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Nuvola - Bimestrale Giovanile Gratuito edito dallAmministrazione Comunale di San Donato Mil. - Anno 1, Numero 3

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Nuvola - Bimestrale Giovanile Gratuito edito dall�Amministrazione Comunale di San Donato Mil. - Anno 1, Numero 3

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Nuvola

BimestraleGratuitoEditore:

AmministrazioneComunale di

San Donato Mil.Direttore

Amministrativo:Irene Cristini

DDiirreettttoorreeRReessppoonnssaabbiillee::

Simone Castagnini

Vicedirettore:Paolo Pezzoni

Caporedattore:Paolo Michetti

Gianmarco S cavelli

RReeddaazziioonnee::Annapaola CaracciuoloAndrea TitoneCristiano Mezzi Dario BarbieriGiuditta GelatiGiulio Graziani Lucas BregonzioMarcello TarabbiaMarco FosciMarco PozzaliMatteo MarzoliStefano TommasiViviana Dosa

Direttore Artistico:Silvia Alfei

Impaginazione:Simone Castagnini

ComputergraficaFrancesco Marsi

Grafica:Arianna Delfitto

Stampa:LaTipoCromo,via Pacinotti10Pessano c/Bornago

Fotolito:News, via N.Bixio 4, Milano

Pubblicita�:Azienda Speciale diServizi, S. Donato,via Unica Bolgiano 18025271107Registrato al Tribunale diMilano il 12/5/1999 N.368/99Chiuso il 18/10/99Tiratura 5.000 copie

Pag. 4/5ContinentiUsa e getta?

di Gianmarco Scavelli

Pag. 6/7SandonuvolaProfughi a San

Donatodi Giuditta Gelati

IARD �99di Lucas Bregonzio

Pace per il2000

di Simone Castagnini

Pag. 8/9Scuola & LavoroUna riformaaffrettata

di Paolo Pezzoni

SpaziAutogestitidi Maria Mazzei

I voti allaMaturita�di Gaia Fabbri

Pag. 10/11Nu.www.olaL�emulazione di Stefano Tommasi

Pag. 12/13Calendiarioa cura di M. Tarabbia

Pag. 14/15/16NuvolArteSan Donato

che... raccontadi Arianna Delfitto

Pag.17Letture

Pubblicareche faticadi Bruno Maraju

Pag. 18SuoniSparsi

Beck: el perdidordi Andrea Titone

Pag. 19Cinema

CineRaccontodi Paolo Michetti

Pag. 20/21Play4FunNell�Aria

-Il mito del

Duetto

di Matteo Marzoli eGiulio Graziani

Pag. 22/23SemaforoBluWonderland is

New York?di Barbara Balzaretti

Pag. 242paroleconIl �Mago dei

Fiori� Umbertodi Simone Castagnini

Sommario

Redazione: P. za Dalla Chiesa, (Cinema Troisi), SDM, Fax 025273904

Per laPubblicita� suNuvola puoi rivolgertiall�AziendaComunale di

Servizi,via Unica 18(Bolgiano),

Tel. 025271107

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EEddiittoorialeLA SCUOLA DEL FUTURO

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SSTUDENTI E PROFESSORI SONO PARTITI PER LE VACANZE

ancora frastornati dagli echi lasciati dallanuova maturità. Tornano da mari e montiscontrandosi con un altro grande cambia-mento nella nostra scuola: è di fatto iniziatoil lungo percorso che porterà alla ormai no-ta �riforma dei cicli scolastici�. A settembrevarcheranno i cancelli delle scuole mediesuperiori tutti i quindicenni: non più unascelta ma un obbligo.

POCHI I COMMENTI DEI MEDIA, sicuramente mag-giori le preoccupazioni degli addetti ailavori. I telegiornali estivi, impegnati a spie-gare come salvaguardare la nostra pelleda questi raggi UV, che ormai sembrano piùdistruttivi dei raggi gamma di qualsiasi robotdei cartoni animati, non si sono preoccupatidi dare risalto alla notizia. Al contrario, nellesegreterie di tutti gli istituti, fin dallo scorsomarzo, sono state partorite idee per farfronte alla nuova situazione.Non sarà un cataclisma ma sicuramente cisi imbatterà in tanti piccoli problemi, queifastidiosi inconvenienti che presenta qual-siasi macchina in rodaggio. Quel che èpeggio è che sembra sempre la solitastoria: decisioni a tavolino e nessuna pos-sibilità di replica. Come la mettiamo per esempio contutti quei ragazzi portatori di handicapche fino all�anno scorso si rivolgevano aistituti specializzati e che ora dovrannoinvece chiedere assistenza presso strut-ture non attrezzate.

DAL MINISTERO DICONO: �La gestione dell�annoin più è nelle mani dei presidi (auguri!)�. Fare polemica sembra sempre troppofacile e talvolta banale eppure certe situa-zioni appaiono proprio strane. Leggendo iltesto della riforma risulta chiara, una voltatanto, la filosofia che ha portato a fare certescelte. Una scuola migliore per questa Italiache vuole essere grande nella neo-Europa.Allora perché un progetto così ambiziosodeve essere messo in pratica alla rovescia.Iniziereste voi a costruire una casa dal tetto?E allora perché iniziare a cambiare la scuo-la costringendo i quindicenni a passare unanno in più in quella vecchia, non ancorariformata? Questi ragazzi, probabilmente sisarebbero iscritti a corsi di formazione pro-fessionale e dopo due o tre anni sarebberodiventati, appunto, dei professionisti. Da questo settembre lo faranno con unanno di ritardo, trascorrendo nove mesiascoltando professori intenti a inculcare lenozioni necessarie per passare in seconda,una seconda che per loro non ci sarà.Era importante iniziare la riforma dei cicliscolastici. È importante che la prossimagenerazione di studenti abbia la possibilitàdi ricevere un�istruzione degna dei colleghieuropei. Sarà importante riuscire a man-tenere salde quelle idee ispiratrici del cam-biamento e arrivare ai tredici anni di scuolaobbligatoria ( dai 5 ai 18 anni). Sarebbestato forse meglio evitare una falsapartenza.

PAOLO PEZZONI

La scuola che non ti aspettavi

web.tiscalinet.it/nuvola - [email protected]

Leggi, controleggi, tempi di attuazione. . .Ma servira� agli studenti? L�abbiamo chiesto a loro

Con questo

terzo numero

Nuvola si

rende �acces-

sibile� vera-

mente a tutti,

con fax, tele-

fono (il soli-

to, 033563020-

46), e-mail e

sito web

(purtroppo

nello scorso

numero l�indi-

rizzo contene-

va un errore. .

scusateci!); e

la possibili-

ta� di parteci-

pare alle riu-

nioni (domeni-

ca, ore 21,30)

o lasciarci un

messaggio in

redazione.

Inoltre i pun-

ti di distri-

buzione sono

aumentati, ci

troverete piu�

facilmente e

potete sempre

richiedere

Nuvola gra-

tuitamente in

tutte le edi-

cole di San Do-

nato. Ora non

avete altro da

fare che usare

queste possi-

bilita�. . . vi

aspettiamo!

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Continenti i due volti della grande america

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L � A m e r i c a d e l F a r W e s t

LLE ARMI DA FUOCO IN AMERICA

sono come i telefoninida noi in Italia.

192 milioni di americani lepossiedono privatamente,65 milioni di questi hannopistole! Certamente il trillodi un cellulare in stradapuò irritare, è fastidioso avolte� ma le armi ucci-dono e anche molto:11.000 morti nel '96, 35.000nel '95 solo negli USA! La portata di questo dram-ma è sicuramente visibileattraverso i numeri, cheovviamente trasmettonocon maggiore chiarezza leprofonde e pericolosecontraddizioni della so-cietà �liberal� americana. Allora, l�acquisto di un�ar-ma da tenere a casa incaso di pericolo risulta,tragicamente, usata 43volte più per uccidere unfamiliare o un amico, cheper difesa personale. La sola presenza di una�pistola� tra le mura do-mestiche, triplica il rischiodi omicidio e aumentaquello di suicidio�Letale risulta essere poi lacombinazione tra adole-scenti e pistole. Ognigiorno, il bollettino dellastrada segna 13 ragazzi(19 anni e minorenni) mortiper omicidio, suicidio ecolpi accidentali. NEL 1996 UN TOTALE DI 4.600giovani cade sotto i colpidi armi da fuoco. Tra gli adolescenti dellescuole superiori poi, il trenddel momento è metterenello zaino una pistola alposto della merenda (il7,9% lo ha fatto negli ultimi30 giorni). Concludiamo riportandoche, in modo allarmante, iltasso di omicidio per armada fuoco tra il 1984 e il1994 (adolescenti tra i 15-

19 anni) è aumentato del222%!Le riflessioni in questo am-bito, possono risultare ov-viamente drastiche, comeunanime può essere ilgiudizio di condanna alsemplice e troppo facileaccesso alle armi nella so-cietà americana. SI PUÒ PENSARE AL FATTO CHE LE

potentissime lobby dellearmi, continuano ad ap-pellarsi al diritto di �armare�i cittadini americani per si-curezza e difesa perso-nale. Quindi le misure pre-ventive, che il CongressoUSA negli ultimi 10 anni haadottato, restringono inqualche modo la facilitànella vendita delle armi,ponendo limiti e controlli ainumerosi �Fire arms deal-ers� (i negozi di armi). NEL 1994 PRIMA E NEL 1998 POI

il �Brady Law Act� (Legge diprevenzione alla violenzada arma da fuoco) haposto sotto stretto controlloil mercato delle armi, im-ponendo rigidi controllisugli acquirenti stessi, attra-verso un sistema di ri-conoscimento dell'identitàe dei dati dei clienti (NICS -

National Instant Check Sy-stem). L�applicazione ditale atto, divenuto leggefederale, cambia ovvia-mente di stato in stato, mai numeri, dal 1994, se-gnano una discesa dei cri-mini da armi da fuoco del10%. Lo stesso si può diredegli omicidi e delle ra-pine a mano armata che,rispettivamente, sono dimi-nuite del 35,7% e del 28%(dati dal 1993 al 1997). Un�altra nota positiva è lariduzione delle licenze aglistore che vendono armi(56% in meno dal 1993!).Forse è plausibile pen-sare che l�assurdo slogandelle lobby delle armi,�più pi-stole meno crim-ine� possa finalmente es-sere cambiato?Intanto limitiamoci a direche nel 1996 la pistola haucciso 2 persone in NuovaZelanda, 15 in Giappone,30 in Gran Bretagna, 106 in

Canada, 213 inGermania e,dulcis in fundo,9400 negli StatiUniti.

