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N. 2 - Marzo 2009

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BOLLETTINO DEI PROGRAMMI COMUNITARI GESTITI DIRETTAMENTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA

n. 2– MARZO 2009 BANDI 1. Azione preparatoria MEDIA International

(Scadenza 2 giugno 2009) p. 4

2. Programma Marco Polo II - Trasporti

(Scadenza 8 maggio 2009) p. 8

3. Programma Erasmus Mundus – Azione 1 Programmi comuni

(Scadenza 30 aprile 2009) p. 12 4. Programma congiunto Domotica per categorie deboli

(Ambient Assisted Living - AAL) (Scadenza 5 maggio 2009) p. 17

5. Rete transeuropea di energia (TEN-E) - Invito 2009

(Scadenza 24 aprile 2009) p. 20

6. Programma comunitario in materia di sanità pubblica

(Scadenza 20 maggio 2009) p. 23

7. Impresa comune Artemis - Invito 2009 (Scadenza 15 aprile 2009) p. 29

8. Strumento finanziario per la protezione civile - Invito 2009 Progetti di cooperazione in materia di preparazione e prevenzione (Scadenza 18 maggio 2009) p. 34

LAVORI IN CORSO Progetto UNITE Undertaking intercultural exchange: joint and innovative actions for participatory integration Programma INTI Integrazione di persone provenienti da paesi terzi p. 38

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Assessorato al Bilancio e allo Sviluppo Economico Assessore Ezio Castiglione Dipartimento XV – Politiche di controllo del “Gruppo Comune di Roma” e coordinamento delle iniziative per lo sviluppo economico della città Direttore Ivana Paniccia V U.O. Politiche Economiche e di Sviluppo A cura di: Silvia Petrosino

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1. Azione preparatoria Media International

Invito a presentare proposte 2009 – Azione preparatoria MEDIA International. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 31 del 7/2/2009

Bando 2009/C 31/10

Riferimento di pubblicazione 2009/C 31/10

Scadenza per la presentazione delle proposte:

2 giugno 2009

OBIETTIVI

L’azione preparatoria MEDIA International è stata istituita il 13 dicembre 2007 con decisione del Parlamento europeo. L’azione intende rafforzare la cooperazione tra le industrie audiovisive degli Stati membri e quelle dei Paesi terzi. L’azione ha come obiettivo quello di incoraggiare un flusso bilaterale di opere cinematografiche ed è in linea con la Convenzione UNESCO per la tutela e la promozione della diversità delle espressioni culturali del 2005, con il programma comunitario MEDIA, con le azioni di cooperazione culturale nell’ambito degli accordi di libero mercato e con gli altri accordi di integrazione economica esistenti, o in fase di negoziazione. L’azione mira a coprire le aree geografiche di paesi terzi non direttamente coperte dal programma MEDIA o da altri programmi in tema di cooperazione audiovisiva (per dettagli cfr. il programma di lavoro 2009). Obiettivi dell’azione:

1) Rafforzare lo scambio di informazioni e il livello di conoscenza professionale dei mercati audiovisivi stranieri.

2) Migliorare la competitività e la distribuzione delle opere cinematografiche dei paesi terzi nei mercati europei e reciprocamente delle opere europee nei paesi terzi.

3) Migliorare la proiezione e la circolazione di opere audiovisive di paesi terzi nei mercati europei e viceversa.

Per raggiungere i suddetti obiettivi l’invito sostiene diversi tipi di azione:

o Azioni di formazione volte principalmente ad offrire una maggiore comprensione di come

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funzionano i mercati audiovisivi a livello internazionale. o Azioni di promozione che attraverso interventi controcorrente o a livello di segmenti di

produzione facilitino l’accesso ai mercati internazionali per le opere cinematografiche/audiovisive.

o Azioni di distribuzione per migliorare la portata e l’ampiezza della promozione (campagne pubblicitarie, strumenti di marketing) di premiére esclusive di opere cinematografiche provenienti dai paesi terzi nei cinema dell’UE e viceversa.

o Iniziative per migliorare la programmazione e le condizioni di proiezione di prime realizzazioni esclusive di film provenienti dai paesi terzi nei cinema dell’UE e viceversa.

o Azioni, specialmente riguardo ai film e all’alfabetizzazione audiovisiva, per accrescere e consolidare la domanda, soprattutto da parte dei giovani, di contenuti audiovisivi/cinematografici culturalmente diversi.

L’invito prevede finanziamenti per 5 lotti: Obiettivo n. 1 – lotto 1: Formazione per professionisti dell’audiovisivo.

Progetti di formazione rivolti a studenti e professionisti dell’industria audiovisiva. Costruire attraverso corsi di formazione o misure congiunte una maggiore comprensione delle condizioni operative, del quadro giuridico e dei sistemi di finanziamento dei mercati audiovisivi in tutti i paesi partecipanti al progetto. Obiettivo n. 2 – lotto 2: Promozione di opere cinematografiche/audiovisive (fiction, documentari, film d’animazione mai proiettati nei cinema della durata di più di 60 minuti).

Sostegno per azioni di promozione che attraverso azioni controcorrente, o a livello delle fasi di produzione, agevolino l’accesso ai mercati internazionali (ad esempio stipula di accordi tra distributori, esportatori, coproduzioni, lanci promozionali, ecc…) per migliorare le condizioni per la successiva distribuzione. Obiettivo n. 2 – lotto 3 Distribuzione di opere cinematografiche.

I progetti devono agevolare la distribuzione delle opere cinematografiche dei paesi terzi nell’UE e viceversa. Devono inoltre portare ad una cooperazione durevole tra professionisti europei e non europei (ad esempio distributori e/o agenti di vendita e/o produttori, ecc…) per assicurare e migliorare le condizioni per le prime proiezioni esclusive dei rispettivi film nei territori interessati. Obiettivo n. 3 – lotto 4: Proiezione di opere cinematografiche nei cinema.

Incoraggiare gli operatori di cinema dell’UE e dei paesi terzi ad aumentare reciprocamente la durata e il numero delle proiezioni di prime realizzazioni esclusive. Incoraggiare lo sviluppo e il consolidamento di reti internazionali di cinema. Obiettivo n. 3 – lotto 5: Pubblico.

I progetti del lotto 5 devono aumentare il pubblico potenziale per le opere cinematografiche/audiovisive straniere. In particolare mediante azioni volte ad educare e sensibilizzare il pubblico europeo – in particolare i giovani – sulle opere dei paesi terzi e viceversa educare e sensibilizzare il pubblico non europeo, in particolare quello più giovane, sulla produzione audiovisiva e cinematografica europea. Accrescere l’integrazione e il buon uso delle nuove tecnologie in iniziative educative sul cinema e l’audiovisivo.

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Per i dettagli sulle condizioni e le caratteristiche delle azioni per i cinque lotti cfr. il programma di lavoro 2009 per l’attuazione dell’azione preparatoria Media international.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA E AREA GEOGRAFICA

Possono partecipare i soggetti giuridici dei 27 Stati membri dell'UE e dei paesi terzi. I requisiti del partenariato e le aree geografiche eleggibili variano in base alla sezione per i dettagli cfr. il programma di lavoro 2009, in linea generale: Obiettivo n. 1 – lotto 1: Formazione per professionisti dell’audiovisivo: La proposta deve essere presentata da un gruppo di soggetti, il coordinatore del gruppo deve avere sede in uno degli Stati membri dell’UE e il gruppo deve includere almeno un’organizzazione/società collegata al settore dell’audiovisivo registrata in un paese terzo (ovvero un paese altro rispetto ai 27 Stati membri, ai Paesi SEE, alla Svizzera ed alla Croazia).

Obiettivo n. 2 – lotto 2: Promozione di opere cinematografiche/audiovisive e lotto 3 Distribuzione di opere cinematografiche: La proposta deve essere presentata da un gruppo di soggetti, il coordinatore del gruppo deve avere sede in uno degli Stati membri dell’UE e il gruppo deve includere almeno un’organizzazione/società collegata al settore dell’audiovisivo registrata in un paese terzo (ovvero un paese altro rispetto ai 27 Stati membri, ai Paesi SEE, alla Svizzera ed alla Croazia). Obiettivo n. 3 – lotto 4: Proiezione di opere cinematografiche nei cinema: Il progetto deve comprendere almeno tre cinema degli Stati membri UE e cinema dei paesi non UE preferibilmente situati in almeno tre delle seguenti aree geografiche: Nord America; America latina; MEDA; Asia meridionale e sud-orientale; Asia nord-orientale; Europa fuori dell’Unione europea (ad eccezione di Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera); resto del mondo. Per i dettagli sulle aree geografiche e sulle caratteristiche dei cinema cfr. il programma di lavoro 2009 per l’attuazione dell’azione preparatoria Media international.

Obiettivo n. 3 – lotto 5: Pubblico: La proposta deve essere presentata da un gruppo di soggetti, il coordinatore del gruppo deve avere sede in uno degli Stati membri dell’UE e il gruppo deve includere almeno un’organizzazione/società collegata al settore dell’audiovisivo registrata in un paese terzo (ovvero un paese altro rispetto ai 27 Stati membri, ai Paesi SEE, alla Svizzera ed alla Croazia).

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

4.960.000 €.

