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    Corso di formazione docenti sul CSM moodle

    Il corso era riservato ai docenti dell'IIS G.Luosi di Mirandola nell'a.s. 2011-12.

    Ha avuto una durata di 4 incontri in presenza, 10 ore totali ed altrettante online peresercitazioni ed interazioni.

    Docente tutor Emanuela Zibordi

    [email protected]

    http://www.emanuelazibordi.it/wp

    Questi di seguito sono i report di ciascuna lezione con la progressione didattica.

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    mailto:[email protected]://www.emanuelazibordi.it/wphttp://www.emanuelazibordi.it/wpmailto:[email protected]
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    Licenza

    http://www.creativecommons.it/

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    http://www.creativecommons.it/http://www.creativecommons.it/
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    Introduzione:

    Il corso ha avuto lo scopo di introdurre l'uso della piattaforma moodle della scuola a queidocenti che desideravano aprire un'aula virtuale per la didattica ordinaria o per progettispecifici.

    Sono state affrontate alcune delle risorse ed attivit disponibili sul CSM, sufficienti periniziare a postare materiale ed attivare interazione.

    I corsi sono presenti a questo indirizzo e sono visibili con l'accesso utente ospite:http://www.iisgluosi.com/moodle/

    Dopo le lezioni, a seguire, l'articolo pubblicato sulla rivista Bricks relativo all'esperienza diutilizzo di moodle nella nostra scuola.

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    http://www.iisgluosi.com/moodle/http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?page_id=2454http://www.iisgluosi.com/moodle/http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?page_id=2454
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    Lezione 1 - 14 Febbraio 2012

    Primo incontro su come integrare Moodle nella didattica.

    Cos' moodle

    La breve descrizione delle caratteristiche del software le abbiamo viste nellapresentazione che trovi nel corso Docenti Web 2.0sulla piattaforma moodle d'Istituto

    all'argomento 3, mentre all'argomento 4, ci sono anche i tutorial che useremo nelleprossime lezioni.

    Abbiamo visto alcuni termini ed acronimi tra cui:

    CMS = Content Management System

    LCMS = Learning Content Management System

    Programmi Open Source e Free

    Browser

    Avatar

    Le definizioni le trovi facilmente su wikipedia.

    Successivamente si visto come:

    Come fare un account e come richiedere i dati per l'account Google agli studenti;

    Gestione e compilazione del profilo.

    A questo punto abbiamo incontrato un editor di testo, un'area nella quale scriverecorredata delle icone necessarie alla formattazione e all'inserimento di oggetti vari, (inquesto caso era per la descrizione personale), che troveremo spesso anche negli altristrumenti di moodle.

    Abbiamo ispezionato le icone che sono simili a quelle di altri editor, in pi abbiamo vistol'icona per pulire il codice di Word e quella per visualizzare il codice html del testo inserito

    (icona a parentesi acute) e quella per inserire un link, cio far diventare una parola caldain modo che quando si clicca con il mouse rimandi ad una risorsa sul web.

    Successivamente siamo andati nel corso laboratorio (sand box) che ho predisposto nelquale dovete seguire le istruzioni riportare per utilizzare uno spazio personale in cuifaremo prove per inserire gli strumenti didattici; questo il link:

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3

    Sulle indicazioni strettamente metodologiche vi far avere al pi presto un articolodettagliato che ho scritto per una rivista online. Un attimo di pazienza che lo pubblichino ;)

    Attivit:

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    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3
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    completare il profilo con le informazioni mancanti e caricare un'immagine come

    proprio avatar.Inserire il proprio nome in un'area del laboratorio di moodle (sand box).

    Vi invito a curiosare nei corsi gi attivi per vedere quello che hanno gi pubblicato i

    colleghi nelle loro classi virtuali.

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    Lezione 2 - 22 Febbraio 2012

    Questa lezione stata dedicata alla risorsa "etichetta" che, come ho detto in precedenza, uno strumento molto versatile per postare risorse didattiche.

    I tutorial* degli strumenti li trovi in questo corso sulla piattaforma moodle della scuola

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10

    alla lezione 3 quello appunto sulle etichette, dove nell'incontro del 22 si provato:

    ad inserire testo e fare link a pagine sul web;

    ad inserire le immagini (ricorda di controllare prima la dimensione).

    Nella home page del nostro moodle ho predisposto un'aula virtuale per ciascun docente (ilcognome nel titolo) per cui si potrebbe iniziare ad inserire qualcosa come ad esempioriscrivere il titolo ed un immagine nel primo blocco in alto, quello di presentazione delproprio corso.

    Attivit:

    1.provare ancora sul corso laboratorioa ripetere le procedure viste insieme finchnon si consolida l'abilit;2.entrare nella propria classe virtuale e sistemare il blocco di presentazione (il primoin alto che rimane sempre visibile anche quando si seleziona di vedere un soloargomento), secondo il proprio gusto ed esigenze.

    *i tutorial sono delle brevi lezioni che insegnano le procedure passo passo per acquisire leskills sullo strumento.

