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L a Quaresima, come l’Avvento, sono pensati come cammini verso un pun- to di arrivo. Anzi, sono veri e propri cammini per chi li prende sul serio, fatti con passi interiori e con una segnaletica liturgica. La Quaresima per esempio è un cammino con passi centrati sull’esigenza di cambiare vita e con tre attrezzature principali: il digiu- no (uno zaino più leggero possibile), la pre- ghiera (un bastone resistente) e l’elemosina (un qualcosa da condividere con le persone che si incontrano per strada). La segnaletica liturgica invece ha un inizio con il mercole- dì delle ceneri, delle tappe intermedie che sono le singole domeniche di Quaresima, una segnaletica più abbondante quando stai per arrivare (le liturgie della Settimana san- ta). Le segnaletiche delle prime due dome- niche di Quaresima sono simili ogni anno, mentre quelle delle domeniche dalla terza alla quinta sono diverse di anno in anno. La domenica delle Palme fa già parte della Set- timana Santa. E’ possibile arrivare alla meta senza fare il cammino? Certamente, in montagna puoi farti scaricare da un comodo elicottero (ba- sta pagare), ma arrivarci con le proprie forze è la vera cosa da fare… Uno può pure sve- gliarsi la vigilia di Pasqua per accorgersi della Pasqua ma tutt’altro è attenderla e prepararla durante la Quaresima. La stessa cosa vale per la vita della comu- nità parrocchiale. Il re- cente tentativo di usa- re il metodo sinodale per gestire il consiglio pastorale di s. Dome- nico Savio e, più ampia- mente, per prendere le decisioni importanti in parrocchia è la scom- messa su un cammino più lungo ma che lascia tracce più indelebili. Certo basterebbe che qualche parroco deci- da lui, tanto lui sa, lui è lì per quello. Si fa deci- samente prima. Una via di mezzo è quella di convocare ogni tanto un consiglio di colla- boratori in cui nella peggiore delle ipotesi si chiede loro di assecondare le decisioni già prese e nella migliore delle ipotesi si chiede loro di decidere lì insie- me su cose sulle quali non ci sono le condizioni per capire cosa è meglio fare. Papa Francesco nel- la Evangelii Gaudium af- ferma il principio che “il tempo è superiore allo spazio”: meglio avviare cammini che richiedono tempo ma che danno il gusto dell’essere chiesa, piuttosto che gestire la chiesa come una azienda all’insegna dell’efficienza. Ma cosa significa in concreto “metodo sino- dale”. Guarda caso il ter- mine “sinodo” richiama proprio la strada e signi- fica “in cammino con”. In questo caso significa avere una meta (qualche pro- blema di fondo che si vuole affrontare), met- tersi in cammino coinvolgendo di volta in vol- ta una cerchia più ampia di persone (insieme valutare la situazione per avere una comune visione del problema), attrezzarsi (studiare la situazione anche con l’aiuto di esperti oppure leggendo materiale utile), mantenere il giusto spirito (leggere i problemi alla luce della Parola di Dio, pregare insieme perché lo Spirito sug- gerisca le giuste strade) e giungere alla meta, operando qualche innovazione anche in for- ma sperimentale, verificandola con franchez- za e eventualmente rendendo stabile quello che si è sperimentato. Tutto questo richiede tempo ma il bello del metodo sinodale è che il cammino stesso fa parte della costruzione della chiesa: non solo l’arrivo alla meta. Tornando alla Quaresima: quando giun- geremo a Pasqua, se avremo camminato con passione e con tenacia, troveremo che è una festa decisamente diversa da quella dello scorso anno, anche se è la stessa di sempre. Il Signore fa nuove tutte le cose e ci chiama sempre a ringiovanire il nostro cuo- re: “il cristiano è chiamato a tornare a Dio con tutto il cuore, per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore” (dal messaggio di papa Fran- cesco per la Quaresima 2017). Don Mario - don Dino Giornale della parrocchia “San Domenico Savio” - ASTI - N.1 - MARZO 2017 - Sito: www.sandomenicosavio-asti.it SUPPLEMENTO GAZZETTA D’ASTI N. 8 DEL 3 MARZO 2017 - Stampa roto-offset Edizioni Tipografia Commerciale - Cilavegna (Pv) Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Asti Per eventuali offerte è possibile usare il conto corrente postale n. 94778099 intitolato a “Parrocchia San Domenico Savio - Via Tosi 30 - 14100 Asti” D opo la Quaresima 2016 che preparava al Congresso Eucaristico Diocesano e che aveva accentrato in diocesi tutti gli incontri pre- paratori, quest’anno si torna a pensare qualcosa in parrocchia. In realtà ci siamo lasciati un po’ cogliere impreparati e non c’è più stato molto tempo per progettare iniziative particolari. Si recupereranno però due vie crucis che in passato si erano fatte: - quella a casa Tabor di Valgera che conduce dalla casa in cima alla col- lina: venerdì 17 marzo - quella in quartiere, magari con partenze da punti diversi e convergen- za in chiesa, venerdì 7 aprile Inoltre utilizzeremo anche le chiese di Valcossera e di Valgera per due momenti di preparazione: rispettivamente venerdì 24 marzo: me- ditazione su Maria; venerdì 31 marzo: confronto sul messaggio del Papa per la Quaresima. Abbiamo provveduto però a studiare qualche arredo liturgico che dia il senso del succedersi delle cinque domeniche di Quaresima e della domenica delle Palme. Segnaliamo in particolare che la quinta domenica di Quaresima è sempre la festa di S. Lazzaro e che quest’anno sarà ca- ratterizzata dall’installazione in chiesa di due nuovi quadri: il trittico con s. Lazzaro, utilizzato durante la sfilata del Palio 2016 e il dipinto di San Giovanni Bosco (che sostituirà la stampa in fondo alla chiesa), entrambi del pittore Valter Piccollo. A livello parrocchiale restano due iniziative: la via crucis in chiesa ogni venerdì alle 17,15 la raccolta per la Quaresima di Solidarietà che quest’anno sarà destinata ai progetti di Caritas Diocesana. I l nuovo consiglio ha iniziato ad affronta- re l’unico settore della vita parrocchiale che non era stato verificato dal consiglio scorso: il settore evangelizzazione. Aveva- mo inizialmente pensato di procedere in- sieme alla parrocchia s. Pietro per armoniz- zare le proposte, ma non è stato possibile in tempi ragionevoli. Così il nuovo consiglio si è messo all’opera. Nonostante il tempo a disposizione (quasi tre ore) domenica 12 febbraio si è solo parlato dell’evangelizza- zione dei bimbi più piccoli e della catechesi di iniziazione cristiana dei ragazzi, senza ne- anche riuscire a parlare di oratorio. Resta tutto il resto: evangelizzazione dei giovani, degli adulti, delle coppie di sposi per poi ar- rivare a parlare di nuove forme di evange- lizzazione che è poi il vero punto di arrivo. Ci arriveremo… per ora stiamo soltanto mettendo tutti a conoscenza di cosa la par- rocchia propone e degli aspetti positivi e negativi riscontrati. E comunque dato che la “nuova evange- lizzazione” era uno dei tre pilastri sui quali abbiamo fondato da qualche anno la par- rocchia (gli altri due sono “Chiesa madre” e “primato dei poveri”) il fatto di costruire intorno un vero e proprio sinodo parroc- chiale è una tentazione troppo forte. Ecco alcune osservazioni che per ora sono emerse intorno alla evangelizzazione dei più piccoli e al catechismo dei ragazzi: dato che chi chiede il battesimo per i propri figli a volte non ha più mes- so piede in chiesa da tempo, allora è possibile valorizzare questi momenti per far riprendere il gusto della fede come è possibile mantenere dei con- tatti anche dopo il battesimo? come intrattenere un dialogo profi- cuo e costruttivo con i genitori, anche nel coinvolgimento nel “far catechi- smo” ai propri figli? come coinvolgere i genitori nella ca- techesi dei figli quando vi sono minori strumenti culturali oppure problema- tiche sociali che a volte sono veri e propri macigni? Il nuovo crocifisso nella cappellina dell’oratorio