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FINANZIAMENTO

Obiettivo n. 1 – lotto 1: Formazione per professionisti dell’audiovisivo: La quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 50% dei costi eleggibili se il coordinatore del progetto ha sede legale in Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito. Se la sede legale del coordinatore si trova in uno degli altri 22 Stati membri il cofinanziamento comunitario può arrivare al 75% dei costi eleggibili. Se il progetto avrà luogo parzialmente o totalmente in uno dei paesi terzi che partecipano il cofinanziamento può arrivare all’80% dei costi ammissibili. Obiettivo n. 2 – lotto 2: Promozione di opere cinematografiche/audiovisive e lotto 3 Distribuzione di opere cinematografiche: La quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 50% dei costi eleggibili se il coordinatore del progetto ha sede legale in Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito. Se la sede legale del coordinatore si trova in uno degli altri 22 Stati membri il cofinanziamento comunitario può arrivare al 75% dei costi ammissibili. Obiettivo n. 3 – lotto 4: Proiezione di opere cinematografiche nei cinema: La quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 50% dei costi eleggibili se il coordinatore del progetto ha sede legale in Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito. Se la sede legale del coordinatore si trova in uno degli altri 22 Stati membri il cofinanziamento comunitario può arrivare al 75% dei costi ammissibili. Obiettivo n. 3 – lotto 5: Pubblico: La quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 50% dei costi eleggibili se il coordinatore del progetto ha sede legale in Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito. Se la sede legale del coordinatore si trova in uno degli altri 22 Stati membri il cofinanziamento comunitario può arrivare al 75% dei costi ammissibili.

Per informazioni consultare i siti:

http://ec.europa.eu/information_society/media/index_en.htm

http://ec.europa.eu/information_society/media/overview/international/funding/2009/index_en.htm

Per scaricare il programma di lavoro 2009:

http://ec.europa.eu/information_society/media/docs/international/wp_2009/wp_media_international_en.pdf

Oppure contattare:

Commissione europea – Direzione generale Società dell’informazione Programma MEDIA

Contatto: Aviva SILVER Capo unità A2

Tel: 0032 22995813 Segreteria MEDIA International

Fax: 0032 22992290 Tel: 0032 22990230

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2. Programma Marco Polo II

Invito a presentare proposte per azioni di trasferimento tra modi, azione autostrade del mare, azione di riduzione del traffico, azioni catalizzatrici e azioni comuni di apprendimento nell’ambito del secondo programma Marco Polo. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 33 del 10/2/2009

Bando 2009/C 33/05

Riferimento di pubblicazione MARCO POLO CALL 2009

Scadenza per la presentazione delle proposte:

8 maggio 2009

OBIETTIVI

Utilizzare diverse modalità per il trasporto merci, perseguendo una strategia di sviluppo sostenibile è uno degli assunti del Consiglio europeo di Goteborg del 2001. Nella revisione del Libro Bianco sulla politica europea dei trasporti (Comunicazione della Commissione al Consiglio e al parlamento europeo n. 314 del 22/06/2006), la Commissione raccomanda il trasferimento del trasporto merci dal trasporto su gomma verso modalità più sostenibili, soprattutto sulla lunga distanza, nelle aree urbane e nei corridoi congestionati. L’Unione europea intende continuare a sostenere le azioni intraprese con il programma Marco Polo (2003-2006) ed estendere il suo sostegno agli operatori economici, attraverso il programma Marco Polo II. Fine del programma è lo spostamento o l’eliminazione del traffico su gomma (parte rilevante dell’aumento annuale complessivo previsto del trasporto merci su strada, misurato in tonnellate/chilometri) mediante cabotaggio, ferrovie e vie navigabili interne, o mediante la combinazione di modi di trasporto in cui il tratto di trasporto su gomma/strada sia il più breve possibile. Marco Polo II intende sostenere azioni per ridurre la congestione, per migliorare, in termini ambientali, l’operatività dei sistemi di trasporto e per accrescere l’intermodalità dei trasporti, per contribuire ad un più efficiente e sostenibile sistema di trasporto in grado di apportare un valore aggiunto all’UE, senza impatti negativi sull’economia e sulla coesione sociale e territoriale. L’invito è lanciato dalla Commissione europea con l’Agenzia esecutiva per la competitività e

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l’innovazione – EACI che è incaricata della gestione del programma. Il programma sosterrà cinque tipi di azioni (per ogni azione sono indicate le rispettive priorità politiche, per i dettagli cfr. la versione integrale dell’invito):

1. Azioni di trasferimento tra modi: Focus sullo spostamento, economicamente vantaggioso e a condizioni di mercato, dal trasporto su gomma a quello via acqua, treno e vie interne navigabili. Le azioni devono proporre l’avvio di nuovi servizi o il rafforzamento significativo di servizi già esistenti. I servizi proposti non dovranno essere necessariamente innovativi, ma dovranno “togliere le merci dalla strada”. I progetti dovrebbero inoltre mirare alla riduzione della congestione nei colli di bottiglia presenti soprattutto in alcune regioni come Alpi, Pirenei e Mar Baltico; migliorare la performance ambientale del sistema di trasporto merci nella Comunità europea. l’azione prevede inoltre il sostegno per azioni nel settore del trasporto merci e della logistica, tenendo in considerazione le necessità delle PMI e la combinazione di diversi tipi di trasporto per ridurre al minimo i percorsi su gomma.

2. Azioni catalizzatrici: Intendono cambiare le modalità di trasporto merci non su strada

dell’UE. In questo tipo di azioni, le barriere strutturali del mercato nel trasporto merci europeo sono superate attraverso un concetto altamente innovativo, in grado di generare un reale passo in avanti. Ciò può essere realizzato in tre fasi: innanzitutto devono essere chiaramente definite le barriere, poi deve essere presentata una proposta altamente innovativa ed infine deve essere proposto un servizio di trasferimento modale, con potenzialità di crescita, per il trasporto merci. La diffusione dei risultati deve essere garantita per l’intera durata del cofinanziamento comunitario. Le azioni catalizzatrici devono riguardare in particolare i servizi di trasporto marittimi; i servizi ferroviari interoperabili; le vie d’acqua interne integrate con la navigazione marittima e il trasporto ferroviario; servizi di trasporto che prevedono la combinazione di diversi modi di trasporto.

3. Azioni per autostrade del mare: Realizzare servizi door-to-door in grado di trasferire il

trasporto merci, sulla lunga distanza, dalla strada verso combinazioni di brevi tratti di navigazione o altre modalità di trasporto. Azioni di questo tipo sono innovative, a livello europeo, in termini di logistica, attrezzature, prodotti e servizi, comportano servizi di trasporto frequenti e di alta qualità, muovono frequentemente un significativo volume di merci e includono, preferibilmente, l’uso di modalità di trasporto più compatibili con l’ambiente, quali ferrovie e vie navigabili interne e servizi integrati door-to-door. La diffusione dei risultati deve essere garantita per l’intera durata del cofinanziamento comunitario.

4. Azioni per l’eliminazione del traffico che integrano il trasporto nella logistica: Ridurre la

domanda di trasporto merci su strada/gomma con un impatto diretto sulle emissioni. Azioni di questo tipo saranno innovative e non produrranno effetti negativi sui risultati e sulla forza lavoro. La diffusione dei risultati deve essere garantita per l’intera durata del cofinanziamento comunitario.

5. Azioni comuni di apprendimento: Accrescono la conoscenza nel settore logistico del

trasporto merci e favoriscono metodi avanzati e procedure di cooperazione nel mercato delle merci. Con questa azione si intende migliorare la cooperazione ed incoraggiare la condivisione di competenze: fare formazione su come affrontare efficientemente e in maniera sostenibile la crescente complessità dei trasporti e le soluzioni logistiche. La

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diffusione dei risultati deve essere garantita per l’intera durata del cofinanziamento comunitario. Secondo l’invito il focus dovrà essere su: adattamento di procedure e metodi nei sistemi di trasporto per affrontare le necessità della logistica; miglioramento di procedure e metodi nei porti; cooperazione tra ferrovie e strade d’acqua interne e/o cabotaggio e/o strada; integrazione del trasporto su vie d’acqua interne con la catena logistica (door-to-door); nuova cooperazione e modelli gestionali nelle ferrovie; miglioramento delle tariffe, delle procedure nei terminal; centri di formazione europei; riduzione dei danni causati dal trasporto e prevenzione dei furti e dei sabotaggi; aumento della domanda del trasporto non-stradale; sensibilizzare sul trasporto merci intermodale; azioni per accrescere l’integrazione dei nuovi Stati membri nella catena logistica.

AREA GEOGRAFICA

Stati membri dell’Unione europea e Croazia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Per il coinvolgimento di paesi vicini (che hanno una frontiera in comune con l’UE) cfr. il programma di lavoro 2009.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

Almeno due imprese (possibilmente di proprietà pubblica) impegnate in attività commerciali, in possesso di personalità giuridica, istituite in due differenti Stati membri, oppure in uno Stato membro e in un paese terzo vicino (Croazia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

DURATA

La durata dei progetti varierà in base alle azioni:

o Azioni di trasferimento tra modi: durata massima 36 mesi; o Azioni catalizzatrici: durata massima 60 mesi; o Azioni per le autostrade del mare: durata massima 60 mesi; o Azioni per la riduzione del traffico: durata massima 60 mesi; o Azioni comuni di apprendimento: durata massima 24 mesi.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

62.000.000 €, la Commissione prevede di finanziare circa 35 progetti.

