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NETWORK ITALIA ITALIANS IN INDOCHINA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 020 | 16 Febbraio 2011 Filename: [J-4.5.8.5-1.9.2.9-110216-Newsletter-020-AcA.doc] @ INTRODUZIONE Care amiche, cari amici, questo numero e’ dedicato alla piu’ classica delle arti figurative: la pittura . I maestri italiani hanno rappresentato le vette piu’ alte della storia dell’arte a livello mondiale. Vi parleremo di Michelangelo Merisi, detto CARAVAGGIO. La rubrica “Salvate la Tigre”, ci parlera’ di un imponente edificio nel cuore di HCMC: un complesso abbandonato, nel polo Scolastico Trường Sư Phm Mm Non, all’angolo tra Nguyen Huu Canh e Ton Duc Thang. Riparte il “Cinema PARADISO”. Il circolo ITALIA ha organizzato il terzo ciclo della rassegna cinematografica, che ha gia’ riscosso tanti consensi. Per ora sono in programmazione 4 films, i rimanenti 6 saranno annunciati a breve. La rubrica “TuttiFrutti” ci parlera’ del Professor Claudio DORDI , studioso di economia e diritto, uno dei piu’ fini conoscitori del Viet Nam. In copertina, un capolavoro dell’architettura contemporanea italiana: un Teatro galleggiante. In “Controcopertina” una foto di Carlo PIZZATO in Hoi An. Cari saluti, Amedeo Cilento commissionato dalla Biennale di Venezia all’architetto Aldo ROSSI, Vienne Costruito nel 1979 ed ancorato alla punta della Dogana di Venezia, come spazio scenico. venne trasportato via mare Nel 1980 a Dubrovnik e nel 2005 nel Porto Antico di Genova. Tutte le foto sono pubblicate sulla Newslletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org] Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor. Stampare su carta vuol dire tagliare alberi. Cercate di farne a meno. V I S I O N I Il Teatro Del Mondo, Teatro Galleggiante

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

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NEWSLETTER N. 020 | 16 Febbraio 2011

Filename: [J-4.5.8.5-1.9.2.9-110216-Newsletter-020-AcA.doc]

@ INTRODUZIONE

Care amiche, cari amici, questo numero e’ dedicato alla piu’ classica delle arti figurative: la pittura. I maestri italiani hanno rappresentato le vette piu’ alte della storia dell’arte a livello mondiale. Vi parleremo di Michelangelo Merisi, detto CARAVAGGIO.

La rubrica “Salvate la Tigre”, ci parlera’ di un imponente edificio nel cuore di HCMC: un complesso abbandonato, nel polo Scolastico Trường Sư Phạm Mầm Non, all’angolo tra Nguyen Huu Canh e Ton Duc Thang. Riparte il “Cinema PARADISO”. Il circolo ITALIA ha organizzato il terzo ciclo della rassegna cinematografica, che ha gia’ riscosso tanti consensi. Per ora sono in programmazione 4 films, i rimanenti 6 saranno annunciati a breve. La rubrica “TuttiFrutti” ci parlera’ del Professor Claudio DORDI, studioso di economia e diritto, uno dei piu’ fini conoscitori del Viet Nam. In copertina, un capolavoro dell’architettura contemporanea italiana: un Teatro galleggiante. In “Controcopertina” una foto di Carlo PIZZATO in Hoi An.

Cari saluti, Amedeo Cilento

commissionato dalla Biennale di Venezia all’architetto Aldo ROSSI, Vienne Costruito nel 1979 ed ancorato alla punta della Dogana di Venezia, come spazio scenico. venne trasportato via mare Nel 1980 a Dubrovnik e nel 2005 nel Porto Antico di Genova.

Tutte le foto sono pubblicate sulla Newslletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org]

Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor. Stampare su carta vuol dire tagliare alberi. Cercate di farne a meno.

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2 ORGANIZZAZIONE

Pescatrici in Mui Ne - 2010 PHOTO: Paolo DE PIAGGI [email protected]

10 REGOLE DI “NETIQUETTE”

1. L’accesso alla Newsletter del NETWORK ITALIA e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni. 2. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben

accetti. 3. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche, e tutte le tesi non

provate. 4. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del Viet Nam (ed ogni

bella foto). Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newslletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

5. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia. 6. I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento. 7. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun

contributo verra’ richiesto e verra’ pagato. 8. La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese. 9. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla

pubblicazione. <[email protected]>

INVIATECI I VOSTRI PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOVERLI E VEICOLARLI NELLA COMUNITA’ ITALIANA

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4 SVILUPPO

ATTIVITA’ 4.1 COSA QUANDO

CINEMA PARADISO, 3 Il Cinema Italiano... in Veranda / Terzo Ciclo

Da Mercoledi’ 23 Febbraio a Mercoledi’ 27 Aprile (una proiezione ogni 2 settimane)

OGGETTO COME

Rassegna di Film Italiani d’Autore, organizzata dal Circolo ITALIA.

Contributo volontario: Adulti: 50.000 VND (inclusa 1 bevanda analcolica) Studenti: ingresso libero (mostrare tessera) Consumazioni extra > Ristorante PENDOLASCO

DOVE CRONOGRAMMA

Veranda 2.do Piano c/o Ristorante Pendolasco Nguyen Hue 87 - HCMC.

Inizio Proiezione: 19:15 La proiezione avviene al coperto e si effettua con ogni tempo.

