Natale, la bella notizia che apre alla speranza · poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte...

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www.bo7.it conversione missionaria e un leone nella savana assale e uccide una antilope di una specie protetta perché in via di estinzione, nessuno potrà accusarlo: agisce per istinto, non è responsabile delle sue azioni. Ma se è un uomo ad ucciderla, allora potrà essere accusato e punito perché è responsabile delle sue azioni, essendo libero di scegliere. È la libertà che fa la differenza, che ci rende umani, cioè responsabili. La responsabilità nei confronti della «casa comune», da proteggere perché in rischio di estinzione, è uno degli ambiti in cui siamo chiamati a verificare la nostra umanità. Domenica scorsa si è conclusa a Madrid la 25ª Conferenza sul cambiamento climatico organizzata dall’Onu, con un sostanziale fallimento: non sono state prese decisioni rilevanti e non è stato trovato un compromesso sui temi più delicati. Il leone ha continuato a uccidere e a sbranare ritenendosi impunibile: in questo modo ha abdicato alla sua umanità. L’Agnello ha preso su di sé il peccato del mondo, è entrato nella storia per prendersi cura dell’uomo. Ogni volta che ci prendiamo cura del piccolo, che ci assumiamo una responsabilità, che non rimaniamo insensibili davanti alla sofferenza e all’ingiustizia, manifestiamo il nostro essere umani. Papa Francesco nel Messaggio per il prossimo 1° gennaio ci indica la pace come cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica. Gesù è il Redentore dell’umanità, di tutti gli uomini, di ogni singolo uomo, di tutto l’uomo. Lo accogliamo anche come redentore dell’umano. Stefano Ottani S Gesù, salvatore dell’umano Chiesa di Bologna, online il nuovo sito Zuppi a Calderara e Sala Bolognese Natale e Capodanno tra musica e cultura a pagina 3 e 4 a pagina 2 a pagina 6 Domenica, 22 dicembre 2019 Numero 48 – Supplemento al numero odierno di Avvenire L’attesa del Bambino per essere più uomini DI ALESSANDRO RONDONI e inaugurazioni di presepi che in queste settimane si sono succedute anche a Bologna denotano il bisogno che tutti hanno di farsi coinvolgere, spostarsi, lasciare spazio ad un avvenimento. A Natale si torna come bambini a stupirsi, a cercare anche fra le luminarie e le vetrine un segno per la vita. Questo bisogno è innato nel cuore dell’uomo. E trova spazio pure nel cuore della città. Perché gli uomini vivono sì nelle loro case e famiglie ma sempre di più proprio nella città. Prepararsi al Natale significa quindi fare spazio a quel bambino piccolo, più grande di noi. I processi in corso di disintermediazione e di robotizzazione conducono alla desertificazione dell’umano e così si cercano spazi dove respirare, riconoscersi più uomini. Sotto i portici, lungo il pavaglione, attorno al crescentone, sotto le due torri, scorre un fiume di gente attratta dalle bellezze, dai sapori e dalla storia di Bologna. Una massa? Singoli individui o una comunità? Perché sia comunità deve trovare spazio, anche visibile, ciò che la forma. Significativo, quindi, che pure nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio si sia inaugurato il presepe del Comune, della ri–nascita, per imparare di nuovo a camminare. Davanti al presepe per essere più uomini, più comunità e per sentirsi fratelli, vicini a chi ha bisogno. Nella settimana dell’attesa del Natale e nelle pieghe della cronaca si raccontano gesti significativi come l’inaugurazione della casa alloggio per malati di Aids in via Massarenti. Festeggiare il Natale significa pure riscoprire la profondità dei rapporti, come accade per chi si raduna in preghiera, per chi si scambia gli auguri con gesti non formali. Momenti di intensa partecipazione anche nelle tappe della visita pastorale, nei giorni scorsi nella zona di Calderara–Sala Bolognese, vissuti negli incontri tra l’arcivescovo Zuppi e le persone di quei luoghi. Essere prete fra la gente. Come ha ricordato Papa Francesco alla delegazione del Seminario regionale il 9 dicembre. Chi può trasformare in pace e amore la rabbia e la paura che alimentano oggi gli istinti di tanti uomini? Nell’avvenimento del Natale c’è questa risposta, in una contemporaneità che si fa carne. In un messaggio d’amore universale. Dentro un cammino di speranza per tutti gli uomini, anche per chi sta soffrendo nelle varie parti del mondo per guerre e conflitti, come ci ricorda la prossima Giornata mondiale della pace dell’1 gennaio. Natale, tempo di attesa e di annuncio della buona notizia, che la Chiesa bolognese ora offre anche attraverso la sua presenza nel variegato mondo della comunicazione sociale con un nuovo modello multimediale e un sito completamente rinnovato. Per raccontare fatti e gesti e vedere nella realtà quella presenza che entra nel mondo indicandone il senso, la strada e il destino. L luogo di incontro». L’incontro natalizio con gli operatori della comunicazione è stato anche l’occasione per il cardinale di presentare il nuovo sito internet dell’arcidiocesi di Bologna (www.chiesadibologna.it) e il nuovo Centro di comunicazione multimediale diocesano, che comprende, oltre al sito, Bologna Sette, dorso di Avvenire, il settimanale televisivo «12Porte» che viene trasmesso su numerose emittenti e anche su You Tube e l’Ufficio stampa. «Questo Centro ci sarà, fra l’altro, di grande aiuto – ha detto il cardinale Zuppi – per cercare di evitare vicende come quella dei tortellini con ripieno di pollo offerti per la festa del patrono san Petronio», che ha scatenato accese polemiche e persino strumentalizzazioni politiche. «È stato un fraintendimento molto spiacevole – ha spiegato il cardinale – per cui una “fake news”, una non notizia (pochi tortellini senza ripieno di maiale per andare incontro a chi non può mangiarlo) è diventata “la” notizia e si è fatto credere una cosa assurda, cioè che l’arcivescovo di Bologna volesse cambiare la ricetta del tortellino; mentre quella che doveva essere la notizia vera, cioè l’incontro del Forum delle famiglie che faceva proposte importanti è finita nel dimenticatoio». Infine sulla partita di basket il giorno di Natale, l’arcivescovo ha detto che «occorre conciliare due esigenze: quella dello sport e quella di chi giustamente desidera vivere le giornate festive per quello che sono: giorni di non lavoro, dedicati a al Signore e alla famiglia». DI CHIARA UNGUENDOLI i auguro un Natale “feriale”, che illumini cioè le fatiche e le sofferenze di tutti gli uomini con la luce dell’amore di Dio e infonda speranza e fiducia. Una ricerca ha rilevato che oggi il 75 per cento delle persone non si fida degli altri; Natale ci annuncia che Dio stesso si è fidato di noi fino a farsi come noi!». Così l’arcivescovo cardinale Matteo Zuppi ha rivolto i propri auguri natalizi ai giornalisti riuniti alla sua presenza venerdì scorso e per loro tramite a tutta la diocesi. «Quella del Natale è sempre una notizia straordinaria – ha proseguito il cardinale – che illumina la nostra vita, perché è una notizia d’amore. È la notizia del mistero di Dio che si fa uomo e così rende gli uomini capaci di capire la propria importanza e di capirsi tra di loro. Nel Natale Dio dimostra la propria fiducia negli uomini e si consegna loro, rompendo l’armatura della chiusura e dell’indifferenza. Così ci aiuta a guardare con speranza al mondo che abbiamo intorno: a vedere la tanta sofferenza che c’è e a portare ad essa la consolazione di Dio, recando speranza dove c’è disperazione». «Non disperdiamo il dono del Natale – ha concluso l’arcivescovo – trasformiamolo invece in amore e fiducia verso gli altri, consapevoli che questa forza di amore che ci è donata è capace di vincere tutte le difficoltà». Alla richiesta di fare un breve bilancio dell’anno che sta per finire, il cardinale ha risposto affermando che «È stato un anno di scoperte e di riscoperte. A cominciare dal valore dei portici», che si vogliono candidare a «Patrimonio dell’Unesco» e che «mostrano come la città ha tante ricchezze, che vanno riscoperte andando alle proprie radici più profonde. I portici richiamano all’incontro, alla cura di ciò che si ha in comune, a rendere la città non un luogo anonimo ma anzi un V « Nell’incontro di venerdì scorso con i giornalisti il cardinale Zuppi ha espresso i propri auguri, ricordando che «il mistero di Dio si fa uomo e così rende gli uomini capaci di capire la propria importanza e di capirsi tra loro» Natale, la bella notizia che apre alla speranza Le celebrazioni solenni del periodo festivo ercoledì, 25 dicembre, la Chiesa celebra la solennità del Natale del Signore. Martedì 24 alle 21.30 il cardinale Matteo Zuppi celebrerà la Messa della Notte di Natale nel Piano Hall della Stazione ferroviaria alta velocità per i volontari di strada, le persone senza fissa dimora e chiunque voglia unirsi. Alle 23 l’arcivescovo celebrerà poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì 25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della Dozza e alle 17.30 in Cattedrale presiederà la solenne Messa episcopale del giorno di Natale. Questa celebrazione sarà trasmessa in diretta da È tv–Rete7 (canale 10). E sempre il 25 alle 9.30 il vicario generale per la Sinodalità monsignor Stefano Ottani presiederà la Messa di Natale nella chiesa di San Nicolò degli Albari per le persone assistite dalla Caritas, dall’Opera Padre Marella e dal Segretariato sociale «La Pira». L’arcivescovo Zuppi, in quanto presidente dei vescovi emiliano romagnoli, porgerà gli auguri natalizi alla regione martedì 24 e mercoledì 25 nei tg regionali della Rai delle 14 e delle 19.35. Martedì 31 dicembre, ultimo giorno del 2019, alle 18 nella Basilica di San Petronio l’arcivescovo presiederà i Primi vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio e il solenne Te Deum di ringraziamento. Mercoledì 1 gennaio, primo giorno del 2020, alle 15 da piazza VIII Agosto partirà la «Marcia della pace e dell’accoglienza» promossa dal «Portico della Pace» e a cui parteciperà anche l’Arcivescovo. Alle 17.30 in Cattedrale il cardinale presiederà la Messa per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la 53ª Giornata della Pace. M appuntamenti Natività nel Presepio di Ivan Dimitrov in Corte Isolani In occasione del Natale, abbiamo chiesto a Luigi Lepri, scrittore e poeta cultore della lingua bolognese di scriverci qualcosa, appunto, sul Natale. Lui ci ha fatto avere quanto segue, e lo ringraziamo sentitamente. Gesó e al dialàtt Pòst che, tótt i Nadèl, con cal tusàtt / ed nómm Gesó a dscårr sänpr a mî môd, / anc st ân la dmanda ai l’ò fâta in dialàtt / e Ló l à arspòst, trancuéll, con al stass brôd. / Acsé ai ò détt, da pôver biasanòt: / «Chèro Gesó, dîm té, incû cum faggna / par môd ch’a n vâga brîsa al gabariòt / al nòster bacajèr ch’ai é a Bulaggna?». / Par quasst, Gesó, mé a dmand la Tô benziòn / a chi ste mî dialàtt l insaggna a scôla / e a quî ch’i inpèren. Pò, Té t î acsé bòn, / bandéss anc chi al le dscòrr e al fà dla gnôla / digànd che i zûvn, incû, i san såul tasair / parché in n an brîsa vójja. Egli én ufèl! / Se ai zûven an s i dà quall ch’i an d’avair / an s pôl pretànnder gnínt. E... Bòn Nadèl. Gesù e il dialetto Poiché, a ogni Natale, con quel bambino / di nome Gesù parlo sempre a modo mio, / anche quest’anno la domanda gliel’ho fatta in dialetto / e Lui ha risposto, tranquillo, con lo stesso brodo. / Così gli ho detto da povero nottambulo: / «Caro Gesù, dimmi tu, oggi come facciamo / per far sì che non muoia / la nostra parlata bolognese?». / Per questo, Gesù, chiedo la Tua benedizione / a chi questo mio dialetto lo insegna a scuola / e a quelli che imparano. Poi, Tu che sei così buono, / benedici anche chi lo parla e insiste / dicendo che i giovani, oggi, sanno soltanto tacere / perché sono svogliati. Sono frottole! / Se ai giovani non si dà quello che devono avere / non si può pretendere nulla. E... Buon Natale! «Gesó e al dialàtt», poesia natalizia in bolognese esù Bambino è Gianlorenzo, il bimbo morto sotto un carro di Carnevale. Gli angeli sono David e Benjamin, caduti da un balcone: il babbo africano è stato indagato e prosciolto. Come la mamma di Gianlorenzo. L’angelo adulto, o – non cambia – il Buon Ladrone è Karin Zanella, barbone consumato dalla disperazione nel centro di Bologna. In questo Natale 2019 ragioniamo sulle Perdonanze individuali e collettive, drammi e idiozie. Nell’«Elogio della mitezza», tre euro, Norberto Bobbio, un grande laico, lascia un testamento a tutti. Cerchiamo serenità insieme. A Bibbiano si tenta di capire qualcosa nell’inchiesta sugli affidi di bambini: Giovanni Mengoli, presidente di una coop sociale, racconta che intanto sono crollate le richieste di aiuto. A Bologna con il turismo esplodono i bed & breakfast; famiglie e studenti arrancano per trovar casa. In Piazza Verdi si discute di tutto, intanto le dipendenze aumentano; droga, alcolici, internet; problema rinviato, non affrontato. Come per i Centri sociali, fra diplomazie e odi, chi è capace di coinvolgerli positivamente, farli sentire comunità? E i riders, che ci portano il cibo a casa correndo con ogni tempo e traffico? Da novembre hanno una legge: lo sfruttamento per ora non cambia. In compenso non corre il People mover fra aeroporto e stazione, due anni almeno di ritardo, dovrebbe partire a inizi 2020, unica realizzazione da decenni di fallimenti sui nuovi trasporti pubblici. Senza tempi è il Modernissimo, in piazza dovrebbe essere il simbolo della cultura bolognese, se ne parla dal 2015, ci sono i soldi, non son partite nemmeno le gare per gli appalti. Il 26 gennaio, Santi Timoteo e Tito, si vota per la Regione. Un nobile ex presidente, Pierluigi Bersani, invita il suo attuale successore Stefano Bonaccini, a «un poco di umiltà, non basta parlare di primati, ci sono degli scontenti». Consiglio che vale assai per gli avversari leghisti: Matteo Salvini continua la linea muscolare del dancing Papeete, «Vi prendiamo tutto»; la candidata Lucia Borgonzoni mette il Trentino al confine con l’Emilia e se la ride di geografia e storia. Adesso ci sono le Sardine, grande partenza, grandi successi. Una riflessione su mitezza e tolleranza, a non copiare i nemici, serve anche a loro. Per noi tutti. Marco Marozzi G l’intervento. Gianlorenzo, un angelo Il cardinale consulta il nuovo sito Pagine a cura del Centro di Comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30)

