Modello 5 Ottobre 2004 - Num. 9 - Cassa Forense · braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha...

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DI MAURIZIO DE TILLA L a recentissima sentenza 9461/2004 del Tar del Lazio, cui l’Adepp e le Casse professio- nali si erano rivolte, ha segnato una prima, importante, vittoria per le Casse dei professionisti, sul fronte della totalizzazione dei periodi assicurativi, così come di- sciplinata dall’art. 71 della legge 388/2000 e dal suo regolamento di attuazione (dm n. 57 del 7 feb- braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha annullato l’art. 8, 2º comma, del decreto ministeriale 7/2/2003, n. 57 del ministero del Lavoro nella parte in cui affer- mava la responsabilità nel paga- mento delle rate di pensione, del- la gestione erogatrice il tratta- mento pensionistico derivante da totalizzazione anche in caso di mancata provvista da parte degli altri enti, tenuti alla liquidazione delle quote di loro spettanza. Si fa, così, giustizia in relazio- ne a una previsione abnorme, che non trovava alcun riscontro nello stesso art. 71 e che, in buo- na sostanza, finiva per gravare come un onere sostitutivo latente sulle Casse private, con possibili riflessi insostenibili per i loro bi- lanci. Ma i passaggi più impor- tanti della sentenza vanno ricer- cati nella parte motiva, laddove si prospetta una interpretazione ampia dell’autonomia normativa consentita dall’art. 6, V comma, del regolamento impugnato, an- che con riferimento ad aspetti ben più rilevanti evidenziati dal- l’Adepp, quali i tempi di matura- zione del diritto al trattamento previdenziale e le stesse regole di calcolo. Il giudice amministrativo ha, infatti, affermato che «il ricorso all’autonomia delle Casse, con- sentito dal regolamento, può ov- viare alla genericità di quest’ulti- mo riguardo ai momenti di calco- lo, ai tempi di maturazione del diritto al trattamento previden- ziale e di applicazione delle rego- le, nonché all’aumentata onero- sità per gli enti erogatori nel regi- me della totalizzazione». Le Cas- se potranno quindi usare la loro autonomia non solo per trovare risorse aggiuntive per fare fronte alla totalizzazione, ma anche per modulare le regole in funzione degli equilibri finanziari. Ogni singola Cassa potrà, per- tanto, avviare lo studio dei cor- rettivi necessari ad assicurare gli equilibri della gestione come, per esempio, quello di modula- re diversamente le regole di cal- colo delle prestazioni mediante l’introduzione di logiche di tipo contributivo che meglio si atta- gliano a una corretta gestione del nuovo istituto. Su questi temi l’Adepp avvierà i dovuti approfondimenti al suo interno, anche se è auspicabile che l’intera materia possa essere rivisitata, in via generale, dal go- verno, con l’emanazione dei de- creti delegati previsti dalla re- cente riforma previdenziale va- rata dal parlamento, in confor- mità agli accordi già raggiunti con le Casse professionali. Naturalmente, l’Adepp si ri- serva di valutare se proporre impugnativa al Consiglio di sta- to della sentenza del Tar, per ri- proporre i numerosi rilievi di in- costituzionalità che, ad avviso delle Casse, inficiano e rendono inapplicabile l’intero regola- mento. Tali rilievi potranno essere eventualmente riproposti in tut- ta la loro gravità per rappresen- tare le incongruenze e le dispa- rità che un distorto modello di «totalizzazione» possono intro- durre nel complesso panorama previdenziale italiano. La soluzione del problema del- la totalizzazione non può, infatti, prescindere da una approfondita analisi di tale panorama, che presenta una assoluta disomoge- neità nei vari regimi previden- ziali, o, addirittura, nell’ambito di diverse gestioni dello stesso re- gime, soprattutto con riferimen- to al sistema di calcolo delle pre- stazioni. Partendo da questa fon- damentale premessa metodolo- gica ben si comprende come la so- luzione normativa, introdotta con il citato art. 71 e con il suo re- golamento di attuazione, che prende a riferimento, per la mi- sura dei trattamenti pensionisti- ci dovuti a seguito di totalizzazio- ne, in modo acritico e generaliz- zato, le norme vigenti per le ri- spettive gestioni previdenziali, si presta a critiche di costituziona- lità sotto vari punti di vista. Contiamo, nelle more, sul fatto che il governo, in un quadro di più generale armonizzazione, possa intervenire, in tempi brevi, con l’emanazione del decreto le- gislativo di attuazione della dele- ga previdenziale, nei termini già concordati con le Casse, per di- sinnescare una «bomba a orolo- geria» che rischia di scatenare la- ceranti contrasti sociali e gettare nel caos e nell’incertezza norma- tiva migliaia di cittadini interes- sati alla definitiva soluzione del problema della totalizzazione. Come pure appare urgente e prioritaria l’emanazione del de- creto legislativo di attuazione della delega fiscale (legge 17/4/2003, n. 80), in tema di de- tassazione degli enti previden- ziali privati. Tale ultimo provvedimento, molto atteso dalle Casse, è indi- spensabile per porre rimedio alle gravi forme di doppia tassazione cui tali gestioni previdenziali so- no soggette, sulla base dell’attua- le quadro legislativo. Va rilevato, infatti, che l’attua- le situazione normativa crea una ingiustificata duplicazione d’im- posta che colpisce sostanzial- mente lo stesso ammontare di reddito, prima in capo alla Cassa professionale e, poi, al momento dell’erogazione della pensione in capo ai pensionati. È chiaro che il programma po- litico dell’Adepp e, in particolare, della Cassa forense non potrà che puntare, nei prossimi mesi, al perseguimento di questi due fondamentali obiettivi strategici. (riproduzione riservata) Supplemento al numero odierno di Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2, comma 20/b, legge 662/96 - Filiale di Milano. Direttore responsabile Paolo Panerai. Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 Realizzato in collaborazione con la CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE Responsabile editoriale Marcello Colloca modello 5 Totalizzazione, il Tar aiuta le casse private Gli effetti della sentenza n. 9461 sulla responsabilità degli enti di previdenza Dal sito web della Cassazione servizi per i legali DI MARCELLO COLLOCA Il 29 ottobre sarà presentato nell’Aula magna della Suprema corte di cassazione il nuovo sito internet della Corte (www.corte- dicassazione.it). La notizia potrebbe apparire di routine, ma così non è. La realizzazione del sito è il frutto di un accordo di collabora- zione di particolare interesse tra la Cassa nazionale forense e la Corte con il fine, da parte della Cassa, di consentire all’avvoca- tura tutta di fruire di una serie di servizi e opportunità nei rappor- ti professionali con la Suprema corte. L’iniziativa rientra nell’ambi- to del progetto «Avvocatura 2000» voluto dal consiglio di am- ministrazione e portato avanti con impegno diuturno da Filippo Bove, vicepresidente vicario, e da Vittorio Mormando, consigliere d’amministrazione responsabile del progetto. Particolare apprezzamento va ai magistrati Franco Fiandanese e Mario Fantacchiotti della Su- prema corte che sono stati am- piamente collaborativi e hanno consentito il superamento di non pochi problemi di carattere tec- nico e, soprattutto, burocratico; il tutto in tempi assolutamente brevi. Attraverso il sito pubblico (in precedenza la Corte era dotata di un sito interno, accessibile solo dalla R.U.G., fruibile soltanto dai magistrati e dai funzionari abili- tati) si potrà accedere ai registri informatici delle cancellerie del- la Corte sia in materia civile che penale, per esaminarli e per rile- vare le notizie relative ai giudizi in cui sono ritualmente costitui- ti. Gli avvocati potranno così, di- rettamente dal pc del proprio studio, in un arco di tempo che andrà dalle 8 del mattino alle 10 di sera (durante le ore notturne il servizio è fermo per consentire l’aggiornamento dei dati), «en- trare» nel sito della Corte (www.cortedicassazione.it) di- rettamente o attraverso quello della Cassa (www.cassaforen- se.it) e collegarsi con le cancelle- rie per esaminare e rilevare i da- ti di interesse, dal numero di ruo- lo all’assegnazione, alla fissazio- ne dell’udienza, al deposito di no- te ecc. sino al deposito della sen- tenza, così acquisendo diretta- L’intervento Continua a pag. 2 L’auditorium della Cassa forense

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DI MAURIZIO DE TILLA

La recentissima sentenza9461/2004 del Tar del Lazio,

cui l’Adepp e le Casse professio-nali si erano rivolte, ha segnatouna prima, importante, vittoriaper le Casse dei professionisti,sul fronte della totalizzazione deiperiodi assicurativi, così come di-sciplinata dall’art. 71 della legge388/2000 e dal suo regolamentodi attuazione (dm n. 57 del 7 feb-braio 2003). In particolare il Tardel Lazio ha annullato l’art. 8, 2ºcomma, del decreto ministeriale7/2/2003, n. 57 del ministero delLavoro nella parte in cui affer-mava la responsabilità nel paga-mento delle rate di pensione, del-la gestione erogatrice il tratta-mento pensionistico derivanteda totalizzazione anche in caso dimancata provvista da parte deglialtri enti, tenuti alla liquidazionedelle quote di loro spettanza.

Si fa, così, giustizia in relazio-ne a una previsione abnorme,che non trovava alcun riscontronello stesso art. 71 e che, in buo-na sostanza, finiva per gravarecome un onere sostitutivo latente

sulle Casse private, con possibiliriflessi insostenibili per i loro bi-lanci. Ma i passaggi più impor-tanti della sentenza vanno ricer-cati nella parte motiva, laddovesi prospetta una interpretazioneampia dell’autonomia normativaconsentita dall’art. 6, V comma,del regolamento impugnato, an-che con riferimento ad aspettiben più rilevanti evidenziati dal-l’Adepp, quali i tempi di matura-zione del diritto al trattamentoprevidenziale e le stesse regole dicalcolo.

Il giudice amministrativo ha,infatti, affermato che «il ricorsoall’autonomia delle Casse, con-sentito dal regolamento, può ov-viare alla genericità di quest’ulti-mo riguardo ai momenti di calco-lo, ai tempi di maturazione deldiritto al trattamento previden-ziale e di applicazione delle rego-le, nonché all’aumentata onero-sità per gli enti erogatori nel regi-me della totalizzazione». Le Cas-se potranno quindi usare la loroautonomia non solo per trovarerisorse aggiuntive per fare frontealla totalizzazione, ma anche permodulare le regole in funzione

degli equilibri finanziari.Ogni singola Cassa potrà, per-

tanto, avviare lo studio dei cor-rettivi necessari ad assicuraregli equilibri della gestione come,per esempio, quello di modula-re diversamente le regole di cal-colo delle prestazioni mediantel’introduzione di logiche di tipocontributivo che meglio si atta-gliano a una corretta gestionedel nuovo istituto.

