MODULO 2 – Introduzione agli algoritmi e alla...

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“Introduzione agli algoritmi e alla programmazione in VisualBasic .NetProf. M. Simone - ITCG ”Lener ” – Classe 3Ax - Marcianise A.S. 2011 /12 1 MODULO 2 – Introduzione agli algoritmi e alla programmazione in VisualBasic.Net Definizione di utente e di programmatore L’ utente è qualsiasi persona che usa il computer anche se non è in grado di programmarlo. Il programmatore è l’uomo che programma un computer. Definizione di programma Un programma è un sequenza finita di istruzioni elementari che indichino al computer le operazioni da compiere e i dati di ingresso su cui operare , scritte in un linguaggio di programmazione . Definizione di istruzione elementare E’ una istruzione non ulteriormente scomponibile e di semplice comprensione per la CPU Esempi di istruzioni elementari: 1) istruzioni aritmetico - logiche. Sono quelle eseguite dall’ALU nelle operazioni aritmetiche (+, - , / e *) e nelle operazioni logiche (and, or, not) 2) istruzioni di trasferimento. Sono quelle usate nel trasferimento dei dati all’interno della memoria centrale (RAM) e tra questa ed i registri della CPU 3) istruzioni di input / output. Sono quelle che consentono l’immissione e l’emissione dei dati nella e dalla memoria centrale (RAM) attraverso l’uso delle periferiche di input e di output 4) istruzioni di controllo. Sono quelle che guidano lo svolgimento dell’elaborazione controllando l’ordine di esecuzione delle istruzioni elementari e sono eseguite dall’unità di controllo (CU). Definizione di linguaggio di programmazione Esso è il linguaggio usato dal programmatore per comunicare con il computer. Il primo linguaggio usato è stato quello binario, in seguito fu l’assembler (un misto di codice binario a parole utente come : add (per fare la somma), molt (per fare le moltiplicazioni)), ecc. Negli anni sono nati molti linguaggi di programmazione sempre più vicini al modo di pensare del programmatore. Esempi di linguaggi di programmazione inventati dal programmatore negli anni - ForTran ( Formula Translation) nato nel 1954 per scopi scientifici e per calcoli matematici - COBOL ( Common B usiness Oriented Language) nato nel 1960 per scopi commerciali - PASCAL nato nel 1971 ad opera di N. Wirth progettato come linguaggio per l’insegnamento nelle scuole della programmazione strutturata (ancora in uso in qualche ITIS) - BASIC (Beginner’s All Purpose S ymbolic I nstruction Code) nato nel 1980 per avere un linguaggio che fosse molto semplice da imparare anche per i principianti - Visual Basic nato alle fine degli anni 90 e poi il Visual Basic . Net nato nel 2003. Entrambi usano il lessico (parole chiavi) base del linguaggio Basic, ma con l’aggiunta di molte altre funzioni e procedure di libreria. Definizione di algoritmo. Un algoritmo è una sequenza ordinata di azioni o istruzioni che permettono di risolvere tutti i problemi di una certa classe (natura) nel modo più efficiente possibile (cioè col minor numero di istruzioni). Le istruzioni dell’algoritmo, inoltre, devono soddisfare ai seguenti requisiti: 1. elementari, cioè non ulteriormente scomponibili 2. in numero finito, nel senso che l’algoritmo deve avere un punto di inizio e un punto di fine 3. non ambigue , cioè che non lascino dubbi di interpretazione alla CPU che dovrà eseguirle.