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FINANZIAMENTO

Il cofinanziamento comunitario varia in base al tipo di azione, a titolo indicativo: o Azioni di trasferimento fra modi: la quota di cofinanziamento comunitario non supererà il

35% delle spese eleggibili. La sovvenzione minima prevista è di 500.000 €. o Azioni catalizzatrici: la quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 35% dei costi

eleggibili, incluse le spese per le misure preparatorie e le infrastrutture ausiliari. La sovvenzione minima prevista è di 2.000.000 €.

o Azioni per le autostrade del mare: la quota di cofinanziamento comunitario non supererà il

35% delle spese eleggibili, incluse le spese per le infrastrutture ausiliari e le misure preparatorie. La sovvenzione minima prevista per azione è pari a 2.500.000 €.

o Azioni per la riduzione del traffico: la quota di cofinanziamento comunitario non supererà il

35% delle spese eleggibili. La sovvenzione minima prevista è pari a 1.000.000 €. o Azioni comuni di apprendimento: la quota di cofinanziamento comunitario non supererà il

50% dei costi eleggibili. La sovvenzione minima prevista è di 250.000 €.

Per informazioni consultare il sito:

http://ec.europa.eu/transport/marcopolo/calls/2009_en.htm

Per scaricare la versione integrale dell’invito 2009:

http://ec.europa.eu/transport/marcopolo/calls/docs/2009/full_text_call2009.pdf

Oppure contattare:

EACI - Marco Polo Help Desk Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione

Unità Marco Polo Square Orban, 10 6/52

B-1049 Bruxelles Tel: 0032 22950924 Fax: 0032 22979506

Email: [email protected]

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3. Programma Erasmus Mundus – Istruzione superiore

INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EAC/04/09. ERASMUS MUNDUS 2009-2013. Azione 1 — Programmi comuni. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 33 del 10/2/2009

Bando 2009/C 33/06

Riferimento di pubblicazione EAC/04/09

Scadenza per la presentazione delle proposte:

30 aprile 2009

OBIETTIVI

Erasmus Mundus (2009-2013) è un programma di mobilità e cooperazione nel settore dell’istruzione superiore volto a:

o Migliorare la qualità dell’istruzione superiore europea; o Promuovere l’Unione europea a livello mondiale come centro di eccellenza nel campo

dell’apprendimento;

o Promuovere la comprensione culturale attraverso la cooperazione con paesi terzi e favorire lo sviluppo di paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore.

Erasmus Mundus è una risposta alle sfide poste oggigiorno dal fenomeno della globalizzazione all’istruzione superiore europea e, in particolare, alla necessità di adeguare i sistemi di istruzione alle esigenze della società della conoscenza, migliorando la visibilità e l’attrattiva dell’istruzione superiore europea in tutto il mondo e stimolando il processo di convergenza delle strutture dei cicli di studio in Europa, temi centrali per i processi nazionali di riforma attualmente in corso negli Stati membri nell’ambito dell’istruzione superiore. Il programma rappresenta un importante veicolo per promuovere il dialogo interculturale tra l’Unione europea e il resto del mondo. Il programma prosegue e amplia le attività già intraprese durante la sua prima fase (2004-2008) e include la cosiddetta Finestra di cooperazione esterna Erasmus Mundus, lanciata nel 2006 a integrazione del programma originario. La decisione che istituisce la seconda fase del programma Erasmus Mundus è stata adottata dal

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Parlamento europeo e dal Consiglio il 16 dicembre 2008 (Decisione 1298/2008/CE). La Finestra di cooperazione esterna Erasmus Mundus aveva lo scopo di contribuire all'arricchimento reciproco e migliorare la comprensione tra l'Unione europea e i paesi terzi. Essa era concepita per promuovere la cooperazione istituzionale nel campo dell'istruzione superiore tra l'Unione europea e i paesi terzi attraverso un programma di mobilità di studenti e professori a fini di studio, insegnamento, formazione e ricerca. L’Unione europea riconosce l’importanza dell’istruzione superiore per lo sviluppo economico e sociale. L’istruzione superiore gioca un ruolo importante per la formazione di risorse umane di alta qualità, attraverso la diffusione del progresso scientifico e della conoscenza presso le future generazioni di cittadini, di professionisti di alto livello e di leader che potranno contribuire ad una migliore governance. La velocità crescente con cui la conoscenza diviene obsoleta e i rapidi cambiamenti dei mezzi attraverso cui essa viene diffusa e rinnovata richiedono una elevata capacità di adattamento del settore dell’istruzione. I paesi che hanno legami più deboli con l’economia della conoscenza globale si trovano in una situazione di svantaggio, e non saranno in grado di generare condizioni socioeconomiche adeguate per la popolazione. In un contesto di globalizzazione, tale differenza è un ostacolo allo sviluppo di relazioni armoniose tra le nazioni, alla comprensione tra i popoli e alla stabilità politica. Obiettivi L’obiettivo principale del programma Erasmus Mundus è la promozione dell’istruzione superiore europea e l’ampliamento e il miglioramento delle prospettive di carriera degli studenti. Il programma si prefigge inoltre di favorire la comprensione interculturale tramite la cooperazione con paesi terzi in linea con gli obiettivi della politica estera dell’Unione per contribuire allo sviluppo sostenibile di tali paesi nel settore dell’istruzione superiore. Gli obiettivi specifici sono:

o Favorire una cooperazione strutturata tra istituti d’istruzione superiore e un’offerta di migliore qualità in materia di istruzione superiore, che presenti un valore aggiunto propriamente europeo ed eserciti un’attrattiva sia nell’Unione sia al di là delle sue frontiere, con l’obiettivo di dare vita a centri di eccellenza.

o Contribuire all’arricchimento reciproco delle società sviluppando le qualifiche di uomini e donne affinché dispongano di competenze adeguate, in particolare per quanto concerne il mercato del lavoro, e siano dotati di spirito aperto e di esperienza internazionale, tramite la promozione della mobilità per i più dotati studenti e accademici di paesi terzi - al fine di ottenere qualifiche e/o esperienza nell’Unione - nonché verso paesi terzi per i più dotati studenti e accademici europei.

o Contribuire allo sviluppo delle risorse umane e della capacità di cooperazione internazionale degli istituti di istruzione superiore in paesi terzi tramite flussi di mobilità rafforzati tra l’Unione e paesi terzi.

o Migliorare l’accessibilità e rafforzare il profilo e la visibilità dell’istruzione superiore europea nel mondo, nonché la sua attrattiva per i cittadini europei e di paesi terzi.

Azioni del programma:

o Azione 1: Realizzazione di corsi di master (azione 1 A) e dottorati comuni (azione 1 B) e

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assegnazione di borse di studio/ricerca individuali per parteciparvi; o Azione 2: partenariati Erasmus Mundus (Finestra di cooperazione esterna Erasmus

Mundus); o Azione 3: promozione dell’istruzione superiore europea.

Tutte le azioni sono gestite dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura -EACEA. L’azione 1 in particolare prevede sostegno per corsi di master (azione 1 A) e dottorati comuni (azione 1 B) di alta qualità offerti da un consorzio di istituti di istruzione superiore europei ed eventualmente di paesi terzi. Al consorzio possono partecipare altri tipi di organizzazioni interessate al contenuto e agli esiti del programma comune. L’azione prevede inoltre borse di studio/ricerca per studenti/dottorandi europei e di paesi terzi per partecipare a detti corsi di master e dottorati comuni Erasmus Mundus e borse di studio a breve termine per accademici europei e di paesi terzi per svolgere incarichi di ricerca o insegnamento nell’ambito dei corsi di master. L’invito riguarda esclusivamente le sotto-azioni 1 A e 1 B: - Azione 1 A Corsi di Master Erasmus Mundus (EMMC); - Azione 1 B Dottorati comuni Erasmus Mundus (EMJD). Le due azioni hanno lo scopo di sostenere programmi post-laurea di eccellente qualità accademica, elaborati congiuntamente da consorzi di università europee ed eventualmente di paesi terzi. - Azione 1 A Corsi di Master Erasmus Mundus (EMMC): I corsi devono avere una durata di uno o due anni (60 o 120 crediti); devono essere realizzati da un consorzio di istituti d’istruzione superiore europei e se del caso di paesi terzi; devono offrire una preparazione di alta qualità e riservare un certo numero di posti per i titolari di borse di studio Erasmus Mundus; prevedere una componente di mobilità obbligatoria in almeno due dei paesi partecipanti; includere la mobilità di studiosi nell’ambito del consorzio di istituti d’istruzione superiore; portare al rilascio di diplomi comuni, doppi o multipli riconosciuti. Questa azione ha rappresentato la colonna portante della prima fase del programma e nella seconda fase viene potenziata dai seguenti elementi: Assegnazione di borse di studio a studenti europei iscritti ai corsi selezionati; possibilità per istituti di istruzione di paesi terzi di essere membri a pieno titolo dei consorzi per la realizzazione di corsi di master Erasmus Mundus; maggiore attenzione per le strategie di sostenibilità dei corsi, al fine di assicurare la prosecuzione delle loro attività di cooperazione dopo il periodo di sostegno comunitario (tale aspetto riveste una particolare attenzione nella valutazione e nella selezione di nuove proposte di corsi). - Azione 1 B Dottorati comuni Erasmus Mundus (EMJD): Oltre alle attività di ricerca in quanto tali gli istituti coinvolti dovrebbero tener conto degli obiettivi del programma Erasmus Mundus e dunque contribuire a promuovere modelli innovativi per la modernizzazione degli studi di dottorato, concentrandosi sulla cooperazione istituzionale e sullo sviluppo di modelli congiunti di governance (ad esempio reclutamento, supervisione, valutazione, ecc…). I corsi dovrebbero contribuire all’avanzamento della conoscenza attraverso la ricerca originale e indipendente; affrontare nuove sfide in termini sia scientifici che economici; contribuire a rafforzare il legame tra università/organizzazioni di ricerca e altri settori per rafforzare la trasmissione e lo sfruttamento della conoscenza e rafforzare i processi d’innovazione; diventare dei punti di riferimento a livello europeo e contribuire a migliorare la qualità complessiva degli studi di dottorato in Europa. I programmi di studio devono avere una durata massima di 4 anni, devono riservare un certo

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numero di posti per i titolari di borse di studio Erasmus Mundus; prevedere periodi di ricerca/formazione obbligatoria in almeno due dei paesi partecipanti e prevedere che i candidati trascorrano almeno due terzi del programma di studio in Europa. Dal punto di vista dei dottorandi, i programmi comuni Erasmus Mundus devono affrontare esplicitamente il tema dell’occupabilità e quindi dovrebbero anche fornire opportunità appropriate di sviluppo della carriera professionale oltre il mondo accademico, verso un più ampio mercato dell’occupazione e proporre incentivi adeguati ai richiedenti dei paesi in via di sviluppo affinché rientrino nel paese di origine e sfruttino l’esperienza maturata.