Su questi temi l’Adepp avvierài dovuti approfondimenti al suointerno, anche se è auspicabileche l’intera materia possa essererivisitata, in via generale, dal go-verno, con l’emanazione dei de-creti delegati previsti dalla re-cente riforma previdenziale va-rata dal parlamento, in confor-mità agli accordi già raggiunticon le Casse professionali.

Naturalmente, l’Adepp si ri-serva di valutare se proporreimpugnativa al Consiglio di sta-to della sentenza del Tar, per ri-proporre i numerosi rilievi di in-costituzionalità che, ad avvisodelle Casse, inficiano e rendonoinapplicabile l’intero regola-mento.

Tali rilievi potranno essereeventualmente riproposti in tut-ta la loro gravità per rappresen-tare le incongruenze e le dispa-rità che un distorto modello di«totalizzazione» possono intro-durre nel complesso panoramaprevidenziale italiano.

La soluzione del problema del-la totalizzazione non può, infatti,prescindere da una approfonditaanalisi di tale panorama, chepresenta una assoluta disomoge-neità nei vari regimi previden-ziali, o, addirittura, nell’ambitodi diverse gestioni dello stesso re-gime, soprattutto con riferimen-to al sistema di calcolo delle pre-stazioni. Partendo da questa fon-damentale premessa metodolo-gica ben si comprende come la so-luzione normativa, introdottacon il citato art. 71 e con il suo re-golamento di attuazione, cheprende a riferimento, per la mi-sura dei trattamenti pensionisti-ci dovuti a seguito di totalizzazio-ne, in modo acritico e generaliz-zato, le norme vigenti per le ri-spettive gestioni previdenziali, sipresta a critiche di costituziona-lità sotto vari punti di vista.

Contiamo, nelle more, sul fattoche il governo, in un quadro dipiù generale armonizzazione,possa intervenire, in tempi brevi,con l’emanazione del decreto le-gislativo di attuazione della dele-ga previdenziale, nei termini giàconcordati con le Casse, per di-sinnescare una «bomba a orolo-geria» che rischia di scatenare la-ceranti contrasti sociali e gettarenel caos e nell’incertezza norma-tiva migliaia di cittadini interes-sati alla definitiva soluzione delproblema della totalizzazione.

Come pure appare urgente eprioritaria l’emanazione del de-creto legislativo di attuazionedel la delega f iscale ( legge17/4/2003, n. 80), in tema di de-tassazione degli enti previden-ziali privati.

Tale ultimo provvedimento,molto atteso dalle Casse, è indi-spensabile per porre rimedio allegravi forme di doppia tassazionecui tali gestioni previdenziali so-no soggette, sulla base dell’attua-le quadro legislativo.

Va rilevato, infatti, che l’attua-le situazione normativa crea unaingiustificata duplicazione d’im-posta che colpisce sostanzial-mente lo stesso ammontare direddito, prima in capo alla Cassaprofessionale e, poi, al momentodell’erogazione della pensione incapo ai pensionati.

È chiaro che il programma po-litico dell’Adepp e, in particolare,della Cassa forense non potràche puntare, nei prossimi mesi,al perseguimento di questi duefondamentali obiettivi strategici.(riproduzione riservata)

Supplemento al numero odierno di

Spedizione in abbonamento postale45%, art. 2, comma 20/b, legge

662/96 - Filiale di Milano. Direttoreresponsabile Paolo Panerai.Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91

Realizzato in collaborazione con laCASSA NAZIONALE

DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

Responsabile editorialeMarcello Colloca

modello5Totalizzazione,

il Tar aiuta le casse private

Gli effetti della sentenza n. 9461 sulla responsabilità degli enti di previdenza

Dal sito web della Cassazioneservizi per i legali

DI MARCELLO COLLOCA

Il 29 ottobre sarà presentatonell’Aula magna della Supremacorte di cassazione il nuovo sitointernet della Corte (www.corte-dicassazione.it).

La notizia potrebbe apparire diroutine, ma così non è.

La realizzazione del sito è ilfrutto di un accordo di collabora-zione di particolare interesse trala Cassa nazionale forense e laCorte con il fine, da parte dellaCassa, di consentire all’avvoca-tura tutta di fruire di una serie diservizi e opportunità nei rappor-ti professionali con la Supremacorte.

L’iniziativa rientra nell’ambi-to del progetto «Avvocatura2000» voluto dal consiglio di am-ministrazione e portato avanticon impegno diuturno da FilippoBove, vicepresidente vicario, e daVittorio Mormando, consigliered’amministrazione responsabiledel progetto.

Particolare apprezzamento vaai magistrati Franco Fiandanesee Mario Fantacchiotti della Su-prema corte che sono stati am-piamente collaborativi e hannoconsentito il superamento di nonpochi problemi di carattere tec-nico e, soprattutto, burocratico; iltutto in tempi assolutamentebrevi.

Attraverso il sito pubblico (inprecedenza la Corte era dotata diun sito interno, accessibile solodalla R.U.G., fruibile soltanto daimagistrati e dai funzionari abili-tati) si potrà accedere ai registriinformatici delle cancellerie del-la Corte sia in materia civile chepenale, per esaminarli e per rile-vare le notizie relative ai giudiziin cui sono ritualmente costitui-ti.

Gli avvocati potranno così, di-rettamente dal pc del propriostudio, in un arco di tempo cheandrà dalle 8 del mattino alle 10di sera (durante le ore notturne ilservizio è fermo per consentirel’aggiornamento dei dati), «en-trare» nel sito della Corte(www.cortedicassazione.it) di-rettamente o attraverso quellodella Cassa (www.cassaforen-se.it) e collegarsi con le cancelle-rie per esaminare e rilevare i da-ti di interesse, dal numero di ruo-lo all’assegnazione, alla fissazio-ne dell’udienza, al deposito di no-te ecc. sino al deposito della sen-tenza, così acquisendo diretta-

L’intervento

Continua a pag. 2

L’auditorium della Cassa forense

Page 2: Modello 5 Ottobre 2004 - Num. 9 - Cassa Forense · braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha annullato l’art. 8, 2º comma, del decreto ministeriale 7/2/2003, n. 57 del ministero

2 Ottobre 2004 MODELLO 5

DI PIER PAOLO GAROFALO

Avvocati in uniforme: no, nonstiamo parlando dell’ormai

celebre serie televisiva america-na Jag ma di tre professionistiitaliani che hanno scelto di smet-tere temporaneamente giacca ecravatta per indossare la divisadell’Esercito e partecipare allamissione «Antica Babilonia» inIraq nei ranghi della Brigata ae-romobile Friuli.

Un’opportunità neppure conce-pibile solo pochi anni fa ma ormaiuna realtà consolidata dopo l’isti-tuzione della Riserva selezionatae delle Forze di completamento,un bacino di specialisti tratti dalmondo civile che, una volta ri-chiamati in servizio, grazie allepeculiari professionalità ricopro-no particolari ruoli, accrescendole capacità operative dei repartiin cui sono inseriti.

A Camp Mittica, Nassiriya, se-de del comando dell’Italian jointtask force Iraq, il capitano Clau-dio Cerza, il tenente Lorenzo Bor-ghi e il sottotenente Giovanni Pa-rigi svolgono gli incarichi di chiefdella cellula analisi politica, diSsr attorney e di military assi-stant.

«Ho deciso», esordisce il roma-no Cerza, 41 anni, «di seguire lafamosa indicazione di JFK che di-ceva agli americani di non chie-dersi cosa l’America potesse fareper loro ma cosa loro potessero fa-re per il proprio paese.

Tutti noi ce lo siamo chiesto ecosì abbiamo pensato di offrire lanostra professionalità al serviziodelle Forze armate.

Qui in Iraq lavoro a fianco di unfunzionario del ministero degliesteri e insieme fungiamo da con-siglieri del comandante della taskforce per quanto attiene i rappor-ti con le autorità nazionali e loca-li».

Come per gli altri due avvocatiin uniforme, il lavoro giornalierodi Claudio Cerza presenta due«facce», insolite per i civilisti e ipenalisti che frequentano i tribu-nali italiani ma strettamente con-nesse e indispensabili al buonsuccesso della missione.

Le lunghe ore davanti ai com-puter degli uffici di Camp Mitti-ca, per relazioni, studi e consulen-ze si alternano a uscite «operati-ve», con tanto di giubbotto anti-proiettile, elmetto e armi, per farea esempio visita ai leader politicio ai magistrati locali, tenere i con-tatti con le controparti, acquisire idati da elaborare.

«La trattativa e il colloquio so-no il mio pane quotidiano in Ita-lia», afferma Cerza, «e qui, con ilmio carattere un po’ levantino,riesco a esprimermi in modo com-pleto, rapportandomi peraltro inmaniera eccellente con il resto de-

gli ufficiali. Grazie all’opportu-nità offertami dall’esercito sto vi-vendo un’esperienza unica che in-tendo ripagare con tutto il mioimpegno e la mia professiona-lità». Aggiungendo ironico: «Nellasperanza magari d’incontrare ungiorno una colonnello McKenzie».

Lorenzo Borghi, classe ’67, in-dossa il basco amaranto dei para-cadutisti: all’epoca del servizio dileva scelse infatti di prestare ser-vizio come ufficiale di comple-mento nella Brigata Folgore. InIraq anziché lanciarsi dal cielo si«cala» nelle aule delle corti dellaprovincia di Dhi Qar, area di re-sponsabilità dell’Italian joint ta-sk force e nelle stazioni di polizia,incontrando presidenti di tribu-nale, magistrati e dirigenti del si-stema di sicurezza. È il «tecnico»dello strategico Dipartimento Ssr(Security sector reform), la bran-ca incaricata di aiutare le auto-rità locali a rinforzare e ristruttu-rare in chiave moderna la giusti-zia irachena.

Tutto avviene col sistema delcosiddetto «training», «mento-ring» e «monitoring», cioè l’adde-stramento e la riqualificazioneprofessionale, l’accertamento del-le condizioni di sicurezza dei tri-bunali, del personale e delle in-frastrutture, anche carcerarie,l’assistenza e la supervisione delsistema giudiziario.

«I codici e l’amministrazionedella giustizia», spiega Borghi,che nella sua Bologna divide lostudio con il padre e il fratello,«sono d’impronta francese, presia modello alla fine dell’Ottocento.Durante il mandato britannico,negli anni 20, vi è stata un’in-fluenza della common law.

