NICARAGUA CATASTROFI NATURALI 1972 Terremoto 1988 Uragano Juan 1995 Eruzione vulcano Leon 1996...

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NICARAGUACATASTROFI NATURALI

1972 Terremoto

1988 Uragano Juan

1995 Eruzione vulcano Leon

1996 Siccità campagne del Pacifico

1998 Uragano Mitch

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NICARAGUA

1977-79 Insurrezione contro la dittatura di Somoza

1979-90 Guerra civile Sandinisti vs. Contras

1990-98 Fase di banditismo

EVENTI SOCIO-POLITICI

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NICARAGUA

- Fortissimo indebitamento- Cronica crisi di bilancio- Corruzione amministrativa- Chiusura credito a piccole medie imprese

CATASTROFI NATURALIEVENTI SOCIO-POLITICI

- Crisi internazionale del caffè

RECESSIONE ECONOMICA

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

30.000 abitanti, 15 km da Matagalpa

LA LAGUNA

40 COMARCHE

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

STRADEMEZZI DI TRASPORTONEGOZIABITAZIONI

Muratura Legno Fango Paglia

Teli di plasticaCartoneLatta

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

STRADEMEZZI DI TRASPORTONEGOZIABITAZIONICLIMAVEGETAZIONEANIMALI

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

BAMBINI

Vendono cianfrusaglie

NELLE CITTA’

Lustrano le scarpe

Rubano

Custodiscono le macchine

Chiedono l’elemosina

Vendono il loro corpo

In stato di abbandono parziale o totale

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

BAMBINI

Bimbi lavoratori

Analfabeti

Denutriti

Privi di cure sanitarie

IN MONTAGNACategoria più ampia ma meno visibile;figli di produttori agricoli

In stato di abbandono parziale o totale

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

BAMBINIDONNE

Procreazione Cura dei figli

SOCIETA’ MATRIFOCALERUOLI

Solidarietà Violenza

CONTESTO

Mansioni domestiche

Impiego in fabbrica (in città)

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

BAMBINIDONNEUOMINI

Obrero agricola

Campesino

LAVORO NEI CAMPI

Finquero

MACHISMO

UOMO ERRANTE

ALCOOLISMO

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

ALIMENTAZIONE

Mais

Fagioli

Frutta

Verdura

Caffè

Carne

Jelote, pane, tortillas (guirilas, tamales dulces), nacatamal, pinol, pinolillo, atol, chicha, pisol, cusuza

Frijoles bolliti, cotti, fritti, in insalata, con il guineo, gallo pinto, purea

Banane, platanos, guineo, mango, guayaba, guaba, papaya, ananas, arance, mamon, pipyan, meloni, aguacate

Patate, yuca, pipian, chaya, pomodori

Pollo, maiale, pecore, manzo oppure selvaggina cacciata

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

INDICATORI DI RICCHEZZA

Terreno

Tipo di coltivazione (logica di mercato)

Bestiame

Consumo ostentatorio

Automobili Abbigliamento

Tecnologia Scolarizzazione dei figli

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MUNICIPIO DI SAN RAMON

USI, COSTUMI, ABITUDINI

Autostop

Adozione informale di bambini altrui

Feste

Festa dei 15 anni Festa dell’Atolera

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PROGETTO CASA ARTINA

Centro di accoglienza a carattere residenziale

Progetto sperimentale

Intervento di assistenza e di cura

Iniziative di autosviluppo e organizzazione economica

Donne incinte denutrite

Binomio madre-bambino denutrito

Famiglie mas povre

Comunità

Dono solidale e stimolo all’auto-promozione imprenditoriale

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PROGETTO CASA ARTINA

STRUTTURA2 cucine

6 bagni

Spazio infermeria

Salone

10 stanze

2 spazi magazzino

1 ufficio

1 veranda adibita a salotto

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PROGETTO CASA ARTINAOBIETTIVI

1- Offrire accoglienza, tutela e educazione ai bambini che versano in condizioni di abbandono o deprivazione di tali gravità da richiedere accudimento immediato, pena il deperimento per denutrizione, il decesso per malattia o la cronicizzazione della carriera deviante. 2- Dare alla madri dei minori che hanno ruolo di capofamiglia la possibilità di sollevare le proprie sorti economiche mediante l’utilizzo di microcrediti da impiegare per l’avviamento di piccole attività commerciali.

