Misterioso Anticipo - Roberto Sassi

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 “Per quanto riguarda la tecnica, i migliori atleti del mondo sono quasi tutti allo stesso livello. La vittoria o la sconfitta si decide nella testa” Boris Becker MISTERIOSO ANTICIPO la teoria ( parte 1 ) Gianluca Giacometti Simonetta Venturi Roberto Sassi "Limitare lo studio del movimento al solo piano motorio è un errore; ciò condurrebbe a considerare la motricità come una funzione solo strumentale, con valore puramente esecutivo. Oggi si sa che la questione non è in questi termini. Ajuriaguerra,1974  Archiviato l’ equilibrio , prosegue il viaggio attraverso il pianeta coordinazione , fondamentale strumento al servizio di una SOVRADIMENSIONE TATTICA nel calcio, e non solo della formazione tecnica come è uso comune pensare. Il secondo argomento di confronto a vrà come focus un’essenziale competenza, annoverata per ordine mentale tra le capacità coordinative speciali : l’ ANTICIPAZIO NE ideo-motoria . Sarebbe riduttivo e concettualmente fuorviante classificare esclusivamente come capacità coordinativa una funzione straordinaria, legata all’intuito ma allo stesso tempo alla memoria e al vissuto, un contenitore abitato da uno spazio e da un tempo, luogo in cui la nostra mente è capace di recuperare ciò che aveva precedentemente provato sperimentato e appreso durante allenamenti e partite. L’aspetto coordinativo è la parte esecutiva e conclusiva di tutto un processo basato su ipotesi, previsioni e intuizione. Fondamentale quindi per il giocatore sarà cogliere l’opportunità di una ”adeguata esperienza”, di un “mirato training” che lo aiuteranno a formulare un’ipotesi modale del movimento più opportuno e ad eseguirlo adeguatamente. Di conseguenza: -Quando e dove, in che contesto allenare tale qualità? Con esercitazio ni generali o sport specifiche? -Quali sessioni di allenamento programmare affinché il giocatore possa arrivare in anticipo? -Come imparare a “leggere” la situazione di gioco ? Su quali dettagli mettere l’accento per intuire le intenzioni dei compagni e degli avversari? E ancora, si può imparare a decidere rapidamente? -E quale training dovrà predisporre l’allenatore affinché la squadra,  in modo corale, possa di conseguenza migliorare in tali particolari? Potremo partire per questo itinerario solo se avremo chiari gli obiettivi da raggiungere attraverso l’acquisizione di sotto-qualità che scomposte e ricomposte aiuteranno ad arrivare prima, ad anticipare. PREMESSA  Vivere l’imprevisto con disagio o con angoscia è quello che molto spesso accade nelle nostre vite. Al contrario, esattamente come l’errore, uno scenario inatteso è un mezzo straordinario di crescita, di sviluppo e perfezionam ento di personali potenzialità. L’Anticipazione ideo-motoria in tale accezione rappresenta un eccellente prerequisito per il pensiero tattico, da allenare, con adeguati tempi e modi, sin dal momento in cui il piccolo giocatore metterà piede in un campo di calcio per disputare il primo incontro. Infatti, anche giocando a nascondino , i bambini sono in grado di applicare strategie di gioco…nel calcio, per anni, si è scelta la strada di approfondire tali aspetti solo a maturazione avvenuta e comunque in un secondo tempo rispetto ad esempio ai contenuti tecnici, privando varie generazioni dei fondamentali allenamenti, volti a sostenere e sviluppare le loro innate, a volte costruite capacità. Se si svolgono campionati di piccoli amici, il bambino dovrà sin da subito, imparare ad applicare adeguate strategie. Invece… ”Ragazzi, giochiamo adesso , ma, mi spiace, il modo migliore per farlo, ve lo insegneranno altri allenatori in futuro . Gravissimo errore.

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: MISTERIOSO ANTICIPO - ROBERTO SASSI

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  • Per quanto riguarda la tecnica, i migliori atleti del mondo sono quasi tutti allo stesso livello. La vittoria o la sconfitta si decide nella testa Boris Becker

    MISTERIOSO ANTICIPO la teoria ( parte 1 )

    Gianluca Giacometti Simonetta Venturi Roberto Sassi "Limitare lo studio del movimento al solo piano motorio un errore; ci condurrebbe a considerare la motricit come una funzione solo strumentale, con valore puramente esecutivo. Oggi si sa che la questione non in questi termini. Ajuriaguerra,1974

    Archiviato lequilibrio, prosegue il viaggio attraverso il pianeta coordinazione, fondamentale strumento al servizio di una

    SOVRADIMENSIONE TATTICA nel calcio, e non solo della formazione tecnica come uso comune pensare. Il secondo argomento di confronto avr come focus unessenziale competenza, annoverata per ordine mentale tra le capacit coordinative speciali : lANTICIPAZIONE ideo-motoria. Sarebbe riduttivo e concettualmente fuorviante classificare esclusivamente come capacit coordinativa una funzione straordinaria, legata allintuito ma allo stesso tempo alla memoria e al vissuto, un contenitore abitato da uno spazio e da un tempo, luogo in cui la nostra mente capace di recuperare ci che aveva precedentemente provato sperimentato e appreso durante allenamenti e partite. Laspetto coordinativo la parte esecutiva e conclusiva di tutto un processo basato su ipotesi, previsioni e intuizione. Fondamentale quindi per il giocatore sar cogliere lopportunit di una adeguata esperienza, di un mirato training che lo aiuteranno a formulare unipotesi modale del movimento pi opportuno e ad eseguirlo adeguatamente. Di conseguenza: -Quando e dove, in che contesto allenare tale qualit? Con esercitazioni generali o sport specifiche? -Quali sessioni di allenamento programmare affinch il giocatore possa arrivare in anticipo? -Come imparare a leggere la situazione di gioco ? Su quali dettagli mettere laccento per intuire le intenzioni dei compagni e degli avversari? E ancora, si pu imparare a decidere rapidamente? -E quale training dovr predisporre lallenatore affinch la squadra, in modo corale, possa di conseguenza migliorare in tali particolari? Potremo partire per questo itinerario solo se avremo chiari gli obiettivi da raggiungere attraverso lacquisizione di sotto-qualit che scomposte e ricomposte aiuteranno ad arrivare prima, ad anticipare.

    PREMESSA Vivere limprevisto con disagio o con angoscia quello che molto spesso accade nelle nostre vite. Al contrario, esattamente come lerrore, uno scenario inatteso un mezzo straordinario di crescita, di sviluppo e perfezionamento di personali potenzialit. LAnticipazione ideo-motoria in tale accezione rappresenta un eccellente prerequisito per il pensiero tattico, da allenare, con adeguati tempi e modi, sin dal momento in cui il piccolo giocatore metter piede in un campo di calcio per disputare il primo incontro. Infatti, anche giocando a nascondino, i bambini sono in grado di applicare strategie di gioconel calcio, per anni, si scelta la strada di approfondire tali aspetti solo a maturazione avvenuta e comunque in un secondo tempo rispetto ad esempio ai contenuti tecnici, privando varie generazioni dei fondamentali allenamenti, volti a sostenere e sviluppare le loro innate, a volte costruite capacit. Se si svolgono campionati di piccoli amici, il bambino dovr sin da subito, imparare ad applicare adeguate strategie. Invece Ragazzi, giochiamo adesso, ma, mi spiace, il modo migliore per farlo, ve lo insegneranno altri allenatori in futuro. Gravissimo errore.

  • Grazie alla cospicua mole di letteratura relativa allargomento si sa quanto e come ogni singola azione di gioco sia pi rapida rispetto al passato; tale evoluzione continuer in questo mondo di nativi digitali, capaci di far muovere dita e cervello ad una velocit impensabile per noi adulti immigrati; i ritmi, i contenuti e le metodologie di allenamento dovranno quindi essere adeguati al modello prestativo scegliendo la strada adeguata, pur salvaguardando i presupposti fondamentali della disciplina.

    AVERE UN PIN DI SQUADRA

    Se ci limitiamo a seguire il nostro ciclo cognitivo individuale scopriremo che ci sar sempre qualcuno che avr la cassetta degli attrezzi pi grande e fornita

    Il calcio rappresenta una forma di attivit sociale altamente organizzata (open skill) e si realizza necessariamente in cooperazione diretta con i compagni di gioco. Affinch questo possa avvenire, saranno indispensabili rare capacit specifiche e un confronto tra due logiche: quella di gruppo e quella individuale, interazione isolamento, sottomesse alle regole del calcio e degli sport di squadra. Conoscere tali logiche e anticipare mentalmente ma anche coralmente il contesto, una pressante esigenza del calcio futuro, che richieder di modificare le linee metodologiche seguite in molte scuole calcio, pacchetti pre-confezionati spesso tendenti allomologazione piuttosto che al pensiero divergente, che anestetizzano lessenza del gioco, vera esperienza estetica in quanto espressione di istinto e logica al tempo stesso. La carenza maggiore che si riscontra nei ragazzi che escono dopo anni dalla scuola calcio, non di tipo tecnico o condizionale ma relativa alla tattica individuale, e questa inserita in un contesto di squadra. Sembra che manchino di vissuto. Vivono nel cosiddettosmall world( piccolo mondo). Il calcio al contrario un sistema di 22 elementi, due sottoinsiemi di 11 elementi e ancora, sottoinsiemi nellambito del gruppo. Se si uniscono i pensieri di tutti, se si sommano le letture di gioco di ciascuno, si avr ununica prospettiva che favorisce linterazione, la variabilit e la possibilit di azioni sorprendenti. Il giocatore che avr acquisito un patrimonio di esperienze, intessuto di fattori quali istantanea lettura di gioco, consapevolezza, abilit nelloperare adeguate scelte, rapidit, avr maggiori possibilit di arrivare pi in alto nella scala del proprio talento; tutto questo insieme, allinterno del contesto squadra. Prendere una decisione in relazione al proprio team, significher sottomettere la propria logica a quella di gruppo pur sapendo che ciascun giocatore porter in quella decisione le proprie tradizioni culturali, la genetica, l'esperienza, il proprio modo di leggerla, la situazioneUno dei motivi di insuccesso delle manovre spesso la mancata coralit.