ORGANIZZAZIONE CONTATTI

[email protected] Dino BESATI, Amedeo CILENTO, Mattia MIANI, Tamara MIHALAP, Andrea PARODI, Marco SALADINI [email protected]

Data Regista Titolo Anno Sottotitoli

Mercoledi’ 23 Feb 2011 Paolo VIRZI’ La Prima Cosa Bella 2009 IT/EN

Mercoledi’ 9 Mar 2011 Giuseppe TORNATORE La leggenda del Pianista sull’Oceano 1998 IT/EN

Mercoledi’ 23 Mar 2011 Gabriele SALVATORES HAPPY FAMILY 2010 IT/EN

Mercoledi’ 6 Apr 2011 Marco RISI FORTAPASC 2009 IT/EN

Date Director title year Subtitle

Nota I rimanenti films del Terzo Ciclo sono in via di definizione

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5.8 S A L VA T E L A T I G R E | S A V E T H E T I G ER | H Ã Y CỨU LẤY L Ò A I HỔ

Date il vostro contributo per mettere in luce lo straordinario patrimonio naturalistico, artistico ed architettonico del Viet Nam ed aiutare a preservarlo. Se vedete una bella pagoda, una villa, un paesaggio e pensate valga la pena di proteggerli, scattate alcune foto ed inviatele, specificando la localizzazione. La newsletter verra’ spedita c/c anche all’ufficio UNESCO Viet Nam, mettendo in evidenza questa rubrica.

i n f o @ k a i z e n . e u . c o m

Edif icio Abbandonato, nel complesso Scolastico Trường Sư Phạm Mầm Non

4, Ton Duc Thang, Distretto 1, HCMC LOCALIZZAZIONE

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L’edificio, gia’ parte del Complesso dell’Arcivescovado, e’ oggi parte del complesso scolastico Trường Sư Phạm Mầm Non. Altri edifici del complesso sono in ottimo stato, mentre l’edificio in questione e’ in stato di semi-abbandono, con erbacce ed alberi che crescono sul tetto e sulla facciata. Non ci e’ dato di sapere l’epoca della costruzione, ma per analogia di stile, sappiate che l’adiacente Chiesa di Phaolo viene datata 1882. Report: Amedeo CILENTO

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Photo: Amedeo CILENTO

* Lunga vita alla tigre *

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7 INIZIATIVE CULTURALI

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Due iniziative: una personale di fotografia di Massimo CASAL e l’appuntamento con la Migliore Musica Italiana.

ATTIVITA’ 7.1 COSA QUANDO

LUCEAN LE STELLE... ALLA LUNA Mercoledi’ 16 Febbraio 2011. (in Programma: a meta’ mese / Mercoledi’)

OGGETTO COME

Concerto di Musica Lirica, Con Arie e duetti da Opere di Giacomo PUCCINI

Ingresso Gratuito

DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

Inizio Concerto: 20:30 Si consiglia di arrivare con buon anticipo

CHI CONTATTI

Organizzazione: Gino BENELLI Sponsors: ARISTON, Claudio DORDI, PIAGGIO, VIET-IT WINES

LUNA [email protected]

P R O G R A M M A 1. Puccini, Gianni Schicchi: O mio babbino caro

2. Puccini, La Tosca: E lucean le stelle

3. Puccini, Madame Butterfly: Un bel di vedremo

4. Puccini, La Boheme: Che gelida manina

5. Puccini, La Boheme: Si, mi chiamo Mimi’

6. Puccini, La Boheme: O soave fanciulla

INTERVALLO

7. Puccini, La Tosca: Vissi d’arte

8. Puccini, La Tosca: Recondita Armonia

9. Puccini, La Fanciulla del West: Ch’ella mi creda libero e lontano

10. Puccini, La Boheme: Quando m’en vo

11. Puccini, Turandot: Nessun Dorma

Musicisti:

Graham Sutcliffe: Direttore Vanh Khuyen: Soprano Viet Dung: Soprano Thanh Binh: Tenore Nguyen Vu: Tenore Dao Trong Tuyen: Pianoforte

Duo di Archi Orchestra Nazionale Vietnamita Opera e Ballo

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ATTIVITA’ 7.2 COSA QUANDO

GOODBYE... Da Giovedi’ 16 Dicembre, per tre mesi. OGGETTO COME

Personale di Fotografia di un Italian in partenza per altri lidi...

Ingresso Gratuito

DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

Inaugurazione: dalle ore 18.00 alle ore 20:00

CHI CONTATTI

LUNA [email protected] [email protected]

Mostra: Massimo CASAL, Organizzazione: Gino BENELLI

MAX CASAL [email protected]

A R T E * L U N A PERSONALE D I FOTOGRAF IA D I Mass imo CASAL

Inaugurazione della Mostra: 16 Dicembre 2010 18:00 ~ 20:00 p.m.

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6.5 PITTURA

Michelangelo Merisi, detto CARAVAGGIO

Ritratto del Caravaggio, opera del pittore

Ottavio Leoni, 1621 ca.

Caravaggio e’ stato uno dei piu’ grandi pittori di tutti i tempi. Famoso ed ammirato in vita, Caravaggio fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi alla sua morte, e solo all'inizio del XX secolo la sua importanza nello sviluppo dell'arte pittorica moderna fu universalmente riconosciuta. Ciò nonostante, la sua influenza sul nuovo Barocco - lo stile pittorico che emerse dalle rovine del Manierismo - fu profonda. Negli ultimi decenni la sua pittura ha visto un nuovo e straordinario interesse, con mostre in tutti i maggiori musei del mondo. Giulio Carlo Argan rileva che la pittura caravaggesca si distingue per un "realismo drammatico" e che il suo realismo non consiste nell'osservare e copiare la natura, ma nell'accettare la dura realtà dei fatti, nello sdegnare le convenzioni, nel dire tutta la verità, nell'assumere le massime responsabilità". La sua grandezza risiede anche nel rapporto tra spazio e tempo, seguendo in questo Giorgione, di cui fu ammiratore e studioso, fondendo naturalismo e mistica attraverso un uso mirabile della luce e la creazione di una tensione lirica, attraverso la sospensione dei soggetti nel tempo.

