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    Colline galeatesi

    LAbbazia si trova sulla sommit del colle che domina il paese ed raggiungibile tramite due vie: la

    prima e pi semplice la moderna strada asfaltata (Via SantEllero) che inizia al termine di Via

    Togliatti; la seconda, un po pi faticosa ma assai pi suggestiva, attraverso lantichissima

    mulattiera che si arrampica dai piedi alla cima del colle, lungo la quale sono poste le cappelline

    della Via Crucis, erette a cura delle famiglie principali di Galeata a met 800. Da notare inoltre,

    quasi al termine della mulattiera, laltra colonnina galeatese, ma questa volta di origine bizantina,

    posta nel luogo del leggendario incontro tra il Santo e limperatore Teodorico. LAbbazia col tempocrebbe in influenza e in potere tanto da diventare un nullius, una quasi diocesi, a capo di circa

    quaranta parrocchie estese in un territorio compreso tra la Romagna e la Toscana.

    Da fonti certe si evince che S. Ellero di Galeata nacque alla Tuscia, nel viterbese, e ad appena

    dodici anni decise di vivere come un eremita. Lasci la casa paterna e si inoltr sulle colline

    dellAppennino settentrionale. Come dimora per la vita eremitica (e poi per quella cenobitica),

    scelse un monte della valle del Bidente a poca distanza dal corso del fiume, nei pressi dellodierna

    Galeata. Qui costru una cappella dove pregare, mentre pass le notti in un riparo di fortuna. Il

    primo seguace di S. Ellero fu il nobile Olibrio, un pagano di Ravenna, che stando a quanto si

    racconta venne liberato dal Santo da uno spirito maligno (in molti testi si parla di ossessione, altro

    termine per indicare unInvasamento Demoniaco o (P)ossessione) e poi battezzato insieme a tutta la

    famiglia. Rimasto vedovo esattamente tre giorni dopo aver ricevuto il battesimo, Olibrio si offrinsieme ai due figli come compagno di vita monastica, donando tutti i suoi averi e un piccolo

    terreno, sul quale Ellero fond, verso il 496, il nucleo monastico di Galeata. La regola del suo

    monastero era semplicissima, simile a quella di San Pacomio (seguita da molti eremiti, prima che si

    affermasse quella di San Benedetto): preghiera comune, digiuno, lavoro nei campi e carit. Il

    monastero di Ellero divenne negli anni un centro importante e rispettato e il suo Abate fu per diversi

    secoli la massima autorit civile e religiosa dellAppennino forlivese.

    Contrariamente a quanto si potrebbe pensare le pratiche rituali proposte allinterno del suo

    monastero, non rispecchiavano propriamente i canoni del precetto cristiano tradizionale. Vi si

    possono infatti ravvedere delle forti influenze caucasiche proprie dello Zoroastrismo presente in

    alcuni monasteri del medio-oriente. Ad esempio, i monaci dovevano svegliarsi a mezzanotte per lapreghiera, alle sei del mattino iniziavano i lavori campestri e alle nove si ristoravano insieme a

    parca mensa. Poi si dedicavano alla lettura e alla preghiera fino alle 3. Da notare la tempistica sulla

    quale si basa questo stile di vita: preghiera a mezzanotte (12), lavori campestri allalba (6), ristoro a

    met mattinata (9) e lettura e preghiera a met pomeriggio (3) sino allimbrunire. Filosoficamente

    parlando, sono esattamente gli orari che segnano sul quadrante dellorologio i quattro punti

    cardinali, i quattro evangelisti, i quattro animali della Sfinge egizia, i quattro elementi (e volendo

    potremmo anche aggiungergi i quattro gruppi sanguigni ma questa unaltra storia) ecc. ecc. Il

    cosiddetto quaternario che era il simbolo usato da Pitagora per comunicare ai discepoli lineffabile

    nome di Dio, il quale significava lorigine di tutto ci che esiste. Ma se le usanze del Maestro

    Pitagora appaiono strane a qualunque profano abbia la sventura di incontrarle, S. Ellero non era

    certo da meno: quando i suoi monaci dovevano cibarsi di frutta, queste venivano poste in un cestoricoperto da un panno e ciascun monaco doveva prendere la sua parte senza possibilit di scelta e

    senza dare alito ad alcuna preferenza in particolare. Ci probabilmente veniva compiuto per fissare

    http://it.wikipedia.org/wiki/San_Pacomiohttp://it.wikipedia.org/wiki/San_Benedettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Zoroastrismohttp://www.automiribelli.org/wp-content/immagini_articoli/melatonina_e_epifisi/galeata02.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/San_Pacomiohttp://it.wikipedia.org/wiki/San_Benedettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Zoroastrismo
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    dentro al monaco il concetto dellessere nulla. Da qui la necessit di non sviluppare in s alcuna

    preferenza: un sistematico e fruttuoso abbattimento dellEgo individuale, al fine di annullare la

    separazione tanto agoniata dallIo, per fondersi con tutte le cose.

    SOLO LEGGENDE? I resoconti storici sulla vita di questo Santo sono moltissimi, il cui

    corpus viene definito perlopi una leggenda persino dagli stessi uomini di Chiesa. Difatti

    qualche mese fa, mentre girovagavo per Galeata in cerca di materiale per compilare questa piccola

    ricerca, mi capit di domandare al parroco del paese una copia di un manoscritto compilato da Don

    Franco Zaghini, tutto incentrato sulla figura del Santo Abate, intitolato Vita di Ellero (Editore il

    Ponte Vecchio). Ma non deve credere a tutto quello che c scritto sa? mi ammon il parroco del

    paese, sono solo leggende Certo fa strano sentirsi dire da un prete sono solo leggende le

    imprese di un Santo, vista la natura di quello che dovrebbe essere il suo credo. E probabilmente

    cos. Nemmeno i preti credono pi.

