Monica Spagolla, Grzegorz Karwasz e Antonio Zecca Dipartimento di Fisica, Università di Trento,...

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Monica Spagolla, Grzegorz Karwasz e Antonio Zecca Dipartimento di Fisica, Università di Trento, I-38050 Povo, TN, Italy UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Le notizie di grandi piogge, di inondazioni, di uragani fuori del normale si fanno sempre più frequenti e ci impressionano perché provocano danni visibili alle popolazioni colpite. Altri danni stanno colpendo in maniera silenziosa le popolazioni animali e il mondo vegetale. Non ce ne accorgiamo perché queste cose non fanno notizia. Ma dobbiamo renderci conto che sono originati dagli stessi cambiamenti climatici e che questi cambiamenti potrebbero diventare minacciosi per la nostra vita. I cambiamenti climatici globali in corso sono stati innescati dalle attività umane. Abbiamo immesso in atmosfera tanti inquinanti da modificarne la composizione e le proprietà. La Terra si sta scaldando (vedi gli altri poster qui vicino) e un aumento di temperatura fa aumentare l’ energia accumulata nell’ atmosfera e per questo gli eventi meteorologici “estremi” sono più frequenti. I cammini delle perturbazioni cambiano e le precipitazioni aumentano in certi luoghi e in certe stagioni e diminuiscono in altri posti e in altre stagioni. Le previsioni (anche le più ottimistiche) dicono che tutto questo si aggraverà nei prossimi decenni. Uno studio recentissimo ha messo insieme le conoscenze accumulate negli ultimi cinquanta anni sulla risposta di animali e piante ai cambiamenti climatici in corso. I risultati sono sorprendenti. Per esempio più della metà delle specie di insetti e di uccelli studiate hanno cambiato il loro habitat. Anche alberi e altre piante hanno spostato i territori occupati verso il polo e - nelle zone di montagna – verso le quote più alte. Per quanto riguarda l’ Italia, nel 2002 gli uccelli migratori sono arrivati con quindici giorni di anticipo. Le piante da frutto fioriscono in media con quindici giorni di anticipo (con un rischio aumentato di subire poi gelate improvvise). La ginestra, che di solito fiorisce solo a maggio, nel 2002 è fiorita anche ad ottobre. Il riscaldamento globale in corso è l’ episodio più rapido che sia avvenuto dalla fine dell’ ultima glaciazione - 10.000 anni fa. Non solo: se non si prenderanno rapidamente misure di adattamento, l’ innalzamento di temperatura potrebbe essere il più grande dell’ ultimo milione di anni. Da ricerche recenti risulta che in Svizzera gli alberi originari del luogo vengono sostituiti da specie esotiche che trovano ora un clima più caldo che un secolo fa. Il comportamento osservato di animali e piante conferma (ma non ce ne era bisogno) che il riscaldamento globale è in corso. Dall’ altro lato costituisce un duplice campanello di allarme. Per prima cosa sappiamo che animali e piante riescono ad adattarsi ai cambiamenti con una certa facilità, mentre le nostre società e i nostri sistemi economici potranno adattarsi solo con dei costi. Questi costi al momento attuale sarebbero molto moderati, ma cresceranno tanto più quanto più si ritarderanno le misure di adattamento (vedete i poster sull’ energia). In secondo luogo è noto che animali e piante riescono ad adattarsi se i cambiamenti sono abbastanza piccoli e abbastanza lenti. E la nostra vita dipende da quella di animali e piante. DIPARTIMENTO DI FISICA

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Monica Spagolla, Grzegorz Karwasz e Antonio Zecca

Dipartimento di Fisica, Università di Trento, I-38050 Povo, TN, Italy

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

DI TRENTO

Le notizie di grandi piogge, di inondazioni, di uragani fuori del normale si fanno sempre più frequenti e

ci impressionano perché provocano danni visibili alle popolazioni colpite. Altri danni stanno colpendo

in maniera silenziosa le popolazioni animali e il mondo vegetale. Non ce ne accorgiamo perché

queste cose non fanno notizia. Ma dobbiamo renderci conto che sono originati dagli stessi

cambiamenti climatici e che questi cambiamenti potrebbero diventare minacciosi per la nostra vita.

I cambiamenti climatici globali in corso sono stati innescati dalle attività umane. Abbiamo

immesso in atmosfera tanti inquinanti da modificarne la composizione e le proprietà. La Terra si

sta scaldando (vedi gli altri poster qui vicino) e un aumento di temperatura fa aumentare l’

energia accumulata nell’ atmosfera e per questo gli eventi meteorologici “estremi” sono più

frequenti. I cammini delle perturbazioni cambiano e le precipitazioni aumentano in certi luoghi e in

certe stagioni e diminuiscono in altri posti e in altre stagioni. Le previsioni (anche le più

ottimistiche) dicono che tutto questo si aggraverà nei prossimi decenni.

Uno studio recentissimo ha messo insieme le

conoscenze accumulate negli ultimi cinquanta

anni sulla risposta di animali e piante ai

cambiamenti climatici in corso. I risultati sono

sorprendenti. Per esempio più della metà delle

specie di insetti e di uccelli studiate hanno

cambiato il loro habitat. Anche alberi e altre

piante hanno spostato i territori occupati verso il

polo e - nelle zone di montagna – verso le quote

più alte.

Per quanto riguarda l’ Italia, nel

2002 gli uccelli migratori sono

arrivati con quindici giorni di

anticipo. Le piante da frutto

fioriscono in media con quindici giorni di

anticipo (con un rischio aumentato di

subire poi gelate improvvise). La

ginestra, che di solito fiorisce solo

a maggio, nel 2002 è fiorita anche ad

ottobre.

Il riscaldamento globale in corso è l’ episodio più rapido che sia avvenuto dalla fine dell’

ultima glaciazione - 10.000 anni fa. Non solo: se non si prenderanno rapidamente misure di

adattamento, l’ innalzamento di temperatura potrebbe essere il più grande dell’ ultimo

milione di anni.

 

Da ricerche recenti risulta che in

Svizzera gli alberi originari del luogo

vengono sostituiti da specie

esotiche che trovano ora un clima

più caldo che un secolo fa.

Il comportamento osservato di animali e piante conferma (ma non ce ne era bisogno) che

il riscaldamento globale è in corso.

Dall’ altro lato costituisce un duplice campanello di allarme. Per prima cosa sappiamo

che animali e piante riescono ad adattarsi ai cambiamenti con una certa facilità, mentre

le nostre società e i nostri sistemi economici potranno adattarsi solo con dei costi. Questi

costi al momento attuale sarebbero molto moderati, ma cresceranno tanto più quanto più

si ritarderanno le misure di adattamento (vedete i poster sull’ energia). In secondo luogo

è noto che animali e piante riescono ad adattarsi se i cambiamenti sono abbastanza

piccoli e abbastanza lenti. E la nostra vita dipende da quella di animali e piante.

DIPARTIMENT

O

DI

FISICA