UNA VITA AVVENTUROSA

Giovinezza ed apprendistato - (1571 - 1594) Michelangelo Merisi detto il Caravaggio nacque a Milano nel 1571, dai genitori originari di Caravaggio, un piccolo centro del Bergamasco. Nel 1576 a causa della peste, la famiglia Merisi lascia Milano e si trasferisce a Caravaggio. Nel 1584 i Merisi tornano a Milano dove il tredicenne Michelangelo viene accolto nella bottega di Simone Peterzano, pittore di successo, tardomanierista di scuola veneta. L'apprendistato del giovane pittore si protrasse per circa quattro anni, durante i quali apprese la lezione dei maestri della scuola lombarda e veneta. Il 6 aprile 1588 scadeva il contratto con il suo maestro; il giovane pittore probabilmente in quegli anni abbandonò Milano per trasferirsi a Venezia, e conoscere da vicino l'opera dei grandi maestri del colore, Giorgione, Tiziano e Tintoretto. Nel 1592 Caravaggio si trasferisce a Roma e ha rapporti, più o meno fugaci, con diversi pittori locali. Prima presso un non meglio identificato pittore siciliano, autore di opere grossolane destinate alle fasce più modeste del mercato, poi ha un breve sodalizio con Antiveduto Gramatica e, infine, frequenta per alcuni mesi la bottega del Cavalier d'Arpino.

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I successi degli anni romani (1595 - 1606) L'amicizia con il cardinal Del Monte. Grazie a Prospero Orsi (meglio noto come Prosperino delle Grottesche), pittore con il quale strinse una forte amicizia, il Merisi nel 1595 conobbe il suo primo protettore: il cardinal Francesco Maria Del Monte, grandissimo uomo di cultura ed appassionato d'arte che, incantato dalla sua pittura, acquistò alcuni dei suoi quadri; il giovane lombardo entrò al suo servizio, rimanendovi per circa tre anni. Il Del Monte secondo il Bellori: «ridusse in buono stato Michele e lo sollevò dandogli luogo onorato in casa fra i gentiluomini». La fama dell'artista grazie al suo importante committente cominciò a decollare all'interno dei più importanti salotti dell'alta nobiltà romana. L'ambiente fu scosso dalla sua rivoluzionaria pittura che si pose immediatamente al centro di forti discussioni ed accese polemiche. Grazie alle commissioni e ai consigli dell'influente ed illuminato prelato, Caravaggio mutò il suo stile: abbandonando le tele di piccole dimensioni ed i singoli ritratti e cominciando a dedicarsi alla realizzazione di opere complesse con gruppi di più personaggi che interagiscono tra loro, descrivendo all'interno di un'ambientazione un episodio specifico. Uno dei primi lavori di questo periodo è il Riposo durante la fuga in Egitto. Nel giro di pochi anni la sua fama crebbe in maniera esponenziale, Caravaggio divenne un mito vivente per un'intera generazione di pittori che ne esaltavano lo stile e le tematiche.

I bari, 1594-1595 Fort Worth (Texas), Kimbell Art Museum

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Il Suonatore di Liuto, 1596 Hermitage (S. Pietroburgo, Federazione Russa)

Le prime commissioni importanti Nel 1599 Caravaggio, grazie all'aiuto del cardinal Francesco Maria Bourbon Del Monte, ricevette la prima commissione pubblica per due grandi tele da collocare all'interno della cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. I dipinti che Caravaggio doveva realizzare riguardavano degli episodi tratti dalla vita di san Matteo: la vocazione ed il martirio. In meno di un anno il pittore concluse le due opere, e tale fu il successo di questi due dipinti che Caravaggio ebbe immediatamente un altro importante incarico per la Chiesa di Santa Maria del Popolo. Per ordine del monsignor Tiberio Cerasi, che aveva acquistato una cappella della chiesa romana, gli vennero commissionati due dipinti: la Crocefissione di San Pietro e la Conversione di san Paolo. Contemporaneamente gli fu chiesta la realizzazione di una terza tela per la Chiesa di San Luigi dei Francesi: San Matteo e l'Angelo. Il pittore, nonostante conoscesse bene il gusto estetico dei suoi committenti, scelse dei soggetti popolari, che esprimessero in una dimensione reale e drammatica lo svolgersi degli eventi, rappresentando così i valori spirituali della corrente pauperista all'interno della Chiesa Cattolica. La prima versione del San Matteo e l'Angelo, distrutta in Germania durante la Seconda guerra mondiale, fu però rifiutata e poi sostituita con quella ancora in loco dipinta nel 1602. La stessa sorte toccò ai due quadri per la Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo, che dopo esser stati rifiutati vennero comprati dal cardinal Giacomo Sannesio. Il Marchese Giustiniani era un ricco banchiere genovese nell'orbita della corte pontificia - oltre che vicino di casa del cardinal Del Monte, visto che aveva sede in palazzo Giustiniani di Roma con il fratello cardinal Benedetto Giustiniani - e fu protettore di Caravaggio per molti anni; collezionò moltissime delle sue opere e contribuì moltissimo alla formazione culturale del pittore. In più di un'occasione, grazie alle sue ramificate influenze, riuscì a salvare l'artista dalle gravose questioni legali nelle quali era spesso implicato per colpa della sua indole aggressiva.

