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MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN TECNOLOGIE E CONTROLLO AMBIENTALE NEL CICLO DEI RIFIUTI Organizzato da Alma Master Studiorum di Bologna, in convenzione con Assoform Rimini MONITORAGGIO, ATTIVAZIONE, SINTESI OPERATIVA, DI SISTEMI DI RACCOLTA RSU CON MONOPERATORE NEI COMUNI SERVITI DA HERA IMOLA-FAENZA E POTENZIAMENTO DELLA RD DELLA CARTA NEL COMUNE DI IMOLA. Relazione di stage del Dott. Andrea Braccini presso HERA Imola-Faenza. Direttore del Master Prof. Luciano Morselli Tutore Aziendale Dott. Marco Poli HERA Imola-Faenza 20 SETTEMBRE 2004 – 17 DICEMBRE 2004

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MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLOIN

TECNOLOGIE E CONTROLLO AMBIENTALE NELCICLO DEI RIFIUTI

Organizzato da Alma Master Studiorum di Bologna, in convenzione con Assoform Rimini

MONITORAGGIO, ATTIVAZIONE, SINTESIOPERATIVA, DI SISTEMI DI RACCOLTA RSU

CON MONOPERATORE NEI COMUNISERVITI DA HERA IMOLA-FAENZA EPOTENZIAMENTO DELLA RD DELLA

CARTA NEL COMUNE DI IMOLA.

Relazione di stage del Dott. Andrea Braccini presso HERA Imola-Faenza.

Direttore del MasterProf. Luciano Morselli

Tutore AziendaleDott. Marco Poli

HERA Imola-Faenza

20 SETTEMBRE 2004 – 17 DICEMBRE 2004

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Relazione di stage di Andrea Braccini 1

INDICE

1. INTRODUZIONE.............................................................................................4

2. LA RACCOLTA RSU CON MONOPERATORE……………………………...16

2.1 La Tecnologia Monoperatore..............................................................16

2.1.1 I mezzi…......................................................................................19

2.1.2 I cassonetti...................................................................................27

2.2 Le fasi di ingegnerizzazione del servizio………………………………32

2.2.1 Fase d’indagine preliminare………………………………………...32

2.2.2 Fase di progettazione generale…………………………………….33

2.2.3 Fase di coordinamento tra le parti e risoluzione delle criticità didettaglio………………………………………………………………..36

2.2.4 Fase di avvio del servizio…………………………………………...37

2.2.5 Monitoraggio del sistema…………………………………………...38

2.3 L’implementazione del Monoperatore nel territorio servito da HERA Imola – Faenza……………………………..….……….…………..39

2.4 Progettazione del servizio nel comune di Imola………………………40

2.4.1 Relazione generale del progetto esecutivo per il comune di Imola………………………………………….……40

2.4.2 Relazione generale del progetto esecutivo per il comune diImola…………………………………………………………………...42

2.5 Implementazione del servizio nel comune di Castel San PietroTerme………………………………………………………………….….....44

2.5.1 Sintesi operativa del Progetto Esecutivo...………………………...45

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2.5.2 Postazioni eliminate concordate con il comune di Castel San Pietro Terme………………………………………….....46

2.6 Monitoraggio del servizio nei comuni di Medicina, Dozza e CastelGuelfo………………………………………………………………………....48

2.6.1 Sintesi operativa del Progetto Esecutivo...………………………..49

2.6.2 Comparazione di sistema relativa al primo quadrimestre………..50

2.7 Campagna di comunicazione sul servizio Monoperatore................54

3. POTENZIAMENTO DELLA RD DELLA CARTA NEL COMUNE DI IMOLA.............................................................................55

3.1 Situazione attuale e dati del servizio di raccolta carta……………….55

3.1.1 Organizzazione del servizio……………………………......….…….56

3.1.2 Dati quantitativi………….……………………………………………..57

3.2 Estensione della raccolta carta a sacchi nel Forese…………………64

3.2.1 Organizzazione del servizio…………………………………………64

3.2.2 Obiettivi………………………………………………………………...67

3.2.3 Cronoprogramma delle attività…………………………………….…68

3.2.4 Campagna di comunicazione…………………………………….…..70

4. CONCLUSIONI…………………………………………………………………...71

5. BIBLIOGRAFIA………………………………………………………..…………72

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Relazione di stage di Andrea Braccini 3

ALLEGATI:

A. Scheda tecnica cassonetti stazionari.

B. Comunicato stampa sul sistema Monoperatore.

C. Cartografia generale punti di raccolta Forese.

D. Cartografia specifica punti di raccolta Carta SETTORE Forese Basso.

E. Cartografia specifica punti di raccolta Carta SETTORE Forese Alto.

F. Palina informativa.

G. Volantino riportante le nuove modalità di raccolta.

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Relazione di stage di Andrea Braccini 4

1. INTRODUZIONE

I rifiuti e l’emergenza che spesso ne deriva per il loro mancato correttoraccoglimento e smaltimento, rappresentano ormai un importante indicatoreambientale di riferimento per definire la qualità ambientale del territorio. [1]

Il concetto di sistema integrato dei rifiuti è stato introdotto in Italia dal DecretoLegislativo n°22 del 5/2/97 (Decreto “Ronchi”) in attuazione delle direttivecomunitarie 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEEsugli imballaggi e rifiuti di imballaggio.

Questo modello gestionale prevede un approccio a 360° del sistema rifiuticonsiderandone ogni aspetto: produzione, raccolta, trasporto, trattamentosmaltimento, allo scopo di ottimizzare i percorsi, di sfruttare ogni contenuto dimateria ed energia e di ridurne il più possibile l’impatto ambientale.[2]

La ricerca applicata nel campo della gestione integrata dei rifiuti, il riciclo evalorizzazione in energia riguarda l’intero Sistema integrato di gestione ecomprende tutte le migliori tecnologie disponibili in una logica diarmonizzazione con il territorio.

Dal Sistema Integrato di Gestione vanno considerati inoltre tutti gli strumenti dicontrollo di processo ed ambientale, dall’Impact Assestment al monitoraggioambientale (sia chimico che biologico) alla certificazione delle procedure e deiservizi.

Le tematiche ambientali sui rifiuti, rispettando gli aspetti di gerarchia diintervento e di integrazione dei vari sistemi gestionali fissati dalle direttiveEuropee, necessitano alla base di ricerche appropriate e puntuali che vadanooltre le attuali esigenze e che anticipino le soluzioni per avere un’adeguatarealizzazione e diffusione.[3]

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Relazione di stage di Andrea Braccini 5

Il problema della regolamentazione delle attività rivolte allo smaltimento deirifiuti si è dapprima posto per i rifiuti solidi urbani, quale prodotto del viverequotidiano, in riferimento alla sfera dell’igiene pubblica, per salvaguardare lasalute del cittadino.

L’evoluzione della legislazione in questa materia riflette l’idea nuova deltrattamento del rifiuto in modo differenziato.

Ne consegue un nuovo trattamento a seconda della pericolosità dello stesso edella sua incidenza sull’ambiente.

Vengono in questa fase in evidenza concetti nuovi, quali:

Ø recupero

Ø raccolta differenziata integrata

Ø termovalorizzazione

Ø riutilizzo delle frazioni organiche

Ø piano di smaltimento del rifiuto per bacino di utenza

Ø rifiuti inerti

Ø rifiuti assimilabili

Ø rifiuti tossici e nocivi

Ø rifiuti ospedalieri

Ø oli usati

Ø catasto rifiuti, ecc.

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Relazione di stage di Andrea Braccini 6

Il decreto legislativo n°22 del 5 febbraio 1997, modificato ed integrato dal d.lgs389/1997, dalla legge 426/1998, dalla legge 488/1999, dalla legge 33/2000 edalla legge 93/2001, costituisce la legge quadro in materia di gestione dei rifiuti.

Con questa legge meglio conosciuta come decreto Ronchi, sono state recepitein Italia la direttiva 91/156/CEE in materia di rifiuti, la direttiva 91/689/CEE inmateria di rifiuti pericolosi nonché la direttiva 94/62/CE in materia di imballaggie rifiuti da imballaggi.

A differenza del DPR 915/82 e conformemente alle norme comunitarie cherecepisce, oggetto della disciplina è la Gestione Integrata dei rifiuti comeinsieme di tutte le fasi relative alla vita dei rifiuti dalla loro produzione fino alcontrollo finale.

