Museo Archeologico Statale e Teatro Romano di Spoleto · Il sistema di allarme anti-intrusione è...

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Museo Archeologico Nazionale e teatro romano. Museo Archeologico Statale e Teatro Romano di Spoleto Il museo ha sede all'interno dell'ex monastero di Sant'Agata, nell’isolato meridionale del centro storico di Spoleto, costituito dall’incontro delle odierne vie Monterone e Sant’Agata, in un’area occupata in epoca romana dal teatro. Un tempo fu la sede di un monastero intitolato a Sant’Agata, sorto alla fine del XIV secolo sui resti del teatro romano (I secolo a. C) la cui scena fu fortemente alterata dalla costruzione dell’edificio religioso. Inaugurato nel 1985, il museo si articola su più livelli adattando l'esposizione all'architettura dell'edificio storico. É in corso un progetto organico di rinnovamento espositivo, che ha già completato (2008) una prima sezione di questo nuovo percorso espositivo. Attraverso reperti provenienti anche dalle ricerche più recenti sono documentate le prime attestazioni della presenza umana nell’area della rocca e del centro storico, risalenti all’età del bronzo e lo sviluppo dell’insediamento nella fase umbra, testimoniato soprattutto dai ricchi corredi di VII-VI sec. a.C. della necropoli di Piazza d’Armi. Al secondo piano del Museo sono esposti reperti provenienti dalla Valnerina, un territorio che fu sempre in stretto rapporto con Spoleto. Si segnalano in particolare i cinerari dell’età del bronzo finale dalla necropoli di Monteleone di Spoleto, i reperti dai santuari di Montefranco, i corredi funebri dalla necropoli ellenistica e romana di Norcia. Provengono dal medesimo territorio anche molti dei reperti della collezione Canzio Sapori, recentemente donata allo Stato. Tra di essi si segnalano un cinerario ad impasto con decorazione geometrica da Ponte di Cerreto e un notevole ritratto maschile tardorepubblicano da Ferentillo Nella sezione dedicata all’illustrazione del teatro romano sono esposte le sculture decorative rinvenute nel monumento durante gli scavi degli anni Cinquanta del Novecento, tra cui una statua di Aura (personificazione della brezza leggera), rilavorata come Venere; riconosciuta da studi recenti come un originale marmoreo greco di V secolo a.C., è stata rilavorata in età romana per adattarla alle fattezze della dea genitrice della dinastia giulio-claudia. L’interesse di tale scoperta è accresciuto dalla rarità degli originali statuari greci che, prevalentemente, ci sono noti attraverso le molteplici copie fatte dai romani. Il teatro, che è parte integrante della visita del museo, è databile al I sec. a.C. e in parte venne incorporato in edifici posteriori, subendo un parziale smantellamento in epoca medievale. Sistematici interventi di restauro, iniziati negli anni Cinquanta, hanno permesso il recupero dell'intero complesso ripristinando le gradinate. Il piano inferiore è comunque ben conservato, con l'ambulacro ancora percorribile. Durante le manifestazioni connesse al Festival dei Due Mondi, il teatro è utilizzato per gli spettacoli Luogo | Indirizzo Indirizzo: Via Sant'Agata Numero civico: 18/a Cap: 06049 Comune: Spoleto Provincia: Perugia (PG) Regione: Umbria Telefono: 0743223277 Fax: 0743223277 Email: Sito web: http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/ Luogo | Galleria delle Immagini

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Museo Archeologico Nazionale e teatro romano.