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I guai con la legge Durante il suo soggiorno presso Palazzo Madama, dimora del cardinal Del Monte, Merisi si rese protagonista di un episodio spiacevole il 28 novembre del 1600: malmenò e percosse con un bastone Girolamo Stampa da Montepulciano, un nobile che si trovava come ospite del prelato: ne conseguì una denuncia. In seguito gli episodi di risse, violenze e schiamazzi andarono via via aumentando; spesso il pittore venne arrestato e condotto presso le carceri di Tor di Nona. Non sarebbe comunque stato il primo guaio con la legge per il turbolento artista. Giovanni Pietro Bellori (uno dei suoi primi biografi) sostiene che, intorno al 1590-1592, Caravaggio - già distintosi per risse tra bande di giovinastri - avrebbe commesso un omicidio, a causa del quale era fuggito da Milano prima per Venezia (dove studiò la pittura locale, in particolar modo Giorgione), e poi per Roma. Il suo trasferimento nella Città Eterna non sarebbe stato, dunque, una meta prefissata, ma la conseguenza di una fuga. Nel 1602 dipinge La cattura di Cristo e Amor Vincit Omnia. Nel 1603 fu processato per la diffamazione di un altro pittore, Giovanni Baglione, che querelò sia Caravaggio sia i suoi seguaci Orazio Gentileschi e Onorio Longhi, colpevoli di aver scritto rime offensive nei suoi confronti. Grazie all'intervento dell'ambasciatore francese, Merisi, condannato al processo, venne liberato e trasferito agli arresti domiciliari, seppur per poco (in precedenza, aveva scontato già un mese di carcere a Tor di Nona). Tra il maggio e l'ottobre del 1604 il pittore fu arrestato varie volte per possesso d'armi abusivo e ingiurie alle guardie cittadine; inoltre, fu querelato da un garzone d'osteria per avergli tirato in faccia un piatto di carciofi. Nel 1605 fu costretto a scappare a Genova per circa tre settimane, dopo aver ferito gravemente un notaio, Mariano Pasqualone da Accumuli, a causa di una donna: Lena, l'amante di Caravaggio. L'intervento dei protettori dell'artista riuscì ad insabbiare l'accaduto anche se, al ritorno a Roma, il pittore venne querelato da Prudenzia Bruni, sua padrona di casa, per non aver pagato l'affitto; per ripicca, Merisi prese nottetempo a sassate la sua finestra, finendo nuovamente querelato. Nel novembre dello stesso anno, il pittore risulta degente per una ferita, che dice di essersi procurato da solo, cadendo sulla propria spada. Il fatto più grave però si svolse a Campo Marzio, la sera del 28 maggio 1606: a causa di una discussione causata da un fallo nel gioco della pallacorda, il pittore venne ferito e, a sua volta, ferì mortalmente il rivale, Ranuccio Tommasoni da Terni, con il quale aveva avuto già in precedenza delle discussioni, spesso sfociate in risse. Anche questa volta c'era di mezzo una donna, Fillide Melandroni, le cui grazie erano contese da entrambi. Probabilmente dietro l'assassinio di Ranuccio c'erano anche questioni economiche, forse qualche debito di gioco non pagato dal pittore, o addirittura politiche: la famiglia Tommasoni infatti era notoriamente filo-spagnola, mentre Michelangelo Merisi era un protetto dell'ambasciatore di Francia. Il verdetto del processo per il delitto di Campo Marzio fu severissimo: Caravaggio venne condannato alla decapitazione, che poteva esser eseguita da chiunque lo avesse riconosciuto per la strada. In seguito alla condanna, nei dipinti dell'artista lombardo cominciarono ossessivamente a comparire personaggi giustiziati con la testa mozzata, dove il suo macabro autoritratto prendeva spesso il posto del condannato.

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Vocazione di San Matteo, 1599-1600, chiesa di San Luigi dei francesi, Roma.

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La fuga da Roma La permanenza nella città eterna non era più possibile: ad aiutare Caravaggio a fuggire da Roma fu il principe Filippo I Colonna, che gli offrì asilo all'interno di uno dei suoi feudi laziali di Marino, Palestrina, Zagarolo e Paliano. Il nobile romano mise in atto una serie di depistaggi, grazie anche agli altri componenti della sua famiglia che testimoniarono la presenza del pittore in altre città italiane, facendo così perdere le tracce del famoso artista. Per i Colonna Caravaggio eseguì in quel periodo diversi dipinti, su tutti la Cena in Emmaus, nella splendida e scarna versione che oggi è a Brera. Il periodo napoletano Alla fine del 1606 Caravaggio giunse a Napoli, nei quartieri spagnoli, dove rimase per circa un anno. La fama del pittore nella città era ben nota a tutti. I Colonna lo raccomandarono ad un ramo collaterale della famiglia: i Carafa-Colonna, importanti membri dell'aristocrazia napoletana. Qui il Merisi visse un periodo felice e prolifico per quanto riguarda le commissioni: la più importante, ad opera di un mercante croato di Ragusa, Nicola Radulovic, fu la Madonna del Rosario; l'iconografia del dipinto venne impostata dal committente stesso che alla fine non acquistò più l'opera, che venne così modificata dal pittore e collocata all'interno della Cappella del Rosario nella chiesa dei domenicani. In tale periodo realizzò una delle sue opere più importanti, che si rivelerà cardine per la pittura in sud Italia e per la pittura italiana in genere, la cui composizione, rispetto alle pitture romane, è più drammatica e concitata, non esistendo più un fulcro centrale dell'azione. Questo sarà di grande stimolo per la pittura barocca partenopea successiva. L'opera in questione è: le Sette opere di Misericordia.