*G.S.*

di GIANMARCO SCAVELLI

Un bimbo americano si allena a sparare con la sua pistola...ma non è un giocattolo. E i genitori... fanno le foto!

I principalisettimanaliamericani

Time eNewsweek si sonooccupati delladiffusione incon-trollata dellearmi da fuoconel loro paesecon due copertineeloquenti e dram-matiche sui recenti massacrinelle scuoleamericane

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dove la coca non È «cola»

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GGLI STATI UNITI INIZIARONO

la loro battagliadopo la fine della

guerra fredda, e nel 1999hanno speso più di 700 mi-lioni di dollari in assistenzamilitare e politica in AmericaLatina. Negli anni 80, du-rante l�esplosione del con-sumo di cocaina, il gover-no americano impiegò piùdi 25 miliardi di dollari inprogrammi di controllo,non riuscendo però, in mo-do assoluto, a ridurre il con-sumo, la produzione e iltraffico di cocaina.Le contraddizioni di queste azioni mi-litari e preventive hanno poi alimen-tato la nascita di squadre para mili-tari soprattutto in Colombia e Bolivia,che stanno minando il fragile percor-so della democrazia nella sua faseiniziale. In Colombia, ad esempio, laforzata distruzione aerea delle pian-tagioni di coca e oppio, ha prodottonell�ultima decade un paradossaleaumento della produzione del260%.I NUMERI CI DICONO CHE LA COLOMBIA È IL PRIMO

produttore di coca e il terzo di eroinaal mondo. Le soluzioni devono es-sere trovate allora, intorno alla do-manda di droga, con massiccecampagne preventive ed educativerivolte ai potenziali consumatori,poiché i profitti di una media orga-nizzazione criminale possono tran-quillamente perdere un 70-80%, econtinuare a essere incredibilmenteproficui. In altre parole le Autoritàamericane stanno investendo miliar-di di dollari in drastiche, pericolose(gravi sono gli effetti dei prodottichimici sulla salute della popo-lazione) e insensate distruzioni delle

piantagioni, riducendo gli sforzi ope-rativi e costruttivi sul consumo delladroga. Le profonde contraddizioninate intorno a questo tipo di azionihanno suscitato enormi polemichetra l�opinione pubblica e soprattuttocon l�autorità che monitorizza il com-mercio illegale di droga. È IMPRESSIONANTE CHE OGNI ANNO L�AMMONTARE

del valore della droga importata inmodo illecito negli Stati Uniti, superil'astronomica cifra di 50 miliardi(ovviamente di dollari!). Ad aggravare la situazione è poi lamassiccia presenza nelle operazioniantidroga delle forze militari, chechiaramente hanno un impatto alta-mente negativo sulla democrazia inAmerica Latina, e in più fomentanol�odio delle frange di guerriglia ar-mate che vogliono destabilizzare ifragili assetti politici sudamericani. Si potrebbe allora concludere cheforse le risorse antidroga potrebberoessere efficientemente spese in pro-grammi di assistenza economica esussistenza alla povertà e dise-guaglianza e non sprecate in deva-stanti e inutili campagne di di-struzione incondizionata.

GIANMARCO SCAVELLI

Colombia es mi amor... Colombia25 anni fa nasceva il famigerato cartello di Medellin

dando vita ai sogni di gloria dei trafficanti colom-

biani, che successivamente formarono quello di Cali�

iniziando l'enorme e incredibile commercio di cocaina

in tutto il mondo. Ma forse il terzo millennio cam-

biera� la triste fama della popolazione colombiana che

insieme a Peru� e Bolivia rappresentano i padri-

padroni della droga? Seguiteci in questo viaggio. . .

wwwwww..aaddvveennttuurree--ttrraavveelleerrss..ccoommNotizie, eventi, viaggisu rollerblade, sca-late, rafting Kayak ealtro ancora�

wwwwww..aaddvveennttuurree--lliiffee..ccoommEcuador, Perù, Andee Amazzonia�.tuttoquesto organizzato astretto contatto conla natura in villaggiperduti.

wwwwww..gguuiiaattuurriissmmoo..ccoomm..//ccooIn spagnolo�macomprensibile, perprogrammare un viaggio in Colombiain sicurezza� forse�

wwwwww..tthheebbeessttiinntthhee--wwoorrlldd..ccoomm//ccoolloomm--bbiiaa..hhttmmTutto ciò che devisapere prima e du-rante il tuo viaggio(anche in ogni dovenel mondo)�Utilissi-mo più che una gui-da, uno strumentofondamentale

WW@@rrlldd

Quando i LeaderDemocratici in Ari-zona non riu-scirono a decide-re quale candi-dato presenta-re al Congresso,costrinsero i duefinalisti a giocarea carte.David Mendoza èforse il primo uo-mo politico a es-sere scelto dauna partita apoker �funzionerebbe disicuro in Italia! � econ ottimi risul-tati�

LLaa BBiizzzzaarrrraattaa

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CCREDEVAMO TUTTI CHE L'EMERGENZA

Kosovo fosse finita e cheper la nostra città l �attesa

dei profughi fosse ormai sfumatanel nulla� I primi sono stati un grup-po di cinque Kosovari, arrivati fin quiin maniera a dir poco curiosa. Salgo-no su un camion con targa inglesenella speranza di raggiungerel'Inghilterra ma il tir, aimè, è diretto auna ditta di San Donato. Giunto adestinazione, il conducente si ac-corge del suo carico eccezionale esubito vengono chiamati i Vigili�.

DOPO UN PRIMO MOMENTO DI PERPLESSITÀ

ci si mette subito in moto. Il CentroGeriatrico, con il prezioso aiuto diLeonardo Della Misericordia, insiemeall�Ufficio Pace e ai Servizi Sociali simobilitano immediatamente per as-sicurare ai nuovi arrivati una digni-tosa accoglienza. A riceverli ci sonoanche io, insieme a Gianmarco, ca-poredattore di Nuvola e ora obiet-tore per il Comune di San Donato. Difronte a noi, i protagonisti di quelleimmagini televisive. I loro volti sonoprofondamente segnati dallastanchezza e dalla delusione.L�Inghilterra probabilmente non la ve-dranno mai. Il sig. Della Misericordia,Presidente del club 3a età,mobilita i volontari. Perle otto la sig.ra Ed-vige ha giàpreparato la ce-na� un pastocaldo, al-meno perquesta sera èassicurato. Laex scuola di Bol-giano li ospiteràper la n o t t e . Icinque profughi nonhanno documenti.La loro permanenzaa San Donato durasolo una notte. Il giorno tutti al campo del-la protezione civile, in via Barzaghi. Ma quando ormai tutto sembrafinito veniamo sorpresi da unanuova emergenza.

emergenza profugh i

Non t e l i a s p e t t a v i eh? E in v e c e . . .

LA PREFETTURA CHIEDE A SAN DONATO DI

ospitare una famiglia Bosniaca. Tuttoricomincia daccapo� ma i nuoviarrivati vengono trasferiti in un appar-tamento del Centro Geriatrico. A distanza di pochi giorni ci prepari-amo per l�accoglienza di altre duefamiglie: due madri soltanto con il

loro stuolo di bambini. I loro mariti sono in

Germania ma laPolizia tedesca,che non gli harinnovato il per-

messo di sog-giorno, leha riman-date inItalia,dovehannochiesto

asilo politi-co.

Lo stesso èper la fa-miglia

Bo-sn iaca, che es-sendo di religione m u s u l mananon può godere di alcun diritto nellaSerbia di Milosevic. Dopo alcuni mesi trascorsi in Francia

vengono riportati in Italia, dove an-che loro chiedono asilo politico. L�iter è sempre quello�Già perché secondo quanto previstodalla Convenzione di Schengen, laresponsabilità degli Stati per le richie-ste di asilo politico dipendono dallaprovenienza del visto e dallo Stato incui gli stranieri sono sbarcati. E siccome la maggior parte sbarcain Italia�.

12 PROFUGHI IN TUTTO, TRA CUI SETTE BAMBINI

e un neonato, ciascuno con la suatriste storia alle spalle, scappati dallafame e dalla guerra per vivere in unpaese in cui possano godere deidiritti fondamentali ma anche del-l'acqua corrente, non solo per un'oraal giorno�che non è cosa da poco.E poi ci sono i bambini. Fortunatamente per loro è tutto ungioco e anche dormire tutti insiemea Bolgiano diventa una festa. In molti si sono dati da fare e ora lastanchezza comincia a farsi sentire�Finalmente andiamo in vacanza�ma inevitabilmente un tarlo mi rode�Ricordate la scorsa copertina?