3- Affiancare alla struttUra di accoglienza per minori una attività economica finalizzata alla copertura dei suoi costi e quindi al raggiungimento di un regime di autosufficienza finanziaria nel medio termine.

4- Offrire a persone italiane la possibilità di fare brevi esperienze di coopera-zione o di turismo solidale. Grazie ai rapporti di gemellaggio il personale nicaraguense del progetto potrà arricchire il proprio bagaglio professionale, mentre gli italiani potranno soggiornare all’interno della struttura di accoglienza, per fare un’espe-rienza di vacanza solidale o semplicemente per conoscere il progetto nell’ottica di uno scambio umano e professionale realizzato a molteplici livelli.\

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PROGETTO CASA ARTINAAZIONE 1

Casa di accoglienza (fase assistenziale educativa)

Centro a carattere residenziale destinato a ricevere bambini (0-6 anni) del municipio di San Ramon in condizioni di grave abbandono o al limite della sopravvivenza psico-fisica con le rispettive mamme

Medici Associazione Arco Iris (fase sanitaria)

Terapie di reidratazione orale Recupero alimentare

Personale

Direttrice Infermiera 4 educatrici1 supporto

maschile2 cuoche

2 donne delle pulizie

2 guardiani

Degenza prolungata Cura sollievo

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PROGETTO CASA ARTINAAZIONE 2

Microcredito

Promotori di sviluppo economico basato su produzione agricola e allevamento

Puro sostentamentoMicrocredito rotativo (prestito)

per sviluppo piccole attività commerciali

Miglioramento status economico

CiboScolarizzazione

figli

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PROGETTO CASA ARTINAAZIONE 3

Impresa di sostegno

2003-2005: sovvenzionamenti internazionali (donazioni, contributi)

NO ALLA DIPENDENZA CRONICA DA RISORSE APPORTATE DA DONATORI STRANIERI

Dal 2004 autosostenibilità economica (creare e

gestire risorse per sostenere le spese

della casa di accoglienza e dare un ausilio allefamiglie ridotte allo

stremo)

Acquisto, immagazzinamento,imballaggio, confezionamentodi prodotti agricoli di produ-zione propria o comprati dai

produttori nelle zone rurali circo-stanti. Rivendita nei mercati di

Matagalpa, Estelì, Sebaco, Dario, Managua

Dal 2006 non più donazioni ma prestiti a tasso

agevolato per sostenere il microcredito

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI E CORRELAZIONI SIGNIFICATIVE

Alcuni dati

3 persone su 10 soffrono di denutrizione (1.500.000 persone)

Secondo la FAO la parola “denutrizione” significa ingerire una quantità e qualità di alimenti molto distante da quella che un corpo umano richiede

2.600.000 persone vivono con meno di 2 Euro al giorno

1.040.000 persone vivono con meno di 1 Euro al giorno

Il 70% dei poveri sono concentrati nel settore rurale

Il 61,7% dei bimbi tra 1 e 5 anni soffrono di mancanza cronica di vitamina A e ferro

Nel primo anno di vita su 1.000 bambini ne muoiono 40-50

1 donna su 3 soffre di anemia

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PROGETTO CASA ARTINA

Questo panorama disastrato ha stimolato la creazione di un

progetto di cooperazione internazionale: PROGETTO CASA ARTINA

presso il Municipio di San Ramon

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Cassa Rurale di Treviglio

Fondazione Cariplo

Coop. SinapsiCoop. Orion

Coop. EcosviluppoAssociazione Mani Amiche

PROGETTO CASA ARTINA

Vittorio RinaldiGianni ChiesaFam. Artina

ITALIA

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Municipiodi

San Ramoncome beneficiario

Associazione Arco Iris

Popul Vuh (ONG)

Sindaco di San Ramon

PROGETTO CASA ARTINA

CrichéEnrique

NICARAGUA

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI FUNZIONAMENTO

(qualità del servizio)

Creare una cartella medica specifica per ogni bambino o donna incinta accolti nella casa, per valutare la condizione psico-fisica al loro ingresso nel centro, controllarne il decorso durante la permanenza e verificarne lo stato di salute al momento della dimissione.

