Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ PER UNA RIAFFERMAZIONE DEI VALORI Programma di governo XVI Consiliatura Provincia di Latina

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Programma di Mandato XVI Consiliatura (2009-2014) - Provincia di Latina

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NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀPER UNA RIAFFERMAZIONE DEI VALORI

Programma di governoXVI Consiliatura

Provincia di Latina

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Nel segno della continuitàPer la riaffermazione dei valori

«Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfa-zione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL)

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle siga-rette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le pri-gioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.

Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rap-porti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta».

Dal discorso di Robert Kennedy il 18 marzo 1968, agli studenti della Università del Kansas, tre mesi prima di essere ucciso.

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Indice

PRESENTAZIONE

SUSSIDIARIETÀLa Provincia, un ente strategicoLa via per un rilancioIeri un’idea, oggi un obiettivo: una nuova RegioneL’anima della nostra Provincia

SOLIDARIETÀMobilità socialeBenessere socialeSicurezza socialeUna mano tesa alle diversitàLa lotta alle nuove povertàNel segno della CulturaLo sport in ogni ComunePolitiche giovanili

COMPETITIVITÀUna risposta alla crisiLa competitivitàAgricolturaZootecniaEconomia del MareUna vetrina sul mecato globale e spazio ai grandi eventiUn patrimonio turisticoEducare per crescereTerritorio provincialeViabilità provincialeAmbiente

CONCLUSIONI

__________________________________________3

__________________________________________13_______________________________15

_______________________________________23__________________24

________________________________30

____________________________________________41___________________________________________43

_________________________________________45__________________________________________49

_________________________________51___________________________________54

_____________________________________57____________________________________59

__________________________________________60

__________________________________________63_______________________________________64

___________________________________________69______________________________________________76

_______________________________________________82________________________________________83

_____________85______________________________________87

_______________________________________90_______________________________________104_______________________________________107

______________________________________________113

___________________________________________118

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Signori Consiglieri, signori Assessori e Cittadini della Provincia di Latina,

le iniziative di cambiamento e di innovazione nell’amministrazione pub-

blica hanno recentemente registrato un’accelerazione dovuta ai processi di

decentramento e di trasferimento di funzioni dallo Stato alle Regioni ed agli

Enti locali, cui si è aggiunta la rivoluzione federalista ed i nuovi sistemi di mo-

dernizzazione, tesi ad incrementare efficacia ed efficienza della P.A..

Indubbio il ruolo di assoluta primogenia degli enti locali, i quali vengono oggi

ad assumere la veste di protagonisti della promozione e dello sviluppo locale

e non più destinatari passivi di interventi e di iniziative decisi e gestiti, il più

delle volte, a livello centralistico.

Gli agenti del cambiamento sono chiamati ad interpretare un nuovo ruolo non

codificato che trova nel contesto socio-economico, il punto di riferimento per

l’individuazione di strategie idonee a rendere l’Ente locale capace di costruire

un sistema complesso che dia risposte a tutte le istanze ed alle sollecitazioni

che il territorio esprime.

Il consolidamento dello sviluppo richiede che alle competenze già statuite si

affianchino nuove funzioni accompagnate dalla capacità di cogliere le op-

portunità che il territorio presenta, valorizzando le risorse locali e creando le

condizioni interne per costruire un ambiente favorevole alla cooperazione.

Presentazione

Nuovo ruolo degli Enti locali nel contesto socio-econo-mico

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Tutto ciò premesso, non si può prescindere dall’idea che lo sviluppo locale

richieda la realizzazione di strategie improntate alla programmazione degli

interventi, all’utilizzazione sinergica delle risorse ed all’innovatività del-

le soluzioni.

Quanto descritto rappresenta il cammino tracciato insieme nella scorsa consi-

liatura e che oggi può contare sulla continuità di una progettualità seria ed un

rinnovato impegno da parte di questa Amministrazione: il perseguimento degli

obiettivi, invece, dipenderà dalla nostra capacità di amministrare le risorse ed

il cambiamento ancora in atto.

Il vento di crisi che sta ancora attraversando la economia mondiale, ci ha la-

sciato grandi ferite in termini occupazionali e di malessere sociale, ma non ha

fatto venir meno il convincimento che l’unica possibilità di modificare l’idea ed

il ruolo della Provincia nel contesto di queste dinamiche, risiede nella attuazio-

ne di una politica di sviluppo che parta da Noi, dai Cittadini prima di tutto,

che sappia dare la possibilità ai Comuni che rappresenta di agire attraverso

programmi e progetti che nascano, si sviluppino e si realizzino nello stesso

territorio e non cadano dall’alto, senza un minimo di partecipazione, concerta-

zione e soprattutto condivisione.

Questa la chiave di lettura della programmazione già messa in campo e che

ci ha dato oggi dei positivi risultati e che ci spinge a nuovi ambiziosi progetti,

quelli che con questo documento intendiamo illustrare e mettere in campo

attraverso interventi specifici, progetti, programmi a medio e lungo termine

che vedono protagonisti unitamente all’Ente Provincia i singoli Comuni del suo

territorio ed i suoi Cittadini.

Presentazione

Politiche di sviluppo che partano dai cittadini prima di tutto

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Appare evidente a tutti quanto non sia ipotizzabile che i Comuni della Provincia

di Latina, possano affrontare singolarmente la mole di funzioni che sono state

loro attribuite e, contemporaneamente programmare e gestire lo sviluppo del

proprio territorio.

Infatti, promuovere lo sviluppo non può prescindere da un accordo inteso a or-

ganizzare e sostenere un processo di crescita endogeno basato sulla valoriz-

zazione delle vocazioni e delle risorse locali, in grado di catalizzare lo sviluppo

locale stesso da parte degli attori più rappresentativi presenti sul territorio.

Lo sviluppo di un territorio dipende, quindi, moltissimo dalla capacità di un

contesto territoriale di fornire una serie di risposte rispetto ad esempio alla

mera disponibilità delle risorse naturali, dando nuova importanza alla capacità

di tutte le istituzioni coinvolte in questo processo e degli attori locali di con-

trollare l’ambiente economico e sociale, riducendo le diseconomie ambientali,

favorendo la ricerca e l’innovazione tecnologica, incrementando la formazione

professionale, le infrastrutture ed i servizi.

Tutto ciò deve avvenire in una logica di concertazione e condivisione attuabile

attraverso un dialogo tra i tre attori dello sviluppo locale ossia la Provincia i

suoi Comuni, le imprese e le parti sociali, realizzando attraverso nuove forme

di decentramento dei poteri e delle funzioni, il principio di sussidiarietà nella

sua doppia valenza verticale ed orizzontale, in base al quale la Provincia deve

poter svolgere le funzioni di propria competenza con l’obiettivo di soddisfa-

re la collettività e, laddove per un Comune non sia possibile intervenire per

carenza di risorse finanziarie o umane, intervenire come livello istituzionale

superiore. In ogni caso, l’attuazione del percorso di sviluppo non può non

tener conto di alcune modalità operative, quali la valorizzazione delle risorse

umane creando, così le cosiddette condizioni interne, l’individuazione delle

vocazioni territoriali, per usare al meglio i finanziamenti a loro disposizione,

la costituzione di un ambiente cosiddetto favorevole in grado di migliorare le

condizioni di vita e di creare vantaggi per l’impresa, la programmazione della

concertazione istituzionale ed infine la valorizzazione ed il potenziamento di

risorse locali culturali, artistiche e naturali.

A seguito delle numerose riforme che hanno interessato gli Enti Locali, pos-

siamo oggi contare su una autonomia che ne ridisegna ruoli e funzioni e ne

riconosce la piena responsabilità di segnare il proprio destino.

Presentazione

Sviluppo come processo di cambiamento sociale e culturale

Dialogo tra attori dello sviluppo locale

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Il Programma di questa Consiliatura nel raccogliere orgogliosamente quanto

già fatto nel trascorso quinquennio, disegna le sue politiche di settore su tre

assi principali, sui quali poggia le fondamenta e la sua ragion d’essere:

la Sussidiarietà ritenuto elemento essenziale per il ruolo della Provincia nella

governance del territorio e al rinnovato partenariato con i Comuni con i quali si

devono condividere azioni e programmi;

la Solidarietà indispensabile al fine di assicurare un equanime sviluppo so-

ciale ed economico al territorio ed oggi snodo imprescindibile attraverso il

quale governare la crisi in atto in vista di un suo imminente superamento;

la Competitività per disegnare il futuro, per essere pronti a nuove sfide, per

crescere insieme superando i confini locali ed esportare eccellenze, cogliere

le occasioni provenienti dal mondo globale, ripensare al territorio entro con-

testi più ampi.

Assi che interagiscono, che abbiamo immaginato come trasversali, a guidare

l’azione amministrativa, interagendo tra loro e spaziando lungo tutte le tema-

tiche di competenza provinciale.

Sussidiarietàelemento essenziale al ritrovato ruolo della Pro-vincia nella governance del territorio e al rinnovato par-tenariato con i Comuni con i quali si devono condividere azioni e programmi

Solidarietàindispensabile al fine di as-sicurare un equanime svi-luppo sociale ed economico al territorio ed oggi snodo imprescindibile attraverso il quale governare la crisi in atto in vista di un suo imminente superamento

Competitivitàper disegnare il futuro, per essere pronti a nuove sfide, per crescere insieme superando i confini locali ed esportare eccellenze, cogliere le occasioni pro-venienti dal mondo globale, ripensare al territorio entro contesti più ampi

Presentazione

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Non più principi inespressi ma linee di azioni chiare che permeano i progetti

e danno loro pregnanza.

Con l’auspicio di raccogliere la Vostra partecipazione e collaborazione l’occa-

sione è lieta per augurare a tutti Voi un Buon lavoro!

Presentazione

IMMIGRAZIONE

PRECARIATO

GIOVANI

SUSSIDIARIETÀ SOLIDARIETÀ COMPETITIVITÀ

AccoglienzaIntegrazione(Consulta per

l’immigrazione)

Azionidi supporto

(Angeli Custodi)

Formazioneprofessionale

(Orientamentoper gli stranieri)

Formazione giovanile(Campus dei mestieri)

Formazioneadulti

Riconversione(Progetto GO IN 3

Borse Lavoro)

Lotta alletossicodipendenze

Incentivi per contrastare il disagio

(Case famiglia, Comunità In Dialogo,

Casa Pound)

Misure socialiper supportare

la crisi(Fondo Sociale

Azzeramento COSAP)

SostegnoIntegrazione

Infracomunale(Sicurezza

sui luoghi di lavoro)

Collaborazionie intese tematiche

giovanili(Accordo Ufficio

Scolastico Provinciale lotta al al bullismo)

ESEMPIO DI TRASVERSALITÀ DELLE POLITICHE MESSE IN CAMPO

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SUSSIDIARIETÀLa Provincia, un ente strategicoLa via per un rilancioIeri un’idea, oggi un obiettivo: una nuova RegioneL’anima della nostra Provincia

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Il dibattito giuridico europeo, ma non solo ha, da qualche anno a questa parte,

riscoperto l’attualità di tale tema e, più in generale, ha evidenziato la modernità

di un concetto, quello di sussidiarietà tout court, nella sua duplice connotazione,

orizzontale e verticale, le cui origini si collocano agli albori del pensiero liberale

moderno. L’ordinamento italiano non è rimasto indifferente a tale dibattito, tanto

che la sussidiarietà orizzontale ha costituito la chiave di volta di alcuni recenti

provvedimenti normativi, che hanno impresso una forte accelerazione al processo

di implementazione del cosiddetto “decentramento polifunzionale”.

Con la novella dell’articolo 118 della Costituzione, introdotta dalla legge costituzio-

nale 3/2001, la sussidiarietà (orizzontale) ha trovato espresso riconoscimento nel-

la Carta Fondamentale, in realtà la dottrina più avveduta aveva da tempo ritenuto

di poterla collocare nell’ambito di applicazione dell’articolo 2 della Costituzione,

laddove afferma la centralità, nell’ambito dell’ordinamento giuridico, dell’individuo

e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità; ma si trattava comunque

di un riconoscimento solo implicito.

Il percorso evolutivo appena ricordato è, peraltro, ancora in fieri, dal momento

che dall’enunciazione di principio si è oggi chiamati a dare un riscontro pratico a

rafforzarne le fondamenta e la struttura, superando la formulazione timida e un po’

equivoca del testo costituzionale attualmente in vigore.

Quello di sussidiarietà è un concetto multiforme, ricco di importanti implicazioni

nell’ambito di molteplici settori e, più in generale, della società attrarverso il quale

possiamo e dobbiamo riconsiderare sotto nuova e più pregnante luce la valenza

della posizione dei soggetti coinvolti nell’azione amministrativa. Non v’è dubbio, in-

fatti, che lo specifico ruolo ordinamentale attribuito ai privati ed alle loro formazioni

sociali sul piano sostanziale riverberi i suoi effetti anche sul piano procedimentale

ed amministrativo. Così, per un verso, l’apporto dei cittadini nell’ambito del proce-

dimento andrà valorizzato non solo in termini di mera collaborazione nell’adozione

dei provvedimenti che incidano direttamente la loro sfera giuridica, ma anche ai

più generali fini della gestione stessa della funzione amministrativa per renderla

più adeguata rispetto agli interessi pubblici perseguiti.

La sussidiarietà accanto alla solidarietà come sentimenti sociali sarà una delle

rivoluzioni del terzo millennio ed in questo senso le parole ricordate di Kennedy

ancora incredibilmente attuali. È su quelle parole che la Provincia di Latina ha

articolato alcune misure strutturali a sostegno dello sviluppo dei Piccoli Comuni

attraverso le quali si è dato corpo al concetto di sussidiarietà rendendolo vivo. Un

quadro organico di coerenze e di strategie al quale riferire opere ed interventi di

Centralità, nell’ambito dell’ordinamento giuridico, dell’individuo e delle forma-zioni sociali ove si svolge la sua personalità

Sussidiarietà

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1�

carattere sovracomunale e determinanti per lo sviluppo. Strumenti utili a porre le

basi istituzionali, programmatiche e tecniche per mettere la Provincia di Latina in

grado di sostenere il ruolo di mediazione, contrattazione e di promozione, ma an-

che di partecipazione attiva nello sviluppo di iniziative di ampia scala, un processo

decisionale fondato sulla riflessione collettiva, sul senso e sull’oggetto dell’attività

di programmazione nel quale sono stati trasfusi i principi di sussidarietà, partenia-

riato, addizionalità, compatibilità, riconoscendo alle autonomie locali un ruolo di

partecipazione, ma anche di diretta responsabilità, alle scelte.

È utile pertanto sviluppare un’attività di confronto con le singole realtà ammini-

strative municipali, la cui autonomia di iniziativa tanto più sarà efficace quanto più

potrà contare su un’efficace coordinamento e supporto finanziario sovracomuna-

le, per costruire comunemente un orientamento specifico sull’insieme delle azio-

ni necessarie alla definizione dei programmi integrati per la Provincia, esaltando

così quell’assunzione di responsabilità e specifica vocazione dell’Ente Provin-

cia, come fondamentale riferimento e coordinamento della programmazione

dello sviluppo nel territorio provinciale.

È attraverso il coordinamento, la collaborazione, la sinergia, il dialogo con i 33

Comuni della Provincia che affermeremo la centralità di un modello di “governo a rete”; vogliamo infatti - partendo dai principi di solidarietà e sussidiarietà - costrui-

re un concreto governo di area vasta. In questa direzione si annovera con un certo

orgoglio il Fondo per lo sviluppo socio-economico dei Piccoli Comuni, una mi-

sura attraverso la quale la Provincia nel corso del primo quinquennio ha stanziato

milioni di euro per finanziare numerosi progetti di sviluppo e riqualificazione, dei

piccoli Comuni della Provincia, per sostenerne la crescita socio-economica.

Si tratta di una misura rivelatasi particolarmente efficace e giudicata di grande

utilità dai Comuni interessati (sino a 18.000 abitanti). La base dalla quale siamo

È utile pertanto sviluppare un’attività di confronto con le singole realtà ammini-strative municipali esaltan-do così quell’assunzione di responsabilità e specifica vocazione dell’Ente Pro-vincia come fondamentale riferimento e coordinamen-to della programmazione dello sviluppo nel territorio provinciale

Sussidiarietà

Economia sociale per il perseguimento del benessere comune

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partiti, e che muoverà anche l’attività in questa seconda consiliatura, è la circo-

stanza che abbiamo dato ai nostri interlocutori (i comuni) l’opportunità di indicare

le loro priorità e le loro esigenze limitandoci solamente a stabilire i principi e le

linee guida che hanno regolamentato il funzionamento del Fondo.

Il Fondo per la Progettualità, un fondo di rotazione, messo a disposizione dei

Comuni che hanno necessità di realizzare opere ed interventi ma che per l’esigui-

tà dei bilanci comunali non hanno risorse umane ed economiche sufficienti per

fronteggiare le spese connesse alla progettazione tecnica degli stessi. Attraverso

questo fondo ogni Comune può accedere ad un contributo proprio a copertura di

spese di progettazione che dovrà essere restituito alla Provincia nei 5 anni suc-

cessivi.

I Protocolli di intesa con i Comuni della Provincia sono stati uno strumento

decisivo per il consolidamento di quel rapporto tra Provincia e Comuni del territorio

che ha caratterizzato i cinque anni passati. I nostri comuni continueranno ad esse-

re tra gli interlocutori principali per il perseguimento di intenti comuni, attraverso lo

scambio di idee e buone pratiche, partecipazione e sostegno economico.

L’Accordo di Programma per le scuole della Provincia, in tema di formazione

scolastica merita certamente un cenno tale progetto che per i risultati ottenuti è

meritevole di una conferma per il futuro. Attraverso quest’accordo la Provincia di

Latina, in sinergia con l’USP (Ufficio Scolastico Provinciale), ha sostenuto mediante

appositi stanziamenti di bilancio, la realizzazione di numerosi progetti presso tutte

le scuole della Provincia di ogni ordine e grado, finalizzati ad implementare la

formazione tradizionale ma anche percorsi formativi innovativi, moderni e multi-

culturali.

Sussidiarietà

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1�

La Provincia, un ente strategico

Alla luce di quanto sinora si è fatto e quello che intende ancora farsi nei

prossimi cinque anni insieme, appare sin da subito chiaro il ruolo fon-

damentale di questa Provincia nel contesto delle prospettive istituzionali, a

fronte di una serie di prese di posizione che, specie negli ultimi tempi, vor-

rebbero mettere in discussione l’opportunità di mantenere in vita questo ente

territoriale, a detta di alcuni, una sorta di inutile carrozzone, troppo costoso,

senza un ruolo effettivo.

Non mancano, come noto, diverse proposte legislative volte addirittura a sop-

primere il riferimento alle province dal sistema istituzionale della Repubblica.

Rispetto a queste iniziative - a volte sbrigative e superficiali nell’approccio

a questa delicata questione di architettura istituzionale - si ritiene di dover

pervenire senza esitazione alcuna a conclusioni sostanzialmente opposte, sia

considerando i profili evolutivi dell’ente provincia nell’ordinamento italiano,

sia a maggior ragione nella prospettiva di una corretta attuazione del quadro

costituzionale contenuto nel nuovo Titolo V della Costituzione, che delinea una

sorta di via italiana al federalismo e crea i presupposti per una forte semplifi-

cazione istituzionale, imperniata sulla chiarificazione del ruolo essenzialmente

SUSSIDIARIETÀ

La via per un’affermazione concreta

Sussidiarietà

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1�

amministrativo di comuni e province (o città metropolitane) rispetto a quello

legislativo e programmatorio delle regioni, nell’ambito di una visione policen-

trica della Repubblica volta a valorizzare il più possibile le autonomie territo-

riali e la ratio della sussidiarietà.

Orbene, le funzioni delle province sono assai meno esili che in passato: anzi,

per molti versi questo ente territoriale è diventato lo snodo istituzionale indi-

spensabile soprattutto per i servizi locali a rete e per le funzioni di area vasta,

da abbinare a compiti di programmazione socio-economica e di pianificazione

territoriale e ambientale, che complessivamente qualificano la provincia come

un soggetto di specifica e necessaria valenza istituzionale.

Come già osservato, con la novella costituzionale del 2001 si è ulteriormente

rafforzato il quadro del policentrismo autonomistico già sancito nel 1948 su

tre livelli istituzionali. In questo contesto la provincia ha avuto un ulteriore

esplicito riconoscimento di pari dignità istituzionale rispetto ai comuni e alle

regioni, che rappresentano - insieme allo Stato - gli altri elementi costitu-

tivi della Repubblica. A ben vedere questa articolazione del sistema su tre

livelli corrisponde certamente ad una tendenza presente nella quasi totalità

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

Sussidiarietà

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1�

dei paesi appartenenti all’unione Europea, soprattutto di quelli di dimensione

territoriale e demografica simile o analoga a quella dell’Italia.

Con riferimento specifico alla provincia, va rilevato quindi che si tratta di un

ente necessario su tutto il territorio nazionale - salvo la variante delle città me-

tropolitane nelle aree a forte conurbazione (inizialmente non a caso denomi-

nate province metropolitane) - con una propria autonomia politica normativa,

amministrativa e finanziaria, in grado quindi di realizzare un effettivo governo

locale rappresentativo della comunità provinciale.

Un primo punto di forza a sostegno della necessarietà dell’ente provincia risie-

de nella sua configurazione come comunità territoriale: il che rappresenta un

dato oggettivo legato ad un substrato socio-politico di appartenenza collettiva

unitaria, con una precisa identità.

Si tratta di un dato da riconoscere in base anzitutto al principio fondamenta-

le dell’art.5 della Costituzione, evitando nel contempo due rischi: da un lato,

derive di stampo localistico, che la provincia nel rivestito ruolo deve poter

contenere, ponendovi un giusto freno, e frutto nel recente passato di taluni

opinabili fenomeni di proliferazione di nuove province, ma dall’altro, anche

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

Sussidiarietà

Articolo 3 della Costitu-zione Italiana È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazio-ne politica, economica e sociale del Paese.

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ipotesi di cosiddetta razionalizzazione dei territori provinciali, che secondo ta-

lune prospettive di ingegneria istituzionale dovrebbero essere tutti ripensati in

base a criteri “ottimali” di dimensionamento.

Un secondo punto concerne le funzioni della provincia, per le quali deve valere

- analogamente ai Comuni - la distinzione costituzionale fra quelle fonda-

mentali, quelle proprie, quelle ulteriormente attribuite dal legislatore statale o

regionale, ferma restando la possibilità di autoassunzione di funzioni “libere”,

ossia non istituzionalmente attribuite ad altro soggetto del sistema.

È indispensabile finalmente puntualizzare sul piano legislativo anche le fun-

zioni provinciali, in una chiave di forte potenziamento coerente con i principi

costituzionali sanciti nell’art.118, riconoscendo anzitutto le funzioni fonda-

mentali di area vasta, ad opera del legislatore statale.

Si deve poi anche aggiungere che la definizione delle funzioni provinciali come

funzioni imprescindibili di area vasta deve concorrere in modo determinante

a razionalizzare e semplificare l’assetto delle funzioni amministrative locali

nel sistema, ancorando effettivamente a livello provinciale tutte quelle non di

carattere comunale, in modo tale da spostare a livello provinciale gran parte

delle funzioni amministrative attualmente allocate (impropriamente) a livello

regionale, in sintonia con quanto previsto dal principio dell’art. 118 Cost. in

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

Sussidiarietà

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tal modo verrebbe, da un lato, valorizzato il ruolo essenzialmente legislativo

e programmatorio della regione, che risulta particolarmente rafforzato dopo

la riforma dell’art. 117 Cost., mentre l’amministrazione operativa verrebbe

spostata sui due enti locali territoriali, dall’altro verrebbe stabilito il necessario

presupposto per poter procedere ad un drastico ridimensionamento, se non

alla soppressione, di gran parte dei soggetti settoriali dipendenti o strumen-

tali delle regioni e degli enti locali, che attualmente complicano, e non poco,

il quadro istituzionale (e i costi) dei soggetti che svolgono funzioni a vario

titolo loro affidate dagli enti territoriali. Tutto ciò con evidente possibile sem-

plificazione istituzionale e eliminazione di duplicazioni di competenze, uffici e

apparati.

Altro elemento essenziale del riassetto da operare in attuazione del Titolo V è

rappresentato dalla connessione tra la riallocazione delle funzioni e la dota-

zione di risorse di cui gli enti autonomi, e specificatamente le province, devo-

no poter godere per poter esercitare integralmente le funzioni loro attribuite,

come prevede la norma chiave del quarto comma dell’art. 119 Cost.

Su questa base si dovrebbe finalmente realizzare il principio costituzionale

dell’autonomia finanziaria di ciascun soggetto territoriale del sistema, fon-

data su risorse proprie, compartecipazioni ed eventuali riequilibri perequativi,

Il gonfalone della Provincia insignito di Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente Ciampi

Sussidiarietà

Cessione di sovranità finanziaria tra enti

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secondo una logica che la recente legge delega sul federalismo fiscale n.42/09

sembra avere, almeno in parte, accolto concretamente, tra l’altro abbinando

i criteri per l’attuazione dell’art. 119 con una definizione delle funzioni fonda-

mentali degli enti locali e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i

diritti civili e sociali.