Museo Archeologico Statale e Teatro Romano di Spoleto

Il museo ha sede all'interno dell'ex monastero di Sant'Agata, nell’isolato meridionale del centro storicodi Spoleto, costituito dall’incontro delle odierne vie Monterone e Sant’Agata, in un’area occupata inepoca romana dal teatro. Un tempo fu la sede di un monastero intitolato a Sant’Agata, sorto alla finedel XIV secolo sui resti del teatro romano (I secolo a. C) la cui scena fu fortemente alterata dallacostruzione dell’edificio religioso. Inaugurato nel 1985, il museo si articola su più livelli adattandol'esposizione all'architettura dell'edificio storico. É in corso un progetto organico di rinnovamentoespositivo, che ha già completato (2008) una prima sezione di questo nuovo percorso espositivo.Attraverso reperti provenienti anche dalle ricerche più recenti sono documentate le prime attestazionidella presenza umana nell’area della rocca e del centro storico, risalenti all’età del bronzo e losviluppo dell’insediamento nella fase umbra, testimoniato soprattutto dai ricchi corredi di VII-VI sec.a.C. della necropoli di Piazza d’Armi. Al secondo piano del Museo sono esposti reperti provenientidalla Valnerina, un territorio che fu sempre in stretto rapporto con Spoleto. Si segnalano in particolarei cinerari dell’età del bronzo finale dalla necropoli di Monteleone di Spoleto, i reperti dai santuari diMontefranco, i corredi funebri dalla necropoli ellenistica e romana di Norcia. Provengono dalmedesimo territorio anche molti dei reperti della collezione Canzio Sapori, recentemente donata alloStato. Tra di essi si segnalano un cinerario ad impasto con decorazione geometrica da Ponte diCerreto e un notevole ritratto maschile tardorepubblicano da Ferentillo Nella sezione dedicataall’illustrazione del teatro romano sono esposte le sculture decorative rinvenute nel monumentodurante gli scavi degli anni Cinquanta del Novecento, tra cui una statua di Aura (personificazionedella brezza leggera), rilavorata come Venere; riconosciuta da studi recenti come un originalemarmoreo greco di V secolo a.C., è stata rilavorata in età romana per adattarla alle fattezze della dea

genitrice della dinastia giulio-claudia. L’interesse di tale scoperta è accresciuto dalla rarità degli originali statuari greci che, prevalentemente, cisono noti attraverso le molteplici copie fatte dai romani. Il teatro, che è parte integrante della visita del museo, è databile al I sec. a.C. e inparte venne incorporato in edifici posteriori, subendo un parziale smantellamento in epoca medievale. Sistematici interventi di restauro, iniziatinegli anni Cinquanta, hanno permesso il recupero dell'intero complesso ripristinando le gradinate. Il piano inferiore è comunque benconservato, con l'ambulacro ancora percorribile. Durante le manifestazioni connesse al Festival dei Due Mondi, il teatro è utilizzato per glispettacoli

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Indirizzo: Via Sant'AgataNumero civico: 18/aCap: 06049Comune: SpoletoProvincia: Perugia (PG)Regione: UmbriaTelefono: 0743223277Fax: 0743223277Email:Sito web: http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/

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ADArte | Sintesi di accessibilità

