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29 SETTEMBRE 2018 GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE Al meeting hanno partecipato le Fondazioni e Associa- zioni per il Cuore di 24 Paesi Europei che svolgono un ruolo guida nella prevenzione e riduzione delle malattie cardiovascolari, in particolare delle malattie cardiache e dell’ictus. Ecco alcuni importanti messaggi sulla prevenzione car- diovascolare e le nuove strategie per il futuro emerse durante il convegno annuale EHN a Lucerna, Svizzera. L I PRIMI 1.000 GIORNI DI VITA. Quando comin- ciare la prevenzione delle malattie cardiovascolari? In realtà qualsiasi età è quella giusta per migliorare lo stile di vita e quindi prevenire le malattie cardiovascola- ri. Uno stile di vita non corretto può causare delle mo- dificazioni epigenetiche che sono addirittura trasmissi- bili alle generazioni successive, aumentando così il loro rischio di sviluppare malattie cardiovascolari ma anche obesità e diabete. Per ridurre l’incidenza di malattie cardiovascolari in età adulta, ma anche di quelle metaboliche e dei tumori, oggi sappiamo che occor- re prestare particolare attenzione a nutrizione e stili di vita nei primi 1.000 giorni di vita, a partire da prima del concepimento, per quanto la persona può ricevere dai propri genitori, fino al compimento dei due anni di età ma anche oltre, nel corso dell'età evolutiva e, naturalmente, per tutta la vita. Quindi, la prevenzione cardiovascolare coinvolge l'individuo e i relativi genitori. Ad esempio, un padre e una madre fumatori danneggiano se stessi ma anche i futuri figli. La prevenzione cardiovascolare ha un andamento “circo- lare” e i futuri genitori devono prepararsi al concepimen- to seguendo corretti stili di vita che si rifletteranno sulla salute degli adulti di domani. Le abitudini virtuose si rifletteranno sulla salute dei figli che a loro volta divente- ranno adulti in salute e avranno figli in salute. È impor- tante infatti ricordare che anche le malattie non geneti- che, di cui sono portatori i genitori, possono trasmettersi anche alle generazioni successive. Ha presentato il Prof. Paolo Magni, medico endocrinologo, Università degli Studi di Milano e Fondazione Italiana per il Cuore. L SIGARETTE ELETTRONICHE. Possono nuo- cere alla salute del cuore? Nel liquido delle sigarette elettroniche, oltre a nicotina, metalli pesanti e prodotti della combustione, sono pre- senti altre sostanze, ad esempio aromi, che, se inala- te, possono essere nocive per la salute anche cardio- vascolare, come illustrato da recenti studi pubblicati su riviste scientifiche autorevoli, tra cui Preventive Me- dicine (Pisinger C., Døssing M., PM 69, 2014, 248- 260). E’ noto che la sigaretta elettronica non produce i danni causati dalla combustione di carta e tabacco, come nella sigaretta tradizionale, ma le concentrazioni di alcune sostanze chimiche aromatizzanti, che ar- ricchiscono il liquido delle sigarette elettroniche, sono sufficientemente elevate per essere considerate poten- zialmente nocive se aspirate o inalate. Infatti, a causa della mancanza di studi scientifici affidabili e privi di conflitti di interesse, non sono ancora noti gli ef- fetti che queste sostanze producono a lungo termine nel nostro organismo e nel nostro cuore. La riflessio- ne è stata presentata dal Martin McKee, Professore di European Public Health alla London School of Hygie- ne and Tropical Medicine, Londra (UK). 1 Sostieni l’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, scopri con quali benefici fiscali. Grazie per il tuo sostegno. Come donare Pagina 4 N. 12, Giugno 2018. Editore Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, Via Balzaretti 9, 20133 Milano. T 02-50318317; 366-9616406; W www.fondazionecuore.it; E [email protected]; Facebook fondazioneperilcuore; Stampa periodica registrata al Tribunale di Milano, N. 415 del 31/10/2012. Direttore responsabile Emanuela Folco Direttore editoriale Andrea Peracino Comitato di redazione Stefano Bellosta, Raffaella Bosisio, Alberto Lombardi, Paolo Magni, Franco Pazzucconi, Andrea Peracino Coordinamento di redazione Cristina Bolsi - Poste Italiane SpA – Sped in Abb. Postale – 70% - MILANO. Periodico dell’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore news del cuore al cuore della salute ATTIVITÀ E PROGETTI DELLA FONDAZIONE ITALIANA PER IL CUORE 2018 > La Prevenzione cardiovascolare La pancia che non fa bene al cuore 2 > Campagna Cuoriamoci 2 > Per una sana alimentazione 3 La ricetta del cuore 3 L'alimento amico del cuore 3 Dieci semplici consigli 3 > Le domande dei pazienti 4 Colesterolo HDL > Fai una donazione 4 In questo numero L INQUINAMENTO ATMOSFERICO E MALAT- TIE CARDIOVASCOLARI. Sono collegati? Il Prof. David E. Neuby della British Heart Foundation ha descritto l’importante impatto che l’inquinamento atmosferico ha con certezza nel favorire le malattie del cuore. Infatti, l’inquinamento dell’ambiente che ci circonda può influenzare in modo negativo la nostra salute e aumentare l’insorgenza dei fattori di rischio che predispongono alle patologie croniche e alle ma- lattie cardiovascolari. L’aria inquinata che respiriamo può penetrare non solo nei nostri polmoni ma anche nel san- gue, causando il malfunzionamento dei vasi san- guigni e delle arterie, compromettendo, così, il buon funzionamento del nostro sistema cardio- circolatorio. Il 29 Settembre si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, la storica campagna globale nata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica, i pazienti, la comunità medi- co-scientifica, i decisori politici e i rappresentanti delle isti- tuzioni sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari che, ancora oggi, rappresentano la prima causa di malattia, ospedalizzazione e mortalità sia in Ita- lia che nel mondo. Quest’anno, in occasione della GMC, insieme alla World Heart Federation, lanceremo il “Movimento del Cuore” al fine di aggregare il maggior numero possi- bile di partner in un’azione comune a 360 gradi, per diffondere l’importanza della prevenzione e delle cure, e abbattere l’incidenza delle malattie cardiovascolari. Anche i programmi sanitari del nostro Paese vanno in que- sta direzione, come conferma la recente istituzione della “Alleanza Italiana per le Malattie Cardio-Cerebro Va- scolari”, promossa dal Ministero della Salute, che riunisce le competenze di 44 società scientifiche e associazioni, tra cui anche la nostra Fondazione. La GMC 2018 si inserisce nel percorso promosso dall’OMS con la Campagna “25by25”, che ha l’obiettivo di ridurre del 25% la mortalità precoce per malattie non trasmissibili, come le malattie del cuore e dei vasi, e il diabete, entro il 2025. In Italia la Giornata Mondiale per il Cuore è coordinata dalla Fondazione Italiana per il Cuore, membro nazio- nale della World Heart Federation, insieme a Conacuo- re (119 associazioni di pazienti) e alla Federazione Italiana di Cardiologia, partner storici di questa iniziativa, e con il patrocinio di molti Enti e Società Medico Scientifiche e la partecipazione di amministrazioni comunali, scuole, ospeda- li, ASL, associazioni di pazienti e cittadini che, sempre più numerosi, vi aderiscono. Nel 2017, grazie all’adesione di tut- ti questi gruppi e delle farmacie (in questo caso a Milano e provincia, Lodi e Monza), sono state organizzate oltre 100 iniziative gratuite in tutta Italia con la partecipazione di migliaia di persone e la distribuzione di ben 130.000 copie dell’opuscolo della GMC con le linee guida della prevenzione delle malattie del cuore e dei vasi, e altro materiale informativo sui corretti stili di vita. Su www.fondazionecuore.it scarica il materiale informa- tivo e il calendario degli eventi gratuiti in programma da Settembre in tutta Italia. VUOI VIVERE IN UN MONDO LIBERO DALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI? PARTECIPA ANCHE TU ALLA GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE! La Fondazione Italiana per il Cuore ha rappresentato l’Italia al meeting annuale dello European Heart Network (EHN) dal 30 maggio al 1 giugno a Lucerna, Svizzera. LANCIAMO IL “MOVIMENTO DEL CUORE” IL MIO CUORE, IL TUO CUORE 29 SETTEMBRE 2018 www.fondazionecuore.it www.worldheartday.org fondazioneperilcuore