    (Fig.1) Bassorilievo

    Ad ogni modo, queste famose leggende riferiscono di eventi di guarigione di massa, durante i

    quali lAbate avrebbe dato sfoggio pubblicamente di non meglio precisate abilit paranormali. Il

    mio compito non naturalmente constatare o contestare la veridicit di questi eventi. Per quanto mi

    riguarda sono stato testimone fin troppe volte di eventi assolutamente inspiegabili, nei confronti

    dei quali non posso pi restarne impassibile. Ma in questo caso, mi limito semplicemente di

    osservare certe forti analogie con le pratiche religiose che questo Santo osservava, e una strana

    attivit endocrina che si attiva nel corpo umano, anche ai giorni nostri, mentre ci avviamo a

    compiere un certo tipo di cammino. Analogie davvero interessanti e molto poco casuali, sulle

    quali davvero pochissimi hanno posto lattenzione. Una conferma storica circa gli strani

    accadimenti che avvenivano nei pressi dellAbbazia, la si deve proprio a una di queste leggende.

    Si narra di una fase diplomatica inizialmente molto contrastata tra il Santo Abate e Teodorico il

    Grande, signore degli Ostrogoti. Teodorico era profondamente attratto da ci che si diceva accadere

    nei pressi dellAbbazia che fece ordinare la costruzione nei suoi pressi di una villa di soggiorno[1]

    per i periodi di caccia, e nel farlo pretese laiuto da parte di tutti i cittadini di Galeata. Ellero, dal

    canto suo, tutto proteso allerezione della sua grande Chiesa e dellannesso monastero, volle

    ignorare di proposito la dispotica ordinanza regale; perci nessuno dei suoi venne inviato a lavorareper il goto signore. Teodorico, per tutta risposta, invi un littore con 40 soldati armati fino ai denti, i

    quali avevano ricevuto lincarico di arrestare labate per condurlo alla sua presenza. A quel punto i

    soldati si videro travolti e disorientati da una foltissima nebbia che li fece vagare per i boschi

    adiacenti per circa due giorni[2], fino a quando, umiliati e confusi tornarono dal loro Re senza aver

    assolto al compito che gli era stato affidato. Il luogo ove i soldati decisero di desistere dal tentativo

    di raggiungere lAbbazia viene chiamato ancora oggi Rivolto. Cos, lirascibile sovrano,

    redarguito aspramente il drappello, mont il suo destriero e furente decise di salire rapidissimo il

    monte. Giunto nei pressi del recinto del monastero, il cavallo, si ferm come fosse stato colpito

    dalla folgore e a nulla valsero le percosse e lo stimolo del sovrano, il quale si trov

    inspiegabilmente immobilizzato. Finch, il Santo benedicente, apparve a liberare il Re

    dallincomoda e irremovibile posizione. Da quel momento tra il Servo di Dio e il goto monarcanacquero sinceri sentimenti damicizia e di reciproco rispetto, e lAbbazia benefici di munifiche e

    regolari donazioni e altri privilegi.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Teodorico_il_Grandehttp://it.wikipedia.org/wiki/Teodorico_il_Grandehttp://www.automiribelli.org/wp-content/immagini_articoli/melatonina_e_epifisi/bassorilievo.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/Teodorico_il_Grandehttp://it.wikipedia.org/wiki/Teodorico_il_Grande
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    (Fig.1) La Cripta

    (Fig.3) Foro nella cripta

    Tornando a noi e allanalisi del misterioso background che circondava questo santo, ricordo che

    quando da piccolo frequentavo lAbbazia, ebbi spesso modo di entrare nella piccola cripta

    posizionata sulla verticale dellaltare (vedi Fig.1) che il Santo fece scavare esattamente sotto

    labside. Il fascino intrigante di questa cripta deriva principalmente da due particolari della suaarchitettura alquanto interessanti: nel piccolo scavo allinterno del muro (grande abbastanza da

    contenere un corpo umano), Ellero fece posizionare sul terreno unenorme pietra sulla quale sedersi,

    chiamata Lo Scranno, e sopra il soffitto fece scavare un buco circolare (vedi Fig.2) la cui

    circonferenza grande abbastanza da contenervi la sommit del cranio. Lenorme pietra serviva a

    sedersi, daccordo, ma a cosa serviva il buco scavato sopra la testa? Secondo i resoconti presenti

    negli antichi codici, lAbate Ellero portava a compimento lunghissimi periodi di digiuno, preghiera

    e meditazione seduto allinterno della cripta e completamente al buio per giorni e giorni interi,

    seguendo a pi riprese questo ciclo: 3 giorni, 7 giorni, 14 giorni ed infine 21. Il buco circolare

    serviva quindi, con ogni probabilit, a reggere il capo dellAbate e a mantenerlo in asse con tutta

    la spina dorsale, probabilmente anche per evitare che cascasse di lato durante il sonno, oppure per

    evitare di deconcentrarsi durante quelle che sostengo essere state delle vere e proprie attivit ditrance. Molti sostenitori della meccanica dei plessi energetici (i cosiddetti chakra), invece

    ravvederanno sicuramente altre ragioni pi sottili.

