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Pagina 1 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI” Numero 3 GIORNALINO DI CULTURA E SAPERI AVVISO !!! Abbiamo ultimato il nostro sito!!! www.mosaicodisaperi.it VIENI A CONOSCERCI !!!! MOSAICO DI SAPERI MOSAICO DI SAPERI MOSAICO DI SAPERI GENITORI, GENITORI, GENITORI, BAMBINI BAMBINI BAMBINI E E E VOLONTARI VOLONTARI VOLONTARI DELLA DELLA DELLA SCUOLA PRIMARIA CARVE SCUOLA PRIMARIA CARVE SCUOLA PRIMARIA CARVE UN POMERIGGIO “ALTERNATIVO” Tempo fa, quando una mamma mi ha chiesto se ero disponibile a collaborare con lei e con un’insegnante per organizzare un laboratorio dialettale con i bambini sulle tradizioni e le “robe de na’olta”, ho accettato molto volentieri la proposta e così, un venerdì pomeriggio, abbiamo portato a scuola parecchi oggetti antichi (ad esempio la “derla”, la “brinzia” ecc..) che conservo molto gelosamente ed ai quali sono molto affezionata. Abbiamo anche preparato una piccola storia ed un libretto incentrati sul “Filo’ ” che si faceva un tempo nelle stalle e dei giochi da fare insieme come il “rodolet” e “al campa- non”. Grande è stata la soddisfazione nel vedere l’interesse dei bambini che ci hanno seguite ed hanno partecipato molto attivamente: è stato veramente un pomeriggio speciale e sono contenta di aver preso un permesso dal lavoro per poter condividere momenti felici con loro. Queste sono davvero occasioni che ci arricchiscono reciprocamente e contribuisco- no a farci capire che anche nelle cose semplici si può essere utili e che, in fondo, anche le mie vecchie cose (“i me arte veci”) conservate con cura possono ritornare ad essere interessanti per questi piccoli eventi. Sicuramente è un’esperienza da ripetere: grazie di cuore a tutti ! Alla prossima! Donatella…Nonna Pierina VENERDI’ 8 GIUGNO….. ULTIMO GIORNO DI SCUOLA !!!!! Orizzonti educativi 2-3 Tò Vegna 5 Il lupo 6-7-8 Giochi per l’estate 11 ….e molto altro ancora GIOCHI, BARZELLETTE, RICETTE, CRUCIVERBA, PIXEL-ART Sommario pagine interne:

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Pagina 1 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Numero 3 GIORNALINO DI CULTURA E SAPERI

AVVISO !!!

Abbiamo ultimato il nostro sito!!!

www.mosaicodisaperi.it

VIENI A CONOSCERCI !!!!

MOSAICO DI SAPERIMOSAICO DI SAPERIMOSAICO DI SAPERI GENITORI, GENITORI, GENITORI, BAMBINIBAMBINIBAMBINI EEE VOLONTARIVOLONTARIVOLONTARI DELLADELLADELLA SCUOLA PRIMARIA CARVESCUOLA PRIMARIA CARVESCUOLA PRIMARIA CARVE

UN POMERIGGIO “ALTERNATIVO”

Tempo fa, quando una mamma mi ha chiesto se ero disponibile a collaborare con lei e con un’insegnante per organizzare un laboratorio dialettale con i bambini sulle tradizioni e le “robe de na’olta”, ho accettato molto volentieri la proposta e così, un venerdì pomeriggio, abbiamo portato a scuola parecchi oggetti antichi (ad esempio la “derla”, la “brinzia” ecc..) che conservo molto gelosamente ed ai quali sono molto affezionata.

Abbiamo anche preparato una piccola storia ed un libretto incentrati sul “Filo’ ” che si

faceva un tempo nelle stalle e dei giochi da fare insieme come il “rodolet” e “al campa-non”.

Grande è stata la soddisfazione nel vedere l’interesse dei bambini che ci hanno seguite ed hanno partecipato molto attivamente: è stato veramente un pomeriggio speciale e sono contenta di aver preso un permesso dal lavoro per poter condividere momenti felici con loro. Queste sono davvero occasioni che ci arricchiscono reciprocamente e contribuisco-no a farci capire che anche nelle cose semplici si può essere utili e che, in fondo, anche le mie vecchie cose (“i me arte veci”) conservate con cura possono ritornare ad essere interessanti per questi piccoli eventi.