La nuova normativa contiene i principi fondamentali di modifica del sistema digestione e smaltimento dei rifiuti secondo i principi comunitari, ma rimanda auna serie di decreti ministeriali l’attuazione pratica dei principi, cioè l’indicazionedelle nuove modalità di gestione delle diverse tipologie di rifiuto.[4]

L’art. 6 lettera d) del Ronchi, definisce gestione “la raccolta, il trasporto, ilrecupero e lo smaltimento dei rifiuti compreso il controllo di queste operazioninonché il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo lachiusura”.

Al fine di garantire una protezione elevata della salute e dell’ambiente, èprevista una gerarchia tra le diverse fasi in modo da renderle non alternative masubordinate le une alle altre, secondo il seguente ordine:

Ø prevenzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti;

Ø recupero;

Ø smaltimento finale.

Seconda fase di intervento in materia di rifiuti è agire a favore della riduzionedello smaltimento finale attraverso la promozione delle attività di recupero.Anche in questo ambito, c’è un ordine di priorità:

Ø reimpiego e riciclaggio;

Ø altre forme di recupero di materia prima da rifiuti;

Ø utilizzazione dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo perprodurre energia.

Fase residuale è lo smaltimento finale in discarica cui ricorrere solo quandonessun recupero è possibile e comunque in condizioni da garantire la massimasicurezza e da non arrecare alcun pregiudizio per l’ambiente.

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Relazione di stage di Andrea Braccini 7

Hera S.p.A è il secondo gruppo multiservizi in Italia, quotata in borsa il 26giugno 2003, opera nei settori dell’energia, dell’acqua e dell’ambiente.

E’ nata dalla prima grande operazione di consolidamento del settore in Italiacon l’aggregazione nel corso del tempo di dodici aziende di servizi pubblicidell’Emilia Romagna.

I soci fondatori sono 138 comuni delle province di Bologna, Forlì - Cesena,Ravenna e Rimini dislocati in un’area geografica fra le più dinamiche in Europa.

Il modello imprenditoriale ed organizzativo del Gruppo Hera è fortementeinnovativo e presenta la prima esperienza italiana per la creazione di una vera epropria “industria dei servizi pubblici”.

La Divisione Ambiente di Hera organizza gestisce e realizza tutte le attivitàoperative e commerciali degli impianti di trattamento, recupero e smaltimentodell’intero ciclo dei rifiuti e di termovalorizzazione in energia elettrica.

Conoscenza delle problematiche, esperienza, partecipazione alle esigenzedella collettività rendono la Divisione Ambiente di Hera una realtà capace disalvaguardare e curare il patrimonio ambientale e territoriale di oltre 1,7 milionidi abitanti delle province di Bologna, Ravenna, Forlì - Cesena, Rimini, Firenze ePesaro – Urbino.

Con i suoi 45 impianti per il trattamento dei rifiuti urbani e speciali, il GruppoHera possiede la rete impiantistica più articolata, non solo a livello nazionale:

• 13 impianti di smaltimento dei rifiuti urbani;

• 12 impianti di trattamento dei rifiuti urbani e speciali;

• 4 impianti di termovalorizzazione;

• 16 impianti di recupero materia.

Conformemente a quanto stabilito dal Decreto Ronchi (D. Lgs. 22/97), assicural’autosufficienza negli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) serviti.

Inoltre nell’ambito del recupero e del riciclaggio di materie dai rifiuti ha attuatocon risultati positivi la realizzazione e la gestione di servizi ed impianti incollaborazione con partner pubblici e privati.

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Relazione di stage di Andrea Braccini 8

GESTIONE INTEGRATA DI HERA S.p.A.

LEGENDA:

Tipologia di servizio Recupero risorse

Impianti di trattamento e recupero Impianti di smaltimento

Racc. rifiutispecialisolidi efangosi

Racc. rifiutiurbaniorganici eligno-cellulosici

RD monomateriale

Raccoltarifiuti urbanisecchi

Raccoltafrazioniresidue deirifiuti urbani

Impianto dicompostaggio

Imp. diselezionefrazionisecche

Imp. ditermovaloriz.

Imp.diseparazione

Inertizzazione

Chimico fisico

Compostvenduto adaziendeagricole ovivaistiche

Vendita aconsorzi difiliera

Calore perteleriscaldamento.Energia elettrica

Stabilizzazione

Discariche

Depuratorebiologico

Arginature eriempimenti

Biogas

Acqua

Racc. rif.Specialisolidi efangosi

Racc. rif.Specialiliquidi

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Relazione di stage di Andrea Braccini 9

- Le Raccolte Differenziate vengono effettuate con metodo monomaterialeintrodotto dalla fine degli anni 70:

• vetro;

• carta;

• lattine;

• pile;

• plastica;

e metodo multimateriale:

• frazione secca;

• frazione umida.

Il materiale raccolto viene avviato al recupero attraverso i Consorzi di filieraoppure sottoposto ad idoneo trattamento per la sua valorizzazione.

- Nel 2002 il Gruppo Hera ha raccolto 1.723 migliaia di tonnellate di rifiuti cosìripartiti:

• 911 urbani indifferenziati;

• 321 urbani differenziati;

• 491 speciali.

- Ha trattato 2.490 migliaia di tonnellate di rifiuti ripartiti in:

• 1.245 urbani;

• 1245 speciali.

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Relazione di stage di Andrea Braccini 10

- Oltre alla tradizionale attività di spazzamento e lavaggio strade (100 comuniper una superficie di oltre 7.000 kmq), il gruppo Hera provvede alla pulizia degliarenili in 8 comuni del litorale adriatico (100 km) che registrano una presenzaestiva di 20 milioni di turisti.

- Dal 1997 (anno di entrata in vigore del Decreto Ronchi) ad oggi le società delGruppo hanno aumentato la percentuale media di raccolta differenziatadall’11% al 27%.

- L’organizzazione del servizio di raccolta si avvale di alcuni aspetti dieccellenza come l’impiego del sistema satellitare Navstar GPS di cui sonodotati gli automezzi.

Il sistema permette di rilevare in tempo reale il peso del rifiuto, i chilometripercorsi, il tracciato seguito e di trasmettere i dati all’unità centrale che lielabora statisticamente e li trasferisce sulla cartografia informatizzata “LiveMap”.

- Hera dispone di mezzi specializzati e omologati a norma ADR per il trasportodi merci pericolose, di contenitori scarrabili ( da 5 a 30 mc).

- Gli impianti di termovalorizzazione sono 4 (Bologna, Forlì, Ravenna, Rimini,per un totale di 392.440 tonnellate di rifiuti trattati) e sono dotati di sezioni per laproduzione di energia elettrica con il calore recuperato dal processo dicombustione dei rifiuti (potenza installata pari a 29,3 MW).

Il trattamento termico dei rifiuti con produzione d'energia è considerato attività direcupero sia dal Decreto Ronchi che dal d.d.l. 1798; inoltre l’energia elettricacosì prodotta è qualificata come energia da fonti rinnovabili.

- Sei impianti di compostaggio – biostabilizzazione producono compost diqualità partendo da circa 100.000 tonnellate annue di rifiuti di tipo organicoraccolto in modo differenziato (33% della produzione regionale).

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Relazione di stage di Andrea Braccini 11

- Nel 2002 le discariche del Gruppo Hera hanno accolto 824.866 tonnellate dirifiuti.

- Nell’anno 2003 è stato avviato un percorso certificativo che, gradualmenteporterà nei prossimi anni all’ottenimento della Certificazione Qualità(9001:2000) e Ambiente (ISO 14001) per 35 impianti e alla registrazione EMASper i principali di essi.

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Dal 1° gennaio 2003 è diventata operativa la società territoriale HERA IMOLA-FAENZA, nata dalla fusione delle attività operative di AMI Imola e AMF Faenza.La nuova struttura creata ha come obiettivo principale la qualità del servizio chesi traduce in risposte efficaci ed efficienti alle esigenze del cliente e delterritorio, sfruttando i migliori processi operativi e le sinergie di un grandegruppo come la holding HERA.

Dipendenti: 381 (31/12/2003)

Comuni serviti

Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Brisighella, Casalfiumanese, CasolaValsenio, Castel Bolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San PietroTerme, Conselice, Dozza, Faenza, Firenzuola, Fontanelice, Imola, Marradi,Massa Lombarda, Medicina, Mordano, Palazzuolo sul Senio, Riolo Terme,Sant'Agata sul Santerno, Solarolo.