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MODULO 2 – Introduzione agli algoritmi e alla programmazione in VisualBasic.Net Definizione di utente e di programmatore L’ utente è qualsiasi persona che usa il computer anche se non è in grado di programmarlo. Il programmatore è l’uomo che programma un computer. Definizione di programma Un programma è un sequenza finita di istruzioni elementari che indichino al computer le operazioni da compiere e i dati di ingresso su cui operare , scritte in un linguaggio di programmazione . Definizione di istruzione elementare E’ una istruzione non ulteriormente scomponibile e di semplice comprensione per la CPU Esempi di istruzioni elementari: 1) istruzioni aritmetico - logiche . Sono quelle eseguite dall’ALU nelle operazioni aritmetiche (+, - , / e *) e nelle operazioni logiche (and, or, not) 2) istruzioni di trasferimento. Sono quelle usate nel trasferimento dei dati all’interno della memoria centrale (RAM) e tra questa ed i registri della CPU 3) istruzioni di input / output. Sono quelle che consentono l’immissione e l’emissione dei dati nella e dalla memoria centrale (RAM) attraverso l’uso delle periferiche di input e di output 4) istruzioni di controllo. Sono quelle che guidano lo svolgimento dell’elaborazione controllando l’ordine di esecuzione delle istruzioni elementari e sono eseguite dall’unità di controllo (CU). Definizione di linguaggio di programmazione Esso è il linguaggio usato dal programmatore per comunicare con il computer. Il primo linguaggio usato è stato quello binario, in seguito fu l’assembler (un misto di codice binario a parole utente come: add (per fare la somma), molt (per fare le moltiplicazioni)), ecc. Negli anni sono nati molti linguaggi di programmazione sempre più vicini al modo di pensare del programmatore. Esempi di linguaggi di programmazione inventati dal programmatore negli anni - ForTran (Formula Translation) nato nel 1954 per scopi scientifici e per calcoli matematici - COBOL (Common Business Oriented Language) nato nel 1960 per scopi commerciali - PASCAL nato nel 1971 ad opera di N. Wirth progettato come linguaggio per l’insegnamento nelle scuole della programmazione strutturata (ancora in uso in qualche ITIS) - BASIC (Beginner’s All Purpose Symbolic Instruction Code) nato nel 1980 per avere un linguaggio che fosse molto semplice da imparare anche per i principianti - Visual Basic nato alle fine degli anni 90 e poi il Visual Basic . Net nato nel 2003. Entrambi usano il lessico (parole chiavi) base del linguaggio Basic, ma con l’aggiunta di molte altre funzioni e procedure di libreria. Definizione di algoritmo. Un algoritmo è una sequenza ordinata di azioni o istruzioni che permettono di risolvere tutti i problemi di una certa classe (natura) nel modo più efficiente possibile (cioè col minor numero di istruzioni). Le istruzioni dell’algoritmo, inoltre, devono soddisfare ai seguenti requisiti: 1. elementari, cioè non ulteriormente scomponibili 2. in numero finito, nel senso che l’algoritmo deve avere un punto di inizio e un punto di fine 3. non ambigue , cioè che non lascino dubbi di interpretazione alla CPU che dovrà eseguirle.

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4. deterministiche , cioè devono garantire che i risultati ottenuti siano sempre gli stessi a prescindere dalla CPU che le esegue. Ad esempio: l’istruzione “moltiplica 3 per 4” produce sempre il medesimo risultato, anche se è eseguita su CPU diverse. Problema1. Trovare l’algoritmo che calcola l’area del triangolo 1. inizio 2. dammi valore della base 3. dammi valore della altezza 4. calcola il prodotto: base per l’altezza 5. dividi il prodotto per due ed otterrai il valore dell’area del triangolo 6. stampa a video l’area calcolata 7. fine

Variabili e Costanti In tutti i linguaggi di programmazione il programmatore ha necessità di memorizzare temporaneamente alcuni valori del programma. Tali valori sono memorizzati nelle celle della RAM. La variabile è una celletta della RAM in cui è possibile memorizzare temporaneamente i valori che variano nel tempo. Inoltre, la variabile è individuata da: - un nome scelto a piacere dal programmatore composto da lettere e numeri ma che non deve mai iniziare con un numero come ad es: numero, a1, a2, somma, media, nome, ecc. - un valore modificabile nel tempo, a seconda che si verifichino o meno condizioni, eventi, ecc. da qui il nome variabile, che può essere : un numero intero positivo o negativo, un numero con la virgola, un carattere, una parola, un valore booleano vero e falso, ecc. - un tipo, cioè l’insieme dei valori che essa può assumere I tipi di variabili che useremo in Visual Basic. Net - tipo intero (in VB integer) è l’insieme dei numeri naturali negativi e positivi, come ad esempio: -100.-5, 0, 5, 100 ecc. - tipo decimale (in VB decimal) è l’insieme dei numeri positivi e negativi con e senza virgola, come ad esempio : -123.5, -1, 0, 5, 1234,7 - tipo booelano (in VB boolean) è l’insieme dei valori true o false, come ad esempio: maggiorenne, sposato, patentato, ecc. - tipo stringa (in VB string) è l’insieme dei caratteri e delle parole, come ad esempio: a,b,c,d,e,f,…..z, casa, cena, scuola, ecc. Esempio1 - variabile intera