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29 SETTEMBRE 2018GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE

Al meeting hanno partecipato le Fondazioni e Associa-zioni per il Cuore di 24 Paesi Europei che svolgono un ruolo guida nella prevenzione e riduzione delle malattie cardiovascolari, in particolare delle malattie cardiache e dell’ictus. Ecco alcuni importanti messaggi sulla prevenzione car-diovascolare e le nuove strategie per il futuro emerse durante il convegno annuale EHN a Lucerna, Svizzera.

L I PRIMI 1.000 GIORNI DI VITA. Quando comin-ciare la prevenzione delle malattie cardiovascolari? In realtà qualsiasi età è quella giusta per migliorare lo stile di vita e quindi prevenire le malattie cardiovascola-ri. Uno stile di vita non corretto può causare delle mo-dificazioni epigenetiche che sono addirittura trasmissi-bili alle generazioni successive, aumentando così il loro rischio di sviluppare malattie cardiovascolari ma anche obesità e diabete. Per ridurre l’incidenza di malattie cardiovascolari in età adulta, ma anche di quelle metaboliche e dei tumori, oggi sappiamo che occor-re prestare particolare attenzione a nutrizione e stili di vita nei primi 1.000 giorni di vita, a partire da prima del concepimento, per quanto la persona può ricevere dai propri genitori, fino al compimento dei due anni di età ma anche oltre, nel corso dell'età evolutiva e, naturalmente, per tutta la vita.

Quindi, la prevenzione cardiovascolare coinvolge l'individuo e i relativi genitori. Ad esempio, un padre e una madre fumatori danneggiano se stessi ma anche i futuri figli.

La prevenzione cardiovascolare ha un andamento “circo-lare” e i futuri genitori devono prepararsi al concepimen-

to seguendo corretti stili di vita che si rifletteranno sulla salute degli adulti di domani. Le abitudini virtuose si rifletteranno sulla salute dei figli che a loro volta divente-ranno adulti in salute e avranno figli in salute. È impor-tante infatti ricordare che anche le malattie non geneti-che, di cui sono portatori i genitori, possono trasmettersi anche alle generazioni successive. Ha presentato il Prof. Paolo Magni, medico endocrinologo, Università degli Studi di Milano e Fondazione Italiana per il Cuore.