In pratica tuttavia prevale il si-stema inquisitorio della civil law,nel quale l’azione del procuratoreè prevalente. Non bisogna crede-re, comunque, di trovarsi di fron-te a una realtà troppo diversa dal-la nostra. Ad esempio, nel funzio-namento dei tribunali dei minori,è già previsto l’intervento deglipsicologi». Certo l’Iraq, come mol-

ti altri paesi extraeuropei e spe-cialmente arabi, presenta una va-riabile specifica che influenza inparticolare l’esecuzione dei man-dati di cattura e delle sentenze,snaturando il corretto rapportotra magistratura e forze di sicu-rezza: il diritto tribale. «È moltodifficile», racconta l’avvocato pa-racadutista, «per gli agenti ese-guire un mandato d’arresto o cat-turare un membro della stessatribù. Quando poi reati minori av-vengono coinvolgendo personedello stesso clan, sono gli stessicapi tradizionali a dirimere levertenze».

Dopo la caduta del regime nonvi è stata in pratica alcuna epura-zione tra le fila dei giudici irache-ni, per i quali Borghi ha maturatouna sincera stima: i reati politici,veri o presunti, venivano giudica-ti da tribunali e magistrati adhoc, evidentemente rimossi.

«Oggi», continua Borghi, inca-ricato di formulare anche proget-ti d’assistenza, «la prima richie-sta che mi viene fatta dai magi-strati è quella di armi per la pro-pria difesa o per aumentare la si-curezza.

Bisogna tenere presente che visono quotidiane minacce da partedella criminalità organizzata. Ungiudice di una corte zonale, aesempio, che ha casa altrove, pre-ferisce dormire negli ambienti deltribunale anziché in albergo per-ché lì si sente più al sicuro. Poivengono le proposte di destinare i

fondi all’acquisto di attrezzature,quali computer e sistemi di comu-nicazione, o per l’aumento delpersonale».

Infine, dato che «tutto il mondoè paese», vengono le richieste sa-lariali o di benefit. «Vogliono sa-pere quanto guadagnano i giudiciin Italia; comparano i loro stipen-di con quelli dei colleghi di Bagh-dad ma», continua il legale italia-no, «a quel punto mi sento piùtranquillo: i “bisogni primari” so-no stati già soddisfatti».

Ed è un appassionato proprio didiritto tribale Giovanni Parigi,milanese, 36 anni, che grazie allaconoscenza della lingua araba èstato designato military assistantdel brigadier generale Enzo Ste-fanini, comandante dell’Ijtf Iraq.

Quella con il mondo islamico èuna «frequentazione! che il giova-ne ufficiale degli alpini, civilista einternazionalista, ha coltivato giàin passato, trascorrendo periodidi lavoro, quale legale, in Egitto eIran.

«Quale assistente del coman-dante», racconta Parigi, «il miocompito è di dare impulso alle at-tività a carattere politico che coin-volgono il generale, assistendoloin particolare nelle relazioni con irappresentanti del Provincialcouncil, il Consiglio provincialecon sede a Nassiriya, i militari e ireligiosi locali. Anche per il sotto-tenente il lavoro d’ufficio si alter-na alle uscite “sul campo”, spessofino a sperdute tende beduine perstabilire i contatti con i diversi ca-pi clan».

Spirito d’avventura, passioneper la vita militare, l’occasione divivere in prima persona unarealtà e un ambiente unici, oltrealla passione per l’Islam, nataviaggiando e coltivata con studianche linguistici a Milano, hannocondotto Parigi in Iraq. Per luinon una «prima» assoluta, datoche ha già lavorato con l’esercitonel paese dell’Eufrate quale «tri-bal affairs officer», addetto agliaffari tribali, con la Brigata Sas-sari, seconda delle cinque grandiunità finora succedutesi nel tea-tro mediorientale.

«D’altronde», conclude sornio-ne Parigi, «certe assemblee be-duine non sono molto dissimili daalcune udienze alle quali ho assi-stito in Italia».

Per informazioni: tel. /fax0647358237. E.mail: [email protected]; [email protected]

I legali prestano la loro opera a Camp Mittica, Nassiriya, che è sede dell’Italian joint task force

Tre avvocati in uniforme per l’IraqI professionisti italiani indossano la divisa nei tribunali iracheni

mente quelle notizie che oggicomportano il dover ricorrere al-le cancellerie della Corte.

Il servizio, realizzando un ve-ro e proprio «polis web», con-cretizza una parte del proces-so telematico e vale ad abitua-re l’avvocato all’uso della tele-matica nei rapporti con gli uf-fici giudiziari, fruendo di unservizio molto utile per l’atti-vità difensionale.

La realizzazione della Cas-sa, che si è avvalsa della col-laborazione tecnica di Visuraspa e di Lextel spa, è il primorisultato a servizio dell’avvo-catura a costi estremamentebassi, nei limiti del recuperodei costi, senza realizzare uti-li se non in misura estrema-mente contenuta, dacché il ca-none di abbonamento annuoper il collegamento sarà pari a35 euro l’anno; cifra certa-mente modesta in termini as-soluti.

Le modalità di accesso sonosemplici e sono esposte in appo-sita guida pubblicata all’internodi questo giornale; sarà suffi-ciente che l’avvocato si doti diuna firma digitale, la più sem-plice di quelle disponibili, e se-gua le istruzioni che appariran-no sul sito. L’uso della firma di-gitale è necessario in quanto de-ve essere assicurata la certezzache ogni avvocato esamini i re-gistri con riferimento alle pro-prie cause e non a quelle di altri.

È questa una prima realizza-zione, cui seguiranno altre giàallo studio; una realizzazioneche va ad aggiungersi ai servizidi polis web che Cassa forenseda tempo ha predisposto in col-laborazione con diversi tribuna-li e Corti di appello, d’intesa coni consigli dell’ordine e con la rea-lizzazione dei programmi attra-verso Lextel spa, sempre con ilcontrollo di garanzia di Cassaforense.

segue da pag. 1

Direttore editorialeGiovanni Romano (Roma)

Comitato di redazione Giovanni Ceriello, Carlo Dolci, Salvatore Di Cristofalo, Paolo

Fusco, Vincenzo La Russa, Giuseppe A. Madeo, RiccardoMarchio, Antonio Mastrangeli, Alberto Nalin, Vittorio Morman-

do, Mauro Poli

Consiglio d’amministrazione Cassa ForensePresidente: Maurizio de Tilla

Consiglieri: Filippo Bove, Maria Anna Alberti, Marcello Colloca,Salvatore Di Cristofalo, Carlo Dolci, Ignazio Li Gotti, Vittorio

Mormando, Edoardo Vinciguerra

modello5

Avvocati in divisa

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3Ottobre 2004MODELLO 5

DI ANTONIO ALTAMURA

All’ordine del giorno del Co-mitato dei delegati vi è la

«Riforma della previdenza fo-rense» che prevede l’esame dimisure contributive senza al-cuna modifica dell’attuale si-stema previdenziale. L’intro-duzione degli aumenti contri-butivi, tuttavia, sia pure nellamassiccia misura prevista (con-tributo ordinario al 15%, con-tributo integrativo al 5%, au-mento dell’età pensionabile e al-tre misure similari) avrebbe sol-tanto l’effetto di allontanare neltempo il momento di crisi del-l’equilibrio tecnico-finanziario,senza risolvere il problema invia definitiva.

Peraltro, non poche sono sta-te le voci critiche al progetto,anche da parte dell’Anf, che sol-lecitano piuttosto lo studio diriforme strutturali del sistema,tali da metterlo in equilibrio invia definitiva.

In particolare, i giovani av-vocati chiedono che si passi daun sistema di ripartizione, ca-pitalizzazione, a un calcolo del-la pensione di tipo contributi-vo.

Va detto subito che i giovanihanno un concetto del contri-butivo non esatto, perché nontengono conto che tale sistemaopera all’interno del sistema difinanziamento a ripartizionenel quale le entrate servono perpagare le pensioni.

Infatti, nel sistema a ripar-tizione i contributi vanno nelcalderone della Cassa, al con-trario del sistema a capitaliz-zazione, nel quale non si per-de la proprietà sul contributoversato, che viene gestito dal-l’ente per assicurare una qual-che redditività, accreditata sulconto individuale dell’iscritto.

È importante, quindi, chiari-re la differenza tra il calcolocontributivo della pensione e ilsistema a capitalizzazione.

Se si dovesse liquidare la pen-sione con il calcolo contributi-vo, utilizzando gli stessi para-metri pubblici che oggi abbia-mo, illustrati nel progetto Cerpdella professoressa Fornero, siarriverebbe all’11% dell’attua-le trattamento, mentre in baseai conti che si ipotizzano al-l’interno della Cassa il tasso disostituzione scenderebbe al26,2%.

In ogni caso appare evidenteche per mantenere i trattamentiattualmente erogati dalla Cas-sa si dovrebbe fare ricorso a unfortissimo aumento di contri-buti, molto al di là delle misu-re parametriche proposte.

SOLUZ IONE PROPOSTA

A questo punto è opportunostudiare soluzioni miste, chenon si allontanino dal criterioa componente fondamentale ditipo solidaristico, che caratte-rizza la nostra legge di rifor-ma.

L’attuale legge previdenzia-le forense (n. 576/80), com’è no-to, si basa su un sistema di fi-nanziamento a ripartizione, concalcolo retributivo della pen-sione, con il temperamento det-tato da una forte connotazionesolidaristica.

Il sistema ha retto in questi25 anni ma è diventato in realtàun sistema misto, con forte ac-cumulo di capitale, per gli avan-zi di gestione. Questi hanno con-sentito la creazione di un pa-trimonio pari a 5 o 6 mila mi-liardi di vecchie lire (a secon-da della valutazione data agliimmobili) dal quale derivanoentrate rilevanti, a vario tito-lo. Queste rendite patrimonia-li si aggiungono ai contributiversati dagli iscritti.

Il risultato è dipeso indub-biamente dal notevole incre-mento degli iscritti (105 milacirca) e dal favorevole rappor-to fra attivi e passivi.

A fronte di tanto esiste undebito pensionistico già con-tratto e un debito in via di ma-turazione a favore di coloro cheandranno in pensione, chedev’essere valutato con atten-zione e correttezza nell’equili-brio economico-finanziario dilungo periodo.

Se pure le ultime verifiche at-tuariali lasciano sufficiente-mente tranquilli circa l’anda-mento tecnico-finanziario del-la nostra Cassa, per i prossimi20-30 anni, tutti concordano sulfatto che l’equilibrio entrerà incrisi perché il sistema attualenon potrà resistere all’infinitoe quindi bisognerà intervenirecon dei correttivi che assicuri-no una maggiore stabilità inprospettiva, se possibile in viadefinitiva.

La commissione da me coor-dinata, che si interessa anchedi previdenza integrativa, nel-la riunione del 30/9/2000 pre-se in esame la sentenza emes-sa il 12/9/2000 dalla Corte digiustizia europea, la quale, in-tervenendo sull’assetto previ-denziale olandese, che prevedeun primo pilastro a carico del-

lo stato e un secondo comple-mentare obbligatorio, aveva af-fermato che per le professioniliberali non contrasta con l’or-dinamento Cee la previsionedell’iscrizione obbligatoria allaprevidenza complementare.

