N. 241 maggio giugno
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- 1. Periodico della comunit parrocchiale di Villa dAdda (Bg) - N. 241 - Maggio/Giugno 2012 dial gare Maggio - Giugno 2012 n. 241
- 2. SANTE MESSEFestive 18.00 prefestiva 1 Venerd del mese 7.30 - 10.30 - 18.00 (9.15 allIstituto) 15.00 - 17.00 Adorazione in parrocchiaFeriali (dal 4 giugno) Ogni domenica Luned: ore 20.30 a San Bernardino 16.00 Adorazione Eucaristica presso Marted ore 20.30 a San Martirio lIstituto Sacro Cuore - Villa Peschiera Mercoled: ore 8.30 in parrocchia ore 17.00 a San Zenone Per la richiesta di celebrazione di Sante Messe rivol- Gioved: ore 20.30 al Cimitero gersi in sacrestia, dopo la liturgia; oppure passare Venerd: ore 17.00 a San Giovanni presso la segreteria parrocchiale (luned - venerd,Feriali (allIstituto) ore 9.30 - 12.00). Lun.-Mar.-Ven.-Sab.: ore 7; Gio.: ore 17 Per questioni organizzative di calendario si consiglia Gioved: ore 16.00 Adorazione di non prenotare telefonicamente.BATTESIMI VISITE AGLI AMMALATI E UNZIONE SANTA17 giugno, ore 18.00 La famiglia che desidera la visita per lEucarestia e15 luglio, ore 10.30 per lUnzione santa pregata di avvisare il parrocoLa celebrazione chiede un incontro con i genitori, il o la segreteria parrocchiale.padrino e la madrina concordato con il parroco. VISITE NEGLI OSPEDALI Chi ha piacere di ricevere la visita dei sacerdoti del-MATRIMONI la parrocchia pregato di far conoscere agli stessiI fidanzati sono invitati a presentarsi in parrocchia il nominativo dellammalato e il luogo di degenza.per i documenti almeno tre mesi prima del matrimo-nio, possibilmente nella giornata di sabato. FUNERALI I parenti del defunto sono invitati a comunicare allaCONFESSIONI parrocchia lavvenuto decesso. Si eviti che lavvisoSabato, ore 17.00 - 18.00 giunga in parrocchia da parte dellagenzia funebre.Prima o dopo la Messa feriale. La data del funerale deve essere concordata con laPer i ragazzi una volta al mese. parrocchia: per esigenze pastorali, pu essere scel-Per gli ammalati e gli anziani, al primo venerd del to qualsiasi giorno, in mattinata e nel pomeriggio,mese (e delle feste) e a richiesta. esclusi il sabato pomeriggio e i giorni festivi.Don Diego Nodari: Via del Borgo, 2 - Tel. e Fax 035 792115 - e-mail: [email protected] Gian Maria Berta: Via del Borgo, 2 - Tel. 335 6840832Segreteria parrocchiale: da luned a venerd (9.30 - 12.30) - Tel. e Fax 035 792115Segreteria Oratorio: Via San Carlo, 3 - Tel. 035 4380113 - e-mail: [email protected] materna T. Frigerio: Tel. 035 792014 - e-mail: [email protected] San Giuseppe: Tel. 035 791057Istituto Sacro Cuore - Villa Peschiera: Tel. 035 791228dial gare Pubblicit: Tel. 035 792115 (segreteria parrocchiale)Direttore editoriale: don Diego Nodari Distribuzione:Redazione: don Gian Maria Berta, Lucia Baroncelli, Maria Milani - Tel. 035 784608Davide Chiari, Luisa Dinale, Stefania Fetti, Mara Fuoco,Sara Marchetti, Giovanni Nervi, Gabriele Sala, Giusi Spreafico Ritiro fotografie:Hanno collaborato: gli educatori, Martina Arrigoni, Fiorangela Liliana Chiappa - Tel. 035 791625Bolognini, Gabriele Gambirasio, Emanuele Mangili, Sara Perico, Stampa: Tipografia dellIsola s.n.c.Emanuela Posa, Ilaria Posa, Sophie Rissotto, Mattia Roncalli, Tel. 035 4940845 -Terno dIsola (Bg)Antonella Sangalli, Davide Turani, Matteo Viscardi, Valentina Viscardi e-mail: [email protected] responsabile: Maria Luisa Giovanzana Iscrizione al Registro stampaPeriodico della comunit parrocchiale di Villa dAdda (Bg) del Tribunale di Bergamo n. 26 del 22 luglio 1985Via del Borgo, 2 - n. 241 - Maggio/Giugno 2012 - Anno XXIX Abbonamento annuo 20,00 - Una copia 3,50 In copertina: Serena Intilia Finalmente aria! in Aria. I colori del Sacro, Padova, 2012
- 3. 3 Maggio/Giugno 2012 Esperienza: per provare o per mettersi alla prova? O gni parola un po come uno scrigno che custodisce tanti significati, spesso anche un po contraddittori Una di queste sicuramente, nel linguaggio di oggi, la paro- la esperienza. Tutto, si dice, esperienza, quasi a giustificare qualsiasi scelta si faccia Fare esperienza, si dice, prima di scegliere e di decidere. Forse per sarebbe importante recuperare il senso di questa parola non tanto in rife- rimento a quel fare esperienze che, a volte, diventa lalibi per non decidere mai, ma dellesperire, del farsi unesperienza dentro il cammino della vita. Unesperienza che viene prima di decidere e che serve a misurarsi con qualcosa per capire se fa per me. Ma anche unesperienza che viene dopo la decisione e che segno della consapevolezza che non si gi capaci di fare tutto, e che occorre la pazienza di imparare, insieme allumilt di sapere che non posso fare sempre tutto subito. Oggi si parla molto di esperienze al plurale, proprio perch si mette laccento sul prova- re, ma dove provare non sta per mettersi alla prova, affrontare degli ostacoli e provare a superarli Provare significa solo assaggiare un po di uno e un po dellaltro, e inevita- bilmente le esperienze diventano tante Lerrore di pensare che siano le esperienze da sole a dirti cosa devi fare, dove ti trovi meglio, quale sia la strada pi semplice e facile da percorrere. In realt, le esperienze e le prove dovrebbero aiutarti a capire chi sei, in cosa credi, a chi ti affidi Per questo, rubando unespressione un po ai nostri adolescenti, potremmo dire che ci che decisivo, nel fare unesperienza, la volont di starci dentro. Se non ci stai dentro, se entri in unesperienza con la fretta di uscirne il prima possibile e dire adesso ho il diploma e sono a posto, forse in quellesperienza non ci sei mai entratoeditoriale Illustrazione di Michele Ferri in Salmi per voce di bambino, Torino, 2007