Territorio servito (Kmq): 2.036,62 Km

Utenze servite (2004):

• acquedotto civile: 99.127

• acquedotto industriale: 274

• gas: 74.061

• GPL: 125

• energia elettrica: 49.049

• teleriscaldamento: 4.671

• igiene urbana: 160.571

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Relazione di stage di Andrea Braccini 13

Rifiuti solidi urbani raccolti (Ton/anno): 90.709 (al 31/12/2003)

Raccolte differenziate (Ton/anno): 32.830 (al 31/12/2003)

Rifiuti Solidi Urbani smaltiti in discarica (Ton/anno): 90.709 (al 31/12/2003)

Gas distribuito (mc/anno): 184.580.495 (al 31/12/2003)

GPL distribuito (mc/anno): 76.001 (al 31/12/2003)

Acquedotto potabile (al 31/12/2003)

• acqua potabile erogata (mc/anno): 16.967.047

• rete (Km): 2.832 Km

Acquedotto industriale (al 31/12/2003)

• acqua industriale erogata (mc/anno): 7.905.142

Acque reflue depurate (mc/anno): 16.285.055 (al 31/12/2003)

Energia elettrica distribuita (KW/anno): 508.870.002 (al 31/12/2003)

Energia elettrica autoprodotta netta (KW/anno): 63.419.982 (al 31/12/2003)

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Relazione di stage di Andrea Braccini 14

Igiene ambientale

I servizi di Igiene ambientale sono svolti da parte di Hera Imola - Faenza neicomuni di: Borgo Tossignano, Brisighella, Casalfiumanese, Casola Valsenio,Castel Bolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Dozza, Faenza, Firenzuola,Fontanelice, Imola, Marradi, Medicina, Mordano, Palazzuolo sul Senio, RioloTerme, Solarolo.

Il settore Igiene Ambientale si occupa dell'organizzazione e gestione dell'interociclo dei rifiuti solidi urbani, della tariffazione del servizio alla gestione degliimpianti di smaltimento ( le discariche "Tre Monti" di Imola e "Il Pago" diFirenzuola).

Le attività comportano la pulizia del suolo pubblico e delle aree verdi sia informa manuale che meccanizzata, le raccolte differenziate, la realizzazione e lagestione di stazioni ecologiche, lo smaltimento dei rifiuti presso le discarichesopra citate, impianti concepiti con i più avanzati sistemi di controllo delleemissioni.I servizi di Igiene Ambientale, così come i sistemi di raccolte differenziate,vengono calibrati in funzione della specifica realtà territoriale e di standardqualitativi concordati con le Amministrazioni comunali in contratti di servizio.

I servizi comprendono, nei Comuni dove è attivata la nuova tariffa rifiuti, larilevazione delle quantità raccolte e la contabilizzazione per l’applicazione deglisconti individuali.

Il Decreto Legislativo n. 22/1997 (Ronchi) e la legge 25/1999 della RegioneEmilia Romagna costituiscono il quadro di riferimento normativo di questosettore, anch'esso investito da una consistente innovazione.

I punti cardine dei cambiamenti avviati sono:

• progressiva riduzione dei conferimenti di rifiuti nelle discariche

• aumento delle raccolte differenziate

• incentivi ai recuperi energetici e di materia

• passaggio da tassa a tariffa nei sistemi di pagamento del servizio

• costituzione di Ambiti Territoriali Ottimali di gestione (A.T.O) coincidenticon quelli del servizio idrico.[5]

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L’attività di stage svolto presso Hera Imola–Faenza, è stato indirizzato, dopoaver esaminato le tecnologie disponibili sul territorio ed il tipo di servizio erogatodall’azienda, ad una ristrutturazione del sistema di raccolta del rifiutoindifferenziato che da tradizionale passerà a monoperatore, questo per ottenereun ottimizzazione sull’efficienza e sulla qualità del servizio erogato.

La fase della raccolta dei rifiuti indifferenziati continua a costituire la principaleattività delle aziende di gestione di rifiuti, anche se con lo sviluppo delle raccoltedifferenziate sta cambiando modalità organizzative e tecniche di raccolta.[6]

Inoltre cercando di perseguire gli obbiettivi del Decreto Legislativo n°22/97 sulleRaccolte Differenziate integrate (per incentivare il recupero di materie prime) siè cercato di potenziare la raccolta differenziata della carta estendendo ilservizio porta a porta presente nel centro urbano di Imola a tutto il territoriocomunale dove il servizio era effettuato mediante campane specifiche.

Ricordando che il potenziamento delle RD può essere data da unadomiciliarizzazione o da una capillarizzazione di alcuni circuiti come ad esempioquello di raccolta della carta e dei cartoni dato che esso consente dei risultati diintercettazione molto superiori rispetto al sistema a contenitore stradale.[7],[8]

Tutto ciò è stato fatto non solo per incrementare quantitativamente equalitativamente i materiali raccolti ma anche per estendere la scontisticaindividuale per gli utenti che aderiscono alle raccolte differenziate, in quantonell’anno 2003 il comune di Imola è passato dalla Tassa rifiuti alla Tariffa.

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2. LA RACCOLTA RSU CON MONOPERATORE.

2.1 La Tecnologia Monoperatore.

Il sistema di raccolta “monoperatore” prevede l’utilizzo di compattatori a caricolaterale.

Il caricamento dei cassonetti è totalmente automatico e viene effettuatodall’autista dalla postazione di guida.

Le principali caratteristiche del sistema sono le seguenti:

• La squadra operativa è composta da un solo operatore che è l’autista,tale aspetto determina una forte economia gestionale rispetto al sistematradizionale per effetto della riduzione del personale impiegato che da treunità si riduce ad una.

• Rispetto al sistema tradizionale a caricamento posteriore, il mezzo acaricamento laterale risulta più complesso e delicato per viadell’apparecchiatura elettronica che regola il movimento, tutto ciò rendepiù onerosi i costi di manutenzione e di investimento (quindi diammortamento).

• Il sistema è meno flessibile rispetto al tradizionale in quanto i contenitoridevono essere posizionati sul territorio secondo criteri ben precisi, inparticolare:

- devono essere sul lato destro del senso di marcia,

- devono essere allineati rispetto all’asse stradale,

- devono essere in una posizione libera da ostacoli (ramidegli alberi),

- devono rispettare le distanze minime e massime per essereraggiungibili dal sistema di caricamento,

- non devono essere di intralcio per la circolazione e lavisibilità stradale.

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• Il sistema deve utilizzare preferibilmente dei cassonetti di tipo stazionarioche riducano al minimo le problematiche connesse agli eventualispostamenti dei contenitori dalle loro posizioni.

• Il sistema deve utilizzare contenitori di grande volumetria (controindicatiper via del peso in caso di movimentazione manuale) tra i 2.400 e i 3.200litri.

• Il lavaggio dei contenitori viene effettuato mediante appositalavacassonetti con aggancio laterale, anche in questo caso ilcaricamento è totalmente automatico e viene effettuato dall’autista dallapostazione di guida.[9]

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Si riportano di seguito i punti di forza del sistema di raccolta monoperatore:

• il rinnovo totale del parco cassonetti dei diversi comuni, prima compostida contenitori eterogenei per forma, dimensione, colore, materiale e nellamaggiore parte dei casi obsoleti e dateti sia da un punto di vista tecnico,strutturale che ambientale;

• la riduzione del numero dei cassonetti presenti sul territorio comunale haportato il vantaggio di un minore impatto visivo e di una riqualificazioneurbanistica, in più abbiamo ottenuto l’aumento della volumetriamovimentata mantenendo sostanzialmente inalterato il numero dellepostazioni;

• la possibilità per l’utente di conferire il rifiuto su entrambi i lati delcassonetto che presentando due aperture possiede una maggioreversatilità e praticità rispetto alla viabilità stradale;

• su tutti i nuovi cassonetti gli utenti potranno trovare un pannelloinformativo che tra l’altro riporta anche il numero verde per contattare inqualsiasi momento di difficoltà gli operatori di HERA Imola – Faenza.

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2.1.1 I mezzi.

I mezzi che sono utilizzati dal sistema di raccolta monoperatore sono deicompattatori a caricamento laterale, cioè il mezzo si ferma a lato delcassonetto che deve essere posizionato sulla destra del senso di marcia, poi ilcompattatore si allinea con il cassonetto utilizzando come riferimento la bandanera verticale posta nel baricentro, dopo l’autista dalla sua postazione di guidaaggancia e svuota il contenitore all’interno del camion in cui il contenuto delcassonetto verrà compattato, infine il cassonetto viene rimesso nella suapostazione.

Tutta questa procedura avviene in maniera completamente automatica senzache l’autista scenda dal compattatore.

Grazie all’utilizzo della tecnologia monoperatore sono state previste le seguentifrequenze di raccolta:

• 7/7 in aree centrali o ad alta densità abitativa;

• 3/7 in aree centrali a media densità abitativa;

• 2/7 in aree a bassa densità abitativa, aree rurali e Forese.