Abbiamo preso in esame, per-tanto, la costruzione che pre-vede un primo pilastro fino al-la metà del tetto pensionabile(37.500 euro) o alla media delreddito nazionale dichiarato da-gli avvocati, mantenendo per ta-le pilastro le regole attual-mente in vigore (ripartizione esistema di calcolo retributivo);un secondo pilastro, sempre ob-bligatorio, sino al tetto pensio-nabile (75 mila euro circa), ca-ratterizzato dal sistema a ca-pitalizzazione. La solidarietàsarebbe garantita per il primopilastro attraverso il 2% sul vo-lume di affari, il 3% oltre il tet-to pensionabile e quello versa-to dal sesto anno dopo il pen-sionamento.

Il primo pilastro consentireb-be l’erogazione dei trattamentipensionistici con il sistema at-tuale, mentre il secondo pilastroverrebbe affiancato da un siste-ma di previdenza complementa-re, come già detto obbligatorio,a capitalizzazione, basato quin-di su conti individuali, con ca-ratteristiche gestionali (ancheautonome secondo la più recen-te normativa) e di flessibilitàcontributiva che sono tutte dadefinire, per il raggiungimentodel miglior risultato possibile.

Questo misto di finanziamen-to a ripartizione (temperata) e acapitalizzazione, secondo gliesperti della materia, quali For-nero e Angrisani, sarebbe l’i-deale perché consentirebbe di ri-partire i rischi specifici connes-si all’uno e all’altro sistema, met-tendo al riparo per sempre l’e-quilibrio economico-finanziariodella Cassa.

CONS IDERAZ IONICONCLUS IVE

La commissione non ignoral’esistenza problematica del de-bito pensionistico contratto e di

quello in via di maturazione,attualmente gestito con il flus-so ordinario di spesa, conse-guente al sistema a ripartizio-ne che caratterizza la nostraprevidenza.

Il professor Angrisani, pe-raltro, è del parere che questodato non debba spaventare piùdi tanto, ma che rappresenti co-munque una situazione che me-rita di essere valutata con at-tenzione e corretta nell’equili-brio economico-finanziario dilungo periodo, senza dover ne-cessariamente intervenire an-ticipatamente e in manieramassiccia con misure parame-triche.

Allo stato, pur con lo sdop-piamento del pilastro obbliga-torio da noi ipotizzato, il flus-so ordinario di spesa sarebbetale da far fronte al pagamen-to delle pensioni maturate e invia di maturazione.

Dai dati che ha fornito l’at-tuario interno alla Cassa, dot-toressa Biancofiore, risulta in-fatti che:

a) la spesa previdenzialecomplessiva in corso (per an-zianità, vecchiaia, inabilità, in-validità, indirette, da reversi-bilità) è stata nel 2003 di389.814.767 euro.

Quella per prestazioni assi-stenziali (assistenza tramite iconsigli dell’ordine, assistenzaindennitaria, per calamità na-turali, contributo per spese fu-nerarie e polizza sanitaria) èstata di 14.178.212 euro;

b) nel periodo 2001-2003 so-lo il 19% delle pensioni dirette(61.406.810 euro) è dovuto atrattamenti determinati sullabase di un reddito medio mi-nore o uguale alla metà del tet-to pensionabile (primo pila-stro), mentre l’81% (243 milio-ni di euro) è dovuto a tratta-menti determinati sulla base diun reddito medio superiore al-la metà del tetto pensionabile(secondo pilastro);

c) aggiungasi che, a fronte di105.307 iscritti, sempre nel-l’anno 2003, 74.658 (70,9%)hanno dichiarato redditi infe-

riori alla metà del tetto pen-sionabile (primo pilastro), conentrate pari a 223.068.864 eu-ro, mentre 30.642 (29,1%) han-no dichiarato redditi superiorialla metà del tetto pensionabi-le (secondo pilastro), con en-trate pari a 69.175.236 euro;

d) il totale delle entrate dacontributo soggettivo (aliquota10%) nel 2003 è stato, pertan-to, di 292.244.099 euro, che,sommato alle entrate da ren-dite patrimoniali, attualmentecopre la spesa previdenziale eassistenziale indicata sub a). Leentrate da contributo integra-tivo (2%), inoltre, sono statec o m p l e s s i v a m e n t e d i150.542.950 euro, quelle da con-tributo soggettivo (aliquota 3%oltre il tetto pensionabile), do-vuto dagli avvocati non pen-sionati iscritti alla Cassa, sonostate di 44.035.904 euro e quel-le per contributo (3%) dovutodai pensionati iscritti alla Cas-sa (dal sesto anno dopo il pen-sionamento) sono state di12.101.117 euro. Noi abbiamoquindi per l’anno suddetto com-plessivamente entrate destina-te alla solidarietà per un am-montare di 206.679.971 euro;

e) le entrate complessive pro-venienti da patrimonio immo-biliare, da interventi di carat-tere mobiliare e finanziario, so-no rilevanti.

In definitiva, appare eviden-te, allo stato delle cose, la ca-pacità del sistema di far fron-te ai debiti pregressi e in viadi maturazione, anche se si do-vesse apportare la modificastrutturale da noi ipotizzata.

Si consideri l’accentramentodi tutte le entrate solidaristi-che (2 e 3%) nel primo pilastro,l’autofinanziamento del secon-do pilastro, che non fa ricorsoalcuno al montante solidaristi-co e si consideri, altresì, l’ano-malia dell’attuale sistema cheper la parte di reddito supe-riore alla metà del tetto pen-sionabile, a fronte di entrate per69.175.236 euro, ha elargito nel2003 trattamenti per un am-montare di 50.045.599 euro,mentre per la parte di redditoinferiore alla metà del tetto pen-sionabile, a fronte di entrate per223.068.864 euro, ha elargitot r a t t a m e n t i d i a p p e n a11.361.211 euro.

La modifica da noi suggeritaservirebbe a eliminare nel tem-po simili anomalie con una piùrazionale distribuzione dellaspesa solidaristica.

Un approfondimento a que-sto punto, con l’aiuto di un tec-nico esterno, che abbiamo in-dividuato nel professor Angri-sani, sulla sostenibilità in pro-spettiva del sistema così modi-ficato, appare quanto mai op-portuno, per valutare megliol’impatto del debito previden-ziale pregresso e in via di ma-turazione, almeno per un cer-to periodo di tempo (tre-cinqueanni).

L’istituto di previdenza si interroga sull’ipotesi di riforma pensionistica suggerita da Angrisani

Allo studio le modifiche del sistemaCostruzione di un doppio pilastro per tenere i conti in salute

L’auditorium della Cassa forense

Page 4: Modello 5 Ottobre 2004 - Num. 9 - Cassa Forense · braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha annullato l’art. 8, 2º comma, del decreto ministeriale 7/2/2003, n. 57 del ministero

5Ottobre 20044 Ottobre 2004 MODELLO 5 MODELLO 5

SERVIZIO DI ACCESSO ALLABANCA DATI DEI RICORSIDISPONIBILE SUL PORTALEWWW.CORTEDICASSAZIONE.IT

Il Servizio di accesso alla Banca dati dei ricorsi è resodisponibile dalla Corte Suprema di Cassazione attra-verso il sito www.cortedicassazione.it.

Lo scopo del servizio è quello di poter consultare tra-mite internet, in qualsiasi momento, lo stato di un pro-cedimento all'interno della Suprema Corte e poter co-sì reperire sempre l'informazione più aggiornata.

REQUISITI PER L'ACCESSO

Per poter accedere al servizio è necessario possede-re alcuni requisiti fondamentali quali:

1. Disporre di un PC con connessione ad Internet;2. Disporre di una smart card con a bordo un certifi-

cato digitale di autenticazione;3. Disporre di un lettore smartcard collegato al pro-

prio PC;4. Essere avvocato;5. Essere costituito come parte in almeno un proce-

dimento della Cassazione;

I motivi per cui è stato adottato il certificato digitale diautenticazione sono:

- Per accertare l'identità dell'utilizzatore del servizio;- Per garantire la navigazione all'interno della banca

dati nella modalità cosiddetta http protetta.

COME UTILIZZARE IL SERVIZIO

Come detto precedentemente, il servizio è disponibileall'interno del portale internet della Corte di Cassazio-ne (www.cortedicassazione.it).Dalla Home Page del sito (visualizzata nella scherma-ta che segue) - figura 1 - selezionare con il mouse lavoce "Banche Dati" posizionata nel menu riportato nel-la sinistra dello schermo.

FIGURA 1 - Home page del sito della Corte

Al sito della Corte è possibile accedere anche attraver-so il sito della Cassa (www.cassaforense.it) dove nellaHome Page è riportata l’icona del sito della Corte che ècliccabile con accesso diretto alle Banche Dati.

Entrati nella sezione del sito dedicata alle Banche Da-ti, il menu posto alla sinistra del video verrà automati-camente aggiornato e le nuove voci sono riportate nel-la figura che segue: (figura 2)

FIGURA 2 - Menu banche dati

La Corte di Cassazione ha reso disponibile un elencodi Banche Dati che possono risultare di pubblica utilità.Tuttavia l'accesso ai Registri di Cancelleria è garanti-to, in relazione alla materia, dalla voce "Provvedimen-ti Civili" e dalla voce "Provvedimenti Penali". La pre-sente guida vuole ovviamente concentrarsi proprio suqueste due voci. I metodi di ricerca e reperimento delle informazioni so-no pressoché identici tra Civile e Penale, pertanto ilprosieguo delle informazioni fornite, è valido per en-trambi i percorsi.

Fare click quindi sulla voce (ad esempio) "ProcedimentiPenali".Verrà visualizzato a video il seguente messaggio:

FIGURA 3 - Avviso di protezione

Questo messaggio avvisa l'utente che si sta passandoin una sezione del portale che lavora esclusivamente suuna connessione protetta. Da questo momento infatti ildialogo tra il nostro PC ed il Server della Corte Supremaverrà impostato su una comunicazione crittografata.Premere quindi il pulsante "OK" della figura 3.

Viene visualizzata la seguente finestra:

FIGURA 4 - Autenticazione certificato client

Se tutte le operazioni sono state eseguite correttamentea video comparirà una finestra simile a quella riporta-ta nella figura 4 con il proprio nome e cognome.

Se la finestra viene visualizzata vuota, ossia senza ilproprio nome e cognome, vuol dire che le operazionidi import del certificato non sono state eseguite. Per leoperazioni di import rimandiamo la lettura al paragrafo"UTILIZZO DEL CERTIFICATO DI AUTENTICAZIO-NE" riportato più avanti nella presente.

Con la figura 4 completa di nome e cognome introdur-re la smart card nel lettore e fare click sul pulsante "OK".