AREA GEOGRAFICA

Stati membri dell’Unione europea, Paesi SEE e Paesi Balcani occidentali, Turchia e Svizzera.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

- Azione 1 A Corsi di Master Erasmus Mundus (EMMC): I corsi di master devono essere proposti da un consorzio composto da minimo tre istituti d’istruzione superiore di tre differenti paesi eleggibili, il proponente/coordinatore deve provenire da uno dei seguenti paesi: Stati membri dell’Unione europea, e previa formalizzazione di accordi anche Paesi SEE, Paesi dei Balcani occidentali, Turchia e Svizzera. - Azione 1 B Dottorati comuni Erasmus Mundus (EMJD): I programmi di dottorato devono essere proposti da un consorzio composto da minimo tre istituti di tre differenti paesi che possono rilasciare titoli di dottorato, il proponente/coordinatore deve provenire da uno dei seguenti paesi: Stati membri dell’Unione europea, Paesi SEE e Paesi dei Balcani occidentali, Turchia e Svizzera Per i dettagli sui partecipanti e i titolari delle borse di studio individuali cfr. la guida per il programma.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

L’ Azione 1 (A e B) non ha ripercussioni di bilancio dirette nel2009, è comunque prevista la selezione:

- Per l'azione 1 A di almeno 15 nuove proposte e fino a 36 proposte di rinnovo; - Per l'azione 1 B di 10 nuove proposte.

Per ciascuna proposta selezionata sarà sottoscritto nell'estate del 2009 un accordo quadro di partenariato (FPA) quinquennale. Tali FPA genereranno accordi di sovvenzione specifici a partire dall'anno accademico 2010/2011, con un sostegno finanziario ai consorzi che svolgono i programmi comuni e una quota annua di borse di studio individuali per studenti, candidati al dottorato e allievi europei e di paesi terzi.

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FINANZIAMENTO

- Azione 1 A Corsi di Master Erasmus Mundus (EMMC): Il contributo per i costi di gestione dei corsi corrisponderà a massimo 30.000 € per edizione (ad esempio 10.000 € per istituto partecipante), per dettagli sul finanziamento delle borse di studio individuali cfr. la guida per il programma. - Azione 1 B Dottorati comuni Erasmus Mundus (EMJD): Il contributo per la gestione dei programmi di dottorato corrisponderà a massimo 50.000 € per edizione (ad esempio 15.000 € per istituto partecipante, più 5.000 € aggiuntivi per l’organizzazione coordinatrice). Per dettagli sul finanziamento delle borse di studio individuali cfr. la guida per il programma.

Per informazioni consultare il sito:

http://eacea.ec.europa.eu/static/en/mundus/index.htm

Per scaricare la documentazione:

http://ec.europa.eu/education/external-relation-programmes/doc72_en.htm

Oppure contattare:

Commissione europea Agenzia esecutiva Istruzione, audiovisivi e cultura Finestra di cooperazione esterna Erasmus Mundus Email: [email protected]

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4. Programma congiunto Domotica per categorie deboli

Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro per il programma congiunto Domotica per categorie deboli (Ambient Assisted Living – AAL). Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 38 del 17/2/2009

Bando 2009/C 38/09

Riferimento di pubblicazione AAL-2009-2

Scadenza per la presentazione delle proposte:

5 maggio 2009

OBIETTIVI

Il programma congiunto Domotica per categorie deboli (AAL - Ambient Assisted Living) lancia il secondo invito per la presentazione di proposte incentrate su soluzioni ICT per il miglioramento dell’interazione sociale delle persone anziane. Per soluzioni ICT s’intendono prodotti innovativi, sistemi o servizi dedicati ai bisogni degli utenti finali indicati. I progetti devono essere multinazionali, collaborativi e cofinanziati; i contratti di sovvenzione dei singoli partner di progetto saranno stipulati con le rispettive autorità nazionali finanziatrici dei paesi partecipanti al programma. Obiettivi dell’invito: L’invito è finalizzato al finanziamento di progetti di collaborazione per la fornitura di soluzioni ICT per aiutare le persone anziane affinché possano condurre una vita attiva, piacevole e possano essere presenti nella società sia da un punto di vista personale che sociale, migliorando la propria salute e in generale la qualità di vita. L’invito intende promuovere la creazione di soluzioni ICT innovative, caratterizzate da un approccio olistico rispetto al benessere fisico, psicologico e sociale. Potenziali benefici: Il programma AAL incoraggia l’impiego di soluzioni innovative e finanziariamente sostenibili basate sulle tecnologie dell’informazione e comunicazione, con una prospettiva di mercato sostenuta da un piano economico credibile, portate avanti mediante ricerca applicata e attività di sviluppo. L’invito intende affrontare l’isolamento sociale e ridurre la solitudine mediante il superamento delle

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distanze, l’interazione e la comunicazione, per mettere in grado le persone di vivere nel proprio ambiente preferito il più a lungo possibile. L’invito riguarda direttamente l’interazione sociale in particolare gli aspetti cognitivi, psicosociali e culturali. Le tecnologie che si occupano di sostegno/assistenza fisica saranno oggetto di un successivo invito incentrato sul rafforzamento della mobilità. L’innovazione può derivare anche da altre aree, oltre che dallo sviluppo di nuove tecnologie, ad esempio nuovi tipi di esperienze degli utenti, nuove modalità di realizzazione di servizi, nuove reti, nuovi modelli organizzativi e commerciali. Le soluzioni proposte devono generare una situazione 'win/win/win’ per la società, l’individuo e l’impresa. Mantenere le persone anziane attive e collegate è un vantaggio per i singoli individui, per la società e per l’economia. Perciò i progetti dovranno definire i segmenti di mercato, i casi concreti di utilizzo e i gruppi obiettivo e andare incontro/rispondere ai desideri e ai bisogni di tali gruppi specifici. Esiste un’ampia gamma di tecnologie informatiche e della comunicazione le cui potenzialità possono essere sfruttate per la messa a punto di soluzioni innovative nelle comunicazioni interpersonali e nel social networking. Gli utenti finali devono essere coinvolti attivamente nelle attività per testare le soluzioni proposte e le metodologie applicate.

AREA GEOGRAFICA

Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito, Ungheria e - secondo particolari condizioni - anche Svizzera.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE PROPOSTE

Le proposte devono essere presentate da consorzi composti da almeno tre soggetti giuridici indipendenti provenienti da almeno tre stati partecipanti al programma AAL. Il consorzio deve includere almeno un partner del settore commerciale, una PMI (che può essere anche il partner commerciale) e un’organizzazione di utenti (per i dettagli sui diversi tipi di utenti e per le condizioni di partecipazione di alcuni paesi cfr. l’invito). Dimensioni del consorzio: 3 – 10 partner.

DURATA

12 – 36 mesi. I progetti dovranno avere una prospettiva di mercato di 2-3 anni dopo la fine delle attività.

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TOTALE BILANCIO INDICATIVO

60.900.000 €, di cui fino a 23.000.000 € dell’UE e il restante come contributo degli Stati che partecipano al programma AAL.

FINANZIAMENTO

L’ammontare massimo del cofinanziamento AAL sarà di 3.000.000 €. Il costo totale dei progetti dovrebbe essere compreso tra 1.000.000 € e 7.000.000 €.

