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Mondo del Lavoro Sostenere i Diritti dei Bambini attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media Stop al Lavoro Minorile Organizzazione Internazionale del Lavoro

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Mondo del Lavoro

Programma Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile (IPEC)

Progetto INT/99/M06/ITA finanziato dal Governo Italiano

Sostenere i Diritti dei Bambini

attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media

ISBN 92-2-xxxxxx-x

Stop al Lavoro Minorile

Stop al Lavoro Minorile

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Prodotto dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

in collaborazione con

Stop al Lavoro Minorile

Sostenere i Diritti dei Bambiniattraverso l'Educazione, l'Arte ed i Media

Mondo del Lavoro

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Mondo del Lavoro

Tempi

Sei sessioni didattiche singole e tre doppie,se si svolgono tutte le attività.

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Risultato: approfondire la conoscenza dei ruolisvolti dai vari soggetti sociali e del modo in cui possonocontribuire all’eliminazione del lavoro minorile.Aumentare il potenziale di integrazione, sensibilizzazionee raccolta di fondi in seno alla collettività.

Obiettivo: conoscere i meccanismi delmondo del lavoro e il suo impatto sui diversi aspettidel lavoro minorile. Sviluppare contatti con le partisociali per attirare l’attenzione sul problema dellavoro minorile e assumere responsabilità congiuntein vista della sua eliminazione. Stimolare un dibattitofra le tre parti sociali rappresentate (governo, datoridi lavoro, sindacati) sul tema del lavoro minorile.

Nota per l’utente

Questo modulo si basa sui moduli di Scrittura Creativa, Ricerca eInformazioni, Interviste e Sondaggi, Dibattito e Mezzi di Comunicazione.Pertanto, è opportuno aspettare di aver svolto tali moduli prima di iniziarequesto. Quello sul mondo del lavoro è un modulo importante per aiutare igiovani a capire come funziona la società e in che modo interagiscono ivari elementi che la compongono. Tuttavia, sarebbe meglio aspettare cheessi abbiano acquisito un certo livello di conoscenze e capacità per potersfruttare al meglio i vari esercizi.

Il modulo Ricerca e Informazioni avrà fornito un quadro dei rapportiesistenti fra le parti sociali e i governi e delle specifiche questioni di tipoumanitario o riferite allo sviluppo che essi considerano prioritarie. Ilmodulo Interviste e Sondaggi li avrà stimolati a avviare contatti con figuredi spicco del mondo del lavoro. Il modulo Scrittura Creativa li avrà aiutati asviluppare capacità letterarie, mentre i moduli sui Mezzi di Comunicazionequelle comunicative. Con il modulo Dibattito, avranno imparato ad affilarele loro armi retoriche per intervenire sulla questione del lavoro minorile, inmodo da poterla affrontare in pubblico con argomenti convincenti, magaridavanti a una platea di esponenti del mondo del lavoro.

Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

Motivazioni

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO)costituisce un’organizzazione unica nell’ambito del sistemadelle Nazioni Unite nella misura in cui la sua struttura riuniscenon soltanto i governi dei Paesi membri, ma ancheorganizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e deilavoratori. Tale struttura è definita “tripartita”, proprio inriferimento alla speciale relazione che si instaura fra le partisociali in seno all’ILO, in cui i lavoratori, i datori di lavoro e igoverni contribuiscono a fissare le norme da applicare inmateria di ambiente di lavoro e di protezione dei diritti deilavoratori in tutto il mondo. La dinamica del tripartismo1 èfondamentale non solo per la stabilità sociale, ma anche per lacrescita e lo sviluppo sostenuti e, in quest’ottica, il problemadel lavoro minorile merita un’attenzione del tutto particolare.

L’ILO incoraggia inoltre la dinamica del tripartismo negliStati membri attraverso la promozione del “dialogo sociale”fra i lavoratori, i datori di lavoro e i governi. Il “dialogosociale” è l’espressione che sta a indicare le discussioni e letrattative fra le tre parti sociali che costituiscono il modello deltripartismo – governo, imprenditori e sindacati. Si parla di“dialogo” perché si tratta di uno scambio di punti di vista fra ivari gruppi di interesse, che cercano in tal modo di giungere aun consenso su una particolare situazione, questione oproblema di tipo economico o sociale. L’aggettivo “sociale”sta a indicare il coinvolgimento delle parti sociali, ma anche ilfatto che il dialogo si svolge nell’interesse della società.

Analogamente, questo modulo intende promuovere loscambio sociale fra i giovani e le organizzazioni governative,datoriali e sindacali del Paese in cui vivono. Il processoeducativo consiste, in parte, nel comprendere il funzionamentodel mondo del lavoro e il fatto che noi tutti abbiamo unacomune responsabilità rispetto a ciò che avviene nella società.Tuttavia, nella messa a punto di questi moduli, abbiamosempre tenuto presente che i sistemi di governo, partenariatosociale, rappresentanza sindacale e datoriale, e così via, sonomolto diversi da un Paese all’altro. È possibile che le strutture ei sistemi qui descritti non corrispondano a quelli del vostroPaese, ma ciò non pregiudicherà lo svolgimento delle attivitàcomprese in questo modulo. Magari dovrete apportare qualche

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1 Con il termine “tripartismo” si fa riferimento alla struttura dell’ILO, in cui confluiscono le treparti sociali rappresentate: governo, datori di lavoro e sindacati.

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modifica per tenere conto del modello tripartito, o magarisvilupperete un maggiore interesse per tale modello in quantofattore di promozione della democrazia sociale. Questo modulovi aiuterà a comprendere ancora meglio tale modello, fermarestando la possibilità di chiedere all’ILO ulteriori informazioniin merito.

Il processo di sensibilizzazione sul lavoro minorile e l’azioneche ne consegue è onnicomprensivo e deve coinvolgere ilmaggior numero possibile di soggetti della comunità in sensopiù ampio, in particolare tutti quelli che possono incidererapidamente sul cambiamento: i governi, i lavoratori (isindacati ) e i datori di lavoro. Non basta, infatti, far conoscereai giovani la realtà del lavoro minorile e gli strumenti con cuisfruttare e diffondere tale conoscenza; è necessario anchecontestualizzare queste informazioni e incoraggiarli aaumentare la loro conoscenza del mondo dell’economia e dellasocietà. Tutto ciò aiuterà i ragazzi a individuare alcuni obiettivi“chiave” per le loro campagne di sensibilizzazione, e li sosterrànei loro sforzi per far crescere la consapevolezza e promuoveregli interventi in questa direzione.

Se nel vostro Paese esiste il fenomeno del lavoro minorile,lo Stato e le parti sociali devono operare insieme pereliminarlo e reinserire i giovani nella società, garantendo loroistruzione e benessere, anche per le loro famiglie. Se invecenel vostro Paese il lavoro minorile non è così diffuso (ingenerale esiste, in una qualche forma, nella maggioranza deiPaesi in tutto il mondo), deve comunque costituire unaquestione sulla quale attirare l’attenzione dei governi e delleparti sociali, per guadagnarne il sostegno nel quadro di unacampagna globale volta a eliminarlo. Questo obiettivo puòessere raggiunto con vari metodi, illustrati appunto nelleattività che seguono.

Questo modulo informa i giovani su quello che tali soggettipossono fare per attuare una campagna globale voltaall’eliminazione del lavoro minorile, spiegando i loro diversiruoli nell’ambito dell’economia e della società. Il moduloaiuta, inoltre, i ragazzi a costruire rapporti più stretti e piùforti con tutte queste istituzioni e a comprendere meglio imeccanismi del mondo del lavoro. Infine, questo modulo liaiuterà a informare tali soggetti istituzionali circa il loro lavoroprogettuale e a chiederne il supporto e l’aiuto. È un altropasso in avanti nel loro processo di crescita personale eresponsabilizzazione, che li promuove al rango di agenti dellamobilitazione sociale in seno alla collettività.

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Preparazione

Prima di iniziare questo modulo, sarebbe opportunoeffettuare una ricerca preliminare sui tre gruppi checostituiscono la struttura tripartita, ovvero i governi, leorganizzazioni dei lavoratori (sindacati) e dei datori dilavoro, per vedere come funziona il sistema nel vostroPaese. Cercate di scoprire se essi organizzano programmieducativi per i giovani. Ad esempio, molti sindacatiorganizzano programmi per studenti o gruppi giovanili, perinformarli sui loro diritti nel mondo del lavoro, sui vantaggiderivanti dall’iscrizione al sindacato e sui vari tipi di serviziche offrono ai giovani. Potreste considerare la possibilità diinvitare un rappresentante di ciascuna categoria a parlare algruppo.

Assistenza esterna Cercate di sapere se c’è qualcuno nell’entourage, adesempio a scuola, fra i genitori dei giovani del gruppo o nellacollettività, che abbia contatti con qualche ente statale, conun sindacato o un’organizzazione datoriale o lavori con uno diquesti soggetti. Potrebbe aiutarvi nello svolgimento di questomodulo o potrebbe venire a parlare al gruppo del suo lavoro.

Inoltre, ricordate che se operate in un contesto scolasticoformale, è possibile che il corpo insegnante sia iscritto a unsindacato. Rivolgetevi allora al rappresentante sindacale dellascuola per studiare il loro possibile coinvolgimento, pertrovare argomenti di comune interesse e coinvolgere nelgruppo qualche dirigente.

