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MUSCOLI, CUORE, DIFESE Nuove frontiere per le Vitamine D e K2 Le Vitamine D e K2 sono state oggetto recentemente di nuovi e approfonditi studi scientifici. Esse svolgono un’importante azione protettiva e funzionale a livello muscolare, osseo, immunitario e cardiovascolare, in relazione alla corretta dose da assumere. (matrix gla-protein MGP), una proteina che favorisce il legame del calcio nell’osso promuovendo l’aumento della concentrazione di calcio. Conseguentemente l’osso diventa più resistente e meno suscettibile alla frattura. Vitamina K Per vitamina K, intendiamo un gruppo di componenti chimici similari, chiamati naftochinoni”. Questi composti hanno un nucleo chimico comune e differiscono tra loro per la struttura molecolare in posizione 3. Le forme fisiologiche di vitamina K includono la K1 e la K2. La K1 è considerata come la sorgente naturale principale di Vitamina K. Essa si trova nelle piante, alghe, batteri fotosintetici, vegetali verdi a foglia larga e oli vegetali. La vitamina K2 o Menaquinone include diverse forme molecolari indicate come MK-n. La MK-7 è la più popolare ed è rintracciabile in certi tipi di formaggio, burro e natto. La vitamina K3 o menadione è di origine sintetica e non è raccomandata per utilizzo nell’uomo, a causa della sua tossicità e minore attività. Vitamina K2 naturale I semi di soia fermentati producono il Natto, una fonte naturale di MK-7. Il natto è un alimento tradizionale tipico Il paradosso del calcio Il calcio svolge un ruolo specifico per la salute del tessuto osseo. Il suo contenuto diminuisce con l’avanzare dell’ età, a partire dai 35 anni, in particolare nelle donne, dopo la menopausa. Questo genera un incremento del rischio di osteoporosi e disturbi cardiovascolari. Da molti anni il calcio è impiegato come rimedio d’elezione per la salute del tessuto osseo. Per molti anni l’industria medicale ha imposto l’assunzione di integratori e farmaci a base di sali di calcio come rimedio d’elezione contro l’osteoporosi, tanto che oggi il calcio è aggiunto a moltissimi prodotti alimentari. Nonostante queste azioni correttive sembra che il fabbisogno di calcio medio ottimale non sia ancora raggiunto. Inoltre numerosi studi svoltisi ngli ultimi 20 anni confermano che l’eccesso di calcio assunto da solo, può aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari, infarto miocardico e sincope fino al 30%.Questo fenomeno è stato definito “il paradosso del calcio”. Il calcio infatti si deposita sulle pareti dei vasi sanguigni, riducendone l’elasticità. L’assunzione contemporanea di vitamina D, migliora leggermente la situazione , ma è la vitamina K2-7 la soluzione ottimale per migliorare l’utilizzo del calcio. Essa è indispensabile per l’attivazione dell’ osteocalcina scientific news

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MUSCOLI, CUORE, DIFESENuove frontiere per le Vitamine D e K2

Le Vitamine D e K2 sono state oggetto recentemente di nuovi e approfonditi studi scientifici. Esse svolgono un’importante azione protettiva e funzionale a livello muscolare, osseo, immunitario e cardiovascolare, in relazione alla corretta dose da assumere.

(matrix gla-protein MGP), una proteina che favorisce il legame del calcio nell’osso promuovendo l’aumento della concentrazione di calcio. Conseguentemente l’osso diventa più resistente e meno suscettibile alla frattura.

Vitamina K

Per vitamina K, intendiamo un gruppo di componenti chimici similari, chiamati “naftochinoni”. Questi composti hanno un nucleo chimico comune e differiscono tra loro per la struttura molecolare in posizione 3.Le forme fisiologiche di vitamina K includono la K1 e la K2. La K1 è considerata come la sorgente naturale principale di Vitamina K. Essa si trova nelle piante, alghe, batteri fotosintetici, vegetali verdi a foglia larga e oli vegetali.La vitamina K2 o Menaquinone include diverse forme molecolari indicate come MK-n.La MK-7 è la più popolare ed è rintracciabile in certi tipi di formaggio, burro e natto.La vitamina K3 o menadione è di origine sintetica e non è raccomandata per utilizzo nell’uomo, a causa della sua tossicità e minore attività.