    Di fatto, in quella scomoda posizione, seduto su di un masso freddo e alquanto scomodo per giorni

    interi, Ellero non solo otteneva leffetto di rinforzare la propria Volont (elemento primario in

    qualsiasi cammino di VERA elevazione spirituale e che senza il suo totale controllo da parte della

    nostra volont cosciente, impossibile qualsiasi elevazione) dimenticandosi cos dei piccoli disturbi

    del corpo che conducono alla distrazione dalla Grande Opera, ma certamente gli forniva anche la

    sensazione di essere un tuttuno con la struttura. Io stesso ho passato una trentina di minuti

    totalmente al buio seduto in quella posizione (di pi purtroppo non mi stato concesso) e la

    sensazione di divenire parte integrante della struttura dellAbbazia fortissima. Difatti, sedutoin quella posizione tentai in meditazione di divenire cosciente della grande struttura che mi

    sovrastava. Nellarco di 15 minuti, una volta agganciata la concentrazione necessaria, di fronte al

    buio dei miei occhi chiusi comparve una specie di spioncino fatto che si ripetuto altre volte in

    http://www.automiribelli.org/wp-content/immagini_articoli/melatonina_e_epifisi/Galeata_Sant_Ellero_Foro_Cripta.jpghttp://www.automiribelli.org/wp-content/immagini_articoli/melatonina_e_epifisi/Galeata_Sant_Ellero_Scranno_Cripta.jpg
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    altre occasioni che singrand pian piano, dietro il quale si venivano a proiettare delle immagini

    assolutamente luminose, composte prevalentemente da dipinti medioevali che rappresentavano delle

    furenti battaglie e scontri tra migliaia di soldati. Questi quadri non erano fotogrammi fermi, ma

    erano in costante movimento e i cavalieri che apparivano maggiormente in primo piano rispetto agli

    altri, combattevano tutti con delle enormi spade infuocate. La lucentezza e la vividezza di queste

    immagini, ricordo bene, mi lasci senza fiato. Poi la visione, sempre assolutamente cosciente,

    termin con la proiezione di alcune vetrate tipiche delle grandi cattedrali europee, come ad esempioquella di Notre Dame, finch lo spioncino si richiuse piano piano. Dopodich pi nulla. Il tutto

    durato circa 7/8 minuti.

    Mi assolutamente chiaro che il tema di quelle visioni si manifest coerentemente con lambiente

    nel quale mi trovavo, ma escludo assolutamente la possibilit di una banale visione ipnagogica,

    poich ne conosco perfettamente le caratteristiche, e le immagini che ho visto, possedevano una

    luce molto pi vivida e assai differente dalle visioni ipnagogiche. Devo inoltre ammettere di non

    essermi dovuto sforzare pi di tanto per trovare in me la giusta concentrazione. Anzi. Mi sono

    stupito di quanto sia stato semplice cosa che difficilmente accade quando mi trovo in citt.

    Dicevo dunque che questa piccola cripta possedeva sicuramente per lAbate una duplice e forse

    una triplice funzione. Funzioni che ritengo venissero a svolgersi tutte e tre in contemporanea: 1rafforzamento della Volont, 2 rafforzamento della concentrazione e forse, il 3 era di natura

    completamente psichedelica e generato primariamente dal sucesso nel compimento delle prime due

    funzioni. Ritengo, in via del tutto speculativa e sarebbe interessante eseguire delle analisi pi

    approfondite, che quella cripta, se utilizzata con coerenza allinterno di un certo protocollo di

    meditazione, possa essere uno strumento in grado di stimolare alcune principali ghiandole

    endocrine a produrre una certa quantit di beta-Carboline dalle propriet maggiormente psicoattive.

    Ma spiegher meglio pi avanti di cosa si tratta.

    Perch asserisco che si trattava di funzioni che avvenivano in contemporanea? In molte culture

    esoteriche, in particolar modo quella Ind, si parla nei riti iniziatici di vari stadi o prove che

    ladepto deve portare a compimento prima di procedere verso i passi successivi nel caso dellacripta di S. Ellero, le funzioni primarie per sbloccare le cosiddette siddhi, venivano svolte

    appunto tutte insieme e in una sola volta. In pratica Ellero si era costruito una sorta di cella di

    potenziamento super-accelerata per lacquisizione di certe abilit tra cui la chiaroveggenza, e

    questo si sposa perfettamente con la mentalit occidentale perch aspettare? Facciamo tutto in

    una volta cos non ci pensiamo pi! Vedremo infatti pi avanti che questo fatto, ossia il sostare per

    lunghissimi periodi al buio totale ed in meditazione, in una particolare condizione ambientale, trova

    riscontro in moltissime pratiche iniziatiche ad opera di svariate sette religiose provenienti dai

    quattro angoli della terra. Questo processo serviva (e oggi possiamo asserirlo con un margine

    derrore molto basso) allattivazione nel corpo umano di tutta una serie di meccaniche metaboliche

    considerate ancora un mistero persino dalla scienza moderna. A tuttoggi, gli abitanti di Galeata,

    amano profondamente SantEllero e raccontano che chiunque inserisca la propria testa nel foropresente nella cripta, e pregher Dio di guarire con tutta la sua Anima, non soffrir pi di alcun male

    finch vivr. Molte sono le testimonianze di guarigione miracolosa che si raccontano a Galeata.

    Al di l delle leggende, ed eliminando dunque una buona percentuale di informazioni errate o

    alterate dalle semplici dicere, so bene che dove c un p di fumo c sempre un p di arrosto,

    perci andr a trattare tutta una serie di considerazioni che oggi trovano molte corrispondenze.