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La Quaresima, come l’Avvento, sono pensati come cammini verso un pun-to di arrivo. Anzi, sono veri e propri

cammini per chi li prende sul serio, fatti con passi interiori e con una segnaletica liturgica. La Quaresima per esempio è un cammino con passi centrati sull’esigenza di cambiare vita e con tre attrezzature principali: il digiu-no (uno zaino più leggero possibile), la pre-ghiera (un bastone resistente) e l’elemosina (un qualcosa da condividere con le persone che si incontrano per strada). La segnaletica liturgica invece ha un inizio con il mercole-dì delle ceneri, delle tappe intermedie che sono le singole domeniche di Quaresima, una segnaletica più abbondante quando stai per arrivare (le liturgie della Settimana san-ta). Le segnaletiche delle prime due dome-niche di Quaresima sono simili ogni anno, mentre quelle delle domeniche dalla terza alla quinta sono diverse di anno in anno. La domenica delle Palme fa già parte della Set-timana Santa.

E’ possibile arrivare alla meta senza fare il cammino? Certamente, in montagna puoi farti scaricare da un comodo elicottero (ba-sta pagare), ma arrivarci con le proprie forze è la vera cosa da fare… Uno può pure sve-

gliarsi la vigilia di Pasqua per accorgersi della Pasqua ma tutt’altro è attenderla e prepararla durante la Quaresima.

La stessa cosa vale per la vita della comu-nità parrocchiale. Il re-cente tentativo di usa-re il metodo sinodale per gestire il consiglio pastorale di s. Dome-nico Savio e, più ampia-mente, per prendere le decisioni importanti in parrocchia è la scom-messa su un cammino più lungo ma che lascia tracce più indelebili. Certo basterebbe che qualche parroco deci-da lui, tanto lui sa, lui è lì per quello. Si fa deci-samente prima. Una via di mezzo è quella di convocare ogni tanto un consiglio di colla-boratori in cui nella peggiore delle ipotesi si chiede loro di assecondare le decisioni

già prese e nella migliore delle ipotesi si chiede loro di decidere lì insie-me su cose sulle quali non ci sono le condizioni per capire cosa è meglio fare. Papa Francesco nel-la Evangelii Gaudium af-ferma il principio che “il tempo è superiore allo spazio”: meglio avviare cammini che richiedono tempo ma che danno il gusto dell’essere chiesa, piuttosto che gestire la chiesa come una azienda all’insegna dell’efficienza.

Ma cosa significa in concreto “metodo sino-dale”. Guarda caso il ter-mine “sinodo” richiama proprio la strada e signi-fica “in cammino con”. In questo caso significa avere una meta (qualche pro-

blema di fondo che si vuole affrontare), met-tersi in cammino coinvolgendo di volta in vol-ta una cerchia più ampia di persone (insieme

valutare la situazione per avere una comune visione del problema), attrezzarsi (studiare la situazione anche con l’aiuto di esperti oppure leggendo materiale utile), mantenere il giusto spirito (leggere i problemi alla luce della Parola di Dio, pregare insieme perché lo Spirito sug-gerisca le giuste strade) e giungere alla meta, operando qualche innovazione anche in for-ma sperimentale, verificandola con franchez-za e eventualmente rendendo stabile quello che si è sperimentato. Tutto questo richiede tempo ma il bello del metodo sinodale è che il cammino stesso fa parte della costruzione della chiesa: non solo l’arrivo alla meta.

Tornando alla Quaresima: quando giun-geremo a Pasqua, se avremo camminato con passione e con tenacia, troveremo che è una festa decisamente diversa da quella dello scorso anno, anche se è la stessa di sempre. Il Signore fa nuove tutte le cose e ci chiama sempre a ringiovanire il nostro cuo-re: “il cristiano è chiamato a tornare a Dio con tutto il cuore, per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore” (dal messaggio di papa Fran-cesco per la Quaresima 2017).

Don Mario - don Dino

Nodi omenicoSan avio

Giornale della parrocchia “San Domenico Savio” - ASTI - N.1 - MARZO 2017 - Sito: www.sandomenicosavio-asti.it

Il cammino quaresimale e il cammino sinodale

Supplemento Gazzetta d’aSti n. 8 del 3 maRzo 2017 - Stampa roto-offset edizioni tipografia Commerciale - Cilavegna (pv)poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, dCB asti

Per eventuali offerte è possibile usare il conto corrente postale n. 94778099 intitolato a “Parrocchia San Domenico Savio - Via Tosi 30 - 14100 Asti”

per vivere bene la QuaresimaDopo la Quaresima 2016 che preparava al Congresso Eucaristico

Diocesano e che aveva accentrato in diocesi tutti gli incontri pre-paratori, quest’anno si torna a pensare qualcosa in parrocchia. In realtà ci siamo lasciati un po’ cogliere impreparati e non c’è più stato molto tempo per progettare iniziative particolari.