In tal caso A è il nome scelto per la variabile, 6 è il suo valore in un certo istante e il suo tipo è quello intero. Esempio2 - variabile decimale In tal caso MEDIA è il nome scelto per la variabile, 6,5 è il suo valore e il suo tipo è quello decimale

celletta N nome

6 celletta A nome

6,5 celletta nome MEDIA

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Esempio3 - variabile stringa In tal caso COLORE è il nome scelto per la variabile, nero è il suo valore e il suo tipo è quello stringa Esempio4 – variabile booleana In tal caso MAGGIORENNE è il nome scelto per la variabile, vero è il suo valore e il suo tipo è quello booleana Dichiarazione in VisulBasic.Net delle variabili. Essa consiste nell’anteporre la parola chiave “DIM” al nome della variabile e postporre la parola chiave “AS” e il suo tipo corrispondente al nome della variabile, come mostra l’esempio seguente: ' DICHIARAZIONI VARIABILI Dim A As Integer Dim Media As Decimal Dim Colore As String Dim Maggiorenne As Boolean La costante è una celletta della RAM in cui è possibile memorizzare temporaneamente i valori che non variano nel tempo, cioè che sono costanti. In tal caso PIGRECO è il nome scelto per la costante, invece 3,14 è il suo valore. Si dice che la costante PIGRECO è di tipo “decimale”, poiché contiene un numero con la virgola Dichiarazione in VisulBasic.Net delle costanti Essa consiste nell’anteporre al nome della variabile la parola chiave CONST e postporre al nome della costante il suo valore, come mostra l’esempio seguente: ' DICHIARAZIONI COSTANTI CONST Pigreco=3.14 CONST Maggiorenne=”SI” L’istruzione di assegnazione delle variabili Essa permette di attribuire ad una variabile un valore Esempi di assegnazioni con costanti e variabili: - raggio = 3,14 - voto = 7 - targa = “dx112ed” - sposato = true - conta = conta +1

nero celletta nome COLORE

vero celletta

MAGGIORENNE nome

3,14 celletta PIGRECO nome

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L’operazione di concatenazione tra variabili di tipo stringa Date 2 variabili a e b di tipo string, l’operazione a+b si chiama di concatenazione. Ad esempio: - se a=”il mio pc” e b =” è da formattare” à a+b =”il mio pc è da formattare” - se a=”12” e b=”255” à a+b=”12255” e si legge la stringa “122555” o 122555 in formato testo L’operazione di concatenazione tra una variabile di tipo stringa e una variabile di tipo intera Essa si ottiene usando l’operatore & (è commerciale). Ad es. supponiamo di dover calcolare la soluzione x, dell’equazione 2x-2=0. Allora la soluzione è x=1 ma vogliamo che appaia insieme al valore 1, un messaggio esplicativo, del tipo: “la soluzione è =”, cioè vogliamo concatenare un valore intero 1 con un valore string “la soluzione è” à l’operazione di concatenazione si realizza cosi: “la soluzione è =” & x. Essa produce il messaggio: ”la soluzione è =1”. Essa sarà usata nella funzione MsgBox( ). La funzione MsgBox Essa si usa per consentire l’output attraverso l’uso di finestre: di avviso, di errore, di informazione, ecc. e l’output di valori numerici generati dal programma. . Essa ha tre parametri separati dalla virgola: il 1) obbligatorio e il 2) e il 3) facoltativo. La sintassi della funzione MsgBox è la seguente: MsgBox(“messaggio utente nel prompt (zona grigia)”, numero, “testo nel title (barra blu)”) Essa ha come 1) e 3) parametro gli stessi della funzione InputBox. La differenza è solo il 2) parametro che serve a specificare, con un numero il tipo di icona da utilizzare.