Di seguito sono riportate una serie di fotografie di compattatori a caricamentolaterale e le diverse fasi del servizio di raccolta dell’RSU con Monoperatore.

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Figura 1. COMPATTATORE A CARICAMENTO LATERALE

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Figura 2. DETTAGLIO DELLA TECNOLOGIA UTILIZZATA NELMONOPERATORE.

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Figura 3. MEZZO MONOPERATORE IN FASE DI AGGANCIO DELCASSONETTO.

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Figura 4. MEZZO MONOPERATORE NELLA PRIMA FASE DI SVUOTAMENTO

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Figura 5 MEZZO MONOPERATORE NELLA SECONDA FASE DISVUOTAMENTO.

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Figura 6. MEZZO MONOPERATORE IN FASE DI RIPOSIZIONAMENTO DELCASSONETTO.

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Inoltre anche per il servizio di lavaggio viene utilizzato un automezzo specificodotato di sistema monoperatore, con l’utilizzo di questo mezzo le frequenze dilavaggio sono state diversificate in:

• mesi invernali da ottobre a maggio, frequenza mensile;

• mesi estivi da giugno a settembre, frequenze quindicinali;

per un totale di 16 interventi all’anno.

Di seguito è riportata l’immagine di un mezzo lavacassonetti con monoperatore.

Figura 7 LAVACASSONETTI CON TECNOLOGIA A CARICAMENTOLATERALE

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2.1.2 I cassonetti

I cassonetti che vengono utilizzati con il servizio monoperatore sonogeneralmente di grande volumetria vanno da 2400 litri a 3200 litri.

Questo tipo di cassonetto è stazionario cioè al posto delle tradizionali ruote hadei piedini, quindi non può essere spostato.

Questi cassonetti presentano, rispetto a quelli tradizionali, una doppia apertura,quindi è possibile conferire i rifiuti da entrambi i lati senza essere vincolati dallaposizione della pedaliera.

Di seguito sono riportate le immagini delle due tipologie volumetriche dicassonetti utilizzate.

Inoltre in allegato viene riportata una scheda tecnica dei cassonetti stazionari.(ALLEGATO A)

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Figura 8 CASSONETTO STAZIONARIO DA 2400 LITRI (vista frontale)

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Figura 9 CASSONETTO STAZIONARIO DA 2400 LITRI (vista laterale)

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Figura 10 CASSONETTO STAZIONARIO DA 3200 LITRI (vista frontale)

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Figura 11 CASSONETTO STAZIONARIO DA 3200 LITRI (vista laterale)

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2.2 Le fasi di ingegnerizzazione del servizio.

I paragrafi seguenti riassumono le fasi necessarie all' ingegnerizzazione delservizio.

2.2.1 Fase d’indagine preliminare.

Questa prima fase viene caratterizzata da due tipi di analisi che coinvolgono ilparco cassonetti e il numero di postazioni del comune in cui si vuole passare dasistema tradizionale di raccolta degli RSU a sistema monoperatore.

Le due modalità di analisi si possono riassumere:

• analisi cartografica;

• indagine su campo.

L’analisi cartografica consiste nell’individuare e mappare tutte le postazioni ed icontenitori rientranti nel territorio comunale utilizzati con il sistema di raccoltatradizionale, tale mappatura utilizzata in fase di progettazione riporterà anche idiversi circuiti di raccolta e il verso di percorrenza dei mezzi utilizzati.

Queste informazioni risultano essere indispensabili non solo per la faseprogettuale ma anche per il tecnico di Hera che dovrà effettuare le verifiche didettaglio sul campo con i tecnici del comune.

Inoltre in questa fase si analizza anche il parco contenitori per vedere qualisono le volumetrie utilizzate sul territorio.

All’analisi cartografica segue l’indagine su campo dove viene verificato se lepostazioni, i cassonetti e le volumetrie corrispondono con quelle che sono stateriportate in cartografia.

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2.2.2 Fase di progettazione generale.

Alla fase iniziale segue una seconda fase di progettazione che terrà conto dellaspecificità del contesto, di tutte le opzioni possibili, delle risorse disponibili, delbudget.

Il progettista dovrà analizzare quindi una serie di dati macroscopici che siriferiscono al comune o al territorio prescelto quali:

• abitanti;

• nuclei familiari;

• turismo e pendolarismo;

• superficie;

• densità;

• produzione;

• classi merceologiche;

• tecnologie;

• servizi attuali;

• viabilità;

• vincoli artistici.

Il Progetto Esecutivo tiene conto anche della accettabilità sociale edeconomica del nuovo sistema di raccolta, e riporta i dati relativi alla ubicazionedei cassonetti (confrontando per ogni postazione il numero e la tipologia dicassonetti attuali con quelli previsti a regime) e alle frequenze di raccolta neidiversi settori omogenei nei quali il territorio è suddiviso.

Inoltre viene riportata una tabella di sintesi che confronta i principali indicatoritecnici di sistema.

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In tabella 1 sono riportati in sintesi i principali indicatori tecnici di sistema.[10]

Parametri u.m.CastelS.P.T. Medicina Dozza

CastelGuelfo TOTALI

Cass. Attuali n. 480 433 238 131 1282

Cass. Previsti n. 395 364 173 90 1022

Delta n. -85 -69 -65 -41 -260

Delta % % -18% -16% -27% -31% -20%

Postaz.Attuali n. 309 300 144 72 825

Postaz.Previste n. 296 288 127 67 778

Delta n. -13 -12 -17 -5 -47

Delta % % -4% -4% -12% -7% -6%

Volumetriaannua

movimentataattuale m3/anno 183.628 121.098 54.007 31.372 390.105

Volumetriaannua

movimentataprevista m3/anno 190.040 121.529 58.134 31.380 401.083

Delta % % 3,5% 0.4% 7,6% 0,0% 2,8%

svuotamentiattuali n./anno 112.216 75.712 36.504 20.124 244.556

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Numero disvuotamenti

previsti n./anno 79.411 57.983 25.759 14.079 177.232

Delta % % -29% -23% -29% -30% -28%

Frequenzamedia attuale d/w 4,5 3,4 2,9 2,9 3,7

Frequenzamedia

prevista d/w 3,9 3,1 2,9 3,0 3,3

Delta % %-

14,00% -8,90%-

2,90% 1,80% -9%

Vol. mediocass. Attuale l 1.636 1.599 1.479 1.559 1.595

Vol. mediocass. Previsto l 2.393 2.096 2.257 2.229 2.263

Delta % % 46% 31% 53% 43% 42%

Bacino diutenza

medio attuale ab/cont. 40 31 24 27 33

Bacino diutenzamedio

previsto ab/cont. 48 37 33 39 41

Delta % % 22% 19% 38% 46% 25%

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2.2.3 Fase di coordinamento tra le parti e risoluzione delle criticità di dettaglio.

In questa fase avvengono gli incontri tra i tecnici di Hera Imola – Faenza e quellicomunali, questi incontri sono finalizzati alla presentazione generale delProgetto Esecutivo agli organi comunali e alle verifiche di dettaglio dellepostazioni di raccolta e alla riduzione di eventuali criticità.

In questa fase vengono effettuate ispezioni sul campo per analizzare i punti delprogetto che sono ritenuti più critici fino a quando non si è raggiunta unasoluzione che possa conciliare diversi parametri tra i quali:

• sistema di raccolta (distanza che intercorre tra il mezzo e il contenitore,ostacoli);

• viabilità stradale;

• numero delle postazioni eliminate nel Progetto Esecutivo;

• numero dei cassonetti;

• ordine visivo;

• volumetria movimentata;

Questa è una delle fasi più delicate del processo di ristrutturazione del servizioin quanto implica sia una buona conoscenza del territorio e del ProgettoEsecutivo sia la volontà delle parti di conciliare i benefici apportati dallaristrutturazione del servizio in termini di qualità ed efficienza con l’accettabilitàsociale ed economica.

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2.2.4 Fase di avvio del servizio.

Questa è la fase terminale caratterizzata dalla sostituzione in tutto il territoriodei vecchi contenitori non stazionari con quelli nuovi stazionari.

Il processo di trasformazione implica una grande movimentazione di uomini dimezzi e l’occupazione di spazi comunali (esempio parcheggi) come deposititemporanei dei cassonetti.

Inoltre a quanto detto si deve considerare che per completare la sostituzionedel parco cassonetti si impiegherà una giornata per posizionare dai 40 ai 60nuovi cassonetti e rimuovere i vecchi.

