in Israele, l’azzurro ha superato il muro e da questa settimana si trova al n.98 Atp (sesto italiano con Seppi, Bo-lelli, Fognini, Lorenzi e Cecchinato). Un risultato in qualche modo preparato da un’ottima prima fetta di stagione. Una stagione che gli ha regalato a inizio anno anche il primo quarto di finale in carriera a livello di circuito maggiore Atp. Poi il netto 6-3 6-1 a Ti Chen (32enne di Tai-wan, n.233 Atp) in quel ‘quarto’ che gli è valso non solo una semifinale, ma i Top 100 Atp (g.r.)

sarà una meraviglia di armonia: ma i suoi progressi sono superiori a quelli di tutti gli altri competitor. Con quella apertura alare sarebbe bellissimo ve-derlo a rete con più frequenza e convin-zione: riuscirà Piatti a convincerlo?Tecnica: 7Spettacolarità: 8Fisico: 6,5Potenziale: 9

IRFXV�

Yoshihito Nishioka,l’altro samuraiNon c’è più soltanto Nishikori a tenere alta la bandiera del Giappone: Miami 2016 ha scoperto anche lui, che in Florida ha battuto il n.23 Atp Feliciano Lopez in due set. Sulle orme di Kei? “No, io mi ispiro a... Rios”

DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW

FOTO GETTY IMAGES

Kei Nishikori non è più solo. Il tennis giapponese sembra aver trovato un nuovo pro-tagonista. Nella settimana

in cui il campione di Shimane caval-cava verso la finale di Miami, persa contro Novak Djokovic, un giovane “samurai” conquistava la vittoria di maggior prestigio della carriera, su-perando Feliciano Lopez (numero 23 Atp) per 6-4 6-4 al secondo turno del Masters 1000 statunitense. Il suo no-me è Yoshihito Nishioka.

La Storia - Nato a Tsu City, nel-la prefettura di Mie, il 27 settem-bre 1995, Nishioka inizia a giocare a tennis grazie a papà Norio, che lo porta in campo per la prima volta a 4 anni. “La vera passione è arrivata intorno ai 10 anni – racconta il mi-nuto giapponese, alto un metro e settanta - ma solamente a 15 ho ca-pito che il tennis poteva essere la mia strada, la mia vita”. Mancino dal tennis brillante, Nishioka si ispira da sempre al cileno Marcelo Rios. “Non era alto ma sapeva giocare un tennis aggressivo, divertente, prendendo spesso la rete. È il mio punto di rife-rimento. Ovviamente stimo immen-samente il mio amico Kei Nishikori. Non parliamo tanto in realtà, ma ogni allenamento insieme è per me fonte di grande insegnamento”. Ni-shioka a livello giovanile è tra i mi-gliori della sua annata e conquista nel 2013 l’International Hard Court Championships (Grado 1 Itf). A livel-lo Slam Junior il miglior risultato è la semifinale raggiunta a New York nel 2012. Tra i professionisti il salto de-cisivo giunge nel 2015, quando rie-sce a chiudere l’annata a ridosso dei Top 100: a Delray Beach diviene il

più giovane quartofinalista dai tem-pi di... Nishikori, vincitore del torneo nel 2008. La storia recente ci porta a Miami 2016, dove Nishioka supera le qualificazioni battendo lo slovacco Kovalik e l’eroe di Indian Wells Ho-racio Zeballos, prima di imporsi nel tabellone principale su Jared Donal-dson e, soprattutto, su Feliciano Lo-pez, primo Top 30 battuto in carrie-ra. Al terzo round si arrende in due set a Dominic Thiem.

Le potenzialità - Il primo salto di qualità a livello professionistico di Yoshihito Nishioka arriva quando il giovane giapponese si affida al coach brasiliano Rodrigo Gomes Do Nasci-mento, che in 5 mesi lo porta da nu-mero 400 alla piazza n.124. “Le sue caratteristiche peculiari sono una grandissima velocità, una straordina-ria capacità di lottare punto su punto e un braccio particolarmente rapido - sottolinea Nascimento -. Dove può

È alto solo1 metro e 70Yoshishito Nishiokanato a Tsu City (Giappone il 27/09/1995Ranking: 113 Atp (best ranking 110)Titoli Challenger: 2 (Shanghai 2014, Toyota 2015)

arrivare? Dipende tutto da Yoshihito, che potenzialmente vale un posto tra i primi 20 giocatori del mondo. La parte mentale farà la differenza in questo senso”. Nishioka oggi si al-lena a Bradenton alla IMG Academy e sogna un posto al sole, mentre il Giappone attende l’erede dell’ancor giovane Nishikori per poter puntare, perché no, anche alla Coppa Davis.

I giapponesinel ranking AtpSono tre attualmente i tennisti giapponesi compresi tra i Top 100. Dopo Kei Nishikori (n.6) bisogna scorrere a lungo la classifica prima di trovare Taro Daniel (n.91) e Yui-chi Sugita (n.99). Altri 4 tennisti si trova-no nei Top 200: Yoshihito Nishioka (n.113, 62 della Race), Tatsuma Ito (n.115), Go Soeda (n.126) e Hiroki Moriya (n.193). Aspettando la grande promessa Yosuke Watanuki, classe 1998 e attuale numero 2 del ranking mondiale under 18.

8

circuito mondiale femminile

Camila outSfumata anche l’ultima occasione per ricucire:la Giorgi ha rifiutato la convocazione in Fed Cup. Palmieri: “Abbiamo trovato davanti un muro”

batch - pointIn Svezia, in Svezia…Ve la ricordate quella storia di qualche anno fa, quella del papà italiano che, trovandosi in Svezia, era finito davanti a un giudice perché aveva dato uno schiaffettino al figlio in mezzo alla strada? Il ragazzino era già grandicello, il colpo aveva chiari (e probabilmente sani) scopi disciplinari, e oltretutto non era stato né forte né brutale. Eppure il giudice svedese condannò il genitore italiano perché lassù, all’estremo nord d’Europa, il pater familias ha perso da decenni lo status di “dominus” anche nei confronti dei figli minorenni, e non può esercitare su di loro alcun tipo di pressione fisica o morale. Figuriamoci perciò se lo può fare nei confronti di quelli ormai adulti.Visto che qui in Italia, almeno al momento, la legge e la magistratura non sono ancora arrivate a tanto, mi permetto perciò di consigliare a Camila Giorgi di approfittare del fatto che deve lasciare Tirrenia per emigrare in Svezia. Così, magari, grazie ai codici locali, ricomincia a vincere qualche partita.

Batch

dI Angelo MAncuSo - foto getty IMAgeS

Non è servito neppure l’ultimo salvagente che le avevano lanciato: Camila Giorgi ha det-to no alla convocazione per

la sfida di Fed Cup tra Spagna e Italia del 16 e 17 aprile: a Lleida al suo po-sto, insieme a Sara Errani, Roberta Vin-ci e Francesca Schiavone ci sarà Karin Knapp. Al di là delle considerazioni morali (l’amore e il rispetto per la ma-glia azzurra), la 24enne marchigiana viene meno a un preciso accordo con-trattuale. La giocatrice ha ricevuto un prestito d’onore di 145mila euro, che è tenuta a restituire in caso di rifiuto di una sola convocazione: la clausola del contratto fra la giocatrice e la FIT è chiarissima.È stato fatto di tutto per far recedere lei e soprattutto il padre Sergio (alla fi-ne è lui che decide tutto in casa Giorgi) dall’intenzione di non rispondere alla convocazione per giocare le qualifica-zioni di Stoccarda. Ci ha provato anche Sergio Palmieri, da 16 anni capo delle spedizioni azzurre di Davis e Fed Cup, a far ragionare Camila e il padre incon-trandoli a Tirrenia prima che scoppias-se il caso. “Ma non credo che ci ripense-

ranno”, aveva sottolineato lui alla vigi-lia della scadenza dei termini. Ha avuto ragione perché neppure tre giorni di ri-flessione hanno convinto Sergio Giorgi a fare dietrofront dopo l’annuncio (uni-laterale) dell’interruzione dei rapporti con la FIT e della volontà di non gioca-re contro la Spagna, comunicato dalla giocatrice con poche righe sul suo sito ufficiale nella tarda serata di giovedì 31 marzo. Il capitano Corrado Barazzutti l’ha ugualmente convocata, le ha dato una possibilità di ripensarci, ma mar-tedì mattina è arrivato il no attraverso una mail firmata da Camila.

Il prestito e i supportiEppure la Giorgi ha avuto molto dalla Federazione, probabilmente più di tan-te altre colleghe. Nel 2013 aveva seri problemi alla spalla destra, curati male all’estero e risolti solo grazie all’inter-vento dello staff medico azzurro e in particolare del professor Pier France-sco Parra. Sempre nell’estate del 2013 Camila si è trasferita al Centro Tecnico di Tirrenia facendone il suo quartier generale (gratis) e ha usufruito di be-nefici sia logistici che economici. Senza dimenticare contributi, rimborsi e pa-gamenti vari, oltre al già citato prestito

d’onore di 145mila euro che ora dovrà restituire.Non è tutto. L’infrazione è regolata da-gli articoli 1.4 e 18.1 del Regolamento di Giustizia FIT: tutti i tesserati sono tenuti a rispondere alla convocazioni in Nazionale pena il deferimento. Lo stesso presidente del CONI, Giovanni Malagò, si è detto dalla parte delle Fe-dertennis in questa brutta vicenda. Ca-mila non potrà più lavorare a Tirrenia e rischia di saltare le Olimpiadi di Rio del prossimo agosto. Avrà valutato tutto ciò papà Sergio?

