N.2 - Anno XXII - MARZO-APRILE 2017 PIANORESE DELL'ANNO

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.2 - Anno XXII - MARZO-APRILE 2017 FILIALE DI RASTIGNANO Via A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241 Umberto Mazzanti e Gianluigi Pagani premiano Maurizio Marchesini della Marchesini Group Stefano Galli e Paolo Brighenti de L'Idea consegnano il riconoscimento alla Famiglia Gamberini di MG2 Da sinistra Vice-presidente Gea Fusco (Eliosimmobiliare), Presidente Silvia Benaglia (Martina Home Service Immobiliare), Tesoriere Roberta Casarini (Giocas Giocattoli). COMITATO IN ROSA IL RINNOVO DELLE CARICHE DEL COMITATO COMMERCIANTI DI PIANORO NUOVA segue a pag. 3 Grande successo per le feste di Carnevale di Pianoro (che ha celebrato il 30mo anniversario) e di Rastignano, entrambe dello scorso febbraio, che hanno coinvolto migliaia di bambini. Nella prima foto due pargoli “cresciuti” con le loro parrucche... sono il nostro sindaco ed il parroco di Rastignano. Nella seconda foto a sorpresa si è presentata anche la Scimmia Nuda di Francesco Gabbani. PIANORESE DELL'ANNO Consegnate le pergamene alle famiglie Gamberini e Marchesini per i loro meriti imprenditoriali. Le due aziende hanno avuto un enorme sviluppo negli ultimi decenni favorendo l’occupazione sul territorio ed essendo fautori di un’etica del lavoro che rispetta, valorizza e coinvolge gli stessi lavoratori. Vanto di Pianoro nel mondo. IL CARNEVALE 2017

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.2 - Anno XXII - MARZO-APRILE 2017

FILIALE DI RASTIGNANOVia A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241

Umberto Mazzanti e Gianluigi Pagani premiano Maurizio Marchesini della Marchesini Group

Stefano Galli e Paolo Brighenti de L'Idea consegnano il riconoscimento alla Famiglia Gamberini di MG2

Da sinistra Vice-presidente Gea Fusco (Eliosimmobiliare), Presidente Silvia Benaglia (Martina Home Service Immobiliare), Tesoriere Roberta Casarini (Giocas Giocattoli).

COMITATO IN ROSAIL RINNOVO DELLE CARICHE DEL

COMITATO COMMERCIANTI DI PIANORO NUOVA

segue a pag. 3

Grande successo per le feste di Carnevale di Pianoro (che ha celebrato il 30mo anniversario) e di Rastignano, entrambe dello scorso febbraio, che hanno coinvolto migliaia di bambini. Nella prima foto due pargoli “cresciuti” con le loro parrucche... sono il nostro sindaco ed il parroco di Rastignano. Nella seconda foto a sorpresa si è presentata anche la Scimmia Nuda di Francesco Gabbani.

PIANORESE DELL'ANNOConsegnate le pergamene alle famiglie Gamberini e

Marchesini per i loro meriti imprenditoriali.Le due aziende hanno avuto un enorme sviluppo negli ultimi decenni favorendo l’occupazione sul territorio ed essendo fautori di un’etica del lavoro che rispetta, valorizza e coinvolge gli stessi lavoratori. Vanto di Pianoro nel mondo.

IL CARNEVALE 2017

Si ricorda che non verranno pubblicate lettere anonime o lettere scritte a mano e firmate con nomi non rintracciabili dalla redazione

2 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“Le Lettere” scrivete a [email protected] tempo la strada finiva. Nel suddetto documento viene anche espressamente riportato che, tutti gli oneri in capo ai costruttori, firma-tari del documento stesso, sarebbero passati in capo ai loro aventi causa. Per quan-to a mia conoscenza e dai documenti in mio possesso, spero di aver fatto un po’ di chiarezza e di aver risposto, anche se in parte, al quesito del lettore.

Mauro Colombari

Mi chiamo Nerina Aiello e faccio parte del condominio di via Montesole 18. Aver letto ciò da Lei scritto mi ha, a me e a tutti gli altri condo-mino, fatto molto arrabbia-re. Su quale base Lei scrive che il nostro condominio non paga la gestione dell’a-rea verde di Rastignano? Probabilmente il documento da Lei letto non era assoluta-mente veritiero. Da quando fu costruito il palazzo noi condomini abbiamo sempre versato la nostra quota (ab-biamo tutte le ricevute) per-tanto La invito a fare più at-tenzione accertandosi della veridicità di ciò che scrive e sostiene. Se Le interessa pos-so, in qualsiasi momento, mostrarLe i nostri avvenuti pagamenti.

Nerina Aiello

LASCIARE PIANORO...

La mia residenza a Pianoro è avvenuta nell’agosto del 1998. Alla morte del mio

compagno l’abitazione bo-lognese, che avevamo con-diviso per lunghi anni, mi deprimeva. La scelta del borgo pianorese è da riferir-si al fatto che vi abitavano alcuni miei conoscenti e che, andandoli a visitare, trovai il paese accogliente e gra-devole sotto molti punti di vista. Decisi di stabilirmisi. A quel tempo era ancora mi-gliore d’adesso. Purtroppo una certa urbanizzazione lo ha un tantino peggiorato. In ogni caso, ci vivo bene e con-tinua a piacermi. Vorrei trat-tare un argomento al quale mi ha portato l’incontro con una signora del luogo (di età piuttosto avanzata) che mi faceva sapere di essere sul punto di traslocare in città. Quando le chiesi la ragio-ne, visto che abitava qui da parecchio, mi disse che pre-feriva vivere gli ultimi anni a Bologna, in quanto la città era dotata di medici specia-lizzati, ospedali facilmente raggiungibili e di tutto ciò che poteva servire. Contra-riamente a Pianoro, dove non ci sono case di cura pub-bliche e mancano molti dot-tori con specifica qualifica-zione. Aggiungeva che, tra l’altro, era un luogo privo di tante altre cose facilmen-te reperibili in città. Sotto un certo profilo la signora ave-va ragione. Ma Bologna non è lontanissima (solo 12 Kilo-metri) e può essere raggiun-ta in tanti modi e abbastanza velocemente, soprattutto in caso di necessità. Secon-

CHI PAGA LE AREE VERDI DI RASTIGNANO?