Sicuramente è un’esperienza da ripetere: grazie di cuore a tutti ! Alla prossima!

Donatella…Nonna Pierina

VENERDI’ 8 GIUGNO…..

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA !!!!!

Orizzonti educativi 2-3

Tò Vegna 5

Il lupo 6-7-8

Giochi per l’estate 11

….e molto altro ancora

GIOCHI, BARZELLETTE, RICETTE,

CRUCIVERBA, PIXEL-ART

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Di seguito le impressioni di una mamma che ha assistito il 13/4 alla serata col Prof. Codello:

Recentemente ho partecipato alle conferenze organizzate dal gruppo “Mosaico di saperi” e ho riscoperto alcu-

ne parole che nel corso del tempo hanno modificato il loro significato originale:

scuola= dal greco scholè assume molteplici significati tra i quali luogo di incontro, momento da dedicare

all’educazione…

educare= significa “tirare fuori” e non inculcare nozioni ma far emergere il meglio di ognuno nella pro-

pria originalità, diversità e unicità.

A questo proposito vi riporto un estratto di pensieri che a me hanno fatto riflettere, sperando che siano utili

anche a voi:

· Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità e orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a

lui, ricordati che la sua richiesta implicita è “aiutami a fare da solo”.

· Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per farglielo

detestare), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che

voi tenete in mano con aria soddisfatta.

· Un bambino risponde “grazie” perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non per-

ché gli insegni a dirlo.

· Un bambino si muove sicuro nello spazio, quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che hai fidu-

cia in lui e che sei lì nel caso abbia bisogno di te.

· Un bambino che si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura.

· Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia, che deve trovare

uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci.

· Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per

raccontare con delicatezza quello che accade, utilizzando un linguaggio che

lui possa comprendere.

· Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. Il fango, la terra, la sab-

bia, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in

contatto.

· Un bambino che si veste da solo indossando il giallo, il rosso e l’azzurro, non

è malvestito ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.

...insomma, CIASCUN BAMBINO NON È UN BEL VASO DA RIEMPIRE

MA UN FUOCO DA ACCENDERE (PLUTARCO)

Chiara De Grandis

NEL MESE DI APRILE E MAGGIO ABBIAMO ORGANIZZATO UNA SERIE DI INCONTRI “FUORI DAGLI SCHEMI”,

DENOMINANDO LA RASSEGNA:

Crescere nella partecipazione e nella libertà

ORIZZONTI EDUCATIVI

UN GRAZIE DI AI RELATORI E A TUTTI QUANTI HANNO COLLABORATO E PARTECIPATO !

Pagina 3 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Venerdì 13 aprile al Palazzo delle Contesse di Mel (BL) si è svolto il primo incontro della rassegna Orizzonti Educativi - Crescere nella partecipazione e nella libertà, ideata e organizzata dalla associazione Mosaico di Saperi che unisce genitori, insegnanti, bambini e volontari della scuola primaria di Carve di Mel.

Ospite della serata è stato il prof. Francesco Codello, pedagogista, già insegnante e dirigente sco-lastico in vari istituti statali, autore di numerosi saggi ed articoli sui temi educativi, attivo in organismi in-ternazionali come l’International Democratic Educa-tion Network e l’European Democratic Education Community, e co-fondatore della Rete Educazione Libertaria che segue, sostiene e coordina una serie di realtà, progetti ed esperienze di educazione libertaria in Italia.

Di fronte ad un pubblico coinvolto e partecipe Francesco Codello ha introdotto la serata citando un suo grande maestro Ivan Illich, filosofo, storico e libero pensatore del quale lui stesso ha tracciato il profilo per la trasmissione wikiradio di radio tre rai, che nel suo scritto Il pervertimento del Cristianesimo indagava su come si sia corrotto nel tempo e nella storia il significato della parola amore.

Parole che abbiamo visto modificarsi drasticamente nel loro significato originale e originario sono anche, ad esempio, educazione e scuola.

