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La strepitosa cavalcata di Nino Santoro verso la Serie A CatAnIA n.1 Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro" (aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989) Associazione Italiana Arbitri

Transcript of n · Cirino Longo CAPO REDATTORE Salvatore Contrafatto COMITATO DI REDAZIONE Emanuele Amato,...

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La strepitosa cavalcata di Nino Santoro verso la Serie A

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Associazione Italiana Arbitri

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Scritta dagli arbitri per gli arbitri!

REDAZIONE

CatAnIA Anno II n.1 / S.S. 2014-2015

Federazione Italiana Giuoco Calcio

Associazione Italiana Arbitri – Sezione di Catania

Piazza Cavour,19 – 95125 Catania (CT)

Tel 095/441827 – Fax 095/438297

DIRETTORE

Cirino Longo

CAPO REDATTORE

Salvatore Contrafatto

COMITATO DI REDAZIONE

Emanuele Amato, Cristina Anastasi, Antonino Di Rosa, Marco Fallanca

REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE

Salvatore Di Stefano

E-mail: [email protected]

Gli articoli della rivista "CatAnIA" possono essere riprodotti, previa specifica autorizzazione, alla esplicita

condizione che non vengano modificati e che ne sia citata la fonte.

3

SOMMARIO

4

In Serie A con

Nino Santoro

Online

solo

sul sito

AIA

CATANIA 12

News dalla Sezione Al rientro sui campi, tra

promozioni, riconferme ed

esordi

16

CONSIGLIO

DIRETTIVO Stagione 2014/15

18

Progetto

Top Referee

7

Intervista a Bruno Rizzo,

ultimo assistente catanese

in Serie A prima di

Santoro

9

Il compagno di 1000

battaglie:

Giuseppe Tudisco Nino Santoro Racconta il

collega e amico che lo ha

accompagnato durante la

lunga scalata

4

IN SERIE A CON NINO SANTORO

L'esercito del Ponto occupava la collina dominata da Zela, mentre Cesare prese possesso di un'altura vicina. I Romani stavano ancora rinforzando la propria postazione quando i nemici partirono improvvisamente contro di loro, cogliendoli alla sprovvista; dopo i primi momenti di confusione, nei quali i Romani ricevettero

le maggiori perdite di uomini, Cesare riuscì a organizzare l’esercito in una linea di difesa, poi a

contrattaccare con le sue quattro legioni: l’esercito del Ponto dovette retrocedere disordinatamente dalla collina, per poi essere completamente sconfitto.

assistente preparato atleticamente, tatticamente e sicuro

in ogni fase della gara.

Era il mese di Settembre 2013 quando usciva il

numero 0 della rivista “CatAnIA” con la copertina e

l’articolo principale dedicati all’avvenimento più

importante per la nostra sezione: la promozione in

CAN B per l’assistente Antonino Santoro. Il

racconto della carriera dell’assistente catanese si

concludeva così: “Siamo certi che questa storia è ancora ben lontana dalla sua conclusione, il

gabbiano ha voltato la prua verso l’alto, ha spiegato le ali e si è indirizzato verso l’azzurro del cielo, verso una meta irraggiungibile per gli altri gabbiani, verso un sogno che si può quasi accarezzare”. Tutti

aspettavamo e speravamo che Nino, come in altre

occasioni, bruciasse le tappe e ci regalasse l’esordio

in Serie A nel minor tempo possibile; e lui, preciso

e puntuale come sempre, ha iniziato la stagione con

le solite grandi prestazioni, quasi non sentendo il

passaggio di categoria ma anzi facendo risaltare

maggiormente le sue doti di

E così, dopo sole 8 gare

di serie B, il 13 Marzo è

arrivata la notizia della

designazione nella

massima serie e tutti si

sono stretti intorno a

Nino per condividere

con lui l’orgoglio

dell’esordio più

importante. In quel

momento si è visto,

ancora una volta, lo

spirito di appartenenza

Per la sezione di Catania

è un risultato che resterà

nella storia perché da

quindici anni non nella storia perché da quindici anni non assaporava la

soddisfazione di vedere un proprio associato calcare i prati

della massima serie calcistica nazionale: era infatti l’ormai

lontana stagione 1999/2000 quando Bruno Rizzo faceva la

sua ultima apparizione in serie A.

Abbiamo voluto che Nino ci raccontasse quel che si vive in

quei momenti: dall’arrivo della designazione agli istanti che

precedono la gara, alle emozioni che si provano nel vivere

il “sogno”.

La prima stagione in CAN B è stata contrassegnata da un

rendimento continuo e senza sbavature; nessun arbitro né

assistente neo promossi avevano ancora esordito nella

massima serie e neanche vi erano stati dei segnali da parte

della commissione guidata da Domenico Messina (oggi

designatore CAN A n.d.r.) tanto che, quando il 13 Marzo

ha ricevuto la chiamata dell’arbitro Angelo Cervellera,

Nino ha pensato ad una inaspettata doppia designazione in

serie B. Solo quando l’arbitro ha riferito che la gara fosse a

Bergamo, dopo qualche attimo di silenzio, ha realizzato di

essere in SERIE A.

E che gara: Atalanta-Sampdoria!

5

Da quel momento è stato un susseguirsi di chiamate e

messaggi fino a domenica. Tutti, infatti, volevano

condividere con Nino questo momento così importante,

dalle persone a più vicine a quelle lontane: amici, colleghi

di tutta Italia ma anche ex compagni di scuola che non

sentiva da tempo.

Mantenere la calma e la concentrazione adeguate per

affrontare la gara non è stato semplice ed è anche per

questo motivo che Nino ha deciso di anticipare di qualche

ora la partenza per arrivare a Bergamo nella mattinata di

sabato ed entrare maggiormente nel clima gara; già

nell’incontro con i cinque colleghi si è cercato di focalizzare

maggiormente l’attenzione sulla partita, lasciando da parte

le normali emozioni: l’arbitro Angelo Cervellera di

Taranto, alla sua quarta direzione in Serie A (transitato a

fine stagione alla CAN A), l’AA2 Salvatore Longo di Paola,

al primo anno di CAN A, gli addizionali Leonardo

Baracani di Firenze, alla CAN dal 2008, e Fabio Maresca

di Napoli, transitato come arbitro in CAN B nel 2013 ma

soprattutto l’assistente internazionale Renato Faverani di

Lodi hanno fatto di tutto per rasserenare gli animi e

ricordare come fosse una partita di calcio come le altre con

22 giocatori in campo protagonisti dell’evento. Il collega

Faverani, già designato per i mondiali in Brasile dove

avrebbe poi diretto la finale Germania- Argentina

collaborando Nicola Rizzoli insieme ad Andrea Stefani, si è

subito mostrato disponibile e premuroso dispensando

consigli utili e impreziosendo ancora di più una giornata di

per sé indimenticabile.

Il breafing di domenica mattina è servito per puntualizzare

i compiti dal svolgere, l’aiuto degli addizionali, infatti,

riduce il terreno di gioco di competenza dell’assistente che

può concentrarsi maggiormente sul fuorigioco.

Nel percorso in taxi dall’albergo allo stadio è iniziata a

salire l’emozione; la splendida accoglienza dei dirigenti

locali, con i numerosi complimenti per l’esordio e il dono

della maglia con il nome, le ultime disposizioni in campo

e il consueto riscaldamento hanno preceduto il momento

in cui tutte le sensazioni sono esplose: il tunnel che dagli

spogliatoi porta al terreno di gioco e l’ingresso in campo,

per la prima volta in sei, sono sembrati infiniti e tutti gli

episodi della carriera arbitrale, il primo fischio, le gare

dirette, le trasferte, gli allenamenti, i colleghi sono passati

veloci nella mente. Ogni esordio ha il suo fascino e sono

tutti indimenticabili ma lì ci si rende veramente conto di

aver realizzato il sogno che unisce tutti gli aspiranti arbitri

quando iniziano il corso.

La prima segnalazione riporta alla realtà e, sbloccati la

mente e il cuore, ci si trova a desiderare che quella partita

possa durare all’infinito: i 90 minuti sembrano troppo

pochi per soddisfare quelle sensazioni tanto attese,

orgoglio di una sezione che da troppo tempo non era

protagonista sui palcoscenici del calcio nazionale, in attesa

che il testimone passasse nelle mani di un nuovo massimo

esponente etneo.

Il padre e la sorella di Nino, presenti in tribuna per

condividere il meraviglioso momento, sono stati i primi

ad abbracciarlo alimentando ancor più l’emozione

dell’esordio dopo l’ottima prestazione in campo; tutti i

colleghi davanti alla TV hanno accompagnato con

trepidazione ogni decisione del nostro assistente. Solo a

fine giornata, finalmente a casa, la stanchezza prende il

sopravvento e il corpo si abbandona lasciando spazio ai

sogni, seppur consapevole che il sogno più bello è appena

diventato realtà.

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E’ passato appena un anno da

quel primo numero della rivista,

una stagione piena di successi e

soddisfazioni che sarà ricordata

per la velocità con la quale Nino

ha salito il gradino che lo ha

portato all’esordio nella categoria

più ambita. Ma tutti siamo

convinti che la scala non sia

ancora finita e Nino ci regalerà la

gioia di conquistare altri traguardi,

di immortalare altri grandi stadi e

festeggiare altri trionfi.

Dopo la vittoria, Cesare si recò a Zela e da lì inviò a Roma il famoso messaggio nel quale, volendo annunziare la straordinaria rapidità di questa spedizione, scrisse tre sole parole: "Veni, vidi, vici".

7

Era l’ormai lontano 2000 quando Bruno Rizzo, e con lui

la sezione di Catania, faceva la sua ultima apparizione in

Serie A; per l’assistente catanese l’approdo alla SERIE A è

stato il giusto coronamento di una carriera ad alto livello

dopo ben cinque stagioni alla CAN C come arbitro.

E’ stato proprio Bruno, lo scorso 16 Marzo, a passare a

Nino Santoro, in un’ideale staffetta, l’ipotetico testimone

che era rimasto in sospeso per troppo tempo; incontriamo

il componente CRA (da due stagioni si occupa infatti degli

assistenti regionali insieme a Michele Giordano) per

sentire le sue impressioni adesso che, finalmente, non ha

più lo scomodo titolo di “ultimo catanese in Serie A”.

Bruno parliamo brevemente della tua carriera

<<Sono arrivato in Serie A a 35 anni, dopo 5 anni di CAN

C come arbitro. A causa di un infortunio rimediato alla

penultima prova della selezione di Coverciano, il primo

tentativo non andò a buon fine; ripresentai la domanda

l’anno successivo ed entrai tra i primi cinque selezionati.

La mia esperienza in CAN è terminata nel 1999-2000,

dopo 5 anni di attività.

Pur non avendo diretto moltissime partite in serie A,

grazie a gare amichevoli e tornei di prestigio ho avuto

l’onore di arbitrare come assistente squadre blasonate

come la Juventus, il Bayern Monaco e l’Inter.

La gara che ricordo con più piacere è stata un Bologna-

Verona di serie B: era il mio secondo anno di CAN,

entrambe erano a pari punti e si giocavano il primato

davanti a 25000 spettatori. E’ stata un’emozione

indescrivibile, ricordo ancora che come OT ebbi Mattei,

mentre l’arbitro era Farina>>.

Bruno, a quasi 15 anni dalla tua ultima gara in CAN come

reputi sia cambiato il gioco del calcio?

<<Il tipo di calcio era diverso, cosi come era diverso prima

che io arrivassi alla CAN. Infatti nel corso degli anni il

gioco cambia, gli allenatori studiano tattiche nuove, le

dinamiche diventano più veloci e anche i giocatori

acquisiscono più tecnica: di conseguenza anche arbitri e

assistenti si devono adeguare>>.

Questo “adeguamento” in cosa consiste?

<<Anzitutto da un punto di vista atletico, gli arbitri e gli

assistenti di oggi devono essere preparati almeno il doppio

rispetto a come lo eravamo noi (così come noi eravamo

più preparati rispetto alla “generazione” precedente).

Oltre al fattore atletico, oggi occorre avere una enorme

visione di gioco e una vista spettacolare, bisogna studiare le

squadre e il loro gioco: se giocano con i lanci lunghi, se

giocano con le triangolazioni, se c’e il giocatore abituato a

partire dalla posizione di fuorigioco per poi rientrare etc.

La novità, se vogliamo, sta nel fatto che generalmente ai

miei tempi a studiare queste cose erano solamente gli

arbitri, mentre adesso lo devono fare anche gli assistenti

(anche se c’è da dire che le eccezioni non mancavano

come, ad esempio, Salvatore Marano della sezione di

Acireale il quale, facendo molto spesso partite di cartello,

era solito studiarsi il gioco delle squadre) >>.

Dall’alto della tua esperienza, che consigli ti senti di dare

agli assistenti?

<<Agli assistenti CAN di oggi non ci sono molti consigli da

dare in quanto sono veramente molto preparati>>.

Intervista a Bruno Rizzo, ultimo assistente catanese

in SERIE A prima di Santoro

8

Parliamo di raduni, come erano strutturati e che

differenze vi sono rispetto ad oggi?

<<Di raduni ne ho fatti 5 da CAN come assistente e 5 da

CAN C come arbitro. Il raduno CAN, da assistente, era

letteralmente “shockante”, dopo che si entrava a Sportilia

il cancello si chiudeva e si riapriva solo quando andavi via.

Erano 10 giorni veramente pesanti, ci si allenava 3 volte al

giorno, il mangiare non era un granché in quanto il menu

(consistente di molta verdura, carne bianca, legumi e

pasta) era studiato per fornirci tutte quelle sostanze

nutritive necessarie ad affrontare gli allenamenti.

Mediamente, a livello di peso corporeo, si perdevano 10

kg in 10 giorni: partivi 80 kili e tornavi 69-70 kg!

La modalità dei quiz tecnici invece era molto simile a

quella di adesso e, così come adesso, vi era moltissima

disciplina: la giornata iniziava alle 7.30- 8 con la colazione

e finiva a mezzanotte con le riunioni tecniche, e così era

per tutta la durata del raduno.

A fine giornata eravamo così stanchi che l’unico pensiero

che avevamo era quello di andare a dormire per

recuperare ed essere pronti per il giorno successivo>>.

Bruno durante l’anno come ti organizzavi con gli

allenamenti?

<<Mi allenavo tre volte a settimana con Raciti e Marano, 2

volte ad Acireale e una volta a Catania al Campo Scuola e

seguivamo i programmi del prof. Cannavò>>.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

<< Sono stati anni belli, è stata un’esperienza irripetibile,

ho calpestato terreni di gioco e conosciuto giocatori che

sono nella storia. Ho conosciuto molti colleghi e con molti

di loro sono ancora in contatto, alcuni di questi sono in

commissione nazionale e tra questi ricordo con piacere il

presidente nazionale Marcello Nicchi al quale ho fatto da

assistente e che ho avuto anche come OT: tutt’oggi, ogni

volta che lo incontro, c’è sempre tanta stima e rispetto

reciproco.

Infine voglio ringraziare la sezione di Catania per dove

sono arrivato, perché senza una buona sezione alle spalle

che “ti spinge” non puoi arrivare a certi livelli>>.

Grazie!

9

Il compagno di 1000 battaglie: Giuseppe Tudisco

Nino Santoro racconta il collega e amico che lo ha accompagnato durante la lunga scalata

Nel libro della nostra sezione, vorremmo raccontare un po' di chi ha contribuito a scriverne alcune delle pagine più

belle: Giuseppe Tudisco, che ha appena chiuso la sua "storia" con il terreno di giuoco, dopo quattro intensi anni sui

campi della Serie C come assistente arbitrale.

Il suo percorso, come per tutti noi, inizia da arbitro, ruolo nel

quale mostra subito le sue capacità esordendo, dopo solo due

anni di tessera, in Eccellenza nel dicembre del 2002. Nella

massima categoria regionale opera fino al 2005 quando, primo

incrocio della vita con l'attività arbitrale, Peppino intraprende la

strada della ricerca della giustizia provando il concorso per la

Polizia dello Stato e, insieme a questa, dopo aver sfiorato il

passaggio a livello nazionale come arbitro, arriva la scelta di

Peppino anche nel campo arbitrale con il passaggio ad

assistente: una scelta vincente.

Dopo solo un anno a disposizione del CRA Sicilia, viene

promosso alla Can D al termine della stagione 2006 -2007 e

l’esordio in Serie D gli riserva uno degli stadi più blasonati della

nostra Sicilia: il Nicola De Simone di Siracusa per la gara Siracusa - Campobello di Mazara.

Ed ecco arrivare il secondo incrocio della vita: Peppino vince il concorso e viene chiamato a Trieste per la scuola di

polizia. Anche in questa circostanza, mostra il suo attaccamento alla nostra maglia: non molla e continua la sua

attività dal Friuli non dimenticando mai la sua sezione.

Così arriva al terzo anno in CAN D nella stagione 2009-2010 che si rivelerà una cavalcata vincente che porterà il nostro

Peppino in Serie C (dove ai comandi ritroverà Stefano Farina), culminata con la perla della finale di Coppa Italia di

Serie D: in coppia con Allegra di Messina a collaborare l'arbitro Alessio Petroni di Roma 1, protagonisti di fronte a

oltre 10000 spettatori della gara Matera –Voghera, con diretta televisiva su RAI sport.

10

In questo periodo nasce il

connubio indissolubile con Nino

Santoro tant'è che per i colleghi

della C non esisteva più la

coppia,

bensì TudiscoSantorodiCatania, come se fossero un’unica

persona a rappresentarci tutti.

Indimenticabile l'esordio nella

Coppa Italia maggiore Tim l’8

Agosto 2010 nella gara Cosenza-

Lucchese con l’arbitro Gaetano

Intagliata e Fabio Giallanza IV

ufficiale.

Ma, come già detto, l'intreccio

con la vita di ogni giorno non

finisce per Peppino che infatti,

dopo una piccola parentesi di

rientro a Catania, viene assegnato

come agente nella città di Reggio

Calabria, e porta con sé un valore aggiunto: quella che oggi è sua moglie, l'inseparabile Serena.

Ma l’idea di lasciare la nostra sezione, anche nei momenti più difficili, non lo ha mai sfiorato minimamente che anzi

rilancia e già al primo anno in CAN C arriva l’esordio in prima divisione nella gara Pergocrema – Spezia, il 27 febbraio;

da qui una escalation con un ottimo secondo anno culminante con la partecipazione all'appendice di fine campionato:

la convocazione al raduno play off. In questa occasione nasceranno anche legami di amicizia indissolubili: resterà per

sempre scolpita nei ricordi la trasferta con Michael Fabbri e il suo compagno inseparabile Nino nel big match Foggia -

Sorrento che lui ritiene la “sua gara”, quella che tra tutte porterà nel cuore e il confronto-salvezza Pavia – Spal; ma non

sarà quella la ciliegina più bella della sua torta: il 18 /03 /2012 è la data in cui nascerà sua figlia Cristina.

Ma di certo Peppino non si ferma qui e al terzo anno continua a scendere in campo nei più prestigiosi stadi della Serie

C: Salerno, Benevento, Cremona, Avellino, Trapani, Pisa, Frosinone, Cosenza, diverse dirette televisive e un nuovo

invito al raduno di fine anno; via così fino all’ultima gara: Cosenza - Teramo del maggio 2014 compiendo sempre fino

alla fine con il massimo dell'impegno la missione arbitrale.

11

In realtà non è quella l’ultima sfida anzi ne inizierà una ancor più esaltante che non è tanto quella di Osservatore ma

piuttosto di mettersi a disposizione per i ragazzi della nostra sezione; tutto questo non prima di convolare a nozze con

l’amata Serena, il 31 maggio del 2014, perfetto culmine dei due percorsi che si sono incrociati più volte: quello arbitrale

e quello di uomo.

12

News in pillole dalla Sezione - Al rientro sui campi, tra promozioni,

riconferme ed esordi

Al termine dell’ormai trascorsa stagione

sportiva, in data 2 luglio, vengono comunicate

le promozioni in ambito nazionale che vedono

protagonisti tre associati della Sezione di

Catania: l’A.A. Roberto Fraggetta, che aveva

concluso la stagione con la direzione della

finale di Coppa di Promozione, transita

dall’Eccellenza alla CAN D;

l’O.A. Enrico Ventura viene inquadrato

nell’organico CAI.

L’O.A. Fabio Giallanza, osservatore da un anno dopo

sedici anni di fischietto, ha avuto approvata la sua

domanda per l’inserimento in CAN D.

Esordio per Fraggetta il 7 settembre scorso, in qualità di

A.A.1, nella gara Hinterreggio - Neapolis del girone I

presso il comunale di Villa San Giovanni.

Riconfermati gli A.A. Antonino Santoro e Salvatore

Sangiorgio, rispettivamente in CAN B e CAN PRO.

Santoro è già stato impegnato nel secondo turno

eliminatorio di Tim Cup come A.A. 1 nella gara Trapani

Cremonese e conta già due presenze in Serie B:

Frosinone – Brescia e Vicenza - Ternana.

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L’A.E.B.S. Salvo Contrafatto è sceso in campo presso

la Domusbet Arena beach stadium, in occasione delle

finali scudetto di beach soccer dove sono state

assegnate la Supercoppa Italiana e il titolo di

Campione d’Italia 2014.

Altro anno in CAN D per l’A.E. Luigi Fichera, per gli A.A. Emanuele Amato e Andrea Cultrera, e per l’O.A.

Umberto Raspante.

Account Twitter @AIA_CatAnIA e nuovo sito sezionale presentato durante la prima

riunione plenaria della stagione sportiva 2014/15.

14

Davide Musumeci, dismesso dalla CAI,

supera il corso di qualificazione alle

funzioni di Assistente Arbitrale svoltosi ad

Ostia sotto la Commissione presieduta dal

Componente del Comitato Nazionale

Rosario D’Anna. Con l’ammissione dei 31

assistenti, ritenuti idonei, che vanno a

completare gli organici degli OTN, l’A.A.

Davide Musumeci viene inquadrato

nell’organico della CAN D, dove esordisce

in qualità di Assistente Arbitro 2 in

occasione dell’incontro Rende -

Battipagliese presso lo stadio "Marco

Lorenzon".

La squadra di calcio sezionale nuovamente sul podio del “Torneo dell’amicizia e della memoria” svoltosi

presso il villaggio di Calanovella in provincia di Messina; un cammino interrotto solo in semifinale dalla

sconfitta per 2-1 contro la sezione di Messina dopo aver sconfitto Enna, Agrigento (nel girone eliminatorio) e

Barcellona nei quarti di finale.

15

Al Comitato Regionale Arbitri SICILIA confermato nella

commissione l’A.B. Bruno Rizzo, che si occuperà degli assistenti

arbitrali, Antonino Di Paola e Tony Taranto confermati come

collaboratori CRA;

Nel Settore Tecnico tutti confermati i nostri associati: l’A.B. Ugo

Pirrone nell’Area Formazione: Modulo Mentor/Talent Program

UEFA Convention, l’A.B. Angelo Pellicanò nell’Area Studio:

Modulo Bio-Medico e l’A.B. Carlo Caponcello nella

commissione esperti legali.

Agostino Spadaro, già referente atletico sezionale, viene nominato

referente atletico regionale.

Riccardo Delpopolo Carciopolo collaborerà con il referente

informatico.

Cogliamo l’occasione per augurare ancora una volta un buon inizio di stagione a tutti gli

associati in rientro sui campi e per rivolgere un “in bocca al lupo” ai colleghi sopracitati,

nella speranza possano continuare a dare lustro alla nostra Sezione.

16

Cirino Longo

Presidente

Antonino Taranto

Vice Presidente Vicario,

Responsabile area tecnica

osservatori calcio a 11,

Collaboratore Osservatori

CRA

Sergio Roccasalvo

Vice Presidente,

collaboratore area

tecnica

calcio a 11

Salvatore Contrafatto

Segretario,

responsabile sezionale

per la rivista "L'Arbitro"

Cristina Anastasi

Cassiere

Luigi Fichera

Rappresentante arbitri in

Attività e collaboratore

corso arbitri

17

Ugo Vittoria

Presidente Onorario,

Responsabile progetto

“talent&mentor”

Enrico Ventura

Coordinatore

Corso Arbitri

Luciano Nicolosi

Responsabile

Area Tecnica

Calcio a 11

Roberto Reale

Responsabile Area

Tecnica Calcio a 5

Calcio a 11

Agostino Spadaro

Referente Atletico

Calcio a 11

Antonino Santoro

Rappresentante A.A. e

monitoraggio incidenti

Biagio Schilirò

Responsabile Codice

Etico e di

Comportamento

Salvatore Rosano

Comunicazione e

Mass-media

Salvatore Sangiorgio

Rappresentante AIA

c/o Giudice Sportivo

18

Dopo il successo dell’anno scorso, riparte il progetto Top Referee.

L'iniziativa, ideata per far avvicinare i nuovi immessi e, ancor di più, gli arbitri a livello provinciale nella dimensione

della sezione coinvolgendoli nelle attività e rafforzandone il legame, è arrivato alla sua seconda edizione.

L’obiettivo è ancora una volta quello di premiare chi riesce a distinguersi per attività, proposte e rendimento arbitrale.

La classifica si è azzerata ed ora tutti avranno la possibilità di spodestare dal trono il detentore del titolo: Roberto

Privitera.

Chi ci riuscirà?

Sono poche le novità aggiunte e tutte relative alla partecipazione ad un altro grande progetto della nostra sezione: il

giornale sezionale che, nascendo in contemporanea col progetto Top Referee, adesso vuol integrarsi e coinvolgere più

associati possibile.

Come funziona Per ogni attività svolta dai singoli associati verrà assegnato un punteggio; alla fine della stagione sportiva, i tre colleghi

che avranno ottenuto più punti e che si saranno distinti per dedizione, costanza, onestà, spirito di iniziativa e sacrificio,

insomma tutti quei valori che contraddistinguono l’Arbitro, saranno i vincitori ed investiti della carica di TOP

REFEREE.

19

PUNTI ATTIVITA'

1 GARA DIRETTA

1 PRESENZE ALLENAMENTO SQUADRA CALCIO SEZIONALE

3 PRESENZA AL POLO DI ALLENAMENTO

5 PRESENZA ALLE INIZIATIVE SEZIONALE (CENE, PIZZATE…)

5 ESORDIO IN CATEGORIA SUPERIORE

5 INVIA UNA FOTO PUPUBBLICABILE PER IL GIORNALE SEZ

10 PRESENZA ALLENAMENTO

15 SCRIVI UN ARTICOLO PUBBLICABILE PER IL GIORNALE SEZ

20 MIGLIOR TEST ATLETICO

20 MIGLIOR QUIZ TECNICO

20 PORTA UN AMICO AL CORSO ARBITRI

25 PORTA UN AMICO AL CORSO ARBITRI UNDER 17

-2 GARA RIFIUTATA

-5 REFERTO CONSEGNATO IN RITARDO

Premi per i vincitori

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