In risposta alla lettera “Chi paga le aree verdi di Rasti-gnano?” del signor Graziano Borelli, pubblicata sul nu-mero 1 de L’Idea anno XXII (gennaio - febbraio 2017), sono a precisare quanto se-gue. In data 05/04/1993 è stato registrato con numero 1598 l’atto privato, sotto-scritto dal Comune di Pia-noro insieme ai vari costrut-tori, che hanno partecipato alla realizzazione del nuovo piano integrato “zona 03” di Rastignano, nel quale veni-va espressamente riportato al punto P che tutti i pro-prietari dei fabbricati esi-stenti nella vecchia via Mar-zabotto, ovvero dal civico 2 al civico 12, venivano solle-vati da ogni onere relativo alle spese di sistemazione e manutenzione. Questo fu richiesto, prima dell’inizio dei lavori a tutti i costruttori, da tutti i frontisti della vec-chia via Marzabotto, strada privata costituita agli inizi degli anni ‘60 e non ogget-to del nuovo comparto da realizzare, a fronte del disa-gio che si sarebbe verificato lasciando loro il permesso di transito, prima con tutti i mezzi da cantiere necessari per la realizzazione del com-parto stesso, poi di tutti gli altri automezzi. Tengo a pre-cisare che ancora oggi que-sto vecchio tratto di strada rimane privato ad uso pub-blico fino al civico 12, dove

do me, rinunciare all’aria buona di Pianoro, ai suoi splendidi panorami, alla sua tranquillità diurna e nottur-na, per piombare nello smog bolognese, nella rumorosità di certi suoi quartieri, nel traffico convulso e caotico, è un grosso errore. Soprattut-to ad età avanzata. A Piano-ro si vive un’esistenza che è aderente alla normalità. Una normalità genuina di cui è impossibile avvalersi nella metropoli.

Luigia Bimbi

LA PIANORESE CALCIO NON È FINITA!

Sono l’Amministratore Uni-co della Pianorese Calcio ssdarl. Leggo nel n° 6 anno XXI Novembre/Dicembre 2016, a pagina 12 il box che l’amico Paolo Brighenti ha voluto riservare alla Piano-rese Calcio. Non entro nel merito del contenuto, dello spirito dell’articolo Paolo mi è maestro, voglio solo sotto-lineare l’inesattezza del ti-tolo: per la Pianorese Calcio non è assolutamente la fine! Anzi dal 1° Luglio ha inizia-to una nuova stagione, unen-do la sua esperienza di oltre 60 anni di gloriosa attività a quella del Fossolo 76 Calcio, primaria società sportiva di Bologna con un importante settore giovanile di oltre 270 iscritti. Che la Pianorese Cal-cio non è finita lo conferma anche l’articolo dell’inserto sportivo del Carlino di mar-tedì 13/12/2016, quando, in occasione della vittoria vs la capolista Fontanelice titola “Impresa della Pianorese”. Per i pianoresi che vorranno continuare a tifare per la loro squadra, la domenica pome-riggio giochiamo le partite casalinghe allo stadio di Pian di Macina. All’interno del ci-tato articolo di Brighenti, si precisa la continuità della vita della Pianorese Calcio. È solo il titolo che potrebbe trarre in inganno.

Claudio Naldi

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.

>> DIREZIONEDirettore responsabile:Gianluigi PaganiDirettore editoriale:Marco MalpensiGarante dei lettori:Umberto MazzantiCapo redattore: Stefano Galli

>> REDAZIONESebastiano Bernardi, Paolo Brighenti, Andrea Canu, Romano Colombazzi, Sara Colombazzi, Umberto Fusini, Martina Lelli, Claudia Mazzanti, Piergiovanni Pierantozzi, Filippo Pizzirani,

Marco Pizziolo, Marta Rocca, Giorgio Rocchi, Sergio Savigni, Mirko Sita, Gianna Solmi, Luca Vecchiettini, Barbara Merlari.

>> IMPAGINAZIONE e STAMPATIPOLITOGRAFIA MUSIANIVia Cherubini 2/a (BO) Tel. 051.480.620 - Fax 051.489.084 www.musiani.it - [email protected]

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Chi desidera pubblicare lettere, foto, articoli, può rivolgersi al capo redattore Stefano Galli

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Tiratura 8.300 copie L'Idea è reperibile gratuitamente presso tutte le edicole del Comune di Pianoro, presso la Cabina dei Pensieri di Rastignano (incrocio via Valle Verde e via di Vittorio) e presso la Trattoria Ca' di Pippo.

n.2 anno XXII

segue dalla prima paginaIL RINNOVO DELLE CARICHE...

Il 18 gennaio 2017, nella sala del Consiglio Comunale, si sono riuniti i rappresentanti delle attività produttive e la mag-gioranza dei commercianti del territorio di Pianoro Nuova per il rinnovo delle cariche sociali. Lo scopo è sempre quello di mantenere vivo, come recita lo statuto, il senso di aggregazione e condivisione tra attività com-merciali, e con il fine di creare manifestazioni ed eventi per il paese, come ad esempio, tra i più importanti, il Busker’s Fe-stival, che ogni anno coinvolge tantissime persone provenienti anche da altre città d’Italia, e ri-esce a devolvere un contributo cospicuo in beneficenza ad una associazione di riferimento, che verrà decisa presto all’unani-mità. Le nuove cariche elette sono le seguenti: Silvia Bena-glia Presidente, Gea Fusco Vice-Presidente, Roberta Casarini Tesoriere. Viene formato anche un Gruppo di lavoro così com-posto: Silvia Benaglia, Gea Fu-sco, Roberta Casarini, Patrizia Panzacchi, Simona Sabattini, Stefania Seleni, Micaela Barba-gallo, Donatella Stanzani, Sara Gelardi e Carmela Longo, tut-ti presenti all’assemblea. Con l’impegno e l’aiuto di tutti, riu-sciremo sicuramente a svolgere questo compito.

Silvia BenagliaGea Fusco

Roberta Casarini

Primarie per l'elezione del Segretario Nazionale - aperte ad iscritti ed elettori del PD

I candidati:Orlando Andrea Emiliano Michele Renzi Matteo

Si voterà domenica 30 aprile 2017 dalle 8.00 alle 20.00Presentarsi muniti di carta d'identità e tessera elettorale - (Contributo per

l'organizzazione delle primarie ad offerta libera)

Circolo di: Rastignano - Carteria

Presso il Centro Civico in via Andrea Costa n. 64 (ex scuole elementari di Rastignano) ________________________________

Circolo di: Botteghino

Presso il Circolo PD "G.Lelli"

in via Zena n. 83

Circoli di: Pianoro Nuovo Pianoro Vecchio - Livergnano

Pian di Macina

Presso la sala dellapiscina comunale "P. Gori"

a Pianoro Nuovo in via dello Sport n. 4

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 3 L’IDEA “L´Attualità”

Grande commozione e parte-cipazione in occasione delle celebrazioni del “Giorno della Memoria” che ha visto la con-segna delle “Medaglie della Li-berazione – 25 aprile 1945” con-ferite dal Ministero della Difesa ai partigiani, agli internati nei lager nazisti ed agli ex-combat-tenti inquadrati nei reparti re-golari delle Forze Armate. Gior-gina Marabini ed il marito Tino Roversi, Elio Marchegiani, Dina Righi, Luciano Dini e Luciano Laurenti sono i nomi dei sei pia-noresi insigniti della importan-te onorificenza. In una sala del Consiglio Comunale strapiena a ricevere gli applausi della comunità ci sono Giorgina Ma-rabini, Dino Roversi, Elio Mar-

LA PREMIAZIONE DEI PARTIGIANI

chegiani e Riccardo Laurenti in rappresentanza del padre il co-mandante partigiano “Morgan” da poco scomparso. Assieme al sindaco Gabriele Minghetti è presente Anna Cocchi, Presi-dente provinciale dell’Anpi, ed i rappresentanti locali di Anpi e Tavolo della Pace. Sui banchi studenti delle scuole medie di Pianoro che ascoltano attenti oltre ai discorsi degli oratori un imprevisto “amarcord” di Elio Marchegiani che ha combattu-to sulla Linea Gotica. Applau-si convinti anche al coro Blue Skies che, diretto dal maestro Luigi Vignolo, ha proposto al-cuni brani del suo repertorio intonati alla manifestazione.