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    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3
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    Lezione 3 - 1 Marzo 2011

    Esordisco con questa massima di Confucio perch l'apprendimento si attiva e si stabilizzanei processi mentali se si passa attraverso un percorso di costruzione del sapere. Questovale per tutti, indistintamente, cos per i nostri studenti come per noi.

    Non mi stancher mai di dirlo: fare significa sbagliare, chi esperto in un certo campo ha

    fatto e conosce tutti gli errori possibili immaginabili di quel campo e ne ha fatto tesoro. E'sicuramente cos per ciascuna delle nostre metodologie disciplinari.

    Attenzione: apprendere per prove ed errori non vuol dire escludere la coscienza e laconsapevolezza, anzi, implica attivare quella serie di processi di retroazione (feedback) edi metariflessione che ci permettono di affinare ed aggiustare le nostre azioni affinchsiano pi efficaci ed efficienti.

    Imparare ad usare gli strumenti informatici poi, dati alcuni concetti base, assomigliaall'apprendimento di uno sport o uno strumento musicale: immaginate la prima volta cheavete indossato i pattini, gli sci, avete preso in mano una racchetta o avete messo le manisu una tastiera di pianoforte. Questi strumenti ci sembrano all'inizio estranei ma sono via

    via inglobati nel nostro schema corporeo finch non diventano parte di noi e il nostrocervello li legge proprio come nostri prolungamenti o protesi.

    Per migliorare l'apprendimento bisogna, per, fare esercizio, osservare s e gli altri,essere curiosi e soprattutto non abbattersi se si sbaglia.

    Ricordiamoci anche che l'errore fa parte dell'apprendimento per competenze, l'unico che cipermetta di comprendere in profondit e che alla fine risulta indelebile, perch passatoattraverso il nostro corpo.

    L'estate scorsa ho letto un libro molto interessante che tratta appunto dell'errore, ve loconsiglio: http://emanuelaz.blogspot.it/2011/08/pensare-con-lerrore-il-bersaglio-mobile.html

    Fine del sermone. :)

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    http://emanuelaz.blogspot.it/2011/08/pensare-con-lerrore-il-bersaglio-mobile.htmlhttp://emanuelaz.blogspot.it/2011/08/pensare-con-lerrore-il-bersaglio-mobile.html
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    Bene. In quest'ultima lezione abbiamo ripreso le procedure viste in precedenza (si vedapost del 22-2). E qui vi invito ad esercitarvi nel corso laboratorio a casa sul vostro PC. E'indispensabile che proviate e riproviate. In caso di intoppi sono sempre a vostradisposizione, scrivete sul forum, fermatemi nei corridoi, chiedete a colleghi di corso. Nonabbiate timore di fare brutta figura. [Nessuno nasce imparato (cit.)]

    Come nuova procedura abbiamo visto come inserire degli allegati di file con qualsiasiestensione (.doc, .pdf, .xls, .ppt, .odt, .mp3, ecc.) ma facendo attenzione affinch il formatosia fruibile da tutti, quindi, preferire quando possibile, il .pdf perch leggibile da tutti isistemi operativi. Nel caso si mandino file che devono essere editati dagli studenti, metteresempre oltre la versione Microsoft Office, anche quella Open Officegratuito online checonsiglio caldamente in sostituzione del precedente.

    Il tutorial su come inserire le risorse come allegati si trova quihttp://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10all'argomento 5.

    Successivamente, con alcuni di voi che sono rimasti oltre l'orario, abbiamo visto come

    inserire un video in etichetta. Questa procedura la ripeteremoGioved 8 Marzo per l'ultimoincontro collettivo dove concluderemo con l'attivit "compiti". Successivamente sar adisposizione su appuntamento per lezioni individuali o a gruppi ristretti secondo le vostreesigenze.

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    http://www.openoffice.org/it/http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10http://www.openoffice.org/it/http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10
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    Lezione 4 - 8 Marzo 2012

    L'immagine che vedi sopra la copertina di un testo scritto da un amico, GianniMarconato, che gentilmente lo rende disponibile e gratuito in formato .pdf a questoindirizzo:

    http://www.guaraldi.it/download/usare_moodle.pdf

    Ti consiglio di scaricare l'ebook e di consultarlo per trovare degli ulteriori approcci didattici

    utilizzando questa piattaforma. Credo sia possibile acquistarlo nel formato cartaceo.******

    La lezione dell'8 Marzo, l'ultima collettiva, ha avuto due argomenti:

    Come iscrivere gli studenti nella propria classe virtuale.

    L'attivit compiti, in particolare con la modalit "consegna singola"

    Vediamo il primo: nella tua classe virtuale hai il ruolo di Amministratore che ti permette diinserire gli studenti nella classe. Per fare questo prima devi aver consegnato agliamministratori della piattaforma (Zini, Zibordi, D'Aniello) l'elenco degli studenti con ilrispettivo indirizzo di posta elettronica (in formato digitale), preferibile quello di Google,

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    http://www.giannimarconato.it/il-mio-secondo-libro/http://www.giannimarconato.it/il-mio-secondo-libro/http://www.guaraldi.it/download/usare_moodle.pdfhttp://www.giannimarconato.it/il-mio-secondo-libro/http://www.giannimarconato.it/il-mio-secondo-libro/http://www.guaraldi.it/download/usare_moodle.pdf
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    gmail. Questa operazione basta eseguirla una volta sola per tutti gli anni di permanenzanell'Istituto.