Ulteriore elemento da sottolineare, sempre stante il quadro costituzionale vi-

gente, riguarda la necessità di configurare gli organi di governo della provincia

come direttamente rappresentativi della comunità locale, e quindi non organi

di secondo grado, come invece si è da taluno ipotizzato, immaginando di far

gestire la provincia da organi designati dai consigli comunali o dai sindaci dei

comuni ricompresi.

In realtà, la provincia non può essere configurata sulla base di una sorta di

modello associativo dei comuni, ma come un vero e proprio ente autonomo di

governo della comunità provinciale, in grado di effettuare scelte politico-am-

ministrative legate realmente ad una visione unitaria del territorio provinciale,

e non frutto di mere mediazioni tra i (sindaci dei) comuni ricompresi nella

provincia.

PROVINCIA DI LATINA - Ingresso della sede di via Costa, 1

È necessario configurare gli organi di governo della provincia come diretta-mente rappresentativi della comunità locale

Sussidiarietà

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La via per un rilancio

Da quanto si è pur in estrema sintesi, delineato scaturisce, in sostanza, il

volto di una nuova Provincia non certo caratterizzata da un ruolo e una

fisionomia marginale nel riassetto dei sistema istituzionale della Repubblica,

ma piuttosto necessaria regista dello sviluppo locale e dei servizi a rete, non-

ché perno essenziale di una prospettiva di possibile semplificazione istituzio-

nale e di potenziamento complessivo dell’amministrazione locale, in sintonia

con i principi costituzionali che debbono essere applicati per la riallocazione

delle funzioni del sistema amministrativo del nostro Paese.

Quindi, una Provincia da qualificare come ente strategico per la definizione e

attuazione di politiche locali riguardanti la sostenibilità dello sviluppo socio-

economico, riassetto territoriale e le infrastrutture, la mobilità e il raccordo tra

lavoro e formazione, con un ruolo istituzionale non surrogabile in campi deci-

sivi per assicurare effettività ai principi costituzionali sull’autonomia locale.

A voler a questo punto tirare le fila delle riflessioni svolte sulle esigenze e

prospettive di valorizzazione della nuova Provincia per dare effettività al dise-

gno costituzionale, è ovviamente da sottolineare come sia indispensabile una

linea di coerenza nell’elaborazione di scelte istituzionali che sono destinate ad

avere una portata generale e una tenuta di sistema, al di là delle contingenti

maggioranze politiche.

È necessario dunque puntare sulla specializzazione delle funzioni da allocare

presso le comunità più prossime al cittadino, individuando la Provincia come

protagonista della filiera e non invece organismo di secondo grado alla stregua

della Conferenza dei Sindaci, magari per rivendicare a livello provinciale più

un primato dei soggetti economici locali che di quelli politici, rappresentativi

dell’intera collettività locale interessata affinchè si possa valorizzare “effetti-

vamente” l’autonomia locale, rompendo il vecchio schema gerarchico delle

istituzioni territoriali statocentrica o regionocentrica, frutto di una cultura della

dipendenza nei rapporti tra i vari livelli istituzionali che è fra l’altro, in netto

contrasto con l’impostazione policentrica del nuovo art. 114 Cost.

Una Provincia regista dello sviluppo locale e dei servizi a rete nonché perno essenziale di una prospettiva di possibile semplificazione istituzionale e di potenziamento complessivo dell’amministrazione locale, in sintonia con i principi costi-tuzionali che debbono essere applicati per la riallocazione delle funzioni del sistema am-ministrativo del nostro Paese

Sussidiarietà

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Insieme per costruire dal basso un futuro comune

Di qui la necessità, oltre che di accelerare una coerente attuazione del di-

segno costituzionale volto a rafforzare le responsabilità autonome delle col-

lettività comunali e provinciali, di accompagnare la riforma con percorsi di

adeguamento culturale e formativo che debbono concorrere a realizzare un

obiettivo così impegnativo, sia stimolando una corretta impostazione del pro-

cesso riformatore a livello legislativo, sia essendo in grado di concretare sul

piano amministrativo e normativo locale percorsi di autoriforma che siano

espressione di un’autonomia praticata, e non solo rivendicata.

Ieri un’idea, oggi un obiettivo: una nuova Regione

Accompagnare la riforma con percorsi di adegua-mento culturale e formativo che debbono concorrere a realizzare un obiettivo così impegnativo, sia stimolando una corretta impostazione del processo riformatore a livello legislativo, sia essen-do in grado di concretare sul piano amministrativo e normativo locale percorsi di autoriforma che siano espressione di un’autono-mia praticata, e non solo rivendicata

L’idea secondo la quale il modo migliore di rendere “uno” un paese diviso è

quello di riconoscerne le diversità, rappresenta la sintesi dal quale prende

le mosse, trae legittimazione ed assume sostanza il progetto “Per la costitu-

zione di una Nuova Regione” in luogo dell’unica ed ormai non più rispondente

Regione Lazio: un variegato mondo di realtà diverse fatte da un lato, dalla

metropoli romana con i problemi e le complicazioni di una grande città, alle

prese con grandi numeri, grandi progetti, aspettative ed futuro sicuro; dall’al-

tra parte, i comuni della provincia romana, comuni di confine e capoluoghi

di provincia, capofila di 257 municipi, che seppur segnati nell’attuale fase di

sviluppo economico da una forte difficoltà di competere nel mondo dei siste-

Articolo 2 della Costitu-zione Italiana La Repubblica ricono-sce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiedell’adempimento dei doveri inderogabili di soli-darietà politica, economica e sociale.

REGIONE DELLE PROVINCE

Sussidiarietà

Page 25: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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REGIONE DELLE PROVINCE - Ipotesi grafica della nuova regione

DOVE CRESCE IL VALORE PER GLI INTERESSI COMUNI

La costituzione e le leggi vi accordano dei diritti, sappiateli esigere.Esigete i vostri diritti sempre con fermezza, con dignità.Chiedeteli, esigeteli senza piegare la schiena, senza abbassarvi al più forte, al più potente, al politico di turno.Basta con la cultura della quiescenza.Oggi ci vuole la cultura della ribellione, della consapevolez-za, della partecipazione,della solidarietà, della resi-stenza.

Antonino Caponnetto

mi produttivi, rappresentano piccole comunità locali, che fanno del Lazio una

“Regione dei campanili”, rappresentando un vero e proprio serbatoio di eccel-

lenza ed un punto di forza della strategia fondata sullo sviluppo della qualità.

È da questo scenario che sale la pretesa autonomistica, certamente di rottura,

che molti dei territori delle Province laziali avanzano nei confronti della supre-

mazia dell’ambito romano, che non nasce dalla voglia di un secessionismo

sterile fine a se stesso e pretestuoso, ma dalla profonda convinzione che un

unione forzata come quella che tiene salde, nei confini laziali, le Province di

Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo ed i tanti piccoli comuni dell’area romana e la

Capitale, non sia più in grado di garantire alcun futuro ai cittadini ivi stanziati.

La garanzia di libertà conferita alle diverse collettività territoriali nel perse-

guimento e nella gestione di interessi locali, mediante il riconoscimento

di una posizione di autonomia in favore dei rispettivi enti esponenziali, È UN

DIRITTO RICONOSCIUTO E TUTELABILE.

Sussidiarietà

Page 26: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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UNA CULTURA CHE NON SI ARRENDE

I Governi che si sono succeduti nell’amministrazione della Regione Lazio, a

prescindere dalla loro interpretazione politica, hanno disatteso questi capisal-

di costituzionali, negando ai tanti territori, fuori dall’area romana AUTOREGO-

LAMENTAZIONE, AUTONOMIA, RISPETTO E PARI DIGNITÀ.

Il principio autonomistico non deve consistere solo in una risoluzione di intenti,

ma deve essere elevato a principio fondamentale dell’ordinamento, che deve

riconoscere e promuovere le autonomie ed il decentramento, adeguando la

sua legislazione a tali principi e metodi. Le differenze che da tempo hanno te-

nuto insieme le Province del Lazio quali Latina, Rieti, Viterbo e Frosinone sono

divenute oggi tanto più evidenti quanto deflagranti, sino a che “L’UNO” non è

più in grado di garantire pari dignità ed adeguata rappresentatività agli enti

esponenziali che all’interno di confini, predefiniti ed imposti, amministrano la

loro quotidianità. La proclamazione dunque di maggiore autonomia e dignità

nelle forme consentite, rappresenta una richiesta condivisibile, in quanto co-

stituisce per i cittadini a cui queste Province, danno voce garanzia di demo-

crazia e di libertà. Una autonomia che va intesa non soltanto come un fine,

ma anche e soprattutto come un mezzo per riconoscere il valore delle singole

persone ed assicurare la loro realizzazione attraverso la partecipazione alla

vita sociale. Nell’idea di autonomia, quella autonomia che questo progetto

tende a realizzare, vi è sempre un principio di autogoverno sociale che motiva

la costituzione di questa nuova Regione in quanto necessaria a vivificare la

partecipazione sociale, a rendere effettiva, cioè, la libertà dei singoli e dei

gruppi sociali, come presenza attiva nella gestione di amministrazioni comuni,

che all’interno dei confini laziali non è più realizzabile.

La carta costituzionale ci abilita alla realizzazione di una maggiore autonomia e rispetto in quanto l’ordine ivi definito non fotografa un momento fisso ed immobile, descrivi-bile come una cosa ordinata staticamente, ma disegna un sistema dinamico dove tutto può cambiare di significato nel momento in cui l’ordinamento si apre a nuovi valori, a nuove esperienze,raccogliendo le istanze e quelle differenzia-zioni che fanno sopravvivere l’unitarietà del paese.

Quel che rende necessaria la istituzione di una nuova Regione è la oppor-

tunità di sostanziare l’autonomia di cui questi territori hanno bisogno,

attraverso il riconoscimento della potestà di produrre norme giuridiche che,

con lo stesso valore ed efficacia di quelle emanate dallo Stato, contribuiscono

a costituire un ordinamento proprio dell’ente che le produce, dirette, pensate

ed indirizzate al territorio che le invoca in quanto espressione prima di autogo-

verno. Solo attraverso la istituzione di una regione nuova è possibile garantire

Sussidiarietà

Page 27: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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ROMA - Veduta della città

E’ giunto il momento di intra-prendere un percorso per con-vincere gli indecisi, far venire dubbi ai convinti ed estendere un idea, farla crescere, alimen-tarla con le aspettative di tutti, con la partecipazione di chi vuole, pretende ed chiede un futuro possibile.

ai territori laziali i caratteri dell’autonomia, dell’autarchia, del decentramento

istituzionale amministrativo, del semplice decentramento territoriale e soprat-

tutto della capacità di porre norme giuridiche, esplicando una propria azione

politica. Quell’azione politica che promana oggi la Regione Lazio, ma che non

rispecchia più i voleri di territori troppo lontani a Roma, che non rappresenta

più né storicamente, né socialmente, né tantomeno economicamente quelle

popolazioni troppo lontane dal pensiero cosmopolita e dalla interattività glo-

bale che caratterizza Roma ed il suo hinterland. Non una critica questa, ma

solo una presa di coscienza che muove dal dato fattuale, che stigmatizza

una distanza di vedute e di fondo che priva i territori delle Province laziali di

adeguata rappresentatività e potere di darsi una regolamentazione che tenga

conto di necessità ed di esigenze proprie. Oltrechè alla impossibilità di auto-

regolamentarsi, la spinta che carica l’istanza di istituire una nuova Regione

è la carenza sempre più estesa della rappresentatività, che dovrebbe assi-

curare una reale corrispondenza tra la volontà normativa propugnata dalla

Regione e gli interessi sostanziali della comunità stessa. Essa si concretizza

nella elezione diretta degli organi dell’ente da parte della comunità territoriale

di riferimento, “autonomia organizzatoria”, per cui il suo indirizzo politico-

amministrativo dovrebbe derivare dalla intera comunità, e non da una sola

parte ancorché quest’ultima sia essa a conti fatti la maggioranza della propria

comunità. La Regione è un ente autonomo non per il fatto che sia elevata a

Sussidiarietà

Page 28: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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UN REGIONALISMO SOSTENIBILE

persona giuridica, ma solo quando in questa persona giuridica sia organizzata

in maniera autonoma e libera la vita locale, e vi sia autogoverno dei governati

e la volontà e l’azione di questo ente sia rispondente ai principi e alle direttive

prevalenti tra gli uomini che vivono su quel territorio. Lo spirito dunque che

anima questa proposta è dato dalla consapevolezza che principi come quelli

costituzionalmente garantiti siano venuti meno o comunque si siano grave-

mente affievoliti sotto la spinta di interessi, pure validi e legittimi, che non

possono più essere condivisi da comunità troppo diverse, troppo lontane per

spirito, potenzialità, risorse e aspettative.

La libertà come tutti i beni della vita, come tutti i valori, non è qualcosa che si può conquistare una volta per sempre, ma necessita un lavorio costante, di cure ed attenzione, di conservazio-ne attraverso lo sforzo di ogni giorno e partecipazio-ne di tutti.

Si guarda alla costituzione di un Regionalismo sostenibile quale riferimento

per gruppi territoriali ossia come struttura che esprime interessi di popo-

lazioni stanziate sul territorio.

Si vuole disegnare un nuovo soggetto attributario della funzione di indirizzo

politico ove vi ritroviamo in nuce il concetto di potere governativo e, a risalire,

l’elemento fondante della funzione di governo: il potere di autoregolamentarsi,

il potere di rappresentare concretamente istanze provenienti dal territorio, di

esercitare politiche fiscali appropriate che si traducano in servizi ed utilities

per le comunità che hanno contribuito direttamente a crearle, che costruisca-

no un futuro paritario, possibile tagliato e calibrato sulla struttura e le poten-

zialità del territorio.

È avvertito ormai il timore di sperequazioni territoriali nel godimento di diritti

fondamentali e nei contenuti dei servizi che la Regione Lazio non offre più in

maniera uniforme ed equa su tutto il territorio. Questo sentimento ci porta a

valutare soluzioni radicali: un processo evolutivo che impone una separazione

per non morire schiacciati dal peso, pur anche legittimo, di una realtà troppo

diversa da quella dei nostri territori.

Il potere di autodefinizione dei fini per le “comunità lontane” da Roma è ve-

nuto a mancare quasi del tutto, ora si sopravvive all’interno di governi per

“noi magri”, compromessi da forme di coordinamento preventivo che non ci

comprendono e ci escludono. Un esempio di prassi governativa, che prescinde

Sussidiarietà

Page 29: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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dal pensiero politico, ma parimenti indirizzate ad una puntuale delimitazione

delle attribuzioni degli enti concorrenziali nell’ambito delle materie devolute

ovvero, e più in generale, dirette all’imposizione di generici o specifici poteri di

supremazia, ivi compreso l’uso della leva fiscale.

Questo progetto apre una via all’innovazione e all’evoluzione, ad una autori-

forma nei termini in cui si è detto sopra che possa stimolare il processo rquel

processo riformatore che porterà a rivalutare il ruolo delle province laziali ed a

superare il la gerarchia regionocentrica che mortifica l’autonomia policentrica

fissata dall’art.114 Cost.

INSIEME PER COMPETERE: LATINA - FROSINONE, LA CONDIVISIONE INFRAPROVINCIALE

Il percorso verso la realizzazione di un nuovo assetto istituzionale passa per

un rinnovo e ripensamento dei rapporti con le altre Provincie del Lazio, se-

gnatamente a quella di Frosinone più vicina ma certamente maggiormente in

linea con i numeri della Provincia di Latina.

L’obiettivo che muoverà l’apertura al dialogo dovrà essere finalizzato al perse-

guimento di politiche comuni in tema di lavoro, economia, turismo, agricoltura

e scambio culturale.

Ciò che ci si auspica attraverso una collaborazione più intensa tra Provincia

di Latina e Provincia di Frosinone è che la fragilità dell’una possa diventare

ricchezza per l’altra e viceversa: nel senso che a fronte delle esperienze pro-

prie a ciascun ambito si possano valorizzare, attraverso un interscambio, le

potenzialità a discapito della crisi, della flessione economica e della congiun-

tura ancora in fieri.

Si pensi, ad esempio, al lavoro e alla occupazione, l’interscambio lavorativo

in esubero in Provincia di Latina può sopperire alla mancanza di risorse locali

del Frusinate o ancora produzioni della Provincia di Frosinone trovare sbocchi

commerciali nella nostra Provincia.

Quanto sopra nell’intento di allargare la rete istituzionale, per creare condizio-

ni migliori a beneficio di attrattività e competitvità dei territori.

Sussidiarietà

Page 30: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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L’anima della nostra Provincia

Questa consiliatura rinnova il suo impegno verso i cittadini, proponendo

una nuova squadra, fatta di volti nuovi, ma anche riconferme a segnare la

continuità del progetto avviato.

CONSIGLIO PROVINCIALE

Michele Forte (Presidente) UDC Claudio Di Matteo (PDL)

Luigi Parisella (PDL) Vincenzino Palumbo (PDL)

Gino Corato (PDL) Enrico Della Pietà (PDL)

Giovanni Secci (PDL) Paolo Graziano (PDL)

Salvatore De Meo (PDL) Silvano Spagnoli (PDL)

Renzo Scalco (PDL) Benedetto Assaiante (UDC)

Carmine Cosentino (PDL) Pasquale Fusco (UDC)

Massimo Bortolameotti (PDL) Claudio Cardogna (Lista Cusani)

Franco Taddeo (PDL) Mauro Carturan (Lista Cusani)

Maria Teresa Amici (Candidato Pres. non eletto) Enzo Eramo (PD)

Eligio Tombolillo (PD) Mario Cassoni (PD)

Mauro Visari (PD) Salvatore Di Maggio (PD)

Rossano Alla (PD) Enzo Polidoro (IDV)

Umberto Macci (Candidato Pres. non eletto) Mauro Sasso (Nuova Area)

Domenico Guidi (Candidato Pres. non eletto) Fausto Nuglio (Rif. Comunista - Sin. Europea)

PROVINCIA DI LATINA - La sede di via A. Costa

Sussidiarietà

Page 31: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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LA GIUNTA

LAVORI PUBBLICI - VicepresidenteSalvatore De Monaco

PROMOZIONE CULTURALE BENI ARCHEOLOGICI, STORICI E MONUMENTALI, POLITICHE SOCIALI, PER LA FAMIGLIA E PER L’IMMIGRAZIONEFabio Bianchi

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA CACCIA E PESCA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE PRODUZIONI AGRICOLE LOCALI, EDILIZIA SPORTIVAEnrico Tiero

POLITICHE DELLA SCUOLAGiuseppe Schiboni

SVILUPPO ECONOMICO E OSSERVATORIO STATISTICO, TUTELA DEI CONSUMATORI, LOTTA ALL’USURA, CRISI AZIENDALISilvio D’Arco

ATTIVITÀ PRODUTTIVE, SPORTELLO UNICO DELLE IMPRESE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE IMPRESE, SEMPLIFICAZIONEDomenico Capitani

BILANCIO, FINANZE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICAEleonora Zangrillo

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA, POLITICHE DELLA MOBILITÀFabio Martellucci

AMBIENTE E QUALITÀ DELLA VITAGerardo Stefanelli

FONDI U.E. GRANDI OPERE, DECENTRAMENTO, RAPPORTI CON I COMUNI, AFFARI GENERALI, SOCIETÀ PARTECIPATE, CENTRI STORICIMarco Tomeo

Nel segno della continuità le deleghe monotematiche afferenti a temi non

tradizionali, problematiche di un certo rilievo che richiedono una attenzio-

ne unidirezionale e concentrata al fine di apprestare loro un approccio siste-

mico che dia risposte, soluzioni immediate. L’avvio di questo nuovo corso la

scorsa Consiliatura ha mostrato gradimento presso la comunità e riscontri in

termini di obiettivi e di risultati. Pertanto accanto a quelle sperimentate negli

anni passati, si aggiungono le nuove deleghe a completare il quadro d’azione:

LE DELEGHE SPECIALISTICHE

Sussidiarietà

Page 32: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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LE DELEGHE

PARI OPPORTUNITÀ SANITÀ

SICUREZZA STRADALE INNOVAZIONE TECNOLOGICA

PROTEZIONE CIVILE POLITICHE DEL TURISMO

SICUREZZA SOCIALE UNIVERSITÀ

ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO SICUREZZA SUI LUOGHI DEL LAVORO

TERZA ETÀ GEMELLAGGI

VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI, MARKETING TERRITORIALE E PROMOZIONE TERRITORIALE

NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE REGIONALE E RAPPORTI CON LE PROVINCE E I COMUNI DEL LAZIO

RELAZIONI E RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE E PER IL TEMPO LIBERO

EDUCAZIONE COMPORTAMENTALE, DIFESA PERSONALEED ATTIVITÀ ANTIBULLISMO

TUTELA ANIMALI RISORSA MARE

POLITICHE GIOVANILI ISOLE PONTINE

INFANZIA CICLO DELLE ACQUE

AUTOSTRADE DEL MARE MICROCREDITO

SICUREZZA ALIMENTARE ENERGIE RINNOVABILI

DIRITTI CITTADINI CON ABILITÀ DIFFERENZIATE

RAPPORTO CON IL MONDODELLA COOPERAZIONE AGRICOLA

RISORSA INTERCULTURADIRITTI DEGLI STUDENTICON ABILITÀ DIFFERENZIATE

GRANDI EVENTI DEMATERIALIZZAZIONE DELL’ENTE

AREE PROTETTE E MONUMENTI NATURALI

INNOVAZIONE E QUALITÀ NEL SISTEMADI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PORTUALITÀ DIFESA DEL SUOLO

IMPRESA FEMMINILE E TERZO SETTORE POLITICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO

PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONESUI MESTIERI A RISCHIO DI ESTINSIONE

MONTI LEPINITRA TRADIZIONE E NUOVO SVILUPPO

RILEVAMENTO E DINAMICHEDEI BISOGNI SOCIALI PER ORIENTARELE RISORSE DA INVESTIRE NEL SOCIALE

VIE DI COMUNICAZIONE ALTERNATIVE,PISTE CICLABILI, PEDONALIE NAVIGABILI

VALORIZZAZIONE PATRIMONIOARTISTICO E STORICO PROVINCIALE

Sussidiarietà

Page 33: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROVINCIA

Il personale “è” l’organizzazione dell’ente Provincia. Esso rappresenta infat-

ti il fattore più importante dell’organizzazione. Il modo in cui i componenti

dell’organizzazione interagiscono tra di loro e gestiscono le risorse disponibili

determina il successo dell’organizzazione.

Rispetto, dialogo, responsabilizzazione (empowerment) e un ambiente sicuro

e sano sono elementi fondamentali per assicurare l’impegno e la partecipa-

zione del personale nel perseguimento dell’eccellenza.

Per realizzare le sue politiche e strategie e assicurare l’efficace operatività dei

suoi processi, l’Ente intende organizzare, gestire, sviluppare e valorizzare le

competenze e il potenziale del proprio personale a livello sia individuale che

collettivo.

PROVINCIA DI LATINA - La sede centrale in via A. Costa, 1

Sussidiarietà

Page 34: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Nel tentativo di adeguare la macchina amministrativa al nuovo volto disegnato

dalle riforme che hanno rivoluzionato l’agere pubblico, la Provincia di Latina

ha avviato un articolato processo di investimento sulle qualifiche professio-

nali presenti presso la struttura, al fine di fornire nuove motivazioni e stimoli

mediante la loro valorizzazione, riqualificazione e formazione, ispirata eviden-

temente a criteri meritocratici e trasparenti, tali da agevolare il superamento

dell’atrofia che affligge l’intera struttura dell’ente, ribadendo la effettività del

metodo di gestione per obiettivi, per sviluppare la logica di partecipazio-

ne e condivisione, di incentivo ai meriti, diffondendo una cultura della

responsabilità che sostituisca al concetto di mero adempimento il con-

cetto di risultato.

Diversi gli strumenti adottati in tema di personale e risorse umane, un quadro

complesso di interventi tesi a mettere in atto le politiche secondo le indica-

zioni sinora ribadite, nell’intento di restituire dignità ed orgoglio professionale

agli oltre quattrocento dipendenti provinciali, mobilitandoli attorno all’obiettivo

di una maggiore qualità del servizio offerto ai cittadini.

La speranza che ha motivato gran parte dei provvedimenti adottati è quella

di poter recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali

una amministrazione vincente, proiettata verso un processo di riaffer-

mazione sul territorio non può assolutamente prescindere.

La ripresa delle politiche della concertazione ci consente oggi di affrontare il

tema della gestione delle risorse umane con più serenità contando sul rappor-

to con le rappresentanze sindacali che ha contribuito alla condivisione con il

personale operante nell’Ente degli obiettivi che ci stiamo proponendo di per-

seguire, permeati dall’orgoglio della qualità dei servizi pubblici provinciali su

cui fondare una ritrovata e rinnovata immagine della istituzione provinciale, da

valorizzare piuttosto che decretarne come si discute la sua soppressione.

Gli obiettivi per il futuro andranno ad incidere sul miglioramento quantitativo

e qualitativo del rendimento professionale del personale, che dovrà sfruttare

gli investimenti che la Provincia intende garantire in ordine alla formazione

delle categorie professionali, sul loro costante aggiornamento alla normativa

in continua evoluzione assicurando una dotazione strumentale all’avanguar-

dia, macchine moderne e veloci, strumenti informatici capaci di ridurre tempi

e costi.