Educazione, dal latino ex-ducere, nasce con il significato di tirar fuori, stimolare, interrogare senza fornire risposte preconfezionate. L'educazione è dunque un processo in cui il bambino è posto al centro, non come recipiente da riempire di informa-zioni e competenze, non come creta da plasmare secondo le nostre intenzioni e le nostre volontà ma come fiore da accompagnare nella crescita che ha già in sé tutte le potenzialità per diventare un adulto consapevole, attivo socialmente e soprattutto libero di essere sé stesso (metafora di Colin Ward ripresa dal titolo di un libro di Francesco Codello del 2005: Vaso creta o fiore?)

Educare e crescere nella partecipazione e nella libertà: Francesco Codello al primo appuntamen-to del ciclo di incontri Orizzonti Educativi

La scuola d’altro canto, o scholè, in origine era l’otium, il tempo libero dedicato a far le cose amate, desiderate, tra le quali appunto lo studio, inteso come passione, amore del sapere; era luogo di incon-tro, scambio, relazione, gioco. Nel corso dei secoli il significato si è esteso a indicare il “luogo in cui trascorrere il tempo libero”, cioè il posto in cui si tenevano discussioni filosofiche o scientifiche per poi finire, in seguito alla formazione degli stati nazionali, a rappresentare l'istituzione, l'obbligo scolastico. Un bel paradosso.

La serata è proseguita con spunti e suggerimenti su come educare ad essere anziché a dover essere, recuperando il significato originario della parola scuola come comunità educante, che non prevede un unico curricolo per tutti gli studenti ma una molteplicità di curricoli, tanti quanti sono i talenti e le potenzialità dei bambini che abbiamo di fronte. Un’educazione libertaria è incentrata non sull’insegnamento standardizzato e omologante, ma sull’apprendimento che avviene per ognuno in maniera diversa e con uno sviluppo non per forza lineare ma piuttosto a spirale, fatto di crescita ed errori, perché sbagliare è la miglior strategia per apprendere.

La rassegna Orizzonti Educativi è proseguita venerdì 20 aprile al Centro G. Tres di Lentiai con l’intervento dell’educatore Giulio Spiazzi che ha descritto un’importante e concreto esempio di scuola diversa e innovativa, la piccola (ma grande) scuola di educazione incidentale Kether, realtà veronese di educazione democratica e libertaria di cui è fondatore.

Nel pomeriggio di sabato 12 maggio presso la Casa dei Beni Comuni a Belluno si è tenuta una tavola rotonda dove sono state condivise esperienze educative dentro e fuori il percorso scolastico tradi-zionale alla quale sono state invitate a partecipare tutte le realtà del territorio con l’intento di tessere una rete che funga da stimolo, supporto, condivisio-ne ed arricchimento.

L’incontro conclusivo della rassegna si è svolto venerdì 18 maggio alle ore 20.30 al Palazzo delle Contesse di Mel col contributo della dott.ssa Miche-la Marchet, psicologa e psicoterapeuta incentrato sulla peer education, o educazione tra pari, come possibile strategia educativa per prevenire comportamenti a rischio.

Manuela F.

Pagina 4 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

CRUCIVERBA Definizioni:

1 NON HA PRURITO. MA SI GRATTA

2 HO I RAGGI MA NON SPLENDO, SE MI BUCO STAI ATTENTO!

3 SI VESTONO QUANDO E’ CALDO E SI SPOGLIANO QUANDO E’ FREDDO

4 HA UNA TASCA MA NON HA VESTITI

5 LO PIANTI MA NON CRESCE

6 HA LA VITA APPESA A UN FILO

SOLUZIONE:

ELENA SITTA

4 5

2 3

1

6

T R E N O

4 5

C C

A H

2 3 N I

1 F O R M A G G I O

U L U D

6 R A G N O B R O

T R E N O

A R

I

Pagina 5 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

….E ADESSO UN PO’ DI SANO UMORISMO CON….

LE BARZELLETTE DI GIORGIA SUSANA ! ! !

FRAZIONI

La maestra: bene, oggi vi insegnerò le frazioni.

Dunque, se io taglio una banana in 5 pezzi…ed una pera

in 3 pezzi…ed una mela in 8 pezzi…ed una fragola in 2

pezzi…..che cosa ottengo?

Gigino:-una….macedonia, signora maestra!

CANI SPECIALI

Qual è il cane più dolce?

Il can_dito !!!

