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Murature Tecniche

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Murature Tecniche

I BLOCCHI DI CALCESTRUZZOLE MISCELE CEMENTIZIELE FINITUREGLI ELEMENTI SPECIALI

D.P.R. N 151 DEL 1/08/11 - PREVENZIONE INCENDI

IL D.M. 16/02/2007MURATURE TAGLIAFUOCOCLASSIFICAZIONE AL FUOCO DEI BLOCCHI PER MURATURAIL D.M. 16/02/2007METODO SPERIMENTALEMODALITA’ COSTRUTTIVA DEL CAMPIONE DI PROVAMETODO ANALITICOMETODO TABELLARE

CLASSIFICAZIONE EIMETODO SPERIMENTALEMETODO TABELLARE

CARATTERISTICHE TECNICHEELEMENTI SPECIALICOLORI BLOCCHI DI CALCESTRUZZO FACCIAVISTA DA ESTERNOIDROREPELLENZA E TRASPIRABILITÁEFFLORESCENZECOLORE

LA POSA IN OPERA

SCHEMI COSTRUTTIVIVINCOLO LATERALE - MURATURE COMPRESE TRA DUE PILASTRIVINCOLO LATERALE - MURATURE PASSANTI FRONTE AL PILASTROVINCOLO DI SOMMITÁGIUNTO DI DILATAZIONEARCHITRAVISTRUTTURAZIONE TIPO

ACCESSORI

EDLTUBI GLOBAL SERVICE

3333

4

5-75566777

889

10-131414141414

15

16-21161718192021

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Indice

I blocchi di calcestruzzo

I blocchi in calcestruzzo rappresentano uno dei sistemi più diffusi ed economici per realizzare murature di tamponamento. Devono essere prodotti in conformità alla normativa Europea UNI EN 771-3 che li definisce “elementi vibrocompressi, ottenuti con aggregati pesanti o leggeri, per muri comuni, da rivestimento, faccia a vista, portanti o non portanti”.

I vantaggi dell’utilizzo dei blocchi in cls rispetto ad altri materiali alternativi sono molteplici:• Reazione al fuoco: il calcestruzzo, sia normale che alleggerito, è classificato in

Euroclasse A1 (incombustibile) secondo il D.M. 10 marzo 2005, ovvero in classe 0 (zero) secondo il vecchio D.M. 26 giugno 1984

• Economicità• Facilità di posa: i blocchi facciavista non necessitano di rivestimento;• Elevata resistenza meccanica• Ottimo isolamento acustico• Buono isolamento termico (blocchi di calcestruzzo alleggerito)

LE MISCELE CEMENTIZIEI blocchi in calcestruzzo vibrocompresso sono prodotti con miscele cementizie di diversa densità:

Calcestruzzo normale: densità netta >1700 kg/m3

Calcestruzzo alleggerito: densità netta ≤1700 kg/m3

LE FINITURE

ELEMENTI SPECIALIGli imballi dei blocchi comprendono alcuni elementi speciali necessari alla realizzazione di particolari costruttivi (es: spallette di porte e finestre) oppure finalizzati ad essere divisi (es: per rispettare la modularità della muratura). Altri elementi speciali vengono prodotti e confezionati separatamente; dovranno pertanto essere ordinati in funzione delle esigenze di cantiere.

Facciavista da esternoImpiegato per murature particolarmen-te esposte agli agenti atmosferici. Sono prodotti in calcestruzzo vibrocompres-so additivato con idrofugo che ostacola e impedisce la penetrazione capillare dell’acqua all’interno dei blocchi pur la-sciando traspirare la muratura.

Compresi nell’imballoBlocco divisibile: Elemento predisposto ad essere tagliato, nella sezione verticale mediana, in modo da ottenere due mezzi blocchi.Blocco testa piana: Elemento privo di corrimalta o incastri, impiegato per realizzare angoli o spallette di porte e finestre.

Prodotti e confezionati separatamenteBlocco cavo: Predisposto per essere riempito, una volta in opera, con calcestruzzo, eventualmente armato, per realizza-re irrigidimenti verticali.Blocco correa: La sua forma cava si presta ad accogliere, in opera, rinforzi orizzontali di calcestruzzo o di cemento armato (cordoli o architravi).

Facciavista da internoImpiegato per separare più ambienti interni ad un edificio. La “superficie liscia”, ricavata direttamente in fase di produzione, permette al blocco di non essere intonacato una volta posato in opera.

Da intonacoImpiegati per murature che devono essere rivestite con intonaci o contro-pareti; a tal fine presentano una su-perficie scabra. Impiegato per mura-ture divisorie interne ed esterne.

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D.P.R. N 151 del 01.08.2011

PREVENZIONE INCENDI

Il D.P.R. n. 151/11 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli in-cendi” ha snellito le procedure amministrative in materia di prevenzione incendi, introducendo il principio di proporzionalità.A tal fine vengono distinte le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi in tre categorie A, B e C, elencate nell’al-legato I al D.P.R. 151/11, che sono assoggettate a una disciplina differenziata in relazione al rischio connesso all’attività, alla presenza di specifiche regole tecniche e alle esigenze di tutela della pubblica incolumità.

L’introduzione delle categorie A, B e C consente una modulazione degli adempimenti procedurali.

* Gli edifici destinati ad uso civile, sopra riportati, sono quelli con altezza in gronda superiore a 24 metri.

Il D.P.R. 151/11 accresce la responsabilità professionale che grava sul progettista, che diventa anche tecnico asseveratore. L’avvio di un’attività soggetta alla prevenzione incendi senza alcun titolo autorizzativo, l’omessa richiesta del CPI o della SCIA o il loro rinnovo costituiscono reato penale perseguibile dalla legge. La nuova norma configura come reato penale anche l’emissione di una perizia tecnica non veritiera.