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www.bo7.itconversione missionaria

e un leone nella savana assale e uccide una antilope di una specieprotetta perché in via di estinzione, nessuno potrà accusarlo: agisce per

istinto, non è responsabile delle sue azioni. Ma se è un uomo ad ucciderla,allora potrà essere accusato e punito perché è responsabile delle sue azioni,

essendo libero di scegliere. È la libertà che fa la differenza, che ci rendeumani, cioè responsabili. La responsabilità nei confronti della «casa

comune», da proteggere perché in rischio di estinzione, è uno degliambiti in cui siamo chiamati a verificare la nostra umanità.Domenica scorsa si è conclusa a Madrid la 25ª Conferenza sulcambiamento climatico organizzata dall’Onu, con un sostanzialefallimento: non sono state prese decisioni rilevanti e non è stato

trovato un compromesso sui temi più delicati. Il leone ha continuatoa uccidere e a sbranare ritenendosi impunibile: in questo modo haabdicato alla sua umanità. L’Agnello ha preso su di sé il peccato del

mondo, è entrato nella storia per prendersi cura dell’uomo. Ogni voltache ci prendiamo cura del piccolo, che ci assumiamo unaresponsabilità, che non rimaniamo insensibili davanti alla sofferenza eall’ingiustizia, manifestiamo il nostro essere umani. Papa Francesco nelMessaggio per il prossimo 1° gennaio ci indica la pace come camminodi speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica. Gesù è ilRedentore dell’umanità, di tutti gli uomini, di ogni singolo uomo, di

tutto l’uomo. Lo accogliamo anche come redentore dell’umano. Stefano Ottani

S

Gesù, salvatore dell’umano

Chiesa di Bologna,online il nuovo sito

Zuppi a Calderarae Sala Bolognese

Natale e Capodannotra musica e cultura

a pagina 3 e 4

a pagina 2

a pagina 6Domenica, 22 dicembre 2019 Numero 48 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

L’attesadel Bambino

per esserepiù uomini

DI ALESSANDRO RONDONI

e inaugurazioni di presepi che inqueste settimane si sono succeduteanche a Bologna denotano il

bisogno che tutti hanno di farsicoinvolgere, spostarsi, lasciare spazio adun avvenimento. A Natale si torna comebambini a stupirsi, a cercare anche fra leluminarie e le vetrine un segno per lavita. Questo bisogno è innato nel cuoredell’uomo. E trova spazio pure nel cuoredella città. Perché gli uomini vivono sìnelle loro case e famiglie ma sempre dipiù proprio nella città. Prepararsi alNatale significa quindi fare spazio a quelbambino piccolo, più grande di noi. Iprocessi in corso di disintermediazione edi robotizzazione conducono alladesertificazione dell’umano e così sicercano spazi dove respirare, riconoscersipiù uomini. Sotto i portici, lungo ilpavaglione, attorno al crescentone, sottole due torri, scorre un fiume di genteattratta dalle bellezze, dai sapori e dallastoria di Bologna. Una massa? Singoliindividui o una comunità? Perché siacomunità deve trovare spazio, anchevisibile, ciò che la forma. Significativo,quindi, che pure nel cortile d’onore diPalazzo d’Accursio si sia inaugurato ilpresepe del Comune, della ri–nascita,per imparare di nuovo a camminare.Davanti al presepe per essere piùuomini, più comunità e per sentirsifratelli, vicini a chi ha bisogno. Nellasettimana dell’attesa del Natale e nellepieghe della cronaca si raccontano gestisignificativi come l’inaugurazione dellacasa alloggio per malati di Aids in viaMassarenti. Festeggiare il Natale significapure riscoprire la profondità deirapporti, come accade per chi si radunain preghiera, per chi si scambia gliauguri con gesti non formali. Momentidi intensa partecipazione anche nelletappe della visita pastorale, nei giorniscorsi nella zona di Calderara–SalaBolognese, vissuti negli incontri tral’arcivescovo Zuppi e le persone di queiluoghi. Essere prete fra la gente. Comeha ricordato Papa Francesco alladelegazione del Seminario regionale il 9dicembre. Chi può trasformare in pace eamore la rabbia e la paura chealimentano oggi gli istinti di tantiuomini? Nell’avvenimento del Natalec’è questa risposta, in unacontemporaneità che si fa carne. In unmessaggio d’amore universale. Dentroun cammino di speranza per tutti gliuomini, anche per chi sta soffrendo nellevarie parti del mondo per guerre econflitti, come ci ricorda la prossimaGiornata mondiale della pace dell’1gennaio. Natale, tempo di attesa e diannuncio della buona notizia, che laChiesa bolognese ora offre ancheattraverso la sua presenza nel variegatomondo della comunicazione sociale conun nuovo modello multimediale e unsito completamente rinnovato. Perraccontare fatti e gesti e vedere nellarealtà quella presenza che entra nelmondo indicandone il senso, la strada eil destino.

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luogo di incontro».L’incontro natalizio con glioperatori della comunicazione èstato anche l’occasione per ilcardinale di presentare il nuovosito internet dell’arcidiocesi diBologna (www.chiesadibologna.it)e il nuovo Centro dicomunicazione multimedialediocesano, che comprende, oltre alsito, Bologna Sette, dorso diAvvenire, il settimanale televisivo«12Porte» che viene trasmesso sunumerose emittenti e anche su YouTube e l’Ufficio stampa. «QuestoCentro ci sarà, fra l’altro, di grandeaiuto – ha detto il cardinale Zuppi– per cercare di evitare vicende

come quella dei tortellini conripieno di pollo offerti per la festadel patrono san Petronio», che hascatenato accese polemiche epersino strumentalizzazionipolitiche. «È stato unfraintendimento molto spiacevole– ha spiegato il cardinale – per cuiuna “fake news”, una non notizia(pochi tortellini senza ripieno dimaiale per andare incontro a chinon può mangiarlo) è diventata“la” notizia e si è fatto credere unacosa assurda, cioè che l’arcivescovodi Bologna volesse cambiare laricetta del tortellino; mentre quellache doveva essere la notizia vera,cioè l’incontro del Forum dellefamiglie che faceva proposteimportanti è finita neldimenticatoio». Infine sulla partitadi basket il giorno di Natale,l’arcivescovo ha detto che «occorreconciliare due esigenze: quelladello sport e quella di chigiustamente desidera vivere legiornate festive per quello chesono: giorni di non lavoro, dedicatia al Signore e alla famiglia».

DI CHIARA UNGUENDOLI

i auguro un Natale“feriale”, che illumini cioèle fatiche e le sofferenze di

tutti gli uomini con la lucedell’amore di Dio e infondasperanza e fiducia. Una ricerca harilevato che oggi il 75 per centodelle persone non si fida degli altri;Natale ci annuncia che Dio stessosi è fidato di noi fino a farsi comenoi!». Così l’arcivescovo cardinaleMatteo Zuppi ha rivolto i propriauguri natalizi ai giornalisti riunitialla sua presenza venerdì scorso eper loro tramite a tutta la diocesi.«Quella del Natale è sempre unanotizia straordinaria – haproseguito il cardinale – cheillumina la nostra vita, perché èuna notizia d’amore. È la notiziadel mistero di Dio che si fa uomo ecosì rende gli uomini capaci dicapire la propria importanza e dicapirsi tra di loro. Nel Natale Diodimostra la propria fiducia negliuomini e si consegna loro,rompendo l’armatura dellachiusura e dell’indifferenza. Così ciaiuta a guardare con speranza almondo che abbiamo intorno: avedere la tanta sofferenza che c’è ea portare ad essa la consolazione diDio, recando speranza dove c’èdisperazione». «Non disperdiamo ildono del Natale – ha conclusol’arcivescovo – trasformiamoloinvece in amore e fiducia verso glialtri, consapevoli che questa forzadi amore che ci è donata è capacedi vincere tutte le difficoltà».Alla richiesta di fare un brevebilancio dell’anno che sta perfinire, il cardinale ha rispostoaffermando che «È stato un anno discoperte e di riscoperte. Acominciare dal valore dei portici»,che si vogliono candidare a«Patrimonio dell’Unesco» e che«mostrano come la città ha tantericchezze, che vanno riscoperteandando alle proprie radici piùprofonde. I portici richiamanoall’incontro, alla cura di ciò che siha in comune, a rendere la cittànon un luogo anonimo ma anzi un

Nell’incontro di venerdì scorso con i giornalisti il cardinale Zuppi ha espresso i propri auguri, ricordando che «il mistero di Dio si fa uomo e così rende gli uomini capaci di capire la propria importanza e di capirsi tra loro»

Natale, la bella notiziache apre alla speranza

Le celebrazioni solenni del periodo festivoercoledì, 25 dicembre, la Chiesa celebra la solennità del Nataledel Signore. Martedì 24 alle 21.30 il cardinale Matteo Zuppi

celebrerà la Messa della Notte di Natale nel Piano Hall della Stazioneferroviaria alta velocità per i volontari di strada, le persone senzafissa dimora e chiunque voglia unirsi. Alle 23 l’arcivescovo celebreràpoi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della Dozza e alle17.30 in Cattedrale presiederà la solenne Messa episcopale delgiorno di Natale. Questa celebrazione sarà trasmessa in diretta da Ètv–Rete7 (canale 10). E sempre il 25 alle 9.30 il vicario generale per laSinodalità monsignor Stefano Ottani presiederà la Messa di Natalenella chiesa di San Nicolò degli Albari per le persone assistite dallaCaritas, dall’Opera Padre Marella e dal Segretariato sociale «La Pira».L’arcivescovo Zuppi, in quanto presidente dei vescovi emilianoromagnoli, porgerà gli auguri natalizi alla regione martedì 24 emercoledì 25 nei tg regionali della Rai delle 14 e delle 19.35. Martedì 31 dicembre, ultimo giorno del 2019, alle 18 nella Basilicadi San Petronio l’arcivescovo presiederà i Primi vespri della solennitàdi Maria Santissima Madre di Dio e il solenne Te Deum diringraziamento. Mercoledì 1 gennaio, primo giorno del 2020, alle 15da piazza VIII Agosto partirà la «Marcia della pace e dell’accoglienza»promossa dal «Portico della Pace» e a cui parteciperà anchel’Arcivescovo. Alle 17.30 in Cattedrale il cardinale presiederà la Messaper la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la 53ª Giornatadella Pace.