Paolo Brighenti

LUNGO IL SAVENA...DI CHIESA IN CHIESA

ORFEO FACCHINI

SCASCOLI

ANCONELLA

BIBULANO

RONCASTALDO

LOGNOLA

FRADUSTO

VERGIANO

STIOLO

SANT’ANDREA

CASTEL DELL’ALPI

VALGATTARA

MADONNA DEI FORNELLI

CEDRECCHIA

LA VILLA

ZACCANESCA

TRASASSO

SSSGRUPPO DI STUDI

SAVENASETTA

SAMBRO

Il nuovo libro di don Orfeo Facchini parroco di Carteria

di Sesto e Monte delle Formiche.

I partigiani premiati

4 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“La Cultura”Incontriamo Giorgio Genna-ro, nato a Bologna il 1 genna-io 1968, residente a Pianoro, sposato con Caterina, due fi-glie Emma e Antonia, di pro-fessione avvocato civilista, appassionato di arte e natura. E’ un pianorese che possiede una delle più importanti col-lezioni di caffettiere antiche.

Ci racconti che collezione fa, da quanti anni e quanti pez-zi ha?Colleziono caffettiere da casa prodotte da metà ottocento sino al 1940 circa. Non le ho mai contate, ma grosso modo la collezione si compone di 400 pezzi, in particolare di produzione italiana. Non mi si accusi di essere campanili-sta. E’ semplicemente perché le nostre sono le più belle. Senza se e senza ma.

Perché questa passione? Da cosa è nata?Circa 15 anni fa io e mia mo-glie Caterina, visitando il mercatino di antiquariato in Piazza Santo Stefano a Bologna, ci siamo imbattuti in un banco di sole caffettiere (circostanza, ahimè, che non si è mai più ripetuta...). Una in particolare ci colpì (mi folgorò) per la forma curiosa. Si trat-tava di una Sgarbi-Chiozzi alimentata a spirito, una delle tante ditte ferraresi che

VULITE 'O CAFFÈ?

durante il ventennio sfornarono miglia-ia di questi casalinghi. Dopo una breve contrattazione la numero 1 era già no-stra.

Perché collezionare?Me lo sono chiesto spesso. Forse perché

lo considero un modo per unire gli uomini nel tempo.

E perché proprio le caffettie-re?Forse perché sono l’oggetto con il quale la famiglia si af-faccia al giorno. Forse perché ognuna ti rimanda a un’epo-ca e ai suoi costumi. Forse perché dietro la loro appa-rente semplicità si nascondo-no vere opere d’ingegno. For-se perché la lavorazione dei metalli ci riporta agli albori dell’umanità. Forse perché le caffettiere una volta erano vere compagne di viaggio e di un viaggio. Quello della vita.

Quali i pezzi più importanti della sua collezione?Ne cito due. Una tedesca, la Bauer, dotata anche di un bricco che contiene l’acqua calda per la preparazione di infusi vari. Una italiana, l’Jvonne, composta da un re-cipiente cilindrico nel quale si carica il macinato bloccan-

dolo con un filtro e si aggiunge acqua bollente. Azionando la pompetta manua-le, posta alla base del piatto si aumenta la forza di percolazione applicata all’estra-zione del caffè.

Qual è il pezzo a cui tiene di più e per quale motivo?Non ho dubbi, la rarissima FMMVdi Vo-ghera, fantastica macchina elegante nelle forme e raffinata nei decori, rinvenuta in un mercatino lombardo illuminata dalla torcia di un altro visitatore.

Obiettivi futuri?La cura nella conservazione degli oggetti più importanti. La loro divulgazione. La ricerca di materiale cartaceo imprescin-dibile per un’approfondita conoscenza della storia delle macchine e il recupero dei brevetti. La scoperta di qualche pez-zo mancante (le famose chimere). Non credete ai collezionisti che si definiscono satolli. Non è vero.

Finisco l’intervista con un “… grazie per il tempo che ci hai concesso ed ora mi of-fri un buon caffè ... hai la macchinetta?» e l’avvocato Gennaro veloce mi rispon-de “… certamente. Lo preferisci anni 20, anni 50 o anni 70? Il macinato, almeno quello, non è d'epoca, non temere.....”.

Gianluigi Pagani

Giorgio Gennaro e le due figlie Emma e Antonia

Il Museo di Arti e Mestieri

Se vi aggirate per le strade di Pianoro, magari parten-do da via Montecalvo, potreste incrociare, quasi sem-pre in compagnia del marito, una signora non molto alta dal simpatico e scanzonato portamento. La signora della quale voglio parlarvi, è una famosa maestra di can-to moderno e pianoforte. Molto conosciuta nell’ambiente musicale bolognese e non solo. È stata ed è tuttora sco-pritrice di giovani talenti (Barbara Cola, Luca Carboni, Angela Baraldi, Simone Alberghini solo per citarne alcu-ni). Ma andiamo per ordine: la maestra, che si chiama Ta-nia Bellanca, durante l’amabile intervista colloquio, mi ha raccontato i suoi studi musicali culminati nel diploma di pianoforte brillantemente conseguito presso il conser-vatorio “G.B. Martini “di Bologna, studi proseguiti con i corsi di canto corale e composizione anche nel campo del jazz con il maestro Ballotta. Determinante fu l’incontro con il padre di Mina e lo staff della sua neonata casa di-scografica per cui Mina la volle in esclusiva. Incontro avvenuto al Festival di Castrocaro. Da li partì tutta la car-riera artistica della nostra ospite. Il resto è cronaca. Tania Bellanca è l’autrice del musical di successo «Signori, lo spettacolo sta per cominciare!» sulla vita e le scoper-te scientifiche dello scienziato bolognese Guglielmo Mar-coni (dato in prima nazionale al Teatro Celebrazioni di Bologna) e riproposto con successo al Teatro-Sala «Arci-pelago» nel maggio 2015. La Bellanca - autrice ha al suo attivo anche «Lauda di Natale» e spettacoli per ragaz-zi e «Jesus Christ Superstar in concerto». "… e la can-zone andò a Sanremo" con la partecipazione di molti bravissimi artisti pianoresi e cantanti della sua Scuola è, per il momento, l'ultima fatica di Tania Bellanca.