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Cosa occorre

� Carta e penne o matite

� Una lavagna tradizionale, bianca oa fogli mobili

� Una lavagna luminosa

� Una linea telefonica (se possibile)

Avvio del modulo

L’effettiva modalità di svolgimento del modulo dipenderàmolto dal gruppo, dal suo grado di interesse e dalladisponibilità dei rappresentanti dei tre settori del mondo dellavoro coinvolti. Il gruppo dovrà esaminare le motivazioni allabase dei contatti con uno di questi tre gruppi e gli scopi eobiettivi del loro coinvolgimento. Il gruppo dovrà ancheconsiderare l’opportunità di contattarne uno solo, due o tutti etre. Naturalmente, sarebbe più opportuno contattarli tutti,giacché ciascuno di essi svolge un ruolo diverso nel tessutosocioeconomico, e si fa carico di responsabilità specifiche.

Coinvolgete il gruppo nella presa di contatti; stimolatelo eaiutatelo a scrivere o a telefonare alle sedi locali delleorganizzazioni e associazioni datoriali, alle aziende locali, alleorganizzazioni di lavoratori, ai sindacati o agli ufficiinformazioni pubblici. È una buona esperienza per i ragazzi. Aogni lettera dovrà seguire una telefonata. È possibile dividereil gruppo in formazioni più piccole, in modo che ciascunacontatti una diversa organizzazione: governativa, datoriale osindacale. Potrebbe essere la soluzione migliore perraggiungere tutti i soggetti coinvolti, giacché crea unprocesso più stimolante e stimola discussioni interessanti inseno al gruppo.

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Organizzazionedel gruppo

Per le due prime attività, a seconda della dimensione delgruppo, sarà più opportuno dividerlo in tre sottogruppi, inmodo che ciascuno di essi lavori con un’organizzazionegovernativa, sindacale o datoriale. La scelta può essereoperata democraticamente, ad esempio estraendo a sorte inomi da un cappello.

Se il gruppo è molto grande, forse sarà opportunosuddividere ulteriormente i tre sottogruppi, poiché lavorandoin gruppetti di tre o quattro persone sarà più facile assicurareil coinvolgimento e la partecipazione di tutti. Ad esempio, ilsottogruppo che si occupa degli organismi governativipotrebbe essere suddiviso in base ai vari ministeri; per idatori di lavoro, si può chiedere ai ragazzi di scegliereun’attività o un’organizzazione su cui svolgere la ricerca; per ilavoratori, i gruppi possono scegliere fra diversi sindacati.L’importante è che ciascuno abbia un compito e delleresponsabilità in seno al gruppo.

Attività 1: ricerca

Una sessione didattica singola e una doppia,con un intervallo per svolgere la ricerca

La prima attività, per il gruppo, consiste nel capire qualesia esattamente l’azione e il modo di operare di ciascuncomponente di questa struttura tripartita. I vari Paesi sonoorganizzati diversamente a livello ministeriale, sindacale eaziendale, e prima di procedere è necessario scoprire quantosiano approfondite le conoscenze del gruppo su ciascunaistituzione, i legami diretti che tali organizzazioni hanno con laquestione del lavoro minorile e il loro possibile contributo.

Ai fini delle future carriere scolastiche e professionali deiragazzi sarà utile che essi imparino dove e in che modoreperire le informazioni pertinenti, che imparino a metterleinsieme in modo coerente, ad analizzare i risultati e apresentarli in modo efficace rispetto all’obiettivo perseguito.

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Definizionedei compiti

Il compito che i gruppi dovranno svolgere consisterà in unaricerca sull’ente prescelto e nello svolgimento del compito chevoi avrete assegnato. Si possono considerare variepossibilità; ciò che conta è che siano interessanti einterattive. Qualche esempio di quesito da porre: «Che ruolopuò svolgere il Ministro della pubblica istruzione nell’ambitodella campagna di lotta contro il lavoro minorile?» «Qualiiniziative ha già adottato a livello nazionale il sindacatorispetto al problema del lavoro minorile?» «Nella vostra cittàesistono negozi appartenenti alla rete del commercio equo esolidale? In che modo operano?» Ai gruppi verrà chiesto disuffragare le loro ricerche con fatti e dati tratti dai documentiche avranno consultato nel corso dell’attività di ricerca. Altriinterrogativi su cui i ragazzi dovranno concentrarsi sono iseguenti:

� Che cosa stanno facendo le varie organizzazioni rispetto allavoro minorile?

� Qual è la loro posizione sull’argomento? Lo condannano olo tollerano?

� In che modo contribuiscono ad appoggiare la campagna dilotta contro il lavoro minorile?

� Accettano di essere co-responsabili nella campagnaglobale?

� Quali iniziative hanno già avviato?

� Hanno in corso progetti sul lavoro minorile nel loro Paese oall’estero?

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Nota per l’utente

Vi consigliamo di fare riferimento al modulo Ricerca e Informazioni perprepararvi a questa attività. Tale modulo vi consentirà di riprendere inmano insieme al gruppo le modalità di ricerca su un dato argomento. Forsepotrete accedere a una biblioteca pubblica o a Internet: entrambecostituiscono soluzioni molto utili durante una ricerca; in alternativapotrete intervistare personalmente le persone oppure scrivere o telefonare.Come sempre, dovrete lavorare entro il perimetro delle risorse disponibili.Tenete presente che esistono ottimi centri pubblici di documentazione eche le organizzazioni datoriali e sindacali dispongono di grandi risorse intermini di informazioni accessibili al pubblico.

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� Qualcuna di queste organizzazioni fa già parte di una piùvasta rete regionale o internazionale?

� Come funziona tale rete e cosa fa per combattere il lavorominorile?

� In quali aree è più forte o più debole l’organizzazione?

� Hanno dimostrato disponibilità nei confronti della ricerca edelle domande sul lavoro minorile?

Svolgimentodella ricerca

I ragazzi dovranno essere aiutati e sostenuti nel prenderecontatti con le varie categorie di interlocutori, poichépotrebbero sentirsi intimiditi al momento di scrivere otelefonare a un’amministrazione pubblica o al manager di unagrande azienda o a un sindacato. Nella fase di ricerca èimportante che lavoriate in stretto contatto con ogni gruppo,offrendo il vostro aiuto e sostegno quando necessario oquando vi sarà richiesto. Se esiste la disponibilità di unsupporto esterno, ad esempio tramite altri insegnanti ogenitori, accettatelo. Sarà un esercizio che richiederà lavostra massima partecipazione, poiché rappresenta un lavoroimpegnativo e coinvolgente cui dedicare energie eentusiasmo. Spiegate quale sarà il contributo di questaattività rispetto all’esercitazione finale, che avrà carattere piùpratico.

Per aiutarvi in questa attività, di seguito riportiamo unabreve illustrazione dei vari organismi, dipartimenti, uffici, ecc.che sarebbe opportuno contattare per affrontare il problemadel lavoro minorile per ogni categoria di istituzione, statale,datoriale e sindacale. L’esatta dicitura dei vari dipartimenti eenti può variare da un Paese all’altro.

Governo centrale

Ministero degli Affari Esteri: è la principale istituzionedello Stato responsabile delle attività e dei rapporti conl’estero. Nei Paesi industrializzati questo ministero ègeneralmente preposto all’erogazione degli aiuti che lo Statoelargisce ai Paesi in via di sviluppo, e in quanto tale dovrebbeessere il primo referente del gruppo per capire quali sono leattività svolte dal governo per combattere il lavoro minorilenel mondo. In alcuni Paesi, questo dicastero è responsabiledella distribuzione degli aiuti allo sviluppo.

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Ministero del Lavoro: questo ministero dovrebbe esserecontattato dai ragazzi per scoprire di quali diritti godono sulposto di lavoro, quali sono le forme di protezione, imeccanismi di garanzia del rispetto dei diritti da parte deidatori di lavoro, cosa succede in caso di loro violazione, qualiopzioni scattano, e qual è l’età minima lavorativa fissata dalloStato.

Ministero degli Affari Sociali e della Famiglia: èimportante che i giovani sappiano qual è il livello diprotezione sociale accordato dai loro governi alle persone indifficoltà. Come è affrontato il problema della povertà, inparticolare se coinvolge i più giovani? Come vengono fissatie distribuiti fra la popolazione i contributi sociali, ad esempioin termini di assegni familiari, sussidi di disoccupazione,buoni mensa scolastici, e via dicendo? In che modo lo Statoaiuta i cittadini a migliorare il loro tenore di vita fornendoloro occupazione, istruzione, alloggi, e così via? Esistono retidi assistenza sociale nel Paese, o i cittadini sono abbandonatia se stessi?

Ministero della Pubblica Istruzione: confrontando leinformazioni fornite dai Ministeri del lavoro e della pubblicaistruzione, i ragazzi scopriranno fino a che età è previstol’obbligo scolastico nel loro Paese. La correlazione fra questodato e l’età lavorativa minima ha un impatto diretto sullaprevalenza del lavoro minorile. I giovani dovranno scoprire dasoli tale correlazione. Un settore parallelo di ricerca, in questocampo, potrebbe soffermarsi sulla Convenzione 138 dell’ILOsull’età minima lavorativa, che rappresenta la principaleconvenzione internazionale nell’ambito della campagnaglobale contro il lavoro minorile. Perché? Esortate il gruppo ascoprire la risposta. L’istruzione è disponibile gratuitamentenel Paese?

Ministero dell’industria, del commercio e

dell’artigianato: si tratta di un ministero-chiave per capirequali misure adotta il governo per assicurare che laproduzione di beni e servizi avvenga in un contesto in cui lecondizioni di lavoro e le normative di protezione sianotutelate e rispettate. Ciò vale non solo a livello nazionale, maanche per i beni e servizi importati dall’estero. In che modolo Stato garantisce che i beni importati sono stati prodotti ocoltivati da manodopera non minorile e nel rispetto dellenorme sulle condizioni di lavoro internazionalmente

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riconosciute? La ricerca da svolgere presso questo ministerodovrebbe anche riguardare il settore dei codici etici o dicondotta e quello delle prassi adottate in materia di lavoro,analizzando le attività svolte nel quadro di istituzioniregionali quali l’Unione europea, la NAFTA, l’ASEAN, ilMERCOSUR, e via dicendo.