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appuntamenti

Natività nel Presepio di Ivan Dimitrov in Corte Isolani

In occasione del Natale, abbiamochiesto a Luigi Lepri, scrittore e poetacultore della lingua bolognese discriverci qualcosa, appunto, sulNatale. Lui ci ha fatto avere quantosegue, e lo ringraziamo sentitamente.

Gesó e al dialàttPòst che, tótt i Nadèl, con cal tusàtt /ed nómm Gesó a dscårr sänpr a mîmôd, / anc st ân la dmanda ai l’ò fâtain dialàtt / e Ló l à arspòst, trancuéll,con al stass brôd. / Acsé ai ò détt, dapôver biasanòt: / «Chèro Gesó, dîmté, incû cum faggna / par môd ch’a nvâga brîsa al gabariòt / al nòsterbacajèr ch’ai é a Bulaggna?». / Parquasst, Gesó, mé a dmand la Tôbenziòn / a chi ste mî dialàtt linsaggna a scôla / e a quî ch’iinpèren. Pò, Té t î acsé bòn, / bandéssanc chi al le dscòrr e al fà dla gnôla /

digànd che i zûvn, incû, isan såul tasair / parché in nan brîsa vójja. Egli én ufèl!/ Se ai zûven an s i dà quallch’i an d’avair / an s pôlpretànnder gnínt. E... BònNadèl.

Gesù e il dialettoPoiché, a ogni Natale, conquel bambino / di nomeGesù parlo sempre a modomio, / anche quest’anno ladomanda gliel’ho fatta indialetto / e Lui ha risposto, tranquillo,con lo stesso brodo. / Così gli ho dettoda povero nottambulo: / «Caro Gesù,dimmi tu, oggi come facciamo / perfar sì che non muoia / la nostraparlata bolognese?». / Per questo,Gesù, chiedo la Tua benedizione / a chiquesto mio dialetto lo insegna a

scuola / e a quelli che imparano. Poi,Tu che sei così buono, / benedici anchechi lo parla e insiste / dicendo che igiovani, oggi, sanno soltanto tacere /perché sono svogliati. Sono frottole! /Se ai giovani non si dà quello chedevono avere / non si può pretenderenulla. E... Buon Natale!

«Gesó e al dialàtt», poesia natalizia in bologneseesù Bambino èGianlorenzo, il bimbomorto sotto un carro

di Carnevale. Gli angeli sonoDavid e Benjamin, caduti daun balcone: il babboafricano è stato indagato eprosciolto. Come la mammadi Gianlorenzo. L’angeloadulto, o – non cambia – ilBuon Ladrone è KarinZanella, barbone consumatodalla disperazione nel centrodi Bologna. In questo Natale2019 ragioniamo sullePerdonanze individuali ecollettive, drammi e idiozie.Nell’«Elogio della mitezza»,tre euro, Norberto Bobbio,un grande laico, lascia untestamento a tutti.Cerchiamo serenità insieme.

A Bibbiano si tenta di capirequalcosa nell’inchiesta sugliaffidi di bambini: GiovanniMengoli, presidente di unacoop sociale, racconta cheintanto sono crollate lerichieste di aiuto. A Bolognacon il turismo esplodono ibed & breakfast; famiglie estudenti arrancano per trovarcasa. In Piazza Verdi sidiscute di tutto, intanto ledipendenze aumentano;droga, alcolici, internet;problema rinviato, nonaffrontato. Come per i Centrisociali, fra diplomazie e odi,chi è capace di coinvolgerlipositivamente, farli sentirecomunità? E i riders, che ciportano il cibo a casacorrendo con ogni tempo e

traffico? Da novembrehanno una legge: losfruttamento per ora noncambia. In compenso noncorre il People mover fraaeroporto e stazione, dueanni almeno di ritardo,dovrebbe partire a inizi2020, unica realizzazione dadecenni di fallimenti suinuovi trasporti pubblici.Senza tempi è ilModernissimo, in piazzadovrebbe essere il simbolodella cultura bolognese, se neparla dal 2015, ci sono isoldi, non son partitenemmeno le gare per gliappalti. Il 26 gennaio, SantiTimoteo e Tito, si vota per laRegione. Un nobile expresidente, Pierluigi Bersani,

invita il suo attualesuccessore StefanoBonaccini, a «un poco diumiltà, non basta parlare diprimati, ci sono degliscontenti». Consiglio chevale assai per gli avversarileghisti: Matteo Salvinicontinua la linea muscolaredel dancing Papeete, «Viprendiamo tutto»; lacandidata Lucia Borgonzonimette il Trentino al confinecon l’Emilia e se la ride digeografia e storia. Adesso cisono le Sardine, grandepartenza, grandi successi.Una riflessione su mitezza etolleranza, a non copiare inemici, serve anche a loro.Per noi tutti.

Marco Marozzi

Gl’intervento.Gianlorenzo, un angelo

Il cardinale consulta il nuovo sito

Pagine a cura del Centro di Comunicazionemultimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07email: [email protected]

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vive al di là dei momenti pubblici piùconosciuti». «Il nuovo portale – haspiegato invece Alessandro Rondoni,direttore Ufficio comunicazioni socialidell’arcidiocesi di Bologna e Ceer – è unpasso avanti nella comunicazionemultimediale, per un’informazioneaggiornata, diretta, efficace, vicina allagente e a portata di click. Fatti e notizie diattualità, documenti d’archivio, video,foto e ampie gallerie di immagini, per unportale ricco di contenuti che permetteagli utenti di essere sempre informati epartecipi della vita della Chiesabolognese. Il sito, dunque, segna l’avvio

di un percorso nuovo nel mondodell’informazione e della comunicazionedella Chiesa bolognese volutodall’arcivescovo. L’Ufficio comunicazionisociali, infatti, attraverso il Centro dicomunicazione multimedialedell’arcidiocesi sta attuando un nuovomodello integrato e sinergico con ladiffusione di una varietà di servizi econtenuti, coltivando relazioni con ilvasto mondo dell’informazione. Fra i varistrumenti diocesani, presenti anche nelnuovo sito, vi sono il settimanale BolognaSette, la rubrica televisiva “12 Porte” oltreai comunicati stampa. L’invito, pertanto,

è a cliccare e vivere la comunicazionecome dimensione ordinaria dellapastorale e come annuncio all’uomo dioggi, anche di notizie significative per lasua vita». «Per noi che ci lavoriamodall’interno questo sito è come una casanuova da arredare, abbellire, renderefunzionale. Per chi è fuori si tratta di unavetrina – spiega don Andres Bergamini,web master del sito». Pur evidenziandocome il lavoro sia appena all’inizio equindi necessiti dell’apporto e delconsiglio di tutti per farlo crescere emigliorare, don Bergamini ha sottolineatocome «l’obiettivo sia quello di

Natività d’autore, in città e dintorni in mostra dal classico al moderno

DI LUCA TENTORI

a Chiesa di Bologna è in rete con unsito internet tutto nuovo. Sarà lavetrina della diocesi nel mondo

digitale. Venerdì mattina la presentazioneufficiale alla stampa durante unaconferenza in cui l’arcivescovo ha rivoltoai giornalisti gli auguri di Natale. Il sitoraggiungibile all’indirizzowww.chiesadibologna.it è statocompletamente rivisitato nella partegrafica e dei contenuti per essere più alpasso con i tempi e le interconnesioni cheil mondo della rete ha portato. «Questanuova realtà aiuta a capire bene e megliola diocesi di Bologna – ha dettol’arcivescovo nella presentazione divenerdì mattina –. Raccoglie storie erealtà che spesso non fanno notizia mache sono la vera notizia. Ci aiuta acomprendere e conoscere anche i tantiluoghi di aggregazione e di umanità dellanostra Chiesa sparsi su tutto il territorio.Riuscire a comunicare tutta questaricchezza è estremmente importante».«Anche di fronte alle tante fake news ilnuovo sito, curato dal Centromultimediale di comunicazione, ciaiuterà a percepire le vere notizie e letante attività quotidiane che la Chiesa

Lcomunicare in modo autorevole, bello,gioioso, diretto, veloce la vita dellaChiesa di Bologna e del suo arcivescovo».Lo farà attraverso un portale snello daconsultare e da curare, aperto tanto aigiornalisti come ai fedeli e ai curiosi.«Questa novità è possibile – concludedon Bergamini – grazie a una grandesquadra, che comprende anche 17 mini–siti curati dagli Uffici di curia». Il nuovosito non sostituisce Bologna Sette e12Porte ma va a integrare, valorizzaremaggiormente e mettere in sinergiacircolare questi strumenti. La redazione èunica nel nuovo modello di Centro dicomunicazione multimedialedell’arcidiocesi: un pool di giornalisti ecollaboratori che declina le notizie asecondo dei vari mezzi (cartaceo,televisivo e web). Il nuovo sito inglobadue identità: quella di un portale dinotizie e informazioni dalla diocesi equello di strumento di servizio per lapastorale delle comunità locali. Eccoperché diventa una vetrina della Chiesa diBologna nel suo insieme aperta alla città.Cambia anche il nostro modo di lavorarecome giornalisti e di produrre contenutiche guarderà prima di tutto al sito elascerà più spazio per l’approfondimentoa Bologna Sette e 12Porte.

