Museo del territorio - Stato e organizzazione - Repubblica ... · - insediamenti permanenti e...
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Sviluppare nelsingolo e nella società la conoscenza del ruolo che l’uomo svolge all’interno del suo ambiente di vita e la consapevolezza dei valori di cui è depositario, con il compito di trasmetterli alle generazioni future
Con queste tre componenti– storia naturale, archeologiae storia del territorio– il prospettato nuovo museosi iscrive in una correntemoderna di interpretazione e diesposizione delle conoscenze.Esso vuole favorire una presadi coscienza sul valore e sulsignificato del territorio quale spazio di identificazione dellacomunità ed elemento d’identi-tà culturale del Paese.
Al fine di ampliare l’efficienzadella propria attività, il Museodel territorio vuole inserirsinella rete nazionale e interna-zionale dei centri di competenzaanaloghi, stabilendo collabora-zioni durature.
Il territorio odierno è il risulta-to di un lungo processo che havisto quali protagonisti le forzedella natura, da una parte,e la millenaria azione dell’uomo,dall’altra. La natura ne ha for-giato il rilievo e l’idrografia,disegnato il manto vegetalee determinato il popolamentoanimale; l’uomo ne ha modificatol’assetto in modo sempre piùmarcato nel corso del tempo,creando nuovi ambienti, sfrut-tandone le risorse, edificandoinsediamenti e vie di traffico.
Il Museo del territorio intendefornire una chiave di letturaglobale degli aspetti naturalistici,di quelli archeologici e di quellilegati alla storia del territoriocon un approccio interdiscipli-nare originale e innovativo.
L’idea
“L’uomo dell’avvenire è colui il quale è dotato di più lunga memoria, chi,si potrebbe dire,ha le radici più profonde e ramificate,saldamente piantate nel terreno delle sue tradizioni.”
- archeologia preistorica - archeologia romana- archeologia medievale- numismatica
Esso ha il compito di ricercare,conservare, documentare, stu-diare e divulgare le conoscenzerelative al patrimonio archeo-logico del territorio, promuoven-done il rispetto.
Storia naturaleQuesto settore abbraccia l’in-sieme delle componenti naturalidel territorio (minerali, rocce,fossili, animali, piante, funghi),articolandosi principalmentenei settori seguenti:- mineralogia e petrografia- geologia e paleontologia- zoologia dei vertebrati- zoologia degli invertebrati- botanica- micologia
Esso ha il compito di ricercare,conservare, documentare, stu-diare e divulgare le conoscenzerelative al patrimonio naturale,nonché sviluppare una maggioreconsapevolezza sul ruolo cre-scente che l’uomo svolge nelcontesto in cui vive.
ArcheologiaQuesto settore comprende l’in-sieme delle testimonianzearcheologiche mobili (oggettiin ceramica, vetro, pietra,ambra, argento, oro e bronzo)e immobili (antichi insediamenti),articolandosi principalmentenei seguenti campi di indagine:
Esso ha il compito di studiare i fenomeni geofisici, economici,politici e sociali (sulla base didocumenti raccolti e conservatiperlopiú da altre istituzionipubbliche e private) che hannooriginato tali cambiamenti.
Storia del territorioQuesto settore si occupa dellegrandi trasformazioni del territo-rio da parte della società, non-ché del mutato rapportodell’uomo con esso. Suoi ambitidi interesse sono principalmente:- sfruttamento delle risorse
(bosco, pascoli, pietre, miniere,acque ecc.)
- reti di comunicazione- insediamenti permanenti
e temporanei- opere per la protezione
dai pericoli naturali- paesaggio e sua rappresen-
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Il patrimonio naturalistico earcheologico del Cantone Ticino,raccolto in oltre due secoli diattività, è ricco e di grande valo-re. Esso si compone di mezzomilione di reperti naturalisticie di migliaia di oggetti archeolo-gici mobili, cui si aggiungonoi continui ritrovamenti degli scaviarcheologici, geologici e paleon-tologici in corso.