    Per inserire gli studenti nella propria classe, invece, si procede cos:

    apri il tuo corso, blocco Amministrazione a sinistra ---> clicca su Ruoli;

    compare una pagina con l'elenco dei ruoli, clicca su Studente;

    nella finestra a destra c' l'elenco di tutti gli iscritti, scegli e seleziona dall'elenco

    tenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera del PC, (i nomi cos selezionati sonoevidenziati in blu);clicca sul tasto centrale Aggiungi;

    i nomi e il numero degli studenti compare nel riquadro a sinistra;

    controlla se ci sono tutti quindi scorri in fondo alla pagina e clicca sul bottone

    Assegna ruoli nel contesto...Fine. Gli studenti ora possono interagire nella classe virtuale.

    Il secondo argomento tratta dell'attivit compiti cio la possibilit di dare delle consegneagli studenti tramite un allegato e farselo rispedire completato con una modalit

    comunicativa uno a uno, cio solo il docente e quello studente vedono il prodotto finale.Come procedere didatticamente ed operativamente:

    I caso - gli studenti non devono elaborare il file:

    1.apri un'etichetta e spiega il compito che devono svolgere (es: leggi lapoesia e fai la parafrasi);2.con la risorsa link a file o sito web allega il file (con il testo della poesia),meglio se .pdf e lo inserisci in piattaforma;3.vai nel menu a tendina attivit e scegli Compiti --->Consegna singola; siapre la pagina Creazione Compito dove si inserisce il titolo (es: parafrasi) ela descrizione di quello che devono fare (es: scrivi la parafrasi in formato

    digitale e spediscila come allegato);4.lo studente fa il compito offline e quando ha terminato allega il proprioelaborato;5.il docente lo riceve, fa la correzione, mette la valutazione ed il giudizio, cheviene inviato automaticamente allo studente tramite email;

    II caso - gli studenti devono elaborare il file:

    1.E' del tutto simile al precedente solo che si invia un file sul quale gli studentipossono o devono scrivere, allora consigliabile mandarli in un formato chesia leggibile da tutti come ad esempio Open Office.

    Per verificare lo stato delle valutazioni clicca nel menu Amministrazione e sull'icona

    Valutazioni. Compare l'elenco degli studenti con di tutte le attivit svolte, con i voti egiudizi per ciascuno.

    Per l'aspetto didattico ricorda che il compito deve essere formulato in modo che sianorichiesti degli obiettivi superiori come ad esempio sviluppi personale, rielaborazioni,ricerche mirate, attivit che richiedano abilit creative, ecc. perch cos si evita che glistudenti scopiazzino e abusino del copiaincolla, inoltre sempre bene dare consegnestrutturate e non generali e dispersive.

    Come d'accordo rimango a tua disposizione per qualsiasi chiarimento e per seguirtiindividualmente nel tuo progetto didattico. Contattami pure per fissare un appuntamento.

    A presto e grazie della tua attenzione e collaborazione. :)

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    http://www.openoffice.org/it/http://www.openoffice.org/it/
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    Open moodle 9 Marzo 2011

    Come accennato nella prima lezione ti incollo il testo dell'articolo pubblicato sulla rivistaBricks. Lo puoi scaricare anche nei formati .pdfe .epub se vuoi leggerlo al PC o su tableted e-reader. Lo puoi scaricare da qui:

    la versione PDF:

    http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.pdfla versione eBook:

    http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.zip

    Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe LuosiMirandola, Modena

    Open moodle

    di Emanuela Zibordi

    -Abstract-

    Larticolo descrive lutilizzo del CMS moodle come ambiente didattico virtuale aperto edinterattivo da parte di docenti e studenti di una scuola media superiore, ad integrazionedella didattica in presenza e per la formazione in servizio.Le piattaforme in considerazione sono quella personale e quella dellIstituto di IstruzioneSuperiore Giuseppe Luosi di Mirandola, Modena, dove si fa riferimento alla metodologiaappresa in un corso online frequentato dalla sottoscritta nel2007:http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-

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    http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.pdfhttp://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.ziphttp://www.iisgluosi.com/http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.pdfhttp://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.ziphttp://www.iisgluosi.com/http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdf
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    Learning_Fundamentals.pdf, patrocinato dalla Commissione Europea e progettato dadocenti esperti di formazione a distanza, che sfrutta la flessibilit della piattaforma moodlecon i suoi strumenti di erogazione dei contenuti, interazione tra soggetti e valutazione degliapprendimenti, rapportandosi al Costruttivismo ed a scuole di condivisione dellaconoscenza come lOpen Education e il Connettivismo.Per ultimo, le testimonianze di alcuni docenti dellIIS Giuseppe Luosi di Mirandola,

    Modena, che faranno il punto sulla sperimentazione nelluso di moodle nella propriadidattica.

