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Unione Europea Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e l’Asilo Newsletter FEI n. 09 / 2011 Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi (2007 - 2013)

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Unione Europea Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e l’Asilo

Newsletter FEI n. 09 / 2011

FFoonnddoo EEuurrooppeeoo ppeerr ll’’IInntteeggrraazziioonnee ddii cciittttaaddiinnii ddii PPaaeessii tteerrzzii ((22000077 -- 22001133))

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In primo piano 3

La CE pubblica gli inviti per le Azioni Comunitarie del FEI

FEI Italia: approvato il Programma Annuale 2011

FEI Italia: approvati 16 progetti di formazione linguistica di ambito regionale

Dalle istituzioni 4

Il decreto rimpatri è legge

Inclusione Rom: istituita una rete tra operatori pubblici e privati

Dall’Europa 5

Dall’UE linee di indirizzo per l’integrazione

Pubblicate le Azioni Comunitarie 2011 del FER

In Polonia la conferenza internazionale sull’immigrazione

Cooperazione multilivello: gli inviti per un progetto pilota della CE

Media e migrazione in una conferenza internazionale finanziata dal FEI

Dal territorio 7 Bari: tempi più brevi per l’esame delle domande di asilo

Accoglienza migranti: positiva l’attività della prefettura di Lecco

Progetti FEI in vetrina 8 Mille passi verso l’integrazione

Mediazione abitativa a Reggio Calabria

I Fondi SOLID 9 Fondo Frontiere Esterne: approvato l'AP 2011 e stanziate le risorse per il 2012

Approvato il Programma Annuale 2011 del Fondo Europeo per i Rifugiati

Bando di pre-qualifica per servizi di mediazione culturale per richiedenti asilo

Indice

Newsletter Fondo Europeo per l�Integrazione

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I dati 11

FEI: le statistiche dell’AP 2010

Stranieri residenti in Italia: la fotografia dell’ISTAT

Test di lingua per permessi di soggiorno CE per lungo periodo: le cifre

Gli approfondimenti 12 EUROFOUND: qualità della vita nei quartieri diversamente etnici

Sondaggio internazionale: sempre più autoctoni contrari all’immigrazione

In bacheca 13

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In primo piano

La CE pubblica gli inviti per le Azioni Comunitarie del FEI

La Commissione Europea ha pubblicato gli inviti a presentare proposte relativi alle Azioni Comunitarie del Fondo Europeo per l’Integrazione, con l’obiettivo di sostenere interventi di interesse europeo realizzati da una partnership di almeno tre Stati membri. Gli inviti sono aperti ad autorità nazionali, regionali e locali; organizzazioni non governative (ONG); organi pubblici o privati; dipartimenti universitari; centri di ricerca; organizzazioni internazionali. Le proposte presentate devono intercettare almeno una delle seguenti priorità:

1. Migliorare la percezione pubblica della migrazione e della diversità; 2. Migliorare la gestione della diversità nei quartieri cittadini; 3. Incrementare la partecipazione degli immigrati a tutti gli aspetti della vita collettiva; 4. Favorire misure di integrazione rivolte a gruppi specifici di immigrati svantaggiati; 5. Coordinare le attività di ricerca già in essere in materia di migrazione e integrazione, incluso il ruolo dei

Paesi di emigrazione nel sostenere l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi.

Le proposte relative alle priorità 1-4 dovranno avere una durata non superiore ai 18 mesi, mentre quelle relative alla priorità 5 non potranno superare i 24 mesi. Lo stanziamento previsto per le Azioni Comunitarie 2011 è pari a 4.955.000 euro. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è l’11 ottobre 2011.

Per approfondire

FEI Italia: approvato il Programma Annuale 2011

Con Decisione del 13 settembre C(2011) 6455 la Commissione Europea ha approvato il Programma Annuale (AP) 2011 per il Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi (FEI). Il Programma, definito sulla base di un’ampia consultazione a livello nazionale e territoriale, garantisce continuità e coerenza con quanto pianificato e realizzato nelle quattro precedenti annualità di attuazione del Fondo. L’AP 2011 è conforme agli orientamenti strategici comunitari in materia di integrazione e alla Programmazione pluriennale approvata all’Italia per il FEI e intende svilupparne gli obiettivi specifici. Per l’attuazione dell’AP 2011, la Commissione europea ha attribuito all’Italia un co-finanziamento pari a 27.136.905,22 EUR. La Decisione di approvazione del Programma Annuale fissa al 30 giugno 2013 il termine ultimo per la realizzazione dei progetti finanziati a valere sull’annualità 2011. A seguito dell’approvazione dell’AP 2011, è stata indetta dall’Autorità Responsabile del FEI – Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – una consultazione aperta che coinvolge le Amministrazioni Centrali competenti nel settore dell’immigrazione, le Regioni, i Consigli Territoriali per l’Immigrazioni (CTI) e le associazioni di settore, al fine di ricevere un contributo per la definizione dei contenuti specifici degli avvisi pubblici relativi all’AP 2011 – la cui pubblicazione è prevista nei prossimi mesi - nonché per la predisposizione del Programma Annuale 2012. Le associazioni che vorranno contribuire a tale consultazione potranno farlo compilando l’apposito questionario scaricabile da questa pagina Web e trasmettendolo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected].