Viene quindi visualizzata a video la finestra che segue:

FIGURA 5 - Richiesta Pin smart card

Digitare il PIN della Smart Card e quindi premere OKdella figura 5. Il sistema eseguirà verifica dei requisiti per l’accesso.

Con esito positivo si verrà portati nella pagina di ricer-ca dei provvedimenti.

Con esito negativo verrà inviato a video un messaggiodi impossibilità all'accesso per mancata abilitazione. Inquesto caso vi invitiamo a prendere contatto con la Cor-te Suprema di Cassazione attraverso il sito www.cor-tedicassazione.it.

FIGURA 6 - Form di ricerca dei provvedimenti

Giunti nel form di ricerca dei provvedimenti (figura 6),è, quindi, possibile cominciare ad inserire i dati per laricerca.

Si potrà notare innanzitutto che si sta ormai lavorandoattraverso una connessione protetta. (Figura 7).

FIGURA 7 - Visto protocollo browser

Si potrà notare inoltre che il sistema ci avrà riconosciutoin quanto nella parte superiore della pagina verrà ri-portato il nome dell'avvocato. (Figura 8).

FIGURA 8 - Nome utente rinosciuto

È fondamentale sapere che ogni avvocato può visua-lizzare solo i dati dei provvedimenti in cui risulta esse-re costituito come parte. Il sistema infatti non darà maila possibilità di vedere i dati di altri provvedimenti.La maschera di ricerca (figura 6) fornisce la possi-bilità di definire uno dei dati considerati come chia-vi per la ricerca. Il criterio con cui la maschera di ri-cerca tratta i dati inseriti è detto di AND. Significache se nella maschera verranno inseriti più dati inaltrettanti campi la ricerca verrà eseguita sui prov-vedimenti che soddisfano tutte le chiavi. Ad esem-pio se inserisco "Data Iscrizione dal: 01/01/2004" econtemporaneamente "Nominativo del Ricorrente:Rossi", la ricerca prenderà in considerazione solo iprovvedimenti che possiedono entrambi i requisiti;se un provvedimento ne possiede uno solo dei dueverrà comunque scartato.

Se non viene definito alcun dato per la ricerca, pre-mendo il pulsante "ricerca" il sistema costruirà l'elen-co di tutti i provvedimenti. (Figura 9)

Ovviamente, qualora si seguano più provvedimenti,consigliamo di inserire almeno una chiave proprio perlimitare l'elenco ed arrivare così in maniera più rapidaall'informazione che si desidera.

FIGURA 9 - Elenco provvedimenti

Nell'elenco visualizzato ogni riga corrisponde ad unprovvedimento e per ognuno vengono riportati solo idati più importanti.Per visualizzare nel dettaglio il provvedimento sarà ne-cessario portarsi con il mouse sulla riga corrisponden-te e fare click per aprirne la scheda dettagliata. (Figu-ra 10)

FIGURA 10 - Scheda del provvedimento

La scheda si divide in quattro differenti gruppi di infor-mazioni:

1. Estremi del ricorso2. Provvedimento impugnato3. Udienze4. Restituzione atti

Nella sezione "Estremi del Ricorso" è sempre presen-te un pulsante denominato "Elenco delle Parti" che ènecessario per consultare l'elenco globale delle partidel ricorso. Nella scheda infatti viene riportato sempreil nome del ricorrente.

Nella sezione "Udienze" sono riportate tutte le udien-ze fissate per il ricorso ordinate cronologicamente dal-la più giovane alla più vecchia. Per ogni udienza sonoaltresì elencati tutti i sezionali e per ognuno di essi, sepresente, viene riportato anche l'esito raggiungibile at-traverso un click sul pulsante "esito". (Figura 11)

FIGURA 11 - Scheda esito

La ricerca nella banca dati è praticamente identica traProvvedimenti Civili e Penali.

UTILIZZO DEL CERTIFICATO DI AUTENTICAZIONE (FIRMA DIGITALE)

Un sistema di autenticazione è un processo di ricono-scimento di un computer/utente nei confronti di un ser-ver.

Il certificato digitale posseduto dal titolare di una smartcard è un file, rilasciato da un Ente Certificatore rico-nosciuto, che permette di firmare la propria posta elet-tronica ovvero di autenticarsi ai siti web in modalità si-cura (i dati scambiati vengono cifrati).

Quando il certificato di autenticazione viene usato peraccedere ad un indirizzo web, come nel caso di spe-cie, non solo il browser (computer) si accerta dell'i-dentità del server (sito consultato) ma consente ancheal server di accertare l'identità della persona che uti-lizza il browser. In base a tale conoscenza il server con-sentirà l'accesso ad aree di informazioni riservate piut-tosto che ad altre non autorizzate.

L'elenco pubblico dei certificatori, previsto dall'articolo28 comma 6 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 e spe-cificato nel DPCM 13 gennaio 2004, viene mantenutodal Centro Nazionale per l'Informatica nella PubblicaAmministrazione e viene reso disponibile per via tele-ma t i ca a t t r ave r so l a r e t e I n t e rne t( h t t p : / / w w w . c n i p a . g o v . i t / s i t e / i t -IT/In_primo_piano/Elenco_certificatori). Con il Decre-to ministeriale del 2 luglio 2004 (G.U. n. 199 del 28.8.04)viene definitivamente sancita l'assegnazione al CNIPAdella competenza per la tenuta dell'elenco pubblico deicertificatori.

DEFINIZIONI:

FIRMA ELETTRONICA ai sensi dell'articolo 2, comma1, lettera a), del decreto legislativo 23 gennaio 2002,n. 10, l'insieme dei dati in forma elettronica, allegati op-pure connessi tramite associazione logica ad altri datielettronici, utilizzati come metodo di autenticazioneinformatica

FIRMA DIGITALE é un particolare tipo di firma elettro-nica qualificata basata su un sistema di chiavi asim-metriche a coppia, una pubblica e una privata, che con-sente al titolare tramite la chiave privata e al destina-tario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di ren-dere manifesta e di verificare la provenienza e l'inte-grità di un documento informatico o di un insieme didocumenti informatici

CERTIFICATI ELETTRONICI ai sensi dell'articolo 2,comma 1, lettera d), del decreto legislativo 23 gennaio2002, n. 10, gli attestati elettronici che collegano i da-ti utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolarie confermano l'identità dei titolari stessi

CERTIFICATORE ai sensi dell'articolo 2, comma 1, let-tera b), del decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 10,il soggetto che presta servizi di certificazione delle fir-me elettroniche o che fornisce altri servizi connessicon queste ultime

LEXTEL S.p.A. - Servizi Telematici per l'Avvocatura eVISURA S.p.A. (Aziende che hanno collaborato con laCassa Forense alla realizzazione del progetto) hannonel proprio organico i cosiddetti R.A.O. RegistrationAuthority Officer di Infocamere S.p.A., ossia gli ufficia-li di rilascio dei certificati digitali di Infocamere.

Il servizio sarà gratuito fino al 31/12/2004 e, a partiredal 01/01/2005 sarà fruibile previo abbonamento an-nuo (12 mesi) pari a € 40,00 oltre IVA.

Gli Avvocati interessati al rilascio della Firma Digitaleper la fruizione del servizio potranno richiederla o at-traverso il sito della Cassa (www.cassaforense.it), op-pure chiamando l’Ufficio Servizi Avvocatura di CassaForense 06.3620.5000 ovvero il numero apposita-mente istituito da Visura S.p.A. 06.684.1781.

Tutte le istruzioni per utilizzare il servizio internet della Suprema corte

www.cortedicassazione.itÈ disponibile on-line la banca dati dei ricorsi

REALIZZAZIONE: Filippo Bove, MarioFantacchiottti, Franco Fiandanese, VittorioMormando PROGETTO TECNICO: Marco Bacchiani,Vittorio Colabianchi, Renzo Magalotti, MaurizioPellegrini, Maurizio Pitacco, Rita Tardiola

PROGETTO GRAFICO: Sabrina Mengoni,Cristiano Campolin Segreteria Organizzativa: Corte Suprema diCassazione - P.zza Cavour - 00193 Roma - Tel.06.6883.2220 - 2168 - FAX 06.6883.400 - [email protected] - [email protected]

Segreteria Organizzativa Cassa ForenseVia E. Q. Visconti - 00193 Roma - Tel.06.3620.5214 - 06.3620.5859 - FAX06.3620.5631 www.cassaforense.it email:[email protected] - [email protected]

Page 5: Modello 5 Ottobre 2004 - Num. 9 - Cassa Forense · braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha annullato l’art. 8, 2º comma, del decreto ministeriale 7/2/2003, n. 57 del ministero

5Ottobre 20044 Ottobre 2004 MODELLO 5 MODELLO 5

SERVIZIO DI ACCESSO ALLABANCA DATI DEI RICORSIDISPONIBILE SUL PORTALEWWW.CORTEDICASSAZIONE.IT

Il Servizio di accesso alla Banca dati dei ricorsi è resodisponibile dalla Corte Suprema di Cassazione attra-verso il sito www.cortedicassazione.it.

Lo scopo del servizio è quello di poter consultare tra-mite internet, in qualsiasi momento, lo stato di un pro-cedimento all'interno della Suprema Corte e poter co-sì reperire sempre l'informazione più aggiornata.

REQUISITI PER L'ACCESSO

Per poter accedere al servizio è necessario possede-re alcuni requisiti fondamentali quali:

1. Disporre di un PC con connessione ad Internet;2. Disporre di una smart card con a bordo un certifi-

cato digitale di autenticazione;3. Disporre di un lettore smartcard collegato al pro-

prio PC;4. Essere avvocato;5. Essere costituito come parte in almeno un proce-

dimento della Cassazione;

I motivi per cui è stato adottato il certificato digitale diautenticazione sono:

- Per accertare l'identità dell'utilizzatore del servizio;- Per garantire la navigazione all'interno della banca

dati nella modalità cosiddetta http protetta.

COME UTILIZZARE IL SERVIZIO

Come detto precedentemente, il servizio è disponibileall'interno del portale internet della Corte di Cassazio-ne (www.cortedicassazione.it).Dalla Home Page del sito (visualizzata nella scherma-ta che segue) - figura 1 - selezionare con il mouse lavoce "Banche Dati" posizionata nel menu riportato nel-la sinistra dello schermo.

FIGURA 1 - Home page del sito della Corte

Al sito della Corte è possibile accedere anche attraver-so il sito della Cassa (www.cassaforense.it) dove nellaHome Page è riportata l’icona del sito della Corte che ècliccabile con accesso diretto alle Banche Dati.

