Nexus New Times 107

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- I DANNOSI EFFETTI DELLE TECNOLOGIE WI-FI- FITOLACCA: UN ANTICO RIMEDIO TERAPEUTICO- RISCHIO GLIFOSATO PER GLI ALIMENTI OGM- VI-AQUA, UNA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA PER L’AGRICOLTURA- CONTATTI ET ED EVOLUZIONE UMANA- IL FENOMENO DEL CERCHIO FIRENZE 77

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  • Rivista bimestrale nr. 107 - dicembre 2013 - gennaio 2014www.nexusedizioni.it

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    107n. 107 ed. italiana107

    E D I Z I O N E I T A L I A N A

    A volte penso che siamo soli nelluniverso. A volte penso che non lo siamo.

    In entrambi i casi, il pensiero vacilla.

    Richard Buckminster Fuller

    I DANNOSI EFFETTI DELLE TECNOLOGIE WI-FI

    FITOLACCA: UN ANTICO RIMEDIO TERAPEUTICO

    RISCHIO GLIFOSATO PER GLI ALIMENTI OGM

    VI-AQUA, UNA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA PER LAGRICOLTURA

    CONTATTI ET ED EVOLUZIONE UMANA

    IL FENOMENO DEL CERCHIO FIRENZE 77

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  • EDIZIONE ITALIANAPeriodico Bimestrale

    Anno XIX - Numero 107DICEMBRE 2013 - GENNAIO 2014

    DICHIARAZIONE DI INTENTI NEXUS riconosce che lumanit sottoposta

    ad un massivo processo di trasformazione. Tenendo presente tutto ci, NEXUS cerca di

    fornire informazioni difficili da ottenere, per assistere le persone attraverso tali cambiamenti.

    NEXUS non ha legami con alcuna ideologia od organizzazione religiosa, filosofica o politica.

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    Mentre incoraggiamo attivamente la riproduzione e la diffusione delle informazioni di NEXUS,

    chiunque colto a guadagnarci soldi, senza la nostra espressa autorizzazione,

    finir nei guai quando lo becchiamo!

    LETTERE AL DIRETTORE 4

    EDITORIALE 5

    VILLAGGIO GLOBALE 6Parliamo della ricodificazione del genoma di un batterio, delleruzione che caus una mini-era glaciale, dei piani del Queensland per confiscare terreni agricoli da cedere allindustria carboni-fera, degli antenati degli ebrei aschenaziti, dei delfini dichiarati in India persone non umane, degli impianti cerebrali per connetterci a Internet, dellisola di rifiuti tossici creata dallo tsuna-mi in Giappone, e molto altro.

    LA TECNOLOGIA WI-FI: UN ESPERIMENTO SENZA CONTROLLO 13Di Marko Markov e Yuri G. Grigoriev. Decenni di ricerche scientifiche sui rischi dei campi elet-tromagnetici mettono in guardia verso luso delle tecnologie di comunicazione mobile e wi-fi, specialmente perch le radiazioni nocive possono penetrare in profondit nel tessuto cerebrale.

    OGM, GLIFOSATO E FUTURO 21Unintervista di Chris Walters al Dr. Don Huber. Un agente infettivo di recente scoperta, mi-nuscolo come un virus, correlato alla diffusione di patologie fra le piante trattate con il glifo-sato, nonch a gravi problemi di salute fra gli animali nutriti con i prodotti OGM contaminati.

    I POTERI CURATIVI DELLA FITOLACCA 27Di Shabari Bird. La ricerca moderna conferma lantico sapere dei Nativi americani e della me-dicina popolare sulluso delle bacche e delle radici di fitolacca per curare vari problemi di salute, fra cui cancro, mastite, reumatismi, artrite, osteofiti e infezioni cutanee fungine.

    CONTATTI ET E LA NUOVA RAZZA UMANA 31Di Mary Rodwell. Sono sempre pi numerose le segnalazioni di bambini e adulti in cui si ravvisano capacit avanzate in seguito a contatti con creature extraterrestri e multidimensionali, tanto che il caso di chiederci se questo possa rappresentare unevoluzione della specie umana.

    SCIENCE NEWS 39 Presentiamo un articolo sulla tecnologia Vi-Aqua, che utilizza le onde radio per energizzare lac-qua e aumentare la crescita delle piante, e due tributi per ricordare la scomparsa del Capitano Bruce L. Cathie, che ha scoperto il sistema della Griglia Globale, e di Cleve Backster, che ha scoperto che le cellule rispondono alle nostre emozioni.

    CERCHI NEL GRANO 2013: LA NUOVA ERA? 45Di Andy Thomas. Nonostante la stagione dei cerchi del grano in Inghilterra sia partita in ritardo, a causa forse di un inverno pi lungo del normale o di fattori pi complessi, alla fine i campi hanno sfoggiato disegni bellissimi e interessanti, soprattutto nel Wiltshire, ai quali si accompagnano anche abbondanti esemplari nel resto dEuropa.

    AVVISTAMENTI DI UFO SUL KAZAKISTAN 51 Di Paul Stonehill. Le segnalazioni raccolte da spedizioni ufficiali e ricercatori locali indicano che il Kazakistan stato uno dei fulcri dellattivit ufologica negli ultimi decenni dellera sovie-tica. Fra gli avvistamenti vi erano ghirlande di luce, sfere argentee e grossi fusi neri.

    THE TWILIGHT ZONE 59In questo numero ripubblichiamo unintervista a Sixto Paz Wells, un peruviano contattato dagli ET, che racconta di interazioni telepatiche e dirette con evoluti esseri originari di Orione e attualmente stanziati su Ganimede, una delle lune di Giove. Racconta dei suoi viaggi attraverso il portale dimensionale Xendra e delle profezie riguardanti il futuro della Terra .

    PUNTO ZERO 65La presunta scoperta del Bosone di Higgs contrapposta al Vuoto Quantomeccanico di Corbucci, il resoconto della spedizione Inkari 2013 sulle tracce del mitico Paititi, linspie-gabile fenomeno del Cerchio Firenze 77, il fenomeno della cimatica e lintroduzione a un Pensiero Sferico.

    RECENSIONI 91

  • 4Nexus New Times 107

    Lettere al [email protected]

    Il bicarbonato di sodio allevia la gottaCaro Redattore,lei deve essere uno dei pochi a cui non ho ancora raccontato la mia sto-ria sulla gotta. Ho maturato la con-vinzione che si possa sconfiggere questa malattia in soli tre giorni con il bicarbonato di sodio. una magia!In due giorni, sono passata dal bar-collare sostenendomi con due ba-stoni al camminare con due bastoni, fino a quella che per me la norma-lit, ovvero un solo bastone. Una mattina mi ero dovuta alzare prima dellalba perch le lenzuola mi irrita-vano il piede dolorosamente. Ho de-ciso di fare un pediluvio con lacqua pi calda che riuscissi a sopportare e, impulsivamente, ho aggiunto del bicarbonato. Mentre facevo scorrere il liquido avanti e indietro sul piede, i miei polpastrelli mi avvisarono che dal piede si stava staccando qualco-sa, mentre lacqua stava diventando piuttosto torbida. Quando ho osser-vato la bacinella alla luce del gior-no, ho visto uno strato di sedimento piuttosto alto sul fondo. La mia ipo-tesi che si trattasse di acido urico che il bicarbonato aveva fatto uscire dal mio piede.Dopo aver passato 5 o 10 minuti con il piede a bagno, lho asciugato ac-curatamente e sono tornata a letto. Le lenzuola ora non davano pi fasti-dio: ero meravigliata. Ho raccontato

    del bicarbonato a chiunque fosse di-sposto ad ascoltarmi. Per quanto so-no riuscita a scoprire, finora nessuno aveva mai usato il bicarbonato per combattere la gotta, ma funziona... e in tempi rapidi.Credo che tutti coloro che soffrono di questo disturbo dovrebbero cono-scere i benefici del bicarbonato. Sono certa che NEXUS potr dare spazio a queste informazioni.Grazie per lottima rivista.Saluti,Viv B., Williamstown, SA,Australia

    Linsabbiamento dellAIDS senza HIVSpettabile Redazione,sono milioni i casi di AIDS infettivo senza HIV (come il mio) che ven-gono celati dalla classificazione ICD [Classificazione Internazionale delle Malattie] sotto letichetta di sindro-me da fatica cronica (CFS). Neen-yah Ostrom, nel suo libro del 1993 Americas Biggest Cover-up The Chronic Fatigue Syndrome Epidemic And Its Link To AIDS, affermava: Alcuni casi di CFS potrebbero es-sere in realt dei casi di AIDS senza HIV. Sempre nel 1992 notava che il ricercatore sulla sindrome da fa-tica cronica Dott. Paul Cheney ha annunciato di avere nella sua clini-ca 20 pazienti con CFS che hanno lo stesso tipo di immunodeficienza

    dei casi di AIDS senza il virus HIV.La Dott.ssa Lorraine Day ha dichia-rato a The Power Hour di Joyce Riley (24 settembre 2012): [...] i casi di AIDS HIV-negativo falsamente dia-gnosticati e trattati come CFS po-trebbero rappresentare uno dei pi grossi insabbiamenti mai visti.La Dott.ssa Judy Mikovits, in unintervista su In Short Order (4 novembre 2012) sulla CFS e len-cefalomielite mialgica (ME), ha di-chiarato: [...] consideratelo come un AIDS senza HIV.LAIDS HIV-negativo stato cen-surato dai media generalisti fin dal 1992. Potremo mai raggiungere qualche progresso nella cura della CFIDS [sindrome della disfunzione immunitaria e della stanchezza cro-nica] o dellAIDS finch non pren-deremo atto di questa orrenda verit?Il mio caso stato presentato agli Istituti Nazionali di Sanit, ai Cen-tri di Controllo per le Malattie, al-la Casa Bianca, allOrganizzazione Mondiale per la Sanit e alle Nazioni Unite. Ho testimoniato in unudien-za federale a Washington D.C. e il mio caso stato pubblicato 16 volte in 4 continenti.My Life with Non-HIV AIDS (con la trascrizione della mia testi-monianza) disponibile su www.cfsstraighttalk.blog spot.com. Spero che anche voi diffonderete la notizia.Karen Lambert, USA

  • 5Nexus New Times107

    DIRETTORE RESPONSABILE Tom Bosco

    [email protected]

    REDAZIONE E AMMINISTRAZIONETel. 049 9115516 - Fax 049 9119035

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    HANNO COLLABORATO Massimo Corbucci, Marco Zagni,

    Enrico Ruggini, Deborah Maffizzoli, Barbara Tutino Elter, Jacopo Castellini, Lea Glarey, dallestero: Giorgio Iacuzzo

    TRADUZIONI Denise Misseri

    ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA [email protected]

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    NEXUS NEW TIMES Pubblicazione bimestrale registrata presso

    il Tribunale di Padova n.1466 del 27/07/95 Iscritta al R.O.C. n.5090

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    DISTRIBUZIONE LOGISTICA MESSAGGERI PERIODICI SpA - Milano

    STAMPA COOPERATIVA TIPOGRAFICA

    DEGLI OPERAI - Vicenza

    Prodotto con autorizzazione di Duncan M. Roads editore di NEXUS NEW TIMES

    REDAZIONE CENTRALE EUROPEAPer la corrispondenza in inglese:

    PO Box 30, Mapleton, Qld 4560, Australia Tel +61 (0)7 5442 9280

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    EditorialeDuncan M. Roads

    Sebbene sia in chiusura della rivista, ho altre cose per la testa. Derivano dalla soffiata di una fonte affidabile allinizio di questanno (2013). Il nocciolo che dal novembre 2013 al febbraio 2014 dovrebbero entrare in gioco alme-no tre o quattro comete, oltre a una gran quantit di grosse rocce e detriti che pioverebbero sulla Terra contemporaneamente a possibili blackout elettrici a catena derivanti dallattivit solare (un evento di tipo Carrington?). Come al solito, posso solo scrollare le spalle, aspettare e vedere. Dunque, a che punto siamo? l11 novembre e, mentre scrivo questo editoria-le, i media generalisti danno notizia di quattro comete in transito: C/2012 S1 ISON, C/2013 R1 Lovejoy, 2P/Encke e C/2012 X1 Linear. Internet trabocca di segnalazioni di bolidi e meteoriti che solcano i cieli in quantit inaudite, e soprattutto dalla met di ottobre il nostro Sole passato da una fase di relativa quiete ad una assai attiva, con brillamenti di classe X e M ogni giorno o due, al momento. Forse guardare il film documentario American Blackout di Ame-rican Geographic ha annebbiato il mio punto di vista; nondimeno, noto che verso met gennaio 2014 la Terra attraverser la zona dove passata ISON in novembre, il che significa che se ISON si trascinasse una nuvola di detriti nella propria scia, quello sarebbe il momento in cui potremmo aspettarci qualco-sa. Dunque, dove si trovano in questo momento tutte queste rocce in arrivo, e potremmo aspettarci anche di peggio prima che sia finita?Sempre in tema di faccende cosmiche, ho il piacere di offrirvi un estratto da unintervista col peruviano Sixto Paz Wells, che da quasi quarantanni vive esperienze di contatto con extraterrestri. Si tratta di un caso straordinario in quanto il primo di questi contatti avvenne con un gran numero di persone. Col passare degli anni, Sixto ha pi volte accompagnato dei giornalisti a vede-re coi propri occhi gli atterraggi e le visite, col risultato di numerosi libri (in spagnolo) che raccontano tutto. Noto con interesse il punto di vista scientifico degli alieni, secondo i quali le energie emozionali e mentali negative degli esse-ri umani sono in grado di provocare la collisione di comete ed asteroidi con la Terra. Considerando la mia scarsa conoscenza del caso Sixto, mi viene da do-mandarmi quanti altri casi di contatti in corso vi siano in altri paesi, l dove la barriera linguistica ha limitato la loro diffusione.Sulla copertina di questo numero (nelledizione australiana, cos come larti-colo che sar pubblicato nella prossima uscita, NdR) avrete notato un volto mitico, cosa che non abbiamo fatto in maniera cos evidente in passato. Ci riconduce a un intrigante articolo che esplora le relazioni tra gli di che in molti oggi associano agli Anunnaki e gli di della mitologia nordica. Erano la stessa razza, divisa da contrasti interni? Sembra sempre pi evidente che la storia dellumanit sulla Terra sia prevalentemente quella di svariati umanoi-di alieni in visita sul nostro pianeta alla ricerca di risorse necessarie, e che poi hanno usato, addestrato e persino soggiogato mentalmente gli umani a secon-da dei loro desideri.Malgrado la soffiata, rimango eternamente ottimista sui futuri in costante mutamento che abbiamo di fronte, e a livello interiore sento che il nostro punto di vista a modellare realmente il futuro di cui facciamo esperienza. I miei migliori auguri per le festivit e oltre.

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    Villaggio Globale

    LERUZIONE VULCANICA CHE HA CAUSATO UNA MINI-ERA GLACIALEUn vulcano sullisola di Lombok in Indonesia nel XIII secolo produsse uneruzione tanto potente da scate-nare per tutta lEuropa delle carestie dovute a una mini-era glaciale.Un testo del XIII secolo, scritto in giavanese antico su pergamena di foglie di palma e conservato in una biblioteca olandese, descrive il ca-taclisma delleruzione a Lombok. Questa scoperta ha condotto Franck Lavigne, geografo dellUniversit Panthon-Sorbonne di Parigi, insie-me ad altri ricercatori sullisola, dove hanno rinvenuto frammenti di car-bone e strati di detriti vulcanici in-torno a un grande lago formatosi in un cratere.Hanno ritrovato il luogo delleru-zione del 1257, che stato probabil-mente il pi intenso evento vulcanico in 7.000 anni. Fu talmente potente da annientare il vulcano Monte Sa-malas, da lungo tempo dimenticato, e da distruggere un intero regno.Nei tardi anni Cinquanta del Due-cento, gran parte del mondo fu in-teressata da fenomeni meteorologici insoliti, tipici di unatmosfera per-turbata vulcanicamente. Le cronache europee dellepoca descrivevano una pioggia eccessiva che rovinava i rac-colti scatenando carestie, il che pro-babilmente contribu al diffondersi di epidemie. Matthew Paris, mona-co di St. Albans, a nord di Londra, annot le condizioni: Nessuno, in verit, potrebbe ricordare di aver as-sistito in precedenza a una simile mi-seria e carestia.Lo scorso anno si parlato in toni vi-vidi delle proporzioni della calamit quando i ricercatori del Museo Ar-

    cheologico di Londra hanno pubbli-cato i dettagli degli scavi in cui sono stati rinvenuti oltre 10.500 scheletri in fosse comuni allOspitale St. Ma-ry di Londra, che fu un monastero in epoca medievale. La datazione al radiocarbonio delle ossa indicava che appartenevano per lo pi a persone morte nel periodo dei cattivi raccolti, dalla fine del 1257 al 1260.(Fonte: NewScientist.com, 18 ottobre 2013, http://tinyurl.com/kxrupl9)

    UN BATTERIO RIPROGRAM-MATO PARLA UN NUOVO LIN-GUAGGIO DELLA VITAIl linguaggio della vita stato riscrit-to. Un batterio stato sottoposto a ricodificazione del genoma in mo-do da liberare una delle sue parole genetiche affinch assumesse un di-verso significato, consentendo la cre-azione di proteine che non esistono in natura. Il lavoro stato descritto come il primo passo verso una nuova biologia, poich le tecniche usate do-vrebbero aprire le porte alla reinven-zione del significato di diverse parole simultaneamente.Ci potrebbe portare a: nuovi tipi di biomateriali e farmaci dalle propriet originali; lintegrazione di organismi geneticamente ricodificati (OGR) negli organismi viventi; laggiunta di amminoacidi che conferiscono pro-priet insolite alle proteine, come la capacit di legarsi ai metalli; o lo svi-luppo di enzimi che si attivano solo in presenza di altre molecole, unap-plicazione utile in farmacologia. Il codice genetico si conserva per tut-ta la vita, dunque un fondamentale passo in avanti, dice Philipp Holli-ger del Laboratorio di Biologia Mo-lecolare dellMRC di Cambridge, Regno Unito, sostenendo che dato

    che gran parte del codice genetico ridondante, potrebbero esserci altri codoni potenzialmente riassegnabili per espandere la chimica degli orga-nismi viventi.Il potenziale per il futuro immen-so: anzich un solo codone qua e l si potrebbero sostituire tantissimi co-doni e creare dei biopolimeri com-pletamente nuovi fatti di cellule, dice Holliger. un primo passo sul-la strada di una biologia completa-mente nuova.(Fonte: NewScientist.com, 23 ottobre 2013, http://tinyurl.com/l6xqxsj)

    ALTRI DIPENDENTI DELLNSA INTENDONO SEGUIRE LESEMPIO DI SNOWDENIl Government Accountability Pro-ject (GAP) sostiene che il coraggio dellinformatore Edward Snowden ha generato un afflusso di altre talpe.Il coraggio di Edward Snowden contagioso, dice lavvocato Jesselyn Radack, sostenitrice della trasparen-za secondo cui anche altri dipendenti dellAgenzia di Sicurezza Nazionale (NSA) si starebbero facendo avanti denunciando alcune pratiche dei loro datori di lavoro che considerano di-scutibili. Secondo Radack, molti altri informatori si sono avvicinati al GAP la maggiore organizzazione nazio-nale per la protezione e il sostegno agli informatori, di cui direttrice per la Sicurezza Nazionale e i Diritti Umani da quando emersa la sto-ria di Snowden allinizio del 2013. La guerra alle talpe dellammini-strazione Obama, secondo lei, non fa che produrre leffetto contrario.In una lettera aperta inviata da Snowden al governo tedesco in me-rito alla possibilit di collaborare con le autorit locali per fornire dettagli

  • 7Nexus New Times107

    sulle intercettazioni telefoniche del cancelliere tedesco Angela Merkel da parte dellNSA, Snowden ha espresso osservazioni simili:Sono rincuorato dalla reazione al mio atto di espressione politica, sia negli Stati Uniti che altrove. I citta-dini di tutto il mondo, oltre che al-cuni alti ufficiali anche negli Stati Uniti hanno accolto come un servi-zio pubblico la rivelazione che esiste un sistema inaffidabile e pervasivo di sorveglianza. Il fatto che questo spio-naggio sia emerso ha generato molte nuove proposte per leggi e politiche per contrastare quelli che prima co-stituivano abusi della fiducia pubbli-ca camuffati.(Fonte: CommonDreams.org, 1 novem-bre 2013, http://tinyurl.com/pu2jhzl)

    FU UN FIUME SCOMPARSO SOTTO IL SAHARA A GUIDA-RE I PRIMI UOMINIOrmai da qualche decennio i ricerca-tori ipotizzano che le rotte migratorie dei nostri antenati abbiano seguito tre corsi dacqua, oggi prosciugati, in Nord Africa. Nessuno ancora riu-

    scito a scoprire esattamente quando e dove scorressero questi fiumi, n quanto si estendessero lungo il de-serto, dice Tom Coulthard dellUni-versit di Hull. Oggi, Coulthard e i suoi colleghi hanno creato un model-lo della regione cos come appariva 100.000 anni fa per comprendere i flussi delle piogge monsoniche allin-terno del paesaggio. Hanno scoper-to che probabilmente lacqua scav tre grandi fiumi in mezzo al deserto, che scorrevano verso nord. Due fiu-mi si trovavano nella parte orientale del continente, attraversando buona parte della moderna Libia. Il terzo, lIrharhar, era a ovest, in Algeria.Secondo Michael Rogerson, collega di Coulthard, fra i tre fiumi ricostru-iti il pi promettente doveva essere loccidentale Irharhar, in quanto se-guendolo si poteva raggiungere una regione umida posta fra il deserto e la costa. Chi avesse seguito gli altri due fiumi, spiega Rogerson, si sareb-be ritrovato arenato nelle zone aride della Libia.(Fonte: NewScientist.com, 16 settem-bre 2013, http://tinyurl.com/mg9vcoz)

    COMPAGNIE ESTRATTIVE SI ACCAPARRANO TERRE E ACQUELamministrazione del Queensland ha ammesso che esproprier terre, ce-der carbone e scavalcher i legittimi processi pur di permettere alle com-pagnie estrattive di creare le pi gran-di miniere di carbone dAustralia.Stando alla strategia di sviluppo per il bacino Galilee, di recente pubblica-zione, la sua apertura allestrazione del carbone antieconomica. Drew Hut-ton, presidente della Lock the Gate Alliance, afferma: da non credere che stiano considerando di promuo-vere per lennesima volta lindustria del carbone a spese dei contribuenti, viste le proporzioni dellimpatto che queste miniere avranno sulle falde ac-quifere e la biodiversit della regio-ne. Parlano di espropriare le terre alla gente terre agricole fertili e di co-struire ferrovie per un paio di compa-gnie estrattive indiane che non hanno abbastanza liquidit per costruirsi le miniere da sole.Queste miniere priveranno di ol-tre 1.000 miliardi di litri dacqua di falda una regione semi-arida e at-tualmente soggetta a siccit. Offrire lacqua pubblica a prezzi stracciati a quelle compagnie non fa che aggiun-gere al danno la beffa per i tanti alle-vatori in difficolt.(Fonte: Lock the Gate Alliance, 7 no-vembre 2013,http://www.lockthegate.org.au)

    RIVOLUZIONARIA SCOPERTA PER CONVERTIRE IL WI-FI IN ENERGIA ELETTRICAConfigurando e sintonizzando dei materiali a basso costo in modo da captare i segnali a microonde, i ricer-catori della Pratt School of Enginee-

    Villaggio globale

    I reperti archeologici rivelano la migrazione di antiche popolazioni a nord lungo il fiume Irharhar, oggi scomparso, prima di spostarsi verso est (immagine: Coulthard e all.)