Enti locali

I gruppi dovrebbero anche contattare gli entilocali per capire se a livello di amministrazionelocale vi è consapevolezza circa la questione dellavoro minorile e le sue ripercussioni sulla società, eper scoprire che tipo di interventi possono realizzareper contribuire a una campagna globale. Tenetepresente che vi sono amministratori o politici localiche rappresentano interessi diversi e che operanosulla base della stessa struttura esistente a livellocentrale nel campo del lavoro, dell’industria e delcommercio, del welfare, dell’istruzione e degli affariinternazionali. Ad esempio, all’interno dell’Unioneeuropea le autorità locali fanno parte di una rete

regionale con una propria struttura di comunicazioni, scambie interessi comuni. Affinché la campagna globale perl’eliminazione del lavoro minorile possa raggiungere il suoobiettivo, è fondamentale mobilitare l’impegno politico a tuttii livelli. Grazie al lavoro che i vari gruppi di giovanisvolgeranno in tutto il mondo tramite questi moduli, lacollettività verrà sempre più coinvolta e i politici, a tutti ilivelli, cominceranno a sensibilizzarsi rispetto alle diverseiniziative intraprese in questo campo.

Oltre a contattare i suddetti organismi centrali e locali,dovrete incoraggiare il gruppo a essere audace fino aspingersi a contattare personalità politiche di tutti glischieramenti politici:

� capi di governo e rispettivi vice;

� presidenti, vice presidenti e rispettivi uffici;

� segretari di partiti politici, a livello locale e centrale;

� sindaci;

� personalità politiche conosciute e rispettate, anche prive dicariche governative;

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� politici particolarmente interessati ai problemi dellosviluppo, alle cause sociali o umanitarie;

� giovani politici.

Datori di lavoro

Le organizzazioni e le associazioni datoriali svolgono unruolo alquanto sottostimato nella campagna globale perl’eliminazione del lavoro minorile. Il problema riguarda ibambini che lavorano, spesso in condizioni inaccettabili. Se ibambini lavorano, di certo non lo fanno in quanto lavoratoriautonomi e neppure nella propria azienda personale.Lavorano, piuttosto, per società o individui che utilizzano laloro manodopera. In altri termini, sono proprio i datori dilavoro a far lavorare i bambini, originando così il lavorominorile. Tuttavia, molti bambini lavorano per piccoleimprese a conduzione familiare, come le aziende agricole, e inquesto caso è chiaro che lavorano per i genitori o altri parenti.Questo fenomeno si riscontra in particolare nel caso dellavoro minorile in agricoltura.

Talvolta i datori di lavoro fanno lavorare i bambini senzaneanche saperlo; questo, tuttavia, non li esime dalle lororesponsabilità. Sono comunque loro i responsabili di tuttoquanto avviene nella catena produttiva, anche in un Paesediverso dal loro. I datori di lavoro in tutto il mondo hanno unaresponsabilità sociale nei confronti dei lavoratori, dei governi,dei clienti e della collettività in senso più ampio.

Un tipico esempio da illustrare al gruppo è quello dellemultinazionali. Con il dilagare dell’integrazione globale eregionale delle nostre economie, è diventato molto piùsemplice per un’azienda svilupparsi e diversificare le proprieattività. In brevissimo tempo, una ditta che vendeabbigliamento sportivo può trovare manodopera a buonmercato in tutto il mondo e sviluppare rapporti con società ditrasporto più economiche, in grado di consegnare il prodottoa una vasta gamma di distributori e dettaglianti sparsi in tuttoil mondo. Inoltre, queste multinazionali possono avere lacontabilità in un Paese e svolgere le loro operazioni dipubbliche relazioni e marketing in un altro. In realtà,oggigiorno è possibile che la sede centrale di unamultinazionale si trovi addirittura in un piccolissimo ufficioche riesce a gestire tutte le varie attività su scala mondiale.

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È proprio qui che nasce la spinosa questione dellaresponsabilità. Se il produttore titolare della licenza difabbricazione di palloni da calcio in un Paese A produce beniper una multinazionale di un Paese B utilizzando lavorominorile nella sua fabbrica, e questi palloni vengonotrasportati nel Paese C da un’altra ditta che usa anch’essaminori nella fase di imballaggio, chi è il vero responsabile dellavoro minorile? È il datore di lavoro del Paese A che falavorare i bambini, o la ditta del Paese B che si proclama“ignara” del fatto? È responsabile il titolare del negozio delPaese C che vende il prodotto e che a sua volta si dichiaraall’oscuro di tutto? È responsabile il governo del Paese A, chepure ha promulgato leggi contro il lavoro minorile? Oppuresono i governi dei Paesi B e C, che non hanno sorvegliato ilrispetto da parte delle aziende delle norme fondamentali sullavoro e dei diritti umani, in violazione delle lororesponsabilità sociali? E i consumatori che comprano queiprodotti senza verificarne l’origine e le modalità difabbricazione, sono responsabili o no? Forse è responsabile lasocietà nel suo insieme, per aver consentito che il lavorominorile continuasse indisturbato?

In ultima analisi, tutti siamo responsabili, in misuramaggiore o minore. Ciascun soggetto istituzionale e ciascunmembro della collettività ha un proprio ruolo da svolgere, equello dei datori di lavoro, in particolare, è importante perevitare che i bambini vengano utilizzati nelle rispettiveaziende o in quelle con cui hanno rapporti commerciali. Sonoqueste le problematiche da sviluppare nel lavoro di ricerca eanalisi del gruppo.

Gli imprenditori, salvo casi di aziende molto piccole,appartengono per lo più a un’associazione. Sovente taliassociazioni promuovono fra i loro membri l’adozione di uncodice etico di condotta o di buone pratiche che fannoriferimento alle norme sulla disciplina del lavoro, anche quellominorile. In genere queste associazioni fanno parte di una piùvasta federazione che opera su base regionale e/ointernazionale; per cui anche il negozio più piccolo di unacittà, magari, fa parte di una rete ben più grande e haresponsabilità specifiche al suo interno. Dovete stimolare igiovani del gruppo a approfondire quanto più possibile laconoscenza dei datori di lavoro individuati nel corso dellaricerca. Un soggetto potenziale potrebbe essere il semplicenegoziante di quartiere. Oltre a contattare i responsabili del

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negozio per discutere le pratiche che adottano in materia dilavoro, il gruppo dovrebbe anche indagare sulla loroappartenenza a associazioni, contattandole a loro volta perampliare il raggio d’azione della ricerca.

Sebbene possa essere difficile contattare i datori di lavoroe coinvolgerli nella questione del lavoro minorile, inparticolare, e in quello delle normative di lavoro, in generale,questi non possono essere considerati gli unici responsabilidel lavoro minorile, per quanto debbano assumersi una partedi responsabilità per le condizioni in cui i bambini spessovengono fatti lavorare. Alcune organizzazioni datoriali hannocooperato con i governi, i sindacati e le varie agenzie ONUcompetenti per eliminare il lavoro minorile alla fonte. Per ilsuccesso della nostra campagna globale è assolutamenteindispensabile che questo importante pilastro della strutturatripartita venga integrato positivamente nelle attività volte asottolineare la differenza e contribuire al cambiamento.

Sindacato o organizzazioni di rappresentanzadei lavoratori

In genere, i sindacati sono molto attivi nella promozionedelle questioni attinenti lo sviluppo, la società e i dirittidell’uomo. Inizialmente furono creati per proteggere i dirittidei lavoratori; questi, in seguito, hanno capito che, di fronteal potere economico dei datori di lavoro e a quello politico deigoverni, soltanto l’unione delle forze poteva consentire dimigliorare le loro condizioni di vita e di lavoro. Nei Paesiindustrializzati, il lavoro minorile era molto diffuso prima delXX secolo, ma soprattutto grazie alla forza collettiva delmovimento sindacale e a un diverso atteggiamento neiconfronti dello sviluppo sociale, la situazione è mutata, leleggi sono state riformate, l’istruzione è migliorata e i minorihanno ricevuta un’adeguata tutela.

L’obiettivo fondamentale dei sindacati è tutelare gliinteressi dei loro iscritti, garantire loro condizioni di lavoroadeguate, salari giusti, e il rispetto di tutti i loro diritti da partedei datori di lavoro e di chiunque altro. Con il passare deltempo e con l’evoluzione della situazione socioeconomica,anche il ruolo e le funzioni del sindacato sono cambiati. Oggiesso si pone come un’organizzazione di servizi dagli interessisempre più ampi, tali da abbracciare tutte le questioni sociali,

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umanitarie e di sviluppo. In questo modo il suo ruolo diorganizzazione sociale chiave è risultato rafforzato, ed essopuò quindi assolvere una missione significativa nellacampagna globale contro il lavoro minorile.

Anche il movimento sindacale fa parte di una rete regionalee internazionale ben più vasta. Gli interessi e la forza dellasolidarietà internazionale fra i vari sindacati in tutto il mondopossono sviluppare una grande energia e avere un forteimpatto. Nell’ambito delle loro attività di ricerca, i ragazzipotrebbero utilmente interpellare i sindacati a proposito delleloro affiliazioni regionali e internazionali e contattare taliorganizzazioni per ottenere informazioni sulle loro diverseattività. Alcune organizzazioni sindacali regionali einternazionali sono già coinvolte nella problematica del lavorominorile e appoggiano il lavoro svolto dal Programmainternazionale per l’eliminazione del lavoro minorile. Spessoorganizzano iniziative e programmi educativi sull’argomentoin vari Paesi del mondo. Informarsi su tali programmi eanalizzare il contributo concreto che possono dare allacampagna di lotta contro il lavoro minorile può aiutare igiovani a cogliere l’importanza dei sindacati e la natura delloro ruolo.