DI GIOIA LANZIE GIANLUIGI PAGANI

ologna offre una grandequantità di presepid’autore che vanno dalle

opere storiche e classiche deisecoli XVIII–XIX (in SanBenedetto, a San Luca e inSan Martino) alle più recentirealizzazioni: al Museo dellaBeata Vergine di San Luca(piazza di Porta Saragozza2/a) si trova la Mostra deiMagi, con opere di scultoricontemporanei che hannorivisitato e interpretato lefigure tradizionali. A PalazzoSegni Masetti il Presepio deiCommercianti si è arricchitodelle figure moderne diCristina Scalorbi, che haposto davanti al presepiopersonaggi storici di Bologna;alla chiesa di Sant’Isaia, eccoil presepio di FrancamariaFiorini che interpretafedelmente e ravviva latradizione bolognese. Nellachiesa dei Santi Gregorio eSiro si ammira una Nativitàmonumentale di MauroMazzali, che si riallaccia aquella dello stesso autore inS. Procolo, dove pure, solonel periodo del Natale, si puòvedere l’Adorazione dei Magidi Bartolomeo Cesi. Ilpanorama di presepi èvastissimo e si estende daCastiglion de’ Pepoli aPiumazzo, da Porretta aMedicina, dalle mostre diCento a quelle di ZolaPredosa e S. Pietro in Casale.Irrinunciabile la visita alla

Rassegna di S. Giovanni inMonte, e subito accanto sipuò ammirare il presepio diIvan Dimitrov, in CorteIsolani. Altre dettagliateinformazioni sul sito:www.culturapopolare.itIntanto, sono stati allungati itermini per l’iscrizione allaGara diocesana dei Presepi,che si può effettuarescrivendo [email protected] [email protected]; info:3356771199.Si inaugurano domani alle 15i quattro presepi di SanPetronio. Anche quest’annola Basilica ospita diverseNatività, tre visibili all’internodella chiesa ed il quartopresepe posizionato nelsottotetto, con entrata dallaterrazza panoramica di piazzaGalvani. Inquadratonell’altare maggiore, vi è ilpresepe in terracottapolicroma a grandezzanaturale di Luigi Enzo Mattei,il 77° scultore della Basilicadalla sua fondazione. Nellanavata sinistra le sculture diDonato Mazzotta raffigurantila sacra famiglia, con alcentro la figura di Giuseppe, iMagi e altri personaggi delpresepe, fra cui san Petronioed il cardinale Zuppi. Per laprima volta esposta in SanPetronio la Natività in ramedi Sara Bolzani che fa partedel gruppo scultoreo«Umanità», al quale lascultrice lavora, con Nicola

Zamboni, dal 2002. Si trattadi una soluzione iconograficainnovativa che ritraeGiuseppe e Maria colBambino nel momento in cuistanno per partire, costretti adallontanarsi da Betlemme persottrarsi alla persecuzione diErode. Inoltre nella cappelladi San Petronio si possonoammirare le opere interracotta di don VittorioZanata che ripropone unatipica tradizione bolognesecon le sue classiche figure dapresepe, in cui dà vita amomenti e delicateespressioni vitali di unquotidiano semplice epopolare. Per i visitatori dellaterrazza panoramica saràpossibile accedere all’ingressodel sottotetto dove, tra volte ecapriate secolari, è espostauna riproduzione dellacelebre «Adorazione deiMagi», allestimentopromosso in collaborazionecon Amici di San Petronio eConsulta tra Anticheistituzioni bolognesi,nell’ambito delle celebrazionidel V Centenario della mortedi Leonardo, per ricordare lapresenza dell’artista nellanostra città nel 1515. «Larappresentazione leonardesca– racconta RobertoCorinaldesi, coordinatoredella Consulta – costituiscel’introduzione al circuito deiPresepi della Consulta,allestimenti ospitati dagli entiassociati, anche quest’annovisitabili in diverse sedi incittà».

B

A fianco, uno dei presepi allestiti in San Petronio,quello di Donato Mazzotta con le scultureraffiguranti la Sacra Famiglia; sopra, la Marcia dellaPace dell’1 gennaio 2019 (foto Schicchi)

Comune e Cscp

Passeggiate presepialiornano le tradizionalipasseggiate presepiali di

«Presepi in Città, un percorso in42 tappe», offerte dal Comune diBologna, progettate e condottedagli studiosi ed esperti dipresepi del Centro Studi per laCultura popolare. Le«passeggiate» sono un modomolto lieto di conoscere unarealtà bella e significativa dellanostra città, in cui artisti noti emeno noti, tutti di uguale abilitàe intensità, hanno profuso le lorodoti di scultori, plasticatori,scenografi, per rendere omaggioal festeggiato, Gesù bambino, eperché Bologna potesse diventareun grande «presepio»accogliente. Ecco le date e i puntidi ritrovo. Ricordiamo che,tranne l’ultima, le passeggiateiniziano da due punti diversi, e idue gruppi vedono, incrociandoil proprio cammino, gli stessipresepi. Giovedì 26, ore 15.30:Cortile d’Onore di Palazzod’Accursio, (Piazza Maggiore 6) eMuseo Davia Bargellini (StradaMaggiore 44); domenica 29 ore15.30: basilica Santi Bartolomeoe Gaetano (Strada Maggiore 4) echiesa San Giacomo Maggiore(piazza Rossini); domenica 5gennaio 2020 ore 15.30:cattedrale San Pietro (viaIndipendenza 7) e basilica SanPetronio (Piazza Maggiore);lunedì 6 gennaio ore 15.30 unicopunto di ritrovo, il Museo BeataVergine di San Luca, Mostrad’arte «I Magi nostricontemporanei» (piazza di PortaSaragozza 2/a). Info: Centro Studiper la Cultura popolare, tel.3356771199,[email protected]. Pernotizie sui presepi cittadiniwww.culturapopolare.it ewww.comune.bologna.it (G.L.)

T

Rinnovatoil portaleTra le sezioniattualità, video, foto e documentid’archivio

Il sito diocesano, nuove sinergie in rete

La foto alla fine della conferenza per gli auguri natalizi alla stampa e presentazione del nuovo sito

ercoledì 1 gennaio 2020 sicelebra, per iniziativa dellaChiesa, la 53ª Giornata

mondiale della Pace, sul tema «La pacecome cammino di speranza: dialogo,riconciliazione e conversione ecologica».Come da tradizione, a questo tema e alMessaggio di Papa Francesco su di essosarà in particolar modo dedicata lacelebrazione eucaristica che il cardinaleMatteo Zuppi presiederà alle 17.30 inCattedrale. Alle 15, lo stesso Cardinaleparteciperà alla 5ª «Marcia della pace edell’accoglienza», che ha come slogan«Città aperte e solidali». Partirà da PiazzaVIII Agosto alle 15.30 e giungerà alle 17in Piazza del Nettuno, dove parleràCecilia Strada. La marcia è promossa dalPortico della Pace, che riunisce un grannumero di associazioni. «Abbiamo promosso questoappuntamento – spiegano gli

organizzatori – perché in certi casibisogna esserci, insieme, per dire bastaalle parole e ai gesti di odio, cheferiscono i più deboli ma fanno male atutti. Perché ci si salva soltanto insieme,sempre: dai pericoli del mare, dallacondizione di bisogno, dai rischi per lademocrazia, che è un bene superiore cheappartiene a tutti. Lo abbiamo semprefatto, in questa Città, in questoterritorio». «È la nostra ricettaproseguono –: tirarsi su le maniche elavorare insieme, per costruire lavoro, perdare diritti, per aiutare chi resta indietro.Rispettandosi a vicenda. Con semplicità,intelligenza, gioia di vivere. Questo vuoldire essere bolognesi, appartenere aquesta terra, a prescindere dal luogo incui si è nati. Orgogliosi insieme, vecchi enuovi cittadini, di ciò che abbiamo allespalle. Ci hanno insegnato che non si stain pace da soli ma si fa la pace, tra due o

più persone. E la pace non piove dalcielo, ma la si costruisce insieme, dalrapporto con i familiari e il vicino dicasa, al rapporto tra stati e popoli». «Efare pace significa, ad esempio – diconoancora – spendere i soldi di tutti non percomprare armi, ma per tener su un Paeseche crolla e costruire scuole. Significadare casa e lavoro a chi non ce l’ha, dareuna mano a chi non ce la fa, ridaredignità a chi sembra averla perduta.Riportare parole e gesti gentili, bellezza,allegria nel territorio in cui viviamo.Camminare insieme in questa direzione,insieme nelle piazze. Si è data la stura,irresponsabilmente, a tanti cattivi spiritiche hanno già fatto malissimo a questoPaese e non sarà semplice rimetterli nelvaso. Ma insieme possiamo farlo.Possiamo costruire “Città aperte esolidali”. Possiamo ritornare ad avere e adare fiducia».

M

«Questa nuova realtà ciaiuterà a capire bene emeglio la vita dellanostra Chiesa» ha dettol’arcivescovo Zuppi alla presentazione Un nuova vetrinaaperta alla cittàall’indirizzowww.chiesadibologna.it

«Marcia della pace e dell’accoglienza»

focus2 BOLOGNASETTE

Domenica22 dicembre 2019

Page 3: Natale, la bella notizia che apre alla speranza · poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì 25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della

Ottani a «Dedalus» di Rete7amminare insieme, è questa l’indicazioneprecisa che l’arcivescovo ha voluto dare al

cammino della nostra Chiesa». Così monsignorStefano Ottani, vicario generale per la Sinodalità,ospite mercoledì scorso della trasmissione di«ètvRete7» «Dedalus», condotta da Massimo Ricci,ha voluto spiegare il termine «sinodalità» che necaratterizza la funzione e che significa appunto«cammino comune». «Un cammino che sottolineala comunione e dunque l’unità – ha aggiunto – maanche la missione: quella Chiesa in uscita di cuitanto spesso parla papa Francesco. Siamo in unmomento di passaggio da una Chiesa che vivesoprattutto nel territorio e nelle parrocchie ad unache ha bisogno di aprirsi alla nuova situazione chesi sta vivendo, che diventa nuovamentemissionaria, scopre il territorio non come confinecircoscritto ma come punto di partenza e si fasempre più attenta ai bisogni e alle risorse dellacittà degli uomini». Parlando poi della presenza dinumerosi nuovi immigrati e al rapporto con l’islam,mons. Ottani ha evidenziato che più della metàdegli immigrati sono cristiani e che la presenza di

C« cristiani non cattolici ha portato «un grandecontributo all’ecumenismo». In riferimento agliislamici «il modo più corretto di approcciarsi a loro– ha detto mons. Ottani – è sottolinearne ladimensione di credenti: in quanto credenti infattiabbiamo molte cose in comune. È l’unico Dio che ciaccomuna. Abbiamo è vero tante cose diverse, manella misura in cui ciascuno cerca di avvicinarsi aDio ci si trova più vicini e si possono affrontareanche le diversità, perché solo se ognuno rimane sestesso ed è coerente con se stesso si può davverodialogare e collaborare». Parlando infine del Natalee del suo simbolo principale, il presepio, monsignorOttani ha messo in rilievo come esso sia unostraordinario esempio di comunicazione: «hainfatti la grande capacità di parlare a tutti e dicoinvolgere tutti: accanto ai personaggi storici adesempio siamo soliti inserirne di contemporanei osimbolici il che dice che tutta l’umanità, non soloquella passata, è coinvolta in questo avvenimentodi salvezza. Allora la fantasia aiuta ad ampliare ladimensione dell’incarnazione e ce ne rendecontemporanei e protagonisti».

l cardinale Matteo Zuppi sul PortaleWeb www.tvbologna.it racconta i suoi

primi 4 anni da Arcivescovo di Bologna.Era il 12 dicembre 2015 quando presepossesso dell’Arcidiocesi. Nell’intervistadel direttore, Francesco Spada, ilcardinale Zuppi parla del riassettonecessario da fare nella diocesi e sisofferma sul concetto di «Chiesa inuscita», che va interpretato come unavera e propria conversione. Il Cardinaleè convinto che Bologna debba fare unsalto di qualità, debba accettare nuovesfide e per questo, dice nell’intervista atvbologna.it, maggioranza eopposizione dovrebbero lavorareinsieme per creare un vero e proprio«patto per la città», uscendo dal climarissoso, dualistico, in cui si cerca semprel’avversario, il problema, piuttosto chela soluzione. L’Arcivescovo ha detto

anche che di fronte alla gestione dellaFaac ci si potrebbe spaventare, invece èuna grande opportunità e che gli utilidella società sono stati molto bendistribuiti dalla Curia a chi ha bisogno.Zuppi però ha sottolineato come sianecessario fare dei progetti: non bastadar una mano oggi ai bisognosi, ma

dare loro un futuro. Alla domanda deldirettore Francesco Spada su cosa sentecome Vescovo di dover fare per Bolognaha risposto così: «Devo pregare per lacittà, questo è ciò che più conta».Zuppi, che ha dato anche alcuni paterniconsigli su come vivere questo tempo diAvvento, è tornato sulla vicenda deitortellini di pollo: «Mi continua astupire – ha detto – la lettura chedeforma l’informazione. Si è parlato e sicontinua a parlare di un problema chenon esiste: nessuno voleva e vuoleabolire i tortellini tradizionali. Il puntoè che in quei giorni il tema era laFamiglia e invece hanno parlato deitortellini di pollo». La nuovaPiattaforma streamingwww.tvbologna.it ospiterà da gennaiouna rubrica settimanale che si chiamerà«Il Cardinal Don Matteo risponde».