    CAPACITA DI ANTICIPAZIONE IDEO-MOTORIA: COSE?

    -E labilit di intuire un movimento partendo dal modus dellazione che lo precede (Meinel).

    -E pronosticare landamento di un gesto tecnico o tattico nella maniera pi rapida e precisa: linizio, lo sviluppo, levoluzione e la conclusione nel tempo e nello spazio di unazione motoria o di gioco anche in contesti non facilmente prevedibili.

    -E capacit intuitiva, sapere in un tempo brevissimo dove cadr la palla o quale gesto tecnico-atletico-tattico far lavversario, ma allo stesso tempo capacit logica utile in na frazione di secondo ad organizzare la contromossa nello spazio e nel tempo al fine di eseguire il gesto pi efficace (capacit coordinativa).

    -E capacit fondamentale di affinamento delle percezioni sensoriali di eventi contemporanei o appena precedenti, e alla loro continua decodifica ed elaborazione; condizionata dalla presenza di eventuali elementi di disturbo e da numerose variabili; legata alla genetica, ma fortemente al bagaglio individuale di esperienze.

    - capacit connessa ad un meccanismo di percezione sensoriale e al flow, stato in cui i due emisferi cerebrali lavorano di concerto e consentono al calciatore di predisporre mentalmente e allo stesso tempo praticamente tramite problem solving, le risposte motorie in successione: le pi adeguate, convenienti ed efficaci alla perfezione del risultato.

  • -E ci che differenzia il calciatore normodotato dal talento, colui che capace di eseguire un gesto perfetto, abbinando abilit tecnica e osservazione di ogni particolare, capace di prevenire con competenza unazione pericolosa degli avversari, abile nel decodificare naturalmente e nella maniera pi rapida ed efficace qualsiasi situazione che si sta predisponendo. Il campione, geneticamente tale da abbinare in modo ineccepibile e conveniente i sistemi percettivo e motorio, riuscendo cos a scegliere prima e meglio degli altri. Ma per i normodotati che affollano le nostre squadre si stanno aprendo ampi scenari

    -E unimportante progresso evolutivo, una componente vitale di complessi sistemi cognitivi naturali, (Sjolander 1995). Si potrebbe parlare di sesto senso, o addirittura di settimo senso e percezione.

    -E quella pre-visione che permette, sulla base di un calcolo probabilistico, di dare la migliore delle risposte allazione motoria in fieri degli avversari; tutto ci programmando e ri-programmando tempestivamente le proprie azioni tramite feed-forward e feed-back FEED-FORWARD MEMORY

    Pre-azione: continuo monitoraggio- aggiustamento-rettifica di una situazione di gioco, attraverso vari atti preventivi, in risposta alla previsione dello stato futuro probabile e in relazione ad uno stato futuro preferibile. Tale pre-azione pu assumere la forma del:

    prevedere: discernere futuri probabili, accento su dimensione cognitiva (azioni di attacco) provvedere: esprimere futuri possibili, accento su dimensione volitiva (azioni di difesa)

    Questo tipo di azione avviene prima e durante il movimento con le seguenti modalit: Informazioni di partenza:

    a) conoscenza della situazione ambientale b) valutazione delle distanze e della posizione rispetto alloggetto destinatario dellazione c) conoscenza della posizione del corpo come tensione muscolare e angoli di articolazione

    Informazioni di partenza + Esperienza di situazioni simili = programmazione del movimento

    FEED-BACK MEMORY

    la capacit di confrontare il progetto di unazione con il suo risultato, la perizia dei sistemi dinamici di tenere conto di tutti i risultati allo scopo di modificare le caratteristiche dellazione, qualora non rispondente alle aspettative; tale meccanismo agisce in reazione a stimoli esterni destabilizzanti. Le informazioni consentono istantaneamente di determinare se il gesto stato potenzialmente efficace e corretto, oppure se non stato idoneo, non ha prodotto leffetto sperato ed quindi da modificare.

    -Eun processo mentale presupposto di qualsiasi atto motorio, aspettativa intuitiva, cognitiva e volitiva di un evento futuro. Non si pu anticipare ci che non si mai conosciuto e di cui non si fatta esperienza; quindi funzione di memoria tramite cui si recupera il vissuto rievocato dagli stimoli sensoriali. E la programmazione del movimento successivo non avverr in seguito allo stimolo: sarebbe tardiva. Avverr sulla previsione (legata a esperienza pregressa) dello stimolo stesso e di quando esso avr luogo.

    LANTICIPAZIONE ideo-motoria quindi sottende: - un sistema percettivo efficiente e specializzato - un sistema di pre-visione degli stessi stimoli percettivi unistantanea elaborazione degli input provenienti sia dallesterno inteso come partita (spazi, compagni, avversari, fasi di gioco, arbitro, tempi), come ambiente (partite giocate in una giornata di sole, sotto la pioggia, campo pesante, vento, basse temperature), sia dallinterno del proprio organismo

  • (affaticamento, condizioni sensibili o momentanee, mancanza di motivazione, temperatura). Lattenzione assorbita da tali input impegner una fetta di risorse, a discapito della preparazione e dellesecuzione del movimento; una fulminea selezione delloutput (risposta adeguata) per far fronte a tale situazione OPEN unesperienza pregressa tale da far attivare il potenziale di azione nella corteccia cerebrale addirittura

    prima dellarrivo dello stimolo sensoriale, in modo che poi tutto avvenga a livello subcorticale allenamenti a livello, di intensit tale da far attivare potenziale e stimoli allenamenti tecnici (vasta gamma di gestualit specifica), allenamenti integrati (muoversi con forza

    resistenza fluidit e rapidit in campo con lattrezzo sport-specifico), allenamenti tattici (automatismi, presa di decisioni, visione di gioco, consapevolezza, posizione, ) sia individuali che collettivi, mental training

    azioni estremamente rapide. Interpretare quindi velocemente e adeguatamente i segnali provenienti dal contesto, ci che comunemente

    viene definito lettura della partita, pu significare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. C quindi un continuo prevenire, riconoscere e tradurre gli stimoli registrati dai recettori e dagli organi di senso e aggiustare il tiro nellazione motoria programmata per adeguarla al migliore degli esiti. Sar favorito il calciatore che disporr di:

    qualit genetiche adeguato livello di gioco raggiunto ( step ) capacit di interpretare i cambiamenti capacit di adattamento allambiente che lo circonda.

    Anche per questo motivo, il processo di costruzione del calciatore - la creazione degli engrammi motori o schemi di movimento permanenti, dei pattern motori attivanti i sistemi feed forward (anticipatorio) e feed-back (di controllo) - dovrebbe iniziare non negli ultimi anni della scuola calcio, ma il prima possibile, per continuare nel corso della vita agonistica dellatleta e dotarlo di un vissuto sempre pi significativo.

    INFINITE VARIABILI

    Se conosci il nemico e conosci te stesso non c bisogno di temere il risultato della battaglia. Sottometterai il nemico senza combattere. La gara disputata nel campo inizia nella mente. Tutto ci che conosci non costituisce pi un problema. Ma non dimenticare che in ogni storia di successo anche la fortuna gioca

    Recentemente, nel tentativo di analizzare alcuni aspetti del movimento umano, viene utilizzato un modello che si riferisce ai sistemi dinamici non lineari: molte parti interagiscono in maniera fluida e flessibile tendendo a modificare il loro stato di organizzazione. Anche il sistema calcio pu essere considerato un sistema dinamico, un insieme di azioni sequenziali, condotte con un livello elevato di economicit e velocit. Di questo sistema dinamico anche i giocatori fanno parte, costituendo essi stessi un ostacolo verso lobiettivo. Ogni giocatore infatti pu rappresentare e modificare la visione della realt per un avversario o per i suoi stessi compagni, ha la possibilit di essere lui la variabile. Secondo Kelso, saranno proprio i pattern di instabilit ad essere i predittivi del movimento: cio sar la stessa situazione di gioco che sta per sbilanciarsi e per variare a fornire stimoli adeguati per innescare i meccanismi feed- forward e feed-back e ci avr un effetto diretto sul gioco: i calciatori saranno costretti ad essere concentrati, intuire e riorganizzare, in base alle infinite variabili, il loro comportamento motorio, diverso, nuovo e non programmato nei dettagli. Naturalmente prima dellavversario.