Attività di categoria A Viene eliminata la valutazione del progetto e l’attività può cominciare previa presentazione della Segnalazione Certi-ficata di Inizio Attività (SCIA). Verranno effettuati dei con-trolli a campione e, su richiesta, viene rilasciata una copia del verbale della visita tecnica.

Attività di categoria BE’ necessario ottenere preventivamente la valutazione del progetto ai criteri di sicurezza antincendio (entro 60 giorni). L’attività può poi cominciare previa presentazione di SCIA. Verranno effettuati dei controlli a campione e, su richiesta, viene rilasciata una copia del verbale della visita tecnica.

Attività di categoria CÉ necessario ottenere la valutazione del progetto ai criteri di sicurezza antincendio. L’attività può poi cominciare pre-via presentazione di SCIA. Verranno effettuati controlli con sopralluoghi ed, in caso di esito positivo, viene rilasciato il Certificato di prevenzione incendi (CPI).

Esempi Alberghi, pensioni, motel: fino a 50 posti lettoAziende ed uffici: fino a 500 personeAutorimesse pubbliche e private: fino a 1000 m2

Scuole di ogni ordine: fino a 150 personeEdifici destinati ad uso civile*: fino a 32 m

EsempiAlberghi, pensioni, motel: oltre 50 fino a 100 posti lettoAziende ed uffici: oltre 500 e fino a 800 personeAutorimesse pubbliche e private: oltre 1000 fino a 3000 m2

Scuole di ogni ordine: oltre 150 e fino a 300 personeEdifici destinati ad uso civile*: oltre 32 m e fino a 54 m

Esempi Alberghi, pensioni, motel: oltre 100 posti lettoAziende ed uffici: oltre 800 personeAutorimesse pubbliche e private: oltre 3000 m2

Scuole di ogni ordine: oltre 300 personeEdifici destinati ad uso civile*: oltre 54 m

CATEGORIA VALUTAZIONE DEL PROGETTO SCIA CONTROLLI E/O

SOPRALLUOGHI CPI

A NON PREVISTO OBBLIGATORIA EVENTUALI VERBALE SU RICHIESTA

B OBBLIGATORIO OBBLIGATORIA EVENTUALI VERBALE SU RICHIESTA

C OBBLIGATORIO OBBLIGATORIA OBBLIGATORI OBBLIGATORIO

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Il D.M. 16.02.2007

CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI DI OPERE DA COSTRUZIONE

La normativa sulla protezione passiva antincendio prevede che gli edifici siano opportunamente compartimentati me-diante murature tagliafuoco, allo scopo di limitare i danni alle cose, permettere l’evacuazione delle persone e facili-tare l’opera dei vigili del fuoco, evitando che le fiamme si estendano sull’intera superficie.

La muratura tagliafuoco sotto l’azione delle fiamme deve mantenere la propria resistenza meccanica, deve impedire il passaggio di fiamme, vapori, gas caldi e fumi tossici e iso-lare termicamente i compartimenti adiacenti.Le prestazioni di una muratura tagliafuoco sono individuate dai simboli REI o EI a cui segue la cifra indicante i minuti primi per cui le prestazioni sono garantite.

Il recepimento delle disposizioni europee, avvenuto attraverso il D.M. del 16 febbraio 2007 e il D.M. del 9 marzo 2007, ha portato alla ridefinizione del quadro normativo nazionale in materia di resistenza al fuoco dei prodotti da costruzio-ne. La Circolare MISA n. 91 del 14-09-1961 è stata abrogata e di conseguenza tutti i certificati di resistenza al fuoco emessi secondo tale norma sono scaduti.

Sono stati introdotti nuovi simboli e nuove prestazioni per i prodotti.

Le prestazioni di una muratura tagliafuoco sono individuate dai simboli REI ed EI a cui segue la cifra indicante i minuti primi per cui le prestazioni sono garantite.

La sigla “REI” si applica solo alle murature portanti (quelle che ad esempio sopportano il

peso di un solaio).

La sigla “EI” si applica solo alle murature di tamponamento con funzione di comparti-

mentazione antincendio.

MURATURE TAGLIAFUOCO

CLASSIFICAZIONE AL FUOCO DEI BLOCCHI PER MURATURA

Resistenzaè necessario che tutta la muratura presenti una propria resistenza mec-canica e che essa venga mantenuta durante l’incendio.

Per le Pareti non Portanti la vecchia classe rei è assolutamente equivalente alla nuova classe ei Ai sensi del D.M. 16/02/2007 le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di:

Prove - metodo sperimentale Calcoli - metodo analitico Confronti con tabelle - metodo tabellare

Ermeticitàla muratura deve impedire il passag-gio dei gas e dei fumi per proteggere le persone nei locali adiacenti a quelli dove si è sviluppato l’incendio.

Isolamentola muratura deve impedire il passaggio del calore poiché una elevata tempera-tura della parte opposta potrebbe cau-sare l’ignizione di alcuni materiali provo-cando così la propagazione dell’incendio.

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Il D.M. 16.02.2007

I rapporti di classificazione vengono emessi da laboratori autorizzati dal Ministero dell’Interno in seguito a prove sperimentali effettuate su pareti di dimensione 3x3 metri, secondo le norme UNI EN 1363-1, UNI EN 1364-1 (murature non portanti), UNI EN 1365-1 (murature portanti).

Il D.M. 16/02/07 prevede che le murature tagliafuoco non portanti siano classificate EI. E’ ovvio che per garantire tali requisiti debbano, però, anche mantenere la propria integrità strutturale e pertanto la resistenza meccanica sufficiente a sopportare il peso proprio e le sollecitazioni indotte dall’incendio. Per tale ragione le “grandi murature tagliafuoco” devono essere strut-turate e vincolate per sopportare tutte le sollecitazioni cui vengono sottoposte in caso di incendio, oltre le altre sollecitazioni previste dalla normativa (vento, folla, urto e sisma).

