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SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVOROSICUREZZA ED IGIENE DEL LAVOROCORSO DI FORMAZIONE DI BASE

RESPONSABILI ED ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

MODULO A – sezione A3MARZO 2012

In collaborazione con TORINO - VERONA - SALUZZO 0112269903

[email protected]

Modulo A3 (4 ORE)� Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi� Criteri e strumenti per l individuazione dei rischi� Documento di valutazione dei rischi

I CONCETTI DI PERICOLO, RISCHIO E RISCHIO RESIDUO

OBBLIGO PRINCIPALE ESPRESSO NEL D. LGS. N. 81/08 E’ QUELLO DI ESEGUIRE LA

VALUTAZIONE DEI RISCHI

ART 2 - DEFINIZIONI

q) VALUTAZIONE DEI RISCHI: VALUTAZIONE GLOBALE E

ART. 2 - DEFINIZIONI

q) VALUTAZIONE DEI RISCHI: VALUTAZIONE GLOBALE EDOCUMENTATA DI TUTTI I RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA DEI

LAVORATORI PRESENTI NELL’AMBITO DELL’ORGANIZZAZIONE IN CUI ESSI PRESTANO LA PROPRIA ATTIVITÀ FINALIZZATA AD INDIVIDUAREESSI PRESTANO LA PROPRIA ATTIVITÀ, FINALIZZATA AD INDIVIDUARE

LE ADEGUATE MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE E AD ELABORARE IL PROGRAMMA DELLE MISURE ATTE A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SALUTE E SICUREZZAMIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SALUTE E SICUREZZA

ART. 2 - DEFINIZIONI

r) PERICOLO: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni

s) RISCHIO: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di

esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione

FATTORE : MACCHINA, AMBIENTE, OPERAZIONE,FATTORE : MACCHINA, AMBIENTE, OPERAZIONE,SOSTANZA, ….

IN REPARTO E’ PRESENTE UNA ZONA IN ALTO NON PROVVISTA DI PARAPETTO

SUSSISTE IL PERICOLO DI CADUTA DALL’ALTO

LA SITUAZIONELA SITUAZIONE PERICOLOSA

“POTENZIALMENTE” PUO’ CREARE UN DANNO, ANCHE

GRAVEGRAVE

IL CONSEGUENTE RISCHIOIL CONSEGUENTE RISCHIODIPENDE DALLA

PROBABILITA’ CHE SI DETERMININO IN REALTA’ LE CONDIZIONI PER CUI

QUALCUNO POSSAQUALCUNO POSSA EFFETTIVAMENTE CADERE

DA QUEL PUNTO E DALL’ENTITA’ DEL DANNODALL’ENTITA’ DEL DANNO CHE NE PUO’ DERIVARE

IN EFFETTI, SE NESSUNO SALE MAI SUL SOPPALCO, SUSSISTE IL “PERICOLO” (POTENZIALE) DI CADUTASUSSISTE IL PERICOLO (POTENZIALE) DI CADUTA

DALL’ALTO, MA IL “RISCHIO” (CIOE’ LA PROBABILITA’ CHE QUALCUNO EFFETTIVAMENTE CADA DA LASSU’ E SI FACCIA

MALE) E’ NULLO!!MALE) E’ NULLO!!

IN REPARTO E’ PRESENTE UN LOCALE NELIN REPARTO E PRESENTE UN LOCALE NEL QUALE SONO INSERITI I COMPRESSORI, MOLTO

RUMOROSI

SUSSISTE IL PERICOLO DI DIVENTARE SORDI

SE PERO’ NESSUNO ACCEDE AL LOCALE CON

COMPRESSORI IN FUNZIONECOMPRESSORI IN FUNZIONE

IL RISCHIO DI DIVENTARESORDI E’ NULLOSORDI E NULLO

(NON VI E’ ALCUNAPROBABILITA’ CHE ALCUNPROBABILITA CHE ALCUNLAVORATORE DIVENTI

SORDO, PERCHE’ NON SI DETERMINA ESPOSIZIONE A

RUMORE)

LA PRESSA E’ MOLTO RUMOROSA

SUSSISTE IL PERICOLO DI DIVENTARE SORDI

L’OPERAIO PERMANE DIL OPERAIO PERMANE DI FRONTE ALLA PRESSA PER

TUTTA LA GIORNATA LAVORATIVA

LA PROBABILITA’ CHE D EN D E’DIVENTI SORDO E’

SIGNFICATIVA

IL PONTEGGIO E’ MONTATO IN MODO

ERRATO (SENZA PARAPETTO)PARAPETTO)

SUSSISTE PERICOLO DI CADUTA

E’ MOLTO PROBABILE CHE L’OPERAIO CADA, PERCHE’.

� NON C’E’ PROTEZIONE

� DEVE SPORGERSI PER ESEGUIRE IL LAVORO

SUSSISTE RISCHIO ELEVATO DI CADUTA DALL’ALTO

SPESSO CI SI RIFERISCE AL “PERICOLO” CON LA SPESSO CI SI RIFERISCE AL “PERICOLO” CON LA DICITURA “FATTORE DI RISCHIO”

INTENDENDODICITURA “FATTORE DI RISCHIO”

INTENDENDOQUEL FATTORE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA(SALGO SU UNA SCALA, USO UNA PRESSA, ….)QUEL FATTORE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA(SALGO SU UNA SCALA, USO UNA PRESSA, ….)

CHE ESPONE A SITUAZIONI DI PERICOLO(CIOE’ SITUAZIONI NELLE QUALI SI PUO’

DE ERM N RE N D NN MMED L NG

CHE ESPONE A SITUAZIONI DI PERICOLO(CIOE’ SITUAZIONI NELLE QUALI SI PUO’

DETERMINARE UN DANNO – IMMEDIATO O A LUNGO TERMINE)

DETERMINARE UN DANNO – IMMEDIATO O A LUNGO TERMINE)

IL CONCETTO DI “RISCHIO” NON VA QUINDI CONFUSO CON IL CONCETTO D PER COLO (O F TTORE D R CH O)DI PERICOLO (O FATTORE DI RISCHIO)

SI DICE RISCHIO RESIDUOQUEL RISCHIO CHE NON E’ ELIMINABILEQUEL RISCHIO CHE NON E ELIMINABILE

CON L’ADOZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE

NON C’E’ PROTEZIONENON C’E’ PROTEZIONE ALLA CADUTA

SUSSISTE ELEVATO RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO (ELEVATA PROBABILITA’DALL ALTO (ELEVATA PROBABILITA

DI CADERE)

C’E’ PROTEZIONEC E PROTEZIONE ALLA CADUTA

(MA NON(MA NON COMPLETA)

SUSISTE MINORE RISCHIO(MINORE MA NON NULLA(MINORE - MA NON NULLA -

PROBABILITA’ DI CADERE)

MIGLIORANDO LE PROTEZIONI SI RIDUCEMIGLIORANDO LE PROTEZIONI SI RIDUCE PRATICAMENTE A ZERO IL RISCHIO

RESIDUO

(LA PROBABILITA’ DI CADERE E’ TALMENTE LIMITATA CHE IL RISCHIO RESIDUO SILIMITATA CHE IL RISCHIO RESIDUO SI

CONSIDERA NULLO)

PROPRIETÀ O QUALITÀ INTRINSECA DI UN

RIASSUMENDO

PERICOLOPROPRIETÀ O QUALITÀ INTRINSECA DI UN

DETERMINATO FATTORE AVENTE IL POTENZIALE DI CAUSARE DANNIPOTENZIALE DI CAUSARE DANNI

LA�SCALAPRESENTA IL

LA�LAMA�PRESENTA IL�

PRESENTA IL�PERICOLO DI�

CADUTADALL’ALTOPERICOLO DI�TAGLIO DALL’ALTO

FATTORE DI

RISCHIO

CARATTERISTICA DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA(SALIRE SU UNA SCALA, USARE UNA

ATTREZZATURA ) CHE ESPONE AD UNRISCHIO ATTREZZATURA, ….) CHE ESPONE AD UNPERICOLO

USO DELLA�SCALAPER�

USO DELLA SEGA A NASTRO

RAGGIUNGEREPOSIZIONI IN�

ALTEZZAUSO�DELLA�SEGA�A�NASTROPER�TAGLIO LEGNO

ALTEZZA

PROBABILITÀ DI RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO POTENZIALE DI DANNO NELLERISCHIO LIVELLO POTENZIALE DI DANNO NELLE

CONDIZIONI DI IMPIEGO O DI ESPOSIZIONE AD UN DETERMINATO FATTORE O AGENTE

CHE PROBABILITA’ CI SONO CHE

OPPURE ALLA LORO COMBINAZIONE

CHE�PROBABILITA �CI�SONO�CHE�NELL’ESECUZIONE�DELL’ATTIVITA’,�

IL�LAVORATORE�POSSA�EFFETTIVAMENTE

�TAGLIARSI?