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FEI Italia: approvati 16 progetti di formazione linguistica di ambito regionale

L’Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione ha approvato, a valere sul Programma Annuale 2010, il finanziamento di 16 progetti di sistema a valenza regionale per erogare percorsi di formazione linguistica ed educazione civica, per un importo di euro 4.000.000,00. L’avviso “Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica”, adottato dall’Autorità Responsabile del FEI il 14 marzo 2011, è stato riservato alle Regioni e alle Province autonome per sviluppare l’offerta di servizi di formazione linguistica ed educazione civica rivolta ai cittadini stranieri attraverso il consolidamento dei processi organizzativi, lo sviluppo delle reti locali e dei servizi di informazione sull’offerta formativa locale. Le proposte progettuali prevedono, inoltre, l’erogazione di percorsi integrati di alfabetizzazione, informazione ed educazione civica rivolti ai cittadini stranieri, da attuare privilegiando il ruolo dei Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti. A seguito di valutazione da parte della Commissione Tecnica di diciassette progetti pervenuti, l’Autorità Responsabile ha approvato, con Decreto del 28 luglio 2011, sedici proposte progettuali, che vedono uno stanziamento finanziario proporzionale al numero di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio regionale. Le attività progettuali si concluderanno entro il 30 giugno 2012.

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Dalle istituzioni

Il decreto rimpatri è legge

L’assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge n. 89 del 23 giugno 2011 relativo alle misure di recepimento delle direttive europee sulla libera circolazione dei cittadini e sul rimpatrio degli immigrati irregolari. Questo intervento normativo evita le procedure di infrazione europee e nel contempo ripristina la possibilità delle espulsioni degli stranieri irregolari, che erano state rese difficoltose da alcune pronunce giurisprudenziali. Si tratta di un provvedimento rigoroso che individua con chiarezza le procedure da seguire per l’allontanamento degli stranieri che non hanno diritto a rimanere in Italia, tutelando, così, anche gli interessi degli stranieri regolari presenti nel nostro Paese. Il decreto, inoltre, introduce il rimpatrio assistito per gli stranieri irregolari che intendano rientrare volontariamente nel proprio Paese d’origine.

Per approfondire

Inclusione Rom: istituita una rete tra operatori pubblici e privati

Nascerà una rete operativa e culturale tra gli operatori pubblici (personale dirigente ed assistenti sociali delle prefetture, rappresentanti degli enti locali) e gli operatori privati appartenenti alle realtà del Terzo settore (volontariato, associazionismo e cooperazione sociale), impegnati sul fenomeno Rom. Questo il progetto (presto consultabile on-line all’indirizzo www.cominrom.it) realizzato dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione ed ora entrato nel vivo dopo una fase formativa avviata lo scorso 30 aprile e destinata a concludersi entro 24 mesi. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di potenziare e diffondere una maggiore conoscenza di questa realtà per calibrare al meglio interventi, azioni e politiche locali di inclusione delle minoranze Rom nei territori delle quattro regioni dell'Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Promossa dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze, l’iniziativa è finanziata nell’ambito del PON FESR Sicurezza 2007-2013. I corsi programmati si svolgeranno in 14 province (Napoli, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Bari, Lecce, Foggia, Agrigento, Catania, Palermo, Siracusa e Messina) e saranno a cura della ‘NOVA ONLUS Consorzio di Cooperative Sociali’ – Società Cooperativa Sociale, aggiudicataria della gara, che si avvarrà delle imprese consorziate ‘Comunità San Francesco Cooperativa Sociale ONLUS’, ‘Agorà Kroton Società Cooperativa Sociale’, ‘Utopia Società Cooperativa Sociale ONLUS’ e ‘Parsec Consortium Società Cooperativa Sociale’. Il progetto mira, in particolare, alla creazione di reti territoriali che abbiano le seguenti caratteristiche a livello locale e regionale:

a) sostenibilità e progettualità, avvalendosi di attori che, sulla base di strumenti e metodologie acquisiti in fase formativa, siano in grado di dare continuità ai temi dell’integrazione e della diffusione della legalità;

b) capacità di coordinamento al loro interno, garantendo anche coordinamento/interazione con l’esterno (altre reti locali, rete regionale, rete interregionale).