Quindi il tecnico che si occupa dell’organizzazione del nuovo servizio dovràanche considerare che per circa tre settimane si troverà in una fase ditransizione che implicherà l’intreccio tra il vecchio servizio di raccolta, il nuovoservizio di raccolta e la sostituzione dei contenitori.

Considerando che Hera Imola – Faenza gestisce i servizi di raccolta RSUmediante ditte esterne, deve considerare anche le scadenze dei contratti vigentied i vincoli contrattuali presenti in essi.

Dovranno poi essere fatte nuove gare di affidamento dei servizi.

E’ fondamentale al fine della corretta determinazione dei prezzi per mettere abase gara (euro / svuotamento) che la progettazione sia corredata da unadettagliata analisi economica di sistema.

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2.2.5 Monitoraggio del sistema.

Nelle prime settimane d'avvio del nuovo sistema occorre monitorare tutte lepostazioni per verificare che i dimensionamenti fatti siano corretti e in caso disottodimensionamenti puntuali, provvedere ad integrare i cassonetti con ulterioriunità o sostituirli con contenitori di maggiore volumetria.

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2.3 L’implementazione del monoperatore sul territorio servito da HERAImola - Faenza.

Lo studio tecnico-economico svolto presso HERA Imola - Faenza riguardal’analisi delle fasi di passaggio da un sistema di raccolta rifiuti solidi urbani(RSU) tradizionale a un sistema di raccolta RSU monoperatore.

Lo studio si è svolto su vari comuni che sono in diverse fasi di passaggio diquesta transizione:

• Imola

• Castel San Pietro Terme

• Medicina

• Dozza

• Castel Guelfo.

- Il comune di Imola si trova nella fase di progettazione. L’avvio del sistema èprevisto nella primavera del 2005.

- Nel comune di Castel San Pietro il servizio di raccolta RSU a monoperatore ègià attivo ma con un parco di cassonetti diversificato caratterizzato dacassonetti non stazionari e di volumetria non ottimali.

Quindi lo studio è stato finalizzato alla completa sostituzione del parcocassonetti da non stazionari a stazionari con volumetria maggiore econseguentemente da un analisi per la riduzione delle postazioni, in modo taleda completare definitivamente il passaggio da una raccolta tradizionale ad unaraccolta con monoperatore.

L’avvio del sistema è previsto per dicembre 2004

- Nel polo rappresentato dai comuni di Medicina, Dozza, Castel Guelfo ilpassaggio a monoperatore per la raccolta degli RSU è avvenuto nel luglio 2004ed è già a regime.

Quindi l’analisi è volta a verificare quanto la riorganizzazione del sistema possaessere stata effettivamente ottimizzata migliorando sia la qualità chel’economicità del servizio stesso.

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2.4 Progettazione del servizio nel comune di Imola.

2.4.1. Stato attuale dei sistemi di raccolta RSU.

Il comune di Imola si trova in una fase di transizione della ristrutturazione delservizio di raccolta.

Il Progetto Esecutivo è in corso di completamento ed, avendo le ditte cheeffettuano il servizio di svuotamento già acquistato i compattatori monoperatore,in alcuni settori viene già svolta la raccolta con tali mezzi utilizzando però gliattuali cassonetti.

In questi settori per facilitare l’impiego del mezzo monoperatore, si staprocedendo a:

1. riposizionare tutti i cassonetti (non stazionari) in modo tale che le nuoveposizioni siano:

• libere da ostacoli;

• allineate con l’asse stradale

• rispettino le distanze per lo svuotamento;

• non siano posizionati sotto alberi con rami troppo bassi che precludano ilcaricamento;

• non intralcino la viabilità stradale;

• non intralcino la visibilità stradale;

• non invadano le piste ciclabili e le aree pedonali;

• non siano in aree private;

2. controllare periodicamente le nuove posizioni assegnate ai cassonetti cheessendo mobili possono essere spostati giornalmente;

3. effettuare dei sopralluoghi con i tecnici incaricati dal comune per monitorarequelle postazioni che quando avverrà il cambio dei contenitori da nonstazionari a stazionari avranno bisogno di lavori strutturali quali costruzionidi piazzole o abbattimento di muretti.

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Alla presentazione della prima bozza del Progetto Esecutivo per il comune diImola è seguita da parte dei tecnici di Hera un attenta analisi puntuale sulterritorio che comprendeva:

• numero di postazioni non individuate dai progettisti;

• numero di cassonetti non individuati dai progettisti;

• numero di postazioni e cassonetti eliminati nel Progetto Esecutivo.

Inoltre nel progetto sono stati inseriti anche i settori centrali di Imola checorrispondono rispettivamente:

• centro storico,

• prima periferia al di fuori del centro storico.

Quindi con l’introduzione nel progetto esecutivo di altri due settori di Imola c’èstato un ridimensionamento del numero e della volumetria dei cassonetti chesono presenti nel primo e nel secondo settore con un eventuale ma necessariaeliminazione di quelle postazioni che risultavano anomale sia per la tecnologiamonoperatore sia per la volumetria che per i nuovi cassonetti stazionari risultamaggiore rispetto a i vecchi cassonetti non stazionari.

Al termine di questa rielaborazione i nuovi dati sono stati reinseriti nel file diprogetto, il suddetto aggiornamento è stato rimandato alla sezione deiprogettisti per l’elaborazione delle nuove informazioni e le valutazioni tecnicheed economiche.

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2.4.2 Relazione generale del progetto esecutivo per il comune di Imola.

Il progetto ha previsto la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbaniindifferenziati prodotti nel territorio del comune di Imola mediante sistema diraccolta con automezzo compattatore a caricamento laterale.

Tra gli obiettivi di progetto ricordiamo:

• Conseguire recupero di efficienza ed economicità rispetto allo statoattuale.

• A fronte di un recupero di efficienza ed economicità non devecorrispondere una riduzione degli standard qualitativi con particolareriferimento a:

- fruibilità del servizio da parte dell’utente (distanza utente –punto di conferimento);

- quantità di servizio in relazione alla volumetriamovimentata che non deve essere ridotta in rapporto allaproduzione (saturazione dei contenitori).

Tali obbiettivi sono stati raggiunti, in particolare, per quanto riguarda laqualità del servizio:

• la riduzione delle postazioni è stata limitata e rivolta ai punti chepresentavano rilevante concentrazione di contenitori salvaguardandoquindi la fruibilità del servizio;

• è stata salvaguardata la quantità di servizio erogata in termini divolumetria complessiva movimentata. Nel complesso risulta unaumento del 12%. La frequenza media di erogazione del serviziorisulta invariata rispetto allo stato attuale.

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La tabella seguente riporta i principali indicatori tecnici di sintesi del sistema edil confronto con la situazione attuale.

Parametri u.m.Imolastatusattuale

Imolastatus

progettoDelta

Delta%

Produzione rifiuti indifferenziati t/a 21.183 21.183 0 0%

n° contenitori n 1.197 831 -366 -31%

n° postazioni n 796 725 -71 -9%

frequenza annua gg/a 255 254 -1 0%

frequenza settimanale gg/w 4,9 4,9 0 0%

Volume medio contenitore l 1.700 2.764 1.064 63%

n° svuotamenti annui n/a 305.184 211.283 -93.901 -31%

Volume movimentato m3/a 518.813 580.211 61.398 12%

Volume installato m3 2.035 2.297 262 13%

Impegno orario squadra h/a 8.506 9.186 680 8%

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2.5 Implementazione del servizio nel comune di Castel San Pietro Terme.

Per quanto riguarda il comune di Castel San Pietro il servizio di raccolta RSU amonoperatore è già attivo ma con un parco di cassonetti a volumetriadiversificata (1.300, 1.500 e 1.700 litri) caratterizzato da contenitori nonstazionari.

Il Progetto Esecutivo prevede la completa sostituzione del parco cassonetti concontenitori stazionari (capannina) da 2.400 a 3.200 litri.

Per questo si avrà una conseguente riduzione del numero di contenitori e dipostazioni in modo tale da completare definitivamente il passaggio da unaraccolta tradizionale ad una raccolta con monoperatore.

I tecnici di Hera e i tecnici comunali dovranno individuare quelle situazionianomale che sono al di fuori dell’elaborato riportante i macrodati ed inparticolare:

• controllare le corrispondenze esistenti tra la cartografia del progetto e ladisposizione reale delle postazioni e dei cassonetti;

• controllare quali sono le postazioni che sono state eliminate in fase diprogetto;

• controllare se le postazioni e i cassonetti rimanenti hanno bisogno dilavori strutturali ( ad esempio di una piazzola);

• vedere se questi cambiamenti non recano intralcio alla viabilità e allasegnaletica stradale;

• verificare e definire il numero di postazioni eliminate;

in quanto sono questi i punti fondamentali che un analisi macroscopica perquanto precisa possa essere, non riesce a dimensionare perché implicano unaconoscenza puntuale del territorio, specifiche esigenze comunali e gestionali.