GIUDITTA GELATI

Foto di gruppo per i giovanissimi profughi Kosovari ospitati a San Donato

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SSqquuoollaa&&llaavvoorroo qualche ch iar imento

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Una Riforma, molte incogniteSSONO SEDICI GLI ARTICOLI

DELLA "Legge quadroin materia di riordino

dei cicli dell'istruzione".Sedici articoli per stabilire ilnuovo ordinamento dellascuola italiana. Una bellaspazzata sul vecchio, nonsi risparmia proprio niente,al punto che, una voltafinito di leggere il testo diBerlinguer, si cerca difare il punto della situ-azione, di riprendere inmano il nocciolo dellaquestione.Abbiamo provato a far-lo per voi, fornendovi unbigino, come nellamigliore tradizione sco-lastica.I PRIMI DUE ARTICOLI

sono introduttivi: si parladi diritto alla studio, del-l'importanza del ruolodei genitori, di comesarà organizzato il sis-tema di istruzione e for-mazione. Unico aspettointeressante è la com-parsa del concetto diformazione continua cheaffiancherà l'iter di crescitaprofessionale classico.Il primo grosso cambia-mento si legge subitodopo. Cito testualmente:"La scuola dell'obbligo hala durata complessiva didieci anni, inizia con l'ulti-mo anno della scuola del-l'infanzia e si conclude colterzo anno del ciclo sec-ondario". In via transitoria,per il primo anno di at-tuazione, si intenderà chelo studente avrà adempiu-to all'obbligo dopo la fre-quentazione del primo an-no della scuola media su-periore."Nel sistema di istruzione eformazione si realizza l'inte-grazione delle personecon handicap, con l'obiet-tivo di svilupparne le

potenzialità nell'apprendi-mento, nella comuni-cazione, nelle relazioni enella socializzazione e digarantire loro il raggiungi-mento della massima au-tonomia possibile�.".Segue la solita sfilata di nu-meri incomprensibili. Ilcuore del quarto articolo ècomunque questo, ci è

sembrato importante ripor-tarvelo.Dal quinto all'ottavo sonodescritti i famosi nuovi cicliscolastici. Si inizia con i treanni della scuola dell'in-fanzia (di cui l'ultimo saràobbligatorio), seguono i trebienni (sei anni in tutto) delciclo primario. Alla fine diogni biennio si avrà un"momento di valutazione",l'ultimo dei quali avrà il val-ore di esame di Stato. Il ci-clo secondario durerà seianni, il primo dei qualiuguale per tutte le sei areepreviste (umanistica, scien-tifica, tecnica, tecnologi-ca, artistica e musicale). Ilsecondo e il terzo annosaranno dedicati all'ap-profondimento delle ma-terie di base e all'intro-duzione delle discipline

specifiche dell'indirizzoprescelto. Al termine del tri-ennio conclusivo gli stu-denti sosterranno unesame di Stato, che as-sumerà la denominazionedell'area e dell'indirizzo. Gliultimi otto articoli trattanodi argomenti riguardantitutto l'iter di formazione. Siaccenna alle certificazioni

rilasciate in seguito alsuperamento degliesami, si introduce ilconcetto di credito for-mativo, si ribadisce ildiritto dei ragazzi allaformazione. A questoproposito (Art. 11 com.2) si parla di una pro-gressiva espansionedell'offerta di for-mazione professionaleche dovrà rinforzare ilproprio ruolo di alterna-tiva alla scuola classi-ca.Altre due righe sui corsidi formazione superiorenon universitaria e sullaformazione degli adulti

e poi arriva una chicca:(Art. 14) il servizio nazionaleper la qualità dell'istruzionedovrà occuparsi di ferifi-care e giudicare il lavorosvolto dalle scuole. Nonviene fatta menzione deimetodi che verranno usati.E' comunque bello pen-sare che finalmente qual-cuno salvaguarderà an-che gli studenti.Siamo finalmente giunti al-la fine: l'articolo 16 de-scrive i piani di attuazionedi quanto detto finora. En-treranno in vigore immedi-atamente gli articoli dal 9al 15. L'entrata a pienoregime di tutti i punti sidovrebbe avere entro il pri-mo triennio successivo al-l'entrata in vigore dellalegge..

PAOLO PEZZONI

Non più solo i sec-chioni integrali: c'è fi-nalmente spazio an-che per chi alternapomeriggi passati suilibri ad attività ex-trascolastiche. Uncambiamento im-portante, la presa dicoscenza che lacrescita di un ragaz-zo non può essereconfinata nelle murascolastiche. Questosembra essere il sig-nificato dei "creditiformativi". Unicoproblema: non esisteun elenco di attivitàvalide. Il consiglio diclasse stabilirà di vol-ta in volta se ac-cettare o meno unacerta esperienza; iltutto ovviamentecon criteri prestabiliti."Nuvola" offre a tuttigli studenti che sianointeressati la possibil-ità di fare un'espe-rienza nel mondodel giornalismo. Nonsolo scrivere articolima anche parteci-pare alle attività diredazione, collabo-rare con i grafici chesi occupano dell'im-paginazione, vederee toccare con manoquali sono le prob-lematiche che sinascondono dietrola copertina di unperiodico come ilnostro.E tutto questo rispon-de a pieno anche aquelle famose carat-teristiche che sononecessarie per au-mentare il valore diquesta esperienza,trasformandola in"credito formativo".Vi aspettiamo!

ccrreeddiittii ssccoollaassttiicciiun�altra novità

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(ovviamente) alla terza prova: un quiz a premi! Ho vintoquaccheccosa???

al fatto che durante i cinque anni non è stato fattoil percorso che preparasse all�esame. Una riforma

un po� alla Paperino, insomma...

alla carenza di tempo: in tutto una decina di giorniper rivedere tutti i programmi... per forza di cose poi

la preparazione era un po� alla colabrodo...

exequo ai commissari: guardavano curiosi il decol-leté delle ragazze! Alle commissarie: si congratula-

vano coi ragazzi più carini (guarda caso), sbaciucchian-doli con affetto.

GAIA FABBRI

agli esami, finiti prima che in passato: l�aver utiliz-zato più commisioni ha accelerato i tempi enessuno è stato sotto torchio per un mese.

alle commissioni: nella maggior parte dei casi,nonostante tutti i pasticci, hanno svolto il loro lavorocon coscienza e metodo. Bilanciata la compo-

sizione tra membri interni ed esterni: un compromessoper approfondire e rendere equo il giudizio.

alla versione di greco: più umana che in passato!

all�abbigliamento dei commissari: borsette traspar-enti con Titti, vestiti giallo canarino, giacche annisettanta con le toppe, ciabatte da mare, zoccoli

alla �dottor Green�; se non altro ci siamo distratti un po�...

al percorso pluridisciplinare; lascia molto spazio al-l'iniziativa personale degli studenti; il rovescio della

medaglia? Non ha pesato abbastanza sul giudizio finale, e il tempo per discuterne non era sufficiente.

ai voti sparati... se in alcune commissioni ci fosserostati anche Braccobaldo e Jose Carioca non ci

avremmo fatto caso. Per fortuna non sono tutti così!

a molti commissari interni: sveglia!!! È giusto difend-ere studenti che hanno sempre fatto il loro lavoro,

in altri casi si può anche massacrare senza pietà chi nonsi è mai sbattuto...

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Spazi Autogestit i !Spazi Autogestit i !

CCOS'È UNO SPAZIO AUTOGESTITO?Perché volerne uno?

Ormai sono troppe le ri-chieste, le mobilitazioni digiovani per ottenere un luogo d�incontro, d�ag-gregazione, di discussionee di crescita collettiva ...SPAZI AUTOGESTITI!!!Questa è la necessità ditanti ragazzi, un postodove poter ballare, portarecolori e pulsioni, creare,pensare, produrre... un luo-go per noi!Gli studenti dell'Omnicom-prensivo di San Donato Mi-lanese hanno potuto usu-fruire, fino al 1996, di unasala messa a loro dispo-sizione senza limitazioni diorari o necessità di per-

messi e approvazioni.All�inizio del 1997, causa l�i-nagibilità del locale permancanza di ricambid�aria e luce, la Provinciane ha predisposto lachiusura senza preoccu-parsi di fornire un am-biente alternativo.In seguito, data la presen-za di angoli inutilizzati(mensa, infermeria), neabbiamo richiesto l'utilizzo... purtroppo, senza alcunrisultato.L�OCCUPAZIONE DELL�ISTITUTO NELLO

scorso novembre, varie ini-ziative e concerti durantegli ultimi mesi dell�annoscolastico, non hannoprovocato l�interventodegli organi interessati.

�Costretti a cadere nell�ille-galità per ottenere ciò checi spetta di diritto�, questorecita uno dei volantini di-stribuiti nel corso di unamanifestazione.Ma perché un�associa-zione sì e un�associazionedi studenti no? La scuola non è di per séun�associazione? Questo è l�unico modo perusufruire di quello spazio,uno spazio pubblico ecome tale... sottoposto aregole!E siamo pronti a di-mostrare d�essere in gradodi rispettarlo e gestirlo!

... «Un giorno un signoremuore. Va all�Inferno. Conenorme meraviglia vedegiardini. Si muove traaiuole. È deliziato da pro-fumi. Resta sconcertato. Siavvicina uno che era giun-to prima di lui e lo rassicu-ra. È proprio all�Inferno. Sul-

Un braccio di ferro di anni mala situazione e� ancora incerta

la Terra gli avevano datoinformazioni distorte. L�In-ferno è così come lo vede.Confortevole. D�improvvisoda una buca si scorgonofiamme. �E... quel fuoco?"chiede comprensibilmen-te smorto l�ultimo arrivato,"e queste urla intollerabili?�.Gli viene risposto: �Quello èl�Inferno dei cristiani. Loro lovogliono così�».

DUNQUE: I CITTADINI - inqualche modo - maledet-tamente "vogliono" quar-tieri orribili. Se non altro per-ché si abituano all�ideache quelli sono i miglioripossibili. Ma è doverosorovesciare torpori mentali. Igiovani d�un tempo eranodestinati a �morire inconta-minati�. Oggi devonoagire. Gridare. Prendere.Invadere. Occupare.Alla fin fine �Questa terranon è mica roba vostra ...�(Elsa Morante)

MARIA MAZZEI

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Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

WW ii tt hh oo rr WW ii tt hh uu oo tt YY oo uudi M. Winterbottom (Inghilter-ra)

FILAFORUM Ore 21.00BB aa rr rr yy WW hh ii tt ee ed EEaarr tthh WWiinndd && FF ii rree

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AA DD oo mm aa nn ii di G. Zanasi(Italia)

Cinema/Teatro AristonSan Donato MilaneseOre 21.30

HH aa rr ee mm SS uu aa rr èè di F. Ozpetek(Italia-Turchia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

II ll DDoollccee RRuummoorree ddeell llaa VV ii ttaadi G. Bertolucci (Italia)

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AA ll PP oo ss tt oo dd ee ll CC uu oo rr ee di R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

II ll SS ee tt tt ii mm oo SS ii gg ii ll ll oodi I. Bergman (Svezia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30AA ll PP oo ss tt oo dd ee ll CC uu oo rr eedi R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

Film: AA uu tt uu nn nn oo di N. Di Majo (Italia)