CADERE�CADERE�

CH ANNO UO’CHE DANNO PUO’�DETERMINARSI?

LA SALITA SULLA SCALAPORTATILE ESPONE AL PERICOLO DI CADUTAPERICOLO DI CADUTA

E’ MOLTO PROBABILE CHEL’OPERAIO CADA, PERCHE’.

� DEVE ABBANDONARE LA SCALA PER ESEGUIRE IL

LAVOROLAVORO

�NON C’E’ PROTEZIONE CON PARAPETTO SUL SILOSPARAPETTO SUL SILOS

SUSSISTE RISCHIO ELEVATO DI CADUTA DALL’ALTOCADUTA DALL ALTO

INSTALLAZIONEINSTALLAZIONEPASSERELLE IN

QUOTA CONQUOTA CONSCALE

D’ACCESSO E PARAPETTO

LA PROTEZIONE DELLA LAMA E’ REGOLATA INLA PROTEZIONE DELLA LAMA E REGOLATA IN MODO DA POTER TAGLIARE QUALSIASI SPESSORE SENZA “PERDITE DI TEMPO”SPESSORE SENZA PERDITE DI TEMPO

SUSSISTE ELEVATO RISCHIO DI TAGLIO E DISEZIONAMENTO

LA PROTEZIONELA PROTEZIONE E’ MEGLIO

REGOLATA IN FUNZIONE

DELLO SPESSORE DA TAGLIAREDA TAGLIARE

SUSSISTE MINORE RISCHIO(MINORE MA NON NULLA(MINORE - MA NON NULLA -PROBABILITA’ DI TAGLIO E DI

SEZIONAMENTO)SEZIONAMENTO)

ART. 2 – D. LGS. N. 81 - DEFINIZIONI

q) VALUTAZIONE DEI RISCHI: VALUTAZIONE GLOBALE E DOCUMENTATA DI TUTTI I RISCHI PERGLOBALE E DOCUMENTATA DI TUTTI I RISCHI PER

LA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI PRESENTI NELL’AMBITO DELL’ORGANIZZAZIONE INPRESENTI NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE IN

CUI ESSI PRESTANO LA PROPRIA ATTIVITÀ, FINALIZZATA AD INDIVIDUARE LE ADEGUATE

MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE E AD ELABORARE IL PROGRAMMA DELLE MISURE ATTE A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI

LIVELLI DI SALUTE E SICUREZZA

PER ESEGUIRE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO E’ IN PRIMO LUOGO NECESSARIO DISPORRE DI UN ELENCO DIPRIMO LUOGO NECESSARIO DISPORRE DI UN ELENCO DI

PERICOLI (FATTORI DI RISCHIO) CONSIDERANDO POSSIBILI CONSEGUENZE NEGATIVE DI DUE TIPIPOSSIBILI CONSEGUENZE NEGATIVE DI DUE TIPI

DANNO ALLA SALUTEAZIONE DANNOSA PER

DANNO DI NATURAINFORTUNISTICAAZIONE DANNOSA PER

ESPOSIZIONE PROLUNGATA� MALATTIA

PROFESSIONALE

AZIONE DANNOSA IMMEDIATA �INFORTUNIO

TALE�ELENCO�NON�ERA�INSERITO�NEL�D.�LGS.�N�626�E�NON�E’�NUOVAMENTE�INSERITO�NEL�D.�LGS.�N�81/08

ART. 28, C. 1 – OGGETTO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature

VALUTAZIONE DEI RISCHI

La valutazione dei rischi, anche nella scelta delle attrezzaturedi lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,

nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve g ,riguardare TUTTI I RISCHI per la sicurezza e la salute dei

lavoratori ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori ti i hi ti l i t i h lliesposti a rischi particolari, tra cui anche quelli:

� collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti d ll’A d d ll’8 tt b 2004dell’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004

� riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza

� connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi

� specifiche tipologie contrattuali

ART. 28 – c. 1 BIS

La valutazione dello stress lavoro-correlato di cui al comma 1 è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’articolo 6,

8 l tt t il l ti bbli d d llcomma 8, lettera m-quater, e il relativo obbligo decorre dallaelaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in

difetto di tale elaborazione, a far data dal 1° agosto 2010, gL. 122/31.07.2010 � prorogato al 31 dicembre 2010

INDICAZIONI PUBBLICATE 17 NOVEMBRE 2010

ART. 28 – c. 3 – DOCUMENTO DIVALUTAZIONE DEL RISCHIO

INDICAZIONI PUBBLICATE 17 NOVEMBRE 2010

IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO DEVE ALTRESI’

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

RISPETTARE LE INDICAZIONI PREVISTE DALLE SPECIFICHE NORME SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

CONTENUTE NEI SUCCESSIVI TITOLICONTENUTE NEI SUCCESSIVI TITOLI

SECONDO LE LINEE GUIDA CEE:

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI SI ESEGUE MEDIANTE UN’ANALISI SISTEMATICA DEL LAVORO

L'ANALISI SISTEMATICA POTRA’ QUINDI TENER CONTO DEI RISCHI CONNESSI CON:

ATTIVITA’ SVOLTE E CONDIZIONI PERSONALI

CIRCOLAZIONEANTINCENDIO…

URTOSCIVOLAMENTOINCIAMPOCADUTA DALL’ALTO

RUMOREPOLVERE

TEMPERATURAAGENTI CHIMICI

ESEMPI

CADUTA DALL’ALTO…

AGENTI CHIMICI….

ATTREZZATURE UTILIZZATEE LORO CONDIZIONI

OPERAZIONI ESEGUITE……

DIVERSAMENTE ABILIDONNE IN GRAVIDANZA

LAVORO NOTTURNOMINORI, STRANIERI, …

CONTRATTI

LE LINEE GUIDA CEE PROPONGONO QUINDI UNA SORTA DISORTA DI

MODELLO SORGENTE

CHIEDENDO DI ESAMINARE TUTTI GLI ASPETTI DELLA E ’ E E E E E E EREALTA’ AZIENDALE E DELLE CONDIZIONI OPERATIVE E PERSONALI CHE POSSONO PORTARE CONSEGUENZE NEGATIVE PER I LAVORATORI INDIPENDENTEMENTENEGATIVE PER I LAVORATORI, INDIPENDENTEMENTE

DALL’ESATTA IDENTIFICAZIONE DEL POSSIBILE EFFETTO NEGATIVO SULL’INTEGRITA’ DELLA PERSONA (TALE IDENTIFICAZIONE E’ VISTA COME OBBIETTIVO

SECONDARIO)

SONO NOTI ANCHE METODI DIVERSI, CHE IMPOSTANO LA RICERCA A PARTIRE DAGLIIMPOSTANO LA RICERCA A PARTIRE DAGLI

EFFETTI NEGATIVI:

RISCHIO DI SCIVOLAMENTORISCHIO DI SCHIACCIAMENTO

RISCHIO DI CADUTA …

ANDANDO POI A RICERCARE PER OGNI EFFETTOANDANDO POI A RICERCARE PER OGNI EFFETTO NEGATIVO LE POSSIBILI FONTI DI TALE EFFETTO

L’ELENCO DEI FATTORI DI RISCHIO PUO’ IN DEFINITIVA ESSERE DIVISO IN DUE PARTIESSERE DIVISO IN DUE PARTI

FATTORI DI RISCHIO LEGATI ALLA MANSIONE

FATTORI DI RISCHIO COLLETTIVI

LEGATI ALLA MANSIONEESEGUITA E AL LAVORATORE

LEGATI ALLA PROGETTAZIONE EDLAVORATORE

(ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI FISICI BIOLOGICI

PROGETTAZIONE EDALLA

ORGANIZZAZIONECHIMICI, FISICI, BIOLOGICI,

OPERAZIONI ESEGUITE, CONDIZIONI PERSONALI,

AZIENDALE(MANUTENZIONE,

VERIFICHECONDIZIONI PERSONALI,STRESS LAVORO

CORRELATO)

VERIFICHEPERIODICHE,

FORMAZIONE, ….)FORMAZIONE, ….)