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    Chi di noi docenti si occupa di didattica e nuove tecnologie continuamente stimolato econsigliato sulluso di strumenti Web 2.0 che potrebbero aiutarci nel compito di formare ededucare le nuove generazioni. Gli articoli e le discussioni, generalmente in rete, fannospesso riferimento ai Social Network dei quali anche noi facciamo un uso quotidiano permantenerci informati e scambiarci opinioni e dei quali siamo consapevoli della valenza edelle opportunit che offrono nella formazione professionale.

    In questo turbinio mediatico che frulla e rende linformazione liquida e sfuggente, qualcunonegli ultimi anni ha additato i CMS (Content Management System) o i VLE (VirtualLearning Environment) come strumenti non i grado di porsi allavanguardia nellainterazione ed immediatezza, perch non capaci di aprirsi tanto quanto gli strumenti delWeb 2.0, cos da essere etichettati come inclusivi ed obsoleti, che ricalcano cio lidea die-learning ed e-teaching di stampo tradizionale, erogativo ed in prevalenza a caratterecomportamentista.Chi lancia accuse di questo tipo non ha tutti i torti. Nella scuola e nelluniversit si assistespesso ad una mera trasposizione nelle piattaforme online della didattica sopra citata, percui non si ravvede allorizzonte la sperata innovazione se non ad esclusivo appannaggiodella tecnologia che ripropone, per, i consueti datati paradigmi.

    Siamo pedagogicamente impreparati -le cause sono ataviche- a plasmare gli strumenti, acercare vie risolutive e fantasiose che si adattino al cambiamento che deve avvenire,comunque, prima come riflessione pedagogica e metodologica.

    Per fortuna il web ogni tanto ci d qualche suggerimento utile e ci mostra, come ho potutoverificare personalmente, come il CMS moodle pu essere utilizzato con una modalitmolto simile ad una rete sociale, mantenendo i vantaggi che gli sono peculiari, cio quellodi essere un ambiente di apprendimento anche formale, ovvero, che corrisponda airequisiti di responsabilit educativa verso i soggetti che vi partecipano.

    Mi riferisco in particolare ad un corso online che ho frequentato nel 2007 ,e-learningFundamentals, finanziato dalla Commissione Europea (il corso riservato agli iscritti mapuoi trovare la copia quasi completa e tradotta sul miomoodle personale, aperta agliutenti ospiti. Non mi dilungo nella descrizione, puoi vedere da te come si sviluppa. Il corsooriginale stato ricchissimo di interazioni tra i partecipanti).Ora, il tempo trascorso da quellesperienza con colleghi di tutta Europa, potrebbe farpensare ad un precoce invecchiamento nella modalit con la quale il corso statoproposto. Personalmente credo di no, anzi, tuttoggi nella mia scuola stiamo mettendo apunto alcune metodologie sperimentali tratte da quellesperienza che contemplanolintegrazione tra lattivit in presenza e quella a distanza e lapprendimento informaleadattato alle necessit formali che ciascun docente tenuto a rispettare. Stiamo mettendo

    a punto un tentativo di aprire la scuola nello spazio e nel tempo a cui, per, dare un luogo

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    http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://www.emanuelazibordi.it/moodle/course/view.php?id=6http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e-Learning_Fundamentals.pdfhttp://www.emanuelazibordi.it/moodle/course/view.php?id=6
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    di riferimento certo, continuo ma anche protetto.Puoi vedere direttamentelambiente virtuale dellIIS G.Luosi, anche qui con laccessocome utente ospite.(N.B. Alcuni corsi non sono attivi, ti invito a visionare quelli citati dai colleghi nelle intervistein fondo a questo articolo).

    Vengo allora a descrivere quali sono le caratteristiche specifiche che contraddistinguono ilnostro moodle.

    AperturaCome hai visto tutti i corsi, ad esclusione di alcuni dedicati ai docenti, sono aperti, nonhanno cio la chiave di accesso; chiunque pu vedere ci che postato, leggere i forum ele attivit, scaricare le risorse ma, se non iscritto, non pu interagire e, soprattutto, nonpu leggere i profili personali a tutela della privacy dei minori. Questo comporta cheliscrizione avvenga manualmente; solo gli amministratori ed i docenti possono inserire gliutenti in piattaforma. E una fase laboriosa ma che in buona parte ci tranquillizza rispetto asituazioni indesiderate.

    Se scorro il report dei log, noto che la maggior parte degli accessi avviene come utenteospite ed i record di accesso in un anno sono stati pi di 250.000.Non sappiamo chi entra e non abbiamo particolare interesse a saperlo; moltoprobabilmente tanti accedono dal blocco link delsito della scuola: studenti interni edesterni, genitori, colleghi di altre scuole, curiosi. A noi interessa mostrare che il nostrolaboratorio virtuale aperto, che si svolgono attivit di learning by doing, che la nostrascuola anche questa.