I sindacati sono organizzazioni che si muovono in primalinea nel mondo del lavoro. I loro iscritti lavorano in luoghidove potrebbe esistere lo sfruttamento del lavoro minorile, onelle loro vicinanze. Sono stati già scoperti casi di lavoratoriiscritti al sindacato che lavoravano gomito a gomito conbambini, magari i loro stessi figli. Questa situazione sottolineal’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione. Isindacati e i loro iscritti possono quindi svolgere un ruolomolto utile in quanto “controllori”, poiché possono monitorarela situazione del lavoro minorile e riferirne ai loro dirigenti ealle autorità competenti.

Inoltre, attraverso il “dialogo sociale”, i sindacati possonolavorare con i governi e le organizzazioni datoriali perelaborare strategie di prevenzione del lavoro minorile. Ibambini vengono assunti al posto dei lavoratori adulti, ed èimportante analizzare perché ciò avviene. Operando in modocoeso, il governo, i sindacati e i datori di lavoro potrannomeglio definire le soluzioni più adeguate e prevenire il lavorominorile. Nella maggior parte dei casi, si riconosce che là dovei sindacati sono forti e ben organizzati, il lavoro minorile non

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Notaper l’utente

Date le modalità dicreazione e sviluppo delmovimento sindacale edelle riforme internazionalidel commercio e degliordinamenti giuridici,sarebbe opportuno, seoperate in ambientescolastico, rivolgervi a altriinsegnanti che possanoaiutare il gruppo acontestualizzare la ricerca.Per esempio, i professori distoria, studi sociali edeconomia potrebberoapportare un utilecontributo, in termini diinformazioni di base, allosviluppo della ricerca deiragazzi. Ricordate, inoltre,che molti sindacati hannomesso a punto programmieducativi destinati aigiovani e interverrebberovolentieri in classe per darequalche cenno storico sulmovimento sindacale.Sfruttate al massimoqueste opportunità, inquanto esse aumentano ilcoinvolgimento dellacollettività.

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riesce a diffondersi. Ci sembra dunque evidente che tra gliobiettivi cruciali per l’eliminazione del lavoro minoriledebbano esservi la creazione di sindacati forti e il sostegnoalla loro azione.

Ma allora perché, in Paesi dove operano i sindacati e doveesistono leggi che lo proibiscono, il lavoro minorile esiste?Eccoci giunti ai temi dello sviluppo socioeconomico, dellapovertà, delle differenze culturali e di tradizioni, dellamancanza di accesso all’istruzione, delle carenze educativeinfrastrutturali, del debito estero, solo per citare alcuni deiprincipali. Il lavoro minorile non scomparirà solo perchéesistono i sindacati. Questi possono contribuire alla suaeliminazione e il loro apporto è molto importante, ma moltialtri soggetti devono intervenire a loro volta, e tutti devonooperare insieme per introdurre il cambiamento.

Presentazionedei risultati

Parlate a tutto il gruppo delle possibili modalità dipresentazione dei risultati, spiegando che esistono metodi piùo meno efficaci per presentare le informazioni. I metodi menoefficaci sono quelli che si basano su lunghi discorsi, sparandoa raffica dati statistici e battute di spirito che disorientano chiascolta e rendono difficoltosa la comprensione. Insisteteaffinché ciascun componente del gruppo sia in qualche modocoinvolto nella presentazione. Rassicurateli circa il fatto chenon vi aspettate dei documentari e che le presentazioni nondevono essere molto lunghe. I metodi più efficaci sono quelliche riescono a catturare l’attenzione e l’interesse delpubblico, lo fanno ridere, riflettere e persino partecipare, cheaiutano a ricordare le informazioni al solo ripensare allapresentazione. Fra tali metodi segnaliamo i seguenti.

� Uso di lavagne luminose – stimolazione visiva.

� Uso dei giochi delle parti – stimolano i ragazzi atrasformare la presentazione in una piccolarappresentazione, in cui una persona si finge intervistatoree l’altra intervistato, oppure in una trasmissione televisiva,o in un dibattito parlamentare, e così via. Ci sonoun’infinità di soluzioni possibili che vivacizzeranno lafruizione del pubblico.

� Uso di metodi interattivi – ad esempio, sempre in tema dipartecipazione del pubblico, questo potrebbe esseresollecitato a esprimere opinioni, che saranno commentateda un esperto presente in sala.

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Introducete al gruppo l’argomento “presentazioni”,spiegando l’uso del linguaggio del corpo e dell’espressione neldare informazioni al pubblico. Utilizzate, se disponibile, unarisorsa esterna che possa aiutarvi nel corso di questasessione. Ad esempio, se vi trovate in ambiente scolastico, cisarà magari un gruppo di discussione, nel qual caso potretecoinvolgere il docente responsabile. Oppure uno dei genitoripotrebbe avere esperienza professionale di interventi inpubblico.

Se pensate che possa servire per animare la sessione, datevita a una piccola gara fra i gruppi per stimolare l’interesse eintrodurre una nota di buonumore, proponendo ad esempio:

� un premio per la presentazione più esauriente;

� un premio per la presentazione più innovativa.

Ciascun gruppo dovrà, inoltre, stilare un rapporto scrittocontenente i risultati, che potrà essere messo in mostra nellasala o nella classe dove il gruppo si incontra regolarmente.Questi rapporti contribuiranno al processo di raccolta delleinformazioni e alla memoria collettiva del progetto. Sarannoanche utili per le interviste del secondo esercizio.

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Mondo del Lavoro

Attività 2: interviste

Due sessioni didattiche singole

Ogni gruppo dovrà scegliere un candidato da intervistarefra le varie categorie coinvolte: il governo, i datori di lavoro ei sindacati. Come ricorderete, nel modulo Interviste eSondaggi si suggerisce di coinvolgere quanto più possibilequeste categorie, ad esempio invitando politici, uominid’affari o dirigenti sindacali a parlare al gruppodell’argomento del progetto o a osservare il loro lavoro sottoforma di dibattito pubblico o di drammatizzazione. Leinterviste possono dunque essere organizzate in occasionedi queste visite.

Le suddette informazioni di base e il modulo Interviste eSondaggi aiuteranno il gruppo a formulare una serie didomande da rivolgere ai candidati alle interviste.

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Nota per l’utente

Per prepararvi a questo compito consigliamo di fare riferimento al moduloInterviste e Sondaggi. Questo aiuterà voi e il gruppo a ricordare comeorganizzare e condurre le interviste. I consigli e i suggerimenti relativi albrainstorming, alla scelta dei candidati, ai contatti, all’uso, ove possibile,del video registratore, alla conduzione delle interviste e al seguito sonoelementi molto importanti per questo tipo di esercizio.

In effetti, è possibile che il gruppo abbia già fatto esperienze di intervistea rappresentanti delle categorie coinvolte. In tal caso, è possibile saltarequesta fase e procedere direttamente all’ultima esercitazione. Altrimenti,potrete decidere di procedere a nuove interviste, magari conrappresentanti diversi rispetto alla volta precedente.

Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

Attività 3:dibattito tripartito sul lavoro minorile

Una sessione didattica singola e una doppia,una sessione didattica supplementare per l’esercizio facoltativo

A questo punto, i gruppi saranno più consapevoli dei variruoli e delle diverse funzioni delle tre parti e in questaoccasione potranno mettere alla prova e utilizzareadeguatamente le conoscenze acquisite.

Per questa attività, dividete il gruppo al completo in tresottogruppi, uno per ogni soggetto coinvolto: il governo, idatori di lavoro e i lavoratori. L’obiettivo è aiutare i ragazzi aconcentrarsi sull’ottica di ciascuna parte sociale in tema dilavoro minorile. Essi dovranno discutere fra di loro lequestioni che interessano direttamente il soggettorappresentato, sempre in relazione al lavoro minorile. Sitratta di un esercizio molto importante per l’integrazione deitre soggetti nel vostro progetto, e aiuterà i ragazzi aconsiderare il lavoro minorile e i diritti dei minori da diversipunti di vista. Analizzando questi problemi globali dallediverse angolazioni potranno ampliare i loro orizzonti ecomprenderli meglio, capendo anche quanto sia importanteche tutti i soggetti sociali facciano la propria parte per cercarele soluzioni e attuarle.

Come sempre avviene in un dibattito, dovranno esservi un“tema”, un “argomento”, una “risoluzione” o una “mozione”che determineranno la natura e i parametri del dibattitostesso. Negli esercizi precedenti del modulo Dibattito, i gruppiavranno appoggiato o respinto la mozione. In questoesercizio, invece, non si tratterà di essere a favore o controuna determinata mozione, ma si dovrà analizzare la strategiapolitica e il contesto dei tre soggetti coinvolti, e presentarediverse argomentazioni per sostenerli, allo scopo di perveniread un accordo accettabile a tutti e tre (consenso) e, quindi, aduna decisione.

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Notaper l’utente

È consigliabile svolgere ilmodulo Dibattito prima diiniziare quello sul mondo dellavoro. Il “dibattito” inquesto esercizio dovràassumere la forma didibattito parlamentare,ovvero, più formale. Perquesto esercizio non èinvece consigliabile l’uso delformato “dibattito inmovimento”. Chiederete algruppo di svolgere il ruolodelle tre parti coinvolte.

