MS-DOS+Atari scrivi tu che impagino •IO · Nella 1010 a lalo si puo' vedere la prima lase del...

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DESK TOP PUBLISHING di Massimo Trvscelli MS-DOS+Atari scrivi tu che impagino IO A vrete modo di notare che le pagine di questo articolo sono leggermente diverse dal resto della rivista. Il motivo è semplice: non sono state ottenute con le solite operazioni tipografiche, ma con il sistema di Desk Top Publishing della Atari. Fin qui niente distrano, tutto sommato: quello che, dal nostro punto di vista.. dà un senso all'operazione è che i testi sono stati prodotti utilizzando un sistema MS-DOS, (per la cronaca non della A tari) I dischetti da 3 pollici e mezzo sono poi stati inseriti diretta- mente nel drive del Mega ST 4, e si è proceduto alliinpaginazione con il programma Reet Streel, stampando successivamente Il tutto tramite la laser A tari SLM804, In sostanza .. abbiamo usato Il sistema di cui abbiamo parlato dllfusamente nel numero di feb- braio, il 71 Ci è parso molto interessante il fatto di'poter sfruttare in maniera veramente produttiva il sistema DTP Atari, senza dover ritlascrive- re tutti i documentfche, in qualche modo, è facile ritrovarsiin mano in formato MS-DOS. In un'azienda in cui ci sono già dei PC di' questo tipo, è sufficiente l'introduzione di' un solo sistema A tari, da dedicare al Desk Top Publishing, per mette- re insieme il lavoro di tutti e produrre ( a costi bassissimi) docu- menti dotati di tutt'altro aspetto in confronto a quanto si otteneva con Il semplice Word Processor. MCmic'rocomputer n.74 - maggio 1988 Prologo Qualcuno mi aveva già accennato della presunta compatibilità a livello di organizzazione tisica dei supporti delle memorie di massa tra i sistemi MS- DOS e Atari ST, almeno a livello di lettura delle directory, e dovete sapere che per il normale lavoro di scrittura dei testi adopero il Microsoll Word 3.0 su un sistema MS-DOS, Per chi non lo sapesse, Word lavora utilizzando il video in modo gralico. Ciò gli permette di poter visualizzare diret- tamente sullo schermo tutto quello che ellettivamente verrà stampato con una gestione di tipo WYSIWYG (torse sarà inutile ripetere che questa terribile sigla è l'acronimo di What You See Is What You Gel): grassetto, corsivo, solloline- ato sono direttamente disponibili sullo schermo nella stessa posizione nella quale saranno sulla carta, Questa caratteristica comporta il tatto che quando i1ti1eviene salvato sul supporto magnetico, insieme al testo vero e proprio vengono memorizzati anche dei dati riguardanti gli attributi dei caratteri e la loro codilica per il tipo di stampante normalmente impiegata, Questo tatto può provocare dei problemi nel caso che lo stesso file deva essere letto da un word proces- sor diverso da Word; a tal tine è possibile poter registrare i file in formato ASCII puro, leggibile da qual- siasi word processor oltre che da qualsiasi programma DTP. Approlittando di questa possibilità ho registrato il file in formato ASCII (opzione -Formatted: No- del comando -TransferISave- su Word in versione inglese, oppure per quella italiana: Trasterisci-Salva-Formattato: No) su un dischetto 3.5 pollici tormattato MS-DOS e l'ho introdotto nel Mega ST Atari. Contrariamente a quanto allermato da Mauro Gandini nelle conclusioni del suo articolo sul numero 71 di MC (faccio ammenda per lui, ma la fretta spesso procura brutti scherzi), un dischello da 3.5 pollici formattato dall'MS-DOS a 80 tracce sui due lati per una capienza di 720 Kbyte viene tranquillamente letto dall'Atari. I file vengono tutti riconosciuti e visualizzati con la loro brava icona esattamente come se si trattasse di file prodotti dallo stesso computer. L'unica limita- zione consiste nel tatto che l'Atari riconosce tutti i file come file documen- to, non distinguendo i programmi dai file di testo o di dati, ma con l'opzione Open dell'apposito menù a discesa è possibile vedere sullo schermo il conte- nuto del file stesso e procedere così ad una sommaria identificazione. Come fare Entriamo nel vivo della questione: come si fa ad impiegare il programma Fleet Street Publisher? Superato il primo scoglio riguardante il dialogo tra macchine MS-DOS e Atari nel modo già indicato, bisogna per un attimo pensare alla gestione grafica ed al sistema operativo ad icone che caratterizza l'Atari così come Macin- tosh ed Amiga. Chi è abituato a lavorare con sistemi operativi (diciamo pure superati) come l'MS-DOS, può avere qualche attimo di incertezza con il mouse, ma alla tine, state certi, risulterà essere molto più comodo di quanto non si possa supporre. 165