L SIGARETTE ELETTRONICHE. Possono nuo-cere alla salute del cuore? Nel liquido delle sigarette elettroniche, oltre a nicotina, metalli pesanti e prodotti della combustione, sono pre-senti altre sostanze, ad esempio aromi, che, se inala-te, possono essere nocive per la salute anche cardio-vascolare, come illustrato da recenti studi pubblicati su riviste scientifiche autorevoli, tra cui Preventive Me-dicine (Pisinger C., Døssing M., PM 69, 2014, 248-260). E’ noto che la sigaretta elettronica non produce i danni causati dalla combustione di carta e tabacco, come nella sigaretta tradizionale, ma le concentrazioni di alcune sostanze chimiche aromatizzanti, che ar-ricchiscono il liquido delle sigarette elettroniche, sono sufficientemente elevate per essere considerate poten-zialmente nocive se aspirate o inalate. Infatti, a causa della mancanza di studi scientifici affidabili e privi di conflitti di interesse, non sono ancora noti gli ef-fetti che queste sostanze producono a lungo termine nel nostro organismo e nel nostro cuore. La riflessio-ne è stata presentata dal Martin McKee, Professore di European Public Health alla London School of Hygie-ne and Tropical Medicine, Londra (UK).

1 Sostieni l’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, scopri con quali benefici fiscali. Grazie per il tuo sostegno. Come donare Pagina 4

N. 12, Giugno 2018. Editore Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, Via Balzaretti 9, 20133 Milano. T 02-50318317; 366-9616406; W www.fondazionecuore.it; E [email protected]; Facebook fondazioneperilcuore; Stampa periodica registrata al Tribunale di Milano, N. 415 del 31/10/2012. Direttore responsabile Emanuela Folco Direttore editoriale Andrea Peracino Comitato di redazione Stefano Bellosta, Raffaella Bosisio, Alberto Lombardi, Paolo Magni, Franco Pazzucconi, Andrea Peracino Coordinamento di redazione Cristina Bolsi - Poste Italiane SpA – Sped in Abb. Postale – 70% - MILANO.

Periodico dell’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore

news del cuoreal cuore della salute

ATTIVITÀ E PROGETTI DELLA FONDAZIONE ITALIANA PER IL CUORE 2018

> La Prevenzione cardiovascolare La pancia che non fa bene al cuore 2

> Campagna Cuoriamoci 2

> Per una sana alimentazione 3

La ricetta del cuore 3 L'alimento amico del cuore 3 Dieci semplici consigli 3

> Le domande dei pazienti 4 Colesterolo HDL

> Fai una donazione 4

In questo numero

L INQUINAMENTO ATMOSFERICO E MALAT-TIE CARDIOVASCOLARI. Sono collegati? Il Prof. David E. Neuby della British Heart Foundation ha descritto l’importante impatto che l’inquinamento atmosferico ha con certezza nel favorire le malattie del cuore. Infatti, l’inquinamento dell’ambiente che ci circonda può influenzare in modo negativo la nostra salute e aumentare l’insorgenza dei fattori di rischio che predispongono alle patologie croniche e alle ma-lattie cardiovascolari.

L’aria inquinata che respiriamo può penetrare non solo nei nostri polmoni ma anche nel san-gue, causando il malfunzionamento dei vasi san-guigni e delle arterie, compromettendo, così, il buon funzionamento del nostro sistema cardio-circolatorio.

Il 29 Settembre si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, la storica campagna globale nata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica, i pazienti, la comunità medi-co-scientifica, i decisori politici e i rappresentanti delle isti-tuzioni sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari che, ancora oggi, rappresentano la prima causa di malattia, ospedalizzazione e mortalità sia in Ita-lia che nel mondo.

Quest’anno, in occasione della GMC, insieme alla World Heart Federation, lanceremo il “Movimento del Cuore” al fine di aggregare il maggior numero possi-bile di partner in un’azione comune a 360 gradi, per diffondere l’importanza della prevenzione e delle cure, e abbattere l’incidenza delle malattie cardiovascolari.

Anche i programmi sanitari del nostro Paese vanno in que-sta direzione, come conferma la recente istituzione della

“Alleanza Italiana per le Malattie Cardio-Cerebro Va-scolari”, promossa dal Ministero della Salute, che riunisce le competenze di 44 società scientifiche e associazioni, tra cui anche la nostra Fondazione.

La GMC 2018 si inserisce nel percorso promosso dall’OMS con la Campagna “25by25”, che ha l’obiettivo di ridurre del 25% la mortalità precoce per malattie non trasmissibili, come le malattie del cuore e dei vasi, e il diabete, entro il 2025.

In Italia la Giornata Mondiale per il Cuore è coordinata dalla Fondazione Italiana per il Cuore, membro nazio-nale della World Heart Federation, insieme a Conacuo-re (119 associazioni di pazienti) e alla Federazione Italiana di Cardiologia, partner storici di questa iniziativa, e con il patrocinio di molti Enti e Società Medico Scientifiche e la partecipazione di amministrazioni comunali, scuole, ospeda-li, ASL, associazioni di pazienti e cittadini che, sempre più

numerosi, vi aderiscono. Nel 2017, grazie all’adesione di tut-ti questi gruppi e delle farmacie (in questo caso a Milano e provincia, Lodi e Monza), sono state organizzate oltre 100 iniziative gratuite in tutta Italia con la partecipazione di migliaia di persone e la distribuzione di ben 130.000 copie dell’opuscolo della GMC con le linee guida della prevenzione delle malattie del cuore e dei vasi, e altro materiale informativo sui corretti stili di vita.