    Probabilit

    Media et della Pietra (compreso Ateriano)

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    ring della Duke University, Carolina del Nord, hanno progettato un di-spositivo in grado di assorbire ener-gia elettrica con unefficienza analoga a quella dei moderni pannelli solari.Il dispositivo converte, senza fili, il segnale a microonde in tensione di corrente continua in grado di rica-ricare la batteria di un cellulare o di altri piccoli apparecchi elettronici, secondo un rapporto pubblicato sul-la rivista Applied Physics Letters nel di-cembre 2013.Il funzionamento si basa su un prin-cipio simile a quello dei pannelli so-lari, che convertono lenergia della luce solare in corrente elettrica. Ma secondo i ricercatori questo versati-le collettore di energia si potr sin-tonizzare in modo da raccogliere il segnale da altre fonti di energia, fra cui segnali satellitari, segnali sonori o segnali wi-fi. Il segreto del colletto-re lapplicazione di metamateriali: strutture artificiali in grado di cap-

    tare varie forme di energia donda e sintonizzarle per applicazioni utili.I ricercatori hanno usato una serie di cinque conduttori denergia in vetro-resina e rame collegati insieme su un circuito stampato per convertire le microonde in energia elettrica a 7,3 V. Per fare un confronto, i caricato-ri USB per piccoli dispositivi elettro-nici forniscono circa 5 V di energia. Proseguendo su questo filone, si po-trebbero usare questi materiali per svariate applicazioni di consumo. Per esempio, rivestendo il soffitto di un ambiente con un metamateriale si potrebbero ridirezionare, recuperare e convertire i segnali wi-fi.Unaltra applicazione potrebbe essere lottimizzazione dellefficienza ener-getica delle apparecchiature attraver-so il recupero dellenergia attualmente dispersa durante luso, il tutto senza fili. Con ulteriori modifiche, a detta dei ricercatori, i metamateriali collet-tori di energia si potrebbero integrare

    in un telefono cellulare, permetten-do la ricarica senza fili della batteria del telefono quando non in uso. In linea di principio, questa caratteristi-ca permetterebbe anche a chi vive in luoghi senza accesso a prese di cor-rente convenzionali di prendere le-nergia dai vicini ripetitori.(Fonte: Duke University, 7 novembre 2013, http://tinyurl.com/kaz3blh)

    NUOVI DATI SULLE ORIGINI DEGLI EBREI ASCHENAZITILe origini degli ebrei aschenaziti, ov-vero gli ebrei che hanno ascendenti recenti nellEuropa centrale e orien-tale, sono oggetto di una lunga di-sputa. generalmente accettato che i loro progenitori fossero migrati in Europa dalla Palestina nel I secolo d.C., dopo la distruzione del Secon-do Tempio da parte dei Romani, e in seguito abbiano intrecciato matrimo-ni misti con gli europei.Tuttavia, qualcuno ha ipotizzato che la loro ascendenza fosse principal-mente europea e derivasse dalla con-versione al Giudaismo di europei indigeni, specialmente in Italia. Al-tri hanno perfino sostenuto che fos-sero stati prevalentemente assimilati nel Caucaso settentrionale nel pe-riodo dellImpero Cazaro, intorno al X secolo d.C.Larcheogenetica pu contribuire a risolvere questa disputa. Gli studi sul cromosoma Y mostrano che la linea di discendenza maschile sembra ri-salire al Medio Oriente, ma la linea femminile, messa in luce dagli studi sul DNA mitocondriale, finora si dimostrata molto pi difficile da in-terpretare.Il Prof. Martin Richards e colleghi dellArchaeogenetics Research Group hanno studiato i grandi numeri di in-

    Villaggio Globale

    Questa matrice in metamateriali a cinque celle, sviluppata presso la Duke University, capta lenergia con uneffica-cia del 36,8%, analogamente a una cella fotovoltaica. (Fonte: Duke Photography, Durham, Carolina del Nord, USA)

  • 9Nexus New Times107

    teri genomi mitocondriali, attraverso il sequenziamento delle 16.568 basi della molecola, di numerosi sogget-ti provenienti da tutta lEuropa, il Caucaso e il Medio Oriente. Han-no scoperto che, nella maggior par-te dei casi, le linee di discendenza aschenazite sono imparentate pi strettamente con lignaggi dellEuro-pa occidentale e meridionale presenti in Europa da molte migliaia di anni.Ci significa che possibile che degli uomini ebrei fossero migrati in Eu-ropa dalla Palestina circa 2.000 anni fa, ma senza portare con s le mogli, se non in rari casi. Apparentemen-te sposarono delle donne europee, prima nellarea mediterranea, spe-cialmente in Italia, e in seguito (ma probabilmente in numero minore) nellEuropa occidentale e centrale.(Fonte: Universit di Huddersfield, Regno Unito, 8 ottobre 2013, http://ti-nyurl.com/kqe7yt3)

    PATTI PER IL LIBERO SCAM-BIO O MINACCIA PER LA SO-VRANIT?Larbitrato nelle controversie stati-investitori (ISDS) una disposizione dei trattati sugli scambi internazio-nali e sugli investimenti che concede agli investitori il diritto di perseguire un governo straniero in base alle leg-gi internazionali e commerciali. Se, per esempio, una compagnia estrat-tiva non soddisfatta delle norme ambientali che restringono il suo operato, se una compagnia farma-ceutica non contenta dei prezzi a cui deve vendere i suoi prodotti, se unazienda chimica contraria al di-vieto di usare un certo pesticida, se unazienda del tabacco si oppone alle leggi che limitano le vendite di siga-rette, le disposizioni dellISDS negli

    accordi commerciali offrono a tutti loro i mezzi per intentare una cau-sa. E sono sempre pi numerose le aziende che lo fanno, spesso rivendi-cando risarcimenti esorbitanti.LAustralia lunico paese che finora riuscito a resistere allinsistenza degli USA perch inserisse le clausole ISDS nei suoi accordi commerciali. Aveva dato ascolto a chi avvertiva che questa disposizione avrebbe posto una gran-de minaccia alla sovranit nazionale. Il nuovo governo australiano per sem-bra voler acconsentire, e non a un sin-golo caso di ISDS, ma a una ventina, per diversi tipi di accordi commercia-li. E ora sta arrivando il pi grande di tutti, laccordo voluto dagli USA del Trans-Pacific Partnership (TPP), in corso di negoziazione fra USA, Au-stralia, Canada, Nuova Zelanda, Mes-sico, Per, Cile, Singapore, Brunei, Malesia, Giappone e Vietnam.Fra le controverse richieste avanzate dagli USA per il TPP figurano molte di quelle che lAustralia aveva rifiu-tato nei precedenti accordi sul libero scambio, come lAUSFTA, che con-tiene disposizioni ISDS. Il lato iro-nico che se lAustralia firmer, non guadagner alcun vantaggio com-merciale rispetto allAmerica oltre a ci che gi previsto dallaccordo AUSFTA.(Fonte: The Global Mail, 20 settembre 2013, http://tinyurl.com/myduf7x)

    SPIAGGIAMENTO DI MASSA DELLE BALENE ATTRIBUITO AI SONAR AD ALTA FREQUENZAUna giuria indipendente di revisio-ne scientifica ha tratto la conclusio-ne che lo spiaggiamento di massa, nel 2008, di circa 100 balene della specie peponocefalo nella laguna di Loza, a nord-est del Madagascar, fu dovu-

    to principalmente a stimoli acustici: pi precisamente, un sistema di eco-scandaglio multifascio a bordo di un mezzo di ricognizione usato dalla di-visione del Madagascar settentrionale di ExxonMobil Exploration and Pro-duction Limited.Si tratta del primo spiaggiamento di mammiferi marini di queste propor-zioni ritenuto correlato a sistemi di mappatura sonar ad alta frequenza.Queste informazioni sollevano pre-occupazioni per quanto riguarda limpatto del rumore sui mammiferi marini, poich simili sistemi di map-patura sonar ad alta frequenza sono utilizzati da molti soggetti con va-ri interessi in gioco: lindustria degli idrocarburi, lapparato militare e altri settori che utilizzano mezzi di ricerca.Il rapporto completo consultabile su http://iwc.int/2008-mass-stran-dingin-madagascar.(Fonte: ScienceDaily.com, 25 settembre2013, http://tinyurl.com/kf3zwjd)

    LINDIA DICHIARA CHE I DELFINI SONO PERSONE NON UMANE E METTE AL BANDO LA CATTIVITDopo settimane di proteste contro un delfinario nello stato del Kerala e varie altre strutture dintrattenimento con mammiferi marini la cui costruzione era prevista per questanno, lIndia ha ufficialmente riconosciuto i delfini co-me persone non umane i cui diritti alla vita e alla libert devono essere ri-spettati. I delfinari in corso di costru-zione nel paese verranno chiusi.Il Ministero dellAmbiente e del-le Foreste indiano ha ordinato al-le amministrazioni statali di vietare delfinari e altre strutture dintratte-nimento commerciali che prevedono la cattura e la prigionia di cetacei. Il

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    Ministero ha emesso una dichiarazio-ne secondo cui la ricerca ha stabilito con chiarezza che i cetacei sono alta-mente intelligenti e sensibili e che i delfini dovrebbero essere considerati come persone non umane e in quan-to tali dovrebbero godere di diritti specifici. LIndia diventa il quarto paese al mondo a vietare la cattura e limportazione di cetacei per lintrat-tenimento commerciale, insieme a Costa Rica, Ungheria e Cile.(Fonte: White Wolf Pack, 29 ottobre 2013, http://tinyurl.com/lukazv2)

    GLI IMPIANTI CEREBRALI VI CONNETTERANNO A INTER-NET ENTRO IL 2020Vi piacerebbe navigare in Internet, telefonare e mandare messaggi usan-do nientaltro che il vostro cervello? Vi piacerebbe scaricare un libro di-rettamente nella vostra memoria in meno di un secondo? Vi piacereb-be avere dei nanorobot che circola-no costantemente per il vostro corpo monitorando che non ci siano malat-tie? Vi piacerebbe poter accedere al-la conoscenza collettiva dellumanit, ovunque vi troviate, allistante?