La sostituzione dei cassonetti è prevista nel dicembre 2004 in modo che ilsistema possa essere a regime nel gennaio 2005.

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2.5.1 Sintesi operativa del progetto esecutivo.

La tabella seguente riporta i principali dati Tecnico-Operativi risultanti dalprogetto esecutivo nel comune di Castel San Pietro Terme.

Il prospetto evidenzia per le citate attività una riduzione del numero delleoperations compreso tra il 12 ed il 15%.

Tradizionale Monoperat. Differ. n° Differ. %

n° cassonetti n° 479 370 -109 -22,8%

n° svuotamenti n° 112.124 84.315 -27.809 -24,8%

n° lavaggi n° 8.622 5.920 -2.702 -31,3%

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2.5.2 Postazioni eliminate concordate con il comune di Castel San PietroTerme.

Al termine delle analisi sul territorio comunale tra tecnico Hera Imola - Faenza eil tecnico nominato dal comune per individuare le criticità puntuali, avviene unincontro formale fra le parti per analizzare concretamente quali postazionipossono essere eliminate senza che si percepisca una diminuzione dallaqualità sul servizio erogato.

I parametri utilizzati dalle parti per decidere quali postazioni possano essereeliminate sono i seguenti:

• le percentuali di riempimento delle diverse postazioni;

• il confronto tra la volumetria movimentata tra il vecchio sistema diraccolta ed il nuovo sistema;

• l’agibilità della postazione rispetto al mezzo monoperatore;

• l’eventuali obbiezioni che si potranno verificare da parte delle utenzedomestiche e non domestiche;

• l’effettiva esigenza di fornire un servizio adeguato durante sagrepopolari, manifestazioni e mercati.

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Alla fine sono state concordate diciotto postazioni da eliminare:

ü 1 postazione in VIA TOMBA vicino alla cabina ENEL

ü 1 postazione in VIA ALLENDE civico 14

ü 1 postazione in VIA MAZZINI civico 15

ü 1 postazione in VIA MAZZINI civico 4

ü 1 postazione in VIA MANZONI

ü 1 postazione in VIA PALESTRO

ü 1 postazione in VIA DELLA REPUBBLICA civico 6

ü 1 postazione in VIA MOLISE

ü 1 postazione in VIA MOLISE

ü 1 postazione in VIA SARDEGNA

ü 1 postazione in VIA SARDEGNA

ü 1 postazione in VIA PACIOTTI civico 15

ü 1 postazione in VIA ALBERTAZZI civico 45

ü 1 postazione in VIA ALBERTAZZI civico 140

ü 1 postazione in VIA FOSCOLO civico 6

ü 1 postazione in VIA TOSI

ü 1 postazione in VIA GRAMSCI

ü 1 postazione in VIA EMILIA

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2.6 Monitoraggio del servizio nei comuni di Medicina, Dozza e CastelGuelfo.

Nei comuni di Medicina, Dozza, Castel Guelfo il passaggio da sistematradizionale di raccolta degli RSU a sistema monoperatore è già avvenuto nelluglio 2004.

La riorganizzazione del servizio finalizzata alla sua ottimizzazione per unrecupero di efficienza ed economicità senza una riduzione degli standardqualitativi a ripercorso e coinvolto tutte le fasi di transizione precedentementecitate ed ha in sintesi previsto:

1. un aumento della volumetria media del contenitore;

2. un incremento della volumetria movimentata;

3. una riduzione del numero dei contenitori;

4. una riduzione contenuta delle postazioni (all’interno delle aree conmaggiore densità di postazioni molto ravvicinate);

5. una riduzione delle operations (numero svuotamenti/lavaggi) conrecupero di efficienza.

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2.6.1 Sintesi operativa del Progetto Esecutivo.

La tabella 2 riporta i principali dati tecnico - operativi risultanti dallaprogettazione esecutiva nei comuni di Dozza, Medicina e Castel Guelfo.

Descrizione u.m. Medicina DozzaCastelGuelfo TOTALE

Sintesi dei dati relativial vecchio sistema di

raccolta

Svuotamenti attuali n/anno 76.835 37.537 20.515 134.887

Lavaggi attuali n/anno 6.510 3.540 1.965 12.015

Sintesi dati nuovoaffidamento

con riprogettazione delsistema

di raccolta

Svuotamenti previsti n/anno 56.000 24.500 13.200 93.700

Lavaggi previsti n/anno 5.050 2.450 1.300 8.800

Delta % di sistema 12 – 16 %Rispetto al

servizioattuale

Questo prospetto di sintesi raffronta gli svuotamenti e i lavaggi su base annuaed evidenzia per le citate attività una previsione di riduzione delle operationcompresa tra il 12 e il 16%.

Occorre considerare che tali benefici sono dovuti alla riorganizzazione delsistema con la sostituzione del parco cassonetti con contenitori statici di grandevolumetria (riducendo drasticamente il numero delle operazioni) e l’utilizzo dimezzi di raccolta monoperatore.

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2.6.2 Comparazione di sistema relativa al primo quadrimestre.

Per analizzare l’effettiva efficienza di sistema lo studio deve confrontareconcretamente i dati in fase di Progetto Esecutivo ed i dati ottenuti nei primimesi di raccolta utilizzando il sistema monoperatore.

Nelle seguenti tabelle sono riportati e comparati le operations tra il sistematradizionale di raccolta a caricamento posteriore ed il sistema di raccolta contecnologia monoperatore nel primo quadrimestre di effettivo passaggio disistema.

Confronto dati consuntivi relativi ai mesi di luglio 2003-2004

Comuniluglio2003

luglio2004 differen.n° differen.%

n° cassonet. Dozza n° 236 158 -78 -33,05%n° cassonet. Medicina n° 433 354 -79 -18,24%

n° cassonet.CastelGuelfo n° 131 88 -43 -32,82%

n° svuotamen. Dozza n° 3.120 2.104 -1.016,00 -32,56%n° svuotamen. Medicina n° 6.427 4.749 -1.678,00 -26,11%

n° svuotamen.CastelGuelfo n° 1.716 1.298 -418,00 -24,36%

N° lavaggi Dozza n° 472 316 -156 -33,05%N° lavaggi Medicina n° 866 350 -516 -59,58%

N° lavaggiCastelGuelfo n° 262 176 -86 -32,82%

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Confronto dati consuntivi relativi ai mesi di agosto 2003-2004

Comuniagosto2003

agosto2004 differen.n° differen.%

n° cassonet. Dozza n° 236,0 158 - 78 -33,05%n° cassonet. Medicina n° 433 354 -79 -18,24%

n° cassonet.CastelGuelfo n° 131 88 -43 -32,82%

n° svuotamen. Dozza n° 3.120 1.938,0 -1.182 -37,88%n° svuotamen. Medicina n° 6.253 4.372 -1.881 -30,08%

n° svuotamen.CastelGuelfo n° 1.716 1.116 -600 -34,97%

N° lavaggi Dozza n° 472 474 2 0,42%N° lavaggi Medicina n° 866 1.131 265 30,60%

N° lavaggiCastelGuelfo n° 262 176 -86 -32,82%

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Relazione di stage di Andrea Braccini 52

Confronto dati consuntivi relativi ai mesi di settembre 2003-2004

Comuni settembre

2003settembre

2004 differe.n° differe.%

n° cssonet. Dozza n° 236,0 158-

78 -33,05%n° cssonet. Medicina n° 433 354 -79 -18,24%

n° cssonet.CastelGuelfo n° 131 88 -43 -32,82%

n° svuotamen. Dozza n° 3.120 1.918 -1202 -38,53%n° svuotamen. Medicina n° 6.179 4.024 -2155 -34,88%

n° svuotamen.CastelGuelfo n° 1.716 1.111 -605 -35,26%

n° lavaggi Dozza n° 236 317 81 34,32%n° lavaggi Medicina n° 868 694 -174 -20,05%

n° lavaggiCastelGuelfo n° 262 177 -85 -32,44%

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Confronto dati consuntivi relativi ai mesi di ottobre 2003-2004

Comuni ottobre

2003ottobre

2004 differen.n° differen.%

n° cssonet. Dozza n° 236,0 158-

78 -33,05%n° cssonet. Medicina n° 433 354 -79 -18,24%

n° cssonet.CastelGuelfo n° 131 88 -43 -32,82%

n°svuotamen. Dozza n° 3.068 1.948 -1.120 -36,51%

n°svuotamen. Medicina n° 6.930 4.187 -2.743 -39,58%

n°svuotamen.