Come si chiama il cane di un operaio?

Can-tiere !!

Qual è il ballo preferito dei cani?

Il can-can !!

Con che cosa beve L’aranciata un cane?

Con la can-nuccia !!

Con che cosa navigano i cani?

Con il can-otto !!

GALLINE

E’ possibile per una gallina fare un uovo duro?

Certo, se lavora sodo!!

PETTINE

Che cosa fanno i pettini prepotenti?

Mostrano…i denti!!

QUANTE API!

L’insetto più prezioso: l’ape…pita

L’insetto più morbido: l’ape…lle

L’insetto più festaiolo: l’ape…ritivo!

L’’insetto più pigro: l’ape…nnichella!

CONTARE

Come contano i vitellini ?

Uno,bue,tre….

LA MAESTRA chiede a PIERINO:

- dov’è il tuo quaderno di matematica?-

Pierino rispose :

- L’ho portato dal dottore perché ha dei problemi!

PESCA

Un’albicocca sale su una barca con la

canna in mano,

passano di la 2 mele e subito le chiedo-

no:- pesca?

Lei risponde :- no! Albicocca!!

SPAZIO

Che cosa fa un pollo nello spazio?

Il ….pollastro!!!

COM’E’?

Un tipo va in questura a denunciare la scomparsa di sua moglie.

Un poliziotto gli chiede:- com’è sua moglie, bionda, bruna o rossa?

Lui:- Boooh?

Il poliziotto:- Come? Non lo sa?

Lui:-mah…. Quando è scomparsa era appena uscita dal parrucchiere.

FERRI DA STIRO

Che cosa dice un ferro da stiro a suo figlio?

-Te lo dico io, stai proprio prendendo una brutta

piega!!-

Pagina 6 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

To’ Vegna

Quest’anno i nostri bambini hanno avuto la possibilità di conoscere e imparare un gioco molto antico, di

origini medievali, la Tò Vegna o palla elastica grazie all’iniziativa del C.R.A.L. FARRESE. Per quattro volte Paolo

Miglioranza e Eric da Ros sono venuti a scuola a Carve per spiegare questo gioco dalle origine medioevali. Per

giocare è necessario un campo da gioco (anche irregolare, come una strettoia o una piazza), due squadre

composte da 1 a 5 giocatori, uno o due arbitri denominati “Sior” e una palla compatta ( circa 5 cm di diametro)

che permetta un buon rimbalzo. La palla può essere colpita solo con alcune parti del corpo, gli avambracci (dalle

mani ai gomiti) e le gambe (dai piedi alle ginocchia) e può esser colpita subito o dopo un solo rimbalzo. Il

punteggio è simile al tennis (ndr: 15-30-40-gioco): si possono utilizzare come sponde le case sui lat, al posto

della rete di metà campo c’è una linea virtuale detta “medho” (mezzo) e ci sono una o due linee virtuali che

possono essere spostate dal “Sior” (signore) a seconda delle situazioni di gioco. La linea virtuale si chiama

“cazha” (caccia) ed è rappresentata da un legnetto lungo 20 cm. Altre situazioni di gioco sono il “falò” (fallo) e

il cambio campo. Queste sono le informazioni base per iniziare, in realtà le regole sono molto complesse perché

articolate in funzione alle situazioni di gioco. Diciamo che per i bambini è stato semplificato molto, facendolo

assomigliare un pò alla palla avvelenata. Il 21 Aprile è stato organizzato un torneo di questo affascinante gioco

nel parcheggio antistante la scuola secondaria di Mel. Sono stati invitati gli alunni delle classi quarta e quinta

delle scuole primarie di Carve, Mel e Villa di Villa. In tutto c’erano 64 ragazzi. Appena arrivati, i bambini sono

stati mescolati tra le varie scuole ed è stato bello vedere che si sono integrati senza alcun problema. Sono poi

state formate 16 squadre, ognuna da quattro giocatori, e divise a loro volta in due gironi. Alla fine le prime, le

seconde e le terze dei due gironi si sono scontrate fra di loro. Durante il torneo è stato offerto anche un

rinfresco dal Cral Farrese. I ragazzi si sono divertiti molto e anche il meteo ha contribuito alla riuscita di

questa bella iniziativa con una splendida giornata di sole. Ringraziamo moltissimo chi ha avuto l’idea di far

conoscere e provare questo gioco ai più piccoli e chi si è reso disponibile per tutta la durata del torneo. L’anno

scorso per la prima volta, a Farra di Mel, ci sono state le finali di campionato italiano di palla

elastica…Complimenti al Cral Farrese!!!