Mondo del Lavoro

In questo esercizio, vi sarà solo un argomento didiscussione:

“La protezione dei minori dallo sfruttamento economico”

Mettere a puntoraccomandazioniper la discussione

Ogni sottogruppo dovrà ritirarsi nel suo rispettivo spazio dilavoro per discutere l’argomento alla luce delle considerazionidi seguito riportate. Badate che non si tratta di domandeformulate in ordine di preferenza o importanza. La lista èmolto lunga e suddivisa in sezioni, perciò è opportunopreparare alcune copie prima di iniziare l’esercizio edistribuirle a ogni sottogruppo. Poi, fate qualche accennoall’argomento del dibattito e leggete la lista dei quesiti,assicurandovi che tutti abbiano capito lo scopodell’esercitazione finale.

L’obiettivo è che ciascun sottogruppo discuta questiinterrogativi dal punto di vista della parte sociale cherappresenta. Ciascuno di essi – il governo, i datori di lavoro e ilavoratori – avrà opinioni diverse a seconda del proprio ruoloe delle proprie responsabilità.

Definizione di bambino

� Qual è la definizione di “bambino” in termini di età? Qualialtri criteri devono essere considerati nella definizione di“bambino”?

� Qual è la definizione di “lavoro minorile” per ciascuna partesociale?

Istruzione

� In un Paese, deve essere obbligatoria?

� In caso affermativo, quale deve essere l’età minima perpoter lasciare la scuola?

� Quali devono essere i parametri da adottare perregolamentare il lavoro dei minori che non abbiano ancorasuperato l’età della scuola dell’obbligo?

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

Età minima lavorativa

� A che età può essere consentito il lavoro minorile? In altritermini, deve esistere un’età minima lavorativa in unPaese?

� L’età minima lavorativa deve essere la stessa per tutti i tipidi lavoro o deve cambiare in funzione della natura dellavoro? Ad esempio, si deve prevedere un’età superiore incaso di attività lavorative particolarmente pericolose, comeil lavoro in miniera o nell’esercito, i lavori notturni o sumacchinari pericolosi, e così via?

Definizione di “lavoro”

� In che modo si deve definire il concetto di “lavoro” riferitoai minori? Ad esempio, se i bambini frequentano la scuola,possono essere anche autorizzati a lavorare, magaripart-time? In che modo va dunque classificato il lavoro,leggero, medio, pesante?

� Che trattamento deve essere accordato ai minori cheaiutano nelle faccende domestiche o che lavoranonell’azienda, anche agricola, di famiglia? Si deveconsentire ai bambini di svolgere queste attività anche sefrequentano la scuola? Devono essere fissati dei limiti alfine di tutelare i minori in tali circostanze?

� Se si ammette che i minori svolgano lavori leggeri, qualedeve essere la definizione di questo tipo di attività e quali ilimiti? Ad esempio, si deve accettare che possanointerferire con la loro istruzione o pregiudicare la lorosalute fisica o mentale?

Condizioni di lavoro

� Quale deve essere l’orario di lavoro dei giovani nelle varieforme di lavoro? E per quelli che lavorano part-time efrequentano anche la scuola? E per i ragazzi che hannoabbandonato gli studi e lavorano a tempo pieno? E per i tipidi lavoro che possono essere pericolosi o dannosi per laloro salute?

� Deve essere fissato un minimo salariale per i minori e igiovani lavoratori? Anche per i minori che lavoranopart-time e vanno a scuola? È giusto prevedere diversilivelli salariali per i giovani lavoratori di diverse età? Qualidovrebbero essere tali livelli?

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Mondo del Lavoro

� È necessario prestare particolare attenzione alle condizionisanitarie e di sicurezza nell’ambiente di lavoro dove sonopresenti bambini e ragazzi, sia che lavorino part-time o atempo pieno?

Lavori pericolosi/peggiori forme di sfruttamento

� Quale deve essere la definizione di “lavoro pericoloso”?

� Quale atteggiamento devono assumere le tre parti in casodi sfruttamento sessuale dei minori o in situazioni in cuiquesti sono costretti a svolgere attività illecite, come iltraffico di droga o altre forme di criminalità? Chetrattamento riservare ai minori coinvolti, alle loro famiglie,e così via? E a coloro che li sottopongono a sfruttamentosessuale o criminale?

� Quale posizione devono assumere le tre parti in caso ditraffico di minori? In che modo controllare e/o prevenirequesta attività? Che succede quando sono coinvolte anchele famiglie?

Monitoraggio

� In che modo le tre parti possono tenere sotto controllopossibili casi di sfruttamento dei minori in quantoviolazione dei loro diritti? Devono operare insieme, o uno diloro in particolare se ne deve assumere la responsabilità?Che cosa si può fare? Quali sistemi o procedure adottare?

� Che sanzioni riservare ai singoli, alle aziende o alleorganizzazioni che violano la legge assumendo minori?Deve esistere un sistema punitivo?

� In che modo le tre parti possono garantire che il lavorominorile diventi un problema di pubblico interesse e chetutti gli altri membri della società capiscano che è sbagliatoe che ognuno deve adoperarsi per eliminarlo?

� Il lavoro minorile deve essere completamente banditodalla società? Vi sono casi o settori in cui può esseretollerato in una qualche forma? Chi deve decidere e chideve verificare tali casi?

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

Ciascun gruppo di quesiti ne solleverà inevitabilmente altri,via via che la discussione si svilupperà, è ciò deve essereincoraggiato. La nostra intenzione non è fornire una listaesauriente di domande, che soffocherebbero la creatività e lafantasia dei ragazzi. Lo scopo è invece vedere quali idee essisono in grado di elaborare.

Inoltre, in allegato a questo modulo troverete una lista ditemi e quesiti raggruppati sotto il titolo “gruppo del governo”,“gruppo dei datori di lavoro” e “gruppo dei lavoratori”, cheaiuteranno i ragazzi a comprendere meglio le preoccupazionie gli interessi di ciascuno dei tre soggetti e a sviluppare le lororaccomandazioni in tema. È preferibile organizzare undibattito a parte su questo allegato con ciascuno dei gruppirappresentati, concentrandosi sul settore che li riguarda.Parlatene durante il dibattito per assicurarvi che abbianocapito quale deve essere il loro ruolo rispetto a questiproblemi. Se pensate che possa essere utile, copiate edistribuite l’allegato ai vari gruppi.

Mettete a disposizione molto tempo per la discussione e lapreparazione. L’obiettivo di questa fase dell’esercizio èconsentire a ogni gruppo di mettere a punto una lista diraccomandazioni sulla “protezione dei minori dallosfruttamento economico” e una dichiarazione preliminare chedelinei la loro posizione. Le raccomandazioni e ladichiarazione devono naturalmente riflettere il punto di vistadella parte che il gruppo rappresenta. Ogni gruppo avrà

bisogno del vostro aiuto in vari momenti dell’esercizio,perciò circolate in mezzo ai ragazzi per dare consigli,

sostegno e incoraggiamento quando è necessario.Assicuratevi che tutti siano in qualche modocoinvolti nelle discussioni. Ogni gruppo dovrànominare uno o più relatori affinché prendanonota delle raccomandazioni. Un altrocomponente del gruppo dovrà, inoltre,pronunciare la dichiarazione preliminare,mentre uno o più portavoce dovranno esseredesignati quali rappresentanti del gruppo nelcorso della discussione tripartita finale.Naturalmente, i portavoce potranno sempreconsultarsi con tutto il gruppo e chiedere anchead altri di intervenire su questioni specifiche anome del gruppo.

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Mondo del Lavoro

Assistenza esternaCome risulta evidente dalle domande riportate più sopra edall’allegato, sarebbe utile disporre di assistenza esterna. Adesempio, se operate in un contesto educativo formale, potetevalutare la possibilità di ricorrere a insegnanti di economia, distudi sociali e di geografia affinché aiutino i gruppi aprepararsi al dibattito. Tali insegnanti potranno approfondirele varie materie e aiutare i ragazzi a perfezionare i dettagli.

Inoltre, questo esercizio vi offre un’ottima opportunità perinvitare rappresentanti esterni del governo, delleorganizzazioni datoriali e sindacali a partecipare al lavoro deigruppi, al fine di aiutarli a preparare le rispettiveargomentazioni per il dibattito. Il loro contributorappresenterà un notevole valore aggiunto, sia per i ragazziche per le varie collettività coinvolte nel progetto.

Dibattito tripartitoPer il dibattito propriamente detto, fate riferimento almodulo omonimo, in particolare, alla sezione intitolata “Avviodel modulo” e “Organizzazione del gruppo”. Poiché l’eserciziodi questo modulo assumerà i contorni di un dibattito piùformale, il gruppo non dovrà esprimersi a favore o contro lemozioni in senso stretto. Non è consigliabile prevedere unpubblico per questo esercizio, giacché i vari gruppi vorrannosentirsi liberi di esprimere le loro opinioni. Tuttavia, sarebbemolto utile coinvolgere l’assistenza esterna e invitarerappresentanti delle tre parti coinvolte.

Il formato ideale per questo esercizio prevede che unportavoce di ogni gruppo pronunci una dichiarazionepreliminare sul tema “La protezione dei minori dallosfruttamento economico”. Le varie dichiarazioni non devonoessere molto lunghe e dettagliate, ma devono comunquemettere bene in risalto la posizione di quella particolare partesociale sull’argomento.

Dopo le dichiarazioni preliminari, il dibattito sisvilupperà in funzione delle raccomandazioni che i varigruppi avranno elaborato su questo argomento. Tuttavia,dato che comunque occorre un punto di partenza, questopotrebbe essere la definizione di minore, o il problemadell’istruzione obbligatoria, o ancora l’età minimalavorativa e i lavori pericolosi. In ogni caso, ciascungruppo dovrà esprimere la sua posizione, la sua strategia

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

politica, le sue opinioni e, naturalmente, la suaraccomandazione.