CODICE VBASIC MsgBox("?<0 soluzioni non reali", 16, "Avviso")

CODICE VBASIC MsgBox("?<0 soluzioni non reali", 64, "Avviso")

CODICE VB x= - 0,5 MsgBox(x)

x= - 0,5 MsgBox(“ La soluzione è x = " & x)

La funzione InputBox Essa si usa per consentire l’input di un valore da tastiera che sarà confermato o meno attraverso i pulsanti: ok o annulla Esempi: inserendo entrambi i parametri 1) e 2) nella funzione InputBox()

(fig.a)

Codice VB InputBox("QUALE' IL TUO PIATTO PREFERITO?", "ELENCO DEI PIATTI")

(fig. b)

Codice VB InputBox("DAMMI UN NUMERO DA 1 A 7", "SCELTA DI UN NUMERO CASUALE")

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I valori inseriti nel rigo bianco: “SPAGHETTI ALLA PESCATORA” (fig.1) e “7” (fig.2) saranno interpretati come testo, quindi la variabile che li conterrà dovrà essere di tipo string. Ad es.: StringaNome=InputBox(“inserisci messaggio utente nel prompt”,”inserisci nome title”) Se si vuole una variabile numero tipo intero si utilizzerà la funzione Val nel seguente modo: numero=Val (InputBox(“inserisci messaggio utente nel prompt”,”inserisci nome title”)) La funzione Val La stringa ‘12255’ è possibile convertirla in numero 12255 utilizzando la funzione del VBasic.Net che si chiama Val. Essa dato un numero in formato testo, lo trasforma un numero in formato numero. Ad es. data la stringa ’12255’ à Val (‘12255’) = 12255 ovvero un numero, cioè 12255. La funzione Cstr (funzione inversa di Val) Il numero 12255 è possibile convertirlo in stringa ‘12255’ utilizzando la funzione del VBasic.Net che si chiama Cstr. Essa dato un numero in formato testo, lo trasforma un numero in formato numero. Ad es. data il valore in formato numero 12255 à Cstr (12255) = ‘12255’ è la stringa ‘12255’. La tabella delle variabili Essa raggruppa in sintesi le variabili usate dal programma specificando per ognuna di esse: - una descrizione sintetica dei valori che rappresenta - il tipo di valori che può assumere - se è una variabile di input o di output - se è una variabile è di lavoro, cioè né di input e né di output. Esempio1. Tabella delle variabili dell’algoritmo area del triangolo (visto in precedenza) Tabelle delle variabili di input e output Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro b Base del triangolo Numerico intera X h Altezza del triangolo Numerico intera X a Area del triangolo Numerica decimale X Problema2. Trovare l’algoritmo che calcoli l’area del rettangolo. Prima dell’algoritmo disegnare la tabella delle variabili. Tabelle delle variabili di input e output Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro b Base del rettangolo Numerico intera X h Altezza del rettangolo Numerico intera X a Area del rettangolo Numerica intera X Algoritmo 1. Inizio 2. Dammi il valore della base b 3. Dammi il valore della altezza h 4. Calcola il prodotto A = b x h 5. Stampa a video la sua area A 6. Fine

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Il diagramma a blocchi o flowchart o diagramma di flusso Esso è il metodo usato dai programmatori per trovare l’algoritmo (cioè la soluzione) a problemi complessi. Esso consiste nel descrivere la sequenza di istruzioni elementari di un algoritmo in modo grafico attraverso l’uso di simboli detti blocchi, collegati tra loro da frecce orientate che indicano il flusso delle azioni. I blocchi principali sono quattro: ovale, parallelogramma, rettangolo e rombo. Ciascun blocco ha un proprio significato. I blocchi sono: blocco di inizio o di fine, blocco di lettura o di scrittura, blocco di elaborazione, blocco di decisione o di condizione. Ma vediamoli più nel dettaglio: 1. Il blocco a forma di ovale. Esso si usa per indicare il punto di partenza e quello di terminazione dell’algoritmo. Dal blocco “inizio” parte una sola freccia che raggiunge la prima azione dell’algoritmo e verso “inizio” non arriva alcuna freccia. Invece, verso il blocco “fine” arrivano una o più frecce (in questa fig. solo una), ma da esso non ne parte nessuna.