Informazioni raccolte con un sopralluogo terminato il 14 ottobre 2010. Il luogo è una sede distaccata della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria – Perugia.E' una struttura di tipo complesso, costituita dal museo archeologico e dal teatro romano. Essi hanno in comune l'ingresso, la biglietteria, il servizioigienico e la sala conferenze.Il museo ha sede in un edificio storico e si compone di 4 livelli: piano terra, piano primo, piano secondo, piano terzo.La porta di ingresso che è anche porta di uscita, si apre direttamente su di una strada (via S. Agata) in pendenza. Un gradino di altezza variabile (da 6centimetri a 22 centimetri) collega le diverse quote della strada alla porta.Attraverso un corridoio lungo circa 14,50 metri si arriva alla biglietteria.La biglietteria è uno spazio ridotto tipo box, accessibile solo al personale interno, alla quale il visitatore si accosta per ricevere il biglietto e le informazioniessenziali.Un percorso successivo di 10,30 metri collega la biglietteria e lo spazio espositivo aperto del cortile. Lungo questo percorso c'è un cambio di quota,superabile con una scala di 7 gradini.Dal cortile due percorsi distinti, della lunghezza rispettivamente di 19,50 metri e 6 metri conducono, da una parte, al teatro romano e, dall'altra, alla salaespositiva, riservata all'illustrazione del teatro, e poco oltre all'ascensore (8 metri) Entrambi i percorsi presentano cambi di quota raccordati da gradini.E' anche possibile raggiungere il teatro con un tragitto più lungo, evitando i gradini. Lungo questo percorso c'è una rampa inclinata con una pendenzanotevole, che deve essere messa a norma. L'adeguamento della rampa agevolerà anche il percorso per raggiungere le sale espositive al piano terra e l'ascensore. Infatti essa è adiacente ad uningresso di servizio che si trova su via delle Terme, l'altra strada su cui affaccia il complesso. Questo ingresso immette direttamente al teatro e puòessere aperto a richiesta.Nella sala dedicata al teatro romano è possibile effettuare una visita tattile guidata. A supporto del percorso sono a disposizione opuscoli che riportanoin braille i testi dei pannelli didattici e tavole con disegni a rilievo. Il servizio è effettuato, su prenotazione, da personale interno, formato attraverso lapartecipazione a corsi sul tema dell'accessibilità organizzati dal Ministero BCA.La visita guidata tattile può essere realizzata anche in altre sale su singoli reperti, in base alle loro caratteristiche e alle modalità di esposizione.La visita al teatro, per le caratteristiche proprie del monumento, presenta delle difficoltà.Per entrare nello spazio che gira intorno all'orchestra semicircolare occorre superare un dislivello di 18 cm di altezza. Questo percorso è lungo 27,65metri e largo 75 centimetri, ed è pavimentato con lastre di calcare, abbastanza regolari. Alla fine, nella parte orientale del teatro, il passaggio si restringea 70 centimetri e si accede ad una passerella in tavole di legno non ben connesse. La passerella si trova ( rispetto al piano che gira intornoall'orchestra) ad una quota superiore di 10 centimetri, è lunga 3 metri e termina con una rampa inclinata. Dopo un breve tratto in ghiaia e in pietra, sisuperano due gradini e si entra in un passaggio coperto lungo 14,70 metri, pavimentato con lastre di pietra, inclinato e sconnesso. Da qui si accedeall'ambulacro, il corridoio sottostante la gradinata del teatro (cavea). Lungo l'ambulacro si aprono quattro passaggi. Essi conducono a punti diversi dellacavea. In tre casi le differenti quote tra l'ambulacro e la cavea sono superate da scale, in un caso, dal fondo (in ghiaia) in pendenza.L'ambulacro, lungo 95 metri circa e largo 2 metri, ha il fondo in ghiaia, avvallato in alcuni punti. Alla fine del percorso c'è il giardino, dove è collocato aterra materiale archeologico pesante.E' possibile accedere direttamente al giardino e percorrere l'ambulacro, in senso contrario rispetto a quello sopra descritto, attraverso un altro accessodi servizio, posto anch'esso su via delle Terme, avvisando il personale. I gradini della cavea hanno altezza variabile. I primi sono alti fino a 40 centimetri, gli altri 29 centimetri. Ci sono anche scalette di accesso con gradinialti 13 centimetri. Dal piano terra, l'ascensore collega tutti i piani visitabili. Oltre che dall'ascensore i piani sono collegati da una scala di cinque rampe. Il primo piano e ilterzo sono anche collegati direttamente da una scala a chiocciola. Il primo piano ospita cinque sale espositive che affacciano su un loggiato. Sono dedicate alla città di Spoleto e al territorio immediatamente circostante.Il percorso documenta la nascita e lo sviluppo della città, dalle sue origini umbre fino all'età romana imperiale. Le prime tre sale sono comunicanti in successione attraverso varchi. L'ingresso alla prima è vicino all'ascensore e alla scala. Per raggiungere la quartae la quinta sala, comunicanti tra loro attraverso un varco, è necessario uscire dalla terza sala, percorrere 8 metri del loggiato fino all'ingresso dellaquarta sala. In tutte e due gli ingressi è presente un gradino di 5 centimetri e 10 centimetri di altezza. Al secondo piano si trovano i servizi igienici, tra cui quello riservato a persone con disabilità, e la sala delle mostre temporanee. I dislivelli presenti sonosuperati tramite rampe. Il terzo piano ospita la sala conferenze, posta vicino all'ascensore, e due sale espositive. Esse affacciano sul loggiato del terzo piano e sonocomunicanti tra di loro attraverso un varco. Questa sezione è dedicata al territorio di Spoleto, illustrato nella prima sala dalla mostra: Spoleto e laValnerina e nella seconda dalla mostra: La collezione Sapori.Quando non in uso la sala conferenze rimane chiusa, ma a richiesta può essere aperta dal personale addetto. La sala conferenze comunica, attraversouna porta, con la prima delle due sale espositive. Questo percorso permette di visitare le sale evitando due dislivelli, superati ciascuno da due gradini.Al secondo e al terzo piano ci sono anche gli uffici della struttura.Il personale addetto ai servizi di vigilanza e accoglienza è riconoscibile attraverso cartellino identificativo.Le vie d'esodo indicano il percorso da seguire per raggiungere la via d'uscita più prossima per arrivare al piano terra , allo spazio all'aperto, indicatocome punto di raccolta.Il sistema di allarme anti-intrusione è acustico, quello antincendio è acustico e visivo.