    Secondo alcune delle pi potenti aziende di hi-tech del mondo, en-tro lanno 2020 sar davvero pos-sibile realizzare queste tecnologie. Tuttavia, insieme a tutti i possibi-li vantaggi che queste tecnologie porterebbero, c anche il potenzia-le per unenorme tirannia. Questi impianti verrebbero usati anche per controllarci e manipolarci?In questo momento, ci sono circa 100.000 persone nel mondo a cui stato inserito un impianto nel cervel-lo. Per la maggior parte di loro la mo-tivazione medica, ma questo non che linizio. Secondo il Boston Glo-be, la DARPA (Agenzia per proget-ti di ricerca avanzati) del Ministero della Difesa USA sta pianificando di spendere oltre 70 milioni di dolla-ri in cinque anni per portare gli im-pianti cerebrali al livello successivo.Questo nuovo progetto stato chia-mato SUBNETS (Neurotecnologia basata su sistemi per terapie emer-genti) e il suo obiettivo riuscire a monitorare la sanit mentale di sol-dati e reduci. Un recente articolo di CNET descriveva SUBNETS:SUBNETS si ispira alla Stimola-

    zione cerebrale profonda (DBS), un trattamento chirurgico in cui nel cra-nio del paziente viene impiantato un pacemaker cerebrale che interferisce con lattivit del cervello alleviando i sintomi di malattie come lepilessia e il Parkinson.Il dispositivo della DARPA sar si-mile, ma anzich prendere di mira un sintomo specifico sar in grado di monitorare e analizzare i dati in tem-po reale e attuare un intervento spe-cifico in base allattivit cerebrale.Anche il settore privato sta lavorando allo sviluppo di questo tipo di tecno-logia. Infatti, secondo Scientific Ame-rican, gli scienziati sono sempre pi entusiasti per i possibili usi degli im-pianti cerebrali per riavviare i cer-velli dei soggetti con depressione. In ogni caso, la maggior parte di noi non avr bisogno di impianti cerebrali per motivi medici. In che modo, dunque, saranno commercializzati? Se per esempio vi dicessero che possono dar-vi dei superpoteri? Lo vorreste un impianto cerebrale, allora?Quello che segue un estratto da un recente articolo di Scientific Ameri-can: Il nostro mondo determina-to dai limiti dei nostri cinque sensi. Non possiamo sentire suoni troppo acuti o troppo gravi, n vedere la lu-ce ultravioletta o infrarossa, sebbene questi fenomeni non siano sostan-zialmente diversi dai suoni e imma-gini che le nostre orecchie e occhi sono in grado di rilevare. Ma se fos-se possibile ampliare i nostri limiti sensoriali oltre i vincoli fisici della nostra anatomia? In uno studio pub-blicato di recente su Nature Com-munications, gli scienziati avevano usato impianti cerebrali per insegna-re ai ratti a vedere la luce infraros-sa, che in genere invisibile per loro.

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    Le implicazioni sono incredibili: se il cervello cos flessibile da riuscire a imparare a elaborare segnali senso-riali nuovi, un giorno le persone con protesi agli arti potrebbero recupera-re il tatto, oppure chiunque potrebbe vedere il calore con la luce infrarossa o persino sviluppare un sesto sensoper il nord magnetico.Alcune aziende di Internet molto in vista danno ormai per scontato che molti di noi finiranno per ave-re impianti al cervello che ci con-netteranno direttamente al Web. A questo punto forse starete pensando che non succeder mai, perch in-serire un impianto nel cervello un intervento molto complesso e costo-so. Ebbene, secondo un articolo del Wall Street Journal, non proprio co-s: infatti la procedura tipica molto veloce e in genere sufficiente una sola notte in ospedale.Ma allora, quanto gi avanzata que-sta tecnologia? Secondo un articolo

    di Computerworld UK, entro lan-no 2020 non ci sar pi bisogno di una tastiera e un mouse per control-lare il computer, a detta dei ricerca-tori Intel. Gli utenti potranno invece aprire documenti e navigare in rete senzaltro strumento che le proprie onde cerebrali.A un certo punto del futuro, un im-pianto al cervello sar comune tanto quanto possedere uno smart-phone oggi.(Fonte: The American Dream, 29 otto-bre 2013, http://tinyurl.com/m3lhhmu)

    UNA GIGANTESCA E TOSSICA ISOLA DI RIFIUTI COLPIR LA WEST COASTUnenorme isola galleggiante di de-triti formatasi dopo lo tsunami del 2011 in Giappone si sta spingendo verso la costa occidentale degli USA, portando con s oltre un milione di tonnellate di rifiuti che occupano unarea pari a quella del Texas. Il trat-

    to pi concentrato, ribattezzato da Fox News il mostro tossico, attual-mente si trova a circa 2.700 km dalla costa, fra le Hawaii e la California, ma altri milioni di tonnellate di de-triti restano sparsi per il Pacifico. Se i rifiuti dovessero continuare ad aggre-garsi, larea combinata di questa di-scarica galleggiante sarebbe pi estesa di quella degli Stati Uniti.Fra i numerosi oggetti inglobati nellisola di spazzatura si trovano bar-che, case, elettrodomestici e prodotti di consumo: tutti trascinati via dal-le coste settentrionali del Giappone dopo il devastante tsunami del marzo 2011. Le statistiche giungono da un rapporto del Dipartimento naziona-le statunitense per lamministrazione commerciale oceanica e atmosferica (NOAA). Il NOAA aveva commis-sionato il rapporto nel tentativo di prevedere esattamente quando e do-ve la gigantesca discarica galleggiante avrebbe raggiunto le coste.I dati indicano che il movimento dei detriti resta per lo pi imprevedibile, e gli esperti ritengono che il nucleo pi grosso di rifiuti potrebbe riversar-si in un qualsiasi punto fra lAlaska e le Hawaii nei prossimi anni.Alcuni dei detriti per potrebbero gi avere attraversato il Pacifico, come indicano le segnalazioni di pesche-recci giapponesi trascinati sulle coste del Canada gi nellinverno 2011. Se cos, il livello di rifiuti tossici che inquineranno le spiagge statunitensi probabilmente sar altissimo.Il Ministero dellAmbiente giappo-nese dice di ritenere che solo il 30% dei rifiuti sia giunto a galleggiare al largo nel Pacifico.(Fonte: The Independent, Regno Unito, 5 novembre 2013, http://ti-nyurl.com/n6rwjvq)

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    FALSO STUDIO SCIENTIFICO INGANNA 157 RIVISTE

    Uno studio scientifico-bufala stato recentemente ac-cettato per la pubblicazione da 157 riviste scientifiche di tutto il mondo, dimostrando quanto siano fallibili alcu-ne pubblicazioni ad accesso libero.Il falso studio faceva parte di unoperazione sotto coper-tura orchestrata da John Bohannon, corrispondente del-la prestigiosa rivista a revisione paritaria Science.Bohannon aveva scritto il rapporto sotto il falso nome di Ocorrafoo Cobange, presunto biologo dellIstituto Medico Wassee di Asmara. N listituto n il biologo esi-stono in realt.Bohannon, in un articolo pubblicato sullultimo nume-ro di Science, descrive cos il falso documento:La molecola X della specie di lichene Y inibisce la cresci-ta della cellula tumorale Z. Per sostituire queste variabili, ho creato un database di molecole, licheni e linee cellula-ri tumorali e ho scritto un programma per computer per generare centinaia di studi tutti diversi fra loro.Linformazione di partenza pu sembrare abbastanza sensata, ma lo studio era infarcito di errori e contraddi-zioni evidenti che un esperto in materia avrebbe dovuto riconoscere immediatamente.Bohannon non si fermato qui, e ha cambiato legger-mente ogni versione dello studio prima di inviarla alle va-rie riviste. Inviare degli studi identici a centinaia di riviste sarebbe stato come darsi la zappa sui piedi, spiegava.Per creare delle varianti per le affiliazioni, per esempio, ha combinato in modo casuale parole in swahili e nomi afri-cani insieme a nomi generici di istituti e capitali africane.Mi auguravo che luso di autori e istituzioni di paesi in via di sviluppo avrebbe destato meno sospetti se un re-dattore curioso non avesse trovato informazioni a riguar-do su Internet, scriveva Bohannon.Per essere credibile come straniero che scriveva in una lingua diversa dalla sua lingua madre (tutti gli studi in-viati erano in inglese), ha tradotto il testo in francese con Google Translate e poi ha ritradotto il risultato in ingle-se, correggendo gli errori pi palesi.Per garantire che le versioni del documento fossero cre-dibili come studi da pubblicare ma al tempo stesso pie-ne di gravi errori, ha fatto rivedere il testo a due gruppi

    indipendenti di biologi molecolari di Harvard per mo-dificare gli errori scientifici in modo che, come dice Bo-hannon, fossero evidenti oltre che grossolani.Poi ha sottoposto le varie versioni dello studio, al ritmo di 10 alla settimana, a 304 riviste a revisione paritaria e ad accesso aperto nel mondo. Nonostante gli incredibili errori presenti nello studio, 157 riviste hanno accettato di pubblicarlo. Solo 36 riviste hanno risposto con com-menti che riconoscevano i problemi scientifici del testo.Inoltre, Bohannon ha scoperto che alcune delle riviste non avevano sede nei paesi dichiarati. Nonostante i titoli richiamassero lAmerica e lEuropa, molte di queste pub-blicazioni avevano sede in India. Paul Ginsparg, fisico della Cornell che ha fondato una piattaforma editoriale per il suo campo, lamenta che un numero troppo alto di riviste scientifiche ad accesso aperto non compie revi-sioni adeguate degli studi. Le riviste senza un controllo qualit sono dannose, ha detto Ginsparg a Bohannon, specialmente per i paesi in via di sviluppo i cui governi e universit si stanno popolando di gente con finte cre-denziali scientifiche.(Fonte: Science, 4 ottobre 2013, http://tinyurl.com/probwhg)

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    Decenni di ricerche scientifiche sui rischi dei campi elettromagnetici ci suggeriscono di adottare un approccio pi cauto verso luso delle tecnologie di comunicazione mobile e wi-fi, specialmente da parte dei bambini, in quanto le radiazioni nocive possono penetrare in profondit nel tessuto cerebrale.