Entrati nella sezione del sito dedicata alle Banche Da-ti, il menu posto alla sinistra del video verrà automati-camente aggiornato e le nuove voci sono riportate nel-la figura che segue: (figura 2)

FIGURA 2 - Menu banche dati

La Corte di Cassazione ha reso disponibile un elencodi Banche Dati che possono risultare di pubblica utilità.Tuttavia l'accesso ai Registri di Cancelleria è garanti-to, in relazione alla materia, dalla voce "Provvedimen-ti Civili" e dalla voce "Provvedimenti Penali". La pre-sente guida vuole ovviamente concentrarsi proprio suqueste due voci. I metodi di ricerca e reperimento delle informazioni so-no pressoché identici tra Civile e Penale, pertanto ilprosieguo delle informazioni fornite, è valido per en-trambi i percorsi.

Fare click quindi sulla voce (ad esempio) "ProcedimentiPenali".Verrà visualizzato a video il seguente messaggio:

FIGURA 3 - Avviso di protezione

Questo messaggio avvisa l'utente che si sta passandoin una sezione del portale che lavora esclusivamente suuna connessione protetta. Da questo momento infatti ildialogo tra il nostro PC ed il Server della Corte Supremaverrà impostato su una comunicazione crittografata.Premere quindi il pulsante "OK" della figura 3.

Viene visualizzata la seguente finestra:

FIGURA 4 - Autenticazione certificato client

Se tutte le operazioni sono state eseguite correttamentea video comparirà una finestra simile a quella riporta-ta nella figura 4 con il proprio nome e cognome.

Se la finestra viene visualizzata vuota, ossia senza ilproprio nome e cognome, vuol dire che le operazionidi import del certificato non sono state eseguite. Per leoperazioni di import rimandiamo la lettura al paragrafo"UTILIZZO DEL CERTIFICATO DI AUTENTICAZIO-NE" riportato più avanti nella presente.

Con la figura 4 completa di nome e cognome introdur-re la smart card nel lettore e fare click sul pulsante "OK".

Viene quindi visualizzata a video la finestra che segue:

FIGURA 5 - Richiesta Pin smart card

Digitare il PIN della Smart Card e quindi premere OKdella figura 5. Il sistema eseguirà verifica dei requisiti per l’accesso.

Con esito positivo si verrà portati nella pagina di ricer-ca dei provvedimenti.

Con esito negativo verrà inviato a video un messaggiodi impossibilità all'accesso per mancata abilitazione. Inquesto caso vi invitiamo a prendere contatto con la Cor-te Suprema di Cassazione attraverso il sito www.cor-tedicassazione.it.

FIGURA 6 - Form di ricerca dei provvedimenti

Giunti nel form di ricerca dei provvedimenti (figura 6),è, quindi, possibile cominciare ad inserire i dati per laricerca.

Si potrà notare innanzitutto che si sta ormai lavorandoattraverso una connessione protetta. (Figura 7).

FIGURA 7 - Visto protocollo browser

Si potrà notare inoltre che il sistema ci avrà riconosciutoin quanto nella parte superiore della pagina verrà ri-portato il nome dell'avvocato. (Figura 8).

FIGURA 8 - Nome utente rinosciuto

È fondamentale sapere che ogni avvocato può visua-lizzare solo i dati dei provvedimenti in cui risulta esse-re costituito come parte. Il sistema infatti non darà maila possibilità di vedere i dati di altri provvedimenti.La maschera di ricerca (figura 6) fornisce la possi-bilità di definire uno dei dati considerati come chia-vi per la ricerca. Il criterio con cui la maschera di ri-cerca tratta i dati inseriti è detto di AND. Significache se nella maschera verranno inseriti più dati inaltrettanti campi la ricerca verrà eseguita sui prov-vedimenti che soddisfano tutte le chiavi. Ad esem-pio se inserisco "Data Iscrizione dal: 01/01/2004" econtemporaneamente "Nominativo del Ricorrente:Rossi", la ricerca prenderà in considerazione solo iprovvedimenti che possiedono entrambi i requisiti;se un provvedimento ne possiede uno solo dei dueverrà comunque scartato.

Se non viene definito alcun dato per la ricerca, pre-mendo il pulsante "ricerca" il sistema costruirà l'elen-co di tutti i provvedimenti. (Figura 9)

Ovviamente, qualora si seguano più provvedimenti,consigliamo di inserire almeno una chiave proprio perlimitare l'elenco ed arrivare così in maniera più rapidaall'informazione che si desidera.

FIGURA 9 - Elenco provvedimenti

Nell'elenco visualizzato ogni riga corrisponde ad unprovvedimento e per ognuno vengono riportati solo idati più importanti.Per visualizzare nel dettaglio il provvedimento sarà ne-cessario portarsi con il mouse sulla riga corrisponden-te e fare click per aprirne la scheda dettagliata. (Figu-ra 10)

FIGURA 10 - Scheda del provvedimento

La scheda si divide in quattro differenti gruppi di infor-mazioni:

1. Estremi del ricorso2. Provvedimento impugnato3. Udienze4. Restituzione atti

Nella sezione "Estremi del Ricorso" è sempre presen-te un pulsante denominato "Elenco delle Parti" che ènecessario per consultare l'elenco globale delle partidel ricorso. Nella scheda infatti viene riportato sempreil nome del ricorrente.

Nella sezione "Udienze" sono riportate tutte le udien-ze fissate per il ricorso ordinate cronologicamente dal-la più giovane alla più vecchia. Per ogni udienza sonoaltresì elencati tutti i sezionali e per ognuno di essi, sepresente, viene riportato anche l'esito raggiungibile at-traverso un click sul pulsante "esito". (Figura 11)

FIGURA 11 - Scheda esito

La ricerca nella banca dati è praticamente identica traProvvedimenti Civili e Penali.

UTILIZZO DEL CERTIFICATO DI AUTENTICAZIONE (FIRMA DIGITALE)

Un sistema di autenticazione è un processo di ricono-scimento di un computer/utente nei confronti di un ser-ver.

Il certificato digitale posseduto dal titolare di una smartcard è un file, rilasciato da un Ente Certificatore rico-nosciuto, che permette di firmare la propria posta elet-tronica ovvero di autenticarsi ai siti web in modalità si-cura (i dati scambiati vengono cifrati).

Quando il certificato di autenticazione viene usato peraccedere ad un indirizzo web, come nel caso di spe-cie, non solo il browser (computer) si accerta dell'i-dentità del server (sito consultato) ma consente ancheal server di accertare l'identità della persona che uti-lizza il browser. In base a tale conoscenza il server con-sentirà l'accesso ad aree di informazioni riservate piut-tosto che ad altre non autorizzate.

L'elenco pubblico dei certificatori, previsto dall'articolo28 comma 6 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 e spe-cificato nel DPCM 13 gennaio 2004, viene mantenutodal Centro Nazionale per l'Informatica nella PubblicaAmministrazione e viene reso disponibile per via tele-ma t i ca a t t r ave r so l a r e t e I n t e rne t( h t t p : / / w w w . c n i p a . g o v . i t / s i t e / i t -IT/In_primo_piano/Elenco_certificatori). Con il Decre-to ministeriale del 2 luglio 2004 (G.U. n. 199 del 28.8.04)viene definitivamente sancita l'assegnazione al CNIPAdella competenza per la tenuta dell'elenco pubblico deicertificatori.

DEFINIZIONI:

FIRMA ELETTRONICA ai sensi dell'articolo 2, comma1, lettera a), del decreto legislativo 23 gennaio 2002,n. 10, l'insieme dei dati in forma elettronica, allegati op-pure connessi tramite associazione logica ad altri datielettronici, utilizzati come metodo di autenticazioneinformatica

FIRMA DIGITALE é un particolare tipo di firma elettro-nica qualificata basata su un sistema di chiavi asim-metriche a coppia, una pubblica e una privata, che con-sente al titolare tramite la chiave privata e al destina-tario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di ren-dere manifesta e di verificare la provenienza e l'inte-grità di un documento informatico o di un insieme didocumenti informatici

CERTIFICATI ELETTRONICI ai sensi dell'articolo 2,comma 1, lettera d), del decreto legislativo 23 gennaio2002, n. 10, gli attestati elettronici che collegano i da-ti utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolarie confermano l'identità dei titolari stessi

CERTIFICATORE ai sensi dell'articolo 2, comma 1, let-tera b), del decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 10,il soggetto che presta servizi di certificazione delle fir-me elettroniche o che fornisce altri servizi connessicon queste ultime

LEXTEL S.p.A. - Servizi Telematici per l'Avvocatura eVISURA S.p.A. (Aziende che hanno collaborato con laCassa Forense alla realizzazione del progetto) hannonel proprio organico i cosiddetti R.A.O. RegistrationAuthority Officer di Infocamere S.p.A., ossia gli ufficia-li di rilascio dei certificati digitali di Infocamere.

Il servizio sarà gratuito fino al 31/12/2004 e, a partiredal 01/01/2005 sarà fruibile previo abbonamento an-nuo (12 mesi) pari a € 40,00 oltre IVA.

Gli Avvocati interessati al rilascio della Firma Digitaleper la fruizione del servizio potranno richiederla o at-traverso il sito della Cassa (www.cassaforense.it), op-pure chiamando l’Ufficio Servizi Avvocatura di CassaForense 06.3620.5000 ovvero il numero apposita-mente istituito da Visura S.p.A. 06.684.1781.

Tutte le istruzioni per utilizzare il servizio internet della Suprema corte

www.cortedicassazione.itÈ disponibile on-line la banca dati dei ricorsi

REALIZZAZIONE: Filippo Bove, MarioFantacchiottti, Franco Fiandanese, VittorioMormando PROGETTO TECNICO: Marco Bacchiani,Vittorio Colabianchi, Renzo Magalotti, MaurizioPellegrini, Maurizio Pitacco, Rita Tardiola

PROGETTO GRAFICO: Sabrina Mengoni,Cristiano Campolin Segreteria Organizzativa: Corte Suprema diCassazione - P.zza Cavour - 00193 Roma - Tel.06.6883.2220 - 2168 - FAX 06.6883.400 - [email protected] - [email protected]

Segreteria Organizzativa Cassa ForenseVia E. Q. Visconti - 00193 Roma - Tel.06.3620.5214 - 06.3620.5859 - FAX06.3620.5631 www.cassaforense.it email:[email protected] - [email protected]

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6 Ottobre 2004 MODELLO 5

DI VINCENZO LA RUSSA

Com’è organizzato, in Francia,il sistema previdenziale degli

avvocati? Attraverso la Caissenationale des barreaux français(Cassa nazionale dei fori france-si), un ente autonomo e indipen-dente, gestito da un’assembleagenerale dei delegati e da un con-siglio di amministrazione. I dele-gati sono 145 (quasi il doppio deidelegati della Cassa italiana) evengono eletti da 34 gruppi (par-zialmente somiglianti ai distrettidelle nostre Corti d’appello) cheraggruppano, a seconda del nu-mero degli aventi diritto al voto,uno o più consigli dell’ordine. Al-tri delegati, in numero minore deiprecedenti, vengono eletti da tregruppi costituiti dagli avvocatipensionati e dai vecchi consulentigiuridici (una categoria in estin-zione) ancora in attività o già inpensione. È proprio l’assembleadei delegati (e non la legge comeavviene in Italia) a fissare ognianno l’ammontare dei contributiprevidenziali e delle pensioni, suproposta del consiglio di ammini-strazione. Il consiglio è compostoda 38 membri titolari e otto sup-plenti, eletti fra i delegati, per ladurata di sei anni. Un diverso si-stema di elezione, all’interno del-l’assemblea dei delegati, garanti-

sce che fra gli eletti ci siano avvo-cati che esercitano presso il Con-siglio di stato o la Cassazione, av-vocati iscritti all’ordine di Parigi(oltre che agli altri ordini), consu-lenti giuridici e, infine, avvocatigià pensionati.