Marilisa

RELAX, MA NON TROPPO….!!!

Pagina 7 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Il lupo è un mammifero appartenente alla famiglia dei canidi dell’ordine carnivori, per intenderci coloro che si nutrono di carne. Ha un peso variabile dai 28 ai 34 kg,( www.lifewolfalps.eu) con il maschio più grosso della femmina, le gambe appaiono molto lunghe rispetto al corpo e l’altezza di un adulto si aggira sui 60 – 80 cm.

Il colore della pelliccia è alquanto variabile da toni molto chiari, al grigio , al nero esistono lupi con diversi mix di colori, tendenzialmente tendono al grigio scuro con striature nere, gli occhi sono gialli, le orecchie dritte triangolari e non grandi. Alcuni caratteri esteriori ( che si chiamano caratteri fenotipici) permettono di distinguerlo dagli incroci ( che a loro volta si chiamano ibridi) con i cani, che invece possono presentare orecchie pendule , presenza dello sperone nelle zampe posteriori cioè un’unghia rivolta quasi all’indietro, presenza della colorazione nera (detta melanica) del mantello.

RIPRODUZIONE:

I lupi sono in grado di riprodursi all'età di 22 mesi(Rausch, 1967; Mech, 1970) in genere fra i due e tre anni”. La coppia fertile “alfa” forma branchi, cioè gruppi familiari estesi costituiti oltre che dai due riproduttori dai loro cuccioli e dai giovani di uno o più anni.

La gestazione (ciè il tempo in cui si sviluppano i piccoli nella madre) è di 63 giorni e al termine nascono in media 5 cuccioli che saranno partoriti in una tana e svezzati in otto settimane. Nelle prime tre settimane le

IL LUPO!!!

LUPO:

aspetto tipico: mascherina facciale bianca, striature del pelo

nero, orecchie piccole, muso lungo, occhi gialli.

(http://ec.europa.eu)

ALIMENTAZIONE:

Il lupo è un animale estremamente adattabile, anche dal punto di vista alimentare, adattando la propria dieta a seconda delle disponibilità alimentari. Pertanto preda ungulati di grandi e piccole dimensioni, quali cervi, mufloni, caprioli, cinghiali, ed occasionalmente micro mammiferi, e fauna minuta come le lepri, Il suo grande spirito dio adattamento lo porta a cercare cibo negli allevamenti di animali e in mancanza sopravvive cercando nei rifiuti. Si nutre anche di animali che rinviene morti. Con prede disponibili può mangiare mediamente 4 Kg di carne al giorno, ma è in grado di digiunare anche per 10 giorni. Ha la dentatura particolarmente sviluppata con premolari e molari di tipo “carnassiale” adatti a strappare e triturare la carne anche quella più dura.

Parole Nuove: Fenotipico:phainei che significa "apparire" + týpos, che significa "impronta” = L’IMPRONTA CHE APPARE. Ibrido: nasce dall’INCROCIO fra due specie diverse (il mulo) o fra due popolazioni diverse (i fagioli ibridi da seme. Melanico: deriva dal greco “melas”che vuol dire semplicemente NERO.

Parole Nuove: Gestazione: Il periodo in cui il piccolo si sviluppa nel corpo della madre. Alfa: α. Questa lettera era usata dai greci per indicare il numero 1.

Pagina 8 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

HABITAT E COMPORTAMENTO:

Il lupo è un animale che costituisce branchi cioè dei gruppi familiari con a capo un maschio e una femmina detti alfa. Generalmente il maschio riproduttore è il dominante del branco ma nel periodo post parto può sottomettersi temporaneamente alla femmina.

Gli altri appartenenti al branco occupano un posto sociale via via decrescente fino ad arrivare al lupo omega che è il soggetto di più basso rango. Gli appartenenti al branco sono in genere la progenie della coppia alfa che viene accettata fino circa ai due anni di età e poi spronati a lasciare il gruppo familiare per esplorare nuovi territori. Si formano così parte di quei lupi che sono solitari e in dispersione.