  • A questo proposito, ruolo rilevante riservato alle capacit attentive del calciatore, utilizzate come filtro per restringere il focus: durante lazione infatti alcuni segnali riescono a passare ad una successiva elaborazione, mentre altri non vengono presi neanche in considerazione (vedi il prezioso lavoro di studio e ricerca citato in altri articoli del Prof. Francesco Di Russo e della sua equipe: di fronte a due oggetti o a due giocatori che si presentano simultaneamente, il cervello non lavorer in accelerazione, ma giudicher i fatti, li percepir in sequenza, dando un giudizio intrinseco: la priorit andr a quello cui si presta maggiore attenzione per scelta neuronale). Di tale capacit di concentrazione o meglio di resistere alla distrazione alcuni giocatori sono naturalmente dotati. Con opportuni training tale qualit, determinante in tutti i frangenti di gioco, potrebbe migliorare in tutti. E proprio il filtro attenzione a lasciar passare, previo processing, esclusivamente linformazione proveniente dal canale sul quale si sintonizzati (es. attenzione spaziale oppure timing) allo scopo di scegliere nel pi breve tempo possibile la migliore delle azioni inerenti loggetto palla: per programmare in anticipo lazione di gioco si dovr infatti localizzare intuitivamente e tempestivamente la palla nello spazio, e la sua traiettoria prima che arrivi nel punto. Ed solo con lattenzione che si percepir loggetto: prima del focus attentivo infatti la palla non che un insieme di caratteristiche elementari elaborate in aree separate del cervello. Allo stesso modo, se non si prester attenzione ad un compagno o ad un avversario, tali elementi resteranno nel ruolo di proto-oggetti e non entreranno nella consapevolezza e nella visione del calciatore. Anche per questo motivo lallenamento dovr includere esercitazioni per stimolare al massimo, con adeguati esercizi, la visione di gioco del calciatore (L. Fradua) che particolarmente nelle situazioni open deve essere ampia ed estesa.

    Tra i fattori determinanti i processi di preparazione alla risposta c il numero di informazioni che latleta in grado di cogliere ed analizzare. Pi informazioni verranno prese in considerazione, pi si allungher il tempo necessario alla loro elaborazione. Attraverso lallenamento latleta potr riuscire a restringere il campo cognitivo e focalizzare lattenzione soltanto sulle informazioni rilevanti ai fini della competizione, escludendo tutti gli stimoli la cui elaborazione porterebbe soltanto ad un "affaticamento del sistema" con conseguente peggioramento qualitativo della prestazione motoria. Elevata sar la richiesta di impegno mentale, il cosiddetto carico cognitivo, che dar lavvio ad un repentino meccanismo decisionale (decision making) innestato nella memoria del vissuto motorio dellatleta. Sar il particolare momento della scelta durante le fasi della gara ad avere un elevato onere in termini di energia. Spesso sottovalutato nel computo dellintensit dei costi di una partita in cui si sempre tenuta in gran conto la spesa energetica condizionale (valori di soglia, Watt, VO2-max ), il carico cognitivo e la conseguente stanchezza del SN, difficilmente valutabile se non con strumenti indiretti tipo Scala di Borg, risulta essere uno dei fattori fortemente condizionanti la prestazione. Riassumendo, grazie alla qualit ed alla quantit delle esperienze pregresse, ordinate mnemonicamente in sequenze, rivisitate e riportate alla luce nelle sedute di allenamento, alla ricezione di un dato stimolo si prender una scorciatoia e si andr a richiamare un pattern motorio immagazzinato a livello subcorticale). Sar cos possibile selezionare rapidamente i pi opportuni gesti motori e dare loro attuazione, in relazione allo scopo da raggiungere. Nel calcio muscolare si ragiona in secondi,in quello mentale in millisecondi.

  • MOVIMENTI MEMORY

    I movimenti si suddividono in volontari, automatici e riflessi. In realt sarebbe pi giusto parlare di componenti volontarie, automatiche e riflesse di uno stesso movimento, perch, in misura diversa, sono presenti tutte e tre. I movimenti riflessi , di reazione a uno stimolo, sono determinati dall'attivit delle cellule del midollo spinale e il percorso dell'impulso quello di un arco: parte dalla fibra muscolare, dai recettori che hanno registrato lo stiramento, prosegue lungo la fibra sensitiva che ritorna al midollo attraverso il nervo spinale, collegandosi con la cellula sensitiva del corno posteriore, questa poi con un'altra fibra si collega a una cellula motoria nel corno anteriore e da questa parte una fibra motoria che percorre lo stesso nervo .Cos l'impulso giunger allo stesso muscolo da cui era partito. Il muscolo, allo stiramento iniziale reagisce con una contrazione. Per movimento volontario si intende quello che viene voluto e regolato nei dettagli da una rappresentazione mentale cosciente, la quale segue costantemente le varie fasi, i movimenti frazionati dell'intero gesto. Il movimento automatico quello che pu essere eseguito con disinvoltura e perfezione, anche pensando ad altro; inizialmente volontario, dopo migliaia di ripetizioni si automatizza e viene immagazzinato stabile nella memoria. Il movimento. volontario parte dalla corteccia, quello automatico da una zona pi bassa alla base del cervello, detta dei nuclei grigi centrali, con la partecipazione del cervelletto. Il gesto sportivo automatizzato consente di rispondere in meno di 200 millesimi di secondo a differenza degli atti automatici (riflessi), in esso la volont sempre vigile e pu intervenire a modificare o ad interrompere.

    La scoperta dei neuroni specchio, ci ricorda che ogni azione non avviene a caso o per caso ma trae origine da un progetto ed ha un chiaro fine: il calciatore non si muove e soprattutto non si muove in anticipo se non avr elaborato prima un progetto mentale da predisporre e realizzare in modo rapido

    ANCORA QUALCOSA INTORNO AI NEURONI SPECCHIO MEMORY

    Si prende atto continuamente di nuove acquisizioni sui processi che regolano la maestria nella pratica sportiva e la capacit di prestazione: la sequenza dei movimenti, nonch ogni singolo atto di cui essa composta, avviene in modo diverso a seconda dello scopo finale dell'azione della quale esso contestuale. La localizzazione di tali neuroni nell'uomo in aree motorie e premotorie, nell'area di Broca e nella corteccia parietale inferiore dimostra che il sistema motorio non assolutamente periferico e isolato dal resto delle attivit cerebrali, anzi consiste in una fitta trama di aree corticali differenziate per localizzazione e funzioni, in grado di contribuire a realizzare quelle traduzioni sensori- motorie che permettono i movimenti. La codifica da parte dei neuroni dellarea F5 ad esempio, non avviene per singoli movimenti bens per atti motori, cio movimenti coordinati da un fine specifico; insomma non ci limitiamo a registrare il movimento di un piede, di una gamba, del busto, ma eseguiamo un controllo, raggiungiamo, calciamo, memorizziamo in relazione allo scopo del gesto. Se lazione del calciatore quindi non ha un fine, non inizia nemmeno, non c movimento, tantomeno in anticipo. Da qui lidea che larea F5 contenga una sorta di vocabolario di atti motori, le cui parole sarebbero rappresentate da popolazioni di neuroni. La vista del pallone, ad esempio, rappresenterebbe un polo datto virtuale, una sorta di appello ad agire in un dato modo (affordance), e il calciatore agir selezionando alcune parole del vocabolario, non casuali. Tutto ci d significato e dignit ad un sistema motorio relegato al ruolo esclusivo di esecutore; dice molto anche sulla rapidit della scelta e sulle straordinarie connessioni tra i processi percettivi, cognitivi e motori: la percezione trova infatti il suo senso compiuto se immersa nella dinamica dellazione e il cervello che agisce innanzitutto un cervello che comprende: traduce pensieri e sensazioni in movimento. Ma quando percezione e pensiero smettono di essere tali e diventano movimento? Si pu quantificare la durata temporale di tale sequenza? Le neuroscienze collegano i neuroni specchio alla comprensione di comportamenti che manifestano un'intenzione non ancora attuata in pratica, tesa a risultati futuri, la previsione di un comportamento che sta per avvenire. Attraverso risonanza magnetica si potuto constatare che i medesimi neuroni attivati dall'esecutore durante l'azione, vengono attivati anche nell'osservatore della medesima azione e possono fornire una base neurale per predire, in un altro individuo, le azioni susseguenti ad un comportamento dato, nonch l'intenzione che ne sta all'origine. Il loro ruolo primario insomma quello di farci comprendere le intenzioni e le conseguenti azioni altrui. Ci risulta di eccezionale importanza nelle azioni calcistiche, in particolare nellANTICIPO.

  • ARCHITETTURE CEREBRALI DIFFERENTI

    La mia mente la pi grande arma che ho a disposizione. La psicologia del Golf un insieme di forza danimo, fiducia in se stessi, gestione delle emozioni, capacit di richiamare immediatamente i successi passati ed essere in grado di superare i momenti difficili. un altro gioco allinterno del gioco stesso. Io ho sviluppato la forza della mia

    mente molto presto. Tiger Woods

    LANTICIPAZIONE motoria, rappresenta la pi importante fase di ogni gesto motorio. Come buona parte dei nostri movimenti, anchessa sottoposta a un tipo di controllo intermittente da parte del SNC, che utilizza al meglio, alternativamente o contemporaneamente, i sistemi di FEED-FORWARD e FEED-BACK (Favilla, Pettorassi, Scarnati2002, vedi diagramma a lato) Questi due sistemi sono impegnati nel confronto tra linterpretazione degli INPUT afferenti, la decodifica, lattivit neurale centrale e la gestione delle risposte efferenti OUTPUT. In particolare:

    meccanismo feed-forward anticipatorio, di cui sono dotati i nostri organi di senso, che concorrono allacquisizione della percezione, con possibilit di correzione in base alle informazioni sensitive derivanti da esperienze pregresse. Tale meccanismo preposto alla programmazione di movimenti responsabili dellattivit prepara-

    SCHEMA CONCETTUALE DELLAPPROCCIO COGNITIVO toria del muscolo(prima del gesto) ( Schmidt e Wriesberg 2000, modificato)

    meccanismo di feedback , svolge una continua regolazione motoria mediante vie riflesse e si associa allattivit muscolare reattiva (durante il gesto). E un meccanismo meno rapido, poich il tempo per ricevere e analizzare segnali sensori relativamente lungo.