FATTORI DI RISCHIO LEGATI ALLA MANSIONE ESEGUITA E AL

LAVORATORE

(ESPOSIZIONE AD AGENTI(ESPOSIZIONE AD AGENTICHIMICI, FISICI, BIOLOGICI,

OPERAZIONI ESEGUITE, CONDIZIONI PERSONALICONDIZIONI PERSONALI,

STRESS LAVORO CORRELATO)

ESPOSIZIONE�AD�AGENTI�FISICI

FATTORE DI RISCHIO CONSEGUENZE NEGATIVE POSSIBILIFATTORE DI RISCHIO CONSEGUENZE NEGATIVE POSSIBILI

MICROCLIMA(STRESS TERMICO DA CALDO) PATOLOGIE DA�ECCESSO DI�CALORE(STRESS TERMICO DA CALDO)

MICROCLIMA(STRESS TERMICO DA FREDDO) IPOTERMIA,�MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO

RADIAZIONI IONIZZANTI PATOLOGIE DEGENERATIVE

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI DANNI�AGLI OCCHI ED�ALLA PELLE

RUMORE SORDITA‘,�ROTTURE TIMPANO

ULTRASUONI EFFETTI�UDITIVI�ED�EXTRAUDITIVI

VIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO/BRACCIO

PATOLOGIE�MANO�BRACCIO�(TENDINITI,�TUNNEL�CARPALE)

VIBRAZIONI DEL CORPO INTERO PATOLOGIE SCHIENAVIBRAZIONI DEL CORPO INTERO PATOLOGIE SCHIENA

CAMPI ELETTROMAGNETICI EFFETTI�BIOLOGICI�ACUTI�E�A�LUNGO�TERMINE�(?)

INFRASUONI EFFETTI�UDITIVI�ED�EXTRAUDITIVI

ATMOSFERICHE IPERBARICHE INCENDIO,�ESPLOSIONE,�NARCOSI�DA�AZOTO,�EMBOLIE,�….

ESPOSIZIONE�AD�AGENTI�CHIMICI

FATTORE DI RISCHIOCONSEGUENZE NEGATIVE

POSSIBILI

GAS TOSSICIINALAZIONE�GAS�CON�ELEVATA

PERICOLOSITA’�ELENCATI IN�SPECIFICOREGIO DECRETO

DANNI�PER�CONTATTO CON�LA�PELLE(ALLERGIE,�IRRITAZIONI,�USTIONI),�CON�GLIOCCHI (IRRITAZIONI,�USTIONI,�CECITA’),�PER�INALAZIONE (ALLERGIE AVVELENAMENTIAGENTI CHIMICI PERICOLOSI INALAZIONE (ALLERGIE,�AVVELENAMENTI,�

PATOLOGIE DELLE VIE�AEREE),�PER�INGESTIONE (AVVELENAMENTI,�

IRRITAZIONI,�PATOLOGIE DELL’APPARATO,DIGERENTE E�RESPIRATORIO)��

MANIPOLAZIONE MATERIALI CON FIBRE DI AMIANTO

ASBESTOSI,�PATOLOGIE TUMORALI(ES.�MESOTELIOMA)DI AMIANTO ( )

AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI PATOLOGIE TUMORALI VARIE,�EFFETTOTERATOGENO (SULLA�PROLE E/O�SUL FETO)

O SO S OSDETENZIONE ED USO DI ESPLOSIVI VARI,�IN�CONSEGUENZA DI�ESPLOSIONE

ESPOSIZIONE�AD�AGENTI�BIOLOGICI

CONSEGUENZEFATTORE DI RISCHIO

CONSEGUENZENEGATIVE POSSIBILI

ALLERGIE,�INFEZIONI,�

USO DELIBERATO DI AGENTI BIOLOGICIPATOLOGIE CONSEGUENTIL’USO DI�VIRUS�/�BATTERI

PERICOLOSI

ALLERGIE,�INFEZIONI,�PATOLOGIE CONSEGUENTI

ESPOSIZIONE POTENZIALE AD AGENTI BIOLOGICI

L’ESPOSIZIONE POTENZIALENON�VOLUTA A�VIRUS�/�

BATTERI PERICOLOSI

LAVORAZIONI�ED�ATTIVITA’

FATTORE DI RISCHIO CONSEGUENZE NEGATIVE POSSIBILIPOSSIBILI

USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO (macchine, utensili, impianti, mezzi di trasporto e sollevamento, ….)

TAGLI,�SCHIACCIAMENTI,�CESOIAMENTI,�IMPIGLIAMENTI,�

….(ESITI MECCANICI)�E�USTIONI (ESITIutensili, impianti, mezzi di trasporto e sollevamento, ….) ( ) (TERMICI)

USO DEI VIDEOTERMINALI ASTENOPIA (AFFATICAMENTO�VISIVO),�DOLORI�MUSCOLARI�(POSTURA)

PRELIEVO ED IMMAGAZZINAMENTO MATERIALI(MAGAZZINI O MEZZI DI TRASPORTO) CADUTA�OGGETTI�DALL’ALTO,�CROLLI

ESECUZIONE DI LAVORI IN ALTEZZA CADUTA UOMO, CADUTA OGGETTIESECUZIONE DI LAVORI IN ALTEZZA CADUTA�UOMO,�CADUTA�OGGETTI�DALL’ALTO

ESECUZIONE DI OPERAZIONI IN COPERTURA CADUTA�UOMO,�CADUTA�OGGETTI�DALL’ALTO,�SPROFONDAMENTO,

ESECUZIONE LAVORI DI MANUTENZIONE MECCANICA, IDRAULICA ...

TAGLI,�SCHIACCIAMENTI,�CESOIAMENTI,�IMPIGLIAMENTI,�

….(ESITI MECCANICI)�E�USTIONI (ESITITERMICI)


CONSEGUENZE NEGATIVEFATTORE DI RISCHIO

CONSEGUENZE NEGATIVEPOSSIBILI

ESECUZIONE LAVORI ELETTRICI O IN VICINANZA RISCHI�DI NATURA�ELETTRICA�ESECUZIONE LAVORI ELETTRICI O IN VICINANZADI CONDUTTORI IN TENSIONE (ELETTROCUZIONE�– USTIONE�–

FIBRILLAZIONE�…)

INTRAPPOLAMENTO ESITIOPERAZIONI IN LUOGHI SOSPETTI DIINQUINAMENTO O IN SPAZI CONFINATI

INTRAPPOLAMENTO,�ESITIMECCANICI,�AVVELENAMENTO,�

ASFISSIA,�….�

SOVRACCARICO BIOMECCANICOMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC) SOVRACCARICO BIOMECCANICODORSO LOMBARE

MOVIMENTI RIPETUTI E SFORZI ARTI SUPERIORI SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTIMOVIMENTI RIPETUTI E SFORZI ARTI SUPERIORI(CTD)

SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTISUPERIORI

CONDUZIONE DI VEICOLI AZIENDALIRISCHI�DI INCIDENTE�(CATTIVE�

CONDIZIONI DI MANUTENZIONE DELCONDUZIONE DI VEICOLI AZIENDALI CONDIZIONI�DI MANUTENZIONE�DEL�MEZZO,��CONDUZIONE�INADEGUATA)

ATTIVITA’ IN TRASFERTARISCHI�VARI�(LEGATI�ALLA�NON�

CONOSCENZA DEL LUOGO IN CUI SIATTIVITA IN TRASFERTA CONOSCENZA�DEL�LUOGO�IN�CUI�SI�OPERA)


CONSEGUENZE NEGATIVEFATTORE DI RISCHIO

CONSEGUENZE NEGATIVEPOSSIBILI

ESPOSIZIONE A TRAFFICO VEICOLARE STRADALEESPOSIZIONE A TRAFFICO VEICOLARE STRADALEPUBBLICO INVESTIMENTO,�INCIDENTE

ESPOSIZIONE A TRAFFICO VEICOLARE SUI INVESTIMENTO INCIDENTEESPOSIZIONE A TRAFFICO VEICOLARE SUIPIAZZALI AZIENDALI O NEI LOCALI DIPRODUZIONE

INVESTIMENTO,�INCIDENTE

ESECUZIONE ATTIVITA’ CON DIVIETO ASSUNZIONE VARIE A SECONDA DELL’ ATTIVITA’ESECUZIONE ATTIVITA’ CON DIVIETO ASSUNZIONE/ SOMMINISTRAZIONE ALCOOL

VARIE�A�SECONDA�DELL �ATTIVITA �CONSIDERATA

ESECUZIONE ATTIVITA’ CON OBBLIGO VARIE�A�SECONDA�DELL’ATTIVITA’�ACCERTAMENTO TOSSICODIPENDENZA CONSIDERATA

LAVORI IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO VARIE,�LEGATE�ALL’IMPOSSIBILITA’�DISOCCORSOSOCCORSO

MANIPOLAZIONE BOMBOLE IN PRESSIONE SCOPPIO�ED�ESITI�MECCANICI�(SCHIACCIAMENTO,�TAGLIO,�…)

SCOPPIO USTIONE DA FREDDOFLUIDI CRIOGENICI SCOPPIO,�USTIONE�DA�FREDDO,�ASFISSIA

CONDIZIONI�PERSONALI

FATTORE DI RISCHIO CONSEGUENZE NEGATIVE POSSIBILI

ETA’, GENERE, PROVENIENZA MAGGIORI DANNI�PER�GRUPPI SENSIBILI IN�RELAZIONEA�CERTI FATTORI DI�RISCHIO

DANNI�PER�ESECUZIONE LAVORI VIETATI O�PER�

GRAVIDANZA, ALLATTAMENTOINDISPONIBILITA’�SERVIZI NECESSARI ALLE DONNE�IN�

GRAVIDANZA (VICINANZA BAGNI AL�POSTO DI�LAVORO,�POSSIBILITA’�DI�DISTENDERSI,�POSSIBILITA’�DI�

MANGIARE�BERE FREQUENTAMENTE, …)MANGIARE BERE FREQUENTAMENTE,�…)