Per riassumere, quindi, la popolazione dei lupi è formata da: branchi di lupi, lupi giovani in dispersione, lupi solitari erratici o stabilizzati in determinati territori.

Proprio così, ci sono anche lupi con il loro carattere che non cercano compagnia; infatti, è stato registrato come un lupo (femmina) solitario sia rimasto per di diversi anni stabile in un luogo posto ai margini di un territorio occupato da un branco senza che cercasse il contatto. Fra i lupi erratici si possono includere quei lupi che hanno perso la loro posizione all’interno del branco, ad esempio per anzianità o debilitazione sopravvenuta il lupo alfa può essere vinto da un lupo più forte ed allontanarsi dal gruppo.

La posizione nel branco consente la prerogativa dell’accoppiamento e l’ordine con cui gli individui si possono sfamare dopo la cattura di una preda.

Gli “alfa” mangiano per primi e a sazietà e gli ultimi della scala gerarchica si dovranno accontentare degli avanzi. I branchi di lupi sono generalmente costituiti da numero limitato di individui in relazione alla disponibilità di prede sul territorio.

Inoltre, il mantenimento della leadership e il mantenimento dell’ordine all’interno di un numero limitato di individui risulta più facile rispetto a branchi di grande dimensioni. La funzione della famiglia in tutte le specie animali sociali è consentire l’agevole allevamento della prole e qui fra i lupi è così importante che tutto il branco partecipa e nel quale esiste anche la figura della madre sostitutiva nel caso in cui la femmina alfa dovesse morire.

La prole svezzata inizia il periodo di apprendimento e rimane col gruppo circa due anni , a volte meno, per poi iniziare il periodo di dispersione che porterà i soggetti anche a 1000km di distanza. Ne loro vagare i solitari devono percorrere gli spazi limitrofi ai territori di branchi già stabilizzati, che riconoscono attraverso le marcature olfattive di urinarie e feci. L’incontro con branchi stabili può risolversi con l’accettazione del soggetto esterno oppure con la scacciata in modo anche cruento con conseguenze a volte letali. L’ipotesi migliore per un lupo solitario è l’incontro con il sesso opposto e la formazione di un nuovo branco, peraltro non è un meccanismo scontato in quanto vi deve essere anche l’accordo caratteriale fra i soggetti. Qualora vi sia spazio disponibile e accordo la nuova a coppia darà origine a un nuovo branco.

Parole Nuove

Erratici: che cambiano di continuo luogo.

Omega: Ω. E’ l’ultima lettera dell’alfabeto greco e rappresenta perciò l’Ultimo.

Leadership: Deriva dall’inglese e indica il ruolo di Direzione e di Egemonia.

Cranio lupo (www. Wikipedia.org)

Parole Nuove:

Ungulati: ungulati deriva da unghia e raggruppa un gruppo di animali che camminano sulla punta delle dita, cioè sulle unghie che diventano quelli che noi chiamiamo zoccoli. Anche se non si vedono

bene, tutti i mammiferi hanno le dita, magari sono modificate e ritirate

nella gamba.

Carnassiale: dente premolare e molare tipico dei carnivori e onnivori(cioè quelli che mangiano carne e vegetali). Serve per infilarsi fra le fibre della carne disgregarla e triturarla.

Pagina 9 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

L’EVOLUZIONE NELLE ALPI E IN EUROPA:

Infatti anche in Italia e sull’ arco alpino l’abbandono dell’agricoltura favorisce l’avanzamento delle foreste, degli ungulati di grossa taglia e a seguire del lupo. La creazione spontanea di corridoi ecologici naturali favorisce sicuramente questa specie dalla grande mobilità, permettendo nuovi insediamenti e scambi genetici fra le popolazioni. L’andamento della popolazione in termini numerici in un determinato territorio risulta difficile considerando la grande mobilità del lupo, la sua plasticità di adattamento potendo sopravvivere oltre che con prede naturali anche predando gli allevamenti e approfittando di carcasse animali e rifiuti in genere. Il regime di tutela legale assoluta di cui gode gli permette di occupare anche aree limitrofe ai centri urbani. Valutare pertanto quale sia la capacità portante dell’ambiente ed in quanto essa si saturi è difficile. Studi eseguiti su un insediamento iniziale di 16 individui in un territorio omogeneo e limitato ha mostrato che la popolazione ha raggiunto la sua stabilità demografica in 13 anni circa con disponibilità di prede e nessun fattore antropico limitante.