Vitamina K2 naturale

I semi di soia fermentati producono il Natto, una fonte naturale di MK-7. Il natto è un alimento tradizionale tipico

Il paradosso del calcio

Il calcio svolge un ruolo specifico per la salute del tessuto osseo.Il suo contenuto diminuisce con l’avanzare dell’ età, a partire dai 35 anni, in particolare nelle donne, dopo la menopausa. Questo genera un incremento del rischio di osteoporosi e disturbi cardiovascolari.Da molti anni il calcio è impiegato come rimedio d’elezione per la salute del tessuto osseo.Per molti anni l’industria medicale ha imposto l’assunzione di integratori e farmaci a base di sali di calcio come rimedio d’elezione contro l’osteoporosi, tanto che oggi il calcio è aggiunto a moltissimi prodotti alimentari.Nonostante queste azioni correttive sembra che il fabbisogno di calcio medio ottimale non sia ancora raggiunto. Inoltre numerosi studi svoltisi ngli ultimi 20 anni confermano che l’eccesso di calcio assunto da solo, può aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari, infarto miocardico e sincope fino al 30%.Questo fenomeno è stato definito “il paradosso del calcio”.Il calcio infatti si deposita sulle pareti dei vasi sanguigni, riducendone l’elasticità. L’assunzione contemporanea di vitamina D, migliora leggermente la situazione , ma è la vitamina K2-7 la soluzione ottimale per migliorare l’utilizzo del calcio. Essa è indispensabile per l’attivazione dell’ osteocalcina

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possibile aumento della durata della vita,. Le cellule umane non sono in grado di produrre vitamina K2, ed oggi si ritiene che la dieta occidentale non contenga una sufficiente quantità di vitamina K1 e K2. La vitamina K1 è scarsamente biodisponibile con l’alimentazione, rapidamente metabolizzata dal fegato ed escreta; pertanto la sua efficacia è parziale in particolare a livello periferico e nel tessuto osseo.La forma K2 è la forma utilizzata dall’organismo in grado di attivare altre proteine vitamina K dipendenti.Gli studi dimostrano che l’attività della vitamina K2 è superiore a quella della K1, essendo più biodisponibile,ha un tempo di dimezzamento più lungo; raggiunge inoltre in modo efficace i tessuti extra epatici, in particolare le ossa ed arterie. Alla vitamina K2 si attribuisce un’efficacia 6 volte la vitamina K1. La vitamina K non è stoccata nel corpo umano e perciò non risulta tossica anche in grandi quantità.

Fabbisogno di K2

E’ stato individuato un fabbisogno ottimale tra i 45 e 90 mcg al giorno; a questa dose non interferisce con il trattamento anticoagulante a base di warfarin sodico e non determina rischi di aumento della coagulazione.

Efficace a 45 µg

die

Naturale

Biodisponibile

nessuneffetto

collaterale

VITAMINA K2

50% di riduzionedella calcificazione

delle arterie

riduzionedi episodi di morte

improvvisa

incremento del 14% della VO2 max

giapponese, cui si attribuiscono in Giappone la ridotta incidenza di disordini cardiovascolari, il miglioramento della salute del tessuto osseo, e il

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VITAMINA DIl nome di vitamina D o calciferolo appartiene ad una famiglia di composti con attività antirachitica e mineralizzante sull’apparato osseo. La vitamina D2 o ergocalciferolo si trova nella maggior parte degli alimenti.Può essere sintetizzata mediante irradiazione ultravioletta dall’ergosterolo (di origine vegetale).

La vitamina D3 o colecalciferolo, è stata isolata partendo dall’olio di pesce.

Fonti

La vitamina D3 può essere sintetizzata nel corpo umano a partire dal colesterolo sotto l’influenza dei raggi ultravioletti.

Questo è il primcipale metodo di approvigionamento per l’organismo. L’alimentazione apporta la vitamina D3 da fonti animali (aringa, salmone,

fegato, latte, burro, formaggi grassi), oppure la vitamina D2 da fonti vegetali.