Metodo di gestione per obiettivi, per sviluppare la logica di partecipazione e condivisione, di incentivo ai meriti, diffondendo una cultura della responsabilità che sostituisca al concetto di mero adempimento il concetto di risultato

Recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali una amministrazione vincente, proiettata verso un pro-cesso di riaffermazione sul territorio non può assoluta-mente prescindere

Sussidiarietà

Page 35: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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A partire dalla riscrittura dello Statuto provinciale, la carta fondamentale

dell’Ente, sarà possibile abbandonare la normazione-tipo, proposta a ri-

dosso delle prime modifiche istituzionali e sperimentare percorsi propri, diver-

si ma soprattutto frutto di esperienze personali dell’Ente capaci di mostrare il

vero volto della Provincia di Latina.

A seguire la normazione di rango regolamentare. È infatti intendimento del-

l’ente puntuare attraverso regolamenti aggiornati e conformi alla norma-

tiva vigente la propria attività, settorialmente perseguita in ciascun ambito di

competenza dell’Ente. Un compendio che abroghi il superfluo, ricomponga le

incongruenze fra passato e futuro, che organizzi il lavoro dell’Ente in termini

di efficienza, efficacia, razionalità, e speditezza adottando ogni presidio utile

a raggiungere il cittadino, con tutti i mezzi che l’e-gov ci mette a disposizione

ad annullare le distanze tra l’Ente e l’utente.

UN NUOVO STATUTO

REGOLAMENTAZIONE CHIARA

Insieme al cambiamento organizzativo e alle nuove competenze, l’e-govern-ment aiuta a migliorare i servizi pubblici e i processi democratici e a raffor-

zare il consenso attorno alle politiche pubbliche.

L’e-government viene considerato in grado di migliorare un’amministrazione

e renderla più efficiente. Può migliorare lo sviluppo e l’implementazione del-

INNOVAZIONE E TRASPARENZA

Sussidiarietà

Sburocratizzazione:semplificare i procedimenti amministrativi

Page 36: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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le politiche pubbliche e aiutare il settore pubblico a contemperare interessi

potenzialmente conflittuali di miglioramento dei servizi e di risparmio delle

risorse.

La profonda trasformazione avvenuta nel campo dell’Information and Com-munication Technology (ICT) ha dato avvio alla costruzione di una società del-

l’informazione al passo con i tempi e con le esperienze in atto negli altri Paesi,

soprattutto europei.

Essenziale in tale processo è l’e-government, strategia politica di intervento,

che coinvolge ed attraversa l’intera amministrazione pubblica, imponendo un

ripensamento globale del modo di fare amministrazione sia nel rapporto fra

enti sia, e soprattutto, nei confronti di cittadini ed imprese.

Nella visione di e-government l’utente finale è centrale e fruisce di contenuti

e servizi che l’amministrazione nel suo complesso eroga, attraverso una rete

decentrata e capillare di sportelli fisici e virtuali.

I servizi possono essere forniti nella misura in cui esiste alle spalle una solida

rete di sostegno fatta di enti che cooperano al processo di creazione ed ero-

gazione del servizio.

VERSO IL SISTEMA NAZIONALE DI E-GOVERNMENT

LINEE STRATEGICHE

Libro_ITA_1OK.qxd 9-05-2007 16:17 Pagina 1

E-GOVERNMENT - Servizi volti a migliorare l’efficienza della Pubblia Amministrazione

Recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali una amministrazione vincente, proiettata verso un processo di riaffermazione sul territorio non può assoluta-mente prescindere

Sussidiarietà

Page 37: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Le nuove tecnologie dell’informazione contribuiscono a realizzare il nuovo mo-

dello istituzionale fondato sulla centralità del cittadino, come beneficiario di

servizi, e sulla cooperazione tra le amministrazioni pubbliche nei diversi livelli

di governo del territorio, favorendo un processo di aggregazione e di coordi-

namento degli enti locali, soprattutto quelli di piccola dimensione, attraverso

progetti condivisi e associati e rafforzando l’offerta di progetti trasversali.

La rete degli enti locali e dei loro territori diventa elemento di partecipazione,

formazione e condivisione di idee, scelte di attuazione e consolidamento di

progetti che possono trasformare, per il cittadino e l’impresa, l’amministrazio-

ne pubblica del territorio in un interlocutore realmente integrato ed unitario.

IL DOVERE DI INFORMARE

La Provincia intende fornire al cittadino strumenti idonei per essere a co-

noscenza e partecipare attivamente alla gestione democratica dell’indi-

rizzo amministrativo. Al fine di consolidare la consapevolezza di questo ruolo

SITO INTERNET - www.provincia.latina.it

Sussidiarietà

Avvicinare i servizi in favore del cittadino per una maggiore partecipazione alla gestione della res pubblica

Page 38: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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attivo occorre essere informati sulle attività dell’Ente. Affiancano questi nuovi

obiettivi quelli già consolidati la scorsa consiliatura che, in collaborazione con

l’Università di Roma la Sapienza, ci ha condotto alla creazione del nuovo sito

web istituzionale www.provincia.latina.it, conforme alla normativa italiana

e internazionale, che risponde ai requisiti di accessibilità, usabilità e traspa-

renza, al potenziamento della comunicazione istituzionale con la creazione

della newsletter trasmessa a tutte le categorie produttive della Provincia,

alla diffusione del periodico “Provincia Latina” edito dall’Ente e diffuso in

30.000 copie, quale occasione di approfondimento delle tematiche ammini-

strative di maggiore attualità, alle sezioni dedicate all’attività della Provincia di

Latina e aggiornate in tempo reale della pag. 550 del Televideo Rai 3 Lazio e

sul sito www.rai.it. Un’integrazione giusta e doverosa dei mass media esisten-

ti perché l’informazione istituzionale è un diritto del cittadino.

Prossimo obiettivo sarà quello di trasmette on line i lavori del Consiglio provin-

ciale per agevolare e migliorare la partecipazione dei cittadini e rendere ancor

più trasparente il suo operato.

Trimestrale della Provincia di Latina

Anno II n° 5 - III trimestre 2008www.provincia.latina.it

PROVINCIA SOLIDALE

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PROVINCIA LATINA - Pubblicazione trimestrale edita dalla Provincia di Latina

Sussidiarietà

Page 39: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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IL NOSTRO OBIETTIVO

• Dare avvio ad una autoriforma che ci porti a ridisegnare i confini istituzionali della Regione che deve governarci

• Rivendicare tutte le funzioni delegate affinché la Provincia sia in grado di esercitare le competenze che le sono riconosciute per legge

• Aprire la partecipazione della collettività provinciale ai processi de-cisionali dell’Ente

• Diffondere la cultura della responsabilità e del risultato premiando i dipendenti virtuosi

• Modernizzare l’azione amministrativa, uniformarla a standards qua-litativi da poter certificare

• Informare il cittadino per renderlo edotto e capace di interagire con l’ente in modo consapevole ed indipendente

NEWSLETTER - Diffusione telematica a tutte le categorie produttive e agli interessati

PROVINCIA LATINA

Anno II- numero 19 | 13 aprile 2009 |Supplemento al periodico Provincia Latina

a pagina 2

NEWSLETTERDirettore editoriale Arnando Cusani | Direttore responsabile Everardo Longarini

La sede della Provincia di Latina in via Costa, 1

Cordoglio per i familiaridelle vittime del sisma

TERREMOTO

a pagina 4

UNA GESTIONE DA RECORDSe rieletti, referendum per una “Regione delle Province”

a pagina 3

Si è tenuto in settimana la seduta monotema-tica del consiglio provinciale sulle centrali

turbogas di Aprilia e di Pontinia. In apertura il presidente del consiglio sen. Michele Forte ha

chiesto un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del crollo della chiesetta di Prossedi e del terremoto in Abruzzo.

COMPENDIO AL CONSIGLIO PROVINCIALE

Seduta monotematica sulle turbogas di Aprilia e Pontinia

L’Odg trasmesso al ministero delle Attività Produttive e alla Regione Lazio

Primo bilancio di fine mandato

La Provincia anticipa175.000 euro

MECCANO

a pagina 5

Editorialedi Everardo LongariniAgli sproloqui e alle incapacità politiche di Piero Marrazzo non riusciamo proprio ad abituarci e devo confessare neanche a venirne a capo. Non passa giorno che l’impareggiabile governatore della Regio-ne Lazio non ne spari o combini una delle sue. Dal suo pulpito di via Rosa Raimondi Garibaldi, in collaborazione delle sue trup-pe scelte mitraglia annunci di tutti i generi e natura, con una convinzione tale che a crederci alla fine rimarrà soltanto lui.

continua a pagina 2

PROVINCIA LATINA

Anno II- numero 13 | 2 marzo 2009 |Supplemento al periodico Provincia Latina

ALLA BIT PER LA PROMOZIONEDEL TURISMO PONTINO

Intervista al Presidente Armando Cusani

Provincia di Latina

continua a pagina 2

NEWSLETTERDirettore editoriale Arnando Cusani | Direttore responsabile Everardo Longarini

LA NAUTICA PONTINAAL BIG BLU DI ROMAPrevista un’affluenza di 200.000 visitatori

Quattro giorni per mettersi in mostra di fron-te a non meno di centocinquantamila mila

visitatori provenienti da ogni parte del mondo (lo scorso anno da 146 Paesi). E’ l’avventura

della Bit, la Borsa italiana del Turismo nostrano che è andata in scena a Milano dal 19 al 22 febbraio.

a pagina 5a pagina 8

Ato 4 informa

a pagina 6

Aeroporto: Viterbo inizia la questua

Sussidiarietà

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Page 41: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

SOLIDARIETÀMobilità socialeBenessere socialeSicurezza socialeUna mano tesa alle diversitàLa lotta alle nuove povertàNel segno della CulturaLo sport in ogni ComunePolitiche giovanili

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Solidarietà

Accanto alla sussidiarietà si pone la solidarietà quale ulteriore capisaldo

chiamato ad ispirare le politiche di questa Provincia e dal quale emerge

con vigore la centralità della persona e degli ambiti sociali nei quali questa

svolge la sua libera espressione, e che impongono all’Ente di perseguire l’im-

pegno che la nostra Repubblica ha assunto di rimuovere gli ostacoli alla libertà

di espressione di ogni persona e del dovere e la responsabilità di ciascuno di

contribuire al progresso della società.

Queste le basi su cui poggia questo programma di governo, nella convinzione

che il bene comune non sempre coincide con l’interesse pubblico ma con

esso deve rappresentare un unicum inscindibile per il perseguimento del-

l’interesse superiore del benessere della collettività.

Non possiamo e non dobbiamo nasconderci dietro parole ed assiomi che non

producono alcun valore, ma realizzare fatti e dare sostanza ad azioni tese

a rendere concreta questa nuova socialità, ribadire forte e chiara la scelta

verso la libertà e la responsabilità di ogni cittadino, di ogni sua forma sociale

organizzata: solo questo, insieme al riconoscimento della sovranità popolare,

esalta la funzione fondamentale che ogni individuo, singolo o associato, deve

svolgere per concorrere al bene collettivo, alla promozione dei valori fonda-

mentali della democrazia e alla crescita della società.

E questo, se vogliamo, è uno dei punti culturali e politici da riequilibrare nel-

l’attuazione che è stata data ai principi fondamentali che i Costituenti ci hanno

affidato affinchè i singoli possano trovare nuovi canali per partecipare alla

Il riconoscimento della sovranità popolare esalta la funzione fondamentale che ogni individuo, singolo o associato, deve svolgere per concorrere al bene col-lettivo, alla promozione dei valori fondamentali della democrazia e alla crescita della società

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Solidarietà

vita democratica. Superata la fase dei proclami occorre ora ripensare a rin-

novate forme di coinvolgimento dei cittadini alla vita dell’intera Provincia nel

contesto regionale così come delineatosi in questi ultimi mesi, che facciano

leva sull’assunzione di precise responsabilità, e che attuino un processo di

trasferimento verso il basso attraverso l’uso di procedure moderne e traspa-

renti in forza delle quali quote di attività, di responsabilità, passino dal sistema

regionale alle organizzazioni più vicine ai cittadini, alle associazioni dei diversi

settori.

L’azione della regione secondo il nuovo ordine costituzionale deve avere solo

carattere di orientamento, di stimolo, di supplenza e di integrazione: perché

l’oggetto naturale di qualsiasi intervento della società stessa é quello di aiu-

tare in maniera suppletiva il corpo sociale, non già di schiacciarlo dall’alto o

sostituirlo.

Scopo di una Provincia sussidiaria è di sostenere le articolazioni sociali e, con

esse, i cittadini nelle loro disponibilità e capacità di sviluppare iniziative pro-

prie e a compiere sforzi per migliorare le loro prestazioni.

L’orizzonte della solidarietà delinea dunque un modo di concepire la res publi-ca, completamente diverso dal precedente: non più una rigida separazione tra

enti pubblici e cittadini, tra amministratori ed amministrati, ma, al suo posto,

una collaborazione tra i due poli verso un medesimo obiettivo, il progressivo

miglioramento dei servizi e, congiuntamente, una completa attuazione dei di-

ritti e delle libertà sociali contenute in Costituzione, una responsabilizzazione

maggiore nella lotta al superamento degli ostacoli che si frappongono alla

piena realizzazione dell’individuo nel contesto familiare, lavorativo, sociale.

Mobilità sociale

La giustizia e l’equità richiedono che la mobilità, assolutamente necessaria

in un’economia in sviluppo, sia regolata in modo da evitare che la vita dei

singoli e della loro famiglie si faccia incerta e precaria.

La mobilità è oggi un nuovo e determinante fattore di stratificazione sociale

nell’era della globalizzazione.

L’azione della regione secondo il nuovo ordine co-stituzionale deve avere solo carattere di orientamento, di stimolo, di supplenza e di integrazione: perché l’og-getto naturale di qualsiasi intervento della società stessa é quello di aiutare in maniera suppletiva il corpo sociale, non già di schiac-ciarlo dall’alto o sostituirlo

La solidarietà è espressione della libertà, elemento di partecipazione e condi-visione sociale e fattore di coesione tra le diverse componenti della società

La giustizia e l’equità richiedono che la mobilità, assolutamente necessaria in un’economia in sviluppo, sia regolata in modo da evi-tare che la vita dei singoli e della loro famiglie si faccia incerta e precaria

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Nei prossimi anni la sfida si svilupperà tra chi sarà impegnato a far avanzare

i processi di inclusione guardando anche alle prossime generazioni, costituite

in parte considerevole da giovani nati in Italia da famiglie di migranti. La pros-

sima sfida sarà immaginare un’idea nuova di cittadinanza.

Se libertà, giustizia, diritti e doveri, equità e responsabilità sociale sono

valori cui deve rifarsi una moderna idea di cittadinanza democratica, è neces-

sario realizzare politiche capaci di andare oltre la logica da permesso di sog-

giorno, per costruire il passaggio dalla tolleranza alla integrazione sociale.

L’auspicio e l’obiettivo che ci si propone con le politiche messe in campo per-

segue l’idea di operare un giusto contemperamento degli interessi contrappo-

sti. Da un lato, sicurezza sociale, vivibilità del territorio, dall’altra accoglienza,

solidarietà, bisogno di integrazione operando una mediazione tra accoglienza

e respingimenti.

Solo così sarà possibile giungere ad una reale valorizzazione delle diverse

culture che punti sull’affermazione dei diritti e dei doveri, fra cui quello di

partecipare alla vita pubblica del territorio.

A tal fine, la Provincia di Latina intende dotarsi degli strumenti affinché i nuovi

cittadini possano esprimere una partecipazione formale e sostanziale alla vita

della nostra comunità affinchè diventino presto cittadini della nostra Provin-

cia.

Solidarietà

L’auspicio e l’obiettivo che ci si propone con le politiche messe in campo persegue l’idea di operare un giusto contemperamento degli interessi contrapposti. Da un lato, sicurezza so-ciale, vivibilità del territorio, dall’altra accoglienza, solidarietà, bisogno di integrazione operando una mediazione tra accoglienza e respingimenti

PROVINCIA LATINA - Politiche per favorire l’integrazione

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Solidarietà

Benessere sociale

La salute dei cittadini non è solo un diritto da considerare in termini esclu-

sivamente sanitari, ma qualcosa di più da considerare sotto altri e diversi

fattori che inevitabilmente la condizionano: fisici, sociali, economici ed am-

bientali sino agli stili di vita ed ai comportamenti oltre che per la dotazione

di servizi in una comunità. Orbene la salute nel senso ampio di benessere

psico-fisico e di una vita di qualità, individuale e collettiva, è essenziale per

la crescita di un territorio nelle sue articolazioni amministrative. Del resto non

può recarsi in dubbio quanto la competitività di un territorio ha, infatti, come

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Raccogliere, elaborare ed analizzare dati ed informazioni quali-quantitative, in tema di immigrazione e controllo dei flussi migratori nella Provincia

• Diffondere una cultura dei diritti di partecipazione e rappresentan-za

• Sostenere e coordinare la creazione della Consulta provinciale degli immigrati

• Promuovere l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e degli adolescenti stranieri

• Promuovere servizi che facilitino inserimenti lavorativi in tempi brevi, compatibili con la normativa in vigore, realizzando azioni for-mative mirate ai profili più richiesti dalle imprese

• Attivare un servizio dedicato e specializzato per gli stranieri che vogliono avviare iniziative d’impresa

• Riconoscimento del valore sociale e del ruolo svolto dei nostri emigrati

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componente fondamentale la “qualità sociale”: dunque sviluppo economico

e salute sono in stretta correlazione tra loro. Di qui l’impegno della Provincia

di costruire politiche di welfare che promuovano la salute nella accezione lata

del termine, quale tema centrale delle nostre politiche pubbliche, valutando gli

effetti che le decisioni politiche hanno sulla salute dei cittadini.

Il nostro obiettivo è di costruire un welfare a misura di cittadino per un diritto

alla salute come punto di riferimento per tutte le politiche amministrative e

trasversalmente a tutte le scelte che comportino elementi di costo e di valore

in termini di qualità della vita. Costruzione da fare insieme: pubblico, privato,

terzo settore e volontariato.

Il ruolo della Provincia, in questo orizzonte, è di essere punto di riferimento

politico ed organizzativo per la produzione, il coordinamento, il sostegno, la

promozione di azioni e iniziative mirate a diffondere una nuova cultura della

salute e ad aumentare il benessere della popolazione.

Ciò, infine, ci permette di cogliere l’opportunità di declinare in modo innovativo

il tema crescente tra i cittadini della partecipazione, poiché la centralità della

salute presuppone appunto il coinvolgimento di tutte le componenti pubbliche

e private di una comunità.

La nostra idea di sanità corrisponde a un sistema sanitario pubblico e solida-

ristico che conserva i principi cardine dell’universalità e dell’equità, fondato

sulla richiesta di libertà di scelta e sulle aspettative che provengono dai cit-

tadini: un servizio sanitario che preveda alta qualità e appropriatezza del-

le cure e dell’assistenza, efficienza nell’uso delle risorse, accessibilità delle

prestazioni in ogni punto del sistema, responsabilità diffusa in coerenza con

il principio di sussidiarietà per valorizzare le potenzialità di iniziativa della

società civile.

Per rispondere con efficacia a bisogni di salute che cambiano e alle trasforma-

zioni sociali in essere, poniamo al centro della nostro programma di governo

della SANITÀ PROVINCIALE alcuni temi e obiettivi, che riteniamo fondamen-

tali e che vogliamo perseguire nonostante la sanità in senso stretto non faccia

parte delle nostre competenze dirette. A tali fini, la Provincia realizza azioni ed

interventi di promozione e sostegno del sistema universitario territoriale diretti

a favorire lo sviluppo, la crescita e l’implementazione delle attività universi-

tarie e tesi ad assicurare una maggiore qualificazione culturale del territorio

pontino amplificandone risorse e le potenzialità.

Solidarietà

Il nostro obiettivo è di co-struire un welfare a misura di cittadino per un diritto alla salute come punto di riferimento per tutte le politiche amministrative e trasversalmente a tutte le scelte che comportino ele-menti di costo e di valore in termini di qualità della vita. Costruzione da fare insie-me: pubblico, privato, terzo settore e volontariato.

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Si mirerà alla collaborazione nell’ambito dello svolgimento di alcuni programmi

concordati e reputati di grande interesse, realizzando una serie di iniziative a

supporto delle attività attualmente svolte dall’Università al fine di permetterne

una implementazione ed una maggiore qualificazione dell’offerta sanitaria.

In materia di formazione la Provincia prevede la possibilità di sostenere lo

svolgimento di master o corsi di perfezionamento o di alta qualificazione, in-

dividuando di volta in volta, in base all’iniziativa proposta, la rispondenza della

stessa alla programmazione dell’Ente e il grado di partecipazione.

In tale ambito si inserisce anche la volontà di dotare, tramite rapporto con

l’Università e la ASL l’ospedale di Terracina e quello di Latina di nuove appa-

recchiature specialistiche, segni concreti di una partecipazione della Provincia

atta a favorire la distribuzione equanime della risposta sanitaria sul territorio.

Sulla base delle competenze proprie della Provincia, così come riportato nella

Legge Quadro 328/00, l’Ente assicurerà il proprio apporto alla realizzazione

del progetto SISS (Servizio Informativo dei Servizi Sociali), per quanto riguarda

il territorio della Provincia di Latina, ponendo in essere gli adempimenti pre-

visti nell’apposito accordo sottoscritto con la Regione Lazio, per il censimento

e la rilevazione delle strutture e dei servizi sociali esistenti nei cinque distretti

socio-sanitari nei quali è suddiviso il territorio medesimo.

Al fine di affermare un processo permanente di governance in ambito sociale

SANITÀ - Strumentazioni più moderne

Solidarietà

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Solidarietà

IL NOSTRO OBIETTIVO

• L’equità di accesso al sistema, la continuità delle cure, la presa in carico delle esigenze del cittadino

• La partecipazione al sistema sanitario da parte della Provincia di Latina

• L’integrazione tra il sociale ed il sanitario

• La ricerca di una qualità effettiva e sempre più percepita dal citta-

dino

• La valorizzazione e il coinvolgimento degli operatori

• L’istituzione di un Osservatorio in materia di qualità della salute.

e socio-sanitario per una politica di programmazione, attuazione e verifica

delle azioni in uno spirito di confronto e collaborazione, la Provincia di Latina

intende assumere un ruolo attivo di coordinamento per l’attuazione dei Piani

Sociali di Zona.

In quest’ambito intendiamo:

• realizzare un ufficio provinciale di Piano con funzioni di osservatorio delle

politiche sociali

• svolgere una funzione di coordinamento, promozione, supporto e for-

mazione per la realizzazione dei Piani di Zona dei distretti del territorio

provinciale

• a partire dalla prossima riforma delle IPAB, superare l’attuale frammen-

tazione di tali enti e sostenere il percorso di formazione in aziende pubbli-

che di servizi alla persona in grado di produrre azioni di qualità in favore di

anziani, disabili e minori

• coordinare la nascita e lo sviluppo degli Sportelli Sociali Territoriali

• sviluppare una rete e-Care dell’accesso mediante il ricorso alle nuove

tecnologie telecomunicative indirizzate agli anziani soli, ai disabili, alle fa-

miglie con anziani non autosufficienti

Page 49: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Solidarietà

II bene sicurezza per i cittadini deve scaturire da una riaffermata cultura della

legalità: tutti i cittadini hanno diritti e doveri, espressione che deve tradursi in

un contesto di serena convivenza per assicurare al cittadino il diritto primario

di vivere liberamente il proprio territorio ed i propri spazi.

La sicurezza va intesa in senso globale: sicurezza per la propria casa, per la

propria famiglia, per i propri figli, per se stessi, per l’attività commerciale, per

le attività ricreative.

In tale contesto si inserisce l’accordo che sarà firmato con tutti i Sindaci della

Provincia ed il progetto avviato per l’acquisizione dei dati in ordine allo stato

della sicurezza in Provincia di Latina ed il grado di percezione che ne hanno

i nostri cittadini. È attraverso il quadro fornitoci da questo studio che la Pro-

vincia intende costruire, quale step successivo, un Protocollo di Intesa con i

Comuni della Provincia che si renderanno parte attiva e le Forze dell’Ordine al

fine di costruire insieme azioni a difesa della sicurezza approntando una rete

istituzionale che agisca unitariamente sul territorio con azioni di contrasto alla

violenza sulle donne, al bullismo nelle scuole, allo sfruttamento degli immi-

grati, alla microcriminalità sulle strade, alla diffusione delle droghe presso le

comunità giovanili.

Non mancheranno azioni congiunte con i Comuni della Provincia e progetti

di sensibilizzazione per incentivare la sicurezza sui luoghi di lavoro e con-

trastare il numero crescente di morti bianche. La diffusione di fenomeni di

microcriminalità e vandalismo sarà efficacemente contrastata con un’azione

di prevenzione grazie alla presenza operativa della Polizia provinciale che af-

fianca gli ordinari corpi di polizia che risulterà quindi incisiva e determinante,

sempre in stretto coordinamento con le altre forze della pubblica sicurezza e

dell’Autorità Giudiziaria.

Analogo coordinamento dovrà rafforzarsi con l’ufficio stranieri della Questura

Sicurezza Sociale

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Solidarietà

e le analoghe strutture dei comuni limitrofi, per un completo monitoraggio di

tutti i fenomeni di criminalità, anche potenziale, che possono interessare la

nostra comunità.

Con il supporto delle strutture del Comando del Corpo di Polizia Provinciale

saranno potenziate le misure contro gli inquinamenti aria, acqua e terra in

ragione della specifica competenza di questo corpo.