    MECCANISMI FEED-BACK e FEED-FORWARD (Favilla, Pettorassi e Scarnati, 2002)

  • Luso ripetuto ed efficace di questi meccanismi feed-back e feed-forward che si potr sperimentare grazie agli stimoli dellallenamento, consentir laffinamento progressivo dei movimenti e unincrementale rapidit del gesto. Con lesercizio si imparer a non dipendere o a dipendere sempre meno dai feedback, guadagnando sia in velocit di esecuzione sia in precisione, ottenendo una determinante autonomia evolutiva del sistema di anticipazione. Grazie alla consapevolezza delle opzioni disponibili il giocatore sapr cosa fare prima di ricevere palla (off the ball) e successivamente durante lazione (on the ball), prendendo adeguate decisioni. Inoltre, grazie al migloramento di tale consapevolezza il giocatore potr determinare la programmazione ideomotoria dellazione e acquisire un modus vivendi, una propria via, rispondendo a domande precise: dove si sta svolgendo lazione? che tipo di giocata si sta facendo? quando la si sta facendo (timing)? come si sta svolgendo lazione (aspetto coordinativo)? ma soprattutto perche (aspetto tattico)?

    Le memorie sono nuove informazioni che diventano esperienze pregresse, necessarie per sopravvivere

    Ipotesi modale (progetto), rapidit del gesto e comprensione del momento di gara sono anelli inscindibili di ogni sport di situazione, in cui lesecuzione deve essere istantaneamente vincolata alla decisione. Nel calcio, un difensore che sta per effettuare unazione di salvataggio, non avr tanto tempo per ragionare, analizzer mentalmente solo alcune tra le tante soluzioni possibili e dovr decidere in maniera repentina: quale, tra tutte, la migliore? Il vedere e il sentire, lintuito, unaccurata conoscenza dellazione da compiere, la memoria puntuale del proprio vissuto motorio e la coscienza delle proprie capacit, veicoleranno il giocatore verso la scelta pi appropriata, quella vincente. Studi sulle modalit di elaborazione delle scelte, sovradimensione tattica e strategia sono in continua evoluzione. Uno spunto davvero interessante sar la chiave di lettura fornita dal generale John Boyd esperto in Strategia Militare, che ha ipotizzato un CICLO denominato O.O.D.A

    Schema di un ciclo decisionale noto come LOOP O.O.D.A.o CICLO BOYD ( John Boyd,1995 )

  • Quando sarai di fronte a due decisioni lancia una moneta in aria. Non perch far la scelta giusta al posto tuo ma poich, nel momento stesso in cui sar in aria, saprai improvvisamente in cosa stai sperando di pi. Bob Marley

    IL CICLO O.O.D.A. MEMORY

    Lo schema evidenzia la suddivisione del processo decisionale in 4 fasi: 1)OSSERVAZIONE della situazione che sta evolvendo (ricognizione delle informazioni grezze): creazione di un'immagine mentale tramite sintesi dei dati raccolti in informazioni: non appena si ricevono ulteriori ragguagli le vecchie immagini vengono decostruite per crearne di nuove. Giocatori diversi coglieranno diversi dettagli in unazione di gioco; pessimi osservatori facilmente saranno indotti in errore non riuscendo a distinguere netti segnali sensoriali dal rumore di fondo. Come collocare le informazioni adeguate nel posto giusto? Con lORIENTAMENTO, fase 2. 2)ORIENTAMENTO o filtraggio di tutte le informazioni raccolte, relative alla situazione-problema da affrontare. E la fase in cui il patrimonio culturale, genetico, le capacit di analisi e sintesi e le precedenti esperienze del giocatore impattano con il nuovo scenario; il dispiegamento dellesperienza cognitiva, la fase pi importante del ciclo OODA, che dar una struttura ben precisa al modo di osservare, di decidere, di agire del calciatore e faciliter le decisioni e le azioni successive. E proprio l'orientamento che aiuter a trasformare l'informazione in conoscenza, quindi il vero fattore predittivo di buone decisioni. 3)DECISIONE: scelta di una soluzione dopo aver valutato il peso delle varie opzioni disponibili, considerando che il calcio succede in un istante. Unica alternativa al SI il NO. 4)ATTO: esecuzione della decisione assunta, sintesi di cicli di decisioni prese in serie. Dopo aver analizzato il risultato dell'azione (feed-back) il ciclo ricomincer di nuovo da capo. Anche la precedente suddivisione in fasi del tutto strumentale in quanto il ciclo un processo continuo implicito e molteplice di riferimenti incrociati propri dellintelligenza multipla del calciatore

    FASI DELLOODA LOOP o CICLO

    BOYD (L'essenza della Vincere e perdere (John Boyd, giugno1995)

    Quando calcia il pallone il suono sbagliato (J. Cruyff)

    IL CICLO DI LIDA MEMORY Il ciclo di LIDA cognitivo pu essere suddiviso in tre fasi: 1) la fase di comprensione e la coscienza di tale fase 2) l'attenzione e la selezione dellazione 3) la fase di apprendimento:

    i sensi riconoscono le cose familiari, le situazioni gi vissute le cose percepite vengono collegate con i ricordi si decide che cosa fare (attenzione nella fase di comprensione ) si porta a coscienza si sceglie una serie di azioni applicabili a quella attuale si seleziona la migliore soluzione si esegue la soluzione

    La soluzione dovr essere condivisa

    FASI DEL PROCESSO

    STEP

    Esplorare

    Identificare la sfida

    Raccogliere dati pertinenti

    Chiarire i problemi da risolvere per raggiungere l'obiettivo

    Generare Idee Trovare lidea per risolvere ciascun

    problema

    Prepararsi all'azione

    Individuare la soluzione

    Formulare il piano di azione

  • N.B.Il ciclo OODA in realt un insieme di pi cicli che interagiscono di continuo durante unazione. Il calciatore deve ultimarli in modo istantaneo, osservando e reagendo agli eventi pi rapidamente degli avversari, anticipandone mentalmente la sequenza della presa di decisione da contrastare, guadagnando il vantaggio. Il momento della scelta durante la gara avr un altissimo onere in termini di energia, il cosiddetto carico mentale spesso sottovalutato come sottolineato pi volte, nel computo dellintensit di una partita, di cui costituisce poi in termini di affaticamento, luscita pi cospicua. Boyd a tal proposito suggerisce di acquisire, tramite impegnative sessioni di allenamento, automatismi di squadra (che noi chiameremmo schemi) e di effettuare rapide contromosse, entrando prima nel ciclo osservazione-orientamento-decisione-azione degli antagonisti. Sappiamo quanto, a questo proposito potr fare lesperienza, lintuito, o il visionario anticipo proprio di alcuni giocatori. Lesperienza acquisita tramite un adeguato training, atto a stimolare nei calciatori lattenzione e la concentrazione sar indispensabile: solo se la memoria del vissuto ricca si attiver il potenziale di azione, il giocatore che non possiede adeguata esperienza non ha relativa memoria e quindi non ha potenziali di azione tantomeno sapr metterli in campo.

    .

    I giocatori sono esseri umani e prima o poi commettono qualcosa di stupido. Sir Alex Ferguson

    Anticipare il ciclo dellavversario o degli avversari generer in essi confusione e disordine. Se a questo si unir la capacit tecnico-tattica del calciatore di oscurare le proprie intenzioni cos da renderle imprevedibili (finte, cambi di direzione, no-look), generando continue soluzioni in mutevoli condizioni e RAPIDA-MENTE, si verificher unambiguit di gioco che annienter, negli avversari, consapevolezza, sicurezza, capacit di lettura dell azione. E pi che nelle altre, nella fase di ORIENTAMENTO che il calciatore si giocher lazione, la partita, la stagione, la vita. Certo che una pre-anticipazione comporta dei rischi e potrebbe essere fallimentare alla stessa stregua di una non-anticipazione. Una non adeguata interpretazione degli eventi che stanno per avvenire nel setting di gioco potrebbe compromettere lesito di unazione. Sembra che la capacit di calciatori professionisti di mantenere lo sguardo stabile, nel periodo successivo al contatto con la palla, serva proprio come processo inibitorio, appreso e affinato, per non cadere in unanticipazione troppo frettolosa dellazione. E come se nella mente del giocatore si creasse una finestra di opportunit, aperta ma in stand-by, che permetter di rimandare lanticipazione allazione

    successiva fino a quando il calciatore non avr sufficienti elementi addizionali per agire.

    Quando indossi la maglia e ti allacci gli scarpini, devi vincere. Se pensi il contrario meglio che vai a fare footing o rimani a casa a guardare la televisione.