I

DI ANDREA CANIATO

uelli toccati dalla Visita pastoraledella settimana scorsa da partedell’arcivescovo Matteo Zuppi sonoterritori provenienti da Vicariati

diversi, che si sono trovati accomunati inmodo inedito nel percorso della Zona. Dailimiti dell’aeroporto «Guglielmo Marconi»verso la città, fino a minuscoli villaggi dicampagna. Il Comune di Calderara di Renocon Longara, Sacerno e San Vitale di Reno;il Comune di Sala Bolognese, con il

capoluogo Padulle, poi Bagno di Piano,Bonconvento e Osteria Nuova. «La nostraZona si articola tanto nella campagnaquanto nella vita dei centri industriali, enon si può trascurare la presenzadell’aeroporto cittadino – spiega ilmoderatore don Marco Bonfiglioli –, cheporta la presenza di persone che restano sulterritorio per tempi limitati». Si trattacomplessivamente di comunità diantichissima origine e cariche di storia. Apartire da Sacerno, dove nel 43 avantiCristo, Ottaviano, Marco Emilio Lepido eMarco Antonio si divisero il mondo, dandovita al triumvirato; Longara che deve il suonome ai Longobardi, o Sala Bolognese conla sua medievale pieve romanica.Recentissimo è invece ilcammino comune come Zona,dato che alcune delle comunitàoggi riunite verteva sulVicariato di San Giovanni inPersiceto – Castelfranco e altresu quello di Bologna ovest.«Tante novità che hannoportato, fra l’altro, anche aripensare alla presenza dei laicinelle nostre comunità – spiegadon Bonfiglioli –. Lo abbiamofatto a partire dallacondivisione di diverseresponsabilità, anche alla lucedelle dimensioni della Zona edell’impulso con il qualecresce». Camminare insiemesignifica, anche per i sacerdoti,una chiamata forte allacorresponsabilità e allacondivisione pastorale, maanche un modo nuovo di

Qrapportarsi alle componenti laicalivalorizzando i tanti doni presenti. «È statobello vedere come, sin dall’indizione dellaVisita pastorale, tutti abbiano portato il lorocontributo per preparare adeguatamentequesto momento – commenta MassimoMelli, presidente della Zona –. Questo haportato, anche per noi, alla conoscenza ealla collaborazione con tante realtà delterritorio, a partire dalle parrocchie e dacoloro che ne curano la vita. Si è trattato –ha concluso – di una scoperta delle altruiricchezze e della loro messa in comunione».Momenti di convivialità e di ascolto,celebrazioni solenni e piccoli momenti dipreghiera: le realtà del territorio,amministrazioni, scuole, centri sportivi,centri sociali, circoli anziani, case famiglia,le Caritas parrocchiali si sono trovate unitecome unica comunità cristiana che amafarsi carico del territorio per portarvi lapresenza di Dio e la speranza del Vangelo.«Come giovani, ci siamo occupati dellapreparazione della Veglia. Lo abbiamo fattonoi educatori insieme coi nostri ragazzi –spiega la referente per questo settore, ElisaFerrari – aiutati anche dai gruppi Scout. Unbel momento di lavoro comune econdivisione che, come risultato finale, hadato vita non solo ad una bella serata maanche ad una preghiera». La Visita harappresentato una «prima volta» anche perl’incontro con le componenti islamiche delterritorio, nate dalla recente immigrazione,che è stata occasione per manifestarerispetto e volontà di amicizia reciproca. «Miauguro che quei giorni abbianorappresentato un punto di non ritorno –confida don Bonfiglioli –. Un’autenticaripartenza per tutti coloro che abitanoquesta Zona, a partire da una sensibilitànuova».

Si tratta di territori provenienti daVicariati diversi, accomunati inmodo inedito nel percorso dellaZona. Dai limiti dell’aeroporto«Guglielmo Marconi» verso la città,fino a piccoli villaggi di campagna

Dal 12 dicembre a domenica scorsal’arcivescovo Matteo Zuppi si è recatonella Zona di Calderara e di SalaBolognese e ha avuto una serie di incontri

«Strenna storica bolognese 2019» È stata presentata nei giorni scorsi la «Strenna storica bolo-gnese 2019» (Patron Editore) a cura del Comitato per Bolognastorica e artistica. Alcuni dei contributi: Mario Fanti, «Settant’an-ni di Strenna Storica Bolognese»; Guido Tigler, «Una coppia dicolonne tortili a Baragazza provenienti dalla Porta dei Leonidella Cattedrale di Bologna»; Stefano Pierguidi, «Sull’ImmacolataConcezione di Guido Reni per l’Infanta di Spagna»; Simone Mar-chesani, «Un’inattesa e mai realizzata proposta di riorganizza-zione delle circoscrizioni parrocchiali cittadine (1815)»; Germa-na Aprato, «Antiche strutture e nuovi percorsi in San GiacomoMaggiore»; Alessio Costarelli, «Il Monastero di Santa MariaNuova a Bologna»; Anna Di Vita, «La caricatura nella Bolognadel Settecento»; Paola Foschi, «Santa Maria di Medelana: unachiesa nella storia»; Antonella Mampieri, «Aggiornamenti docu-mentari e nuove acquisizioni per la storia del presepe bologne-se»; Giovanni Paltrinieri, «Leonardo a Bologna».

Un momento della Visita alla Casa della cultura a Calderara

La Fraternità «Frate Jacopa»approfondisce il tema della pace

roseguendo la tradizione diapprofondimento del Messaggio per la

Giornata mondiale della Pace, la Scuola diPace, promossa dalla Fraternità francescana«Frate Jacopa» sarà dedicata a riflettere sultema «La pace come cammino di speranza:dialogo, riconciliazione e conversioneecologica», un tema più che mai attuale e checi interroga sulle nostre responsabilità comecristiani e cittadini in ordine all’edificazionedella pace nella complessità del tempopresente. Dopo l’ascolto delle istanze di pacenel percorso del Sinodo dei giovani delladiocesi di Faenza, sarà monsignor Mario Toso apresentare il Messaggio della GiornataMondiale della Pace 2020, mentre due focussu «Speranza di pace: equità e sostenibilità peruna nuova economia» e su «La pace, camminodi conversione ecologica» saranno propostirispettivamente dall’economista Paolo Rizzi edal teologo padre Martin Carbajo Nunez ofm.

P

iviamo in un mondo di strabiliantitrasformazioni tecnologiche, purtropponon accompagnate da adeguate

trasformazioni sociali e culturali. Ciò è dovutoal fatto che, mentre occorrerebbe unsupplemento di saggezza e prudenza pervalutare vantaggi e svantaggi delle nuovetecnologie, da tempo le nostre società hannoabdicato al compito di educare le persone asolidi principi che diano unsenso alla vita e orientinoverso il bene comune e lasalvaguardia del Creato.L’educazione è scaduta aistruzione e formazioneprofessionale, non rendendodunque le persone capaci diaffrontare i rischi morali esociali che qualunquetecnologia sempre comporta.Papa Francesco si è ribellato a

V questa deriva e ha organizzato un incontro aRoma per il 14 maggio 2020 per costruire un«Patto educativo globale» che superi ilriduzionismo dell’attività di insegnamento aisoli aspetti tecnici e apra giovani e menogiovani ad affrontare i temi importanti dellasocietà di oggi. Sono invitati operatori delcampo dell’educazione e della ricerca epersonalità pubbliche che occupano posti di

responsabilità e hanno a cuoreil futuro delle nuovegenerazioni. La Scuoladiocesana all’impegnopolitico e sociale non potevamancare questa occasione perapprofondire le ragioni diquesto «Patto globale» ed hacostruito per i mesi difebbraio–marzo un percorsodi riflessione, invitandostudiosi che da tempo

approfondiscono il tema dell’educazione davari angoli visuali e persone impegnate nellarealizzazione di proposte educative ispiratecristianamente, che offrono preziosi percorsi dicui non si conosce abbastanza. Il clou delprogramma sarà la presentazione, il 15febbraio, del «Patto educativo globale» da partedi monsignor Vincenzo Zani, segretario dellaCongregazione per l’Educazione cattolica, chesta organizzando l’incontro romano per contodel Papa. Daremo conto sulle pagine di Bo7dei contenuti di ciascuno degli 8 incontri, dicui qui a fianco si riportano titoli e relatori. Ciauguriamo di suscitare attenzione verso ilprogramma della Scuola di quest’anno daparte di tutti coloro che desiderano lasciare allegenerazioni future una società piùautenticamente umana e piena di speranza.

Vera Negri Zamagni, direttrice Scuola diocesana di Formazione

all’impegno politico e sociale

Il corso promosso dall’Ivs ap-profondirà il tema invitandostudiosi che da tempo se neoccupano da vari angoli vi-suali, per una formazioneche superi il riduzionismodell’attività di insegnamentoai soli aspetti tecnici

Vera Negri Zamagni

Otto lezioni il sabatoa Scuola diocesana di formazione al-l’impegno sociale e politico ha scelto co-

me tema dell’anno «Educare oggi». Per 8 sa-bati, dall’8 febbraio al 28 marzo, dalle 10 al-le 12 all’Istituto Veritatis Splendor (via Rivadi Reno 57, tel. 0516566233, e–mail: [email protected]), studiosi guide-ranno un’attenta riflessione. Si comincia l’8febbraio con Sergio Belardinelli, docenteSociologia dei processi culturali e comuni-cativi di Unibo che propone «È tutta unaquestione di educazione». «Gli obiettivi delPatto globale per l’educazione» sarà la ri-flessione di monsignor Vincenzo Zani, Sot-tosegretario della Congregazione per l’Edu-cazione cattolica (15 febbraio); «Tessere e-ducazione e vita comune» è la proposta diIvo Lizzola, docente di Pedagogia sociale del-l’Università di Bergamo (22 febbraio) e «Co-municazione ed educazione» di Chiara Giac-cardi, docente di Sociologia e Antropologiadei media all’Unicatt di Milano (29 febbraio).

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Veritatis

cultura

Farlottine, piano di studio italiano- ingleseapprendimento dell’inglese è oggi sempre più indispensabile: lasua introduzione fin dall’infanzia è un grande aiuto per il bam-

bino, che può familiarizzare con una nuova lingua in modo sponta-neo. Per questo l’Istituto Farlottine ha deciso di adottare questo me-todo. Alla Materna l’insegnante specialista propone laboratori duran-te la settimana e vive con i bambini anche i momenti meno didattici(pranzo, gioco libero, ecc.) per avvicinare il più possibile l’approccio al-la nuova lingua al modo col quale si apprende la propria lingua ma-dre. Negli anni della Scuola Primaria e Media l’apprendimento dellalingua assume un assetto più strutturato adottando il metodo Clil (Con-tent and Language Integrated Learning). L’insegnamento prevede la pre-parazione agli esami di certificazione europea (Cambridge Assessment

English) a cominciaredalla 3ª elementare.Nella Scuola Media gliapprendimenti in lin-gua straniera si arric-chiscono con la possi-bilità di affiancare al-l’inglese lo spagnolo oil tedesco e corsi extra-curricolari di russo e ci-nese. Il piano didatticocon bilinguismo nonpenalizza gli apprendi-menti tradizionali, inparticolare la solida ac-quisizione della nostralingua madre. Si posso-no avere informazioni evisitare la scuola nellesue tre sedi prenotandosul sito www.farlotti-ne.it o telefonando al-lo 051470331 o3515913079.