DIVERSAMENTE ABILI IN�FUNZIONE�DELLA�SPECIFICA�SITUAZIONE�PERSONALE�CONSIDERATA

MINORI DANNI�VARI�PER�LAVORI�VIETATI�CHE�POTREBBERO�BLOCCARE�LO�SVILUPPO

PARTICOLARI TIPOLOGIE CONTRATTUALI

RISCHI�MAGGIORI�PER�EVENTUALE�MANCATA�APPLICAZIONE�DELLE�MISURE�DI TUTELA

RICHIESTA�DI�ATTENZIONE�CONTINUA,�SCADENZE�

STRESS�LAVORO�CORRELATO�� ESEMPI�DI SITUAZIONI�CON�RISCHIO

SOVRACCARICO MENTALERAVVICINATE,�RESPONSABILITA’�ECCESSIVA,�SOTTOQUALIFICAZIONE,�SOVRAQUALIFICAZIONE,�COMPETENZE�POCO�CHIARE,�NESSUN�FEED�BACK�SUL�LAVORO�SVOLTO

ATTIVITA’�FORTEMENTE�RIPETITIVE

COMPITI�DI ROUTINE�SENZA�LAVORI�DIRAGIONAMENTO,�RIFLESSIONE�O�PIANIFICAZIONE,

ATTIVITA’�INCOMPLETE,�LIMITATE

SEMPLICE�ESECUZIONE,�SEMPLICE�CONTROLLO,�ATTENZIONE�CONTINUA�A�IMPIANTI�AUTOMATICI

MARGINE DECISIONALEMARGINE�DECISIONALE�RISTRETTO

CATENA�DI�MONTAGGIO,�RISPOSTA�OBBLIGATA�A�CLIENTI

FORTE�COIVOLGIMENTO�ASSISTENZA UTENTI CLIENTI STUDENTI

EMOTIVOASSISTENZA�UTENTI,�CLIENTI,�STUDENTI

CONDIZIONI�SOCIALI�OPPRIMENTI

ISOLAMENTO�COLLEGHI,�MOBBING,�CATTIVI�RAPPORTI�CON�I�SUPERIORI….

FATTORI�DI�DISTRAZIONE,�RICHIAMO�E�STIMOLO�ECCESSIVI

ALLARMI,�RUMORE�DI�FONDO,�VIBRAZIONI�E��INFRASUONI,�STIMOLI�LUMINOSI,�...

PESANTE STRAORDINARI TURNI (IN PARTICOLAREORARIO�DI�LAVORO

PESANTE,STRAORDINARI,�TURNI (IN�PARTICOLARENOTTURNI),�INCOMPATIBILITA’�CON�VITA�PRIVATA,�….

PER PARTICOLARI REALTA’ PRODUTTIVE, L’ELENCO DEI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO LEGATI ADEI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO LEGATI A

LAVORAZIONI ED ATTIVITA’ DEVE ESSERE INTEGRATO, TENUTO CONTO DELLA SPECIFICITA’ DELL’ATTIVITA’

AD ESEMPIO, PER I CANTIERI:

ESECUZIONE�DI LAVORI�ALL’INTERNO�DI SCAVI SEPPELLIMENTO

ESECUZIONE ATTIVITA’ IN ZONA OPERATIVA MEZZIESECUZIONE�ATTIVITA �IN�ZONA�OPERATIVA�MEZZI�D’OPERA

INVESTIMENTO

OPERAZIONI�DI MONTAGGIO�OPERE�PROVVISIONALI CADUTA�DALL’ALTO

ESECUZIONE�LAVORI�IN�VICINANZA�DI�CORSI�D’ACQUA ANNEGAMENTO

ESECUZIONE LAVORI IN VICINANZA FABBRICATIESECUZIONE�LAVORI�IN�VICINANZA�FABBRICATI�PERICOLANTI

SEPPELLIMENTO

ESECUZIONE�LAVORI�DI�DEMOLIZIONECADUTA�MATERIALI,�CADUTA�DALL’ALTODALL’ALTO

……

AD ESEMPIO, IN AGRICOLTURA ED ALLEVAMENTO:

ESECUZIONE DI LAVORI NEI CAMPI E NEIESECUZIONE�DI LAVORI�NEI�CAMPI�E�NEI�BOSCHI

INCIAMPO,�CADUTA,�SCIVOLAMENTO

DANNI MECCANICI PER CONTATTO CONLAVORO�A�CONTATTO�CON�ANIMALI

DANNI�MECCANICI�PER�CONTATTO�CON�ANIMALI�(MORSI,�CORNATE,�…)

ESECUZIONE DI LAVORI DI RACCOLTA SUGLIESECUZIONE�DI�LAVORI�DI�RACCOLTA�SUGLI�ALBERI

CADUTA�DALL’ALTO

MOVIMENTAZIONE MANUALE CORPI MOLLI SOVRACCARICO PER LA SCHIENAMOVIMENTAZIONE�MANUALE�CORPI�MOLLI SOVRACCARICO�PER�LA�SCHIENA

…………..

ESERCITAZIONE

PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA LAVORAZIONE SVOLTA DAPRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA LAVORAZIONE SVOLTA DAUN CAMERIERE DI RISTORANTE ED INDIVIDUARE A QUALI

PERICOLI POTREBBE ESSERE ESPOSTO NEL CORSO DELLAPERICOLI POTREBBE ESSERE ESPOSTO NEL CORSO DELLASUA ATTIVITA’

DEHORS

CUCINA SERVIZI

DEHORS

SALA RISTORANTE

CUCINA SERVIZI

BAR

LAVAGGIO

CELLESTOCCAGGIOSERVIZI CASSADEP

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’

Il cameriere prende servizio alle 11.00 e si occupa della preparazione dei tavoli disponendo anche gli arredi sul dehors (con l’aiuto didei tavoli, disponendo anche gli arredi sul dehors (con l aiuto dicarrellini), e sistemando tovaglie e stoviglie. Dall’apertura del

ristorante, raccoglie le ordinazioni dei clienti utilizzando un , gdispositivo portatile con comunicazione radio, e quindi fa la spola con

la cucina per servire i vari piatti.

Completato il servizio alle 14.30, il cameriere usufruisce di una pausa di 0 5 i di i i di li i d i t li d idi 0.5 ore, e quindi esegue operazioni di pulizia dei tavoli, dei

pavimenti della sala e del dehors con aspirapolvere, strumenti manuali e detersivi provvedendo anche alla raccolta degli arredi posizionatie detersivi , provvedendo anche alla raccolta degli arredi posizionati

in esterno (con l’aiuto di carrellini).

Il turno di lavoro finisce alle ore 16.30

IDENTIFICARE QUALI FATTORI DI RISCHIO RISULTINO PRESUMIBILMENTE DA APPROFONDIRE NEL CASO DESCRITTO

STRESS TERMICO ED AFFATICAMENTO DA CALORE

STRESS TERMICO DA FREDDO

RADIAZIONI ONIZZANTI

RADIAZIONI OTTICHE NON IONIZZANTI

USO MACCHINE IMPIANTI

ESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI

USO MEZZI TRASPORTO, SOLLEVAMENTO, OPERA

USO VIDEOTERMINALIRADIAZIONI OTTICHE NON IONIZZANTI

RUMORE

ULTRASUONI, INFRASUONI

VIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO BRACCIO

USO VIDEOTERMINALI

OPERAZIONI IMMAGAZZINAMENTO/PRELIEVO NEI DEPOSITI

ACCESSO ALLE COPERTURE

ESECUZIONE DEI LAVORI IN ALTEZZAVIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO BRACCIO

VIBRAZIONI DEL CORPO INTERO

CAMPI ELETTROMAGNETICI

GAS TOSSICI

USO VEICOLI TARGATI AZIENDALI

ATTIVITA' IN TRASFERTA O FUORI SEDE

LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTOGAS TOSSICI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

MANIPOLAZIONE AMIANTO

AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI

ISPEZIONI IN TUBAZIONI, SERBATOI, SILOS, VASCHE

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORIAGENTI CANCEROGENI MUTAGENI

USO DELIBERATO AGENTI BIOLOGICI

ESPOSIZIONE POTENZIALE AGENTI BIOLOGICI

TRAFFICO VEICOLARE STRADALE

ATTENZIONE : L’ESAME CONDOTTO NELL’ESERCITAZIONE E’ RELATIVO SOLONELL ESERCITAZIONE E RELATIVO SOLOAD ALCUNI DEI FATTORI DI RISCHIO VISTI

IN ELENCO

FATTORI DI RISCHIO COLLETTIVIFATTORI DI RISCHIO COLLETTIVI

LEGATI ALLA PROGETTAZIONE ED ALLA ORGANIZZAZIONE

AZIENDALE (MANUTENZIONE, VERIFICHE PERIODICHE,

FORMAZIONE, ….))