CastelGuelfo n° 1.834 1.130 -704 -38,39%

n° lavaggi Dozza n° 472 159 -313 -66,31%n° lavaggi Medicina n° 434 370 -64 -14,75%

n° lavaggiCastelGuelfo n° 131 90 -41 -31,30%

Le tabelle mostrano il confronto delle operations tra il vecchio sistema in uso nel2003 ed il nuovo sistema messo a regime nel 2004 nel primo quadrimestre diattivazione del 2004.Si stima un saving di sistema compreso tra il 12 ed il 15%.

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2.7 Campagna di comunicazione sul servizio Monoperatore

La campagna di comunicazione riguarderà i mezzi d'informazione locale.

Inoltre è stato redatto un comunicato stampa, riportato in nell’allegato B.

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3. POTENZIAMENTO DELLA RD DELLA CARTA NEL COMUNE DI IMOLA.

3.1 Situazione attuale e dati del servizio di raccolta carta

Dall’emanazione del Dlgs 22/97 e dalla definizione del metodo normalizzatoDPR 158/99 la tariffa per i servizi dei rifiuti urbani registra una costante crescita,alla fine del 2002 la tariffa viene applicata in 347 comuni con una popolazionecoinvolta pari a quasi 4 milioni di abitanti.[11]

Questo nuovo sistema tariffario binomio è composto da una quota determinatain relazione alle componenti essenziali del costo del servizio e da un quotarapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi digestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi diinvestimento e di esercizio.[12]

Nell’anno 2003 il comune di Imola è passato dalla Tassa rifiuti alla Tariffa.

Tale passaggio prevede la possibilità di ottenere sconti da parte degli utenti inbase alla partecipazione al sistema di Raccolta Differenziata.

In Italia la raccolta differenziata della carta e del cartone è sviluppata su treprincipali sistemi:

• la raccolta della carta con campane e cassonetti monomateriale emultimateriale (con la plastica);

• la raccolta della carta porta a porta da utenze domestiche;

• la raccolta del cartone porta a porta da utenze commerciali.[13]

A Imola nel 2003 il sistema di raccolta della Carta prevedeva la raccolta porta aporta mediante sacchi nella zona urbana con scontistica individuale mediantebar-code e la raccolta a campane nel Forese con scontistica collettiva.

Con l’adozione della scontistica si è notato un significativo incremento deimateriali conferiti e la forte richiesta dei cittadini del Forese di poter disporre diun sistema di raccolta che consenta loro di poter accedere alla scontisticaindividuale.

Pertanto il comune di Imola ha deciso, a partire da luglio 2004, di estendere ilservizio di raccolta carta a sacchi con bar-code anche al Forese di Imola.

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Tale documento riporta l’andamento della situazione attuale e la progettazionedelle attività necessarie all’avvio del sistema di raccolta carta a sacchi con bar-code nel Forese di Imola.

3.1.1 Organizzazione del servizio

Il servizio odierno di raccolta carta su tutto il territorio imolese, viene svoltomediante due diverse modalità:

A. Zona Urbana raccolta porta a porta tramite sacchi;

la raccolta della carta mediante sacchi prevede la possibilità degli utenti diritirare gratuitamente presso le edicole i sacchi trasparenti azzurri per laraccolta.

Il conferimento dei materiali avviene una volta a settimana depositando i sacchila sera prima del giorno di raccolta al di fuori della propria abitazione sul suolopubblico.

A tutte le utenze vengono inviati 15 cartellini bar-code ciascuno dei quali deveessere legato al sacco conferito.

Al momento della raccolta il cartellino viene letto registrando così ilconferimento dell’utente

Per ciascun sacco conferito vengono riconosciuti 5Kg di carta, con l’attribuzionedi uno sconto pari a 0,77 €/sacco.

B. Forese raccolta per mezzo di campane;

la raccolta della carta tramite campane avviene mediante la collocazione e lagestione di 52 campane specifiche di colore azzurro di 3 m3.

Le campane sono svuotate con frequenza settimanale.

A ciascuna di esse è associato un bacino di raccolta ai fini della scontisticaindividuale.

Durante lo svuotamento delle campane viene rilevato il grado di riempimento.

Il peso dei materiali raccolti dallo svuotamento delle campane, viene poiattribuito a ciascuna di esse in proporzione del grado di riempimento rilevato.

I materiali conferiti nelle campane vengono attribuiti spalmando il quantitativorelativo a ciascuna campana a tutti gli utenti del bacino associato alla stessa.

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3.1.2 Dati quantitativi

Raccolta carta anno 2002 (TABELLA. 1) e (GRAFICO. 1).

Nell’anno 2002 la raccolta della carta veniva effettuata con il sistema a sacchisu tutto il territorio imolese.

CARTA RACCOLTA ANNO 2002 Kg

MESIRaccolta SACCHICARTA CENTRO

Raccolta SACCHICARTA EXTRA

CENTRO

Pressacarta

STAZIONEECOLOGICA

TOTALEraccolta

carta

GEN 62.340 142.020 211.320

FEB 42.460 126.190 174.320

MAR 52.240 130.580 2.300 191.940

APR 31.160 139.480 4.880 182.220

MAG 57.000 130.460 195.360

GIU 60.020 99.520 8.440 173.420

LUG 58.000 111.760 5.840 182.440

AGO 45.200 83.930 132.840

SET 68.360 94.900 8.440 176.580

OTT 69.400 127.920 7.340 205.400

NOV 55.900 110.760 6.600 173.260

DIC 26.160 138.880 5.500 170.540

TOTALE 628.240 1.436.400 49.340 2.169.640

TABELLA 1

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0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

kg

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

MESI

CARTA RACCOLTA ANNO 2002

PressacartaSTAZIONEECOLOGICA

RaccoltaSACCHICARTA EXTRACENTRO

RaccoltaSACCHICARTACENTRO

GRAFICO 1

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Raccolta carta anno 2003 (TABELLA 2) e (GRAFICO 2).

Nel 2003 è stato introdotto il sistema di raccolta a campane nel Forese di Imola.Inoltre con il passaggio a Tariffa dal 01/01/03 è stata associata la scontisticaindividuale ai sacchi mediante bar-code e la scontistica collettiva alle campanemediante la bacinizzazione del territorio servite dalle stesse. Anche ilconferimento dei materiali presso la SEA da diritto a sconti individuali.

CARTARACCOLTA

ANNO 2003 Kg

MESI

RaccoltaSACCHICARTA

CENTRO

Raccolta

SACCHI CARTA

EXTRA CENTRO

Raccoltacarta

CAMPANE

Pressacarta

STAZIONEECOLOGICA

TOTALEraccolta

carta

GEN 62.920 123.760 6.800 193.480

FEB 54.100 104.600 158.700

MAR 49.020 120.060 169.080

APR 54.820 117.380 5.800 178.000

MAG 53.760 111.080 16.460 11.420 192.720

GIU 56.460 118.980 17.040 9.140 201.620

LUG 65.020 116.920 13.090 10.760 205.790

AGO 34.720 103.100 16.770 13.660 168.250

SET 28.380 177.000 19.160 5.780 230.320

OTT 45.700 176.240 15.320 20.380 257.640

NOV 30.440 158.720 13.310 33.020 235.490

DIC 48.300 161.760 15.170 14.560 239.790

TOT. 583.640 1.589.600 126.320 131.320 2.430.880

TABELLA 2

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0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

Kg

GEN MAR MAG LUG SET NOV

MESI

CARTA RACCOLTA NEL 2003

PressacartaSTAZIONEECOLOGICA

Raccoltacarta CAMPANE

Raccolta SACCHICARTA EXTRACENTRO

RaccoltaSACCHI CARTACENTRO

GRAFICO 2

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Raccolta carta anno 2004, primo semestre (TABELLA 3) e (GRAFICO 3).

Si può notare che i primi mesi dell’anno risentono dell’avvio della tariffa e cheprogressivamente, grazie ad una intensa azione di comunicazione, è statopossibile coinvolgere maggiormente i cittadini a diffondere la conoscenza degliincentivi per le Raccolte Differenziate.