    TECNOLOGIA DEL BUIO MODERNA E LA SCIENZA Cosa avviene dunque al corpo

    umano durante un lungo stato di deprivazione fotica totale? Per molto tempo, abbiamo sempre

    supposto che affrontare lunghi periodi al buio, mettesse in moto la Ghiandola Pineale al punto tale

    da arrivare a produrre grossi quantitativi di melatonina. Una conferma di ci, mi venne da

    unoncologa di Roma, la Dott.ssa Elisabetta Angelini. Le raccontai che quando le persone rientranonella vita di tutti i giorni, dopo aver affrontato il ritiro, spesso tendono a non riconoscersi. Si

    sentono come pervase da uno stato di positivit permanente che le conduce a sentirsi

    emozionalmente assai meno coinvolte dalle banali avverist della vita. La Dott.ssa mi conferm che

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    questo uno dei magici effetti procurati da una grande quantit di Melatonina presente nel

    sangue. Uno dei partecipanti, dopo un ritiro, mi ha scritto: Stavo avendo una discussione con il

    mio datore di lavoro. Me ne stavo l e lo guardavo mentre lui sbraitava e gli si gonfiavano le vene

    del collo, e per quanto era nervoso e urlava tutto il suo volto era diventato paonazzo. Cos mentre

    lo guardavo pensavo Dio mio guarda questo com ridotto! E datti una calmata! Vuoi morire

    giovane? La cosa strana che qualche settimana prima, nelle medesime condizioni, lavrei

    tranquillamente preso a calci nei denti nella mia fantasia fino a farlo sanguinare, tanto era ilnervoso che avrei sperimentato. Questa volta invece, mentre me ne stavo zitto, stato come vedere

    un film senza sonoro. Vedevo solo lui che sbraitava ma non udivo per niente la sua voce. E stato

    come se la mia attenzione fosse altrove. Non solo non me n fregato un fico secco di ci che stava

    pensando del mio operato, ma lo guardavo con il cuore pieno di compassione in quanto, dentro di

    me non vi era alcuna traccia di nervoso o di odio. Ecco cosa ho provato. E stato eccezionale.

    Dunque, un fatto che tutti produciamo melatonina e se bastasse questa a farci stare in pace con gli

    altri, allora perch le persone si lasciano andare alla rabbia e alla collera cos facilmente, anche per

    le pi piccole stupidaggini? Una delle cause starebbe proprio nello squilibrio delle nostre ghiandole

    endocrine. Lessere umano, ripeto spesso, come un astronauta tontolone: si trova a dover

    governare una nave piena di tasti e bottoni dei quali non ne conosce assolutamente le funzioni.Semplicemente se ne sta l a ripetere a se stesso io non tocco nulla perch ho paura di fare danni.

    Conoscere le funzioni delle nostre ghiandole endocrine principali ci aiuterebbe a comprendere

    meglio quelli che appaiono come molti dei nostri vacillanti equilibri. Uno di questi consta appunto

    nella scarsa produzione di melatonina. La melatonina, sappiamo bene, inizia ad essere prodotta

    maggiormente durante le ore notturne. Gi nel pomeriggio, parallelamente allaumento

    delloscurit, i suoi livelli iniziano ad aumentare da 5 a 20-30 picogrammi per millilitro. Dopo le

    ore 20 i livelli si elevano al di sopra di 30 pg/ml mentre il picco massimo viene raggiunto a met

    notte, intorno alle ore 23, in cui i valori si aggirano intorno a 60-70 pg/ml. Dopodich i suoi valori

    decrescono gradualmente sino alle 7 del mattino. Inutile aggiungere che lesposizione alla luce

    inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente. Ma tradotto in quantit, cosa

    ci indicano questi picogrammi? Nel Sistema Internazionale delle unit di misura (SI) 1picogrammo (abbreviazione: pg) equivale a 10 elevato alla 12 grammi, ossia un milionesimo

    di milionesimo (o bilionesimo) di grammo. A volerlo tradurre in grammi, ecco come si dovrebbe

    scrivere: 1 pg = 0,000000000001 g. Possiamo quindi affermare che, per un millilitro di sangue, 70

    picogrammi circa a notte sono una quantit assolutamente irrisoria al nostro fabbisogno, e questa

    una delle ragioni per le quali il medico finisce per prescriverci quella sintetica. Questo fatto mi ha

    sempre fatto sorridere. Il nostro corpo in grado di produrre tutto ci che gli serve, e spesso ci

    ritroviamo costretti ad assumere sostanze sintetiche per compensare i nostri squilibri. In realt non

    occorrerebbe, e vi spiego le ragioni.

    Una delle ragioni principali per la quale spesso la nostra melatonina non raggiunge un quantitativo

    sufficiente al nostro fabbisogno appunto la Luce. Difatti quando andiamo a dormire la sera,

    difficilmente le nostre camere da letto sono completamente al buio, e le nostre palpebre, per quanto

    utili, purtroppo non sono state concepite per una luce artificiale moderna che sfarfalla a 50/60 Hz,

    e quindi sono assolutamente insufficienti a respingere con efficacia qualsiasi flusso di fotoni

    provenienti dallesterno. In altre parole, sufficiente anche un solo led acceso, una radiosveglia o

    un lampione per la strada che filtra attraverso la nostra finestra per far s che la Pineale utilizzi con

    grande difficolt il suo pieno poteziale. Per far s che la nostra Ghiandola Pineale lavori come

    natura suggerisce alluomo ignorante, la nostra camera da letto dovrebbe essere TOTALMENTE

    AL BUIO. Perci, mi sento di suggerire, quando andate a dormire staccate tutto quanto possa

    emettere fotoni artificiali e se possibile fate qualcosa per schermare la 50 Hz emessa dalle prese

    della corrente. Per comprendere cosa vi beccate basterebbe un piccolo ricevitore VLF [ link] per

    udire con i vostri orecchi la potenza di questi campi elettromagnetici, anche se non ne avete bisognoperch lho fatto per voi. Ho misurato questi campi, per rendermi conto di persona della loro

    influenza nellambiente, e ho rilevato che impossibile trovare un angolo della casa nel quale questi

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    campi non abbiano influenza. Siamo completamente immersi nella 50 Hz della corrente elettrica

    tutto il santo giorno.