Costruire dei tabulati entro i quali inserire il numero dei bambini accolti nel centro, il periodo in cui entrano e quanto dura la loro permanenza. In questo modo si puó verificare sia la durata di permanenza media dei bambini nel centro (tempo necessario per raggiungere uno stato di salute adeguato), sia se durante l’anno si raggiungono dei picchi oppure dei cali nel numero di persone accolte nel centro.

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI FUNZIONAMENTO

(qualità del servizio)

  Quantificare il patrimonio delle famiglie i cui figli vengono accolti nel centro utilizzando i quattro principali indicatori di ricchezza:- Reddito famigliare mensile (cash)- Proprietá terriere - Capi di bestiame - Mezzi di trasporto Abbiamo rilevato che le persone piú ricche possiedono numerosi appezzamenti di terreno nei quali coltivano diverse qualitá di prodotti agricoli: dal caffé, al cacao, ai fagioli, al mais (indicati in ordine decrescente del guadagno che procurano); numerosi capi di bestiame come: vacche, cavalli, pecore, maiali e galline (elencati in ordine di valore) e diversi mezzi di trasporto quali: automobili, motocilette, cavalli, muli, bici, mentre i piú poveri si spostano a piedi.Dopo un determinato periodo di tempo (circa due anni) dall’attuazione del microcredito la stessa valutazione va ripetuta per verificare se la famiglia é stata in grado di innalzare il proprio tenore di vita.

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI FUNZIONAMENTO

(qualità del servizio)

Identificare le abitudini alimentari della famiglia nel momento in cui avviene la presa in carico del figlio (varietá di alimenti, qualitá e quantitá degli stessi assunti quotidianamente). Riverificare il livello nutrizionale, utilizzando lo stesso metodo, dopo un determinato periodo di tempo (circa due anni) dalla concessione del microcredito con un particolare riguardo per la nutrizione dei figli.

Stabilire una dieta adeguata alle condizioni fisiche del bambino da seguire all’interno del centro e al momento della dimissione stabilirne una di mantenimento, preparata dal medico del centro in accordo con la famiglia interessata. Verificare periodicamente tramite il promotore di sviluppo che la dieta indicata venga rispettata.

Selezionare il personale da assumere verificandone prima la preparazione e organizzare all’interno della struttura dei corsi di formazione a loro rivolti, con lo scopo di aggiornare periodicamente i dipendenti e quindi migliorare la loro professionalitá.

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI SOSTENIBILITA’

ECONOMICA DEL PROGETTO

Individuare aziende farmaceutiche, alimentari, fondazioni e banche, disponibili a partecipare attivamente al progetto, verificando nel corso degli anni necessari al suo svolgimento se questa rete di supporto ha subito variazioni e in che termini i supporti sono stati distribuiti (con donazioni in termini di denaro, di prodotti, oppure inviando in loco esperti disponibili a seguire e formare per un certo periodo le persone locali).

Verificare il livello di coinvolgimento e di interesse dei padri di famiglia al progetto, rendendoli parte attiva nel seguente modo: coinvolgerli nel mantenimento e nei lavori di manutenzione del centro (sia collaborando nelle riparazioni ad esso necessarie, sia contribuendo con i prodotti dei propri campi, piuttosto che del proprio bestiame, ai fabbisogni quotidiani degli ospiti della casa), per evitare che i genitori beneficiari assumano un atteggiamento passivo, non sentendosi partecipi del funzionamento del centro, percependolo solo come una struttura assistenziale, in cui tutto é dovuto per il mantenimento del quale non é necessario impegnarsi e lavorare.