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DESK TOP PUBLISHINGdi Massimo Trvscelli

MS-DOS+Atariscrivi tu che impagino •

IO

A vrete modo di notare che lepagine di questo articolo sonoleggermente diverse dal resto dellarivista. Il motivo è semplice: nonsono state ottenute con le soliteoperazioni tipografiche, ma con ilsistema di Desk Top Publishingdella Atari. Fin qui niente distrano,tutto sommato: quello che, dalnostro punto di vista.. dà un sensoall'operazione è che i testi sonostati prodotti utilizzando un sistemaMS-DOS, (per la cronaca non dellaAtari) I dischetti da 3pollici emezzo sono poi stati inseriti diretta-mente nel drive del Mega ST 4, esi èproceduto alliinpaginazionecon il programma Reet Streel,stampando successivamente Iltutto tramite la laser A tari SLM804,In sostanza .. abbiamo usato Ilsistema di cui abbiamo parlatodllfusamente nel numero di feb-braio, il 71Ci èparso molto interessante ilfatto di'poter sfruttare in manieraveramente produttiva il sistemaDTP Atari, senza dover ritlascrive-re tutti i documentfche, in qualchemodo, è facile ritrovarsiin mano informato MS-DOS. In un'azienda incui ci sono già dei PC di' questotipo, è sufficiente l'introduzione di'un solo sistema A tari, da dedicareal Desk Top Publishing, per mette-re insieme il lavoro di tutti eprodurre ( a costi bassissimi) docu-menti dotati di tutt'altro aspetto inconfronto a quanto si otteneva conIl semplice Word Processor.

MCmic'rocomputer n.74 - maggio 1988

Prologo

Qualcuno mi aveva già accennatodella presunta compatibilità a livello diorganizzazione tisica dei supporti dellememorie di massa tra i sistemi MS-DOS e Atari ST, almeno a livello dilettura delle directory, e dovete sapereche per il normale lavoro di scrittura deitesti adopero il Microsoll Word 3.0 suun sistema MS-DOS,

Per chi non lo sapesse, Word lavorautilizzando il video in modo gralico. Ciògli permette di poter visualizzare diret-tamente sullo schermo tutto quello cheellettivamente verrà stampato con unagestione di tipo WYSIWYG (torse saràinutile ripetere che questa terribile siglaè l'acronimo di What You See Is WhatYou Gel): grassetto, corsivo, solloline-ato sono direttamente disponibili sulloschermo nella stessa posizione nellaquale saranno sulla carta,

Questa caratteristica comporta iltatto che quando i1ti1eviene salvato sulsupporto magnetico, insieme al testovero e proprio vengono memorizzatianche dei dati riguardanti gli attributidei caratteri e la loro codilica per il tipodi stampante normalmente impiegata,

Questo tatto può provocare deiproblemi nel caso che lo stesso filedeva essere letto da un word proces-sor diverso da Word; a tal tine èpossibile poter registrare i file informato ASCII puro, leggibile da qual-siasi word processor oltre che daqualsiasi programma DTP.

Approlittando di questa possibilità horegistrato il file in formato ASCII(opzione -Formatted: No- del comando-TransferISave- su Word in versioneinglese, oppure per quella italiana:Trasterisci-Salva-Formattato: No) su un

dischetto 3.5 pollici tormattato MS-DOSe l'ho introdotto nel Mega ST Atari.