Su www.fondazionecuore.it scarica il materiale informa-tivo e il calendario degli eventi gratuiti in programma da Settembre in tutta Italia.

VUOI VIVERE IN UN MONDO LIBERODALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI?

PARTECIPA ANCHE TUALLA GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE!

La Fondazione Italiana per il Cuore ha rappresentato l’Italia al meeting annuale dello European Heart Network (EHN) dal 30 maggio al 1 giugno a Lucerna, Svizzera.

LANCIAMO IL “MOVIMENTO DEL CUORE”

IL MIO CUORE, IL TUO CUORE

29 SETTEMBRE 2018

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www.worldheartday.org

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Il grasso addominale in eccesso, ovvero il tessuto adi-poso che si accumula intorno alla vita – più comune-mente noto come la “pancia” – non è solo un fattore estetico, ma è soprattutto un segnale da non sottovalu-tare poiché ci indica che qualcosa non va nella nostra salute, soprattutto per quanto riguarda il benessere del nostro cuore. Un accumulo di grasso addominale può infatti rappresentare un rischio per malattie im-portanti come quelle cardiovascolari, il diabete, ma anche i tumori. L’aumento del tessuto adiposo viscerale, che si riflette nella “pancia”, è dunque un campanello d’allarme per il nostro benessere e va tenuto sotto con-trollo.

Ci sono diversi tipi di tessuto adiposo. Il tessuto adiposo sottocutaneo, a livello dei glutei e delle cosce e più tipico della donna, non sembra essere as-sociato a gravi malattie cardiovascolari, al contrario di quello viscerale, che si accumula tra gli organi addomi-nali, insieme a quello epicardico (localizzato attorno al cuore) e quello perivascolare (attorno alle arterie). Questi ultimi tre possono favorire seri danni alla sa-lute del cuore.

Infatti, il tessuto adiposo viscerale è un organo attivo che produce sostanze pro-infiammatorie e adipochine (considerate a tutti gli effetti degli or-moni) che agiscono a livello del cuore e dei vasi producendo uno stato infiammatorio, come pure anche effetti metabolici negativi.

Quando bisogna preoccuparsi? Devono prestare attenzione soprattutto gli uomini di

ogni fascia di età e le donne in menopausa, essendo questi i soggetti maggiormente esposti al rischio di svi-luppare patologie cardiovascolari. Va però osservato che negli ultimi decenni il problema della pancia si ritrova sempre più frequentemente anche nei giovani, probabil-mente a causa della maggiore percentuale di popolazio-ne in sovrappeso e obesa anche in età giovanile.

Un modo semplice per tenere sotto controllo la pancia è misurare la circonferenza della vita a li-vello dell’ombelico: dovrebbe essere inferiore a 88 centimetri nella donna e a 102 centimetri nell’uomo.

Come fare per ridurre la pancia e allontanare il ri-schio di problemi al cuore? Il primo passo è adottare uno stile di vita salutare: mangiare sano, muoversi di più e abbandonare vizi dannosi come il fumo. Per quanto riguarda l’alimentazione, oltre alla scelta di prodotti freschi, e cibi poco elaborati e non conserva-ti, è consigliato consumare cereali integrali, legumi, verdura e frutta fresca di stagione, ma anche noci e frutta secca con guscio, pesce azzurro, semi di lino e alcuni olii vegetali, ricchi di composti utili per la salute, come gli acidi grassi Omega 3. Inoltre, è mol-to importante ridurre il consumo di grassi saturi, di zuccheri semplici, di sale e di alcolici.

Prima colazione e pranzo da re e cena da poveri!La distribuzione dei pasti deve seguire queste importanti regole:

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LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE: LA PANCIA

La pancia che non fa bene al cuoredi Paolo Magni*

• preferire una colazione ricca che apporti le energienecessarie ad affrontare la giornata, ad esempio con un buon bicchiere di latte o yogurt, frutta fresca di stagione, semi oleosi e cereali integrali;• consumare un pranzo completo, che includa carboi-drati, proteine, verdure fresche e di stagione; • fare spuntini leggeri a metà mattina e al pomeriggio,con frutta fresca o secca;• finire con una cena leggera, preferibilmente a base diverdura e alimenti facilmente digeribili. Aggiungiamo anche che è molto importante variare gli alimenti presenti sulla nostra tavola.

Aumentare l’attività fisica.Per stare in forma è importante muoversi sia praticando attività sportive vere e proprie, sia sfruttando ogni occa-sione per fare un po’ di movimento: camminare, andare in bicicletta, fare le scale, nuotare al mare o in piscina, ballare o fare esercizi in casa. Quanta attività fisica è consigliata? Almeno 30 minu-ti al giorno, senza strafare ma con costanza.

In conclusione.Abituatevi a compiere ogni giorno piccoli gesti che fanno bene al cuore: col tempo vi risulteranno au-tomatici e vi aiuteranno a sentirvi meglio e ad avere maggiore energia e positività. Il vostro cuore vi rin-grazierà.