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI SOSTENIBILITA’

ECONOMICA DEL PROGETTO

1.    Rapporto costi/benefici. Assicurarsi, con monitoraggi periodici, che tutti i costi e gli investimenti necessari alla realizzazione del progetto siano nel medio termine coperti da entrate e portino benefici effettivi, per garantire l’autosussistenza dello stesso.Abbiamo pensato alla creazione di due tabelle distinte:Ø      la prima che segnali entrate (donazioni esterne, vendita prodotti agricoli, prodotti del bestiame) ed uscite inerenti al progetto (costi del personale, degli alimenti, del mantenimento del centro, dei prodotti necessari alla coltivazione dei terreni, dell’allevamento del bestiame, delle proprietá, etc...)Ø      La seconda, piú strettamente legata al centro, entro la quale verranno segnalati i nominativi delle famiglie che ne usufruiranno, con i relativi investimenti fatti per ognuna di essi (alimentazione, medicinali, microcrediti, etc...) e gli eventuali benefici che le stesse ne hanno tratto (propri prodotti alimentari, opere di manutenzione del centro e la dimostrata capacitá di proseguire autonomamente in una corretta gestione alimentare e scolastica dei propri figli).

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI IMPATTO SOCIALE

Assumere il numero piú elevato possibile di persone della comunitá compatibilmente con i fondi disponibili utilizzando un sistema di assunzione rotativa, che permetta a piú persone di beneficiare delle opportunitá lavorative offerte dal centro, pur mantenendo fisse alcune figure di riferimento al fine di garantire un buon livello di qualitá professionale.

Misurare i tassi di mortalità/morbilità infantile presenti nella zona del Municipio interessata al progetto e verificarne l’andamento nel medio termine, al fine di quantificare, anche da questo punto di vista, i miglioramenti apportati dal progetto.

Aiutare la figura femminile a rivalutarsi partendo dalla valorizzazione del suo ruolo, delle sue qualitá e possibilitá, inserendo all’interno del centro un percorso finalizzato a rivalutare l’importanza della cura dell’igiene personale, dell’aspetto estetico e della conoscenza della sessualitá. Migliorare inoltre la propensione delle donne alla cura della casa e dell’alimentazione facendo in modo che affianchino periodicamente la cuoca e l’addetta alle pulizie, creando una rotazione tra tutte le mamme ospitate nel centro. In questo modo, oltre ad aumentarne le competenze spendibili nella loro vita quotidiana, si vuole accrescere il loro senso di appartenenza e di cura della casa d’accoglienza.

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PROGETTO CASA ARTINAINDICATORI DI IMPATTO SOCIALE

Quantificare il numero di persone italiane che hanno fatto esperienza di turismo solidale legata al progetto. Dare la possibilitá a chi volesse fare ricerche o tirocini sullo stesso di svolgerli direttamente in loco, pubblicizzarlo sia in Italia che in Nicaragua (anche tramite le agenzie di viaggio disponibili a sostenere questa iniziativa no profit), e periodicamente organizzare degli incontri di restituzione dell’esperienza fatta (utili anche per monitorare l’andamento del progetto) verificando attraverso l’aumento o meno dei viaggi svolti se il progetto é sentito e condiviso.

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PROGETTO CASA ARTINACONCLUSIONI

Ø      Approfondire attraverso uno studio eziologico le motivazioni che hanno portato il Nicaragua al livello denutrizionale in cui ora si trova e capire come le variabili rilevate si combinano tra loro e quale di esse é dominante:-         povertá estrema-         cosmovisione della rassegnazione e cultura della predestinazione (talvolta qui necessarie per non impazzire)-         figli nati in etá prematura, in seguito a delle violenza o ad imposizioni (componente psicologica che gioca un ruolo molto importante) Ø      Analisi del consumo alimentare: misurare il quantitativo di alimenti incorporati e i valori energetici ad esso associati. Ø      Analisi approfondita della dieta famigliare quotidiana, cercando di approfondire le motivazioni che spingono i nicaraguensi a rifiutare alcuni alimenti (in special modo le vedure).

Proposte di studi e di ricerche da approfondire