Affiancano queste azioni quelle invece facenti capo alla Protezione civile che

la Provincia di Latina realizza secondo un Piano provinciale di Previsione

e Prevenzione il quale rappresenta il modello logistico fondamentale per la

gestione delle emergenze.

Sul piano della sicurezza sociale oltrechè stradale, è allo studio un proget-

to per collocare nei punti strategici ad alta criticità (stazioni, parchi pubblici,

parcheggi siti dismessi) telecamere “intelligenti” in grado di individuare e

registrare solo comportamenti non consentiti o violenti, capaci di far scat-

tare l’allarme presso le autorità competenti. Lo stesso sistema potrà essere

sfruttato anche per monitorare i punti più “caldi” del nostro sistema viario ed

inviare l’allarme al verificarsi di situazioni di crisi, incidenti, incolonnamenti.

SICUREZZA SOCIALE - Videosorveglianza

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Una mano tesa alle diversità

Il programma per la consiliatura che si apre raccoglie tutte le azioni, i progetti

e gli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione provinciale,

quelle più svantaggiate, per garantire loro una efficace possibilità di integra-

zione nella società al riparo da forme di emarginazione e sopraffazione.

Relativamente all’area dei diversamente abili si intende realizzare sulla scia

di quanto gia realizzato in passato progetti per l’assistenza specialistica in

favore degli alunni diversamente abili negli istituti di istruzione secondaria

superiore.

La Provincia favorisce gli interventi a sostegno dei disabili sensoriali, a partire

dalle scuole superiori fino al completamento del loro corso di studio, compre-

so il diploma di laurea e/o qualifica professionale.

Gli interventi di integrazione scolastica delle persone con disabilità messi in

atto dalla Provincia di Latina, si esplicano nelle seguenti forme:

• Assistenza alla comunicazione e supporto psicologico nelle scuole superiori

• Promuovere progetti che favoriscano i rapporti interrelazionali tra docenti

genitori ed alunni

• Pagamento rette parziale o totale per convitti o semiconvitti in istituti

specializzati

• Sostegno economico al percorso di studio

• Traduzione di testi in Braille e sussidi strumentali e didattici particolari

• Trasporto scolastico

• Progetti finalizzati allo sviluppo sensoriale quali ad esempio l’Ippoterapia

Per quanto riguarda il benessere dell’infanzia, dell’adolescenza e della fa-

miglia, assumono particolare importanza le iniziative: destinate all’attuazione

del progetto di promozione dell’affido familiare, con lo scopo di far crescere

il maggior numero possibile di bambini e di ragazzi, all’interno di una famiglia;

alle attività formative e di scambio sui temi della infanzia, della pre-adole-

Solidarietà

Page 52: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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scenza ed adolescenza. Per raggiungere tale scopo, tutti gli enti locali coinvol-

ti, ognuno per la parte di propria competenza, sono maggiormente impegnati

nel realizzare un sistema integrato e organizzato di interventi a favore dei

diritti dell’infanzia, in collaborazione con le istituzioni e le agenzie educative.

Particolare attenzione verrà dedicata alle strutture dislocate sul territorio (es.

quella di Terracina, di Sezze e tutti gli altri) che offrono accoglienza ad orfani

e a minori le cui famiglie non possono occuparsi di loro, affinchè queste strut-

ture siano poste nelle condizioni di poter offrire una accoglienza il più vicina a

quella di una vera famiglia.

Circa l’area del disagio e delle tossicodipendenze sia esse legate all’alcol

che alla droga, il programma si propone l’attivazione di sinergie utili con altre

istituzioni e con il coinvolgimento del terzo settore, nell’attuazione di progetti

di prevenzione e di contrasto, con lo scopo di favorire la conoscenza dei feno-

ANGELI CUSTODI - Un’operazione dei volontari della sala operativa

Solidarietà

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Solidarietà

meni e delle conseguenze negative, e di educare, quindi, la popolazione verso

comportamenti più responsabili e rispettosi delle diversità.

In questa direzione il protocollo di intesa siglato tra la Provincia di Latina e la

“Comunità in Dialogo” di Trivigliano, che si occupa di giovani in condizioni

di disagio, legati, nella maggior parte delle situazioni, al consumo di stupefa-

centi, vecchie o nuove droghe o di alcol, ha dato i suoi frutti. Attraverso questa

intesa la Provincia di Latina ha fornito la disponibilità di un Casa Cantoniera in

disuso divenuta un centro di prima accoglienza, aperto tutti i giorni 24 ore

su 24, iniziativa che sarà affiancata dalla apertura di ulteriori centri a Fondi e

a Latina.

La diversità riconducibile a fattori quali l’alcol, le droghe, la razza, agli stati di

salute non deve rappresentare un fattore di emarginazione civile e sociale. La

Provincia in questa prospettiva intende produrre azioni e sforzi a contrasto di

ogni fattore eziologico di siffatte situazioni a colpire fasce deboli come gli an-

ziani, i minori, i giovani e le famiglie quale nucleo essenziale della nostra co-

munità. In questo l’azione sinergica con la Comunità cattolica e la Chiesa

già avviata lo scorsa legislatura, potrà dare un solido aiuto nell’offrire percorsi

di recupero, occasioni di scambio e spazi solidali per affrontare anche sotto

l’aspetto prettamente psicologico i momenti di maggiore crisi e difficoltà. Uno

sguardo non mancherà alle altre confessioni religiose in una ottica di apertura

al pluralismo che al di la della diversità di approccio rappresenta sempre un

valido sostegno e apporto verso la formazione socio culturale della nostra

comunità.

In favore dei nostri anziani, sono previste nell’ambito del programma di man-

dato iniziative progettuali finalizzate al contrasto di situazioni di emargina-

zione. A tal proposito si intende dotare ogni Centro Anziani di un computer e

relativo collegamento internet, al fine di combattere l’isolamento e favorire la

connessione con il mondo virtuale, spalancando ai nostri anziani una vera e

propria finestra sul mondo globale.

È previsto anche il potenziamento il progetto delle case rifugio per donne

maltrattate presenti nel territorio. Detto progetto si esplica attraverso un con-

tributo economico e la consulenza nella gestione delle case rifugio per donne

vittime di violenza, in funzione a Latina e Terracina, annesse ai rispettivi Centri

antiviolenza. In merito, di particolare pregio è l’attività conseguente al proto-

collo di intesa con Enti ed associazioni finalizzato per la costituzione di una

rete antiviolenza a tutela delle donne.

La diversità riconducibile a fattori quali l’alcol, le droghe, la razza, agli stati di salute non deve rappresen-tare un fattore di emargina-zione civile e sociale

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La lotta alle nuove povertà

È l’obiettivo che caratterizza il pilastro della solidarietà e che connota le

reali intenzioni di questo nostro programma. Si vuole tendere una mano

ai cittadini, a coloro sui quali questa crisi pesa di più chiedendo troppo, e che

hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.

Si tratta di un obiettivo per il quale riteniamo di poter spendere più denari che

parole per vaticinare una reazione forte di tutti verso la crisi che non deve rap-

presentare un momento di stallo, ma motore di rilancio economico e sociale.

Ciò che preme in questa congiuntura negativa è contrastare con forza il rischio

di gravi speculazioni sulla crisi. I contesti di emergenza così gravi come quello

ancora in fieri, sono spesso forieri di speculazioni da parte di coloro che sono

in cerca di occasioni di lucro provenienti dalla crisi: occasioni che proliferano

in contesti psicologicamente deboli, ove è facile operare pressioni.

Non mancano infatti le occasioni in cui si alterano i numeri della crisi per

creare paure inutili, o casi in cui i grandi produttori operano ristrutturazioni

aziendali che disvelano in realtà fughe verso mete più redittizie e a costo della

mano d’opera più basso.

Si è pensato ad un Osservatorio del Sociale, che raccolga dati specifici se-

gnatamente a quanto riguarda i movimenti del mondo sociale nel suo com-

plesso, dai fattori di crisi, alle emergenze sociali da correlare con i dati più

prettamente economici relativi alle aziende operanti sul territorio, attraverso i

quali costruire una vera e propria attività di Marketing del sociale.

Inoltre tra gli interventi di maggior pregio spicca il “Fondo Sociale per le

utenze deboli”, misura strutturale del nostro Bilancio, istituita dal 2005 e che

verrà confermata anche per la prossima consiliatura, tesa ad aiutare diretta-

mente e concretamente i cittadini con redditi più bassi e le famiglie numerose

nel pagamento delle loro utenze (gas, acqua).

Solidarietà

Page 55: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Solidarietà

Lo slogan Per una Provincia solidale non è stato una dichiarazione ad effetto

ma un asse portante della nostra attività. Al riguardo innumerevoli sono le

iniziative in favore delle Curie Vescovili per i grandi progetti FA.RO. e il nuovo

Centro di Aggregazione Sociale presso la Curia di Latina ai tanti piccoli pro-

getti, ma non meno importanti, delle associazioni di volontariato impegnate

nel settore.

Questo progetto avviato in collaborazione con la Prefettura di Latina nella

scorsa consilatura è divenuto ben presto il fiore all’occhiello di questa

Provincia per i risultati ottenuti.

Attraverso questa iniziativa si è tentato di contrastare insieme il dilagante fe-

nomeno dell’uso dei minori per la mendicità, adolescenti (non solo immigrati)

portati in strada sul territorio e destinati allo sfruttamento (mendicità infantile,

prostituzione) che il più delle volte sfocia in violenze ed abusi.

Attraverso l’ausilio di volontari con esperienza nel sociale avviati ad una for-

mazione e training, vengono operate attività di contrasto direttamente sulle

strade (circa 300 interventi di contrasto per 120 minori presenti nel territorio

provinciale nell’anno 2006, altrettanti nel 2007) coordinati da una sala opera-

Lo slogan Per una Provincia solidale non è stato una dichiarazione ad effetto ma un asse portante della nostra attività

Attraverso questa iniziativa si è tentato di contrastare insieme il dilagante feno-meno dell’uso dei minori per la mendicità

ANGELI CUSTODI

SOCIALE - La lotta alle nuove poverà

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Solidarietà

tiva che raccorda gli interventi anche con i comuni, le forze di polizia, la scuola

e la Associazione Sportiva ltaliana e le associazioni.

L’interistituzionalità del progetto ha infatti consentito di estendere l’operatività

delle unità degli “Angeli Custodi” alle emergenze sociali in generale.

Invero, gli Angeli Custodi intervengono ora anche a favore dei senzatetto, delle

persone in condizioni di svantaggio, delle famiglie in gravi difficoltà economi-

che, per le attività di sostegno urgente alla scolarizzazione dei bambini rom.

Le azioni di contrasto della mendicità dei minori hanno portato ad acquisire

conoscenze, prima inesistenti, relative alla provenienza, alla condizione e ai

flussi dei gruppi di mendicanti con minori che ci permetteranno di costruire

l’Osservatorio di cui si diceva poc’anzi sul tema delle socialità.

Con orgoglio abbiamo appreso la notizia che lo scorso 2007, a soli due anni

dall’avvio del progetto, quest’ultimo è stato inserito tra i 12 migliori progetti

di innovazione sociale in Italia (Forum PA Rimini).

Mentre nel 2008 è stato selezionato dalla European Social Services Conferen-ce e presentato dalla Provincia di Latina, con proprio workshop, alla 16^ Con-

ferenza Europea dei Servizi Sociali che si è svolta a Parigi nel luglio 2008.

Il riconoscimento è ottenuto per l’inedita e innovativa gestione interistituzio-

nale, con la risorsa del volontariato utilizzata per affrontare una grave emer-

genza. I risultati acquisiti e la crescente esperienza degli operatori ci spingono

oggi a guardare oltre verso nuove sfide al fine di allargare le competenze oggi

che ottengono altresì il plauso della Pubblica Amministrazione e dell’Innova-

zione che lo annovera tra i 18 esempi di buona amministrazione nel Lazio.

L’encomio on line del ministro Renato Brunetta riporta queste testuali parole:

«Modello di grande professionalità, di innovazione e di coraggio nel rispondere

meglio alle esigenze dei cittadini, selezionati per l’efficienza e non solo per il

buon cuore».

Un riconoscimento, che in poco più di due anni di lavoro, i 48 volontari della

Sala operativa hanno ampiamente meritato, spendendosi generosamente in

soccorso dei più bisognosi, regalando aiuto, speranza e solidarietà concreta.

L’interistituzionalità del pro-getto ha infatti consentito di estendere l’operatività delle unità degli “Angeli Custodi” alle emergenze sociali in generale

Modello di grande profes-sionalità, di innovazione e di coraggio nel rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, selezionati per l’efficienza e non solo per il buon cuore

Page 57: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Solidarietà

Nel segno della cultura

Tra le mission della Provincia di Latina figura anche quella di mettere in

relazione feconda tutti i soggetti che operano nel mondo culturale pro-

vinciale e dunque musei, biblioteche, organizzazioni culturali, teatri, scuole,

stampa al fine di strutturare una strategia di intervento comune che valorizzi

le peculiarità di ciascun bacino culturale, con la finalità precipua di tracciare

i contorni di un quadro unitario, in cui tutto il territorio provinciale possa gio-

care un ruolo che sia funzionale alla sviluppo dell’insieme per tale motivo si

ritiene strategico proseguire la collaborazione avviata con il Teatro di Latina

e di esplorare la possibilità di attivare ulteriori collaborazioni per la elabora-

zione metodologica e la pianificazione dei progetti e delle attività connesse

allo sviluppo del patrimonio culturale, teatrale e artistico pontino il tutto con

l’obiettivo di:

• garantire la qualità delle informazioni per l’integrazione, la circolazione e

la fruizione del patrimonio culturale e artistico di questa provincia;

• realizzare un sistema progettuale dinamico, strutturalmente connesso a

tutti gli Enti comunali e provinciali che operano nel settore, diffusi a livello

nazionale e internazionale;

• sviluppare i progetti di diffusione e radicamento del patrimonio culturale

e artistico.

• proseguire la redazione dei Piani del Colore negli altri Comuni della

Provincia di Latina

• implementazione e consolidamento delle attività promosse dalla Film

Commission.

«La cultura [...] è orga-nizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a com-prendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri».Antonio Gramsci (1891-1937)

CITTÀ DI FONDAZIONE - Una associazione per valorizzare l’architettura razionalista

2015 Anno della Cultura in Provincia di Latina organiz-zando una serie di eventi e manifestazioni a partire dalla celebrazione del 500° anniversario della morte di Aldo Manuzio.

Page 58: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Solidarietà

Proseguiranno le azioni tese a sostenere le iniziative culturali del nostro ter-

ritorio al fine di valorizzare le nostre realtà, fare emergere i nostri talenti e far

conoscere la Provincia di Latina. A tal riguardo di particolare pregio la par-

tecipazione alla costituenda Associazione delle Città di Fondazione per

l’enorme significato storico che essa rappresenta.

Merita un cenno particolare per il successo riscosso la pubblicazione del vo-

lume “Con Parole di Donna” giunto alla sua VI edizione, destinata a rinno-

varsi ancora per i futuro, edito dal settore Pari Opportunità della Provincia di

Latina.

Cerimonia di conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Provincia di Latina

Concorrono a consolidare l’identità del nostro territorio “I Percorsi della Me-

moria” viaggio di rievocazione storica degli episodi che hanno visto protago-

nisti i nostri Comuni nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. Punto di partenza

ideale di questo percorso il conferimento della Medaglia d’Oro al valor Civile

consegnato dal Capo dello Stato alla Provincia di Latina, iniziativa che ha ri-

scosso un’anime consenso e che ci vedrà impegnati anche nella seconda

Consiliatura per garantire che sia attestato il giusto riconoscimento ai territori

e ai tanti nostri concittatini che hanno patito e sofferto nell’ultimo scorcio della

seconda guerra mondiale. Il Percorso della Memoria proseguirà nel corso del

mandato con eventi, mostre ed iniziative editoriali in ciascuno dei Comuni

destinatari di onoreficenza al gonfalone per gli eventi bellici: Formia, Minturno,

Fondi, Aprilia, Roccagorga, Cori, Terracina. Adeguata attenzione la Provincia

riserverà alle iniziative collegate al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Provincia di Latina, Meda-glia d’Oro al Merito Civile

Page 59: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

Solidarietà

Lo Sport in ogni Comune

Lo sport in ogni comune fa parte delle riconferme essendo uno dei progetti

avviati sin dalla scorsa consiliatura. Questa scelta è stata influenzata dalla

consapevolezza che lo sport, e più in generale l’attività sportivo-ricreativa, non

è più solamente un fenomeno di massa, ma una azione radicata nel costume

quotidiano di vita del cittadino. Non tutti ancora possono fruire del valori in-

triseci della pratica sportiva sul piano sociale, culturale, sanitario, educativo e

della solidarietà, riconosciuti a livello internazionale.

Per tali ragioni, la Provincia, nell’esercizio delle sue funzioni deve contribui-

re all’organizzazione di una società interculturale, multietnica e multirazziale,

fondata sulla solidarietà, sulla cooperazione e sulla centralità dell’essere uma-

no come soggetto pensante e responsabile delle sue azioni e la promozione

sportiva può in questo essere un valido strumento.

Il tema dello sport va affrontato tenendo presenti alcuni concetti chiave: lo

sport inteso come tutti gli sport, non solo quelli più conosciuti ma anche le

discipline meno praticate; lo sport come strumento di crescita della persona

e come strumento di integrazione personale e sociale; lo sport che, nell’acco-

munare persone diverse, con diverse idee e culture, può divenire strumento a

supporto di una cultura di pace; lo sport considerato nel contesto territoriale

di riferimento, come elemento di valorizzazione e promozione turistica,

insieme agli aspetti culturali, ambientali, enogastronomici.

In tale contesto si inserisce il rapporto con le realtà sportive e le associazioni;

fondamentale è cogliere la ricchezza delle realtà che compongono il “nostro

mondo sportivo” e stabilire con esso un proficuo confronto e una collaborazio-

ne per lo sviluppo di progetti che possano rispondere in modo adeguato alle

esigenze dello sport nei nostri Comuni.

Si ritiene utile affrontare il tema dell’impiantistica sportiva in modo integrato e

complessivo sul territorio e attivare confronti con i Comuni per avere un qua-

dro complessivo che possa guidare le scelte dei vari soggetti, evidenziando

eventuali esigenze ed impegni prioritari, anche in collaborazione con singoli

Comuni.

La Provincia, nell’esercizio delle sue funzioni deve con-tribuire all’organizzazione di una società interculturale, multietnica e multirazziale, fondata sulla solidarietà, sulla cooperazione e sulla centralità dell’essere uma-no come soggetto pensante e responsabile delle sue azioni e la promozione sportiva può in questo essere un valido strumento

Page 60: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

60

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Realizzare un impianto sportivo in ogni Comune della Provincia• L’istituzione dello strumento dei Piani Provinciali dello Sport (PPS). L’impianto fondato sui PPS si completerà con la costituzione dell’Os-servatorio Provinciale dell’Associazionismo e del tempo libero, futuro basamento conoscitivo sulle attività del tempo libero e sull’associazio-nismo sportivo ed inteso come strumento per indirizzare al meglio i finanziamenti pubblici nel settore• L’integrazione della programmazione provinciale nel settore dello Sport con quella delle politiche sociali

• La diffusione di una cultura dell’attività motoria e dello sport centrata sul valore della salute, della prevenzione, della corretta alimentazione e dal rifiuto al doping• L’attenzione ai diversamente abili ed agli immigrati, integrazione ed inclusione attraverso lo sport

• Incrementare il numero dei cittadini che praticano attività motorie e sportive, con attenzione particolare alle fasce di popolazione debole • Incrementare e diversificare l’offerta di attività motorie e sportive per tutti i cittadini, con particolare attenzione verso gli sport “minori”

La nostra attività per quanto attiene alle Politiche Giovanili, sarà essenzial-

mente volta ad incentivare ed attuare iniziative formative e culturali che

offrano ai giovani strumenti permanenti di crescita, di indagine sulle proprie

potenzialità e di partecipazione ai processi che li riguardano, sia nel contesto

locale che nell’ambito della mobilità e degli scambi internazionali.

Politiche Giovanili

Solidarietà

Page 61: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

61

Sotto il profilo metodologico, organizzativo ed operativo, è previsto un con-

sistente impegno per dare il giusto impulso all’attività di programmazione,

provvedendo in particolare di attivare reali processi di concertazione tra or-

gani istituzionali e di aggregazione giovanile; costituire appositi gruppi tecnici

di lavoro (anche con il supporto di professionalità presenti nella realtà locale

che già operano in ambito giovanile) al fine di promuovere e programmare sul

territorio “iniziative mirate”, realmente innovative e non avulse dalle esigenze

del territorio; a perseguire lo snellimento e la semplificazione tecnica, median-

te l’adozione di metodologie e procedure operative uniformi ed omogenee; a

promuovere il coordinamento e l’integrazione dei diversi interventi.

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Promuevere l’istituzione di una Carta Giovani per permettere la mobi-lità gratuita attraverso i servizi pubblici (metro, autobus, treno)• Configurare come politica educativa e dell’agio rivolta a tutti i giovani• Intensificare e approfondire i legami fra i giovani, privilegiando orga-nizzazioni e luoghi di aggregazione non formali

• Stimolare e agevolare l’avvio di nuove associazioni o gruppi giovanili strutturati• Favorire le relazioni fra le differenti etnie presenti sul nostro territorio e migliorare la qualità dei rapporti intergenerazionali• Promuovere e sollecitare ogni possibile forma di collaborazione inter-comunale, al fine di favorire una “progettualità d’area” capace di fornire ai giovani risposte ad esigenze ampie e diversificate• Agevolare l’integrazione di iniziative già attivate nei diversi nei diversi ambiti comunali attraverso azioni condivise• Predisporre e realizzare specifici progetti giovanili sfruttando adegua-tamente le opportunità di finanziamento

Solidarietà

Page 62: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori
Page 63: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

COMPETITIVITÀUna risposta alla crisiLa competitivitàAgricolturaZootecniaEconomia del MareUna vetrina sul mecato globale e spazio ai grandi eventiUn patrimonio turisticoEducare per crescereTerritorio provincialeViabilità provincialeAmbiente

Page 64: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

6�

Competitività

«L’attuale crisi economica globale va vista anche come un banco di pro-va: siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il fu-turo e non solo come un’emergenza a cui dare risposte di corto respiro? Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di svi-luppo dominante per correggerlo in modo concertato e lungimirante?»

Questo l’interrogativo, non di un economista, ma posto dal Papa Benedet-

to XVI nell’omelia dello scorso gennaio, al quale la Provincia di Latina

risponde con un programma forte che si sviluppa lungo linee trasversali a

disegnare una struttura portante costituita dai tre pilastri sussidiarietà, solida-

rietà e competitività.

Con il fallimento della Leman Brothers la crisi che in questi anni ha colpito i

mercati finanziari mondiali ha toccato il suo apice.

Evidentemente la Provincia non ha disposizione le leve per operare misure

atte a superare la crisi, tuttavia, in linea con i principi ispiratori della nostra

azione di governo intendiamo porre in essere una serie di misure per mitigar-

ne gli effetti negativi nel territorio ed agevolare il processo di ripresa, anche

sulla scorta della constatazione che molti cittadini e molte imprese hanno

rotto gli indugi senza aspettare che la crisi economica finisca.

Infatti una quota sempre maggiore di cittadini, unitamente a molte piccole e

medie imprese, hanno iniziato a reagire alla crisi imparando a convivere con

essa e da essa a trarre delle opportunità per contrastare il grande clima di

incertezza e di prudenza ed a sfruttare a loro vantaggio le chances di crescita,

a dispetto di una situazione contraria.

Non a caso il Censis, attraverso il Rapporto mensile “Diario della crisi”, ha

messo in evidenza come nel nostro Paese stiano arrivando proprio dal tessuto

sociale i primi veri segnali di reazione alla crisi economica.

Decisamente più attendista e prudente è invece il settore creditizio, con le

grandi banche che, in particolare, sono ancora restie e concedere mutui, pre-

stiti e finanziamenti.

In tale contesto si vogliono inserire una serie di azioni programmate e che sa-

Una risposta alla crisi

una quota sempre maggio-re di cittadini, unitamente a molte piccole e medie imprese, hanno iniziato a reagire alla crisi imparando a convivere con essa e da essa a trarre delle opportu-nità per contrastare il gran-de clima di incertezza e di prudenza ed a sfruttare a loro vantaggio le chances di crescita, a dispetto di una situazione contraria

Page 65: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

6�

Competitività

ranno parte integrante del nostro bilancio, che appunto si collocano al fianco

dei nostri concittadini e delle nostre imprese per cercare di agevolarne l’atti-

vità. Ecco allora confermata la misura dell’azzeramento del costo dei passi

carrabili sulle strade provinciali; gli incentivi in bolletta ai cittadini di quei

comuni che avranno indici di crescita più elevati nella raccolta differenziata;

le agevolazioni legate al mondo del microcredito, l’efficentizzazione della

macchina amministrativa al fine di rendere più veloce il rilascio di permessi

e concessioni, l’impulso ancora maggiore alla realizzazione di opere pubbli-

che ed interventi infrastrutturali, l’istituzione di corsi di formazione mirati a

valorizzare le nostre eccellenze, fornire forza lavoro qualificata alle imprese

del territorio e ridurre il tasso di disoccupazione, o ancora professionaliz-

zare i disoccupati in cassa integrazione allo scopo di ricollocarli nel mondo

del lavoro.