  • ESEMPIO DI CICLO O.O.D.A APPLICATO AL CALCIO: Difensore di fronte ad attaccante con palla. Prima che il suo diretto avversario possa entrare nel raggio d'azione e prima di un contatto visivo diretto, il difensore dovr aver preso in considerazione tutte le informazioni utili circa l'identit calcistica dellattaccante: le sue caratteristiche, il livello di formazione, velocit di azione, colpi preferiti, piede dominante(losservazione diretta avr naturalmente priorit rispetto alle indicazioni pregresse). Sar questo il tempo di prendere una prima decisione sulla base delle informazioni disponibili e di applicare input di controllo sempre crescenti. Verr utilizzata losservazione: l'attaccante replica alle contromosse? Reagisce in modo prevedibile o differentemente dal previsto? Sta per effettuare un dribbling o un passaggio? Veloce o lento? Di interno o di esterno? Filtrante o ampio? In movimento o da fermo? Angolato o diritto? Con controllo o di prima? Chiuso o aperto? A destra o a sinistra? In sicurezza o rischio? Di fronte o dietro? In pochissimi istanti nella testa del difensore il filtro lavorer a pieno ritmo. Mentre il contrasto avr inizio, si avr poco tempo da dedicare alla fase fondamentale, lorientamento della scelta, a meno che non si aggiungano nuove informazioni in tempo reale; il difensore reagir in base al proprio livello e al grado di allenamento; il pensiero cosciente vigiler sul flusso azione-reazione, continuando a ripetere il ciclo Osservazione-Orientamento-Decisione-Azione. Contemporaneamente, l'attaccante star effettuando lo stesso ciclo. Come si potr interferire e battere in anticipo il ciclo OODA dell avversario? Una delle principali intuizioni di John Boyd fu suggerire di cambiare velocit, direzione e senso pi rapidamente dell'avversario, cosa importante ma non sufficiente. La vera soluzione sar avere un buon filtro, essere allenato a pensare e ad agire piu velocemente di quanto possa fare il diretto avversario e inserire lazione di disturbo nel suo circuito ooda per mandarlo in tilt e indurlo a reagire in modo inappropriato. Ogni allenatore dovr necessariamente inserire nella propria programmazione annuale attivit che riescano a sollecitare e ad innescare un rapido ciclo neuromotorio. Viceversa, unattaccante in possesso che dovr superare un difensore pi rapido o di miglior livello tecnico-tattico. Affrontando direttamente lavversario avr scarse probabilit di successo. Dovr impegnarsi in una rapida serie di movimenti di corpo, progettati ed elaborati per ingannarlo e negargli la possibilit di approfittare della sua superiorit, una serie di finte in modo di indurlo in errore; se tutto ci non sar sufficiente, si dovr quindi ricorrere ad un training mentale e pratico che permetter di bruciare i tempi, entrare nel ciclo OODA dell'avversario e prendere il controllo della situazione, generando un vantaggio anticipatorio e non solo una reazione ad un errore. Per chiarire ulteriormente:

    COSA CREA INSICUREZZA NEL GIOCATORE MEMORY

    non riuscire a leggere la situazione a causa delle sue infinite variabili

    rischi pericoli e insidie proprie della fase di gioco

    ritmo di gioco basso inizialmente tale da indurre caos nelle aspettative

    limiti fisici nelle capacit condizionali , coordinative , tecniche o tattiche

    rapidit dellavversario o della sua azione

    limiti nel campo visivo

    limiti da sforzo

    stanchezza, difficolt di concentrazione, incapacit nel leggere in tempo le strategie motorie tecniche

    balistiche tattiche dellavversario

    incertezze o imperfezioni dellinformazione, perdita dell attenzione nellazione

    lacunosa conoscenza della squadra avversaria

    resistenze allinterno della propria squadra rapporti difficili, cattiva comunicazione,

    assortimento errato, schemi non collaudati

    eventi fortuiti, imprevedibilit propria dei sistemi dinamici

    disconnessione tra fini e mezzi (giocatore in posizione sbagliata per quel tipo di modulo)

    carattere fragile, mancanza di iniziativa,difficolt a prendere decisioni rapide

    paura, mancanza di fiducia nel proprio intuito

    stati momentanei legati allumore o ad accadimenti personali

    consapevolezza della forza della squadra avversaria

    asimmetria

    fase di transizione

    difficolt organizzative

  • Se i dubbi generati da situazioni di insicurezza saranno molti, decisione e conseguente azione si protrarranno nel tempo. Al contrario, ridurre a minima percentuale le incertezze sul da farsi, sulla decisione da prendere, potrebbe

    costituire la via breve allazione, lo short time verso lazione efficace. In fin dei conti anche battere un avversario in dribbling presuppone rischiare ed azzardare prima di lui, senza esitazione.

    QUALE ALLENAMENTO?

    La partita il regno dellincertezza, una nebbia avvolge i due terzi delle azioni di gioco: solo unintelligenza che si fonde con lesperienza pu risolvere la questione.

    In termini di programmazione, per imparare a giocare danticipo, bisogner prevedere un training volto allacquisizione, da parte del giocatore, del pi ampio repertorio di pattern (schemi motori, configurazioni) e programmi motori nonch alla capacit di variare tali programmi in tempi brevissimi e in relazione alla situazione-problema. Tale patrimonio proprio del giocatore verr poi richiamato e utilizzato alloccorrenza. Il giocatore specializzato, che avr effettuato un addestramento ripetitivo, godr di un vasto repertorio automatizzato. Ma nel calcio, come in tutti gli sport di squadra dove la palla sinonimo di variabilit, tutto questo non basta. Le esercitazioni dovranno vertere sulla gestione e risoluzione delle infinite variabili, altrimenti, pur essendo impeccabili da vari punti di vista, gli allenamenti potrebbero rivelarsi poco efficaci e ci anche se si parla di coordinazione o di tecnica calcistica. Se

    non si lascer spazio al pensiero divergente e alla funzione immaginativa indotta dalle situazioni open, alla creativit, alla ricerca di soluzioni nuove e inaspettate si arriver presto ad una stagnazione anche malgrado deliziosi esercizietti coordinativi. Lobiettivo sar quello di creare situazioni intriganti con lo scopo di trovare molteplici risposte ad una stessa domanda e di decodificare degli elementi nascosti, di realizzare una propria strategia in maniera intuitiva, tutti parametri strettamente collegati allanticipo e allanticipazione motoria. Quindi ampio spazio agli SMALL SIDED GAMES a tema unico (di cui si parler pi avanti), ai giochi combinati, agli esercizi problema, ai lavori sulla fase di transizione, sul timing, sugli spazi, lavori a pressione, alla massima intensit cognitiva.

    LAnticipo una capacit che, come si detto, fa da spartiacque tra il mediocre giocatore e il giocatore esperto il quale non deve attendere il completo compiersi dellazione dellavversario per agire, ma sapr prevedere il gesto. Durante una fase di gioco la durata dellattivazione dei muscoli di calciatori esperti risulta significativamente inferiore a quella degli stessi muscoli in calciatori che lo sono meno, grazie alla loro abilit nel produrre subito la combinazione utile, non prendendo in considerazione le inutili, per una sorta di scrematura repentina che induce alla semplicit intuitiva (Bennett, 1910). Secondo Tyldesley e Whiting (1975), Van Soest e Beek (1996), gli esecutori esperti, sembrano saper cogliere la durata precisa dellimpatto del piede sulla palla o di unazione di intercetto.

    Laddove e qualora non esistano doti innate o rilevante esperienza, sar possibile programmare un ALLENAMENTO volto al CONDIZIONAMENTO NEUROASSOCIATIVO che stimoler i giocatori normodotati al perfezionamento degli schemi motori, resi poi permanenti negli stessi engrammi e pattern. Gli allenamenti mirati, effettuati in regime di grande variabilit, doteranno i giocatori di adeguate esperienze e risorse: per questo dovranno esser proposti fin dai primi anni di scuola calcio, per far sperimentare al meglio e a lungo lacquisizione di una anticipatoria intelligenza di gioco.

  • CALCIATORI PRINCIPIANTI CALCIATORI DI ALTO LIVELLO

    1. La strategia di esplorazione visiva di tipo rigidamente seriale: gli indizi vengono localizzati e analizzati l'uno dopo l'altro

    1. La strategia di esplorazione visiva di tipo olistico, globale, viene controllato uno spazio significativo relativamente ampio

    2. La strategia di esplorazione di tipo puntuale:ogni indizio considerato indipendentemente dal contesto

    2. La strategia di esplorazione visiva "inter -evento": considera le relazioni tra i diversi elementi presenti e tra i diversi eventi in via di attuazione

    3. L'informazione trattata prevalentemente in visione centrale

    3.C' una complementariet funzionale ottimale tra visione periferica e visione centrale

    4. La capacit di previsione delle caratteristiche dell'evento scarsa o rigida

    4. La capacit di previsione delle caratteristiche spazio - temporali e circostanziali dell'evento elevata

    5. La "lettura" degli eventi segue la loro apparizione 5. La lettura dell'evento prevalentemente anticipata: l'atleta porta lo sguardo sul punto dove apparir l'indizio

    6. Viene analizzato un numero elevato di indizi 6. Vengono analizzati solo gli indizi pertinenti: il numero di consultazioni quindi ristretto

    7. La scelta dell'indizio spesso determinata dalle caratteristiche fisiche e configurazionali dell'indizio stesso

    7. La ricerca e la scelta dell'indizio strettamente determinata dal fine da perseguire

    8. Il tempo dedicato all'analisi di ogni indizio, anche se non pertinente, elevato

    8. Il tempo di consultazione dedicato all'indizio pertinente consistente

    9. Il tempo totale dell'analisi visiva elevato 9. Il tempo totale dell'esplorazione visiva ridotto

    10. Il ritardo temporale tra la presa di informazione e l'emissione della risposta consistente

    10. la risposta viene iniziata durante l'analisi della situazione

    L'informazione visiva di tipo psicosemantico nello sport (da Rossi, 1989, modificato).