- 4. dial gare 4 Questo vale anche per la fede. Finch non mi metto in condizione di fare una vera espe- rienza religiosa, di silenzio, di ascolto della Parola di Dio, di preghiera, non potr mai dire che fa o non fa per me E la fretta di uscire di chiesa, da un percorso formativo, mette in dubbio la nostra disponibilit a capire e a lasciarci condurre dentro. Anche la figura del padrino e della madrina nasce cos, come la figura di un cristiano, che a nome della Chiesa, accompagna, fa da tutor (si direbbe oggi) garantendo una presenza che incoraggia, corregge, ma che sa anche testimoniare la possibilit di quel cammino. Starci dentro allora, non solo lo slogan per chi vuole imparare, ma anche per chi si affianca. Non possibile accompagnare qualcuno dentro lesperienza cristiana se non mettendosi in gioco e parlando di s. Se non spendendo del tempo: non solo quello che serve per spiegare delle cose, ma quello del camminare insieme, passo dopo passo, costruendo relazioni di fiducia, che non si improvvisano e che diventano tanto pi im- portanti quanto pi sono vere. nella fatica e nellimpegno di chi accompagna che, chi accompagnato, trova un punto di riferimento Lesperienza poi ci fa vivere non da soli, ma con altri; nellesperienza c qualcuno che si prende cura di noi e, in un mondo che rimanda continuamente al valore dellindividuo, ma che poi ti lascia solo con le mille possibilit della tua libert, credo che questo sia un dono Perch il senso di un accompagnamento sta proprio qui, nel riconoscere che non tutte le esperienze sono uguali e che necessario allenarsi a riconoscere il bene e il male, non solo da un punto di vista pi teorico o oggettivo, ma riconoscendolo come il bene per me e il male per me. Esperienza, infine, per sentirsi capaci di fare: capacit di rialzarsi, di capire i propri errori, se necessario, ma raggiungere comunque il traguardo della stima di s; un traguardo che non si raggiunge ripetendosi ogni mattina davanti allo specchio io sono capace, ma dicendosi ce lho fatta. E da questo punto di vista per un adolescente imparare un mestiere, aprirsi al mondo e agli altri o riconoscere chi sia Dio per lui, sono modi diversi per mettere insieme le tessere della propria vita; conquiste diverse ma tutte necessarie per diventare uomini, per diventare cristiani. Per questo esperienze come il Cre, almeno quello che si cerca di costruire dentro i nostri Oratori, prima ancora di essere un servizio alle famiglie per i bambini delle elementari o i ragazzi delle medie, unesperienza di umanit che ai nostri adolescenti viene data di fare e di provare, prendendosi cura dei ragazzi pi piccoli. E ne siamo certi: si impara a diventare domani pap e mamme, o preti, anche imparan- do a prendersi cura di qualcuno a questet. don Diego In occasioneeditoriale dellOrdinazione presbiterale di e ment uita , Grat cevuto e e ri nt avet uitame te. grat da Gratuitamente ) don Andrea Pressiani, 10,8 , (Mt avete ricevuto e gratuitament date. ) (Mt 10,8Gratuitam avete ric ente abbiamo preparato evuto, gratuitam ente date. (Mt 10,8 ) un numero speciale 2012 /Giugno 2012 2 no 201 Maggio/Giugno o/Giug - N. 241 - Maggio Maggi offerto a lui e (Bg) - N. 241 - 241 - - N. dAdda (Bg) (Bg) RALE iale di Villa dAdda dAdda PRES BITE a tutta la comunit. hiale di Villa Villa ONE ANI NAZI ESSI ale di ORDI PR comunit parrocch EA PRESBITERALE rocchi comunit parrocc ANDR ORDINAZIONE Chi lo desidera, t par DON ORDINAZI REA PREio ANI 2012 gg SSI comuni DON ANDONE PRES 2012 26 ma Periodico della amo, BI della - Periodico della Berg io TERALE magg abbonati compresi, iodico DONdANDR , 27 Adda EA maggio 2012 lla Bergamo, 26 PRESSIAN e - Per Vi I di dial gare - e di dial gare l gar io 2012 da, 27 magg Villa dAd di dia potr ritirarlo in chiesa Bergamo, Numero speciale ciale 26 maggio Numero special 2012 ro spe Villa dAd da, 27 magg Nume io 2012 da sabato 26 maggio
- 5. 5 Maggio/Giugno 2012 Lesperienza insegnaContinua il nostro viaggio attraverso le stagioni della vita. Questo mese ci affacciamo al mondodegli adolescenti e dei giovani per interrogarci su cosa una parrocchia pu e deve offrire ai propriragazzi per aiutarli a crescere. Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto il racconto di alcuneesperienze interessanti che i giovani della nostra comunit hanno vissuto questanno, perch bene prendere coscienza che per i ragazzi il fare assieme agli altri, assumendosi delle responsa-bilit e con lo sguardo rivolto a chi, pi adulto, ha gi percorso un tratto di strada, di vita e di fede,aiuta a diventare grandi. Daa Simi Si vola! in Aria. I colori del Sacro, Padova, 2012L et che va dalladolescenza alla giovinezza il mo- mento bellissimo in cui una persona si forma e sco-pre le sue qualit e i suoi talenti, per poi fare quelle scel- si possono produrre vere e proprie incomprensioni tra le due fazioni contrapposte: vecchi babbioni e irrive- renti scocciatori della quiete pubblica. Ma la comunitte che le permetteranno di accogliere e vivere la propria adulta ha il dovere di occuparsi dei suoi ragazzi e dei suoivocazione. giovani, impegnandosi a fare qualcosa di pi che limitarsi vero tuttavia che, dal punto di vista degli adulti, non a sopportare sino a che (finalmente!) diventeranno gran-unet facile da gestire e questo crea spesso difficolt di anche loro. E ogni dovere sempre una cosa seria.di comunicazione tra generazioni, per cui nelle comunit Non ci sono ricette facili e perfette per far nascere inte-