Campo di applicazione direttaI rapporti di classificazione riportano sempre il campo di ap-plicazione diretta dei risultati, che consente di classificare la resistenza al fuoco delle pareti reali.

Le modifiche consentite, rispetto al campione provato, sono le seguenti:

• riduzione di altezza• aumento dello spessore del muro• aumento dello spessore dei materiali componenti• aumento di lunghezza del muro: senza limitazioni• aumento di altezza del muro: è consentito fino a 4 metri se la deformazione massima della parete provata è inferiore a metà dello spessore del blocco.

Campo di applicazione estesaÉ possibile utilizzare il rapporto di classificazione sperimen-tale per attribuire la classificazione di resistenza al fuoco alle murature che non rientrano nel campo di applicazione diretta. In tal caso occorre utilizzare il Fascicolo Tecnico del Produttore, che deve essere validato dallo stesso laboratorio che ha emesso il rapporto di classificazione e che riporta il campo di applicazione estesa dei risultati della prova speri-mentale. Nel caso ad esempio di murature non portanti la norma di riferimento per l’estensione dei risultati sperimentali è la UNI EN 15254-2 “Applicazione estesa dei risultati da prove di resistenza al fuoco – pareti non portanti – blocchi di gesso e muratura”. Tale norma permette di attribuire la classifi-cazione di resistenza al fuoco a pareti di altezza fino a 8 metri. Oltre tale limite è possibile avvalersi di metodi alter-nativi; il nostro Ufficio Tecnico è a disposizione per fornire ai progettisti tutte le informazioni necessarie a tale scopo.

METODO SPERIMENTALE

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Il D.M. 16.02.2007

Il campione provato in laboratorio è costituito da una parete di muratura realizzata con i blocchi di calcestruzzo, posati in opera in corsi continui, opportunamente sfalsati tra corso e corso, e legati da giunti continui di malta, sia in direzione verticale sia in direzione orizzontale (malta da muratura classe tipo M5, secondo la UNI EN 998-2:2004).Il campione è stato fissato su tre lati mediante giunti di malta di spessore pari a 1,5 cm, mentre lungo il quarto lato è stato previsto un interstizio di larghezza pari a 2,5 cm, riempito con materiale resiliente e incombustibile.

Lato della parete esposto al fuoco, prima della prova Lato della parete esposto al fuoco, dopo la prova

MODALITÁ COSTRUTTIVA DEL CAMPIONE DI PROVA

METODO ANALITICONon sono più ammessi rapporti analitici per la classificazione di resistenza al fuoco dei blocchi in calcestruzzo.I certificati analitici antecedenti l’entrata in vigore del Decreto sono validi, ai fini del rilascio del CPI, per le costruzioni il cui progetto è stato presentato al competente Comando provinciale dei vigili del fuoco prima del 25 settembre 2010.

METODO TABELLAREÉ consentita la classificazione della resistenza al fuoco mediante confronto con le seguenti tabelle:

Tabella D.4.2 (appendice D del D.M. 16/02/2007)per le murature non portanti in blocchi di calcestruzzo normale, con limitazione dell’altezza della parete fra due solai o fra due elementi di irrigidimento aventi equivalente funzione di vincolo dei solai non superiore a 4 metri

Tabella D.4.3 (appendice D del D.M. 16/02/2007)per le murature non portanti in blocchi di calcestruzzo alleggerito con limitazione dell’altezza della parete fra due solai o fra due elementi di irrigidimento aventi equivalente funzione di vincolo dei solai non superiore a 4 metri

Tabella Circolare Ministero dell’Interno (n°1968 del 15/02/2008)per le murature in blocchi portanti di calcestruzzo normale ed alleggerito, con la limitazione della snellezza della parete h/s≤20 e dell’altezza h≤8 metri

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Le tabelle seguenti riportano le classificazioni di resistenza al fuoco ed i relativi limiti di altezza per le murature realizzate con i blocchi prodotti dalla EDILTUBI.

Per la posa in opera delle murature faccia a vista deve essere utilizzata malta di tipo M5 o superiore.

*Ai sensi della Norma UNI 15254-2 l’altezza massima della muratura deve essere inferiore o uguale a 40 volte lo spessore del blocco.

Per la posa delle “grandi murature” (altezza superiore a 4 metri) devono essere previsti i sistemi di ancoraggio e di irrigidimento.

BLOCCHI DI CALCESTRUZZONORMALE

Classificazione EImetodo sperimentale

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* La classificazione di resistenza con il metodo tabellare (allegato D del DM 16/02/2007) è valida per altezza della parete tra due solai

o distanza tra due elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo non superiore a 4 metri.

BLOCCHI DI CALCESTRUZZO NORMALE

BLOCCHI DI CALCESTRUZZO ALLEGGERITO

Classificazione EImetodo tabellare

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Tipologia Blocco

Resistenza al fuoco

(min)

Dimensioni nominali

(mm)

Peso standard (kg/cad.)