Claudia Mazzanti

10 anni. È il tempo trascorso dal 17 marzo 2007, giorno dell’apertura al pubblico, tempo in cui Il Museo di Arti e Mestieri di Pianoro, attra-verso la sua collezione mu-seale, ha testimoniato vita quotidiana, familiare e lavo-rativa della collettività loca-le fino alla prima metà del ‘900. Nel tempo si è afferma-to come realtà culturale per la comunità, conservando e trasmettendo i valori della tradizione e raccontando la nostra storia, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra ge-nerazioni. Mostre di pittura e di fotografia, presentazioni di libri, rievocazioni dei mo-menti corali legati alla cicli-cità della vita di allora, quali le feste che concludevano le fatiche di un anno, la mieti-tura e il pane, la vendemmia e il vino, il riposo e i giochi, la magia e le fiabe. Sono questi appuntamenti ormai consueti. E ancora laboratori domenicali, corsi di artigia-nato, gite alla conoscenza del territorio, proiezioni di film d’autore, visite guidate e ogni anno nella ricorrenza dell’inaugurazione del mu-seo la premiazione dei Bra-vissimi. Poiché la presenza dei nostri vecchi, depositari

di antica sapienza, si assot-tiglia e viene meno la loro arte, la manualità legata a pratiche lavorative ormai desuete, abbiamo realizza-to alcuni filmati per fissare quei gesti antichi raccontati nella nostra lingua, il dialet-to. Scorrono le immagini di sendà, speranza curativa e propiziatoria, del lavoro nel-la vigna, della raccolta del fieno, dell’intreccio con i vi-mini e con la paglia di grano, trasmettono ciò che un tem-po era lentezza e riflessione, coralità e condivisione. Noi dell’Associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri siamo grati ai tanti che hanno par-tecipato alle nostre inizia-tive, hanno donato oggetti che continueranno a dire, e questo “sentirsi parte” ha mantenuto in noi volontari l’entusiasmo di allora. Ne-gli anni siamo cresciuti in-sieme e abbiamo condiviso importanti traguardi come il riconoscimento di Museo di Qualità. Grazie amici, alla vostra presenza, partecipa-zione e sostegno, grazie per aver contribuito a rendere il museo un luogo piacevole di incontro e di diffusione cul-turale.

Maurizia Lazzarini

I 10 ANNIDEL MUSEO DI

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6 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“I lettori de L'Idea”

LA SFOGLINACorso di sfoglina organizzato dagli Amici di Tamara e Davide con 51 bambini delle classi 3A, 3B e 3C della Scuola Elementare, con le loro bravissime maestre Giacoia, Venditti, Pirini, Dell’Orfano, Rocca, Spinelli, Loli Palazzini e Pavoni. La bellissima iniziativa ha lo scopo di trasmettere il valore delle tradizioni nello scambio delle esperienze tra nonne e bambini.

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Riccardo Palladino sta gi-rando un film documentario al Monte delle Formiche.

Ci racconta di cosa tratta?Il film che stiamo ultiman-do narra dello straordinario evento delle formiche ala-te che, ogni anno da secoli, giungono sul Monte del-le Formiche l’8 di settem-bre per compiere il rituale dell’accoppiamento. Vedere nubi nere che si stagliano in cielo, le formiche alate in volo nuziale, e successiva-mente la morte collettiva di milioni di insetti di sesso maschile è un evento dal sapore biblico, ma questo affascinante evento diviene anche uno specchio per riflettere sulla natura, sull’uomo, sulla spiritualità e sulla sua consapevolezza. Il contatto con il mistero della vita pone turisti e fedeli di fronte ad una saggezza che appartiene solo alla natura, la quale dispone in modo consapevole il ripetersi delle sue manifestazioni. Una consape-volezza che non può appartenere all’uo-mo.

Chi ha partecipato al film?Tra le persone che hanno partecipato alle riprese del film in qualità di testimoni ci

sono molti abitanti di Pianoro, di Mon-terenzio e non solo: dalle signore devote ai campanari, dai turisti bolognesi e stra-nieri ad una cinquantina di bambini del-la zona. Tra gli intenti del film c’è anche quello di far conoscere i luoghi e la festa del Monte delle Formiche a persone che non ne hanno mai sentito parlare e che potrebbero venire a visitare il Monte.

Quando uscirà il film e dove avete pro-iettato l’anteprima?Abbiamo iniziato il film nel 2015 e non uscirà prima della metà del 2017. Siamo rimasti tanto affascinati dalla bellezza dei luoghi e dallo straordinario evento, che abbiamo voluto far conoscere questa

CIAK, SI GIRA A PIANORO storia attraverso un raccon-to per il cinema, che richiede più tempo e più risorse di un documentario pensato per il web, anche perché stiamo filmando il susseguirsi delle stagioni con la vecchia e cara pellicola. Siamo 5 professio-nisti del cinema, ci autofi-nanziamo e le lavorazioni del film hanno bisogno di studi professionali attrezza-ti. Abbiamo avuto un con-tributo da Nutraceutica srl di Monterenzio e un piccolo contributo dal Comune di

Pianoro. Stiamo cercando altri sponsor per ultimare il film. Il promo che consiste in un’anticipazione con qualche minuto del film ha iniziato a dare soddisfazioni. È stato selezionato al PerSo – Perugia So-cial Film Festival, un importante festival italiano di cinema documentario. A di-cembre il progetto ha ricevuto due pre-mi al concorso Atelier del Milano Film Network, riservato a progetti di film in lavorazione, assegnati da una giuria pre-sieduta da Edouard Waintrop direttore della Quinzaine des réalisateurs di Can-nes. Per chi volesse contattarci l’email della nostra associazione è [email protected]”.

Gianluigi Pagani

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 7 L’IDEA “La Cultura”

Fôra mérz ch’a sän d’avréll! Si dice per uno che ha un at-tacco influenzale con a corre-do una tosse ostinata. È que-sto un modo di dire bolognese poco conosciuto che, tradotto letteralmente, significa ”fuori marzo che siamo in aprile” e che io stesso non compren-devo, come l’augurio “Salute e figli maschi” che si indirizza all’indirizzo di chi starnuta. Dopo varie ricerche tra i cono-scenti del dialetto ho appura-to che, in effetti, solo un mese indica una stagione. Si gioca sul doppio significato che ha il vocabolo mérz che signifi-ca tanto “marzo” che “mar-cio”. Quindi è “fuori il marcio che siamo in aprile”, cioè un mese che porta il caldo. Altri detti che hanno per oggetto i mesi. “Al zil am guèrda da la pâlver ed znèr e dal fang d’agåsst”. “Il cielo mi scam-pi dalla polvere di Gennaio e dal fango di Agosto”, vuole dire che un gennaio asciutto ed un agosto piovoso nuoc-

Bacajèr a Pianôr (Parlare a Pianoro)pióv ai prémm ed maz, nus e fig i fan bon viaz”. “ Se piove ai primi di maggio, noci e fichi fanno buon viaggio”(crescono abbondanti). Ancora: ”Avréll piuvòus, maz veneròus: an venturòus”. ”Aprile piovo-so, maggio veneroso (bello): anno venturoso (fortunato). “Quand maz al va urtlàn, al vèl piò al sac ch’an fa al gran”. “Quando maggio va all’ortolano, vale più il sacco che non il grano”, cioè se mag-gio è molto piovoso ci saran-no molti ortaggi ma il raccol-to di grano sarà scarso e non riempirà i sacchi. “A zapèr la veggna d’agasst, as rimpéss la canténna ed masst.” “A zappare la vigna ad Agosto si riempie la cantina di mosto”. “Par San Lòcca, as sammna tòtt, o mòii o sòtt.” ”Per San Lucca (18 Ottobre) si semina tutto, o bagnato o asciutto”, perché qualunque clima ci sia, non si può rimandare oltre la semina.