Vitamina D3 o colecalciferolo

17

2524

1

OH

17

2524

1

OH

Vitamina D2 o ergocalciferolo

Fonti alimentari di µg di X 100 gOlio di fegato di merluzzo 250 - 750

Pesci grassi (sardine, tonno) 2,5 - 25

Tuorlo d’uovo 2 - 12

Fegato (vitello-manzo) 0,2 - 2,5

Latte intero 0,01 - 0,12

Burro 0,3 - 2,5

Formaggi 0,2 - 0,5

La vitamina D viene incorporata con acidi grassi e sali biliari ed assorbita lentamente per diffusione passiva nel duodeno e digiuno. Si diffonde poi per via linfatica associata ai chilomicroni, fino ad arrivare al fegato. Le principali sedi di deposito sono il tessuto adiposo ed i muscoli. Soggetti che si espongono poco al sole, con malattie epatiche croniche, presentano deficit di assorbimento dei grassi e sono altamente predisposti ad una sua carenza.

Funzioni

La vitamina D svolge un ruolo essenziale nella regolazione del metabolismo di calcio e fosforo, ma è

implicata in molti altri distretti fisiologici.

• Pancreas

In caso di carenza di vitamina D si osserva una diminuzione della sintesi di insulina.

• Muscolo

Grazie alla mole di informazioni epidemiologiche e cliniche la vitamina D è stata recentemente messa in relazione con l’incidenza di patologie croniche, cardiovascolari, disordini immunologici e alcune neoplasie.La vitamina D è inoltre in grado di influenzare l’efficienza del muscolo scheletrico, favorendo la resistenza e un migliore trofismo muscolare. Tali effetti si esplicherebbero grazie ad una complessa interazione del metabolita attivo della vitamina D ed un recettore intra-nucleare (VDR - Vitamin D receptor). La vitamina D sembra coinvolta nella modulazione della secrezione dell’IGF-1 (insulin growth factor) che stimola i processi rigenerativi muscolari.Con l’avanzare dell’età la concentrazione recettoriale diminuisce, e a tale fenomeno potrebbe ascriversi

AZIONI FAVOREVOLI DELLA VITAMINA DOsso riduzione dell’osteoporosi, della fragilità e rischio di fratture

Muscolo migliore resistenza, migliore trofismo, contrasta la sarcopenia

Pancreas migliore la sensibilità dell’insulina

Malattie autoimmuni riduce il rischio e favorisce il controllo della sclerosi multipla, artrite reumatoide, lupus, diabete

Neoplasie Riduce il rischio di tumore al colon retto, apparato gastrointestinale , leucemie,

Cuore riduzione del rischio d’infarto

Cervello miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive. Prevenzione della depressione.

FABBISOGNO

A seconda delle fasce di età, l’apporto nutrizionale è da 10 a 15 µg al giorno.L’attività della vitamina D può essere espressa in Unità Internazionali (U.I.) e microgrammi.

1 U.I. = 0,025 µg o 1 µg = 40 U.I.

Ciò vale sia per la vitamina D2 che D3.Attualmente è opinione comune che il fabbisogno minimo efficace giornaliero non debba essere inferiore a 700-1000 U.I. e una concentrazione plasmatica tra 30-45 ng/ml.

il manifestarsi di sarcopenia, la riduzione delle miofibrille di tipo II, con perdita significativa di forza muscolare. Diversi studi sembrano confermare l’utilità del potenziale terapeutico della vitamina D, nel prevenire la riduzione della funzionalità muscolare, contemporanea alla riduzione del rischio di cadute e fratture nei soggetti anziani. La vitamina D è inoltre oggi considerata un importante mediatore immunomodulatore e antinfiammatorio. Per questo è utilizzata per prevenire il decorso e modulare l’infiammazione in diverse patologie autoimuni (sclerosi multipla, cardiopatie,ipertensione, diabete, psoriasi, artrite reumatoide, etc.). Alcuni ricercatori hanno affermato che la metà dei casi di cancro al colon retto negli Stati Uniti potrebbero essere prevenuti con una maggiore assunzione di vitamina D.

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