- 6. dial gare 6sa tra adulti e giovani, per una Le parole chiave attorno a cuiparrocchia che vuole interrogarsi Un ragazzo per crescere ha costruire un progetto educativoseriamente su come e perch ac- sono: libert, coscienza, fare, vo-cogliere e far crescere i ragazzi ha bisogno di essere guardato cazione.un punto di partenza deccezione: con simpatia e di essere Libert: la ricerca di libert laGes in persona. affidato a degli adulti che spinta istintiva di qualsiasi ragaz-Nei Vangeli non si parla espressa- zo che inizia a crescere e di que- lo tengano vicino, perch sto giusto tener conto.mente degli adolescenti che, alle-poca, erano una categoria di fatto impari a muoversi Coscienza: la formazione della co-sconosciuta, visto il rapido ingres- responsabilmente nella scienza indispensabile perchso che i ragazzi facevano nel mon- ogni giovane impari a usare bene vita. Le parole chiavedo adulto. Tra tutti gli amici di- della propria libert.scepoli, per, ce n uno che Egli attorno a cui costruire un Fare: agire, agire, agire. In primaama particolarmente: Giovanni, progetto educativo sono: persona. Da protagonisti. Perchche non a caso il pi giovane di la noia una cattiva consigliera. libert, coscienza,tutti. un adolescente. Ges non Fare insieme il metodo per vei-tiene l Giovanni sopportandolo, fare, vocazione. colare esperienze, idee, ideali: inperch il fratello di Giacomo e sostanza il Vangelo.se ne prendo uno mi tocca tirare Vocazione: lobiettivo. La sceltadietro anche laltro; Ges ama vocazionale di ciascuno, libera,Giovanni, gli vuole bene. Eppure sar stato anche lui un felice, personale, vera, piena di senso, il desiderio cheadolescente con tutte le contraddizioni che, da che mon- la comunit ha quando si spende per i suoi ragazzi.do e mondo, gli adolescenti si portano dentro. Allo stes- Il luogo privilegiato in cui la parrocchia porta avanti la pro-so tempo, pur tenendolo volentieri con s e conoscendo posta per questa fascia di et loratorio; lo fa attraversogi in anticipo che grande uomo diventer, non lo carica la presenza e lopera di maestri di vita e di fede, cio glidi pesi e responsabilit che, proprio per la giovane et, educatori, ma non solo: perch pi voci e pi gesti chenon pu portare. Il capo della Chiesa sar Pietro, con mostrano nellinsieme la bellezza del vivere da cristianitutto il suo fardello di difetti, ma ben pi ricco di espe- sono pi convincenti di qualsiasi catechesi, soprattutto arienza. Sempre nei Vangeli, Giovanni si trova spesso con questa et. Gli educatori e il don sono i primi riferimen-Pietro, come se lo seguisse, come se Ges avesse chiesto ti dei ragazzi, ma senza la presenza di persone pazienti,a Pietro di tenerlo vicino, assieme a Maria, cui lo affida al convinte della bont del Vangelo e disposte per questomomento di lasciarlo. a spendere il loro tempo e le loro energie a servizio degliBasta questo a tracciare una linea di condotta e di veri- altri e degli adolescenti/giovani stessi, le proposte e le pa-fica per una comunit cristiana: un ragazzo per crescere role degli educatori rimangono poco convincenti.ha bisogno, oltre che di essere amato, di essere guardatocon simpatia e di essere affidato a degli adulti che lo ten- Il compito di questi maestri di impegnarsi nella testi-gano vicino, perch impari a muoversi responsabilmente monianza personale e di trovare luoghi ed esperienze innella vita. cui i ragazzi siano liberi di vivere cose belle e giuste re- sponsabilit, dove ladulto presente non per controllare, ma per guidare, insegnare e far riflettere, e in cui i ra- gazzi possano a loro volta sperimenta- re, offrire, progettare ci che bello e buono secondo il modello evangelico. Perch non c nulla che insegni come lesperienza e, nella coscienza che in nessun luogo questo pu realizzarsi stando da soli, il percorso ado-giovani necessariamente un cammino di educazione alla comunit ed espe- rienza di legami significativi tra pari, verso i pi piccoli, verso i pi grandi. Luisa Dinale
- 7. 7 Maggio/Giugno 2012 Gli educatori degli adolescenti Come ai catechisti nel numero scorso, abbiamo chiesto agli educatori degli adolescenti di raccontarci i motivi, le gioie e le difficolt del loro servizio alla comunit ormai qualche anno che faccio leducatrice in oratorio. Tutto cominciato perch sono stata colpita e affascinata dal tempo, dallaffetto e dalla cura che i miei educatori, quando ero adolescente, mi hanno dedicato (e continuano ancora a fare!). Ho riconosciuto in quello che hanno fatto per me un grande dono e un aiuto prezioso per la mia crescita. La pos- sibilit di fare leducatrice un grande regalo che mi stato affidato da chi, pi grande di me, si fidato della mia capaci- t di affiancare chi, poco pi piccolo di me, vive lesperienza delloratorio ed per me motivo di crescita continua, poich mi fornisce occasioni di riflessione, di confronto, di amicizia e di crescita nella fede.Roberto e Alice Essere educatrice vuol dire continuare a crescere ogni gior-3a media no insieme ai ragazzi. Spesso penso di essere io a dare, ma quando mi fermo a pensare vedo tutto quello che il Signore offre a me attraverso di loro. Gli adolescenti hanno la capa- cit di metterti di fronte ai loro perch, che sono gli stessi che anche tu avevi alla loro et (e che magari un po ti sono rimasti), cos loccasione giusta per tornare a rifletterci in- sieme, senza mai perdere di vista il senso della discussione: la nostra vita da cristiani. Dopo la quinta superiore ho deciso di accettare la proposta di don Matteo di diventare educatrice perch volevo provare a fare quello che avevo visto fare ai miei educatori negli anni precedenti. Subito ho scoperto