RISCHI�“COLLETTIVI”�DI INFORTUNIO�LEGATI�ALLE�CARATTERISTICHE�STRUTTURALI�ED�ALLE�CONDIZIONI�DI MANUTENZIONE�DEI�LUOGHI�DILAVOROLAVORO

ESEMPI EVENTI NEGATIVI CONSEGUENTI ALLE CARENZE STRUTTURALI E DI

URTO SCIVOLAMENTO INCIAMPO CADUTA A

MANUTENZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO

URTO, SCIVOLAMENTO, INCIAMPO, CADUTA ALIVELLO, CADUTA DALL’ALTO, TAGLIO, PROIEZIONE

MATERIALI, CADUTA MATERIALI DALL’ALTO,, ,ANNEGAMENTO, CADUTA CARICHI SOSPESI,

INVESTIMENTO, INCIDENTE

RISCHI�“COLLETTIVI”�DI INFORTUNIO�LEGATI�ALLE�CARATTERISTICHE�DEGLI�IMPIANTI�DI DISTRIBUZIONE�E�DI STOCCAGGIO

IMPIANTI ELETTRICI (DISTRIBUZIONE, ILLUMINAZIONE, TERRA)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI IDROSANITARI, DI TRATTAMENTO, USO, ACCUMULO E CONSUMO DIACQUAIMPIANTI PER LA PRODUZIONE, IL TRASPORTO E L’UTILIZZAZIONE DI ARIACOMPRESSACOMPRESSAIMPIANTI CONTENENTI POLVERI COMBUSTIBILI O GAS / VAPORIINFIAMMABILIASCENSORI E MONTACARICHI

ESEMPI EVENTI NEGATIVI CONSEGUENTI ALLA PRESENZA

DEGLI IMPIANTI

RISCHI COLLETTIVI ESEMPIO SITUAZIONE AZIENDALE

RISCHI DI NATURA ELETTRICA OVUNQUE SIA PRESENTE UN IMPIANTO ELETTRICO(ELETTROCUZIONE, USTIONE, ...) OVUNQUE SIA PRESENTE UN IMPIANTO ELETTRICO

RISCHI DI SCOPPIO E DIINVESTIMENTO DA PARTE DI OVUNQUE SIANO PRESENTI APPARECCHIATURE IN

PRESSIONE (ES SERBATOI DI ACCUMULO ARIA COMPRESSAFLUIDI IN PRESSIONE (ELEMENTI IN PRESSIONE)

PRESSIONE (ES. SERBATOI DI ACCUMULO ARIA COMPRESSA,TUBAZIONI, CALDAIE)

OVUNQUE SIANO PRESENTI SUPERFICI CALDE RAGGIUNGIBILI RISCHI DI USTIONE OPPURE SIANO POSSIBILI PERDITE DAGLI IMPIANTI DI LIQUIDI

CALDI

RISCHI MECCANICI OVUNQUE SIANO PRESENTI PARTI DEGLI IMPIANTI PERICOLOSE (ES VENTOLE BORDI TAGLIENTI ) NON(IMPIGLIAMENTO, TAGLIO, ..) PERICOLOSE (ES VENTOLE, BORDI TAGLIENTI, ...) NON

PROTETTE IN MODO ADEGUATO

RISCHIO DI EMISSIONE NONOVUNQUE SIANO PRESENTI ALL’INTERNO DEGLI IMPIANTI GAS CON CARATTERISTICHE PERICOLOSE (ES TOSSICIRISCHIO DI EMISSIONE NON

VOLUTA DI GAS PERICOLOSIGAS CON CARATTERISTICHE PERICOLOSE (ES. TOSSICI,

IRRITANTI, ...) O ANCHE SE E’ POSSIBILE LA SATURAZIONE DIAMBIENTI CON CONSEGUENTE CARENZA DI OSSIGENO

RISCHIO DI FORMAZIONE DI IN PRESENZA DI GAS INFIAMMABILI O ESPLOSIVI O POLVERIRISCHIO DI FORMAZIONE DIATMOSFERA ESPLOSIVA

IN PRESENZA DI GAS INFIAMMABILI O ESPLOSIVI O POLVERICOMBUSTIBILI CHE POSSANO DISPERDERSI IN AMBIENTE

CON POSSIBILITA’ DI INNESCO (ES. METANO, FARINA)

RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO ROTTURE IN IMPIANTI QUALI ASCENSORI, MONTACARICHI

ALTRI�RISCHI�“COLLETTIVI”

RISCHIO DI INCENDIO

RISCHI DI INTERFERENZA (presenza imprese esterne nel sito)(p p )

RISCHI LEGATI ALLA PRESENZA DI AMIANTO NEI MANUFATTI

RISCHI LEGATI AL POSSIBILE SVILUPPO DI AGENTI BIOLOGICI PERICOLOSIRISCHI LEGATI AL POSSIBILE SVILUPPO DI AGENTI BIOLOGICI PERICOLOSIPER SCARSA PULIZIA E MANUTENZIONE (LUOGHI, IMPIANTI, SERVIZI)

RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (LEGATO ALLA PRESENZA DI PRODOTTI(CHIMICI IN QUANTITA’ MOLTO SIGNIFICATIVE)

ERGONOMIA DELL’AMBIENTE DI LAVORO (DIMENSIONI, POSTURE,ACCESSIBILITA’ E PARAMETRI AMBIENTALI TENDENTI AD OTTENERECONDIZIONI DI CONFORT PER IL LAVORATORE OVE POSSIBILE)

RISCHI LEGATI ALLA MANCANZA DI ORGANIZZAZIONE IN CASO DIRISCHI LEGATI ALLA MANCANZA DI ORGANIZZAZIONE IN CASO DIEMERGENZA

RISCHI LEGATI ALLA POSSIBILE FORMAZIONE DI ATMOSFERE ESCPLOSIVE

COMPLETAMENTO DELL’ELENCO DEIDELL ELENCO DEI

PERICOLI

INCIDENTI MALATTIE… INCIDENTI … MALATTIEPROFESSIONALI

L’ANALISI DELLE CAUSE E DELLE MODALITA’ DI ACCADIMENTO DEGLI INFORTUNI IN UNA SPECIFICAACCADIMENTO DEGLI INFORTUNI IN UNA SPECIFICAAZIENDA NONCHE’ LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI

SULLE MALATTIE PROFESSIONALI RISCONTRATE DALSULLE MALATTIE PROFESSIONALI RISCONTRATE DALMEDICO COMPETENTE POSSONO ESSERE UTILI PER VERIFICARE CHE L’ELENCO “TEORICO” PRESENTATO

TENGA CONTO DI TUTTE LE POSSIBILI FONTI E CONSEGUENZE

SE NON E’ VERO CHE I PERICOLI DA

….E’ VERO CHE GLI I PERICOLI DA

CONSIDERARE SONO SOLO QUELLI CHE

EVENTI DANNOSI GIA’ ACCADUTI CI

CONSENTONO DIHANNO GIA’ DATO LUOGO AD UN

EVENTO DANNOSO

CONSENTONO DIEVIDENZIARE UN

FATTORE DI RISCHIO EVENTO DANNOSO…. CERTAMENTE DA

APPROFONDIRE

IL COLLEGAMENTO CONCETTUALE RIPORTATO E’ SEMPRE VALIDO NEL CASO DEGLI INFORTUNI: IN TAL

CASO IL COLLEGAMENTO FRA IL FATTORE DI RISCHIO E L’EVENTO E’ EVIDENTE IN QUANTO IMMEDIATOL’EVENTO E’ EVIDENTE IN QUANTO IMMEDIATO

IL MEDESIMO COLLEGAMENTO CONCETTUALE E’ INVECEIL MEDESIMO COLLEGAMENTO CONCETTUALE E INVECEDA CONSIDERARE CON ATTENZIONE NEL CASO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI: INFATTI, LA POPOLAZIONE

OSSERVATA E’ IN GENERE TROPPO LIMITATA PER TRARRE CONCLUSIONI CERTE, SOPRATTUTTO NEL CASO

IN CUI LE MALATTIE PROFESSIONALI PRESE ININ CUI LE MALATTIE PROFESSIONALI PRESE INCONSIDERAZIONE POSSANO ESSERE MESSE IN

RELAZIONE OLTRE CHE CON FATTORI DI RISCHIORELAZIONE, OLTRE CHE CON FATTORI DI RISCHIOPROFESSIONALI, ANCHE CON FATTORI DI RISCHIO

