Mostra didattia Biglietteria uono ntio · raccolte di sonate per uno o due flauti. Furono oggetto...

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Nel 2018 il Comune di Fusignano è entrato in possesso di due importan- ti lettere firmate da Arcangelo Corelli, acquistate all’asta londinese di Sotheby’s da una fondazione americana. Esse gettano nuova luce sulla produzione musicale dell’illustre fusignanese. La prima, datata 3 giugno 1679, è indirizzata al conte Frabrizio Lader- chi di Faenza, anch’egli musicista, gentiluomo di camera di Francesco Maria de’ Medici a Firenze e committente di una sonata per violino e liu- to. Corelli vi annuncia la consegna della sonata richiesta per il tramite di Scipione Zanelli. La corrispondenza documenta un’attività composi- tiva di Corelli già due anni prima della pubblicazione della prima raccol- ta a stampa (Sonate a tre op. 1, Roma 1681) e conferma che Corelli sta- va già da tempo lavorando alla composizione di sonate per violino solo e basso continuo, anche se le uniche sonate per questo organico ven- nero da lui date alle stampe nel 1700 (Sonate a violino e violone o cimba- lo, Roma 1700). È probabile che già durante il suo soggiorno bolognese, dove fu affilia- to all’Accademia Filarmonica nel 1670 col titolo di ‘compositore’, all’età di soli 17 anni, Corelli avesse composto sonate da camera per violino solo. Nella seconda lettera, datata 21 ottobre 1711 e destinata al composito- re Giacomo Perti, maestro di cappella in San Petronio (Bologna) e mem- bro dell’Accademia Filarmonica, si parla dell’arrivo a Roma di Pietro Giu- seppe Gaetano Boni, compositore di origine bolognese, e dell’eventuale supporto che Corelli gli fornirà. Barbara Cipollone RASSEGNA DI MUSICA BAROCCA PROGRAMMA Suono Antico Le lettere di Arcangelo Corelli XXV EDIZIONE Fusignano RA Museo San Rocco Mostra didattica: Gli stumenti musicali al tempo di Corelli La mostra, allestita con intenti didattici intorno alla musica al tempo di Corelli, contiene strumenti musicali di diverse tipologie, dagli archi, ai fiati, dal clavicembalo al liuto e alla chitarra barocca. Arcangelo Corelli compose prevalentemente per archi, in particolare sonate a due (violino e basso continuo) e a tre (due violini e basso continuo), e concerti grossi, sempre destinati a strumenti «da braccio». Tra Sei e Settecento si assi- stette al perfezionamento costruttivo della famiglia del violino, soprat- tutto per merito delle grandi dinastie di liutai cremonesi: gli Amati (atti- vi fin dal Cinquecento), i Guarneri, i Bergonzi e soprattutto gli Stradivari, in particolare ad opera del capostipite Antonio (1644-1737). Violino, viola e violoncello soppiantarono progressivamente le «viole da gamba» co- me fulcro della musica strumentale d’assieme, anche se esse continua- rono ad essere preferite dagli esecutori dilettanti per quasi tutto il XVIII secolo. A cavallo dei due secoli andavano consolidandosi anche le scuo- le costruttive dei nuovi strumenti a fiato profondamente trasformati dai musicisti e costruttori attivi alla corte di Luigi XIV all’epoca di Lully, ma anche in Italia e nel Nord Europa, quali flauto dolce, oboe, flauto traver- so. Sempre più spesso questi erano utilizzati come strumenti «obbliga- ti» nelle arie di cantate e drammi per musica, nonché nella musica da ca- mera, soprattutto di tradizione francese, ove si produssero numerose raccolte di sonate per uno o due flauti. Furono oggetto di importanti tra- sformazioni anche liuti e clavicembali, impiegati specialmente nell’ese- cuzione del «basso continuo», ossia la pratica barocca di accompagna- mento e di sostegno armonico. Anche il clavicembalo assumeva pecu- liarità costruttive nei diversi ambiti geografici, mostrando duttilità tim- briche sempre più sofisticate. Barbara Cipollone Biglietteria prezzo concerti: 8€ 27 aprile ingresso libero Museo San Rocco Via Vincenzo Monti, 5, 48032 Fusignano RA www.auditoriumcorelli.it per informazioni 0545.955653 Prima di ogni concerto degustazione di vini offerti dalla Cantina Randi di S. Savino. Auditorium Arcangelo Corelli

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Nel 2018 il Comune di Fusignano è entrato in possesso di due importan-ti lettere firmate da Arcangelo Corelli, acquistate all’asta londinese di Sotheby’s da una fondazione americana. Esse gettano nuova luce sulla produzione musicale dell’illustre fusignanese.