che si trattava di un impegno importante, che non si limitava allora di gruppo settimana- le, ma si estendeva a molte altre cose: coinvolgere i ragazzi, far loro capire limportanza di mettere impegno e costanza anche nelle cose allapparenza meno divertenti, e essere ioStefania e Simone stessa aperta e ben disposta nei confronti di attivit che que-1a Superiore sta esperienza mi propone. Nella grande famiglia delloratorio, leducatore una del- le figure di riferimento pi importanti per gli adolescenti. un impegno che richiede tempo, pazienza e passione nel se- guirli e aiutarli a crescere, cercando di trasmettere i giusti valori per la loro vita. Forte di questa consapevolezza, prima di cominciare questo servizio, mi sono chiesta: ne sar allal- tezza? In realt non ci ho pensato troppo, ho semplicemente capito che il mio desiderio era quello di dare una continuit, un senso ancora pi pieno, ai cinque anni di gruppo vissuti tra esperienze condivise e opportunit che mi hanno arric- chita, guidata dai miei fantastici educatori. Faccio questo servizio perch allinizio mi ha ispirato moltoVeronica e Gloria come un nuovo modo di confrontarmi con la gente e i ragaz-2a - 3a Superiore zi. Educare gli ado davvero molto complicato visto il peso
- 8. dial gare 8 delle materie da trattate e il provare a dare continuamente lesempio. Lessere educatrice in questi anni mi ha portata ad acquisi- re un senso di responsabilit in pi, a essere pi preparata, perch per ogni tematica affrontata, dallamicizia alla scuola, dallaffettivit alla famiglia, bisogna sempre essere pronti a rispondere a tutto, anche alle domande o alle affermazioni pi bizzarre, magari dando dei consigli utili! Non sempre facile trovare il tempo e le energie, soprattutto dopo una giornata di lavoro o perch alcune sere la voglia non al massimo, ma il compito delleducatore fatto anche di sa- crifici personali, nonostante la consapevolezza che a volteAndrea, Valentina e Ivan lattivit programmata non viene apprezzata da tutti o qual-4a - 5a Superiore cuno delude le aspettative di fronte a una proposta rispon- dendo: no non vengo, no non lo faccio. Questa per me ancora una delle fatiche pi grandi, cio quella di convincere i ragazzi a fidarsi per cogliere la bellezza delle occasioni che vengono loro offerte, e questo pensiero mi fa credere che comunque valga sempre la pena insistere! I momenti che at- tirano meno volentieri i ragazzi sono certamente quelli legati alla fede, quindi le confessioni, le messe, i ritiri difficile far capire loro che il vivere come cristiani un po il centro attorno a cui ruota la vita delloratorio e la vita del gruppo di cui fanno parte. Al gruppo si riflette insieme su temi che attraversano ogni giorno la vita degli adolescenti, creando occasione di con- fronto tra di loro e con noi, e si scopre ogni volta la voglia di stare insieme e divertirsi. bello quando dopo aver trascorsoEmanuele una giornata, una sera o unoretta la domenica pomeriggio,Responsabile del Gruppo Educatori si ritorna a casa e si sente che quel tempo non poteva essere speso meglio se non stando insieme! Limpegno personale necessario per affrontare questo incarico di provare a dire sempre s alle proposte che vengono fatte, e dirlo con entu-Educare vuol dire per prima cosa intraprendere un siasmo perch solo cos si riesce a coinvolgere i ragazzi e farlipercorso personale, fatto di un approfondimento della affezionare al gruppo stesso. Anche se non sempre facilefede, per conoscere meglio chi Ges e cosa ha volu- trovare nella nostra realt frenetica dello spazio da dedicareto dirci; vuol dire appassionarsi a questi insegnamenti agli altri che non sia solo un ritaglio di tempo, ma un pezzet-per comunicare poi agli adolescenti la stessa passio- to della propria vita. Donando gratuitamente il tempo perne. Certo le modalit sono molto diverse a seconda stare insieme ai ragazzi, siamo una testimonianza di comedelle et con cui ci si trova a lavorare, ma in tutti i Dio ci ama per primo in modo gratuito.casi sono soprattutto le esperienze che formano. Nonsolo lora in settimana, ma anche, e pi fortemente, Quando, alcuni anni fa, mi stato proposto di fare leducato-le sere insieme, le preparazioni di spettacoli, la rea- re sono stato felice, pur non senza qualche paura di accettarelizzazione di iniziative, le giornate condivise durante i la sfida, perch volevo rendere il servizio che i miei edu hannocampi. Ci si accorge che pian piano, si crea un legame, regalato a me accompagnando la mia crescita di adolescente.una relazione con i ragazzi. A volte un po amici, a vol- Ho dei ricordi bellissimi del gruppo e dei campi che abbia-te un po padri, ma pi spesso fratelli maggiori con mo fatto insieme e lidea di poterli rivivere dallaltra partecui confidarsi, sapendo di trovare un po di ascolto, era, ed tuttora, affascinante. In un incontro di formazionecomprensione, magari consigli e talvolta rimproveri. ci stato detto che educare vuol dire educare prima se stes-Quando meno te lo aspetti ogni adolescente matura; si; partendo da questo principio, cerco di formarmi semprela sua esuberanza diviene energia, la sua timidezza meglio per cercare di essere un esempio da seguire, so che ladiventa riflessione, gli interventi a sproposito si ridu- strada ancora lunga, ma ce la metter tutta. Sono felice dicono e la collaborazione si fa pi efficiente. Questo essere in oratorio e sono grato di questa opportunit, perchil frutto pi bello della non poca fatica che si fa per mi ha dato il coraggio di vivere esperienze che altrimenti nonessere educatore. avrei nemmeno preso in considerazione.
