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Modelli per l’ottica
Elettrodinamica
di Maxwell
Ottica
quantistica
Ottica
geometrica
Ottica
ondulatoria
per piccole lunghezze d’onda può essere sostituita da
se si trascurano le emissioni di radiazione
se si trascurano gli effetti quantistici
I postulati dell'ottica geometrica
• propagazione rettilinea della luce;
• indipendenza dei raggi luminosi;
• riflessione della luce su una superficie speculare;
• rifrazione della luce sulla superficie di separazione fra due mezzi trasparenti.
Le leggi dell’ Ottica geometrica
1. Propagazione rettilinea della luce in un mezzo omogeneo
Si rivela molto utile considerare i raggi luminosi come delle semplici rette. Si tratta di un'astrazione matematica, scelta per facilitare i ragionamenti e
tale da permettere una chiara rappresentazione dei fenomeni e dei dispositivi sperimentali.
2. Indipendenza dei raggi luminosi
Quando due o più raggi vengono a contatto non si verifica alcuna alterazione della loro traiettoria o
della loro intensità.
3. Riflessione della luce su una superficie speculare
N.B. Queste leggi valgono anche se la superficie è curva. In questo caso la normale
nel punto d'incidenza è la perpendicolare al piano tangente alla superficie stessa in
quel punto. Quando la superficie è sferica la normale in un punto coincide con il
raggio della sfera (passante per quel punto)
Il raggio incidente, il raggio riflesso e la perpendicolare (normale) alla superficie riflettente nel punto d'incidenza, giacciono sul medesimo piano.
L'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza: ai=ar. Se il raggio incidente coincide con la normale allo specchio, anche il raggio riflesso forma un angolo di riflessione nullo: coincide con il raggio incidente (incidenza normale).
ai ar
raggio
incidente
raggio
riflesso
4. Rifrazione della luce sulla superficie di separazione fra due mezzi trasparenti.
Raggio incidente, raggio rifratto e normale nel
punto d'incidenza alla superficie di separazione dei
due mezzi giacciono sullo stesso piano.
Il rapporto tra i seni degli angoli che il raggio
incidente ed il raggio rifratto formano con la
normale è una costante che dipende dalla natura
dei due mezzi, dalle loro condizioni fisiche
(temperatura, pressione, stato di aggregazione) (e
dalla lunghezza d'onda della luce utilizzata).
Tale costante è denominata indice di rifrazione del
secondo mezzo rispetto al primo.
aI
raggio
incidente
aR
raggio
rifratto
212
1
sin
sin
I
R
nn
n
a
a
SORGENTI e IMMAGINI
Definizioni
S sistema
ottico S’
fascio omocentrico
incidente
fascio omocentrico
(coniugato) emergente
oggetto immagine
punti coniugati
SORGENTI e IMMAGINI
Definizioni
S S’
oggetto
reale
immagine
reale
S
oggetto
reale
immagine
virtuale
S’
SORGENTI e IMMAGINI
Definizioni
oggetto centro dei
raggi incidenti
reale virtuale
centro dei
raggi emergenti immagine
centro del
prolungamento
dei raggi incidenti
centro del
prolungamento
dei raggi emergenti
IMPORTANTE : La costruzione di una immagine può essere
fatta conoscendo i comportamento di 2 raggi.
Specchio piano
Lo specchio piano è un sistema ottico semplice costituito da
un materiale che può riflettere i raggi luminosi.