La prima, datata 3 giugno 1679, è indirizzata al conte Frabrizio Lader-chi di Faenza, anch’egli musicista, gentiluomo di camera di Francesco Maria de’ Medici a Firenze e committente di una sonata per violino e liu-to. Corelli vi annuncia la consegna della sonata richiesta per il tramite di Scipione Zanelli. La corrispondenza documenta un’attività composi-tiva di Corelli già due anni prima della pubblicazione della prima raccol-ta a stampa (Sonate a tre op. 1, Roma 1681) e conferma che Corelli sta-va già da tempo lavorando alla composizione di sonate per violino solo e basso continuo, anche se le uniche sonate per questo organico ven-nero da lui date alle stampe nel 1700 (Sonate a violino e violone o cimba-lo, Roma 1700).

È probabile che già durante il suo soggiorno bolognese, dove fu affilia-to all’Accademia Filarmonica nel 1670 col titolo di ‘compositore’, all’età di soli 17 anni, Corelli avesse composto sonate da camera per violino solo. Nella seconda lettera, datata 21 ottobre 1711 e destinata al composito-re Giacomo Perti, maestro di cappella in San Petronio (Bologna) e mem-bro dell’Accademia Filarmonica, si parla dell’arrivo a Roma di Pietro Giu-seppe Gaetano Boni, compositore di origine bolognese, e dell’eventuale supporto che Corelli gli fornirà.

Barbara Cipollone

R A S S E G N A D I M U S I C A B A R O C C A

P R O G R A M M A

Suono Antico Le lettere di Arcangelo Corelli

XXV EDIZIONE

Fusignano RAMuseo San Rocco

Mostra didattica:Gli stumenti musicali al tempo di CorelliLa mostra, allestita con intenti didattici intorno alla musica al tempo di Corelli, contiene strumenti musicali di diverse tipologie, dagli archi, ai fiati, dal clavicembalo al liuto e alla chitarra barocca. Arcangelo Corelli compose prevalentemente per archi, in particolare sonate a due (violino e basso continuo) e a tre (due violini e basso continuo), e concerti grossi, sempre destinati a strumenti «da braccio». Tra Sei e Settecento si assi-stette al perfezionamento costruttivo della famiglia del violino, soprat-tutto per merito delle grandi dinastie di liutai cremonesi: gli Amati (atti-vi fin dal Cinquecento), i Guarneri, i Bergonzi e soprattutto gli Stradivari, in particolare ad opera del capostipite Antonio (1644-1737). Violino, viola e violoncello soppiantarono progressivamente le «viole da gamba» co-me fulcro della musica strumentale d’assieme, anche se esse continua-rono ad essere preferite dagli esecutori dilettanti per quasi tutto il XVIII secolo. A cavallo dei due secoli andavano consolidandosi anche le scuo-le costruttive dei nuovi strumenti a fiato profondamente trasformati dai musicisti e costruttori attivi alla corte di Luigi XIV all’epoca di Lully, ma anche in Italia e nel Nord Europa, quali flauto dolce, oboe, flauto traver-so. Sempre più spesso questi erano utilizzati come strumenti «obbliga-ti» nelle arie di cantate e drammi per musica, nonché nella musica da ca-mera, soprattutto di tradizione francese, ove si produssero numerose raccolte di sonate per uno o due flauti. Furono oggetto di importanti tra-sformazioni anche liuti e clavicembali, impiegati specialmente nell’ese-cuzione del «basso continuo», ossia la pratica barocca di accompagna-mento e di sostegno armonico. Anche il clavicembalo assumeva pecu-liarità costruttive nei diversi ambiti geografici, mostrando duttilità tim-briche sempre più sofisticate.