    La tecnologia Wi-Fi: un esperimento senza controllodi Marko Markov e Yuri G. GrigorievTratto dallarticolo pubblicato su Electromagnetic Biology and Medicine (giugno 2013, vol. 32, n. 2, pp. 200-208) 2013

    Il XXI secolo caratterizzato da uno sviluppo esponenziale delle tecnologie che permettono la comunicazione senza fili. Allinquinamento atmosferico dato dai segnali radio e televisivi si vanno ad aggiungere non solo le comuni-cazioni satellitari, ma anche varie tipologie di reti wi-fi. Nel 2010, negli USA, si contavano 285 milioni di abbonamenti di telefonia cellulare su poco pi di 300 milioni di abitanti. La stima a livello mondiale di oltre 5 miliardi di utenti di telefonia mobile, su circa 7 miliardi di persone che abitano il pianeta.Allincirca due anni fa, la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul can-cro) ha classificato i campi elettromagnetici usati nelle comunicazioni mobili come potenziali agenti cancerogeni. Questo articolo si occupa dei principali rischi per la salute e dellassenza di valutazioni scientifiche e provvedimenti normativi per la protezione della vita sul pianeta.

    Il problema: radiazioni ionizzanti e non-ionizzantiLa scienza contemporanea sta sfruttando e studiando sempre di pi due fat-tori fisici, le radiazioni ionizzanti e le radiazioni non-ionizzanti, nel tentativo di trovare dei meccanismi comuni di azione e di valutarne i vantaggi pubbli-ci contro i rischi per la salute. Nonostante la parola radiazione in comune, dal punto di vista della Fisica si tratta di due fattori distinti che si possono trovare in un ambiente. importante notare che agiscono simultaneamente ma vengono considerati separatamente, trascurando del tutto la presenza di fondo dellaltro fattore. ormai appurato che le radiazioni ionizzanti in ge-nere provocano effetti basati sui meccanismi energetici e la ionizzazione dei tessuti. Questa azione caratterizzata da livelli di soglia e potrebbe svilupparsi entro breve tempo dopo lirradiazione. Scienziati ed esperti di salute pubblica, parlando delle radiazioni ionizzanti in base a decenni di indagini, sono oggi a conoscenza di unampia gamma di effetti negativi e potenzialmente nocivi che si sviluppano a ore (e a volte giorni) di distanza dallirradiazione. Ci stato ulteriormente confermato nella valutazione degli effetti sulla salute, e durante le cure prestate al personale e alla popolazione dopo lincidente di Chernobyl, verificatosi un quarto di secolo fa (Grigoriev, 2012a, 2012b; Sage, 2012).Che cosa sappiamo delle radiazioni non-ionizzanti? Sostanzialmente nulla. Anche i comportamenti pi semplici e pi studiati dei campi magnetici, elet-trici ed elettromagnetici in natura sono noti solo in piccola parte. Daltra parte, il pianeta esposto a vari campi elettromagnetici che hanno origine nello spazio. Lanalisi pi sofisticata dellevoluzione della biosfera dal punto

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    di vista delle relazioni spazio-Terra stata effettuata di-verso tempo fa da Chizevskii. Pi di 35 anni fa, il famo-so magnetobiologo sovietico Kholodov (1976) scrisse un libro intitolato Man in the Magnetic Web. Molto prima dellavvento delle comunicazioni mobili, Kholodov fece notare che lintera biosfera immersa in un oceano di onde elettromagnetiche. Eppure, questa non che una parte del problema. Il rapido sviluppo delle comunicazio-ni satellitari, seguite dalle comunicazioni senza fili (wire-less) e recentemente dalla tecnologia wi-fi, ha trasformato drasticamente lambiente elettromagnetico. Lintera bio-sfera e ogni organismo vivente sul pianeta sono esposti allazione continua di campi elettromagnetici complessi e ignoti (per origine, ampiezza, frequenza). In genere non ci curiamo di questa rete complessa, che include trasmis-sioni radio e televisive, segnali satellitari, telefoni cellulari, ripetitori e comunicazioni wireless.Parlando dei potenziali rischi delle tecnologie wi-fi, non dovremmo dimenticarci che non riguardano solo i tele-foni cellulari, ma soprattutto i mezzi che emettono e di-stribuiscono segnali wi-fi in toto, e in particolare antenne, ripetitori e satelliti. In molti luoghi pubblici sono presenti

    sistemi di questo tipo per facilitare la produttivit lavora-tiva, il che tutto sommato pu essere comprensibile. Tut-tavia, perch assicurare le comunicazioni wi-fi anche nei tunnel sotterranei della metropolitana? Chiaramente ci comporta unesposizione elevata e direzionata che colpisce tutti i passeggeri dei treni... solo per garantire la comodi-t di usare telefoni cellulari o altre apparecchiature wi-fi.Specificamente, parlando di tecnologia wi-fi si indicano: la tecnologia popolare che consente a un dispositivoelettronico di scambiare dati senza fili (usando le onde radio) su una rete di computer, fra cui la rete Internet ad alta velocit; un dispositivo che usa questa tecnologia per collegarsia una risorsa di rete come Internet attraverso un access point di rete senza fili. Laccess point ha una portata di circa 20 metri negli ambienti chiusi e una portata supe-riore allaperto.

    I campi elettromagnetici nella biosferaPer le radiazioni non-ionizzanti non si pu mai dire, se non in rarissimi casi, che gli effetti siano visibili durante o appena dopo lirradiazione; effetti che non si sviluppano in modo analogo a quelli delle radiazioni ionizzanti. Anche quando si considerano i meccanismi termici e lapproc-cio del tasso di assorbimento specifico (SAR), si riconosce la necessit di un certo periodo di tempo prima che gli ef-fetti si sviluppino e si manifestino (Markov, 2006).

    Lintera biosfera e ogni organismo vivente sul pianeta sono esposti allazione continua di campi elettromagnetici complessi e ignoti.

    Immagine di Nickolay Lamm che rappresenta come apparirebbe il wi-fi se fosse visibile allocchio umano. (Fonte: http://tinyurl.com/mwd9vu7)

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    La nostra lunga esperienza in radiobiologia e magnetobio-logia ci permette di affermare che gli effetti biologici dei campi elettromagnetici sono non-termici e devono essere discussi secondo criteri di bassa energia, quali le variazio-ni conformazionali nelle strutture biologiche, gli effetti sui processi di trasduzione del segnale e la loro manife-stazione a livello di biomolecole importanti. Pi plausi-bilmente, gli effetti dei campi elettromagnetici hanno un carattere informativo, e per questo occorre un certo tem-po perch si manifestino e avviino ulteriori cambiamenti di ordine biochimico e fisiologico (Markov, 2012). Dopo il 1976, sono emerse due gravi problematiche allinterno del dibattito sulla salute pubblica: il potenziale rischio dei campi elettromagnetici a bassa frequenza dovuti a linee elettriche (nei tardi anni Settanta e Ottanta) e, in segui-to, le comunicazioni mobili (telefonini, Internet wi-fi e ripetitori) che utilizzano campi elettromagnetici ad alta frequenza e rappresentano un rischio attuale. Uno degli autori evidenziava che oggi il genere umano partecipa a un esperimento globale che il settore delle telecomuni-cazioni sta conducendo senza norme, regole n controlli (Grigoriev, 2012b).Durante gli ultimi due decenni, le comunicazioni wireless (telefonini, Internet e tecnologia wi-fi) sono diventate la tecnologia a pi rapido sviluppo e diffusione in tutto il mondo. Sono quasi 5 miliardi i telefonini registrati nei paesi sviluppati e in via di sviluppo. Oltre agli utenti di queste tecnologie, lintera popolazione mondiale espo-sta a rischi da radiofrequenze (RF) in crescita esponenzia-le per via dei ripetitori e delle antenne satellitari. Girando in ambienti pubblici come scuole, supermercati e ospeda-li, nonch sui mezzi di trasporto, ci possiamo accorgere che quasi tutti i giovani hanno con s un dispositivo elet-tronico, dalle console portatili per videogame allultima versione dello smartphone. questo che offrono la tecnologia e lindustria contem-poranee come segno di progresso. La domanda : a che prezzo? Il telefono cellulare produce una potenza speci-fica di radiazioni RF di circa 2 milioni di volte maggio-re rispetto a quella naturalmente presente nellambiente. Dato che i telefonini sono fatti per funzionare a contatto con la testa dellutente, una grande quantit dellenergia trasmessa viene irradiata direttamente nel cervello della persona. Lenergia assorbita potenzialmente in grado di causare effetti pericolosi e dannosi allinterno del cervello. I piccoli telefoni cellulari sono in grado di depositare una grande quantit di energia in piccole aree della testa e del cervello dellutente.

    Il problema dellemissione e dellassorbimento dei campi elettromagnetici ragionevole osservare che questo problema, che si aggravato nel corso del tempo, non nuovo. Nel 1995, Robert C. Kane diceva: Mai, nella storia umana, si vi-

    sta una pratica simile a quella odierna nel promuovere e commercializzare prodotti ostili al sistema biologico umano da parte di un settore industriale a conoscenza di tali effetti (Kane, 2001). Che cosa si potrebbe aggiunge-re a questa eloquente dichiarazione fatta proprio da Kane, ex dirigente di Motorola?Uno dei primi studi sullassorbimento dellenergia elet-tromagnetica era stato pubblicato da Schwan e Piersol (1954), e collegava lassorbimento alla composizione dei tessuti. importante notare che la composizione dei tes-suti molto complessa e varia da organo a organo e da persona a persona. Dal punto di vista biofisico, lassorbi-mento dellenergia dipende anche dalla profondit di pe-netrazione per la gamma di frequenza specifica; per una gamma da 825 a 845 MHz, la profondit di penetrazione nel tessuto cerebrale va da 2,0 a 3,8 centimetri (Polk & Postow, 1986).Quarantanni fa, Michaelson (1972) scriveva: Si dovreb-be comprendere che un effetto cumulativo lassommarsi dei danni risultanti da esposizioni ripetute, ciascuna delle quali singolarmente in grado di produrre un danno di esigua entit. In altre parole, una singola esposizione pu produrre uninvisibile lesione termica, che per si auto-ripara nellarco di un periodo di tempo sufficiente, per esempio ore o giorni, e dunque reversibile e non pro-gredisce a uno stato permanente o semi-permanente os-servabile. Se una seconda esposizione o varie esposizioni ripetute avvengono con intervalli di tempo pi brevi di

    quelli necessari allautoriparazione, il danno pu progre-dire a livelli osservabili.In altre parole, la ripetuta irritazione di una particolare area biologica, come una minuscola zona del cervello, pu provocare danni irreparabili. Data lesistenza dellas-sorbimento di energia, i punti caldi sommati a ogni esposizione dannosa alle radiazioni RF creano una nuo-va opportunit perch il danno diventi permanente. Una parte del problema risiede nel fatto che il soggetto esposto non si accorge mai della penetrazione n del danno.Come abbiamo visto, dagli anni Cinquanta agli anni No-vanta, la scienza ha provato che i campi elettromagnetici ad alta frequenza possono avere effetti nocivi sullorga-nismo umano, e in particolare sul cervello. stata per-sino individuata la gamma di frequenza interessata: da 900 a 2500 MHz. Numerosi studi hanno evidenziato

    Dal punto di vista biofisico, lassorbimento dellenergia dipende anche dalla profondit di penetrazione per la gamma di frequenza

    specifica; per una gamma da 825 a 845 MHz, la profondit di penetrazione nel tessuto

    cerebrale va da 2,0 a 3,8 centimetri.