    Sar soltanto grazie a training open loop che ad esempio un portiere, davanti ad un calcio di rigore, sar in grado di leggere i segnali: la rincorsa, la direzione dello sguardo, lorientamento del corpo del suo diretto avversario; sapr intuire ed effettuare una scelta di natura probabilistica prendendo coscienza, in maniera istantanea, di determinati elementi come il peso, linerzia, il punto di caduta della palla, il rumore del piede nellimpatto con la sfera, un attaccante intuir la miglior posizione per farsi trovare smarcato e ricevere, un difensore per indietreggiare o avanzare per coprire lo spazio. Naturalmente la realt sar letta in maniera soggettiva, perch il cervello intreccia in una propria originale esperienza, gli eventi, le persone, gli oggetti, le percezioni, i comportamenti, le emozioni e le risposte in modo non conscio, imprevedibile e quindi non catalogabile tra le pagine della programmazione. Fondamentale quindi allenare le CAPACITA COORDINATIVE applicate al calcio in questi termini. Un allenamento focalizzato sul come usare capacit e abilit dar lopportunit di provare il gesto tecnico-tattico scaturito dallintuizione, comprensione decodifica rapida e precisa della situazione di gioco e dalla presa di decisione. Se lallenamento al contrario non si focalizzer su tali aspetti, su alcuni particolari, ben presto, al pari dei positivi, potrebbero rendersi permanenti e automatizzati schemi motori rigidi tali da influenzare, nel futuro, la rapidit, la biomeccanica la fantasia, la prestazione del calciatore. Prendere per primi il controllo della situazione di gioco risulta quindi fondamentale. L'applicazione aggressiva e cosciente del processo feed-forward (monitoraggio-aggiustamento-rettifica) dar un vantaggio competitivo rispetto ad un avversario che semplicemente reagisce e non anticipa, o ha scarsa consapevolezza della situazione. Unesatta lettura della situazione favorir enormemente la decisione da prendere al fine di una reale efficienza competitiva.

    Il giocatore in ogni azione sar sempre in bilico tra due comportamenti opposti: adattamento e anticipazione del cambiamento. Questi si muover continuamente tra il sistema istintivo, automatico e il sistema razionale. In realt, come detto, non esiste una netta distinzione cerebrale e neurale tra queste funzioni. Negli sport open sar preferibile ipotizzare un buon piano, tale da far agire subito, piuttosto che un piano perfetto ma che si innescher in ritardo. Giocare alla velocit del pensiero dovr essere il

  • presupposto di ogni azione. Purtroppo non si potr giocare a lungo ad una simile velocit; quindi le migliori azioni e i gesti di anticipo scaturiranno dallintegrazione continua dei tre sistemi. Ci generer effetto FLOW o momento bianco (Csikszentmihaly,1985) rara sensazione di pieno controllo delle azioni, in cui latleta si sente totalmente padrone di s stesso e avverte una profonda e preziosa sensazione di piacere, punto di riferimento per la memoria successiva, termine di paragone rispetto al come dovrebbe essere sempre effettuata lazione di gioco. In tale stato si perde parte della consapevolezza spazio-temporale e si impara a vedere con gli occhi della mente, in maniera sempre pi nitida e precisa, fino a sperimentare lesaltante sensazione di osservare la scena in cui si impegnati; da l che prendono luogo prestazioni eccezionali e soluzioni geniali, polverizzando il timore di perdere il controllo e non riuscire (Hedelman, Damasio, 2003).

    ELEMENTI DEL FLOW MEMORY

    a) equilibrio tra sfida e abilit (challenge - skills balance)

    b) unione tra azione e coscienza (action - awareness merging)

    c) meta chiara (clear goal )

    d) feed-back non ambiguo e immediato (unambiguous feedback)

    e) concentrazione (concentration on task at hand)

    f) senso di controllo (paradox of control)

    g) perdita della coscienza di s ma anche piena coscienza di s (loss of self - consciousness)

    h) destrutturazione del tempo (transformation of time)

    i) esperienza autotelica (autotelic experience), sfida personale nei confronti di s stesso)

    FLOW, AROUSAL (stato attentivo-cognitivo di vigilanza e di pronta reazione agli stimoli esterni, allerta sensoriale, prontezza di riflessi), una LETTURA pi tempestiva della situazione ambientale e di ci che avviene nel proprio fisico, una REATTIVIT sincronizzata sulle necessit dellevento agonistico, tale da annullare gli eventuali pensieri negativi, saranno gli elementi cardine di una straordinaria capacit di anticipazione ideomotoria. Essenziale rimane la sostanza metodologica relativa ai giochi di squadra: pi importante del QUANTO il COME che fa davvero CAMBIARE PROSPETTIVA!!!!!

    ISTINTO, AUTOMATISMI RAZIONALITA, LOGICA rilevare che un giocatore pi lontano di un altro avvio motivato dell incontro

    fa orientare verso la sorgente di un rumore improvviso

    individuazione e attenzione focalizzata subito sui giocatori chiave

    controllo vocale della partita memoria di ricerca dei particolari non ovvii

    risposte mnemoniche (2+2?) salto di testa mantenere alta velocit e intensit

    completare ci che manca saggezza

    condurre la palla senza avversari farsi notare con qualche azione chiara

    fare un gesto tecnico capacit di confrontare i giocatori

    comprendere semplici giocate fare cose innaturali

    associazione di idee: area-pericolo focus intenso sul compito da eseguire

    cura nell esecuzione riconoscere e usare modelli noti ma anche strutture simboliche complesse

    previsioni semplici azzeccate sapere che fast and frugal pu essere una risposta sbagliata

    reazioni veloci ed adeguate capacit di innovazione

    non si esaurisce prestare massima attenzione

    riconosce e usa esclusivamente modelli e soluzioni noti

    capacit di grande esperienza

    competizione come drill capacit di risolvere problemi in maniera creativa

    perfetto esecutore capacit di profonda intuizione

    saltare senza guardare guardare prima di saltare

  • Martin Seligman e Michael Kahana dellUniversity of Pennsylvania di Filadelfia sostengono che lanticipo pu essere insegnato ovviamente con lesperienza diretta ma anche con lesperienza virtuale tramite somministrazione di test e risoluzione di situazioni di emergenza in tutte le possibili varianti. Sempre pi si diffonder lutilizzo di dispositivi e mezzi che, sulla linea dei video-games, sono progettati per catturare lattenzione di questa generazione di nativi digitali. Luso di nuove tecnologie se utile allo scopo sar evidentemente esercitato e largamente impiegato

    Lanticipo influenza la presa di decisione e la capacita' di problem-solving.

    Il Myers-Briggs Type Indicator Test -MBTI (Myers, 1962) discrimina soggetti che sono "orientati dalla sensibilit" da coloro che sono "orientati dallintuizione" per quanto riguarda l'acquisizione delle informazioni. Ci pu essere determinante nello stile cognitivo di un giocatore. Un altro strumento per misurare le differenze negli stili cognitivi connessi alla creativit, problem solving e presa di decisione il Kirton Adaption Innovation Inventory - KAI (Kirton, 1976). Kirton suppone che gli individui si pongano su un continuum che va da uno stile adattivo estremo a uno stile innovativo estremo, individui con l'abilit a "fare le cose meglio" (stile adattivo) e individui con l abilit a " fare le cose in modo differente" (stile innovativo); misura inoltre il grado di facilit o di difficolt nel mantenere comportamenti adattivi e innovativi. Gli adattatori e gli "innovatori" hanno naturalmente differenti punti di vista e dissimili soluzioni dei problemi: qualunque squadra naturalmente assortita sia degli uni e che degli altri.

    COME SI ACQUISISCE UNA MENTALITA DI ANTICIPO? STUDIO DELLA CASISTICA: osservare che una data azione di gioco, in analoghe circostanze, si manifestata con frequenza in passato e continuer a manifestarsi in futuro (persistenza), talvolta con la stessa dinamica.

    Osservare, significa imparare: o focalizzare l'attenzione su una data azione o estrarre linformazione da e su quella azione o effettuare una stima affidabile

    IMPARARE A VEDERE: notare con cura, ricordare con precisione e ripensare con chiarezza dati o fatti concernenti lazione specifica; discernere(sensazione), interpretare (percezione), rappresentare (concezione), ricordare (memorizzazione), raccontare (esposizione)

    IMPARARE A MISURARE mezzi, modi e fini dellazione e le necessit da soddisfare nell'attuazione della soluzione

    INVENTARIARE (analisi costi-benefici), scegliere il rapporto pi soddisfacente tra mezzi-modi da impiegare e fini da conseguire

  • IMPARARE A COORDINARE i vari compiti in una sequenza temporale, un programma ESSERE CONSAPEVOLI di dove e di come si sta agendo STESURA DI SCENARI: produrre molti copioni di azioni future, probabili e possibili selezionando ed

    estrapolando dal proprio vissuto dati, fatti, concetti, effettuando una ricognizione creativa e penetrante del futuro attraverso una analisi sistematica del passato e del presente

    BRAINSTORMING (tempesta di idee) : la squadra viene posta di fronte a situazioni-problema da risolvere. Si confrontano le previsioni di tutti i partecipanti, allo scopo di conseguire un affinamento crescente delle capacit di previsione individuale e collettiva.

    FUTURO VOLUTO: piano di azione che delinei il percorso da compiere per raggiungere una data futura situazione traducendola in una strategia di azione; in particolare:

    o fare un elenco degli atti necessari per raggiungere lobiettivo o assegnare una durata temporale a ciascun atto il pi vicina possibile al reale o produrre i relativi percorsi critici o ipotizzare una sequenza appropriata degli atti o scegliere il percorso adeguato.

    -PREVEDERE, PREVENIRE e PROV-VEDERE preparano il terreno per il processo ATTUARE cio dispongono le condizioni appropriate (persone, strumenti, spazio,tempo) per ESEGUIRE, cio effettuare azioni di gioco in base al metodo adottato dal team con la massima efficienza, accuratezza, sicurezza (massima protezione - minimo pericolo). L'attuazione guidata da una continua VALUT-AZIONE fondamentale per aggiustare il tiro.