“Abbiamo trovato un muro”“Davanti purtroppo abbiamo trovato un muro - sottolinea Palmieri - una per-sona che non fa mai autocritica. Parla di ricatto, ma quando firmi un accordo il tuo primo obbligo è rispettarlo. Se-condo me Sergio Giorgi quel contratto neppure lo ha letto per intero. Mi ha detto che sa già dove trasferirsi e alle-nare la figlia, ma non ne ho la più pal-lida idea. Non sarebbe la prima volta, hanno girato mezzo mondo.”.Coach, manager, onnipresente padre-padrone tanto da voler essere al fianco della figlia anche durante le conferen-ze stampa post-match sia nei tornei che in Fed Cup. Magari è un eccesso di amore, magari cerca di proteggerla, ma questa vicenda conferma il punto di vi-sta degli osservatori: il problema della Giorgi è il padre, che ne sta gestendo male la carriera. Camila a 24 anni resta un’incompiuta: ha vinto un solo torneo Wta, annaspa intorno alla 50a posizione mondiale superata da molte coetanee e

FLUFXLWR�PRQGLDOH�IHPPLQLOH

DI ANDREA NIZZERO - FOTO GETTY IMAGES

Guardando Sveta Kuznetsova contendere il titolo di Key Biscayne a Vika Azarenka, in questo inizio aprile dell’anno

2016, a molti sarà capitato di tornare con la memoria a qualche anno fa. Era il settembre del 2004 quando Svetlana relegò al ruolo di perdente di lusso la sua connazionale Elena Dementieva. Era il giugno del 2009 quando la stessa sorte toccò a Dinara Safina. Forse c’è un pizzico di fato nella carriera lunghis-sima di Sveta, resa indelebile dai due Slam vinti alle spese di due connazio-nali più illustri - almeno all’epoca - e decisamente favorite nel pronostico di entrambe le finali. Kuz finirà la carriera da pluricampionessa Slam, mentre Di-nara ed Elena al massimo possono cor-rere per il titolo effimero di più forte giocatrice senza un major.

Un’altra fiammataA Miami la 30enne russa ha messo in

Sveta sfiamma ancoraA 30 anni Svetlana Kuznetsova torna grande protagonista. Lo fa a Miami, dove perde in finale da Vika Azarenka, sempre più l’anti-Serena

rivali più giovani. E anche il suo appor-to in Fed Cup non è stato irresistibile: 3 vittorie su 8 partite. “Il grande difetto di Sergio - aggiunge Palmieri - è che non trasmette tranquillità alla figlia. Glielo abbiamo detto sia io che Barazzutti. È troppo invadente, la esaspera. Se c’è qualcosa che non va non la incoraggia, ma le urla contro e la demoralizza sia in partita che in allenamento. Questo lui non lo capisce, dice che così la motiva ma sbaglia. Lo scorso anno a Melbou-rne Camila stava dominando contro Venus Williams. Ai primi errori Sergio ha cominciato a rimproverarla aspra-mente e ogni minuto che passava lei giocava peggio. Ha finito con perdere quel match. Ha un grande potenziale, ma tecnicamente è la stessa di 4, 5 an-ni fa e tatticamente è addirittura in una fase involutiva. Il suo è un tennis istin-tivo, ma questo rischia di diventare un limite colossale. O la palla va dentro o niente… Non c’è una variante, un piano B. Lo ammette lei stessa. In più Camila non sa gestire la propria emotività e ciò si ripercuote sulla tattica e sulla tecni-ca. E il padre non l’aiuta. Anche lontana dal campo non riesce mai a parlare con nessuno da sola, c’è sempre lui presen-

te che la condiziona nelle risposte. So-no nel mondo del tennis da una vita, ho gestito giocatori dal carattere forte come McEnroe, ma almeno in Italia casi del genere non li avevo mai visti”.

Corpo estraneoAltro rilievo degli osservatori: quando è in Nazionale sembra un corpo estra-neo alla squadra. “Camila è un corpo estraneo al mondo del tennis - spiega ancora Palmieri - non ha amiche nel cir-cuito, gioca, fa la doccia e scappa via con il padre. Poi accusa le compagne di non salutarla e dice che è colpa loro”.Il play-off con la Spagna vale la perma-nenza nel World Group e tutte le altre hanno risposto presente in nome della maglia azzurra, il valore al quale più tiene la FIT. Una vera e propria chiama-

ta alle armi in vista di una sfida duris-sima: di fronte ci saranno avversarie fortissime come Garbine Muguruza e Carla Suarez Navarro. “I Giorgi insisto-no sul fatto che alla Vinci era stato con-cesso di non giocare a Marsiglia con-tro la Francia lo scorso febbraio. Ma le esenzioni come quella della Vinci sono state accordate a giocatrici come lei, o in passato alla Errani, alla Schiavone e alla Pennetta prima che smettesse, che di Fed Cup ne hanno vinte 4 in 10 anni e hanno dato tantissimo al tennis ita-liano. E a Lleida ci saranno tutte. Dire no alla maglia azzurra a 24 anni, oltre che un brutto gesto, equivale a chiude-re con un ambiente che ne potrebbe fa-vorire la crescita. Sara è diventata una Top Ten avendo quale modello proprio Francesca e Flavia”.

Tentazione Argentina? Il regolamento lo vieta Tra le mille ipotesi avanzate in questi giorni per cercare di spiegare la decisione di casa Giorgi, c’è stata anche quella di un offerta da parte della Federazione Argentina, nazione d’origine del padre Sergio e della madre Claudia. Ma il nuovo regolamento ITF, valido dal 1 Gennaio 2016 per Davis e Fed Cup, indipendentemente dall’eventuale cambio di passaporto di un giocatore, impedisce di rappresentare una nazione in queste competizioni (e alle Olimpiadi) se le si è già giocate con la maglia di un’altra. Dunque Camila può solo giocare per l’Italia. (e.a.)

Svetlana Kuznetsova, 30 anni, ha vinto due titoli Slam ed è stata n.2 Wta nel settembre 2007. Oggi, dopo la finale a Miami, è tornata al n.13

��

Azarenka sempre più l’anti-WilliamsVincendo a Miami, Victoria Azarenka ha messo il punto esclamativo sulla sua candidatura al ruolo di anti-Serena. La vittoria ha portato il suo bilancio stagionale ad un impressionante 23-1, che le garantisce anche la prima posizione nella classifica Race, che conta i risultati del solo 2016. Nel ranking ufficiale torna invece tra le prime cinque del mondo, per la prima volta dal 2014. L’ultima a centrare il double Indian Wells-Key Biscayne fu Kim Clijsters nel 2005. (an.ni.)

scena un’altra delle sue fiammate, che l’ha portata a prendersi la sua terza vittoria in carriera contro Serena Wil-liams, la settima contro una numero 1 del mondo. La prima risale al fatidi-co 2004, quando da diciannovenne di grande talento e scarsa fama sorprese Justine Henin. Dopo quell’epifania e prima di Serena, Sveta avrebbe sgam-bettato la sovrana altre cinque volte: un’altra contro la belga, e due volte a testa contro Amelie Mauresmo e con-tro la già citata Safina. Non è un caso che Justine, Amelie e Dinara si siano tutte e tre ritirate da un pezzo: se ci sorprendiamo quando vediamo Sveta in finale a Miami un motivo c’è. Il tor-neo sensazionale che ha costruito in Florida è stato la conferma, definitiva, che la 30enne di San Pietroburgo ha trasceso la sua generazione tennistica.

Talento e passioneContinuità, costanza, solidità, preve-dibilità: se si volesse tracciare un suo profilo al negativo, è l’assenza di que-ste quattro caratteristiche a definirla. Talento, passione e umanità rappre-sentano il rovescio della medaglia, completando un sommario identikit di questa straordinaria campionessa. C’è un’altra campionessa Slam che, forse più di chiunque altra, risponde a quel-lo stesso profilo: Francesca Schiavone. Anche qui, è fin troppo facile tirare ancora a supporto il fato per ricorda-re come uno dei loro quindici incontri sia in archivio come il più lungo della storia degli Slam. Negli ottavi di finale degli Australian Open del 2011, furo-no necessarie 4 ore e 44 minuti per determinare la vincitrice: Francesca. Un match che rimarrà indelebile nella memoria di chiunque, in quella notte

di gennaio, riuscì a resistere al sonno: come raramente succede, la qualità della partita fu all’altezza della sua lunghezza e della sua importanza.

L’elisir di lunga... carrieraLa tennista di Milano ha cinque anni più di lei, ma ne condivide scarsa pre-vedibilità e un serbatoio pressoché il-limitate di talento e passione. Sono gli unici due ingredienti con cui puoi spe-rare di azzeccare l’alchimia di un elisir di lunga carriera: sedici anni quella di Sveta, mentre diventa maggiorenne quest’anno la carriera di Francesca.