Contrariamente a quanto allermatoda Mauro Gandini nelle conclusioni delsuo articolo sul numero 71 di MC(faccio ammenda per lui, ma la frettaspesso procura brutti scherzi), undischello da 3.5 pollici formattatodall'MS-DOS a 80 tracce sui due latiper una capienza di 720 Kbyte vienetranquillamente letto dall'Atari. I filevengono tutti riconosciuti e visualizzaticon la loro brava icona esattamentecome se si trattasse di file prodottidallo stesso computer. L'unica limita-zione consiste nel tatto che l'Ataririconosce tutti i file come file documen-to, non distinguendo i programmi daifile di testo o di dati, ma con l'opzioneOpen dell'apposito menù a discesa èpossibile vedere sullo schermo il conte-nuto del file stesso e procedere così aduna sommaria identificazione.

Come fare

Entriamo nel vivo della questione:come si fa ad impiegare il programmaFleet Street Publisher?

Superato il primo scoglio riguardanteil dialogo tra macchine MS-DOS e Atarinel modo già indicato, bisogna per unattimo pensare alla gestione grafica edal sistema operativo ad icone checaratterizza l'Atari così come Macin-tosh ed Amiga.

Chi è abituato a lavorare con sistemioperativi (diciamo pure superati) comel'MS-DOS, può avere qualche attimo diincertezza con il mouse, ma alla tine,state certi, risulterà essere molto piùcomodo di quanto non si possasupporre.

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EJ(ITIIIIIII ~)

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Per ognuno di questi programmi ilFleet Street Publisher prevede unprogramma che provvede ad eseguirela conversione dei file nel lormatoutilizzato. Ogni disegno può esserevisualizzato in 4 risoluzioni predefinite:300 per 300 dpi, 180 per 180 dpi, 150per 150 dpi e 72 per 72 dpi; oppure èpossibile moditicare i valori delle risolu-zioni verticali ed orizzontali in modo deltutto indipendente l'una dall'altra e coni valori desideratI.

Determinate le indicazioni di caratte-re generale riguardanti il formato e ladisposizione delle pagine, si può pas-sare alle operazioni riguardanti il "for-mattamento" del testo, precedente-mente introdotto con il metodo giàdescritto, proveniente da un computerMS-DOS.

TIPO, CIIlPO E INTERLIMEA

d8 ".dl •• al Bold

Tipo:_SSNlss (Atarl las.r Font)

~ Corpo

EH]Spazio superiore :_2,;L~

Spazio inferiore :_25._ ~

Opzioni Tipografia Paginac: \FSTREET\PUB\ESEI1PIO\DTP 1. PA6,

=

Nella 1010 a lalo si puo'vedere la prima lase delprocesso di Impaglna-zlone: la composizionedel 1110/0 dell'articolo edIl suo perlezlonamenlo.

sinistro.E' possibile dare queste indicazioni

con diverse unità di misura sia di tipotipografico che di tipo più consueto:punti tipografici, punti pica, mm, cm,unità relative, unità assolute, unitàpercentualI.

La pagina può essere organizzatacon blocchi di testo, riquadri, blocchi difigure, posiziona bili all'interno della co-lonna con "giustezze" (ovvero larghez-ze) uguali o diverse da quelle dellacolonna stessa.

Per ciò che riguarda l'Inserimento diblocchi di figure, esse possono essereprelevate dalla libreria di simboli comu-ni compresa nel programma, oppurecreati con alcuni pacchetti grafici perAtari come NeoChrome, Degas SIN,Degas a colori e Art Manager.

Quesla immagine e' slala ollenula ufillzzando Il programma NeoCl1rome e converlendo Il file conFapposlla Ulility conlenula nella carlella GCON del Fleel Streel. Le successive Immagini sono Inveceslale Inserlle con melodl Ilpograficl tradizionalI.

Il programma Fleet Street Publisherè prodotto dalla Mirror Solt (apparte-nente al gruppo editoriale Minor, pro-prietario del noti quotidiani inglesi DailyMlrror e Sunday Mirror); disponibile inlingua italiana per Atari, ne esisteanche una versione per l'ambienteMS-DOS. Purtroppo le differenze sonosostanziali e quindi è assolutamenteImpensabile poter scambiare I fileprodotti dalle due versionI.

Prima di buttarmi a capofitto nell'im-presa di pubblicare direttamente alcunepagine ottenute con l'Atarl, ho preferitofare qualche esperimento al fine diottenere la massima rassomiglianzacon le caratteristiche grafiche e tipogra-fiche di MC.