* Il Prof. Paolo Magni è medico endocrinologo presso il Dipartimentodi Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano

LA SECONDA EDIZIONE DELLA CAMPAGNA CUORIAMOCI:PICCOLI GESTI PER LA SALUTE DEL CUORE

Una ricerca GfK Eurisko-Cuoriamoci sulle abitu-dini degli italiani a tavola conferma che la corretta alimentazione è più pensata che praticata real-mente dagli italiani. In particolare, gli alimenti “amici del cuore” trovano poco spazio in cucina: il 42% della popolazione non mangia le dosi consi-gliate di frutta, il 59% quelle della verdura e l’81% dimentica di inserire nella propria dieta il pesce.

Parte la seconda edizione della campagna “Cuoriamo-ci, piccoli gesti per la salute del cuore”, promossa da Fondazione Italiana per il Cuore in collaborazione con la Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione e con il supporto non condizionato di Parmalat, per sensibilizzare gli italiani sull’importanza di prendersi cura del benessere del proprio cuore grazie a piccoli e semplici gesti: l’alimentazione, l’attività fisica e l’eli-minazione di “vizi quotidiani”.

In Italia, l’alimentazione è ritenuta il principale canale d’accesso verso la salute, la forma fisica e il benessere. Questa forte attenzione all’alimentazione è accompagnata anche da alcuni comportamenti virtuosi, come la ridu-zione del consumo di carne rossa (35% della popolazio-ne italiana), la preferenza di prodotti biologici (43%) e il consumo di alimenti funzionali e arricchiti (27%), ma gli italiani sembrano spesso dimenticarsi, nel quo-tidiano, le buone regole della Dieta Mediterranea.

Da una recente ricerca di Gfk Eurisko-Cuoriamo-ci (Marzo 2018) sulle abitudini degli italiani a tavola emerge che gli italiani non mangiano dosi adeguate di frutta (42%) e di verdura (59%), alimenti “amici del

cuore”, poveri di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre. Un italiano su due non mangia neppure una volta a settimana il pesce, il cui effetto protettivo sulla salute è dovuto al tipo di grassi contenuti (Omega-3). Lo stesso per il latte: ben il 65% della popolazione non lo beve quotidianamente, percentuale che sale al 73% nelle fasce più giovani (17-34 anni). Meno del 10% consuma, invece, frutta secca settimanalmente. Il 37% degli italiani dichiara di aggiungere ai cibi molto sale, che può causare problemi di salute fra cui l’ipertensio-ne arteriosa, il 45% non riesce a moderare l’assunzione di alimenti ricchi di grassi nocivi per la salute e il 30% non riesce proprio a ridurre l’assunzione di dolci.

Anche lo stile di vita risulta poco virtuoso: il 20% di-chiara di fumare mentre l’81% non pratica nessuna attività fisica regolare, portando così la percentuale di persone in sovrappeso di almeno 5 kg al 32%.

Da questa fotografia riparte “Cuoriamoci, piccoli gesti per la salute del cuore”, la Campagna nata nel 2017 che ha visto, nel suo primo anno di attività, una straordina-ria partecipazione del pubblico; sono stati infatti ben 35 mila i test sulla salute del proprio cuore raccolti attra-verso il sito www.cuoriamoci.it. E, per il 2018, l’obiet-tivo sarà quello di raggiungere un numero ancora più vasto di persone, per aiutarle a prevenire le malattie cardiovascolari.

Per proporre una prevenzione semplice e alla portata di tutti, la Campagna Cuoriamoci promuove i piccoli gesti “salva cuore” da ripetere ogni giorno. Oltre all’a-stensione totale dal fumo, usare ogni occasione per fare movimento: basta una camminata quotidiana di buon

passo di almeno 30 minuti per un totale di 150 minu-ti settimanali, preferire le scale all’ascensore, scendere a una fermata prima di metro/tram/autobus, parcheggiare l’auto lontano dal posto di lavoro, usare la bici. Altro fat-tore importante è un’alimentazione più equilibrata, con meno cibi grassi o ricchi di zuccheri semplici e con molto sale, preferendo invece cereali integrali, legumi, frutta, verdura, ma anche noci e frutta secca con guscio, pesce azzurro, semi di lino e olii vegetali ricchi di Omega 3.

Le attività di Cuoriamoci proseguono fino alla Giornata Mondiale per il Cuore, 29 settembre 2018, coordinata in Italia dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con ini-ziative educative e testimonianze di esperti sul territorio e nei principali supermercati, dove sarà possibile ricevere materiali informativi e consigli utili e adatti a tutti sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Anche quest’anno è possibile valutare la propria attitudine ad uno stile di vita sano: fai il test online su www.cuo-riamoci.it che, attraverso 10 semplici domande su stili di vita, alimentazione e attività fisica, darà riscontri sulla salute del proprio cuore. Sono disponibili anche consigli utili e pratici per mettere in atto corrette e salutari abitudini.