Narcisus, 1598-1599 Galleria Nazionale d'Arte Antica (Roma)

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Il soggiorno a Malta Nel 1607 Michelangelo Merisi parte per Malta, sempre per intercessione dei Colonna, qui entra in contatto con il Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni, Alof de Wignacourt, a cui il pittore fece anche un ritratto. Il suo obiettivo era diventare Cavaliere per ottenere l'immunità, in quanto su di lui pendeva ancora la condanna alla decapitazione. Il Caravaggio firma un documento dove dichiara che il suo luogo di nascita è proprio Caravaggio in provincia di Bergamo: "Carraca oppido vulgo de Caravagio in Longobardis natus". A rimettere in discussione il suo luogo d'origine, è stata recentemente presentata un'ulteriore attestazione, proveniente dalla scoperta di un documento nuovo; in esso si legge la dichiarazione resa a Roma da un garzone, Pietro Paolo Pellegrino mediolanensis, nel corso di un interrogatorio: «questo pittore Michelangelo... al parlare tengo sia milanese», ma poi specifica «mettete lombardo, per che lui parla alla lombarda». Pellegrino non riconobbe nella cadenza del pittore l'accento che gli era familiare, essendo lui stesso milanese per nascita. Nel 1608 Caravaggio dipinge la Decollazione di San Giovanni Battista, il suo quadro più grande per dimensioni, tuttora conservato nella Cattedrale di La Valletta. Dopo un anno di noviziato, il 14 luglio 1608 Caravaggio fu investito della carica di Cavaliere di grazia, di rango inferiore rispetto ai Cavalieri di giustizia di origine aristocratica. Anche qui ebbe dei problemi: fu arrestato per un duro litigio con un cavaliere del rango superiore e perché si venne a sapere che su di lui pendeva la condanna a morte. Venne rinchiuso nel carcere di Sant'Angelo a La Valletta, il 6 ottobre: riuscì incredibilmente ad evadere e a rifugiarsi in Sicilia a Siracusa. Il 6 dicembre i Cavalieri espulsero Caravaggio dall'Ordine con disonore: «Come membro fetido e putrido». Nella città siciliana si interessò molto all'archeologia studiando i reperti ellenistici e romani della città siciliana: durante una visita assieme allo storico Vincenzo Mirabella coniò il nome "Orecchio di Dionigi" per descrivere la Grotta delle Latomie. Durante questo soggiorno dipinse per la Chiesa di Santa Lucia una pala d'altare del Seppellimento di santa Lucia (la patrona della città siciliana) la cui ambientazione sembra proprio quella delle vicine grotte da lui tanto ammirate. Durante il suo tragitto, secondo molti critici e secondo lo scrittore Andrea Camilleri, si sarebbe fermato a Licata, dipingendo il S. Girolamo nella fossa dei leoni, dipinto che avrebbe creato il culto della festa del Venerdì santo nella località dell'agrigentino e il San Giacomo della misericordia presente nella omonima chiesa. A Messina dipinse la Resurrezione di Lazzaro, tetra incompiuta e cimiteriale rappresentazione, la cui parte centrale è occupata dal corpo spasmodicamente teso nel gesto del braccio verso la luce, e l'Adorazione dei pastori, umile, raccolta, essenziale, calma. Fece a Palermo per l'Oratorio della Compagnia di San Lorenzo una Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, ricordata da Giovan Pietro Bellori, di lì poi trafugata da Cosa nostra nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969.

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Il ritorno in Italia e la fine Alla fine dell'estate del 1609 Caravaggio tornò a Napoli. Il 24 ottobre, subi’ altri scontri con avversari e nemici. La fase creativa del suo secondo periodo napoletano è ricostruita dagli storici con molte congetture: dipinse sicuramente il Martirio di sant'Orsola per Marcantonio Doria (definito l' ultimo dipinto di Caravaggio, conservato a Palazzo Zevallos a Napoli), la Negazione di San Pietro, il San Giovanni Battista e il Davide con la testa di Golia conservati alla Galleria Borghese, San Giovanni Battista disteso (1610) Collezione Privata Monaco di Baviera . Ancora del periodo di Napoli sono da attribuire i due diversi quadri con medesimo soggetto: la Salomè con la testa del Battista esposto solo di recente in prestito alla National Gallery di Londra che il pittore avrebbe dovuto recapitare ai Cavalieri dell'Ordine, e la Salomè con la testa del Battista conservato a Madrid. Inoltre, il San Francesco che riceve le Stimmate, il San Francesco in meditazione e una Resurrezione (quest'ultima nota oggi attraverso una copia di Louis Finson ad Aix en Provence) andarono perduti durante il terremoto del 1805 col crollo della Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi (Napoli), per la quale erano stati dipinti. Da Roma gli fu inviata la notizia che Papa Paolo V stava preparando una revoca del bando. Caravaggio, da Napoli, si mise in viaggio con una feluca traghetto che settimanalmente faceva il tragitto: Napoli-Porto Ercole e ritorno. In preda alla febbre per infezioni intestinali, dopo quel lungo viaggio, il Caravaggio fu lasciato alle cure della locale Confraternita che il 18 luglio 1610 certificò la morte avvenuta nel loro ospedale. Il condono papale fu spedito qualche giorno dopo a Napoli, alla Marchesa Costanza che abitava a Cellammare, a Palazzo Carafa Colonna da dove il Caravaggio era segretamente partito.

Cena ad Emmaus, 1601-1602 National Gallery (London, UK)

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OPERE (in Ordine Cronologico)

Bacchino malato (1593 - 1594) - olio su tela - Galleria Borghese, Roma.

Fanciullo con canestro di frutta (1593 - 1594) - Galleria Borghese, Roma.

I bari (1594) - Kimbell Art Museum, Fort Worth.

San Francesco in estasi (1594 - 1595) - Wadsworth Atheneum, Hartford, Connecticut.

Maddalena penitente (1594 - 1595) - Galleria Doria Pamphilj, Roma.