Cinema/Teatro TroisiOre 21.15

LLaa FFiigglliiaa ddii uunn SSoollddaattoonnoonn ppiiaannggee mmaaiidi J. Ivory (Inghilterra)

Cinema/Teatro De SicaPeschiera Borromeo

Ore 21.30IIll DDoollccee RRuummoorree ddeellllaa VViittaadi G. Bertolucci (Italia)

Cinema/Teatro Ariston San Giuliano Milanese Ore 21.30

IIll DDoollccee RRuummoorree ddeellllaa VViittaadi G. Bertolucci (Italia)

FILAFORUM Ore 21.00SSkkuunnkk AAnnaannssiiee

FILAFORUM Ore 21.00CChheerr

Alcatraz Ore 21.00AA ff tt ee rr hh oo uu rr ss

San Donato MilaneseCCoonncceerrttoo ddii mmuussiiccaaccllaassssiiccaa

Orchestra Sinfonica di Milano"G.Verdi" Direttore F.Borali -Solista G.Vitaletti - Musica di A. Dvorak,F.Mendelssohn BartoldyIntero: £ 10.000 - Ridotto:£. 8.000

PALAVOBIS Ore 21.00JJeetthhrroo TTuu ll ll

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30HHaarreemm SSuuaarrèè di F. Ozpetek(Italia-Turchia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15BBuueennaa VV ii ss ttaa SSoocciiaa ll

CClluubb di W. Wenders (Germa-nia)

Cinema/Teatro Ariston San Giuliano MilaneseOre 21.30LLaa FF iigg ll iiaa dd ii uunn SSoo llddaattoonnoonn pp iiaannggee mmaaii di J. Ivory(Inghilterra)

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo DDee SSiiccaaVia Don Sturzo

Peschiera Borromeo 02.55.300.086

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

2255

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AAll PPooss ttoo ddeell CCuuoorreedi R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30

PPrr iimmaa ddeell TT rraammoonnttoo di S. Incerti (Italia)

Sala Consiliare, San Donato Milanese, Ore 20.30,

per il Ciclo «Incontrare la Scienza»EEtt iiccaa ee SScc iieennzzaa, con Edoardo Bonc ine l l i e S i l -v ia Veget t i F inz i

CCiivviiccoo PPllaanneettaarriioo Corso Venezia 57

MilanoBiglietto: L. 4.000 / ridotto L. 2.000

33

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Cinema/Teatro AristonSan Donato MilaneseOre 21.30

TThhee PP rroottaaggoonn ii ss tt ss di L. Guadagnino (Italia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

LL ''UU ll tt iimmoo CCaappooddaannnnoodi M. Risi (Italia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30AA DD oo mm aa nn ii di G. Zanasi (Italia)

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo TTrrooiissiiPiazza Generale Dalla Chiesa

San Donato Milanese02.55.60.4225

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo AArriissttoonnVia Matteotti, 42

San Giuliano Milanese02.98.46.496

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

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DDiissccootteeccaa AAllccaattrraazzVia Valtellina

MilanoInfo: Prevendite Abituali

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33

Si è aperta con la presenza delle istituzioni cittadinela rassegna cinematografica voluta dall�assessorato

alla Cultura in collaborazione con Progetto Lumiere: unbalzo nel futuribile con Strange Days, stupendo film diKaterine Bigelow, regista già apprezzatissima per PointBreak, e con Deep Impact.Il Ciclo prevede altri importanti appuntamenti d�autorecon l�introduzione critica di Pierluigi Foglino, a partiredalle 21.15 e con un biglietto d�ingresso di L.7.000(5.000 ridotto), naturalmente al Cinema Troisi.

25/11 Il settimo sigillo, I.Bergman, Svezia �5616/12 L�ultimo Capodanno, M.Risi, Italia �98

FFuuoorrii ddaall CCeennttrroo

Il Centro di Aggrega-zione Giovanile comedispositivo di autofor-mazione. Questo il titolodi una serie di incontriorganizzati dalla coopArti e Mestieri Socialicon il Centro Odissea diPaullo (via Milano 22).Venerdì 26 e Sabato27 Novembre, alle 9 ealle 14.30, in tuttoquattro dibattit i conospiti di rilievo:1) Gli scenari del disagio2) L�unità d�offerta dei C.a.g.3) Il C.a.g. come dispositivo Formativo4) Verso un pattoeducativoper info 0289515458

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Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

WW ii tt hh oo rr WW ii tt hh uu oo tt YY oo uudi M. Winterbottom (Inghilter-ra)

FILAFORUM Ore 21.00BB aa rr rr yy WW hh ii tt ee ed EEaarr tthh WWiinndd && FF ii rree

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AA DD oo mm aa nn ii di G. Zanasi(Italia)

Cinema/Teatro AristonSan Donato MilaneseOre 21.30

HH aa rr ee mm SS uu aa rr èè di F. Ozpetek(Italia-Turchia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

II ll DDoollccee RRuummoorree ddeell llaa VV ii ttaadi G. Bertolucci (Italia)

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AA ll PP oo ss tt oo dd ee ll CC uu oo rr ee di R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

II ll SS ee tt tt ii mm oo SS ii gg ii ll ll oodi I. Bergman (Svezia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30AA ll PP oo ss tt oo dd ee ll CC uu oo rr eedi R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

Film: AA uu tt uu nn nn oo di N. Di Majo (Italia)

Cinema/Teatro TroisiOre 21.15

LLaa FFiigglliiaa ddii uunn SSoollddaattoonnoonn ppiiaannggee mmaaiidi J. Ivory (Inghilterra)

Cinema/Teatro De SicaPeschiera Borromeo

Ore 21.30IIll DDoollccee RRuummoorree ddeellllaa VViittaadi G. Bertolucci (Italia)

Cinema/Teatro Ariston San Giuliano Milanese Ore 21.30

IIll DDoollccee RRuummoorree ddeellllaa VViittaadi G. Bertolucci (Italia)

FILAFORUM Ore 21.00SSkkuunnkk AAnnaannssiiee

FILAFORUM Ore 21.00CChheerr

Alcatraz Ore 21.00AA ff tt ee rr hh oo uu rr ss

San Donato MilaneseCCoonncceerrttoo ddii mmuussiiccaaccllaassssiiccaa

Orchestra Sinfonica di Milano"G.Verdi" Direttore F.Borali -Solista G.Vitaletti - Musica di A. Dvorak,F.Mendelssohn BartoldyIntero: £ 10.000 - Ridotto:£. 8.000

PALAVOBIS Ore 21.00JJeetthhrroo TTuu ll ll

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30HHaarreemm SSuuaarrèè di F. Ozpetek(Italia-Turchia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15BBuueennaa VV ii ss ttaa SSoocciiaa ll

CClluubb di W. Wenders (Germa-nia)

Cinema/Teatro Ariston San Giuliano MilaneseOre 21.30LLaa FF iigg ll iiaa dd ii uunn SSoo llddaattoonnoonn pp iiaannggee mmaaii di J. Ivory(Inghilterra)

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo DDee SSiiccaaVia Don Sturzo

Peschiera Borromeo 02.55.300.086

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

2255

Cinema/Teatro De SicaPeschiera BorromeoOre 21.30

AAll PPooss ttoo ddeell CCuuoorreedi R. Guediguian (Francia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30

PPrr iimmaa ddeell TT rraammoonnttoo di S. Incerti (Italia)

Sala Consiliare, San Donato Milanese, Ore 20.30,

per il Ciclo «Incontrare la Scienza»EEtt iiccaa ee SScc iieennzzaa, con Edoardo Bonc ine l l i e S i l -v ia Veget t i F inz i

CCiivviiccoo PPllaanneettaarriioo Corso Venezia 57

MilanoBiglietto: L. 4.000 / ridotto L. 2.000

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cciinneemmaa aappooccaalliittttiiccoo AA SSaann DDoonnaattoo

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Cinema/Teatro AristonSan Donato MilaneseOre 21.30

TThhee PP rroottaaggoonn ii ss tt ss di L. Guadagnino (Italia)

Cinema/Teatro TroisiSan Donato MilaneseOre 21.15

LL ''UU ll tt iimmoo CCaappooddaannnnoodi M. Risi (Italia)

Cinema/Teatro AristonSan Giuliano MilaneseOre 21.30AA DD oo mm aa nn ii di G. Zanasi (Italia)

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo TTrrooiissiiPiazza Generale Dalla Chiesa

San Donato Milanese02.55.60.4225

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

CCiinneemmaa//TTeeaattrroo AArriissttoonnVia Matteotti, 42

San Giuliano Milanese02.98.46.496

Ingresso L. 7.000 - Ridotti L. 5.000

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DDiissccootteeccaa AAllccaattrraazzVia Valtellina

MilanoInfo: Prevendite Abituali

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Si è aperta con la presenza delle istituzioni cittadinela rassegna cinematografica voluta dall�assessorato

alla Cultura in collaborazione con Progetto Lumiere: unbalzo nel futuribile con Strange Days, stupendo film diKaterine Bigelow, regista già apprezzatissima per PointBreak, e con Deep Impact.Il Ciclo prevede altri importanti appuntamenti d�autorecon l�introduzione critica di Pierluigi Foglino, a partiredalle 21.15 e con un biglietto d�ingresso di L.7.000(5.000 ridotto), naturalmente al Cinema Troisi.

25/11 Il settimo sigillo, I.Bergman, Svezia �5616/12 L�ultimo Capodanno, M.Risi, Italia �98

FFuuoorrii ddaall CCeennttrroo

Il Centro di Aggrega-zione Giovanile comedispositivo di autofor-mazione. Questo il titolodi una serie di incontriorganizzati dalla coopArti e Mestieri Socialicon il Centro Odissea diPaullo (via Milano 22).Venerdì 26 e Sabato27 Novembre, alle 9 ealle 14.30, in tuttoquattro dibattit i conospiti di rilievo:1) Gli scenari del disagio2) L�unità d�offerta dei C.a.g.3) Il C.a.g. come dispositivo Formativo4) Verso un pattoeducativoper info 0289515458

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FOGLIAdi

Sisco

Gialla e avvizzita cadde la foglia lentamente, in si lenzio,

volteggiando leggera tra un ramo e l 'altro, schivando ele-

gante ogni ostacolo, libera e fragile, armonicamente fend-

endo l'aria tersa e tagliente, quella dell'inverno, disegnando,

pigra, con la sua traiettorie, fantastici graffiti nell 'etere, fan-

tastici fantasmi, perché incisi nello spazio che, morbido e in-

forme, è ora tutto ricurvo intorno alla foglia.