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società / vita ecclesiale BOLOGNA 3SETTE

Domenica22 dicembre 2019

Una Visita pastorale «di confine»

Scuola socio-politica, focus sul «patto educativo globale»

Il cardinale e Francesco Spada

Zuppi a tvbologna.it : «Patto per la città per uscire dalla rissa»

Page 4: Natale, la bella notizia che apre alla speranza · poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì 25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della

A Lippo di Calderara la recita delle lodi insieme alla comunità di Lippo

Il cardinale Matteo Zuppi posa con l’équipe che ha organizzato la visita, al termine della Messa conclusiva al palazzetto dello sport

Durante la preghiera nella chiesa di Padulle. A questa è seguito un incontro con le Case-famiglia della comunità che fa capo alla «Papa Giovanni XXIII»

È datata 1096 la pieve dedicata a Santa Maria Annunziata e San Biagio di Sala Bolognese che venerdì scorso ha ospitato la celebrazione solenne dei Vespri

Fra i primiincontri, quelloalle realtà socialidella Zona chehanno incontratoil cardinale nellaCasa della Culturadi Calderara, dove gli è stato consegnato un ricordo

Un momento della Messaconclusiva di domenicanel palazzetto dello sportdel Centro Pederzinia Calderara di Reno

Foto della visita a Calderara e SalaNuova, grande e crescentela zona pastorale si presenta

«L’uomo di fede, portatore di pace» è stato il tema dell’incontro con la comunità islamica che abita nel territorio della Zona

A Osteria Nuovauna cena e una veglia di preghiera con i gruppi giovanili, incentrata sui temi della missionarietà, della gratitudine e dell’accoglienza ai più poveri

ue comuni, nove parrocchie, una realtàvariegata e molto viva costituisce questaZona pastorale, che si è ritrovata ad

organizzare i vari momenti riscoprendo unanuova forma di unità. Positivo il riscontro deigiovani che, dopo la preparazione della veglia,hanno scoperto la bellezza di ritrovarsi insieme.Allargare le conoscenze, le collaborazioni, leattività; desiderare di non lasciar cadere questeopportunità, nella speranza che il reticolo di

relazioni aumenterà con l’aumentare delleiniziative. Il desiderio è che questa visitarappresenti un punto di non ritorno, dal qualeripatire con un entusiasmo. Si ringraziaMassimo Melli e per le foto Roberto Bassi,Teresa Battistini, Davide Casamento, DavideFini, Daniele Ghelli, Ornella Lazzaretti,Salvatore Lumia, Mirko Matera, Stefano Molini,Flavio Tumidei e Stefano Valentini.

Antonio Minnicelli

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album4 BOLOGNASETTE

Domenica22 dicembre 2019

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INSERTO PROMOZIONALE NON A PAGAMENTO

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Cultura fra il Natalee il Capodanno

Panorama musicale molto ricco in questoperiodo in città. Nei concerti si passa dalla tradizione popolare europea ai classici,per arrivare alle danze del folklore russo

La Compagnia il Balletto di Milano in «Cenerentola»

Dallo spettacolo «Tilt» del Nouveau cirque

DI CHIARA SIRK

l periodo natalizio è ricchissimodi concerti. Oggi alle 16.30Concerto di Natale in San

Silverio di Chiesanuova (via Murri177). Intoneranno melodie nuove etradizionali italiane, francesi, inglesie tedeschi i bambini del Catecoro, ilCoro parrocchiale con gli amici delCoro «On the Chariot» e il Coro SanMichele in Bosco – Anvgd diretto da

IAlberto Spinelli. Musicisti: PaoloPassaniti, organo; Silvia Orlandi,pianoforte; Claudia Cesari, flauto;Massimiliano Dal Rio, sax baritono. Giovedì 26 alle 18 riprendono iconcerti del San Giacomo Festivalnell’Oratorio di Santa Cecilia (viaZamboni 15). Saranno inauguratidal Trio pianistico di Bologna, unaformazione inconsueta che presentaun programma dedicato alla danza eall’opera, tra compositori noti e

meno, melodie celeberrime e altreda scoprire. Tutto eseguito a sei manida Alberto Spinelli, Silvia Orlandi eAntonella Vegetti, su un unicopianoforte. Una proposta originale efrizzante, perfetta per il periodofestivo. Anche nei giorni successivi ilFestival, stesso luogo e orario,presenta musica per pianoforte.Sabato 28 Samuele Piccininieseguirà brani di Beethoven, Chopine Rachmaninov. Domenica 29 il

omenica 29 ore 14.30, laBiblioteca Lame–CesareMalservisi (via Marco Polo

21/13) organizza una visitaguidata alla mostra«Anthropocene», alla FondazioneMast. Accompagna Adler Bolelli.Appuntamento alla FondazioneMast (via Speranza 42). La magia della danza classica saràlunedì 30, alle 21, sul palco delTeatro Duse con «LoSchiaccianoci», musiche di di PëtrIl’ic Cajkovskij. Ad interpretaresulle punte una fiaba che incantagrandi e piccini saranno i miglioriballerini e solisti del RussianClassical Ballet, composto dastelle del balletto russo, con ladirezione artistica di EvgeniyaBespalova e Denis Karakashev. Dal 31 dicembre al 6 gennaioall’Europauditorium «Le cirque

D world’s top performers»,compagnia formata dai miglioriartisti del «nouveau cirque»presenta uno showcompletamente nuovo, «Tilt».Rifugiandosi in un mondo dovetutto quello che accade è virtuale,accade che a perdersi,gradualmente, sia il senso di ciòche è reale. Per quanto possasembrare fantastico e perfetto,questo mondo andrà in tilt. Capodanno in musica grazie adue belle iniziative. Al TeatroManzoni il 1° gennaio (ore 18),l’Orchestra filarmonica diBologna (Ofbo) celebra l’iniziodel nuovo anno in modoeffervescente con una ricca sceltadei brani danzanti legati allatradizione del Capodanno, dalValzer dalla «Bella addormentata»di Cajkovskij fino alle più celebri

Marce e Polke del repertorioviennese. Alla guida dell’orchestrail direttore artistico della OfBoHirofumi Yoshida. Il saluto alnuovo anno che ormai datradizione la città di Ozzanoaffida alla musica vede inveceprotagonista quest’anno ilpianista Marco Rizzello. Graziealla collaborazionedell’Assessorato alla Cultura e

della Proloco con il Circolo dellaMusica il 1° gennaio alle 18,nella Sala «Città di Claterna»(piazza Allende 18, ingressolibero), il giovane pianistaaffronterà un programma che daBeethoven e attraverso Liszt eRachmaninov giunge agli «Studisinfonici op. 13», capolavoroassoluto di Schumann. Prosegue nella Bibliotecadell’Archiginnasio,Quadriloggiato superiore (piazzaGalvani 1) «Pane e salame.Immagini gastronomichebolognesi dalle raccoltedell’Archiginnasio», mostra a curadi Alessandro Molinari Pradellicon la collaborazione di MarcelloFini. La mostra è dedicata a dueelementi fondamentali ecaratteristici della gastronomiapetroniana, il pane e i salumi. La

loro evoluzione storica è illustratain undici bacheche attraversodisegni, incisioni, libri, opuscoli ebandi. Partendo, per esempio,dalle celebri incisioni di AnnibaleCarracci delle «Arti per via» epassando per la copiosaproduzione artistica di GiuseppeMaria Mitelli si arriva alNovecento, con i disegni diAlessandro Cervellati. C’è tempo fino al 4 gennaio periscriversi al Corso di Cantogregoriano che Bruna Caruso,docente, direttrice, studiosa notaa livello internazionale, terrànella chiesa di San Benedetto dagennaio ad aprile. InformazioniAccademia MusicLab – ViaGalliera 64/A; e–mail:[email protected];www.accademiamusiclab.it

Chiara Sirk

Lunedì 30 sul palco delTeatro Duse la fiaba dello«Schiaccianoci», sumusiche di CajkovskijA interpretarla i miglioriballerini e solisti delRussian Classical Ballet

Fino all’Epifania sotto il «tendone» magico del circo

Zuppi, Messa della Notte nella Stazioneelebreremo con i senzadimora, i migranti, i poveri econ quelli che si fanno loro

prossimi e insieme al nostroarcivescovo Matteo Zuppi la Messadella notte del Natale martedì 24alle 21,30 nel Piano Hall dellastazione ferroviaria Alta Velocità (siaccede sia da via Carracci che daPiazza Medaglie d’oro, è il pianocompreso tra il Kiss&Ride e lebanchine dei treni AV). Molti,provenienti da tante parti diBologna si ritrovano ormai da 5anni a questo appuntamento, tantiche desiderano dare visibilità aquella città che in mille modi si faprossima e non vuole «lasciareindietro» nessuno. Un segno delNatale, della salvezza che vuoleraggiungere ogni uomo, e che cipermette di abbracciare l’appellodi papa Francesco che per la 53°

Giornata mondiale della Pace hascelto il tema «La pace comecammino di speranza: dialogo,riconciliazione e conversioneecologica», per ricordarci che «Ilmondo non ha bisogno di parolevuote, ma di testimoni convinti, diartigiani della pace aperti aldialogo senza esclusioni némanipolazioni. Infatti, non si puògiungere veramente alla pace senon quando vi sia un convintodialogo di uomini e donne che

cercano la verità al di là delleideologie e delle opinioni diverse».La pace è «un edificio da costruirsicontinuamente», un cammino chefacciamo insieme cercando sempreil bene comune e impegnandoci amantenere la parola data e arispettare il diritto. Nell’ascoltoreciproco possono crescere laconoscenza e la stima dell’altro,fino al punto di riconoscere nelnemico il volto di un fratello».Aderiscono all’iniziativa il Centromissionario diocesano, la Pastoraleuniversitaria, la parrocchia di SanBenedetto, Pax Christi, i padriComboniani, i Laici Comboniani,i Frati Minori, la «Papa GiovanniXXIII», i Servi di Maria, «Amici deiPopoli», «Albero di Cirene» e tantialtri.

Francesco Ondedei, direttoreCentro missionario diocesano

C

E il finale sulle note di Rossini è dedicato alla principessa Cenerentola

Alle 21.30 di martedì 24la celebrazione con i senzadimora, i migranti, i poveri e i volontari di diverse associazioni che si fanno loro prossimi

giovane pianista bolognese PietroFresa proporrà brani di Chopin,Schumann e Brahms. Viene inveceda Cesena, ma si sta perfezionandoalla Scuola di Musica di Fiesole, EliaCecino che, sabato 4 gennaio,eseguirà una Fantasia di Sonate(Haydn, Chopin e Skrjabin). Giovedì 26, al Teatro Celebrazioni(ore 18) il Russian National ShowGzhel porta in scena uncaleidoscopio di danze nazionaliesaltando l’antico folklore delpopolo russo. 40 artisti in scena, 500splendidi costumi da alta sartoria,giochi di luce mozzafiato per ricrearemiti, canzoni e cerimonie di tutta laRussia e non solo. Paolo Cevoli torna al TeatroCelebrazioni dal 27 al 31 (riposo:30), con il suo nuovo «La SagraFamiglia» diretto da Daniele Sala.Genitori e figli, il dramma dellanostra epoca. Cevoli racconta la suastoria personale di padre e di figlioparagonandola con ironia eleggerezza ai grandi classici. Edipo,Ulisse, Achille, Enea, Mosè e la SacraFamiglia formata da Maria,Giuseppe e Gesù bambino, sarannotutti protagonisti del frizzanteracconto. Dal 27 (ore 21) al 28 (ore 16, replicaore 21) al Teatro Duse torna«Bollicine», l’appuntamento di fineanno con l’Orchestra Senzaspine,diretta da Matteo Parmeggiani eTommaso Ussardi. Giri di valzer,polke e quadriglie animeranno laserata che chiuderà con il consuetobrindisi in teatro insieme aimusicisti. Natale che danza. Dal 28 al 31, alTeatro Comunale, ore 20 va in scena«Cenerentola» presentata dallaCompagnia il Balletto di Milano,coreografia di Giorgio Madia, sullemusiche di Rossini, un grandesuccesso dal 2011. Un balletto cherilegge la favola in chiave divertente,senza rinunciare ad una fatina unpo’ sbadata e alla scarpetta,naturalmente di cristallo. Orchestradel Comunale diretta da GianmarioCavallaro.

primo piano6 BOLOGNASETTE

Domenica22 dicembre 2019

OGGI Alle 10 nella basilica di SanMartino Maggiore affida la curapastorale di quella comunità aPadre Chelo Dhebbio,carmelitano.

DOMANIAlle 10.30 a San Benedetto Valdi Sambro nella Stazioneferroviaria partecipa allacelebrazione in memoria dellastrage del Rapido 904.

