Mostre: Basilea Rende Omaggio Al Grande Paul Gauguin

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Ansa Cultura 30 aprile 2015 16:39 - NEWS Mostre: Basilea rende omaggio al grande Paul Gauguin Fino al 26 giugno alla Fondazione Beyeler i suoi capolavori da 13 nazioni - Di Fabrizio Cassinelli (Foto: Alessandra Magister) - Vale da sola il viaggio in treno - quattro ore da Milano - e rappresenta uno dei biglietti da visita della città svizzera in occasione dell'Expo la mostra su Paul Gauguin che si tiene a Basilea, la città elvetica al confine con Francia e Germania rinomata per la sua affinità elettiva con l'arte contemporanea e per il numero dei musei. Fino al 26 giugno, infatti, gli appassionati del grande artista parigino, passato attraverso quattro momenti artistici (impressionismo, sintetismo, simbolismo e poi l'originalissimo periodo tahitiano) potranno infatti ammirare la mostra omonima, oltre cinquanta capolavori di "uno dei più famosi e affascinanti artisti della storia moderna" come sottolineano alla Beyeler Foundation, il museo designato da Renzo Piano, a sua volta opera d'arte. Nelle luminose sale del museo si susseguono gli oli su tela del grande maestro francese, capace "di coniugare armoniosamente - come sottolineano i curatori - natura, cultura, esotismo ed erotismo". Una mostra preparata per anni, che si appresta a diventare "una delle più importanti del 2015 a livello europeo". Nessuno rimane insensibile alle suggestioni esotiche - ed erotiche - di uno dei più amati pittori dell'arte contemporanea, Paul Gauguin. E per assaporarne le atmosfere (celebri in tutto il mondo quelle del 'periodo tahitiano') bastano quattro ore di treno da Milano, per raggiungere, a Basilea, una delle più complete mostre mai allestite su di lui. Nell'incantevole città svizzera al confine con Francia e Germania, rinomata per la presenza di installazioni d'arte contemporanea nelle vie e piazze e per il numero dei musei disseminati per il centro, una quarantina, fino al 26 giugno gli appassionati del grande artista parigino, potranno infatti ammirare la mostra omonima. Oltre cinquanta capolavori di "uno dei più famosi e affascinanti artisti della storia moderna" come sottolineano alla Beyeler Foundation, il museo che la ospita, incastonata in un parco d'arte dove tra le opere, giocano i bambini e passeggiano i visitatori. Nelle luminose sale del museo si

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    30 aprile 2015 16:39 - NEWS

    Mostre: Basilea rende omaggio al grande PaulGauguin

    Fino al 26 giugno alla Fondazione Beyeler i suoi capolavori da 13 nazioni

    - Di Fabrizio Cassinelli (Foto: Alessandra Magister) -

    Vale da sola il viaggio in treno - quattro ore da Milano - e rappresenta uno dei biglietti da visitadella citt svizzera in occasione dell'Expo la mostra su Paul Gauguin che si tiene a Basilea, lacitt elvetica al confine con Francia e Germania rinomata per la sua affinit elettiva con l'artecontemporanea e per il numero dei musei. Fino al 26 giugno, infatti, gli appassionati del grandeartista parigino, passato attraverso quattro momenti artistici (impressionismo, sintetismo,simbolismo e poi l'originalissimo periodo tahitiano) potranno infatti ammirare la mostraomonima, oltre cinquanta capolavori di "uno dei pi famosi e affascinanti artisti della storiamoderna" come sottolineano alla Beyeler Foundation, il museo designato da Renzo Piano, a suavolta opera d'arte.

    Nelle luminose sale del museo si susseguono gli oli su tela del grande maestro francese, capace"di coniugare armoniosamente - come sottolineano i curatori - natura, cultura, esotismo ederotismo". Una mostra preparata per anni, che si appresta a diventare "una delle pi importantidel 2015 a livello europeo". Nessuno rimane insensibile alle suggestioni esotiche - ed erotiche - diuno dei pi amati pittori dell'arte contemporanea, Paul Gauguin. E per assaporarne le atmosfere(celebri in tutto il mondo quelle del 'periodo tahitiano') bastano quattro ore di treno da Milano,per raggiungere, a Basilea, una delle pi complete mostre mai allestite su di lui. Nell'incantevolecitt svizzera al confine con Francia e Germania, rinomata per la presenza di installazioni d'artecontemporanea nelle vie e piazze e per il numero dei musei disseminati per il centro, unaquarantina, fino al 26 giugno gli appassionati del grande artista parigino, potranno infattiammirare la mostra omonima.

    Oltre cinquanta capolavori di "uno dei pi famosi e affascinanti artisti della storia moderna"come sottolineano alla Beyeler Foundation, il museo che la ospita, incastonata in un parco d'artedove tra le opere, giocano i bambini e passeggiano i visitatori. Nelle luminose sale del museo si

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    susseguono gli oli su tela del grande maestro francese, transitato attraverso quattro momentiartistici (impressionismo, sintetismo, simbolismo e poi l'originalissimo periodo d'oltremare) ecapace "di coniugare armoniosamente - come sottolineano i curatori - natura, cultura, esotismo ederotismo". Una mostra preparata per anni, che si appresta a diventare "una delle pi importantidel 2015 a livello europeo". Alla mostra hanno contribuito ben tredici nazioni, ma in particolare,per l'eccezionalit dell'evento, la Fondazione Beyeler riuscita a farsi prestare opere dalleleggendarie collezioni russe dell'Ermitage di San Pietroburgo e dal Museo Pushkin di Mosca. Edecco cos apparire come per incanto, sala dopo sala, tra la folla che si accalca, 'Arearea', 'Contesbarbares', 'La vision aprs le sermon', e il celeberrimo 'Aha oe feii'. E il pubblico, infatti, harisposto alla grande, affollando gli ambienti e soffermandosi a lungo davanti ai soggetti pittoricipi noti.

    Nei dipinti si pu infatti ripercorrere l'avventurosa vita del Maestro, dall'infanzia in Per e dalleesperienze marittime, a quelle bohemien parigine fin de sicle; si pu notare la sua insofferenzaverso l'autorit e il Cattolicesimo, scoprire i suoi mille lavori effettuati nel corso di una vitaeconomicamente precaria, e la sua tormentata esistenza fino all'esilio sognatore da nomademoderno alla ricerca di un paradiso perduto, a lungo cercato nella Francia d'Oltremare,nell'Oceano pacifico, a Tahiti e nelle isole Marchesi, dove morir nel 1903. E dove ancora oggi sitrova la sua tomba, nell'isola di Hiva Oa, dimenticata per vent'anni e poi riscoperta e adornatacon una semplice lapide su cui compare lo scarno epitaffio: "Paul Gauguin, 1903".

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