FLUFXLWR�PRQGLDOH�IHPPLQLOH

Ottavi di finale degli Australian Open 2011, Francesca Schiavone e Svetlana Kuznetsova(di 5 anni più giovane) giocarono 4 ore e 44 minuti: vinse l’azzurra per 16-14 al terzo set

Entrambe sono state ai piani alti del-la Wta per più di tre lustri, entrambe hanno trovato la gloria quando in po-chi se lo sarebbero aspettato. E, so-prattutto, entrambe hanno saputo te-nere vivo il fuoco della passione senza avere la necessità di alimentarlo con i successi. Perché non si fa nessun tor-to a Serena se, tracciando un solco tra le rispettive carriere, si fa notare che: continuare a giocare non aiuta a vin-cere, ma vincere aiuta a continuare a giocare. E se continui a giocare nono-stante il campo non sia più il Centrale, nonostante il ranking non sia più da Top 10, nonostante il meglio sia pas-sato - diciamolo, perché non è una tra-gedia -, significa che quello che fai è decisamente più di un lavoro.

Vite straordinarieSi sa che il tennis di oggi premia più l’esperienza che la freschezza, almeno rispetto al passato. Ciò non rende me-no straordinarie le carriere di due gio-catrici che, dopo aver vissuto la gloria e senza la pretesa di ritrovarla, conti-nuano a scegliere di giocare a tennis. Oggi le separano cinque anni d’età e quasi 90 posizioni in classifica (Sveta è al numero 13, Francesca al 101). Sono altre, e più importanti, le cose che le uniranno anche dopo la fine delle ri-spettive carriere.

��

�L�QXPHUL�GHOOD�VHWWLPDQD

Top 100: Fabbiano c’è

DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES

37 gli italiani che nella storia sono riusciti a entrare nei Top100. L’ultimo in ordine di tempo è stato Thomas Fabbiano (nella foto), n.98 questa settimana.

47 il ranking Thomas Fabbiano nella Atp Race, la classifica che contempla i soli risultati ottenuti nel 2016. Il pugliese ha conquistato ben 323 punti in questi primi 3 mesi dell’anno.

714 le vittorie in carriera per Novak Djokovic che, grazie al successo su Kei Nishikori nella finale di Miami, ha scavalcato il suo allenatore, Boris Becker all’11° posto tra i più vincenti nell’Era Open. Il prossimo obiettivo di Nole è Pete Sampras, 10° con 762 vittorie.

19 i set conquistati consecutivamente da Novak Djokovic nelle ultime 9 finali disputate e vinte. Solo una volta è stato trascinato al tie-break. A riuscirci Andy Murray nell’ultimo atto della finale degli Australian Open.

3 le doppiette Indian Wells-Miami centrate contemporaneamente sia dagli uomini che dalle donne. Djokovic e Azarenka sono riusciti in un’impresa già riuscita alle coppie Sampras-Graf (1994) e Federer-Clijsters (2005).

I primi 25 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Novak Djokovic (SRB) 165402 Andy Murray (GBR) 78153 Roger Federer (SUI) 76954 Stan Wawrinka (SUI) 63705 Rafael Nadal (ESP) 49556 Kei Nishikori (JPN) 44907 Tomas Berdych (CZE) 36308 David Ferrer (ESP) 33709 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 3130

10 Richard Gasquet (FRA) 284011 Marin Cilic (CRO) 277012 Milos Raonic (CAN) 274013 Dominic Thiem (AUT) 256014 David Goffin (BEL) 242015 John Isner (USA) 223516 Gael Monfils (FRA) 222017 Roberto Bautista Agut (ESP) 201518 Kevin Anderson (RSA) 193019 Gilles Simon (FRA) 190020 Nick Kyrgios (AUS) 176521 Bernard Tomic (AUS) 162522 Benoit Paire (FRA) 159623 Viktor Troicki (SRB) 158024 Feliciano Lopez (ESP) 1540 151525 Jack Sock (USA) 1525

Le prime 25 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Serena Williams (USA) 86252 Angelique Kerber (GER) 60253 Agnieszka Radwanska (POL) 57754 Garbine Muguruza (ESP) 48315 Victoria Azarenka (BLR) 45306 Simona Halep (ROU) 37857 Petra Kvitova (CZE) 37638 Roberta Vinci (ITA) 35959 Maria Sharapova (RUS) 3432

10 Belinda Bencic (SUI) 334011 Carla Suarez Navarro (ESP) 316012 Flavia Pennetta (ITA) 303313 Svetlana Kuznetsova (RUS) 301014 Venus Williams (USA) 288715 Lucie Safarova (CZE) 276816 Elina Svitolina (UKR) 275017 Timea Bacsinszky (SUI) 273518 Karolina Pliskova (CZE) 259019 Ana Ivanovic (SRB) 253120 Sara Errani (ITA) 242021 Johanna Konta (GBR) 222522 Madison Keys (USA) 221023 Jelena Jankovic (SRB) 197524 Caroline Wozniacki (DEN) 193625 Sloane Stephens (USA) 1900

I primi 25 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 32 Fabio Fognini 12402 40 Andreas Seppi 10153 53 Paolo Lorenzi 8784 84 Simone Bolelli 6675 93 Marco Cecchinato 6086 98 Thomas Fabbiano 5837 140 Luca Vanni 4048 166 Andrea Arnaboldi 3439 188 Matteo Donati 285

10 192 Alessandro Giannessi 28311 207 Federico Gaio 25112 212 Filippo Volandri 24613 232 Gianluca Naso 22814 257 Lorenzo Giustino 20415 260 Salvatore Caruso 19816 278 Matteo Viola 18117 292 Flavio Cipolla 16918 302 Riccardo Bellotti 16219 303 Alessandro Bega 16220 310 Roberto Marcora 15721 343 Gianluca Mager 14022 357 Lorenzo Sonego 13323 366 Edoardo Eremin 12924 371 Francisco Bahamonde 12525 381 Marco Bortolotti 119Le prime 25 italiane del ranking Wta

Pos. Rank. Nome Punti1 8 Roberta Vinci 35952 12 Flavia Pennetta 30333 20 Sara Errani 24204 48 Camila Giorgi 11455 72 Karin Knapp 8986 101 Francesca Schiavone 6917 270 Martina Caregaro 1668 292 Giulia Gatto-Monticone 1429 320 Anastasia Grymalska 123

10 331 Nastassja Burnett 11611 333 Alice Matteucci 11612 347 Alberta Brianti 10913 358 Cristiana Ferrando 10514 377 Gioia Barbieri 9715 378 Martina Trevisan 9716 388 Georgia Brescia 9417 411 Jessica Pieri 8418 417 Claudia Giovine 8219 426 Corinna Dentoni 7820 473 Jasmine Paolini 6221 492 Alice Balducci 5822 495 Bianca Turati 5723 496 Martina Di Giuseppe 5724 524 Stefania Rubini 5325 539 Angelica Moratelli 49

Rafa Nadal (SPA)

Babolat PLAY Aeropro Drive racket / RPM Blast stringRafa Nadal (SPA)

Babolat PLAY Aeropro Drive racket / RPM Blast string

I G

IOC

ATO

RI

PR

OFES

SIO

NIS

TI

DEL T

EA

M B

AB

OLA

T P

OS

SO

NO

GIO

CA

RE C

ON

UN

MO

DELLO

PER

SO

NA

LIZ

ZA

TO

O D

IVER

SO

DA

QU

ELLO

PR

ES

EN

TA

TO

. *

SA

LV

O I

N G

IAP

PO

NE.

Rafa Nadal (SPA)

Racchetta Babolat Pure Aero PLAY

Corde RPM Blast

FB.COM/BABOLAT @BABOLAT

BABOLAT – RACCHETTE, CORDE, PALLE, BORSE ED ACCESSORI UFFICIALI DEL ROLAND GARROS

BABOLAT – RACCHETTE, SCARPE*, BORSE ED ACCESSORI UFFICIALI DEL TORNEO DI WIMBLEDON

��

LO�WHQQLV�LQ�WY

Novità Atp a Marrakech

Martedì 12 alle 21.05 la presentazione degli IBI 16Giovedì 7

00:00- WTA Premier Charleston (replica)02:00- WTA Premier Charleston (replica)04:00 - Nadal vs Djokovic, ATP Roma 201106:15 - WTA Premier Indian Wells08:15 - Tennis Magazine08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - Magazine ATP11:00 - WTA Premier Charleston (replica)13:00- WTA Premier Charleston (replica)14:45 - WTA Miami (replica)16:45 - La Voce delle Regioni16:55 - News17:00 - LIVE WTA Premier Charleston19:00 - LIVE WTA Premier Charleston20:45 - La Voce delle Regioni21:00 - News21:05 - Tennis Parade21:15 - I miti del Foro21:45 - WTA Premier Charleston (replica)23:30 - Tennis Magazine