MARTEDÌ 24 Alle 21.30 nel Piano Hall dellaStazione ferroviaria Altavelocità Messa della Vigilia diNatale. Alle 23 in Cattedrale Messadella Notte di Natale.

MERCOLEDÌ 25 NATALEAlle 10 nel Carcere della DozzaMessa di Natale. All’ora di pranzo, nella chiesadi San Sigismondo saluto alpranzo dei poveri promossodalla Comunità di Sant’Egidio. Alle 17.30 in Cattedrale solenneMessa episcopale del Giorno diNatale.

GIOVEDÌ 26 Alle 9.30 in Cattedrale Messacon i Diaconi permanenti per la

festa del patrono santo Stefano.

DOMENICA 29 Alle 10.30 nella parrocchiadella Sacra Famiglia Messa perla festa della Sacra Famiglia.

MARTEDÌ 31 Alle 18 nella basilica di SanPetronio presiede i Primi Vespridella solennità di MariaSantissima Madre di Dio e ilsolenne Te Deum diringraziamento di fine anno.

MERCOLEDÌ 1 GENNAIO 2020 Alle 15 da Piazza VIII Agostopartecipa alla «Marcia dellapace» promossa dal «Porticodella Pace» e un gruppo diassociazioni. Alle 17.30 in Cattedrale Messaper la solennità di MariaSantissima Madre di Dio e la53ª Giornata della Pace.

VENERDÌ 3 Alle 18.30 nella Casa dellaCarità di Corticella Messanatalizia.

DOMENICA 5 Alle 18 nella Casa della Caritàdi Borgo Panigale Messaprefestiva della solennitàdell’Epifania.

INSERTO PROMOZIONALE NON A PAGAMENTO

Page 7: Natale, la bella notizia che apre alla speranza · poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì 25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della

Da gennaio, a S. Giovanni Bosco, corso di preparazione al Matrimonio promosso dall’Ufficio Pastorale della FamigliaAl cinema Tivoli, «I burattini di Riccardo» presentano la favola «Sganapino e la fata Smemorina»

diocesiNOMINE. L’Arcivescovo ha nominatoCerimoniere arcivescovile monsignorAmilcare Zuffi; ha inoltre nominato per ilCapitolo metropolitano di San PietroCanonici statutari don Giorgio Sgargi edon Remo Resca; Canonici onorari donLuciano Galliani, don Giancarlo Soli, donMarco Grossi, don Mirko Corsini, donFederico Galli.MONSIGNOR VECCHI/1. Sabato 28 alle 9.30il vescovo ausiliare emerito monsignorErnesto Vecchi celebrerà una Messa nelsantuario della Beata Vergine di San Lucain occasione della visita a Bologna di ungruppo di fedeli rodigini guidati da donAngelo Vianello, pellegrini nella nostracittà per visitare la tomba del Venerabilepadre Marella. MONSIGNOR VECCHI/2. Domenica 5gennaio alle 9.30 a San Nicolò degliAlbari il vescovo ausiliare emeritomonsignor Ernesto Vecchi celebrerà unaMessa nel 131° anniversario della mortedel Venerabile monsignor GiuseppeBedetti. DIRETTORIO LITURGICO. È uscito il«Direttorio e calendario liturgico 2019–2020», reperibile in Segreteria generaledell’Arcidiocesi (via Altabella 6, orari: 9–12.30 e 14.30–17.30, chiuso il 24, 27 e 31dicembre) e nella libreria Paoline (viaAltabella). In Segreteria generale èpossibile prenotare anche l’Annuariodiocesano. SEMINARIO. Dalle 17.30 di giovedì 26 alle9.30 di domenica 29 in Seminario siterranno Esercizi spirituali per giovani eragazze guidati da don Paolo dall’Oliojunior. Info e iscrizioni: Seminario/UfficioPastorale vocazionale, tel. 0513392937,Azione cattolica, tel. 051239832.UFFICIO PASTORALE FAMIGLIA. Dal 12gennaio prossimo si terrà nella parrocchiadi San Giovanni Bosco (via BartolomeoMaria Dal Monte) il Corso diocesano dipreparazione al sacramento delMatrimonio: itinerario promossodall’Ufficio per la Pastorale della Famigliaper aiutare le coppie a scoprire la bellezzanuziale. Il Corso è articolato in quattromoduli, ognuno composto di tre incontriche si terranno in una domenica e duemartedì sera, è animato da un sacerdote eda due coppie, con la disponibilità diquattro sacerdoti e otto coppie dianimatori. Gli incontri avranno momentidi ascolto, testimonianze e commenti, ma

il punto forte sarà rappresentato dallecondivisioni a gruppi per proporre il puntodi vista personale sugli argomenti. Il corsoè proposto ai fidanzati non solo inprossimità delle nozze, ma anche comeoccasione di approfondimento eaccompagnamento nel cammino delfidanzamento. Info, 051460385, lun. e mar.15–18; mer, gio. e ven. 9– 12. Iscrizionientro il 5 gennaio 2020.

associazioni e gruppiFONDAZIONE «CAMPIDORI». La FondazioneDon Mario Campidori Simpatia &Amicizia Onlus ha diffuso sul sitowww.simpatiaeamicizia.it il suo catalogo diNatale 2019. Il ricavato sosterrà le iniziativedella Fondazione, volte a creare luoghi incui sorridere insieme, sostenendo inparticolare persone e famiglie condisabilità. In offerta panettoni e pandori,vino, il «fatto in casa», cioccolate e tisane,dolci confetture e miele. C’è anche lapossibilità per privati e aziende di farsicomporre confezioni/ceste regalo. Per info3335216358ufficio.fondazionecampidorimail.comSUCCEDE SOLO A BOLOGNA. Questi alcunidegli appuntamenti di fine anno perl’associazione «Succede solo a Bologna».Tutte le domeniche alle 15.30, «I sotterraneidi Bologna: tour dellecripte»: una visita di due orecreata appositamente perscoprire le cripte diBologna, protagoniste dellavita dei primi martiribolognesi Agricola e Vitale.Oggi alle 11 e alle 16«Natale a Bologna»: un tourdedicato al Natale e alle suetradizioni non sologastronomiche. Venerdì 27alle 17 visita al campaniledi San Petronio; venerdì 27(ore 15) e domenica 29(ore 16) «I Sette segreti»,visita attraverso la storia el’arte del centro di Bologna;martedì 31 alle 11 emercoledì 1 gennaio alle 15«L’anno che verrà». IlCapodanno bolognese,costituisce l’occasione ideale per vivere untour alla scoperta dei luoghi/simbolo dellanostra città, in cui storia, tradizione eusanze popolari si intrecciano, creando unconnubio perfetto per rendere omaggioall’«anno che verrà»; mercoledì 1 gennaioalle 17 visita guidata al sottotetto dellabasilica di San Petronio.

parrocchie e chieseSANTA MARIA IN STRADA. Oggi alle 10.30nella parrocchia di Santa Maria in Strada(via Stradellazzo 25, Anzola dell’Emilia)Messa animata dal Music Art Trio (violino,violoncello, oboe). Nel periodo d’Avvento e

del Natale funziona in parrocchia, sabatopomeriggio e dopo le Messe festive, ilMercato equo e solidale.

mercatiniIL PETTIROSSO. Ultimo giorno oggi in viaIndipendenza (a sinistra guardando laCattedrale) per il Mercatino di Nataledell’associazione «Il Pettirosso». Il ricavatofinanzierà i progetti caritatividell’associazione. SAN FRANCESCO. Prosegue fino al 6 gennaio,nel chiostro dei morti della basilica di SanFrancesco (piazza Malpighi 9) il Mercatinodi Natale (orari 9–12 e 15–19).

societàPOLISPORTIVA VILLAGGIO DEL FANCIULLO. Ogginella piscina della Polisportiva Villaggio delFanciullo si svolgerà dalle 10.40 alle 12 il«Circuit Training & Coreo», maratona diAcquagym: 80 minuti di pura energia edivertimento. La partecipazione è gratuita peri tesserati alla Polisportiva, costa 13 euro ainon iscritti. Ai partecipanti che si iscrivonoanche al secondo periodo di acquagym (finoal 5/3/2020) verrà applicato uno sconto parial costo di partecipazione alla maratona. Info:tel. 0515877764.SERVIZI CIMITERIALI. Parte sabato 21 il serviziodi collegamento tra il centro storico e icimiteri della Certosa e di Borgo Panigale,messo a disposizione da Bologna servizicimiteriali, società controllata dal Comuneche gestisce i cimiteri bolognesi. Il servizio ègratuito per tutti i cittadini che vorrannoprenotarsi per visitare i cimiteri bolognesi ed èdisponibile tutti i sabati su prenotazione dalleore 9 alle 16. Le corse, in partenza da piazzaMalpighi, vengono effettuate con mezzi danoleggio. Il punto di arrivo è all’internodell’ingresso principale della Certosa. Il mezzoprosegue in presenza di prenotazioni per ilcimitero di Borgo Panigale e la fermata èprevista all’interno del cimitero stesso. Peraccedere al servizio è richiesta la prenotazione,entro le ore 18 del venerdì, da effettuarsiinviando una richiesta a Saca, la società chegestisce il servizio per conto di Bologna servizicimiteriali. Da lunedì a venerdì: ore 8–18.30,tel. 0516349488. L’indirizzo a cui inviare laprenotazione del servizio è: [email protected] CONCERTI IN APPENNINO. Domani al santuariodella Madonna della Neve a Madonna deiFornelli (San Benedetto Val di Sambro)Concerto di Natale del Coro Donnincanto.Alle 20.30 al Teatro Comunale di SassoMarconi «Serata Gospel» con gli «SpiritualsEnsemble». Venerdì 27 alle 21.15 nella chiesaparrocchiale di Sestola «A Christmas carol»,canzoni per un Natale internazionale colgruppo «Joyful Voice Winter Edition». PRESEPI IN APPENNINO. Martedì 24 dalle19.30 a Pietracolora si accenderà la magia delpresepe vivente. Nelle baracche allestite nelcentro del paese si potranno gustare specialitàmontanare; il ricavato delle offerte andrà inbeneficenza. Alle 22 Messa e alle 23rappresentazione vivente della Natività. APanico presso la parrocchia di San Lorenzo,dalle 19.30 rappresentazione del presepevivente; a seguire Messa.

culturaDVD SU ZUPPI. Il dvd del documentario: «IlVangelo secondo Matteo Z. ProfessioneVescovo» di Emilio Marrese è in vendita nellaLibreria Paoline, in tutte le edicole e in tuttele librerie Coop di Bologna e provincia.GAIA EVENTI. Gaia eventi propone oggi alle16 e sabato 28 alle 15 una visita guidata allamostra «Etruschi. viaggio nella terra deiRasna» al Museo civico archeologico (viadell’Archiginnasio 3): guida Monica Fiumi

Costo: 20 euro (visita + ingresso), durata:un’ora e 30, prenotazione obbligatoria evincolante. Per info e prenotazioni: e–mailall’indirizzo [email protected],oppure tel. 0519911923, lun–ven 10–13.PRESEPIO BOTROIDI. Anche quest’anno,prendendo ispirazione dalle naturali formeantropozoomorfe dei sassi chiamati botroidi,raccolti nel primo 900 in Val di Zena, è statacreata una rappresentazione della Natività. Ilpresepe è poi completato con arenaria,argilla, selenite e sabbie gialle oltre amuschio, rami e foglie, creando unarappresentazione dove Natura e Terra sonopartecipi della Gioia. Il presepio è allestitonella chiesa dei Santi Pietro e Girolamo diRastignano (via Andrea Costa 65) doveresterà esposto per tutto il periodo dellefestività. Hanno collaborato alla suacreazione i 62 bambini del catechismo dellaseconda elementare della parrocchia. Chifosse interessato a vedere il presepe con unabreve spiegazione storica e geologica puòcontattare Lamberto Monti al 3336124867([email protected]).

musica e spettacoliBURATTINI DI RICCARDO. Spettacolo natalizioper tutta la famiglia venerdì 27 alle 16 alcinema Tivoli, in via Massarenti 418. «Iburattini di Riccardo» presentano la favola«Sganapino e la fata Smemorina». I postisono limitati. Per info e prenotazione(consigliata) scrivere [email protected] Sganapino si trovaancora una volta all’inizio di un grandeviaggio che riuscirà a compiere solo seaccompagnato dai suoi amici bimbi. Aguidarlo Smemorina, una buffa fata un po’saggia un po’ pasticciona! Insieme necombineranno delle belle e molti sarannogli imprevisti ostacoli che incontrerannosulla via…TEATRO FANIN. Domenica 29 alle 16.30 alTeatro Fanin di San Giovanni in Persiceto(piazza Garibaldi 3) la compagnia«Fantateatro» presenta Speciale Natale, «Labella e la bestia».POP UP CINEMA CHRISTMAS.L’Oratorio di SanFilippo Neri si trasforma anche quest’annonel cinema più affascinante della città. Finoal 12 gennaio, nella centralissima viaManzoni, «Pop Up Cinema Christmas»proporrà «Il mistero Henri Pick» di RémiBezançon, una commedia brillante, piena dicolpi di scena e rivelazioni inaspettate.