- 9. 9 Maggio/Giugno 2012 Figli di Gli adolescenti di prima superiore riettono sui social networkF igli di Facebook. proprio questo il titolo che abbiamo scelto per lincontro con i ragazzi di prima superioreavente come tema il pi famoso nonch discusso social chiesta damicizia che laltra persona accetter o meno con un semplice click e, in caso di risposta positiva, i due potranno avere reciprocamente libero accesso a tutto cinetwork dei nostri tempi! che li riguarda.In generale, per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di Parlarne nel contesto del gruppo si rivelato molto inte-un mezzo di comunicazione che permette alle persone, ressante, in quanto ogni ragazzo ha espresso la propriaattraverso un computer, di restare in contatto tra loro, opinione, positiva e negativa, con grande chiarezza e si-anche dallaltra parte del mondo, scambiarsi informazio- curezza, a dimostrazione del fatto che tutti sono perfet-ni, chattare, condividere foto, video, commenti, fare an- tamente a conoscenza dei pro e contro legati a questonunci, pubblicit insomma, tutto. fenomeno.Ogni iscritto ha una propria bacheca personale, con tanto Al termine dellincontro, dopo aver discusso insieme, ab-di foto per essere riconosciuto e una lista di amici con cui biamo chiesto ai ragazzi di scrivere una piccola considera-interagire. Per creare questultima basta inviare una ri- zione finale a riguardo. Eccole qui di seguito: Facebook (come simbolo del mondo Facebook un modo per moderno) in grado di essere uno conoscere gente nuova, Per me Facebook strumento positivo e i rischi derivano anche se a volte si pu un modo per controllare unicamente dallincapacit di venire a contatto con le notizie dei miei idoli, controllarsi, caratteristica di molte persone poco affidabili. anche perch lo uso persone. Difatti i rischi non nascono da principalmente per quello. Facebook stesso, ma da chi se li tira Un aspetto negativo che pu Facebook utile per creare dipendenza, togliendo addosso, incapace di dargli i giusti spazi contattare gli altri. cos tempo allo studio e o di scegliersi i giusti amici. allamicizia nella realt. Facebook pieno di un modo per farsi gli affari Io sono favorevole a Facebook e infatti gente che si fa moltissime degli altri e per farsi vedere, lo uso per tenermi in contatto con i miei paranoie! anche se, a parer mio, quelli che amici. Penso sia anche un modo per farsi lo usano per questo sbagliano. gli affari degli altri, ma pu rivelarsi Chi si fa abbindolare dalle pericoloso per via dei numerosi fake La mia considerazione persone pi grandi, sconosciute (coloro che falsificano la propria identit, personale su Facebook (che potrebbero magari rivelarsi per esempio i pedofili) che si aggirano che questo social network dei pedofili) dimostra di non sulla rete. mi aiuta a trascorrere il avere cervello, in quanto si pu tempo, trovare i miei benissimo evitare questo tipo di Facebook un modo utile per amici e comunicare con conoscenze non accettando rimanere in contatto con persone che loro, ma un aspetto lamicizia. non si vedono da molto tempo e negativo la facilit con Quindi io lo considero solo in oltretutto utile per comunicare cui ognuno pu farsi gli parte uno strumento negativo. senza spendere soldi. affari degli altri.Il semplice tenersi in contatto sembrerebbe proprio Lo sviluppo di questi nuovi strumenti di comunicazioneuno dei motivi principali per cui le persone si collegano (quindi non solo Facebook, ma anche altri affini a esso,cos assiduamente a questo social network e in effetti come Skype, Twitter, ecc.) ci ha inevitabilmente portaticos, ma molti altri sono stati i punti evidenziati dai ragaz- a preferire una comunicazione pi immediata e virtualezi nel corso dellincontro. rispetto a ci che prima erano lincontro vero e proprio, il
- 10. dial gare 10dialogo e il confronto. Questione di comodit?S, pu essere. Certamente Facebook permet- STAGIONE 2011-2012:te di organizzarsi e scambiarsi informazioniin tempi veloci (alcuni - e qui non sappiamo GRANDI SODDISFAZIONI!ancora se ritenerlo un aspetto pi positivo onegativo - hanno detto anche i compiti!), mail problema a cui si rischia di andare incontro la perdita di quel senso di amicizia reale ba- A fine stagione ci si ritrova sempre a fare i conti con dei numeri e per questanno i nostri sono pi chesato sulla condivisione, su uno sguardo cheesprime il piacere di stare insieme, su reazioni positivi. La stagione andata moltodi sorpresa, approvazione o meno, magari di bene sotto tutti i punti di vista e so-fronte a una notizia appena ricevuta dallami- prattutto sotto quello dei risultati,co e che invece un computer non pu rivelare senza contare che a breve potrebbe arrivare pure la classicanella sua pienezza stato bello poter quindi ciliegina sulla torta (non diciamolo troppo ad alta voce), maconstatare che tutti i ragazzi hanno ancora ben andiamo con ordinepresente il significato e il valore dellamicizia. Negli ultimi anni la squadra del basket era spesso fanalino diDando poi uno sguardo alla lista di amici che coda del suo girone.ognuno ha, si pu dire che in media nessuno Questanno siamo rimasti nella parte bassa della classifica,ne conti meno di 300, al che diventa sponta- ma in compagnia di altre compagini, poich grazie a 12 puntineo chiedersi: ma quanti di questi sono real- (record storico dato dalle 6 vittorie maturate) abbiamo lotta-mente amici? Ed proprio la domanda che ab- to fino alla fine con tutti e ci stiamo portando alla pari con glibiamo posto ai ragazzi, i quali istintivamente ci altri per esperienza e competitivit.hanno risposto: pochi, 10, 20, capita infatti che I migliori piazzamenti e la possibilit di andare ai play-offsi accettino contatti con persone sconosciute. sono ancora un po lontani, ma ogni anno si fanno dei passiIn conclusione possiamo affermare che Face- avanti e questo quello che conta.book pu essere davvero uno strumento po- Per quanto riguarda il calcetto abbiamo avuto una stagionesitivo: se usato con intelligenza, ti permette di trionfale poich gli Amici di Omar hanno vinto il loro girone econoscere maggiormente alcune caratteristi- il prossimo anno approderanno al girone D.che (gusti, passioni ecc.) di una persona che Una menzione particolare ai due capocannonieri Andrea Fal-normalmente ti limiteresti a salutare, pu es- vo e Alex Roncalli che, con 28 gol a testa, sono i migliori rea-sere daiuto a chi ha difficolt di socializzazione lizzatori della societ.perch comunicare attraverso uno schermo Invece, lOratorio