Venerdì 8 00:00- WTA Premier Charleston (replica)02:00 - WTA Premier Miami Finale03:30 - WTA Premier Charleston (replica)05:30 - WTA Premier Charleston (replica)07:45 - Reloaded ATP Master 1000 Indian Wells08:45 - La Voce delle Regioni09:00- Tennis Magazine09:30 - WTA Premier Charleston (replica)11:30 - I miti del Foro12:00 - LIVE ATP 250 Marrakech16:15- Tennis Magazine16:45 - La Voce delle Regioni17:00 - News17:05 - WTA Miami (replica)19:00 - LIVE WTA Premier Charleston20:55 - News21:00 - LIVE WTA Premier Charleston22:45 - La Voce delle Regioni23:00 - LIVE WTA Premier Charleston

Sabato 901:00 - LIVE WTA Premier Charleston03:00 - ATP 250 Marrakech (replica)05:00 - ATP 250 Marrakech (replica)07:00 - WTA Premier Charleston (replica)08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - WTA Premier Charleston (replica)11:00 - LIVE Challenger Napoli SF12:45 - Tennis Parade13:00 - LIVE Challenger Napoli SF15:00 - LIVE ATP 250 Marrakech SF16:55 - News17:00- LIVE ATP 250 Marrakech SF19:00 - LIVE WTA Premier Charleston20:45 - La Voce delle Regioni21:00 - LIVE WTA Premier Charleston22:45 - Road to Foro23:00 - ATP 250 Marrakech (replica)

Domenica 1001:00 - ATP 250 Marrakech (replica)03:00 - Challenger Napoli (replica)05:00 - Challenger Napoli (replica)07:00- Magazine ATP07:30 - I miti del Foro08:00 - WTA Premier Charleston (replica)08:45 - La Voce delle Regioni10:00 - WTA Premier Charleston (replica)12:00 - LIVE Challenger Napoli14:00 - Tennis Magazine14:30 - Road to Foro15:00 - LIVE ATP 250 Marrakech Finale17:00 - WTA Premier Charleston (replica)19:00 - LIVE WTA Premier Charleston Finale21:00 - News21:05 - ATP 250 Marrakech (replica)23:30 - Challenger Napoli Finale (replica)

Lunedì 1101:00 - WTA Charleston Finale (replica)03:00 - ATP 250 Marrakech SF1 (replica)05:00 - WTA Premier Charleston SF1 (replica)07:00 - Challenger Napoli Finale (replica)09:00- Tennis Magazine09:30 - WTA Premier Charleston SF2 (replica)11:30 - ATP 250 Marrakech SF2 (replica)13:30 - Road to Foro13:45 - Challenger Napoli Finale (replica)15:45 -Reloaded Master 1000 Indian Wells16:45 - La Voce delle Regioni17.00 - News17:05 - ATP 250 Marrakech Finale (replica)19:00 - Tennis Parade19:15 - Petkovic vs Bencic, Fed Cup 1° turno (replica)20:45 - La Voce delle Regioni21.00 - News21:05 - I Miti del Foro21:45 - WTA Charleston Finale (replica)

Martedì 1200:00 - Challenger Napoli Finale (replica)02:00 - WTA Miami 201604:00 - ATP 250 Marrakech Finale (replica) 06:00 - Tennis Parade06:15 - WTA Premier Charleston (replica)08:15 - Road to Foro08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - Circolando09:30 - Mladenovic vs Giorgi, Fed Cup 1° turno11:15 - Nadal vs Cuevas, ATP 500 Rio de Janeiro 201614:00 - WTA Charleston Finale (replica)16:45 - La Voce delle Regioni17.00 - News17:05 - I Miti del Foro17:30 - WTA Miami Finale (replica)19:30 - Kerber vs Bacsinszky, Fed Cup 1° turno (replica)20:30 - Trofeo FIT Kinder + sport Roma20:45 - La Voce delle Regioni21.00 - News21:05 - Conferenza Stampa Presentazione IBI 201622:30 - ATP 250 Marrakech Finale (replica)

Mercoledì 1300:00 - Road to Foro00:15 - Ivanovic vs Giorgi, WTA Indian Wells 201603:30 - Tennis Magazine04:00 - ATP 250 Marrakech (replica)06:00 - Reloaded Master 1000 Indian Wells07:00 - WTA Charleston Finale (replica)08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - I Miti del Foro09:30 - Garcia vs Errani, Fed Cup 1° turno11:00 - Lorenzi vs Chiudinelli, Coppa Davis 2016 Italia vs Svizzera15:00 - Trofeo FIT Kinder + sport Roma15:15 - Conferenza Stampa Presentazione IBI 201616:45 - La Voce delle Regioni17.00 - News17:05 - Azarenka vs Williams WTA Indian Wells Finale (replica)18:45 - I Miti del Foro19:15 - Kerber vs Bencic, Fed Cup 1° turno (replica)20:45 - La Voce delle Regioni21.00 - News21:05 - Tennis Magazine21:30 - Challenger Napoli Finale (replica)23:30 - Magazine ATP

Challenger Atp,i live da NapoliLe fasi conclusive del Challenger di Napoli vanno in diretta su SuperTennis Tv. Le due semifinale, dalle 11 e dalle 13 di sabato 9 aprile e la finalissima del singolare di domen-ica 10, alle ore 12.00. È questo il palinsesto della copertura del torneo Atp di Napoli, do-tato di un montepremi da 42.500 euro (più ospitalità). Anche il grande tennis in Italia in diretta, in esclusiva e in chiaro sul canale monotematico della Federtennis. Questo, in particolare, fu il torneo che nel 2015 lanciò davanti al grande pubblico azzurro il talento di Matteo Donati (finalista).

Continua la scorpacciata di tennis. Lontano dal cemento e lontano dai grandi catini di Indian Wells e di Miami,

i due circuiti riprendono a marciare separati. Ma non per questo senza l’occhio vigile e attento delle teleca-mere di SuperTennis Tv (canale 64 del digitale terrestre, numero 224 della piattaforma Sky, numero 30 di TivùSat e in web streaming su www.supertennis.tv). Il circus maschile si sposta in Marocco, a Marrakech (evento Atp 250) in attesa del traslo-co primaverile sulla terra rossa del Vecchio Continente, mentre le ra-gazze restano Oltreoceano ma sulla terra verde di Charleston (torneo Pre-mier Wta). Proprio Marrakech, unica tappa Atp in Africa, è una novità: prende il posto di Casablanca nell’or-

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

ganizzazione del Gran Prix Hassan II, inaugurato nel 1986.

Tre finali in un giorno Il ritmo dei due tornei a settimana, per garantire sempre svariate ore di dirette giornaliere dai campi di tutto il mondo, ricomincia. Il tutto in preparazione di una domenica da full immersion. Già, perché nel week-end sono in programma sei se-mifinali e ben tre finali. Oltre a due tornei del circuito maggiore infatti si disputano anche le fasi conclusive del Challenger Atp nostrano di Na-poli. E così la domenica si trasforma in un vero e proprio filotto di live. A partire dalle 12.00, con l’atto decisi-vo partenopeo, a seguire non prima delle 15.00 spazio al circuito mag-giore con l’appuntamento di Marra-

kech, e poi in serata - complice il fu-so orario - collegamento dalle 19.00 con la Carolina del Sud per la finale femminile di Charleston.

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

JLRYDQL�

��

Doppietta azzurraIl 41° torneo internazionale Città di Firenze si chiude con la vittoria di Riccardo Balzerani e Ludmilla Samsonova, nata in Russia ma italianissima. L’ultimo doppio successo nel 2009, con Federico Gaio e Martina Trevisan

DA FIRENZE, ENRICO ROSCITANO

Era dal 2009 che sul gradino più alto del podio del torneo internazionale giovanile “Città di Firenze - trofeo Banca Cr Fi-

renze” non salivano due azzurri. Al-lora era toccato al faentino Federico Gaio e alla fiorentina Martina Trevi-san timbrare il cartellino dei vinci-tori, oggi - nell’edizione numero 41, il privilegio se lo sono conquistati al termine di una settimana bellissima il reatino Riccardo Balzerani e la rus-sa di nascita - ma italianissima - Lud-milla Samsonova. Ancora più datata

è la disputa di una finale tutta italia-na. È necessario andare indietro con il tempo e portarsi all’edizione del 1987 quando Renzo Furlan e Federi-co Mordegan allietarono il pubblico fiorentino con una lotta intestina che salutò il trionfo di Mordegan.

Balzerani, che filottoRiccardo Balzerani, testa di serie nu-mero 5 del tabellone, ha praticamen-te fatto filotto con una serie di vitto-rie in cui ha concesso poco o nulla agli avversari, fossero stranieri o italiani. L’unico calo l’ha avuto pro

JLRYDQL�

��

prio all’esordio, quando Edoardo Lavagno lo ha costretto a soffrire per due set prima di tagliare il tra-guardo. Poi discesa libera fino allo striscione d’arrivo che ha superato battendo l’autentica sorpresa del torneo, il veronese Mattia Frinzi che fino al match finale era stato superlativo soprattutto negli in-contri che lo avevano contrapposto al numero uno del seeding, il turco Ergi Kirkin, e al numero 3, il quota-to magiaro (di nascita svizzera) Akos Kotorman. In particolare evidenza nella settimana del “Città di Firenze” si sono messi anche il ravennate En-rico Dalla Valle, diventato beniamino del pubblico fiorentino, il romano Marco Miceli che, partito dalle qua-lificazioni è approdato in semifinale, e tra gli stranieri ha fatto ottima im-pressione il croato Duje Ajdukovic, classe 2001.