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Dall�Europa

Dall’UE linee di indirizzo per l’integrazione

A seguito del confronto tra gli Stati membri sulla Agenda Europea per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi, la Commissione ha previsto tre incontri operativi del Gruppo Integrazione, Immigrazione ed Espulsione. La prima riunione si è tenuta in data 30 settembre 2011, con un focus specifico sui seguenti ambiti di intervento:

1. Approccio generale all’integrazione

2. L’integrazione come responsabilità condivisa

3. Miglioramento di strutture e strumenti per lo scambio di conoscenze a livello europeo

4. Meccanismi di monitoraggio

5. Cooperazione con i Paesi di origine

6. Finanziamenti – un uso migliore dei Fondi comunitari

I prossimi incontri sono previsti in data 28 ottobre p.v. e 25 novembre p.v., mentre l’adozione delle conclusioni da parte del Consiglio dell’Unione Europea è prevista per dicembre 2011.

Pubblicate le Azioni Comunitarie 2011 del FER

La Commissione Europea ha pubblicato gli inviti a presentare proposte progettuali a valere sul Programma Annuale 2011 delle Azioni Comunitarie del Fondo Europeo per i Rifugiati, istituito con l’obiettivo di sostenere l’impegno degli Stati membri nell’accoglienza dei rifugiati. Le proposte devono intercettare almeno una delle seguenti priorità:

1. Migliorare la qualità del processo decisionale in materia di asilo e lo sviluppo continuativo della capacity degli stakeholder, tra cui le autorità degli Stati Membri, l’UNHCR e gli attori non governativi impegnati nel settore;

2. Migliorare l’efficienza e l’equità del sistema di Dublino; 3. Incrementare i meccanismi di solidarietà tra Stati membri, con particolare attenzione all’assistenza a quegli

Stati membri i cui sistemi di asilo sono sottoposti a particolare pressione; 4. Promuovere misure comuni rivolte alle esigenze specifiche dei gruppi vulnerabili tra i richiedenti asilo e

coloro che beneficiano di protezione internazionale, con la prospettiva di attuare il Piano d’Azione Europeo per i Minori non Accompagnati.

5. Promuovere l’integrazione dei rifugiati, prendendo in considerazione il 60° anniversario della Convenzione di Ginevra sui Rifugiati del 1951.

Gli inviti sono aperti alle autorità nazionali, regionali e locali, organizzazioni non governative, organismi pubblici e privati, dipartimenti universitari, centri di ricerca e organizzazioni internazionali, con la sola eccezione della priorità n° 3, che prevede unicamente la partecipazione di Autorità Nazionali (quali ministeri o agenzie nazionali) o l’UNHCR.

Per approfondire

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In Polonia la conferenza internazionale sull’immigrazione

La conferenza internazionale “Una politica di integrazione comune: prevenire l’esclusione dei cittadini immigrati nell’UE”, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali polacco e della Caritas Polonia con il patrocinio della Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, si terrà il 10-11 ottobre a Lublino. Obiettivo della conferenza è quello di stimolare la cooperazione internazionale tra i partner dell’Unione europea al fine di consentire a ciascuno Stato membro di essere maggiormente coinvolto nell’istituzione di obiettivi comuni per le politiche di integrazione europee e di rafforzare i processi di scambio di buone prassi relativamente all’elaborazione di politiche nazionali per l’integrazione. Caritas Polonia intende raggiungere questi obiettivi includendo le istituzioni ed organizzazioni nazionali nel dialogo attualmente in corso a livello europeo (con riferimento alle priorità del Fondo Europeo per l’Integrazione, ad esempio). Questa collaborazione risponde alle premesse delineate dal Comitato Economico e Sociale Europeo in occasione degli incontri tenutisi in seno al Forum Europeo per l’Integrazione. La conferenza prevede anche una dimensione nazionale essenzialmente pratica, rappresentando l’opportunità di avviare un dibattito nazionale sulle politiche migratorie che va a collocarsi direttamente nel più ampio contesto comunitario. Alla luce d ciò, la conferenza segue il percorso tracciato dalle conferenze tenutesi a Bruxelles e Budapest rispettivamente nel corso della Presidenza belga e ungherese, e anticipa la conferenza già pianificata dai partner danesi.