2. Il blocco a forma di parallelogramma. Esso si usa per indicare un’operazione di immissione di dati (detta operazione di lettura o di input) o un’operazione di emissione di dati (detta anche operazione di scrittura o di output). Verso il blocco, in genere, ci sono una o più frecce di entrata (in questa fig. solo una) e dal blocco c’è una sola freccia di uscita.

3. Il blocco a forma di rettangolo. Esso si usa per indicare un’azione di calcolo. Verso il blocco, in genere, ci sono una o più frecce di entrata (in questa fig. solo una) e dal blocco c’è una sola freccia di uscita.

4. Il blocco a forma di rombo. Esso si usa per indicare un’operazione di confronto tra due dati, per stabilire se la condizione in esso inserita è vera o è falsa. Verso il blocco c’è una sola freccia di entrata e dal blocco ci sono solo due frecce di uscita in corrispondenza delle quali si trovano indicazioni del tipo si/no, vero/falso o V/F.

frecce di direzione

Le frecce di direzione Esse sono frecce orientate e sono usate per collegare i vari blocchi tra loro.

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Esempio di diagramma a blocchi A partire dall’algoritmo del calcolo dell’area del rettangolo, dedurre il diagramma a blocchi seguente: Altri simboli usati ma non sempre sono: un piccolo quadrato: per il punto di connessione tra frecce orientate

un rettangolo con 2 barre laterali per i sottoprogrammi, ad es. per i form di VisualBasic.Net

un esagono per la struttura ciclica con contatore, ad es. per i che va da 1 a 100

Problema3: Dati due numeri A e B, trovare l’algoritmo che calcoli la loro somma. Disegnare la tabella delle variabili e il diagramma a blocchi. 1) la tabella delle variabili di input, di output e di lavoro è la seguente: Tabelle delle variabili di input e output Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro A B Som

Primo numero Secondo numero Somma dei 2 numeri

Numero intero Numero intero Numero intero

X X

X

2) Individuazione dell’algoritmo per passi 3) Individuazione del diagramma a blocchi Algoritmo per passi 1. inizio 2. dammi il valore del primo numero A 3. dammi il valore del secondo numero B 4. somma i due numeri A e B 5. visualizza la somma Som 5. fine Cosa serve per realizzare un programma in VB.net? Bisogna eseguire nell’ordine i seguenti passi:

A = b*h

Fine

Inizio

b, h

A

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1) Dato un problema, disegnare la tabella delle variabili (spiegato) 2) Individuare l’algoritmo risolutivo per passi (detto anche pseudo codifica) (spiegato) 3) Individuare il diagramma a blocchi (detto anche flowchart) (spiegato) 4) Creare il form Visualbasic. Net, inserendo i controlli e le loro proprietà (da spiegare) 5) Codificare l’evento click dei pulsanti di calcolo (button) inseriti nel Form (da spiegare) I passi 1), 2) e 3) sono stati già spiegati, restano da spiegare i seguenti passi 4) e 5) L’interfaccia di Visual Basic.Net 2008 Che cosa è un form di Visual Basic.Net? Il form è l’interfaccia grafica piccola e centrale sulla quale il programmatore inserisce degli elementi grafici, detti controlli o strumenti, come ad es. i pulsanti (in VB button), le etichette (in VB label), le caselle di testo (in VB textbox), ecc. Che cosa è un controllo (o strumento) di VisualBasic.Net? Un controllo (o strumento) è un elemento grafico che si trova in una finestra di VB detta “casella degli strumenti”. Essa è la seguente:

A che serve il controllo (o strumento) etichetta (o label in VB)? Essa si usa per descrivere ciò che avviene nel form. Per distinguere una etichetta da un altro controllo si usa il nome sintetico: “lbl”. Esempi: lblTitolo, lblSomma, ecc

A che serve il controllo (o strumento) casella di testo (o textbox inVB)? Esso si usa per inserire i valori di input e per far uscire a video i valori di output. Per distinguere una casella di testo da un altro controllo si usa il nome sintetico: “txt”. Esempi sono: txtNum1, txtNum2, ecc

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Esempio. Data la casella di testo txtNumero allora: - la scrittura txtNumero.Name dice che .Name è la proprietà nome della casella di testo - la scrittura txtNumero.Text dice che .Text è la proprietà testo della casella di testo - la scrittura txtNumero.font dice che .font è la proprietà font della casella di testo - la scrittura txtNumero.backcolor dice che .backcolor è la proprietà colore di sfondo La casella di testo “vede” tutto quello che riceve, sia testo che numeri, come testo. Pertanto se inseriamo un numero in una casella di testo e vogliamo effettuare dei calcoli su di esso bisogna convertirlo da formato testo a formato numero. A che serve la funzione VAL usata nelle caselle di testo? Essa serve a convertire, come già suddetto, un numero da formato testo a formato numero. Ad es. sia txtNumero una casella di testo e supponiamo che l’utente inserisca in essa il numero in formato testo “5”, abbiamo quindi che: - txtNumero.Text = “5” (si legge 5 in formato testo) mentre - Val (txtNumero.Text) = 5 (si legge 5 in formato numerico). A che serve il controllo (o strumento) pulsante (o button in VB) Esso serve ad eseguire le seguenti operazioni: a) i calcoli principali del programma, b) uscire dal programma, c) azzerare ai valori iniziali le variabili. Per distinguere il pulsante da un altro controllo si usa il nome sintetico: “btn”. Esempi sono: btnCalcola, btnEsci, ecc A che serve il controllo (o strumento) elenco a discesa (o combobox in VB) Esso è un elenco a discesa di elementi. Esso si usa per inserire un valore di input, da un elenco di valori predefiniti. Per distinguere una combobox da un altro controllo si usa il nome sintetico: “cmb”. Esempi sono: cmbTemperatute, cmbQuantità, ecc Che cosa sono le proprietà dei controlli (o strumenti)? Sono delle caratteristiche che servono a caratterizzare in modo molto semplice e rapido l’aspetto grafico dei controlli. Esse si trovano nella finestra proprietà sul lato destro dell’interfaccia di VB.Net.

(fig. a)

(fig.b)

Definizione di oggetto Un oggetto è un qualsiasi form, controllo o libreria del linguaggio. Più semplicemente gli oggetti (form, controlli e libreria 1) sono i i “mattoni” che servono per costruire una interfaccia grafica di VB in analogia ai mattoni usati nell’edilizia per costruire una casa.

1 Un es.di oggetto di libreria è math, di cui più avanti si utilizzerà il metodo math.sqrt( )

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Definizione di proprietà degli oggetti Una proprietà è una caratteristica di un oggetto come: il nome, il colore. la dimensione, la posizione, il testo che appare in esso, ecc. Ogni oggetto possiede delle proprietà e ogni volta che ci riferiamo alle proprietà di un oggetto scriviamo: nomeoggetto.proprietà, come ad es. lbl1.text ß proprietà testo dell’oggetto label, di nome lbl1 Definizione di evento di un oggetto L’evento è l’ azione provocata dall’utente sui form e controlli. Tale azione viene programmata in VB dal programmatore e in tal caso si parla di programmazione ad eventi. Un esempio classico di evento è il Click, cioè quando l’utente premerà su un pulsante farà verificare l’evento click. Esempi di eventi sono: click (usato per: label, button, textbox, ecc); SelectedIndexChange (usato per combo box, ecc), keydown, keypress, enter, apertura del form, ecc. La figura mostra i possibili eventi che si possono programmare per l’evento button (Vedi figura)