San Carlo si classificato secondo nel suopi facile, si scopre la sensibilit delle persone girone, dietro solo ai coriacei avversari della Tinteggiatureche pubblicano i propri stati danimo, abbinati BLR, ma probabilmente saranno comunque promossi duffi-ad aforismi o citazioni poetiche. C per un cio.limite da imporsi, quello dettato dal buonsen- Il prossimo anno avremo quindi due squadre nel girone D: unso per evitare di essere schiavi di internet, onore, ma pure un bellimpegno.schiavi di una tecnologia che ruba il tempo, Per concludere, non possiamo non menzionare pure la palla-non solo ai rapporti sociali, ma anche allo stu- volo che per il quarto anno consecutivo ai play-off: speria-dio e alle passioni di ognuno di noi. mo sia lanno giusto per portare a Villa dAdda un trofeo cheLaugurio che come gruppo facciamo di usa- conta davvero.re bene Facebook senza rinunciare a vivere la Il girone stato concluso al secondo posto e nella prima par-nostra vita. tita dei play-off abbiamo conquistato la prima vittoria: incro- Stefania e Simone ciamo le dita. Infine, ricordiamo a tutti coloro che fossero interessati che a giugno (non appena saranno finiti i campionati) ci saranno le Diventa amico di elezioni per rinnovare direttivo e presidenza. Oratorio Villa dAdda Chiunque voglia maggiori informazioni pu rivolgersi al presi- dente Turani oppure al nostro sito Per ricevere informazioni http://asdoratoriosancarlovilladadda.blogspot.it sugli appuntamenti Vi aspettiamo numerosi per le ultimissime partite e vi augu- Per fare proposte riamo una buona estate. Per commentare gli articoli pubblicati su dialogare Davide Chiari
- 11. 11 Maggio/Giugno 2012 Al Cre: l con loro e per loro Gli adolescenti sono gi al lavoro per prepararsi a diventare Animatori e conquistare la mitica magliettaChe cos il CRE? amici, persone pi grandi che si comportano da fratelliIl CRE (Centro Ricreativo Estivo) una sorta di famiglia maggiori e si prendono cura di loro. Lanimatore deve farestiva pensata appositamente per tutti i bambini e ra- questo: far sentire a casa i bambini. Dunque non biso-gazzi delle elementari e delle medie. Durante le quattro gna pensare allanimatore come a un ragazzo incapace esettimane in cui si svolge, si effettuano diverse attivit annoiato che riempie le sue giornate estive con la primache spaziano dal gioco ai laboratori, dalla preghiera alle attivit che gli capita, ma come a un ragazzo pronto a sta-gite, momenti utili per vivere loratorio non come sempli- re con i bambini, a stare l per loro, a star l con loro e ace luogo di riunione ma come casa. , infatti, la condivi- prendersi delle responsabilit perch crede in quello chesione di tali esperienze da parte dei bambini e degli ani- fa! Anche lanimatore pu trovarsi in difficolt, a questomatori (ragazzi delle superiori che si prendono cura dei punto entra in gioco la collaborazione: al CRE ci sono lebambini) a essere il centro di questa esperienza di vita, squadre dei bambini, ma anche gli animatori formanoin modo da permettere a tutti i partecipanti di imparare una grande squadra. Quando uno si trova in difficolt, glia fare comunit. altri animatori sono l pronti a sostenerlo.Animatori si nasce? Io, animatore, cosa mi porto a casa?Ci che pensa inizialmente un qualunque ragazzo a cui si Ci che ogni animatore si porta a casa, dopo lentusia-propone di fare lanimatore : Sar in grado di essere un smante esperienza del CRE, la sua divisa. Quella divisabuon animatore?. Animatori non si nasce, si diventa! E che lha visto ridere, scherzare e giocare con i bambini,proprio per questo, ancora in periodo scolastico, vengo- ora entrata nel suo cuore e gli ha insegnato a vivereno organizzate alcune serate in cui si invitano gli aspiranti in modo diverso. Gli ha insegnato che il bello della vitaanimatori a mettersi in gioco senza alcun timore, requi- non tanto il divertimento fine a s, ma vivere dellesito necessario per svolgere al meglio tale compito. Ecco esperienze dense di significato, volte al servizio e allamo-quindi giochi, attivit e prime riunioni per aiutare anche re verso il prossimo, proprio come Ges ci ha insegnato!gli adolescenti pi timidi a mettersi nei panni dei pi pic- Penso che qualsiasi animatore che abbia fatto un CRE,coli, con lobiettivo di capire quali giochi o attivit pos- alla fine di quella esperienza sia tornato a casa grato neisono meglio divertire, stimolare ed educare i bambini. confronti dei bimbi che gli hanno insegnato la bellezzaTerminati questi incontri, comincia il lavoro pesante. Le dellamore verso il prossimo.quattro settimane di CRE? No. La preparazione del CRE, Ilaria e Gabrieleche la parte pi impegnativa e importante per quantoriguarda la buona riuscita dellintera esperienza. Giornidi intenso e duro lavoro tra la fine della scuola e liniziodelloratorio estivo, durante i quali si cerca di mettere inpratica le idee sorte ed elaborate insieme. Lanimatore quindi una figura che attraverso patimenti, sofferen-ze e tribolazioni (probabilmente non ci credono nem-meno i polli) viene forgiato in questo lungo percorso.Che cosa fa lanimatore al CRE?Lanimatore al CRE ha un ruolo importante: quello di fardivertire i bambini e giocare con loro. Apparentementesembra un compito banale, ma in realt si tratta di unagrande sfida! Infatti, egli deve portare avanti i compiti chegli vengono affidati fino a raggiungere lobiettivo prefis-sato. Non conta lesito, limportante dare il massimo!Lanimatore non solo un organizzatore di giochi, macolui che CREa il gioco vivendolo! Ogni singolo momen-to vissuto al CRE un dono che lanimatore fa proprio e La magliettache poi, il giorno dopo, pronto a offrire di nuovo ai pi Animatorepiccoli. I bambini non hanno bisogno di vigilanti, ma di del Cre 2012