Come venne già spiegato nelleprime puntate della rubrica dedicata alDeskTop Publishlng, ogni documentotipografico è caratterizzato da unaserie di paramefri non facilmente identi-flcablll dai non addetti ai lavori: tipo ecorpo dei caratteri, spaziatura orizzon-tale ed interllnea, kerning, numero dicolonne per pagina, posizione di por-zioni di testo ripetute ad ogni pagina,posizione dei numeri di pagina, ecc.

Tutto ciò che riguarda la suddivisio-ne della pagina In colonne e la loroposizione, contribuisce a determinarequella che In gergo viene definita la"gabbia" tipografica.

Gli articoli di MC (così come quelli diqualsiasi rivista prodotta in modo ana-logo) vengono impaginati tradizional-mente incollando delle strisce di carta(le patinate) su appositi fogli cherecano anche le indicazioni della gab-bia (numero di colonne e loro posizio-ne, posizione del numero di pagina edei titoli di giro, ecc.); tali fogli sichiamano "menabò".

La prima operazione nella "costru-zione" di quest'articolo è stata lacreazione della versione informaticadel menabò di MC.

Il sisfema basafo sull'Atari ST preve-de una opzione per la creazione dinuove pagine mediante le quali èpossibile dare le indicazioni riguardantiil formato, la grandezza ed il numero dicolonne, la loro spaziatura, la distanzadal margine superiore e quello inferio-re, la distanza dal margine destro e

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Noterete che in questo articolo sonopresenti anche molte figure che ·illustra-no e documentano i vari passi delleprocedure.

Sono state ottenute utilizzando duemetodi molto diversi tra loro: alcunesono delle hard copy dello schermoottenufe con la stampante laserSLM804 ed inserite nell'articolo usandoi tradizionali metodi tipografici di ridu-zione fotografica dell'originale; altreillustrazioni sono state invece createcon il pacchetto grafico NeoChrome etradolle nel formato del Fleet StreetPubllsher con l'apposita utility GConofferta in dotazione.

Il procedimento è tutto sommatosemplice, peccato che per utilizzare ilNeoChrome sia necessario un monitora colori invece del tipo monocromaticoassolutamente indispensabile se sivuole usare correttamente (soprattuttosenza affaticare gli occhi) il programmadi impaginazione.

Ammesso che il lettore sia in pos-sesso di entrambi i monitor o chemagari abbia l'adattatore televisivo, glibasterà utilizzare il pacchetto graficonel modo consueto, prestando atten-zione ad un solo particolare, cioécambiare il colore di fondo da nero inbianco ed eventualmente usare il minornumero di colori tra quelli disponibilisulla tavolozza di NeoChrome.

Il perché è semplice: Il programmadi conversione riconosce il bianco edil nero e li lascia invariati; al contrario,per i colori provvede ad effettuare unaconversione in varie tonalità di grigioche in qualche caso (ad esempio l'usodi colori diversi, ma caratterizzati dallastessa intensità cromatica) possonorisultare troppo poco dissimili e creareconfusione.Il discorso cade se invece che utilizza-

Le figure

con possibilità di riflessione orizzontaleo verticale.

Alla fine delle operazioni di "aggiu-stamento" del testo è bene registrarlocon le modifiche in modo da averlo giàpronto per le operazioni di impaginazio-ne vera e propria.

6o I

A slnlslra Illeslo cosl'come appare prima disl.lD/re (((/alslasl operazio-ne di "aggltlSlamenlo ':In basso e'posslDlle ve-dere come sia posslbl/egla' del/nlre alctlnl allnbiJllcile saranno poi tll/llzzal/nel lavoro di Impaglnazlo-ne vero e proprio,

sta da 2.3 mm per la spaziaturasuperiore e 1.1 mm per quella inferiore.Per i titoli dei paragrafi ho utilizzatoinvece il font 6 (Helga 801d) con lemedesima modalità di spaziatura.

