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Monopoli e regolamentazione dei prezzi Maria Martoccia

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Monopoli e regolamentazione dei prezzi

Maria Martoccia

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Presupposti economici della politica della regolazione

Esistenza di fallimenti di mercato:1. monopolio naturale;

2. esternalità;

3. asimmetrie informative;

4. universalità del servizio.

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Monopolio naturale• la condizione di monopolio naturale si realizza

quando la domanda del mercato di un bene può essere soddisfatta da parte di una singola impresa ad un costo più basso, e quindi in modo più economico, di quello che si avrebbe se a produrre il bene fossero due imprese o qualsiasi altra combinazione di imprese:– Subadditività della funzione di costo:

• C(Q)<=C(q1)+C(q2)+……+C(qn)

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Esternalità• Esternalità negative: il prezzo non riflette il costo

sociale del comportamento di domanda o di offerta e si determina, rispettivamente, un consumo e una produzione superiore all’ottimo– Es.: inquinamento ambientale, congestione del

traffico ….• Esternalità positive: il prezzo non riflette il

beneficio sociale del comportamento di domanda o di offerta e si determina, rispettivamente, un consumo o una produzione inferiore all’ottimo – Es.: accesso a una rete di comunicazione

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Asimmetrie informative• L’informazione sui prodotti o servizi (fornita dal

produttore) può in molti casi risultare insufficiente o incompleta perché – costosa (come nel caso relativo agli effetti dei prodotti

farmaceutici), – falsa, quando esistono incentivi a coprire le caratteristiche del

prodotto, – complessa, perché i consumatori non hanno le competenze

tecniche necessarie ad interpretare i dati forniti.

• Scambi ripetuti limitano le asimmetrie informative tra compratori e venditori

• => standard qualitativi minimi o controlli e autorizzazioni per l’esercizio di una attività produttiva

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Universalità del servizio• Fallimenti del mercato nel garantire la fornitura

di un servizio secondo le modalità ritenute socialmente “desiderabili” in termini di – livello minimo, – diffusione geografica sul territorio, – orari di fruizione dello stesso – o della gamma di prodotti messa a disposizione del

pubblico.

• Obblighi di servizio universale

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Altre giustificazioni (deboli) della regolazione

• Finalità redistributive (sono solo condizione necessaria ma non sufficiente. L’alternativa è garantire il consumo sussidiando il reddito degli individui meno abbienti tutelando, in tal modo, la scelta individuale anziché sussidiandone i consumi )

• Presenza di rendite economiche o profitti eccessivi: redistribuzione della rendita anche ai cittadini contribuenti (taxpayers) o ai consumatori

• Condizione di scarsità di un bene che rende necessario un loro razionamento in base a criteri di priorità sociali, politiche ed economiche

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• Optimal Pricing: fissazione ottimale del livello e della struttura dei prezzi finali e intermedi

– Il prezzo fissato dal monopolista è più alto del costo marginale; l’output fissato dal monopolista è inferiore all’output ottimale. → inefficienze allocative. Soluzioni:

• Concorrenza: costi fissi elevati e economie di scala la rendono non realistica;

• Regolamentazione: del monopolista o dell’impresa dominante (in particolare : nel caso del monopolio naturale)

Oggetto della regolazione

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• Fissazione dei prezzi in Monopolio Naturale– Ipotesi: Monopolista con funzione di costo C = F + cq

• Con F = costi fissi (del capitale), c = costo marginale (costante), q = quantità

– In assenza di regolamentazione p = pM , con l’area di deadweight welfare loss che misura di quanto il benessere sociale sia più basso rispetto al livello ottimale;

• il profitto lordo del monopolista sarà π = qM(pM – c), mentre il profitto netto sarà π – F.

In presenza di regolamentazione la regola teorica da applicare è p=MC: il monopolista avrà una perdita pari a F

OPTIMAL PRICING

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• Poiché un’impresa in perdita non può sopravvivere, il regolatore dovrebbe erogare un sussidio pari a F;– Aumentando la tassazione in altri settori (ma la perdita potrebbe essere

maggiore di quella che si vorrebbe eliminare eguagliando il prezzo al costo marginale);

– In generale, trasferendo risorse al soggetto regolamentato → rischio di regulatory capture:

• le imprese investono risorse per influenzare le decisioni del regolatore, così che quest’ultimo finisce per massimizzare il profitto delle imprese regolamentate anziché il benessere dei consumatori

OPTIMAL PRICING

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• Fissazione dei prezzi in Monopolio Naturale

OPTIMAL PRICING

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• Fissazione dei prezzi in Monopolio Naturale

OPTIMAL PRICING

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• Soluzione di second best: – average cost pricing

– si impone un prezzo uguale al costo medio; l’impresa è costretta a fissare il prezzo più basso compatibilmente con il vincolo di realizzare profitti non negativi

– Metodi alternativi per ridurre le inefficienze associate alla soluzione p=AC

• modelli di discriminazione dei prezzi – nel caso di imprese monopolistiche multiprodotto: prezzi à la Ramsey