Peso medio muratura

(kg/m2)

Necessità bocchi (N°/m2)

Percentuale e classe

di foratura

Resistenza media compressione

(N/mm²)

Assorbimento per capillarità

(g/m2s0,5)

Potere fonoisolante

Rw (dB)

Resistenza termica a secco

R (m2K/W)

Colore Elementi per

imballo

Elementi speciali compresi

nell’imballo

8x20x40Calcestruzzo facciavista da interno

- 77x192x394 7,5 110,0 12,5 36% (F3) 8,0 non lasciare esposto

41,0 0,152 Grigio 140 20Divisibili

8x20x50Calcestruzzo facciavista da interno

- 77x192x494 10,0 120,0 10,0 28% (F2) 8,0 non lasciare esposto

41,0 0,148 Grigio 120 20Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (sperimentale)

79x192x494 12,1 140,0 10,0 21% (F2) 8,0 non lasciare esposto

42,0 0,138 Grigio 120 20Divisibili

12x20x40Calcestruzzo facciavista da interno

EI 30 (tabellare)

117x192x394 10,0 145,0 12,5 45% (F3) 10,5 non lasciare esposto

43,0 0,188 Grigio 90 10Dvisibili

12x20x50Calcestruzzo da intonaco

EI 30 (tabellare con

intonaco)

117x192x494 13,0 150,0 10,0 41% (F3) 10,5 non lasciare esposto

43,0 0,190 Grigio 80 20 Divisibili testa piana

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (sperimentale)

117x192x494 14,4 164,0 10,0 36% (F3) 10,5 non lasciare esposto

44,0 0,182 Grigio 80 10Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 90 (sperimentale)

117x192x494 17,0 190,0 10,0 24% (F2) 10,0 non lasciare esposto

45,0 0,249 Grigio 80 10Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

117x192x494 17,4 194,0 10,0 21% (F2) 10,0 non lasciare esposto

45,8 0,237 Grigio 80 10Divisibili

Prodotto su commessa per quantità superiore a 5000 blocchi10

Caratteristiche tecniche

Tipologia Blocco

Resistenza al fuoco

(min)

Dimensioni nominali

(mm)

Peso standard (kg/cad.)

Peso medio muratura

(kg/m2)

Necessità bocchi (N°/m2)

Percentuale e classe

di foratura

Resistenza media compressione

(N/mm²)

Assorbimento per capillarità

(g/m2s0,5)

Potere fonoisolante

Rw (dB)

Resistenza termica a secco

R (m2K/W)

Colore Elementi per

imballo

Elementi speciali compresi

nell’imballo

8x20x40Calcestruzzo facciavista da interno

- 77x192x394 7,5 110,0 12,5 36% (F3) 8,0 non lasciare esposto

41,0 0,152 Grigio 140 20Divisibili

8x20x50Calcestruzzo facciavista da interno

- 77x192x494 10,0 120,0 10,0 28% (F2) 8,0 non lasciare esposto

41,0 0,148 Grigio 120 20Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (sperimentale)

79x192x494 12,1 140,0 10,0 21% (F2) 8,0 non lasciare esposto

42,0 0,138 Grigio 120 20Divisibili

12x20x40Calcestruzzo facciavista da interno

EI 30 (tabellare)

117x192x394 10,0 145,0 12,5 45% (F3) 10,5 non lasciare esposto

43,0 0,188 Grigio 90 10Dvisibili

12x20x50Calcestruzzo da intonaco

EI 30 (tabellare con

intonaco)

117x192x494 13,0 150,0 10,0 41% (F3) 10,5 non lasciare esposto

43,0 0,190 Grigio 80 20 Divisibili testa piana

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (sperimentale)

117x192x494 14,4 164,0 10,0 36% (F3) 10,5 non lasciare esposto

44,0 0,182 Grigio 80 10Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 90 (sperimentale)

117x192x494 17,0 190,0 10,0 24% (F2) 10,0 non lasciare esposto

45,0 0,249 Grigio 80 10Divisibili

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

117x192x494 17,4 194,0 10,0 21% (F2) 10,0 non lasciare esposto

45,8 0,237 Grigio 80 10Divisibili

Prodotto su commessa per quantità superiore a 5000 blocchi11

Tipologia Blocco

Resistenza al fuoco

(min)

Dimensioni nominali

(mm)

Peso standard (kg/cad.)

Peso medio muratura

(kg/m2)

Necessità blocchi (N°/m2)

Percentuale e classe

di foratura

Resistenza media compressione

(N/mm²)

Assorbimento per capillarità

(g/m2s0,5)

Potere fonoisolante

Rw (dB)

Resistenza termica a secco

R (m2K/W)

Colore Elementi per

imballo

Elementi speciali compresi

nell’imballo

15x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (tabellare)

147x192x494 14,6 166,0 10,0 47% (F4) 10,0 non lasciare esposto

44,0 0,219 Grigio 60 20 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 90 (tabellare)

147x192x494 12,1 141,0 10,0 47% (F4) 5,0 non lasciare esposto

42,9 0,272 Grigio 60 20 Divisibili testa piana

20x20x40 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

197x192x394 15,4 210,0 12,5 48% (F4) 8,5 non lasciare esposto

46,0 0,246 Grigio 62,5 10 Divisibili testa piana 5 mezzi

Calcestruzzo facciavista da esterno

EI 120 (sperimentale)

197x192x394 15,4 210,0 12,5 48% (F4) 8,5 <35 46,0 0,246 Grigio 62,5 10 Divisibili testa piana 5 mezzi

20x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 90 (tabellare)

197x192x494 17,0 190,0 10,0 55% (F4) 8,5 non lasciare esposto

45,0 0,246 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 120 (tabellare)

197x192x494 14,2 162,0 10,0 55% (F4) 5,0 non lasciare esposto

44,0 0,297 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Calcestruzzo da intonaco

EI 120(tabellare

con intonaco)

197x192x494 17,0 190,0 10,0 55% (F4) 8,5 non lasciare esposto

45,0 0,246 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

197x192x494 19,5 215,0 10,0 51% (F4) 8,5 non lasciare esposto

46,0 0,248 Grigio 50 15 Divisibili

Calcestruzzo facciavista da esterno

EI 120 (sperimentale)

197x192x494 19,5 215,0 10,0 51% (F4) 8,5 <35 46,0 0,248 Grigio, Colorato ST

50 15 Divisibili

25x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

Calcestruzzo facciavista da esterno

Alleggerito facciavista da interno

EI 120(sperimentale)

EI 120 (sperimentale)

EI 180 (tabellare)

