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Transizione al digitale terrestre TV Domenico Spoto

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Transizione al digitale terrestre TV

Domenico Spoto

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Quadro internazionale transizione alla DTT Atti finali della Commissione Europea Brussels,

24.05.2005 COM(2005) 204

Comunicazione dalla commissione europea al Concilio, al Parlamento europeo, alle Commissioni europeee sociali ed economiche e alle Commissioni regionali : sulla accellerazione alla transizione del broad casting dal digitale al terrestre

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Parlamento Europeo 8.11.2005 B6-0583/2005

Risoluzione per accellerare la transizione del broadcasting da analogico al digitale

Consiglio dell’ UE Brussels, 14.11.2005

Conclusioni del Concilio: Accellerare la transizione del broadcasting da analogico a

digitale … (the Council) … INVITES THE MEMBER STATES as far as is possible, to complete switchover by 2012; to publish by 2006, where they have not already done so, their proposals for switchover

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Programmazione dello switch-off in Italia, Inghilterra e Francia, Spagna 2008

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Switch-off pianificato 2010

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Pianificazione 2010

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ITU REGIONAL RADIO CONFERENCE – GENEVA 2006 (RRC-06)

Ha stabilito: Le regole per la transizione dalla tecnologia analogica

a quella digitale Le condizioni dell’utilizzo dello spettro in Europa e in

nord Africa e il coordinamento internazionale La data finale per lo switch-off delle reti analogiche

(2015) L’assegnazione esclusiva di una singola frequenza ad

un’unica rete in vaste aree di servizio

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Le Risorse a disposizione per lo SWITCH OFF assegnate da Ginevra 2006

Risorse assegnate all’Italia 1567 Assignments (orientati al Tx, pianificazione mediante:

caratteri stiche tecniche, località, erp, antenna,…dopo il processo di pianificazione definiti dalla frequenza assegnata forma e dimensione dell‘area di servizio)

2376 Allotments (orientati all’area di servizio pianificazione mediante:

area di servizio potenziali interferenze dopo il processo di pianificazione definiti: frequenza assegnata, implementazione della rete

8 Layers (UHF) per ciascun allotment 2 Layers (VHF) per ciascun allotment 1 Layer dedicato al servizio (1 blocco sul ch 12) T-DAB

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UHF Layer 1

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Esempio di layer

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UHF Layer 2

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UHF Layer 3

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UHF Layer 4

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UHF Layer 5

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UHF Layer 6

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VHF Layer

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COORDINAMENTO INTERNAZ.BILATERALE

Città del Vaticano Francia

Principato di Monaco Svizzera Austria Slovenia Croazia Malta Spagna Rimanenti Paesi

dell’Area Adriatica Paesi del versante SUD del Mediterraneo Tunisia, Algeria

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Delibera n. 300/10/CONS Criteri Generali PNAF

Identificazione numero reti nazionali (in bandaVHF e UHF) : Per le reti nazionali DVB-T copertura equivalente e pari

all’80% del territorio Allocazione di almeno 1/3 delle risorse all’emittenza locale

UTILIZZAZIONE, NELLA MISURA MASSIMA POSSIBILE, DI

RETI SFN IN AMBITO NAZIONALE E LOCALE

PIANIFICAZIONE DI DETTAGLIO DELLE RETI PER LE SINGOLE AREE ATTRAVERSO I TAVOLI TECNICI MISE - Dip Comunicazioni -

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concetto di rete SFN (single frequency network) per un più efficace uso delle frequenze

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Rete MFN prima dello switch-off

Rete SFN dopo switch-off

Reti analogiche: 1 rete TV usa molte frequenze. Frequenze differenti nelle aree confinanti per evitare interferenze

SFN Digitale : 1 frequenza per ogni rete la stessa frequena su tutta l’area tecnica . Un più grande numero di reti

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Il Decreto del Ministero(DM) dello sviluppo economico 10 settembre 2008 , stabilisce regole e pianificazione della transizione alla DTT in Italia

Il processo di transizione individua 16 aree tecniche

Avvio seconda metà del 2008 , conclusione seconda metà del 2012

L’obiettivo di coordinare e gestire la transizione è affidato al Dip.to delle Comunicazioni

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Transizione e aree tecniche La transizione viene suddivisa fra aree tecniche

(comprendenti più provincie) supponendo che tali aree, in prima approssimazione, siano radio elettricamente isolate

Passi dello switch-off Pianificazione reti digitali coerenti con gli accordi

internazionali graduare gli interventi di switch-off dei broadcaster

(limitate risorse umane/tecniche) garantire la disponibilità dei dispositivi Supporto agli utenti Se aree contigue non sono realmente isolate (es la

Valle del Po),le date dello switch-off devono essere le più vicine possibili

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Programmazione switch-off aree tecniche

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Più di 24.000 trasmettitori

Le aree tecniche sono raggruppamenti di entità amministrative (provincie ) identificate in base a valutazioni radioelettriche

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Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM)