Per informazioni consultare il sito:

http://www.aal-europe.eu/

Per scaricare la documentazione relativa all’invito 2009:

http://www.aal-europe.eu/aal-2009-2

Oppure contattare:

MIUR Luigi Lombardi

Tel. 06 97726469 Email: [email protected]

CNR DET

Vincenzo delle Site Tel. 06 49932698

Email: [email protected]

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5. Programma TEN-E - Rete transeuropea di energia

Invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro annuale per la concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di energia (TEN-E) per il 2009. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 41 del 19/2/2009

Bando 2009/C 41/08

Riferimento di pubblicazione CALL TEN ENERGY 2009

Scadenza per la presentazione delle proposte:

24 aprile 2009

OBIETTIVI

Il Titolo XV del Trattato che istituisce la Comunità europea richiede che la Comunità contribuisca all’istituzione e allo sviluppo di reti transeuropee, incluse le reti per il settore dell'energia. In tale contesto la Commissione lancia un invito volto a realizzare progetti di interesse comune in merito alle reti transeuropee per l’energia. Di seguito alcuni riferimenti giuridici: o Decisione CE 1364/2006 del Parlamento e del Consiglio europeo che istituisce le linee guida

TEN-E; o Regolamento CE 680/2007 del Parlamento e del Consiglio europeo che istituisce il

Regolamento TEN; o Decisione C 868/2009 della Commissione europea che istituisce il Programma di lavoro annuale

2009 per le reti transeuropee per l’energia, area delle infrastrutture per l’energia. Obiettivi: Il programma di lavoro annuale 2009 per sovvenzioni nel settore delle reti transeuropee, area delle infrastrutture per l’energia (TEN-E) incoraggia l’operatività e lo sviluppo del mercato interno, il rafforzamento della sicurezza dei servizi e la diversificazione di fornitori di energia e di percorsi, lo sviluppo e la riduzione dell’isolamento delle regioni meno favorite, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente anche attraverso le energie rinnovabili. Inoltre promuove l’interconnessione, l’interoperabilità e lo sviluppo di reti transeuropee per l’energia e l’accesso a tali reti secondo le leggi comunitarie in vigore. Particolare attenzione sarà prestata a progetti di interesse comune europeo che contribuiscano:

o A sviluppare la rete per rafforzare la coesione economica e sociale, riducendo l’isolamento delle

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regioni insulari e meno favorite della Comunità; o Ad ottimizzare la capacità della rete e l’integrazione del mercato interno dell’energia, in

particolare rispetto alle sezioni di confine; o A migliorare la sicurezza della fornitura d’energia, favorendo la diversificazione delle fonti

energetiche e in particolar modo l’interconnessione con i paesi terzi; o Al collegamento delle fonti rinnovabili d’energia; o Alla sicurezza, affidabilità e interoperabilità delle reti interconnesse. Priorità per il 2009: 1. Reti per l’elettricità e per il gas: o Adattare e sviluppare reti energetiche a sostegno delle operazioni del mercato interno

energetico e, in modo particolare, risoluzione di problemi dei colli di bottiglia, soprattutto transfrontalieri, congestione e mancanza di collegamenti, prendendo in considerazione i bisogni accresciuti per via del funzionamento del mercato interno dell’elettricità e del gas e dell’allargamento dell’Unione europea;

o Istituire reti per l’energia in regioni insulari, isolate, periferiche e ultra periferiche, promuovendo al contempo la diversificazione delle fonti energetiche e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili in collegamento con le reti, ove necessario.

2. Reti per l’elettricità: o Adattare e sviluppare reti per facilitare l’integrazione e la connessione della produzione di

energia rinnovabile; o Garantire l’interoperabilità delle reti elettriche dell’Unione europea con quei paesi che sono in

fase di adesione o candidati e con altri paesi dell’Europa o del bacino del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.

3. Reti per il gas: o Sviluppare reti di gas naturale per soddisfare i fabbisogni comunitari di gas naturale e per

controllare i sistemi di fornitura di gas naturale; o Garantire l’interoperabilità delle reti di gas naturale nella Comunità con paesi che sono in fase

di adesione o candidati, con altri paesi dell’Europa o del bacino del Mar Mediterraneo, del Mar Nero e del Mar Caspio, come pure delle regioni del Medio Oriente e del Golfo; favorire la diversificazione delle fonti di gas naturale e delle vie di approvvigionamento.

In particolare la Commissione, attraverso il presente invito, per il 2009 intende finanziare progetti che:

o Promuovano la diversificazione delle fonti energetiche; o Riducano gli ingorghi, la congestione e la mancanza di collegamenti; o Incoraggino lo sviluppo e il collegamento delle fonti rinnovabili di energia; o Accrescano la capacità di stoccaggio sotterraneo del gas naturale; o Aumentino la capacità di ricezione, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale liquefatto

(LNG); o Incoraggino la costruzione di oleodotti di gas ad alta pressione per la diversificazione del gas

naturale verso le regioni della Comunità. Il contributo comunitario può essere concesso esclusivamente a progetti di interesse comune, per i dettagli cfr. le linee guida per TEN-E.

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AREA GEOGRAFICA

Stati membri dell’Unione europea.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

Soggetti giuridici con risorse finanziarie e capacità tecniche tali da garantire la realizzazione del progetto. Sono eleggibili:

o Uno o più Stati membri dell’UE (che presentano la proposta in maniera congiunta); o Una o più imprese od organizzazioni pubbliche o private in accordo con gli Stati membri

direttamente interessati; o Una o più organizzazioni internazionali in accordo con gli Stati membri direttamente interessati; o Un gruppo di imprese in accordo con tutti gli Stati membri direttamente interessati.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

26.048.000 €.

FINANZIAMENTO

Il contributo comunitario terrà conto dei seguenti limiti: o 50% delle spese ammissibili per i costi degli studi; o 10% delle spese ammissibili per opere.

Per informazioni consultare il sito:

http://ec.europa.eu/energy/index_en.htm

Per scaricare la documentazione:

http://ec.europa.eu/energy/infrastructure/grants/2009_04_24_ten_e_en.htm

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6. Programma d’azione comunitario in materia di Sanità pubblica

Invito a presentare candidature 2009. Programma d’azione comunitario in materia di sanità pubblica (2008-2013). Pubblicato dalla Commissione delle comunità europee.

GUUE

C 47 del 26/2/2009

Bando 2009/C 47/10

Linea di bilancio 17 03 06

Scadenza per la presentazione delle proposte:

20 maggio 2009

OBIETTIVI

Con la Decisione CE 1350/2007, del 23 ottobre 2007 del Consiglio e dal Parlamento europeo, è stato istituito il Secondo programma di azione comunitaria per la salute (2008-2013). Il secondo programma in materia di salute mira a integrare, sostenere e conferire un valore aggiunto alle politiche degli Stati membri e a fornire un contributo all’accrescimento della solidarietà e della prosperità nell’Unione europea. Il programma ha tra i suoi obiettivi quello di migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini e di promuovere la salute, anche riducendo le disparità sanitarie, e di elaborare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute. L’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (AESC) assiste la Commissione nell’attuazione del piano di lavoro per il 2009, conformemente alle disposizioni di detto piano di lavoro e della Decisione C 4943/2008 del 9 settembre 2008 che le delega le competenze. Obiettivi generali del programma: o Migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini. o Promuovere la salute, inclusa la riduzione delle disuguaglianze in tema di salute. o Generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute. Il programma in materia di salute mira a promuovere sinergie con altri programmi comunitari senza duplicare le azioni svolte nel quadro di questi ultimi. Il VII Programma Quadro per la Ricerca

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nel quadro del 3° pilastro del tema sanitario denominato «Ottimizzare la prestazione delle cure sanitarie per i cittadini europei» è complementare alle azioni comunitarie in materia di salute nel quadro di tutti gli obiettivi del secondo programma nel campo della sanità. Sarà fatto il possibile per individuare ed evitare sovrapposizioni e duplicazioni tra proposte accolte nel quadro del Programma in materia di salute e progetti del VII Programma Quadro selezionati fino ad oggi. L’invito include quattro sotto inviti per quattro diversi tipi di azioni:

o Un invito a presentare proposte per l'assegnazione di un contributo finanziario per iniziative specifiche in forma di progetti; o Un invito a presentare proposte per l'assegnazione di un contributo finanziario per iniziative specifiche in forma di conferenze; o Un invito a presentare proposte per l'assegnazione di un contributo finanziario per il funzionamento di enti non governativi e reti specializzate (sovvenzioni di funzionamento); o Un invito agli Stati membri e ai paesi partecipanti per la presentazione di azioni congiunte.

Progetti: Tutti i progetti dovrebbero fornire un elevato valore aggiunto europeo, essere innovativi nelle loro caratteristiche e durare di norma non più di tre anni. L’impatto previsto del progetto dovrebbe essere misurato attraverso adeguati indicatori, di preferenza l’indicatore sugli anni di vita in buona salute. Eventualmente si potranno accludere informazioni sulle modalità con le quali si tiene conto della dimensione di genere e delle disuguaglianze in campo sanitario. I progetti devono specificare il tipo di azione più adeguata per le organizzazioni che si trovano a fronteggiare nuovi problemi e nuove soluzioni per superarli. Tutte le proposte devono, all’occorrenza, dimostrare che è possibile individuare sinergie con le attività di ricerca in corso, finanziate nell’ambito delle tematiche della sanità e delle tematiche connesse del VII Programma Quadro di Ricerca. Il capitolo 3 dell’allegato I del programma di lavoro 2009 indica le aree specifiche prioritarie per i progetti presentati per questo invito:

- Proteggere i cittadini contro le minacce alla salute: sviluppo della prevenzione; sostegno alla preparazione; migliorare la rapida individuazione e il controllo sulle minacce per la salute incluse le malattie comunicabili; capacitazione.

- Migliorare la sicurezza dei cittadini: incoraggiare un uso razionale degli antibiotici e lotta contro la resistenza antimicrobiale e antivirale; migliorare la sicurezza dei pazienti attraverso una cura sanitaria di alta qualità e sicura; sicurezza di sangue, tessuti, cellule e organi.

- Incoraggiare stili di vita più sani e la riduzione delle disuguaglianze in tema di salute: promuovere la salute in tutte le politiche; capacitazione in tema di sanità pubblica; investimenti nella salute; riduzione delle disuguaglianze.