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The State Archaeological Museum and the Roman Theatre, Spoleto

The museum is housed in the former monastery of St. Agatha, in the southern block of the historic centre of Spoleto where the present-day Via Monterone meets Via Sant'Agata, on a site that was occupied by the Roman Theatre in ancient times (1st century BC). The monastery of St. Agatha was built at the end of the fourteenth century on the remains of the Theatre, extensively altering its backstage scene area. Opened in 1985 as a museum, it is on several levels that adapt the exhibitions to the architecture of the monastery. As part of a comprehensive renovation project that was still under way at the time of the survey, the first section of a new visitor route was opened in 2008. The exhibits consist of finds, some of which are recent, from the area of the citadel of Spoleto and the historic centre and providing evidence of the earliest human presence, which dates back to the Bronze Age, and then of the subsequent development of the settlement during the Umbrian period, which is demonstrated above all by the rich tomb apparatus from the Roman "parade ground" necropolis that dates from the 7th-6th centuries BC. The exhibits at the second floor of the museum include finds from the territory of the Valnerina, which has always had a close relationship with Spoleto. They include Late Bronze Age funerary urns from the necropolis at Monteleone di Spoleto, finds from the sanctuaries of Montefranco, and funerary apparatus from the Hellenistic and Roman necropolis of Norcia. Many of the finds in the Canzio Sapori Collection, which was recently donated to the State, also come from the Valnerina. They include a ceramic paste urn with geometric decoration from Ponte di Cerreto, and a remarkable male portrait from Ferentillo that dates from the late Republican period. The section on the Roman Theatre includes decorative sculptures that were found there during excavations in the 1950s, and which include a statue of Aura (the divine personification of the breeze), re-elaborated as Venus. Recent studies have shown that this is in fact a marble Greek original dating from the 5th century BC, reworked by the Romans to make her features resemble those of Venus Genetrix, the Roman ancestor goddess of the Julio-Claudian dynasty. The interest of this finding is enhanced by the fact that original Greek statuary is rare and is mainly known to us by way of the multiple copies that were made by the Romans. The Roman Theatre is datable to the 1st century BC and is an integral part of the visit to the museum. It was partly incorporated into later buildings and was also partly dismantled in the Middle Ages, although the lower level was still well preserved and the Ambulatory was still passable. A systematic restoration begun in the 1950s has made it possible to recover the whole complex, including the tiered seating. The Theatre is now used for public events connected with the Festival dei Due Mondi, the summer music and opera festival of Spoleto. The place | Address

Address: Via Sant'Agata Street number: 18/a Postcode: 06049 Municipality: Spoleto Province: Perugia (PG) Region: Umbria Telephone: 0743223277 Fax: 0743223277 Website: http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/index.php?en/90/museo-archeologico-statale-di-spoleto ADArte | Accessibility summary