Un grande patrimonio da valorizzareLe collezioni naturalistiche sonoconservate oggi nel Museocantonale di storia naturalea Lugano, ma numerosi repertifossili di grande pregio sonoancora depositati presso l’Uni-versità di Zurigo. Le collezioniarcheologiche si trovano invecein gran parte nei magazzinidell’Ufficio cantonale dei beniculturali a Bellinzona, mentre
piccoli gruppi di oggetti sonoesposti nei musei comunali diLocarno e di Bellinzona.Una preziosa collezione di reper-ti (oltre 4’000 oggetti ritrovati inTicino fra la metà dell’Ottocentoe gli inizi del Novecento) si trovaal Museo nazionale di Zurigo.
Il settore della storia del terri-torio può contare su una docu-mentazione d’archivio moltovasta, che spazia dalla cartografiapiù antica alle riprese aeree digi-talizzate, dai progetti delle grandiopere alle cartoline postali e a raccolte pubbliche e private di incisioni, acquerelli, fotografiee film; ma soprattutto può pog-giare su un numero crescente distudi e di pubblicazioni non anco-ra riuniti in un corpus organico.
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L’Organigramma
L’Organigramma ipotizzato finoraprevede le risorse umane per cia-scuno dei tre settori con specifi-che competenze scientifiche, non-ché quelle per il settore del coor-dinamento, tendendo pertanto allamassima sinergia.L’organigramma del MCT indica lastruttura corrispondente all’idea diintegrazione funzionale e manage-riale. I settori della Storia naturale,dell’Archeologia e della Storia delterritorio sono subordinati a unsettore di Coordinamento, chedeve permettere di dare unitàall’insieme, di rappresentare l’istitu-zione verso l’esterno, di badareall’equilibrio finanziario.Verso l’interno, esso deve assicura-re i mezzi d’appoggio allo svolgi-mento dei compiti specifici dei tresettori, scaricandoli, nella misuramassima possibile, di incombenzepratiche. Le competenze scientifi-che e amministrative sono garanti-te dai responsabili dei vari settori.
L’Organigramma
• Ricerca• Conservazione• Formazione• Consulenze
Attivitàscientifica
• Esposizione permanente• Mostre temporanee• Pubblicazioni• Conferenze e convegni• Percorsi tematici
Mediazioneculturale
Un istituto dinamico e modernoNel tempo i musei hanno assun-to funzioni diverse, passandoda quella di “archivio” (collezio-ne di reperti) a quella di “pon-te” (luogo di trasmissione delsapere) e poi a quella di “osser-vatorio delle trasformazioni inatto”. I nuovi musei si configura-no quindi sempre più come centri di competenza ed eroga-tori di servizi, secondo un mo-dello bipolare di “istituto” (ambi-to scientifico) e “museo” (ambitodella mediazione culturale),in una sorta di circolo virtuosodove una componente stimolae alimenta l’altra. Il nuovo Museodel territorio vuole assolverequeste diverse funzioni, articolan-do la sua attività in sei ambitioperativi:
1. ricerca: indagini scientifiche, atti-vità commissionali, consulenza a diplomandi e dottorandi, semi-nari e workshop;
2. conservazione: acquisizione,preparazione, identificazione,catalogazione, conservazione e restauro dei reperti;
3. documentazione: centrodi documentazione specializza-to all’interno del Sistemabibliotecario ticinese;
4. divulgazione: esposizione per-manente, mostre temporanee,pubblicazioni, conferenze;
5. formazione: corsi di base perdilettanti, tirocini per personalein formazione, aggiornamentodocenti, specializzazione post-accademica;
6. consulenza: supporto all’Am-ministrazione cantonale e aterzi, consulenza nella realizza-zione di iniziative sul territorio.