- Promuovere stili di vita più sani e ridurre le principali malattie e danni fronteggiando i fattori determinanti per la salute: azioni per i bambini e i giovani; salute nei luoghi di lavoro; alimentazione e attività fisica; salute sessuale e HIV/AIDS; salute mentale; prevenzione dalle dipendenze, prevenzione delle principali malattie rare; prevenzione dagli incidenti.

Conferenze: Conformemente all’articolo 2 paragrafo 2 e al punto 3 della Decisione che istituisce il programma, un contributo finanziario della Comunità, può essere concesso per l’organizzazione di

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conferenze che: - Siano dedicate a uno o più temi prioritari di cui ai punti 3.2, 3.3 e 3.4 del programma di lavoro 2009, o a uno dei temi seguenti: assistenza sanitaria transfrontaliera, malattie rare, personale sanitario, sicurezza dei pazienti, donazione e trapianto di organi, prevenzione e controllo del cancro, vaccinazione contro l’influenza, uso prudente degli antibiotici, vaccinazione dei bambini, salute mentale e salute dei giovani; - Abbiano una dimensione europea, vale a dire che registrino la partecipazione di rappresentanze provenienti da 10 o più paesi che partecipano al secondo programma in materia di salute; - Siano organizzate da un ente pubblico o da un ente senza scopo di lucro, approvato dalla Commissione e con sede in uno dei paesi partecipanti al secondo programma in materia di salute, attivo a livello europeo con una copertura geografica equilibrata. Sovvenzioni di funzionamento: Sostegno economico per i costi operativi base di organizzazioni non governative, o reti specializzate attive nel settore della sanità pubblica. Sarà data priorità alle organizzazioni che svolgono attività nei temi indicati come prioritari nel programma di lavoro 2009: - Salute sessuale (sviluppare attività per la promozione e il rafforzamento dell’educazione sessuale); - HIV/AIDS (sostegno per reti e gruppi per combattere l’HIV/AIDS con particolare attenzione per i gruppi a rischio e la situazione nell’est Europa); - Malattie rare; - Sanità nelle zone transfrontaliere; - Lavoratori del settore sanitario; - Sicurezza dei pazienti; - Donazione di organi e trapianti; - Prevenzione dal cancro e controllo; - Vaccinazioni antinfluenzali; - Uso prudente degli antibiotici; - Vaccinazioni infantili; - Salute mentale; - Salute dei giovani. Azioni congiunte: Determinate azioni potranno usufruire di un finanziamento in qualità di azioni congiunte della Comunità e di uno o più Stati membri, o della Comunità e delle autorità competenti di altri paesi che partecipano al programma. Le azioni dovranno mirare al raggiungimento degli obiettivi del programma, rispettare le priorità indicate nel programma di lavoro 2009 e prevedere la partecipazione di organizzazioni provenienti da almeno dieci paesi partecipanti o la partecipazione di organizzazioni di tre paesi partecipanti, qualora l’azione sia proposta da un’organizzazione di uno Stato membro che ha aderito all’Unione europea dopo il 1° maggio 2004, oppure da un Paese candidato all’UE. Priorità per il 2009:

- Migliorare la sicurezza dei cittadini in tema di salute: Sicurezza dei nanomateriali; - Promuovere la salute: Promuovere stili di vita più sani e ridurre le principali malattie e

danni provocati affrontando i principali determinanti per la salute; - Salute e bambini; - Generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute, scambio di conoscenze e

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migliori prassi (continuazione e sviluppo della HTA nell’UE); - Raccolta, analisi e diffusione di informazioni in campo sanitario: Sistema europeo di

informazione sulla salute (azione congiunta per l’applicazione dello European Health Examination Survey).

AREA GEOGRAFICA

Stati membri dell’Unione europea, Paesi SEE/EFTA (Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e previa conferma degli accordi specifici anche Croazia. Soggetti provenienti dai Paesi vicini all’UE (ENPI), in entrata o in fase di adesione all’Unione europea e i Paesi dei Balcani occidentali possono partecipare senza però poter beneficiare del finanziamento comunitario.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

In generale possono partecipare: organismi costituiti legalmente attivi in materia di sanità pubblica ad esempio agenzie governative, enti pubblici, università e istituti con competenze in campo sanitario, associazioni di operatori sanitari, istituti scientifici, ONG attive nel campo dell'informazione sanitaria, della prevenzione delle malattie e della promozione della salute. Per le Sovvenzioni di funzionamento: Sono ammissibili organizzazioni non governative o reti specializzate nel settore, che non sono a fine di lucro, sono indipendenti dall’industria, dal commercio e dagli affari e non sono soggette ad altro conflitto d’interessi, hanno membri in almeno la metà degli Stati membri, sono attive a livello europeo, e perseguono principalmente uno o più obiettivi del programma Salute. Per le Azioni congiunte: I contributi comunitari possono essere assegnati soltanto a un ente pubblico o ad un’organizzazione senza scopo di lucro, designata mediante una procedura trasparente dallo Stato membro, o dall’autorità competente interessata e approvata dalla Commissione.

DURATA

- Progetti: Massimo 36 mesi. - Conferenze: Per ragioni amministrative le conferenze ammissibili al cofinanziamento dovranno essere organizzate durante gli ultimi mesi del 2009 o nel 2010. - Sovvenzioni di funzionamento: Il sostegno finanziario per il funzionamento di enti non governativi e reti specializzate coprirà un anno di bilancio, secondo la data di inizio coerente con la legislazione del paese di riferimento.

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- Azioni congiunte: Massimo 36 mesi.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

34.669.500 €, così ripartiti: - 24.130.500 € per progetti; - 800.000 € per le conferenze; - 2.500.000 € per le sovvenzioni di funzionamento; - 7.239.000 € per le azioni congiunte.

FINANZIAMENTO

- Progetti: La quota d cofinanziamento comunitario non supererà generalmente il 60% del totale dei costi rimborsabili. Solo in casi eccezionali per progetti di particolare utilità, il sostegno comunitario potrà arrivare all’80% dei costi ammissibili. - Conferenze: Le conferenze selezionate potranno beneficiare di un contributo da parte della Comunità per un importo massimo di 100.000 € (50% del bilancio della conferenza) per ciascuna conferenza. - Sovvenzioni di funzionamento: Il sostegno finanziario non supererà il 60% delle spese necessarie per la realizzazione delle attività ammissibili. In casi di utilità eccezionale il contributo comunitario potrà arrivare fino all’80% dei costi sostenuti. Un’attività è ritenuta di utilità eccezionale quando possiede un notevole valore aggiunto europeo, come indicato al punto 3.1. del programma di lavoro 2009. - Azioni congiunte: Il contributo comunitario per non supererà il 60% dei costi ammissibili, salvo in casi di eccezionale utilità in cui il contributo comunitario non supererà il 70% dei costi ammissibili.

Per informazioni consultare il sito:

http://ec.europa.eu/eahc/

Per scaricare l’invito per progetti:

http://ec.europa.eu/eahc/health/projects.html

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Per scaricare l’invito per conferenze:

http://ec.europa.eu/eahc/health/conferences.html

Per scaricare l’invito per sovvenzioni operative:

http://ec.europa.eu/eahc/health/grants.html

Per scaricare l’invito per azioni comuni:

http://ec.europa.eu/eahc/health/actions.html

Per scaricare il piano di lavoro 2009:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:053:0041:0073:IT:PDF

Oppure contattare:

Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori DRB A3/042

L-2920 Luxembourg Tel. 00352 430132015 Fax: 00352 430130359

Email: [email protected]

Punto di contatto nazionale:

Ministero della salute Dipartimento per la prevenzione e la comunicazione

Ufficio III Dr. Giovanni Nicoletti Viale Giorgio Ribotta, 5

00144 Roma Tel: 06 59943173 Fax: 06 59946062

Email: [email protected]

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7. Programma ARTEMIS - Impresa comune

Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro per Artemis Joint Undertaking. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 52 del 5/3/2009

Bando 2009/C 52/06

Riferimento dell’invito ARTEMIS-2009-1

Scadenza per la presentazione delle proposte:

15 aprile 2009

OBIETTIVI

L’impresa comune ARTEMIS è stata creata nel febbraio 2008 con l’intento di realizzare una piattaforma tecnologica congiunta per i sistemi informatici embedded (ad esempio sistemi per la gestione di tunnel, semafori, robot chirurgici, lettori MP4, telefonia mobile, ecc…). La componente principale di questa impresa comune è un programma di ricerca per l’ideazione, lo sviluppo e l’attuazione di sistemi embedded. ARTEMIS è sostenuta da un partenariato pubblico-privato, che vede la partecipazione della Commissione europea e di 22 Stati (tra cui 21 Stati membri e di ARTEMISIA (associazione industriale che rappresenta gli attori di sviluppo e ricerca in tema di sistemi embedded – aziende, università e centri di ricerca). ARTEMIS è stata istituita dal Regolamento CE 74/2008 del Consiglio europeo secondo il quale l’impresa comune svilupperà una propria Agenda di ricerca ARTEMIS (RA) che segua le raccomandazioni messe a punto nell’Agenda strategica di ricerca ARTEMIS (SRA), frutto delle consultazioni della Piattaforma tecnologica ARTEMIS. L’obiettivo è affrontare l’elaborazione, lo sviluppo e l’impiego di sistemi software ed elettronici sicuri, diffusi, interoperabili, efficaci e convenienti. ARTEMIS focalizza la propria attenzione sulle attività di ricerca volte all’individuazione di soluzioni prototipo o di tipo dimostrativo, multisettoriali, utili per affrontare specifici bisogni sociali. Gli obiettivi specifici annuali di ricerca e sviluppo da raggiungere attraverso un invito a presentare proposte sono dettagliati in un programma di lavoro annuale. La strategia ARTEMIS è concepita per superare la frammentazione del mercato dei sistemi embedded così da accrescere l’efficienza dello sviluppo tecnologico e, allo stesso tempo, favorire le