Certamente non potremo ridurre l’IRPEF o abbassare l’IVA o incidere sull’IRAP,

ma le misure appena descritte e le eventuali ulteriori che potranno essere

proposte saranno orientate a lasciare più denaro nelle tasche dei cittadini e

facilitarne il rapporto con il mondo del lavoro.

La Provincia risponde alla crisi con un programma solido che vuole fare della

crisi una occasione di rilancio; che risponde alla crisi capitalizzando gli effetti

negativi per farli divenire moltiplicatori di crescita e fattori di produttività; ri-

sponde alla crisi non con la bacchetta magica, ma con azioni solide a soste-

gno delle fasce deboli.

L’azione di fondo impone di rispondere alla crisi con:

• maggiori investimenti pubblici

• maggiore produzione di servizi

• sviluppo di eccellenze

• investimenti nella scuola e nella offerta formativa

• il sostegno dei diversamente abili

• la lotta alle nuove povertà

• processi di ricollocamento e riconversioni lavorative

azioni che coinvolgono le politiche provinciali di welfare, le politiche del lavoro

e formative, le politiche sociali in senso stretto per offrire un sostegno ai tanti

lavoratori atipici esclusi da ogni forma di ammortizzatore sociale, delle forze

lavoro immigrate da avviare a processi di inclusione sociale e lavorativa; il

sostegno ai nuovi poveri; ai soggetti che rischiano il licenziamento.

Non forme di assistenzialismo, ma processi di inclusione che creano occasioni

e chances di uscire dalla crisi.

Non forme di assistenzia-lismo ma di inclusione nei processi produttivi

Page 66: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

66

Competitività

Con oltre 14.000 milioni di Euro vale lo 0,80% il contributo che le imprese

pontine forniscono alla formazione del prodotto interno lordo nazionale.

Tradotto in termini relativi ciò significa che, in media, ad ogni abitante della

provincia spettano poco più di 23.006 Euro.

Concorrono a formare il valore aggiunto provinciale tre voci:

• l’industria

manufatturiera per il 21,35%

costruzioni 5,57%

per un totale di 26,92%

• l’agricoltura per il 4,73%,

• le altre attività (servizi) 68,35%

La notevole importanza del settore agricolo si fa sentire nella formazione del

valore aggiunto provinciale soprattutto se confrontato con il dato nazionale.

L’ammontare assoluto della produzione agricola è tale da proiettare Latina al

quinto posto nella macroripartizione di riferimento. Da notare anche l’ottima

performance della produzione zootecnica (23,9% contro il 15,7% nazionale).

Sono 47.259 le imprese registrate nella Provincia di Latina al 31.12.2007,

in aumento rispetto alle 46.79 del 2006. I settori maggiormente presenti

sono due: commercio e agricoltura, che insieme assorbono il 54,35% delle

imprese.

In particolare il settore primario (agricolo) con una quota di imprese pari al

24,9% (11.787) riesce ad emergere, sia rispetto al complesso del Paese

(17,6%) che alla media del Centro Italia (15,3%).

Altro indicatore da considerare al di sopra della media nazionale è il tasso di

evoluzione. Rispetto al 2007 facciamo registrare 1,96 imprese in più ogni 100

L’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA PONTINA

LE NOSTRE IMPRESE

Page 67: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

6�

Competitività

SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI - Il chimico farmaceutico è uno dei 3 riconosciuti

esistenti. Tale dato deriva soprattutto da un buon tasso di natalità (8,6%).

Da segnalare inoltre, il rilevante peso delle imprese presenti sul mercato pon-

tino dal (1990 al 1999) a scapito di quelle più anziane, ad indicare una forte

dinamicità del mondo imprenditoriale.

Infine un cenno va fatto al turismo, la Provincia si pone al secondo posto regio-

nale per quanto concerne il totale delle strutture turistiche presenti.

A fronte di una popolazione con età superiore ai quindici anni pari a 451.460

unità, sono circa 203.990 gli occupati in Provincia di questi 13.390

(6,5%) in agricoltura, 69.960 (31,34%) sono impegnati nel comparto indu-

striale (di cui 11.500 nel chimico-farmaceutico) ed i restanti 126.640 sono

divisi in tutte le altre attività. Altro dato interessante è quello relativo alla tipo-

logia di impiego: dei 203.990 occupati ben 153.470 sono dipendenti. Inoltre,

oltre 35.000 sono gli occupati nel comparto turistico e di questi 16.400 fissi.

Tali dati rendono un tasso di occupazione maschile pari al 72% superiore alla

media nazionale (71,70%) ed a quella regionale che si ferma al 70,70%. In

I NOSTRI LAVORATORI

Page 68: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

6�

Competitività

PROVINCIA DI LATINA - Storia, Cultura e Ambiente

conclusione dall’elaborazione Unioncamere Excelsior risulta per l’anno 2008

un saldo attivo tra entrate ed uscite di occupati pari a 470 unità, con un tasso

di variazione totale per l’anno 2008 pari allo 0,60%.

Garantire la competitività del mercato del lavoro pontino è senza dubbio una

delle nostre priorità. La dinamicità del nostro tessuto industriale e il peso del

nostro PIL devono indurci ad un cauto ottimismo. A fronte di un certo disimpe-

gno delle multinazionali, dobbiamo essere bravi ad indirizzare la nostra forza

lavoro verso attività autoctone in grado di valorizzare e sfruttare le peculiarità

del territorio, ma anche a difendere la nostra occupazione; al riguardo la Pro-

vincia si farà promotore dell’istituzione di un Osservatorio che vagli l’operato

delle grandi imprese affinché, nell’agire a salvaguardia del loro interesse non

pongano in essere comportamenti speculativi che danneggino ingiustamente

il territorio.

Page 69: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

6�

Competitività

La competitività è una condizione che tendenzialmente riguarda le singole

imprese, non le amministrazioni. Tuttavia, ogni impresa vive in un sistema

istituzionale, regionale e nazionale, le cui caratteristiche ne influenzano i costi

e le opportunità: si pensi al sistema delle infrastrutture pubbliche, a quello

fiscale, a quello delle relazioni industriali, a quello della regolazione dell’eco-

nomia, a quello formativo e così via. Il successo di ogni singola impresa è

certamente in primo luogo funzione delle sue scelte, ma anche delle istituzioni

economiche, sociali e politiche offerte dal contesto in cui opera.

Ciò posto le politiche per la competitività devono necessariamente muoversi

entro una serie di segmenti tra loro strategicamente correlati entro i quali i

poteri pubblici dovrebbero innanzitutto garantire l’apertura dei sistemi econo-

mici provvedendo a rimuovere le barriere che ostacolano la mobilità dei

fattori di produzione. È agevole osservare infatti che la valorizzazione delle

variabili ambientali e l’emersione delle specificità territoriali quale elemento

qualificante della concorrenza è fenomeno indissolubilmente connesso all’ac-

centuata mobilità dei fattori di produzione ingenerata dai processi di integra-

zione europea.

Sulla scorta di questi punti fermi si profilano per la Provincia di Latina le

nuove sfide:

• Sostenere la competitività e la leadership dei sistemi produttivi locali

investendo nei fattori immateriali e qualitativi a basso tasso di imitazione

• Collegare le imprese e i produttori di conoscenze su piattaforme co-

muni o interfacce sostenute e orientate dal soggetto pubblico su settori

strategici

• Produrre valore con la conoscenza

La competitività e l’innovazione contribuiscono ad accrescere la capacità in-

novativa della Provincia in quanto strumenti della società avanzata, capaci di

produrre uno sviluppo sostenibile basato su una crescita economica forte e

La Competitività

Realizzazione di un osser-vatorio statistico provincia-le. Un vero e proprio piccolo ISTAT in grado di indirizzare le scelte di politica econo-mica attraverso l’analisi dei dati e del loro andamento

Page 70: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�0

Competitività

CRISI - L’economia pontina ne mostra i segni in linea con l’andamento congiunturale

un’economia sociale di mercato.

Le linee di azione cui punta la Provincia di Latina sono indirizzate lungo cinque

direttrici importanti, le uniche capaci di assicurare sviluppo equanime su tutto

il territorio provinciale:

• promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle PMI che

annoverano eccellenze di non poco conto;

• promuovere tutte le forme di innovazione, compresa l’ecoinnovazione,

oggi una opportunità di investimento;

• accelerare lo sviluppo di una società dell’informazione competitiva,

innovativa e capace d’integrazione;

• promuovere l’efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinno-

vabili in tutti i settori, compresi i trasporti;

• Attivare politiche di sostegno ai Comuni che operano diminuzioni della

pressione tributaria o del costo dei servizi al cittadino.

Gli obiettivi del programma vengono cosi realizzati attraverso linee guida e

perseguiti mediante l’attuazione di programmi specifici lungo il corso del

quinquennio annualmente gestiti attraverso gli strumenti di programmazione

(RPP ANNUALE E PEG) dai settori di competenza.

Page 71: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�1

Competitività

A ben vedere sul territorio non manca la capacità imprenditoriale, come non

mancano le professionalità, la creatività: ciò di cui è veramente carente questa

nostra Provincia è l’ATTRATTIVITÀ DEL TERRITORIO sulla quale si radica poi

la COMPETITIVITÀ dello stesso.

I nostri piccoli imprenditori non devono avere paura di diventare grandi (vedi

la cantieristica navale), per l’ostracismo del territorio non pronto ad accogliere

i cambiamenti legati alla crescita; i nostri imprenditori non devono sacrificare

la crescita dell’impresa all’esigenza di mantenerne il controllo su di essa a

tutti i costi.

In molti ci invidiano il nostro serbatoio di imprenditorialità, dalle microaziende

artigianali, alla fitta rete di piccole e medio-grandi imprese che trova proprio

nella nostra Provincia una possibilità di approvvigionamento esterno di com-

ponenti a costo contenuto e qualità elevata.

Ciò si verifica tuttavia solo in nicchie di eccellenza di settori maturi (cantieri-

stica, artigianato locale, enologia) dove creatività, stile e professionalità fanno

premio su standardizzazione e prezzo.

Peccato solo, però, che queste straordinarie energie imprenditoriali riescano

difficilmente a dispiegarsi in settori meno maturi, a crescita tendenzialmente

più rapida della domanda e con forti economie di scala e organizzazioni azien-

dali complesse.

Il sistema produttivo pontino, accanto ai comparti tradizionali dell’edilizia, del

commercio e dell’artigianato, trova i suoi punti di forza nei settori agro-indu-

striale, nel chimico-farmaceutico e nella spiccata vocazione turistica.

I tre sistemi produttivi locali possono determinare concrete possibilità di svi-

luppo per l’intera economia pontina. Questi, devono tradursi in contenuti e

forniti di strumenti d’azione concreta, ed accompagnati per un loro consolida-

mento da una maggiore mentalità imprenditoriale e professionale, attraverso

interventi infrastrutturali e di servizio da parte della Provincia di Latina.

In particolare è necessario puntare sulla promozione e valorizzazione del si-

stema ambientale provinciale, con particolare riferimento alle coste, ai laghi

costieri, alle aree protette, all’enorme patrimonio storico, monumentale e ar-

tistico che costituisce un unicum di immenso valore, un mix di paesaggi e di

habitat esclusivo.

Una grande opportunità, dunque, per lo sviluppo delle nostre comunità, purchè

L’eccellenza non è un traguardo, ma una meta perenne

Il serbatoio di imprendito-rialità di questa nostra pro-vincia è il nostro antidoto alla crisi.

Page 72: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

Competitività

si sappia agire e lavorare in una logica di filiere e di sistema. Una pianificazio-

ne concertata del governo del territorio si deve accompagnare con strumenti

innovativi di attuazione, con nuove capacità degli operatori pubblici e privati,

con un’alleanza stretta tra amministratori, imprenditori, organizzazioni sinda-

cali e ordini professionali, nella direzione di una programmazione condivisa e

partecipata.

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Elevare la competitività e supportare lo sviluppo dei sistemi produt-tivi locali • Collegare le imprese e i produttori di conoscenze su piataforme co-muni o interfacce sostenute e orientate dal soggetto pubblico su settori strategici • Produrre valore con la conoscenza• Mettere i saperi al centro e valorizzare i talenti e le competenze • Ridurre il divario infrastrutturale e l’uso delle tecnologie • Rivitalizzare i traffici ferroviari presso le piattaforme logistiche• Investire in innovazione di prodotto più che di processo (creatività)

CANTIERISTICA NAVALE

Page 73: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

CANTIERISTICA NAVALE

Le imprese denunciano una stretta al credito che, di fatto, impedisce loro

di continuare a produrre. Dai dati acquisiti (Centro Studi di Unioncamere)

emerge che negli ultimi sei mesi poco più del 20% delle imprese, ovverosia

una su cinque, abbia avuto difficoltà nell’accesso al credito, con il conseguen-

te rischio di ricorso all’usura.

Le rilevazioni effettuate nelle scorso mese di giugno, in particolare, mettono

in evidenza come il saldo tra le aziende che hanno avuto pratiche di finanzia-

mento con esito positivo e quelle con esito negativo sia sceso di quasi due

punti percentuali per i grandi gruppi bancari, mentre per gli istituti di credito

locali e quelli di credito cooperativo, tale percentuale è invece cresciuta di

quasi quattro punti percentuali. E, come confermano ovunque, la situazione è

più difficile per le imprese più piccole.

Di conseguenza, tale approccio delle banche ha portato da un lato ad attuare

una forma di tutela in scia alla crisi, ma dall’altro, ha sostanzialmente inne-

scato la chiusura di molte imprese, in particolare di quelle piccole sulle quali

L’IMPRENDITORIA PONTINA

Page 74: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

Competitività

ha pesato maggiormente, specie in presenza di grandi gruppi bancari, quel

rapporto di ‘spersonalizzazione’ con la clientela che non ha permesso ai tito-

lari di impresa di accedere al credito al fine di superare le difficoltà scaturite

dalla pessima congiuntura economica e finanziaria.

In questo contesto vanno messe a punto politiche serie di sostegno a salva-

guardia dei posti di lavoro e della imprenditorialità pontina. La Provincia di

Latina intende superare altresì le due esperienze di Intrafidi e Confidi, e av-

viare un percorso che, seguendo gli indirizzi di Basilea 2, ci dia l’opportunità di

disporre in favore delle imprese linee di credito a supporto degli investimenti

aziendali attraverso la creazione di una Banca di Garanzia ovvero Banca di

Credito Cooperativa o tramite l’adesione a progetti similari già esistenti ed

attivi, ricoprendo il ruolo mediario tra la tradizionale banca commerciale e

l’impresa.

Le banche hanno bisogno di accedere a strumenti di monitoraggio del rischio

che assorbano meno risorse economiche, migliorino i requisiti patrimoniali e

consentano la liberazione di capitale. D’altro canto il mercato ha necessità di

sviluppare una relazione più diretta tra “capitale” e “rischi assunti”, dove la

garanzia diretta mitighi il rischio e aumenti la qualità dei crediti di firma.

L’azione di supporto alle imprese viene altresì garantita dalla prosecuzione

delle attività legate al Progetto lotta all’usura, nato nel 2005 in collaborazio-

ne con la Fondazione Onlus Wanda Vecchi. Lo stesso progetto ha consentito la

istituzione di un numero verde “Linea aperta - Sportello di ascolto” operati-

vo che sin da subito ha registrato un incremento di richieste di colloquio. Per-

tanto nel prossimo quinquennio troveranno conferma il progetto per la educa-

zione alla legalità ed al corretto uso del denaro, la Campagna di informazione

e comunicazione ed il supporto tramite un Fondo diretto per interventi urgenti

cui convergeranno le sinergie con altri Comuni del territorio.

Un percorso che ci dia l’opportunità di disporre in favore delle imprese linee di credito a supporto degli investimenti aziendali attraverso la creazione di una BANCA DI GARANZIA ovvero BANCA DI CREDITO COOPERATIVA

LINEA APERTA - Sportello di ascolto INTRAFIDI

Page 75: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

L’imprenditoria femminile nella Provincia rappresenta un fiore all’occhiello

per l’intera economia pontina per le idee, per la creatività, per la passione

ed i risultati positivi riscontrati.

La Provincia dunque sostiene l’imprenditorialità femminile nell’ambito delle

politiche di genere offrendo opportunità a quelle donne che oltre ad essere ca-

pisaldo della famiglia, hanno la voglia e la passione di sperimentare percorsi

di crescita lavorativa, anche attraverso la riproposizione dei tirocini formativi

dedicati alle donne previsti dal progetto GO IN 1 e 2.

L’obiettivo è la promozione di nuove attività imprenditoriali condotte da donne,

nonché la formazione e lo sviluppo delle capacità imprenditoriali e manage-

riali delle donne e la qualificazione delle loro professionalità.

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile sostenendone l’affermazione negli ambiti sociali e istituzionali

• Operare per il conseguimento delle pari opportunità

• Sostenere con proposte operative lo sviluppo di una autonoma sog-gettività femminile nel mondo del lavoro, nella società e nelle istitu-zioni

• Assicurare l’effettiva partecipazione delle donne alle scelte ed al-l’azione sindacale

• Promuovere attività di informazione/formazione progettate per ri-spondere ai fabbisogni specifici delle imprenditrici e delle aspiranti imprenditrici

Sono 15.700 le imprese guidate da donne in Provin-cia di Latina, un dato in co-stante crescita e lo attesta una variazione percentuale dello 0,88, ben superiore alla media nazionale ferma allo 0,23%

L’IMPRENDITORIA IN ROSA

Page 76: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�6

Competitività

IMPRENDITORIA IN ROSA - Fiore all’occhiello dell’economia pontina

Agricoltura

Questo nuovo mandato amministrativo dovrà caratterizzarsi per un’atten-

zione all’agricoltura da sostenere e valorizzare prioritariamente come

grande risorsa produttiva, ma in senso più esteso come attenzione ad un pa-

trimonio al tempo stesso paesaggistico, rurale, ambientale, storico, identita-

rio.

Occuparsi di agricoltura oggi significa da un lato, porre maggiore attenzione

alla capacità di sviluppo produttivo del settore, dall’altro, considerare tutte le

interconnessioni con le dinamiche territoriali, siano esse ambientali, di pro-

grammazione economica, di promozione turistica, di sicurezza alimentare.

Del resto in questa direzione vanno le indicazioni comunitarie che vedono nel-

lo sviluppo rurale la nuova scommessa, in quanto elemento fondamentale di

coesione dell’Unione Europea, ancora di più oggi che si è allargata (ricordiamo

Attenzione ad un patrimonio al tempo stesso paesag-gistico, rurale, ambientale, storico, identitario

Page 77: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

che il 90% circa del territorio comunitario non è urbano e che quasi tantissime

delle risorse del bilancio comunitario sono ancora destinate all’agricoltura).

Di fronte alle grandi trasformazioni che sta subendo e subirà il territorio pro-

vinciale nei prossimi anni, con la speranza di una realizzazione prossima del

collegamento Latina-A12 di superamento dell’attuale Pontina, sarà necessa-

rio sviluppare politiche significative per il territorio rurale, al fine di renderlo

sostenibile e tale da non svilire le produzioni agricole più qualificanti che lo

caratterizzano e sulle quali la intera Provincia riesce a stemperare la crisi.

Tramite interventi in agricoltura, potremo sperimentare e applicare la pratica

della trasversalità e dell’integrazione di tutte le politiche, motore per il buon

governo del territorio provinciale.

L’importanza del Distretto agroalimentare, che affianca quello Nautico e

quello Farmaceutico, nell’economia provinciale trova ragione sia nel numero,

sia nelle dimensioni delle imprese che vi appartengono, tra cui molte impe-

gnate nel settore primario della lavorazione, trasformazione e commercializ-

zazione dei prodotti agricoli.

Questa risorsa, forse non abbastanza evidenziata, è di per sé una ricchezza

sotto vari profili tanto che è intendimento della Provincia predisporre un Piano

d’Azione per la promozione agroalimentare che ci consentirà di program-

Sarà necessario sviluppare politiche significative per il territorio rurale, al fine di renderlo sostenibile e tale da non svilire le produzioni agricole più qualificanti che lo caratterizzano e sulle quali la intera Provincia riesce a stemperare la crisi

DISTRETTO AGROALIMENTARE - Lavorazione, trasformazione e commercio di prodotti agricoli

Page 78: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

mare al meglio tutti gli interventi che fanno capo a questo importante com-

parto. A questo si affiancheranno altri distretti in fase di riconoscimento, ma

che offriranno alla Provincia una nuova occasione di riaffermare la qualità dei

propri prodotti non meno delle proprie capacità imprenditoriali.

Si punterà quindi a breve sul Distretto rurale della montagna, sul Distretto

rurale della bufala e sul Distretto rurale floroviaistico.

Partendo dalla consapevolezza dell’esistenza di un grande patrimonio che è

economico, sociale e culturale, la Provincia intende dedicare una particolare

attenzione a questo settore, per contribuire al suo sviluppo e alla sua valoriz-

zazione.

Questo obiettivo si traduce nella necessità di operare verso direttrici che

da una parte colgano i bisogni delle imprese e dall’altra si indirizzino verso

l’incontro e la stretta relazione tra il mondo della formazione, della ricerca,

dell’innovazione, allo scopo di rendere più efficace la crescita delle imprese

agroalimentari, in modo da determinare ricadute positive per tutto il mondo

agricolo pontino. In tale contesto si inserisce anche l’idea di aprire “negozi

dei sapori pontini” nelle grandi Capitali europee, punti vendita specializzati

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

Page 79: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

nei nostri prodotti, vere e proprie vetrine sulle Bontà di Casa Nostra e ideale

occasione di promozione dei prodotti tipici a marchio riconosciuto DOP e IGP e

per l’implementazione dei quali la Provincia porrà in campo tutte le opportune

azioni.

L’intenzione della Provincia è altresì quello di diffondere su tutto il territorio

una sana cultura verso un nuovo metodo di commercio: quello fatto attraverso

i Gruppi d’Acquisto Solidali (Gas).

I gruppi sono costituiti da persone che si coordinano per acquistare prodotti di

provenienza locale bypassando le casse della grande distribuzione, riducendo

così il prezzo al dettaglio. In questa direzione la Provincia di Latina intende

lavorare per promuovere iniziative a tutela della sicurezza alimentare dei

nostri prodotti.

Le motivazioni che spingono a creare i gruppi d’acquisto sono duplici e ri-

guardano da un lato l’etica e dall’altra il risvolto economico. La scelta det-

tata da motivi etici prevede una preferenza d’acquisto verso quei produttori

che sposano il principio del rispetto della natura e dell’uomo. La motivazione

economica spinge ad acquistare direttamente dal produttore risparmiando

sui prezzi delle merci. Si acquistano, così, “prodotti a km 0”, incentivando il

commercio di prodotti locali e non importati.

Page 80: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�0

Occorre pertanto puntare su un tavolo dell’agroalimentare, come arricchimen-

to delle tematiche ricondotte al Tavolo Verde Provinciale, del quale si intende

operare un rilancio forte delle attività, per monitorare i continui cambiamenti

nelle politiche dei processi produttivi di questo comparto, tenendo in evidenza

il filo che lega il mondo della produzione agricola di base al consumatore fina-

le. Va rafforzata una logica di sistema, a cui le istituzioni presenti sul territorio

possono concorrere tramite azioni mirate a favorire l’innovazione, la ricerca, il

marketing del territorio e dei prodotti ad esso legati.

Del resto ancora una volta l’Europa conferma l’interesse verso il comparto

agricolo sostenendo il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo Rurale.

Gli obiettivi del PSN si rivolgono all’insieme delle aree rurali italiane e quindi

in primis ai distretti nelle loro varie forme e articolazioni mettendo in evidenza

gli elementi sui quali sviluppare le azioni per rilanciare il settore in termini di

attrattività e competitività:

• la presenza di forti potenzialità legate all’agricoltura più professionale e

di qualità, alla tipicità della produzione e, più in generale, ai molteplici le-

gami di natura culturale e produttiva tra agricoltura, silvicoltura, ambiente

e territorio;

• la crescente importanza della tutela e della valorizzazione delle risorse

ambientali nel loro complesso (biodiversità e paesaggio, risorse idriche,

Competitività

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

Page 81: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�1AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

suolo, clima) per lo sviluppo delle stesse agricoltura e silvicoltura e, prima

ancora, per la loro stessa sopravvivenza;

• la crescita dei legami tra agricoltura e silvicoltura e altre attività econo-

miche all’interno di tutti i territori rurali, come dato costante dell’evoluzio-

ne dei settori;

• il ruolo determinante della capacità tecnico-amministrativa e proget-

tuale nel condizionare l’efficienza e l’efficacia dei programmi di sviluppo

rurale

A completamento della panoramica svolta che ha riguardato le principali ten-

denze del settore produttivo appare opportuno aprire una finestra sull’indu-

stria biotecnologica, che va assumendo una connotazione autonoma ed una

rilevanza prioritaria quale settore di punta nel panorama tecnologico, produt-

tivo e persino strategico a livello internazionale.

In chiave turistica l’agricoltura offre opportunità ancora potenzialmente ine-

spresse sulle quali poter innestare percorsi di crescita e valorizzazione grazie

ad un invidiabile patrimonio culturale ed ambientale della Provincia. Il settore

dell’agriturismo offre ottime soluzioni anche ad un turismo destagionalizzato

al pari dell’ittiturismo.