Questa galleggia, un attimo, sospesa nell'aria e poi improvvisa,

quanto inaspettata, cade lesta, impaziente verso il suolo, ma si fer-

ma d'un tratto quasi incerta, pensosa, godendosi gli ultimi brevi istan-

ti di libertà, gli unici tra il ramo e la terra. Ed eccola ancora annaspare

la secca foglia, dibattersi tra le pieghe di un vento che respira, in-

forme e infinito il suo alito, ma la terra è già lì, freddo e crudele il suo

volto. Un'ultima speranza: cavalcare la folata, danzare lasciva tra un

refolo e l'altro, un supremo guizzo verso l'immensità, un volo eterno.

Terra. Quiete. Nulla.

ODIO LA LUCEdi

Michela Piotto

Questa storia era nell'aria al mio paese e sembrava che tutti la

conoscessero da sempre, finalmente mia nonna, una sera, me la

raccontò: era la storia di un tale, un pazzo chiamato Pompeo. Pom-

peo e basta, anche perché nei paesi i cognomi sono solo due o tre,

ma il suo cognome non si sapeva. Pompeo odiava il giorno e non

sopportava che ad un certo punto albeggiasse e poi si facesse

chiaro. A lui non importava se pioveva o c'era la nebbia, se nevica-

va o tirava vento, lui si trovava bene solo di notte.

Nel Dodici era andato a lavorare in America, a quel tempo, "quando

era normale" dicevano in paese, era un ragazzo pieno di vita e "di

donne" aggiungeva qualcuno.

Tornò dopo diciassette anni, uomo fatto e nessuno si accorse di lui

perché arrivò di notte e in casa non accese mai più la luce.

Che cosa gli era successo non si sapeva, perché ormai non parlava

più con nessuno, borbottava solo "Odio la luce".

Usciva di casa solo una volta al giorno per andare a prendere il vino

e il pane e allora si legava un fazzoletto stretto stretto intorno agli oc-

chi e poi metteva dei pesanti occhiali neri, scuriti con del fumo di

candela. Quando passava, le donne allontanavano i bambini, il

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ALITO DI VOLONTA'

di Alfredo Giannini

Chiudi gli occhi e vedi il nulla. Ti spaventi davanti al buio infinito che la cecità procura.

Apri gli occhi e la realtà e peggiore!

Intorno a te la città edifica le sue trame fatte di vicoli e strade, fatte di immensi palazzi

grigi che oscurano le tue emozioni. Alzi gli occhi alla ricerca di un appiglio e lo vedi!

Nella sua maestosa uniformità il cielo serra le tue speranze in una morsa micidiale.

TAPPO GRIGIO CHE ANNICHILISCE L'ANIMA!

I colori non passano attraverso quell'immenso strato di nuvole scure, un ventre obeso

appesantito da una pioggia che da un momento all'altro promette di venir giù.

Le persone si muovono senza anima intorno a te come automi con le pile cariche cui

non è dato il permesso di fermarsi. I loro pensieri si intersecano come le maglie di una

fitta rete dalla quale e difficile sottrarsi. La tua mente, ormai schiava di questa realtà in-

voca la pietà di quel Dio funesto che ti ha messo al mondo. Il Tuono squarcia il silen-

zioso rumore della città che ricopre come un sottile strato di cenere il tuo udito. Vorresti

morire, sei all'affannosa ricerca di un salvagente, di un raggio di luce che illumini i tuoi

passi e dia colore alla tua vita.

Tutto così insignificante, tutto così senza senso. Tutto così miserabilmente inutile.

Sei assorbito da questi pensieri quando senti qualcosa posarsi con leggerezza sulla tua

spalla. Un brivido percorre la tua schiena. Per un istante pensi che il sole abbia trovato

un varco tra le nuvole e invece la realtà ti inghiotte con lo scrosciare della pioggia che

senza pietà riduce ad uno straccio bagnato il tuo cuore.

Vorresti piangere, vorresti gridare, vorresti correre via ma la città ha prosciugato le tue

lacrime, ti ha lasciato un nodo in gola e ha estinto la tua volontà. Rimane tutto dentro

di te in un fragile vaso troppo piccolo per contenere le tue angosce.

Ti ripeti che tutto questo prima o poi dovrà finire. E' solo questione di resistenza, di taci-

ta resistenza.

chiacchiericcio finiva, nessuno fiatava, ma tutti lo guardavano.

Con il tempo, il droghiere gli portava il necessario a casa perché,

secondo lui, infastidiva i clienti.

Non lo si vedeva più e anche la sua casa, sempre serrata, metteva

una certa paura. La gente che gli passava vicino si fermava un atti-

mo, pensava qualcosa, poi andava via subito.

"Ogni paese ha il suo scemo", così si erano messi l'animo in pace gli

abitanti del piccolo borgo.

Si raccontava che passasse le ultime ore della notte su una poltrona

e prima sperava, poi forse pregava, che continuasse la sua amata

notte. Ogni volta si convinceva che era fatta e ogni volta comincia-

vano a pigolare gli uccelli e poi a cinguettare e poi a cantare i galli

e poi a svegliarsi gli uomini e poi le strade ad affollarsi, e lui aveva

perso, come sempre, la sua battaglia con la luce e allora impreca-

va e poi bestemmiava molto. Si dice anche che a notte fonda,

quando tutti dormivano, uscisse di casa per andare a rivedere i lu-

oghi dove, da fanciullo, aveva vissuto: il fiume, la sorgente, i campi e

i boschi. Toccava gli alberi con bramosia tale che sembrava volesse

sentirne il respiro. Accarezzava l'erba umida della notte e si stendeva,

per ore, con il viso rivolto al cielo.

Qualcuno, che forse l'aveva visto, aveva raccontato tutto in paese

ed era nata così la leggenda di Pompeo che gira di notte. Le

mamme ai ragazzini, per spaventarli, dicevano: "Se non fai il bravo

sta' sera arriva Pompeo e ti porta via!". C'era chi filosofeggiava sulla

sua storia, c'era chi parlava di donne cattive incontrate in America,

chi di una grande truffa che gli aveva portato via tutti i soldi, addirit-

tura chi raccontava di un'esplosione in miniera che gli aveva offeso

le parti basse, ma nessuno in realtà sapeva niente. La verità era

molto più semplice, Pompeo in America, era diventato cieco.

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Pensi di farcela a denti stretti a non cedere alle catene di

questa vita miserabile. Per darti un attimo di respiro cerchi di attingere

al contenitore delle memorie. Qui ci sono momenti felici che ora pos-

sono forse darti un attimo di tregua. Ed invece è tutto inutile! Il ricordo

più bello è ora privo della sua anima. Non porta con se il senso di lib-

ertà interiore proprio della felicità!

Nel tuo inutile peregrinare in quel labirinto senza tempo sei intanto giun-

to su un ponte. Al di sotto la strada col suo traffico impotente. Un alito di

vento accarezza il tuo volto; porta con se un briciolo di volontà; l'unico

pensiero che attraversa il tuo animo è di farla finita. Dare un taglio a ciò

che non serve. Dare un taglio ad un'esistenza inutile.

Chiudere gli occhi e buttarsi giù. Un istante e poi più nulla.

Nessun vaso, nessuna catena, niente di niente!

Un pensiero come tanti nella tua mente. Un pensiero concreto che ora

ti sembra una valida alternativa alla tua vita.

Ti issi sopra la balaustra, guardi in basso, ti basta poco, un piccolo sfor-

zo, un istante di volontà. Ripercorri con il pensiero quell'idea, ne assapori

il risultato. Ti dici e ti ripeti "basta poco, un piccolo sforzo", chiudi gli oc-

chi, racimoli le forze e ordini ai tuoi muscoli di agire... ma è troppo tardi.

Il vento è spirato portando con se quel briciolo di volontà. Il tuo corpo è

immobile sopra la balaustra e dopo qualche secondo i tuoi muscoli

lentamente ti riportano sul marciapiede e come un automa segui il

gregge senz'anima.

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acconti!

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GOCCEdi

Sisco

Piove. Cerco di contare le gocce che mi vedo cadere da-vanti: una, due, tre� Il bagliore di un lampo rischiara per unattimo il cielo cupo; quanto dura un attimo? Il lampo è giàsparito, tendo l'orecchio per sentire il rimbombo del tuono.Una goccia colpisce proprio nel mezzo una piccola poz-zanghera davanti a me, vedo decine e decine di altre pic-cole goccioline schizzare attorno al punto colpito, cerco diseguirle ad una ad una, ma cadono subito a terra, qualcu-na in un altra pozzanghera, qualche altra sull'asfalto. Miguardo intorno, sono l'unico ad aver assistito alla scena,mentre milioni di altre gocce, all'insaputa di tutti, raccon-tano silenziosamente la stessa storia. Un rumore grave midistoglie dai miei pensieri, è il tuono che mi stavo aspettan-do, me l'ero completamente dimenticato; l'eco si perdegià in lontananza, lo ascolto morire lentamente, un istantedopo l'altro si fa sempre più debole fino a cessare del tutto."Non ti preoccupare, io ti ho sentito". Cerco di giustificare lasua esistenza, ma appena qualche secondo dopo non miricordo già più che rumore avesse. Lo scrosciare della piog-gia che continua imperterrito sembra volermi spiegare ognicosa, ma è tutto inutile, non riesco a capire le sue parole,non so neanche perché sto scrivendo tutto questo, forseperché piove. *

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PP rreemmiioo LLeett tteerraarr iiooJJaaqquueess PP rreevveerr tt ,Poesie: da 20 a 30componimenti dimassimo 32 versiciascuno,Romanzo, Raccoltadi racconti, Raccoltafavole: senza limiti didimensione.Premio: pubbli-cazione dell'operacon Montedit Editore Scadenza di parteci-pazione: 30 Dicem-bre, quota di Parteci-pazione: L. 25.000 Informazioni: "Il Clubdegli Autori", CasellaPostale 68 - 20077Melegnano [MI] - Tel.02.98 23 31 00 Su internet:http://www.club.it/concorsi

PP rreemmiioo AA llbbeerr ttooTTeeddeesscchh iiSezione unica: Giallo[da 200 a 250cartelle 30x60] Premio:Pubblicazionedell'opera nella col-lana Giallo Mon-dadori Scadenza di parteci-pazione 31 Gennaio1999, gratuito.Organizzatori: Arnol-do Mondadori Edi-tore Informazioni: ArnoldoMondadori Editore -Via A. Mondadori,20090 Segrate (MI)Tel. 02.75 421

E questi sono solodue dei tanti concorsiletterari che troveretesegnalati sul sito Inter-net:

Visitateci per gli ap-profondimenti di Nuvola !