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L’impatto dell’uomo sulla natura e le ripercussioni
della natura sull’uomo(temi ecologici)
Fauna, flora e ambienti(temi biologici)
Geologia generaleRocce, minerali e fossili
(temi geologici)
NATURA
Dalla fine del Medioevoall’età contemporanea
(temi storico-archeologici)
Dall’uomo di Neanderthal al Medioevo
(temi archeologici)
Le ultime grandi trasformazioni
antropiche del territorio(temi tecnologici)
La trasformazione del territorio
da parte dell’uomo(temi storico-geografici)
La formazione del territorio(temi geomorfologici)
TERRITORIO
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UOMO
Le esposizioni temporaneeavranno il compito di approfon-dire temi specifici in un deter-minato campo d’interesse,di creare collegamenti con leregioni circostanti e di sviluppa-re tematiche che permettanodi ampliare e inserire la realtàlocale in un più ampio contesto.
Realizzando eventi di richiamo,sarà finalmente possibile valoriz-zare il patrimonio naturalistico,archeologico e iconograficodel Cantone, inserendolo in un circuito didattico e turisticodi qualità.Sarà inoltre possibile promuo-vere i maggiori siti naturalisticie archeologici del territorio(Monte San Giorgio e Castellidi Bellinzona, beni iscrittinel Patrimonio mondiale dell’UNESCO), così come valo-rizzare altre aree meritevolidi maggior segnalazione.
L’esposizione permanente offriràla chiave di lettura del territorio,illustrandone le caratteristiche e la genesi. Mostrerà al visitatorei principali fattori – naturali eantropici – che ne hanno forgia-to l’aspetto, quasi fossero atti escenari di una rappresentazionedurata mezzo miliardo di anni:dalla formazione delle rocce piùantiche, milioni di anni fa, alleprime fasi della colonizzazione
L’esposizione e gli eventiumana durante l’ultima glaciazio-ne, alle massicce trasformazionidel paesaggio degli ultimi duesecoli (migliorie agricole e alpe-stri, sfruttamento dei boschi edelle risorse idriche, attivitàmineraria, opere di bonifica e dipremunizione, insediamenti, retidi comunicazione, ecc.).L’evoluzione del territorio è l’assecentrale del concetto espositivo,sul quale s’innestano le tematichenaturalistiche e quelle archeolo-giche, trattate in sezioni distinte.
Un museo per tutti Museo del territorio:
è un progetto inno-vativo e dinamico peril futuro del Cantone
è un nodo della retenazionale e interna-zionale della ricerca
è un’opportunità di sviluppo culturale,turistico ed economico
è una realizzazioneconcreta dell’identitàdella Svizzera italiana
al cittadino...un luogo per la conoscenzadelle peculiarità naturali e cul-turali del Paese, quale punto di riferimento dell’identitàlocale e regionale;
alla scuola...uno strumento pedagogicoper l’insegnamento interdisci-plinare e per la formazione di una coscienza sui valori delterritorio;
agli istituti di ricerca...un partner riconosciuto sulpiano scientifico nazionale e transfrontaliero, quale anellodi un’ampia rete di istituti diricerca;
La nuova struttura musealeavrà sede a Locarno.
Quale “laboratorio culturale”al servizio del pubblico sirivolgerà a una vasta cerchiadi utenti.Come tale essa offrirà:
alle associazioni...un polo di riferimento e di aggregazione per la pro-mozione di attività legate allecomponenti del territorio;
ai turisti...un’occasione unica perconoscere la storia ed i valoridel paese ospitante;
agli enti locali...un interlocutore per lo sviluppodi iniziative in ambito natu-ralistico, paesaggistico e storico-culturale;
allo Stato...un centro di competenza sugli aspetti naturali e culturalidel territorio.
Informazioni:Gruppo tecnico MTUfficio dei beni culturaliViale Franscini 30a6500 BellinzonaTel. +41 91 814 13 80Fax +41 91 814 13 [email protected] (in costruz.)
Progetto grafico:Delucchi & Team e Crivellis,Taverne
Repubblica e Cantone TicinoDipartimento del territorio
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