Al vaglio anche il Nuovo Piano Faunistico e le Aziende Territoriali per la Cac-

cia LT1 ed LT2 per un rilancio dell’attività venatoria a sostegno di un turismo

sportivo ancora tutto da scoprire.

Competitività

Page 82: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

Zootecnia

Nella Provincia il settore zootecnico riveste un’importanza primaria in

quanto rappresenta circa il 30% (10% zootecnia da latte e 20% zootecnia

da carne) del valore della produzione agricola provinciale.

La zootecnia in Provincia presenta dei punti di forza che derivano dall’af-

fermazione a livello nazionale di produzioni agro-alimentari dalla presenza

di razze locali ben integrate nel territorio e, specialmente per la zootecnia da

latte, dall’importante funzione di salvaguardia dell’ambiente che l’attività di

allevamento svolge in area montana.

È quindi necessario puntare su nuovi modelli produttivi che incrementino

la competitività degli allevamenti (accordi di filiera, realizzazione di attività

complementari, valorizzazione dei prodotti) nel rispetto delle nuove normative

in materia di sicurezza alimentare, benessere animale e ambiente.

A tal proposito merita un cenno la sperimentazione presto al varo della stalla

biologica attraverso il quale sperimentare forme di allevamento che permet-

tono solo l’utilizzo di sostanze naturali e vietano l’utilizzo di sostanze di sintesi

chimica; fitofarmaci, diserbanti, anticrittogamici, organismi geneticamente

modificati (O.G.M.) ispirato ad un fare agricoltura biologica a difesa e a con-

servazione del territorio, dell’ecosistema e della biodiversità.

La Provincia nel corso della scorsa consiliatura ha sostenuto il progetto trac-

ciabilità animale per la diffusione della certificazione del processo di alle-

vamento e macellazione presso gli operatori del settore in tutta la provincia.

Per la cittadinanza la rintracciabilità nel settore zootecnico è sostanzialmente

sinonimo di qualità nell’alimentazione, intesa anche come salubrità delle carni

e del latte prodotti.

La prosecuzione del progetto è una riconferma per il futuro, per la capacità

dimostrata e i risultati ottenuti nell’assicurare la conoscenza del percorso di

Competitività

Puntare su nuovi modelli produttivi che incrementino produttività e qualità

Page 83: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimen-

tare o di una sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di

un mangime attraverso le fasi della produzione, della trasformazione e della

distribuzione.

La qualità nell’alimentazione, la salubrità dei propri allevamenti, la qualità del-

le carni e del latte prodotto, da sempre motivo di orgoglio della Provincia di

Latina e degli operatori ed associazioni che da sempre si battono per sostene-

re il comparto nella sua complessità.

L’obiettivo è quello di ini-ziare a lavorare insieme ai comuni costieri e alle parti sociali le linee di indirizzo e le azioni progettuali priori-tarie da mettere in campo, e approntare misure per fare fronte all’erosione delle spiagge, all’accessibilità, allo sviluppo della portualità turistica, alla semplifica-zione delle procedure per il rilascio delle concessioni demaniali e più in generale allo sviluppo sostenibile del nostro litorale

Economia del mare

TRACCIABILITÀ - Uno dei principali sinonimi della qualità dell’alimentazione

Il sistema delle attività legate alla risorsa mare continua, a fronte della crisi in

atto, a seguire un percorso che potrebbe definirsi anticiclico: le attività della

pesca sono cresciute progressivamente in termini di produzione, le compo-

nenti manifatturiere (costruzioni e riparazioni navali e costruzioni della nautica

da diporto) manifestano un’apprezzabile capacità di tenuta alle turbolenze e

Page 84: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

Competitività

al deciso incremento del livello di competizione sui mercati di riferimento,

così come i comparti terziari (trasporti marittimi, movimentazione merci, ciclo

logistico delle merci tra terra e mare, servizi tecnico-nautici, servizi finanziari

e assicurativi specialistici) hanno aumentato il proprio standard qualitativo,

hanno innovato le componenti dell’offerta, hanno fatto fronte, con crescente

efficienza, alla positiva intensificazione della domanda di servizi avanzati di

matrice portuale e logistica.

È in questa capacità di assecondare le trasformazioni imposte dall’economia

globalizzata e nella riorganizzazione sia dei processi produttivi interni di ma-

trice industriale che in quelli della logistica e dei trasporti, che l’economia del

mare ha mostrato la propria marcata modernità. Questo secondo mandato

sarà dedicato alla realizzazione di un Piano di Sviluppo Provinciale Inte-

grato finalizzato a rilanciare organicamente l’insieme delle attività connesse

all’economia del mare. Un Piano che affronti complessivamente le problema-

tiche del mare e della costa, che sia condiviso con i Comuni costieri e con le

parti sociali e imprenditoriali che si muova in armonia con gli indirizzi pro-

grammatici e urbanistici stabiliti del Piano Territoriale Generale Provinciale.

Le problematiche esplose in questi ultimi mesi (sequestro dei pontili a Ponza,

all’operazione Golfo Azzurro nel sud pontino e non ultime le vicende legate alla

fruizione del Lago di Paola) rischiano di riflettersi negativamente in altri ambiti

territoriali e di ingessare l’intera economia del mare della nostra Provincia. Di

qui l’esigenza di dare vita ad un Piano della Costa in grado di affrontare orga-

nicamente le questioni strutturali del litorale e di semplificare anche l’attuale

quadro normativo e regolamentare regionale in particolare sulla portualità tu-

ristica, sui Piani di utilizzazione degli Arenili (PUA) e sulle concessioni dema-

niali marittime, lacuali e fluviali che fino ad ora hanno scoraggiato, ritardato e

mortificano ogni possibile iniziativa di sviluppo sia pubblica sia privata.

L’obiettivo è quello di iniziare a lavorare insieme ai comuni costieri e alle parti

sociali le linee di indirizzo e le azioni progettuali prioritarie da mettere in cam-

po, e approntare misure per fare fronte all’erosione delle spiagge, all’acces-

sibilità, allo sviluppo della portualità turistica, alla semplificazione delle

procedure amministrative e più in generale allo sviluppo sostenibile del

nostro litorale. Un piano che sappia coniugare, al di là di ogni ideologismo, la

salvaguardia ambientale con le legittime esigenze dello sviluppo economico e

produttivo connesso all’economia del mare.

Questo secondo mandato sarà dedicato alla realiz-zazione di un Piano della Costa finalizzato a rilanciare organicamente l’insieme delle attività connesse all’economia del mare

Page 85: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Competitività

Al fine di rendere concrete le politiche provinciali in tema di agricoltura e zoo-

tecnia si è punterà molto sulla messa in funzione del Polo Polifunzionale

e Fieristico realizzato nell’area industriale ex Rossi Sud, già in parte recupera-

ta con realizzazione di una struttura di ingresso, delle opere di urbanizzazione

primaria (acqua, elettricità, fognatura, strada di accesso), di un parcheggio per

1432 posti auto, della successiva piazza, di un padiglione aperto polifunzionale

e con la riconversione dell’opificio industriale dimesso in struttura espositiva,

elemento che caratterizza fortemente tutto l’insediamento. È a tal riguardo in

corso la pubblicazione il Bando di concorso di progettazione in due gradi,

per l’acquisizione di progetti per la realizzazione di una struttura polivalente che

dovrebbe completare la parte infrastrutturale del complesso.

Una vetrina sul mercato globale e spazio per i grandi eventi

PIANO DI COORDINAMENTO - Potenziare l’economia del mare nel rispetto ambientale

Page 86: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Negli spazi realizzati sarà anche trasferita interamente la nuova sede della

Camera di Commercio Industria, Agricoltura ed Artigianato di Latina. Di sicuro

interesse la soluzione al problema energetico, l’intera struttura si autoalimen-

terà grazie all’utilizzo di impianti fotovoltaici di ultima genarazione in attuazio-

ne con le linee di programma in atto in materia di energia.

Completata la parte “infrastrutturale” sarà pubblicato un ulteriore Avviso Pub-

blico per l’individuazione di aziende/imprese interessate alla realizzazione ed

eventuale sviluppo di un progetto per l’organizzazione di eventi e gestione

degli spazi nella struttura, progetto che necessariamente dovrà poggiare su

due direttrici principali:

• Coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo con ricadute proficue

sull’occupazione e sui consumi;

• Promozione dell’immagine del territorio finalizzata all’attrazione di inve-

stimenti.

L’intendimento è quello di supportare un marketing che valorizzi il Marchio

di Area Pontina, una vetrina per la produzione locale ma non solo, capace di

attrarre investitori ed investimenti sul territorio, che sia occasione feconda di

scambio, di confronti e di crescita.

EX ROSSI SUD - Proiezioni

Competitività

Page 87: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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Il turismo può essere annoverato tra le attività di maggiore prospettiva per

il nostro territorio. La Provincia di Latina si presenta ricca di potenzialità e

risorse, la nostra costa non ha nulla da invidiare alle più rinomate località bal-

neari e i monti Lepini, con la loro storia e le testimonianze di un ricco passato

(antica Norba, Sermoneta, Ninfa, ecc. ecc.) possono tranquillamente offrire

valide alternative. Testimonianza di tale assunto è il fatto che nel 2008, anno

di forte crisi per il settore, la Provincia ha fatto registrare una saldo attivo

con un +6,4% negli ospiti in arrivo ed un +4,1% nel numero di giornate di

vacanza.

In cifre assolute, il totale degli afflussi turistici provinciali è stato nel 2008 di

564.020 ospiti per un totale di 2.802.271 giornate di vacanza, per un movi-

mento turistico globale superiore a 22 milioni di presenze.

Da tali basi occorre partire per costruire una valida proposta di sviluppo.

Tre gli assi di azione individuati:

1. il primo legato alla tradizionale attività di promozione territoriale. In tale con-

testo si inserisce la partecipazione ad eventi e manifestazioni di carattere na-

zionale ed internazionale (Borsa Internazionale del Turismo ecc), la programma-

zione di iniziative di grande rilevanza in grado di promuovere le nostre bellezze

(programmi televisivi, eventi spettacolo, pubblicazioni, ecc) e all’organizzazione

di eventi (fiere, manifestazioni, convegni internazionali, ecc) attraverso i quali

attrarre presenze e far conoscere la Provincia di Latina.

Un patrimonio turistico

Competitività

191 sono gli esercizi alberghieri, 60 i campeggi e i villaggi turistici.Il patrimonio extra ricettivo conta 3.725 esercizi

TURISMO - Lo stand della Provincia di Latina alla Bit di Milano

Film Commission: uno strumento per promuovere il nostro territorio attraverso il cinema e le sue ambien-tazioni

Page 88: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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2. il secondo asse è legato alle infrastrutture ricettive vere e proprie, in tale

ambito si studieranno iniziative e misure (finanziamenti, agevolazioni finanzia-

rie, mutui agevolati, ecc.) volte ad incentivare il recupero, la realizzazione e/o

la ristrutturazione di strutture che possano far aumentare il nostro patrimonio

ricettivo in termini numerici e qualitativi. La Provincia in questo contesto intende

sottoscrivere un vero e proprio Patto con i Comuni al fine di promuovere lo snel-

limento delle procedure e delle pratiche relative a tale attività.

3. il terzo asse ci vedrà impegnati nello sviluppo e realizzazione di un program-

ma, in sinergia con i Comuni della Provincia, finalizzato alla realizzazione di una

serie di opere e servizi per lo sviluppo turistico (piazze, auditorium, piste ciclabili,

interventi di contrasto all’erosione delle coste e di tutela della salubrità delle

acque di balneazione).

Siamo consci che tali risultati potranno ottenersi solo passando attraverso una

seria ed organizzata programmazione, per questo tra gli obiettivi di mandato di

questa consiliatura figura senza dubbio la realizzazione di un Piano Provinciale

per il Turismo, che attraverso il coinvolgimento e la piena e convinta partecipa-

zione di tutti i soggetti interessati possa garantire il conseguimento nel tempo di

risultati apprezzabili a fronte di un disegno organizzatore chiaro e condiviso.

Si inseriscono in questo contesto anche le opportunità che si profilano per l’eser-

cizio della caccia e della pesca, settori che vedono impegnata la Provincia con

alcune competenze esclusive. Per questi ambiti sarà accentuato il valore dell’in-

tegrazione con i territori promuovendo piani specifici finalizzati allo sviluppo di

percorsi che valorizzino l’ambiente e le bellezze turistiche del territorio presso

chi pratica questi sport, in collaborazione con le associazioni.

Si punterà inoltre per diversificare i temi turistici anche sulla promozione di un

turismo dedicato agli anziani ed un turismo legato invece alla cura della perso-

na, al benessere e alle SPA.

Competitività

Ancora l’Unione Europea ci offre occasioni di sviluppo e sostegno econo-

mico attraverso la istituzione di diverse misure strutturali a copertura di

progettualità condivise. I fondi messi a disposizione da parte dell’Unione Eu-

ropea sono di due tipi: fondi strutturali e fondi settoriali o altrimenti chiamati a

gestione diretta.I primi hanno come primario obiettivo quello di contribuire alla

riduzione del divario esistente tra i pesi membri e supportare lo loro sviluppo

economico e sociale (attraverso il finanziamento delle infrastrutture, degli aiuti

LE OCCASIONI EUROPEE

Page 89: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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IL NOSTRO OBIETTIVO

• Una migliore articolazione del sistema dell’offerta, che consenta ai turismi tradizionali di recuperare competitività e ai nuovi turismi di ac-quisire basi strutturali ed efficacia promozionale • Il coinvolgimento attivo in forma organica di tutte le filiere di attività e i servizi congeniali alla qualificazione dell’offerta turistica• Duratura azione di promozione turistica della Provincia e migliora-mento costante della capacità di offerta e accoglienza• Maggiore collegamento con la programmazione dei Fondi Europei

Competitività

alle imprese, specie nel settore dell’innovazione tecnologica, e delle politiche

sociali di inserimento lavorativo, occupabilità, adattabilità e pari opportunità).

I secondi hanno, invece, l’obiettivo di supportare la definizione e l’implemen-

tazione di politiche comuni in settori strategici, quali, a titolo d’esempio, la

ricerca e l’innovazione tecnologica, l’ambiente, l’imprenditorialità. Nell’ambi-

to della programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari, la Commissione

Europea ha raccomandato una programmazione e un utilizzo sinergico dei

fondi strutturali e di quelli settoriali: con questi ultimi è, infatti, possibile finan-

ziare la definizione di nuove politiche, programmi e progetti, la cui concreta

implementazione può trovare finanziamento. A tal fine la Provincia di Latina

si è strutturata con un apposito ufficio al fine di apprestare risorse e mezzi

per agevolare la realizzazione di progetti finanziabili, ed offrire supporto alle

strutture interne nella ricerca di fondi, nella predisposizione di richieste di

finanziamento e nella costruzione di partnership internazionali nell’intento di

esercitare il ruolo di capofila, nell’ambito dei network e dei progetti finanziati

dai fondi settoriali, di partenariati locali, per la sperimentazione e la progetta-

zione di azioni congiunte (a titolo d’esempio, piani energetici, servizi reali per

il supporto all’imprenditorialità).

Questo ruolo deve potersi esplicare in modo fattivo e concreto al fine di attrar-

re sul territorio risorse utili al rilancio della economia pontina lungo le diret-

trici internazionali, e a tal proposito l’intendimento sarà quello di stabilizzare

presso le sedi dell’Unione di un Punto UE targato Provincia di Latina, quale

presidio attivo in loco per assicurare flussi informativi aggiornati e costanti a

sostegno delle progettualità locali.

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Educare per crescere

«Se il progetto vale per un anno, pianta del riso; se vale per 10 anni, pian-ta degli alberi; se vale per cent’anni, istruisci degli uomini»

Kuan Tze

ISTRUISCI DEGLI UOMINI: questo è il progetto che abbiamo raccolto, inter-

pretando la lettera del Titolo V della Costituzione, nel rendersi protagonista

e partecipe di un processo di governace del territorio che tiene conto dei prin-

cipi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, rompendo con il vecchio

principio dell’uniformità dell’ordinamento degli enti locali.

Coniugando le nuove funzioni con i bisogni di giusto protagonismo di tutti

i territori, la Provincia in tema di educazione-istruzione-formazione e lavoro

nell’ambito delle competenze attribuitele dall’art.117 della Cost.- ha fatto del-

la sua “asserita” debolezza un punto di forza per agire come soggetto coor-

dinatore e regolatore di processi di “governance” in favore del proprio ambito

territoriale.

L’istruzione è il tema sul quale la Provincia di Latina ha voluto accettare la

sfida, testando le proprie azioni; la scuola in tutte le sue classificazioni e sfac-

cettature, in tutte le sue componenti, con tutti i soggetti chiamati ad operarvi,

perché investire nell’istruzione e nella formazione, nella crescita culturale, per

la Provincia di Latina significa investire sull’intelligenza, sulla capacità critica,

sulle competenze creative e innovative dei futuri cittadini. Non può esserci

cultura e crescita sociale senza istruzione e formazione, primaria e secon-

daria, di alto livello qualitativo. Non può esserci innovazione e sviluppo senza

quella cultura che può svilupparsi soltanto attraverso un sistema scolastico e

formativo che disponga di grandi risorse finanziarie, professionali ed umane.

La formazione, la crescita culturale rappresentano dunque lo spazio entro il

quale, più che i poteri, contano l’autorevolezza, la credibilità, la capacità di

aggregazione, l’attivazione di reti tra diversi soggetti, la produzione di visioni

Competitività

La formazione, la crescita culturale rappresentano lo spazio entro il quale più che i poteri contano l’autore-volezza, la credibilità, la capacità di aggregazione

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condivise su cui attivare enti, istituzioni, soggetti pubblici, privati e famiglie

per valorizzare tutte le modalità di esercizio associato di una competenza,

per rendere compatibile l’esigenza espressa dal principio di prossimità e di

sussidiarietà con quella della adeguatezza e della differenziazione, evitando la

frammentarietà delle azioni, la loro unilateralità ed il rischio - sempre in ag-

guato quando la competenza è distribuita su diversi livelli istituzionali - della

dispersione degli effetti.

Questi obiettivi possono essere conseguiti soltanto facendo convergere biso-

gni ed interessi della molteplicità dei soggetti istituzionali e sociali coinvolti

- spesso contrastanti e divergenti tra di loro - verso l’interesse generale delle

comunità che insiste sul territorio e che potrà così fruire dei benefici prodotti,

incrementandone il valore pubblico.

Per creare un vero sistema di ricerca applicata e un vero sistema di formazio-

ne e qualificazione, la Provincia di Latina, entro i termini fissati dalla normativa

nazionale in materia e dalla programmazione realizzata dalla Regione Lazio

con proprio atto deliberativo, ha costruito la sua rete e coinvolto le istituzioni

scolastiche di ogni ordine e grado, i sindacati, l’Università, i centri di forma-

zione, i centri per l’impiego con i quali ha aperto un canale di ascolto e di

confronto al fine di realizzare una azione che sappia realmente coniugare

la esigenza di crescita culturale, non più fine a se stessa, ma finalizzata alla

crescita economico sociale, allo sviluppo del territorio, alla realizzazione di

eccellenze.

Per ottenere questo risultato - l’unico che può rimettere in moto la crescita

culturale, civile, sociale, politica ed economica dell’intero paese - la conditio sine qua non passa esclusivamente attraverso la valorizzazione dei percorsi

formativi ed educativi. Occorrono altri investimenti: sulle strutture, sulle pro-

fessionalità, sui percorsi di accompagnamento, per accrescere le opportunità

e le chance lavorative, con l’obiettivo di rafforzare, aiutare a costruire, un’al-

leanza, una collaborazione tra istituzioni e scuola capace di instaurare una

tradizione di buone pratiche, per realizzare, cioè un partenariato educativo

anche con gli insegnanti e le famiglie, che rappresentano, da sempre, il mi-

glior fattore del successo formativo.

L’orientamento, poi, rappresenta lo snodo indispensabile per sostenere i pro-

cessi di apprendimento e di mobilità delle persone all’interno dei sistemi di

istruzione, di formazione e del lavoro, ma soprattutto è chiamato a svolgere un

Competitività

Occorre investire sulle intelligenze, sulla capacità critica e sulle competenze

Valorizzazione dei percorsi formativi ed educativi

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ruolo di primaria importanza nelle diverse fasi della vita attiva degli individui,

anche come servizio specialistico esterno di supporto o sostegno a situazioni

che richiedono particolari attenzioni.

La scuola così come è strutturata oggi è capace di influire in maniera ancora

troppo poco incisiva sulla mobilità sociale.

E’ da questa considerazione, che occorre ripartire, è questa la vera sfida delle

istituzioni come la Provincia di Latina: occorre cioè lavorare per costruire una

rete solida, un sistema teso ad eliminare le differenze sociali di partenza per

puntare sullo sviluppo, alla crescita del proprio territorio.

Ognuno deve fare la sua parte, è come un puzzle che si costruisce con pa-

zienza pezzo per pezzo, all’interno del quale il singolo è parte indispensabile

ed imprescindibile dell’unità e del risultato finale. La Provincia di Latina dal

canto suo ha raccolto gli indirizzi programmatici nazionali e regionali ed ha

lavorato su diversi livelli a partire dalle infrastrutture scolastiche, sulle quali ha

investito risorse per la messa in sicurezza, l’ammodernamento, la manuten-

zione ordinaria e straordinaria, l’allestimento di nuovi laboratori specialistici,

per la realizzazione di nuovi edifici anche con l’ausilio del partenariato privato

(project financing) mai dimenticando le esigenze scolastiche quotidiane e la

promozione di forme alternative di produzioni energetiche come l’installazio-

ne, attualmente in corso, presso tanti edifici scolastici dei pannelli solari per la

produzione di energia fotovoltaica.

Attraverso un Accordo di Programma tra la Provincia e l’Ufficio Scolastico

Provinciale di Latina si è convenuta una integrazione delle risorse e compe-

tenze finalizzate ad una più efficace programmazione territoriale di interventi

ISTRUZIONE - Una materia su cui la Provincia ha inteso accettare la sfida

Competitività

Page 93: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

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di qualità a supporto delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della

Provincia, nel comune intento di sostenere la qualità dell’offerta formativa

e favorire aree di intervento ritenute prioritarie: la Formazione dei docenti,

l’Orientamento professionale degli studenti, l’Integrazione alunni stranieri,

l’Educazione civica, il Disagio e dispersione scolastica, la Valorizzazione del-

l’eccellenza. Una azione diretta che ha premiato numerosi progetti presentati

direttamente dalle scuole della Provincia di ogni ordine e grado. La qualità è

invece garantita dalla possibilità per i diversi istituti scolastici grazie al soste-

gno offerto dalla Provincia di avvalersi delle certificazioni di qualità al fine di

attestare i livelli della propria offerta formativa. D’altro canto per la formazione

di livello, il raccordo con le Università che operano sul territorio, ha consentito

l’attivazione di borse di studio tese a favorire l’approfondimento di tematiche

di attualità specifiche ed ulteriori rispetto ai percorsi universitari frequentati.

È sui banchi di scuola che occorre investire per costruire il futuro, è da li che

occorre partire per generare una conoscenza più competitiva, capace di una

crescita economica durevole, accompagnata da un miglioramento quantitati-

vo e qualitativo dell’occupazione. Crederci è l’impegno che questa Provincia

intende onorare.

La Provincia di Latina, in linea con quanto realizzato in questi primi 5 anni di

governo, vuole farsi interprete, anche in questa seconda consiliatura, della

esigenza di una maggiore qualificazione del sistema scolastico provinciale.

La nostra attività amministrativa in questo importantissimo e delicato settore

PROJECT FINANCING - A dieci mesi dalla posa della prima pietra

Competitività

È sui banchi di scuola che occorre investire per costruire il futuro, è da li che occorre partire per generare una conoscenza più competitiva, capace di una crescita economica durevole, accompagna-ta da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell’occupazione. Crederci è l’impegno che questa Provincia intende onorare.

Project di Cisterna10 mesi di lavoro

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di intervento parte dalla prospettiva di quanto già fatto negli anni precedenti, e

di quanto programmato per dare sostanza e concretezza al processo di “qua-

lificazione” dell’impegno profuso che non può né vuole fermarsi alla semplice

funzione per l’istruzione. non abbiamo mai inteso la programmazione della

rete scolastica provinciale come un mero provvedimento amministrativo in-

terno al mondo scolastico, bensì come un processo che investe l’intera realtà

sociale ed economica del territorio e comporta l’esigenza di un percorso inno-

vativo e partecipativo inserito nei processi di pianificazione e sviluppo locale.

la scuola in provincia di latina impegna quasi 9.000 addetti tra personale do-

cente e non docente, facendo di essa la “prima azienda” del nostro territorio

per quanto a numero di addetti, a cui si aggiungono le migliaia di studenti e

le loro famiglie, tale percorso esige un rapporto di integrazione fra enti locali

e rappresentanti del mondo della scuola, un grande sforzo di consultazione e

di collaborazione con i sindacati, le associazioni di categoria e gli utenti della

scuola, è quanto abbiamo fatto nel primo mandato è quanto continueremo a

fare in questi secondi cinque anni.

Del resto solo investendo sui giovani e sulla scuola si possono affrontare le

sfide della globalizzazione e superare le difficoltà che si registrano in ambito

locale, mentre si profila una generale ripresa dell’economia nazionale ed eu-

ropea. Occorre perciò reagire con lungimiranza attraverso la pianificazione di

un progetto complessivo di rilancio del “sistema dell’istruzione pontino”, con-

solidando e valorizzando i punti di forza, in una visione integrata e sinergica.