    ABOUT MULTILATERALITA

    Si insiste molto, in tema di training coordinativo nel periodo formativo, sul concetto di multilateralit: questo termine si molto equivocato. Vorremmo chiarire che tale espressione non significa mettere in condizione il calciatore di provare esercitazioni generiche, aspecifiche con obiettivi coordinativi non mirati, o combinazioni anche interessanti di pi capacit coordinative o anche di tutte le capacit coordinative nel nome della plasticit del SN. Questa pratica, da alcuni anni largamente utilizzata, non ha chiaramente controindicazioni, ma lavvenimento sportivo ha bisogno di avere alla base gesti specifici e per far si che le esercitazioni coordinative risultino davvero efficaci e utili per il loro utilizzo durante la partita, dovrebbero essere strutturate in modo tale da far sperimentare al ragazzo calciatore molteplici esercizi-problema con infinite variabili, tutti progettati su una stessa finalit e inerenti obiettivi e sottobiettivi che in questo caso sviluppano le capacit di anticipo e dellanticipazione ideo-motoria. Capacit coordinative quindi intese come modello della diversificazione. La variet da intendersi nel gesto sport-specifico relativo allobiettivo coordinativo particolare della seduta. Plasticit significa quindi predisposizione ad apprendere il maggior numero di diversi esercizi specifici. Lassimilazione graduale di capacit e poi di abilit coordinative, tecniche e tattiche e la loro memorizzazione ne consentir lutilizzo, il TRANSFERT in situazioni simili, mai uguali, durante la partita. Integrare in un meccanismo cos perfetto, movimento volontario istintivo e automatico significher avere una centralina (cervello) che invier segnali in tempi brevi (120 m/s.)

    STEP DI ALLENAMENTO

    Prima ancora di sapere cosera il cielo io sognavo di volare

    Lallenamento risulta quindi indispensabile per sviluppare le caratteristiche del giocatore e far emergere il suo talento. In particolare: 1.imparare ad osservare come e da dove sta arrivando la palla 2.sapere dove sono i compagni di squadra 3.sapere dove sono gli avversari

    4.decidere cosa (what?) fare con la palla: tecnica,enfasi su un buon primo tocco,controllo orientato, finte 5.osservare dove (where?) la palla deve essere mossa o passata 6.decidere quando (when?) la palla deve essere mossa o passata timing della tecnica

  • 7.decidere come (how?) la palla deve essere mossa o passata 8.chiedersi perch (why?) la palla deve essere mossa o passata tattica. Gli step dall1 al 5 dovrebbero essere completati dal giocatore prima di prendere la palla .Per quanto riguarda il 6-7-8 sar la situazione contingente che evolve di continuo intorno al giocatore a determinare la scelta. Per questo egli dovr prendere di continuo decisioni, le pi rapide e utili. (Wayne Harrison)

    La tabella sottostante, cos suddivisa per ordine mentale del lettore, riassume schematicamente Il bagaglio di cui si dovr dotare il giocatore nel corso della sua carriera calcistica, relativamente alla capacit di anticipazione ideomotoria e alla capacit coordinativa denominata anticipo

    ASPETTO TECNICO

    PRIMO TOCCO

    CONTROLLO ORIENTATO

    PASSAGGIO A DESTRA O A SINISTRA

    PASSAGGIO LUNGO O CORTO

    DRIBBLING

    RICEZIONE

    NO LOOK (finta di testa/ sguardo)

    TURNING (base del dribbling e dei CDD)

    GIOCHI COMBINATI

    FAST FOOTWORK (lavoro rapido di piede)

    COORDINAZIONE CON LA PALLA

    ESPERIENZA PRATICA

    CAMBIO DI PASSO

    CAMBIO DI DIREZIONE

    TESTA ALTA

    GUARDARE PRIMA DI RICEVERE

    POSIZIONE APERTA DEL CORPO

    ASPETTO TATTICO SOSTEGNO

    SENSO DELLA POSIZIONE

    CONSAPEVOLEZZA

    NO LOOK

    COGLIERE DI SORPRESA

    COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE

    PRENDERE DECISIONI- IL QUANDO E IL DOVE

    CREARE SPAZI

    COMPRENDERE LA SITUAZIONE

    VISIONE DI GIOCO

    TIMING (sincronizzazione sensomotoria)

    PRONTEZZA NELLE TRANSIZIONI

    DENSITA

    FAR FRONTE A VARIAZIONI REPENTINE

    ORGANIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE

    ELEVATA VARIETA DI PRAXIE

    VELOCITA PERCETTIVA

    INTUIZIONE, SIXTHSENSE

    OSARE

    IMPREVEDIBILITA

    ASPETTO FISICO VELOCITA

    RAPIDITACICLICA E ACICLICA

    RAPIDITA DI AZIONE

    RAPIDITA DI INTERVENTO

    ACCELERAZIONE

    FLESSIBILITA

    PRONTEZZA DI RIFLESSI

    FLUIDITA

    FORZA ESPLOSIVA

    RESISTENZA ALLA VELOCITA

    ABILITA

    CONDIZIONE

    POSIZIONE APERTA DEL CORPO

    ASPETTO MENTALE INTELLIGENZA

    CALMA, PADRONANZA

    MEMORIA

    STATO MENTALE, COSCIENZA

    SAPER COMPRENDERE LO SVILUPPO DI 1 AZIONE

    ATTEGGIAMENTO

    ATTENZIONE

    CONCENTRAZIONE

    DESIDERIO

    COACHABILITY ( saper trascinare )

    FIDUCIA

    SICUREZZA, CORAGGIO, TEMERARIETA

    INTUIZIONE

    SIXTHSENSE

    THINKQUICKLY (rapidit di pensiero)

    FARSI DOMANDE DI CONTINUO

    ORGANIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE

    FAR FRONTE A VARIAZIONI REPENTINE

    SAPER CAPTARE INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE

  • Tale suddivisione appare puramente strumentale in quanto tutte le capacit elencate potranno trovare adeguato spazio in un contenitore denominato appunto SOVRADIMENSIONE TATTICA, espressione propria del tecnico del REAL MADRID Jos Mourinho e di molti altri addetti ai lavori e ideologi della scuola spagnola, da Damasio a Rafa Benitez.

    VADEMECUM PER IMPARARE A VEDERE E AD AGIRE PRIMA

    Considerare assolutamente essenziale laspetto neuro-motorio dellallenamento 1. Tenere sempre docchio la propria met: agire sempre in coppia: 1 prende liniziativa,laltro si adegua 2. Ostacolare linizio della manovra avversaria 3. Tener sempre docchio e effettuare pressing sul portatore di palla 4. Evitare passaggi laterali o frontali 5. Calcolare mentalmente il tempo e lo spazio delle traiettorie 6. Produrre un atteggiamento ingannevole di relax 7. Conoscere in maniera esaustiva la posizione dei compagni e degli avversari 8. Impedire i passaggi semplici 9 .Il centrocampista chiama il pressing chiudendo le linee dei passaggi 10. Orientare lavversario verso le linee laterali 11. Automatizzare i movimenti corali 12. Cercare appoggio

    13. Tenere sempre presente la porta, sia mentalmente che nel proprio raggio visivo 14. Tenere sempre presenti le coordinate geografiche della propria posizione, avere coscienza della zona di campo in cui si sta agendo 15. Sapere in quale direzione andare 16. Riconoscere gli stimoli fondamento 17. Produrre movimenti sorpresa 18. Usare il retaggio percettivo : capire la situazione da ogni posizione e in ogni ruolo 19. Tenere come punto di riferimento il compagno che meglio legge 20. Mettere lavversario in fuorigioco 21. Non subire il fuorigioco Sar di aiuto utilizzare i mezzi per il miglioramento funzionale degli analizzatori, in particolare la psicocinetica. Lallievo, per tentativi ed errori e una sequenza di percezioni, creer unimmagine ideomotoria che corrisponder allesecuzione corretta. Nella valutazione delle traiettorie, la percezione visiva sar fondamentale anche se interverranno anche gli apparati vestibolari, labirintici e tattili; gli apparati di previsione, come detto, sono meccanismi istintivi ma anche cognitivi fondamentali per indurre modificazione; sar indispensabile prevedere esercitazioni per sollecitarli in maniera appropriata, cosi da formare una sinergia fisico-cognitiva. Le pre-visioni svilupperanno scorciatoie per raggiungere il pi efficace degli obiettivi. I meccanismi predittivi prepareranno il giocatore allanticipo, in modo tale da rispondere con pi facilit, efficacia e rapidit al verificarsi di un evento.