247x192x494

247x192x494

247x192x494

22,5

22,5

18,7

245,0

245,0

207,0

10,0

10,0

10,0

53% (F4)

53% (F4)

53% (F4)

8,0

8,0

3,5

non lasciare esposto

<35

non lasciare esposto

47,8

47,8

46,0

0,273

0,273

0,336

Grigio

Grigio

Grigio

40

40

40

10 Divisibili testa piana

10 Divisibili testa piana

10 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 240 (tabellare)

247x192x494 22,0 240,0 10,0 47% (F4) 3,5 non lasciare esposto

47,6 0,610 Grigio 40 5 Divisibili testa piana

30x20x50

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 180 (tabellare)

297x192x494 24,5 265,0 10,0 58% (F5) 5,0 non lasciare esposto

48,5 0,291 Grigio 30 10 Divisibili testa piana

Prodotto su commessa per quantità superiore a 5000 blocchi12

Caratteristiche tecniche

Tipologia Blocco

Resistenza al fuoco

(min)

Dimensioni nominali

(mm)

Peso standard (kg/cad.)

Peso medio muratura

(kg/m2)

Necessità blocchi (N°/m2)

Percentuale e classe

di foratura

Resistenza media compressione

(N/mm²)

Assorbimento per capillarità

(g/m2s0,5)

Potere fonoisolante

Rw (dB)

Resistenza termica a secco

R (m2K/W)

Colore Elementi per

imballo

Elementi speciali compresi

nell’imballo

15x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 60 (tabellare)

147x192x494 14,6 166,0 10,0 47% (F4) 10,0 non lasciare esposto

44,0 0,219 Grigio 60 20 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 90 (tabellare)

147x192x494 12,1 141,0 10,0 47% (F4) 5,0 non lasciare esposto

42,9 0,272 Grigio 60 20 Divisibili testa piana

20x20x40 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

197x192x394 15,4 210,0 12,5 48% (F4) 8,5 non lasciare esposto

46,0 0,246 Grigio 62,5 10 Divisibili testa piana 5 mezzi

Calcestruzzo facciavista da esterno

EI 120 (sperimentale)

197x192x394 15,4 210,0 12,5 48% (F4) 8,5 <35 46,0 0,246 Grigio 62,5 10 Divisibili testa piana 5 mezzi

20x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

EI 90 (tabellare)

197x192x494 17,0 190,0 10,0 55% (F4) 8,5 non lasciare esposto

45,0 0,246 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 120 (tabellare)

197x192x494 14,2 162,0 10,0 55% (F4) 5,0 non lasciare esposto

44,0 0,297 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Calcestruzzo da intonaco

EI 120(tabellare

con intonaco)

197x192x494 17,0 190,0 10,0 55% (F4) 8,5 non lasciare esposto

45,0 0,246 Grigio 50 15 Divisibili testa piana

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 120 (sperimentale)

197x192x494 19,5 215,0 10,0 51% (F4) 8,5 non lasciare esposto

46,0 0,248 Grigio 50 15 Divisibili

Calcestruzzo facciavista da esterno

EI 120 (sperimentale)

197x192x494 19,5 215,0 10,0 51% (F4) 8,5 <35 46,0 0,248 Grigio, Colorato ST

50 15 Divisibili

25x20x50 Calcestruzzo facciavista da interno

Calcestruzzo facciavista da esterno

Alleggerito facciavista da interno

EI 120(sperimentale)

EI 120 (sperimentale)

EI 180 (tabellare)

247x192x494

247x192x494

247x192x494

22,5

22,5

18,7

245,0

245,0

207,0

10,0

10,0

10,0

53% (F4)

53% (F4)

53% (F4)

8,0

8,0

3,5

non lasciare esposto

<35

non lasciare esposto

47,8

47,8

46,0

0,273

0,273

0,336

Grigio

Grigio

Grigio

40

40

40

10 Divisibili testa piana

10 Divisibili testa piana

10 Divisibili testa piana

Alleggerito facciavista da interno

EI 240 (tabellare)

247x192x494 22,0 240,0 10,0 47% (F4) 3,5 non lasciare esposto

47,6 0,610 Grigio 40 5 Divisibili testa piana

30x20x50

Calcestruzzo facciavista da interno

EI 180 (tabellare)

297x192x494 24,5 265,0 10,0 58% (F5) 5,0 non lasciare esposto

48,5 0,291 Grigio 30 10 Divisibili testa piana

Prodotto su commessa per quantità superiore a 5000 blocchi13

giallo ocra rosso antracite grigio

COLORI BLOCCHI DI CALCESTRUZZO FACCIAVISTA DA ESTERNO

I blocchi di calcestruzzo facciavista da esterno 20x20x50 colorati vengono prodotti su richiesta per quantità superiori a n° 5000 blocchi (500 m2)

Idrorepellenza e traspirabilitàLa norma UNI EN 771-3/2005 impone che il fabbricante di blocchi in calcestruzzo dichiari se questi possono o non possono essere im-piegati in murature esterne esposte all’acqua. Nel caso di murature esposte, egli dovrà dichiarare il coefficiente d’assorbimento massimo d’acqua dovuto all’azione capillare della faccia esposta del blocco. Per garantire l’idrorepellenza i blocchi dovranno possedere un coefficien-te medio inferiore a 35 g/m²s0,5 (determinato secondo la UNI EN 772-11) ovvero inferiore a 1,43 g/m²s.I blocchi in calcestruzzo vibrocompresso sono realizzati con un impa-sto che, dopo l’indurimento, conserva comunque una certa porosità anche quando esso è confezionato in modo molto compatto e con ele-vata densità. Per questo motivo, la muratura in opera è traspirante e conserva sempre una buona permeabilità al passaggio dell’acqua, sot-to forma di vapore, dall’interno di un ambiente (in cui si trova concen-trata) verso l’esterno; essa deve comunque essere in grado di smaltire rapidamente eventuali tracce di umidità provenienti dai locali interni.