Marco Sitta

Parole Nuove (difficilissime):

Correlazione: Quando una grandezza varia in modo costante rispetto ad un’altra. Se cambia una, cambia

anche l’altra, ma non a caso però!!!

Cervidi: Sono una famiglia (un gruppo) di Ungulati(vedi sopra, quelli delle unghie ecc.) che hanno la

caratteristica di perdere i palchi (cioè le corna) ogni anno per rimetterle poi in primavera.

Corridoi Ecologici: Sono dei collegamenti fra ambienti posti lontani considerati sicuri per gli animali in

quanto costituiti ad esempio da strisce di bosco abbastanza ampie che permettono il passaggio degli animali

senza pericoli.

Capacità portante dell’ambiente: Il massimo numero di individui che quell’ambiente può sopportare in

maniera stabile e senza deteriorarsi in maniera irreversibile. Ad esempio il massimo numero di pecore che

possono pascolare in un grande prato fintanto che l’erba sia ricresciuta dove avevano cominciato a brucare

all’inizio.

Fig.: Distribuzione del

Lupo in Europa

(www.lcie.org)

Diversi sono gli studi che monitorato l’espansione del lupo in

Italia ed i Europa e tutti i indicano come rapida e progressiva la

dinamica della popolazione. In particolare intorno al 1960 vi è

stato il minimo numerico storico di lupi in Europa (Zimen e

Boitani 1979) correlata (messa in relazione) al minimo delle

prede, come i cervidi, presenti in quegli anni sempre in Europa.

La sopravvivenza e la ripresa del lupo sono dovute in primis alla

adattabilità dello stesso e successivamente sono la

conseguenza dei rapidi cambiamenti nell’economia e nella

società del continente europeo

Pagina 10 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Il primo e' IL DOMINO DEI SASSI, bastano pennarelli colorati ,in mancanza di quelli anche una matita andrà bene! Fate una linea divisoria nei vostri sassi (che andranno scelti più o meno delle stesse dimensioni) da una parte mettete i numeri e dall'altra un numero diverso a pallini, cercate di stare attenti, i numeri che mettete devono sempre avere una parte a pallini della stessa cifra per potersi attaccare. Fate una partita di prova e se tutti si attaccano....GIOCATE!

Il secondo gioco e' quello dei SASSI RACCONTASTORIE, nella foto che vedete noi abbiamo incollato delle immagini prese da riviste varie ma può essere tranquillamente replicato al momento al mare (molto divertente allo stesso modo) disegnando sia sopra che sotto il sasso delle immagini completamente a caso.

Come si gioca: Mettete tutti i sassi in un contenitore (vanno benissimo quelli di plastica dei pomodori ad esempio) il primo giocatore pesca un sasso guarda l'immagine e inizia raccontando una storia inventata che contenga il personaggio/oggetto che ha appena pescato, subito dopo il secondo giocatore pesca un altro sasso e continua la storia inserendo la figura appena uscita. Si continua così fino a terminare i sassi.

Vedrete quante simpatiche storie usciranno :)

N.b. Io metto le figure da tutte e 2 le parti cosi' anche nelle successive giornate di gioco possono uscire dallo stesso sasso delle figure diverse.

Abbiamo provato anche a rimettere i sassi nel contenitore nella stessa partita ma poi si rischia di trovare davvero troppe volte la stessa figura, anche qui comunque...spazio libero alla fantasia

Il terzo ed ultimo gioco molto semplice e' IL TIRO AL BERSAGLIO DA SPIAGGIA, credo non sevano molte spiegazioni, create dei cerchi con un rametto o sasso, lanciate piccoli oggettini, vanno benissimo le conchiglie o quel che avete con voi, chi al termine di 5 giri ha ottenuto il maggior numero di punti vince!

Vi lascio tre giochi carini e divertenti,

molto semplici da fare:

uno è con la sabbia, perfetto per il mare,

gli altri due che van bene sia per il Piave che per il mare!!!