Concerto (1595) - Metropolitan Museum of Art, New York.

Suonatore di liuto (1595 - 1596) - Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo.

Ragazzo morso da un ramarro (1595 - 1596) - Fondazione Longhi, Firenze.

Riposo durante la fuga in Egitto (1595 - 1596) - Galleria Doria-Pamphilj, Roma.

Buona ventura, (1593-1594) - Musei Capitolini, Roma.

Bacco (1596 - 1597) - Galleria degli Uffizi, Firenze.

Buona ventura (1596 - 1597) - Musée du Louvre, Paris.

Santa Caterina d'Alessandria (1597) - Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid.

Giove, Nettuno e Plutone (data incerta) - Soffitto del Casino dell'Aurore della ex Villa Boncompagni.

Canestra di frutta (1597 - 1598) - Pinacoteca Ambrosiana, Milano.

Davide e Golia (1597 - 1598) - Museo del Prado, Madrid.

Testa di Medusa (1598) - Galleria degli Uffizi, Firenze.

La vocazione dei santi Pietro e Andrea (1598) - Hampton Court Palace, Royal Gallery, Londra.

Giuditta e Oloferne (1599) - Palazzo Barberini, Roma.

Narciso (1599) - Palazzo Barberini, Roma.

Vocazione di San Matteo (1599 - 1600) - Cappella Contarelli, Chiesa S.Luigi dei Francesi, Roma.

Martirio di San Matteo (1600 - 1601) - Cappella Contarelli, Chiesa S.Luigi dei Francesi, Roma.

Conversione di San Paolo (1600) - collezione privata Odescalchi, Roma.

Conversione di San Paolo (1600 - 1601) - Cappella Cerasi, Chiesa S.Maria del Popolo, Roma.

Crocifissione di San Pietro (1600 - 1601) - Cappella Cerasi, Chiesa S.Maria del Popolo, Roma.

Incredulità di San Tommaso (1600 - 1601) - Bildergalerie, Potsdam.

Cena in Emmaus (1601) - National Gallery, Londra.

Sacrificio di Isacco (1602) - Collezione privata, Modena. (*)

San Matteo e l'angelo (1602) - Cappella Contarelli, Chiesa S.Luigi dei Francesi, Roma.

Cattura di Cristo (1602) - National Gallery of Ireland, Dublino.

Incoronazione di spine (1602-1603) - Galleria di Palazzo degli Alberti, Prato.

Amor Vincit Omnia (1602 - 1603) - olio su tela - Staatliche Museen, Berlino.

San Giovanni Battista (1602) - Pinacoteca Capitolina, Roma.

Deposizione (1602 - 1604) - Pinacoteca Vaticana, Roma.

Incoronazione di spine (1603) - Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Sacrificio di Isacco (1603 - 1604) - Galleria degli Uffizi, Firenze.

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Morte della Vergine (1604) - Museo del Louvre, Parigi.

Madonna dei Pellegrini (1604 - 1606) - Chiesa di S. Agostino, Roma.

San Gerolamo in meditazione (ca. 1605) - Monastero di Montserrat, presso Barcellona.

Madonna dei Palafrenieri (1605 - 1606) - Galleria Borghese, Roma.

San Francesco in meditazione (1605) - Chiesa di S.Pietro, Carpineto Romano, in deposito presso Galleria Nazionale d'Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma.

Sacra famiglia con San Giovanni Battista (1605 - 1606) - Coll.privata, Caracas, in deposito al Metropolitan Museum, New York.

San Gerolamo (1605 - 1606) - Galleria Borghese, Roma.

San Francesco in preghiera (1605 - 1606) - Museo Civico, Cremona.

Cena in Emmaus (1606) - Pinacoteca di Brera, Milano.

Madonna del Rosario (1607) - Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Davide con la testa di Golia (1607) - Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Sette opere di Misericordia (1607) - Pio Monte della Misericordia, Napoli.

Crocefissione di Sant'Andrea (1607) - Museum of Art, Cleveland.

Flagellazione di Cristo (1607) - Musée des Beaux Arts, Rouen.

Flagellazione di Cristo (1607 - 1608) - Museo di Capodimonte, Napoli.

Ritratto di Alof de Wignacourt (1608) - Museo del Louvre, Parigi.

Ritratto di fra Antonio Martelli, Cavaliere di Malta (1608 - 1609) - Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze.

Decollazione di San Giovanni Battista (1608) - Museo della Co-Cattedrale di S. Giovanni, La Valletta, Malta.

San Giovanni Battista disteso (Caravaggio) (1610) - Collezione Privata Monaco di Baviera .

San Girolamo scrivente (1608) - Museo della Co-Cattedrale di S.Giovanni, La Valletta, Malta

Amore dormiente (1608) - Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze.

Seppellimento di Santa Lucia (1608) - Chiesa di S. Lucia, in deposito presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa.

Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi (1609) - Trafugato dall'oratorio di San Lorenzo, Palermo.

Resurrezione di Lazzaro (1609) - Museo Nazionale, Messina.

Adorazione dei pastori (1609) - Museo Nazionale, Messina.

Salomè con la testa del Battista (1609) - Palazzo Reale, Madrid.

Annunciazione (1609-1610) - Musée des Beaux-Arts, Nancy.

Davide con la testa di Golia (1609 - 1610) - Galleria Borghese, Roma.

Negazione di San Pietro (1609 - 1610) - Metropolitan Museum, New York.

San Giovanni Battista (1609 - 1610) - Galleria Borghese, Roma.

Martirio di Sant'Orsola (1610) - Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano (sede museale di Banca Intesa Sanpaolo), Napoli.