SS pp ee cc ii aa ll ee CC oo nn cc oo rr ss ii

wweebb..ttiissccaalliinneett..iitt//nnuuvvoollaa

Arteindisparteesperienze di pubblicazione

Pubblicare: istruzioni per l�uso �99Qualche anno fa, ebbimodo di domandare allapoetessa Patrizia Valdugacome potesse un giovanefarsi strada nell�intricatomondo dell'editoria. La suarisposta fu tanto semplicequanto disarmante: «Per-ché vuoi pubblicare?».Il primo passo credo siaproprio darsi una risposta. È fin troppo evidente cheoggi non si possaaspirare a raggiun-gere la fama nétantomeno a "cam-pare" di ciò che siscrive. Credo che sia, tut-tavia, un�aspirazionepiù che legittimavoler ampliare- pubblicando - ilcerchio dei lettori. Un aspirante scrit-tore o poeta è, og-gi, posto davanti adue alternative: scri-vere, almeno inizial-mente, per una sor-ta di viaggio in-timistico o tentare lastrada della pubbli-cazione. Personalmente, misono mosso -cometanti- par-tecipandoai molteplici concorsi dipoesia organizzati in variecittà italiane (a proposito:diffidate da chi vi chiede ilversamento di quote dipartecipazione per leg-gere e valutare le vostrecomposizioni!). Poi, mi sono rivolto a variecase editrici, sottoponen-do una raccolta di pezzipoetici. Le case di medio-grandidimensioni sono pocoaperte ai volti nuovi. Delresto, è già abbastanzagravoso per loro produrrecollane di poesia -generalmente rivolte auna nicchia non rilevante

di lettori- che includonoautori già affermati e notial pubblico. Per quantoriguarda, invece, le realtàeditoriali piccole e/o diprovincia, ho riscontrato unmaggiore interesse e unamaggiore disponibilità. In certi casi -previa valu-tazione positiva da partedel responsabile editoriale- vengono proposti con-

tratti editoriali interessanti,ma che comportano - perl�autore - l�assunzione to-tale o parziale degli oneridi pubblicazione. Perquanto mi riguarda, horicevuto proposte di pub-blicazione da due piccolecase editrici.Una chiedeva che mi ac-collarsi la spesa di stampadella metà delle copie, as-sicurando che i respon-sabili della casa stessa sisarebbero occupati dellapromozione e della vendi-ta dell'altra metà. La seconda chiedeva uncontributo maggiore -ilpagamento della totalità

delle copie stampate- maprometteva una pro-mozione più curata: incon-tri organizzati dall�editoreper pubblicizzare il libro,partecipazione a premiletterari a spese dell'edi-tore ... È evidente che non si puòridurre il tutto a una sem-plice questione finanziaria:vagliando le proposte, oc-

corre considerarecon attenzione ilruolo delle casa ed-itrice (soprattutto sot-to il profilo pro-mozionale) e la ca-pacità della stessadi inserirsi nel canaledistributivo. Esiste,tuttavia, un�ulteriorepossibilità per chivoglia pubblicare.Conosco alcuni gio-vani che hanno de-ciso di "unire le forze"pubblicando con-giuntamente unaraccolta (di poesie obrani di prosa), auto-finanziandosi (o cer-cando di ottenere fi-nanziamenti dabanche, fondazioni,circoli culturali locali... ) e proponendo

accordi di distribuzionealle librerie della propriacittà. Possibile che il "fai da te"sia una strada percorribile?D�altronde Arthur Rimbaudpubblicò le sue primepoesie con i soldi dellamadre... È certo che si trat-ta di una strada in salita,da percorrere con corag-gio e molta convinzione. Chi fosse intenzionato aricevere indicazioni ulteriorie più dettagliate, può con-tattarmi al seguente indiriz-zo di posta elettronica:[email protected]

BRUNO MARIAJU

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18

Arteindisparte suoni sparsi

ODELAY - Secondo lavoro di Beckcon la Geffen e penultimo disco at-tualmente prodotto. Beck si sbizzarrisce con i campiona-menti, tanto da registrare canzoniche presentano i suoni più diversi:fanno da contorno alla melodia prin-cipale particolari batterie piuttostoche suoni prodotti elettronicamente,piuttosto che pezzi tratti da canzonivecchie e sconosciute. O-De-Lay, apartire dalla copertina, è un verosuccesso.

«Quando ho iniziato a registrare perconto mio non c�era quasi nessunoche conoscesse la tecnica per regi-strare questa musica fatta di cam-pionamenti e strumenti dal vivo.In ambito dance, adesso, è unacosa che fanno tutti. Tendendo,però, a ripetere sempre lo stessoschema. Nonostante tutto, rimanecomunque un modo straordinario difare musica». ...bottle and cans justclap your hands... (Where it's at) MUTATION - È l�ultimo album uscito.

Completamente diverso dai prece-denti, ha spiazzato tutti. Praticamente è un album country aeccezione di Tropicalia, che comesuggerisce il nome è una canzonemolto coinvolgente e ballabile. Per i l resto si t ratta di canzonitranquil le e melodiose e un po�tr ist i. Countr y, quindi, ma allaBeck, rivisitato...Purtroppo i primi due album, GOLD-EN FEELINGS e A WESTERN HARVESTFIELD BY MOONLIGHT sono ormai dif-ficilmente reperibili.

ANDREA TITONE

AATTENZIONE SIGNORI STO PER PARLARVI DI

Beck, un giovanotto dai capel-li biondi e dalle idee musicali

non indifferenti. Se mai avrete mododi ascoltare qualche suo disco nonpotrete più farne a meno. È difficiledefinirlo, ed impossibile, se non stu-pido, cercare di descrivere la suamusica con una parola. L�unica chesi può dire di lui è che è una speciedi cantautore, ma una specie un po�particolare. È cantautore perché,come dice la parola stessa, le can-zoni che lui canta se le scrive da so-lo, e le registra anche da solo (o qua-si). Non ha un gruppo fisso, ma si av-vale di numerosi contatti e collabo-razioni prendendo il meglio di ognigenere per fondere insieme il tutto eottenere un suono nuovo, originale.Ma sono i suoi dischi a parlare vera-mente per lui, e per questo andiamoa vedere, in ordine puramente ca-suale, cinque album di Beck.

MELLOW GOLD - È l�album di Loser,caratterizzato da brani in cui le speri-mentazioni di effetti sulla voce nonhanno confini; Beck stesso in un inter-vista ha dichiarato: «Cerco di utiliz-zare la mia voce come uno strumen-to. Talvolta mi chiudo in bagno e re-gistro la mia voce, o la faccio pas-sare attraverso i pedali della chitarra,per raggiungere un buon effetto.Normalmente, però, mi piace sentir-la molto naturale, completly flat anddry». Inoltre certe canzoni sonocaratterizzate da testi abbastanzaspinti, oppure conditi da un pizzico dihumour. ...when you wanna be withme, then we will see, who's fuckingwith my head... Mellow Gold è il pri-mo album registrato per una major,

la Geffen, con un budget di 200$(ogni commento è superfluo!)...Tonite the city is full of whores andall the toilets are overflowing... (PayNo Mind)STEREOPATETHIC SOULMANURE - E giàil titolo è tutto un programma. Ognidue o tre canzoni è possibile a-scoltare delle tracce in cui sono ri-portati i discorsi di svariate persone(dalla massaia della porta accanto,al barbone alcolizzato, all�alieno...):si tratta di istantanee di vita quotidia-na. E da qui traspare un�altra cosacara a Beck: «Sono interessato alvecchio folk - dice - è una musicache ha tutto incluso. Non appartienea nessuno. Le canzoni folk esistonoda generazioni e nessuno sa vera-mente chi le ha scritte. Però qualsiasipersona che le interpreta ci ag-giunge qualcosa e le porta avantinel tempo. Questo è lo spirito dellamusica che mi interessa». E cosìcapita di sentirlo in un concertocantare I get down, I get down, I getdown all the way sulla melodia diuna nota canzone natilizia (JingleBells). ...today has been a fucked upday, looks like tomorrow will be thesame old day... (saggezza popo-lare?). Pubblicato dalla Flipside,un�etichetta indipendente della Cali-fornia. ...no money no honey, nomoney no honey...ONE FOOT IN THE GRAVE - Questo è

un album essenziale, dove si puòsentire Beck accompagnato solodalla sua chitarra o al massimo unabatteria scarna e un basso, suonatida amici. E così, seppur semplici, lecanzoni non nascondo la solita origi-nalità e inoltre mettono in rilievo i testisempre molto particolari. ...I wake upand look upon your painted eyelids,the world is your oyster and the trash-bags are your kids, the ceiling is invis-ible there's a bird sinking through thesky, and every hour that passes isteaching me how to cry... (PaintedEyelids) Anche questo pubblicato daun'etichetta indipendente: la K....She's the girl of my dreams, but itseems my dreams never cometrue... (oh, una canzone d'amore!).

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c i n eavvent ura

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Ricordandovi di spegnere il cellulare, v i auguriamo una buona v is ione

NNON CI STO CREDENDO, COS'È STATO?Sarà la poltrona che cigola?Oh mamma che puzza!