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• Discriminazione dei prezzi:• Politiche di prezzo basate sulla possibilità di applicare

ai consumatori prezzi diversi per lo stesso prodotto o allo stesso consumatore prezzi diversi che variano con la quantità acquistata (funzione di prezzo non lineare):– Perfect price discrimination (o discriminazione di I° grado): il

monopolista applica il prezzo massimo (prezzo di riserva) che ogni consumatore è disposto a pagare per ciascuna unità del bene

– Discriminazione di secondo grado: prezzi unitari diversi a seconda della quantità consumata del bene o di diverse modalità do consumo

– Discriminazione di terzo grado:prezzi diversi a differenti gruppi di consumatori

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• Prezzi à la Ramsey :• un’impresa in monopolio aumenta i prezzi al di sopra

dei costi marginali in modo inversamente proporzionale all’elasticità della domanda rispetto ai prezzi– i prezzi sono più alti nei mercati a domanda meno elastica e

viceversa, anche nel caso in cui i servizi vengono prodotti allo stesso costo marginale;

– i prezzi ottimali sono quelli di monopolio ridotti proporzionalmente in modo tale che i ricavi totali siano esattamente uguali ai costi.

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• Applicazioni di prezzi à la Ramsey :• “nonlinear pricing”: il prezzo per unità di prodotto varia

con il numero di unità acquistata (discriminazione di secondo grado):– “Single two-part tariff” o tariffa binomia: = quota fissa

indipendente dal numero di unità acquistate (compenso per il diritto adacquistare il bene) + un prezzo unitario, pari al costo marginale, per ogni unità acquistata » La definizione della tariffa binomia ottimale è semplice

nell’ipotesi di consumatori con un identico profilo di domanda noto: l’impresa è in grado di estrarre il surplus del consumatore nella fissazione della quota fissa

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• Applicazioni di prezzi à la Ramsey :– Tariffa binomia – singolo consumatore o

consumatori identici

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• Applicazioni di prezzi à la Ramsey :• “nonlinear pricing”:

– Two two-part tariff”: l’impresa definisce uno schema tariffario composto da più profili tariffari sulla base di:» Categorie di consumatori prevalenti nella popolazione

(l’impresa non sa quali consumatori rientrano nei due schemi)

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• Applicazioni di prezzi à la Ramsey :• Prezzi peak e off-peak:

– più alti per la fornitura dei servizi nei periodi di picco e più bassi nei periodi fuori picco. » Ipotesi: beni non stoccabili o immagazzinabili: il criterio

menzionato consente all’impresa di remunerare la disponibilità di capacità produttiva per i periodi di picco.

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Moderna teoria della regolazione:dalla cost-based regulation alla incentive regulation

• Il regolatore non è in grado di osservare la funzione di costo del monopolista privato condizioni di asimmetria informativa

• Il regolatore non conosce:aspetti della domanda (elasticità della domanda)aspetti dell’offerta (tecnologia e condizioni di costo,

per l’industria e per la singola impresa)• Il regolatore ha bisogno di strumenti che considerano gli

aspetti dinamici delle strategie di prezzocondizioni di incertezza

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Il controllo della dinamica dei prezzi

Problema regolatorio=problema di agenzia: approccio basato non tanto sul controllo della condotta (forme di

regolamentazione tradizionale) ma sul controllo della performance

Metodi di regolamentazione per incentivi: metodo di regolazione del saggio di rendimento del capitale

(rate of return regulation, ROR) (legato a esperienza Stati Uniti)

vincolo alle variazioni annuali dei prezzi (price cap) (legato a esperienza europea e italiana)

ripartizione dei profitti (profit sharing) concorrenza “per confronto” (yardstick competition).

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Metodo del ROR

• Metodo basato su:Fissazione da parte del regolatore

di un tasso di rendimento massimo sul capitale investito che l’impresa dovrà rispettare (intervento del regolatore per valori superiori)

vincolo: r = profitto/capitale investito ≤ X%, definito dal regolatore come rendimento “equo” (ad es., in linea con quello di altre imprese simili)

di una forchetta di valori del ROR al di sotto e al di sopra dei quali scatta l’intervento del regolatore (banded ROR)

Incentivi per l’impresa:a fissare tariffe che rispettino il vincolo X, a perseguire una remunerazione “equa” del capitaleMA, possibili effetti distorsivi (Averch-Jonshon effect)

Periodo regolatorio: min 3 anni max 7 anni

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Metodo del price cap

• Metodo basato su:– tetto alla crescita dei prezzi dei servizi

ΔP= RPI – X• dove RPI è uguale all’indice dei prezzi al consumo• X fattore di recupero di efficienza a vantaggio degli

utenti (1% - 7%)

– cost pass-trough:• la tariffa si basa sui costi ammessi (obbligo di

contabilità regolatoria)• la tariffa include una equa remunerazione del

capitale investito (metodo WACC-CAPM)

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Metodo del price cap

• Formula del price cap modificata:

ΔP= RPI – X+K+(-)q• K fattore di remunerazione degli investimenti

realizzati • q, premio (o penalità) per il superamento (non

raggiungimento) di prefissati standard di qualità del servizio

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La concorrenza per il mercato