LA SALUTE DEL CUORE - FAI IL TEST SU www.cuoriamoci.it

RISCHIO CV UOMO (misure in cm) DONNA (misure in cm)

Molto elevato Maggiore di 120 Maggiore di 110

Elevato 100 – 120 90 – 110

Basso 80 – 99 70 – 89

Molto basso Inferiore a 80 Inferiore a 70

ACSM (2005) ACSM guidelines for exercise testing and prescription, 7th ed. Lippincott, Williams, and Wilkins, 61

ATP III - NCEP (2005)

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PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

Semi Oleosi - grandi alleati a tavoladi Patrizia De Marco*

I Semi Oleosi sono caratterizzati da preziose proprietà nutritive che forniscono al nostro organismo molteplici vantaggi e benefici.

Ma quali sono le caratteristiche nutrizionali che li rendono fondamentali per il benessere fisico?

I Semi Oleosi sono una valida fonte di proteine ve-getali e contengono acidi grassi essenziali - insaturi e polinsaturi - in particolare omega-3 e omega-6 che si trovano solo nel pesce e nella frutta secca, e che giocano un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Utili integratori nell’alimentazione dei vegetariani e de-gli sportivi, questi semi forniscono al nostro organismo tante vantaggiose proprietà, grazie anche alla presenza di proteine, vitamine, sali minerali, grassi essenziali, fi-bre e zuccheri.

Sono, per loro natura, privi di colesterolo e sono addirittura in grado di ridurre i livelli di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e di favorire l’aumento di quello buono (colesterolo HDL). Inoltre, proteg-gono le arterie dall’arteriosclerosi e sono dei buoni protettori del nostro cuore.

Hanno un buon apporto vitaminico, nello specifico contengono vitamine del gruppo B, essenziali per la funzione cardiaca, e vitamina E, dalle proprietà antios-sidanti ed anti invecchiamento.

Sono, inoltre, ricchi di sali minerali; nello specifico il calcio è presente in particolare nelle mandorle, il fo-sforo nei pistacchi e nei pinoli, il ferro nelle arachidi e nelle nocciole.

Contengono una buona quantità di fibra che migliora la funzionalità dell’intestino favorendo la peristalsi e il

transito intestinale e rende questi semi oleosi facilmen-te digeribili. Chi soffre di stipsi, ad esempio, dovrebbe integrare la prima colazione con qualche noce o man-dorla. Un’abitudine utile anche per migliorare la rispo-sta all’insulina nei diabetici.I semi oleosi sono quindi da considerare non solo uno sfizio da sgranocchiare nel periodo natalizio ma una vera e propria miniera di proprietà nutrizionali da usare tutto l’anno: indicati nella prima colazione, aggiunti a latte o yogurt, ideali spolverati su insalate e vellutate e come spuntino durante la giornata.Ricordiamo che l’elevato contenuto di grassi, seppur essenziali - circa il 50% in media - conferisce ai Semi Oleosi un elevato valore calorico e, pertanto si consiglia di consumarli più volte la settimana ma attenzione alle quantità!

Come conservare i semi oleosi?È importante ricordare che i semi oleosi, pur preservan-dosi per lungo tempo, richiedono particolari attenzioni nella conservazione a causa dei grassi presenti che ten-dono ad irrancidire sotto l’azione del calore e della luce, facendo perdere anche la croccantezza.Per questo motivo sarebbe opportuno:

• acquistare la frutta oleosa sgusciata sottovuoto e, qualora non lo fosse, con le confezioni ben richiuse;

• essiccarli leggermente in forno per garantirne una migliore conservazione;

• conservarli sempre in un contenitore chiuso nel frigorifero (in particolar modo per le noci) e non nella credenza della cucina.

Da ricordare che noci, mandorle e simili non dovrebbe-ro mai avere un gusto amaro (segno dell’irrancidimento dei grassi che diventano in questo modo anche nocivi) ma un retrogusto piuttosto dolce.

*La Dott.ssa Patrizia De Marco è dietista presso il Centro Medico “Progetto Salute”, Muggiò (MB)

L’ALIMENTO AMICO DEL CUORE

LA RICETTA DEL CUORE

Paccheri radicchiorosso e nocidi Patrizia De Marco*

Ingredienti per 4 persone:320 gr di paccheri300 gr di radicchio rosso80 gr di gherigli di noci tritati1 cipolla tritata1 spicchio d’aglio20 gr di olio extra vergine di oliva20 gr di parmigianoSale e pepe

Iniziare sgusciando le noci e tritandole grossolanamente con un coltello. In seguito, lavare le foglie di radicchio e tagliarle a listarelle.Soffriggere in olio extra vergine di oliva la cipolla e l’aglio tritato. Quando la cipolla sarà imbiondita aggiungere le foglie di radicchio tritate e i gherigli di noci.Mescolare accuratamente e proseguire la cottura per 5 minuti.Cuocere i paccheri in abbondante acqua salata, scolarli e farli saltare con il composto al radicchio.Mescolate e servite con una spolverata di parmigiano.

Energia per porzione:Kcal 479Proteine 13.8 grCarboidrati 67.1 gr Lipidi 19.1 gr Saturi 1.83 gr Polinsaturi 0.97 gr Monoinsaturi 4.22 g

Le noci: sono preziose alleate della nostra salute gra-zie alla loro azione antiossidante e rientrano a pieno titolo tra gli alimenti utili per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ed il rischio di patologie cardio-vascolari.Inoltre, sono particolarmente conosciute per l'elevato contenuto in acidi grassi insaturi e per la proprietà naturale di abbassare i livelli di Colesterolo LDL (co-lesterolo cattivo). E’, quindi, importante che siano inserite nel contesto di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano.