Per approfondire

Cooperazione multilivello: gli inviti per un progetto pilota della CE

La Commissione Europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per la realizzazione di progetti pilota intesi a promuovere modelli innovativi per la cooperazione ed il partenariato tra istituzioni pubbliche ed imprese commerciali e sociali. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di realizzare un partenariato specifico ed efficace inteso a individuare, misurare ed approvare buone prassi da riprodurre nei Paesi e nelle regioni dell’UE. Ciò renderà possibile il lancio di forum per promuovere il dialogo tra Stati membri e faciliterà la conoscenza reciproca nonché lo scambio di buone prassi. L’iniziativa intende, inoltre, raggiungere i seguenti obiettivi:

• favorire un coinvolgimento più attivo del mondo imprenditoriale in termini di responsabilità sociale corporativa, in particolare nelle comunità locali;

• proporre soluzioni efficaci ai problemi socio-economici che riguardano diverse aree e gruppi specifici; • produrre risultati misurabili in termini di integrazione dei gruppi vulnerabili.

La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è il 15 novembre 2011, mentre la convenzione si concluderà il 15 gennaio 2012.

Per approfondire

Media e migrazione in una conferenza internazionale

La presidenza ungherese dell’Unione europea, unitamente all’Organizzazione Internazionale dei Migranti – OIM, ha organizzato a maggio 2011 una conferenza internazionale dal titolo “Promuovere l’integrazione dei migranti attraverso i media ed il dialogo interculturale”. La conferenza, finanziata dal Fondo Europeo per l’Integrazione, si è incentrata sui seguenti assi portanti:

a. il riconoscimento dell’importanza di edificare società inclusive all’interno dell’UE; b. la necessità di una fotografia equilibrata da parte dei media relativamente ai migranti ed alle questioni

migratorie; c. la promozione di una partecipazione attiva da parte dei migranti a molti aspetti della vita collettiva.

In seno alla conferenza sono stati organizzati i seguenti workshop:

1. come lavorare con i media in merito a temi legati alla migrazione; 2. buone pratiche in materia di informazione e migrazione. Considerazioni etiche e morali; 3. gioventù, nuovi media e questioni migratorie; 4. dialogo interculturale.

I risultati della conferenza e dei workshop sono stati raccolti in una relazione di recente pubblicazione e scaricabile qui.

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Dal territorio

Bari: tempi più brevi per l’esame delle domande di asilo

È stata istituita a Bari una seconda sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale per rendere più veloci le pratiche e consentire un esame più dettagliato delle domande di asilo e delle reali condizioni di persecuzione. Il numero di istanze esaminato dalla Commissione di Bari è passato da 506 nel periodo gennaio-luglio 2010 a 3.731 nello stesso periodo del 2011. Tale aumento ha reso necessario l’ampliamento della struttura fermo restando che, come ha sottolineato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, “l'esame deve essere effettuato caso per caso così come previsto dalla Convenzione di Ginevra e dalle norme europee, da tutti coloro che compongono le Commissioni”. “È ovvio che nell’analisi delle istanze - ha proseguito il sottosegretario - si terrà conto di coloro che provengono da contesti di guerra, di estremo disagio che richiedono o il riconoscimento dello status di rifugiati o della protezione umanitaria”.

Per approfondire

Accoglienza migranti: positiva l’attività della prefettura di Lecco

Ha avuto esito positivo la visita ispettiva realizzata presso la provincia di Lecco da parte del Gruppo Monitoraggio Assistenza, composto da funzionari del dipartimento della Protezione civile e dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (Unhcr), al fine di verificare le strutture e le modalità di accoglienza dei migranti. Prima della visita alle strutture, il Gruppo ha incontrato nella Prefettura i componenti del Tavolo provinciale per la gestione dell’emergenza migranti, che hanno presentato la sperimentazione del modello operativo attivato nel territorio, frutto di sinergie da tempo prodotte tra i soggetti del settore pubblico e privato che si occupano della gestione delle problematiche sociali. Il sistema di accoglienza attivato dalla Prefettura di Lecco, in collaborazione con l’Amministrazione provinciale, è basato sulla gestione coordinata dell’accoglienza dei richiedenti asilo a livello provinciale e caratterizzato dal coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle associazioni del privato sociale. Il modulo operativo prevede una rete di strutture socio-assistenziali di accoglienza oltre a servizi di assistenza integrata, per fornire ai migranti orientamento legale, orientamento ai servizi del territorio, corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana e percorsi formativi che ne favoriscano l’integrazione anche mediante l’impiego in attività socialmente utili o di volontariato.