PRESENTI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI O LEGATI ALLE ABITUDINI DEI LAVORATORI FUORI DALL’AZIENDA

LO STRUMENTO BASE DA UTILIZZARE E’ (PER ORA) IL REGISTRO DEGLI INFORTUNI

Art. 4, c. 5, lett. o D. Lgs. n. 626/94

REGISTRO DEGLI INFORTUNI

Art. 4, c. 5, lett. o D. Lgs. n. 626/94

OBBLIGO DELL’AZIENDA DI TENERE UN REGISTRO NEL QUALE DEVONO ESSERE ANNOTATI, CRONOLOGICAMENTE, GLI

INFORTUNI AVVENUTI IN OCCASIONE ED A CAUSADELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA

L’OBBLIGO DI ANNOTAZIONE IMPOSTO DAL D. LGS. N. 626 RIGUARDAVAL OBBLIGO DI ANNOTAZIONE IMPOSTO DAL D. LGS. N. 626 RIGUARDAVAGLI INFORTUNI CHE COMPORTANO UN’ASSENZA DAL LAVORO DI

ALMENO UN GIORNO(INTENDENDOSI PER TALE L'ASSENZA CHE SI PROTRAE ALMENO PER L'INTERO GIORNO(INTENDENDOSI PER TALE L ASSENZA CHE SI PROTRAE ALMENO PER L INTERO GIORNO

SUCCESSIVO A QUELLO DELL'EVENTOE NON PIÙ, COME IN PASSATO, GLI INFORTUNI CON PROGNOSI SUPERIORE A TRE GIORNI)

L'OBBLIGO DI REGISTRAZIONE NON CONCERNEVA LE MALATTIEL OBBLIGO DI REGISTRAZIONE NON CONCERNEVA LE MALATTIEPROFESSIONALI

FINO AI SEI MESI SUCCESSIVI ALL'ADOZIONE DEL DECRETOFINO�AI�SEI�MESI�SUCCESSIVI�ALL ADOZIONE�DEL�DECRETO��INTERMINISTERIALE�DI CUI�ALL'ARTICOLO�8�COMMA�4,�DEL�PRESENTE�DECRETO�RESTANO�IN�VIGORE�LE�DISPOSIZIONI�RELATIVE�AL�REGISTRO�INFORTUNI�ED�AI�REGISTRI�DEGLI�

ESPOSTI�AD�AGENTI�CANCEROGENI�E�BIOLOGICI.

ART 8 C 4 DECRETO CHE DEFINIRA’ LE REGOLE TECNICHEART.�8�– C.�4�� DECRETO�CHE�DEFINIRA �LE�REGOLE�TECNICHE�DEL�SISTEMA�INFORMATIVO�NAZIONALE�PER�LA�

PREVENZIONE�NEI�LUOGHI�DI LAVORO

L’OBBLIGO�DI TENUTA�DEL�REGISTRO�INFORTUNI�SARA’�POI�ELIMINATO ?? LIBRO UNICO DEL LAVOROLIBRO UNICO DEL LAVORO !!!!!!!!ELIMINATO ??�LIBRO�UNICO�DEL�LAVORO�LIBRO�UNICO�DEL�LAVORO�!!!!!!!!

OCCORRE PRECISARE CHE SE L'OBBLIGO ANCORA ATTUALE DIREGISTRAZIONE A CARICO DELL'AZIENDA CONCERNE GLI INFORTUNI

SUL LAVORO CON ASSENZA DI ALMENO UN GIORNO, L'OBBLIGO DIDENUNCIA DEGLI INFORTUNI STESSI ALL'INAIL ED ALL'AUTORITÀ DI

PUBBLICA SICUREZZA PREVISTO DAGLI ARTICOLI 53 E 54 DEI D P R NPUBBLICA SICUREZZA, PREVISTO DAGLI ARTICOLI 53 E 54 DEI D.P.R. N.1124 DEI 30/6/1965 (TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI PER

L'ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI), CONTINUA A RIGUARDARE I SOLI

EVENTI CHE COMPORTANO UN'ASSENZA DAL LAVORO SUPERIORE A TRE GIORNI ESCLUSO QUELLO DI ACCADIMENTOTRE GIORNI, ESCLUSO QUELLO DI ACCADIMENTO

ANCHE QUESTA SITUAZIONE CAMBIERA’ (OBBLIGHI DEL DL – DIR):

COMUNICARE ALL’INAIL A FINI STATISTICI E INFORMATIVI GLI INFORTUNI DI ALMENO 1 GIORNO (ESCLUSO QUELLO DELL’EVENTO)� L’OBBLIGO ( )ANDRA’ IN VIGORE PROSSIMAMENTE (SI ATTENDE UN DECRETO)

ANALISI DELLE CAUSE E DELLE MODALITA’ DI ACCADIMENTO DEGLI INFORTUNIACCADIMENTO DEGLI INFORTUNI

IN OGNI CASO E’ OPPORTUNO ANALIZZARE GLIIN OGNI CASO E OPPORTUNO ANALIZZARE GLIINFORTUNI AVVENUTI (E ANCHE, SE POSSIBILE, I QUASI INFORTUNI – INCIDENTI) PER RICAVARE )

INFORMAZIONI SUI FATTORI DI RISCHIO PRESENTI ED AL FINE DI INDIVIDUARE LE POSSIBILI CAUSE SULLE

QUALI AGIRE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DIQUALI AGIRE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DISICUREZZA DEI LAVORATORI

DESCRIZIONE INFORTUNIO

Il lavoratore rimaneva schiacciato fra il muletto ed ilpilastro, a causa del ribaltamento del muletto chep

conduceva.

ELENCARE I FATTIELENCARE I FATTI

Il lavoratore rimaneva schiacciato fra il muletto ed il pilastro, a causa del ELENCARE I FATTI ELENCARE I FATTI

CERTI E QUELLI CERTI E QUELLI PROBABILIPROBABILI

pribaltamento del muletto

che conduceva.

A

M

A

P

Prob. elevata velocitàrob. elevata velocità

P

FATTORI DI RISCHIO CHE HANNO DETERMINATO L’INFORTUNIODETERMINATO L INFORTUNIO

FATTORE DI RISCHIO POSSIBILI CARENZEF E D L E E

USO�MEZZI�DI TRASPORTODISPOSITIVI�SICUREZZA:�CINTURA?FORMAZIONE:VELOCITA’�?

MANCATO USO CINTURA ?MANCATO�USO�CINTURA�?

CONDIZIONI�STRUTTURALI�E�DI�MANUTENZIONE�LUOGHI�DI�LAVORO

CONDIZIONE:�PAVIMENTI�?VIA�DI CIRCOLAZIONE?

FATTORI�DI STRESS�LAVORO�CORRELATO

STRAORDINARI�?TURNO�NOTTURNO�?

PUO’ ESSERE MOLTO UTILE DISPORRE DI UNA INDAGINE PIU’ APPROFONDITA NON NECESSARIAMENTE UFFICIALE PERAPPROFONDITA, NON NECESSARIAMENTE UFFICIALE, PER

ESAMINARE MEGLIO LE CAUSE DELL’INFORTUNIO, SFRUTTANDO ANCHE SOPRALLUOGHI SUL POSTO E

TESTIMONIANZE

LA PERSONALIZZAZIONE DELL’ELENCO DEI PERICOLIPUO’ ESSERE COMPLETATA MEDIANTE OPPORTUNOPUO’ ESSERE COMPLETATA MEDIANTE OPPORTUNO

ESAME DELLE STATISTICHE INFORTUNI PREDISPOSTEDA INAIL / ISPESL PER VERIFICARE QUALI TIPI DIDA INAIL / ISPESL PER VERIFICARE QUALI TIPI DI

INFORTUNIO SI VERIFICHINO CON MAGGIORFREQUENZA NELLE AZIENDE CHE SVOLGONOQ

LAVORAZIONI ANALOGHE

INDICE DI FREQUENZARAPPORTO TRA N° INFORTUNI E N°

RAPPORTO DI GRAVITA’RAPPORTO TRA UNA MISURA DELLE

CONSEGUENZE INVALIDANTILAVORATORI SOGGETTI AD OBBLIGO ASSICURATIVO (IN PRECEDENZA:

NUMERO ORE LAVORATE), ENTRAMBI OMOGENEAMENTE

CONSEGUENZE INVALIDANTIDELL’INFORTUNIO (GIORNI PERSI) E N° LAVORATORI SOGGETTI AD OBBLIGO ASSICURATIVO (IN PRECEDENZA: OREENTRAMBI OMOGENEAMENTE

DELIMITATI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO (TERRITORIO,

STABILIMENTO REPARTO

ASSICURATIVO (IN PRECEDENZA: ORELAVORATE ) - ENTRAMBI

OMOGENEAMENTE DELIMITATE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

(TERRITORIO STABILIMENTOSTABILIMENTO, REPARTO,SETTORE)

(TERRITORIO, STABILIMENTO,REPARTO, SETTORE)