Il consiglio di amministrazioneapprova il bilancio, liquida lepensioni e attribuisce gli assegnidi invalidità temporanea e per-manente. All’interno del consi-glio è prevista la figura dell’uffi-cio di gabinetto che costituisce«una vera camera di riflessione edecisione» anche perché preparale riunioni dei consigli di ammi-nistrazione, ma ha anche il pote-re di deliberare in alcune mate-rie di minore importanza. Il pre-sidente della Caisse è eletto perdue anni. Per un biennio è elettofra gli avvocati degli ordini dellaprovincia (escluso cioè quello diParigi), ma per il successivo bien-nio il presidente deve appartene-re all’ordine di Parigi e per l’altrosuccessivo biennio agli avvocatidel Consiglio di stato o della Cas-sazione. È il presidente che con-voca e presiede l’assemblea deidelegati e, ovviamente, il consi-glio di amministrazione. Esisto-no anche in Francia, all’internodell’assemblea dei delegati, lecommissioni, che, a differenzadelle nostre, danno pareri non so-

lo ai colleghi delegati ma anche alconsiglio. Tutte le funzioni eser-citate (anche quelle del presiden-te e dei consiglieri) sono svoltegratuitamente, a eccezione di unmodesto rimborso-spese per ogniriunione cui si partecipa. Anchein Francia, com’è ovvio, possonoesserci avvocati non in regola coni pagamenti dei contributi: inquesto caso la Caisse li fa solleci-tare dai rispettivi ordini. L’iscri-zione alla Caisse è obbligatoria,indipendentemente dal redditopercepito (non si dimentichi ilnumero relativamente modestodegli avvocati francesi rispetto aquelli italiani) ed è immediata-mente contemporaneo all’iscri-zione all’ordine. L’iscrizione de-termina l’obbligo di pagare i con-tributi che variano, a differenzadi quanto avviene in Italia, nonsolo in ragione del reddito ma an-che dell’anzianità. Quali contri-buti? Anzitutto un contributo for-fettario (somiglia al nostro con-tributo minimo), che può appun-to variare in ragione all’età del-l’avvocato al tempo della presta-zione del giuramento. Quindi uncontributo «proporzionale» calco-lato sul reddito professionaleprodotto nel penultimo anno. Pergli avvocati che si trovano nel pri-mo e nel secondo anno di eserci-zio della professione il reddito è

calcolato sulla base del massi-male stabilito dalla sicurezza so-ciale, un ente pubblico francese.Ogni avvocato può anche versarecontributi volontari e facoltativi.E le pensioni? C’è anzitutto lapensione complementare, unistituto per il momento a noi sco-nosciuto, ma che potrà somiglia-re, nel vicino futuro, alla pensio-ne integrativa. C’è ancora la pen-sione in caso di invalidità (o de-cesso) per la quale, da noi, non èdovuto alcun contributo partico-lare ma nel sistema francese èprevisto, invece, un contributoforfettario in ragione dell’anzia-nità dell’avvocato. Tutti questicontributi sono annuali e, comenel nostro ordinamento, deduci-bili dal reddito professionale. Il30 aprile di ogni anno l’avvocatofrancese ha l’obbligo di dichiara-re alla Caisse il suo reddito ancheal fine di determinare la «pensio-ne di base» (simile alla nostrapensione minima) che si distin-gue, come già detto, dalla pensio-ne complementare, da noi nonancora in vigore. Per facilitarel’invio della predetta dichiarazio-ne dei redditi la Caisse, nel mesedi marzo, invia agli avvocati oltrea un avviso di pagamento dei con-tributi da pagare anche un mo-dulo per la dichiarazione del red-dito professionale. I pagamenti, a

differenza del sistema italiano,possono essere fatti anche men-silmente. Se l’avvocato non di-chiara entro il 30 aprile il suo red-dito professionale la Caisse puòrivolgersi all’amministrazione fi-nanziaria dello stato per deter-minare il reddito, ma non puòchiedere all’ordine competente diirrorare una sanzione disciplina-re contro l’inadempiente. All’av-vocato che non invia la dichiara-zione verrà però applicata suicontributi dovuti una maggiora-zione del 10%, mai esonerabileper nessuna ragione. La stessamaggiorazione viene applicata incaso di mancato o ritardato pa-gamento (nel sistema italiano lamaggiorazione fino ai 30 giorni èdel 5%). Le maggiorazioni, a ec-cezione, come già detto, di quellarelativa alla mancata dichiara-zione, sono esonerabili (o riduci-bili) se si dimostra la buona fedee non già i gravi motivi di saluteo di famiglia, come statuito nel-l’ordinamento italiano. Decidesugli esoneri (e sulle riduzioni)un’apposita commissione inter-na della Caisse. Per tutte le con-testazioni ci si dovrà rivolgere altribunale, ovvero alla Corte d’ap-pello, a seconda dell’ammontaredella somma in contestazione.

1-continua

Elementi in comune e diversità tra il sistema previdenziale forense italiano e quello d’Oltralpe

Caisse, autonomia sui contributiL’istituto francese fissa ogni anno i versamenti e le pensioni

Cassa Nazionale Fondazione di Previdenza dell’Avvocatura e Assistenza Forense Italiana presso il Consiglio Nazionale Forense

PROGRAMMA PROVVISORIO

II CICLO DI SEMINARI SULLE TECNICHE DIFENSIVE DEL GIUDIZIO INNANZI ALLA CORTE DI CASSAZIONE

Auditorium Cassa Forense – Via Ennio Quirino Visconti, 6 ingresso galleria – Roma

28 ottobre 2004h. 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00Il ricorso per difetto di giurisdizione avverso le decisioni del Consiglio di Stato

1. I motivi di ricorso alle S.U. avverso le decisioni del C.d.S.2. Riparto delle giurisdizioni nella legge 205/2000 e ricorso alle S.U.3. Questioni di giurisdizioni e questioni di merito nel ricorso alle S.U.:

l’oggetto del ricorso4.La formazione del giudicato sulle decisioni del C.d.S. ed il ricorso alle S.U.

INTRODUZIONE:

Avv. Pierluigi Tirale (Vice Presidente Consiglio Nazionale Forense)

RELATORI:

Prof. Avv. Giuseppe Abbamonte (Professore Emerito di Diritto Amministrativo nell’Università “Federico II” di Napoli)

Prof. Avv. Angelo Clarizia (Ordinario di Diritto AmministrativoUniversità di Roma “Tor Vergata” )

Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci (Ordinario di Diritto Pubblico dell’Economia – Università di Roma “La Sapienza”)

Prof. Avv. Aldo Loiodice (Ordinario di Diritto CostituzionaleUniversità di Bari)

Prof. Avv. Filippo Lubrano (Ordinario di Diritto AmministrativoUniversità Luiss “Guido Carli” Roma)

Prof. Avv. Massimo Luciani (Ordinario di istituzioni di Diritto Costituzionale

Università di Roma - “La Sapienza”)

Prof. Avv. Giancarlo Montedoro (Consigliere di Stato – Professore di Diritto Pubblico Generale - Università Luiss “Guido Carli” Roma)

Prof. Avv. Giorgio Orsoni (Straordinario di Diritto Amministrativo Università “Ca’ Foscari” di Venezia)

Prof. Avv. Mario Sanino (Docente di Diritto AmministrativoUniversità di Roma “La Sapienza”)

Prof. Avv. Giovanni Verde (Ordinario di Diritto Processuale CivileUniversità LUISS “Guido Carli” Roma)

SIMULAZIONE DI UN ATTO - DIBATTITO11 novembre 2004h. 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00Le prospettive di evoluzione della giurisprudenza di legittimità.

INTRODUZIONE:

Avv. Giuseppe Bassu (Consigliere Segretario del Consiglio Nazionale Forense)

RELATORI:

Cons. Alfonso Amatucci (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione)Prof. Avv. Giovanni Arieta (Ordinario di Diritto Processuale Civile – Università di Camerino)Prof. Avv. Antonio Briguglio (Straordinario di Diritto Processuale civile

Università di Roma Tor Vergata)Prof. Cons. Vincenzo Carbone (Presidente III Sezione Civile

Corte Suprema di Cassazione)Prof. Avv. Francesco De Santis (Straordinario di Diritto Processuale civile

Università di Salerno)Prof. Avv. Giuseppe Olivieri (Ordinario di Diritto Processuale Civile

Università Federico II di Napoli)Prof. Avv. Bruno Sassani (Ordinario di Diritto Processuale Civile

Università di Roma Tor Vergata)Cons. Bruno Spagna Musso (Consigliere della Corte Suprema

di Cassazione)Cons. Giovanni Prestipino (Presidente di Sezione della Corte

di Cassazione)

Seminari sulle tecniche difensive innanzi alla Corte di cassazione

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7Ottobre 2004MODELLO 5

Modello 5 pubblica il do-cumento dell’Organismounitario dell’avvocaturaapprovato 16 ottobre 2004

L’assemblea dell’avvocaturaitaliana convocata in Roma il 16ottobre 2004, dopo ampio dibat-tito e disamina dei temi all’ordi-ne del giorno, e precisamente:

1. Riforma delle professioni edell’ordinamento professionaleforense;

2. Privacy e antiriciclaggio;3. Bilancio ministero giustizia:

mancata indicazione del gettito,insufficienza degli stanziamen-ti e prospettive di ulteriori one-ri sul cittadino e sugli avvocati(aumento bolli, contributo unifi-cato, mancato rimborso tasseopinamento per patrocinio a spe-se dello stato ecc.);

4. Stato e prospettive delleriforme in tema di giustizia (or-dinamento giudiziario, processocivile e societario, magistraturaonoraria, revisione circoscrizio-ni, famiglia e minori ecc.);

All’unanimitàR I LEVA

- L’avvocatura italiana, nelperdurante stato di degrado delsistema giustizia, ha la consa-pevolezza della responsabilitàche le è assegnata, quale sog-getto della giurisdizione e del-la tutela dei diritti, e del com-pito, anche politico, che in con-creto può essere da essa svol-to;