  • VADEMECUM e RIFLESSIONI

    1. Come capire lintenzione dellavversario e del compagno? 2. Come captare il maggior numero di azioni? 3. Come trovare la soluzione ottimale nel modo pi efficace? 4. E importante captare il maggior numero di azioni o soltanto quella contingente il giocatore? 5. Tale capacit anticipatoria allenabile? 6. Si prevede un training individuale o di squadra? 7. Il Training ideato applicabile al gioco reale? Il training per arrivare a prendere possesso in anticipo della situazione di gioco, potrebbe includere: Sessioni per migliorare la comprensione della situazione Sessioni per migliorare limmagine operativa di squadra Utilizzare ritmi, tempi, spazi variabili Cicli di transizione pi veloci tra le unit Utilizzare ritmi, tempi, spazi di gara Sessioni per acquisire e affinare gli automatismi di squadra Accelerare il trasferimento di know-how ed esperienza Sessioni per ottimizzare il processo decisionale Condividere ci che si appreso tra i giocatori del team Utilizzare ritmi, tempi, spazi di gara Stimolare nei calciatori la facilitazione del processo di

    adattabilit tramite la proposta di infinite variabili Interrompere la conoscenza asettica o a secco lavorando

    in situazione Sessioni di strategia e di studio relative alla squadra avversaria Sessioni di anticipo in relazione a tattica individuale, collettiva, in attacco, in difesa Dominare i processi della visione di gioco (percezione, esperienze pregresse, capacit coordinative: oculo-podalica,organizzazione spazio-tempo, attenzione) Training propriocettivo: percezione dellattrezzo escludendo vari canali sensoriali Captare dettagli senza avere riferimenti centrocampo Lavorare sul primo tocco e sul controllo orientato Controllo orientato del portiere: un conto dire: Allontano il pericolo altro Apro la manovra Allenare il momento sensibile in cui il giocatore sta per ricevere, perfezionare i momenti che precedono Percezione di stimoli concreti di gioco Sapere che c altro oltre a ci che il calciatore vede nel momento dellazione Riuscire a vedere e riuscire a capire da dove arrivano gli stimoli interessanti Interpretare in chiave tattica ci che il giocatore vede Tener testa alle aumentate esigenze tattiche tramite: automatismi -pallone mosso rapidamente Memorizzazione di varie strategie -collaborazione maggiore con il reparto e con la squadra Imparare a stare addosso agli avversari -non lasciare agli avversari il tempo di pensare Imparare a parlare la stessa lingua (De Paoli) Adottare gli stessi principi Parametri condivisi Acquisire un pin di squadra stessa struttura conoscitiva Lavoro di reparto: interpretazione simile degli eventi Presa di coscienza delle lacune tecnico-tattiche video: situazioni frazionate Stesura di un prontuario: la cosa migliore da fare Stesura di un protocollo di situazioni chiave stimolanti Situazioni frazionate: aumentare difficolt ogni volta ( 2vs1 3vs 2 4vs3 ) Aggiungere nuove azioni e nuovi obiettivi Imparare a leggere gli errori degli avversari per capire da dove potrebbe venire la crepa Graduare le esigenze tecniche Graduare la difficolt e la complessit della situazione tattica Variare variare variare: spazi-tempi-angoli rispetto allattaccante-angoli rispetto al difensore-angoli rispetto alla

    porta-difficolt tecniche-posizione-opposizione-numero giocatori-difficolt-sforzo creare un ampio bagaglio di esperienze relativamente alla visione di gioco, al prendere decisioni, al timing

  • Nello specifico le sessioni di lavoro potrebbero essere orientate a: Condizioni di gioco ridotte o ampliate Controllo orientato della palla Esecuzione degli esercizi in tempi stabiliti Modificare le regole di gioco Reagire a stimoli determinanti Aumentare e variare le difficolt Smarcamento verso zone adeguate Rsa (repeated sprint ability ) Forza esplosiva Allenamento ideo-motorio Esercitazioni sugli APPOGGI Training neuromotorio (imaging, rinforzo) Sincronizzazione senso-motoria e timing Esercitazioni di psicocinetica in situazione Esercitazioni di perfezionamento della tecnica Esercizi di gioco ad 1 tocco Variazione della posizione di partenza e di arrivo Esecuzione bilaterale Esercitazioni di velocit percettiva Esercitazioni per la presa di decisione Esercitazioni per la velocit di reazione Perfezionare la capacit di analisi e lettura della situazione Variare delle condizioni esterne, stimoli diversi, non specifici Esercitazioni in situazioni differenziate Combinazione di pi abilit motorie gi automatizzate Eseguire esercizi in stato di affaticamento Eseguire esercizi in riposo neurologico o in stanchezza neurologica Imparare a dialogare con la squadra: descrivere ci che sta per accadere Imparare a interpretare gli stimoli e a selezionare quelli di rilievo Esercitazioni per lo sviluppo del pensiero tattico Sollecitazioni dellintensit durante le esecuzioni motorie di varia intensit Esercitazioni che sollecitano gli organi di equilibrio o provocano squilibrio Esercitazioni con utilizzazioni limitate o intervallate dellanalizzatore ottico ( occhi bendati ) Allenare linsufficienza percettiva

    Esercizi per imparare ad ampliare il campo visivo Esercitazioni per acquisire punti di riferimento quando avversari e compagni si muovono fuori del

    campo visivo Esercitazioni in condizioni non abituali, con aumentata difficolt, o al contrario facilitate Esercitazioni per imparare a creare spazi con e senza palla Esercitazioni per imparare a occupare spazi con e senza palla Lavoro cinestesico e training propriocettivo Attenzione attiva e spazio mentale libero Esercitazioni sulle variabili: > o < densit, spazio, possibilit di azione da soli e per reparti Esercizi per la capacit di inseguimentocalcolare traiettoriecalcolare velocit della palla Esercizi per allenare lattenzione del momento prima di ricevere (latenza) Esercitazioni per imparare a captare l informazione corretta di fronte a stimoli simultanei

  • Esercitazioni per acquisire sistemi automatizzati di tecnica e tattica Adottare forme di allenamento in situazione per capire sempre meglio il gioco Esercizi di attenzione per individuare la migliore tecnica e tattica progettuale Esercitazioni per lo sviluppo e lacquisizione di capacit coordinative in chiave tattica Esercitazioni relative alla sovradimensione tattica Esercitazioni per migliorare la collaborazione di reparto e di squadra Esercitazioni per imparare a parlare la stessa lingua (De Paoli) Esercitazioni per condividere stessi principi e parametri Esercizi per acquisire una stessa struttura conoscitiva, il pin di squadra Esercitazioni di reparto: intuizione comprensione e interpretazione simile degli eventi Infinite ripetizioni di infinite situazioni sempre diverse Esecuzioni facilitate: allenamento con mani Allenamento integrato in chiave di sovradimensione tattica Esercizi di attenzione orientata a : 1.pallone 2.avversario 3.porta 4.compagni 5. altri avversari 6. altri

    compagni 7.arbitro Movimenti senza palla attaccanti, difensori, centrocampisti Esercitazioni di strategia : come non far capire i miei piani alavversario No look, imparare la finta di testa e di sguardo, ampliamento del campo visivo,es. in tralice Test teorici o di prontezza di riflessi o simili Esercitazioni per la velocit di azione e reazione, per la velocit di intervento Esercitazioni sui cambi di direzione

    La valutazione delle attivit sar effettuata tramite test, osservazione di filmati o anche semplici domande: ad esempio, dopo unazione determinante chiedere al giocatore cosa lha spinto a fare quella scelta, cosa ha osservato, cosa ha pensato e valutato. La coscienza e lautocoscienza, il riflettere sullesperienza fatta, rimasticarla, risultano elementi preziosi.

    Aprire agli occhi del giocatore lo spiraglio di un mondo incantato nel quale entrare in futuro

    Il Mister dovr sostenere il giocatore mentre lavora, aiutarlo a riflettere su ci che fa, sul perch lo fa e su come lo fa. Quindi sar chiamato ad effettuare una:

    analisi della squadra relativamente alla problematica: anticipo

    analisi di ciascun giocatore relativamente alla problematica: anticipo

    analisi di ciascun reparto relativamente alla problematica: anticipo

    formulare un elenco dei fattori da migliorare in seguito allanalisi

    scegliere dei fattori in cui la squadra risulta essere pi carente e i nodi da sviluppare (suscitare nel lettore-giocatore la capacit di decodifica in tempo reale, capacit di guardare oltre la palla, consapevolezza della situazione, sviluppo del processo decisionale)

  • passa il tempo sopra il tempo, ma non devi aver paura, sembra correre come il vento per il tempo non ha premura

    Fabrizio De Andr

    Il tentativo di ipotizzare esercizi di transfer in ambito motorio cosa complessa, ma strada obbligata da percorrere per colmare il gap tuttora esistente tra la ricchezza dei progressi in ambito di neuroscienze e ricaduta pratica in ambito motorio. Mixare patrimonio-ricerca & patrimonio-esperienza di campo ci che ci fornir adeguati input per coltivare il talento dei ragazzi delle nostre scuole-calcio. Lo dobbiamo alle loro intelligenze. Quando li guardiamo giocare riusciamo a intuire che c qualcosa che va pi veloce della palla e del gioco stesso. Un interno che spinge lesterno. Sappiamo che c, e la nostra passione si gioca tutta l, nel poter riuscire, un giorno, forse Daltra parte cosa propria della vita non sapere mai niente con assoluta certezza. Si ringrazia Filippo Giommetti per la parte grafica.

    BIBLIOGRAFIA Cardenas, D. (2000). Competenze formative integrate visive nello sport iniziazione. Mlaga, Aljibe Editoriale. Cratty, BJ (1986). Psicologia e l'attivit fisica. Barcellona, Paids editoriali. Gonzalez Rodriguez, MS e Rangel Sanchez, H. (2002). Percezione e apprendimento in iniziazione sport. Guida alla direzione pedagogica. EFDeportes.com, Digital Magazine. Buenos Aires, No. 53. Luria, A. (1981). Sensazione e percezione. Barcellona, Fontaella Editoriale. Manzano, M. (2007.) Introduzione alla percezione. L'Avana, Editoriale Felix Varela. Rodionov, AV (1981). Psicologia showdown sport. L'Avana, Editor ORB. Hajoglou, A. Effetto di Warm-Up sul rendimento prova del tempo di ciclo. Med Sci Sport Exerc., 2005. Bielsa, L. (1995) "Manuale d'occhiali" Ed Optical Industries SA, Madrid Fradua, l, (1997) "La visione del gioco di calcio" ed paidotribo, barcellona Garcia, T., Martin, Y., NIETO, A. (1993) "Sport Vision" Supplemento alla Gazzetta ufficiale ottico, n 273. Quevedo e Sole (1991) "Visual Training" Basketball ottica Gazette, No. 241, pag10-23, Madrid.