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    che lenergia elettromagnetica nella regione dei 900 MHz potrebbe essere pi nociva per via della sua maggiore ca-pacit di penetrazione rispetto ai 2450 MHz; dunque, soprattutto lenergia nella gamma di frequenza dei 900 MHz che si deposita in profondit nei tessuti biologici. Nel 1976, Lin concluse che lenergia a 918 MHz costitu-isce un rischio maggiore per la salute del cervello umano rispetto allenergia a 2450 MHz per una potenza specifica incidente analoga (Lin, 1976).Vogliamo ricordare che gli studi sulle applicazioni diater-miche mostrano in modo coerente che lenergia elettro-magnetica a frequenze vicine a 900 MHz e minori ha pi probabilit di penetrare nel tessuto cerebrale. La profon-dit di penetrazione notevolmente maggiore in questa gamma di frequenza, che include le frequenze del tele-fono cellulare, rispetto a frequenze maggiori. Importan-te anche la dimostrazione del fatto che pu avvenire riscaldamento dei tessuti profondi senza che si rilevi un surriscaldamento di rilievo sui tessuti superficiali. Per lo-

    ro natura, apparentemente le frequenze che forniscono il miglior riscaldamento terapeutico sono anche le frequen-ze che, in una situazione non controllata, possono essere le pi rischiose per luomo. Lalto assorbimento avviene nel tessuto interno come quello cerebrale, mentre lassor-bimento nelladipe e nelle ossa notevolmente inferiore (Johnson & Guy, 1972).

    Problemi con standard e linee guidaSorge unovvia domanda: se la scienza aveva gi sviluppa-to queste conoscenze vari decenni fa, perch questi inter-rogativi non sono una priorit della ricerca odierna? Qui sottolineeremo i due principali motivi: il potere politico del settore industriale e il fallimento della comunit scien-tifica. I principali standard e le linee guida stabiliti dalla comunit ingegneristica lIEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) nel 2005 e lICNIRP (Inter-national Commission on Non Ionizing Radiation Protec-tion) nel 2009 offrono un approccio e una terminologia che non sono accettati dalla comunit di fisici e biologi, e ciononostante continuano a regolamentare il settore.Ci si pu solo chiedere come sia possibile parlare di po-tenziali effetti sulla salute delle RF anzich di rischi per la salute. Probabilmente, il termine fuorviante effetti per la salute viene usato appositamente per non allar-mare il pubblico sui rischi delluso di radiazioni di micro-

    onde in vicinanza del cervello umano. Altrove (Markov, 2006) stato evidenziato che le commissioni di ingegneri secondo le quali non esisterebbero effetti biologici non-termici stabiliti delle RF, sostanzialmente indirizzano la scienza e la societ nella direzione sbagliata. Gi declina-re la possibilit di effetti non-termici non ragionevole, ma soprattutto, in questo modo, si creata confusione fra effetti e rischi. Nella letteratura magnetobiologica, sono stati pubblicati centinaia di articoli che discutono di genotossicit, di mutazioni del DNA e di altre importanti molecole biologiche. Nellarticolo di Israel, Zaryabova e Ivanova (2013), si sottolineava giustamente che persino la definizione di effetto termico adottata da questi enti internazionali non accurata.I team epidemiologici sostengono che non esistano prove coerenti del fatto che avvengono dei cambiamenti. Inol-tre, sostengono che non ci sono prove definitive e coe-renti secondo le quali le radiazioni non ionizzanti emesse dai telefoni cellulari siano associate a rischio di cancro (Boice & Tarone, 2011). da notare che questo articolo stato pubblicato dopo che la IARC ha definito le RF co-me potenzialmente cancerogene per luomo.In un articolo recente, Markov (2012) ha notato come la tardiva pubblicazione dei dati dello studio Interphone abbia prodotto uninsolita situazione, in cui due gruppi di partecipanti al progetto hanno pubblicato due studi che sostanzialmente si contraddicono lun laltro.Un ulteriore punto critico da considerare, che le carat-teristiche dellassorbimento di energia che rendono desi-derabili le frequenze di 750 e 915 MHz per i trattamenti con ipertermia e diatermia sono esattamente le stesse ca-ratteristiche che rendono tanto pericolose le bande di tra-smissione del cellulare da 825 a 845 MHz (Kane, 2001).Per pi di mezzo secolo, un gruppo di autorevoli politi-ci e persino scienziati ha giocato con il termine SAR. Si presume che il SAR, dato in termini di watt per chi-logrammo (W/kg) o milliwatt per grammo (mW/g), offra una misura dellenergia assorbita in un dato tes-suto: quindi lassorbimento, non lemissione. Questo ter-mine particolarmente vantaggioso per lindustria, in quanto lassorbimento di energia nei corpi biologici e negli organi specifici non uniforme e non dipende dalla frequenza.Tuttavia, fino a oggi, stato il SAR la misura pi usata per descrivere lenergia emessa dalla fonte di campi elet-tromagnetici. Non possiamo che chiederci in che modo un dispositivo possa essere caratterizzato dal SAR. Ri-petiamo che il SAR identifica la quantit di energia che viene assorbita in un grammo di tessuto. Luso impro-prio del SAR induce i sostenitori della tecnologia wi-fi ad affermare che dato che non c riscaldamento del cer-vello da parte di campi elettromagnetici RF, non c ri-schio per il cervello umano, trascurando completamente il fatto che la maggior parte degli effetti biologici sono

    Vogliamo ricordare che gli studi sulle applicazioni diatermiche mostrano in modo coerente che lenergia elettromagnetica a frequenze vicine a 900 MHz e minori ha pi probabilit di penetrare nel tessuto cerebrale.

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    non-termici. Siamo convinti che gli standard di sicurezza dovrebbero es-sere riaffermati in termini di assorbi-mento interno di energia.

    Wi-fi e comunicazioni mobili: gli effetti sui bambiniSiamo tutti esposti alla vasta gam-ma di campi elettromagnetici ad alta frequenza: dai bambini agli anziani, gran parte dei quali non ha alcun in-teresse nelle comunicazioni mobili. Lesposizione estremamente perico-losa, specialmente per i bambini che usano i telefonini fin dalla tenera et, senza controllo da parte dei genitori.Nel valutare il rischio dei campi elettromagnetici dei telefonini per i bambini, il problema principale leffetto diretto dei campi elettroma-gnetici sul cervello, lorgano critico per antonomasia.Dovremmo ricordare che il cervello del bambino sta ancora attraversando il processo di sviluppo fisiologico. Ol-tretutto, usando i telefoni cellulari i bambini sono esposti ai campi elettro-magnetici ogni giorno e per anni, con effetti non solo sul cervello ma an-che sulle complesse strutture nervose dellorecchio interno, responsabili del normale funzionamento delludito e degli analizzatori vestibolari (Grigori-ev, 2006a, 2006b, 2012b).Esaminiamo ora i principi fondamen-tali per la stima del rischio da campi elettromagnetici di microonde relati-vamente alla fascia di popolazione che usa pi spesso gli attuali mezzi di comunicazione senza fili: i bambini e i giovani adulti.Per la prima volta nella storia della nostra civilt, i sistemi pi critici dellorganismo umano il cervello e le strut-ture nervose dellorecchio interno sono esposti a livelli complessi e ignoti di campi elettromagnetici.Per motivi fisiologici, il cervello di un bambino presenta tassi di assorbimento specifico dei campi magnetici pi elevati rispetto al cervello delladulto. Questo comporta che pi compartimenti del cervello sono esposti ai campi magnetici ad alta frequenza, compresi quelli responsabili dello sviluppo intellettivo.Recentemente, sono stati pubblicati dei dati circa lin-fluenza negativa dei campi elettromagnetici sulla funzio-ne cognitiva del cervello (Grigoriev, 2012b).Inoltre, come dimostrato da Divan, Kheifets e Obel

    (2008), oggi non possibile trascurare il fatto che an-che durante lo sviluppo embrionale il bambino pu essere esposto a influssi elettromagnetici. utile ribadire la posizione dellOrganizzazione Mondia-le della Sanit (OMS) per cui i bambini sono diversi da-gli adulti: I bambini sono particolarmente vulnerabili. Durante la crescita e lo sviluppo, si verificano finestre di vulnerabilit: periodi in cui i loro organi e apparati pos-sono essere particolarmente sensibili agli effetti di deter-minate minacce ambientali (OMS 2013).Purtroppo, non si dispone di sufficienti dati scientifici e analisi esaustive sulle stime dei potenziali rischi della co-municazione mobile. Nessuno conduce indagini comple-te sui potenziali danni al cervello che possono verificarsi durante lo sviluppo (Markov, 2012). Non esiste neppure uno studio sul potenziale sviluppo di mutamenti a lungo

    BAMBINA A DA 5 A 16 ANNI ESPOSTA AL WI-FI A SCUOLAPossibili danni alla prima generazione e successive

    BAMBINA B FETO DELLA BAMBINA A CHE ORA ADULTA E INCINTACon possibili danni al DNA

    LA BAMBINA B INCINTA DI C'C da adulta potrebbe essere gi stata irradiata

    Le irradiazioni da microonde possono causare stress ossidativo e nitrosativo ai mitocondri; questo DNA 10 volte pi sensibile ai bassi livelli di radiazione cronica da microonde rispetto ad altri tipi di DNA.

    Basso contenuto in proteine istoniche, ovvero mitocondriopatia; N2 e O2 sono essenziali per il cervello/sistema immunitario, qualsiasi danno al DNA irreparabile e si pu trasmettere a tutta la discendenza femminile.

    100 giorni per la formazione dei follicoli: non c struttura definita dunque 150+120 gg. per la maturazione

    Assenza di proteina 53 (x4) per combattere le radiazioni Assenza di proteine del complesso del poro nucleare (x30) per ladifesa Assenza di proteina fattore 1* (apoptosi) Di 100.000 strutture proteiche, solo 600 sono note

    Ogni aspetto della vita di C corre il massimo rischio dalle fasi 1, 2 e 3.

    Il rischio maggiore deve ancora venire: dalle irradiazioni del wi-fi nelle scuole

    I primi 56 giorni sono il momento in cui gli embrioni sono pi vulnerabili. Durante le prime 4-6 settimane, la madre pu non sapere di essere incinta e quindi non proteggere lembrione dalle radiazioni.

    7 gg = 100 cellule28 gg = cuore

    *40 gg = occhio47 gg = dita di mani e piedi

    Il corpo inizialmente rovesciato, ovvero gli organi principali sono i pi irradiati

    La donna potrebbe non sapere di essere incinta in questa fase, quindi non prende precauzioni

    = 400.000 FOLLICOLI= 400 DESTINATI A MATURAZIONE= 14 PER OGNI CICLO PRODURRANNO

    UOVA CHE POSSONO ESSERE FECONDATE

    * I GANGLI FOTOSENSIBILI ASSORBONO RADIAZIONI: EFFETTI SU FUNZIONI CORPOREE

    (Fonte: Barrie Trower, Humanity at the Brink, http://rense.com/general96/trower.html)

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    termine delle funzioni cerebrali nei bambini il cui cervel-lo stato esposto alla continua irradiazione da campi elet-tromagnetici ad alta frequenza.Dunque bisognerebbe partire da zero. Allo stesso tem-po, le agenzie internazionali e nazionali responsabili degli standard prendono tempo per consentire la crescita espo-nenziale delle tecnologie e, in linea di principio, trascu-rano completamente il rischio per i bambini (Grigoriev, 2008; Markov, 2012).Oltre 10 anni fa, a un meeting organizzato dallOMS per larmonizzazione degli standard, uno degli autori fece no-tare che trascurare i rischi dei campi elettromagnetici ad alta frequenza per i bambini un crimine contro luma-nit (Markov, 2001).