Via via che il dibattito procede sui diversiargomenti, stimolate gli scambi fra i rappresentantidei vari gruppi. Il vostro ruolo sarà quello dipresiedere il dibattito, a meno che non si sia decisodi coinvolgere un “invitato speciale” per assumerela presidenza. Su qualche argomento, alcuni gruppipotranno esprimere un forte dissenso rispetto alleposizioni assunte dagli altri. Fate in modo che taliatteggiamenti di dissenso o consenso sianoespressi in modo controllato. Non permettete che ildibattito si trasformi in una gara a chi urla più forte,ma incoraggiate comunque tutti a commentare le

opinioni espresse e le posizioni assunte. È questo il senso deldibattito tripartito, che aiuterà i ragazzi a capire che diversigruppi di interesse assumeranno posizioni diverse su undeterminato argomento in funzione della loro identità e di ciòche rappresentano. Ad esempio, in alcuni casi taluni datori dilavoro potrebbero preferire età lavorative inferiori, e isindacati non saranno d’accordo, poiché vogliono proteggeresia i posti di lavoro dei loro iscritti che il benessere deigiovani.

Se vi accorgete che l’energia e l’interesse nei confronti diun determinato punto cominciano a scemare, chiudete ladiscussione e chiedete a tutto il gruppo di votare quel puntosulla base delle argomentazioni ascoltate. Non date maggiorpeso alle posizioni di una delle tre parti rispetto a quelle dellealtre, e dite al gruppo di considerare che tutti sono uguali ehanno lo stesso diritto di votare liberamente e secondocoscienza. Se un gruppo indica 16 anni come età lavorativaminima, un altro 14 e l’altro 15, al termine della discussionechiedete a tutti di votare quel punto particolare. Lamaggioranza dei voti deciderà la mozione da adottare, chediventerà una “decisione”. Spiegate che i singoli componentinon devono necessariamente votare a favore dellaraccomandazione del proprio gruppo. Se sono stati convintidalle argomentazioni di un altro gruppo potranno decidere divotare un’altra proposta. Pertanto, per questo esercizio non ènecessaria una giuria.

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Mondo del Lavoro

Assicuratevi che un componente designato dal gruppo, ovoi stessi, prenda nota dei voti e delle decisioni. Fateproseguire la discussione finché percepite l’interesse deiragazzi e finché i livelli di energia di tutto il gruppo non siesauriscono. Se avvertite che entrambi stanno venendomeno, concludete l’esercitazione o rinviatela a un altromomento o a un altro giorno, per consentire ai ragazzi direcuperare interesse e energie.

La durata di questo esercizio dovrà essere decisa da voi.Non importa se non si riesce sempre a raggiungere unaccordo, o se la discussione si interrompe completamente.Ciò che conta è che il gruppo capisca la natura del mondo dellavoro e le modalità con cui l’economia e la società cercano diintervenire per cercare di accogliere tutti i vari punti di vista ele diverse aree di interesse. I ragazzi capiranno che risolvere ivari problemi, quando sono in gioco interessi diversi, non èfacile come sembra. Il coinvolgimento di altri insegnanti o dirappresentanti esterni ravviverà l’interesse del gruppo eintrodurrà nuovi punti di discussione e analisi a cui nonavevate pensato.

Sollecitate gli altri insegnanti o rappresentanti esterni arimanere con il gruppo durante il dibattito fra le tre partisociali rappresentate, poiché i ragazzi avranno bisogno ditutto il sostegno e l’assistenza disponibili. Il tema può esserecosì complesso da intimidirli, certo, ma l’esercizio si puòrivelare anche molto divertente. Il dibattito magari siinfiammerà, ma questo è positivo. Ricordate di incoraggiare igruppi a essere i più creativi e fantasiosi possibile nellapreparazione del dibattito. Cercate di non offrire loro tutte leinformazioni su un piatto d’argento. Sollecitatelo a esprimereidee su quello che il governo, i datori di lavoro i lavoratoridesiderano e per quali ragioni. Lo scopo dell’esercizio non èessere precisi o brillanti all’estremo, ma far divertire i ragazzi,farli entrare nello spirito del dibattito e far loro capire ilconcetto di consenso. Più saranno fantasiosi e creativi, piùl’esercizio si rivelerà divertente per tutti.

Una volta terminato il dibattito, l’esercizio potrà essereeventualmente prolungato con la trascrizione del dibattitostesso da parte del gruppo. È un lavoro che si può svolgere ingruppo, utilizzando la tecnica del collage, l’arte o la scritturacreativa, per elaborare una relazione sul progetto. Se operate

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

in un contesto educativo formale, il prodotto finito potrebbeessere messo in mostra ben in vista in un punto dell’istituto,per stimolare l’interesse di tutta la scuola. Potreste ancheconvincere il gruppo a preparare una campagna dicomunicazione sull’esercizio, scrivendo un comunicatostampa o un articolo per il giornalino scolastico.

Il confronto conla realtà

Sebbene lo svolgimento di questo esercizio dipenda daltempo disponibile e della facilità di accesso alle informazioninecessarie, vi consigliamo comunque di realizzarlo, in quantoesso migliora considerevolmente il processo di assimilazionedelle nozioni apprese. L’obiettivo di questa attività èconfrontare i risultati del dibattito tripartito svolto dal gruppocon la realtà del loro Paese. È possibile che questa attività siastata in parte già svolta, ad esempio nel modulo Ricerca eInformazioni; meglio così, perché questo significa che leinformazioni di cui il gruppo ha bisogno saranno piùfacilmente accessibili.

È altresì possibile che alcune di queste informazioni nonsiano facilmente disponibili, e che il gruppo debba condurreuna ricerca per trovare le risposte ai quesiti. Ai fini delcoinvolgimento della collettività potrebbe essere utile invitarequalche rappresentante delle tre parti sociali a discutere con ilgruppo.

L’obiettivo del gruppo, dunque, è confrontare ilcontesto giuridico reale del Paese con i risultati deldibattito e le “decisioni” adottate in tema diprotezione dei minori. Le informazioni su questioniquali l’età minima lavorativa, la scuola dell’obbligoe così via, sono in genere disponibili presso gli ufficipubblici statali o locali. Anche le organizzazionidatoriali e sindacali dovrebbero essere in grado difornirle.

Sarebbe anche interessante raffrontare i risultatidel dibattito tripartito con le norme internazionalicontenute nelle Convenzioni dell’ONU e dell’ILO dicui al modulo Ricerca e Informazioni.

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Mondo del Lavoro

Questo esercizio dovrebbe assumere la forma di unadiscussione generale e informale con tutto il gruppo.Confrontate i risultati del loro dibattito con le normativenazionali e internazionali. Analizzate le differenze. Il grupporitiene che la loro posizione sia migliore ai fini della tutela deiminori? Pensano che la normativa nazionale o internazionalenon sia abbastanza efficace nella tutela dei minori? Che cosapensano delle differenze? Vogliono dire qualcosa a questoproposito? Desiderano contattare le tre parti sociali perconsultarli a questo riguardo e rendere pubblici i lorocommenti? Desiderano scrivere a coloro che occupano unaposizione di spicco per chiedere perché non si fa di più perproteggere i bambini lavoratori e i minori sfruttati?

Questo esercizio può rivelarsi molto utile e può essereun’esperienza molto importante per l’emancipazione e laresponsabilizzazione dei ragazzi. Ora che dispongono di tuttele informazioni necessarie, comprendono l’esigenza diproteggere i minori nella società e sanno come farlo. È unpasso avanti importante nel loro sviluppo personale e sociale,e voi dovete incoraggiarli e sostenerli in qualsiasi altra azionedesiderino intraprendere. Ad esempio, potrebbero scrivereagli uomini politici locali o nazionali, alle organizzazionidatoriali, contattare i sindacati, sviluppare una campagna suimass media, invitare figure di spicco a discutere questi temiin un dibattito pubblico, ad esempio in una tavola rotonda(vedi modulo Dibattito). Se si sentono abbastanza forti daintraprendere queste azioni, lasciate che seguano il loroistinto e i loro sentimenti e sosteneteli come potete. È proprioquesto il tipo di iniziativa che il modulo intende incoraggiare.

Cose da fare e cose da evitare

� Assicuratevi che ogni ragazzo partecipi a ogni sessione diquesto modulo. È un esercizio molto importante da moltipunti di vista, non ultimo quello di fornire qualcheinformazione sul funzionamento del mondo del lavoro; unmondo in cui trascorreranno buona parte delle loro vite.

� Durante i lavori di gruppo usate l’umorismo e le piccolecanzonature per alleggerire il clima, se il lavoro si faparticolarmente duro e impegnativo.

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

� Incoraggiate i singoli partecipanti a prendere appunti, maanche a assumere a turno il ruolo di relatore annotando iprincipali punti della discussione. È un’esperienza moltoutile e istruttiva per i ragazzi, che servirà loro nel percorsoeducativo in genere.

� Prendete appunti sulle principali osservazioni fatte dalgruppo e dai singoli.

� Utilizzate adeguatamente le sessioni di debriefing diquesta esercitazione e stimolate il gruppo a esprimersiliberamente e apertamente.

� Utilizzate una videocamera o un computer, se disponibili,specie durante le eventuali interviste o il dibattito.

� Non è necessario realizzare tutti gli esercizi previsti inquesto modulo. In funzione del tempo, delle risorse e dialtre possibili limitazioni, magari sarà preferibile fare soloun’esercitazione. Scegliete quella più adatta alle esigenzedel gruppo ed alle circostanze.

