Niccolò Machiavelli -...

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© Luca Pirola NICCOLÒ MACHIAVELLI 1469 - 1525

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© Luca Pirola

NICCOLÒ MACHIAVELLI1469 - 1525

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L’ITALIA TRA XIV E XV SECOLO

Debolezza politica dell’Italia

Principati in lotta fra loro

Gli eserciti stranieri conquistano la penisolaRepubbliche a Venezia e Firenze

Maggiore stabilità politicaFloridezza economicaIntensa attività diplomatica e militare

La classe dirigente politica ed economica coincidono, quindi gli interessi materiali coincidono con gli obiettivi politici di autonomia

Creazione di efficienti apparati burocratici

perché

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MACHIAVELLI: IL PENSIEROIl pensiero dell’autore è dominato dal contrasto

traideale reale

lezione degli antichi Realtà effettuale e contingente

Rinascimento

Naturalismo Il comportamento umano può essere studiato con un metodo di osservazione e analisi

L’oggetto della ricerca è la Storia

Archivio di fatti in cui si p o s s o n o i n d i v i d u a re l e ricorrenze del comportamento umano e elaborare delle leggi

Il metodo di ricerca non g i u d i c a s e c o n d o l e categorie morali di bene/male, ma si “limita” a identificare e classificare i comportamenti

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STORIA E SCIENZA DELLA POLITICA

realizza i suoi ideali usandointelligenza e

forza

virtù applicate nella politica La politica è l’arte in cui gli ideali sono messi a confronto con la realtà

L’uomo di governo, il politico

conosce

la Storia

si prefigge

un obiettivo (utopia)

la usa perelaborare

lo realizza pianificando

una strategia politica

Interviene in modo scientifico

sulla realtà

La politica segue leggi e regole proprie

Fine: fondare e mantenere lo Stato

Lo Stato corrisponde all’interesse della

collettività

Rispondono ad un’esigenza di utilità

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dimostrare che l’Italia ha bisogno di un governo assoluto, uno stato autoritario, che imponga la sua egemonia sulla penisola e impedisca invasioni straniere

IL PRINCIPE (1513): CONTENUTO

Il principe è un trattato in 26 capitoli, dedicato a Lorenzo di Piero de’Medici

Scopo

Capitoli Contenuto

1 -12 I diversi tipi di principato:1. Principati ereditari2. Principati nuovi3. Principati misti

13 – 14 L’arte militare e l’organizzazione degli eserciti: milizie mercenarie e milizie proprie.

15 – 23 Virtù e vizi del principe: qualità necessarie all’arte di governo.

24 Motivi per cui l’Italia è esposta alle invasioni stranieri

25 L’influenza della Fortuna sulle vicende umane

26 Esortazione ai principi a liberare l’Italia dai “barbari”

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IL PRINCIPE: GENESI DELL’OPERAIl principe è scritto con un intento pratico:

1. Machiavelli sente l’emergenza della situazione politica dell’Italia e abbandona gli scritti teorici (Discorsi sulla I deca di Tito Livio), in cui cercava di delineare i caratteri degli stati ideali2. Convinzione della necessità di un despota forte e astuto che si opponga agli stranieri

3. L’Italia è governata da principi inetti e litigiosi che per interessi personali invocano l’aiuto di sovrani stranieri contro i propri nemici

4. La soluzione è trovata studiando la “lezione degli antichi” messa a confronto con l’esperienza presente.

Il sapere politico è necessario a guidare le

scelte del principe

Delinea la figura del principe ideale: il perfetto uomo di

governo

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IL PRINCIPE: TEMIIl principe è il supremo garante dello Stato, cioè dell’interesse collettivo

perciò Nelle sue azioni deve distinguere tra politica e morale

Il principe non deve tener conto di regole morali, quando deve preservare lo Stato

Lo Stato è il fine ultimo dell’azione del principe

Il principe è un centauro (mezzo uomo mezzo cavallo), cioè deve usare intelligenza (umanità) o violenza (bestialità), adattando le sua azione alle circostanze.