Uno dei presupposti per essere competitivi è l’ottimizzazione delle risorse del

territorio ed il miglioramento e l’innalzamento del sistema scolastico.

PROJECT FINANCING - Rendering progetto del nuovo istituto superiore di Cisterna

Competitività

Investire sui giovani e sulla scuola per affrontare la golobalizzazione e le sue sfide

Page 95: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

L’UNIVERSITÀ

La Provincia di Latina ha tra le sue finalità la diffusione della cultura e

la valorizzazione dell’offerta formativo-didattica degli studenti e dei cit-

tadini residenti nel suo territorio, a tal fine intende implementare l’offerta

formativa attualmente esistente, sia per il valore intrinseco della formazio-

ne sia per le importanti ricadute di sviluppo economico su tutta la colletti-

vità amministrata. In tale contesto resta di grande attualità l’obiettivo di

una università del territorio, una fucina di saperi che partendo dalle ri-

sorse del nostro territorio sia in grado di sviluppare le eccellenze fungendo

da volano per l’economia e da traino per l’occupazione dei nostri giovani.

Sempre attuale rimane il progetto perseguito già nella scorsa Consiliatura

della nascita di una Università della Provincia di Latina che sappia ritaglia-

re sulle vocazioni e sulle potenzialità del territorio i propri corsi di laurea.

Nella medesima direzione si muove l’attività della Fondazione Tullio Levi

Civita, con la quale, in accordo con il Comune di Cisterna di Latina ed il Co-

mune di Sperlonga (soci fondatori) e con gli altri Enti locali che eventualmente

esprimeranno la volontà di aderire, si intende portare avanti un ambizioso

progetto per la diffusione e lo sviluppo della cultura scientifica pontina ren-

dendo più agevole ai giovani studenti pontini particolarmente dotati l’accesso

agli studi universitari e favorendo lo sviluppo delle loro inclinazioni verso la

ricerca scientifica.

LE NOSTRE SCUOLE

Grande attenzione abbiamo sempre dimostrato per la scuola, attenzione

che si vuole mantenere e se possibile accrescere, in un momento di crisi

e di ristrettezze. Com’è ben noto la Legge 23/96 “Norme per l’edilizia scola-

stica” ha esteso le competenze e le responsabilità della Provincia a tutti gli

Competitività

Una Università del territorio per valorizzarne le poten-zialità e le ricchezze

Page 96: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

�6

edifici scolastici che ospitano istituti superiori; questo ha significato quasi un

raddoppio di responsabilità e oneri, a cui la Provincia si è dedicata e si de-

dicherà con il massimo dell’impegno politico ed economico, in quanto, come

spesso succede, al trasferimento di deleghe non ha corrisposto un adeguato

trasferimento di risorse economiche e non.

Ciononostante possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro sin qui svolto, con

l’impegno di realizzare quanto finora programmato, per quanto possibile cer-

cando di anticipare gli interventi che per l’urgenza che li caratterizza dovranno

costituire una priorità.

Continueremo il lavoro di confronto e collaborazione con tutte le componenti

scolastiche e istituzionali, perché le scelte importanti siano da tutti condivise.

In tale ampio contesto strategico si inseriscono i significativi investimenti pro-

fusi per migliorare, modernizzare e mettere in sicurezza tutte le nostre scuole,

l’elenco sarebbe lungo, basterà ricordare che non c’è un istituto che non ab-

bia benificiato di importanti interventi, inoltre il cantiere del nuovo istituto di

Cisterna è una realtà, mentre le procedure amministrative per altri istituti: nel

Comune di Aprilia, nel Comune di Fondi, nel Comune di Terracina, nel Comune

di Formia e nel Comune di Latina.

PROGETTUALITÀ PER CRESCERE

Affiancherà l’attività infrastrutturale quella tesa a migliorare le condizioni

e la qualità dell’insegnamento. Saranno implementati i programmi quali

“pianeta scuola”, “l’intesa di programma con l’Ufficio Scolastico Pro-

vinciale”, attraverso il quale si è puntato sulla valorizzazione dell’eccellenza,

l’integrazione degli alunni stranieri, l’educazione civica, la formazione dei do-

centi, la ricerca della qualità e la lotta alla dispersione scolastica; “i progetti

di sicurezza stradale nelle scuole” e quelli rivolti alla “lotta al bullismo”.

La Provincia di Latina, attraverso lo strumento della programmazione della

rete scolastica, intende elevare il grado di formazione civile e professionale

dei cittadini, garantire il diritto allo studio di tutti e di ciascuno, offrire pari

Competitività

Migliorare, modernizzare e mettere in sicurezza tutte le nostre scuole

Page 97: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

opportunità a tutti eliminando ogni ostacolo di natura sociale ed economica,

innalzare la competitività del lavoro, evitare sprechi e doppioni, affrontare le

nuove emergenze (handicap, intercultura, immigrazione, bullismo etc.), razio-

nalizzare le risorse per elevare la qualità e l’efficienza delle strutture e del si-

stema, disegnare gli assi portanti e le coordinate per assicurare alla comunità

provinciale uno sviluppo adeguato e armonico.

IL NOSTRO OBIETTIVO

• Consolidamento e miglioramento di un’offerta formativa articolata per l’assolvimento del “diritto-dovere all’istruzione e alla formazione“ fino a 18 anni• Istituire un nuovo apprendistato per l’assolvimento dell’obbligo for-mativo come canale di reale formazione e di crescita• Lotta contro la dispersione scolastica e formativa attraverso azioni concertate con enti locali, autonomie scolastiche, enti di formazione professionale, mondo del lavoro e associazionismo, promuovendo an-che un utilizzo coordinato delle risorse• Ricerca di nuovi strumenti di transizione/inserimento lavorativo pe-culiari per gli adolescenti in difficoltà• Sostegno all’integrazione tra scuola superiore e mondo del lavoro• Promozione della piena integrazione scolastica e formativa degli alunni con disabilità• Sviluppo della promozione dell’integrazione scolastica e formativa degli adolescenti stranieri

Competitività

LOTTA AL BULLISMO

Page 98: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Il principio della centralità della persona “nelle politiche dell’istruzione, della

formazione e del lavoro, che garantisce ad ognuno, per tutto l’arco della

vita, l’accesso a tutti i gradi dell’istruzione in condizione di pari opportunità,

il sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo e per

l’inserimento nel mondo del lavoro”, e le politiche attive a sostegno dello svi-

luppo economico del territorio, costituiscono fondamentali punti di riferimento

per il mandato amministrativo che si apre, e nel quale l’AGENZIA PER LA FORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI LATINA continuerà ad avere un ruolo

di grande importanza.

Questi principi si devono realizzare attraverso l’integrazione delle politiche

dell’istruzione, della formazione e del lavoro che con una loro equa e corret-

ta attuazione potranno garantire alcuni fondamentali e irrinunciabili diritti di

cittadinanza.

L’educazione è veicolo fondamentale delle scelte di una società e delle politi-

che in favore della pace, dell’integrazione e delle pari opportunità. Nel campo

delle politiche del lavoro, dopo la complessa fase di rilevanti modificazioni

normative, obiettivo strategico dei Servizi Pubblici per l’Impiego è costitui-

to dal “buon lavoro”, attraverso strumenti finalizzati ad innalzare il tasso di

attività e a migliorarne la qualità, in termini di maggiore stabilità, più elevati

contenuti professionali, lotta ai processi di esclusione dal mercato del lavoro,

promozione di pari opportunità.

La programmazione 2009-10 dei percorsi in obbligo formativo e triennali di

istruzione e formazione professionale attribuiti in gestione all’Agenzia “La-

tina Formazione e Lavoro” riguarderà n. 42 corsi con una utenza complessiva

pari a circa 900 unità.

In relazione alle attività conferite all’Agenzia “Latina Formazione e Lavoro”

la Provincia realizza inoltre interventi finalizzati all’Innovazione ed adegua-

mento del sistema formativo provinciale, sia strutturali che infrastrutturali

nonché per l’acquisizione e miglioramento delle attrezzature didattiche e la-

Competitività

Buon lavoro come obiettivo strategico

Contrasto alla dispersione scolastica, circa 1.000 iscritti nel 2009

Page 99: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

��

boratoriali. Pubblicato, in attuazione della normativa e degli atti programmatici

regionali di riferimento l’Avviso Pubblico recante modalità attuative, adem-

pimenti amministrativi e gestionali per l’attivazione di percorsi formativi in

apprendistato professionalizzante.

Verrà altresì data continuità alle attività di cui ad un precedente progetto de-

nominato “Innovazione delle politiche del lavoro rivolte in particolare a

soggetti disabili”. In buona sostanza le attività rivolte in maniera specifica

all’area del disagio, sono caratterizzate dall’utilizzo (in via sperimentale) di

metodologie innovative, tanto per la valutazione della domanda di lavoro delle

imprese (analisi del posto di lavoro) quanto per le capacità lavorative delle

persone disabili (bilancio di prossimità delle competenze), dispositivi che con-

sentono l’individuazione del “posto di lavoro” adeguato alle effettive capacità

lavorative del soggetto diversamente abile, in sintonia peraltro, con il quadro

normativo di cui alla Legge n. 68/99 sul collocamento mirato.

Di particolare interesse l’azione del Méta Orientamento oltre a costituire una

misura che consente agli studenti di conoscere le dinamiche del mondo del

lavoro, è percorso di orientamento lavorativo (rivolto agli studenti degli istituti

superiori professionali e tecnici), in grado di favorire le migliori condizioni per

realizzare l’avvicinamento dell’offerta formativa scolastica alla domanda di

competenze del mondo del lavoro.

Ancora un progetto denominato “Piccoli imprenditori per grandi imprese

- business game”, intervento caratterizzato da azioni condivise con gli ope-

ratori della formazione e dell’istruzione, tendenti a trasmettere conoscenze e

competenze relative all’imprenditorialità, dove la creazione d’impresa simula-

ta possa rappresentare un percorso utile per l’apprendimento esperienziale di

complessi e fondamentali saperi, in uno spirito di miglioramento del sistema

della formazione, dell’istruzione e dell’orientamento, nell’ambito di una politi-

ca di apprendimento nel corso dell’intero arco della vita e secondo il principio

del “learning by doing”.

Progetto pilota denominato “CON-TATTO”, già citato in precedenza, caratte-

rizzato da attività sperimentali aventi quale obiettivo, da un lato, il migliora-

mento dei rapporti interrazionali nella scuola, intesa come cura della relazione

efficace e, dall’altro, il rinnovamento della didattica nelle scuole.

Verrà portato avanti ancora il progetto GO.IN. “Politiche di governance per l’in-

novazione del sistema formativo” in quanto esperienza attraverso la quale la

Competitività

Un progetto di formazione finalizzato al ricollocamento ed alla riconversione di quei lavoratori soggetti a cassa integrazione, che rischiano la fuoriuscita dai processi produttivi

Valorizzazione degli antichi mestieri

Si mira dunque non ad una mera attività di assisten-zialismo dell’attività in via di sparizione, ma si cerca anche con la istituzione di un Campus dedicato di creare degli strumenti affinché la stessa attività possa camminare con le proprie forze

Page 100: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

100

Competitività

Provincia coinvolge attivamente “il mondo del lavoro” con l’obiettivo di stimo-

lare le imprese operanti nel territorio affinché siano maggiormente partecipi

all’interno dei processi di formazione, condividendo e realizzando specifiche

azioni, sia per la riqualificazione degli occupati e sia come offerta di tirocini

finalizzati ad incrementare il bagaglio di competenze in possesso dei giovani

e degli adulti del territorio.

In particolare il progetto GO IN 3 quale prosecuzione di un percorso già av-

viato la scorsa consiliatura, si rivolge a quella quota di lavoratori atipici non

coperti da ammortizzatori sociali ai quali si offrono borse lavoro della durata

di 6 mesi all’esito dei quali perseguire degli avviamenti presso le aziende. La

permanenza invece nel mondo lavorativo verrà invece supportata attraverso

un progetto di formazione finalizzato al ricollocamento ed alla riconversione di

quei lavoratori soggetti a cassa integrazione, che rischiano la fuoriuscita dai

processi produttivi, ai quali viene offerta un’occasione formativa atta a recu-

perare professionalità ovvero a sperimentarne delle nuove più utili alla stessa

impresa che lo ha collocato in mobilità.

La Provincia di Latina ha innovato le proprie politiche di “governance” in virtù

del fattivo coinvolgimento di attori e decisori locali nelle fasi di programmazio-

ne e di progettazione, responsabilizzando in tal modo tutti i soggetti interessati

non solamente alla condivisione delle scelte ma anche al perseguimento pra-

tico delle strategie che ne conseguono.

La risposta alla crisi da parte della Provincia di Latina verrà realizzata

attraverso il riutilizzo della metodologia già sperimentata e sarà rivolta a tutti

quei lavoratori, oggi disoccupati per effetto della crisi, che non hanno co-

pertura negli ammortizzatori sociali, quindi verso quei lavoratori con contratti

atipici. Quindi percorsi di orientamento e formazione mirata e successiva col-

locazione nel mondo del lavoro attraverso tirocini formativi di media e lunga

durata. Naturalmente la risposta alla crisi riguarda anche soggetti che at-

traverso una specifica riqualificazione verranno ricollocati al lavoro anche in

situazioni lavorative diverse rispetto alle precedenti.

Le politiche in tema di formazione verranno altresì realizzate anche attraverso

attività cofinanziate dal F.S.E. PROGRAMMAZIONE 2007/2013

Dando seguito al Piano Esecutivo Triennale 2008-2010 (PET) approvato in

a livello regionale la Provincia di Latina intende attivare :

• una programmazione finalizzata delle azioni e/o dei percorsi formativi da

realizzare, indirizzata, sulla scorta della sperimentazione già avviata nelle an-

Page 101: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

101

Competitività

nualità precedenti, a “progetti obiettivo”, facendosi così interprete di priorità

ed obiettivi di sviluppo ed investendo su questi le risorse del FSE, evitando

per quanto possibile un utilizzo di risorse sostanzialmente privo di riscontri

occupazionali e di efficaci ricadute sul contesto economico e produttivo;

• una programmazione, quindi, all’interno della quale trovano accoglienza

istanze e progettualità di natura territoriale (legate alla vocazione del terri-

torio), direttamente correlate a disegni strategici individuati dalla Provincia

stessa e poste in relazione con gli attori locali;

Pertanto le proposte da parte dei soggetti attuatori interessati, sono state

indirizzate su specifici temi, o settori economici e produttivi, per i quali si

attende un forte impatto anche di natura occupazionale.

I progetti obiettivo, correlati all’analisi del contesto produttivo provinciale ed

alle linee di indirizzo più generali programmate dalla Provincia, sono i se-

guenti:

1. Progetto Obiettivo “Cultura dell’accoglienza, Ristorazione e Promo-

zione turistica”;

2. Progetto Obiettivo “Coltivazione, trasformazione e valorizzazione di

prodotti agricoli”;

3. Progetto Obiettivo “Chimico Farmaceutico”;

4. Progetto Obiettivo “Ambiente, Risparmio energetico ed Energie al-

ternative”;

5. Progetto Obiettivo “Nautica e Mestieri del mare”;

6. Progetto Obiettivo “Innovazione Tecnologica e trasferimento della

Ricerca applicata”;

7. Progetto Obiettivo “Inclusione Sociale Immigrati”;

8. Progetto Obiettivo “Inclusione Sociale Disabili e fasce deboli della

popolazione”.

Anche in tema di formazione una idea moderna ed al passo con i tempi divie-

ne elemento strategico e di crescita per la intera Provincia. In questa direzio-

ne si muove la realizzazione presso il Complesso denominato Ex Ciapi di una

struttura nuova che dia senso ai programmi in atto che vedrà la nascita di un

CAMPUS DEI MESTIERI per valorizzare da un lato le nuove professionalità

prodotte dalla innovazione tecnologica, dall’altro che sia di stimolo e supporto

alla formazione di giovani su “antiche” attività lavorative che nate in tempi

meno recenti ancora oggi mostrano profili di attualità ma soprattutto capacità

di impiego lavorativo.

Page 102: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

Competitività

Del resto la valorizzazione degli antichi mestieri reca in se anche una valoriz-

zazione culturale rappresentando questi ultimi in alcune zone della provincia

ancora dei punti di riferimento economico e lavorativo. Siamo infatti convinti

che una salvaguardia di un antico lavoro passi inevitabilmente per un inseri-

mento del medesimo in un progetto produttivo.

Si mira dunque non ad una mera attività di assistenzialismo dell’attività in

via di sparizione, ma si cerca anche con la istituzione di un Campus dedicato

di creare degli strumenti affinché la stessa attività possa camminare con le

proprie forze. La Provincia crede che alle vecchie botteghe dei centri storici

ai quali è necessario dare nuova linfa mediante la formazione di nuove forze

lavoro e maggiore visibilità necessaria a far conoscere ai cittadini l’esistenza

di attività antiche e tradizionali che non sono scomparse ma che, al contrario,

possono essere ancora molto utili, se non necessarie allo sviluppo economico

pontino.

IL NOSTRO OBIETTIVO• Sviluppo di politiche attive del lavoro per migliorare i tassi di atti-vità (donne e ultra quarantacinquenni) e della qualità e della sicurezza del lavoro, in linea con gli obiettivi definiti dalla Comunità Europea e della legge regionale sul lavoro, attraverso:

1. Il supporto alla qualificazione e al consolidamento dell’occupazio-ne attraverso strumenti di politica attiva, anche al fine di scongiurare fenomeni di esclusione precoce dal mercato del lavoro. 2. sarà rafforzato il raccordo fra formazione, servizi per l’impiego pro-vinciali e mondo del lavoro attraverso azioni formative rivolte a chi si iscrive negli elenchi dei Centri per l’Impiego provinciali e attraverso l’utilizzo differenziato dei voucher per la formazione.

• La promozione dell’economia della conoscenza attraverso lo svi-luppo di una formazione superiore a contenuti altamente innovativi, indi-spensabile ad un sistema economico che ha bisogno di nuova linfa per affrontare le sfide di un’economia poco creativa per carenza di ricerca e innovazione e che anche per questo subisce fortemente la competizione di Paesi a basso costo del lavoro.

Page 103: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

Competitività

• Il consolidamento e la messa a regime di strumenti articolati di inserimento/reinserimento lavorativo dei lavoratori “over 45”: orienta-mento, formazione/riqualificazione, percorsi personalizzati di accompa-gnamento al lavoro, supporto a creare lavoro autonomo o d’impresa. • Il monitoraggio sulle tipologie contrattuali “non stabili” per verifi-carne i punti di criticità e di distorsione, offrendo una formazione per il rafforzamento delle competenze, lo sviluppo di carriere più solide, il supporto all’imprenditorialità e al lavoro autonomo, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di precarizzazione.• In questo quadro, si dovranno coordinare le azioni formative sviluppa-te a livello provinciale dai diversi soggetti pubblici o privati (Università, fondi interprofessionali, agenzie di lavoro interinale, ecc.), per evitare sovrapposizioni o carenze formative, per massimizzare l’efficacia delle risorse messe in campo e per creare una migliore integrazione ed inte-razione tra le diverse tipologie di offerte formative.• Interventi per la promozione di pari opportunità nell’inserimento nel mercato del lavoro provinciale. • Servizi per immigrati che facilitino inserimenti lavorativi in tempi brevi compatibili con la normativa in vigore, sperimentando laboratori di ri-cerca attiva e realizzando azioni formative mirate ai profili più richiesti dalle imprese.

LATINA FORMAZIONE LAVORO - Laboratorio di estetica

Page 104: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

La definizione del Piano territoriale di coordinamento della Provincia,

con il suo obiettivo di individuare e “mettere in rete le risorse” rappresenta

un punto di riferimento negli scenari di una nuova forma di sviluppo in cui la

sostenibilità si coniuga con la valorizzazione delle molteplici identità del pro-

prio territorio.

Il PTPG si è posto l’obiettivo del riconoscimento della ricchezza e della varietà

dei giacimenti identitari del proprio territorio come strumento per progettare

una crescita che individui nuove fonti di benessere e ricchezza proprio da

questo patrimonio.

Il PTPG si pone l’obiettivo prioritario della tutela dell’ambiente e del pae-

saggio, definendo, per ciascuna porzione di territorio, i limiti di trasfor-

mabilità, in termini di usi e di quantità, entro cui compiere le scelte.

Il piano non opera scelte immutabili e prefissate di localizzazione di usi e

quantità, ma è incentrato su un insieme di interventi in grado di promuovere e

favorire le iniziative di tutti i soggetti, sia pubblici, sia privati, della trasforma-

zione del territorio, purchè siano compatibili, in termini di effetti, con l’insieme

degli obiettivi prefissati dal momento politico-sociale, siano contenute entro i

limiti di trasformabilità delle diverse porzioni di territorio e seguano i criteri di

localizzazione fissati dal piano.

In questo senso il piano non introduce tanto regole prescrittive, ma pre-

suntive, oltre a criteri ed indirizzi progettuali e criteri di valutazione dei piani

sotto ordinati e dei progetti, sia pubblici, sia privati, rispetto alla sostenibilità

ambientale ed alla loro compatibilità con i problemi e gli obiettivi posti alla

base del piano che si configura, così, come strumento tecnico ed amministra-

tivo di controllo e di coordinamento.

Al fianco del PTPG la Provincia ha realizzato la Carta dei Suoli, quale stru-

mento di completamento realizzata per l’integrazione del Piano Territoriale

Provinciale Generale, si basa su lavori in lingua inglese degli anni ‘80 integrati

da un rilevamento effettuato ex novo.

Competitività

Il PTPG si è posto l’obiettivo del riconoscimento della ricchezza e della varietà dei giacimenti identitari del proprio territorio come strumento per progettare una crescita che individui nuove fonti di benessere e ricchezza proprio da questo patrimonio

Territorio provinciale

Page 105: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

Con questo lavoro, che deve essere considerato un punto di partenza e non

certo di arrivo, si è dato inizio ad un’opera di trasposizione dei dati esistenti in

un’ottica di gestione agronomica e ambientale.

La Provincia sarà impegnata anche in una serie di attività collegate alla di-

fesa del suolo. Attraverso il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) i settori

Ambiente e Pianificazione svolgeranno attività di controllo su tutto il territorio

provinciale, inoltre, grande attenzione sarà dedicata al rispetto delle normative

e dei vincoli morfologici al fine di scongiurare il rischio frane.

Le informazioni contenute nella banca dati sono state, infatti, utilizzate in di-

versi progetti di studio ed applicazioni realizzate dalla Provincia di Latina ed

in particolare nella redazione del bilancio idrologico/idrogeologico, nell’analisi

della diffusione degli inquinanti e di vulnerabilità degli acquiferi, nell’analisi di

trasformabilità del territorio e di quantificazione dell’erosione del suolo.

Consideriamo la realizzazione di un’urbanistica condivisa a livello provinciale

come l’obiettivo da perseguire per dare forma concreta agli indirizzi indicati e

tradurli in scelte. In questo senso al centro della nostra azione sta il compito di

attuare il Piano provinciale ed insieme promuovere e coordinare quelli comu-

nali. I Piani comunali, redatti in forma associata, porranno al livello provinciale

nuove istanze, di integrazione, sviluppo e modifica in un processo di andata e

ritorno che è il sale della pianificazione, della partecipazione e della collabo-

razione interistituzionale.

Competitività

Dare forma agli indirizzi per tradurli in scelte

Grande attenzione sarà dedicata al rispetto della normativa e dei vincoli morfologici

CARTE DEI SUOLI - Immagine di copertina del PTPG

Page 106: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

106

In sintesi i nodi di tale percorso possono essere individuati nelle seguenti

prospettive:

1. avviare la redazione del previsto Programma Pluriennale di attuazione

del PTCP, che coordini le politiche di spesa e di settore al fine di persegui-

re l’assetto territoriale previsto dal Piano, con particolare riferimento alla

programmazione delle opere pubbliche e delle trasformazioni territoriali ed

ambientali previste dalla pianificazione locale;

2. favorire il conseguente adeguamento degli strumenti urbanistici/piani-

ficatori esistenti (PRG), approvati sulla base della legislazione previgente,

al nuovo regime ed assetto per raggiungere una condizione omogenea di

strumenti, analisi, previsioni e programmazione degli interventi su tutto

il territorio provinciale e permettere alla Provincia di svolgere la propria

attività di coordinamento degli interventi infrastrutturali o di rango sovra-

comunale necessari;

3. consolidare e sviluppare la pianificazione comunale associata, nell’am-

bito dell’obiettivo di aggiornamento della pianificazione locale, attraverso il

sostegno giuridico-amministrativo.

Vogliamo consegnare ai cittadini della Provincia di Latina un quadro d’assie-

me degli indirizzi e degli obiettivi di sviluppo del territorio e delle comunità, ve-

rificato e condiviso sia verticalmemente sia orizzontalmente, come strumento

di aiuto alla definizione di una comune identità provinciale e di un comune

senso di appartenenza.

CARTA DEI SUOLI - Integra il Piano Territoriale Provinciale Generale

Competitività

Page 107: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

L’obiettivo da perseguire è quello di dotare il territorio della Provincia di una

rete viaria che assicuri i collegamenti nelle direttrici nord-sud e est-ovest

oltre a collegamenti radiali con il capoluogo.

