Monitoraggio della legge 92: prime riflessioni e risultati - Presentazione Leonardi
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Monitoraggio della legge 92: prime riflessioni e risultati
Marco LeonardiMarco Leonardi
Regione Lombardia, 23/9/2013Regione Lombardia, 23/9/2013Relazione al convegno promosso da gruppo Relazione al convegno promosso da gruppo
consigliare Patto Civicoconsigliare Patto Civico
Criteri di valutazione
• Per la prima volta sono stati toccati i contratti e i diritti delle generazioni correnti senza scaricare tutto sui giovani o sulle generazioni future.
• Successo si misura su1) Ampliamento e equità degli ammortizzatori2) Art.18 (conciliazioni e licenziamenti individuali)3) Apprendistato e contratti a termine invece di
contratti flessibili in abuso
Ancora pochi risultati
o Potenzialmente buoni risultati da introduzione (MINI-ASPI) e da ampliamento di CIG
o Potenzialmente buoni risultati dalla riforma dell’articolo 18 licenziamenti individuali
o Buoni risultati da stop all’abuso di forme di contratto atipico. Ma c’e’ il sospetto che la riduzione delle assunzioni nei contratti parasubordinati non sia interamente compensata da altre forme di contratto
o Non ancora risultati sui contratti di apprendistato
1. Buoni risultati da MINI-ASPI
• La crisi ha colpito per primi i contratti temporanei, molti di loro erano esclusi e indennità a requisiti ridotti non ha funzionato. Era necessaria riforma MINI ASPI
• Non abbiamo dati recenti INPS né tanto meno per regione
Sussidi di disoccupazione Pre-Riforma
2008 2011ItaliaCassa integrazione 767.000 1.407.000 Mobilità 150.000 243.000 Disoccupazione ordinaria a requisiti pieni (extra agr.)* 500.000 1.234.000 Totale 1.417.000 2.884.000 Disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti 499.285 495.891 Disoccupazione agricola 544.867 526.058
VenetoCassa integrazione 65.000 125.000 Mobilità 15.000 25.000 Disoccupazione ordinaria a requisiti pieni (extra agr.)* 40.000 100.000 Totale 120.000 250.000 Disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti 29.252 28.829 Disoccupazione agricola 8.436 9.000
* Inclusa edilizia
Beneficiari nell'anno
Mini-Aspi più inclusiva
• PRE-RIFORMA: 2.5 milioni di lavoratori esclusi. 40% dei tempi determinati e 50% dei somministrati.• POST-RIFORMA: “solo” 850.000 esclusi. 15% dei tempi determinati e 20% dei somministrati. Tutti apprendisti inclusi.
Buona riforma della CIG
• CIG in deroga è difficile da ritirare• Riforma Fornero ha affrontato il problema con:
1) Fine della CIG per cessata attività dal 2016
2) Nuovo sistema con contributi per tutti sopra i 15 dipendenti in enti bilaterali.
Ancora nessuna informazione su attuazione e ampliamento platea
2. Potenzialmente buona riforma articolo 18
PRE-RIFORMA due problemi: 1) pochissimi licenziamenti individuali nella grandi imprese 2) il lavoratore licenziato non aveva nessuna compensazione in caso di perdita in giudizio
POST-RIFORMA: ancora non sappiamo se1) ci sono effettivamente più licenziamenti individuali nelle imprese con più di 15 dipendenti (e meno licenziamenti collettivi!) 2) quante siano e a quanto si chiudano le conciliazioni obbligatorie.
Le aziende licenziano pochi lavoratori
Classe di variazione occupazionale 2008-2011 Numero imprese Variazione occupazionale
Imprese con perdite superiori a 50 dip. 380 -37.267Imprese con perdite tra 10 e 49 dip. 4.491 -81.117Imprese con perdite tra 6 e 9 dip. 4.760 -34.017Imprese con perdite fino a 5 dip. 65.653 -114.702Imprese con solo turnover o solo stagionalità 53.695Imprese con incrementi fino a 5 dip. 55.219 95.647Imprese con incrementi tra 6 e 9 dip. 3.589 25.557Imprese con incrementi tra 10 e 49 dip. 3.120 55.992Imprese con incrementi superiori a 50 dip. 260 25.002
3. Buoni risultati su sostituzione di contratti atipici
.5.8
51
quot
a in
det+
det+
appr
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mm
.05
.15
.3qu
ota
para
s+in
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2009 2010 2011 2012 2013anno
quota paras+inter+dom quota indet+det+appr+somm
Quota di intermittenti e di tempi determinati
.1.4
5.7
quot
a de
term
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i
0.0
3.1
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term
itte
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2009 2010 2011 2012 2013anno
quota intermittenti quota determinati
4. Ancora nessun risultato su apprendistato
• Risultati non buoni, c’e’ declino demografico e della manifattura tuttavia c’e’ domanda per lavoratori non qualificati
• Paper (Cappellari, Dell’Aringa e Leonardi EJ, 2012) mostra che la riforma precedente ha avuto successo nelle regioni e nei settori in cui le leggi di applicazione sono state più rapide
• Gli ostacoli sono formazione, vincoli di trasformazione, licenziamento non prima di 3 anni.
Cambiamento percentuale rispetto all’anno precedente. Apprendistato e tempo
indeterminato
-60%
-50%
-40%
-30%
-20%
-10%
0%
10%
20%
30%
40%
2009
_1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1220
10_1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
2011
_1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1220
12_1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
APPRENDISTATO 12 regioni
TEMPO INDETERMINATO 12 regioni
Quota apprendisti nelle assunzioni
0.0
3.0
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appr
end
isti
.05
.1.3
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9
2009 2010 2011 2012 2013anno
assunzioni app/tot giovani 16-29 quota apprendisti
Trasformazioni in tempo indeterminato
.05
.1.3
tra
nsfo
rma
z/a
ssun
z de
term
0.2
2.4
tra
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z/a
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2009 2010 2011 2012 2013anno
transformaz/assunz appr transformaz/assunz determ
Conclusioni
• Sostituzione tra contratti c’e’, servono dati di impresa per confermare. Non sappiamo se la riforma ha rallentato le assunzioni totali provocando travaso verso le partite IVA
• Il dibattito dovrebbe spostarsi sulle misure che creano lavoro e non su quelle che lo regolano:
1) Misure che facilitano il match
2) Misure che riducono i costi del lavoro