Il nostro corpo è lo specchio di quello che mangia-mo e la salute del cuore si guadagna anche a tavola.Per questo, mantenere il peso corretto, e soprattut-to controllare l’adiposità addominale (“la pancia”) e scegliere un’alimentazione varia ed equilibrata, con una percentuale di grassi non superiore al 30% delle calorie totali, è il primo passo verso una nutrizione corretta. Ma si può fare anche di più. Abbinando una regolare attività fisica non solo ridurremo la cir-conferenza addominale e il peso corporeo quando necessario, ma anche il colesterolo “cattivo”, i trigli-ceridi e la pressione arteriosa. Per mantenere intatte le proprietà degli alimenti e garantire leggerezza e salute in cucina, ci sono semplici accorgimenti che, se ripetuti ogni gior-no, possono avere effetti positivi sul nostro corpo e, soprattutto, sul benessere del nostro cuore.

Ecco alcuni consigli suggeriti dai nostri esperti:

1. Tipi di cottura: scegli una cottura al vapore (possibile anche al microonde), al cartoccio, in acqua, al forno o alla piastra senza aggiunta di grassi e con poco sale. Possiamo condire gli alimenti con un goccio di olio, meglio se ex-travergine di oliva, limone ed erbe aromatiche. Limita il più possibile le fritture e i cibi troppo unti che sono poco digeribili e, a lungo andare, dannosi per l’organismo.

2. Condimenti: cerca di cuocere e condire i cibi con erbe o spezie (prezzemolo, basilico, erba cipollina solo per citarne alcuni) e agrumi,

come limone, arancia e lime. Cerca di ridurre al minimo l’uso del burro al quale preferisci sempre un filo di olio extravergine d’oliva, sia per cuocere che per condire prima di servire in tavola.

3. Erbe e spezie: fai uso di erbe e spezie, in sostitu-zione del sale. Rappresentano un ottimo alleato della salute e danno sapore senza appesantire. Per ogni cibo prepara un mix speciale di spezie da uti-lizzare, ad esempio, per la cottura di un filetto di pesce al cartoccio.

4. Verdure crude in pinzimonio: una buona idea per un aperitivo, per spezzare la fame, e per un contorno diverso dal solito. Prepara verdure crude tagliate a bastoncino, come carote, sedano, finoc-chio e ravanelli, da intingere in un pinzimonio fatto di olio extra vergine di oliva crudo, limone, pepe (o meglio ancora un pizzico di zenzero in polvere), aceto di mele, menta. Ci sono anche va-rianti con lo yogurt che rendono cremosa la salsa, da usare anche per condire le insalate.

5. Legumi: aumentare il consumo di legumi (ad esempio fagioli, piselli, ceci, fave e lenticchie ecc.) in sostituzione di porzioni di carne, soprattutto se rossa o conservata, è importante in una dieta varia ed equilibrata. Rappresentano una fonte preziosa di proteine e sono ricchi di fibra alimentare, so-prattutto “fibra solubile”, che svolge una preziosa azione di controllo dell’assorbimento intestinale dei grassi.

Dieci semplici consigli per la salute del tuo cuore: come l’alimentazione ci può aiutare. www.cuoriamoci.it

6. Preferire pane integrale, magari arricchito di frutta secca in guscio e semi oleosi: non solo per la salute del cuore ma anche per il gu-sto. E’ più saporito ed è gradevole.

7. Bevande: preferite sempre l’acqua, da bere in abbondanza durante la giornata, e limitate il consumo di bevande gassate, ricche di zucche-ro. L’alcol, in tutte le sue forme (vino, liquori, birra) è da consumare limitatamente, in picco-le dosi e preferibilmente ai pasti.

8. Colazione sana e ricca: iniziate la giornata con una colazione completa, a base di cereali inte-grali, frutta fresca di stagione e latte o yogurt magri. Prendete l’abitudine di svegliarvi dieci minuti prima e di sedervi a tavola per il pasto più importante che dà la carica alla giornata.

9. Spuntini a base di frutta fresca di stagione o secca: da tenere sempre in tasca per lo snack a metà mattina o del pomeriggio. Facili da por-tare con sé sono i frutti di stagione e i mix di frutta secca come mandorle, noci e nocciole, ricche anche di Omega 3.

10. Cibi che contengono Omega 3: per la salute del cuore, e per il nostro benessere psicofisi-co in generale, non dovrebbero mai mancare in tavola cibi ricchi di Omega 3 come pesce azzurro, ma anche salmone e merluzzo, frut-ta secca e semi oleosi (noci, mandorle, semi di lino ecc.).

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Un modo personale e profondo per ricordare una persona cara o per esprimere solidarietà verso qualcuno, con la possibilità di inviare, come

segno di vicinanza, la lettera di effettuata donazione alla persona indicata. Con questo gesto aiuterai molte altre persone ad avere una speranza in più nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Il nostro obiettivo è quello di sconfiggerle, ma per riuscire in questa difficile impresa abbiamo bisogno del sostegno di tutti quelli che, uniti dalla reciproca solidarietà, condividono il nostro progetto.

