Mobilità sostenibile documento per le nostre proposte

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Co.Mo.Do.(Comitato per la Mobilità Dolce a Gioia del Colle)

Fiab-GioiaInBici, Mtb Gioia, Asotudis, Petali di Pietra, Wwf Gioia–Acquaviva–Santeramo, A.S. Gioia Running, P.A. Gioia Soccorso

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Lettera aperta ai futuri amministratori di Gioia del Colle

Le proposte di Co.Mo.Do. per la mobilità sostenibile

A Gioia del Colle si è costituito il Comitato per la Mobilità Dolce denominato Co.Mo.Do. di cui fanno parte le associazioni Fiab-GioiaInBici, Mtb Gioia, Asotudis, P.A. Gioia Soccorso, Petali di Pietra, Wwf Gioia – Acquaviva – Santeramo, A.S. Gioia Running, tutte attive sul territorio gioiese in vari campi della vita sociale.

Allo scopo di fornire un contributo di idee e proposte rivolte ai “futuri” amministratori del paese, questo Comitato ha elaborato il presente documento sul quale si possano confrontare i candidati sindaci in campagna elettorale, una sorta di tavolo di discussione e proposte sui temi della mobilità dolce, ricomprendendo tutte le istanze “dell’utente debole della strada”.

Il concetto di “mobilità sostenibile” indica l’insieme delle modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici (inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, congestione stradale, incidentalità, degrado delle aree urbane, consumo di territorio) generati dai veicoli privati. Il problema, spesso evidenziato dalle amministrazione pubbliche cittadine, poggia sulla difficoltà di innestare su un contesto urbano già saturo, delle aree dedicate al solo passaggio delle biciclette o comunque sulla difficoltà di limitare gli spazi stradali delle autovetture. Tuttavia, numerose città, a partire dalla fine degli anni novanta hanno iniziato ad investire sulla mobilità sostenibile cercando di fornire le città di alcuni percorsi ciclabili, zone a traffico limitato e zone pedonali.

Le nostre proposte sono rivolte ai prossimi amministratori con tanta fiducia, avendo già visto alcuni punti tra i programmi amministrativi in giro in questi giorni, ma, al fine di comprenderne al meglio la sensibilità alla tematica, sarebbe auspicabile conoscere anche il grado di priorità riconosciuto alla perseguibilità degli interventi da noi di seguito suggeriti con una ipotetica pianificazione dei tempi di realizzazione:

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PROGETTIAMO PER TUTTI SENZA BARRIERE. Una prima azione verso cui deve mirare necessariamente l’operato dell’urbanistica del nostro paese è quella di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche fisiche (Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 236 del 14 Giugno 1989), ma intese anche dal punto di vista culturale, psicologico e sensoriale perché sia possibile una sempre maggiore diffusione della cultura delle pari opportunità indispensabili a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la fruibilità dell’ambiente come disposto dai principi del “Design for all” e del “Universal Design”. Costruire per i cittadini più fragili (anziani, bambini, portatori di disabilità) vuol dire farlo per tutti. Sicuramente i vantaggi di cui si potrà beneficiare non riguarderanno solo la qualità del progetto, ma investiranno anche quanto concerne il risparmio dei costi. Il senso di queste nostre proposte poggia su un concetto semplice: il progetto parte dalla valutazione delle esigenze di tutte quelle persone con limitate capacità motorie, sensoriali e mentali nella prospettiva di diventare un’azione che sia condivisa da un’utenza allargata. L’obiettivo di questa nostra proposta è che la lotta al gradino inutile di un marciapiede, piuttosto che all’ascensore inaccessibile, esempi quotidiani che rendono la vita più difficile non solo per i portatori di disabilità (il 16 per cento della popolazione europea), è una questione di civiltà. La zona nuova del nostro paese è in fase di espansione edilizia quindi necessita nell’immediatezza di opere di urbanizzazione primaria, per questo è auspicabile porre maggiore attenzione a quanto sopra menzionato.