Barbara Cipollone

Biglietteria

prezzo concerti: 8€27 aprile ingresso libero

Museo San RoccoVia Vincenzo Monti, 5, 48032 Fusignano RA

www.auditoriumcorelli.itper informazioni 0545.955653

Prima di ogni concerto degustazione di vini offerti dalla Cantina Randi di S. Savino.

Auditorium Arcangelo Corelli

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Donato D’Antonio, chitarraTiit Peterson, chitarra

in collaborazione con la Scuola di Musica Malerbi

giovedì 2 maggio ore 21.00

Tiranno amorEnsemble Sezione Aurea

musiche di: C. Monteverdi, F. Laurenzi, B. Ferrari, D. Gabrielli

giovedì 9 maggioore 21.00

Chitarre allo specchiomusiche di:

A. Corelli, A. Vivaldi, D. Scarlatti

sabato 27 aprileore 17.30

Inaugurazione del nuovo Museo San Roccoore 18.00 Esibizione del Maestro Alessandro Palmeri con il violoncello appartenuto all’orchestra di Corelli a Roma

ore 19.00 Aperitivo musicale con accompagnamento di violino, viola, violoncello

ore 20.00 Concerto

A Corelli devotissimiAccademia dell’Annunciatacon strumenti originali

musiche di: A. Corelli, F. Mancini, A. Vivaldi

Andrea Vassalle, violino IArchimede De Martini, violino IIMaria Calvo, violoncelloTomas Gavazzi, cembaloSara Campobasso, flauto dolce

Alessandro Palmieri, violoncello

Marina Maroncelli, sopranoFrancesca Camagni, violinoSebastiano Severi, violoncelloFilippo Pantieri, clavicembalo

Donato D’Antonio e Tiit Peterson collaborano dal 2011. Hanno tenuto concerti in Estonia, Italia e Finlandia in occasione di Festival e Rassegne di musica classica e contemporanea ricevendo notevoli attestazioni di stima dalla critica musicale. Il loro repertorio comprende le maggiori opere della letteratura per duo di chitarre con una particolare attenzione per I compositori Baltici (Eespere, Part, Raats, Nieminen). Nel 2013 hanno eseguito ed in inciso in prima assoluta, in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo compleanno del pluri premiato compositore Estone Rene Eespere, l’opera “Ante Diem”.Tiit Peterson Ha girato gran parte dell’Europa, acclamato dal pubblico e dalla critica suonando con i migliori musicisti Estoni. Ha registrato e pubblicato in molti CD le più importanti composizioni di compositori Estoni per il repertorio solistico e cameristico. Ha

più volte eseguito i concerti di Vivaldi per chitarra con la maggior parte delle orchestre Estoni e con orchestre Finlandesi, anche sotto la direzione del leggendario conduttore Jorma Panula. Donato D’Antonio chitarrista eclettico, ha eseguito concerti come solista e con formazioni cameristiche stabili in sale da concerto e teatri in tutta Europa, USA, Giappone, Sud America Canada ed Estremo Oriente, in occasione di festival, eseguendo prime assolute in rassegne di musica contemporanea e importanti stagioni concertistiche. Ha più volte eseguito per Rai Radio tre prime esecuzioni e ha pubblicato Cd per le etichette Mobydick, ERP, Borgatti, Materiali Sonori, RMN London.

Joanna Dobrowolska, violinoValeria Montanari, clavicembalo

giovedì 16 maggioore 21.00

Follie e furie del baroccomusiche di: A. Corelli, G. Tartini, D. Scarlatti, F. A. Boniporti

Il programma si svolge attorno ad intensi stati d’animo. La sonata in re maggiore apre l’opera V di Arcangelo Corelli, che venne data alle stampe il primo gennaio del 1700: da una parte conclude e riassume un’epoca ricercando bellezza e perfezione, dall’altra costituisce il fondamento per il secolo seguente. La decima sonata dell’ opera prima di Giuseppe Tartini, più conosciuta come “Didone Abbandonata”, si avvicina al monologo di un’opera. Sebbene Tartini non nascondesse la sua predilezione per la musica strumentale in questa sonata riesce a rappresentare tre stati d’animo di Didone dopo aver scoperto la fuga di Enea: confusione e dolore incredulo, furia crudele e voglia di vendetta, finalmente rassegnazione, dolce perdono e morte. La “Folia” di Alessandro Scarlatti rappresenta una delle versioni memorabili di questo tema ed è estratta dalla Toccata del Primo Tono per Organo o Clavicembalo e presenta 29 variazioni molto “spumeggianti”. Francesco Antonio Bonporti era un uomo