Si tratta di opere che rappresentano l’elemento portante di tutta la rete provin-

ciale, opere che coinvolgono altri enti proprietari ove l’Amministrazione assume

un ruolo di coordinamento, di stimolo o di consulente tecnico sulla base di ac-

cordi e convenzioni. Tra gli interventi da realizzare uno per tutti:

Adeguamento della S.P. S. Agostino di collegamento tra la S.R. Flacca e la

S.S. Appia in località “25 ponti”, con tracciato in galleria in prossimità del

deposito di olii minerali dell’Agip di Gaeta.

L’intervento in questione risolverà i gravi problemi di traffico che vengono ge-

nerati dal grande flusso veicolare (soprattutto d’estate) attualmente passante

per la Via Flacca dopo la Galleria Scarpone, che seguendo l’intera costa lungo

la spiaggia Sant’Agostino che poi va a congestionare il traffico locale delle città

di Formia e Gaeta.

La variante, così come studiata, si propone di deviare tale flusso su di un trac-

ciato alternativo, al fine di decongestionare le due città e lo splendido tratto di

costa interessato, lasciando all’attuale tratto della Flacca solo il traffico locale.

Competitività

FLACCA - Progetto del nuovo tracciato

Viabilità provinciale

Decongestionamento del traffico

Page 108: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

L’intervento servirà a deviare il grande flusso di mezzi pesanti che per rag-

giungere il MOF e l’area industriale di Fondi oggi sono costretti ad attraversare

il centro abitato con grave disagio per i residenti, aumento sensibile del tasso

di incidetalità, e sensibile riduzione dei tempi di percorrenza.

Sarà perseguito nel prossimo quinquennio l’obiettivo di adeguare e riqualifica-

re la rete stradale per le continue e maggiori esigenze dell’utenza ed aumen-

tando il grado di sicurezza delle strade stesse. Interventi efficaci e duraturi nel

lungo tempo richiedono un forte livello di collaborazione e concertazione tra la

Provincia, l’Astral, la Regione e le Amministrazioni Comunali.

Numerosi gli altri interventi di miglioramento delle intersezioni esistenti,

che prevedono interventi su strade che sono state oggetto di particolare

attenzione e forti investimenti in quanto itinerari di fortissimo traffico su

aree in forte sviluppo con carenze strutturali e geometriche. Non si fer-

merà e continuerà con la medesima intenistà l’attività di manutenzione

ordinaria e straordinaria di tutta la viabilità provinciale.

Il programma di manutenzione ricomprenderà inoltre vari interventi sulle ope-

re esistenti che possono essere semplicemente mantenute nelle loro carat-

teristiche, si aggiungono inoltre le realizzazioni di rondo nelle intersezioni a

maggiore traffico a migliorare la mobilità.

Particolare attenzione verrà altresì dedicata al perseguimento di una mobilità

alternativa a quella tradizionale che punti sulla mobilità sostenibile e valoriz-

zando in particolare la viabilità ciclabile, pedonale, fluviale e lacustre.

FLACCA - Progetto del nuovo tracciato

Competitività

Mobilità alternativa

Page 109: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

10�

SICUREZZA STRADALE

La sicurezza stradale era un obiettivo prioritario della scorsa consiliatura,

rimane tale per il prossimo quinquennio.

L’obiettivo è un impegno diffuso che ci consenta, in linea con le direttive del-

l’Unione Europea e il PNSS, di ridurre del 50% il numero di morti e di feriti sulle

nostre strade entro il 2010. Non si può rimanere inerti di fronte all’impressio-

nante numero di incidenti, di feriti e di morti che si registrano lungo le strade

provinciali con tutto il loro carico di costo umani, sociali ed economici.

I fattori su cui la Provincia può concretamente andare ad incidere sono essen-

zialmente due: l’uno umano, l’altro infrastrutturale. Ciò dunque dovrà indiriz-

zare l’Ente verso le attività di progettazione e della manutenzione delle strade,

senza peraltro trascurare le politiche di educazione stradale soprattutto verso

i più giovani attraverso campagne di sensibilizzazione presso le scuole sul

tema dell’alcol, dell’uso del casco, sul rispetto della vita e delle regole di cir-

colazione stradale e dettate dalla prudenza.

In tal senso si colloca l’investimento della Provincia per l’installazione lungo la

viabilità provinciale di apparecchiature per il controllo del traffico della velocit’

veicolare.

SICUREZZA STRADALE - Un obiettivo prioritario

Competitività

Non si può rimanere inerti di fronte all’impressionante numero di incidenti, di feriti e di morti che si registrano lungo le strade provinciali con tutto il loro carico di costo umani, sociali ed economici

Page 110: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

110

Installate da tempo ci hanno consentito da un lato, di raccogliere dati statistici

sul flussi di percorrenza, sui tassi di incidentalità, dall’altro, con il meccani-

smo della dissuasione, ci hanno consentito di educare l’utenza verso condotte

rispettose delle prescrizioni stradali.

Ad oggi tali apparecchiature sono state fonte di informazioni, a fugare ogni

dubbio circa la bontà delle intenzioni dell’Ente che, lungi dall’utilizzare queste

apparecchiature per impinguare le proprie casse, si prefigge il solo scopo di

porre un freno alla perdita di vite umane, sempre più giovani.

L’educazione stradale passa dunque anche attraverso il timore delle sanzioni,

per cui, alla prima fase, le succede oggi la seconda, che a brevissimo prende-

rà il via, durante la quale le apparecchiature verranno attivate e questa volta

anche con finalità sanzionatorie affinché l’educazione non sia più solo un pre-

cetto ma diventi cogente per chiunque contravvenga i limiti e le disposizioni

stradali.

Occorre inoltre proseguire il lavoro iniziato con il Sistema informativo sulla

sicurezza stradale (SISS), che nasce dalla consapevolezza che l’incidentalità

stradale è determinata da una serie di concause la cui conoscenza è essen-

ziale per contrastare il fenomeno.

Competitività

Sicurezza stradale: duca-zione e dissuasione sulla sicurezza stradale

SICUREZZA STRADALE - Un obiettivo prioritario

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111

MOBILITÀ

La mobilità rappresenta la vita di questa nostra Provincia. Nell’arco del-

la giornata più persone necessitano di muoversi, di spostarsi, generando

così una domanda di trasporto.

A tale domanda la Provincia deve poter dare congrua risposta non solo in

termini infrastrutturali e di sicurezza, ma creando un sistema di trasporti, che

offra soluzioni diverse a seconda della domanda del territorio.

Per poter quantificare numericamente la mobilità, valutarne esigenze ed ef-

fetti, è necessario censire gli spostamenti, diversificandoli per funzione esple-

tata. In tal senso la mobilità può essere classificata in relazione a diverse

caratteristiche, come l’ambito territoriale, l’ambito temporale, la periodicità e i

motivi di spostamento. In ragione di ciò vengono orientate le scelte provinciali

le quali in relazione all’ambito territoriale in cui si verifica lo spostamento ha

catalogato la mobilità in base ai motivi di spostamento (lavoro, studio, ac-

quisti, visite, relazioni interpersonali, attività del tempo libero, turismo etc.) e

permette di localizzare meglio nello spazio e nel tempo la corrente di traffico

da essa generata suddividendola in:

- mobilità occupazionale: spostamento per motivi di lavoro dei residenti.

- mobilità occupazionale passante: spostamento per motivi di lavoro dei

non residenti nell’area di studio;

- mobilità scolare: spostamento per motivi di studio dei residenti.

Accanto alla mobilità sistemica vi è poi da considerare i fenomeni di mobilità

non sistematica:

- mobilità residenziale: spostamento dei residenti non occupati per motivi

vari;

- mobilità festiva: spostamento in uscita per motivi di lavoro (ferie e festi-

vità) dei residenti;

- mobilità turistica: spostamento nell’area analizzata dei turisti indigeni e

stranieri;

Alla luce di questi dati l’obiettivo è quello di arrivare a disegnare un siste-

Competitività

Mobilità quale componente essenziale di sviluppo di un territorio

Page 112: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

11�

ma integrato della mobilità provinciale, attraverso la redazione di un PIANO

PROVINCIALE DELLA MOBILITÀ che, con modalità e strumenti mutuati dal

percorso del PTPG (la definizione di indirizzi strategici e di scelte comuni) ci

permetta di conseguire l’obiettivo fondamentale di spostare quote significati-

ve di traffico dalla modalità su gomma, alla modalità su ferro per realizzare un

miglioramento della qualità dell’aria e una notevole riduzione dei costi esterni

che comporta la modalità su gomma, implementando lo snodo logistico di

Latina.

Non di minore impatto è la ipotesi di realizzare le vie del mare, potenziandone

e favorendone l’utilizzo, al fine di decongestionare il traffico merci lungo la

viabilità provinciale attualmente ancora priva di un accesso diretto alle auto-

strade.

L’intendimento sarà quello di sviluppare soluzioni per un trasporto intermo-

dale/combinato ferro strada, ove viene preferito il trasporto su ferro, mentre

i percorsi finali piu corti sono realizzati su strada. Questa soluzione potrà va-

lidamente essere sperimentata attivando la Piattaforma Logistica di Latina

Scalo per ipotizzarne un valido impiego per le tratte di destinazione della pro-

duzione del MOF di Fondi.

Altro aspetto di fondamentale importanza è senza dubbio la cosiddetta infra-

strutturazione immateriale del nostro territorio al riguardo è programmata la

progettazione e successiva realizzazione del piano telematico della Provincia.

L’obiettivo sarà quello di “cablare”, mettere in rete, larga parte della Provincia

al fine di offrire collegamenti e servizi più veloci alle imprese ed ai cittadini

ed in ultima analisi aumentare l’attrazione verso azioni e proposte in grado di

portare sviluppo.

Il Mof di Fondi

Competitività

Non di minore impatto è la ipotesi di realizzare le vie del mare, potenziandone e favorendone l’utilizzo, al fine di decongestiona-re il traffico merci lungo la viabilità provinciale attualmente ancora priva di un accesso diretto alle autostrade

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«La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma vederli con nuovi occhi»

Marcel Proust

Rispettare l’ambiente ed educare ad averne rispetto è stato un caposaldo

della XV consiliatura. Un impegno morale che ha rispecchiato per 5

anni quello dell’uomo nelle vesti di amministratore. È un idem sentire, un

sistema binario, indivisibile.

Come base di partenza per i grandi processi che interessano l’ambiente ab-

biamo adottato il Piano Energetico Ambientale (PEA), lo studio dell’energia

come vincolo fondamentale per il confronto e lo sviluppo di ogni dinamica so-

ciale ed economica dei sistemi locali e globali. Il PEA è stato voluto e pensato

per essere la “stella polare” della Provincia e dei Comuni per ogni intervento

sul territorio di carattere energetico e ambientale per gli anni a venire. Esso è

stato pensato quale strumento irrinunciabile che si pone come punto di par-

tenza per lo sviluppo delle diverse azioni tese all’autosufficienza energetica

IL NOSTRO OBIETTIVO

• L’integrazione tecnologica, l’unitarietà organizzativa e il coordina-mento delle linee radiali e di collegamento e delle diverse modalità di offerta;• L’adozione di scelte organizzative e tariffarie integrate ed adegua-te a sostenere il cambiamento delle abitudini delle persone • La costruzione delle condizioni di un incremento qualitativo e quan-titativo dell’offerta;• La riduzione ed il progressivo superamento del divario di oppor-tunità ancora esistente tra centro e periferia provinciale.

Competitività

Ambiente

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11�

del territorio ed al giusto utilizzo delle risorse direzionate nel campo dell’ener-

gia rinnovabile.

È la risposta ai tentativi di invadere il territorio provinciale con centrali

energetiche non collegate rispetto alle risorse che il territorio offre ed

alle necessità proprie.

Senza il Piano Energetico Ambientale le iniziative dei singoli Enti, e quindi della

Provincia, sarebbero rimaste deboli perché isolate e scoordinate. Il Pea invece

è il trampolino di lancio per consolidare nella XVI Consiliatura una cultura di

gestione del territorio sempre più consapevole che ogni scelta relativa al futu-

ro debba partire da un processo di integrazione territoriale tra i vari settori che

lo compongono e ne guidano lo sviluppo.

In tale contesto la nostra politica si inserisce nel solco tracciato dalla Confe-

renza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo svoltasi a Rio De Janeiro nel

giugno del 1992, che ha attribuito un ruolo centrale alle Amministrazioni ed

alle Comunità locali per elaborare ed attuare politiche le cui parole chiave sino

sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica.

Il tutto con una aspirazione ad operare per l’ambiente rifuggendo da logiche di

emergenza, rispetto ad un impegno strutturale e partecipato, condiviso con i

cittadini e le istituzioni, in primo luogo i comuni che della loro rappresentanza

sono i primi e più diretti portatori. In questa logica strutturale affronteremo i

grandi temi ambientali a partire da quelli classici: l’acqua, l’aria, i rifiuti.

Continueremo a monitorare lo stato delle nostre acque superficiali e delle

sorgenti al fine di garantire la salubrità e la qualità dei corsi d’acqua e delle

nostre coste. In tale ambito si inserisce anche l’attività dell’Agenzia del Mare.

Contestualmente avvieremo una forte campagna per il risparmio idrico, al fine

di allineare o almeno avvicinare significativamente i nostri consumi a quelli

dei Paesi europei più avanzati. Questo passerà anche attraverso una educa-

zione ambientale che, qui come in altri campi, si deve svolgere in collabora-

Competitività

PROVINCIA DI LATINABATTELLO SPAZZAMARE

AGENZIA DEL MARE - Il battello spazzamare

È la risposta ai tentativi di invadere il territorio provin-ciale con centrali energeti-che non collegate rispetto alle risorse che il territorio offre ed alle necessità proprie

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zione con le scuole, le istituzioni locali, la società civile; ma parimenti non può

prescindere da un ruolo attivo e protagonista del soggetto gestore del ciclo

idrico integrato.

Guarderemo alla qualità dell’aria in modo scientifico e non generico, evi-

tando di parlare di inquinamento in generale ma focalizzando attenzione ed

interventi sulle tipologie inquinanti realmente critiche e sulle loro origini. L’im-

postazione di fondo è la riduzione delle emissioni in atmosfera di anidride

carbonica (CO2) in linea con gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto. In tale

direzione saranno quindi orientate le azioni previste nella XVI consiliatura, a

completamento di quelle realizzate nei primi cinque anni di governo:

1. la copertura totale dei tetti degli istituti scolastici superiori della Provin-

cia con impianti fotovoltaici. Sono 13 gli edifici che grazie alla provincia

già utilizzano energia pulita azzerando le emissione di Co2 in atmosfera;

2. la prosecuzione e l’implementazione della campagna “Guido a bas-

so impatto” che prevede l’erogazione di incentivi per l’installazione di

impianti di alimentazione a metano negli autoveicoli. È la prosecuzione

fisiologica del lavoro impostato nella XV consiliatura che ha portato alla

trasformazione di oltre 300 autovetture circolanti a benzina con impianti

alimentati a metano e alla riduzione di circa 200 tonnellate l’anno di CO2

in atmosfera;

3. l’avvio della campagna “caldaie sicure” per l’ammodernamento e la

manutenzione degli impianti termici in tutte le case della Provincia. per

contenere il consumo di energia, ridurre l’inquinamento ambientale ed au-

mentare la sicurezza dei cittadini. L’obiettivo è quello di informare i citta-

dini sulla corretta manutenzione e utilizzo delle caldaie che permetta loro

di avere impianti più sicuri, ridurre le emissioni in atmosfera e garantire un

minore consumo di combustibile.

Inoltre saranno attivati progetti sul territorio diretti alla realizzazione e diffu-

sione d’impianti di produzione di energia rinnovabile:

• Calore Geotermico a Bassa Entalpia.

In particolare per la Provincia di Latina è importante promuovere iniziative per

lo sfruttamento del “ Calore Geotermico a Bassa Entalpia”.Il progetto prevede,

dove possibile, lo sfruttamento della temperatura delle falde superficiali che

sono presenti in quasi tutta la Provincia di Latina ed in particolare nelle zone

di ex bonifica

• Illuminazione pubblica.

Un particolare riguardo sarà posto all’efficienza energetica degli edifici e del-

l’illuminazione pubblica, per la razionalizzazione dei consumi e per il conse-

Competitività

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116

guimento di un valido risparmio energetico, saranno eseguite delle attività

preliminari di auditing energetico. Per gli impianti d’illuminazione pubblica sa-

ranno utilizzate lampade a risparmio energetico e ad alta efficienza ottenendo

risparmi dell’ordine del 35% sulla spesa della bolletta dell’illuminazione. Sa-

ranno impiegati sistemi elettronici di controllo e regolazione dell’alimentazio-

ne elettrica dell’illuminazione interna agli edifici e delle stradale.

• Mini-idrico.

Ulteriore settore di intervento, che permette di produrre energia senza avere

emissioni a costo zero per la pubblica amministrazione, è Installazione d’im-

pianti mini-idro nei corsi d’acqua del territorio e nella distribuzione degli ac-

quedotti. Questi interventi dal costo contenuto permettono di ottenere delle

mini centrali idroelettriche, che non richiedono opere di cementazione, nel

caso poi degli acquedotti vengono montate direttamente sulle tubazioni, e che

con il passaggio dell’acqua producono energia elettrica.

Per quanto ai rifiuti tre saranno gli assi portanti della nostra azione:

• La riduzione del conferimento in discarica;

• L’incentivazione della raccolta differenziata;

• La valorizzazione dei rifiuti;

Continueremo le politiche di incentivazione della raccolta differenziata che

premino i comuni ed i comportamenti virtuosi, lo faremo chiedendoci quali

altre azioni possono essere messe in campo per migliorarci, nella consape-

volezza che il recupero della materia di per sé spesso e volentieri non risulta

economicamente svantaggioso e per essere veramente efficace richiede costi

Pala Eolica

Competitività

Page 117: Nel segno della continuità, per una riaffermazione dei valori

11�

molto elevati.

Compendiare gli aspetti economici immediati in un bilancio più globale dovrà

essere un nostro obiettivo per evitare che questi costi siano riversati sui citta-

dini. Per questo, oltre alla raccolta differenziata si definiranno le capacità di

smaltimento connesse alla termovalorizzazione, individuandone la tipologia e

le localizzazioni in grado di garantire alla nostra Provincia la continuità delle

possibilità di smaltimento e l’indipendenza della tariffa, che noi immaginiamo

sociale e non dettata dalle logiche dei gestori degli impianti romani.

Consideriamo questo un obiettivo primario e vogliamo farlo dialogando con i

comuni, le società di gestione, le associazioni della società civile, tutti coloro

che hanno idee innovative da proporre.

Competitività

IL NOSTRO OBIETTIVO

• dar corso al potenziamento del servizio di raccolta differenziata attraverso incentivi economici a favore dei Comuni con fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Latina);• proseguire ed implementare la campagna di forte sensibilizzazione dei cittadini all’uso della raccolta differenziata;• realizzare un polo industriale costituito da un impianto di selezione e da un contiguo impianto di termovalorizzazione del CDR c/o frazione secca per il recupero energetico;• concretizzare la realizzazione di stazioni di trasferenza, trasporto dei rifiuti dalle stesse al polo industriale, in modo da realizzare un siste-ma di trasporto centralizzato e baricentrico rispetto ai Comuni in essa afferenti;• procedere alla chiusura definitiva delle attuali discariche di Borgo Montello ed alla bonifica delle stesse, anche attraverso il recupero dei rifiuti in essa presenti, oltre che alla riqualificazione urbana dell’area ed all’individuazione di forme di ristoro per il territorio che ha subito per anni tale servitù; • combattere l’inquinamento elettromagnetico attraverso l’adozione di un Piano delle Antenne• prevedere forme di mitigazione ambientale e forme di compensa-zione per Comuni più esposti all’impatto ambientale dell’impiantistica necessaria a dar vita al predetto sistema.

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11�

Competitività

La domanda d’acqua è in continuo aumento, in Europa come nel resto del

mondo, per gli usi domestici, industriali ed agrozootecnici mentre la dispo-

nibilità e la qualità di questa risorsa costituisce un grave problema.

Come tutelare il bene acqua e garantire un servizio di qualità, convertendo

questo “problema” in risorsa, impiegando fonti alternative locali, sempre di-

sponibili nel più ampio rispetto delle condizioni di “sostenibilità ambientale” è

l’obiettivo che si propone la Provincia di Latina attraverso la propria struttura

amministrativa ed attraverso i servizi offerti dall’Ambito Territoriale Ottimale,

in termini di difesa della risorsa, della sua corretta utilizzabilità, della lotta alle

dispersione, al suo uso consapevole.

In particolare l’azione è finalizzata ad offrire:

1. una gestione unitaria all’interno dell’Ato del S.I.I. sulla base del crite-

rio di efficienza ed economicità e con il vincolo di reciproco impegno;

2. livelli e standards di qualità di consumo omogenei nell’erogazione del

servizio idrico;

3. una protezione nonchè l’utilizzazione ottimale e compatibile delle ri-

sorse idriche ad uso idropotabile;

4. la salvaguardia e la riqualificazione degli acquiferi secondo gli stan-

dards e gli obiettivi della programmazione regionale e di bacino;

5. l’unitarietà del regime tariffario nell’Ato in funzione della qualità delle

risorse e del servizio fornito;

6. la definizione e l’attuazione del programma degli investimenti per

l’estensione, la razionalizzazione, e la qualificazione dei servizi privile-

giando le azione finalizzate al risparmio idrico e al riutilizzo delle acque

reflue.

Nell’ambito di tali politiche si inseriscono progetti di solidarietà sociale come

Provincia solidale a favore delle utenze deboli cui se ne aggiungeranno altri

come ad esempio l’idea di realizzare una fonte in piazza come questione di

CICLO DELLE ACQUE

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Competitività

civiltà e progresso attraverso la quale valorizzare

• le tecnologie avanzate che riportano alla memoria le immagini delle

fontanelle di paese, per promuovere il consumo dell’acqua di rete per-

ché buona,controllata, sicura e gratuita;

• politiche ecologicamente attente: meno TIR sulle strade per il traspor-

to delle bottiglie di minerale e meno rifiuti plastici (in Italia vengono con-

sumati ogni anno circa 11 miliardi di litri d’acqua in bottiglia e prodotte

circa 200.000 tonnellate di rifiuti plastici; si stima che circolino circa

300.000 tir all’anno per il solo trasporto delle acque minerali)

• messaggi sull’importanza “dell’acqua come bene di tutti”, sui temi

di sostenibilità ambientale e di pubblica utilità (costi notevoli per lo

smaltimento dei rifiuti plastici)

L’idea prevede la collocazione nelle piazze principali delle città e delle cittadi-

ne della Provincia di uno o più punti di distribuzione di acqua potabile ulterior-

mente filtrata e depurata, raffreddata e gassata e sarà erogata in base ad un

sistema a tessera parametrizzabile in modo tale da consentire prelievi gratuiti

per certe fascie sociali disagiate o a pagamento ma comunque sempre ben

al di sotto del prezzo delle acque minerali in bottiglia.

La fonte in piazza sarà inserita, ove possibile, in un casotto chiuso contenente

le apparecchiature produttive ed un patio esterno aperto al pubblico, protetto

da un portico o da una pensilina, ove sono ubicati i due erogatori di distribu-

zione dell’acqua. Tutto il casotto sarà dedicato a spiegare la storia, la gestione

e la preziosità della nostra acqua, oltre che essere veicolo di comunicazione a

disposizione della Provincia su tutti i temi di carattere ambientale.

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Conclusioni

«Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti».

Charles Darwin (1809-1882)

Le linee che abbiamo sinora tracciato ispirati anche dai pensieri illuminati

di Robert Kennedy e del Papa, di storici, statisti e scienziati, rappresentano

la voglia di scuotere la crisi, per uscirne più forti, per crescere con le situa-

zioni difficili che questa ci ha imposto, valorizzando noi stessi come cittadini,

amministrati o amministratori, e le potenzialità che ci offre il territorio per fare

della res pubblica un valore sociale, sintesi dell’interesse pubblico e del bene

comune, come bene del singolo e dei singoli.

Un unicum inscindibile che sia forza ed al tempo stesso motore della evolu-

zione che metta a concreto regime i principi di costituzionale memoria e che

abbiamo in queste pagine ricordato.

Ora tocca a Noi scegliere la via di uno sviluppo sociale che sappia rispondere

alle esigenze di una collettività variegata dove la diversità non faccia paura ma

sia un quid pluris verso un progresso di crescita illuminato e solidale o invece

rimanere legati a vecchi concetti di sviluppo economico, lontano dai cittadini,

dai fabbisogni delle famiglie dove Pil misura la ricchezza di una paese senza

riuscire a misurare i valori che ispirano la nostra società, le potenzialità dei

nostri giovani, il ricordo del sacrificio umano per una democrazia per tutti o il

coraggio delle diversità.

In noi muove l’idea di poter cogliere l’occasione che si disvela dalla crisi an-

cora in fieri, dalla quale intendiamo uscire con la politica dei piccoli passi,

uno dopo l’altro, oggi come domani e dopodomani, certi di poter interpretare

il ruolo che la Costituzione ci ha riconosciuto al meglio con il sostegno di tutti

nell’interesse dei Cittadini prima di tutto!

Conclusioni

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PROVINCIA DI LATINAMedaglia d’Oro al Merito Civile

www.provincia.latina.it