Romano Colombazzi

8 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“La Cultura”

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ciono alle attività agricole. Altro detto: “L’acqua ‘d fe-brèr, la rimpéss la canténna e al granér”. “L’acqua di feb-braio riempie la cantina e il granaio” poiché un febbraio

piovoso favorisce il raccolto del grano. “Mérz sòtt, avréll bagné, beèt al vilàn ch’ha summnè” “Marzo asciutto, aprile bagnato, beato il conta-dino che ha seminato”. ”S’al

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 9 L’IDEA “L´Attualità”

amore per la politica e lo studio, il suo impegno civico e la com-battività per i diritti civili e dei più deboli. Un’altra volta, nella primavera del 1984 mi telefo-nò da Roma; era Parlamentare del PSI nella IX legislatura e lo fu per 3 mandati, e mi disse che voleva acquistare una casa a Pianoro, in via dell’Eremo. Andai a vedere la casa che gli proponevano e sconsigliai l’ac-quisto: troppi lavori da eseguire per adattarla alle sue menoma-te capacità motorie. Si arrabbiò e mi disse: “Allora trovami una casa tu che sei del settore!”. Non potevo dirgli di no. Era diventato il Parlamentare di chi soffriva, delle persone senza di-ritti; per tanti era diventato una speranza. E poi, la sua storia, poliomelitico da quando aveva un anno di vita. E’ stato il padre della Legge 104/1992 per l’ab-battimento delle barriere archi-tettoniche e di tante altre leggi fiscali per tutti i disabili. Uomo intellettualmente audace, spes-so temerario e disinvolto, aveva anche delle turbe infinite ma giustificabili. Ottimo docente, ottimo Deputato, scrittore su una infinità di argomenti, anche coautore di una sigla del Can-tagiro 1990: Splendidi perché. Franco è stato un appassionato

socialista, un maestro di storia; ha lasciato un segno profondo per chi l’ha conosciuto da vi-cino sia per la sua cultura che per la sua vivacità intellettuale, l’autoironia ed il suo humor. Si definiva un Pirotecnico della politica, con un carattere diffi-cile dovuto alla sua indole co-sentina e bolognese nello stesso tempo. Nel 1992 gli chiesi una breve presentazione del libro di Giorgio Ognibene “Amore a Pianoro” che ci aveva appena lasciati; scrisse 10 pagine, la più lunga presentazione mai pub-blicata e terminava così: ”Ciao, Giorgio. Ti ricorderemo sempre con le parole di Paul Eluard. “Fuggiremo il sonno ed il ripo-so e inseguiremo mille prima-vere a misura dei nostri sogni”. Ciao Franco e grazie.

Romano Colombazzi

Chi fosse Franco Piro lo sanno in molti o basta cercare il suo nome in internet. Però, tra quel-li che lo conoscono, ognuno ha un ricordo personale: chi lo ha avuto come docente universita-rio, chi come compagno di par-tito, chi come amico e, in ogni caso, è innegabile che è stata una persona speciale. Fu parti-colarmente impegnato nella lot-ta per i diritti delle persone con

20 Febbraio 2017, il suono del cellulare mi sveglia alle 7,15 ma non riesco a rispondere. Dopo due minuti il cellulare risuona, sono le 7,17. Paolo mi chiama e mi dice che fra 10 minuti passa a prendermi per andare a casa di Piro perché Franco è morto. Sbeng! Non so cosa rispondere. ”Va bene, ti aspetto”, balbetto. Il mio cervello è narcotizzato; la prima domanda che mi faccio è: quanti anni ha Franco? Ma, si, ricordo bene, è del 1948, ha due anni più di me! Non è possibile! Quando se ne va un amico, in-consciamente ti chiedi sempre quando sarà il tuo turno. Men-tre faccio colazione riemergono i ricordi di questo personaggio. Si, perché Franco è stato un personaggio per me, per Piano-ro, per Bologna, per l’Italia. Ci siamo conosciuti nell’anno 1969 all’Università quando è venuto, con una trentina di studenti, a interrompere la lezione di anali-si del Prof. Malferrari all’Istitu-to di Matematica a Porta Zam-boni, dove io giovane matricola di Ingegneria pensavo solo a studiare e a lavorare. “Occupia-mo la facoltà”, disse reggendo-si sulle sue stampelle nere, ”le lezioni sono sospese”. Che tipo era Franco già allora! Sangui-gno, impulsivo, incazzoso e ag-gressivo in alcune occasioni. Lo rividi dopo 10 anni ad un con-vegno dei sindacati a Cà Vec-chia di Sasso Marconi; ci parlò del sistema fiscale, struttura e congiuntura in un’economia preindustriale - Il caso Bologna 1564-1666. Mi regalò il suo libro edito dal “Il Mulino”. Allora era già docente all’Alma Mater, as-sistente ordinario del Prof. Car-lo Ponti, in Storia Economica alla Facoltà di Scienze Politiche. Mi invitò ad entrare nel Parti-to Socialista Italiano. Vi entrai come indipendente nel 1980. Era un oratore affascinante con una testa formidabile, sempre geniale e poliedrico nelle sue esposizioni. E’ stato un’intellet-tuale con il quale non ho sem-pre condiviso le argomentazio-ni ma ho sempre apprezzato la sua originalità e passione, il suo

Franco Piro

IN RICORDO DI PIRO

disabilità, in un’epoca in cui si affacciavano nel Paese i movi-menti per l’uguaglianza e i di-ritti civili e nella presentazione ed approvazione di leggi che hanno ribaltato completamente il concetto di disabilità, portan-dolo ad un livello di massimo rispetto: la legge 13 per l’ab-battimento delle barriere ar-chitettoniche e la legge 104 che tutela le situazioni di gravità e l’assistenza alle persone disabi-li. Voglio ricordare Franco per quello che ha rappresentato per me: circa 30 anni fa, quando lui venne ad abitare a Pianoro e ci conoscemmo attraverso amici comuni, ero la giovane madre di una bambina con una disabi-lità importante, una donna che stava lasciando il lavoro per ri-abilitare la figlia. Volevo sapere da lui quali fossero i miei diritti. C’era molto poco a quei tempi per questo tipo di situazioni. Lui, spiazzandomi, mi propo-se di mettermi in gioco per far valere i diritti delle persone disabili, a partire da mia figlia e questo mi sembrò paradossa-le in quel preciso momento di difficoltà che attraversavo; a di-stanza di anni l’insegnamento che ne ho tratto è che la politica significa prima di tutto “fare”, mettersi in gioco, anziché cre-dere che le cose calino dall’alto. Quindi è attraverso lui, col suo sostegno, che ebbe inizio il mio impegno, la mia partecipazione attiva alla vita politica di Pia-noro e non ho mai smesso! Di Franco ricordo principalmente la sua costante disponibilità verso gli altri, la sua grande cultura, il suo modo di parlare che sempre sapeva coinvolge e assorbire tutto l’interesse delle persone che lo stavano ad ascol-tare. Siamo sempre rimasti in contatto e questo distacco a cui sono forzatamente sottoposta oggi, è sicuramente doloroso, insopportabile e sono ancora incredula, ma ho la certezza che la traccia della vita di Franco sarà sempre nella mia. È mol-to facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Ci tengo oggi a farti sapere che ti rende onore tutto il Consiglio Comunale di Pianoro.