Il menù Tlpogratia offre numeroseopzioni già· ampiamente descritte daGandini nell'articolo già citato, ma valeforse la pena ricordarne alcune anchese non sono state direttamente utilizza-te in queste pagine; ad esempio lapossibilità di scrivere con caratteribianchi su fondo nero o scrivere testicon differenti tonalità di grigio, usareapici e pedici con due livelli (apici dipedici, apici di apici o pedici di pedici,ecc.), usare stili diversi dei caratteri

Desl< File Opzioni Tipografia PaginaG C: \FSTREET\PUB\OTPOOS. TXT

n.w.t nete modo di notare che q,uesta pt"Dl e le :NCCflS!l.,~ che ccm~iCll.o l\rticokl che stateeuend.o. SOl\Odinne da quelle 41 tutto il resto della n,isU.

c:~u:; :a's:n~1~~1Il;~:~=~::;~=:=~:te~~u~~~tSistm\lAlu1op Pubtilblni e npr04otl.e per Yll fotoenUca mnc. me cm le IOIIA operLZiClli

ipoertfi.c:Il.e.. .~.lIUi:: ;1=~eJ;.~lh di strmo. ma c1 da !lUI che tatto il testo. stlto S'Cfitto

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t. smmb dl. usaI. dWmll(u alnntano della re4Uicne opi mb che o. 1I.1lOrootto t 4irp(milllle , •. sperimll1t.tZDli e ~n. mi _o tron'\ l 40nr tue i cmti cm

tipo ti lquUzlubu "complrterea:h" ùftI.temo delb. reduiCl1e.'!la d.1 bue S'l ll.uel1l di strutbu iJ:I.mmien 'S"lmlll.te protv.tbu il sistaD.a DTP Atu1sm:a

'I!: ritr~er. slb. mlCdl.i:D.a il {llesti::lletulilidOQUl'll!llltisaittisulsbtemiMS-DCec:b.e!ttal:ftmteuril.lDo.

Il leslo

Quando dal Fleet Street il tesl0viene caricato In memoria come tale, lavisualizzazione avviene sullo schermocon un carallere di defaull ed unagiustezza a tulla pagina.

Agendo sul menù Tipografia e posi-zionando il cursore "all'inizio del testo,si può procedere alla "personalizzazio-ne" con le caratteristiche desiderate.

Per la stesura di questo articolo hoImpiegato un'ampiezza della riga (giu-stezza) pari a 56 mm, il font di caratteriHelga (il numero 5 di quelli offerti dalpacchetto, identificato anche comeSwiss) in corpo 9 ed interllnea compo-

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re il pacchetto per la produzione didisegni schematici lo si utilizza direlta-mente per della grafica pittorica, casonel quale si oltengono ottimi risultati.

Una caratteristica del programma diconversione grafica è che partendo dalfile sorgente produce e provvede auto-maticamente a salvare il file prodottodalla conversione, quindi per l'utentenon è necessario provvedere al suosalvataggio. Consiglio vivamente, però,di copiare il file ottenuto nella cartellacontenente tutti gli altri elaborati gralicl,in modo da non dovere modificare Ilpercorso della ricerca quando sarànecessario richiamarlo dal Fleet Stree\.

L'impaginazione

Adesso che abbiamo tulti gli ele-menti che occorrono per creare unapagina tipografica, festo e ligure, pos-siamo iniziare le vere e proprie opera-zioni di impaginazlone.

Questa operazione avviene aprendoinnanzitutto la linestra del testo prece-denfemente registrato con le modilicheapportate in faSè di formattamento.

Superata questa prima fase, occorreaprire la linesfra contenente Il menabòdella pagina sulla quale si vuolelavorare.

A questo punto con le due linestrepresenti contemporaneamente sulloschermo (eventualmente si può utiliz-zare l'opzione di ingrandimenfo presen-te nel menù opzioni per avere unavisualizzazione in un formato decente)si può procedere a trasferire il testonella gabbia della pagina.

Ogni colonna identilica uno spazionel quale può essere inserito del testoo delle ligure; la funzione principale èquella di fornire una guida visiva deirighelli necessari al corretto poslziona-mento dei blocchi di festo.

Per consentire lo spostamento delfesfo nella gabbia si agisce semplice-mente selezionando con Il mouse laporzione di testo da trasferire nellagabbia, eseguita questa operazione sipreme Il pulsante del mouse unaseconda volta lasciandolo premuto linquando non viene visuallzzato sulloschermo un simbolo composto da unafreccia contenente alcune lettere.

Continuando a tenere premuto iltasto del mouse si sposta Il puntatorenella gabbia in corrispondenza delpunto nel quale si vuole far iniziare Iltesto; a questo punto rilasciando il

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pulsante del mouse il testo saràtrasferito dalla linestra contenente Iltesto nella pagina del menabò nellemodalità desiderate e precedentemen-te indicate.