EfflorescenzeOccasionalmente il cemento può indurre, nella fase di maturazione dei manufatti, naturali fenomeni di efflorescenza superficiale (car-bonato di calcio) che non sono da considerarsi difetto del prodotto. Per l’eventuale pulizia si consiglia di lavare la superficie interessata dal fenomeno con una soluzione di acqua e acido cloridrico (rapporto 10/1) per non più di cinque minuti, utilizzando una spazzola a setole dure (non metalliche) e risciacquando abbondantemente con acqua. Se necessario ripetere l’operazione.

ColoreEventuali variazioni nella tonalità cromatica dei manufatti possono essere causate da variazioni inevitabili delle proprietà degli aggregati e del cemento. Si consiglia quindi di miscelare i manufatti, nella fase di posa, prelevandoli da pacchi diversi per garantire una dispersione armoniosa delle eventuali variazioni di tonalità. I colori e le finiture sono indicativi; è consigliabile la visione delle campionature.

Elementi speciali

Tipologia Blocco

Dimensioni nominali

(mm)

Peso standard (kg/cad.)

Necessità blocchi (N°/m)

Assorbimento per capillarità

(g/m2s0,5)

Colore Elementi per

imballo

Elementi speciali

compresi nell’imballo

20x20x40 CORREA Calcestruzzo

facciavista da esterno

197x192x394 19,0 2,5 <35 Grigio 75 12 Divisibili

6 mezzi

20x20x50 CORREA

Calcestruzzo facciavista da esterno

197x192x494 22,0 2,0 <35 Grigio 50 -

Alleggerito facciavista da interno

197x192x494 18,5 2,0 non lasciare esposto

Grigio 50 -

25x20x50 CORREA

Calcestruzzo facciavista da esterno

247x192x494 28,5 2,0 <35 Grigio 40 -

Alleggerito facciavista da interno

247x192x494 24,0 2,0 non lasciare esposto

Grigio 40 -

25x20x50 CASSERO

Calcestruzzo facciavista da interno

247x192x494 17,0 5,0 non lasciare esposto

Grigio 40 -

Alleggerito facciavista da interno

247x192x494 14,0 5,0 non lasciare esposto

Grigio 40 -

Prodotto su commessa per quantità superiore a 5000 blocchi

14

La posa in opera delle murature tecniche è un’operazione apparentemente semplice poiché i blocchi hanno dimensio-ni e peso tali da poter essere maneggiati con facilità. Il man-tenimento degli allineamenti e il dosggio della malta richie-de la professionalità di squadre di posatori specializzate.La posa avviene seguendo la modularità orizzontale e ver-ticale dei blocchi: a questo scopo si utilizzano fili colorati, calandri, bolle e fili a piombo. In particolare, il posiziona-mento del filo orizzontale serve a fissare la quota del bloc-co: a mano a mano che si procede con la costruzione, il filo si sposta in altezza seguendo il modulo del blocco (20 cm),

per impostare l’allineamento del bordo superiore. In corso d’opera è bene verificare le quote misurando l’altezza del muro dal piano di posa al solaio superiore: eventuali diffe-renze fra la modularità dei blocchi e la parete da realizzare possono essere recuperate nel primo strato di malta, op-pure distribuite sullo spessore dei giunti orizzontali suc-cessivi. Qualora le differenze fossero consistenti, occorrerà tagliare il blocco in sommità alla parete. Per quanto riguar-da la lunghezza della parete da realizzare è necessario cal-colare quanti multipli di blocco sono necessari e stabilire dove tagliare le eventuali differenze.

la posa in opera

15

16

Schemi costruttivivincolo laterale - murature comprese tra due pilastri

A. PROFILO OMEGAVincolo laterale a scomparsa fra muratura e pilastro realizzato in lamiera d’acciaio spessore 3 mm e guarnizione termo espandente. Il profilo viene ancorato alla struttura portante esistente mediante tasselli metallici ad espansione ed è dotato di una guarnizione che garantisce la tenuta profilo-pilastro anche in caso d’incendio. Il profilo viene impiegato per vincolare la muratura in blocchi di cls a pilastri in cemento armato o ad altre parti dell’edificio, impedendo i movimenti perpendicolari pur consentendone quelli assiali dovuti a ritiri termo igrometrici della muratura stessa.

B. TASSELLO AD ESPANSIONE

C. GUARNIZIONE TERMOESPANDENTELa guarnizione di tenuta è costituita da un materiale termoespanden-te a base di grafite, la cui caratteristica principale in caso di incendio è quella di espandere, sopperendo alle dilatazioni dovute all’innalza-mento della temperatura, contenendo il diffondersi di fiamme, fumi e gas caldi.

D. TRALICCIO PIATTOTraliccio prefabbricato composto da due fili di acciaio zincati paralleli Ø4 collegati da un terzo filo sinusoidale continuo mediante punti di saldatura. Il traliccio ha un piccolo spessore e viene posato annegan-dolo nei corsi di malta, i fili paralleli sono nervati al fine di ottenere un’ottima adesione alla malta cementizia. Il traliccio aumenta la re-sistenza alla pressoflessione della muratura, migliora la rigidità della costruzione relativamente ai muri portanti e di tamponamento ed im-pedisce il fenomeno dell’affaticamento progressivo.16

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Schemi costruttivivincolo laterale - murature passanti fronte al pilastro

A. STAFFA A ZStaffa di acciaio per il consolidamento delle murature in blocchi di cls agli elementi verticali esistenti, in lamiera zincata a caldo spessore 3 mm. e piegata con profilo a Z in diversi passi per meglio adattarsi ad ogni situazione d’impiego. La staffa viene ancorata alla struttura verti-cale mediante tassello meccanico inserito nel foro sul bordo superiore e consolidata tramite il bordo inferiore al blocco di cls gettato.