Questo tipo davanti a me ha scoreg-giato! Ha renzato! Ha lanciato labomba! Non è vero, non è vero!Cosa faccio? Urlo? Lo meno? Mam-ma che puzza! Aiutooo! Sono tuttasudata, possibile che non se ne ac-corga nessuno? Spettatori, massa disalme, che qui al cinema hanno unmotivo per spegnere ogni loro mec-canismo cerebrale! Mi alzo? Me nevado in un altro posto?� Cosa suc-cede? Non riesco ad alzarmi, la se-dia mi costringe, mi lega, mi obbligaal mio destino, ha preso vita e mi or-dina di non fuggire. Ah no, è solo unacicca attaccata al sedile, propriooggi che avevo messo il vestitino dilino! Perché? QUELLO CHE PIACE TANTO A MARCO, e hoanche dovuto litigarci per venire alcinema. "Ognuno ha bisogno dellasua libertà" gli ho detto "è tanto chenon esco con le mie amiche". "Si, tiamo tanto, ma tu non puoi venire:siamo tutte donne". E ora invece mimanca e le mie amiche�chi se nefrega! Penso solo a lui che è, triste, acasa e si guarda Paperissima. Là c'è un posto, ci vado! Va beh,sono a fianco a una fresca coppiet-ta che sembra non si siano mai ba-ciati in vita loro, della serie: si Bostik,infierite pure, lo so che sono sola qui,ma il fidanzato ce l'ho anch'io! Ognitanto, prendete pure fiato! Questa specie di pilastro che ho di-etro non potrebbe evitare di puntarele ginocchia contro il mio sedile?!Ora glielo dico. ALLORA, ALLA FINE LE MIE AMICHE NON SONO

VENUTE, il cinema era esaurito, ma io,orgogliosa, dopo quella litigata con

Marco, non potevo certo presentar-mi a casa subito; così mi sono infila-ta in una sala a caso. A proposito cos'è questo, un giallo?Un film d'orrore? Di sangue ce n'ètanto e dovunque; anche se la tipaqui vicino, di rosso, durante tutto ilfilm, non ha visto altro che la cami-cia del suo ragazzo. Ma mollatevi unattimo! È un'indecenza!Qualcosa di positivo c'è: sono al cin-ema, ora mi calmo e mi diverto! Brutta sottospecie di lampione ac-cartocciato contro il mio sedile! Si,sto dicendo a te qua dietro! Le levi ono, queste ginocchia! Adesso glielodico, adesso glielo dico! No devostare calma, mi sto godendo un belfilm. QUESTO PROFUMO L'HO GIÀ SENTITO�MAR-CO? «Mamma, mamma, andiamoa casa! Te l'ho detto che ho letto il li-bro! Che noia!�» Oh no, adesso lodice! Sì che lo dice! «�Si capiscesubito che l'assassino è il capo dellapolizia!». L'ha detto. Bene, ci sarà un intervallo! Se mi fu-mo un pacchetto di sigarette maga-ri mi calmo. Intervallooo! Al gabinetto? non ci provo neanche:tanto sarà occupato o guasto. Esat-to, è guasto! Oh no, ho lasciato lesigarette in sala! Possibile che nes-suno abbia una sigaretta? Ma ques-ta è una persecuzione! CI SONO LÀ, DIETRO LA TENDA, I DUE FIDANZATINI:mi sembra di riconoscere lui dallacamicia. Miracolo! Si sono staccati!Stanno anche fumando. In questecondizioni me ne frego della privacy,li interrompo. Una sigaretta potrebbesalvarmi la vita�Scusa, avresti una sigaret�Mar-cooo!

PAOLO MICHETTI

ppeerrcchhee�� vvaaii aall cciinneemmaa??ppeerrcchhee�� vvaaii aall cciinneemmaa??

· Perché lì i tuoi amici non possono parlare.· Perché se del film che hai visto ne ha parlato il Corriere Della Sera puoi sempre tirarefuori qualche battuta quando la conversazione langue.· Per le fighe (no, questa è una bugia, basta guardare Bay Watch: molte di più emolte più sode).· Perché se becchi il film giusto puoi entrare nella storia (e non importa se ti sei fattodue coglioni così a guardarti tre ore di Titanic, lo potrai raccontare ai tuoi nipoti).· Per sognare (nel senso: se sono due giorni che non dormi e il sedile è particolar-mente comodo, ti puoi fare tutto un sonno).· Per pensare che c'è gente che vive una vita migliore della tua (in questo caso,evitare Festen!).

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L a t e s t a f r a l e Nu v o l e !

NNEI NUMERI PRECEDENTI, IN QUESTA PAGINA

abbiamo trattato argomentilegati alla terra e all�acqua.

Questa volta parleremo degli sportconnessi con il terzo elemento natu-rale: l�aria. Il mito del volo è insito nel-l�uomo da sempre, è passione edesiderio struggente dai tempi diIcaro, che non ebbe molto succes-so, ma ispirò moltissimi avventurieri epionieri del volo, che sperimentaronoinnumerevoli tecniche per "librarsinell�aria come uccelli". La maggior parte di esse ebbero esi-ti disastrosi, qualcuna sopravviveancora.Ma cosa vuol dire, oggi, volare? Sicu-ramente è una necessità, per l'uo-mo, è il mezzo di trasporto più ve-loce, è business. Ma sicuramente haanche altri significati. Volare, ancoraoggi, può essere un sogno, può es-sere un hobby, può essere passione,contatto con la natura, può essereuno sport. Ed è proprio di questi a-spetti che vi vogliamo parlare. La tecnica di volo sportivo piùconosciuta è senz�altro il PARACADUTISMO Probabilmente è an-che lo sport che, nel suo genere, re-gala le emozioni più forti: ci si lanciada oltre 4000 metri, e l�impatto im-mediato toglie il respiro, regala unascarica di adrenalina paurosa. Poi, per circa un minuto, si è in cadu-ta libera, veloci come una fucilata (siviaggia a circa 200 km/h, il che vuoldire percorrere oltre 55 metri in unsecondo!), soli con se stessi, in un"bagno d�aria" travolgente... A quota

Play4Fun nell �ar ia

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1200 metribisogna aprire ilparacadute (eve lo con-sigliamo viva-mente, se nonvolete diventareuna frittella!). Perlanciarsi è ne-cessario ovvia-mente conse-guire il brevetto,ma è possibileprovare le stes-se emozioni insicurezza ancheeffettuando lanci "in tandem",ovvero assicurati con un�imbragaturaa un istruttore (state sicuri che anchein questo caso il tasso di adrenalinaandrà alle stelle). Intorno al paracadutismo sono nate,poi, recentemente, anche alcunevarianti estreme, come ad esempioil freestyle (che consiste in una sortadi danza a corpo libero in aria) e ilfreeriding, che ha mutuato la tavoladallo snowboard; il principio è un po�lo stesso, ma nel secondo caso leevoluzioni si eseguono con la tavolaai piedi, e le figure eseguite sono piùspettacolari...Evoluzione del paracadutismo, cheha preso però una strada parecchiodiversa, è il volo libero, meglioconosciuto come PARAPENDIO Nasce da un�idea di alcu-ni appassionati paracadutisti cherisalirono il pendio di una montagnautilizzando una calotta (paracadute)

tradi-zionale, cheha poi subito al-cune so-stanzialimodifiche tec-nologi-che chehanno aumentatodi mol-to il gradodi sicurezza e il di-vertimento, e oggiarriva a contarenumerosi appas-sionati. Dal puntodi vista tecnico, ledifferenze sonos o s t a n z i a l i : i n

questo caso non ci si lancia da unaereo in volo con il paracadute chiu-so, ma si corre lungo un pendio inmodo da far "prendere aria" alla velae quindi di spiegarla, e poi ci si stac-ca dal suolo sull'orlo di un dirupo,gettandosi letteralmente di sotto. Inoltre, mentre la calotta funziona sulprincipio della resistenza dell'aria,l' "ala", invece sfrutta il principio dellaportanza, e vola planando. In questo modo, è possibile percor-rere un certo spazio orizzontale, eriprendere quota, cosa che con-sente di volare nel vero senso dellaparola, e non semplicemente di pre-cipitare (in realtà, anche col para-cadute è possibile, sfruttando le cor-renti, riprendere quota, ma è più dif-ficile e meno diffuso). L' evoluzione del DELTAPLANO è un po�curiosa. Infatti, nasce nei primi annicinquanta come sorta di aquilone, eviene utilizzato inizialmente per studidi carattere scientifico. Solo più tardil�idea viene ripresa, e il deltaplanoviene adattato al trasporto di una odue persone (le quali immaginiamonon siano felicissime di aver scoper-to questo anedoto): in questo mododiventa ciò che è oggi: un�attivitàsportiva tra le più entusiasmanti. Per quanto riguarda il modo divolare, il deltaplano assomigliamolto al parapendio, per quanto al-l�apparenza siano due sport parec-chio diversi, e nonostante l'oggettotecnologico sia parecchio diffe-rente nei due casi.

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cifra richiesta è di solito compresa trai 15 e i 22 milioni. La seconda serie èmolto più diffusa, e i prezzi scen-dono: al massimo 16 milioni. La terzaserie convince poco dal punto divista estetico, ed è altrettanto diffusa,per cui con una decina di milioni sipuò trovare un 1600 in buone con-dizioni (più cara la 2000). Per quantoriguarda l�ultimo modello, il discorsoè un po� diverso: si tratta di unamacchina sostanzialmente moder-na (in molti casi dotata di catalizza-tore e airbag), spesso davvero in otti-mo stato, sia a livello di meccanicache per quanto riguarda la carrozze-ria (finalmente zincata); perciò lacifra richiesta è intorno ai venti mi-lioni. Per un mito, davvero pochi.

M.M - G.G.

il brivido del volo

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Infatti, anche col deltaplano ènecessario correre lungo un pendio,controvento (in modo che la vela sidistenda), e sfruttando le correnti as-censionali (sono correnti di aria cal-da che tendono a salire, in gergo siparla di "termiche"), è possibile an-che risalire e percorrere anchelunghe distanze in senso orizzontale.Infine, uno degli aspetti che preferi-amo di questi sport spettacolare èl�impatto, davvero minimo, che il vo-lo silenzioso ha sulla natura, cosache consente di sorvolare zone pro-tette dal punto di vista ambientale, equindi di godere di paesaggidavvero incontaminati, di immerger-si pienamente in territori selvaggi, go-dendo allo stesso tempo delleemozioni del volo.