Ciò che inizia con l'opera di Caravaggio è molto semplicemente la pittura moderna

André Berne-Joffroy “Le Dossier Caravage” 1959

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Morte della Vergine, 1601-1606, Museo del Louvre, Parigi.

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7.4 TUTTIFRUTTI... gli ITALIANS si raccontano In questo numero intervistiamo: Prof. Claudio DORDI

Grazie di avere accettato questa intervista. Chi e’ Claudio DORDI? Claudio Dordi, dottorato in diritto internazionale, nato nel 1967. Quando sei arrivato in Viet Nam e perche’? Nel 2005, per dirigere un progetto di cooperazione italiano che mirava a favorire l'ingresso del Vietnam nel WTO. Avevi vissuto e/o lavorato in altri paesi del Mondo? Ho insegnato, lavorato, fatto ricerca e consulenza in una decina di paesi (Stati Uniti, Nicaragua, Francia, Regno Unito, Svizzera, Germania, Cina, Brasile, Spagna, Belgio). Qual’e’ il tuo rapporto con la cultura del Viet Nam, sia in raffronto all’Italia, che con gli altri paesi in cui sei stato? Due le questioni più complicate: 1) Le difficoltà nel reperire dati, informazioni, notizie. 2) Il motto "Vietnam is different"; gli amici e colleghi Vietnamiti pensano spesso che il paese sia peculiare (un po' come noi italiani, del resto) e che le soluzioni normalmente adottate in altri paesi qui non possano funzionare. Se, da un lato, le due peculiarità rendono la vita più difficile, dall'altro ci costringono ad essere più bravi, a trovare soluzioni nuove e ad appronondire con ancor più serietà i problemi per soddisfare i nostri interlocutori: non è facile! In più, questioni che, spesso, sono per noi "ordinaria amministrazione" perché si fondano su presupposti che da noi sono condivisi e riconosciuti, qui non lo sono.

Claudio DORDI, foto dal Progetto: EU/VIET NAM MUTRAP III - 2009

L'esempio più semplice: qui non esiste quasi mai un responsabile di una decisione, o meglio, esiste ma lo è solo formalmente. Anche a livello politico o amministrativo, la decisione deve essere condivisa anche da alcune persone chiave per l'istituzione o per il responsabile o da persone che non potremmo mai immaginare che abbiano tale rilievo!

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... e nello specifico, qual’e’ il tuo rapporto con la cultura locale del lavoro? Io lavoro prevalentemente con funzionari del governo, economisti, giuristi e docenti universitari. A parte quanto ho segnalato sopra, non trovo grandi differenze con il nostro paese. Anche qui stabilire una relazione personale basata sulla fiducia e sulla stima reciproca è molto più importante che pretendere di basarsi sulla definizione preventiva di ruoli, mansioni, gerarchie, etc. Un aspetto trovo molto positivo: la credibilità professionale non dipende da meriti o dal buon nome acquisito altrove, ma si conquista dopo una sorta di "periodo di prova" nel quale bisogna dimostrare di essere in grado di lavorare nell'ambiente vietnamita. Quali sono le prossime sfide nell’economia e nel diritto, soprattutto commerciale, in Viet Nam. Quali le tue speranze e cosa ti auguri possa migliorare? Un paradosso: mi sorprendo come il paese, alla luce dell'incredibile dinamismo che si percepisce in qualsiasi luogo, cresca solo del 6-7% annuo. Mi aspetterei una crescita superiore, paragonabile a quella cinese. Probabilmente l'imbuto è rappresentato ancora dalla presenza importante dello Stato nell'economia. Beninteso: sappiamo bene che la presenza dello Stato nell'economia non è sempre negativa. E' negativa, tuttavia, quando i sistemi di reclutamento della classe dirigente non rispondono a criteri di meritocrazia ed efficienza, o quando le imprese statali ricevono favori (regolamentari, finanziari, etc.) rispetto alle imprese private (o altre distorsioni). I due elementi, oltre a deprimere la crescita attuale e futura, distorcono il mercato e demoralizzano il settore privato. E' una situazione che abbiamo vissuto (passato?) in Italia. In materia giuridica la sfida più importante riguarda non tanto l'approvazione di nuove norme, quanto l'effettiva applicazione delle stesse. Forse molti si sorprenderanno, ma questo dipende solo in minima parte dalla creazione di organi adeguati (magistratura, forze di polizia, agenzie statali, etc): è, invece, necessario e imprescindibile diffondere la cultura della legalità, della consapevolezza che il rispetto delle norme è fondamentale alla crescita di tutto il paese, del fatto che tutti i cittadini devono essere uguali ed avere gli stessi diritti, indipendentemente dal fatto di ricoprire ruoli pubblici particolari o provenire da famiglie abbienti. E' necessario far comprendere che gli arricchimenti selvaggi nel breve periodo, che gli affari "usa e getta", che i vantaggi economici ottenuti con la violazione delle norme non possono consentire una crescita stabile e costante, individuale e collettiva. E la cultura vietnamita (ed asiatica) si potrebbe ben prestare a diffondere l'esigenza del rispetto delle norme: basterebbe enfatizzare gli aspetti sociali negativi ("perdere la faccia") connessi alla violazione delle norme. Meccanismi di aggiustamento Istituzionale interno (“Capacity Building”). Vi sono molti progetti (UN, WB, etc.): Funzionano? Quanto? Quali nuovi progetti si dovrebbero creare?