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Progetti FEI in vetrina

Mille passi verso l’integrazione

Favorire l’inclusione dei giovani stranieri con azioni che agevolino processi di crescita personale, integrazione sociale e dialogo interculturale, nonché lo scambio fra giovani stranieri e italiani, fronteggiando gli ostacoli che possono portare a fenomeni di disagio, esclusione e/o marginalità sociale, e garantendo la diffusione territoriale e il confronto rispetto ai risultati emersi. Questo l’obiettivo generale del progetto “Mil Pasos. Scambi interculturali e spazi di espressività per fronteggiare l’esclusione sociale”, in corso di realizzazione dall’associazione Offertsociale, il cui ambito prioritario di intervento è il contesto scolastico del territorio di Vimercate (MB), con particolare attenzione riservata alle attività di orientamento a sostegno dei complessi passaggi tra secondarie di I e II grado e tra queste e il contesto lavorativo e professionale. Il progetto si articola in quattro principali aree di intervento - laboratorio di idee e prassi; comprensione dei fenomeni; sostegno ai percorsi di crescita; dialogo e comunicazione sul territorio – attraverso le quali si intendono perseguire i seguenti obiettivi specifici:

• formazione degli attori istituzionali coinvolti (insegnanti e scuole, operatori e terzo settore, istituzioni ed enti locali);

• emersione dei bisogni attraverso una ricerca partecipata e laboratori espressivi;

• attuazione di pratiche di orientamento che tengano conto delle esigenze dei giovani coinvolti, italiani e stranieri, delle loro famiglie e del sistema scolastico, in un’ottica integrata;

• sperimentazione di forme di accoglienza e accompagnamento tra pari, in chiave inclusiva e con un approccio di accompagnamento connesso alla peer education;

• coinvolgimento della società ospitante attraverso azioni mirate tra cui quelle di diffusione dei risultati a livello territoriale e il confronto sugli stessi.

Mediazione abitativa a Reggio Calabria

Il progetto “CASA - Collaborazione e Accompagnamento per Servizi Alloggiativi”, in corso di realizzazione da parte del Comune di Reggio Calabria, si pone i seguenti obiettivi in ambito di mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale:

• informazione, orientamento e accompagnamento rivolti ai cittadini stranieri e finalizzati a garantire un maggiore e migliore accesso ai servizi locali in particolare in ambito alloggiativo;

• mediazione sociale per la gestione dei conflitti territoriali tra differenti collettività straniere attraverso le iniziative di sensibilizzazione e dialogo interculturale.

A fronte di questi obiettivi generali, il progetto mira a favorire convivenza e confronto costruttivo tra differenti etnie e culture, ad intervenire sulla gestione e la mediazione dei conflitti, nonché a promuovere la conoscenza reciproca quale condizione essenziale per l´inclusione dei cittadini immigrati nelle società ospitanti. Le attività attraverso le quali si intende raggiungere gli obiettivi progettuali prevedono la realizzazione delle seguenti attività:

• l’accompagnamento e l’intermediazione sociale all’abitare per lo sviluppo di servizi alla persona e servizi immobiliari;

• la realizzazione di interventi pubblico-privati per migliorare la coabitazione interetnica e sostenere la partecipazione dei cittadini stranieri;

• la modellizzazione dei contenuti ed il supporto all’avvio di interventi di housing sociale.

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I Fondi SOLID Fondo Frontiere Esterne: approvato l’AP 2011 e stanziate le risorse per il 2012

La Commissione Europea ha approvato con decisione del 5 agosto 2011 il Programma Annuale 2011 (AP) dell’Italia per il Fondo Europeo per le Frontiere Esterne, finalizzato ad assicurare controlli alle frontiere uniformi e di alta qualità, favorendo un traffico transfrontaliero flessibile e contribuendo alla realizzazione di alcuni obiettivi, tra i quali:

• l’organizzazione efficiente dell’attività di controllo e di sorveglianza delle frontiere esterne;

• la gestione efficiente, da parte degli Stati membri, dei flussi di persone alle frontiere esterne, in modo da assicurare, da un lato, un elevato livello di protezione lungo quelle frontiere e, dall’altro, l’attraversamento senza problemi delle frontiere esterne conformemente alle norme Schengen;

• applicazione uniforme, da parte degli operatori di frontiera, della normativa comunitaria sull’attraversamento delle frontiere esterne, in particolare del regolamento (CE) n. 562/2006.