- 12. dial gare 12 1 Il Seminario: crescere in una grande famiglia Diventare grandiMi stato chiesto di dare una mia testimonianza sullavita di Seminario. Alcuni ragazzi della nostra comunit stannoInnanzitutto credo che il Seminario sia una grande famiglia vivendo esperienze particolari di formazio-in cui ci sono regole da rispettare ed esperienze da vivere. ne e di ricerca vocazionale. Li ringraziamo diviso in queste comunit: Medie; Ginnasio (I e II per aver accettato il nostro invito a descri-superiore); Liceo (III, IV e V superiore); Teologia. vere questi percorsiAlla base di ogni comunit ci sono tre pilastri fondamentali:preghiera, momento importante per chi ricerca la propriavocazione; studio, utile ad accrescere la propria cultura; Il Gruppo Samuele evita comunitaria, infatti condividiamo sia momenti di gioiasia di fatica, oltre che gli spazi. 2 la ricerca vocazionalePasso ora a descrivere la nostra giornata tipo. Dopo la La vita la realizzazione di unlevata, recitiamo le preghiere del mattino per ringraziare sogno fatto in giovinezzail Signore del nuovo giorno e domandargli un sostegnonelle difficolt quotidiane. Come quasi per tutti i ragazzi Nel corso dellanno 2002 nasce su desiderio del Vesco-(purtroppo) inizia la scuola. In Seminario ci sono due vo Roberto Amadei il Gruppo Samuele come gruppotipologie di liceo: classico e psicopedagogico. Una volta di ricerca vocazionale. Quello del Vescovo il desi-giunta lassai sospirata fine delle lezioni, ci trasferiamo in derio di offrire ai giovani un percorso vocazionale cherefettorio per pranzare. Sempre allinsegna dello stare li prepari alla scelta di vita. Egli lo ritiene una rispostainsieme si svolge il momento della ricreazione, movimentata, alle ricche potenzialit presenti nel mondo giovani-nella quale siamo soliti divertirci giocando a calcio. le della nostra diocesi e un aiuto alla richiesta di unVerso la met del pomeriggio inizia il tempo personale accompagnamento di fede espressa dai pi sensibili.dello studio, che trascorriamo insieme ai compagni di Il Gruppo Samuele si prefigge di offrire ai giovani unclasse, con i quali possibile confrontarci riguardo ai itinerario di fede che predisponga la loro libert adcompiti. Questo tempo dura allincirca tre ore e mezza. accogliere, con la massima disponibilit, la grazia delSegue la celebrazione della Santa Messa, alla quale Signore che chiama; inoltre li aiuta nel discernimen-partecipiamo con gioia. Dopo cena segue un momento to della volont di Dio, invitandoli a uscire da ambitidi ricreazione, in cui si pu vedere il telegiornale per individualistici di ricerca per aprire il loro sguardo sulinformarsi dei fatti accaduti nel mondo. Prima del riposo progetto globale di Dio sul mondo. In questo senso sivi loccasione di studiare a coppie o a gruppi e la tratta di un gruppo propriamente vocazionale.preghiera della sera. Qui si conclude la nostra giornata. Liniziativa non ha lo scopo di creare un gruppo nuo-In Seminario si vivono anche altre esperienze vo, che duri nel tempo, in aggiunta ai molti gruppi giparticolari. Tanto per citarne alcune: lattivit caritativa, presenti nelle parrocchie o in diocesi, bens si propo-che consiste nellanimazione pomeridiana del mercoled ne come attivit sussidiaria della pastorale giovanilein una casa di riposo, in cui siamo chiamati a esprimere parrocchiale, perch offre un aiuto sia ai giovani sia aitutta la nostra vitalit; lOperazione San Paolo, durante la direttori spirituali che si rinnovano ogni anno.quale portiamo la testimonianza della vita in Seminario in Ai giovani offre una strumentazione e una metodolo-una parrocchia; unaltra attivit coinvolgente quella giache li aiuti a cogliere la volont di Dio. Ai sacerdotiestiva in cui viviamo esperienze di volontariato alternate offre la possibilit di migliorare la capacit di fare di-a vacanze o al mare o in montagna. Durante lanno poi rezione spirituale.facciamo numerose gite e pellegrinaggi. Per questo motivo litinerario non si sostituisce al la- Mattia voro di accompagnamento spirituale che i sacerdoti gi svolgono nelle parrocchie, ma lo integra e lo in- coraggia, offrendo strumenti, sussidi, testi, indicazio- ni metodologiche. I giovani non dovranno scegliere un nuovo direttore spirituale, ma continuare con lo stesso e qualificare le scelte di sequela del Signore, grazie a un percorso spirituale sistematico e aperto su decisioni concrete. Il Gruppo Samuele rivolto ai giovani e alle ragazze, compresi fra i 19 e i 27 anni, che hanno scoperto una positiva disponibilit a cercare il loro modo di servire il Signore, senza essere per ancora arrivati a una ri-
- 13. 13 Maggio/Giugno 2012 Il Centro missionario diocesano: 3 imparare la solidariet Tante volte rimaniamo fermi a guardare immagini o video di paesi lontani, aridi, poveri. Ma come possiamo anche solo concepire cosa voglia dire vivere, viaggiare o abitare, anche se per poco, in una realt simile? Alcuni religiosi o laici bergamaschi hanno abbandonato la loro comoda vita per vivere in questo mondo diverso, e tanti giustificano la loro scelta dicendo di trovare l una cultura umanamente molto ricca. Dopo un corso di preparazione di alcuni mesi, dalla diocesi di Bergamo partiranno una cinquantina di giovani,sposta precisa. In particolare pu essere proposto ai in piccoli gruppi, tra i 18 e i 35 anni (con ogni eccezione)giovani che hanno partecipato agli esercizi spirituali per accostarsi per circa 20 giorni a una realtper diciottenni e per diciannovenni, a quanti hanno missionaria, nelle pi svariate regioni del mondo.partecipato alle giornate mondiali della giovent, a In Africa, Sudamerica, in Bangladesh, per qualche settimanacoloro che hanno vissuto i campi scuola di Rota Ima- sar necessario mettere da parte le nostre sicurezze,gna e di Mezzoldo, a coloro che partecipano alla scuo- materiali e non, i nostri pregiudizi, per vivere in comunitla di preghiera e alla scuola della Parola, a quanti sono come estranei, aiutare i missionari nelle loro attivit eimpegnati in oratorio o in attivit di volontariato. soprattutto cercare dialogo con la popolazione,Nel Gruppo Samuele ci si trova a contatto con giovani in definitiva, per provare a comprenderci.pressoch coetanei e si ha modo di parlare, confron- Coloro che sono tornati da esperienze simili hanno spessotarsi e dibattere su argomenti importanti, siano essi raccontato di essersi sentiti cambiare, ritrovare alcunerelativi alle cose di tutti i giorni che pi legati alla sfera priorit e valori che sono stati dimenticati da noi.religiosa. Si stabilisce una relazione forte di dialogo, E hanno parlato di arricchimento, di accoglienza dello stranierocapace di fare emergere domande, suscitare curio- offerta dalla comunit, probabilmente uno disit e orientare verso una presa di consapevolezza quei valori che abbiamo perso.personale delle questioni trattate. Gli incontri, chehanno cadenza mensile, non devono essere interpre- Questestate andr in Rwanda con mio padre, in un centrotati come una lezione di scuola dove vengono som- di malati psichici: unesperienza un po forte, probabilmente.ministrate nozioni da studiare a memoria. Piuttosto Questo corso di preparazione, daltronde, ha insegnato cosail Gruppo Samuele fornisce strumenti pi precisi ed significhi la disponibilit, lapertura mentale e, non ultimo,efficienti per misurarsi oggi in una realt dove la ri- ci ha mostrato una pura religiosit.cerca della propria vocazione davvero importante. Consiglio a tutti i giovani di partecipare al corso, che parte aGiovanni Paolo II diceva che La vita la realizzazione settembre, non necessariamente in vista di una partenzadi un sogno fatto in giovinezza: il Gruppo Samuele (non tutti sono partiti, nel nostro gruppo), ma anche solopu essere collocato tra le esperienze da scegliere perch offre la possibilit di riflettere e discutere di temiper la propria ricerca vocazionale o semplicemente particolari e di ascoltare testimonianze davvero uniche.come esperienza formativa. Per ulteriori informazioni: www.cmdbergamo.org Gabriele Sophie I giovani al corso del Centro missionario diocesano