Information collected and site visit completed on 14 October 2010. The complex of the Archaeological Museum and Roman Theatre of Spoleto is a branch of the Superintendency for Archaeological Heritage of Perugia (Umbria). The Museum and Theatre share the same entrance, Ticket Office, WCs, and Lecture Room. The museum is housed in four floors of an historic building. The entrance (which is also the exit), opens directly off a sloping street (Via Sant'Agata), where there is a step that tapers from 6cm to 22cm high. A corridor about 14.50m long leads to the Ticket Office. The Ticket Office is a small kiosk that is only accessible to staff, where visitors can buy tickets and ask for information. A route 10.30m long with 7 steps leads from the Ticket Office to the open exhibition space in the courtyard. After the courtyard there are two possible routes, both of which involve steps: the first is 19.50m long and leads to the Roman Theatre. The other is 6m long and leads to an exhibition about the Theatre, and then continues for another 8m to the lift. There is a step-free alternative route from the Ticket Office to the Theatre, although this is longer and entails going up a steep ramp that does not comply with disabled access regulations. Once it has been altered so that it does comply, the way from the Ticket Office to the ground floor exhibition rooms and lift will become much easier, since this ramp is adjacent to a service entrance (which even today can be opened by request) that leads from Via delle Terme directly into the Theatre The exhibition about the Theatre includes an option for a tactile guided visit as well as Braille brochures giving the text of

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the information panels, and boards with drawings in relief. The tactile service has to be booked in advance and is provided by trained staff who have taken courses on accessibility organised by the Ministry of Cultural Heritage and Activities. Tactile guided assistance can also be requested for individual items in specific rooms, based on their characteristics and how they are displayed. All the floors of the museum building are served by five flights of stairs and a lift. Additionally, there is a spiral staircase from the first floor to the third floor. At the first floor, beginning near the stair and lift landing, there are five exhibition rooms that open to a loggia. They contain exhibits about Spoleto and the immediately surrounding territory, documenting the birth and development of the city from its Umbrian origins up until the Roman Imperial period. The first three of these rooms are interconnected, as are the fourth and fifth. To get from the third room to the fourth room visitors have to exit Room 3 (where there is a step 5 cm high), go along the loggia for about 8m, and then back in via another step 10cm high. The second floor contains the temporary exhibitions room and the WCs, including a disabled WC. There are various level differences with ramps between these rooms. The third floor contains the Lecture Room, which is near the lift, and two more interconnected exhibition rooms that open off the loggia via two steps at each entrance. The first room is dedicated to the wider territory of Spoleto and the Valnerina, and the second room contains the Sapori Collection. The steps can be avoided by asking staff to open the Lecture Room (which is locked when not in use). From here there is a door into the first of the two exhibition rooms, making both rooms accessible for disabled visitors. The second and third floors also contain museum offices. Visiting the Roman Theatre itself is problematic due to its inherent characteristics. To get into the passage that runs round the semicircular orchestra, there is a route 27.65m long and 75cm wide, paved with fairly regular limestone slabs and that has a level difference of 18cm. When it arrives at the western part of the theatre this passage narrows to 70cm and becomes a walkway made from wooden planks that are not well connected together. This timber walkway is 10cm higher than the semicircular passage itself. It is 3m long and ends in a ramp. After that there is a short section paved in gravel and stone, and two steps up to a covered passage that is 14.70m long, on a slope, and paved with stone slabs that are broken up. This ends in the Ambulatory, i.e. the corridor underneath the stepped seating in the arena of the Theatre. Four passages lead out of the Ambulatory to various points of the arena. Three of these involve going up steps whilst the fourth is a gravel ramp. The Ambulatory is about 95m long and 2m wide with a gravel surface that dips in various places. At the end is a garden where heavier archaeological material is set out on the ground. The ranks of stepped seating in the arena are of variable height ranging from 29cm to 40cm. The smaller access steps are 13cm high, There is, however, a much easier means of access directly into the garden and into the Ambulatory from that end. This entrance can be used by asking staff to open the door from Via delle Terme. The staff can be recognised by their identification tags and uniforms. The escape routes indicate how to get to the nearest and an outside assembly point at the ground floor. The anti-intrusion alarm is acoustic only. The fire alarm is both acoustic and visual.