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condizioni per un mercato competitivo nell’offerta di tecnologie basate su sistemi embedded. Sono stati individuati specifici ostacoli tecnologici comuni che rientrano in tre principali campi di ricerca (priorità industriali): - Design e architetture di riferimento; - Connettività seamless e middleware; - Metodi e strumenti di progettazione. Differenti settori di applicazione impongono diverse necessità sulle tecnologie da sviluppare, per tale ragione ARTEMIS ha individuato un numero di contesti di applicazione rappresentativi in cui è possibile unire professionalità, caratteristiche e richieste di progettazione comuni sì da poter condividere metodi, strumenti, tecnologie e capacità. I contesti individuati sono i seguenti: o Sistemi industriali; o Ambienti nomadi; o Spazi privati; o Infrastrutture pubbliche. ARTEMIS RA ha individuato otto sottoprogrammi specifici per concentrare la ricerca su istanze concrete rilevanti sia dal punto di vista commerciale che dal punto di vista dei bisogni della società: 1) Metodi e processi per i sistemi di sicurezza embedded; 2) Gestione sanitaria incentrata sulle persone; 3) Ambienti intelligenti e servizi digitali graduabili; 4) Logistica e manifattura efficiente; 5) Ambienti informatici per sistemi embedded; 6) Sicurezza, privacy ed affidabilità; 7) Tecnologie embedded per una vita urbana sostenibile; 8) Sistemi embedded incentrati sull’uomo. Ogni proposta dovrà affrontare almeno una delle priorità industriali per il 2009 e ricadere in uno dei sottoprogrammi ARTEMIS, deve includere la dimostrazione di un rilevante sviluppo tecnologico per conseguire la convalida pratica attesa. Sono incoraggiate iniziative strategiche di ampio respiro complementari con proposte di ricerca più piccole e mirate, per assicurare un efficace utilizzo dei fondi. Sono ammesse proposte per tutti gli otto settori dei sottoprogrammi, tuttavia, in considerazione dei risultati dei progetti dell’invito 2008, sono particolarmente ben accette le proposte che riguardano i sottoprogrammi 2, 4 e 6. ARTEMIS, in contrasto, ma in maniera complementare al VII Programma Quadro di RST, sostiene la ricerca e lo sviluppo tecnologico fortemente orientati al mercato con l’obiettivo di ridurre il dislivello tra potenziale e capacità per far avanzare dal punto di vista della competitività l’Europa nel mercato mondiale, l’invito si propone di:

- Ridurre il costo della progettazione dei sistemi, rispetto al 2005, del 15% entro il 2013;

- Raggiungere una riduzione del 15% nei cicli di sviluppo – soprattutto nei settori che richiedono una qualifica o certificazione, entro il 2013;

- Gestire un aumento della complessità del 25% con una riduzione dello sforzo entro il 2013;

- Ridurre l’impegno e il tempo richiesto per la riconvalida e la ricertificazione dopo il cambiamento del 15% entro il 2013;

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- Raggiungere una riusabilità intersettoriale degli strumenti embedded system sviluppati utilizzando i risultati di ARTEMIS.

Possibili attività ammissibili: Attività di ricerca e sviluppo tecnologico, inclusi convalida e test, attività dimostrative o sperimentali ideate per provare le nuove tecnologie con un potenziale, ma non immediato, ritorno commerciale (ad esempio test di prototipi), attività di gestione, attività di disseminazione e sfruttamento, ecc…

AREA GEOGRAFICA

Stati membri ARTEMIS: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria. Soggetti provenienti dai Paesi associati eleggibili per il VII Programma Quadro di R&ST e soggetti provenienti dagli altri Stati membri UE, quali Albania Bulgaria, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia – FYOM, Islanda, Israele, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Montenegro, Serbia, Slovacchia, Svizzera, Turchia - che non rientrano negli Stati ARTEMIS - possono partecipare, ma beneficiare solo della parte di finanziamento proveniente dall’impresa comune e coprire il resto con risorse proprie.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

Il consorzio deve essere composto da almeno tre soggetti giuridici con sede in almeno tre diversi Stati ARTEMIS. La dimensione, la finalità e l’organizzazione interna possono variare. ARTEMIS promuove il coinvolgimento delle PMI. I criteri di eleggibilità possono variare a seconda del paese interessato. In Italia per questo invito sono eleggibili:

- Società che si occupano di attività industriali volte alla produzione di beni o servizi; - Società del settore dei trasporti; - Imprese artigiane (legge 443 dell’8/08/1985); - Centri di ricerca promossi da una o più organizzazioni menzionate nei punti precedenti; - Ogni tipo di consorzio i cui partner (categorie summenzionate 1, 2 e 3) possiedano oltre il

50% delle azioni (nel caso in cui i partecipanti provengano da aree economicamente depresse la quota scende al 30% delle azioni);

- Parchi scientifici e tecnologici (risoluzione MURST 25/3/1994); - Università, enti pubblici di ricerca (art. 8 del DPCM n. 593 del 30/12/1993). ENEA ed ASI

possono presentare proposte solo previa costituzione di un partenariato con soggetti rientranti nelle categorie descritte nei punti precedenti.

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DURATA

I progetti possono durare, indicativamente, massimo 3 anni.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

Bilancio totale dell’invito: 104.516.500 €. - Impresa comune ARTEMIS: 37.086.500 €; - Stati membri ARTEMIS: 67.430.000 €.

FINANZIAMENTO

La quota di cofinanziamento ARTEMIS per l’invito 2009 non supererà il 16.7% delle spese ammissibili per la realizzazione del progetto. La quota di cofinanziamento nazionale da sommare al cofinanziamento comunitario varia da paese a paese. Per l’Italia:

- Per le attività di ricerca industriale/applicata: 33% dei costi; - Per lo sviluppo sperimentale: 8,3% dei costi.

Per informazioni consultare i siti:

https://www.artemis-ju.eu/

https://www.artemis-ju.eu/call_2009

Per scaricare il programma di lavoro 2009:

https://www.artemis-ju.eu/attachments/70/ARTEMIS_Work_Programme_2009.pdf

Per scaricare i criteri di eleggibilità:

https://www.artemis-ju.eu/attachments/67/ARTEMIS_Eligibility_Criteria_2009.pdf

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Oppure contattare:

ENEA c/o MUR - Uff. III della DGSSIRST Aldo Covello

Tel: 06 97726465 Email: [email protected]

APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea

Via Cavour, 71 - 00184 - Roma

Iacopo De Angelis Tel: 06 48939993

Email: [email protected]

Daniela Mercurio Tel: 06 48939993

Email: [email protected]

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8. Programma Protezione civile Cooperazione in materia di preparazione e prevenzione

Invito a presentare proposte 2009. Strumento finanziario per la protezione civile. Progetti di cooperazione in materia di preparazione e prevenzione. Pubblicato dalla Commissione delle Comunità europee.

GUUE

C 57 dell’11/3/2009

Bando 2009/C 57/03

Riferimento di pubblicazione 2009/C 57/03

Scadenza per la presentazione delle proposte:

18 maggio 2009

OBIETTIVI

Gli Stati membri dell’UE si trovano a fronteggiare una crescente serie di disastri. Recentemente l’estate del 2007 ha raggiunto il record negativo per foreste incendiate, minacciando le vite dei cittadini europei e distruggendo centinaia di ettari di vegetazione e boschi in diversi Stati dell’Europa meridionale. Molti incendi sono scoppiati simultaneamente in diversi Stati, ponendo nuove sfide alla risposta della protezione civile. Le inondazioni del 2007 nel Regno Unito e del 2008 in Romania hanno causato vittime e danni ingenti. Un modo per rafforzare la capacità di riposta dell’UE a tali disastri è rafforzare la preparazione nel campo della protezione civile europea. L’invito è destinato a cofinanziare attività finalizzate alla sensibilizzazione ed alla creazione di un quadro più efficace di cooperazione in tema di protezione civile. La Decisione del Consiglio CE 2007/162 istituisce lo Strumento finanziario per la protezione civile, che intende sostenere gli sforzi degli Stati membri per la protezione delle persone principalmente, ma anche dell’ambiente e dei beni, incluso il patrimonio culturale, in caso di disastri naturali o provocati dall’uomo. Inoltre mira a realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati membri nel campo della protezione civile. L’invito 2009 prevede due sezioni separate con specifici obiettivi e budget: 1) Progetti di prevenzione La prevenzione è di capitale importanza per evitare eventi disastrosi e/o per ridurne l’impatto. Nel febbraio 2009 la Commissione ha adottato una Comunicazione che definisce l’approccio comunitario alla prevenzione dei disastri naturali e causati dall’uomo, la Comunicazione individua

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tre aree principali: creare le condizioni per lo sviluppo consapevole di politiche di prevenzione dei disastri a tutti i livelli di governo; collegare gli attori e le politiche per la gestione dei disastri e migliorare l’efficacia degli strumenti esistenti per la prevenzione dei disastri. Le proposte devono riguardare uno o più dei seguenti obiettivi:

o Contribuire allo sviluppo di politiche di prevenzione dei disastri basate sulla conoscenza. Le azioni devono: mirare ad accrescere la disponibilità e comparabilità delle informazioni esistenti su eventi, rischi, conseguenze e costi dei disastri; contribuire allo sviluppo di metodi comuni per la raccolta, analisi e interpretazione dei dati sui disastri; contribuire allo sviluppo di linee guida, principi generali e minimi di prevenzione rispetto a rischi con un impatto potenziale significativo sull’uomo, l’ambiente e l’economia; contribuire allo scambio di informazioni tra portatori d’interesse.

o Migliorare la catena “prevenzione-preparazione-risposta-rimedio”. Le azioni

devono: rafforzare gli scambi di buone prassi nell’UE, con l’obiettivo di collegare i diversi attori coinvolti nella prevenzione dei disastri e nelle diverse fasi di gestione delle emergenze; sensibilizzare il pubblico in genere sulla prevenzione; identificare, condividere e diffondere le migliori prassi tenendo in conto i risultati dei precedenti progetti cofinanziati dalla Comunità.