- 14. dial gare 14 4 Rose Blu dellOratorio Esperienza di amicizia A scuola di scuolaSi avvicina ormai il decimo compleanno del gruppoRosa Blu e inevitabilmente si sfoglia lalbum ideale Lo stage come laboratorio perdei ricordi, delle esperienze vissute insieme e dei imparare un mestierecompagni di viaggio che hanno dato il lorocontributo nel corso degli anni.Le attivit che ci impegnano sono varie: dallepizzate alla gita al parco delle Cornelle, dalla sfilata L o stage e il tirocinio alla scuola dellinfanzia rap- presentano esperienze formative rilevanti nel percorso scolastico degli studenti.di Carnevale alla visita al laboratorio di unapasticceria, alla serata trascorsa in mezzo ai fiori Mentre nel mondo universitario la realt del tirociniodella cooperativa Chopin. ben conosciuta e ha profonde radici storiche, soloQuello che le accomuna tutte e le rende speciali e negli ultimi quindici anni la parola stage ha comin-divertenti, anche nella loro semplicit, ciato a fare il suo ingresso nelle scuole pubbliche dilaffiatamento del gruppo, la capacit da parte di secondo grado, ma di fatto unicamente con la Leg-tutti di mettersi sempre in gioco e la spontaneit ge Moratti (2003) che, grazie alla possibilit di daredei rapporti che si vengono a creare. vita a unalternanza tra scuola e lavoro, se ne resaLa mancanza questanno di un progetto a lungo possibile la diffusione anche nelle scuole di indirizzotermine, come i laboratori di dance ability e di umanistico.teatro degli anni passati, ci ha permesso di Nello stage il luogo di lavoro considerato un labo-impostare le attivit in modo pi flessibile e libero, ratorio di apprendimento; si tratta, infatti, di un pe-come se fossero degli riodo allinterno di una specifica realt lavorativa,incontri di un gruppo di amici, con spazio per allinterno della quale lo studente messo nelle con-ridere, scherzare e chiacchierare. dizioni di acquisire esperienza sul campo e integrare stata una scelta vincente perch ha sicuramente le nozioni apprese nelliter scolastico. La finalit chepermesso a tutti di conoscerci meglio, di capirci di si persegue attraverso lattuazione di questi percorsipi, di instaurare, incontro dopo incontro, un , quindi, quella di dare unione a teoria e prassi, age-rapporto di fiducia e di amicizia sempre pi stretti. volando e rendendo pi consapevoli le scelte profes-Anno dopo anno, la Rosa Blu si sempre arricchita sionali o di proseguimento degli studi dei tirocinantidi nuovi membri, in un continuo passaggio di coinvolti.testimone che sicuramente contribuisce a dare Consapevole della preziosit di questa esperienzacolore al gruppo e a renderlo sempre pi formativa, la scuola dellinfanzia di Villa dAdda daeterogeneo. molti anni ha allacciato rapporti di collaborazioneCerto, le difficolt e i problemi ci sono, soprattutto con i principali istituti di indirizzo pedagogico dellanel far s che le attivit e le esperienze possano provincia (Istituto Magistrale Secco Suardo, Caniana,coinvolgere tutti, dai pi grandi ai pi piccoli, e nel Betty Ambiveri), nonch con alcune delle principalidare una maggior continuit e regolarit agli universit del territorio (Universit degli Studi di Ber-incontri; ma tutto questo viene sicuramente gamo, Bicocca, Cattolica del Sacro Cuore).superato dalla voglia di dare un contributo Negli ultimi dieci anni, la nostra scuola ha accolto unsignificativo da parte degli animatori e numero importante di studenti di Villa dAdda e nondallentusiasmo con cui i ragazzi accolgono solo, attuando convenzioni e percorsi formativi attisempre le nostre proposte. a dare informazioni e incentivi agli studenti per pro-Che cosa significa quindi far parte della Rosa Blu? vare a mettersi in gioco nel mondo delleducazioneSignifica vivere unesperienza di scambio e di infantile.contatto con una realt diversa in un continuo Sotto la guida della coordinatrice-tutor e delle inse-tendersi la mano, in modo spontaneo e semplice, gnanti, le ragazze si immergono a pieno ritmo nellaper cui leterogeneit e la diversit non sono un quotidianit di una scuola dellinfanzia, vivendone leostacolo, ma proprio il punto di partenza per un giornate con tutti i loro risvolti e rendendosi parteci-arricchimento reciproco che rende laltro partecipe pi attivamente nella normale attivit didattica, ludicadi ci che si . Perch avete mai visto una rosa e ricreativa per un periodo che non mai inferioreblu? Ci sono rose bianche e rose rosa, e rose gialle alle quattro settimane.e uninfinit di rose rosse. Ma blu? Sarebbe rara, Lesperienza diretta e il contatto costante nella vita dibella, diversa. sezione cos come nei momenti comunitari permet- tono loro di osservare, analizzare e conoscere da vici- Martina no il comportamento, il modo di esprimersi e di rela-
- 15. 15 Maggio/Giugno 2012 ma finalizzato e pensato. stata la pi bella esperienza scolastica vissuta in questi anni, un aiuto a continuare questo percorso di studi an- che quando vorresti mollare. stato motivante ed entu- siasmante e mi sono sentita protagonista, mi sono senti- ta accolta e sostenuta: dello stage mi porto a casa i sorrisi e i pianti dei bambini, la bel- lezza dello stare insieme e la possibilit di confrontarmi apertamente con voi su ci che meglio fare o dire nelle varie situazioni. Tutto ci mi ha permesso di capire qual- cosa di pi di questo mondo speciale che linfanzia. Mara Fuocozionarsi dei bambini alla luce degli approfondimentiteorici effettuati a scuola; gli studenti stagisti prova-no, inoltre, a sperimentarsi attraverso linterazione elanalisi, aiutando, ponendo domande, proponendogiochi e attivit e, laddove possibile, intervenendo asupportare il lavoro dellinsegnante. Il tutto dentrouna continu