dai tanti interessi. Compositore e presbitero trentino sviluppa anche le sue passioni per la filosofia, la metafisica e la fisica. Comporre musica fa parte dei suoi piaceri. La Serenata si apre con un Largo un po’ capriccioso e indeciso per sviluppare poi la narrazione nella sbrigliata paesana, una danza con variazioni piene di sorprese e colpi di scena. La gioia continua con la Chiusa che richiede all’esecutore di ripeterla inserendo nuove fioriture. La Follia di Corelli chiude l’op. V e fa da punto di riferimento per altri compositori (Reali, Marais, Vivaldi) e certamente sviluppa un caleidoscopio di idee, sfumature e colori per descrivere al meglio l’antenato e fiero tema iberico.

In apertura della serata esibizionedella Scuola A.s.d di Danza di Fusignano. Coreografie di Virginie Lescouet.

L’Accademia dell’Annunciata è un’orchestra barocca, in residenza, nata nel 2009 ad Abbia-tegrasso (MI) nella cornice leonardesca dell’o-monimo complesso monumentale.Attraverso molteplici esperienze ha sviluppato una propria identità che coniuga la specializza-zione nell’ambito del repertorio barocco e pre-classico (su strumenti originali) con il coinvolgi-mento di giovani musicisti affiancati da colleghi di consolidata esperienza come Carlo Lazzaroni e Marcello Scandelli, con l’obbiettivo di vivere un percorso professionale e formativo attual-mente unico in Italia. Nel corso degli anni, sotto la direzione di Riccardo Doni, l’Accademia dell’Annunciata ha affrontato un repertorio che abbraccia un ampio arco temporale e stilistico, dal barocco di Bach, Haendel e Vivaldi fino al classicismo di Mozart e del primo Beethoven, con particolare attenzione per autori raramen-te inclusi nei programmi di concerto. L’orchestra ha collaborato con solisti quali: En-rico Onofri, Paolo Beschi, Evangelina Mascardi, Paolo Perrone, Luca Braga, e recentemente con Giuliano Carmignola con cui ha realizzato la pri-ma incisione moderna dei concerti per violino e orchestra Op.15 di Felice Giardini (1716 – 1796). Una nuova collaborazione è stata avviata nel

frattempo con Giuliano Carmignola e Mario Brunello finalizzata al realizzazione del progetto “Sonar in Ottava” di prossima pubblicazione per la casa discografica Arcana con musiche di Bach e Vivaldi per Violino, Violoncello piccolo e archi. Nel 2015, cooperando con l’Accademia delle Belle Arti di Brera, ha realizzato nella suggestiva cornice dell’Isola Comacina L’alle-stimento itinerante dell’Alcina di Haendel, regia di Giacomo Agosti. L’Accademia dell’Annunciata svolge un’intensa attività discografica che le è valsa il plauso della critica specializzata (vedi l’International Italian Heritage Award 2013 per “La Milano dei Borromeo”). Ha pubblicato per MusicaViva, label Egeamusic, i cd “Battaglie e Tempeste”, “Musica Massonica nella Vienna del ‘700” e da pochi mesi “Un Italiano a Londra”, con Giuliano Carmignola. Uscito nel febbraio 2018 l’album “Melancholia”, ispirato al progetto con musiche di Handel, con il basso Andrea Mastro-ni. Oltre a organizzare da diversi anni una sta-gione concertistica annuale presso la propria sede e una nelle sale del Museo della Scienza e della tecnica Leonardo da Vinci di Milano, l’Ac-cademia e’ regolarmente invitata come ospite di svariati festival, in Italia e all’estero. Al suo attivo oltre un centinaio di concerti.

Il CIF di Fusignano aprirà la serata con letture di F. Petrarca e Marino tratte dall’universo femminile del periodo Barocco

Centro Italiano Femminile