Samsonova, che dirittoAnche il torneo femminile come det-to ha parlato italiano, con un flebile accento russo. Ludmilla Samsonova, alla sua prima - e per ragioni anagra-fiche anche ultima - volta a Firenze ha imposto la legge del suo straor-dinario diritto che ha stupito anche gli amanti del tennis maschile. So-prattutto nel match di finale contro un’ottima giocatrice come la rumena Georgia Craciun, wild card e voglia di primeggiare, il diritto della Samsono-va ha fatto la differenza. Ma già dal secondo turno, contro la numero 2 Ioana Minca, si era notato il grande talento della giocatrice di passapor-to azzurro. Al contrario del torneo maschile, in quello femminile sono arrivate tre giocatrici straniere in se-mifinale (contro la sola italiana). Tra queste ha decisamente fatto bene la svizzera Ylena In Albon, avversaria della Samsonova in semifinale.

JLRYDQL�

Circuito mondiale Itf,Bosio finalista in SveziaTorneo di Firenze a parte, per gli italiani il mese di marzo non è stato prodigo di grandi risultati. Possiamo annoverare soltanto una finale e due semifinali, mentre a Porto Alegre, in Brasile, teatro del secondo dei nove super tornei di vertice (Grado A), ove si sono imposti il giapponese Yosuke Watanuki e la statunitense Usue Maitane Arconada - entrambi curiosamente ‘numeri 14’ del mondo junior -, il primo turno è stato fatale a Corrado Summaria e Giovanni Fonio, e il secondo a Gabriel Ciurletti. Da par suo invece Gabriele Bosio (nella foto), quindici anni e mezzo, allievo del Centro Tecnico di Vicenza, è stato apprezzato finalista a Kramfors, in Svezia. Mentre Samuele Ramazzotti e il sempre più sorprendente portacolori del TC Genova 1893 Luca Prevosto (emerso dalle qualificazioni) sono arrivati fino in semifinali nel Perin Memorial di Croazia, evento di Grado 1. (Viviano Vespignani)

Circuito Tennis Europe, derby azzurro in PortogalloUna straordinaria finale vinta da Lorenzo Musetti su Lorenzo Rottoli ha segnato uno dei più quotati tornei under 14 del Circuito Europeo, la Taca Maia Jovem (Portogallo). Lo spezzino Musetti, campione nazionale under 13 nel 2015, ha compiuto un percorso netto senza cedere un solo set, mentre al comasco Rottoli va tra l’altro riconosciuto il merito di aver eliminato in semifinale il favorito tedesco Moritz Stoeger. Di rilievo anche il terzo gradino del podio ottenuto da Federica Sacco, che nulla ha potuto contro la fenomenale cinese Quiwen Zheng, dopo un valido quinto posto guadagnato nell’under 14 di prima categoria di Stoccolma. Stesso discorso - e stesso risultato - per Melania Delai, che si è cimentata a Sainte Genevieve-des-Bois, in Francia, nello storico “Tim Essonne”.Seguendo l’ordine cronologico, va annotata la semifinale raggiunta da un debuttante romano nell’under 12 croato di Umag, Daniele Minighini. E in evidenza nei tabelloni under 16 di Rotterdam troviamo altri due romani, vale a dire Giulio Zeppieri, che ha primeggiato in Olanda a soli 14 anni e tre mesi, e Martina Biagianti, finalista pure lei soltanto quindicenne. Tutti autori di semifinali sono stati Filippo Speziali, nel torneo under 16 di Trenciaske Teplice (Slovacchia), così come il perugino Pietro Augusto Lavoratori e la palermitana Virginia Ferrara (già numero 1 under 11 italiana lo scorso anno) nel Braga Open under 12 in Portogallo. Ultima citazione per Samuel Vincent Ruggeri, quattordicenne portacolori del Tc Bagnatica che ad Antalya, in Turchia, ha raccolta una bella quanto sorprendente finale. (v.v.)

La premiazione femminile al 41° “Città di Firenze” con la vincitrice Samsonova (a sinistra)

��

JLRYDQL�

Due mesi a tutto gasIn archivio le prime 8 settimane del circuito giovanile più frequentato d’Italia. 141 i tornei in totale (più il master d’agosto), sempre in crescita i numeri: 4.775 gli iscritti nei primi 30 eventi

Due mesi di tennis e diverti-mento, altri cinque in arri-vo. 22 tornei conclusi, 8 in corso di svolgimento e 141

in totale per il Trofeo Tennis Fit Kin-der +sport, il circuito giovanile italiano più frequentato di sempre (a oggi, nei primi 30 tornei, ben 4.775). E poi c’è il master finale, che parte alla fine di agosto e che a breve avrà ufficialmente una casa, vale a dire la sede di svolgi-mento. Non si può nemmeno dire di essere al giro di boa, ma certamente un bilancio è già possibile delinearlo. È il secondo anno in cui il circuito ideato e promosso da Rita Grande, ex nazionale azzurra di Fed Cup e n.24 Wta nel no-vembre 2001, si è abbracciato alla Fit per la fase organizzativa, e i risultati sono sempre più incoraggianti. 30% di tornei in più rispetto all’edizione 2015 (questa è l’11a in totale), quando gli iscritti superarono quota 15 mila. È lecito attendersi ancora una crescita, perché le certezze sono molte e le no-vità non poche. Come le 10 tappe nei Centri Estivi Fit, una bella occasione in più per unire vacanze, tennis e tor-nei, senza rinunciare alla possibilità di puntare alla qualificazione al Master.

Novità e confermePassando in rassegna il lungo calen-dario - copre sette mesi in totale - è facile notare come ogni regione possa ospitare una media di 3-4 tappe, an-dando molto incontro alle esigenze di baby racchette e genitori. Da non dimenticare, tra i punti fermi (e for-ti) del circuito, la possibilità per molti partecipanti di incontrare sul campo i campioni azzurri, e perfino di scam-biare qualche palla con loro. Le date sono ancora da stabilire, perché di-pendono molto dai calendari e dalle programmazioni dei giocatori, ma tra l’appuntamento romano degli Interna-zionali Bnl d’Italia e le tappe nei Centri Estivi Fit è certo che le probabilità di incontrare uno dei propri idoli salgo-no vertiginosamente in questo 2016.

Cerca la tua tappa e iscriviti subito on-lineUn circuito giovane, per i giovani. E con una filosofia giovane. Iscrizioni e burocrazie comprese. L’intero calendario è consultabile on-line al sito www.trofeotennis.it e tutte le procedure di iscrizione si possono effettuare comodamente tramite lo stesso portale. Per farlo è sufficiente registrarsi al sito, scegliere il torneo dall’elenco e seguire le procedure. Sempre sul sito internet si trovano, per ogni singolo torneo, tutti i tabelloni, i risultati e gli orari di gioco. Oltre che, a fine evento, una rassegna fotografica con immagini di gioco e premiazioni.

SUH�TXDOLILFD]LRQL�

��

Più di 6.000 iscritti:già battuto il recordA poco più di metà percorso, superata la quota dei partecipanti 2015. Prosegue la consegna dei pass per il Foro Italico: scopriamo chi, dal Veneto alla Calabria, si è qualificato per gli Internazionali Bnl d’Italia

Quindici tornei conclusi, sei in corso in queste ore e altri quattro ancora da comincia-re. Ma la notizia è che a poco

più di metà percorso, con molte iscri-zioni ancora da registrare, il record del 2015 è già stato superato. Sono 6.137 i partecipanti agli Open Bnl di questa stagione, le cosiddette pre-qualificazio-ni hanno fatto ancora boom. E se prima lo si poteva soltanto intuire dal trend positivo e dai numeri crescenti, ora so-no proprio le cifre a confermarlo senza lasciare spazio a dubbi. Si è giocato - e si sta ancora giocando - dalle Alpi alla Sicilia, a dimostrazione del fatto che negli anni gli Internazionali Bnl d’Italia non sono patrimonio esclusivo di Ro-ma e dei romani, ma sono di tutti gli appassionati italiani. In attesa dei bi-lanci numerici finali, possibili solo ver-so la fine del mese, andiamo a vedere chi ha staccato il pass per il Foro Italico in questa ultima settimana.