    Cliccate sul player per ascoltare la 50 Hz emessa da un televisore spento Ascoltatela con

    molta attenzione per qualche minuto poi spegnete il player, e mentre lo fate ascoltatevi.Ascoltate le vostre sensazioni noterete, tornando al silenzio, come un senso di

    smarrimento o intontimento che dura qualche secondo alcuni segnalano un vero e

    proprio giramento di testa. Provate e fatemi sapere che ne pensate.

    ASCOLTATEVI: Quando andate a dormire, immergetevi per quanto vi possibile nel buio

    pi completo, totale e profondo. Spegnete tutto. Non abbiatene paura perch in molti casi,

    questo illustre sconosciuto, il buio, pu salvare la vita alle vostre cellule e mantenere in

    equilibrio il vostro stato psicofisico. Inoltre, siamo in estate no? Vi serve la corrente elettrica

    durante la notte mentre dormite? Forse per tenere il ventilatore acceso, ma se una di quelle

    nottate arieggiate, staccate pure il quadro elettrico generale e provate, non credetemi sulla

    parola, ma sperimentate voi stessi, almeno per un breve periodo di tempo, cosa significhidormire come dormivamo qualche migliaio di anni fa. E pensare che senza essere dei laureati,

    ma semplicemente degli appassionati studiosi, labbiamo sempre saputo e lo andiamo

    suggerendo a tutti da almeno 5 anni:

    UNIVERSITA di HAIFA, Israele, 6 Settembre 2010 (UPI) :: Ricercatori israeliani

    sostengono che linquinamento luminoso ambientale, ovvero la luce intensa durante la

    notte, costituisca un inquinamento cancerogeno. I ricercatori del Center for

    Interdisciplinary Chronobiological Research delluniversit di Haifa in Israele hanno

    associato la luce notturna, soprattutto linquinamento luminoso ambientale, ad una

    maggiore crescita del cancro. Essi suggeriscono che questo fenomeno sia dovuto alla

    minore produzione di melatonina, un ormone che viene rilasciato dalla ghiandola

    pineale durante le ore buie notturne. Il direttore della ricerca Abraham Haim ed i suoi

    colleghi hanno iniettato ai topi da laboratorio delle cellule cancerogene e li hanno divisi

    in quattro gruppi: giorno lungo, 16 ore di luce/8 ore di buio; giorno lungo con topi

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    trattati con la melatonina; giorno breve, 8 ore di luce/16 ore di buio; e giorno breve con

    esposizione alla luce durante le ore di buio. Lo studio ha rilevato una minore crescita

    delle cellule cancerogene nei topi con giorno breve. I topi con giorno breve, ma con

    esposizione alla luce durante le ore buie riscontravano una crescita maggiore delle

    cellule cancerogene, con una media di mezzo pollice cubo. I topi con esposizione a

    giornate lunghe riportavano una crescita media di due pollici cubi. Comunque, i topi

    con giorno lungo ma con il trattamento di melatonina avevano solo tumori piccoli,con la dimensione del tumore simile a topi con giorno breve. I topi con trattamento di

    melatonina, rispetto ai topi senza cura, riportavano una mortalit significativamente pi

    bassa. Lesposizione alla luce durante la notte disturba il nostro orologio biologico ed

    altera il ritmo ciclico che si sviluppato nelle ultime centinaia di milioni di anni di

    evoluzione nei quali non eravamo esposti alla luce durante la notte, sottolineano i

    ricercatori in una dichiarazione. [3]

    Perch ho scritto non abbiatene paura? Le statistiche ci informano che il buio non affatto una

    fobia prettamente infantile, ma si sviluppa in modo radicale molto di pi negli adulti. Infatti,

    solamente negli Stati Uniti la troviamo al 3 posto tra le fobie pi persistenti che coinvolgono oltre

    19 milioni di americani[x]. La paura del buio comunemente associata al disagio che si prova nelnon sapere cosa si cela oltre a ci che non vediamo . Questo deve suggerirci molto della nostra

    vita sociale e privata. Se avete paura del buio scoprirete ben presto che avete paura anche del futuro

    e di tutto ci che non conoscete o che NON VOLETE conoscere. Ci denota, purtroppo,

    unenorme disistima di voi e del vostro pieno potenziale: la vera differenza che passa tra quello che

    per banale convenzione definiremmo un vincente o un perdente. Le statistiche sul numero

    delle persone che hanno bisogno di dormire con una luce accesa nella stanza da letto sono

    incredibilmente elevate. Ora, stando a quanto avete letto sulla scoperta dellUniversit di Haifa che

    ho qui pubblicato, non immediatamente logico ritenere che la luce artificale durante le ore

    notturne sia un rischio per la nostra stabilit ed quilibrio biologici? E a conferma di ci scopro che

    anche la IARC (lAgenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dellOrganizzazione Mondiale

    della Sanit) annovera i lavori notturni come attivit ad elevato rischio di sviluppare il cancro [xiii].