Si recupereranno però due vie crucis che in passato si erano fatte:- quella a casa Tabor di Valgera che conduce dalla casa in cima alla col-

lina: venerdì 17 marzo- quella in quartiere, magari con partenze da punti diversi e convergen-

za in chiesa, venerdì 7 aprileInoltre utilizzeremo anche le chiese di Valcossera e di Valgera per due

momenti di preparazione: rispettivamente venerdì 24 marzo: me-ditazione su Maria; venerdì 31 marzo: confronto sul messaggio del Papa per la Quaresima.

Abbiamo provveduto però a studiare qualche arredo liturgico che dia il senso del succedersi delle cinque domeniche di Quaresima e della domenica delle Palme. Segnaliamo in particolare che la quinta domenica di Quaresima è sempre la festa di S. Lazzaro e che quest’anno sarà ca-ratterizzata dall’installazione in chiesa di due nuovi quadri: il trittico con s. Lazzaro, utilizzato durante la sfilata del Palio 2016 e il dipinto di San Giovanni Bosco (che sostituirà la stampa in fondo alla chiesa), entrambi del pittore Valter Piccollo.

A livello parrocchiale restano due iniziative:la via crucis in chiesa ogni venerdì alle 17,15• la raccolta per la Quaresima di Solidarietà che quest’anno sarà • destinata ai progetti di Caritas Diocesana.

sulla nuova evangelizzazioneIl nuovo consiglio ha iniziato ad affronta-

re l’unico settore della vita parrocchiale che non era stato verificato dal consiglio scorso: il settore evangelizzazione. Aveva-mo inizialmente pensato di procedere in-sieme alla parrocchia s. Pietro per armoniz-zare le proposte, ma non è stato possibile in tempi ragionevoli. Così il nuovo consiglio si è messo all’opera. Nonostante il tempo a disposizione (quasi tre ore) domenica 12 febbraio si è solo parlato dell’evangelizza-zione dei bimbi più piccoli e della catechesi di iniziazione cristiana dei ragazzi, senza ne-anche riuscire a parlare di oratorio. Resta tutto il resto: evangelizzazione dei giovani, degli adulti, delle coppie di sposi per poi ar-rivare a parlare di nuove forme di evange-lizzazione che è poi il vero punto di arrivo. Ci arriveremo… per ora stiamo soltanto mettendo tutti a conoscenza di cosa la par-rocchia propone e degli aspetti positivi e negativi riscontrati.

E comunque dato che la “nuova evange-lizzazione” era uno dei tre pilastri sui quali abbiamo fondato da qualche anno la par-

rocchia (gli altri due sono “Chiesa madre” e “primato dei poveri”) il fatto di costruire intorno un vero e proprio sinodo parroc-chiale è una tentazione troppo forte.

Ecco alcune osservazioni che per ora sono emerse intorno alla evangelizzazione dei più piccoli e al catechismo dei ragazzi:

dato che chi chiede il battesimo per • i propri figli a volte non ha più mes-so piede in chiesa da tempo, allora è possibile valorizzare questi momenti per far riprendere il gusto della fedecome è possibile mantenere dei con-• tatti anche dopo il battesimo?come intrattenere un dialogo profi-• cuo e costruttivo con i genitori, anche nel coinvolgimento nel “far catechi-smo” ai propri figli?come coinvolgere i genitori nella ca-• techesi dei figli quando vi sono minori strumenti culturali oppure problema-tiche sociali che a volte sono veri e propri macigni?

Il nuovo crocifisso nella cappellina dell’oratorio

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L’anno scorso, al gruppo di animatori è venuto in

mente di utilizzare una stanza del salone parrocchiale per trasformarla in una cappel-lina dedicata alla Madonna e poter fare pregare i bambini dopo le attività di oratorio.