    Il layout dei corsiA differenza di molti corsi online dove la home page non altro che un indice delle risorsemesse a disposizione, si invece preferito postare queste ultime direttamente in prima

    facciata utilizzando la risorsa etichetta che, oltre al compito di dare un titolo agliargomenti, un ottimo editor di testo in cui includere immagini, video, spaziature edelimitazioni. Si trova gi tutto l davanti, rinunciando ad unapparenza troppo ordinata eformale.Unaltra risorsa che utilizziamo link a file o sito Web con la quale si allegano file per ildownload o si rimanda a siti esterni. Per ultimo attiviamo massicciamente i forum perlinterazione e lupload di nuove risorse. Sono proprio questi ultimi sui quali si opera lavalutazione, sia quantitativa sia qualitativa, marginalmente anche con compiti e quiz.Si esclude, per le ragioni didattiche di cui tratter dopo, lo standard SCORM perch non nostra intenzione erogare contenuti soggetti a tracciabilit, al massimo e in qualche caso

    per lezioni sequenziali, si preferito il modello pacchetti IMS predisposti coneXelearning, cos come proposto nel corso e-learning Fundamentals.

    Modello didatticoI pochi ed essenziali strumenti visti sopra permettono di lavorare focalizzando lattenzionedidattica su percorsi di costruzione della conoscenza, attingendo anche alle risorsepresenti in internet utili alla didattica come siti web, wiki e social network. Nelle classi dovec la LIM le attivit sono catturate e postate sulla piattaforma a memoria dei percorsi fatti(mappe, esercizi ecc.).In pratica: la piattaforma non utilizzata solo per erogare contenuti prima ed operarevalutazioni poi, ma funzionale alla rielaborazione attraverso linterazione tra i soggetti,

    degli argomenti che via via il docente intende proporre come stimolo allapprendimento.

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    http://www.iisgluosi.com/moodle/http://www.iisgluosi.com/moodle/http://www.iisgluosi.com/index.phphttp://www.exelearning.it/http://www.iisgluosi.com/moodle/http://www.iisgluosi.com/moodle/http://www.iisgluosi.com/index.phphttp://www.exelearning.it/
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    Per questo motivo non ha senso tracciare n gli ingressi n i contenuti, operazioni che nonsono sempre significative dell avvenuto apprendimento, ma utilizziamo la piattaforma picome un blog collettivo, anche se non organizzato in termini cronologici, si usa infatti laclassificazione per argomenti nella quale i diversi post e risorse didattiche sono adisposizione in modo permanente.In particolare l e attivit proposte agli studenti si esplicitano nel rimaneggiare i contenuti

    dando loro una forma personalizzata, ricca di opinioni e approfondimenti, scaturiti da unariflessione soggettiva o di gruppo.In questa fase non si cerca di ottenere il bel prodotto multimediale, come spesso invitano afare certe agenzie di formazione che sollecitano la costruzione di learning object per il lororiutilizzo, ma a seguire i processi che portano gli studenti a costruirsi percorsi attraversouna forte interazione e condivisione. Se poi il risultato un oggetto digitale apprezzabile eriutilizzabile, tanto meglio. Ma non questo lo scopo principale.Fondamentale poi luso associato dei Social Network (facebook, twitter, youtube,slideshare, goodreads ed altri) sia per reperire risorse didattiche, sia per condividere epubblicizzare i propri prodotti educativi nel contenuto e nella metodologia, in modo darendere ulteriormente disponibile ci che si fa insieme.

    I protagonistiVorrei a questo punto lasciare la parola ai colleghi che utilizzano moodle secondo questiparadigmi costruttivisti e connettivi perch, ciascuno secondo le caratteristiche disciplinari,riesce ad organizzare la propria attivit in maniera personalizzata, contestuale alla classee alle condizioni ambientali.Ho posto qualche domanda a:

    Rosaria Romeo- Italiano e Storia, biennio Istituto Tecnico Economico;

    Maura Zini- Informatica e Telecomunicazioni, Istituto Tecnico Economico e IstitutoProfessionale Servizi Amministrativi

    Walter Loddi- Storia Filosofia, triennio Liceo Linguistico;

    Paola Ruggeri- Francese, quinquennio Istituto Tecnico Economico;

    e a me stessa:

    Emanuela Zibordi- Scienze Motorie, quinquennio Istituto Tecnico Economico e LiceoLinguistico.

    D: Da quando utilizzi moodle nella didattica delle tue discipline, ritieni che questapiattaforma sia uno strumento che ti faciliti nella realizzazione di proposte

    didattiche pi aperte, interattive e creative?

    Romeo: Utilizzo moodle da due anni, stato uno strumento che mi ha permesso diproporre ai miei studenti attivit didattiche pi creative ed interattive: utilizzo di video, fileaudio, forum di discussione hanno reso meno piatte e monotone alcune attivit, puntandodi pi sulle competenze e non solo sui contenuti.

    Zini: Utilizzo moode da tre anni, sia con una piattaforma personalewww.maurazini.it/moodle,sia della scuola. Ritengo questo CMS uno strumento utilissimo perch sufficientementeelastico e userfriendly da essere tranquillamente utilizzato da tutte le tipologie di mieistudenti. Ho preferito da subito tenere aperti i corsi a tutti gli ospiti e non ho mai avuto

    nessun tipo di problema.

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    http://www.maurazini.it/moodlehttp://www.maurazini.it/moodle
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    Loddi: non alto il profilo dellinterattivit, ma per carenze bilaterali di tempo (i nostri studentisono ancora obbligati ad un intenso lavoro domestico, anche esecutivo); molto alto invecequello della rielaborazione ordinata e secondo sistemazioni grafiche loro favorevoli deicontenuti delle discipline.