IL D. LGS. N. 626 INDICAVA UNA NORMA TECNICA (UNI 7249) PER ESEGUIRE LETECNICA (UNI 7249) PER ESEGUIRE LE

STATISTICHE DEGLI INFORTUNI

ORA IL D. LGS. N 81/08 NON INDIVIDUA PIU’ METODI PRESTABILITI AI QUALI SI DEBBANO ATTENERE GLI

ENTI CUI COMPETONO ISTITUZIONALMENTE L'ELABORAZIONE STATISTICA IN MATERIA

(ISPESL, INAIL)

OVVIAMENTE E’ OPPORTUNO IL RICORSO ALLE PIU’OVVIAMENTE, E’ OPPORTUNO IL RICORSO ALLE PIU’RECENTI NORME TECNICHE (UNI 7249: 2007): NELLA SCELTA VA CONSIDERATA ANCHE LA POSSIBILITA’ DISCELTA VA CONSIDERATA ANCHE LA POSSIBILITA DI

CONFRONTARE I RISULTATI AZIENDALI CON LE STATISTICHE UFFICIALI (WWW. INAIL.IT)( )

L’indice è ottenuto dal rapporto tra:INDICE DI

FREQUENZA

n° infortuni

n° LAVORATORIx 1.000IF =

n° LAVORATORIIF�PUO’ ESSEREIF�R,�riconosciuti�con�più�di�3�giorni;�IFA,�infortuni�notificati�di�meno�di�tre�giorni;�IFK:�infortuni�denunciati di più di tre giornidenunciati�di�più�di�tre�giorni

L’indice è ottenuto dal rapporto tra:INDICE DIGRAVITA’

n° giornate perse per infortuni

n° LAVORATORIx 1000IG =

n LAVORATORIIG PUO’ ESSEREIGR,�riconosciuti�con�più�di�3�giorni;�IGT,�infortuni�riconosciuti�inabilità�temporanea;�IGp:�infortuni�riconosciuti�con�postumi�permanenti;�IGM:�infortuni�riconosciuti�con�postumi�permanentip p ; M p pN.�Giornate�per�infortunio�mortale:�7500;�N.�Giornate�per�postumi�permanenti:�7500x�punti�invalidità�riconosciuti/100

A LIVELLO DI STABILIMENTO O REPARTO POSSONO ESSERE ANALIZZATI DI DATI IN MODO OPPORTUNO PER TRARREANALIZZATI DI DATI IN MODO OPPORTUNO PER TRARRE

INFORMAZIONI UTILI, SEMPRE RICORDANDO CHE:

� PER TRARRE CONCLUSIONI DI ORDINE GENERALE DA DATI STATISTICI E’ NECESSARIO CHE IL CAMPIONE SIA MOLTO

ALTO;

� IL FATTO CHE NON SIANO AVVENUTI INFORTUNI DI UN� IL FATTO CHE NON SIANO AVVENUTI INFORTUNI DI UNCERTO TIPO NON E’ SUFFICIENTE A NON RICOMPRENDERE IL RELATIVO FATTORE DI RISCHIO NELL’ELENCO DEI FATTORIRELATIVO FATTORE DI RISCHIO NELL ELENCO DEI FATTORI

DA CONSIDERARE;

� L’ELENCO DEI FATTORI DI RISCHIO DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE NON PUO’ SCATURIRE SOLO DALLE

STATISTICHE INFORTUNI AZIENDALISTATISTICHE INFORTUNI AZIENDALI

UTILI PRESENTAZIONI DI DATI

FATTORI DI RISCHIO DA APPROFONDIRE

ESERCITAZIONE

FATTORI DI RISCHIO DA APPROFONDIRE

USO MACCHINE IMPIANTISTRESS TERMICO ED AFFATICAMENTO DA CALORE

STRESS TERMICO DA FREDDO�

�ESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI


USO VIDEOTERMINALI


RADIAZIONI OTTICHE IONIZZANTI


RUMORE �

��

OPERAZIONI IMMAGAZZINAMENTO/PRELIEVONEI DEPOSITI


ESECUZIONE DEI LAVORI IN ALTEZZA

RUMORE

ULTRASUONI



� �




LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO



GAS TOSSICI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI � LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO

ISPEZIONI IN TUBAZIONI, SERBATOI, SILOS, VASCHE


SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI





�

�SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI

TRAFFICO VEICOLARE STRADALEESPOSIZIONE POTENZIALE AGENTI BIOLOGICI �

QUANTO ABBIAMO RICAVATO PER IL “CAMIERIERE” E’ PROBABILMENTE VALIDO PER TUTTI I CAMERIERI CHE OPERANO NELLO STESSOVALIDO PER TUTTI I CAMERIERI CHE OPERANO NELLO STESSO

RISTORANTE, CHE COSTITUISCONO QUINDI UN

GRUPPO OMOGENEO DI LAVORATORIGRUPPO OMOGENEO DI LAVORATORI

DAL PUNTO DI VISTA DELLE ATTIVITA’ SVOLTE, E CIOE’ DAL PUNTO DI VISTA DELLA VALUTAZIONE DEI POSSIBILI RISCHI PER LA SALUTE E LAVISTA DELLA VALUTAZIONE DEI POSSIBILI RISCHI PER LA SALUTE E LA

SICUREZZA

I t i i i l i iIn questo esempio riconosciamo alcuni gruppiomogenei:

CAMERIERI – CUOCHI - CASSIERA

ELENCO DEL PERSONALE

Mario ROSSI CameriereGiulio VERDI CuocoMaria BIANCHI Cameriera

E’ SUFFICIENTE ESEGUIRE UNAVALUTAZIONE DEL RISCHIO PER

Rosa BIACHI CassieraMohamed BLAN Cameriere

OGNI GRUPPO OMOGENEO DI LAVORATORI: ALCUNI RISULTATI

SARANNO VALIDI PER TUTTI IGino RAME Cuoco (aiuto)Paolo Azzurri Lavapiatti

SARANNO VALIDI PER TUTTI ILAVORATORI CHE FANNO PARTE

DEL GRUPPO OMOGENEO

LE MISURE DI TUTELA POSSONO ESSERE, COME VISTO:

� TECNICHE� TECNICHE

� ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI

MA ANCHE:MA ANCHE:

� PERSONALI (DPI, INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO, CONTROLLO SANITARIO), )

INFATTILE MISURE DI TUTELA INDIVIDUATE CON LA VALUTAZIONE

DEI RISCHI VANNO POI APPLICATE IN PRATICA !!

PER PROCEDERE CON L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE MISURE DI TUTELA DOVRA’ ESSERE REALIZZATO UN COLLEGAMENTO

FRA “RISCHIO” E “LAVORATORE” ESPOSTO AL RISCHIOF

CONSIDERANDO CHE SOLO IN POCHI CASI E’ DE D E L EPOSSIBILE CONDURRE UNA SPECIFICA VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER OGNI

LAVORATORE, IN GENERE SI ANALIZZANO “GRUPPI OMOGENEI”

OVVERO SI ESEGUE UNA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER

MANSIONE

ELENCO NOMINATIVO

SUDDIVISIONE PER GRUPPISUDDIVISIONE PER GRUPPI OMOGENEI

LUOGHI FREQUENTATI PER L’ESECUZIONE DELLA MANSIONE

ATTIVITA’ SVOLTE CHE POSSONO ESPORRE AD UN

LUOGHI FREQUENTATI DA

TUTTIPOSSONO ESPORRE AD UN CERTO FATTORE DI RISCHIO

ES. SALDATURA: RADIAZIONI

TUTTI

ES. SALDA URA RADIAZIONINON IONIZZANTI, CALORE, …. CONDIZIONI

PERSONALI

ELENCO NOMINATIVOELENCO NOMINATIVO

IL TIPO DICOLLEGAMENTO

PUO’ ESSEREPUO’ ESSERE“UNO” A “MOLTI”

SUDDIVISIONE PER GRUPPISUDDIVISIONE PER GRUPPI OMOGENEI

Mario Rossi:

CuocoCameriere

OSSERVIAMO CHE PER LA PRIMA VOLTA UNAOSSERVIAMO�CHE�PER�LA�PRIMA�VOLTA�UNA�NORMA�UFFICIALE�FA�RIFERIMENTO�AL�

CONCETTO DELLA MANSIONE NEL DEFINIRE ICONCETTO�DELLA�MANSIONE�NEL�DEFINIRE�I�CONTENUTI�DEL�DOCUMENTO�DI�VALUTAZIONE�

DEL�RISCHIO:

INDIVIDUAZIONE DELLE MANSIONI CON EVENTUALE ESPOSIZIONE A RISCHI SPECIFICI CHE RICHIEDONO UNAESPOSIZIONE A RISCHI SPECIFICI CHE RICHIEDONO UNARICONOSCIUTA CAPACITÀ PROFESSIONALE, SPECIFICA