La stanza utilizzata è quella dei simboli che ormai era di-ventato un ripostiglio/sgabuz-zino con materiale accumula-to lì a prendere polvere, ma i carissimi animatori hanno deciso di ridare vita e un sen-so alla stanza. Le prime cose a prendere vita sono state delle panche fatte di legno (che a mio avviso sono davvero mol-to belle) e un altare di legno

a forma di tripide per appog-giarci la statua della Madonna : è stato realizzato un pannello di legno con il titolo : “cappel-la Maria Madre dell’oratorio” inciso con il pirografo anche se non ancora appeso e altri pannelli in cui uno raffigura la Madonna con bambino e l’altro rappresenta san Gio-vanni Bosco insieme a san Domenico Savio e la beata Laura Vicuna...non è finita qui perché la stanza è stata pittu-rata di colore azzurro mentre il pezzo forte della cappellina e cioè il crocifisso è stato fat-to quasi a grandezza umana, disegnato su carta rigida e co-lorato con le tempere mentre

la croce è stata fatta con del cartone e una volta aggiunto dell’altro materiale si dovrà appendere come in una vera chiesa. Tutto questo grazie alla Madonna che ha ispirato gli animatori e ha fatto avere ad ognuno un’idea per poter aggiungere nuovi pezzi e dare così vita alla piccola cappelli-na.

Ciò che gli animatori de-siderano è che la cappellina sia sempre più piena di spi-ritualità e che quest’ultima possa infondere la sua gra-zie a chiunque ci entri anche solo per dare una semplice occhiata.

Rocco

2 Noi di San Domenico Savio

Qualche flash sulla catechesi biblica (e non)

In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia

Una nuova cappellina diventa il cuore dell’oratorio

In questi mesi vi sono novità nel

settore dell’acco-glienza in parrocchia. Poco prima di Natale i tre ragazzi africa-ni che risiedevano nell’alloggio di casa dietro sono stati tra-sferiti in un alloggio nuovo della Caritas in via Sanzio. Al loro posto è arrivata una intera famiglia nige-riana: Augustine, sua moglie Joy e il loro bambino di quattro anno Destiny. La fa-miglia si era ricon-giunta da qualche mese dopo che Augustine si trovava in Sardegna e moglie e figlio in Piemonte. Ora il bambino frequenta, per ora solo al mattino, la scuola d’infanzia alla Pascoli, mentre i suoi genitori studiano italiano grazie al lavoro di Silvana e Ro-salba. Joy sta aspettando un bambino, previsto per aprile mentre. Il primo inverno passato in Italia non è stato facile per chi è abituato al caldo… ma la primavera ormai è alle porte.

Intanto Daniel, un giovane nigeriano tra quelli trasferiti in via Sanzio, ha ottenuto l’asilo politico e non può più “occupare un posto” in alloggio con gli altri profughi. Nello stesso tempo non ha ancora uno stipendio fisso che gli possa permettere di affittare un alloggio. Perciò da qualche giorno abita in canonica insieme a don Mario e don Dino mentre sta facendo un tirocinio formativo presso un panificio della zona. Gli orari non coincidono: lui lavora dalle 2 alle 9 del mattino. Non è un profugo, ma è comunque ospitato da pochissimi giorni in canonica. Si tratta di don Enrico Fileppi, l’ultimo sacerdote ordinato in diocesi, che presta per ora servizio dove mancano sacerdoti ma che poco alla volta si inserirà nella pastorale della parrocchia, in collaborazione anche con s. Pietro.

Insomma: un po’ di via vai che punta comunque a sviluppare al meglio il sen-so di accoglienza e a non sottoutilizzare gli spazi ancora troppo sottoutilizzati in parrocchia.

Si allarga la comunità in canonica

Costruita dagli animatori e intitolata a Maria, madre dell’oratorio

Oltre ai due parroci anche Daniel e don Enrico

Adulti e opera LucanaDa poco più di un anno si è formato in

parrocchia un gruppetto di adulti, una de-cina di persone, che si incontrano circa una volta al mese per approfondire la conoscen-za di qualche libro biblico.

Lo scorso anno ci siamo confrontati sul Vangelo di Luca, testo letto nelle messe do-menicali, ora si continua con lo stesso autore leggendo gli “Atti degli Apostoli” ove si de-linea il processo di espansione della chiesa. Il percorso che facciamo è abbastanza im-pegnativo: individualmente a casa si leggono due o tre capitoli in ordine continuativo e si medita sulla Parola. Leggendo e meditando annotiamo alcune frasi poco chiare, espres-sioni difficili o contraddittorie, atteggiamenti e interventi di Gesù da chiarire.

Portiamo tutto questo in gruppo e insie-

me, consultando testi e aiutati da don Dino, cerchiamo di darci delle risposte chiarifica-trici.

Stupisce come la Parola del Signore leg-gendola e rileggendola abbia sempre molto da dirci. Spesso episodi,parabole o discorsi che sappiamo quasi a memoria, approfon-dendo e meditando pongono sempre nuovi interrogatori e nuove riflessioni.