La decisione di approvazione stabilisce un importo totale per l’attuazione del Programma Annuale 2011 pari a 32.715.581 euro, e fissa il termine ultimo per l'ammissibilità delle spese al 30 giugno 2013. La Commissione, inoltre, rende noto un sostanziale aumento dello stanziamento riservato al Fondo per il 2012, il cui importo totale per tutti gli Stati membri passa da 268 a 370 milioni di euro. La ripartizione tra gli Stati si basa su criteri quali le difficoltà ed i rischi associati al controllo delle frontiere comuni, e prende in considerazione anche gli avvenimenti che hanno recentemente scosso la regione del Mediterraneo. L’Italia, pertanto, si legge nella comunicazione della Commissione, beneficerà di un significativo aumento della dotazione finanziaria, che passerà dai 32 milioni riconosciuti per il 2011 ai 52.787.940 milioni di euro stanziati per la programmazione 2012.

Approvato il Programma Annuale 2011 del Fondo Europeo per i Rifugiati

È stato approvato il Programma Annuale 2011 del Fondo Europeo per i Rifugiati (FER), per un ammontare di oltre 20 milioni stanziati per la realizzazione di interventi innovativi finalizzati all’accoglienza e all’integrazione socio-economica dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Dell'intero ammontare, circa 8,5 milioni sono destinati alle misure d’urgenza per interventi di accoglienza e supporto finalizzati a fronteggiare l’emergenza umanitaria legata alla crisi in alcuni Paesi del Nord Africa. Considerando gli attuali fabbisogni del territorio e le azioni intraprese finora dal Fondo nel quadro del Programma Pluriennale 2007-2013, con il Programma Annuale 2011 si intende migliorare la qualità della gestione complessiva del fenomeno asilo, potenziando la capacità di accogliere e supportare i richiedenti/titolari di protezione internazionale, e garantendo un effettivo accesso alla protezione internazionale.

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Bando di pre-qualifica per servizi di mediazione culturale per richiedenti asilo Per potenziare il servizio di mediazione culturale in favore dei cittadini extracomunitari e per favorire la comunicazione tra istituzioni pubbliche e immigrati, agevolandone l’integrazione nella nostra società, l’Autorità Responsabile del Fondo Europeo per i Rifugiati (FER) procederà, nel corso dell’anno, all’affidamento del servizio di mediazione linguistico–culturale da svolgersi presso i centri di accoglienza per richiedenti asilo. È stato pertanto pubblicato un Bando di pre-qualifica, rivolto alle Società interessate ad essere invitate per la presentazione della propria offerta relativa al servizio di mediazione, che sarà fornito in 'forma permanente' e ad 'invito su chiamata'. Il servizio 'in forma permanente' consiste nella presenza dei mediatori presso i centri governativi, in orari giornalieri prestabiliti per unità (1 unità pari ad 8 ore giornaliere); il servizio a 'invio su chiamata' dovrà, invece, essere attivato entro le 24/32 ore dalla richiesta. I servizi verranno svolti presso gli Uffici periferici del ministero dell'Interno, ubicati nei centri governativi di accoglienza e nei centri per richiedenti asilo nelle province di Agrigento, Bari, Brindisi, Caltanissetta, Crotone, Foggia e Trapani. Le lingue richieste, oltre a quelle veicolari come arabo, francese, inglese e spagnolo, sono subordinate alla nazionalità o al gruppo etnico di provenienza degli stranieri extracomunitari accolti nei centri. Le più frequenti sono quelle parlate nei seguenti paesi: Afghanistan, Algeria, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Ghana, Iraq, Marocco, Nigeria, Somalia, Sudan, Tunisia.

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I dati FEI: le statistiche dell’AP 2010

Con riferimento all’attuazione del Programma Annuale 2010 (AP) del Fondo Europeo per l’Integrazione, il Ministero dell’Interno ha pubblicato sei Avvisi – per un finanziamento complessivo pari a 13.856.834,03 Euro – relativi alla presentazione di domande di finanziamento riguardanti le seguenti Azioni: • Azione 1: Formazione linguistica, orientamento civico, orientamento al lavoro e formazione professionale; • Azione 2: Progetti giovanili; • Azione 3: Azioni di sensibilizzazione, di informazione e di comunicazione; • Azione 4: Iniziative di mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale; • Azione 5: Programmi innovativi per l’integrazione; • Azione 7: Capacity building: costituzione di strutture e reti di intervento.