    Ora che lo sapete e potete scegliere.

    Ma torniamo ora al tema che ci interessa. Cosa centrano questi stati visionari che si rendono

    disponibili ai pi durante questi ritiri di meditazione e deprivazione dalla luce con le beta-Carboline

    prodotte durante la notte? Come dicevamo la sintesi della melatonina, a partire dalla serotonina,

    massima nelle ore notturne, e questo grazie alla metabolizzazione del Triptofano, un amminoacido

    essenziale presente nei cibi. La melatonina, in un processo metabolico completo[4], sostituisce la

    serotonina cerebrale durante il ciclo notturno, la quale ha il compito principale di inibire la

    corteccia. Questo ci consente di sognare di correre lungo un prato fiorito senza muoverci nel letto, o

    di sognare di sentire suonare il campanello senza doverci alzare[5]. La medicina definisce gli stati

    visionari come delle banali allucinazioni derivate da un deficit del sistema serotoninico. Eppurespesso, queste allucinazioni, sono in grado di trasformare nel profondo la vita di una persona

    cos come senzaltro S. Ellero e altri suoi colleghi di quel tempo conoscevano attraverso le

    pratiche meditative e il rigido stile di vita monastico che si auto-procuravano. Il fatto che gli

    osservatori medici manchino di comprendere che nelle allucinazioni vi siano sin troppo spesso

    elementi comuni a milioni di persone, un fatto singolare. Come si pu parlare di semplici

    allucinazioni quando molti dettagli in esse contenuti vengono condivisi da persone distanti tra

    loro e che non si sono mai conosciute? Grazie al mio progetto di raccolta testimonianze [ link] molte

    persone mi scrivono di esperienze particolari durante i loro stati alterati (o forse dovremmo dire

    espansi) di coscienza, le quali condividono tra di loro le medesime situazioni e dettagli. Com

    possibile questo, se si tratta semplicemente di un banale stato di schizofrenia determinato da uno

    squilibrio endocrino? Com possibile che diverse migliaia di persone vedano le stesse cose, oodano gli stessi suoni? Qual dunque la memoria genetica che viene coinvolta durante uno stato di

    coscienza alterato, come ad esempio lestasi procurata dalle visioni mistiche? Si tratta di memoria

    http://www.automiribelli.org/?p=954http://www.automiribelli.org/?p=954
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    genetica oppure di memoria di campo? Certamente, se non si mai sperimentata di persona una

    condizione del genere difficile da comprendere, cos com abitudine della medicina tradizionale

    allontanare da se tutto quanto manca di comprendere.

    IL MECCANISMO DELLE VISIONI Durante latto visionario, sia esso sia indotto

    dalluso di droghe o semplicemente durante un profondo stato di meditazione, vengono in ogni caso

    coinvolte in minori o maggiori quantit delle sostanze psicoattive[xi]. Nel primo caso sono assunte

    per ingestione, iniezione o attraverso il fumo; nel secondo invece, grazie a una particolareattivazione della Ghiandola Pineale[xii].

    Per la spiegazione di questo processo, purtroppo dovr essere in alcune parti un p tecnico e forse

    un p noioso, ma necessario fornire tutti gli aspetti del meccanismo, perch linformazione non

    venga travisata dai soliti noti sensazionalisti semplicisti.

    Molto stato scritto sui differenti stati di coscienza con o senza lausilio di sostanze enteogene

    (droghe), anche se molta della letteratura scientifica prende le distanze dallesperienza psichedelica

    suggerendo un modello di psicosi auto-indotta (psicotomimetica), allo scopo di procurare stati

    mentali indesiderati. Pochissimi invece ritengono queste esperienze come stati assolutamente

    normali [6]. Lessere umano avverte in certi particolari momenti della sua vita la necessit innata di

    alterare deliberatamente il proprio stato di coscienza [7]. Tale ipotesi viene estesa suggerendo che

    attraverso i sogni la mente faccia esperienza di stati di coscienza alternativi, guadagnando in tale

    maniera sempre di pi nuove prospettive e nuove capacit allinterno dei cosiddetti sogni lucidi.

    Il fenomeno dei sogni transculturale e capita virtualmente ad ogni essere umano (e forse a molti

    altri esseri viventi) molte volte durante le ore notturne, eppure, i sogni, sono forse il fenomeno

    meno compreso di tutta lesperienza umana.

    Come ben sappiamo, gli esseri umani spendono approssimativamente un terzo della loro vita

    dormendo. Durante questo periodo di riposo e ringiovanimento, meno di un quarto del tempo viene

    speso in quello stato di sogno definito comeRapid Eye Movement(Sonno REM). Il REM lultimo

    dei cinque stadi qualitativamente differenti del sonno che possono venire caratterizzati dallattivit

    elettroencefalica, e bench la correlazione tra il Sonno REM e lo stato di sogno sia molto forte, non

    per assoluta [8, 9]. Tale fase normalmente aumenta di durata e intensit, cos come accade ainostri sogni, arrivando molto spesso a raggiungere un periodo di circa due ore prima della veglia.

    Questo lo stato in cui i nostri sogni divengono maggiormente vividi, lucidi e carichi di emotivit,

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    ossia quelli maggiormente ricordabili. In questo articolo suggerir un contorno del meccanismo

    dei sogni, prendendo in esame i diversi composti endogeni che possibilmente giocano un ruolo

    primario nella fase REM, e pi specificatamente, il fenomeno visivo dei sogni lucidi. Questi

    composti potrebbero venire presi in considerazione allo scopo di spiegare altri stati di coscienza,

    come ad esempio quelli sperimentabili in pieno giorno durante certe pratiche meditative, che

    potrebbero divenire psichedelici durante lo stato di sogno lucido o di visione in pieno giorno.