BUON GIOCO!!! KETTY I.

… E BUONA

ESTATE

A

TUTTI !!!

Pagina 11 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

TORTA ALL’ACQUA Ingredienti:

250ml di acqua 230gr di farina

120gr di zucchero 30ml di olio di semi

20gr di cacao 1 bustina di vanillina

1 bustina di lievito

Procedimento:

Mettere in un recipiente l’acqua e l’olio. Aggiungere poco alla volta la

farina, lo zucchero, la vanillina, il lievito e impastare finché gli

ingredienti si sono amalgamati insieme.

Dividere l’impasto in 2 parti uguali.

Mettere una parte dell’impasto in una teglia.

Aggiungere il cacao nell’altra parte e mescolare, unire all’altro impasto.

Cuocere a forno preriscaldato 180° per 35 minuti.

Lorenza

Le ricette di LOLOLO

Eccovi un gioco da fare mentre aspettate che la torta esca dal forno….

Pagina 12 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Per maggiori informazioni contattate i genitori

ai seguenti recapiti:

[email protected]

Daniela cell. 3387201416

Cristina cell. 3472308450

Fabrizio cell. 3285813722

Nell’ambito della vasta offerta formativa che fortunata-mente abbiamo nel nostro territorio, la scuola di Carve si caratterizza innanzitutto per essere una piccola comunità

che permette ai bambini di essere seguiti molto da vicino ed accompagnati alla scoperta dell’ambiente e delle realtà circostanti in un contesto educativo e culturale innovati-vo.

La peculiarità della nostra scuola e quella di essere una scuola aperta che consente a tutti i membri della “comunità educativa” di esprimersi liberamente e dar vita cosi a quello che potremmo definire un mosaico di saperi.

Nel pomeriggio del venerdì in particolare, dopo che l’assemblea convocata mensilmente in orario serale com-posta da alunni, genitori, volontari e insegnanti ha condi-viso le attività da svolgere, tutti i bambini si possono ci-mentare nelle varie proposte. I bambini stessi possono a loro volta gestire un laboratorio e diventare insegnanti

rafforzando cosi la loro capacita di organizzazione e di esprimere la propria personalità sviluppando la loro crea-tività ed autostima.

Crediamo che l’intelligenza non sia solo “un bagaglio” di conoscenze, ma che sia anche e soprattutto un modo di essere: riteniamo che l’opportunità di scegliere, decidere, condividere ed esprimersi in vari campi sia alla base di una formazione autentica e libera dell’individuo. Anche i genitori e altri volontari sono “parte attiva” della scuola nello scambio di saperi regalando con gioia e dedizione parte del loro tempo.

Tutto questo avviene in un clima di vivacità “familiare” che stimola i bambini ad aprirsi al dialogo ed all’espressione di se, ad essere più autonomi e felici di condividere questo tempo e questi “saperi” con tante per-sone di diversa età e provenienza.

Noi genitori degli alunni della scuola primaria di Carve avremmo piacere di far conoscere “da vicino” questa real-tà.

Se lo desiderate siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione sulla scuola e se qualcuno di voi ha piacere di conoscere e partecipare alle nostre iniziative sarete certamente i benvenuti!!!

I genitori della Scuola Primaria di Carve

COS’E’ IL “MOSAICO DI SAPERI” ?

GRAZIE DI

All’AUSER, alle Associazioni CARVE VIVA, G.R.S.

PELLEGAI E SAMPROGNO, CRAL FARRESE,

CACCIATORI DI MEL, CALCIO ZTLL e PROTEZIONE

CIVILE per il loro impegno e preziosa collaborazione

alle attività della Scuola di Carve.

Un ringraziamento speciale a TUTTI I VOLONTARI che

anche quest’anno hanno contribuito donando il loro

tempo e i loro saperi ai nostri bambini!!!!

Per i bambini di 5^ da tutti noi

Anche quest’anno

è finita la scuola,

questo tempo davvero

vola!

Mi sembra ieri che sei arrivato,

sempre un po’ timido e a volte

impacciato.

Guardati adesso, sei grande e

maturo e stanne certo…

Ci mancherai di sicuro!

UN GROSSO IN BOCCA AL LUPO PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO! GRAZIE ANCORA !!!