Ripartizione del finanziamento per Azione

Complessivamente, le domande pervenute sono state 944, di cui poco oltre il 50% presentate sulle Azioni 1 e 2. Il processo di valutazione ha comportato la verifica dei requisiti di ammissibilità indicati negli Avvisi, la raccolta informatizzata dei pareri dei Consigli territoriali e delle Regioni e, per le domande ammissibili, la determinazione di graduatorie (una per Avviso) prodotte in base ai criteri di valutazione di merito indicati negli Avvisi stessi. In particolare, 300 domande (il 32% delle domande presentate) sono risultate inammissibili, 541 domande (57%) sono risultate ammissibili ma non finanziate, mentre le rimanenti 103 domande (11%) sono state accolte per il finanziamento – di cui 100 hanno già avviato le attività. Il Lazio è l’area geografica che ha presentato il maggior numero di progetti (137 domande, pari al 14,5% delle domande complessive), seguito dalla Campania (114 domande - 12,1%) e da Sicilia e Lombardia (con 107 domande ciascuna, pari al 11,4% del dato complessivo). In merito alle proposte progettuali approvate, invece, la Toscana e la Lombardia presentano il maggior numero di domande ammesse al finanziamento (12 domande ognuna), seguite da Emilia-Romagna e Lazio (11 domande ognuna).

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Stranieri residenti in Italia: la fotografia dell’ISTAT

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317, 335mila in più rispetto all'anno precedente (+7,9%), con un incremento leggermente inferiore a quello registrato nel 2009 (343 mila unità). Tale crescita è determinata soprattutto dall'immigrazione dall'estero, che ha fatto registrare l’arrivo di 425 mila individui. Il rapporto rileva, inoltre, che nel 2010 sono nati circa 78mila bambini stranieri, il 13,9% del totale dei nati da residenti in Italia, con un aumento rispetto all'anno precedente pari all’1,3% - valore nettamente inferiore a quello (+6,4%) registrato nel 2009. La quota di cittadini stranieri sul totale dei residenti (italiani e stranieri) continua ad aumentare: al 1° gennaio 2011 è salita al 7,5% dal 7% rilevato un anno prima. L'86,5% degli stranieri risiede nel Nord e nel Centro del Paese, il restante 13,5% nel Mezzogiorno. Gli incrementi maggiori della presenza straniera rispetto all'anno precedente, anche nel 2010, si sono manifestati nel Sud (+11,5%) e nelle Isole (+11,9%). Al 1° gennaio 2011 i cittadini rumeni, con quasi un milione di residenti (9,1% in più rispetto all'anno precedente), rappresentano la comunità straniera prevalente in Italia (21,2% sul totale degli stranieri).

Totale M/F*100 Totale M/F*100

Romania 887.763 85,6 Romania 968.576 83,0Albania 466.684 118,4 Albania 482.627 116,2Marocco 431.529 131,6 Marocco 452.424 129,1Cinese,Rep.Pop. 188.352 107,3 Cinese,Rep.Pop. 209.934 106,8Ucraina 174.129 25,9 Ucraina 200.730 25,4Filippine 123.584 72,5 Filippine 134.154 72,9India 105.863 146,5 Moldova 130.948 48,9Polonia 105.608 41,6 India 121.036 154,3Moldova 105.600 52,1 Polonia 109.018 40,5Tunisia 103.678 176,3 Tunisia 106.291 173,6Macedonia, Repubblica di 92.847 129,8 Peru' 98.603 66,3Peru' 87.747 66,6 Ecuador 91.625 70,8Ecuador 85.940 70,3 Egitto 90.365 228,3Egitto 82.064 225,3 Macedonia, Repubblica di 89.900 127,2Sri Lanka 75.343 125,4 Bangladesh 82.451 207,5Bangladesh 73.965 204,3 Sri Lanka 81.094 124,7Totale 16 Paesi 3.190.696 95,7 Totale 16 Paesi 3.449.715 93,4TOTALE 4.235.059 95,0 TOTALE 4.570.317 92,9

Cittadinanze1° gennaio 2010

Cittadinanze1° gennaio 2011

Tabella 2 - Stranieri residenti in Italia, per sesso e paese di cittadinanza - primi 16 paesi al1 gennaio 2010 e 2011