Visualizzare la finestra delle proprietà di un controllo, di un form ecc. in VB Per visualizzare la finestra delle proprietà è sufficiente: 1) selezionarlo e premere il tasto F4 2) selezionarlo e poi scegliere la voce Finestra proprietà, dal menù Visualizza Selezionata la proprietà, VB visualizza in basso alla finestra proprietà una breve spiegazione del significato della proprietà selezionata Le proprietà principali dei controlli: etichetta, casella di testo, pulsante, elenco a discesa sono: - nome (o name in VB) che stabilisce il nome del controllo da usare nel codice visualbasic - testo (o Text in VB) che stabilisce il contenuto testuale da visualizzare nel form - font che stabilisce il tipo di carattere da utilizzare (times new roman, arial, ecc) - colore di sfondo (o backcolor in VB) che stabilisce il colore del controllo - items che individua gli elementi (in inglese items) da visualizzare nella combobox. - selecteditem che individua l’elemento selezionato della combo box (si trova nella finestra delle proprietà, gruppo DataBindings, come mostra la figura seguente:)

Inserire gli elementi nella Combobox, dal menù contestuale del mouse à Modifica elementi

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Definizione di metodo di un oggetto Esso è un sottoprogramma predefinito del linguaggio VB già scritto e disponibile per il programmatore associato ad un particolare oggetto. Per riferirsi ad esso scriviamo: nomeoggetto.metodo( ).2 Esempi di metodi di oggetti: - math.sqrt( ) si legge metodo sqrt( ) dell’oggetto della libreria matematica math. Esso permette di calcolare la radice quadrata di un numero. Esempio math.sqrt(4) effettua la radice quadrata di 4. - cmb1.items.add( ) si legge metodo add( ) dell’oggetto combobox cmb1. Esso aggiunge un item (cioè un elemento) alla combobox cmb1. Es.1 cmb1.items.add(“napoli”), aggiunge l’elemento napoli alla combobox cmb1. Es.2 cmb3.items.add(txt1.text), aggiunge l’elemento che si trova nella casella di testo txt1 all’elenco a discesa cmb3 - cmb2.items.remove( ) si legge metodo remove( ) dell’oggetto combobox cmb2. Esso rimuove un item (cioè un elemento) dalla combobox cmb2. Esempio cmb1.items.remove(“caserta”) rimuove l’elemento caserta alla combobox cmb2 Un programma VBasic.Net Esso è una sequenza finita di istruzioni generate in parte in modo automatico dal linguaggio ed un’altra parte in modo manuale dal programmatore. La parte del programmatore è riservata soprattutto alla programmazione dei pulsanti di comando. Il codice di ogni pulsante deve essere inserito tra i comandi, generate da VBasic, “Private Sub” ed “End Sub”

Esempio1 – Calcolo del form relativo all’algoritmo del calcolo dell’area del rettangolo.

Tabelle delle variabili di input e output Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro b Base del rettangolo Numerico intera X h Altezza del rettangolo Numerico intera X a Area del rettangolo Numerica intera X Algoritmo 1. Inizio 2. Dammi il valore della base b 3. Dammi il valore della altezza h 4. Calcola il prodotto A = b x h 5. Stampa a video la sua area A 6. Fine

2 Da non confondersi al modo con cui ci si riferisce ad una proprietà di un oggetto: nomoggetto.proprietà

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Il codice da inserire dietro al pulsante “Calcola” del Form precedente è il seguente: Private Sub BtnCalcola_Click(ByVal sender As System.Object, ByVal e As System.EventArgs) Handles BtnCalcola.Click ' DICHIARAZIONI VARIABILI Dim base, altezza As Integer Dim area As Decimal ' txtBase E’ LA CASELLA DI TESTO USATA NEL FORM PER CONTENERE IL VALORE DI BASE SCELTO DALL’UTENTE. MA LA CASELLA DI TESTO TRASFORMA TUTTO QUELLO CHE RICEVE IN TESTO . PER CONVERTIRE QUELLO CHE RICEVE DA TESTO A NUMERO SI USA LA FUNZIONA VAL PER LA VARIABILE BASE e PER l’ ALTEZZA base = Val(txtBase.Text) altezza = Val(txtAltezza.Text) ' CALCOLO DELL’AREA DEL RETTANGOLO area = base * altezza ' ASSEGNAZIONE DELL’AREA CALCOLATA ALLA CASELLA DI TESTO txtArea txtArea.Text = area End Sub Problema4: Dati due numeri A e B, calcolarne la somma. Per la realizzazione di questo programma in VB.net seguiamo i suddetti 5 passi: 1) la tabella delle variabili di input, di output e di lavoro è la seguente: Tabelle delle variabili di input, output e di lavoro Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro A B Som