    Essi potrebbero venire prodotti endogenamente, per via delle loro qualit di induttori di sognidose-dipendenti e dallazione molto rapida (dai 15 minuti alle 2 ore). La dose-dipendenza viene

    indicata dal graduale aumento dellattivit REM attraverso il ciclo di sonno, quando la maggior

    parte dei neurotrasmettitori viene prodotta per sostenere eventi REM molto pi lunghi. Man mano

    che noi sperimentiamo pi e pi sogni durante la notte, lattivit di questi composti suggerisce un

    meccanismo di iniziazione/inibizione necessario ad iniziare e a terminare il processo della visione.

    In questa maniera lo stato di sogno non rimane preponderante per tutta la durata del sonno,

    lasciando spazi liberi al mantenimento di una certa vigilanza. Anche se alcune sovrapposizioni

    possano essere necessarie a una normale attivit di sogno ad occhi aperti, alcune eccessive

    infiltrazioni potrebbero avere luogo nella fase di veglia senza che intervenga alcun meccanismo

    regolatorio. Questo tipo di interferenza potrebbe accadere in alcuni pazienti schizofrenici, dove un

    meccanismo di sogno desincronizzato concederebbe accesso libero allintrusione di compostichimichi sogno-induttori, durante appunto lo stato di veglia [10, 11]. Invece di limitare questo

    comportamento abnorme, la metilazione [12] di specifici composti endogeni durante il sonno

    potrebbero giocare un ruolo importante per la normale salute mentale, allinterno di un adeguato

    meccanismo di sogno, e non semplicemente un precursore della malattia mentale. In altre parole, le

    beta-Carboline e le triptamine sono due classi di composti implicate nel bilanciamento tra il

    sogno e linsanit.

    Le beta-Carboline (alcaloidi armalinici) sono degli alcaloidi che si trovano in molte piante e

    animali. Si ritiene che si sviluppino nel corpo umano come risultato di una condensazione dovuta

    alle alchilamine (triptamine) con aldeidi (formaldeide), che le quali si formano attraverso la

    reazione enzimatica con il 5-metiltetraidrofolato (5-MTHF) e/o con lS-adenosil metionina(SAM), e catalizzate dalla N-Metiltransferasi (NMT) [13, 14, 15, 16]. Questa condensazione

    seguita da una ciclizzazione non ancora ben compresa. In aggiunta, le beta-Carboline sono state

    proposte come legandi endogeni del cosiddetto recettore benzodiazepine [17, 18]. Alcune beta-

    Carboline hanno mostrato delle forti propriet psicoattive quando assunte nella loro forma pi pura

    [19], ma sono qualitativamente differenti negli effetti dallLSD o dalla Mescalina. Naranjo [20, 21]

    afferm nei suoi studi che una tale distorsione delle forme, una percezione di movimento profondo

    e unenfasi di certi colori non fu mai osservata in una serie di beta-Carboline. Mentre il fenomeno

    pi ricorrente di visione includeva la superimposizione di immagini su uno schermo

    assolutamente piatto, e la visione simultanea di scene accompagnate da una non-falsata percezione

    degli oggetti circostanti. In pratica, Naranjo parla di uno stato di piena coscienza allinterno della

    fase visionaria. Unabbondanza di luce e di colori vividi fu spesso riportata mentre i partecipantiai suoi esperimenti mantenevano gli occhi completamente chiusi. Secondo Naranjo [21] gli effetti

    caratteristici delle 6-metossi-beta-carboline furono considerate essere di una natura meno

    allucinatoria, ma molto pi simile a uno stato di profonda ispirazione ed elevata introspezione .

    Naranjo [21] inoltre not un fenomeno visivo molto ricorrente: una rapida vibrazione luminosa

    che si propaga nel campo visivo periferico.

    Durante i nostri ritiri, molti, io compreso, hanno sperimentato questo fenomeno una sorta di luce

    stroboscopica che si propaga a un lato della visione periferica, in particolar modo durante gli stati

    meditativi pi profondi. Pu apparire concentrata unicamente in un occhio, nellaltro, oppure su

    entrambi: una prova inequivocabile che durante il processo del ritiro DARKROOM vengono

    coinvolte certe beta-Carboline. Spesso le persone tendono addirittura a voltarsi nella direzione diquesta luce improvvisa, come se avessero la sensazione che qualcuno, magari per errore, abbia

    aperto una porta o una finestra. Altri fenomeni similari che abbiamo rilevato in presenza di questi

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    stati, coinvolgono la percezione luminosa del contorno delle proprie mani, in particolar modo

    quando queste vengono mosse dolcemente di fronte al campo visivo. Io stesso ho sperimentato

    questo fenomeno ad ogni ritiro, cos come molti altri se ne sono accorti, e limpressione che si ha

    proprio quella di riuscire a vedere perfettamente il contorno della propria mano, e che la mano

    stessa appaia addirittura pi scura e maggiormente nera rispetto allambiente circostante. Molti

    attribuiscono questo fatto alla visione del campo energetico umano, o Aura. Personalmente non

    sono contro questa ipotesi, ma, trovandomi pi a mio agio a conversare spesso con lavvocato deldiavolo potremmo anche ritenere che il cervello, percependo il movimento degli arti che non pu

    vedere attraverso gli occhi, tenti di attingere alla memoria sovrapponendo virtualmente limmagine

    delle mani nel campo buio. Ci spiegherebbe come mai le persone vedono bene le loro mani, o i

    loro arti, ma non vedono quelli degli altri. Ad ogni modo la teoria della memoria alla quale il

    cervello attingerebbe, non spiega per come mai le mani appaiano pi scure rispetto al loro

    contorno. Dovremmo aspettarci una sovrapposizione quasi fotografica, e invece no: la mano o

    qualsiasi altra parte del nostro corpo appaiono pi scuri del campo luminoso che li circonda.