Per approfondire

Test di lingua per permessi di soggiorno CE per lungo periodo: le cifre

Proseguono i test di lingua italiana per l’ottenimento del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Secondo le cifre rese note dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, ad oggi le domande inviate sono 97.306, di cui 67.920 sono state inoltrate da associazioni, patronati, Comuni e consulenti del lavoro, mentre 29.386 domande fanno capo a soggetti privati. A livello provinciale, le prime cinque Province per prenotazioni inviate sono Milano (11.630), Roma (5.228), Brescia (4.431), Firenze (3.148) e Vicenza (2.901). Relativamente all’origine dei cittadini candidati a sostenere il test, i primi cinque Paesi sono Albania (14.130), Marocco (12.787), Ucraina (10.525), Moldavia (6.163) ed Ecuador (4.065).

Per approfondire

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Gli approfondimenti EUROFOUND: qualità della vita nei quartieri diversamente etnici

Negli ultimi venti anni, molti Paesi europei hanno registrato alti livelli di immigrazione da tutte le parti del mondo e la popolazione costituita da visibili minoranze etniche è cresciuta rapidamente. A tale propsito, lo studio condotto dalla “European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions” presenta, sulla base del Sondaggio Europeo sulla Qualità della Vita (European Quality of Life Survey - EQLS) i risultati relativi all’analisi delle condizioni di vita nei quartieri diversamente etnici presenti nei Paesi dell’Europa a 15. I risultati confermano che la povertà materiale spesso si combina a più elevati livelli di esclusione sociale nelle aree in questione, dove anche la qualità della vita è minore, di pari passo con una maggiore tensione sociale. Il quadro tracciato evidenzia la necessità di attuare nei quartieri diversamente etnici politiche sociali e abitative a 360 gradi, che siano integrate e prevedano un forte coinvolgimento delle comunità locali.

Per approfondire

Sondaggio internazionale: sempre più autoctoni contrari all’immigrazione

Un sondaggio internazionale realizzato dalla società di ricerca Ipsos su 23 Paesi del mondo ha rilevato una forte opposizione all’immigrazione da parte delle popolazioni autoctone. Paesi diversi tra loro come Germania, Sud Africa, Russia, Turchia e Stati Uniti ritengono che l’immigrazione abbia “un impatto molto o abbastanza negativo”. Questa posizione è particolarmente accentuata in Europa, dove oltre il 65% di spagnoli, italiani ed inglesi presi a campione concordano sul fatto che “gli immigrati nel nostro Paese sono eccessivamente numerosi”. Svezia e Polonia sono gli unici casi in Europa in cui la maggioranza degli intervistati non ritiene che l’immigrazione abbia un impatto negativo. In nessun Paese, tuttavia, il fenomeno migratorio è associato ad un impatto positivo. Il sentimento più diffuso è che l’immigrazione abbia reso più difficile l’accesso al lavoro e “messo maggiore pressione sui servizi pubblici”, quali sanità ed istruzione.

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In bacheca

5-8 OTTOBRE

ANCI - XXVIII Assemblea annuale Brindisi, Area ex Montecatini – L’Autorità Responsabile del FEI, Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, parteciperà alla XXVIII Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani – ANCI, al fine di informare e sensibilizzare i visitatori sui servizi offerti ai cittadini immigrati, con un focus particolare sulle modalità di svolgimento dei test d’italiano per stranieri, approvate con DM del 4 giugno 2010.

25 OTTOBRE

15° incontro del Comitato SOLID Bruxelles, Charlemagne Buildings, 170 Rue de la Loi/Wetstraat, ore 17:00 – La direzione Generale per gli Affari Interni della Commissione Europea organizza il 15° incontro del Comitato SOLID. In seno all’incontro sarà affrontato anche il tema relativo all’ottimizzazione delle risorse destinate all’Assistenza Tecnica dei quattro Fondi SOLID: Fondo Europeo per l’Integrazione, Fondo Europeo per i Rifugiati, Fondo Rimpatri, Fondo per le Frontiere Esterne.

27 OTTOBRE

Caritas e Fondazione Migrantes – Presentazione Dossier Statistico Immigrazione 2011 Roma, Teatro Orione, via Tortona 7, ore 11:00 (e in contemporanea nelle altre Regioni italiane) – Caritas e Fondazione Migrantes presentano l’XI Rapporto sull’immigrazione, alla presenza del Vescovo Presidente S. E. Mons. Giuseppe Merisi e dello scrittore Amara Lakhous.

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OTTOBRE 2011