Sabino e Fago-bisvincono in CalabriaMatteo Fago e Lisa Sabino sono i vin-citori dei tornei di pre-qualificazione agli Internazionali Bnl d’Italia disputati in Calabria e terminati nel week-end di Pasqua. Partendo dal torneo femmini-le, teatro dell’evento è stato lo Sporting Club di Mendicino, alle porte di Cosen-za. Un’edizione da record con 110 gio-catrici in tabellone, ben 17 tenniste di seconda categoria, altrettante di terza e un montepremi totale di 9.200 euro. A staccare il pass per la finale sono state la giocatrice di casa Lara Meccico (2.4), che in semifinale ha sconfitto la testa di serie numero 1 Corinna Dentoni (2.1), e Lisa Sabino (2.1), che in tre combattutis-simi set ha superato Anna Floris (2.1). Le due, tra l’altro, erano state già le pro-tagoniste della finale del torneo di pre-qualificazione del 2014, giocata sempre

allo Sporting Club di Mendicino. Come già accaduto due anni fa, è Lisa Sabino a vedersi spalancare le porte del Foro Italico. A Roma, però, andrà anche Lara Meccico, vincitrice della precedente tap-pa siciliana al Ct Montekatira.Gli uomini, invece, si sono dati appun-tamento al “Circolo Tennis Polimeni” di Reggio Calabria; anche nella città dello Stretto il torneo è stato caratterizzato da un tabellone in grado di coniugare quantità e qualità. In finale sono arriva-ti due ragazzi del Tennis Club Parioli di

Roma: da una parte Matteo Fago (2.2), che dopo aver superato nei quarti la gio-vane promessa calabrese Corrado Sum-maria (2.3) ha sconfitto in semifinale Omar Giacalone (2.1), e dall’altra Federi-co Bonacia (2.3), che dopo aver elimina-to il calabrese Grazioso (2.3) nei quarti, ha staccato il pass per la finale superan-do l’ex numero 68 Atp Alessio Di Mauro (2.1). La finale, poi, è stata molto equili-brata e contraddistinta da diversi colpi di scena; alla fine è stato Fago a imporsi in tre set. Per Bonacia quindi sfuma la possibilità di giocare sulla “terra“ del Foro Italico, mentre per Fago si tratta di una sorta di riconferma dopo il succes-so già conquistato in Sardegna, nell’O-pen Bnl del Tc Cagliari. (p.t.)

Tra Vicenza e Treviso,avanti Brizzi e MoratelliGrande successo sui campi del Tennis Comunali Vicenza dove sono state gio-cate le pre-qualificazioni Bnl al maschi-le. Finalissima a senso unico dominata dal 2.1 lombardo Alberto Brizzi che non ha apparentemente avuto problemi a superare il pari classifica Nicola Ghedin con il netto punteggio di 6-0 6-1. In se-mifinale sono approdati Tommaso Rog-gero e Marco Bortolotti, in un tabellone ricchissimo di ottimi giocatori accorsi a battagliare per un posto tra i grandi de-gli Internazionali Bnl d’Italia. Nel tabel-lone di terza categoria, soddisfazione per il 3.2 Alessandro Chemello che si è tolto lo sfizio di battere in finale Federi-co Fort. Nel doppio invece si è imposta la coppia bassanese composta da Tom-maso Gabrieli e Marco Bortolotto, che in finale ha sconfitto Francesco Borgo e Nicola Ghedin con il punteggio di 6-4 6-3. Anche per loro dunque un pass per calcare i campi del Foro Italico.L’Open Bnl femminile è invece andato in scena a Treviso all’Eurosporting di viale Felissent. A primeggiare è stata la Matteo Fago bissa il successo ottenuto

a Cagliari con quello di Reggio Calabria

A Cosenza il successo della svizzera Lisa Sabino, che stacca il passa per Roma

SUH�TXDOLILFD]LRQL�LEL���

��

22enne tesserata per la St Bassano - ma nativa di Trento - Angelica Moratelli. In finale la n.538 al mondo ha avuto ragio-ne dell’amica-rivale Giorgia Marchetti in tre set. “Non avrei potuto cominciare il 2016 in maniera migliore”, ha dichiara-to al termine la vincitrice che ora sposta l’obiettivo sulle qualificazioni di Roma, cui parteciperà proprio assieme alla Marchetti, visto che il pass per l’appun-tamento nella capitale spetta di diritto a entrambe le finaliste. “Dispiaciuta per la sconfitta - il commento di quest’ultima - ma non di aver perso contro un’amica come Angelica, con cui ho condiviso la-crime e gioie”. Poi, nella finale del dop-pio (conclusasi a notte), è arrivato anche il suo riscatto. La Marchetti, in coppia con Maria Masini, si è imposta sul duo composto da Sara Marcionni e Chiara Quattrone al termine di due combattu-tissimi set (7-6 6-4). Gremita nella sera-ta speciale dell’Eurosporting la tribuna allestita per l’occasione, così da soddi-sfare appieno gli organizzatori e tutto il circolo trevigiano. (b.t.)

Giannessi e Briantida Genova a RomaAlberta Brianti e Alessandro Giannessi sono i vincitori dei due Open Bnl dispu-tati a Genova, i tornei validi come la-sciapassare per le pre-qualificazioni dei prossimi Internazionali Bnl d’Italia. L’e-miliana e lo spezzino hanno così onora-to le prime teste di serie loro assegnate nei rispettivi tabelloni. Alberta Brianti, parmense di nascita ma trapiantata da anni a Milano, ha giocato e vinto la sua finale in mattinata, a Valletta Cambiaso: un match senza sbavature contro Alice Balducci, regolata per 6-3 6-2. Nella se-conda frazione la marchigiana Balducci ha abbozzato un tentativo di rimonta,

La premazione a Vicenza con AlbertoBrizzi (vincitore, in blu) e il finalistaGhedin (foto Ambrosetti)

Dai tabelloni Open agli Nc,tutti i risultati delle finali CT ROCCO POLIMENI (REGGIO CALABRIA), CALABRIAFinale Open Maschile: Matteo Fago b. Federico Bonacia 6-3 5-7 6-4.Finale 3a Categoria Maschile: Giannicola Misasi b. Simone Bozzo 4-6 5-0 rit.Finale 4a Categoria Maschile: Giuseppe Siclari b. Simone Donato 1-6 6-4 6-2.Finale Tabellone Nc Maschile: Giovambattista Vavalà b. Michele Calabrò 6-4 6-0.

SPORTING COSENZA, CALABRIAFinale Open Femminile: Lisa Sabino b. Lara Meccico 6-7 6-4 6-2.Finale 3a Categoria Femminile: Ludovica Infantino b. Stefania Gattuso 2-0 rit.Finale 4a Categoria Femminile: Anna Alberta Aiello b. Claudia Brunetti 4-6 6-3 7-5.Finale Tabellone Nc Femminilie: Alessia Scanga b. Ingrid Perri 6-3 6-0.

TC VICENZA, VENETOFinale Open Maschile: Alberto Brizzi b. Nicola Ghedin 6-0 6-1.Finale 3a Categoria Maschile: Alessandro Chemello b. Federico Fort 6-4 6-4.Finale 4a Categoria Maschile: Giulio Carini b. Alberto Farinon 2-6 6-2 6-2.Finale Tabellone Nc Maschile: Nicola Zaupa b. Fabio Rama 6-4 6-3.

EUROTENNIS CLUB TREVISO, VENETOFinale Open Femminile: Angelica Moratelli b. Giorgia Marchetti 3-6 6-2 6-2.Finale 3a Categoria Femminile: Alice Bertazzon b. Anna Bini 6-2 2-6 6-0.Finale 4a Categoria Femminile: Teodora Djordjevic b. Laura Dragone 6-2 7-6.

TC GENOVA, LIGURIAFinale Open Maschile: Alessandro Giannessi b. Fabrizio Ornago 6-4 6-2.Finale 3a Categoria Maschile: Guglielmo Chiaratti b. Erik Jourdan 6-0 6-3.Finale 4a Categoria Maschile: Carlo Andrea Merlo b. Messuti 6-2 6-1.

VALLETTA CAMBIASO (GENOVA), LIGURIAFinale Open Femminile: Alberta Brianti b. Alice Balducci 6-3 6-2.Finale 3a Categoria Femminile: Alice Roggero b. Maria Canavese 6-2 6-3.Finale 4a Categoria Femminile: Manila Di Giovanni b. Sara Montaldo 6-7 6-2 7-5.Finale 4a Categoria Femminile: Letizia Corsini b. Agnese Magi Galluzzi 6-3 6-1.

ma ha fallito per tre volte la chance di riagganciare l’avversaria che da quel momento ha controllato il set chiuden-do all’ottavo game.In semifinale Alberta Brianti aveva su-perato per 7-5 6-0 Ludmila Samsonova, recente vincitrice nel torneo interna-zionale giovanile di Firenze, mentre la Balducci si era imposta con il punteggio di 3-6 6-3 6-4 con il suo bel tennis sulla potente romagnola Gioia Barbieri.In campo maschile, al Tc Genova, altra finale quasi a senso unico con Alessan-dro Giannessi, spezzino, che non ha trovato difficoltà nel regolare per 6-2 6-4 il milanese Fabrizio Ornago. Primo set indirizzato subito su un binario ben preciso, con tre break per Giannessi nei primi cinque game giocati. Seconda fra-zione invece con break e controbreak fino al sesto game, quando Giannessi ha dato la spallata decisiva chiudendo definitivamente la pratica. Le semifinali maschili erano andate agli archivi con il successo di Giannessi, che aveva appro-fittato del ritiro del giovane Gian Marco Moroni, dolorante alla schiena, sul 6-1 1-0, mentre Fabrizio Ornago aveva su-

perato per 7-6 0-6 7-5 Simone Roncalli in un derby tutto lombardo.Bella vetrina anche per i campioni regio-nali di terza e quarta categoria, rispet-tivamente Guglielmo Chiaratti e Alice Roggero e Carlo Andrea Merlo e Manila Di Giovanni. Tutti loro si sono guada-gnati il loro meritato spazio accanto ai big del torneo, trionfando nei tabelloni di categoria. (e.c.)