    Un appello a scienziati e ingegneri bene sottolineare che con le radiazioni ionizzanti il rap-porto di dipendenza dosi-effetti presente in ogni caso considerabile, mentre con le radiazioni non-ionizzan-ti leffetto soglia sostanzialmente assente e occorre del tempo prima che i bioeffetti si sviluppino, e oltretutto

    potrebbero essere ridotti o aumentati dalla modulazione (Grigoriev, 2006a, 2006b). disdicevole che fino ad ora scienziati, politici e legislatori abbiano sottovalutato gli effetti nocivi per la salute umana che possono derivare da unesposizione prolungata e continua a radiazioni non io-nizzanti (spesso dovuta a fattori diversi).Noi riteniamo che la comunit scientifica debba insistere di pi per comprendere i potenziali rischi che lo scambio mobile di informazioni provoca potenzialmente negli or-ganismi umani. A questo proposito, significativo che la IARC abbia classificato i campi elettromagnetici da RF co-me possibili agenti cancerogeni (2B). importante notare che da meno di due anni questa agenzia internazionale di riferimento passata dalla dicitura nessuna prova definiti-va di rischi per la salute a possibile agente cancerogeno. Allo stesso tempo, lICNIRP continua ad affermare che la tendenza riscontrata attraverso le prove recenti va contro lipotesi che luso di telefoni cellulari possa causare tumori al cervello negli adulti (Boice & Tarone, 2011).Alla fine sorge una domanda: perch lICNIRP pren-de questa posizione? Possiamo offrire due risposte diverse ma, in ultima analisi, complementari: la prima che la maggior parte dei fondi per lICNIRP proviene dal settore industriale; la seconda, pi importante, che la maggior parte dei membri dellICNIRP sono ingegneri convinti che solo gli effetti termici possano causare effetti biologici.

    Nel 2003, lIEEE ha pubblicato uno standard secondo cui gli effetti biologici possono essere solo termici (Cho & DAndrea, 2003). Niente calore, niente effetti. La po-litica ben asservita allindustria, ma crea una deplore-vole barriera che impedisce una valutazione della salute umana basata sulla biologia. Inoltre, lo sviluppo della medicina nucleare e dellenergia nucleare innalza le ra-diazioni di fondo in tutto il pianeta, senza considera-re i disastri di Chernobyl e Fukushima (Akahane e all., 2012; Grigoriev, 2012c). ora che si faccia sentire la comunit scientifica nel suo complesso, e non solo i radiobiologi e i magnetobiologi. ora di riconoscere e stimare il potenziale rischio per la salute umana dei livelli sempre pi elevati di radiazioni di fondo.

    Osservazioni conclusiveIn conclusione, vorremmo sottolineare i seguenti punti:1. Per diversi motivi, negli ultimi 60 anni si studiata la va-lutazione e prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti. 2. Il problema del potenziale rischio delle radiazioni non-ionizzanti stato studiato per un tempo decisamente minore, e inoltre da un paese allaltro si riscontrano no-tevoli differenze negli standard. Infatti nel Nord America si basano su criteri ingegneristici, mentre nellex Unione Sovietica e nellEuropa dellEst su criteri biologici. No-nostante gli sforzi di armonizzazione da parte dellOMS, oggi gli standard non considerano il reale inquinamento da radiazioni non-ionizzanti nellambiente.3. Il confronto fra le due fonti di radiazioni porta allaconclusione che lesposizione continua e non controllata dellintera popolazione a campi elettromagnetici a bassa intensit oggigiorno rappresenta un problema pi grave per lumanit rispetto alle radiazioni ionizzanti, nel cui caso le fonti delle radiazioni sono sotto stretto controllo e ben localizzate.4. Per la prima volta nella storia dellumanit, dato lu-so intensivo dei telefoni cellulari, i bambini sono esposti a pericolose radiazioni non-ionizzanti e sono potenzial-mente soggetti a rischi maggiori rispetto agli adulti. An-che se la dose ricevuta dal cervello la stessa che per gli adulti, a causa delle specificit delle dimensioni corporee e dello sviluppo fisiologico, i bambini corrono maggiori pericoli. Si pu fare unanalogia con il rischio dei campi elettromagnetici per alcuni gruppi professionali.5. Allinizio del 2012, il Parlamento Europeo ha votatocon 512 voti a favore e 16 contro una direttiva per esor-tare i paesi membri a imporre limiti pi severi per le-sposizione alle radiazioni da telefoni cellulari e tecnologie wi-fi, specialmente tenendo conto della popolazione in-fantile, pi sensibile.6. La comunit scientifica e medica ha lobbligo di darelallarme: le istituzioni sanitarie e normative devono svi-luppare con urgenza standard e azioni per la protezione della popolazione, e in particolare dei bambini.

    ora di riconoscere e stimare il potenziale rischio per la salute umana dei livelli sempre pi elevati di radiazioni di fondo.

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    7. Dovremmo smettere di dire a scienziati, politici e alpubblico generale che il wi-fi non fa male.8. Dovremmo essere onesti e dire che non sappiamo qualipotrebbero essere gli effetti a lungo termine.Se non noi, chi altri?Se non ora, quando?

    Gli autori: Il Dott. Ric. Marko Markov biofisico e presidente di Research Inter-national a Williamsville, New York. Fa parte anche della commissione scientifica della Nura Life Sciences Corporation. Markov pu essere contattato per posta elettronica allindirizzo [email protected]. Il Dott. Ric. Yuri G. Grigoriev presidente della Commissione nazionalerussa sulla protezione da radiazioni non ionizzanti, e fa parte dellAcca-demia russa delle scienze per lingegneria elettrica, della commissione internazionale del Progetto Internazionale per i Campi Elettromagnetici dellOMS e dellIstituto di ingegneria elettrica ed elettronica.

    Nota di redazione:Questo articolo tratto da Wi-Fi technology: an uncontrolled global experiment on the health of mankind, pubblicato su Electromagnetic Biology and Medicine (giugno 2013; 32[2]:200-208) da Informa UK Ltd. Larticolo originale disponibile (a pagamento) sul sito di Informa Healthcare, http://tinyurl.com/pj25odw.Riferimenti Akahane, K., S. Yonai, S. Fukuda, N. Miyahara, H. Yasuda, K. IwaokaK, Matsumoto M, e all. (2012), The Fukushima Nuclear Power Plant accident and exposures in the environment, The Environmentalist 32(2):136-143 Boice, J.D. e R.E. Tarone (2011), Cell Phones, Cancer, and Chil-dren, J. Natl Cancer Inst. 103(16):1211-13 Cho, C.K. e J.A. DAndrea (2003), Review of effects of RF fieldson various aspects of human health, Bioelectromagnetics 24:S5-S6 Divan, H.A., L. Kheifets, C. Obel, J. Olsen (2008), Prenatal andpostnatal exposure to cell phone use and behavioral problems in chil-dren, Epidemiology 19(4):523-529 Grigoriev, Yu. (2006a), Mobile telecommunication: radiobiologicalissues and risk assessment, Proc. Latvian Acad. Sci. B; 60(1):6-10 Grigoriev, Yu. (2006b), Development of electromagnetic fieldsomatic effects: Role of modulation, Proc. Latvian Acad. Sci. B; 60(1):11-15 Grigoriev, Yu. (2008), Russian NCNIRPG and standards. Newcondition of EMF RF exposure and guarantee of population health, verbali della conferenza internazionale EMF and Health: a Global Issue, Londra Grigoriev, Yu. e A. Sidorenko (2011), Nonthermal electromagneticfields and estimation of the probable development of the convulsive syndrome, Biophysics 56(2):351-357 Grigoriev, Y.G. (2012a), Cellular communications and publichealth, Radiat. Biol. Radioecol. 52(2):1-4 Grigoriev, Y.G. (2012b), Mobile communications and health of pop-ulation: the risk assessment, social and ethical problems, The Envi-ronmentalist 32(2):193-200 Grigoriev, Y.G. (2012c), Six first weeks after Chernobyl nuclear ac-cident, The Environmentalist 32(2):131-135 Requisiti igienici per la collocazione e il funzionamento di sistemiradiomobili di terra (in russo), SanPiN 2.1.8/2.24.1190-03, appro-

    vato dallautorit medico-sanitaria della Federazione Russa il 31 gennaio 2003, Mosca IARC, OMS, IARC classifies radiofrequency electromagnetic fieldsas possibly carcinogenic to humans, comunicato stampa n. 208, 31 maggio 2011 IARC (2011), Carcinogenicity of radiofrequency electromagneticfields, Lancet Oncology 12(7):624-626 Israel, M., V. Zaryabova, M. Ivanova (2013), Electromagnetic fieldoccupational exposure: non-thermal vs. thermal effects, Electro-magn. Biol. Med. 32(2):145-54 Kane, R.C. (2001), Cellular Telephone Russian Roulette, VantagePress, New York, pp. x, 6 Kholodov, Y.A. (1976), Man in the Magnetic Web, Nauka, Mosca Lin, J.C. (1976) Interaction of two crosspolarized electromagneticwaves with mammalian cranial structures, IEEE Trans. Biomed. Eng. BME-23(5):371-375. Markov, M.S. (2001), Magnetic and electromagnetic field dosim-etry necessary step in harmonization of standards, verbali del meeting dellOMS, Varna, aprile 2001 Markov, M.S. (2006), Thermal vs. nonthermal mechanisms of in-teractions between electromagnetic fields and biological systems, in S.N. Ayrapetyan e M.S. Markov (a cura di), Bioelectromagnetics: Current Concepts, Springer, Dordrecht, Paesi Bassi, pp. 1-15 Markov, M.S. (2012), Cellular phone hazard for children, The En-vironmentalist 32(2):201-209 Michaelson, S.M. (1972), Human exposure to nonionizing radi-ant energy: potential hazards and safety standards, verbali dellIEEE 60(4):389-421 Polk, C. e E. Postow (a cura di) (1986), Handbook of Biological Ef-fects of Electromagnetic Fields, CRC Press, Boca Raton, Florida Sage, C. (2012), The similar effects of low-dose ionizing radiationand nonionizing radiation from background environmental level of ex-posure, The Environmentalist 32(2):144-156 Schwan, H.P. e G.M. Piersol (1954), The absorption of electro-magnetic energy in body tissues, Am. J. Phys. Med. 33(6):371-404 OMS, Healthy environments for children: WHO backgrounder No.3, aprile 2003

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    Un agente infettivo di recente scoperta, minuscolo come un virus, correlato alla diffusione di patologie fra le piante trattate con il glifosato, nonch a gravi problemi di salute fra gli animali nutriti con i prodotti OGM contaminati. Uno scienziato preoccupato cerca di intervenire prima che sia troppo tardi.