Allo stesso modo è possibile inseriredelle ligure anche se le proceduresono leggermente diverse.

Le ligure vengono richiamate dalmenù File con l'opzione <Aggiungi unaligura> che permelte di poter sC'eglierela ligura desiderata tra quelle presentinell'apposita cartella.

Una volta richiamata, la figura puòessere tagliata In qualche sua parte,modilicata nel senso della larghezza olunghezza, ruotata, riscalata o se nepuò modificare la risoluzione.

Ogni ligura è vista come un bloccoindipendente dal testo e quindi cometale è possibile poslzionarla In qualsiasipunto della pagina, spostando la eriposizionandola a piacimento.

Qualche trucco

Avrete notato che nonostante il testosia stato scritto con un sistema MS-DOS sono comunque presenti tulte levocali accentate, peraltro assenti sullatastiera Atari.

Il trucco consiste nell'usare Il giustofile di conligurazione della tastiera sulsistema MS-DOS, nel caso specifico èstato logicamente usato il "keybil" chemelte a disposizione dell'utente tulte levocali accentate della lingua Italiana.

La traduzione sull'Atari è automaticae non ci sono problemi nemmeno conla stampa sulla laser.

Un altro trucco riguarda il titolo diquest'articolo, infalti può essere com-posto nella maniera desiderata utiliz-zando Il Fleet Stree!.

Si può isolarlo dal resto del testofacendolo comporre con un carattere ditipo diverso e corpo maggiore, Inseren-do eventualmente qualche elletto spe-ciale come corsivo o neretto; oppure sipuò comporre scrivendolo direttamentedall'editqr presente nel Fleet Stree\.

Nel titolo, più che in altre occasioniè spesso necessario poter avere adisposizione il Kerning, ovvero la possi-bilità di stringere ed allargare lo spaziotra i caratteri che compongono laparola a proprio piacimento.

Tale caralteristica, conosciuta anchecome microspaziatura, è indispensabilenel caso che nella parola siano .presen-ti leltere "strette" come la i e la I che

sono precedute e seguite da spazisuperiori a quelli solitamente presenticon altri caralteri.

Bisogna fare un po' di altenzione adusare questa possibilità in quanto èfacile eccedere in microspaziature cheprovocano un vero e proprio "incollag-gio" dei caratteri che compongono leparole.

Per finire un piccolo consiglio a chiessendo in possesso di un wordprocessor diverso da Word si vogliacimentare nello stesso tipo di operazio-ni fin qui descritte. E' importanteregistrare i file in formato ASCII perchépossano essere utilizzati dal FleetStreet Publlsher, ma se il vostrosoftware non prevede questa possibili-tà è necessario utilizzare un "filtro".

Questo avviene ad esempio, nelcaso del WordStar; in proposito potreteleggere gli articoli di Corrado Giustozzisul "C" oppure prelevare (vale solo perWordStar) Il file WS2MC dall'areaprogrammi di MC-Link, un programmafiltro scrilto dal "Saggio" Giustozzi pereliminare i caratteri di controllo delWordStar.

Una soluzione ideale

Il sistema Atari ci era già piaciuto perle sue caratteristiche di versatilità nellacomposizione di pagine tipograliche ene avevamo una ottima concezione.

Alla luce delle ulteriori caratteristichescoperte "smanettando" un po' condischelti, computer e stampanti, nonpossiamo fare a meno di rinsaldare lenostre convinzioni.

Chi desidera poter produrre docu-menti di qualità quasi professionalepuò farlo senza spendere un occhiodella testa. Con quanto scritto inqueste note cadono anche le riserve dichi, avendo la propria gestione di datie documenti su personal computerMS-DOS, nutriva dubbi sulla realeconvenienza dell'acquisto di un siste-ma certamente economico, ma inutillz-zabile per dare una veste dignitosa aidocumenti scritti con i sistemi in propriopossesso. Si può scrivere con l'MS-DOS ed impaginare e stampare conl'Atari.

Un'ottima soluzione per la produzio·ne di bollellini, giornalini Interni, mate-riali di informazione e perché no, anchedi riviste dalle pretese non particolar-mente elevate in termini di qualitàtipografica. Me

MCmicrocomputer n.74 - maggio 1988

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