La premiazione del torneo maschilegenovese, al Tc Genova, con i finalisti(a destra il vincitore Giannessi)

Andrea Pellegrino:“La mia prima volta”Esordio al Foro Italico grazie all’Open Bnl di Bari per uno dei giovani azzurri più interessanti (e talentosi) del panorama nazionale. Il pugliese, che ama Federer ma si ispira a Murray, ci crede: “Ma devo lavorare molto”

DI SARA MONTANELLI

Andrea Pellegrino, classe 1997, sarà un altro professionista in campo per le pre-qualifi-cazioni degli Internazionali

Bnl d’Italia. Andrea è uno dei giocatori più promettenti del nostro movimento, nel circuito under, che ha smesso di frequentare da poco, si è ritrovato alla 27a posizione della classifica mondiale e oggi, a livello italiano, il tennista pu-gliese vanta già una classifica di 2.1. Il circuito Pro l’ha iniziato da poco, quin-di ha bisogno di tempo. Ma grazie alla vittoria all’Open Bnl del Ct Bari, il ra-gazzo di Bisceglie sarà uno dei più gio-vani al via di questa avventura. Sarà la sua prima volta al Foro Italico e di certo non vuole deludere le aspettative...

Cosa significa andare a giocare le pre-qualificazioni degli Internazio-nali Bnl d’Italia al Foro Italico?“Credo e spero che sarà una bellissima esperienza. È il primo anno che gioco gli Open Bnl, ho visto anche gli altri ta-belloni e ho notato che il livello è molto alto. Devo prepararmi al meglio per po-ter essere competitivo”.

A chi ti ispiri quando giochi?“Il mio giocatore preferito è Roger Fe-derer, però mi ispiro a Andy Murray. Lui mi piace molto come giocatore, cerco di prendere esempio da lui per il tipo di gioco”.

Secondo te in che cosa devi miglio-rare di più?“Con i miei allenatori stiamo lavoran-do molto sull’atteggiamento in campo, che in questo sport è fondamentale. A livello tecnico invece sto cercando di migliorare il diritto e il servizio. Il ser-vizio nel tennis maschile conta molto, bisogna sempre servire il meglio possi-

bile e soprattutto con una percentuale di prime palle molto alta. Per quanto riguarda il diritto credo che ormai sia il colpo principale, i punti si fanno mag-giormente così. Ti permette di coman-dare lo scambio e aiuta anche ad anda-re a rete per poter chiudere il punto”.

Quali sono i tuoi obiettivi?“L’obiettivo primario che mi sono posto quest’anno è vincere il più possibile per potermi creare una buona classi-ca in previsione dell’anno prossimo.

Andrea Pellegrino ha 19 anni, è stato n.27 al mondo Junior e ora si affaccia al circuito Pro.

“Sto lavorando molto su diritto e servizio”. Ha vinto la tappa

Open Bnl del Ct Bari

Così facendo riuscirei a giocare i tor-nei Challenger partendo dal tabellone principale...”.

Credi che questo sport farà per sempre parte della tua vita?“Si, credo di sì. Ora lo faccio di profes-sione, ho scelto apposta una scuola pri-vata che mi faciliti il carico di studio, così posso allenarmi sia la mattina che il pomeriggio. Il mio obiettivo è fare di questo sport un lavoro. Poi, sono molto giovane, con il tempo si vedrà...”.

��

SUH�TXDOLILFD]LRQL�LEL���

FLUFXLWR�DPDWRULDOH�ILW�WSUD

��

Orru è il nuovo n.1Cambio al vertice nel ranking maschile: Luca Orru scavalca Biolo e conquista la vetta. Decisivo il successo agli Australian Open amatoriali 2016, giocati a Cividino: “Sono malato di tennis...”

DI MAX FOGAZZI - FOTO CAROLA CARERA

Quattro mesi in vetta e il tempo degli onori è ter-minato per Andrea Biolo, almeno per ora. Sì, perché

adesso è cominciato il dominio di Luca Orru, giocatore Sardo - ma tar-gato Bergamo - già vincitore di im-portanti titoli Fit/Tpra, uno su tutti l’Australian Open 2016 di qualche mese fa. In quell’occasione domò il bravissimo brindisino Guarini in una finale davvero impressionante.

20 tornei vintiIscritto al circuito dal 4 settembre del 2013 ha inanellato oltre 222 vittorie in poco più di 300 partite e ha un palmarès da capogiro, con 20 titoli, 13 finali e 9 semifinali rag-giunte in carriera, oltre agli svaria-ti piazzamenti ai ‘quarti’. Una cre-scita costante la sua, certamente agevolata anche dai nuovi regola-menti che hanno di fatto promos-so i mostri sacri del ranking ama-toriale Fit-Tpra (Brocchi, Paolicchi, Roversi, Tavola, Tacchino...) e che oggi premiano più giocatori distri-buendo al massimo la giocosità del circuito. Anche perché il fine ulti-mo non è tanto il ranking fine a se stesso, ma la crescita personale e il divertimento.

La stagione sulla terraAnche Luca Orru, a fine anno, en-trerà di diritto nella categoria “All Star”, cioè la sezione esclusiva in cui sono presenti i più grandi ten-nisti amatoriali del ranking, pro-mossi dalla Federtennis per aver raggiunto o superato, il power Tor-nei 90 (il power è l’indice di valo-re di ogni giocatore, calcolato con uno specifico algoritmo). Ma intan-to c’è la stagione sulla terra rossa da affrontare, e il nuovo numero 1 non ha mai nascosto di essere più incisivo sui campi veloci. L’assalto alla vetta è già pronto.

“Io, numero 1,vi spiego qual èlo spirito Tpra”“Mi chiamo Luca e anche io grazie al, o a causa del, Tpra sono diventato malato cronico di tennis. Potrei sintetizzare così quello che da tre anni a questa parte mi sta accadendo. Sono sempre alla ricerca di tornei, che siano dietro casa o a decine di km, sempre alla scoperta di amatori che come me non pranzano perché preferiscono tirare due racchettate a una pallina. Amatori che lottano sul campo per vincere una coppa nemmeno fosse un torneo del Grand Slam; e quando entri in casa col trofeo e dici a tua moglie ‘amore ho vinto un torneo’, lei ti risponde ‘bravo, ora stendi i panni e porta a nanna la bimba’. Il bello del Tpra è prendersi in giro con i ragazzi che man mano conosci sui campi. Prima di conoscere il Tpra non avevo mai preso una racchetta in mano, se non due o tre volte per capire come fanno quei mostri che ti tengono incollati alla tv. Noi tutti - ne sono certo - entriamo in campo cercando di imitarli, pensiamo di pensare come loro, di giocare come loro... eppure siamo ‘solo’ grandi amatori appassionati che dopo una giornata intera Tpra, la mattina, hanno la sveglia alle 6. Alle 6 per portare i bimbi a scuola e andare a lavorare”. (Luca Orru)

SHUVRQDO�FRDFK�

Il diritto modernoha un’inclinazione...Velocità di braccio e spin da dare alla palla, due elementi cardine del colpo. E allora occhio al movimento dell’avambraccio e ancheall’inclinazione del piatto-corde. Guarda come fa Federer...

DI GENNARO VOLTURO

I.S.F. ROBERTO LOMBARDI

Uno degli aspetti tecnici più si-gnificativi del diritto moderno è il movimento di pronazio-ne dell’avambraccio attor-

no al gomito. Di solito tale azione è associata alla fase che intercorre tra l’impatto e il finale, ed è facilmente riconoscibile dall’angolazione che l’a-vambraccio presenta (parallelo rispetto al terreno) quando il tennista ha termi-nato il colpo. In realtà tale movimento di pronazione è ancora più importante se associato alla prima fase di accelera-zione, cioè quella corrispondente alla caduta verticale della racchetta a segui-to di un movimento di preparazione semi-circolare o circolare.

Occhio all’avambraccioSe proviamo a completare la prepara-zione del diritto, possiamo riscontra-re come l’avambraccio presenti una naturale posizione di supinazione con la parte interna di tale segmento corporeo rivolta verso l’alto. Se il ten-nista mantenesse stabile tale assetto, durante la fase di accelerazione inevi-tabilmente colpirebbe la palla con la testa della racchetta perpendicolare al terreno e con la mano in posizione di iperestensione. In tal modo riuscirebbe a svolgere una buona azione di contra-sto rispetto alla palla, ma limiterebbe in maniera importante la produzione di spin riducendo l’intervento dei fles-sori della mano come ulteriore compo-nente di accelerazione dell’attrezzo.

Produciamo più spinPer tale motivazione i tennisti di ele-vata qualificazione, al termine della fase di caduta verticale della racchet-ta, producono un movimento di pro-nazione dell’avambraccio che porta le corde ad essere orientate verso

��

il basso, con gradi di inclinazione che differiscono in base all’impu-gnatura utilizzata. In tal modo sarà possibile colpire la palla con il piat-to corde leggermente inclinato verso il basso, favorendo la produzione di rotazione in top-spin e soprattutto incrementando la velocità dell’attrez-zo e la complessità di palla attraverso la flessione della mano che interviene come ultimo segmento corporeo pochi millisecondi prima dell’impatto.