    Ruggeri: la piattaforma facilita enormemente linterattivit e la creativit; gli studentidevono essere per ben informati sulle finalit ed aver chiari gli obiettivi cui si tende.

    Zibordi: uso moodle da parecchi anni, sia quello personale,

    www.emanuelazibordi.it/moodle, sia quello della scuola per corsi tematici rivolti aglistudenti e per la formazione dei docenti. Ritengo sia una piattaforma molto flessibile, infattinegli anni, frequentando corsi online italiani e stranieri, ho potuto constatare come questostrumento possa essere usato in base alle necessit ed alla filosofia dei vari docenti:dalla modalit pi chiusa con una didattica classica a quella pi aperta ad esperienzeinnovative.

    D: Qual il link del tuo corso? Per cosa si caratterizza come metodologia?

    Romeo:http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=39http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=38http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=14

    Ho raggruppato le attivit per argomenti e per ognuno di essi ho inserito le lezioni svolte inclasse, approfondimenti, forum di discussione su temi di attualit ma anche su romanziletti in classe per insegnare ai ragazzi ad esprimere la propria opinione sostenendola e

    condividendo anche le opinioni altrui. Di volta in volta cerco di assegnare compiti picreativi e costruttivi inserendo filmati, file audio; inserisco anche tracce di studio utili perpreparare verifiche e interrogazioni. Prima di una prova attivo un forum Sos verifica chegli studenti utilizzano per un ripasso collaborativo degli argomenti.

    Zini: Questi i link alle aule virtuali attive:

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=9

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=24

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=36

    Insegno una disciplina tecnica che propone una lettura della realt attraverso varieprospettive e modalit: dallapproccio tecnico a quello pi empirico ed esperienziale,sollecitando capacit logico-deduttive, fino a quelle astratte e narrative.Per questo le modalit di utilizzo della piattaforma molto vario perch dipende dal tipo dicontenuto che propongo. Inoltre, spesso, intervengo con moduli CLIL (Content andLanguage Integrated Learning) di insegnamento in lingua inglese, che stimolaulteriormente linterazione.Con la piattaforma moodle prevedo fondamentalmente tre modalit di interazione chesono il forum, il quiz e i compiti, strumenti simili a quelli a cui sono abituati i nostri studentiad esempio sul social network Facebook, inoltre luso dei wiki esterni, permette la scritturadi parti di codice per template, relazioni o altre risorse.

    Per altri ambienti o linguaggi di programmazione si pu interfacciare la propria didattica su

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    http://www-emanuelazibordi.it/moodlehttp://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=39http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=38http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=14http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=9http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=24http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=36http://www-emanuelazibordi.it/moodlehttp://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=39http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=38http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=14http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=9http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=24http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=36
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    piattaforma con applicativi creati ad hoc: con exelearning, in flash o direttamente in html.

    Loddi: Il link questo:http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=7Si tratta di unaula virtuale nelle quale gli studenti hanno forum di discussione e nellea quale a fine anno si organizzano gli appunti per farne ebook come prodotto del processo

    di insegnamento/apprendimento da condividere con studenti e colleghi.

    Ruggeri: il link dei corsi di francese questo:http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=6Ogni insegnante di francese della scuola pu inserire materiale di studio nei vari livelli incui il corso articolato e in base alle esigenze della propria didattica.Ogni livello suddiviso nelle seguenti categorie: lexique (vocaboli), exercices(grammatica), rattrapage (recupero) , approfondissement, (approfondimento) activitsDELF (certificazione linguistica). Allinterno di ogni categoria sono individuabili singoliargomenti affrontati in classe e ripresi in piattaforma con modalit diverse, ad esempio linka siti o documenti cui gli studenti possono accedere e dove possono trovare unauto-

    correzione.C anche la possibilit di aprire forum di discussione su determinati argomenti.Il link del mio corso di francese, destinato alla classe 2.0 che sperimenta la didattica con leTIC, il seguente:http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=11si tratta di un corso impostato su una simulazione globale che ha una scuola virtualesituata in Qubec e si articola come segue:1 Notre cole;2 Le e-book de notre cours3 Notre ville (Montral, le quartier Cote des neiges), etc.Le varie sezioni sono create dagli studenti a mano a mano che gli argomenti vengono

    svolti in classe su documenti condivisi su Google docs. e poi pubblicate.

    Zibordi: gestisco la piattaforma come amministratrice, insieme alla Prof.ssa Zini. I mieiambiti sono da quello strettamente disciplinare a quelli di progetto, segnalo in particolarequesti:http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=5Questo il mio spazio disciplinare di Scienze Motorie che utilizzo soprattutto per quelleattivit teoriche e/o alternative alla pratica della materia che insegno. Posto video fatti daglistudenti, Google documenti preparati in vista degli Esami di Stato per le classi terminali,attivit di lettura e commenti di libri sullo sport.