CARTARACCOLTA

ANNO 2004 Kg

MESI

RaccoltaSACCHICARTA

CENTRO

RaccoltaSACCHICARTA

EXTRA CENTRO

Raccoltacarta

CAMPANE

Pressacarta

STAZIONEECOLOGICA

TOTALEraccolta

carta

GEN 19.160 183.480 16.680 27.560 246.880

FEB 12.520 172.780 14.980 13.740 214.020

MAR 16.240 210.480 13.860 17.040 257.620

APR 11.120 192.200 19.820 21.500 244.640

MAG 21.700 181.200 14.040 20.040 237.460

GIU 16.420 199.620 13.170 21.480 250.690

TOT. 97.160 1.139.760 92.550 121.360 1.451.310

TABELLA 3

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0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

kg

GEN FEB MAR APR MAG GIU

MESI

CARTA RACCOLTA ANNO 2004Raccolta cartaSTAZIONEECOLOGICA

Raccolta cartaCAMPANE

Raccolta SACCHICARTA EXTRACENTRO

Raccolta SACCHICARTA CENTRO

GRAFICO 3

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La tabella ed il grafico seguenti (TABELLA 4, GRAFICO 4), riportano le mediemensili relative alla raccolta carta (2002; 2003;2004).

ANNO 2002 2003 2004 (primi 6 mesi)

Kg medi/mese 180.803 202.573 241.885

INCREMENTO % 12,0% 19,4%

TABELLA 4

180.803 202.573

12,0%

241.885

19,4%

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

Kg

2002 2003 2004 (primi 6mesi)

Anni

Medie mensili di raccolta

INCREMENTO %

Kg medi/mese

GRAFICO 4

Si può notare come, con il passaggio a tariffa e l’attribuzione degli sconti siaincrementata la quantità di carta conferita dai cittadini.

Da segnalare il crescente utilizzo dei cittadini della Stazione Ecologica.

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3.2 Estensione della raccolta carta a sacchi nel Forese.

3.2.1 Organizzazione del servizio

Da fine giugno 2004 verrà attivata nel Forese di Imola la raccolta a sacchi dellacarta in sostituzione delle campane.

Il servizio di raccolta della carta è stato riorganizzato per consentire anche allefamiglie residenti nelle frazioni e nelle aree rurali di usufruire dello scontoindividuale.

I cittadini potranno ritirare gratuitamente i sacchi azzurri presso le edicolepresenti nel Forese che erano precedentemente rifornite da HERA Imola –Faenza.

La raccolta della carta verrà effettuata con una frequenza di una volta lasettimana nella giornata di martedì. Pertanto il conferimento da parte deicittadini dovrà avvenire la sera del lunedì.

Ai fini di ottenere i percorsi di raccolta il conferimento dei sacchi dovrà avvenirenei pressi delle campane, quelle adibite alla raccolta del multimateriale.

La cartografia indicante le postazioni dei punti di raccolta della carta nel Foreseè riportata negli allegati: C, D e E.

I punti di conferimento dei sacchi sul territorio sono indicati mediante ilposizionamento di una Palina con affisso il cartello riportato nell’allegato F.

Nelle pagine successive sono riportate due immagini che illustrano i sacchiazzurri utilizzati nel servizio di raccolta carta a sacchi e i cartellini bar-code cheallegati al sacco azzurro identificano in maniera univoca le singole utenze.

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Figura 11 SACCO AZZURRO DI RACCOLTA CON CARTELLINO BAR CODE

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Figura 12 IN DETTAGLIO IL NUMERO VERDE CHE L’UTENTE PUO’CHIAMARE PER RICHIEDERE INFORMAZIONI.

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3.2.2 Obiettivi

Gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la riorganizzazione del servizio diraccolta della carta nel territorio extraurbano imolese sono i seguenti:

• consentire anche alle famiglie residenti nelle frazioni e nelle aree rurali diusufruire dello sconto individuale per la raccolta della carta a sacchi;

• migliorare il servizio di raccolta della carta non solo quantitativamente maanche qualitativamente;

• aumentare sensibilmente la percentuale di Raccolta Differenziata delcomune di IMOLA.

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3.2.3 Cronoprogramma delle attività

Le principali date di riferimento dell’attuazione del servizio sono le seguenti:

• martedì 6 luglio 2004: 1° giorno di raccolta, pertanto i sacchi pienidovranno essere consegnati nei punti di raccolta da parte degli utenti(cioè presso le campane gialle del multimateriale), lunedì 5 luglio;

• i cartellini bar-code arriveranno a domicilio di tutti gli utenti domestici oggiserviti a campane (circa 5.000), attorno al 14-16 giugno;

• i sacchi saranno disponibili presso i punti di distribuzione del Foresedall’ultima settimana di giugno.

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Il seguente diagramma di GANTT riporta con maggior dettaglio la tempistica perl’attuazione del servizio.

Maggio Giugno Luglio

Attività 3 10 17 24 31 7 14 21 28 5 12 19 26

Predisposizione volantinoinformativo da inserire inbusta con i Bar-Code

Caricamento SIC perpassaggio da raccoltacollettiva a individuale

Riattivazione convenzioniedicole Forese

Estrazione utenti dei baciniper la stampa cartellini

Invio Bar-Code

Arrivo bar-code agli utenti

Attivazione del servizio start

Rimozione delle campane

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3.2.4 Campagna di comunicazione

La campagna di comunicazione interesserà i mezzi di informazione locali.

Inoltre a tutte le utenze coinvolte verrà inviato un volantino (ALLEGATO G)riguardante le nuove modalità di raccolta, le informazioni sullo sconto e l’elencodei punti di distribuzione gratuita dei sacchi azzurri, dove è possibile il ritiro daparte dei cittadini.

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4. CONCLUSIONI

La linea strategica seguita da Hera Imola – Faenza tesa ad unaingegnerizzazione del sistema di raccolta RSU con il passaggio da sistematradizionale a monoperatore sta dando buoni risultati sia in termini economici(vedere i primi riscontri consuntivi nei comuni di Dozza, Medicina e CastelGuelfo) sia in termini tecnici (minor numero di cassonetti sul territorio,omogeneizzazione e rinnovo del parco contenitori, maggiore volume adisposizione delle utenze etc).

Naturalmente tale processo necessita di un forte impegno dell’area tecnicaaziendale ed un forte coinvolgimento delle strutture comunali.

L’estensione del sistema di Raccolta Carta nel forese di Imola ha consentito diincrementare i quantitativi di Raccolta di tali frazioni di materiali e di attribuirealle utenze sconti individuali.

Il sistema di raccolta con conferimento di materiale in punti di raccoltaindividuati da paline ha confermato la sua validità anche per situazioni territorialia bassa densità abitativa.

E’ possibile pertanto ipotizzare l’estensione di tale servizio anche in comuni dipiccole dimensioni o territori non urbani.

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5. BIBLIOGRAFIA:

[1] Moreselli L., Marassi R. (2001), “I RIFIUTI”

[2] Morselli L., Ramponi L. (1999), “Sistema Integrato: L’altra versione deirifiuti”

[3] Morselli L. (2003), “La ricerca applicata nel campo del riciclo e gestione deirifiuti, tecnologie e controllo ambientale”

[4] Claudia Pasqualini Salsa (2004) “Diritto ambientale

[5] Gruppo HERA S.p.A (2004).

[6] Federambiente (2004), “Il sistema integrato dei rifiuti in ambito locale”

[7] Consorzio Provinciale della Brianza Milanese (1998), Rapporto sullagestione dei rifiuti Urbani ed Assimilati: anno 1997, Seregno (MI)

[8] Legambiente (1998), Comune Riciclone 1998: Premio ai migliori risultati diriciclaggio dei rifiuti, Roma.

[9] INGENIA Servizi di ingegneria integrata Gruppo HERA (2003),“PROGETTO ESECUTIVO”

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HERA Imola - Faenza

Relazione di stage di Andrea Braccini 73

[10] Scuola Agraria del Parco di Monza (1999), “MANUALE PER LAPROGETTAZIONE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE INTEGRATE”.

[11] Ricci M. (2003), “La tariffa come elemento di qualità nella gestioneeconomica del servizio rifiuti urbani”

[12] Decreto Legislativo n° 22 del 05/02/1997.

[13] Ricci M., Tornavacca A. Scuola Agraria del Parco di Monza (2003),“Gestione integrata dei rifiuti urbani: analisi comparata dei sistemi diraccolta” .

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Relazione di stage di Andrea Braccini 74

MONITORAGGIO, ATTIVAZIONE, SINTESIOPERATIVA, DI SISTEMI DI RACCOLTA RSU

CON MONOPERATORE NEI COMUNISERVITI DA HERA IMOLA-FAENZA E

POTENZIAMENTO DELLA RD DELLA CARTANEL COMUNE DI IMOLA.

ALLEGATI:

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