MATTEO MARZOLIGIULIO GRAZIANI Soli con il sole in un lancio incredibilmente suggestivo

Alfa Spider: la passione su 4 ruoteLL ' ALFA SPIDER, MEGLIO CONOSCIUTA COME

Duetto, nasce nel 1966. La suastoria occupa ben trent�anni del nos-tro secolo, ma il suo mito dura anco-ra e durerà per molti anni a venire.Poche auto sono state prodotte percosì lungo tempo, senza subire mod-ifiche che ne stravolgano i concettidi base e lo spirito stesso. E ancorameno auto sportive, per le quali, sisa, l�innovazione tecnica è fonda-mentale. È stata prodotta in quattro serie e ladifferenza principale tra le varie ver-sioni risiede nella diversa forma dellacoda. La prima versione, prodottadal �66 al �69, è denominata osso diseppia, proprio per la forma caratter-istica della coda, sfuggente e ton-deggiante. Nella seconda serie (�69-�82), denominata coda tronca, ilposteriore è appunto tagliato di net-to. Per la terza serie, costruita tra l�83e il �90, alla coda viene aggiunta un�appendice aerodinamica di pla-stica nera, peraltro di dubbio gustoestetico. L�ultima versione è moltomoderna, ed esce di produzione nel1994 sostituita dalla Spider attuale(che però è totalmente diversa siadal punto di vista meccanico sia, so-prattutto, dal punto di vista estetico,e rappresenta un taglio netto colpassato e con la tradizione).

La coda perde lo spoiler e viene ri-modernata in modo estremamenteelegante. Dal punto di vista mecca-nico, le differenze tra i vari modellisono molte, e ovviamente le ultimeversioni sono state via via aggior-nate. C�è da dire però che già il pri-mo modello proponeva un cambiomeccanico a cinque rapporti e frenia disco sulle quattro ruote. Cam-biano le cilindrate: per le prime dueversioni i motori sono 1300, 1600 e1750 (nella seconda serie è poidisponibile anche un due litri), men-tre per le ultime due sono rigorosa-mente 1600 e 2000. Per quanto riguarda le quotazioni,esse sono legate a molteplici fattori.La prima versione è ovviamente lapiù rara e ricercata, per contro lameccanica non è modernissima: la

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Alcune immagini della vitafrenetica della Grande Melascattate da BarbaraBalzaretti, C 1999

U n g i o r n o n e l l a G

LLA PRIMA VOLTA CHE HO

messo piede nell�Isola(e sì, Manhattan è

un�isola, ma circondatada due fiumi, un po� diffi-cile da credere) è statocome vivere un sogno:Barbara in the WONDER-LAND!Non riuscivo a realizzareche tutto quello che avevovisto in televisione o al ci-nema era vero, non erafinzione. I grattacieli, lelunghissime e larghissimeFord molleggiate, le per-sone di tutti i colori e ditutte le dimensioni.

I MCDONALDS IN OGNI ANGOLO,i poliziotti con agganciatialla vita manganello, ra-diotrasmittente, block no-tes, pistola. Sì, tutto vero! Io piccola in una città peri-colosa, frenetica ed e-norme, ma che poi ti con-quista. È un ritmo incostante, mairipetitivo; è quasi impossi-bile da spiegare e locapisco bene ora che vivoqui da due anni. La città

sembra che ti dica �chi siferma è perduto�, tutto simuove e cambia alla ve-locità della luce, la gentecorre e non si ferma mai. Secondo me i New-yorkesi hanno paura di ri-lassarsi, hanno paura difermarsi a pensare, nonc'è posto e tempo per ipensieri: ecco perché allo-ra non ti stupi-sci più quan-do, in metropolitana, li veditutti con cuffie alle orec-chie o radio portatili!

PER GUSTARE LA METROPOLI

non c'è modo miglioreche camminare per leStreets e le interminabili Avenues di Manhattan,magari partendo daDowntown. Il ponte diBrooklyn, Wall Street, tem-pio dei �verdoni� (unicoposto in cui regna l'unifor-mità: solo �clerks� che in-dossano camicia bianca,cravatta e giacca scura).Per ritrovare un po� di co-lore basta dirigersi versoChinatown. Lontano dal-l'arteria principale - Canal

Oggi passeggiamo per New Yorkinsieme a Barbara, che da dueanni vive e lavora in questa immensa citta� multietnica. . .

�Capitolo 1: «Adorava New York, la idolatrava,smisuratamente, anzi no la mitizzava smisuratamente,per lui in qualunque stagione era ancora una città cheesisteva in bianco e nero� »No fammi cominciare da capo: «era troppo romanticoriguardo a Manhattan, come lo era riguardo a tutto ilresto, trovava vigore nel febbrile andirivieni della folla edel traffico, per lui New York significava belle donne, tipi ingamba, che appaiono rotti in qualsiasi...»No�no stantio, roba stantia, insomma dai impegnati unpochino, da capo�Capitolo 1: «era duro e romantico come la città�»No aspetta ci sono: «New York era la sua città e losarebbe sempre stata».(da "Manhattan", Usa 1979 di Woody Allen)

Barbara Balzaretti ©1999

Barbara Balzaretti ©1999

Barbara Balzaretti ©1999

lavorare e vivere in un f ilm !

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SSeemmaaff oorroobblluu

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a G r a n d e M e l astreet - si possono trovare piccoli ne-gozi che vendono spezie, te, prodot-ti caratteristici. Si incontrano gli an-ziani che non parlano inglese. Una raccomandazione: non chie-dete direzioni, vi perdereste ancoradi più, provare per credere. Nonchiedetele neanche nella vicina Lit-tle Italy, non solo cercano di parlarviin italiano, ma quando si rendonoconto che non capite quello chestanno cercando di dirvi, contestanola vostra conoscenza della linguamadre.

VOLETE ANCORA UN PO� PIÙ DI COLORE?East Village, cuore di pseudo-artisti un po� fuori di testa e molto strava-ganti (cultura dell�Europa orientale edell'India convivono). Soho e il WestVillage invece sono un po� più inter-nazionali: attori, musicisti, studenti, giapponesi ed europei (ci sono an-ch�io fra questi!) popolano le strettestradine che dall�Hudson River por-tano a Washington Square. E indovinate chi c�è a W.S.? Garibal-di! (la statua, intendo). Nessuno saperché e cosa vuole rappresentarelì, d�altra parte sono americani, nonchiedetevi mai �perché� a New York! Sempre per rimanere in argomentodi italiani a NY, una passeggiata perla 5th Avenue o per Madison Avenuee vi sembrerà di essere in Monte-napoleone, unica differenza, menosnob e tanti, tanti turisti (non solo giapponesi). Ebbene, ci sono più tricolori qui, incinquecento metri di strada, che intutta Italia! E un altro mega tricoloreè presente a Times Square, SbarroPizza! Oh yeah, pizza in ogni angoloe per tutti i gusti... e non fate i difficili,la pizza di New York è proprio buonae se sentite nostalgia di casa è sem-pre meglio che i finti ristoranti italiani!Personalmente non amo la 5th Ave-nue, soprattutto a Midtown dove tut-to brilla e sembra perfetto, dove tut-to sembra fatto a misura di miliar-dario, ma se la si percorre tutta, maproprio tutta, fino all'estremità norddell'isola, ad Harlem, si possonocogliere le tante contraddizioni diquesta città.

L'ARCHITETTURA È DIVERSA, QUI TUTTO È PIÙ

�piccolo�, non ci sono negozi egrattacieli luccicanti ma palazzi grigie fatiscenti, non ci sono turisti ma so-lo residenti locali. Tutto però dà l�im-pressione di essere più reale e auten-tico, forse perché la gente si fermaanche a parlarti per strada, ti dicedove puoi mangiare il miglior �pollofritto� di Harlem, dove si può a-scoltare jazz... The Lennox Lounge, unclub dove un gruppo di musicisti (etàmedia di 75/80 anni) si riunisce ognigiovedì sera per suonare puro jazz.�Take the A Train� e �Harlem SundayMorning� di Duke Ellington... Sembra quasi che il tempo si sia fermato. Moderna, frenetica, eppure romanti-ca, multirazziale e multiculturale.New York è unica, non c�è altro postoal mondo che ha così tante facce,ognuno trova quello che cerca, ognuno la vede come vuole. È questo che amo di NY, la diversità,la gente che riesce a mantenere lapropria identità, anche se immersain quello che per me è "l'ombelicodel mondo"!

BARBARA BALZARETTI

NNEELLLL''SS:: discoteca, bar,live music - Hip Hop,R&B, Rap. Il mio localepreferito. Gente di tuttii colori ma in maggio-ranza neri. È il localepiù famoso del genere e si fanno incontrimemorabili (Robert DeNiro, Mike Tyson, StevieWonder) specialmenteil giovedì sera.Tiratevi a lustro e gu-statevi lo spettacolo.

CCBBGGBB''SS:: Bar, live music.Locale storico dovehanno iniziato asuonare tutte le bandgrunge, rock e punk-rock più famose.

BBLLUUEE NNOOTTEE:: Bar, livemusic - Jazz e Blues.Tempio del jazz sia nelpassato che ora nelGreenwich Village.

LLEENNNNOOXX LLOOUUNNGGEE:: Bar,live music - Il Bluescome si suonava untempo ad Harlem.

LLIIFFEE:: Discoteca. È unodei locali più in. Musi-ca e gente di tutti i tipi.Il giovedì sera è DragQueen nite� travestitie non si danno ap-puntamento per unadelle notti più pazzedella settimana.

BBAABBYY JJUUPPIITTEERR:: Bar, livemusic - ogni sera ungenere diverso� il lo-cale si trova nel Lower East Side, zonache sta diventando inposto più cool di NY e sostituendo l'EastVillage; ristoranti, bar,cafes� chi più ne hapiù ne metta.

LLOOLLAA:: Bar, Live music,ristorante - Un altro deimiei locali preferiti� la cucina del Sud (pollofritto, patate, mac-cheroni&cheese�) è una delle miglioriche si possa trovare aNew York. Musica d'at-mosfera al bar�Great per incontri ro-mantici e non!!!

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