    OGM, Glifosato e futuroIntervista a Don Huberdi Chris Walters 2011Tratta da Acres U.S.A.(Vol. 41, N. 5, maggio 2011)Sito Web: http://www.acresusa.com

    I semi si sono evoluti per milioni di anni prima che luomo inventasse il bu-siness dellindustria agraria. La selezione genetica per migliorare i raccolti ha avuto inizio solo con la nascita dellagronomia. Prima di allora, nellimmensa variet di piante a disposizione, i semi venivano selezionati in base a diverse ca-ratteristiche di robustezza, crescita, qualit, produttivit o resistenza alle malat-tie. Anche dopo anni di intensa selezione e la creazione di vari ibridi da parte di diligenti ricercatori del secolo scorso, la maggior parte di questa eredit non brevettabile e dunque non utile per acquisire potere o profitti aziendali.Lingegneria genetica applicata alla modificazione delle colture esiste perch la maggior parte dei coltivatori del mondo ha bisogno dei semi, e i nuovi metodi per manipolare i geni sono una risorsa ancora inviolata per avere il controllo della propriet intellettuale. Ad oggi, ci sono due tratti che caratterizzano pra-ticamente tutte le specie geneticamente modificate [OGM] del mondo. Un tipo sfrutta la tolleranza agli erbicidi attivata da una forma del codice genetico EPSPS insensibile al glifosato (questo OGM basato sul batterio del suolo Agrobacterium tumefaciens). Gli altri utilizzano la resistenza agli insetti dovuta a uno o pi geni di tossine derivati dal batterio del suolo Bacillus thuringiensis.Quello che ci interessa qui il primo tipo, poich senza il glifosato lindustria biotech non sarebbe altro che unorfana senza ragion dessere. Il glifosato, for-se pi noto con il nome commerciale di Roundup adottato dalla Monsanto, ma presente anche sotto altre forme da quando il brevetto scaduto nel 2000, il complemento obbligato per le piante OGM. Si tratta di un ingegnoso er-bicida ad ampio spettro che blocca laccesso ai nutrienti delle piante infestanti, anzich ucciderle direttamente. Per molti anni stato osannato come un so-stituto relativamente benigno dei terribili erbicidi alla diossina usati in passa-to. Le cifre non mentono: gli OGM fanno aumentare le vendite del glifosato.Ne parliamo con il Dott. Don Huber, fitopatologo delle piante con unesperien-za cinquantennale, oggi professore emerito alla Purdue University, con unin-tensa attivit post-accademica. Huber considerato a livello internazionale unautorit in materia di malattie delle piante dovute a carenze di nutrienti, ed la persona giusta per fare commenti sul glifosato che, come detto, possiede ap-punto la funzione di bloccare gli elementi nutritivi senza essere di per s tossico.Dopo il pensionamento, Huber nuovamente in piena attivit da quando trapelata una lettera da lui inviata al Segretario per lAgricoltura Tom Vilsack. Sebbene molti dei media generalisti non se ne siano interessati, la lettera [da-tata 16 gennaio 2011] ha fatto immediatamente scalpore. Huber informa-

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    va Vilsack della scoperta di un nuovo agente infettivo. diffuso, molto pericoloso e si trova in concentrazioni elevatissime nella soia e nel mais Roundup Ready (RR), scriveva. Lanciava un appello al Segretario perch aiutasse gli scienziati procurando risorse per la ricerca. La lettera ha scatenato un turbine di allarmismo e diniego, e come ci racconta Huber nellintervista, il Ministero dellAgri-coltura statunitense [USDA] sta indagando sul problema nonostante, ascoltando cattivi consigli, abbia recente-mente approvato lalfa-alfa OGM. Gli abbiamo chiesto di commentare la sua lettera e di offrirci pensieri e opinio-ni su questa onnipresente sostanza usata in agricoltura.

    Chris Walters, redattore di Acres U.S.A.

    INTERVISTA AL DOTT. DON HUBERAcres U.S.A.: Che differenza c fra il glifosato e gli erbi-cidi che si usavano in precedenza?Don Huber: Le differenze fra il glifosato e la maggior parte degli altri erbicidi sono numerose. Gli erbicidi sono quasi sempre chelanti di minerali che agiscono immobi-lizzando fisiologicamente uno specifico nutriente mine-

    rale necessario per uno specifico enzima critico. Quando questo percorso fisiologico viene bloccato, la pianta in-festante a cui applicato muore. Anche il glifosato un chelante chimico che pu legarsi a elementi nutritivi di origine minerale e immobilizzarli fisiologicamente, in modo che non siano pi disponibili per le funzioni fisio-logiche che regolano. La differenza del glifosato che non specifico per un solo nutriente minerale, ma ne immo-bilizza diversi e non colpisce un meccanismo primario per causare direttamente la morte. Semplicemente, disattiva i meccanismi di difesa della pianta, cos che i funghi che si propagano nel suolo, che normalmente impiegherebbero settimane o mesi per danneggiare una pianta, riescano a ucciderla in pochi giorni una volta applicato il glifosato. Quando si usa la tecnologia di tolleranza al glifosato, si immette un ulteriore gene che mantiene in qualche mo-do attivo il meccanismo di difesa della pianta, cos da po-ter mettere il glifosato direttamente sulla pianta coltivata senza che questa venga uccisa. Ma la tecnologia non influ-isce in nessun modo sul glifosato, che continua a legarsi agli elementi nutritivi minerali. Ogni volta che si inserisce il gene, si riduce la capacit della pianta di assorbire nu-trienti, anche se non al punto da distruggere la sua capa-cit di sopravvivenza. Ma, per lo meno fisiologicamente, la pianta handicappata.Acres: Prima che venissero introdotti i geni tolleranti al

    glifosato, come facevano i coltivatori a scongiurare il ri-schio di uccidere anche le piante buone?Huber: Si occupavano della disinfestazione del terreno prima di seminare le piante buone o prima che spuntas-sero dal terreno. Allepoca, non cerano molti erbicidi che si potessero applicare direttamente sulla pianta. Ce nera qualcuno, il 2,4-D e qualche altro, che era semi-selettivo e molto efficace contro le latifoglie, che hanno una fisio-logia diversa rispetto alle piante erbacee. Succede una cosa simile con il Tordon: lo si pu spargere su una coltivazio-ne erbacea, e uccide le pianti infestanti a foglia larga per tre o quattro anni. Ha una discreta azione residuale, ma una volta sparite le piante infestanti a foglia larga, lerba sembra appena fertilizzata.Acres: Linnovazione per cui il glifosato diventato co-s potente sul mercato centra con il fatto che concentra tutto un arsenale in ununica arma? Non serve pi usare tanti erbicidi diversi?Huber: Gli erbicidi avevano unazione selettiva. Il glifosa-to, sulle piante non dotate del nuovo gene, ha un effetto ad amplissimo spettro, quindi agisce su tutte le piante in-festanti. Vengono tutte uccise dai funghi del suolo. Anche se non proprio la stessa cosa, potremmo dire che quan-do si usa il glifosato si fa ammalare la pianta di AIDS. Si disattiva il sistema immunitario, il sistema di difesa.Acres: In che modo limmobilit del glifosato, dato che un chelante di metalli pesanti o di elementi nutritivi, si traduce negli effetti a lungo termine dellaccumulo di gli-fosato dopo anni di uso costante?Huber: Finch legato strettamente a quegli elementi minerali, non disponibile, o per lo meno non in forma attiva, per danneggiare le piante. Se avviene qualcosa che spezza quel legame, allora pu essere nuovamente rilascia-to e disponibile per essere assorbito dalle radici e danneg-giare le piante. Dipende da quanto tempo sopravvive nel suolo, e questo a sua volta dipende principalmente da due fattori: il primo, importante per la stabilit, il pH del suolo; laltro il contenuto di argilla. Pi il pH alto, me-no il glifosato stabile, mentre maggiore il contenuto di argilla, pi stabile. In un suolo molto argilloso, potrebbe sopravvivere per vari anni. In una soluzione acquosa pu degradare piuttosto in fretta e non avere pi molta azio-ne residua. Credo che probabilmente questo sia uno dei motivi per cui la Corte Suprema francese, due anni fa, ha sentenziato che sarebbe considerata frode affermare che il glifosato biodegradabile nel suolo: perch non davvero sempre prevedibile. In certi tipi di suolo pu sopravvivere per tempi lunghi, mentre in altri per periodi significativa-mente pi brevi. Con le informazioni di cui attualmente disponiamo, non assolutamente possibile dare delle ci-fre prevedibili. Sappiamo che, nonostante il glifosato ven-ga immobilizzato rapidamente in diversi tipi di suolo, in seguito pu essere riattivato oppure liberato e riattivato per danneggiare successive colture.

    "...nonostante il glifosato venga immobilizzato rapidamente in diversi tipi di suolo, in seguito pu essere riattivato oppure liberato e riattivato per danneggiare successive colture."

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    Acres: Che cosa deve succedere perch si riattivi?Huber: Una delle cose che, secondo una scoperta recente, lo riattiva lapplicazione di fertilizzanti a base di fosforo alla coltura. Da un punto di vista nutritivo, questi fertiliz-zanti sono in grado di liberare il glifosato che cos ritorna attivo, pu essere assorbito dalle piante e danneggiarle.Acres: I ricercatori hanno dimostrato che ha un impatto sulle colture quando viene rilasciato?Huber: S. Pu essere piuttosto dannoso per i raccolti ed effettivamente limita lassorbimento dei nutrienti neces-sari per le piante fino al 60-70%, e ci avviene in modo abbastanza indiscriminato. La maggior parte degli ele-menti si riduce di circa il 60%, e alcuni intorno al 70%. In questo modo, la pianta sottoposta a una carenza nu-trizionale piuttosto grave, anche se magari nel suolo gli elementi nutritivi sono presenti, ma la pianta non riesce a utilizzarli a causa della tossicit del glifosato.Acres: I suoi colleghi hanno riscontrato un impatto simile?Huber: S. Diversi microbiologi del suolo stanno segna-lando lo stesso tipo di impatto sulla biologia del suolo. Uno studio dice che il glifosato un potentissimo erbici-da, ma al contempo un potentissimo biocida. piuttosto selettivo, nel senso che stimola alcuni organismi del suolo mentre fortemente tossico per altri organismi: tossico per i batteri contenuti nei noduli delle leguminose che fissano lazoto; piuttosto tossico anche per gli organismi che rendono disponibili il manganese e il ferro per lassor-bimento delle piante, e questi sono nutrienti importantis-simi; stimola invece i patogeni del suolo che uccidono le piante infestanti, ma ne stimola anche altri creando una sorta di super-patogeno letale. Questo super-patogeno permane poi nel suolo e attacca anche altre piante nelle successive rotazioni delle colture.Acres: La lettera che ha mandato al Segretario per lAgri-coltura Tom Vilsack nel gennaio del 2011 stata attaccata su vari fronti, comera prevedibile. Dato che lagente pa-togeno scoperto non stato descritto dettagliatamente in una pubblicazione scientifica, la sua esistenza stata mes-sa in dubbio. Come stato scoperto? Chi ha condotto la ricerca? E la ricerca idonea alla pubblicazione?Huber: La lettera che ho scritto al Segretario non era in-tesa per essere divulgata pubblicamente. Era una richiesta daiuto. Lintento era di portare alla sua attenzione ci che molti di noi riscontrano nei campi: veterinari e allevatori, ma anche agronomi, fitopatologi e coltivatori. Volevo che si rende