Daniela Mignogna

L’Idea celebra la Liberazione del prossimo 25 aprile mettendo in rete, sul pro-

prio sito, www.ideapianoro.org, alcuni spezzoni dedicati a Pianoro, presi dai “Combat

Film”, ossia le riprese dei cineoperatori militari al seguito delle Forze Alleate durante la

Seconda Guerra Mondiale.

Abbiamo incontrato Gea Colombo, Pre-sidente del G.A.S. di Pianoro e le abbia-mo chiesto di raccontarci un po‘ questa associazione che da ormai quasi quat-tro anni offre ai pianoresi la possibilità di un‘alimentazione sana aiutando allo stesso tempo i produttori locali.

Gea, in concreto, che cosa è il GAS?GAS è l’acronimo per Gruppo d’Acqui-sto Solidale, una possibilità ormai dif-fusa in tantissimi comuni per effettuare acquisti da fornitori del territorio, otte-nendo prodotti biologici a prezzi van-taggiosi, grazie a una spesa comunitaria.Come è nato questo progetto?Il GAS di Pianoro è nato ufficialmente nel 2013, unendo gli intenti di un picco-lo gruppo di persone che condivideva la necessità di trovare un’alternativa al modello di consumo offerto dalla gran-de distribuzione. Desideravamo ritro-vare il sapore reale dei cibi, riallinearci con il ritmo delle stagioni, ridurre gli imballaggi per essere più rispettosi del-la natura. Cercavamo una via d’uscita dalla logica delle mille promozioni e del marketing studiati nel dettaglio per dar-ci l’illusione di spendere meno soldi e

avere potere decisionale. Volevamo con-tribuire all’arricchimento dell’economia locale piuttosto che a quella di pochi proprietari di multinazionali straniere. Con il GAS abbiamo trovato un’alterna-tiva a tutto questo.

Dove e quando si tiene questo "merca-to"?Chi vuole partecipare può richiedere all’indirizzo mail [email protected] di essere inserito nella mailing list: ogni due settimane, riceverà il listino dei diversi produttori con i prodotti di-sponibili e i prezzi. Una volta compilato, l’ordine si ritira al venerdì della settima-na successiva alle 18.00 presso l‘ex scuo-la di Pian di Macina; si paga direttamen-te ai fornitori in contanti, avendo modo di chiedere maggiori informazioni sui prodotti.

Quali sono gli obiettivi attuali del pro-getto? E quali sono i progetti futuri?Al momento ci sono circa 60 soci, alme-no 20 famiglie che effettuano ordini con regolarità e la mail con il listino viene inviata a 390 indirizzi, segno che l’inte-resse è molto alto. Ci riforniamo da 11

produttori locali con cui abbiamo un rapporto personale di fiducia e stima; il paniere di prodotti spazia da alimenti freschi (carne, formaggi, frutta e verdu-ra) a farine, legumi, tè e caffè fino a de-tergenti e detersivi. L’attività del grup-po è sempre in crescita, sia in termini di numeri, che di interesse e proposte da parte degli aderenti. Non è un’attività a scopo di lucro, se non, giustamente, per i produttori. Il desiderio dei soci è di continuare a poter condividere questa esperienza, intessendo relazioni, condi-videndo iniziative ed attività, e facendo qualcosa di buono per sè e per il territo-rio. Abbiamo appena realizzato, in colla-borazione con Ortogiardino Condiviso e Pianoro in Transizione un evento al Mu-seo d’Arti e Mestieri per approfondire il termine OGM e quantificare il peso dei nostri rifiuti. Non ci interessa solo fare la spesa in modo più responsabile, ma anche essere più consapevoli della real-tà che ci circonda e di come migliorarla, e insieme è possibile!

Luca Vecchiettini

A TUTTO G.A.S.!

10 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“La Cultura”

Incontro pubblico dello scorso febbraio sui temi della sicurezza per gli anziani, organizzato dallo Spi Cgil di Pianoro, con Angelo Fornario maresciallo dei ca-rabinieri, Marcello Ferrari comandante dei vigili urbani, Francesco Cecere ed Erio Frison dello Spi Cgil, Gabriele Min-ghetti sindaco di Pianoro.

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Dalla scorsa estate l’azienda La Fortezza, con sede a Pia-noro in via dell’Artigiano, è di proprietà della svedese Itab Group di Stoccolma. Ne diede notizia l’agenzia Ansa Emilia-Romagna riferendo che «le due aziende hanno siglato un accordo in cui si prevede che l’attuale direzio-ne di La Fortezza ne rimanga alla guida, garantendo conti-nuità alla gestione aziendale in Italia e in tutti i mercati già presidiati, e che l’azienda italiana mantenga marchio e nome». Che poi sia un bene o un male per l’azienda ex italiana lo si vedrà solo nel prossimo futuro. La Fortezza è un’azienda leader mondia-le nel settore della produzio-ne di banchi cassa, arredi, espositori e scaffali per nego-zi, supermercati e magazzi-ni. Nata nel 1962 a Scarperia (Firenze), per la produzione di scaffalature per archivi e magazzini, prese nome da una vicina rocca medicea; un nome oggi conosciuto, e ap-prezzato, in tutti i continenti. L’interesse alla grande distri-

ristrutturazione aziendale che negli anni scorsi ha por-tato alla chiusura del repar-to produttivo pianorese (ex Mobiltex) e degli stabilimenti di Luogosano (Avellino) e Forlimpopoli (Forlì). La For-tezza nel 2014 ha registrato un fatturato di 130 milioni di euro e 140 nel 2015. Già forni-tore della francese Carrefour, una realtà con oltre 11mila punti vendita nel mondo e oltre 500mila dipendenti, l’a-zienda ha collaborazioni con gruppi come Auchan, Co-met, Conad, Coop, E.Leclerc, Esselunga, Leroy Merlin, Metro, eccetera, con oltre l’80 percento del fatturato rivolto all’estero. Con l’auspicio che la “fortezza” dell’azienda, nata accanto a una storica rocca, la preservi dal destino di tante fabbriche pianoresi chiuse o trasferitesi. Un do-loroso elenco di aziende che in passato hanno dato lavoro e reddito a migliaia di piano-resi e non soltanto; a volte a famiglie intere.