    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=40Questo, invece, riservato ad un progetto di autonomia, Web Lab, per studenti delleclassi prime del Liceo che imparano ad usare gli strumenti del web per lapprendimento,come wiki, video, social network, ecc. in cui si impara a costruire oggetti digitalimultimediali in collaborazione e a commentarli in interazione.http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2Segnalo tra i tanti nella sezione formazione questo corso tenuto un paio di anni fa aicolleghi della mia scuola, Docenti Web 2.0, sulluso delle nuove tecnologie.Didatticamente utilizzo le modalit descritte in precedenza.

    D: Come integri la piattaforma con la LIM e/o il Web?

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    http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=7http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=6http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=11http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=5http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=40http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=7http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=6http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=11http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=5http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=40http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2
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    Romeo: Con la LIM ed il Web posso costruire le lezioni con i miei studenti ed utilizzarecartine geografiche, documenti, pagine di quotidiani, testi di vario genere da analizzare,filmati e inserirle in piattaforma per eventuali approfondimenti e chiarimenti attraversocompiti online ma soprattutto forum di discussione.

    Zini: Dovendo insegnare una disciplina tecnica uso frequentemente il laboratorio di

    informatica e meno la LIM . Questultima avviene attraverso lutilizzo sinergico dellamedesima nei progetti didattici (SiCura la Vita) che condivido con alcuni docenti(prof.ssa Romeo e Maietti).

    Loddi: prevalentemente con il Web - la LIM sarebbe utile per storia, ma assai impervia peruna disciplina iperconcettuale come filosofia ( a meno di non ridurla alle immagini).

    Ruggeri: La LIM mi consente di memorizzare ed eventualmente collocare sulla piattaformale lezioni; il Web mi consente di interagire in classe ed a casa.

    Zibordi: uso la LIM per i progetti e prevalentemente per connettermi online agli strumenti

    del web che uso massicciamente.

    D: Come si relazionano gli studenti con questo strumento ed in generale con lenuove tecnologie?

    Romeo: Si relazionano molto bene ovviamente vi sempre il supporto e la supervisionedellinsegnante; obiettivo primario per me una educazione alluso delle nuove tecnologieal fine di rendere gli studenti consapevoli delluso che fanno di questi strumenti chepossono rendere pi facili, pi costruttive e pi creative alcune attivit ma che nonpossono sostituire al 100% tutto ci che noi percepiamo.

    Zini: Molto bene. Gli studenti sono in genere molto ben disposti alle nuove tecnologie. Ilproblema a mio avviso che non tutti i ragazzi sono interessati ad approfondire la lorocapacit di utilizzo dei nuovi strumenti ma si accontentano di saperli gestire alla benemeglio.La tecnologia offre molti strumenti interessanti che possono a mio avviso rappresentareutili mezzi per avvicinare i ragazzi alla conoscenza ma non sono la panacea a tutto.Occorre sempre introdurli al senso , cio occorre che imparino a scoprire come in chemodo e misura e a che prezzo possono essere davvero utili per loro.Non possono a mio avviso sostituire in nessun caso il ruolo del docente che deve semprefar da tramite e anzi proprio questultimo a decretare un buon o cattivo utilizzo della

    piattaforma moodle come di qualsiasi altro strumento o mezzo. E necessario anchesorreggerli quando si rendono conto che le nuove tecnologie non si sostituiscono a loro ea loro sempre richiesto un impegno personale che pu essere pi stimolante ma nonmeno faticoso.

    Loddi: ottimamente, tanto che abbiamo in sostanza scritto un manuale on-line di Filosofiae di Storia; ma un manuale REALE, secondo le scansioni, i tempi e la prospettiva tematicarealmente svolta...Non ammassi di carta...

    Ruggeri: gli studenti sono perfettamente a loro agio nellutilizzo delle le nuove tecnologiecome strumento. Danno ottimi supporti agli insegnanti, ma non sempre svolgono con

    puntualit le consegne impartite se queste non sono immediatamente oggetto di

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    valutazione.

    Zibordi: la facilit duso inversamente proporzionale allet. Gli studenti pi giovanihanno maggior dimestichezza anche perch hanno gi avuto esperienze di utilizzo delleTIC alla scuola media. Gli studenti degli ultimi anni, dopo un primo momento di empasse,imparano per facilmente e ritengono sia pi comodo poter lavorare organizzando i propri

    tempi di intervento e con modalit organizzative autonome.

    D: Ritieni che la motivazione nello studio sia migliorata?

    Romeo: complessivamente migliorata, ma la motivazione va alimentata ogni giornoattraverso le nostre esperienze, le nostre idee ed anche attraverso lincoraggiamento degliinsegnanti e la loro approvazione finalizzati a valorizzare gli alunni prima come persone epoi come studenti.

    Zini: In diversi casi la tecnologia un volano alla motivazione allo studio, ma questa vasorretta. Per farlo necessario che ciascuno scopra un interesse e una motivazione

    personale , un senso e un fine, occorre cio sempre lavorare a livello personale con ognistudente.

    Loddi: sicuramente migliorato lordine degli appunti e la percezione della loro assolutautilit, non solo in vista delle prove, ma come costruttori essi stessi di concetti.

    Ruggeri: la motivazione sicuramente, ma lapplicazione nello studio e nella rielaborazionedei contenuti un fattore individuale che, a volte, indipendente dagli strumenti utilizzati.