B. TASSELLO AD ESPANSIONE

C. IRRIGIDIMENTO VERTICALE Irrigidimenti realizzati inserendo all’interno della cavità dei blocchi gabbie preassemblate in barre di acciaio tipo B450C e getto di calce-struzzo C20/25 N/mm2. La gabbia deve essere opportunamente staf-fata, sia per confinare le azioni di taglio e sia per garantire la corretta posizione delle armature verticali all’interno della cavità del blocco. Infatti una errata distribuzione delle armature non garantirebbe il cor-retto assorbimento delle sollecitazioni.

D. TRALICCIO PIATTO

E. VINCOLO DI FONDAZIONELe murature vanno bloccate alla base per generare l’incastro degli irrigidimenti verticali o “pilastrini”, tale vincolo è realizzato con barre d’acciaio opportunamente inghisate alla fondazione mediante ade-guati ancoranti chimici. Prevedere sempre l’esatta lunghezza di so-vrapposizione “Ls” delle barre d’acciaio prevista dalle norme cogenti (EC2 e NTC2008), in media 80 volte il diametro. 17

Schemi costruttivivincolo di sommità

A. STAFFA TELESCOPICALa staffa telescopia ha lo scopo di costituire un vincolo a carrello nella parte superiore dell’irri-gidimento verticale. In relazione alla posizione della muratura è necessario progettare il vinco-lo superiore in modo tale che possa assorbire le deformazioni della sovrastruttura determinate dai carichi accidentali (quali ad esempio la neve su un tegolo) e dai gradienti termici; si pone in evidenzia che il valore della freccia in mezzeria di un tegolo prefabbricato, elemento molto snello, per effetto di deformazioni dirette può raggiungere anche i 4 cm. La cerniera di sommità deve pertanto permettere un movimento telescopico onde assorbire le dilatazioni elastiche della struttura e per le murature tagliafuoco riveste un ruolo fondamentale per garantire la stabilità a caldo della stessa, ossia durante l’incendio.

I fori di fissaggio della staffa devono essere trasversali alla direzione della muratura.

SIGILLATURA GIUNTI ORIZZONTALILa sigillatura tagliafuoco orizzontale sotto trave può esser realizzata:

In presenza di giunti di spessore inferiore a 3 cm si adotta lo stesso principio del cordone e sigillante tagliafuoco descritto per i giunti verticali.

Per spessori maggiori è possibile utilizzare materassini termo espandenti che vengono inseriti manualmente nello spessore fra mu-ratura e trave. In caso di incendio i materas-sini modificano la loro struttura aumentando di volume creando così una barriera al pas-saggio dei fumi e delle fiamme.

B. TASSELLO AD ESPANSIONE

C. IRRIGIDIMENTO VERTICALE

D. TRALICCIO PIATTO18

Schemi costruttiviGiunto di dilatazione

A. IRRIGIDIMENTO VERTICALE

B. GIUNTO DI DILATAZIONEFormazione di giunti di dilatazione, intese come interruzioni continue della sezione verticale del muro, utili al fine di assorbire le tensioni dovute ad assestamenti strutturali oppure a variazione di temperatu-re. I giunti devono sempre essere previsti in corrispondenza di qual-siasi interruzione di fondazione o di solaio. E’ preferibile posizionare i giunti di dilatazione in corrispondenza dei pilastri, nel caso in cui non sia possibile è necessario prevederli in campata. Gli irrigidimenti verticali, da prevedersi ai lati del giunto, dovranno essere verificati a flessione e vincolati in sommità. L’interasse dei giunti di dilatazione per blocchi in calcestruzzo è al massimo di 12/15 metri, mentre per gli elementi alleggeriti è al massimo di 5/7 metri. Sigillare i giunti di dilatazione con elastomeri o prodotti tagliafuoco, ove richiesto.

C. TRALICCIO PIATTO

D. ARMATURA DI RINFORZOPer migliorare la stabilità della parete, in corrispondenza dei giunti di dilatazione, è opportuno inserire ferri di armatura, piegati a “Z”, di-sponendoli, in posizione alternata, all’interno dei corsi di blocchi.

SIGILLATURA GIUNTI VERTICALIIn presenza dei giunti di controllo verticali si procede alla sigillatura con idonei elastome-ri, previo inserimento di cordoni di spugna. Il sigillante deve possedere elevate caratte-ristiche di elasticità a freddo per evitare la formazione di fessure per i movimenti diffe-renziali delle due strutture che esso delimita. Nello specifico delle murature tagliafuoco, il sigillante impiegato deve conservare la sua integrità anche durante l’incendio in modo da preservare il requisito dell’ermeticità.

GIUNTO SU PILASTRO

GIUNTO IN CAMPATA

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Schemi costruttiviarchitravi

A. ARCHITRAVE SINGOLORealizzato impiegando i blocchi speciali correa e getto di calcestruzzo C20/25 N/mm2. La lunghezza massima dell’apertura dipende dal peso proprio della muratura sovrastante, quindi dalla verifica a flessione dell’architrave che ne determina l’area di ferro da utilizzare. É escluso qualsiasi genere di sovraccarico.

B. IRRIGIDIMENTO VERTICALE

C. ARCHITRAVE DOPPIOImpiegato ogni qualvolta l’asse neutro della sezione reagente di cal-cestruzzo supera i 20 cm ed in presenza di sovraccarichi accidentali, quali portoni scorrevoli aventi eccentricità di carico rispetto al bari-centro della muratura. In tale circostanza è necessario anche riempi-re le spallette ai lati del portone con cls armato, anche per proteggerle da eventuali urti, realizzando un irrigidimento verticale per l’intera al-tezza vincolato in sommità. La lunghezza massima è funzione dell’ar-matura in acciaio derivante dalla verifica a flessione dell’architrave.20

Schemi costruttivistrutturazione tipo

A. IRRIGIDIMENTO VERTICALEIrrigidimenti realizzati inserendo all’interno della cavità dei blocchi gabbie preassemblate in barre di acciaio tipo B450C e getto di calce-struzzo C20/25 N/mm2. Gli irrigidimenti verticali devono essere ve-rificati a flessione per determinare l’area del ferro utile all’assorbimento delle azioni orizzontali, inoltre devono, di norma, essere sempre vincolati in sommità con opportune staffe telescopiche.