Questo argomento meriterebbe un libro. Muovo dalla conclusione: i progetti internazionali normalmente funzionano. Il problema è giustificare la mia risposta: quali sono i criteri per valutare la bontà di un progetto? Mentre per i progetti infrastrutturali la risposta sembra più semplice (il ponte l'ho costruito?) per quelli di "capacity building" è più difficile. Qui mi piace fare una critica ai donatori, che hanno cercato di applicare ai progetti di sostegno istituzionale strumenti di misurazione propri delle imprese o dei progetti infrastrutturali. Esempio: quale impatto ha avuto un corso di formazione sull'importanza del diritto della concorrenza per le 50 persone in posizione di rilievo del governo? Il sistema di valutazione imporrebbe di trovare uno strumento per valutare l'impatto del corso: a mio modo di vedere, è impossibile.

L'importanza dei progetti che mirano a migliorare la capacità istituzionale dei paesi non possono essere misurati nel breve periodo: continuare, giornalmente, a diffondere informazioni corrette sulla mecessità di aprire i mercati, di introdurre regole per la tutela della concorrenza e della certezza del diritto non possono, ovviamente, essere misurate alla stregua di investimenti produttivi o miranti alla costruzione di opere infrastrutturali. I progetti hanno funzionato perchè, rispetto alla mia prima visita nel paese, sempre più persone nel governo e nella società civile sono convinte della necessità di introdurre le riforme, di continuare nel cammino intrapreso resistendo alle tentazioni e alle pressioni restauratrici.

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Sembra piu’ facile passare da essere un paese povero ad uno in via sviluppo, che fare il successivo salto nei paesi avanzati. Viene quasi da rivedere la storia Italiana e domandarsi come abbiamo fatto noi negli anni ’50 e ’60... Si tratta di una situazione naturale. Il superamento della soglia della povertà, seppur non semplice, è molto più semplice del passaggio a paese avanzato. In primo luogo, per una questione di numeri: passare da 200 a 1000 dollari di reddito pro-capite è evidentemente più semplice che arrivare a oltre 10000. Ma il punto è anche un altro: lo sviluppo economico, per consentire al paese di entrare fra i paesi più avanzati, deve essere sostenibile, nel senso che con lo sviluppo economico devono migliorare tutte le altre situazioni necessarie al consolidamento della situazione in vista della costruzione di nuova ricchezza. Si tratta delle infrastrutture, e non solo (anzi, queste sono la parte forse meno importante) quelle materiali. Si tratta di creare un sistema di regole condivise e accettate che consentano di far prevalere i migliori, in ogni settore (economico, sociale, culturale, politico). Il sistema di regole deve consentire a tutti di competere ad armi pari e tutelando alcuni imprescindibili valori di base: questo comprende anche l'attenzione per la tutela dell'ambiente, della salute, della sicurezza dei lavoratori e dei consumatori: si tratta di "beni pubblici" che non possono essere demandati al privato (e al mercato) e che richiedono la consapevolezza della popolazione. Del resto i 7 paesi più industrializzati ci insegnano che lo sviluppo economico è solo una parte del tutto. L'Italia è stata molto fortunata, perchè circondata da esempi straordinari di sistemi paese solidi, dotati di regole stabili e consolidate, come la Francia e il Regno Unito. Non è da trascurare, poi, il sostegno, non solo finanziario, degli Stati Uniti. Ma, soprattutto, l'Italia è inquadrata in quella straordinaria esperienza di integrazione che è l'Unione Europea (ai tempi Comunità Economica Europea). Gran parte della normativa economica la dobbiamo all'impulso, all'aiuto e anche alle "bacchettate" dell'UE, che ci ha costantemente spronato, aiutato e condotto verso obiettivi funzionali allo sviluppo sostenibile. Non dobbiamo trascurare, poi, l'importante influenza della filosofia calvinista, che ha permeato anche le persone alle nostre latitudini. Quali passioni coltivi in Viet Nam? Cosa ti piace e cosa non ti piace? Mi piace il senso di libertà che si prova in questo paese. All'arte preferisco la lettura di saggi storici e, ad essere sinceri, alla musica vietnamita preferisco ascoltare musica classica europea (Hendel, Verdi, Beethoven...) o i cantautori italiani. sono uomo di lago e apprezzo molto le zone più tranquille di West Lake, le pagode tranquille e il silenzio (!). Amo viaggiare per lavoro e rimanere in un luogo a sufficienza per capire più in profondità la cultura locale. Non amo fare il turista usa e getta: con internet oramai posso visitare qualsiasi città e entrare in molti musei! Se ho bisogno di delucidazioni, basta una ricerca su google! Amo lo sport, e la bicicletta in particolare. Sin da quando ero un ragazzo la bici mi permetteva di arrivare in luoghi che erano sconosciuti ai miei coetanei; la bicicletta ti consente di fare grandi distanze, di sentire gli odori e i profumi, il cambio della temperatura e di altitudine e ti costringe ad essere sostenibile, in tutti i sensi: se vai troppo lontano (=consumi tutta la benzina) non torni più a casa! E qui vengo alla cosa che fatico ad accettare in Vietnam: l'utilizzo irrefrenabile del clacson e la corsa dei vietnamiti all'automobile: peccato. Cosa fai in questo momento? Ora continuo a gestire il progetto dell'UE, oltre a studiare e pubblicare articoli utili a mantenere la posizione di ruolo all'università. Progetti per il futuro? A parte quelli professionali, dove è mia intenzione cercare di lavorare anche nel settore privato e prestare consulenze ai governi di altri paesi, c'è un grande sogno....Hanoi-Milano in bicicletta...ma sono 10000 km in linea d'aria, forse 15000 via strada. Alla media di 100 km al giorno sono 6 mesi...ho paura di non avere tanto tempo! Mi accontenterei di un tour sull'Himalaya in bici...chissà...

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CHI

Prof. Claudio DORDI Dottorato in diritto internazionale PROGETTO EU / VIET NAM MUTRAP III

CONTATTI E-Mail: [email protected]

Settembre 2009, in qualita’ di Donor (Privato)

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