UN PGTU SOSTENIBILE

La riorganizzazione del trasporto pubblico urbano si rende indispensabile per un disegno armonico di mobilità urbana. Nella pianificazione della mobilità è inaccettabile che un Piano generale del traffico non dica chiaramente e con sufficiente dettaglio cosa intende fare in tema di mobilità dolce. Tanto più che offrire spazi per l’utente debole della strada può avvenire con interventi, non particolarmente onerosi, di limitazione della velocità e di contenute modifiche strutturali che consentano una più paritetica convivenza in sicurezza di automobili, biciclette, pedoni, ecc. In vista della attuazione definitiva del PGTU, anche se in netto ritardo con la progettazione, si deve pensare di “disegnare” il piano della mobilità insieme al biciplan, strumento indispensabile per una corretta ed integrata mobilità sostenibile. La bicicletta per essere effettivamente un mezzo di trasporto efficiente e competitivo sulle brevi distanze, ma anche sulle lunghe distanze mediante l’integrazione con gli altri mezzi di trasporto. Ogni luogo della città deve essere raggiungibile in bicicletta. Dunque tutte le strade, ad eccezione delle grandi arterie di scorrimento veloce, devono e possono essere rese ciclabili. In altre parole, non si tratta tanto di predisporre il piano delle piste ciclabili, quanto di adottare il piano della mobilità ciclistica che deve prevedere la messa in sicurezza – anno dopo anno e con modalità diverse e appropriate alle specifiche situazioni – l’intero reticolo stradale. Gli interventi necessari possono avere costi contenuti ed estendono i loro benefici non solo al ciclista, ma al traffico in generale.

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INFRASTRUTTURE…... Sul territorio del comune c'è stato un tentativo di realizzazione di una pista ciclabile da parte della Comunità Montana Murgia Sud-Est, tentativo che è risultato un fallimento (non essendo rispettati i canoni minimi per la realizzazione delle piste ciclabili) tanto da richiamare per un servizio televisivo Fabio e Mingo di Striscia la Notizia. Le piste ciclabili sono sicuramente infrastrutture importanti in tutte le città, ma in particolare in quelle dove il traffico pesante mette a serio rischio la sicurezza dell’utente debole della strada. Nel caso di Gioia del Colle, basterebbe realizzare una rete minima di ciclabilità, ed integrarla con semplici e poco onerosi interventi di riduzione e rallentamento del traffico mediante pedonalizzazione, istituzione di zone a traffico limitato e di strade e zone con limite di velocità a 30 chilometri all’ora. L’insieme di questi accorgimenti, di buon impatto ed affatto onerosi per le casse erariali, realizzerebbero concretamente, la coesistenza tra la mobilità motorizzata e le altre in tutta sicurezza. La moderazione del traffico, quindi, è soluzione di norma preferibile rispetto alla separazione dei flussi, che deve rimanere uno strumento limitato ai soli casi in cui la moderazione non risulti efficace o possibile (es. arterie di scorrimento veloce).

…..E ACCESSORI

È indispensabile un incremento del carente arredo urbano con rastrelliere (più sicure di quelle attuali, le biciclette devono essere protette assicurando non solo le ruote ma l’intero telaio) dislocate nei punti di aggregazione del nostro paese (piazze, scuole, uffici pubblici) che incentivino la voglia di ciclabilità nel nostro paese;

RIPRENDIAMOCI I NOSTRI SPAZI

Per iniziare a cambiare le abitudini, si potrebbe pensare di inibire al traffico veicolare il nostro centro storico, ma anche di più ampie zone cittadine prospicienti al centro storico, tutte le domeniche. La chiusura del centro storico al traffico veicolare creerebbe attrattiva turistica e nuovi spazi di aggregazione, ed inoltre permetterebbe l'utilizzo della bicicletta in tutta sicurezza.

RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO TERRITORIO

Negli anni si può pensare alla progettazione e realizzazione di percorsi ciclabili extraurbani secondo un criterio di continuità (diversamente da quanto ideato per la attuale pista ciclabile, per la progettazione realizzata all'interno del PRU su via Einaudi ed infine per la progettazione di Via vicinale La Villa… tutti interventi slegati senza senso di continuità), ottenendo una interconnessione tra i percorsi urbani ed extra urbani in territorio di Gioia del Colle con gli itinerari cicloturistici presenti nella nostra regione, aumentando così l'offerta turistica della nostra cittadina a quella nicchia di turisti che percorrono il nostro territorio in bicicletta; si pensi, ad esempio, che il Comune di Gioia del Colle ha partecipato all’avviso pubblico “Interventi per lo sviluppo di percorsi di fruizione del territorio naturale anche attraverso forme che favoriscano intermodalità (percorsi ciclovie) tra le aree urbane e territorio rurale”, la cui graduatoria definitiva dei progetti ammissibili e finanziabili ci vede quali primo progetto da

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finanziarsi in caso di scorrimento della graduatoria, per cui è probabile che nel prossimo futuro anche l’intervento proposto dal comune di Gioia del Colle possa essere finanziato. L’itinerario proposto, che ricade in zona SIC, si articola in una piccola rete di ciclovie in territorio ad alta valenza naturalistica, dal centro urbano di Gioia del Colle alla pineta di Montursi, in coerenza con il PO FESR Puglia 2007‐2013 con una spesa complessiva di € 400.000,00 di cui € 370.919,00 a carico dei fondi FESR ed € 29.081,00 di cofinanziamento comunale.

SCELTE ED OPPORTUNITÀ

Maggiore attenzione si deve porre alle forme di finanziamento europee, nazionali e regionali che trattano di mobilità sostenibile previa realizzazione di progetti, seppur di massima, che possano essere ammessi a finanziamento, ed in quest’ottica chiediamo si possa attingere ai fondi stanziati con L. Finanziaria 2008 per un progetto di valorizzazione del tratto di ferrovia dismessa Gioia Palagiano realizzando percorsi cicloturistici, che interconnessi alla rete regionale possano far sviluppare sul territorio una forma di turismo eco-sostenibile, rispettoso del territorio e dell'ambiente;

ORGANIZZIAMO E PROMUOVIAMO

Si può tendere a ristabilire un opportuno equilibrio tra veicoli a motore e biciclette attraverso l’istituzione dell’Ufficio Mobilità Ciclistica (UMC) con funzioni di promozione, organizzazione e coordinamento di tutti gli interventi ritenuti utili per favorire la circolazione e la sicurezza del trasporto ciclistico; sarebbe ipotizzabile anche affidarne alcune funzioni alle associazioni cicloamatoriali o di promozione del territorio; importanti sarebbero quelle azioni per lo sviluppo dell’uso della bici nei tragitti casa-scuola (bicibus) e casa-lavoro (attraverso i mobility manager aziendali e scolastici), con incentivi per chi usa la bicicletta, e con periodiche campagne di educazione/vigilanza rivolte agli automobilisti. A scopo di promozione si potrebbe anche pensare a far inserire Gioia del Colle come città partecipante al "Corripuglia 2013" nel calendario delle gare podistiche, usando come forma di integrazione una cultura dello sport che possa realizzare nuove politiche del benessere e dello sviluppo, fondato sulle relazioni pacifiche fra le persone, sul rispetto e l'animazione dell'ambiente naturale e del territorio urbano.

Interessante e di prospettiva sarebbe l’affidamento ad associazioni di settore degli spazi chiusi del patrimonio comunale (ex discarica Lamie Fatalone, ex discarica s.p. per Noci) ove è possibile realizzare spazi per podisti, circuiti dedicati alla ciclabilità finalizzata alla educazione dei bambini all'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto (si pensi, ad es., ad un circuito di “scuola-guida” per bici);

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Il Comitato per la Mobilità Dolce di Gioia del Colle è fermamente convinto che la realizzazione di queste proposte possa migliorare la qualità della vita della nostra collettività attenuando l’inquinamento urbano e, allo stesso tempo, rappresentare un'opportunità di sviluppo economico veicolando sul nostro territorio flussi di turismo eco-sostenibile, per questo chiede alle Istituzioni di volerne discutere seriamente.

Nell’augurare a tutti i candidati un buon lavoro per quanto si potrà realizzare per la nostra cittadina, Co.Mo.Do. rimane a disposizione su tutte le tematiche di mobilità sostenibile che si vorranno approfondire insieme.

Il Comitato Co.Mo.Do.

Sezione di Gioia del Colle