Inoltre il compito che ci diamo di volta in volta, ci impegna a confrontarci più volte con il testo, prima forse relegato in libreria, ora più spesso a portata di mano.

Così scopriamo che la Parola di Dio è un grande dono al quale dobbiamo accostarci con la mente e il cuore; con la mente per capirla, con il cuore per amarla e donarla.

Giuseppina

Giovani e la donna nella bibbiaSiamo reduci da un’uscita in visita alla casa

famiglia Hesed di Riva di Chieri, dove Mariella e Jerry hanno raccontato la loro esperienza, ma soprattutto hanno messo in luce il modo con cui Mariella “da donna” vive l’accoglien-za di adolescenti in difficoltà. Quest’anno gli incontri biblici approfondiscono la figura di alcune donne della Bibbia: Giuditta ed Ester nel Primo Testamento, Maria nel Nuovo Te-stamento. Una prospettiva tutta particolare che era stata scelta in occasione dell’anno mariano diocesano.

Gli incontri hanno sempre un taglio prima di studio e poi di confronto personale: o si leggono direttamente i testi insieme oppure si danno per lètti a casa ne segue la doman-da su cosa quel testo dice a me. Giuditta ed Ester sono due tipi di donna diverse eppu-re accomunate dal coraggio che viene loro dall’intimità con il Signore, esplicitamente invocato attraverso la preghiera. La prossima uscita sarà il 14 maggio e si andrà ad incon-trare suor Paola, una eremita che abita al di sopra del monastero di Pra ‘d Mil.

Le domande sulla fede dei giovaniProprio in questi giorni è partita una nuo-

va attività rivolta ai giovani di 17-22 anni. Pe-scando un po’ qua e un po’ là tra coloro che vengono a messa alla domenica anche per conto loro abbiamo fatto loro la proposta di incontrarci una volta a parlare un po’ di que-stioni legate alla fede. E’ stata una ondata di domande e di argomenti che probabilmente erano lì latenti e non avevano mai trovato un luogo dove essere discusse. Addirittura si è deciso di incontrarsi già la settimana succes-

siva… Tra gli argomenti: il rapporto tra scien-za e fede (creazione, evoluzione, ecc.), i moti-vi dell’ateismo, il confronto tra Gesù e Allah, la figura di Maria, il rapporto tra ebraismo e cristianesimo, l’obbligo della messa domeni-cale, come può Dio tollerare stragi e guerre. Al momento in cui scriviamo abbiamo pro-grammato il prossimo incontro sull’ateismo.

Un altro segno, se mai ve ne fosse ancora bisogno, della sensibilità religiosa che è semi-nata qua e là nel cuore dei ragazzi.

TTT

TTT

Don Enrico Daniel

Augustine, Joy e il piccolo Destiny

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Finalmente sta partendo al meglio l’associazione Cre.A.Ndo Insieme dopo alcuni anni di forte im-

pegno prima sul versante di casa dietro e poi, soprat-tutto per la ristrutturazione di Casa Tabor. Dopo l’av-vio della commissione “spazi”,che ha “dato ospitalità” al gruppo di cittadini impegnati per la riorganizzazio-ne dell’area verde di via Cavalla e dopo l’avvio della commissione “iniziative” che ha prodotto un intero calendario di appuntamenti di aggregazione per fami-glie fino a luglio, ora è la volta dell’ultima commissio-ne, la commissione “formazione” che si avvale delle iniziative con don Domenico Cravero di “Genitori in-sieme onlus” aperte ai genitori di preadolescenti e di adolescenti. Il primo appuntamento è stato mercoledì 22 febbraio con la serata sul rapporto tra giovani e nuove tecnologie, ma a breve verrà redatto un inte-ro calendario, probabilmente in collaborazione con la parrocchia S. Pietro.