B. IRRIGIDIMENTO ORIZZONTALEIrrigidimenti con funzione di “rompitratta” realizzati impiegando i blocchi speciali tipo “correa” predisposti per getto in calcestruzzo C20/25 N/mm2 ed armati longitudinalmente con acciaio B450C in tralicci elettrosaldati a staffa continua.

C. NODO PILASTRO CORREAParticolare attenzione va posta nell’incrocio tra pilastrino e correa (nodo trave-pilastro): deve essere sempre garantita la continuità delle armature verticali, dalla fondazione alla sommità. Interrompere l’armatura longitudi-nale a traliccio in corrispondenza della gabbia e posizionare delle barre d’armatura correnti.

D. TRALICCIO PIATTO 21

Accessori

Malte. Malta da muratura premiscelata formulata con leganti idraulici ed aerei, inerti sele-

zionati di natura silico-calcarea ed additivi specifici per migliorare l’adesione e la lavorabilità.

Disponibile a magazzino grigia o bianca. Gli altri colori su commessa per quantità superiori a

15.750 kg.

Betoncino. Calcestruzzo preconfezionato, specifico per piccoli getti, quali pilastrini e coree, ove vie-

ne richiesto un micro calcestruzzo a basso ritiro con indurimento normale e prestazione garantita.

Staffe telescopiche. Staffa telescopica basculante di acciaio per il consolidamento delle

murature alle strutture orizzontali. Le caratteristiche meccaniche della staffa consentono l’an-

coraggio, permettendo il movimento verticale dovuto ai carichi di esercizio e di assestamento.

Staffe a “Z”. Staffa di acciaio per il consolidamento delle murature alle strutture verticali.

L’ancoraggio avviene mediante tassello meccanico inserito nel foro sul bordo superiore mentre

il bordo inferiore della staffa viene consolidata al blocco di cls.

Profilo a “omega”. Vincolo laterale, a scomparsa, fra muratura e pilastro realizzato in la-

miera d’acciaio spessore 3 mm e guarnizione termoespandende idrorepellente. l profilo viene

ancorato alla struttura mediante tasselli metallici ad espansione ed è dotato di una guarnizione

che garantisce la tenuta profilo-pilastro anche in caso d’incendio.

Tassello metallico. Necessario all’ancoraggio meccanico sulle superfici in calcestruzzo.

Gabbie d’armatura. Impiegate per strutturazioni verticali, sono realizzate in acciaio tipo

B450C con staffe di misure compatibili ai blocchi Ediltubi, garantiscono la corretta posizione dei

ferri longitudinali e migliorano la resistenza flessionale.

Traliccio elettrosaldato. Traliccio ad alta duttilità per strutturazioni orizzontali con funzio-

ne “rompitratta”, realizzati con elementi speciali Ediltubi tipo “correa”.

Tralicci piatti. Il traliccio prefabbricato è composto da due fili d’acciaio paralleli collegati da

un terzo filo sinusoidale continuo mediante punti di saldatura rispondente alla UNI EN 845-3 e

l’Eurocodice 6. Aumentano la resistenza alla compressione della muratura soprattutto in caso

di carichi eccentrici. Migliorano la rigidità della costruzione relativamente ai muri portanti e ai

tamponamenti ed impediscono il fenomeno dell’affaticamento progressivo.

Sigillante. Elastomero ad elevate caratteristiche elastiche sia a freddo, per evitare la forma-

zione di fessure, che a caldo, per preservare il requisito di Ermeticità in caso di incendio.

Copertine vibrocompresse. Copertina di cls vibrocompresso, con finitura monostrato,

posta in opera a protezione di muri di recinzione ovvero a chiusura di blocchi per muratura (BL

20/50 - BL 20/40).

Copertine levigate - larghezza variabile. Copertina di cls vibrocompresso levigato,

posta in opera a protezione di muri di recinzione ovvero a chiusura di blocchi per muratura.

Copertine a getto - larghezza variabile. Copertina di cls gettato, posta in opera a

protezione di muri di recinzione ovvero a chiusura di blocchi per muratura.

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Ediltubi Global Service

Ediltubi opera con qualità, serietà e professionalità per soddisfare le esigenze dei clienti, pro-

ponendosi come unico interlocutore ed offrendo un servizio completo che garantisce la posa a

regola d’arte dei propri prodotti, effettuata da personale selezionato, qualificato e specializzato

esclusivamente nel settore delle murature e delle pavimentazioni per esterno.

Ediltubi Global Service propone:

1 analisi dell’intervento con il committente;

2 sopralluogo in cantiere;

3 preventivo dei lavori (descrizione dei lavori e ripartizione oneri);

4 progettazione delle opere affidate;

5 relazione di calcolo strutturale delle murature tagliafuoco;

6 esecuzione dei lavori;

7 assistenza in cantiere dei lavori affidati;

8 verifica delle opere eseguite;

9 dichiarazione di conformità delle murature tagliafuco;

Le schede tecniche e le voci di capitolato sono disponibili sul sito www.ediltubi.it

Ediltubi S.p.a. - Via Torino, 280 - 10028 Trofarello (TO)tel. 011 6497939 (r.a.) - fax 011 6490364www.ediltubi.it - [email protected]

ET 3

9www.extremeo

nline.it