    Unaltro fatto curioso che capita spesso durante i nostri ritiri, che molte persone (soprattutto le

    donne) affermano, circa al secondo giorno, di vedere un cielo notturno ricoperto di stelle o una

    grande caverna nella quale per si riesce a vedere il cielo stellato. Questo molto singolare epu essere spiegato unicamente dal fatto che la Ghiandola Pineale, attraverso i suoi recettori molto

    simili a quelli presenti nella retina dellocchio umano, stia effettivamente vedendo lattivit

    elettrica che si sta svolgendo allinterno del cervello, e tramite il segnale che essa invia al nervo

    ottico attraverso la noradrenalina, ci viene fornita, attraverso una stimolazione visiva, limpressione

    di osservare al di fuori di noi ci che in realt sta avvenendo dentro di noi. Un fatto poi

    davvero strano, che capita molto spesso durante i ritiri e molto simile alla visione del cielo

    stellato, quello di un enorme OCCHIO composto da miriadi di altri piccoli occhi che sembra

    osservarci. E forse questo locchio di Ra dipinto nelle leggende egiziane? Chiss. Una cosa

    per certa: quellocchio, labbiamo visto in parecchi.

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    Facendo delle ricerche pi approfondite su questo fenomeno della vibrazione luminosa che sipercepisce tramite la visione periferica, ho trovato alcuni studi che affermano che la frequenza di

    questa vibrazione va dagli 8 ai 12 Hz in moltissimi animali [22]. 8 e 12 Hz! Interessante, ho

    pensato. E come se in quello stato, il nostro apparato visivo ci comunicasse, anche senza luso di

    un elettro encefalogramma, la banda di frequenze delle nostre onde cerebrali, la quale coinvolge

    primariamente una forte stimolazione delle onde Alfa. Siamo o non siamo uno strumento

    incredibile? Le onde Alfa sono notoriamente coinvolte quando i nostri occhi sono chiusi durante lo

    stato di veglia, e durante le fasi REM, ma non durante gli altri quattro stadi del sonno [23]. Il

    fenomeno vibratorio del campo visivo indotto dalle armaline coinvolte molto interessante nel

    contesto delle fasi REM, dove il Rapid Eye Movement fa da eco a un processo molto profondo di

    sonno. Molti dati antropologici suggeriscono che gli alcaloidi armalinici (beta-Carboline) possano

    essere molto di pi che semplici allucinogeni. Molte di questi composti sono stati utilizzatitradizionalmente dalle societ primitive per indurre le esperienze extra-corporee, chiaroveggenza,

    visioni simultanee di gruppo, visione remota e divinazione [20, 24]. Circa 10 tipi differenti di beta-

    Carboline sono state trovate nei tessuti mammari [25]. Bench i loro precursori metabolici sono

    disponibili naturalmente, gli esatti percorsi biosintetici coinvolti in vivo devono ancora venire

    confermati. I metaboliti solubili in acqua delle beta-Carboline prodotte endogenamente sono stati

    identificati nelle urine delluomo e c una crescente evidenza che suggerisce che alcuni di questi

    composti si vengono a formare sotto speciali circostanze fisiologiche, come ad esempio il consumo

    di alcol. Le beta-Carboline vengono trovate anche nel plasma delluomo e in particolare sono molto

    concentrate nelle piastrine, ma non solo. Sono state trovate appunto nella Ghiandola Pineale [11] e

    nella retina [26], agendo molto probabilmente da neuromodulatore o da neurotrasmettitore, ed

    stata chiama Pinolina (o Pinealina).

    Cos come molte beta-Carboline, la Pinolina un tipico composto serotoninergico, una propriet

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    italiano con la prefazione a cura delletnomicologo Giorgio Samorini)

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    Hsieh1, Si-Chen Lee[3], Jyh-Horng Chen[1] & Chi-Hong Wang[4] [1] Interdisciplinary

    MRI/MRS Lab, Department of Electrical Engineering, National Taiwan University, No. 1, Section

    4, Roosevelt Road, Taipei, Taiwan 106, ROC. [2] Anthro-Celestial Research Institute, The Tienti

    Teachings, No. 41, Wenjeng Lane, Jungming Tsuen, Yuchr Shiang, Nantou, Taiwan 555, ROC. [3]Department of Electrical Engineering, National Taiwan University, Taiwan, ROC. [4] Department

    of Neurology, Cardinal Tien Hospital Yung Ho Branch, No. 80, Chunghsing Street, Yungho City,

    Taipei, Taiwan 234, ROC. Nature Precedings : hdl:10101/npre.2007.1328.1 : Posted 15 Nov 2007

    [xiii] http://www-dep.iarc.fr/

    ALTRE RISORSE UTILI

    i. http://www.webmd.com/cancer/news/20040908/light-at-night-may-be-linked-to-cancer

    ii. http://www.sciencenetlinks.com/pdfs/nearsight_actsheet.pdf