    Zibordi: trovo che la motivazione si autoalimenti nel momento in cui si integra un nuovoapprendimento con esperienze personali, opinioni condivise, creativit e soddisfazione di

    aver prodotto qualcosa di originale. Direi che questo, con le TIC, succede spesso.

    D: Come hanno accettato le famiglie lutilizzo delle nuove tecnologie nella didattica?

    Romeo: benissimo! Si collegano spesso come utenti ospiti per controllare le attivit chesvolgono i loro figli. Lo utilizzo anche lo spazio news per comunicare avvisi alle famiglieriguardanti sempre la didattica della classe e i genitori apprezzano molto questa modalitdi comunicazione.

    Zini: le famiglie, ancor di pi degli alunni, accolgono bene gli usi delle nuove tecnologie.

    Loddi: non ho dati certi, ma credo bene.

    Ruggeri: le famiglie hanno accolto favorevolmente lutilizzo delle nuove tecnologie, dal loropunto di vista, per, danno tutto per scontato, mentre per noi docenti uno sforzo notevolequello di cambiare lapproccio alla nuova didattica.

    Zibordi: nemmeno io ho dati statistici, ma dai colloqui con i genitori c consapevolezzache le nuove tecnologie siano strumenti molto utili alla conoscenza e vedonofavorevolmente questa integrazione con le pratiche abituali dei dispositivi che usano i figli,tra cui PC e cellulari.

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    D: Aggiungi pure considerazioni personali che ritieni utile condividere con icolleghi.

    Romeo: Le attivit svolte in piattaforma devono essere valutate sia per riconoscere illavoro svolto dagli studenti sia per incentivare ed alimentare la motivazione di cuiparlavamo prima.

    Zini: Le nuove tecnologie hanno indubbiamente appeal: sono uno stimolo e un mezzo daconoscere ed usare ma non occorre mai perdere di vista il fine ultimo che lapprendimento dei ragazzi. Personalmente spesso mi lascio prendere dalla curiosit dalvoler fare di pi ma non devo mai dimenticare ci che faccio , nel modo, nei contenuti, neitempi devo sempre calibrarmi sui ragazzi e ricordare ogni loro problema e/o stile diapprendimento, i loro tempi e le loro attese.

    Ruggeri: lattivit online accettata nel momento in cui sostituisce completamente a quellatradizionale. Non bisogna fare lerrore di sovraccaricare le modalit e di dare la percezioneche gli studenti debbano lavorare il doppio.

    Zibordi: pi facile proporre la didattica online agli studenti che non con i colleghi, per ovvieragioni, che non dipendono solo dalla dimestichezza delluso dei dispositivi informatici. Cuno scoglio molto forte che consiste nel superare il concetto che lapprendimento sia unfattore individuale, che avviene in un ambiente isolato e non disturbato. Per i nostristudenti non pi cos: studiano con il cellulare appoggiato di fianco ai libri, con il PCacceso ed aperto alla pagina Facebook. Se riusciremo a far passare le prassi che anchela scuola accetta ed usa questi strumenti comunicativi, probabilmente daremo unapercezione meno schizofrenica delle modalit con le quali si impara normalmente anchefuori dalla scuola.

    ConclusioniSperimentare significa prendere in considerazione concetti pedagogici e medodologiciemergenti ed applicarli al contesto, rilevandone punti di forza e di debolezza, aggiustarlicon un processo di feedback per poi affinarne le strategie.La ricerca che abbiamo messo in campo si scontra quotidianamente con molte difficoltcome laccesso domestico alla rete da parte degli studenti, la disponibilit di dispositiviquali LIM, PC, laptop, connessioni internet in tutte le aree che, pur presenti nella scuola,non sono ancora cos estese come sarebbe invece auspicabile.La nostra rotta per, segnata dalla consapevolezza di valorizzare ci che si ha.Certo, anche a noi piacerebbe che ciascuno studente avesse un dispositivo personale

    come un netbook o un iPad, una LIM in ogni classe, ma queste condizioni sono ideali e almiglioramento si arriva se si ha abbastanza esperienza per capire cosa sia meglio, cosafunzioni meglio, qual il rapporto costi / benefici che permetta di applicare linnovazionedidattica anche con poche risorse.Il sistema che stiamo mettendo a punto, anche se poco eclatante perch usa un softwaregratuito come moodle, credo possa essere interessante come esperienza perlinnovazione a costo irrisorio, ma che ottenga risultati apprezzabili, soddisfacenti sia perdocenti sia per gli studenti.Lesperimento ancora in corso; stiamo allargando ad altri docenti lopportunit diutilizzare la piattaforma con una formazione specifica ma che include, inevitabilmente,tutta la problematica dellutilizzo delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi e dei nuovi

    strumenti di comunicazione, non ultimo attivando una didattica per competenze che sappia

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    valorizzare le conoscenze, le abilit specifiche sia individuali sia relazionali nella rete, chesi prolunga oltre la fase in presenza ed oltre lo spazio ridotto della classe.

    [email protected]://www.emanuelazibordi.it/wp

    21

    mailto:[email protected]://www.emanuelazibordi.it/wpmailto:[email protected]://www.emanuelazibordi.it/wp