2) Progetti di preparazione La preparazione è essenziale nella protezione civile – essere ben preparati può voler dire salvare delle vite e ridurre l’impatto dei disastri. Per rafforzare la protezione civile europea, questo invito finanzierà principalmente i progetti di preparazione basati sulla decisione della Consiglio CE 2007/779 che istituisce il Meccanismo comunitario per la protezione civile. Il Meccanismo intende agevolare una più stretta cooperazione in tema di assistenza di protezione civile nell’UE o al di fuori; il Meccanismo permette di mobilitare le risorse operative necessarie per assistere e fornire una pronta risposta. I progetti di preparazione devono rispondere ad uno dei tre obiettivi seguenti (ad ogni obiettivo corrispondono differenti gruppi di destinatari):

o Scambio di informazioni, esperienze, buone prassi e conoscenza per migliorare le prestazioni dei soggetti coinvolti nella protezione civile (professionisti e volontari) che operano negli Stati membri e sensibilizzazione del pubblico: - Le azioni devono essere finalizzare al miglioramento della qualità e delle condizioni operative delle risorse tecniche ed umane (conoscenza, capacità, condizioni di lavoro e di sicurezza, standard tecnici). I progetti che ricadono in questa priorità possono includere esercitazioni con una dimensione transnazionale o transfrontaliera, ma non esercizi di simulazione nell’ambito del Meccanismo comunitario per la protezione civile. - Le azioni devono contribuire a rendere i cittadini consapevoli della necessità di proteggersi e d aiutarsi nelle situazioni d’emergenza mediante l’acquisizione di conoscenze e di comportamenti appropriati. I progetti devono essere rivolti a gruppi specifici (ad esempio bambini, anziani, persone con disabilità, ecc…). - Azioni volte all’identificazione, condivisione e diffusione delle migliori prassi prendendo in considerazione i risultati dei precedenti progetti finanziati dalla Comunità.

o Cooperazione transfrontaliera sulla riposta immediata a disastri naturali o

causati dall’uomo: Azioni volte a rafforzare la cooperazione operativa nel quadro del

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Meccanismo comunitario per la protezione civile e a migliorare la condivisione delle capacità in tema di protezione civile tra gli Stati membri (ad esempio quadri di coordinamento per moduli e squadre, sviluppo di equipaggiamenti condivisi, test sul terreno di tali moduli ed equipaggiamenti, ecc…).

o Migliorare la disponibilità dei moduli di protezione civile e altre risorse: azioni

volte all’utilizzo delle lezioni apprese dalla cooperazione regionale, come ad esempio FIRE 5, NORDRED e altri schemi regionali, per migliorare la disponibilità di moduli di protezione civile; possono includere piani per l’impiego di attrezzature e squadre in periodi critici, specializzazioni quali la disposizione regionale delle risorse e possibili scenari che definiscono il ruolo del MIC - Centro per il monitoraggio e l’informazione nel coordinamento operativo.

Nelle proposte dovrà essere evidente il valore aggiunto europeo; i proponenti sono invitati a prendere in considerazione i risultati di attività e progetti nazionali o comunitari precedenti. Le attività non devono duplicare attività già finanziate da altri inviti o in corso d’opera del programma di azione comunitaria nel campo della protezione civile, del Meccanismo comunitario di protezione civile, ecc... Prima di presentare la proposta i coordinatori devono informare la propria autorità nazionale responsabile per la protezione civile.

AREA GEOGRAFICA

Stati membri dell’Unione europea, paesi SEE e Croazia. Paesi candidati solo previo accordo con la Commissione nel campo della protezione civile, e purché contribuiscano finanziariamente al bilancio per la protezione civile della Commissione.

SOGGETTI LEGITTIMATI A PRESENTARE DOMANDA

Organizzazioni pubbliche e private con personalità giuridica (ad esempio pubbliche amministrazioni, università, organizzazioni non governative, organizzazioni internazionali ed imprese commerciali). Il numero minimo di partecipanti, da due a tre soggetti indipendenti, varia in base al tipo di progetto, per i dettagli cfr. la guida per il proponente.

- Per i Progetti di prevenzione la proposta deve essere presentata da un partenariato transnazionale composto da almeno due soggetti giuridici indipendenti di due Stati membri differenti.

- Per i Progetti di preparazione la proposta deve essere presentata da un partenariato transnazionale composto da almeno tre soggetti giuridici indipendenti di diversi Stati membri.

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DURATA

Massimo 24 mesi.

TOTALE BILANCIO INDICATIVO

Il bilancio complessivo comunitario è di 3.650.000 €, così suddivisi:

o Progetti di prevenzione: 2.250.000 €; o Progetti di preparazione: 1.400.000 €.

FINANZIAMENTO

La quota di cofinanziamento comunitario non supererà il 75% delle spese ammissibili.

Per informazioni consultare i siti:

http://ec.europa.eu/environment/funding/intro_en.htm

http://ec.europa.eu/environment/civil/prote/call_prep_2009.htm

Per scaricare le linee guida:

http://ec.europa.eu/environment/civil/prote/pdfdocs/call_2009/grant_guide.pdf

Oppure contattare:

Commissione Europea Direzione Generale Ambiente Unità protezione civile ENV A.3

B – 1049 Bruxelles Email: [email protected]

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LAVORI IN CORSO Focus sui progetti comunitari del Comune di Roma

UNITE - Undertaking intercultural exchange: joint and innovative actions for participatory integration Programma comunitario: INTI Integrazione di persone provenienti da paesi terzi Capofila: REVES – European Network of Cities and Regions for the Social Economy. Partner: Comune di Roma – Dipartimento XV – V U. O., Comune di Genova, Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, Genova, Liguria ricerche SPA, Comune di Messina, Piattaforma per l'economia sociale dell'area dello stretto di Messina; AJS Le Bon Emploi de la Solidarité Dunkerque – Francia; Città di Dunkerque, Città di Grenoble – Francia; CEPS Proyectes Socials Barcelona, Città di Cordoba, Fondo Andaluz de Municipios para la Solidaridad Internacional - FAMSI Cordoba – Spagna; Concordia Jakobstad Jakobstad – Finlandia; Pfefferwerk e V. Berlino – Germania. Nel mese di febbraio 2009 si è tenuta a Berlino la conferenza finale del progetto UNITE. Il progetto UNITE mirava alla promozione del dialogo e della partecipazione interculturale attraverso il sostegno alle politiche locali e alle risorse degli attori sociali, economici e culturali dei paesi terzi. Le azioni del progetto hanno riguardato il rafforzamento dei partenariati locali, la creazione di strumenti innovativi per favorire il dialogo e la partecipazione interculturale, la diffusione delle buone prassi sperimentate sia a livello locale che europeo e l’elaborazione di piani d’azione locali incentrati sul dialogo e lo scambio interculturale. Le ultime fasi del progetto sono state caratterizzate da una Autumn school (Genova 15-17 Ottobre 2008) finalizzata alla diffusione dei risultati parziali del progetto, allo scambio di buone prassi (con un focus particolare sulle metodologie), alla formazione di funzionari pubblici, operatori socioeconomici e immigrati interessati all’applicazione di nuovi strumenti per il dialogo interculturale, basati sull’identificazione di buone prassi e sperimentazioni. La riunione finale di Berlino è stata anche l’occasione per la presentazione dei risultati del progetto e degli action plan in tema d’integrazione elaborati dai partner. Il Comune di Roma, come proprio action plan, ha proposto uno studio di fattibilità per la creazione di un osservatorio permanente sulle comunità straniere residenti all’interno del Comune stesso, con l’intento poi di allargare l’analisi a tutti i cittadini stranieri che vivono e lavorano nella città di Roma, anche senza essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Nel Comune di Roma i soggetti promotori di questo intervento sono stati l’Ufficio per la rappresentanza e la partecipazione dei cittadini stranieri del Consiglio Comunale, la Consulta cittadina per la rappresentanza delle comunità straniere istituita dal Comune di Roma, il XV Dipartimento e l’Ufficio di Statistica. L’osservatorio avrà il compito di monitorare il livello di integrazione delle comunità straniere presenti sul territorio, in relazione agli ambiti che rappresentano la loro possibilità di partecipare direttamente allo sviluppo civile, sociale ed economico della comunità romana (occupazione, istruzione, imprenditorialità, seconde generazioni, investimenti immobiliari, bancarizzazione, inclusione sociale, ecc...).