- Tale compito involge a va-sto raggio una riflessione com-plessiva sul mutare della so-cietà e sulla conseguente ride-finizione di assetti e poteri;

- Da molti, troppi anni, nonsoltanto gli operatori giuridici,ma anche i mass-media e l’o-pinione pubblica dibattono sul-la crisi della giustizia, intesacome sistema giudiziario, e ta-le crisi viene emblematica-mente riassunta nelle statisti-che dei carichi giudiziari pen-denti (cosiddetto debito pub-blico giudiziario), di cui il pro-curatore generale della Cortedi cassazione e i procuratori di-strettuali danno lettura ognianno nel corso delle rituali ce-rimonie di inaugurazione del-l’anno giudiziario, e ha forma-to oggetto di tutti gli interven-ti che l’avvocatura nelle mede-sime occasioni, e in ogni altroconsesso, anno dopo anno hapronunciato;

- Mentre la crisi della giu-stizia penale, sottesa dalla di-versa concezione del rapportoordinamentale tra magistratu-ra requirente e magistraturagiudicante e incentrata nellaproblematica della corretta ap-plicazione del principio del giu-sto processo sancito con la rifor-ma costituzionale dell’art. 111della Costituzione, è normal-mente amplificata dai mass-me-dia, la complessità e la gravità

dello stato di crisi in cui si tro-vano le giustizie civili, ammi-nistrative e tributarie trovanoancora oggi assai inferiore spa-zio sui mass-media e nel di-battito politico-giudiziario no-nostante esse costituiscano unadelle più gravi questioni isti-tuzionali che investono il no-stro paese e ne comprometta-no in misura rilevante l’inte-grazione nell’Unione europea,come è evidenziato dal nume-ro delle condanne inflitte dal-la Corte europea di Strasbur-go contro l’Italia per l’inaccet-tabile lentezza dei processi esottolineato nei recenti inter-venti a riguardo degli organidella Comunità europea;

- In questo quadro occorreconsiderare che il principio dieffettività della giurisdizione èun valore non neutro: il pro-cesso, la resa di giustizia, com-pito primario dello stato di di-ritto, è infatti strumento es-senziale della democrazia e altempo stesso importante fatto-re di sviluppo socio-economico;

- Le qualità della giustizia cheil cittadino si attende sono ra-pidità, efficienza, un processogiusto, costi ragionevoli sia dalpunto di vista umano sia eco-nomico, la certezza delle deci-sioni: la giustizia italiana ne èoggi priva;

- Accanto al rapporto fra giu-risdizione e democrazia, infat-ti, va approfondito il rapportofra giurisdizione ed economia,nella consapevolezza che l’an-damento della giustizia condi-ziona scelte, investimenti, ope-razioni, mentre l’inefficienzadel sistema determina l’affer-marsi di sistemi stragiudizialidi definizione dei conflitti, chetendono a privilegiare la cele-rità delle decisioni a scapito del-la tutela effettiva dei diritti, concompressione e marginalizza-zione del diritto di difesa e delruolo della difesa tecnica;

- Tale deriva determina il ve-nir meno della centralità dellagiurisdizione come luogo per an-tonomasia di composizione deiconflitti, e ciò in spregio al det-tato costituzionale, per il qua-le tutti hanno diritto ad agirein giudizio per l’affermazione ela difesa dei propri interessi ea ottenere in quella sede legit-tima tutela;

- Il ruolo dell’avvocato non de-ve essere svilito ma potenzia-to, in parallelo con l’affermar-si di modelli di risoluzione deiconflitti, soprattutto con riferi-mento al delicato settore dellaconsulenza;

- È, quindi, oggi più che mainecessaria una riflessione com-piuta sul modello di tutela deidiritti più idoneo a restituire aun tempo efficienza e dignitàal sistema ed effettività alle de-cisioni, e quindi sul modello digiurisdizione che si intende rea-lizzare;

- La ragionevole durata delprocesso, che peraltro non è l’u-nico principio di cui garantirel’effettività, va considerata qua-le fattore di competitività delsistema economico;

- Le forze politiche tutte, dimaggioranza e di opposizione,debbono avviare una seria ri-flessione, anche autocritica, sul-le cosiddette «riforme a costozero» e sull’ottica meramentedeflativa che ha caratterizzatomolteplici interventi nel corsodell’ultimo decennio;

- Di qui l’opportunità del di-battito e il necessario confron-to tra i poteri dello stato e glioperatori del settore sulla si-tuazione della giustizia italia-na e sugli obiettivi di riformae di riorganizzazione comples-siva degli ordinamenti giuri-sdizionali, giudiziario e foren-se, che esige il rispetto dellefunzioni e la massima collabo-razione fra tutti i soggetti coin-volti;

- È essenziale che sia strut-turato un apparato di effettivarilevazione dei dati e di anali-si delle dinamiche della do-manda di giustizia, le cui ri-sultanze siano poste nella di-sponibilità di tutti gli operato-ri, così da consentire la com-prensione effettiva della com-plessità delle questioni e la ri-cerca delle soluzioni più ap-propriate;

- È infine ineludibile che sirapportino i temi concernentila tutela dei diritti, nell’ambi-to del processo di integrazioneeuropea e di costruzione dellospazio comune di libertà, giu-stizia e sicurezza, con la veri-fica della compatibilità delle po-sizioni affermate in sede co-munitaria con i principi del-l’ordinamento giuridico interno;

- In particolare, con riferi-mento al punto che precede, sot-tolinea l’imprescindibilità, sianell’elaborazione della regola-mentazione esecutiva del dlgs56/2004, di attuazione della di-rettiva 2001/97/Ce in materiadi prevenzione dell’uso del si-stema finanziario a scopo di ri-ciclaggio dei proventi da atti-vità illecite, sia nell’attuazionedella delega per il riordino del-la materia contenuta nella leg-

ge comunitaria del 2004, sianella predisposizione della ter-za direttiva comunitaria, dellasalvaguardia dei principi spe-cifici della professione forensee di quelli deontologici propridella stessa;

Per tutte le considerazioni che precedono

AFFERMAla centralità del problema del-

la giustizia per la vita del paesee, con essa, dei valori di ugua-glianza del cittadino di fronte al-la legge e di imparzialità ed ef-fettività dell’amministrazionedella giustizia, che rappresenta-no i cardini del nostro ordina-mento.

INV ITA

le forze politiche tutte ad atti-varsi affinché si realizzino con-cretamente, e in tempi brevi:

- Il lodevole intento annun-ciato nelle linee programmati-che di politica giudiziaria illu-strate dal ministro della giu-stizia nella seduta parlamen-tare del 24 luglio 2002, laddo-ve si prevedeva, al fine di sod-disfare alla raccomandazionenumero 19 del 6 ottobre 2000del Consiglio d’Europa, che ognianno il parlamento dedicasseuna sessione speciale ai temidella sicurezza e della giusti-zia in cui si discuta lo stato del-l’una e dell’altra alla presenzadei ministri dell’interno e del-la giustizia;

- La calendarizzazione dellaconferenza nazionale sulla giu-stizia, momento alto di analisie di elaborazione, individuatooramai da anni dall’avvocatu-ra come imprescindibile, e og-gi richiesto da un numero sem-pre crescente di soggetti, perl’elaborazione e adozione di in-terventi realmente risolutivi erispettosi delle garanzie e deldettato costituzionale.

SOLLEC ITA

alle medesime forze politicheche sia avviata, nel confronto congli operatori, e quindi con l’avvo-catura, un’approfondita riflessio-ne sulle questioni evidenziate, ein particolare siano definiti conchiarezza i modelli di tutela deidiritti e di amministrazione del-la giustizia che si intende realiz-zare, individuando il ruolo e lafunzione che all’avvocato si repu-ta debba attribuirsi all’interno didetti modelli.

Nell’immediato, quali obietti-vi primari di intervento e di ini-ziativa riformatrice

IND IV IDUA

a) la riforma dell’ordinamentogiudiziario;

b) la riforma del processo civi-le, da realizzarsi compiutamen-

te, secondo le linee individuatedalla cosiddetta commissioneVaccarella, e non già limitata-mente a interventi parziali, chesi reputano non risolutivi;

c) la riforma dei codici penali,sostanziale e processuale;

d) la riforma del processo mi-norile, ordinamentale e proces-suale;

e) la riforma del diritto falli-mentare;

f) l’introduzione del processocivile telematico, il cui effetti-vo avvio oggi pare seriamentemesso in discussione anche da-gli annunciati tagli dei finan-ziamenti a ciò destinati;

g) la riforma delle professio-ni, e la conseguente riforma del-l’ordinamento professionale fo-rense;

h) l’esclusione degli avvocatidall’ambito di applicazione deldecreto legislativo 30 giugno2003, n. 196, previa calenda-rizzazione a breve del ddl 3039senato, presentato in accogli-mento delle richieste in tal sen-so avanzate dall’avvocatura;

i) la modifica dell’art. 31 del-la legge finanziaria nella par-te in cui dispone l’aumento delcontributo unificato per l’iscri-zione a ruolo dei procedimenticivili, estendendone l’applica-zione anche alle cause di mo-desto valore, sino a oggi esen-ti, e nella parte in cui disponela soppressione del parere dicongruità sulle notule relativeai compensi dovuti per il pa-trocinio a spese dello stato;

CHIEDE

un formale, concreto e re-sponsabile impegno delle forzepolitiche affinché tutti i sopraindicati obiettivi e progetti diriforma vengano realizzati eportati a compimento entro lafine della legislatura, richia-mando quanto a riguardo ri-chiesto dall’avvocatura e for-malizzato nella mozione finaledel Congresso nazionale foren-se di Palermo dell’ottobre 2003;

DÀ MANDATO

all’Organismo unitario del-l’avvocatura di assumere ogniopportuna e urgente iniziativaper l’effettivo e rapido conse-guimento degli obiettivi priori-tari indicati, da tempo al cen-tro del dibattito e punti quali-ficanti delle proposte degli av-vocati italiani per il migliora-mento del sistema giustizia eil doveroso ammodernamentodella professione, nel rispettodei principi che la regolano;

INV ITA

l’avvocatura tutta, nelle suecomponenti istituzionali e asso-ciative, ad attivarsi per sostene-re in ogni sede, e quindi anche alivello locale, le richieste cosìavanzate e le iniziative dell’Ouaa riguardo.

Il documento dell’Organismo unitario dell’avvocatura del 16/10 chiede una conferenza nazionale

La politica ha tradito la giustiziaServe un chiarimento sulle riforme priorità nella legislatura

a cura di Maria Limardo

Page 8: Modello 5 Ottobre 2004 - Num. 9 - Cassa Forense · braio 2003). In particolare il Tar del Lazio ha annullato l’art. 8, 2º comma, del decreto ministeriale 7/2/2003, n. 57 del ministero