«12Porte». Emittenti tv e siti online che trasmettonoil settimanale di informazione sulla vita della diocesi

icordiamo che «12Porte», il settimanale televisivo diinformazione e approfondimento circa la vita dell’arcidiocesi èconsultabile sul proprio canale di «Youtube» (12portebo) e sulla

propria pagina Facebook. In questi due social è presente l’interoarchivio della trasmissione e sono inoltre presenti alcuni servizi extra,come alcune omelie integrali dell’arcivescovo Matteo Zuppi ed alcunifocus circa la storia e le istituzioni della Chiesa petroniana.Approfondimenti che, a motivo delle esigenze di programmazionedella rubrica, non possono essere inseriti nello spazio televisivo. Èpossibile vedere 12Porte il giovedì sera alle 21.50 su Tele Padre Pio(canale 145); il venerdì alle 15.30 su Trc (canale 14), alle 18.05 suTelepace (canale 94), alle 19.30 su Telesanterno (canale 18), alle20.30 su Canale 24 (canale 212), alle 22 su E’ tv–Rete 7 (canale 10),alle 23 su Telecentro (canale 71); il sabato alle 17.55 su Trc (canale15) e la domenica alle 9 su Trc (canale 15) e alle 18.05 su Telepace(canale 94). Gli orari sono passibili di modifica nelle varie emittentiper esigenze di palinsesto.

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Vialarga. Il 25 dicembre «Un Natale per chi è solo»Torna il pranzo di solidarietà al centro commerciale

orna anche quest’anno, il 25dicembre, al Centro commer-ciale Vialarga il pranzo di so-

lidarietà «Un Natale per chi è so-lo», appuntamento consolidato cuipartecipano da 25 anni anziani epersone sole e in difficoltà. Pro-motori dell’evento Centro Com-merciale Vialarga e Conad Iper-mercato, insieme ad Associazione«Il Parco Onlus», ai Quartieri SanVitale–San Donato e Navile, aCamst, Publieventi, CooperativaAnsaloni e Ciao Radio. In questigiorni continuano ad arrivare do-mande di prenotazione da tantepersone con storie anche molto di-

verse e richieste da parte di volon-tari che scelgono di dedicare il Na-tale alla solidarietà. Chi si iscrive alpranzo a Vialarga ha una sua sto-ria, diversa da tutte le altre e un’e-sigenza, che lo accomuna agli altriospiti: sentirsi attorniato da alle-gria e oggetto di cura e attenzione.Quest’anno l’Associazione «Il Par-co» ha raggiunto il numero recorddi 120 volontari che distribuiran-no i pasti agli ospiti presenti. Par-tecipano al pranzo persone segna-late dai Quartieri San Donato–SanVitale e Navile, dalla cucina popo-lare del Quartiere Porto Saragozzae da numerosi «sportelli sociali».

T

presepi. A Gazzanole meraviglie di Pigozzi

stata inaugurata domenica scor-sa a Gazzano (Reggio Emilia) lapersonale di presepi artistici di An-

tonio Pigozzi, giunta alla 30ª edizio-ne. La mostra, aperta fino al 6 gennaio(tutti i giorni, 15–19) e tutto l’anno su

prenotazione, è promossa dal Comune di Villaminozzo,dalla parrocchia e dalla Pro Loco di Gazzano, col patro-cinio dell’Associazione italiana Amici del Presepio. La suaubicazione richiama già qualcosa alla mente, un riferi-mento importante. Si trova infatti in una antica stalla di-smessa, di fianco alla chiesa di San Marco, risistemata peraccogliere, su due piani, le meraviglie di Pigozzi. Basta ar-rivare a Gazzano quindi, cercare con lo sguardo il cam-panile e il gioco è fatto. Poi si entra, per scoprire un Dioche si è fatto bambino, attraverso un percorso, al pianoterreno, ben orientato e strutturato temporalmente: 11scene dall’Antico e Nuovo Testamento, un vero viaggionella storia sacra e nella memoria dell’artista. E al primopiano le opere di grandi dimensioni. La loro caratteristi-ca prima, che porta alla meraviglia il visitatore, è che sitratta di diorami, scenografie che sfruttano al massimo laprospettiva e danno una visione tridimensionale, magi-ca. Info, Antonio 3383459222; Ernestina 3487732579.

È

Fter. Otto incontri sul Vangelo di Matteo

a Scuola di Formazione teologicapropone un ciclo di 8 incontri, permettere a fuoco la Teologia del Van-

gelo di Matteo. A partire da testi tipica-mente matteani si tratteggerà il volto diDio e di Chiesa che ne emerge. Ogni

brano sarà un tesoro, dal quale una coppia di relatori e-strarrà «cose nuove e antiche» (Mt 13,52): il primo uncommento esegetico, il secondo con un taglio di volta involta diverso affronterà una questione che il testo lasciatrapelare e che ha consegnato alla tradizione della Chie-sa. Il programma: 10 gennaio «Le beatitudini» (MaurizioMarcheselli, Paolo Bovina); 17 gennaio «Il cammino di Ge-sù sulle acque del lago di Galilea» (Giovanni Bellini, Mi-chele Grassilli); 24 gennaio «La confessione di fede di Pie-tro e il primo annuncio della morte e risurrezione» (GianPaolo Carminati, Massimo Nardello); 31 gennaio «Il di-scorso alla comunità: la correzione fraterna e il perdono»(Marcheselli, Bovina); 7 febbraio «Il ripudio, il matrimo-nio e il celibato» (Maurizio Marcheselli, Massimo Cassa-ni); 14 gennaio «La parabola dei vignaioli omicidi» (Bel-lini, Grassilli); 21 gennaio «Il giudizio del Figlio dell’uo-mo» (Michele Grassilli, Gian Paolo Carminati); 28 gen-naio «La finale del Vangelo» (Bellini, Carminati).

L

Monsignor Facchiniha fatto 90 anni

a Casa Santa Chiara

a comunità di Casa Santa Chiara si èriunita al Chicco di Villanova di

Castenaso (centro accoglienza per personecon handicap) per festeggiare il suoassistente spirituale monsignor FiorenzoFacchini, che con Aldina Balboni hasviluppato l’opera facendone una perladella sussidiarietà. Tanti i gesti affettuosiche hanno gratificato don Fiorenzo. Ma ilregalo più grande sarà la posa della primapietra di una nuova struttura nell’area diVilla Pallavicini.

L

Fine anno in festa a Castel S. Pietrore appuntamenti al Teatro Comunale Cassero di Ca-stel S. Pietro. Oggi alle 16 per la rassegna «BimbIA-

Teatro» la compagnia Fantateatro presenta «L’apprendi-sta Babbo Natale». Alle 15, laboratorio gratuito di scultu-ra dell’artista Gianni Buonfiglioli, coadiuvato dalle vo-lontarie del Gruppo teatrale «Bottega del Buonumore».Giovedì 26 doppio appuntamento, alle 16.30 e alle 21, con«Natale con i tuoi, Santo Stefano con noi». In scena il duocomico Marco Dondarini e Davide Dalfiume, ospiti dellaserata Domenico Lannutti e Gaby Corbo. La sera del 31infine appuntamento con «Ride bene chi ride l’ultimo eanche il primo» (ore 21.30) col comico Davide Dalfiume;a seguire la Microband in «Classica for dummies». E poitutti in piazza per il brindisi e i fuochi d’artificio. Info eprenotazioni: 054243273, 3355610895, 3779698434.

T

La storia del presepioggi alle 16 nella chiesa di SantaMaria della Vita (via Clavature 10),

davanti al presepio di Wolfango, mon-signor Giuseppe Stanzani, storico del-l’arte sacra tratterà, con l’ausilio di dia-positive, il tema «Storia del presepio daGreccio a Wolfango». Seguirà, alle 17nell’Oratorio, un concerto per il 20° del-la riapertura del complesso di SantaMaria della Vita, eseguito dalla Cap-pella musicale di San Petronio direttada Michele Vannelli. In programma «L’i-dillio di Orfeo», omaggio a Giovan Bat-tista Marino nel 450° della nascita.

O

In Armenia con don Pane

l prossimo anno (dal21 al 29 giugno e dal

10 al 17 agosto) siterranno duePellegrinaggi per igiovani in Armenia,«sulle orme di martiri edi monaci». Ipellegrinaggi sarannoguidati da don RiccardoPane, armenista ecaucasologo. Perinformazioni, scrivere adon Riccardoall’indirizzo [email protected]

I

Gli anniversaridella settimana

23 DICEMBRE Messieri monsignor Giuseppe (1957) Camerini don Giuliano (2003)

24 DICEMBRE Bullini don Francesco (2007)

25 DICEMBRE Bagni monsignor Nello (1993)

26 DICEMBRE Alvisi don Luigi (1945)

27 DICEMBRE Baviera monsignor Clemente (1946)

28 DICEMBRE Sacchetti don Giovanni (1965) Verlicchi don Antonio (1972)

29 DICEMBRE Lelli don Pietro (1947) Tinti don Carlo (1989)

in memoria

San Matteo

[email protected]

cinemaAUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 Hugo Cabret 3737843659 Ore 15.30 (ingr.gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli Un sogno per papà 051.3940212 Ore 16

La Belle EpoqueOre 18 – 20.30

BELLINZONA v. Bellinzona L’ufficiale e la spia 051.6446940 Ore 16 – 18.30 – 21

CHAPLIN P.ta Saragozza Last Christmas 051.585253 Ore 16.30 – 18.45 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 Dio è donna 051.4151762 e si chiama Terunya

Ore 16.30 – 19 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 Dabangg 3051.382403 Ore 13 (v.o.)

AspromonteLa terra degli ultimiOre 16Nancy

Ore 17.30La freccia del tempoOre 19Il terzo omicidioOre 20.30

PERLA v. S. Donato 38 I migliori anni 051.242212 della nostra vita

Ore 16 – 18.30 – 21

POP UP CINEMA BRISTOL v. Toscana 146 Un giorno di pioggia 051.477672 a New York

Ore 16 – 18 – 20

TIVOLI v. Massarenti 418 Joker 051.532417 Ore 18.15 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco)

v. Marconi 5 L’ufficiale e la spia 051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Il primo Natale 051.944976 Ore 16.30 – 18.30

21.15

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Un giorno di pioggia 051.902058 a New York

Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Maleficent 051.981950 Ore 15.30

Star Wars: l’ascesa di Skywalker Ore 18 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 L’ufficiale e la spia051.6544091 Ore 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Il primo Natale051.818100 Ore18 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Un giorno di pioggia 051.6740092 a New York

Ore 21

le sale della comunitàA cura dell’Acec–Emilia Romagna

«La Belle Epoque»

notizie BOLOGNA 7SETTE

Domenica22 dicembre 2019

Page 8: Natale, la bella notizia che apre alla speranza · poi, in Cattedrale, la Messa solenne della Notte di Natale. Mercoledì 25 alle 10 celebrerà la Messa di Natale nel carcere della