Il direttivo della Cre.A.Ndo Insieme è sempre aper-to a tutti e si riunisce in media ogni due mesi. Pros-simamente sarà aperto il tesseramento per l’anno 2017, che per la prima volta vede un ampliamento con il coinvolgimento delle famiglie che sono un po’ l’anima del calendario di iniziative “Insieme is better”

3Noi di San Domenico Savio

In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia In Parrocchia

Fiorisce l’associazione Cre.A.Ndo Insieme

Speciale Cre.A.Ndo InsiemeA pieno ritmo la Commissione “Eventi” mentre sta partendo quella “Formazione”

6 gennaio:Tombolata

della Befana

29 gennaio: Gita

a Pratonevoso

18 febbraio: festa di carnevale

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Come tutti sanno la stampa parrocchiale oltre al bollettino online e cartaceo che esce cinque volte

all’anno comprende il foglio settimanale Giovani San domenico news che ogni domenica riporta il Vangelo del giorno, l’omelia di qualche giovane, gli appuntamenti della settimana commentati e YouCat, il catechismo dei giovani, a puntate. ma soprattutto comprende noi amici di S. domenico Savio, il foglio mensile che esce ogni otto del mese in occasione della messa amici di S. domenico Savio e che ha un taglio più spirituale: editoriale, rubriche sulla parola di dio, su catechesi e liturgia, stralcio della vita di S. domenico Savio, riflessione mariana, una rubrica di “speranza” sui segni del Regno di dio in mezzo a noi. molto interessanti due pagine di testimonianze di fede: una dei giovani e una degli adulti. nei mesi scorsi sono usciti veri e propri gioielli che si possono recuperare in parrocchia per chi se li fosse persi:

- a novembre la testimonianza di un giovane che ha iniziato il cammino per diventare terziario francescano;

- sempre a novembre la lettera alla madre di una signora che è in sedia a rotelle;

- a dicembre una testimonianza di un parroco giovane in campagna nella nostra diocesi;

- a gennaio la testimonianza su fede e malattia da parte di una nostra collaboratrice;

- sempre a gennaio una interessante intervista ad un giovane ricercatore di fisica su fede e scienza;

- a febbraio la testimonianza di una persona su come è stata aiutata dalla fede in una temuta diagnosi di malattia genetica.

leggere queste testimonianze rigenera.

Ricordiamo che cosa sono gli amici di S. domenico Savio. e’ un gruppo fondato da don Giacomo (parroco fondatore della nostra parrocchia), che si propone di sviluppare l’amicizia spirituale attraverso la preghiera reciproca. Conta più di 350 aderenti ed essendo una fraternità spirituale comprende anche persone defunte. per tutti gli aderenti ogni 8 del mese viene celebrata una eucaristia, ricordando la festa dell’immacolata dell’8 dicembre nel cui nome San domenico Savio aveva messo piedi con i suoi amici una

“compagnia” per impegnarsi particolarmente nel cammino di santità. un momento significativo è la festa della parrocchia: il 12 giugno (anniversario di dedicazione della chiesa). Rilanciando questa fraternità spirituale si intende offrire spunti per il proprio cammino di fede e anche per al conversione di vita, a partire da gesti semplici, dotati però anche di valenza sociale.

per iscriversi è necessario rivolgersi in parrocchia: la quota simbolica è di 5 euro

Noi di San Domenico Savio4

Bilancio Consuntivo a fine ottobre 2016

Sono stati battezzati (dal 9 dicembre al 22 febbraio): Loris Gjoni, Simone Macario, Aurora Fazio, Sofia Clemente e Asia Noemi Spagna.

Hanno ricevuto la cresima domenica 22 gennaio: Francesca Cekljaj, Laura Cekljaj, Karine Valeria Da Silva De Souza, Rosa D’Amico, Teodora Maria Aline De Araujo, Stefano Fazio, Mariangela Pazzanese e Samantha Zefi.

Dal 9 dicembre al 22 febbraio: nella nostra chiesa sono stati celebrati i funerali di: Salvatore Piscopo, Gino Casetta, Carlo Cavatore Ercole, Gerardo Salzarulo, Eugenia Vallisneri, Giancarla Albucca, Anna Bassini, Maria Luisa Coscia, Carlo Benedetti, Aristide Bego, Margherita Sartori, Francesco Civitate, Maria Licari, Carolina Olivero, Adelina Gambertoglio, Adriana Trazzi, Pasquale Borrelli, Giuseppina Bruno, Antonietta Campagnolo, Angela Madaro, Olga Giacone e Angela Adriano.

ANAGRAFE PARROCCHIALE

Belle testimonianze sul foglio “Noi Amici di S. Domenico Savio”

3 Per i genitori con bambini da battezzare: martedì e mercoledì 7-8 marzo alle 21 in salone

3 Per le coppie che intendono sposarsi in chiesa: week end ad Altavilla d’Alba dal 31 marzo al 2 aprile con serata di presentazione del corso lunedì 27 marzo alle 21 in salone

3 Per le persone oltre i 16 anni che intendono ricevere la cresima: da marzo a maggio in date da concordare con gli iscritti. Chi è interessato, si rivolga in parrocchia.