A
B
A’ B’
specchio piano:
A’B’ è una immagine
virtuale e simmetrica
Specchio sferico concavo
’
P
a C
R
O a’
s
a
S
h
S’
C centro
O vertice
h apertura lineare
R raggio
s’
asse ottico
superficie sferica
Specchio sferico convesso
’
P
a C
R’’
O
a
s
S S’
a’’
asse ottico
superficie sferica
Specchi sferici
C
R
O S S’
s’ a’ a
s
C
R’’
O S S’
a’’
a
s s’’
equazione degli specchi
2
'
1
1
Rss
Specchi sferici
2
'
1
1
Rss
se, nella:
prendiamo s si ha:
C
R
O C
R
O
F F
2
' fR
sdistanza focale
dello specchio
2
'
1
1 Rs
1
'
1
1
fss
Specchi sferici
L’ingrandimento laterale è definito (specchi concavi o convessi):
s
s
y
ym
'
'
O C
F
y
y’
s’
s
Costruzione di immagini di oggetti estesi
O C F
y y’
P
s’
s
Esempi: lo specchio concavo
applicazioni l’immagine è:
s > R
C F
reale
rimpicciolita,
rovesciata
obiettivo
telescopio
C F
virtuale
ingrandita specchio per
radersi, truccarsi
s < f
C F
reale
ingrandita,
rovesciata
obiettivo
proiettore
f < s < R
Esempi: lo specchio convesso
applicazioni
C F
virtuale
rimpicciolita
specchietti
retrovisori
l’immagine è:
s > 0
virtuale
rimpicciolita
specchietti
retrovisori C F
s > 0
reale
ingrandita
oculare
cannocchiale C F
s < 0
Diottro:rifrazione da superficie sferica
asse ottico
superficie sferica
O S S’
a’ a
s s’
P
C
n1 n2 i
a
l l’ r
D
R
R
nn
s
n
s
n 1221 '
equazione
del diottro
diottro convesso
Diottro:rifrazione da superficie sferica
O S
S’
a s
s’
P
C
n1 n2
a R
a’
equazione
del diottro
vale ancora:
R
nn
s
n
s
n 1221 '
diottro concavo
Diottro:rifrazione da superficie sferica
R
nn
s
n
s
n 1221 '
F’
n1 n2
s
R
nn
f
nn 1221 '
12
2 ' 'nn
Rnfs
con
fuoco secondario
F
n1 n2
R
nnn
f
n 1221
fuoco primario 12
1 nn
Rnfs
con
's
in conclusione:
'
' 211221
f
n
f
n
R
nn
s
n
s
n
Oggetti estesi e costruzioni delle immagini
Tracciamento dei raggi con due dei tre raggi principali:
O
P
C
n1
F
F’
n2
s’ s
sn
sn
y
ym
2
1 '
' Ingrandimento
superficie convessa
immagine reale
Oggetti estesi e costruzioni delle immagini
Tracciamento dei raggi con due raggi principali:
O
C
n1 P
F’
F
n2
s’
s
superficie concava
immagine virtuale
sn
sn
y
ym
2
1 '
' Ingrandimento
Un diottro particolare: il piano
R
si consideri il caso:
0 '
1221
R
nn
s
n
s
n
S
s
s’
P n1 n2
S’
n1 > n2 s > s’
S
s
s’
P n1
n2
S’
n1 < n2 s < s’
Esempi di diottro
la matita “spezzata”
acqua
n = 1.33 acqua
n = 1.33
h
la moneta “avvicinata”
rifrazione e formazione dell’immagine da diottri successivi
S3’
n2 n3 n1 n1
S1 S1’= S2 S2’= S3
D1 D3 D2
LENTI
LENTI
LENTI semplici
Combinazioni di più diottri: le lenti
LENTI composte
Convergenti : 1) biconvessa, 2) piano-convessa, 3) concavo-convessa
Divergenti : 4) biconcava, 5) piano-concava, 6) convesso-concava
le lenti la teoria
S1
s2
-s’1
n1
n2 S’1 = S2 V1 V2
S’2
s’2
s1
t
t spessore della lente
n1 -s’1
definiamo:
1
221
n
nn
ottenendo:
1
1
)1( '
1
1
21
21
RRn
ss
equazione del costruttore di lenti
lenti sottili
fRRn
ss
1
1
1)1(
'
1
1
2121
Si può quindi scrivere:
fss
1
'
1
1 equazione delle lenti
lente positiva/negativa
< > 0
lente positiva
F
F’
lente negativa
F
potenza diottrica
1
f
lenti sottili
per il tracciamento:
F
F’ O
s s’
S
S’
lente positiva
F
F y y’
lente negativa
S’ S
fss
1
'
1
1 equazione delle lenti < > 0
ingrandimento laterale:
s
s
y
ym
'
'
potenza diottrica
1
f
d
y
d
y atan 0 grandezza angolare (apparente)
15 cm d
definiamo:
nel processo di visione distinta naturale:
y
d
0
ma la visione è più distinta per d = d0 25 cm
y’
l’occhio umano