� Assicuratevi che le interviste siano discusse in tutti idettagli e adeguatamente preparate (vedi moduloInterviste e Sondaggi)

� Incoraggiate il gruppo a scrivere lettere di ringraziamentoa chi ha partecipato alle esercitazioni.

� Non mettete mai un ragazzo in una situazione penalizzanteper la sua autostima, in particolare se si tratta di unapersona inadatta a condurre un’intervista o a svolgere unruolo di spicco quale, ad esempio, quello di portavoce. Ognimembro del gruppo deve poter trovare un proprio ruolo.Sta a voi incoraggiare questo processo, assicurandovi cheogni ragazzo si senta a suo agio nel ruolo ricoperto nellevarie esercitazioni.

� Assicuratevi che tutti i membri del gruppo siano coinvoltinelle attività di ricerca e di redazione, come quella dellelettere, poiché questo stimola lo sviluppo delle capacitàpersonali di socializzazione e comunicazione.

� In questo modulo, non inserite attività troppo competitive.

� Sforzatevi di leggere estratti di tutti gli elaborati prodottidal gruppo, e non solo quelli che voi considerate migliori opiù pertinenti. Il lavoro e le opinioni di tutti hanno paridignità, e voi dovete essere equanimi e non esprimeregiudizi.

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Mondo del Lavoro

� Fate in modo che il gruppo non si prenda gioco degli elaboratiprodotti o motteggi durante le sessioni di dialogo sociale.

� Sostenete e incoraggiate il gruppo più che potete sedecidesse di intraprendere nuove iniziative dopo l’eserciziodel dibattito tripartito. Il vostro sostegno eincoraggiamento sono molto importanti e rafforzerannoancora di più il forte sentimento di fiducia, in sé ereciproca, che state costruendo in seno al gruppo.

Discussione finale

Una sessione didattica

Al termine dell’ultima esercitazione, riunite tutto il grupponella solita sala o classe e assicuratevi che l’atmosfera siarilassata e cordiale. A questa sessione finale, se disponibili,invitate anche uno o più rappresentanti esterni. Collocate difronte a voi il materiale prodotto nel corso dell’esercitazione –elaborati, rapporti sulle interviste, registrazioni video o irisultati del dibattito tripartito.

Parlate del percorso che il gruppo ha seguito e stimolate undibattito generale su ogni aspetto dell’esercitazione, dallafase preparatoria a quella di stesura fino all’attività vera epropria e al seguito. Chiedete al gruppo cosa lo ha divertito dipiù e cosa invece lo ha entusiasmato di meno. Incoraggiateli aesprimersi liberamente e apertamente su ogni punto. Ilsemplice fatto di farli parlare liberamente esprimendosi sulprogetto basta a dar loro fiducia e a cementare il legameall’interno del gruppo.

La discussione finale per questo modulo sarà moltoimpegnativa, data la mole e il tipo di lavoro svolto dal gruppo.Il modulo Mondo del Lavoro è una tappa importante nelprocesso di crescita della consapevolezza dei giovani riguardoal lavoro minorile. Li aiuta a contestualizzare il problema, acapire meglio alcuni “perché” di questa problematica e comeproteggere meglio i minori. Attraverso il dibattito tripartito,comprenderanno la complessità del mondo del lavoro e in chemodo ciascun gruppo – governo, datori di lavoro e lavoratori– è parte del problema, ma anche della soluzione.

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

Date uno sguardo alle sessioni relative alla discussionefinale dei moduli Interviste e Sondaggi, Ricerca e Informazionie Dibattito, che contengono informazioni utilissime per losvolgimento della discussione finale di questo modulo.

Valutazione e seguito

Per quanto riguarda gli indicatori misurabili, questomodulo in effetti origina risultati specifici che possono esserevalutati a seconda che siano stati o meno raggiunti. Infunzione delle esercitazioni che avrete deciso di svolgere, igruppi avranno condotto attività di ricerca e forse anche delleinterviste, sviluppando un dibattito tripartito sul problema dellavoro minorile.

Altri indicatori di questo modulo sono, viceversa, menoevidenti a breve termine. In realtà, solo il percorso personaleche si snoderà nel corso dei moduli successivi consentiràall’educatore di farsi un’idea della riuscita di questoparticolare modulo. In particolare, il dibattito tripartito puòrivelarsi un processo molto interessante e dinamico,generatore di energie.

Il modulo fornisce ai ragazzi un canale di comunicazionecon i governi e le organizzazioni datoriali e sindacali già moltoimportante, che lo sarà ancora di più in futuro, quandodiventeranno adulti e cominceranno a pensare al loro futuroaccademico e professionale. In termini di sviluppo personalee di capacità sociali, si tratta di un’importante opportunità diapprendimento. Un’opportunità che inoltre rafforzerà il sensodi responsabilità dei giovani, i quali si saranno calati nei pannidi personaggi importanti e di professionisti per cercare diadottare il loro punto di vista e le loro posizioni rispetto adeterminati problemi. Questo li aiuta a capire cosa possonofare i governi e le organizzazioni datoriali e sindacalinell’ambito della campagna globale per l’eliminazione dellavoro minorile.

Una volta concluso questo modulo in modo soddisfacente,potete passare al successivo. Se non avete ancora svolto imoduli sui Mezzi di Comunicazione, vi consigliamo di farloadesso, oppure di passare ai moduli Gioco delle Parti eDrammatizzazione.

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Allegato 1

Argomenti da discutere per l’esercizio didibattito fra i tre gruppi che rappresentanole tre parti sociali

Gruppo del governo

I principali interessi di questo gruppo sono i seguenti.

� Legislazione. Sono le leggi di cui il Paese ha bisogno per proteggere lapopolazione, per gestire gli affari, per tutelare i lavoratori, i bambini, pergarantire lo sviluppo sociale in un quadro unitario.

� Servizi pubblici. Quali sono i servizi che il governo fornisce ai cittadini? Sanità?Istruzione? Trasporti? In che modo vengono pagati? Come vengono erogati?Tutti hanno diritto all’istruzione? È completamente gratuita o i cittadini devonopagare qualcosa? L’assistenza sanitaria è gratuita o no? Il governo è in grado difornire servizi pubblici di buona qualità?

� Previdenza sociale. In che modo il governo si fa carico dei più bisognosi? In chemodo affronta il problema della povertà? Può permettersi di gestire uno statoassistenziale? Quali sono i criteri per godere dell’aiuto pubblico? Il governo sipreoccupa della crescita demografica? In che modo?

� Programmazione. In questo Paese esistono grandi città? Il loro sviluppo ècontrollato in modo adeguato? Esiste una vera pianificazione urbana? Lepopolazioni rurali si trasferiscono nelle città? Perché? Si può fare qualcosa perrallentare questo processo? Il governo è in grado di investire nello svilupporurale per fermare l’esodo? Che tipo di legame c’è fra la pianificazione e itrasporti e i servizi pubblici? Nelle zone rurali ci sono abbastanza scuole einsegnanti?

� Tipo di governo. Esiste un governo centrale che controlla, gestisce e finanziatutto? Oppure il governo ritiene che sia più democratico, giusto e utiledecentrare la sua struttura e consentire la creazione di enti locali che sioccupino delle questioni che ricadono sotto la loro giurisdizione? In tal caso, ilgoverno centrale controlla i governi locali oppure questi sono amministrati dapolitici eletti democraticamente che gestiscono le varie attività in unaparticolare regione del Paese? Ad esempio, hanno poteri di regolamentazionesu quanto avviene nel lavoro, nell’istruzione, e così via?

Mondo del Lavoro 31

� Diritti civili, libertà e diritti dell’uomo. Il governo cerca di ottenere il consensodei cittadini dichiarando il suo pieno rispetto di tutti i diritti dell’uomo, compresiquelli dei minori? I lavoratori godono dei diritti sindacali? Qual è il livello didemocrazia? E qual è il prezzo da pagare?

Gruppo dei datori di lavoro

I principali interessi di questo gruppo sono i seguenti.

� Legislazione. Che tipo di leggi auspicherebbero i datori di lavoro perdisciplinare, ad esempio, l’età lavorativa? Vorrebbero limitare il diritto deilavoratori di organizzarsi in sindacati chiedendo aumenti salariali o miglioricondizioni di lavoro? Come reagirebbero se si creasse un sistema più efficientedi ispezione del lavoro? Sarebbero favorevoli all’introduzione di leggi piùefficaci per la tutela dei minori e dei giovani?

� Responsabilità sociale. I datori di lavoro dovrebbero investire i loro profitti perfinanziare le scuole, promuovere lo sviluppo della collettività, delleinfrastrutture, dell’occupazione, adeguati sistemi di smaltimento dei rifiuti, laprotezione ambientale e così via? Ritengono di doversi fare carico di ciò cheavviene nella società?

� Privatizzazioni e servizi pubblici. Gli imprenditori preferiscono servizi pubblici dibuona qualità, pagati dai contribuenti e gestiti da un’amministrazione pubblicaresponsabile? Oppure desidererebbero rilevare tali servizi trasformandoli inaffari redditizi e gestendoli a basso costo, anche a discapito della qualità?Preferirebbero quindi che fossero privatizzati e venduti sul mercato al miglioreofferente? Come sarebbe la loro gestione? Ad esempio, pensano che il sistemadella pubblica istruzione dovrebbe essere privatizzato o che invece debbacontinuare a essere di competenza dello Stato?