PROssImI CORsI

ENTRATE413,00 € terreno Valgera24.321,25 € offerte per messe e sacramenti17.349,50 € offerte in occasione benedizioni famiglie1.902,50 € offerta per tetti6.216,90 € offerte varie7.510,00 € offerta per organo1.530,00 € vendita tegoline e magliette Sds20.144,69 € collette domenicali2.002,29 € collette in domeniche particolari

(Migrantes, Seminario)480,00 € contributo legge oratori2.000,00 € contributo otto per mille per centro d’ascolto7.830,00 € da Caritas per gestione profughi14.105,68 €15.635,68

introiti da attività parrocchiali (contributo per uso locali, amici S. Domenico Savio, ecc.)

1.679,78 € da parroci per personale11.300,00 € quota da circolo ricreativo695,00 € offerte per bollettino7.559,12 € offerte per candele24.100,35 € offerte per carità (questue funerali, cassetta Fac,

Magazzino solidale, ecc.)151.140,06 € TOTALE

USCITE1.983,42 € manutenzione ordinaria2.000,00 € manutenzione straordinaria8.771,54 € rata mutuo2.025,00 € versamenti giornate particolari

(Seminario, Migrantes)7.400,00 € acquisto organo3.202,75 € imposte comunali1.000,00 € tassa diocesana5.532.40 € assicurazione3.435,40 € spese per culto (ostie, vino, candele, ecc.)3.240,00 € messe da celebrare300,00 € predicazioni e celebrazioni15.006,54 € riscaldamento 13.996,49 € energia elettrica1.581,29 € acqua potabile962,47 € telefono776,00 € oratorio8.977,43 € attività parrocchiali varie115,90 € acquisto e rinnovo1.065,31 € cancelleria4.393,67 € bollettino10.724,00 € quota stipendio parroci16.536,00 € stipendio personale6.640,00 € messe celebrate in parrocchia339,50 € spese bancarie e postali946,43 € quote giornali e riviste venduti in chiesa a Gazzetta

e S. Paolo2.100,00 € restituzione prestiti a parrocchiani516,49 € spese varie28.097,96 € spese per opere di carità (quote a centro d’ascolto

e S. Vincenzo, quote per associazioni benefiche, ecc.)151.665,99 € TOTALESALDO: -525,93 €

Il bilancio 2016 si chiude con un piccolo passivo imprevisto. Questa volta è dovuto al calo di entrate legato a candele e collette domenicali che non hanno raggiunto il preventivo previsto. Nello stesso tempo la bolletta del riscalda-mento ha fatto la sua parte con un saldo finale di 3.000 euro in più rispetto al previsto. Infine un mancato introito dell’associazione Cre.A.Ndo Insieme che dovrebbe arrivare ma che abbiamo deciso di non caricare sul 2016, benché si riferisse a quest’anno. Il calo delle candele era visibile già nei mesi precedenti, mentre i circa 2.000 euro in meno della colletta domenicale si sperava fosse recuperabile dalle feste di Natale… Probabilmente si tratterà di rilanciare il senso della colletta domenicale, magari mirando meglio la destinazione, perché l’idea che sia legato alla crisi economica e ai meno soldi in tasca alla gente non è la causa principale. Con il consiglio economico affronteremo meglio invece il discorso delle bollette, cercando di rivedere i contratti.

Dobbiamo però segnalare alcune cose decisamente positive:- l’acquisto dell’organo già interamente pagato con l’offerta di una famiglia

che poco alla volta rientrerà nel prestito fatto grazie a iniziative del coro- la bella quota delle iniziative caritative che, mettendo insieme offerte e usci-

te del Magazzino Solidale ha praticamente raddoppiato la quota del 2016. Un bel segno al di là della crisi economica: sommata agli introiti di più di 10.000 euro del Fondo don Giacomo ci dice che un sesto del bilancio della parrocchia in entrata e in uscita va per la carità.

Con il 2016 abbiamo concluso la restituzione dei prestiti ai parrocchiani 2011-2016 con i quali avevamo rinnovato l’impianto di riscaldamento. Quella quota andrà ogni anno per ristrutturare di volta in volta i servizi igienici in chiesa, casa e oratorio.