Altra immagine: il principe deve essere leone e volpe, cioè forte e astuto

Il principe deve essere pietoso, ma saper diventare crudele

Il principe deve avere la volontà di organizzarsi per vincere i capricci del caso

La Fortuna influisce sulle vicende umane e condiziona la realizzazione di ogni progetto

infatti

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IL PENSIERO DI MACHIAVELLI NEL PRINCIPE

I mezzi trovano giustificazione nel fine, quando tale fine è l’interesse della collettività (Stato)

La politica ha una sua morale, non è esente da regole e precetti

L’uomo è una creatura razionale che agisce nel mondo e persegue obiettivi concreti

La religione è uno strumento per governare le masse

Il realismo deve essere la chiave di lettura di ogni comportamento umano

L’azione di ogni uomo deve perseguire la realizzazione di un’utopia, di un ideale

però

La politica è una scienza, derivante dall’analisi dell’esperienza diretta

I governanti devono praticare la politica come arte, seguendo le sue regole

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LINGUA E STILE

Machiavelli usa diversi codici linguistici

Codice linguistico: insieme di lessico, regole morfologiche, sintassi e stile che caratterizzano una lingua

mescola :

Stile alto, cancelleresco, umanistico, latinismi e latino nei titoli e nei sottotitoli

Stile realistico, popolare, fiorentino parlato

usa tutto ciò che è utile alla sua argomentazione

Il suo pensiero è costruito in modo dilemmatico: il ragionamento procede per definizioni alternative.

usa frequentemente le congiunzioni disgiuntive: nel 1° capoverso del 1° capitolo “o” si trova 11 volte

perciò

Garantisce dignità letteraria

Lingua viva Attenzione al lessico: tecnico e preciso

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ARGOMENTAZIONE DILEMMATICA: UN ESEMPIOIl principe, capitolo 1, capoverso 1°

Gli Stati sono

o

repubbliche

principati

o

ereditari

nuovi

o

del tutto nuovi

misti

o

abituati a vivere sotto un principe

abituati alla libertà

si acquistano

con le armi d’altri

con le proprie

per Fortuna

per virtù

o

o

o

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OLTRE IL PRINCIPEDiscorsi intorno alla prima deca di Tito Livio Machiavelli umanista: studia i

classici per interpretare il presente

Roma repubblicana è presentata come modello teorico di repubblica: è lo Stato ideale

Equilibrio tra potere e consenso:Consoli = principio monarchicoSenato = aristocrazia patriziaTribuni della plebe = democrazia

Modello improponibile nel Cinquecento perché la realtà impone la necessità di un potere assoluto (la “lezione degli antichi” si scontra con la realtà)

Commedie: la Mandragola (1518), La Clizia (1525) Machiavelli cinico: rappresentazione della viltà, della stoltezza e corruzione degli uomini

Trama della Mandragola: Nicia vuole dare da bere una pozione di Mandragola alla moglie perché rimanga incinta, anche se lei non vuole figli

Tema della beffa Assenza di divertimento e di gioia di vivereRappresentazione di un mondo dominato dall’intrigo

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OLTRE IL PRINCIPE: I TRATTATIDell’arte della guerra

Tesi: nesso indissolubile tra guerra e politica al principe serve un esercito

Il cuore dell’esercito è la fanteria: alla cavalleria sono affidati compiti si sostegno

Necessità di un esercito cittadino da opporre alle milizie mercenarie

Le istorie fiorentine (1520 – 1525) Sguardo severo e triste sulla condizione storica d’Italia, incapace di fronteggiare l’anarchia

Temi: 1. Vagheggiamento per l’arrivo di un principe2. Prevenzione e lotta contro la Fortuna3. Disprezzo per il “volgo” incapace di vivere libero4. Condanna dei tiranni stupidamente crudeli5. Condanna politica della Chiesa, ostacolo all’unità

politica

Tr a t t a t o s t o r i c o i n c u i s i riferiscono i fatti, differenziandosi dalle cronache medievali

Trattazione di questioni tattiche riprese dagli antichi

La proposta non regge al confronto con la realtà delusione