� Previdenza sociale. Pagare le pensioni e le indennità di malattia, i congedi permaternità, l’istruzione dei figli dei lavoratori e via di seguito costa. Contribuireall’assistenza sanitaria fornita dallo Stato ai cittadini è altrettanto costoso. Idatori di lavoro ritengono di dover pagare in toto o in parte tali contributiassistenziali e previdenziali ai loro lavoratori, o pensano invece che dovrebberoessere a carico di questi ultimi? Preferiscono applicare i loro piani pensionisticiprivati o contribuiscono alle pensioni erogate dallo Stato? Ritengono di doveraiutare i lavoratori che ne hanno bisogno offrendo servizi di istruzione o diassistenza ai figli delle madri lavoratrici affinché i lavoratori possano migliorarele loro condizioni, o concedendo prestiti ai lavoratori che non possonopermettersi di pagare gli interessi dei mutui bancari, e via dicendo? In chemisura i datori di lavoro devono farsi carico dei costi sociali? Hanno a cuore lesorti dei loro lavoratori, della società, dell’ambiente e del Paese?

Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile32

� Diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro. I datori di lavoro potrebbero esseredanneggiati se i lavoratori si iscrivessero a sindacati rappresentativi forti einfluenti presso l’opinione pubblica e il governo? Cosa pensano dei diritti e dellelibertà personali? Devono essere applicati a tutti, oppure pensano che in alcunicasi dovrebbero essere in qualche modo limitati? Chi decide? I datori di lavorodovrebbero godere appieno dei loro diritti? Sono d’accordo che anche altripossano interloquire sull’argomento? Perché? E il governo? È giusto cheimponga leggi e regolamenti agli imprenditori, magari limitando alcune dellelibertà che essi auspicherebbero?

� Organizzazione. I datori di lavoro sono compatti nella tutela dei loro interessi?Pensano di potersi confrontare autonomamente con il governo e i lavoratori? Opensano che, in quanto gruppo, sarebbero più forti creando una federazioneche li rappresentasse tutti e costituisse una potente lobby?

Gruppo dei lavoratori

I principali interessi di questo gruppo sono i seguenti.

� Responsabilità/strutture sindacali. Qual è il ruolo dei sindacati? Chirappresentano? Chi usufruisce dei loro servizi? Solo gli iscritti che pagano unaquota per farne parte, o anche i loro familiari? Si occupano anche di questioniche esulano dal mondo del lavoro? Si preoccupano dell’ambiente, degliemarginati e dei deboli? Hanno un ruolo nella società, tutelandola egarantendone uno sviluppo sicuro e reale? In che modo si finanziano? Chi pagale loro spese e i loro stipendi? Che implicazioni ha tutto questo sulla loroindipendenza? Sono gli iscritti a suggerire quali azioni intraprendere, o èpiuttosto il contrario? Ricevono finanziamenti dal governo o dai datori dilavoro? Perché? In che modo? Ciò significa allora che il governo e i datori dilavoro hanno voce in capitolo su ciò che i sindacati fanno e su come lo fanno?

� Legislazione. I sindacati vegliano sullo sviluppo di un quadro giuridico che tutelii loro membri e le loro famiglie, i deboli della società e l’ambiente, e garantiscala democrazia e i diritti umani fondamentali. Vigilano per evitare che una dellealtre categorie possa diventare troppo potente adottando leggi fatte su misuraper soddisfare i propri bisogni e i propri desideri. Agiscono, dunque, in modotale da controbilanciare il peso del governo e dei datori di lavoro. È importanteche esista un’età minima lavorativa per i giovani? Quale dovrebbe essere? Aigiovani dovrebbe essere consentito di lavorare di notte, con lunghi orari dilavoro, salari bassi e mansioni pericolose per la loro incolumità e la loro vita?Quali sono i lavori che possono mettere a repentaglio la loro salute mentale o illoro carattere? In che modo il sindacato protegge questi giovani? In che mododeve essere coinvolto? Se esiste un legame fra l’età minima lavorativa e quelladell’obbligo scolastico, in che modo il governo riesce a conciliare queste due

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esigenze? Quali sanzioni dovrebbero essere inflitte ai datori di lavoro chesfruttano i bambini? In che modo il governo e i sindacati possono tenere sottocontrollo questo fenomeno? Quali sono gli altri fattori da considerare quando siaffronta la questione del lavoro minorile?

� Responsabilità sociale. La società, in un modo o nell’altro, deve svilupparsi. Ègiusto chiedere al governo e ai datori di lavoro, che rappresentano i due gruppidi interesse più potenti di un Paese, di contribuire allo sviluppo sociale? Seun’azienda ottiene molti profitti aprendo una fabbrica in una città, è giustochiederle di contribuire in qualche modo allo sviluppo della città e dei suoiabitanti? Magari partecipando alla costruzione di una scuola, o proteggendol’ambiente, o contribuendo addirittura a migliorarlo? Certamente qualcunodeve farsi carico della tutela della gente, specialmente dei più deboli – ibambini, le donne, gli anziani, i disabili, i malati e i poveri. I sindacati devonoanche assumersi una responsabilità sociale? Dopo tutto, il loro scopo principaleè aiutare i propri iscritti e migliorare le condizioni di lavoro, e forse non hannotempo né attitudine per preoccuparsi di altre questioni. Ma se non se nepreoccupano loro, allora chi lo farà? Il governo? I datori di lavoro?

� Indipendenza politica e finanziaria. I sindacati devono essere totalmenteautonomi dalla politica? Devono accettare le ingerenze del governo (o deidatori di lavoro) nelle loro attività? Devono accettare i finanziamenti delloStato, dei partiti politici o dei datori di lavoro? I dirigenti sindacali devonoessere eletti da tutti gli iscritti o nominati da un piccolo gruppo? In che modo ilsindacato può garantire la propria autonomia e impedire la corruzione?

� Servizi pubblici. Quanto è importante per un sindacato che il governo forniscaservizi pubblici di buona qualità? I sindacati organizzano i lavoratori dei servizipubblici, a livello sia centrale che locale? Chi beneficia di servizi pubblici dibuona qualità? In che modo i sindacati possono influenzare le decisioni delgoverno e la pressione che i datori esercitano su di esso? I sindacatiappoggiano le privatizzazioni? La liberalizzazione del mercato è sostenuta dabuone argomentazioni, ma questo vale anche per i servizi pubblici? Chi lifinanzia e chi decide sulle loro modalità di gestione e diffusione sul territorionazionale?

� Previdenza sociale. È giusto che i sindacati si interroghino su chi finanzia lepensioni, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, i sussidi di disoccupazione, leindennità malattie, i congedi per maternità, e così via? Deve farlo il governo, gliimprenditori o entrambi? Devono contribuire anche i cittadini, i lavoratori, gliiscritti ai sindacati? Chi gestisce la previdenza sociale? È solo responsabilità delgoverno, o deve essere gestita da un consiglio d’amministrazione elettodemocraticamente? Chi decide in caso di controversia? Il tribunale? Ma chicontrolla i tribunali, chi nomina i magistrati, e così via? Il sistema giudiziario delPaese deve essere indipendente dal governo, per evitare corruzione e abusi? Inche modo il Paese affronta il problema della povertà? Chi si occupa dei piùbisognosi, dei più deboli, dei malati, dei disabili, degli anziani? Chi decide in

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quale categoria collocare chi ha bisogno di aiuto e di sostegno economico? Isindacati devono sentirsi investiti solo delle questioni che toccano i loro iscritti?

� Pianificazione economica e commercio. Supponiamo che il governo prometta aalcuni imprenditori che, in cambio della creazione di nuove fabbriche in unazona rurale, potranno operare senza ingerenze da parte dei sindacati e pagaresalari più bassi agli operai. Supponiamo che il governo chiuda un occhio davantial lavoro minorile. Cosa deve fare il sindacato? Come può garantire che lequestioni commerciali, fondamentali per lo sviluppo del Paese, non sianoutilizzate come strumento con il quale si obbligano i lavoratori e i poveri dellezone rurali a lavorare accettando salari più bassi e condizioni inadeguate?Come garantiscono la tutela dei bambini in questi casi? Le leggi nazionalidevono essere applicate anche alle società straniere che operano nel Paese?Chi si occupa delle condizioni di lavoro nelle imprese estere? I sindacatipossono organizzarsi e difendere anche gli interessi di quei lavoratori? Isindacati devono essere coinvolti nel processo decisionale in materia dipianificazione economica e commercio? Sono questioni che li riguardano? Sonoin grado di occuparsene? Deve essere il governo insieme agli imprenditori adecidere, o si devono coinvolgere anche altre categorie? Perché?

� I diritti dei lavoratori e i diritti umani. Si tratta di una questione cruciale per isindacati, poiché è l’esistenza stessa di tali diritti a forgiare tutte le loro attività.Se tali diritti esistono, lo si deve proprio, fra gli altri, ai sindacati. In effetti è lorointeresse fare in modo che ogni lavoratore, ogni individuo e ogni bambino godadei diritti umani fondamentali contenuti nella Dichiarazione universale deidiritti dell’uomo. Il sindacato vuole che i suoi membri godano appieno dei dirittisindacali e siano adeguatamente tutelati e difesi. Ma dei diritti degli altri, in chemisura può occuparsene? Non deve essere piuttosto il governo a vigilare sulrispetto dei diritti dell’uomo? E se non lo fa in modo adeguato, chi proteggeràcoloro che non possono farlo da sé, come i bambini? Chi controlla il governo egli imprenditori per verificare che il loro comportamento sia corretto? Qualisono i meccanismi in essere che possono garantire il rispetto di questi diritti?

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Dichiarazioni e ConvenzioniInternazionali e Immagini

del Lavoro Minorile

Programma Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile (IPEC)

Progetto INT/99/M06/ITA finanziato dal Governo Italiano

Sostenere i Diritti dei Bambini

attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media

ISBN 92-2-xxxxxx-x

Stop al Lavoro Minorile

Stop al Lavoro Minorile

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Prodotto dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

in collaborazione con