ESPERIENZA, ADEGUATA FORMAZIONE EESPERIENZA, ADEGUATA FORMAZIONE EADDESTRAMENTO

MANSIONE CameriereDESCRIZIONE Il cameriere prende servizio alle 11.00 e si occupa della preparazione dei tavoli, disponendo anche

gli arredi sul dehors (con l’aiuto di carrellini), e sistemando tovaglie e stoviglie. Dall’apertura delgli arredi sul dehors (con l aiuto di carrellini), e sistemando tovaglie e stoviglie. Dall apertura del ristorante, raccoglie le ordinazioni dei clienti utilizzando un dispositivo portatile con comunicazione radio, e quindi fa la spola con la cucina per servire i vari piatti.Completato il servizio alle 14.30, il cameriere usufruisce di una pausa di 0.5 ore, e quindi esegue operazioni di pulizia dei tavoli dei pavimenti della sala e del dehors con aspirapolvere strumentioperazioni di pulizia dei tavoli, dei pavimenti della sala e del dehors con aspirapolvere, strumenti manuali e detersivi , provvedendo anche alla raccolta degli arredi posizionati in esterno (con l’aiuto di carrellini).Il turno di lavoro finisce alle ore 16.30

ANAGRAFICA DEI LAVORATORI CHE ESEGUONO LA

Mario Rossi, Maria Bianchi, Paolo Azzurri (< ESEGUONO LAMANSIONE

, , (anni 18)

STRESS TERMICO ED AFFATICAMENTO DA CALORE -

FATTORI DI RISCHIO ATTIVITÀ


STRESS TERMICO DA FREDDO -

RADIAZIONI OTTICHE IONIZZANTI -

RADIAZIONI OTTICHE NON IONIZZANTI -

RUMOREUSO ASPIRAPOLVERE (0.5 H PER TURNO)STAZIONAMENTO IN SALA RISTORANTE E DEHORS (RUMORE CLIENTI)STAZIONAMENTO IN CUCINA (RUMORE STOVIGLIE)

ULTRASUONI -

VIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO BRACCIO -

VIBRAZIONI DEL CORPO INTERO -

CAMPI ELETTROMAGNETICI USO PC PALMARE CON SISTEMA DI TRASMISSIONE RADIO PER COMANDE

GAS TOSSICI -

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI DETERSIVI PER PULIZIA AMBIENTI

MANIPOLAZIONE AMIANTO -

AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI -AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI

USO DELIBERATO AGENTI BIOLOGICI -

ESPOSIZIONE POTENZIALE AGENTI BIOLOGICI -

ATTENZIONE : L’ESAME CONDOTTO NELL’ESERCITAZIONE E’ RELATIVO SOLO AD ALCUNI DEI FATTORI DI RISCHIO VISTI

IN ELENCO


USO MACCHINE IMPIANTI USO ASPIRAPOLVERE (0.5 H PER TURNO)

ESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI ESECUZIONE PULIZIE; PREPARAZIONE TAVOLI

USO MEZZI TRASPORTO, SOLLEVAMENTO, OPERA CARRELLINI PER SPOSTAMENTO ARREDI DEHORS

USO VIDEOTERMINALI -

OPERAZIONI IMMAGAZZINAMENTO/PRELIEVO NEI DEPOSITI DEPOSITO E PRELIEVO ARREDI DEHORS IN DEPOSITO

ACCESSO ALLE COPERTURE -

ESECUZIONE DEI LAVORI IN ALTEZZAESECUZIONE DEI LAVORI IN ALTEZZA -

USO VEICOLI TARGATI AZIENDALI -

ATTIVITA' IN TRASFERTA O FUORI SEDE -

LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTOLAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO -

ISPEZIONI IN TUBAZIONI, SERBATOI, SILOS, VASCHE -

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE ARREDI, STOVIGLIE

SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORISFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI _

TRAFFICO VEICOLARE STRADALE -

CONSIDERAZIONI LEGATE ALLE CONDIZIONI PERSONALI

GRAVIDANZA CONSIDERARE PER MARIA BIANCHI

DIVERSAMENTE ABILI LA MANSIONE NON VIENE SVOLTA DA PERSONALE DIVERSAMENTE ABILE

CONSIDERAZIONI LEGATE ALLE CONDIZIONI PERSONALI

MINORI CONSIDERARE PER PAOLO AZZURRI

ESERCITAZIONE

MANSIONE Cuoco DESCRIZIONE Gli addetti alla mansione provvedono alla gestione degli alimenti nelle celle frigorifere e neiDESCRIZIONE Gli addetti alla mansione provvedono alla gestione degli alimenti nelle celle frigorifere e nei

depositi, al loro lavaggio, preparazione e cottura, utilizzando tutte le attrezzature disponibili in cucina (forni, bollitori, coltelli, miscelatori, frullatori, affettatrice, cucina a gas e a piastre elettriche, friggitrice, ….). A fine turno, esegue le pulizie delle attrezzature di cucina e dei piani di lavoro utilizzando detersivi ed utensili manualilavoro, utilizzando detersivi ed utensili manuali.Sono di supporto al ricevimento delle merci e degli alimenti, utilizzando anche carrellini per la loro disposizione nelle celle e nel deposito.Pulisce saltuariamente le cappe di aspirazione della cucina, con l’uso di scala portatile.

ANAGRAFICA DEI LAVORATORI CHE ESEGUONO LA

Giulio Verdi, Gino Rame (< anni 18), Giulia RMANSIONE Rosi

ATTENZIONE : L’ESAME CONDOTTO NELL’ESERCITAZIONE E’ RELATIVO SOLO AD ALCUNI DEI FATTORI DIRISCHIO VISTI IN ELENCO




RADIAZIONI OTTICHE IONIZZANTI


RUMORERUMORE

ULTRASUONI




GAS TOSSICI





ESPOSIZIONE POTENZIALE AGENTI BIOLOGICI


USO MACCHINE IMPIANTI

ESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI


USO VIDEOTERMINALI

OPERAZIONI IMMAGAZZINAMENTO/PRELIEVO NEI DEPOSITI





LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO

ISPEZIONI IN TUBAZIONI SERBATOI SILOS VASCHEISPEZIONI IN TUBAZIONI, SERBATOI, SILOS, VASCHE


SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI

TRAFFICO VEICOLARE STRADALE


STRESS TERMICO ED AFFATICAMENTO DA CALORE PREPARAZIONE PASTI (STAZIONAMENTO VICINO A FONTI DI CALORE)STRESS TERMICO ED AFFATICAMENTO DA CALORE CALORE)

STRESS TERMICO DA FREDDO STAZIONAMENTO IN CELLE FRIGORIFERE

RADIAZIONI OTTICHE IONIZZANTI -

RADIAZIONI OTTICHE NON IONIZZANTI -

RUMORE

USO ATTREZZATURE DI CUCINASTAZIONAMENTO IN CUCINA (RUMORE STOVIGLIE)STAZIONAMENTO CELLE FRIGORIFERE (RUMORESTAZIONAMENTO CELLE FRIGORIFERE (RUMORECOMPRESSORI)

ULTRASUONI -

VIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO BRACCIO USO FRULLATORE AD IMMERSIONEVIBRAZIONI DEL SISTEMA MANO BRACCIO USO FRULLATORE AD IMMERSIONE

VIBRAZIONI DEL CORPO INTERO -

CAMPI ELETTROMAGNETICI -

GAS TOSSICI -

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI USO DETERSIVI PER PULIZIE ATTREZZATURE E PIANI DI LAVORO




ESPOSIZIONE POTENZIALE AGENTI BIOLOGICI GESTIONE ALIMENTI (UOVA, CARNE)


USO MACCHINE IMPIANTIFORNI – FRIGGITRICE – MISCELATORE – FRULLATORE AD IMMERSIONE – BOLLITRICE – AFFETTATRICE – CUCINA A GAS ED A PIASTRE ELETTRICHE

ESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI COLTELLI ED ATTREZZI DA CUCINAESECUZIONE LAVORAZIONI MANUALI COLTELLI ED ATTREZZI DA CUCINA

USO MEZZI TRASPORTO, SOLLEVAMENTO, OPERA CARRELLINI

USO VIDEOTERMINALI -

OPERAZIONI IMMAGAZZINAMENTO/PRELIEVO NEI DEPOSITI GESTIONE MERCI ED ALIMENTI NELLE CELLE E NEL DEPOSITO

ACCESSO ALLE COPERTURE -

ESECUZIONE DEI LAVORI IN ALTEZZA USO SCALETTE PORTATILI

USO VEICOLI TARGATI AZIENDALI -

ATTIVITA' IN TRASFERTA O FUORI SEDE -

LAVORO IN CONDIZIONI DI ISOLAMENTO -

ISPEZIONI IN TUBAZIONI, SERBATOI, SILOS, VASCHE -

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI STOVIGLIE, PENTOLE, ALIMENTI, MERCI

SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI -SFORZI RIPETUTI ARTI SUPERIORI

TRAFFICO VEICOLARE STRADALE -

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