Primo numero Secondo numero Somma dei 2 numeri

Numero intero Numero intero Numero intero

X X

X

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2) Individuazione dell’algoritmo per passi Algoritmo per passi 1. inizio 2. dammi il valore del primo numero A 3. dammi il valore del secondo numero B 4. somma i due numeri A e B 5. assegna la somma del punto 4 a som 6. visualizza a video la somma Som 5. fine

3) individuazione del diagramma a blocchi

Algoritmo col diagramma a blocchi

4) Creazione del form Visualbasic.Net, inserendo gli oggetti: label, textbox e botton, ecc. e definendo le loro proprietà

5) Codifica del corpo dei pulsanti di calcolo (button) inseriti nel Form Qui nel form c’è un solo pulsante che effettua un calcolo e si chiama “+”. Pertanto procederemo a scrivere il codice visualbasic.net sono per tale pulsante. Esso è il seguente: CODIFICA PULSANTE “+” ' DICHIARAZIONE DELLE VARIABILI Dim A, B, Som As Integer ' INPUT DEL VALORE DI A E DEL VALORE DI B A=Val(txtA.Text) B=Val(txtB.Text) ' SOMMA A+B Som=A+B ' STAMPA SOMMA txtSom.Text=som

ß txtA è il nome della casella di testo creata per A, mentre .Txt è la proprietà testo delle caselle txtA.Text e txtB.Text

Fine

Som=A+B

Inizio

A, B

Som

“Introduzione agli algoritmi e alla programmazione in VisualBasic .Net” Prof. M. Simone - ITCG ”Lener ” – Classe 3Ax - Marcianise A.S. 2011 /12

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Problema5: Dati un numero A, calcolare il suo quadrato QA e doppio DA e li stampi a video

1) Tabelle delle variabili di input e output Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro A QA DA

Primo numero Quadrato di A Doppio di A

Numero intero Numero intero Numero intero

X

X X

2) Algoritmo per passi 1. inizio 2. dammi il valore del primo numero A 3. calcola il suo quadrato, AQ=A*A 4. calcola il suo doppio, DA=2*A 5. visualizza AQ e DA 6. fine

3) Algoritmo col diagramma a blocchi

4) Creazione del form Visualbasic. Net

5) CODIFICA PULSANTE “Calcola”

' DICHIARAZIONE DELLE VARIABILI DIM a, qa, da, As Integer ' INPUT DEL VALORE DI A a = Val (txtA.Text) ' CALCOLO DEL QUADRATO DI A qa = a*a ' CALCOLO DEL DOPPIO DI A da = a+a ' STAMPA A VIDEO DI QA E DA txtQa.Text = qa txtDa.Text = da

Problema6: Date le basi maggiori e minori e l’altezza di un trapezio, calcolare l’area. Per la realizzazione di un programma in VB.net seguire i seguenti 5 passi: 1) Tabelle delle variabili di input, di output e di lavoro Nome Descrizione Tipo Input Output Lavoro B1 b2 H SOM P Area

Base maggiore base minore Altezza Somma (B1+b2) Prodotto SOM*H Area del trapezio P/2

Numero intero Numero intero Numero intero Numero intero Numero intero Numero decimale

X X X

X

X X

Esercizio Ricavare dal problema6 suddetto e dalla tabella delle variabili: l’algoritmo, il diagramma a blocchi, il form e il codice vbasic del pulsante calcola