Giancarlo Fabbri

ANCHE LA FORTEZZA, GIÀ MOBILTEX, IN MANI STRANIERE

buzione commerciale nacque nel 1980 da circostanze che misero in contatto La For-tezza con un distributore di arredi per supermercati che, visti i prezzi offerti dall’a-zienda toscana la convinse a puntare sul settore dei super-mercati. Da tale scelta deriva l’acquisizione, nel 1991, della pianorese Mobiltex specia-lizzatasi nella produzione

di casse per supermercati. La Fortezza ha oggi a Pia-noro il centro tecnico e com-merciale con stabilimenti in Italia (Scarperia), Argentina (Buenos Aires), Francia (Ro-marantin), Russia (Stupino), filiali in Dubai, Malesia, Por-togallo, Spagna, Svizzera, e uffici commerciali sparsi per il mondo per un totale di 660 dipendenti. Nonostante una

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 11 L’IDEA “L´Attualità”

12 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“Lo Sport”

Domenica 22 gennaio 2017 è ancora notte quando Massimo Polga (Presidente Avis Comu-nale di Pianoro) e i suoi fidi vo-lontari cominciano a posizio-nare ed allestire i punti ristoro sui percorsi lungo le strade ancora ricoperte da un leggero

strato di brina (la Galaverna). Vogliono assicurarsi che tutto sia a posto e che i percorsi trac-ciati non siano pericolosi per i numerosi podisti che alle 9,00 daranno vita alla 45a edizione della Galaverna – Memorial Alice Gruppioni. Nel frattem-

Marco Benni insieme ai suoi amici all’arrivo all’Arcipelago, sulla sinistra Alberto Gabrielli, campione italiano over 75 e dietro Moris Masetti campione di pallacanestro

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Lusinghiero bronzo per Gior-gia Masina, nuotatrice della Pianoro Sport 2000, classe 2005, che ha fatto parte della rappresentativa dell’Emilia Romagna al prestigioso “Tro-feo Kinder” organizzato dal Coni a Cagliari, gareggiando nella combinata 100 mt indivi-duali e 4X100 misti.

Paolo Brighenti

po, presso la Sala Arcipelago, fervono i preparativi per ac-cogliere chi vuole iscriversi: c’è chi gonfia i palloncini per i bambini, chi allestisce le posta-zioni per la registrazione dei gruppi podistici e singoli par-tecipanti, chi trasferisce sca-toloni di magliette offerte da Sira Group. Magliette dai co-lori sgargianti e con il nome di Alice intersecato ad un cuore; perché Alice è sempre presente nei nostri cuori. Fuori c’è chi comincia ad accendere il falò per il vin brulè e i fuochi per la famosa pasta asciutta con la salsiccia. Alle 8,00 siamo tutti pronti ad accogliere i podisti che, numerosi come tutti gli anni, si accalcano per iscriver-si e prendere le loro magliette da indossare subito. Arrivano gruppi podistici super attrez-zati e professionali, le famiglie con bambini di ogni età ed i cani, le classi delle scuole del territorio; tutti con il sorriso sulle labbra, felici di passare una fredda domenica mattina assieme per una buona causa. Una domenica piena di ossi-geno e buon umore. Alle 9,00 ecco il via ufficiale con in pole

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position la squadra di football dei Warriors Bologna e il pa-dre di Alice, Valerio, con il pet-torale n.1. La partenza, come da tradizione, è stata data dal sindaco Gabriele Minghetti as-sieme ad Eraldo Turri a cui si è aggiunto Maurizio Marche-sini, presidente di Confindu-stria Emilia-Romagna. Mentre tutti gli atleti sono sparsi per i percorsi, presso la Sala Arcipe-lago fervono i preparativi per le premiazioni e per la con-segna a tutti indistintamente del premio di partecipazione, all’esterno tutto è pronto per accoglierli con vari generi di conforto. Una targa alla me-moria di Ettore Conti è stata consegnata ai familiari men-tre il trofeo al gruppo sportivo con più partecipanti è andato a Sira Group seguito da Sport 2000 e Sporting Pianorese. Il Gruppo Podistico Proloco Avis Pianoro-MG2 ringrazia tutti i 4.449 atleti alla Galaverna di Pianoro, tutti i volontari che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione e dà a tutti appuntamento al 2018.Roberta Merighi - Avis Pianoro

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 13 L’IDEA “Lo Sport”Parlando di salute, i dati ISTAT collocano la seden-tarietà tra le principali cau-se della maggior parte dei disturbi che colpiscono la popolazione italiana. For-tunatamente però, le istitu-zioni hanno preso a cuore il problema, promuovendo un’iniziativa che aiuta le persone sedentarie a pren-dersi cura di sé, rendendo l’attività sportiva accessibi-le a tutti con le “Pillole di movimento”. Questo im-portante progetto, è nato sette anni fa dalla collaborazione di UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) con l’Azienda Usl e le farmacie comunali del gruppo Fedefarma e Lloyds di Bologna e provincia. Tante polisportive hanno aderito all’iniziativa, of-frendo un mese di attività gra-tuita. La Sport2000, che gesti-sce le attività presso l’Impianto Paolo Gori a Pianoro (e su San Lazzaro presso l’impianto Ken-nedy e la Palestra Green Ener-gy) ha messo a disposizione lezioni gratuite di nuoto e gin-nastica in acqua per chi vuole approcciare all’attività fisica partendo dall’acqua e di Pila-tes, ginnastica dolce, posturale, stretching, fitness e functional training per chi invece preferi-sce la palestra. L’obiettivo delle

pillole di movimento è quello di riuscire, attraverso lo sport, a passare messaggi positivi alla popolazione sedentaria, per combattere problemi come il diabete, i disturbi cardiocirco-latori e il cosiddetto “male del secolo” il mal di schiena. In questi anni tante persone han-no usufruito di queste lezioni gratuite, e la maggior parte di loro ha poi proseguito con l’attività fisica. Abbiamo inter-vistato Silvana, una delle tante persone che grazie alle “Pillole di movimento” ha iniziato a praticare un’attività fisica che pratica tutt’ora, per portare a L’Idea una testimonianza di-retta di quanto questo proget-to sia valido. Silvana racconta: “Lavoro da un dentista come assistente alla poltrona e, a

causa delle posture scorrette che assumo tutto il giorno, ave-vo spesso dolori diffusi, così mi sono recata in farmacia per un anti infiammatorio. Mi sono state proposte le ‘Pillole di mo-vimento’ e ho deciso di provare

il Pilates. Le insegnanti mi hanno accolta e messa su-bito a mio agio, facendomi scoprire un’attività meravi-gliosa in un ambiente con-fortevole ed intimo. I dolori sono scomparsi senza biso-gno di assumere farmaci e, oltre a sentirmi meglio, ho anche trovato nuove amici-zie”. A questo punto non ci resta che invitare coloro che ancora conducono una vita sedentaria ad alzarsi dal

divano e correre in piscina o in palestra a prendere un farmaco che non ha controindicazioni e il cui unico effetto collaterale è il benessere… si chiama atti-vità fisica. Buon allenamento!

Barbara Merlari

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La grande passione della bici-cletta, per noi non ha confini. La passata stagione sportiva ci ha portato a conseguire questi splendidi risultati: la vitto-ria al “Mundialito” categoria Tandem Paraolimpionico, con guida Franco Magli di Pianoro e Daniele Bolognesi di Coppa-ro (Fe); il Campionato Italiano di Regolarità “Gran fondo” su sette prove (aperto a tutti gli enti di promozione sportiva), il primo posto di categoria alla Crono Scalata Internaziona-le del “Pico de las nieve” alla Gran Canaria (Spagna), la più dura d’Europa. Protagonista di queste formidabili impre-

se, il Presidente dell’ASD Due Torri, Franco Magli, nostro concittadino, pianorese dalla nascita ed eletto per il terzo mandato, quale responsabile UISP del Ciclismo Provincia-le Bolognese. Il grande lavoro di squadra ci ha permesso di raggiungere i primi posti di tutte le classifiche nelle mani-festazioni a cui abbiamo preso parte. Molto importante per quanto riguarda la prevenzio-ne e la solidarietà, è la colla-borazione con le associazioni Trapianti di Cuore e Diabetici. La nostra Società organizza manifestazioni sul territorio comunale, come ad esempio:

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14 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“Lo Sport”

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Medio Fondo, Ciclo Raduno Trofeo Top Park Hotel, Me-morial Athos Guidastri, dove in totale contiamo sulle 2.500 presenze. A tale proposito, si ringraziano l’Amministrazio-ne Comunale, AVIS Pianoro, gli sponsor e tutti i volontari e componenti dell’associazio-ne, fulcro vitale della nostra

organizzazione. Dopo l’anna-ta strepitosa del 2016, anche il 2017 ci vedrà impegnati con grande volontà, slancio e rin-novata passione. Un pensiero va alla famiglia Colli: - “Enri-co, lotta con forza per tornare in “sella” insieme a tutti noi.

ASD Due Torri

n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017 15 L’IDEA “L´Attualità”

L'ultimo giorno di apertura del negozio "storico" Gianni 1 di Rastignano. Un saluto da L'Idea!

Febbraio 2017, Antonio ed Elisa Cristallo festeggiano i 50 anni di matrimonio... A Pianoro da una vita.Tantissimi auguri da tutta la famiglia.

La mattinata dell‘8 Marzo è trascorsa in allegria tra sguardi di sorpresa e un dolce profumo di mimose portate dalle associa-

8 MARZO ALLA CASA RESIDENZA ANZIANI SACRA FAMIGLIAzioni del territorio SPI, AUSER, Centro Sociale 1 Maggio. Sono arrivati gli augu-ri del Sindaco Gabriele Mighetti e della

Giunta. Le Ospiti sono state molto felici del dono, ricambiando con grandi sorri-si e ringraziando, assieme alle Operatrici della struttura, per il gradito omaggio flo-reale e ancor più per il prezioso pensiero carico di dolcezza e per la particolare at-tenzione rivolta alle donne di tutte le età.

Gli Animatori

16 L’IDEA n.2 anno XXII - marzo - aprile 2017“L´Ultima pagina”

I Lettori ci riferiscono che negli ultimi mesi sono aumentati i furti nelle abitazioni e nei negozi (nella foto un negozio di via Carlo Levi “visitato” dai ladri lo scorso febbraio). Raccontateci le Vs. esperienze come vittime di furti in casa. Le pubblicheremo sul prossimo numero, insieme ai consigli dei Carabinieri.

LE SERATE DEL CAIA partire dalle ore 19, serate a tema ambientale presso il Circolo Monte Adone, via dello Sport 1, loc. Brento, su

prenotazione si cena assieme a base di crescentine.Per informazioni e prenotazioni: Andrea 366.959.11.31.

Venerdì 7 aprileMarco Casali presenta Monte Kenya, il racconto di

un’escursione.

Giovedì 13 aprileMatteo Brusa, Massimo Gherardi e Vito Paticchia

presentanoTrekking Linea Gotica, manuale dell’escursionista e

cartografia del tracciato storico da Massa Carrara a Ravenna.

OCCHIO ALLE ZECCHEPossibili conseguenze da loro causate specialmente sugli amanti della natura e sui nostri amici a quattro zampe. La conferenza sarà tenuta al museo di Arti e Mestieri (via del Gualando 2 Pianoro) il 10 - 04 - 2017 alle ore 20:30 dal dottor Walter Oscar Pavan dell’università di Ravenna ed è organizzata dal gruppo micologico Boletus in Bulàtta di Pianoro. Ingresso libero.

Aveva festeggiato le novanta primavere al Centro civico di Rastignano dove faceva iniezioni e provava la pressione ai nonni, Eliana Nerozzi che ha spento le 95 candeline nella Casa Protetta “Villa Giulia” di Pianoro Vecchia di cui è ospite. Attorno all’ostetrica pianorese che nel corso dei suoi 70 anni di attività ha assistito oltre 3.500 partorienti, assieme al sindaco Gabriele Minghetti ed alla

Al Circolo Scacchistico Pianorese si gioca tutti i giovedì pomeriggio dalle 15 alle 19. Chi vuole venire a giocare ci trova nella sede della Proloco in viale della Resistenza 201. L’iniziativa è gratuita. Per informazioni telefonare al 347.22.89.220.

Stefano Stanzani

Con l’adesione di oltre 60 vetrine di attività locali si arricchisce di una nuova ini-ziativa, “Pianoro Gallery”, una serie di brevi interviste che coinvolgeranno, da mar-zo, un gruppo di personaggi quali scrittori, esponenti del volontariato, della cultura, dell’economia e dello sport. L’obiettivo del progetto è of-frire una serie di immagini e testimonianze che possano richiamare alla memoria i momenti salienti della no-stra storia, condividere i ri-cordi, l’esperienze, i proget-ti e i sogni futuri del nostro paese. Pianoro la “Cassino del Nord” a causa delle di-struzioni della guerra e del trasferimento del capoluogo

ELIANA NEROZZIFOR PRESIDENT

vice Franca Filippini ci sono amici e parenti a brindare in allegria. Non potevano mancare gli attori de “Il Piccolissimo di Rastignano” e le “Galline di Rastignano” il gruppo nato da una sua felice intuizione nel 2001. Per tutti la gioia di vederla come sempre allegra ed elegante e ascoltare i tanti suoi ricordi che restano momenti fondamentali della storia di Pianoro.

Paolo Brighenti

NON SOLO FUNGHI PER BOLETUS IN BULATTA

FUNGHI A CONFRONTO (commestibili e velenosi)La somiglianza fra i funghi può causare spiacevoli disturbi, cerchiamo di evitarli. A questo proposito il gruppo micologico Boletus in Bulàtta organizza una conferenza al museo di Arti e Mestieri di Pianoro il 24 Maggio 2017 alle ore 20:30. La conferenza sarà tenuta dal professor Giovanni Consiglio presidente e responsabile scientifico del gruppo micologico Avis di Bologna. Ingresso libero.

Fortunato Romano

da Pianoro Vecchia a Piano-ro Nuova ha pochissimi edi-fici che ne ricordino la storia, ricordi che però rimangono scolpiti nella memoria de-gli abitanti più anziani. Si comincia con le interviste ad Adriano Simoncini, Ro-mano Colombazzi, Roberto Vitali e Giancarlo Fabbri che con le loro pubblicazioni rappresentano fondamen-tali momenti della storia di Pianoro. A seguire le inter-viste con Valentina Marche-sini, Marco Nanetti e Silvia Benaglia (neo-presidente del Comitato commercianti di Pianoro Nuova) espo-nenti dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale.

Paolo Brighenti

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