• Quando la presenza di più operatori non è sostenibile concorrenza per il mercato attraverso gare e appalti per l’affidamento della gestione in concessione per un un determinato periodo di tempo (Demsetz, 1968)Obiettivo: far prevalere in quei mercati dove non è

possibile raggiungere la concorrenza, come i monopoli naturali, l’operatore più efficiente

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La concorrenza per il mercato

Presupposti:• Numerosità concorrenti• Assenza di asimmetrie informative tra

concorrenti• Assenza di investimenti non recuperabili • Completa specificazione del contratto • Adeguati meccanismi di enforcement del

contratto (controlli e minaccia di sostituzione in caso di inadempienza)

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I costi della regolazione

• Costi di funzionamento delle strutture di regolazione (Autorità)

• Costi amministrativi che l’attività impone alle imprese regolate (costi di adeguamento o di compliance)

• regulatory failures vs. market failures– inefficacia o distorsività dell’intervento regolatorio:

costi di natura statica e dinamica• Teoria della cattura:

– il regolatore tende con il tempo a condividere e tutelare gli interessi delle imprese regolate

• sovrastima i costi del servizio• riduce il benessere dei consumatori • aumenta i sovrapprofitti delle imprese

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La “qualità” del regolatore

• Requisiti:Competenza (competenze tecniche, economiche

giuridiche molto approfondite e tra loro coordinate)Efficacia: rispetto del mandato legislativo Efficienza: ottimizzazione risorse (no sprechi)

Indipendenza dal governo e dalle imprese regolateAccountability: legittimità democratica e controllabilitàTrasparenza, accessibilità e equità delle procedure

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Autorità di garanzia e Autorità di regolazione

Autorità di garanzia o di tutela: • Tutela di funzioni di diritti costituzionalmente rilevanti

(libera concorrenza e corretto funzionamento del mercato ex art. 41 Costituzione) e diritto all’informazione

• Svolgono prevalentemente funzioni quasi giudiziarie, che si sostanziano nell’applicazione e nell’enforcement delle regole in base a criteri di imparzialità

• L’attività (para)giurisdizionale si limita a controllare la conformità di un comportamento alla norma => completa neutralità

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Autorità di garanzia e Autorità di regolazione

Autorità di regolazione: • definiscono ex ante le regole di funzionamento del

mercato (parametri, standard o rapporti prudenziali), vincolanti per gli operatori

• svolgono attività di vigilanza ex post sul rispetto delle regole una volta emanate

• MA, non sono solo autorità amministrative

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Le Autorità di regolazione nell’ordinamento italiano

• L. 481/95 istituisce l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom)

• Compiti (in termini generali)• determinazione delle tariffe, • determinazione dei livelli di qualità dei servizi e • determinazione delle condizioni tecnico-

economiche di accesso e interconnessione alle reti• Autonomia e indipendenza di giudizio nel quadro di

indirizzi di politica generale formulati dal Governo (DPEF) e dal Parlamento e normativa UE

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Le Autorità di regolazione nell’ordinamento italiano

Finalità che le Autorità devono perseguire:• garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel

settore dei servizi di pubblica utilità;• garantire adeguati livelli di qualità nei servizi medesimi in condizioni

di economicità e di redditività;• assicurare la fruibilità e la diffusione dei servizi in modo omogeneo

sull’intero territorio nazionale;• definire un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri

predefiniti;• promuovere la tutela degli interessi di utenti e consumatori• bilanciare obiettivi economico-finanziari degli operatori e obiettivi

generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse

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Le Autorità di regolazione nell’ordinamento italiano

Composizione e procedure di nomina Aeeg • Presidente e 4 membri nominati con decreto del

Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle attività produttive.

• Designazioni del Governo sottoposte al parere vincolante, espresso a maggioranza qualificata (due terzi dei componenti), dalle Commissioni parlamentari competenti

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Le Autorità di regolazione nell’ordinamento italiano

Composizione e procedure di nomina di Agcom

• Presidente, Commissione per le infrastrutture e le reti, Commissione per i servizi e i prodotti e Consiglio– Il Presidente dell’Autorità è nominato con decreto del

Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro delle Comunicazioni.

– Senato e Camera dei Deputati eleggono quattro Commissari ciascuno, i quali vengono nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Ciascun senatore e ciascun deputato esprime il voto indicando due nominativi (uno per ogni commissione)

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Autorità di garanzia e Autorità di regolazione

Indagini conoscitive congiunte tra Agcm e Aeeg: complementarietà nell’ambito del ruolo specifico

L’Agcm ha acquisito recentemente poteri di intervento per prevenire formazione e/o mantenimento di

posizioni dominanti (a prescindere dalla presenza di un abuso) nel settore delle comunicazioni, energia elettrica e TV a pagamento

Le Autorità di regolazione, una volta definite le regole di funzionamenti dei mercati di competenza, accentuano sempre più la loro funzione di monitoraggio sull’andamento del settore e sul rispetto dei vincoli di regolazione.