Due consigli praticiPer ottimizzare tale azione si ricordi di prestare attenzione ai seguenti ac-corgimenti didattici:1) In corrispondenza del movimento di pronazione è necessario che il tenni-sta non fermi l’attrezzo, nemmeno per una frazione di secondo: un’eventuale fase di arresto, se pur minima, com-porterebbe una dispersione di energia elastica che limiterebbe l’efficacia del movimento di accelerazione.2) L’inclinazione del piatto-corde all’impatto è la naturale conseguenza di un movimento biomeccanicamen-te corretto e pertanto non può essere controllata volontariamente. Il tentati-vo di controllare coscientemente tale azione, inevitabilmente, comportereb-be un rallentamento della fase di acce-lerazione e quindi un peggioramento della prestazione.

Roger Federer, l’inclinazione ideale della racchetta all’impatto per produrre spin nel diritto

Cosa fare: avam-braccio in pronazio-ne, la parte interna guarda verso il campo

Cosa non fare: avambraccioin supinazione, la parte interna guarda versoil cielo

UDFFKHWWH�H�GLQWRUQL

��

Antivibrazione:utili o necessari?Sono ovunque, sui telai dei ‘pro’ e sulle racchettine dei bimbi.Alcuni non possono davvero farne a meno. Di ogni forma,misura e colore, la loro utilità è davvero così chiara?

DI MAURO SIMONCINI

La stragrande maggioranza dei materiali e delle tecnologie avanzate che le aziende appli-cano alle racchette da tennis va

in un’unica direzione: ridurre al mini-mo l’inevitabile dose di vibrazioni che ad ogni colpo giunge al nostro braccio - gomito - spalla. Il Kinetic di Pro Ken-nex o il Cortex System di Babolat, per fare due esempi, puntano a rendere il tennis (nello specifico ogni impatto con la pallina) meno traumatico per gli arti superiori dei praticanti. Che potrebbe-ro rischiare con il passare del tempo infiammazioni varie, tennis elbow (go-mito del tennista) su tutte.Ma i sistemi di smorzamento delle vi-brazioni inseriti nel telaio per alcuni non bastano. C’è chi (e sono molti) non scende in campo se non ha alla base del piatto corde il suo gommino antivibrazioni, in molti casi un bana-le elastico annodato. Eppure sarebbe un errore pensare che queste racchet-te all’avanguardia, profilate o sotti-li, midplus o oversize, agonistiche o amatoriali, che pesano dai 250 ai 320 grammi possano modificare il proprio comportamento “fisico” all’impatto con la pallina solo grazie a leggeris-simi e microscopici oggetti in gomma piazzati sul piatto corde.L’anti-vibrazione, o ferma corde, o damper (smorzatore), o vibration dam-pener (riduci vibrazioni), o vibrakill o, molto più comunemente “gommino”, agisce soprattutto sul suono prodotto dalle corde. Non è una novità, perché quasi tutti hanno provato a battere una mano sulle corde di una racchetta con e senza gommino. Il rumore “con” è de-cisamente diverso: più sordo, ovattato; in sostanza meno “invasivo”. Vengono ridotte (non certo annullate) le vibra-zioni all’impatto della pallina generate dalle corde, dal cui suono sono elimi-

nate le frequenze più alte (500-600 Hz). Ma l’energia contenuta nelle vibrazioni delle corde è molto minore rispetto a quella presente nelle vibrazioni del te-laio (il peso della racchetta è circa venti volte maggiore del peso delle corde; 300 grammi contro 15).

I mille voltidel… gomminoI “dampener” più diffusi hanno all’in-circa la forma di un bottone e vanno collocati esattamente tra le due corde centrali verticali, sotto l’ultima delle orizzontali (in basso); non si possono posizionare all’interno del reticolo cor-de (tra le maglie per intenderci) per re-golamento. I “bottoni” possono essere

forati a mo’ di ciambellina (i più classi-ci) o pieni, rotondi ma anche quadrati. Ce ne sono poi tutta una serie di altri modelli più lunghi e stretti, come ser-penti che avvolgono più corde. Quat-tro, sei o addirittura otto corde vertica-li coinvolte per attutire più vibrazioni possibile. Come per racchette, corde, scarpe e palline - e anche per altri ac-cessori - le aziende si sono sbizzarrite nella varianti e nelle fantasie degli anti-vibrazione, pensando ai più piccoli e a chi usa con gelosia e scaramanzia sem-pre lo stesso (e non sono pochi).“Smiley”, emoticon, tanto in voga nell’e-ra di chat e social network, campi da tennis stilizzati, fiamme incendiarie per i colpi, simboli di pace, quadrifogli portafortuna, limiti di velocità, peco-relle, pinguini, tori, una vasta gamma di fiori, carte da gioco, dadi. E non po-tevano mancare gli eroi dei cartoni ani-mati (come SpongeBob).C’è chi sostiene che soprattutto quelli più ingombranti - per quanto elimi-nino il suono “chitarroso” delle corde - facciano perdere un pizzico di sen-sibilità. Molti professionisti non ne usano affatto o tutt’al più si affidano a quelli piccoli e leggeri: Djokovic per esempio o Rafael Nadal, che a ogni cambio telaio sposta sempre lo stesso vibra-stop da una racchetta all’altra. Roger Federer non ne fa uso, così co-me anche lo scozzese Murray. Andy Roddick invece seguiva il più celebre connazionale Andre Agassi, il primo a lanciare una moda, non solo nell’abbi-gliamento tennistico ma anche in tema di anti-vibrazione: un semplicissimo elastico (spessore circa mezzo centi-metro, lungo dai 6 a oltre 10) annoda-to attorno alle due (o anche quattro) corde centrali verticali. Ognuno ha i suoi gusti e in questo caso, quello del “gommino”, li può assecondare senza controindicazioni.

��

OD�UHJROD�GHO�JLRFR

Occhiali e lenti:vediamoci chiaroMolti utilizzano montature classiche o specifiche. Meno frequente in ambito amatoriale (per il momento) l’uso di lenti a contatto.Ma anche questi possono influire sulle decisioni regolamentari...

La situazioneAlfredo sta giocando una semifi-nale contro Roberto in un torneo Open Nazionale.

Che cosa succede?Mentre siamo sul punteggio di 6-2 2-1 in favore di Alfredo, inizia una leggerissima pioggia. Di quelle che non arrecano nessun disturbo al gioco. Roberto però, per giocare, indossa un paio di occhiali e dun-que la pioggia lo obbliga a fermarsi qualche secondo alla fine di ogni punto per asciugarsi le lenti dalle gocce di pioggia. Dopo qualche mi-nuto, il giocatore chiama il giudi-ce arbitro e chiede di sospendere la partita perché non è in grado di vedere bene.

Come si procede?Cominciamo col dire che ci sono an-cora molti giocatori, soprattutto a livello nazionale, che utilizzano gli occhiali perché più comodi rispet-to all’utilizzo delle lenti a contatto. A livello generale, nel nostro caso specifico, quella addotta da Rober-to non può essere considerata una valida ragione per procedere a una sospensione della partita. Ragione che, ricordiamolo, risiede nel fatto che un giocatore, indossando degli occhiali, possa avere problemi di vi-suale causati dalle gocce di pioggia che cadano sugli stessi. Inoltre, non può nemmeno essere concesso di avere del tempo extra per effettuare un eventuale cambio da occhiali a lenti a contatto (o viceversa).

E se invece gli occhialisi rompessero?Diverso è il caso, invece, in cui gli occhiali si rompano oppure il caso in cui le lenti a contatto indossa-te si sporchino. In una situazione del genere il giocatore subisce una oggettiva impossibilità a continua-re a giocare e dunque la situazione rientra nel caso di “equipment out of adjustment” (equipaggiamen-to fuori uso) per il quale invece è previsto un tempo ragionevole per trovare una soluzione e continuare a giocare. Tale situazione verrebbe parificata dunque alla rottura di parte dell’abbigliamento.

Niente sospensione,ma per mettere le lenti...Quindi nel nostro caso, la partita non potrà essere sospesa e il giudi-ce arbitro non potrà acconsentire alla richiesta del giocatore: inoltre se il giocatore volesse cambiare da occhiali a lenti, in questo caso, non potrà essergli concesso ne-anche tempo extra per effettuare il cambio. Gli si potrà solamente consentire di essere aiutato dal fi-sioterapista per indossare le lenti a contatto.

Inviateci via maille vostre domandeI nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come? Semplicissimo: scriveteci all’indi-rizzo di posta [email protected] spiegateci i vostri dubbi - o le vostre cu-riosità - di natura regolamentare. Sotto-porremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi rispon-deremo sulle pagine di questa rubrica nu-mero per numero.

SuperTenniscambia banda. Risintonizza!

Supertennis cambia banda digitale terrestre, sempre sul 64!

Non perdere l’occasione di vedere il tuo canale preferito sulla nuova banda digitale terrestre nazionale, risintonizza il tuo televisore o il tuo decoder e migliora la tua qualità di visione!

Se hai problemi con la risintonizzazione, chiama il numero verde 800.432911 disponibile h24.

In streaming su www.supertennis.tv

in tutta Italia

canale64 in alta definizione

canale224

canale30