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DONAZIONE IN MEMORIA PERGAMENE, BIGLIETTINI E BOMBONIERE

Questa è un’occasione speciale per sconfiggere le malattie cardiovascolari! Matrimonio, nozze d’oro e d’argento,

battesimo, prima comunione e laurea sono momenti speciali che aspettiamo da sempre e che possiamo rendere ancora più unici e indimenticabili con un gesto di solidarietà. Scegliendo la nostra Associazione per le tue partecipazioni, bigliettini e bomboniere, regalerete una grande speranza a chi è meno fortunato.Perché questo è lo spirito della festa: condividere con gli altri la nostra felicità. Richiedete ora informazioni sulle nostre proposte! Se sei interessato a chiedere informazioni contatta Cristina Bolsi ai seguenti recapiti: E-mail: [email protected] - Tel: 02-50318317 Cell: 366-9616406

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• Per le persone giuridiche le donazioni sono deducibili senza limite d’importo (Lg. 23.12.2005 n° 266 e DPCM 25.2.2009).

Per ottenere la deducibilità è necessario allegare alla propria dichiarazione dei redditi il documento che attesta il versamento effettuato (ad es. contabile bancaria, bollettino o vaglia postale, estratto conto anche on-line, ricevuta carta di credito).

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Grazie di cuore a tutti i nostri donatori!

LE DOMANDE DEI PAZIENTI - PARLIAMO DI COLESTEROLO HDL

Mi dica dottore…di Alberto Lombardi*

Dottore cos’è il colesterolo HDL?È una frazione del colesterolo totale. Il colesterolo totale è dato dalla somma del colesterolo LDL, del colesterolo VLDL e del colesterolo HDL. Quando si ritirano i risultati degli esami del sangue, si legge infatti: colesterolo totale, col - LDL e col - HDL.

Cosa si intende per colesterolo HDL?Si intende la frazione “buona” del colesterolo totale. In termini semplici si parla del colesterolo HDL come del-lo “spazzino” delle arterie. Mentre il colesterolo LDL si deposita sulle pareti delle arterie, formando in questo modo la placca che determina nel tempo la riduzione del lume delle arterie con una diminuzione del flusso di san-gue, il colesterolo HDL ripulisce le pareti delle arterie.

Quindi il colesterolo HDL non è un fattore di rischio per le malattie vascolari?Assolutamente no. È un fattore di protezione. Più ele-vato è il valore di colesterolo HDL e più la persona è protetta.

Quali sono i valori di riferimento? Sono diffe-renti tra uomo e donna?Secondo le ultime Linee Guida, livelli di cole-sterolo HDL inferiori a 40 mg/dL negli uomini e inferiori a 48 mg/dL nelle donne, si posso-no considerare fattori di rischio. Come si può notare vi sono differenze tra uomo e donna e viene posto solo un livello al di sotto del quale aumenta il rischio, mentre non viene posto un limite superiore.

Quindi anche le persone che hanno valori bassi di colesterolo HDL sono a rischio di infarto?Ci sono delle malattie, non certo comuni, che determi-nano dei valori molto bassi di colesterolo HDL e che espongono i soggetti al rischio di malattie coronariche. Il messaggio è il seguente: si è a rischio quando il valore di colesterolo totale e colesterolo LDL è alto e quando il valore di colesterolo HDL è basso.

Quando si può dire che si è raggiunto l’obiettivo te-rapeutico, per il valore di colesterolo HDL?Questo è un punto importante, che merita una rifles-sione. Nelle Linee Guida, il valore del colesterolo HDL non viene identificato con target terapeutico.Viene solo indicato il valore al di sotto del quale aumen-ta il rischio. Il razionale di questa considerazione è legato al fatto che viene considerato un fattore protettivo e non perché ab-bia un valore inferiore al colesterolo totale e LDL.

Cosa si può fare per avere un livello elevato di cole-sterolo HDL?Ridurre nella dieta i cibi ricchi di carboidrati e di grassi (pane, pasta, patate, dolci), diminuire il peso corporeo, ridurre gli alcolici, effettuare regolare attività fisica e ri-durre o abolire il fumo di sigaretta.

Anche i farmaci utilizzati per abbassare il colesterolo totale e LDL, agiscono sul colesterolo HDL?La risposta è sì. Per essere precisi, le statine determinano un aumento del 5-10% e anche i fibrati determinano un incremento dei valori del colesterolo HDL in percentua-le simile a quella delle statine.

Anche in questo caso è importante lo stile di vita?Sì. Per ottenere un incremento dei valori del colesterolo HDL, lo stile di vita è il primo intervento terapeutico che bisogna porre in atto. E una volta iniziato il percor-so non va abbandonato, necessita costanza e impegno. Non è tanto difficile iniziare ad avere uno stile di vita corretto, ma è difficile mantenerlo nel tempo.

Quale è il messaggio finale?• Il colesterolo HDL è il colesterolo “buono”.• Il colesterolo HDL è lo “spazzino” delle arte-

rie.• Valori bassi di colesterolo HDL determinano

un aumento del rischio.• Un corretto stile di vita determina un incre-

mento dei valori del colesterolo HDL.• Le statine e i fibrati determinano un aumen-

to del 5-10% dei valori del colesterolo HDL.

Non dimentichiamoci mai del colesterolo LDL, quello cattivo, che va tenuto sempre basso e sotto controllo.

* Il Dott. Alberto Lombardi è medico geriatra e collabora con l’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore