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FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB) ANNO V n° 45 MARZO APRILE 2018 SOMMARIO Editoriale L. Caravello pag. 2 Assemblea Nazionale dei Presidenti: dove stiamo andando? V. Tullio 3 FEDIC Scuola: Campus NaturalmenteCinema Gruppo Cineamatori delle Apuane 10 Film “inediti” salvati e divulgati dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea – P. Micalizzi 11 Immagini e Suono “Un invito a guardare il nostro Dvd…” – L. Crociani 13 Trieste 29 Film Festival Ribelli del ’68 e nuovi talenti dell’Europa Centr o - Orientale P. Micalizzi 14 Edvard Grieg A. Bassi 17 Folco Quilici P. Micalizzi 22 SCAFFALE 25 Philip K. Dik ieri e oggi F. Felloni 25 ATTIVITÀ DEI CINECLUB 26 Tra “Handicap” e “Società” – CVC Bergamo 26 Cine Anniversari tra Autori Orobici CVC Bergamo 28 La Città: più sotto che sopra CVC Bergamo 29 Autori Ospiti d’Onore al Cineclub FEDIC Piemonte V. Tullio 31 25 aprile Memorie di Resistenza nel Valdarno CC FEDIC Sangiovannese 33 Retrospettiva sul Cineclub FEDIC Ferrara G. Pizzirani 35 CortoCircuito N. Zaccarini 37 PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI 38 S. Bianchi, R. Merlino, E. Caroti Ghelli, Raffaetà CTC 38 L’ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ 39 Programmazione DiLucca.TV 39 FESTIVAL 41 Corto Fiction 18 L. Crociani 41 Nasce a Forlì Italia Film FEDICG. Castellini 42 Reggio Film Festival 43 XXX Fano Film Festival 44 MISFF69 45 NEWS 46 Una Mostra sul rapporto Cinema-Polesine a cui ha anche collaborato Paolo Micalizzi 46 Reff Calendario Rete Festival FEDIC 2018 G. Castellini 48 Rive Gauche Special screenplayers contest e Firenze Filmcorti Festival Comunicati Stampa 49 DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE 54 Cineclub FEDIC Sangiovannese 54 Cineclub FEDIC Cagliari P. Bruno 60 "L'arte produce cose brutte che spesso diventano più belle con il tempo. La moda, d'altra parte, produce belle cose che diventano sempre brutte con il tempo". Jean Cocteau

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FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB)

ANNO V – n° 45 MARZO – APRILE 2018

SOMMARIO

Editoriale – L. Caravello pag. 2

Assemblea Nazionale dei Presidenti: dove stiamo andando? – V. Tullio “ 3

FEDIC Scuola: Campus NaturalmenteCinema – Gruppo Cineamatori delle Apuane “ 10

Film “inediti” salvati e divulgati dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea – P. Micalizzi “ 11

Immagini e Suono “Un invito a guardare il nostro Dvd…” – L. Crociani “ 13

Trieste 29 Film Festival – Ribelli del ’68 e nuovi talenti dell’Europa Centro - Orientale – P. Micalizzi “ 14

Edvard Grieg – A. Bassi “ 17

Folco Quilici – P. Micalizzi “ 22

SCAFFALE “ 25

Philip K. Dik ieri e oggi – F. Felloni “ 25

ATTIVITÀ DEI CINECLUB “ 26

Tra “Handicap” e “Società” – CVC Bergamo “ 26

Cine – Anniversari tra Autori Orobici – CVC Bergamo “ 28

La Città: più sotto che sopra – CVC Bergamo “ 29

Autori Ospiti d’Onore al Cineclub FEDIC Piemonte – V. Tullio “ 31

25 aprile – Memorie di Resistenza nel Valdarno – CC FEDIC Sangiovannese “ 33

Retrospettiva sul Cineclub FEDIC Ferrara – G. Pizzirani “ 35

CortoCircuito – N. Zaccarini “ 37

PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI “ 38

S. Bianchi, R. Merlino, E. Caroti Ghelli, Raffaetà – CTC “ 38

L’ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ “ 39

Programmazione DiLucca.TV “ 39

FESTIVAL “ 41

Corto Fiction 18 – L. Crociani “ 41

Nasce a Forlì “Italia Film FEDIC” – G. Castellini “ 42

Reggio Film Festival “ 43

XXX Fano Film Festival “ 44

MISFF69 “ 45

NEWS “ 46 Una Mostra sul rapporto Cinema-Polesine a cui ha anche collaborato Paolo Micalizzi “ 46 Reff – Calendario Rete Festival FEDIC 2018 – G. Castellini “ 48 Rive Gauche – Special screenplayers contest e Firenze Filmcorti Festival – Comunicati Stampa “ 49 DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE “ 54 Cineclub FEDIC Sangiovannese “ 54

Cineclub FEDIC Cagliari – P. Bruno “ 60

"L'arte produce cose brutte che spesso diventano più belle con il tempo. La moda, d'altra parte, produce belle cose che diventano sempre brutte con il tempo".

Jean Cocteau

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È Primavera, tempo di rinascita e rinnova- mento naturale e spi- rituale. Anche in FEDIC si respira un’aria nuova, questa è l’impressione che ho avuto a Monte- catini, in occasione dell’annuale Assem- blea dei Presidenti di Cineclub.

A parte l’espletamento delle necessarie pratiche burocratiche, si è trovato tempo e modo anche di dialogare, condividere e progettare iniziative culturali di comune interesse. Inoltre, sono stati premiati i tre Cineclub che nel 2017 si sono distinti ottenendo il maggior punteggio: 1° posto Corte Tripoli Cinematografica Pisa, 2° posto Cineclub Cagliari 3° posto Cineclub Kinema di Brescia. Per l’anno 2018 si sono iscritti alla Federazione quattro nuovi Cineclub: Sentieri Iblei di Ragusa, Maurizio Grande di Diamante (Cosenza), Sogno di Ulisse di Minturno (Latina) e Phoenix Cinematogra- fica di Massa. Il loro entusiasmo e il desiderio di integrarsi in modo propositivo ed attivo nella pro- gettualità esistente hanno reso il clima maggiormente stimolante e produttivo. L’incontro per il coordinamento della rete REFF (rete Festival FEDIC) è stato vera- mente proficuo: altri 3 Festival si sono aggiunti ai precedenti. In seguito ad uno scambio di opinioni e proposte, Gianluca Castellini ha redatto un documento programmatico condiviso. Il Consiglio ha sollecitato tutti i Cineclub ad investire sulla formazione proponendo Laboratori, Corsi ecc, ed ha pianificato una nuova tabella di punteggi per sostenere e premiare i Club che a fine anno saranno risultati più meritevoli.

Il giorno 11 aprile i Presidenti delle Federa- zioni Italiane di Cultura Cinematografica sono stati convocati dal Ministero a Roma per esporre alla commissione le diverse iniziative in atto. Un incontro importante che mi ha dato l’occasione per presentare i punti di forza della FEDIC (Festival ed iniziative di forma- zione per tutte le età). È stato anche un interessante momento di confronto con realtà analoghe dal quale è emersa la necessità di creare o migliorare i Siti on line delle Federazioni, per dare la massima visibilità a tutte le iniziative intra- prese nel corso dell’anno. La Commissione ministeriale, è rimasta piacevolmente colpita da qualità e quantità delle progettualità FEDIC, illustrate dal sot- toscritto, di cui non si trova effettivo ed immediato riscontro sul Sito ufficiale. Da qui l’esigenza di migliorare la comuni- cazione FEDIC, soprattutto verso l’esterno, in modo da valorizzare e promuovere il nostro operato. La Commissione ministeriale ha ribadito che le attività di formazione e di collaborazione con i giovani e le istituzioni scolastiche sono da ritenersi prioritarie e quindi potranno es- sere favorite anche nella richiesta di finan- ziamenti, previa presentazione di appositi progetti. Invito tutti i Presidenti dei Cineclub (ed i Soci) a proseguire, con l’impegno di sem- pre, nell’intento di creare, produrre e divulgare cultura.

Lorenzo Caravello Presidente FEDIC

EDITORIALE

Lorenzo Caravello

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Assemblea Nazionale dei Presidenti: dove stiamo andando?

di Vivian Tullio

Appuntamento obbli- gato della nostra Fede razione è ogni anno l’Assemblea Naziona- le dei Presidenti dei Cineclub affiliati alla Federazione. Quest’anno l’appunta- mento ha avuto luogo più tardi del solito, a fine marzo, a seguito

dei cambiamenti ministeriali in ambito cine- matografico che hanno rallentato l’emissio- ne dei decreti attuativi e posticipato la pos- sibilità di presentare il Bilancio Consuntivo e Preventivo. Grazie all’interessa- mento della tesoriera della FEDIC Antonella Citi ci siamo ritrovati come di consueto a Montecatini Terme presso l’Hotel Adua e Regina di Saba che ci ospita e ci accoglie egregiamente ormai da qualche tempo. L’Assemblea FEDIC rappresenta un impor- tante momento di aggregazione dei Presi- denti o i Delegati dei Presidenti per espleta- re da parte della Federazione le formalità burocratiche necessarie alla conduzione del la nostra Associazione. Non si deve però pensare all’Assemblea solo come a un mo- mento legato a dovere e burocrazia, ma l’Assemblea può offrire molto di più ai par- tecipanti: momenti di aggregazione, parte- cipazione alla vita della Federazione, possi-

bilità di scambi e interazione con altri Soci, momenti di ritrovo con gli amici di sempre o con i nuovi associati. Il tutto accompagnato da un filo sottile che accomuna e lega tutti quanti: la passione per il Cinema!

Rileggendo quanto scrissi due anni fa in occasione dell’Assemblea 2016, l’attenzio- ne mi è caduta su una frase che vorrei ripor- tare anche in questa occasione: “Vivere in un’Associazione non è un fatto puramente organizzativo: in quanto segretaria della Federazione è mio dovere essere presente in primo piano all’Assemblea annuale; tutta- via, vi partecipo sempre volentieri perché l’Assemblea contribuisce attivamente a crea re un clima sociale e intellettuale favorevole ai rapporti interumani e, mediante lo scam- bio di opinioni e di idee, favorisce lo spirito di appartenenza e stimola l’innovazione e il cambiamento”. Credo ancora in questa affermazione e cre- do che tutti i Presidenti dovrebbero parteci- pare attivamente all’Assemblea: comunica- re via mail, anche se è il mezzo di comunica-

Vivian Tullio

Antonella Citi

Un momento dell’Assemblea dei Presidenti.

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zione ormai più diffuso, o tramite whatsapp, o sms non arricchisce come quando ci si trova a pranzo o a cena insieme, assapo- rando un buon dessert e un bicchiere di vino mentre si chiacchiera di Cinema. È un vero peccato che alcuni Presidenti non parteci- pino perché sono sicura che si troverebbero sicuramente bene in mezzo ai “colleghi Pre- sidenti” e apprezzerebbero quanto viene fatto. Ma vediamo come è stato il Programma dell’Assemblea di quest’anno che si rinnova di volta in volta. Il Consiglio è arrivato ve- nerdì pomeriggio, e dopo cena si è riunito per mettere a punto l’organizzazione dell’Assemblea, e per discutere del Bilancio Consuntivo da presentare ai Presidenti il giorno successivo. Poiché questo è stato il primo anno di presidenza di Lorenzo Cara- vello sono state valutate le problematiche riscontrate, le cose fatte durante l’anno, e quelle da fare il prossimo. Il giorno dopo, nel primo pomeriggio di saba- to, dopo l’accoglienza dei vari Presidenti, la distribuzione delle compilation, il pagamento delle quote associative, la distribuzione delle nuove tessere, è iniziata l’Assemblea dei Presidenti con la presentazione dei nuo- vi Cineclub 2018. I Presidenti di tre Club hanno preso la parola, e si sono rivolti all’Assemblea ringra- ziando per l’accoglienza in FEDIC e mani- festando la loro gioia di essere parte della Federazione: Giuseppe Mallozzi de Il Sogno

di Ulisse di Minturno (LT), Francesco Presta e Ferdinando Romito del Cineclub Maurizio Grande di Diamante (CS), Salvatore Occhi- pinti dell’Associazione Sentieriblei Ragusa. Salvatore era già conosciuto a molti dei pre- senti perché attivo partecipante dello Stage FEDIC a Calci e del MISFF di Montecatini. Il quarto Cineclub, Phoenix Cinematografica di Massa, non ha potuto essere presente ma ha inviato i suoi saluti all’Assemblea tramite Roberto Merlino. Il nuovo Presidente Fedic, Lorenzo Cara- vello, ha quindi presentato la sua relazione morale, sottolineando che l’anno appena passato, un anno di transizione per il Mini- stero, ha avuto conseguenze anche per la FEDIC, ancora in attesa dei contributi ministeriali.

Il Consiglio Nazionale FEDIC al lavoro.

Salvatore Occhipinti

Il Presidente Lorenzo Caravello.

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Nonostante ciò Caravello ha messo in luce soprattutto quali siano gli obiettivi prioritari che la FEDIC si deve porre: ad es. 1) la necessità di valutare un rinnovamento dell’immagine complessiva FEDIC, dal pun- to di vista della comunicazione. Il sito web, i Social ed i contenuti andrebbero rivisti, te- nendo conto dei mutamenti di divulgazione e di apprendimento; 2) creare un centro informativo su informazioni festivaliere ed informazioni di carattere fiscale, anche in vista delle applicazioni previste dalla riforma del Terzo Settore; 3) la necessità di un manuale che contenga le indicazioni gene- rali su come gestire un progetto ministeriale sia nella fase preventiva che consuntiva; 4) la necessità di dare particolare attenzione a tutte quelle attività che hanno come finalità gli aspetti formativi e divulgativi in ambito cinematografico; 5) cercare di andare incon- tro ai giovani per uno scambio generazio- nale proficuo. Ha inoltre precisato con entusiasmo che l'iscrizione di 4 nuovi Cineclub rappresenta un buon auspicio per ingrandire la famiglia FEDIC e pone le basi per poter meglio realizzare gli obiettivi prefissati. Si sono poi susseguite le brevi relazioni dei Responsabili di settore che hanno presen- tato la loro attività presente e futura, aggior- nando i Presidenti su quanto è stato fatto e su quanto potrà essere ulteriormente fatto.

In particolare, il Vice Presidente Antonio Tosi ha comunicato che poiché il desiderio della Federazione è trasferire nei giovani la passione per il Cinema, l’indomani interver- rà in Assemblea in via amichevole una per- sona esperta in web per poter fornire alcuni consigli su come bisogna muoverci sui Social per conquistare i giovani. Marcello Zeppi ha poi presentato la Prof.ssa Florence Louisse che ha esposto ai presenti la sua esperienza positiva al MISFF sull’alternanza Scuola Lavoro (ASL). Il Pro- getto, che coinvolge numerosi ragazzi che vengono formati per fare video, ha avuto successo e ha visto la presenza di nume- rose Scuole e numerosi studenti. A proposito di Scuola, Laura Biggi Respon- sabile di FEDIC Scuola e Presidente del Cineclub Cineamatori delle Apuane, ha ricor dato che la FEDIC da anni si occupa di formazione per tutte le età, dai più giovani ai meno giovani.

La Prof.ssa Florence Louisse e Marcello Zeppi.

Laura Biggi

Antonio Tosi

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Per poter far conoscere il Cinema la diffu- sione e la condivisione delle informazioni è fondamentale sia a livello locale che Nazio- nale e ha proposto di utilizzare i canali istitu- zionali per far circolare e diffondere le infor- mazioni su progetti ed iniziative FEDIC in ambito scolastico. Gianluca Castellini, Presidente del Cine- club Sedicicorto e organizzatore del Festival Sedicicorto di Forlì ha aggiornato i presenti sulla rete dei Festival FEDIC REFF di cui è Responsabile e ha invitato i Presidenti che organizzano Festival a partecipare alla riu- nione serale sulla rete REFF. Castellini ha precisato che REFF è attual- mente costituita da 15 Festival di varia natu- ra e il suo Scopo è fornire un calendario per dare input e spazio ai Festival, ma anche costituire collaborazione e scambio.

Castellini ha ricordato, inoltre, l’iniziativa Africò, ovvero la votazione on-line di alcuni film africani (con assegnazione del Premio FEDIC) da parte dei Cineclub FEDIC che hanno aderito al progetto. Paolo Micalizzi e Giorgio Sabbatini hanno informato i presenti sulla Cineteca FEDIC a Ivrea. Micalizzi ha raccontato che buona parte del Consiglio è stata ad Ivrea a visitare l’Archivio e conferma la buona scelta fatta in questo senso, grazie ad un accordo firmato da Giorgio Ricci e Sergio Toffetti. Micalizzi ha ribadito, inoltre, l’importanza di portare avanti questo progetto culturale e tecnico e invita i presenti a leggere l’interven to sul “nuovo FEDIC Notizie” (n. 44 da pag. 7 a pag. 10), dove si parla dell’Archivio di Ivrea. Gli esponenti dell’Archivio saranno presenti al forum di Venezia dal tema Distribuzione e produzione. In occasione del Forum sarà presentato il secondo volume Autori Fedic alla ribalta, questa volta con articoli non prettamente scritti da Micalizzi ma anche dagli Autori stessi. Giorgio Sabbatini ha aggiunto, inoltre, che già numerosi film sono in fase di digitaliz- zazione e archiviazione. Le opere digitaliz- zate si potranno poi richiedere per organiz- zare serate e dare impulso alla nostra Cineteca. Si è passati poi alla Presentazione del libro di Beppe Rizzo il quale ha ringraziato la FEDIC, Federico Felloni e Paolo Micalizzi per l’aiuto e il supporto editoriale.

Gianluca Castellini

Paolo Micalizzi e Giorgio Sabbatini.

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Roberto Merlino ha illustrato ai presenti il valore dello Stage Nazionale Fedic che, anche quest’anno, ha rappresentato un momento qualificante e di aggregazione. Comunica che Alessandro Grande, che ha condotto per 2 anni lo Stage su sceneggia- tura e regia, ha vinto quest’anno il David di Donatello. Merlino informa che quest’anno lo Stage avrà luogo nella seconda settimana di set- tembre, e invita chi fosse interessato (sa- ranno effettuati sei piccoli laboratori di Cine- ma) a iscriversi per tempo. Merlino relaziona anche sul Concorso Fai conoscere il tuo Cineclub. L’intento del Concorso, ovvero stimolare la creatività e l’attività di gruppo, è stato raggiunto con 13 lavori, di cui molti di gruppo, provenienti da ben 9 Cineclub. Le opere sono state valutate da una Giuria coordinata da Paolo

Micalizzi e i premi sono stati assegnati sia ai Registi che al Cineclub partecipante (tes- sere FEDIC e punti per la classifica Club). Questa la classifica dei primi tre Premi assegnati dalla Giuria: 1° Premio: Delta del Po – 1 di Carlo

Menegatti; 2° Premio: Spot Cineclub Reggio di

Alessandro Scillitani: 3° Premio: Cineclub Piemonte un luogo di

incontro e cultura di Giorgio Sabbatini. Il 2° Premo sarà fatto pervenire al Cineclub Reggio di Alessandro Scillitani. Merlino si ritiene molto soddisfatto e ringrazia per l’ampia partecipazione! Dopo cena, i Presidenti sono stati invitati a partecipare alla proiezione di alcuni film degli Autori FEDIC. Sono stati proiettati numerose opere dei Soci, anche dei nuovi Cineclub affiliati e un film di un Socio giova-

Paolo Micalizzi presenta il libro “Divagazioni sul cinema” insieme all’Autore Beppe Rizzo.

Roberto Merlino

Il 1° Premio è ritirato dal Delegato del Cineclub Delta del Po.

Il 3° Premio è ritirato da Giorgio Sabbatini del Cineclub Piemonte.

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ne del Cineclub Savonese. È stato proiettato un video molto toccante e commovente su Massimo Maisetti e la sua malattia, realizzato dal figlio Marco. Per chi ha conosciuto Massimo, le immagini sono risultate molto forti ma sono riuscite a trasmettere anche il molto amore di un figlio per il proprio padre. La mattinata di domenica è stata, inizial- mente, dedicata alla discussione degli altri filmati visti la sera precedente. In partico- lare, i film commentati sono stati: “Un ballo in maschera” di Paolo Mameli e Rossana Molinatti (Cineclub Venezia); una fiction realizzata nell’ambito del Corso di Cinema dell’UNITRE di Venezia. Gli Autori hanno esposto le numerose problematiche di rea- lizzazione legate alle diverse location ed alla recitazione di interpreti ovviamente non attori. “90 secondi all’inferno” di Francesco Presta e Ferdinando Romito (Cineclub Maurizio Grande di Diamante - CS). La storia è tratta da un libro di racconti, ognuno dei quali si legge in 90 secondi. Il video fa riferimento al musicista Robert Johnson (Club dei 27 morti a 27 anni). Film elegante, ben ambientato, con un’ottima fotografia. “Lupo di Germania” del giovane Autore Francesco Saia del Cineclub Savonese.

Il video è stato realizzato alla fine di un Corso di Cinema ed era obbligatorio realiz- zarlo nelle stanze e ambienti dove era stato svolto il Corso, impedendo quindi una pre- cisa ambientazione temporale durante la II Guerra Mondiale. Si è ampiamente discusso dell’interessan- tissimo e ben realizzato documentario “La cattedrale sul mare” di Giuseppe Mallozzi e Dafni Scotese del Cineclub Il Sogno di Ulisse di Minturno (LT) che racconta e documenta il destino e i retroscena dell’ex fabbrica di laterizi “Sieci” di Scauri. Infine, anche quest’anno c’è stata la Premia- zione dei Cineclub che hanno totalizzato il maggior numero di punti, vuoi per numero di Soci, vuoi per le diverse attività effettuate nel 2017.

I Cineclub che hanno vinto sono stati: 1° Premio, 1500 euro CTC con 214 punti. Ha

ritirato il Premio il Presidente Sergio Brunetti;

2° premio 1000 euro Cineclub Cagliari con 175.5. Ha ritirato il premio il Presidente Pio Bruno;

3° premio 500 euro Cineclub Kinema con 141 punti. Ha ritirato il premio il Presidente Alessandro Casola.

Si è poi passati alla discussione e votazione per inserire nuovi punteggi orientati a incen- tivare la formazione per seguire le nuove linee guida del Ministero.

Massimo Maisetti nel video “4 ore in 14 minuti” realizzato dal figlio Marco.

Immagine tratta dal documentario “La cattedrale sul mare” di Giuseppe Mallozzi

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L’Assemblea ha approvato all’unanimità di far pagare la tessera FEDIC 1 euro a giovani dai 16 ai 25 anni e di incentivare, premian- dole in punteggi, le attività riguardanti Percorsi di formazione (Corsi, Eventi formativi, Work-shop, ecc.) L’Assemblea ha anche approvato la premia zione per la Produzione di Cortometraggi che si distinguono nei Festival, così come la realizzazione di materiale promozionale e gadget. Come annunciato da Antonio Tosi è inter- venuto Tommaso Galli, un esperto del web che lavora nel campo della comunicazione (Testi web e Social Network).

Dopo aver valutato il Sito FEDIC, il nostro logo e la nostra home page Galli ha sug- gerito di cercare di cambiare la comunica- zione di quello che stiamo facendo per ren- dere la nostra attività più comprensibile e accattivante per tutti, in particolare, per i giovani.

La nostra home page, il logo e il Sito dovranno essere rinnovati, utilizzando un linguaggio comunicativo moderno e facendo particolare attenzione a come comunichia- mo ciò che ci proponiamo di fare. Infatti, la corretta comunicazione serve a trasmettere la cultura in modo efficace. La nostra Assemblea si è conclusa qui. Molte cose sono da fare, per modernizzare la Federazione e i suoi Cineclub, per poter far scorrere nuova linfa, e nuove idee. Può sembrare un obiettivo difficile, ma se voglia- mo che la nostra Federazione si mantenga vitale e “giovane” il rinnovamento è un traguardo inevitabile e al tempo stesso entusiasmante. Buon lavoro a Tutti!

I “Vincitori” dei tre Premi messi a disposizione dalla FEDIC per i tre Cineclub che hanno totalizzato il maggior numero di punti nel 2017. Da sin.: Pio Bruno (Cineclub Cagliari), Sergio Brunetti (Cineclub Corte Tripoli Cinematogra- fica), il Presidente Lorenzo Caravello e Alessan- dro Casola (Cineclub Kinema).

Antonio Tosi

Tommaso Galli

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Il 4° Campus Nazionale NaturalmenteCinema organizzato da Fedic Scuola si terrà quest'anno a Ragusa, in collaborazione con il Cineclub "Sentieri Iblei"

e lo staff tecnico del "Gruppo Cineamatori delle Apuane". È rivolto ai ragazzi di tutta Italia: i partecipanti da altre città giungeranno sul posto in forma autonoma per la formula residenziale e i giovani del luogo, per motivi logistici, potranno tornare ogni sera in famiglia. I posti sono limitati, ma ci sono ancora disponibilità. Come sempre gli ambienti che verranno visitati

durante la settimana, saranno anche location in cui verrà girato il film Campus.

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Film “inediti” salvati e divulgati

dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea

di Paolo Micalizzi

L’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, nel quale è conservata la Cinete- ca FEDIC, ha di re- cente presentato al Festival del cinema restaurato “Toute la mémoire du mond” di Parigi, un inedito di Roberto Rossellini, “Psychodrame”, ritro-

vato da Sergio Toffetti presso L’Institut National de l’Audiovisuel di Parigi. Si tratta di un’opera in cui il Regista di “Roma città aperta” inizia a guardare al di là del racconto cinematografico riprendendo lo psicanalista Jacob Moreno mentre mette in scena con la sua assistente Anne Ancelin Schutzenberger tre psicodrammi.

Per lui è un’occasione per riflettere su quella che può diventare una tecnica di recitazione a lui particolarmente congeniale e in gene- rale sulle potenzialità della TV didattica con la quale poi, a partire dal 1959 con “L’India vista da Rossellini”, tentò nuove vie espres- sive per la comunicazione di idee, diverse dal Cinema, notevoli per l’uso rivoluzionario del linguaggio cinematografico. Un Cinema didattico per la televisione che ci ha dato opere importanti come “L’età del ferro” (1965), “La presa di potere di Luigi XIV” (1967), “Atti degli Apostoli” (1969) fino a “Le Centre Georges Pompidou” (1977). “Psychodrame” era un’opera inedita che Ser gio Toffetti a Parigi ha presentato insieme a Claude Lelouch che, allora giovanissimo, ne era stato il Direttore della Fotografia. Il Regista francese, oggi molto famoso, ricordando la realizzazione del film ha detto: “Rossellini mi fece in due parole una lezione

Paolo Micalizzi

Roberto Rossellini

Immagine tratta dal programma televisivo “L’età del ferro” ideato e condotto da Roberto Rossellini e diretto dal figlio Renzo (1965)

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di Cinema che non ho più dimenticato: “riprendi quel che hai voglia di vedere. Usa la macchina da presa come gli occhi. Piazzala su chi ascolta, se ti accorgi che è più importante di chi parla. È uno dei punti da cui sono partito per fare i miei film”. Un insegnamento, a nostro avviso, ancora valido e che i Filmmaker d’oggi dovrebbero ben tenere presente. La scoperta di questo film di Roberto Rossellini si aggiunge ad un’altra scoperta importante di Sergio Toffetti per l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea. Ci riferiamo a “I 26 martiri del Giappone”, film muto del 1931 di Tomiyasu Ikeda che narra la stessa vicenda raccontata da Martin

Scorsese nel 2017 in “Silence”: una violentis sima persecuzione in Giappone che stava stroncando il cattolicesimo. Il film giapponese, ambientato alla fine del Cinquecento è incentrato sull’esperienza del la prima evangelizzazione in terra nipponica che porterà però alla persecuzione dei cat- tolici ed alla crocifissione dei 26 martiri. Un’opera rara, dimenticata, che grazie all’”Archivio” è potuta ritornare al pubblico salvandola dall’oblio.

Sergio Toffetti

Claude Lelouch

Un frame tratto dal film “I 26 martiri del Giappone” di Tomiyasu Ikeda (1931).

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IMMAGINI E SUONO

“Un invito a guardare il nostro DVD…”

di Lauro Crociani

Si è tenuta da poco l’Assemblea Annuale a Montecatini, per molti anni ho partecipato attivamente. Quest’anno purtroppo per via di una ernia del disco ho dovuto subire un intervento chirurgico e ancora non sono in grado di affrontare spostamenti. Sono mancato all’appuntamento di marzo e con lui mi sono perso… I Dvd dei vari Circoli, dei momenti conviviali, tutte cose gradite. Nonostante l’assenza ho inviato 20 Copie Dvd con i nostri lavori di “Immagini e Suono” questo non certo per i punteggi che sono appannaggio dei circoli delle grandi città. Siamo consapevoli di non essere professori o maestri, ma semplici amici che si divertono con la telecamera a rendere la vita un po' più gioiosa, ben sapendo che quelli bravi sono una moltitudine e producono ottimi lavori professionali visibili in vari Festival.

Interessato, attendo il resoconto su Fedic Notizie gestito da Giorgio Sabbatini e meno male che c’è questo strumento di comunicazione. I freddi comunicati su mail rimangono freddi e basta. Vi invito a guardare il Dvd di “Immagini e Suono” come si guarda un telefilm, dura in tutto un 45 minuti. In “La terza Sefirà” ho trattato un argomento a me caro, autobiografico, immerso nei problemi e paure di questa società senza più riferimenti sicuri, ma c’è speranza per tutti, nessuno escluso. Parlo di concetti impegnativi? I miei attori sono gente di strada, nessun attore professionista, ma non dovrebbe essere questa la vera base di una organizzazione dei cortometraggi? Realizzo senza compromessi, e rimango fedele a me stesso!

Lauro Crociani

Immagine tratta dal videoclip “Nudo”.

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RIBELLI DEL ’68 E NUOVI TALENTI

DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE

AL “TRIESTE FILM FESTIVAL” 2018

di Paolo Micalizzi

n° 45 –

La ventinovesima edi- zione del “Trieste Film Festival”, ha dedicato la sua Retrospettiva al Cinema del ’68. All’in- segna del titolo “Re- bels ’68. East ‘n’ West Revolution”, curata da Mariuccia Ciotta e Ro- berto Silvestri, sono stati riproposti alcuni

film per indagare quell’anno cruciale del secondo Novecento da un doppio punto di vista: quello dell’Ovest con Autori come Godard, Antonioni, Roeg e Bertolucci, e quello dell’Est, con nomi come Pintilie, Dezsò, Němec, Zilnik. Senza dimenticare titoli e personalità che - da Bellocchio a Makavejev a Garrell – hanno anticipato il ‘68, o che del ‘68 si sono nutriti, prolun- gandone lo spirito nelle stagioni a venire. Quindi si sono visti (o rivisti) sullo scher- mo per il punto di vista East film, tanto per citarne alcuni, come, “Oratorio for Prague” (1968), di Jan Nemec, “Reconstruction” (1968), di Lucian Pintilie, “Sweet Movie” (1974), di Dusan Makavejev. Il film di Nemec è un documento eccezio- nale dell ’invasione sovietica a Praga, un’ef-

ficace testimonianza della repressione che deluse le speranze dei cecoslovacchi per il “socialismo dal volto umano” di Dubcèk. Quello di Pintilie racconta come un’indagine su un fatto di cronaca si trasformi in un tra- gico episodio di abusi ed umiliazioni. “Sweet movie”, è un film sulla liberazione sessuale e sulla politica, tipiche della sinistra post-sessantottina il cui potere sovversivo è ancor oggi attuale: a suo tempo fu censurato e tagliato per la presenza di oscenità, porno- grafia e violenza.

Paolo Micalizzi

Roberto Silvestri e Mariuccia Ciotta.

Jan Němec

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Il sessantotto visto dall’Ovest ha invece un carattere di ribellione. Al “Trieste Film Fe- stival” era rappresentato da “Sympathy for the Devil” (1968), dal titolo di una celebre canzone dei Rolling Stone, che è un’opera che tende a rivoluzionare il linguaggio cine- matografico, cosi come fa Michelangelo Antonioni nel suo “Blow-Up” (1966), am- bientato nella Swinging London rinno- vando anche i contenuti del trhiller. È un pre-sessantotto, cosi come lo è “I pugni in tasca” (1965), di Marco Bellocchio che rappresenta l’inizio di una follia libera- toria contro ogni repressione istituzionale. Sui picchi dell’erotismo cinematografico si colloca “Performance” (Sadismo), di Donald Cammell e Nicolas Roeg con interpreti Mick Jagger e Anita Pallemberg. Il “Trieste Film Festival”, nato nel 1989 come “Alpe Adria Cinema” con la direzione di Anna Maria Percavassi a cui è intitolata la Casa del Cinema, diretto oggi da Fabri-

zio Grosoli e Nicoletta Romeo, è il primo e più importante appuntamento italiano dedi- cato al Cinema dell’Europa centro-orientale e continua ad essere da trent’anni un osser- vatorio privilegiato su cinematografie ed Autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale. Dalla 29.a edizione sono emersi alcuni Auto ri che meritano di essere seguiti nel loro percorso autoriale. Nel lungometraggio è emerso il russo Boris Chlebnikov che con “Aritmija” (Aritmia), si è aggiudicato il Premio Trieste (5.000 euro). Il film è incentrato sulla crisi personale e sul lavoro di un giovane e bravo paramedico e della moglie infermiera presi dal loro lavoro che devono trovare la forza di rimanere insieme. Nel documentario a vincere il Premio Alpe Adria (2.500 euro), è stato “Wonderful Losers: A different World” del lituano Arunas Matelis, un’opera imperniata sui ciclisti che corrono in fondo alla gara, i cosiddetti gre- gari colti dal Regista in 7 anni di “Giro d’Italia”: ne racconta le loro vicende di “Sancho Panza” del ciclismo professionale che sacrificano le loro carriere per aiutare i compagni di squadra. Nel cortometraggio ha vinto (2.000 euro), il polacco Piotr Domalewski con “60 kilo Niczego” (60 chili di nulla), imperniato sulla storia di un dirigente di una cava, al suo primo giorno in tale ruolo, che dovrà accor-

Michelangelo Antonioni

Immagine tratta dal film “Aritmija” di Boris Chlebnikov (2017).

Paolo Pitagora e Lou Castel in un’inquadratura tratta dal film “I pugni in tasca” di Marco Bellocchio (1965).

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gersi come i rigidi principi disciplinari mal si conciliano con i problemi della sicurezza. Altri i riconoscimenti attribuiti, tra i quali ci piace segnalare il Premio Corso Salani 2017 (2.000 euro), intitolato ad un valido Re- gista indipendente prematuramente scom- parso, che è stato assegnato a “L’uomo con la lanterna” di Francesca Lixi, che racconta un capitolo poco conosciuto della storia del XX secolo, quella di un bancario sardo nella Cina degli anni ’20 all’epoca delle Concessioni internazionali e dei Trattati ineguali.

Ma anche il Premio Cinema Warrior a Livio Jacob e Piera Patat, tra i fondatori e tuttora colonna portante della Cineteca del Friuli che organizza a Pordenone le prestigiose “Giornate del Cinema Muto”. A chiudere la 29.a edizione del “Trieste Film Festival” è stato “L’altrove più vicino” di Elisabetta Sgarbi. La scrittrice e Regista ferrarese, in questo suo ultimo lavoro, accompagna lo spettatore in un viaggio in Slovenia, alla conoscenza di una terra, un popolo, una cultura che è appena oltre una soglia mobile, fatta per essere attraversata e cancellata milioni di volte dalle trasmigrazioni di persone, lingue, abitudini. E lo fa attraverso le parole e gli occhi del giornalista Paolo Rumiz; un’intervista, la prima dopo moltissimi anni, al grande poeta Alojz Rebula ormai cieco ma che continua a scrivere; nei ricordi dello scrittore Claudio Magris e nei versi della scrittrice Marisa Madieri, che fu sua moglie, esula istriana. Ma anche nella musica della giovanissima e vivace orchestra diretta dal Maestro Igor Coretti-Kuret e nei brani dello scrittore Boris Pahor, interpretati da Toni Servillo.

Piotr Domalewski

Elisabetta Sgarbi

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EDVARD GRIEG

di Adriano Bassi

È sempre interessante e stimolante andare alla scoperta di compo sitori poco frequentati e poco presenti nei cartelloni concertistici. Oggi faremo la cono- scenza di Edvard Hagerup Grieg, impor- tante compositore nor- vegese nato a Bergen nel 1843 e morto ivi

nel 1907. Figlio di un commerciante e di una pianista, dopo avere iniziato i primi studi con la madre si iscrisse nel 1858 al Conser- vatorio di Lipsia, su consiglio dell’importante violinista Ole Bull, dove fu allievo di Reinecke e Moscheles.

Entrò in contatto con il Romanticismo tede- sco e ne rimase influenzato. Tornato a casa nel 1862 decise di recarsi a Copenaghen per studiare con Niels Gade, un importante esponente del nazionalismo musicale nordico. Non dobbiamo dimenticare che in quel pe- riodo la maggioranza delle nazioni avevano costituito le famose Scuole Nazionali, con lo

scopo di valorizzare il materiale musicale della propria terra senza cedere il dominio musicale ad altre Nazioni quali l’Italia e la Francia. Questa reazione nacque dalla Scuola Nazionale Russa detta dei Cinque, che volevano far fronte allo strapotere della musica italiana e francese nel loro Paese.

Adriano Bassi

Ole Bull

Niels Wihelm Gade

Edvard Grieg nel 1862.

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Per questa ragione Grieg iniziò ad interes- sarsi al patrimonio folkloristico della propria terra fondando con altri musicisti, fra i quali possiamo citare R. Nordraak, C. F. Horne- mann e G. Matthison-Hansen la Società Euterpe per diffondere la musica nordica.

Una notevole sensibilità che gli varrà un plauso da parte della maggior parte dei compositori della propria Nazione. Nel 1864 trascorse le vacanze con i genitori a Bergen, dove si incontrò con Bull, il quale era stato un importante punto di riferimento nella sua vita di musicista. Tornato a Copenaghen si fidanzò con la cugina Nina Hagerup, can- tante. Nell’autunno del 1865 si recò a Roma dove ebbe un importante incontro con H. Ibsen. La sua particolare attenzione per la musica nordica fondò anche l’Accademia musicale norvegese nel 1867 e l’Associazione musi- cale a Oslo nel 1871. Contemporaneamente all’attività composi- tiva si dedicò al concertismo tenendo con- certi pianistici ma anche come direttore d’orchestra, spostandosi continuamente in tutta Europa.

Sono rimasti famosi i suoi concerti tenuti in Germania, Italia e Inghilterra. Stabilitosi a Christiania (Oslo) fino al 1874, ottenne l’incarico di Direttore d’Orchestra della Società Filarmonica. Nel frattempo, si sposò con la cugina da cui ebbe l’unica figlia che morirà solo 13 mesi dopo. Nel 1868 trascorse tutta l’estate a Sollerod in Danimarca e ricevette una lettera da F. Liszt, che si complimentava dopo avere ascoltato la Prima Sonata per Violino e che gli fece vincere una borsa di studio. Tra l’autunno del 1869 e la primavera del 1870 si recò in Italia, principalmente a Roma, componendo per l’occasione Fra karnevalet (Dal carnevale) op.19 e la Romanza Fra Monte Pincio (Dal Monte Pincio) op. 39.

Christian Frederik Horneman con Edvard Grieg.

Nina Agerup

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Nel 1872 fu eletto membro dell’Accademia Reale Svedese e due anni dopo gli venne assegnato uno stipendio dallo Stato, a dimostrazione della sua importanza come musicista.

Dal 1887 la sua produzione cominciò a dimi- nuire a causa della sua cagionevole salute e per questa ragione pensò di ritirarsi in un posto tranquillo facendosi costruire una casa presso il villaggio di Hop sul lago di Nordasvatnet vicino a Bergen.

Ripresosi dai problemi di salute intraprese nel 1885 una tounèe rimanendo però in patria. Negli anni successivi la sua vita continuò prevalentemente nello stesso mo- do tenendo concerti in Inghilterra. Conobbe anche il grande P. I. Chaikowsky, che diven- ne suo amico e che incontrò più volte.

Dal 1899 al 1901 (anno della morte di Verdi) non si allontanò dalla Scandinavia, dedican- dosi alla composizione ed ai concerti. Da come si può notare Grieg, pur essendo di cagionevole salute, non disdegnava di viaggiare per divulgare la propria musica e proprio in questi numerosi viaggi conobbe A. Dvòrak, che si complimentò con lu i per l a

L’Accademia Reale Svedese.

La casa di Edvard Grieg.

Il piccolo “rifugio” dove Edvard Grieg. si appartava per comporre la sua musica.

Pyotr Ilyich Tchaikovsky

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qualità delle composizioni e per aver trovato un proprio stile difficile a trovarsi in un coacervo di idee, metodi musicali in conti- nua evoluzione. Irrequieto e in continua evoluzione, nel 1907 stava organizzando una nuova tournèe quando fu colto dalla morte, il 4 settembre, proprio alla vigilia della partenza. Per la sua scomparsa venne proclamato il lutto nazio- nale. La tomba si trova a Troldhaugen, in un luogo che nella vita aveva prediletto per riposare.

GRIEG COMPOSITORE La fama di Grieg ha inizio con la produzione pianistica, nella quale troviamo i prodromi della sua ricerca stilistica. Egli espresse le sue migliori qualità nella raccolta dei dieci quaderni dei Pezzi lirici scritti fra il 1867 e il 1901, nonché in tante raccolte di danze e canti popolari della sua terra come Scene della vita popolare, Ballata in forma di variazioni per un canto popolare norvegese. Dai tempi di Holberg. Si tratta di piccoli medaglioni dove Grieg riesce a sintetizzare con efficacia tutte le sue impressioni inven- tando un linguaggio compositivo originale e perfettamente in sintesi con le peculiarità stilistiche della sua terra.

Per esempio, nella Sonata in fa maggiore n°1 op. 8 per violino e pianoforte è la prima delle tre e la compose a 22 anni. È un brano breve dove esiste in modo evidente un’in- fluenza popolare, inoltre troviamo presenze del romanticismo tedesco di F. Mendels- sohn e R. Schumann. Infatti, lui disse “Ho studiato a Lipsia e musicalmente sono del tutto tedesco”. Continuando nell’analisi della produzione pianistica possiamo citare il catalogo delle musiche a quattro mani che comprende una ventina di opere, alcune scritte apposi- tamente come le Danze Norvegesi,,oltre a composizioni che ripropongono celebri lavo- ri orchestrali come Peer Gynt, scritto negli anni 1874-1875.

Edvard Grieg nel 1858.

F. Mendelssohn R. Schuman

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Contrariamente a Liszt, legato ad una con- cezione virtuosistica del pianoforte, Grieg privilegia i toni malinconici e crepuscolari, all’insegna di un pianismo intimo e rarefatto che ben si adatta alla sua poetica che sembra nascere direttamente dai paesaggi nordici in cui l’Autore è nato e vissuto. Per quanto riguarda le varie influenze egli seguì la tradizione di Schumann, non disdegnando le armonie di R. Wagner e F. F. Liszt. Anche la voce ebbe una notevole impor- tanza nella sua ricerca e scrisse circa 150 Lieder, su testi di Autori tedeschi ma pre- valentemente su testi di poeti norvegesi; anche se troviamo all’ascolto ammiccamenti indirizzati verso la musica e lo stile francese, dove si notano influenze di C. Gounod, J. Massenet.

Una parola a parte merita il Quartetto in sol minore op. 27 per archi, scritto fra il 1877 il 1878, che non è assolutamente conosciuto nella produzione di Greg. Egli ne scrisse due ed il primo, composto in età giovanile, andò perduto. Il presente lavoro è atipico, in quanto si ascoltano venature di danze tzigane, colori slavi e continui collegamenti lirici. Venne eseguito per la prima volta nell’ot- tobre del 1878 e fu pubblicato nel 1879 dall’editore Peters, con l’interessamento dell’amico Liszt. Nel già citato brano Peer Gynt, musiche di scena scritte per lo spettacolo di Ibsen 1874-75), troviamo idee impressionistiche che hanno, comunque, all’interno immagini ed emozioni legate alla propria terra. Possiamo concludere citando l’Antica melo- dia norvegese con variazioni op.51 per 2 pianoforti scritta nel 1891 ed è l’unico per 2 pianoforti. Il tema è stato preso utilizzando il quarto brano di una raccolta per pianoforte solo del 1875. Nel lavoro troviamo delle notevoli variazioni con bellissime melodie, dove si colgono elementi della sua patria. In sintesi, Grieg è stato l’unico compositore che ha saputo rendere onore alla propria terra, non esasperando questo aspetto ma cercando un interessante spirito collabora- tivo.

Franz Liszt

Charles Gounod Jules Massenet Edvard Grieg

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Folco Quilici un cineamatore che è arrivato ad essere considerato

il maggior specialista mondiale di film di viaggio.

di Paolo Micalizzi

La scomparsa di Folco Quilici costituisce una grande perdita per il mondo culturale di molti Paesi, poiché il Regista e Scrittore fer- rarese era molto cono- sciuto. Un moderno Ulisse, Folco Quilici. È questa una delle defi- nizioni più appropriate per caratterizzarne la

figura. È stato un grande viaggiatore che per oltre sessant’anni ci ha portati alla scoperta di mondi ignoti e di civiltà sconosciute. Il primo mondo che ha esplorato è quello marino. Lo fece nel 1952 con un’opera cineamatoriale, “Pinne e arpioni”, un corto pluripremiato che spinse il Produttore Bruno Vailati, in procin- to nel 1954 di partire per il Mar rosso per la realizzazione del film “Sesto continente”, a chiamarlo a collaborare in quanto aveva bisogno di un giovane cineasta volenteroso che sapesse anche andare sott’acqua.

Folco Quilici partì quindi con quella spedi- zione con un incarico vago che risultò ben presto quello di Regista. Aveva appena ven- tidue anni, e fu il suo esordio nel Cinema professionale che lo portò ad essere senz’altro considerato il maggior specialista mondiale di film (Cinema e Televisione) di viaggio; ma ci ha anche consegnato nume- rosi reportage attraverso libri, fotografie, articoli. Un Regista e Scrittore di fama mon- diale come è sottolineato dalle motivazioni dei numerosi premi a lui attribuiti per il complesso della sua attività in cui è evi- denziata l’inestimabile opera di studioso e artista svolta in campo antropologico ed etnografico. Un impegno professionale quello di Folco Quilici che va da opere che hanno al centro della narrazione il mare ad altre di divulga- zione storica. Sono due direttrici che l’hanno accompagnato durante la sua carriera rac- contando del mare, degli oceani delle loro

Paolo Micalizzi

Folco Quilici

Bruno Vailati

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genti per il grande schermo; e far vivere, comprendere e far comprendere momenti epici, corali, della storia dell’uomo per la televisione. Film, opere televisive, libri, nascevano da studi seri su libri di storia o etnografici, rac- conti e romanzi e su esperienze dirette. Avvalendosi della consulenza di prestigiosi esperti: intensa è stata, in particolare, la collaborazione dello storico Fernand Braudel.

Con lui Folco Quilici ha realizzato per la televisione 13 film sul Mediterraneo e 8 sull’Uomo Europeo. Ma di grande rilievo culturale sono anche le altre opere televisive e l’attività di documentarista che registra la realizzazione di oltre 300 documentari. Tra cui, un omaggio alla propria regione con “Emilia Romagna - Marche” realizzato nel 1968 per la serie “L’Italia vista dal cielo” nella quale figura anche ”Toscana” che nel 1971 gli valse la Nomination all’Oscar.

Opere, alle quali hanno collaborato per il commento parlato prestigiosi Scrittori come, tanto per citarne alcuni, Calvino, Sciascia, Piovene, Silone, Soldati. Folco Quilici ci lascia 8 film (da “Sesto continente” del 1954 a “Cacciatori di navi” del 1991: l’ultimo suo lavoro è un docu-film del 2015 dal titolo: ”Animali nella grande guerra” e tanti ro- manzi, oltre a centinaia di articoli.

Fernand Braudel

Folco Quilici

Italo Calvino Leonardo Sciascia

Guido Piovene Ignazio Silone

Mario Soldati

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Un’intensa attività che lo renderà ancora vivo nella memoria di tantissime persone che l’hanno sempre apprezzato e stimato e che la FEDIC può vantarsi di averlo avuto come cineamatore. Le sue prime opere, infatti, le ha presentate come Socio del Cineclub Roma, al Concorso Nazionale di Montecatini: “U.Buu”, 1951, opera sperimen tale e, il citato “Pinne e arpioni ” del 1952. Un’attività, quella per il Cinema, nata, come mi ha dichiarato in uno dei numerosi incontri avuti con lui a cui mi ha legato un’amicizia di oltre cinquant’anni, nell’estate del 1942 a Ferrara quando in una scatola di rifiuti tro- vata all’esterno di un cinema trovò una pizza di pellicola in 35 millimetri. Fu un rinveni- mento che gli diede una grande emozione. A lui, però, non interessavano i fotogrammi ma la pellicola per poterla dopo un tratta- mento con acqua calda, come aveva letto da qualche parte, farla ritornare utilizzabile, e cosi, fatto l’esperimento, si ritrovò con 20-30 metri di pellicola da impressionare.

Insieme ad un amico disegnatore pensa- rono, intervenendo direttamente sulla pelli- cola, di fare un filmino, un cinegiornale, a colori persino perché usarono diversi inchiostri di china. Iniziò così per gioco la sua attività di Regista. Che continuò con la realizzazione di un filmino sulla sua classe, grazie ad una cinepresa regalatagli dal padre Nello, famoso giornalista. Dieci anni dopo, le prime opere cineamatoriali.

Quando ero Direttore Artistico di “Valdarno Cinema Fedic” non ho dimenticato queste sue origini, e lo chia- mai a presentare il suo “Oceano” ad un grup- po di studenti delle scuole elementari. Venne, ricavando uno spazio tra un viaggio e l’altro, e rimase molto contento, come ha te- stimoniato in un inter- vento pubblicato in “Vent i ann i d i Festi-

val”, curato dal compianto Marino Borgogni, perché nel dibattito gli studenti avevano dimostrato di “aver saputo cogliere la vera essenza di un film che tendeva a far conoscere nella loro condizione umana realtà ai più sconosciute”.

Folco Quilici riceve la Targa del Festival “Valdarno Cinema Fedic” per la sua attività di documentarista (1996).

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LO SCAFFALE a cura di Federico Felloni

Philip K. Dick ieri e oggi

di Federico Felloni Appena tre settimane fa, camminando stancamente per le vie del centro, ho incrociato con lo sguardo una locandina che di per sé mi diceva qualche cosa ma in fondo non conoscevo. Ad una più attenta lettura ho ricollegato il tutto e mi sono reso conto che il film in questione era il seguito di “Blade Runner”, film cult di Ridley Scott del lontanis- simo 1982.

Quella visione mi ha scatenato un effetto dirompente e forse inatteso. La forza suggestiva di un sequel che non avevo assolutamente previsto e forse nemmeno auspicato si è rivelata improvvisamente. Una parte di me aveva bisogno di tuffarsi nuovamente nelle strade della Los Angeles più inospitale che si possa immaginare, di rivivere le emozioni di un film che per molti ha rappresentato una finestra sul futuro e una sconvolgente sfera di cristallo, insomma, ero pronto a rivivere un mito. La cosa strana è che in realtà “Blade Runner”, che ho sempre indicato come capo- lavoro ad ogni discussione, è un film che, un po’ per- ché ai tempi dell’uscita cinematografica ero un bambino, un po’ perché le visioni successive televi- sive sono sempre state ad orari impropri, ricordo ben poco. I dettagli della trama a fatica, ancor meno le personalità quasi abbozzate dei personaggi. A generare il mito furono le scenografie cyberpunk e l’atmosfera di disillusione e di pessimismo tipica del noir, innalzata in questo caso all’ennesima potenza. In particolare, ricordavo i molteplici temi del cyber- punk, dall’umanizzazione della figura dell’androide al la disumanizzazione dell’essere umano, passando per la rappresentazione rigidamente piramidale della società futura, sostenuti da una messa in scena imponente e dai fantastici chiaroscuri di fotografia e scenografia, accompagnati dalle sonorità elettro- niche di Vangelis. Nel mio immaginario intendevo il nostro domani e le città che avremmo potuto vivere, nella metropoli di Blade Runner attraversata da un Harrison Ford centrato come non mai. Ripetuto fino allo svenimento, ogni qual volta mi trovavo di fronte a situazioni surreali, come un mo- derno mantra, il monologo finale dell’androide Roy Batty interpretato da un sublime Rutger Hauer che poi mai si è riproposto a questi livelli in una carriera comunque eccellente.

L’iconografia urbana del film, anche dopo tre decadi, regge in tutta la sua monumentale e soverchiante po- tenza visiva. Inoltre, è stata e probabilmente conti- nuerà ad essere pietra di paragone e fonte di ispira- zione per ogni film di genere ed è ancora capace di abbagliare lo sguardo e di suggerire possibili e diver- si futuri. Insomma, un film cult, anche se più per con- vinzione popolare che per mia reale analisi. È giusto ammettere come la sostanza fosse stata sacrificata alla forma e agli effetti speciali futuristi per l’epoca ma al limite anche sorpassati oggi. Inoltre, il lungome- traggio è propriamente un film di azione e di avven- tura e forse – sacrilegio – si potrebbe dire che il ritmo eccessivamente lento sminuisce gli altri suoi punti di forza. Il film nasceva da un romanzo degli anni ’60, in pieno periodo di esplosione della letteratura di fantascienza dell’allora totalmente sconosciuto in Europa Philip K. Dick, a titolo Il cacciatore di androidi. Libro che invece ricordo molto bene avendolo avuto negli scaffali della piccola libreria che ho gestito per quasi un decennio. Dick è un Autore definibile di genere che fantascientifico anche se in poi a voler ben guardare i temi centrali dei suoi visionari romanzi sono la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del “fake” e la ricerca del divino. Le due storie presentano però notevoli differenze in particolare che al sovraffollamento caotico della città di una Los Angeles futura del film si contrapponga nel romanzo post-atomico una forte sensazione di vuoto, di silenzio insopportabile e di solitudine. Pellicola e romanzo si differenziano inoltre per il carattere proble matico del film rispetto alla natura degli androidi: lad- dove nella pellicola si è portati quasi a solidarizzare nei confronti degli esseri artificiali, nel libro essi appaiono freddi, calcolatori e del tutto privi di qual- siasi sentimento. Lo scrittore morì poco prima dell’uscita del film e poté vedere soltanto una proiezione privata composta da alcuni spezzoni di lavorazione. Inizialmente molto scettico sull’intera operazione, dato che la sua opera veniva di fatto stravolta, fu in seguito uno dei maggiori sostenitori del film, che è dedicato alla sua memoria. In particolare, Dick rimase molto colpito dal set cine- matografico, che a suo dire era stato costruito esattamente come lui aveva immaginato l’ambien- tazione del romanzo. Vi lascio con un dilemma che è un omaggio a Dick stesso e alla sua opera. Se alla fine un libro misco- nosciuto ha portato ad un film culto di cui tutti parlano ma pochi hanno ben chiaro in testa, si può dire che la creazione casuale di un capolavoro è di per sé un capolavoro? O forse, quello che ci appare non è realtà, per cui il capolavoro non esiste...

Federico Felloni

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ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC

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Autori Ospiti d’Onore

al Cineclub Fedic Piemonte

di Vivian Tullio

Venerdì 13 aprile il Cineclub FEDIC Pie- monte ha organizzato una serata in onore del Cinevideo Club Fedic di Bergamo invi- tando a Torino alcuni Autori dello storico Cineclub lombardo. In occasione della se- rata alcuni esponenti

del Cinevideo Club (Pierantonio Leidi, la sua simpaticissima moglie, Franco Valtellina e Luigi Bana) e del CC Piemonte (Giorgio Sabbatini, Vivian Tullio e Paolo Sabbatini) si sono ritrovati a cena al Caffè Movie per poi andare alla Sede del Club torinese per visionare i video scelti per la serata. In particolare, abbiamo visto alcuni film a soggetto recenti e non recenti per compren- dere l’excursus tecnico e tematico dei diversi Autori di Bergamo.

Giorgio Sabbatini prima della proiezione ha

presentato ai Soci, Pierantonio Leidi, Pre- sidente del Club, conosciuto da alcuni Soci del CC Piemonte e Franco Valtellina, oggi Filmmaker professionista, che però continua a frequentare con passione il Cinevideo Club di Bergamo apportando le sue compe- tenze e le sue idee in campo cinematogra- fico. I video proiettati han- no affrontato contenuti diversi: il primo “Cogli l’attimo”, una breve fiction del 2002 con interventi di anima- zione di Valtellina, nata quasi per gioco durante una vacanza estiva. Il risultato però è più che soddisfa- cente, con gag mai banali e colpi di scena al momento giusto. Un corto esilarante e ben condotto. Del 1987 “Fumo negli occhi” di Leidi che da anni coordina e conduce le attività del Club di Bergamo. Un video girato in pellicola Super8 ma passato in video. La qualità ne risulta penalizzata ma la storia, all’insegna della difesa della natura e contro il fumo, è così poetica e delicata che le immagini poco definite passano in secondo piano.

Vivian Tullio

Da sin.: Pierantonio Leidi, Giorgio Sabbatini e Franco Valtellina.

Franco Valtellina

Un frame tratto dal film “Fumo negli occhi” di Pierantonio Leidi.

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È la volta di Luigi Corsetti i cui film sono condotti a scuola con la partecipazione atti- va degli studenti. Anche questo film, “Quan- to pesa la lacrima di un bambino”, ci affa- scina in quanto sono riprodotti disegni dei bambini della Scuola Primaria che vengono animati.

Massimo Alborghetti con il suo “Cuore di pezza” ci indirizza verso i vizi capitali e in quest’opera affronta il tema dell’accidia. Interprete del film è il convincente ventri- loquo Pietro Ghislandi.

Ultimo film proposto è “APP Generation” con la regia di Valtellina e di Umberto Da Re ma realizzato con il coinvolgimento di alcuni giovani che si sono avvicinati al Club di Bergamo, come Valentina Testa, e hanno costituito nel Cinevideo di Bergamo il Gruppo Video-Lab. Il video affronta proble- matiche attuali legate all’uso degli smart phone, uso della droga, frequentazione di discoteche. I ragazzi/attori poco più che ven tenni sono stati bravissimi ad interpretare i vari personaggi e Valtellina, con un sapiente montaggio, è riuscito a rendere credibili e molto reali le diverse scene drammatiche in cui si snoda la storia di un gruppo di giovani ragazze alla ricerca della propria identità in un mondo fatto di apparenze e di falsi valori che costerà la vita a una delle protagoniste. Dopo la proiezione c’è stato un ampio dibattito incentrato sulle tecniche utilizzate, di animazione e non, sui “trucchetti” per risolvere alcune problematiche riscontrate nella realizzazione. Ai cinque Autori dei diversi film è stata consegnata una Targa d’Onore del Cineclub FEDIC Piemonte a ricordo della interessante e proficua serata.

Luigi Corsetti

Massimo Alborghetti

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CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE

Il Cineclub FEDIC Sangiovannese in occasione dell’Anniversario della Festa di Liberazione ha organizzato, martedì 24 aprile 2018 al Cinema Masaccio, via Borsi 3, San Giovanni Valdarno, una mattinata dedicata a tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado del Valdarno.

25 APRILE

MEMORIE DI RESISTENZA NEL VALDARNO Proiezione di documentari che testimoniano la guerra di Liberazione nel Valdarno. TERROR IN TUSCANY: World War II Atrocities a cura di Modio Media in collaborazione con CNN International sulla strage di San Pancrazio del 29 giugno 1944. LE PAROLE DELLA MEMORIA - 24 luglio 1944 la Liberazione di San Giovanni - Appunti per un documentario di Pierfrancesco Bigazzi e Mattia Calosci Dopo la proiezione di TERROR IN TUSCANY: World War II Atrocities ci saranno le testimonianze dirette di superstiti della strage di San Pancrazio, interverranno anche Sauro Testi ex sindaco di Bucine, Giuseppe Morandini, Presidente dell’A.N.P.I. sezione Valdarno ed I Produttori, Gia Marie Amella e Giuseppe Mangione, che parleranno della nascita del documentario e dell’impatto che ha avuto presentandolo all’estero. Ad introdurre “24 luglio 1944 la Liberazione di San Giovanni - Appunti per un documentario”, saranno gli stessi Autori Pierfrancesco Bigazzi e Mattia Calosci, descrivendo le interviste a dei testimoni diretti del giorno della Liberazione nella zona sangiovannese. La mattinata sarà condotta dal professore di Critica cinematografica dell’Università di Firenze Luigi Nepi, che racconterà anche il rapporto fra cinema e Resistenza.

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Dall'impulso di Paolo Micalizzi il Cineclub Fedic Ferrara ha ripre- so l’attività e nel mese di aprile di quest’an- no si è arrivati all’orga- nizzazione di una se- rata di retrospettiva di opere di Autori del Cineclub Fedic Ferra- ra dagli anni ‘50 fino ai primi anni ‘90, che si è

svolta presso il Circolo dei Negozianti di Ferrara, storica prima Sede del Cineclub nel lontano 1953. In una discreta cornice di pubblico sono state proiettate alcune opere che sintetizza- no la prestigiosa carriera di questo sodalizio che in cinquantacinque anni di vita ha con- quistato per ben tre volte, al Festival Nazio- nale di Montecatini Terme, il titolo di miglior Cineclub d'Italia.

Si è partiti con "Nozze d'argento" di Sani - Pecora (1956, 18'), pellicola incentrata su due coniugi che festeggiano il 25° anniver- sario del loro matrimonio. Un'opera ricca di momenti comici e diver- tenti. Vista l'assenza di Massimo Sani risie- dente a Roma, molto gradita è stata la testi- monianza di un vecchio Socio presente alla prima proiezione nel 1956 nella stessa Sede e nel medesimo palazzo, Mario Carion. Un salto di dodici anni ci ha portato a "Uomini del Delta" di Medini - Bonetti - Ferretti - Micalizzi (1964, 13'), documentario neorealistico di una giornata di lavoro di due guardiani di valle. Lo stesso Micalizzi, allora giovane regista, ha ricordato l’affascinante avventura nel Cinema dei quattro cineama- tori ferraresi. E Giovanni Piepoli, allora Pre- sidente dell’Ente Delta Padano, ha sotto- lineato le difficili opere di bonifica di quel territorio, una natura tanto bella quanto osti- ca, grazie alle quali ed alla riforma attuata

Giorgia Pizzirani

Carlo Magri

Roberto Fontanelli, Nena e Raffaello Fonta- nelli durante la lavorazione del documentario “Nena”.

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sono stati creati 5.000 poderi che hanno ridato vita al Delta del Po. "Matrimonio ebraico" di Carlo Magri (1981, 20'), lavoro imperniato sulla cerimonia del rito celebrato secondo la tradizione antica, introduce lo spettatore in un tempio, quello della comunità ebraica, normalmente esclu- so, come ha ricordato il suo Autore, alle telecamere: un rito rimasto ancora inalterato che rende il documento un lavoro ancora attualissimo. Il programma è proseguito con "Il gesto" (1984, 12'), di Marco Felloni, Presidente storico del circolo estense, ispirato ad una novella di Maupassant trasposta negli anni fra le due guerre. Un cortometraggio che si avvale di musiche originali di Giordano Tunioli, premiate al Festival di Mirano del 1985 ed a quello di Castrocaro del 1990. Il figlio Federico ha ricordato l'entusiasmo e la passione di un gruppo di amici nelle vesti di attori e il rigore che richiedeva un impegno di quel tipo rapportato ai mezzi tecnici dell'epoca.

"Nena" di Roberto Fontanelli (1984, 13'), un ritratto di Nena, Nazzarena Casini, traghet- tatrice di Salvatonica di Bondeno, che tra- sportava persone dalla sponda ferrarese a quella veneta riportandoci ad un passato non lontano ma oramai dimenticato. Un’esperienza realizzativa ricordata dal suo Autore. Ha concluso il pomeriggio "Incantatori di serpenti e simili" di Anna Quarzi (1991, 6'), un percorso fra miti del nostro tempo sulle graffianti note di Tom Waits che la stessa Quarzi ha definito un gioco sulle ali della passione “creativa” che permeava il periodo. Sei opere che hanno avuto importanti riconoscimenti in manifestazioni italiane ed estere, proiezioni che saranno seguite a breve da altre per ricordare l’attività del Cineclub fino ai giorni nostri. Un bel modo di ricordare il passato guardan- do sempre al futuro.

Marco Felloni

Giordano Tunioli

Anna Quarzi

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IL CIRCOLO SAVONESE CINEAMATORI – FEDIC

ha presentato l'11 Maggio 2018 alle ore 21,15 al Cinema Teatro LEONE di Albisola Superiore CORTOCIRCUITO, una serata dedicata al cortometraggio d'Autore. Ormai da molti anni il Circolo Savonese collabora con il Comune di Albisola Superiore che vede in questa manifestazione un momento di cultura e di svago per la propria cittadinanza. All'interno della programmazione, con titoli provenienti da vari paesi d' Europa, viene inserito il Film “IL CONTRATTO” realizzato dal Circolo Savonese Cineamatori - FEDIC. Il film che vede impegnati una trentina di attori, racconta la storia di quattro personaggi con varie problematiche che vogliono risolvere ad ogni costo.

Nicolò Zaccarini

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PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI

FEDIC

"Jobs attack" del nostro Socio Simone Bianchi ha vinto il premio come migliore regia al Sandalia Sustainaibility Film.

Il racconto giallo “Dopocena fatale” del nostro Socio Roberto Merlino è stato selezionato al concorso “Parole Guardate-Giallo in Provincia 2018” organizzato dal quotidiano Il Tirreno e dalla Fondazione Peccioliper.

Il cortometraggio di animazione “Un tuffo nel futuro”, soggetto e sceneggiatura del nostro Socio Enrico Caroti Ghelli, vincitore del bando Migrarti 2017, sarà proiettato all'interno del Festival della RAI “Cartoons on the bay”. Enrico inoltre è entrato a far parte della sede italiana della produzione internazionale Triality

Il film "Il Rosso il Nero" del nostro Socio Raffaetà, ha vinto il premio miglior mediometraggio al Festival Intercomunale del cinema amatoriale di Brescia.

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Come essere presenti in TV

I CORTI FEDIC SU DILUCCA.TV

Il nostro Socio Manuele Moriconi ci scrive: “Oggi è un grande giorno per la famiglia di Dì Lucca: il canale 89 è diventato interregionale, coprendo tutta la Toscana e gran parte dell'Umbria per una popolazione servita di 4,5 milioni di persone. Risintonizzate la tv di casa e sul canale 89 in tutta la Toscana troverete DiLucca.”

Questa è una bella notizia, anche perché la nostra trasmissione settimanale "Corti di Corte" avrà una visibilità ancora maggiore. Ovviamente la trasmissione continua ad essere visibile nella forma "on demand" in qualunque momento e in qualunque parte del mondo.

Roberto Merlino

Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutte le domeniche sera alle ore 21 con replica nella mattinata del lunedì. Il link da utilizzare è il seguente:

http://www.dilucca.tv/listatrasmissioni/approfondimenti/corti-di-corte

Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail: [email protected] Cell: 328-7275895.

PUNTATE APRILE/MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO 2018 DILUCCA.TV “CORTI di CORTE”

Programma aprile/maggio 2018:

15 aprile 2018 305.a “Laboratorio montaggio video 2005-6, Università di Pisa” di Roberto Merlino (28’10”) con “Backstage fotografico” di Davide Abate (3’41”)

22 aprile 2018 306.a “La parola e l’immagine” di Beppe Rizzo (40’)

29 aprile 2018 307.a Circolo Savonese Cineamatori-FEDIC: “Piu piu” di Mauro Damonte (18’) Cineclub Corte Tripoli Cinematografica Pisa: “La scelta di Elisa” di Roberto Merlino (11’)

6 maggio 2018 308.a Cineclub FEDIC Cagliari: “Unhumans” di Antonio Meloni (24’48”) Circolo Savones e Cineamatori-FEDIC: “Il lupo di Germania” di Francisco Saia (7’)

13 maggio 2018 309.a Cinecircolo FEDIC “Maurizio Grande”: “Tango del mare” di Francesco Presta e Ferdinando Romito (34’38”)

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I CORTI FEDIC SU DILUCCA.TV

Programma maggio/giugno/luglio 2018:

20 maggio 2018 310.a Cineclub Corte Tripoli Cinematografica Pisa: “Roberto Merlino (esperienza di regia)” di Diana Fontanelli (10’54”) Cineclub FEDIC Cagliari: “Santa Gilla – agonia di uno stagno” di Vittorio Carcò 19’25”

27 maggio 2018 311.a Circolo Savonese Cineamatori-FEDIC: “Mai dire mai” di Luca Pastore (7’24”) Cineamatori delle Apuane: “Vita di Pino” di Lorenzo Caravello (8’39”) Cineclub FEDIC Cagliari: “I cavalli della Giara” di Gesturi” (13’30”)

3 giugno 2018 312.a Cineclub Piemonte: “Amore amaro” di Giuseppe Leto (15’20”) “xyz” di Sereno Tullio (12’46”) Cineclub Corte Tripoli Cinematografica Pisa: “Il mio corpo è il mio corpo” di Maurizio Tinto 3’

10 giugno 2018 313.a Cineclub FEDIC Cagliari: “La rondine di mare” di Vittorio Carcò (19’37”) Cinecircolo FEDIC “Maurizio Grande”: ”Happy from Diamante e Cirella” di Francesco Presta e Ferdinando Romito (4’06”) Cineclub FEDIC Alassio: “Cantico” di Beppe Rizzo (8’30”)

17 giugno 2018 314.a Cineclub FEDIC “Delta del Po”: “Sogni di gioventù” di Maurizio Burgato (15’) Cineclub Corte Tripoli Cinematografica Pisa: “Yambo” di Roberto Merlino (14’) “Backstage Yambo” (2’30”)

24 giugno 2018 315.a Cinecircolo FEDIC “Maurizio Grande”: “Sweet dream” di Francesco Presta e Ferdinando Romito 26’48” “Caro Babbo Natale” di Francesco Presta e Ferdinando Romito 3’20” 1° luglio 2018 316.a Cineclub FEDIC Cagliari: “Sulle tue orme” di Pio Bruno (25’) Cineclub Piemonte: “Cocktail” di Vivian Tullio (5’41”)

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FESTIVAL

Vi aspettiamo per il 18° Corto Fiction Chianciano Terme che si svolgerà ad agosto nella cittadina termale.

Le sezioni sono a Tema: Libero, Comico, Spirituale. Tra i vari premi uno è destinato al sociale e uno al ricordo di Federico Fellini. Per gli iscritti Fedic, oltre a concorrere nelle varie sezioni, verrà premiata l'opera migliore, al sabato mattina si terrà il Salotto Fedic. Il concorso è gratuito per tutti. Il Bando e Scheda li potete scaricare da:

www.cortofiction.it/ Vi aspettiamo, Grazie!

Lauro Crociani

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Italia Film Fedic, nasce come volontà di proseguire un percorso storico di cinematografia FEDIC, condotto per anni in modo encomiabile da Valdarno Cinema Fedic. Quest’anno il testimone passa al Cineclub Fedic Sedicicorto di Forlì, che ha assunto questa importante eredità con l’augurio di potere fare tesoro della lunga e gloriosa esperienza di S. Giovanni Valdarno. La 1.a edizione del Festival Italia Film Fedic, avrà luogo a Forlì (FC), dal 5-10-2018 al 7-10-2018, presso l’Auditorium Cariromagna. Italia Film Fedic è un Festival Nazionale aperto a tutti gli Autori appartenenti alla FEDIC, (Federazione Italiana dei Cineclub). Possono partecipare tutti i cortometraggi, di qualsiasi genere, prodotti dopo il 01-01-2017, con durata fino a 30 minuti (titoli inclusi). Ogni Autore può partecipare con più opere. L’iscrizione è gratuita ed è valida fino al 15-06-2018, compilando il form sul sito: www.italiafilmfedic.it Un comitato di selezione composto da 3 persone tra cui il Direttore Artistico Gianluca Castellini già fondatore e Responsabile del Festival Sedicicorto, deciderà la composizione della sezione competitiva (8/10 Opere) e di quella fuori Concorso (10/12 Opere). Oltre alla Giuria profes- sionista ci sarà una Giuria composta da ragazzi di 18 anni che assegnerà il premio NEHO18. La lista dei film ed il programma dei film selezionati saranno pubblicati sul sito web del Festival entro il 15-09-2018. Al 1° classificato sarà assegnato un trofeo + 500€, e al 2° film classificato un trofeo + 250€. I premi saranno consegnati durante la cerimonia di premiazione, domenica 7 ottobre 2018. Un’ulteriore Giuria selezionerà 3 opere tra tutte quelle in Concorso e fuori Concorso da indica- re come partecipanti al Concorso UNICA. Tutti i film selezionati in Concorso potranno fare parte dell’album Vimeo-Collection. L’album sarà distribuito presso importanti Festival e mercati in Italia e all’estero. Ogni film in Concorso sarà preso in esame da uno o più critici cinematografici e le relative recensioni saranno pubblicate su un blog dedicato. La manifestazione prevede anche un appuntamento dedicato al REFF (Rete Festi- val Fedic), dando la parola ai responsabili delle manifestazioni aderenti. La filosofia del Festival parte dalla convinzione che un processo di crescita debba prevedere contaminazioni provenienti da diversi soggetti sia Nazionali che Internazionali, per scoprire nuovi talenti, nuove possibilità di dialogo, e offrire un meritato risalto ai tanti Autori che rendono prestigiosa la FEDIC.

Per info: ItaliaFilmFedic Gianluca Castellini [email protected]

Nasce a Forlì “Italia Film FEDIC”

di Gianluca Castellini

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Cari Filmmaker,

Vi ricordiamo che la scadenza per l'iscrizione e l'invio delle opere per la diciassettesima edizione del Reggio Film Festival è il 15 maggio 2018.

Sono presenti cinque sezioni:

SPECCHIO: riservata a cortometraggi che trattino il tema, inteso in ogni sua possibile declinazione e accezione;

CITTÀ MONDO: sezione speciale riservata ai corti dedicati al dialogo interculturale;

LAICITÀ: sezione speciale riservata ai corti che trattino il tema della laicità;

FAMILY: sezione dedicata ai corti per bambini e famiglie;

SPAZIO LIBERO: non vincolata ad alcun tema.

Vi segnaliamo inoltre che anche quest'anno verrà assegnato a una delle opere selezionate per la 17ª edizione del Reggio Film Festival, la Menzione Speciale SUONO. La Menzione Speciale verrà assegnata ad un'opera che si distingua per un

uso particolarmente originale ed espressivo del suono, sia esso musica, parola o rumore. Potranno vincerlo sia i cortometraggi iscritti alla sezione a tema SPECCHIO, che quelli inseriti nelle sezioni Citta nel Mondo, Family, Laicità e Spazio Libero. Il premio è nato nel 2013 dalla collaborazione tra Reggio Film

Festival e RCF SpA (www.rcf.it), azienda italiana leader mondiale nella progettazione e nella produzione di impianti di amplificazione acustica per tutte le necessità (teatri, cinema, club, concerti e altri eventi). Fondata a Reggio Emilia nel 1949, RCF vende i propri prodotti in più di 100 paesi nel mondo.

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Temi liberi Il tema è libero; possono partecipare opere realizzate in video digitale e pellicola 16/35 mm. di autori italiani e stranieri che inviano annualmente i loro lavori, spesso realizzati in esclusiva per il Festival. Circa 10.000 le opere complessivamente pervenute in questi anni.

Sezione scuola Nell'ambito della manifestazione è inoltre presente, con uno spazio autonomo, una sezione relativa alla scuola, la quale vede coinvolti studenti ed insegnanti appartenenti a Istituti di ogni ordine e grado, provenienti da ogni parte d'Italia, concorrendo con loro opere; di fatto contribuendo, con il seminario-laboratorio di aggiornamento per insegnanti e la convegnistica, a fare di questo appuntamento un punto di riferimento a livello nazionale.

Eventi collaterali Il Festival, inoltre, sviluppa spazi significativi di rilevante impronta culturale ed artistica, quali eventi inaugurali, mostre, convegni, dando nel contempo l'opportunità di conoscere e valorizzare le risorse offerte dal territorio (escursioni nell'entroterra, visite guidate alla città, serate in musica, ecc.), compreso il coinvolgimento dei diversi spazi del ricco patrimonio storico ed artistico della città. Il “bando” del Festival può essere scaricato al seguente indirizzo: www.fanofilmfestival.it/ Per ulteriori informazioni riferirsi al Direttore Artistico: Fiorangelo Pucci Tel. 0721 854372 - 335 8348462 [email protected] www.fanointernationalfilmfestival

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Montecatini International Short Film Festival è il secondo Festival di Cinema più antico d’Italia dopo la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il più longevo nell'ambito del cortometraggio. La sua nascita risale al 1949 e negli anni ha visto la partecipazione di artisti e opere cinematografiche provenienti da oltre 50 paesi del mondo, ospiti e personalità di spicco, imponendosi come

momento di incontro creativo a livello Nazionale e Internazionale. Requisiti del Festival

• Opere cinematografiche realizzate dopo il 1° gennaio 2017. • Opere cinematografiche di durata non superiore: Animazione (durata max 15 min.) o 40 minuti per documentari

o 30 minuti per fiction o 20 minuti per sperimentali • Opere già presentate in altre manifestazioni italiane o straniere possono partecipare. • Tutte le opere devono esse sottotitolate in inglese e in italiano.

Generi

1. Animazione

2. Documentario 3. Fiction 4. Sperimentale

Deadline: 15 giugno 2018 Per informazioni: https://festhome.com/f/562/2

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NEWS

UNA MOSTRA SUL RAPPORTO CINEMA-POLESINE

A CUI HA ANCHE COLLABORATO

PAOLO MICALIZZI

Paolo Micalizzi, critico è storico del Cinema, nonché attivo nella FEDIC con iniziative culturali, ha collaborato di recente ad una Mostra, visibile al Palazzo Roverella di Rovigo fino al 1° luglio 2018, sul rapporto Cinema e Polesine. Ne ha scritto anche l’edizione ferrarese del Quotidiano “Il Resto del Carlino” dell’1° aprile u.s. Riportiamo la notizia.

C’è tanto Cinema ferrarese nella Mostra allestita al Palazzo Roverella di Rovigo (fino al 1° luglio) dal titolo “Cinema! Storie, Protagonisti, Paesaggi”, curata da Alberto Barbera che vi ha portato la competenza e l’occhio di grande direttore di Mostre, come quella di Venezia al cui vertice è da alcuni anni. Un’ampia rassegna, focalizzata sull’area polesana ma che comprende film e documentari girati anche nel territorio ferrarese, ed in particolare nel Parco del Delta. Una presenza nel Cinema che ha per protagonista il Po, “Sua Maestà il fiume” come lo definisce il Regista Giuliano Montaldo nella prefazione al libro “Là dove scende il fiume. Il Po e

il cinema” del critico e storico del Cinema Paolo Micalizzi (collaboratore del nostro giornale) che Alberto Barbera nel ringraziarlo nel Catalogo di “avergli aperto, con una disponibilità rara, le porte del suo archivio domestico ”definisce“ il decano delle ricerche sul Delta del Po (e non solo)”. Un libro in cui viene documentata l’esistenza, fino al 2010, di 530 opere (film, documentari, cortometraggi, servizi televisivi) che hanno il grande fiume italiano come protagonista o come sfondo. Dove il territorio polesano, e ferrarese essendo in fondo un unico Delta, primeggiano per l’interesse di tanti Autori di prestigio del Cinema italiano. A partire da Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni che nel 1943 vi ambientano, rispettivamente, il lungometraggio “Ossessione” ed il documentario “Gente del Po”, dando origine al Cinema neorealista. Cui contribuiscono, subito, con opere molto significative Autori come Roberto Rossellini (“Paisà”, 1946), e Florestano Vancini con alcuni suoi documentari, in cui testimonia il degrado di miseria e d’ambiente del Delta del Po.

Paolo Micalizzi

Alberto Barbera presenta la Mostra.

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Ma nel territorio significativi sono altri film, girati da Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis, Goffredo Alessandrini, Mario Soldati, Aglauco Casadio, Giuliano Montaldo, Gianfranco Mingozzi, Giuseppe Bertolucci, Tinto Brass, Carlo Mazzacurati fino ad arrivare alle opere più recenti di Mario Brenta e Karine de Villers, Ferdinando De Laurentiis, Elisabetta Sgarbi. Particolare poi la presenza di Pupi Avati che vi racconta storie nate dalle credenze popolari tra cui “La casa dalle finestre che ridono”, un horror. Ed a quest’ultimo genere appartengono ben sei film di Ivan Zuccon, giovane Autore polesano, più conosciuto in America che in Italia. Nella Mostra di Rovigo spazio anche ad immagini di opere cineamatoriali, come “Uomini del Delta” (1964), di Medini-Bonetti-Ferretti-Micalizzi, “Impressioni del Delta” (1964), di Paolo Micalizzi, “L’isola bianca” e “L’attesa” entrambi di Antonio Bonetti nel 1969, realizzati nell’ambito del Cineclub Fedic Ferrara, ma anche a documentari di Carlo Rambaldi “Pescatori di storioni” (1956), Michele Sakara “Al di là de fiume” (1957) e Renzo Ragazzi “I mustri” (1960). Particolare spazio poi per “Scano Boa” che dopo l’opera del Cineclub Rovigo realizzata nel 1954 da Renato Dall’Ara, a cui ha collaborato anche Renzo Ragazzi, fu resa nota dal romanzo di Gian Antonio Cibotto a cui s’ispirarono il lungometraggio di Dall’Ara del 1961 e quello di Giancarlo Marinelli del 1996.

Roberto Rossdellini Florestano Vancini

Immagine tratta dal Corto “Scano-Boa” di Renato Dall’Ara (1954).

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COMUNICATO STAMPA

venerdì 9 marzo 2018

Cari amici,

venerdì 9 marzo alle ore 17.00, nella Sala Riunioni dello Zap (Zona Aromatica Protetta) in vicolo S. Maria Maggiore 1,a Firenze, avrà luogo la nuova rassegna di 15 film corti , che saranno proiettati in pre-selezione, al fine di far conoscere al pubblico tutti i film in concorso per il 5° Firenze Film Corti Festival. E come sempre ci sarà il voto del pubblico che sceglierà il film più apprezzato che andrà ad arricchire l’elenco dei film in lizza per il Premio del Pubblico. Quest’ultimo, come è noto, sarà assegnato nelle giornate finali del 14, 15 e 16 giugno. Da rimarcare, nella serata, la presenza di ben tre film provenienti dal Belgio, una cinematografia che, a giudicare dai film finora visti nelle pre-selezioni, si dimostra in grande salute ed espansione. Nella serata ci sarà la possibilità di ammirare tre documentari: Dangerus crossing dell’egiziano Amr Salama, che è un evento speciale, essendo parte della campagna UNHCR, la Refugee Agency delle Nazioni Unite. L’altro documentario è Legno e piombo nel cielo di Brescia dell’italiano Nicola Lucini e il docufilm italo-ucraino The grand tour of Florence di Kirill Neiezhmakov. Oltre a questo film, il cinema italiano sarà rappresentato da Once (in my life) di Francesco Colangelo, e da Fuecu e cirase di Romeo Conte. Anche il resto del programma prevede film che non mancheranno di suscitare grande interesse: ben quattro film made in USA, un film austriaco e due film tedeschi. Ecco l’elenco dei film in programma:

Acouphene di Francois Chandelle (Bel. 2017) – min. 22.00 Aquarium di Stephanie Maxwell (USA 2017) min. 6.00 Be my guest di Anne Chlosta (Ger. 2017) min. 10.27 Calamity di Maxime Feyers & S. De Streyker (Bel. 2017) min. 20.00 Dangerous crossing di Amr Salama (Egypt 2017) min. 20.08 Eingang Ausgang/Entrata Uscita di Tania Podveikina. (Austria 2018) min. 13.16 Fuck you very much di Fabian Döring (Ger. 2017) min. 13.25 Fuecu e cirase di Romeo Conte (IT 2016) min. 15.00 Girl fact di Maël G. Lagadec (Bel. 2017) min. 17.00 Legno e piombo nel cielo di Brescia di Nicola Lucini (IT 2017) min. 10.41 Once (in my life) di Francesco Colangelo (IT 2017) min. 20.00 One day home di Drew Denny (Usa 2017) min. 12.31 Taste of love di Paul Scheufler (Usa 2017) min. 4.32 The grand tour of Florence di Kirill Neiezhmakov (IT/Ukr. 2017) min. 2.58 Underneath the Sound di Olga Nikulina (USA 2017) min. 12.50

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n° 45 –

COMUNICATO STAMPA

venerdì 23 marzo 2018

Cari amici,

venerdì 23 marzo è pronta una nuova sessione delle pre-selezioni per il 5° Firenze FilmCorti

Festival, come sempre nei locali dello ZAP (Zona Aromatica Protetta) in vicolo S. Maria Maggiore, 1, a Firenze. La serata si preannuncia ricca di film di grande interesse, con registi di valore. Segnaliamo la presenza di un atteso film russo, La barca, di Valerri Gaken, di un film messicano, Chispita di Marco Garza, del film greco Love Choice, e dal Belgio il film Calamity.

Avremo poi film dalla Germania, dall’Austria, dall’Olanda, dalla Spagna e dalla Svizzera. E’ atteso con interesse il film del regista turco Ertuğ Tüfekçioğlu, che è una coproduzione tra Turchia e soprattutto Francia, dal titolo The midpoint of a very long story.L’Italia sarà rappresentata da tre film.

Il primo è Sindrome di Rina La Gioia, una dinamica regista di origini pugliesi piena di grandi interessi culturali. Il film è la storia di una quarantenne che vorrebbe dare un senso diverso alla propria vita, riempiendo il vuoto che sente attorno a sé. Gli altri due film sono di Alberto Mosca, che ha al suo

attivo una filmografia come regista e come attore molto ricca e articolata e si presenta con due film: Go Over/Passa Oltre girato in un villaggio della Sicilia, la cui tranquillità sembra essere definitivamente compromessa per presenze non a tutti gradite, l’altro film è I-Emme, la storia di un adolescente con gravi problemi di relazione e con alle spalle una famiglia molto rigida, il suo unico

desiderio sarà quello di andare via definitivamente. Infine, segnaliamo la presenza di due documentari. II primo viene da Cipro, The alien trail, e narra del travaglio degli immigrati approdati in quell’isola e dei grandi problemi che devono affrontare.

Cipro come Lampedusa? Il secondo docufilm è della regista rumena Miruna Donu: è la storia di una terra, anzi di una striscia

di terra, quella del litorale rumeno sul Mar Nero, il film si intitola appunto Litoral/Coastland. Questo il programma delle proiezioni:

Calamity di Maxime Freyers& S. De Streyker (Bel. 2017) min. 23.00 Chispita di Marco Garza (Mex. 2017) min. 08.34

I-Emme di Alberto Mosca (IT 2015) min. 15.20 La barca/The boat di Valerri Gaken (Rus. 2017) min.15.00 Litorale/Coastland di Miruna Donu (Rom. 2018) min. 12.14 Love choice di Carsten Sean Singh (GR 2018) min. 08.00

Metastasises di Felix Kalaivanan (Austria 2018) min. 09.30 Passa Oltre/Go Over di Alberto Mosca (IT 2017) min. 20.00 Sindrome di Rina La Gioia (IT 2017) min. 15.00

Thanatos di Axel David Sanchez Pujol (SP 2018) min. 12.29 The alien trail di L. Iordanou & N. Economopulos (Cyprus 2018) min. 20.33 The birth of Venus di M.Sokhadze & Aidan Buchi (Sviz. 2016) min. 23.41

The midpoint of a very long story di Ertuğ Tüfekçioğlu (FR/Tur. 2013) min. 29.00 Weeen/Labor di Nils Vleugels (NL 2017) min. 14.00 Winter solstice di Simon Schneckenburger (Ger. 2017) min. 13.17

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n° 45 –

COMUNICATO STAMPA

venerdì 20 aprile 2018

Cari amici,

è fissata per venerdì prossimo 20 aprile la penultima giornata di preselezioni, allo ZAP (Zona Aromatica Protetta) in vicolo S. Maria Maggiore, dalle ore 17.00

in poi. Lungi dal poter proiettare tutti i film iscritti finora al Festival, le pre-selezioni sono diventate una sorta di premio per tutti i registi e produttori che sono riusciti ad iscrivere per primi i loro film, una bella vetrina per poter non solo visionare i film in anteprima, ma anche per poter discutere con i registi e gli attori presenti sui film e sul valore del festival. Nella serata del 20 aprile

saranno proiettati film provenienti dalle più svariate località, in particolare dalle cinematografie europee, con film provenienti dalla Francia, Spagna, Olanda, Austria, Grecia. La Germania sarà presente con l’avveniristico film musicale Be my rebel di Virgil Widrich . Sarà presente anche Israele col film Heritage di Yuval Aharoni.

Ampia la presenza di opere italiane: Cerchi di luce di Paolo Goglio, Cenere di Piero Piccioli, A Christmas Carol di Paolo Vecchi e infine Definitely Soy, un film prodotto e girato negli USA dal regista italiano Ruben Zaccaroni.

Questo il programma completo:

– Christmas Carol di Luca Vecchi (IT 2017) – min. 12.37 – Aamir di Vika Evdokimenko (UK 2017) – min. 16.22 – Be my rebel di Virgil Widrich (Ger. 2017) – min. 3.45 – Cavello di Sven Brasser (NL 2017) – min. 23.22 – Cenere di Piero Piccioli (IT 2017) – min. 6,20 – Cerchi di luce di Paolo Goglio (IT 2017) – min. 15.00 – Chuckwalla di Korinna Krauss (GR/Ger. 2017) – min. 23.00 – Definitely Soy di Ruben Zaccaroni (USA 2017) – min. 12.00 – Elsewhere di Franz Günter Moser-Kindler (Aus. 2017) – min. 23.21 – Funky Lola di Julio Mas-Alcaraz (SP 2017) – min. 17.00 – Gab di Gazanfer Biricik (FR 2018) – min. 10.00 – Heritage di Yuval Aharoni (Isr. 2017) – min. 25.00 – L’uomo alla finestra di Robert Sauerbrey (Ger. 2017) min. 35.00 – Regarde di Charles Grammar (FR, 2917) – min. 25.00 – Somebody’s daughter di Shalini Adnani (UK 2018) min. 10.50

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COMUNICATO STAMPA

venerdì 27 aprile 2018

Cari amici,

domani l’undicesima ed ultima giornata di pre-selezioni in vista delle finali del 5° Firenze FilmCorti Festival dalle ore 17.00 in poi presso ZAP (Zona Aromatica Protetta) in vicolo S. Maria Maggiore, 1. Quest’ultima giornata avrà caratteristiche diverse da quelle precedenti, infatti il programma è stato

arricchito con un gruppo di film di carattere innovativo e sperimentale. Si tratta di un filone di film spesso trascurato nella distribuzione e a volte non sufficientemente tenuto in considerazione, eppure i cultori del cinema sperimentale e di avanguardia, che risale nelle sue origini agli anni ’30, sono

numerosissimi e gli autori che hanno dato vita ad opere di grande rilievo negli ultimi decenni del secolo scorso hanno fatto scuola, a partire dal newyorchese New American Cinema, di cui hanno fatto parte John Cassavetes e Jonas Mekas, fino ad arrivare ad Andy Warhol e al folto gruppo di artisti che ha ruotato attorno a lui.

Fino ad oggi il cinema sperimentale e di avanguardia ha dimostrato una eccezionale vitalità ed ad uno spaccato di tale vitalità assisteremo venerdì 27 aprile coi film corti Egomorphosis, Peacock, Ra Menada, Satyagrapha, Soulcash e Sunday lovers, di autori provenienti dalla Lettonia, dalla

Germania, dalla Svizzera, dall’Italia. Ricordiamo che il 5° FFF dedicherà un’intera giornata al cinema sperimentale e di avanguardia il 20 ottobre e sarà veramente un appuntamento da non perdere. Nella giornata di domani saranno proiettati anche altri film di grande interesse. Segnaliamo il

pluripremiato film australiano Whoever was using this bed, The red tree-L’albero rosso, il film del regista irlandese Paul Rowley che ci riporta al periodo fascista nel quale gli indesiderati del regime, tra i quali gli omosessuali, venivano portati al confino, A ferry tale del regista turco Mehmet Tığlı, gli italiani Ancora una volta di Roberto Maria Nesci e Senza corpo di Stefano Cioffi e infine 13 seconds

dell’iraniano Milad Tangshir, che ci porta nel cuore del devastante terremoto in Iran del 2007, sulle cui conseguenze si è cimentato anche il grande Kiarostami.

Ecco il programma completo dei film in programma:

– 13 seconds di Milad Tangshir (Iran 2018) – min. 11.00 – A ferry tale di Mehmet Tığlı (Tur. 2018) – min. 19.14 – Ancora una volta di Roberto Maria Nesci (IT 2017) min. 06.11

– Dum Dum Dumroo di Dark Brew (India 2018) min. 11.15 – Egomorphosis di Elina Maligina (Lett. 2017) min. 15.00 – Peacock di Sinam Kemal (Pol. 2017) min. 14.00

– Ra Menada di Alice Angeletti (Ger./IT 2017) min. 09.00 – Reindeer Herder’s Dreams di Viktor Lysenko (Rus. 2018) min. 12,53 – Satyagraha di Nuanda Sheridan (IT 2017) min. 28,00 – Se tu scrivi una canzone di Katia Viscogliosi e F. Magnenot (FR. 2018) min. 35

– Senza corpo di Stefano Cioffi (IT 2018) – min. 16 – Soulcash di Elīna Maligina (Lett. 2017) min. 15.00 – Sunday lovers di Jannik Giger & Gregor Brändli (Sviz. 2017) min. 12.00

– The red tree/L’albero rosso di Paul Rowley (Eire/IT 2018) – min. 20.00 – Whoever Was Using This Bed di Andrew Kotatko (Aus.lia 2016) – min. 20

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n° 45 –

COMUNICATO STAMPA

giovedì 3 maggio 2018

Cari amici,

sono terminate le giornate di pre-selezione dei primi film iscritti al 5° Firenze FilmCorti Festival, con un bilancio ampiamente positivo testimoniato soprattutto dai numeri: sono state 11 giornate di pre-selezioni e in ciascuna di esse sono stati proiettati 15 film, per un totale di 165 film corti. Questa cifra ragguardevole sta a significare che si è voluto offrire ai primi 165 film iscritti al

Festival una vetrina importante, uno spazio sulla stampa e sui media, un riscontro, in particolare sul nostro sito web e i social ad esso collegati, pagina FB, Twitter, Linkedin e Google+. Alle proiezioni hanno anche partecipato alcuni registi non solo italiani, ma provenienti dall’Inghilterra, dalla Francia e dall’Austria. Naturalmente le 165 proiezioni, un premio per chi si è iscritto per

primo, coprono solo la minoranza dei film partecipanti al concorso. Attualmente sono oltre 400 i film iscritti e, con l’esperienza delle precedenti edizioni, ci aspettiamo che nelle ultime settimane pervengano moltissime nuove iscrizioni. Ricordiamo che la data di scadenza è fissata a domenica 20 maggio e cioè a meno di un mese dallo svolgimento delle tre giornate dedicate

alle finali dei film in concorso, in programma per il 14, 15 e 16 giugno. Intanto la Giuria, presieduta dal regista Enrico Le Pera, vincitore della terza edizione del Festival, di cui è oggi anche Direttore Artistico, è al lavoro per esaminare i film iscritti a concorso e per espletare il difficile compito di elaborare in breve tempo la rosa di quelli che faranno parte della Official Selection.

Questo il link al bando per l’iscrizione: https://firenzefilmcortifestival.com/submissions/

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DAI CINECLUB:

PROIEZIONI PROGRAMMATE

CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE

MARZO 2018

giovedì 1° marzo ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

AMOUR

Palma d'oro al miglior film Festival di Cannes 2012

REGIA: Michael Haneke INTERPRETI: Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, William Shimell, Emmanuelle Riva, Rita Blanco GENERE: Drammatico DURATA: 127 min. PAESE: Francia, Austria, Germania ANNO: 2012 DISTRIBUZIONE: Teodora Film USCITA: giovedì 25 ottobre 2012

Anne e Georges hanno tanti anni e un pianoforte per accompagnare il loro tempo, speso in letture e concerti. Insegnanti di musica in pensione, conducono una vita serena, interrotta soltanto dalla visita di un vecchio allievo o della figlia Eva, una musicista che vive all'estero con la famiglia. Un ictus improvvisamente colpisce Anne e collassa la loro vita. Paralizzata e umiliata dall'infarto cerebrale, la donna dipende interamente dal marito, che affronta con coraggio la sua disabilità. Assistito tre volte a settimana da un'infermiera, Georges non smette di amare e di lottare, sopportando le conseguenze affettive ed esistenziali della malattia. Malattia che degenera consumando giorno dopo giorno il corpo di Anne e la sua dignità. martedì 6 marzo ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

C'EST LA VIE - PRENDILA COME VIENE

REGIA: Eric Toledano, Olivier Nakache INTERPRETI: Jean-Pierre Bacri, Jean-Paul Rouve, Gilles Lellouche, Vincent Macaigne, Eye Haidara GENERE: Commedia DURATA: 117 min. PAESE: Francia ANNO: 2017 DISTRIBUZIONE: Videa - CDE USCITA: giovedì 1° febbraio 2018

Max è un wedding planner navigato e logorato alla vigilia di un matrimonio e di una consegna. L'ultima corvée è un ricevimento di nozze nel giardino di un castello del XVII secolo con sposa vaga, sposo pretenzioso, commensali borghesi e un'équipe fedele quanto incompetente. Julien, valletto melanconico innamorato del 'bel parlare', James, animatore démodé, Guy, fotografo scroccone, Josiane, amante (im)paziente di Max, Adèle, delfina irascibile di Max, Samy, cameriere clandestino, sono alcuni dei membri di una brigata multietnica occupata a rendere indimenticabile il giorno più bello di Pierre ed Héléna.

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n° 45 –

mercoledì 7 marzo ore 21 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

L'UOMO CHE VENNE DALLA TERRA (The Man from Earth)

REGIA: Michael Haneke INTERPRETI: David Lee Smith, Tony Todd, John Billingsley, Ellen Crawford, Annika Peterson, William Katt, Alexis Thorpe, Richard Riehle GENERE: drammatico, fantascienza DURATA: 87 min. PAESE: Stati Uniti d'America ANNO: 2007 PRODUZIONE: Falling Sky Entertainment

Il giovane professor John Oldman si prepara a traslocare e i suoi colleghi docenti accademici si presentano per salutarlo. Tra di loro, Harry, un biologo, Edith, una studiosa di scritture cristiane, Dan, un antropologo, e Sandy, una dottoressa innamorata di John. Mentre entrano in casa, Edith scorge un dipinto sconosciuto di Van Gogh appartenente a John, con le parole "Al mio amico, Jacques Borne" scritte sul retro. Una volta dentro la casa, si viene a sapere che John Oldman ha inaspettatamente lasciato la sua cattedra di professore, e i suoi preoccupati amici sono lì per avere una spiegazione. Dopo qualche discussione, un altro amico di nome Art Jenkins, un archeologo, e una sua studentessa, Linda Murphy, si uniscono al gruppo. Gli amici di John continuano a far pressione affinché lui riveli loro le ragioni della sua partenza, finché John fa la domanda "E se supponessimo che un uomo dal Paleolitico Superiore fosse sopravvissuto fino ai giorni nostri?". sabato 10 marzo ore 21.30 domenica 11 marzo ore 15.15 – 17.15 - 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

THE POST

REGIA: Steven Spielberg INTERPRETI: Meryl Streep, Tom Hanks, Sarah Paulson, Bob Odenkirk, Tracy Letts, Bradley Whitford GENERE: Biografico DURATA: 118 min. PAESE: USA ANNO: 2017 DISTRIBUZIONE: 01 Distribution USCITA: giovedì 1° febbraio 2018 Convinto che la guerra condotta in Vietnam dal suo Paese costituisca una sciagura per la democrazia, Daniel Ellsberg, economista e uomo del Pentagono, divulga nel 1971 una parte dei documenti di un rapporto segreto. 7000 pagine che dettagliano l'implicazione militare e politica degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Un'implicazione ostinata e contraria alla retorica ufficiale di quattro presidenti. È il New York Times il primo a rivelare l'affaire, poi impedito a proseguire la pubblicazione da un'ingiunzione della corte suprema. Il Washington Post (ri)mette mano ai documenti e rilancia grazie al coraggio del suo editore, Katharine Graham, e del suo direttore, Ben Bradlee. Prima donna al timone di un prestigioso giornale, Katharine decide di pubblicare il monumentale scandalo di stato con buona pace degli investitori (il giornale era allora in fase di ristrutturazione finanziaria) e a rischio della sua azienda, della prigione e della carriera dei suoi redattori. Fedeli al primo emendamento e all'intelligenza dei propri lettori, i giornalisti del Washington Post svelano le manovre e le menzogne della classe politica, assestando il primo duro colpo all'amministrazione Nixon. martedì 13 marzo ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

THE PARTY

REGIA: Sally Potter INTERPRETI: Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cillian Murphy

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GENERE: Commedia DURATA: 71 min. PAESE: Gran Bretagna ANNO: 2017 DISTRIBUZIONE: Academy Two USCITA: giovedì 8 febbraio 2018

Un appartamento, sette persone e mille segreti con altrettante bugie: il tutto nell'arco di una serata. È quanto accade a casa di Janet e Bill, pronti a ricevere gli amici più stretti per un party celebrativo: la donna è stata nominata ministro-ombra della salute per i laburisti. Mentre la moglie sembra pregustare la vittoria maneggiando tra i fornelli, il marito appare preoccupato e distratto. È sufficiente una sua confessione a scatenare fra gli ospiti un dirompente effetto domino.

mercoledì 14 marzo ore 21 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

LA TARTARUGA ROSSA

REGIA: Michael Dudok de Wit GENERE: Animazione DURATA: 80 min. PAESE: Francia, Belgio ANNO: 2016 PRODUZIONE: Bim Distribuzione USCITA: lunedì 27 marzo 2017

Scampato a una tempesta tropicale e spiaggiato su un'isola deserta, un uomo si organizza per la sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l'isola alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Qualcosa che gli permetta di rimettersi in mare. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sottomarina e misteriosa che lo rovescia in mare. A sabotarlo è un'enorme tartaruga rossa contro cui sfoga la frustrazione della solitudine e da cui riceve consolazione alla solitudine. sabato 17 marzo ore 21.30 domenica 18 marzo ore 15.15 – 17.15 - 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

A CASA TUTTI BENE

REGIA: Gabriele Muccino INTERPRETI: Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Pierfrancesco Favino GENERE: Drammatico DURATA: 105 min. PAESE: Italia ANNO: 2018 DISTRIBUZIONE: 01 Distribution USCITA: mercoledì 14 febbraio 2018

Pietro e Alba festeggiano cinquant'anni d'amore. Dal loro matrimonio sono nati Carlo, Sara e Paolo, imbarcati con coniuge, prole, zie e cugine per un'isola del Sud. In quel luogo ameno, in cui Pietro e Alba hanno speso il loro tempo più bello, si riunisce una famiglia sull'orlo di una crisi di nervi. Carlo, separato da Elettra, è vessato da Ginevra, la nuova e insopportabile consorte, Sara, sposata con Diego, cerca di recuperare un matrimonio alla deriva, Paolo, cacciato dalla moglie e disprezzato dal figlio a causa di un tradimento, gira a vuoto e finisce a letto con la cugina. E poi c'è Riccardo che aspetta un figlio da Luana ed elemosina una (seconda) chance allo zio Pietro, Elettra che prova a fare fronte alla gelosia di Ginevra e Isabella, moglie annoiata di un marito troppo lontano che tradisce con Paolo. Il mare grosso e un temporale improvviso, impediscono le partenze dei traghetti e costringono gli invitati a prolungare soggiorno, convivenza e agonia. Satelliti nevrotici intorno agli 'sposi' provano a passare una nottata che non passa e non passerà.

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n° 45 –

sabato 24 marzo ore 21.30 domenica 25 marzo ore 15.15 – 17.15 - 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

LA FORMA DELL'ACQUA

Premio Oscar 2018 Miglior film Miglior regia a Guillermo Del Toro Miglior colonna sonora originale a Alexandre Desplat Miglior scenografia a Shane Vieau

Venezia Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 2017 Leone d'oro

Golden Globes 2018 Miglior regia a Guillermo Del Toro Miglior colonna sonora a Alexandre Desplat

REGIA: Guillermo Del Toro INTERPRETI: Sally Hawkins, Michael Shannon (II), Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg GENERE: Drammatico DURATA: 119 min. PAESE: USA ANNO: 2018 DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox USCITA: mercoledì 14 febbraio 2018

Elisa, giovane donna muta, lavora in un laboratorio scientifico di Baltimora dove gli americani combattono la guerra fredda. Impiegata come donna delle pulizie, Elisa è legata da profonda amicizia a Zelda, collega afroamericana che lotta per i suoi diritti dentro il matrimonio e la società, e Giles, vicino di casa omosessuale, discriminato sul lavoro. Diversi in un mondo di mostri dall'aspetto rassicurante, scoprono che in laboratorio (soprav)vive in cattività una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità. A rivelarle è Elisa. Condannata al silenzio e alla solitudine, si innamora ricambiata di quel mistero capace di vivere tra acqua e aria. Ma il loro sentimento dovrà presto fare i conti con una gerarchia ostile incarnata dal dispotico Strickland. In piena corsa alle stelle contro i russi, gli Stati Uniti non badano a spese e a crudeltà. Per garantirsi e garantire al suo Paese un futuro stellare, Strickland è deciso a tutto. martedì 27 marzo ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

THE SQUARE

Festival di Cannes 2017 Palma d'oro al miglior film

REGIA: Ruben Östlund INTERPRETI: Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary, Christopher Læssø GENERE: Commedia drammatica DURATA: 142 min. PAESE: Svezia, Danimarca, USA, Francia ANNO: 2017 DISTRIBUZIONE: Teodora Film USCITA: giovedì 9 novembre 2017

Christian è il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma. Una mattina, sulla strada per il lavoro, soccorre una donna in pericolo e si scopre derubato del telefono e del portafoglio. Al museo, intanto, lui e la sua squadra stanno lavorando all'inaugurazione di una mostra, che prevedere l'installazione dell'opera "The Square": un quadrato delimitato da un perimetro luminoso all'interno del quale tutti hanno uguali diritti e doveri, un "santuario di fiducia e altruismo". Su suggerimento di un collaboratore, Christian scrive una lettera in cui reclama i suoi averi rubati, innescando una serie di conseguenze che spingono la sua rispettabile ed elegante esistenza in una vertigine di caos.

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n° 45 –

APRILE 2018

sabato 7 aprile ore 21.30 domenica 8 aprile ore 15.15 – 17.15 - 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

MARIA MADDALENA

REGIA: Garth Davis INTERPRETI: Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Tahar Rahim, Shira Haas GENERE: Drammatico DURATA: 120 min. PAESE: USA, Gran Bretagna, ANNO: 2018 DISTRIBUZIONE: Universal Pictures USCITA: giovedì 15 marzo 2018

Maria di Magdala è una fervente religiosa che fatica all'idea di doversi sposare. Poco accettata nella sua famiglia patriarcale, abbandonerà quest'ultima per seguire Gesù di Nazareth e farsi apostola tra gli apostoli accanto a lui. Imparerà il significato dell'amore e sceglierà di soccorrere gli oppressi, aprendo al dialogo con le donne e all'accoglienza degli ultimi.

martedì 10 aprile ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

ORE 15:17 - ATTACCO AL TRENO

REGIA: Clint Eastwood INTERPRETI: Anthony Sadler, Alek Skarlatos, Spencer Stone, Jenna Fischer, Judy Greer GENERE: Drammatico DURATA: 94 min. PAESE: USA ANNO: 2018 DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia USCITA: giovedì 8 febbraio 2018

Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler s'incontrano la prima volta dal preside, sulla panchina dell'anticamera, in attesa di un rimprovero. Saranno ancora insieme molti anni dopo, a Parigi, davanti al Presidente della Repubblica, per ricevere la legione d'onore. In mezzo c'è un'amicizia lunga una vita, la scelta di arruolarsi (per due su tre di loro), un viaggio estivo in Europa e un treno, il Thalis delle 15:17 da Amsterdam a Parigi, che cambierà le loro vite e quelle di molte altre persone.

martedì 17 aprile ore 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

MADE IN ITALY di L.Ligabue

REGIA: Luciano Ligabue INTERPRETI: Stefano Accorsi, Kasia Smutniak, Fausto Maria Sciarappa, Walter Leonardi, Filippo Dini GENERE: Drammatico DURATA: 94 min. PAESE: Italia ANNO: 2018 DISTRIBUZIONE: Medusa USCITA: giovedì 25 gennaio 2018

Reggio Emilia. Riko lavora in una ditta che insacca salumi. Ha una moglie, Sara, qualche avventura extra coniugale e un figlio ormai cresciuto che cerca l'autonomia dai genitori. Riko è fondamentalmente un uomo onesto (così lo considerano gli altri) messo a confronto con un presente in cui la precarietà sembra essere diventata l'unica norma: nei sentimenti, nel lavoro, nel domani.

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domenica 22 aprile ore 15.15 – 17.15 - 21.30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:

LADY BIRD

REGIA: Greta Gerwig INTERPRETI:Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet GENERE: Commedia PAESE: USA ANNO: 2017 DURATA: 93 minuti DISTRIBUZIONE: Universal Pictures USCITA: giovedì 1 marzo 2018

Christine rifiuta il nome che le è stato attribuito, per usarne uno che si è scelto: Lady Bird. Odia Sacramento, dove non succede nulla, e sogna New York. Nella lotta per affermare le proprie scelte la asseconda il padre disoccupato, ma non la madre infermiera, preoccupata per il suo futuro. Sotto le mentite spoglie del racconto di formazione di area indie, Greta Gerwig, al suo debutto da regista in solitudine, confeziona un'opera generazionale e universale, capace di comunicare al di là delle barriere culturali.

MAGGIO 2018

CONTROMANO di Antonio Albanese

REGIA: Antonio Albanese INTERPRETI: Antonio Albanese, Alex Fondja, Aude Legastelois, Daniela Piperno, David Anzalone GENERE: Commedia PAESE: Italia ANNO: 2017 DURATA: 103minuti DISTRIBUZIONE: 01 Distribution USCITA: giovedì 29 marzo 2018

Mario Cavallaro è un abitudinario incallito. Tutto ciò che richiede un cambiamento lo spaventa e lo irrita al contempo. Ha un solo hobby: l'orto che ha realizzato sulla terrazza dello stabile in cui abita nel centro di Milano. Quando si ritrova dinanzi al suo negozio di calze un africano ambulante che vende lo stesso articolo (anche se di qualità inferiore) a prezzi stracciati, elabora un piano che potrebbe servire da modello. Decide di rapirlo e riportarlo in Africa. Se tutti facessero così il problema dell'immigrazione extracomunitaria sarebbe risolto...

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il rosa

e il rosso

LE DONNE E LA VIOLENZA

CINQUE CORTOMETRAGGI Julien Ralanto: "Corps à corps" (“Corpo a corpo”) (Francia, 2010 - 17,53") [lingua originale: francese - sottotitoli: italiano] Paolo Sassanelli: "Ammore" (Italia, 2013, 14,32") Ronny Claus & Kurt Velghe: "De Leeds" (Il deposito) (Belgio, 2014, 13,42") [lingua originale: fiammingo - sottotitoli: inglese] Simeone latini: "L'ultima volta" (Italia, 2012, 7,25") György Perrin: "Szakadás" (Ungheria, 2007 - 11,40")

lunedì 12 marzo 2018

Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC

di Cagliari

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LARA CELENZA

Lara Celenza, regista e sceneggiatrice originaria di Vasto, in Abruzzo, dopo la laurea in Lingue moderne conseguita a Bologna e un Master in Studi russi a Cambridge, dove si è specializzata in film russi e sovietici, completa la sua formazione professionale in regia alla Raindance Film School di Londra. Nel 2010, fonda la società di produzione indipendente Kalifilm Productions. Da allora, ha scritto e diretto diversi cortometraggi, documentari e videoclip musicali ottenendo riconoscimenti in tutta Europa. Vive a Berlino e attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio: "Lost in the City".

CINQUE VIDEOCLIP MUSICALI - "Handvoll Dreck" (Real Jay) [2017, 2,41"] - "The Prologue" (The Trouble Notes featuring Berlin Boyz) [2015, 2,42"] - "Grand masquerade" (The Trouble Note) [2017, 4,33"]

- "Utopia" (The Last Hour) [2013, 4,28"] - "Lulladie" (Blake Day & Natalie MacMahon) [2015, 2,45"] TRE CORTOMETRAGGI (FICTION)

- "Lena & Ben"[2016, 3,43"] - "Mingler"[2017, 7,33"] - "Die Täuschung" (Deception)" [2017, 5,49"] e in conclusione della serata verranno proiettati

i trailer di due video in lavorazione: “Falcong”(documentario) e “Lost in the City” (lungometraggio)

mercoledì 18 aprile 2018

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Supplemento a “Carte di Cinema” Direttore Responsabile: Paolo Micalizzi

Redazione: Giorgio Sabbatini Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino

E-mail: [email protected]

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Testi: L. Caravello,. V. Tullio, L. Biggi, P. Micalizzi, L. Crociani, Immagini e Suono, A. Bassi, F. Felloni, CVC Bergamo, P. Leidi, Cineclub FEDIC Piemonte, Cineclub Sangiovannese, G. Pizzirani, C. Savonese Cineamatori FEDIC, DiLucca.TV, R. Merlino, Corto Fiction, Italia Film Fedic, G. Castellini, Reggio Film Festival, Fano Film Festival, MISFF69, Reff, Rive Gauche, Cineclub FEDIC Cagliari, P Bruno.

Fotografie: L. Biggi, G. Sabbatini, S. Occhipinti, P. Leidi, V. Tullio, CTC, P. Bruno.

Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.

Ricerche iconografiche: Giorgio Sabbatini.