Ente indipendente regolatorio del settore delle comunicazioni Istituita con Legge n. 249/ del 31 luglio 1997

Definisce i criteri per la digitalizzazione della piattaforma TV terrestre

Definisce le reti e le caratteristiche del piano digitale nazionale

Identifica le risorse spettrali disponibili per singola area tecnica sulla base degli accordi internazionali

Convoca un tavolo tecnico (Ministero, AGCOM e operatori TV

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La Delibera n.181/09/CONS

Sono previste 21 reti nazionali DVB-T + 4 reti nazionali DVB-H

Per le reti locali è mantenuta la previsione della riserva di almeno 1/3 della capacità trasmissiva complessiva pianificata, da assegnare secondo regole di conversione analoghe a quelle previste per le reti nazionali

5 reti nazionali DVB-T e 1 rete DVB-H in un primo tempo assegnate attraverso una procedura comparativa (beauty contest)

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Beuty contest* 3 reti DVB-T sono riservate agli operatori nuovi

entranti Tutti gli operatori possono concorrere per le

rimanenti 2 reti DVB-T, con un massimo di 5 reti Gli operatori che non eserciscono reti DVB-H

possono partecipare alla procedura per tale rete

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* L’originario beuty contest è stato trasformato in una gara (v. le slide successive)

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Tavola delle risorse spettrali disponibili nel piemonte occidentale

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Presieduta dal vice ministro delle telecomunicazioni Formata da: Ministero, AGCOM, regioni, broad

casters,manufatturiere, Org.consumatori Si occupa degli aspetti tecnici operativi e finanziari della

transizione, valuta le specifiche necessita per le differenti aree Agisce su 4 aree: analisi dei criteri tecnici per lo sviluppo della rete Montoring e gestione dei dati comunicazione e assistenza agli utilizzatori specifici argomenti legati al servizio pubblico TV Propone il calendario delle transizioni all’approvazione del

ministro MISE - Dip Comunicazioni -

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Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Dip.to delle Comunicazioni –

Tavoli bilaterali per il coordinamento con i paesi vicini

Convoca task-forces (Ministero, regioni, FUB, operatori nazionali e locali,DGTVi) e tavoli tecnici

Assegna i diritti d’uso delle frequenze agli operatori di rete

Organizza il piano di transizione (Master Plan)

Porta avanti la supervisione del processo di transizione con l’aiuto degli ITs

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Coordinamento Internazionale GE06 definisce le risorse spettrali minime, come base per ulteriori accordi. Efficienti criteri di coordinamento si basano sulla reciproca valutazione dei rapporti segnale/interferente

USO del Ch 42

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Preliminare switch-over per graduare il passaggio al digitale

2 canali pilota (RAI 2, Mediaset Rete4) passano al digitale senza cambiare frequenza in una parte dell’area

Esempio provincia di trento Switch-over diviene non necessario

quando matura l’aspettativa e i ricevitori sono diffusi

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2010 switch-over provincia di Trento

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The National Registry of Frequencies (RNF)

Creazione di un database contenente informazioni su tutti i trasmettitori operanti sul territorio nazionale, prima dello switch-off , i dati relativi alle stazioni operanti nell’area tecnica vengono verificati dal Ministero e incrociati con le informazioni provenienti dagli ITs

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Es. di assegnazione Bolzano e Piemonte occidentale

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Costruzione del master plane Per mezzo del MP ogni Tx nel RNF è associato a: • un numero identificativo della transizione (comunicazione al MISE-Broadcasters: SMS,e-mail) • una zona geografica (ulteriore suddivisione dell’area tecnica) • Data schedulata per lo switch-off • Il canale assegnato dal MISE • Il Multiplex (Mux) che sarà trasmesso

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Le fasi principali dello switch-off Aggiornamento e verifica del registro nazionale delle

frequenze (RNF) Assegnazione delle frequenze

Definizione del Master Plan (MP) Creazione di un

database di transizione

Generazione giornaliera di mappe e volantini Monitoraggio della transizione Gestione del Call-center

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Interferenze temporanee durante la transizione

La transizione a reti SFN provoca un effetto “domino” Problema di difficile soluzione che può provocare

temporanee interferenze Le interferenze potrebbero, in linea di principio,

essere evitate attraverso uno switch-off simultaneo

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Suddivisione in zone delle aree tecniche Una transizione simultanea non può essere affrontanta neanche

in una singola area tecnica (il n. dei Tx è dell’ordine di 1000) I Tx sono raggrppati in zone sulla base di: Criteri geografici prestazioni radioelettriche (coperture) Limiti di rete (distribuzione del segnale )

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Tx in aree tecniche possono essere esclusi dalla transizione se servono aree adiacenti (l’es. di figura rappresenta l’area del viterbese che se avesse commutato insieme al Lazio avrebbe interferito le regioni limitrofe ancora in analogico)

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Le zone sono associate a dei dati basati su: Limiti interferenziali (minimizzare la durata degli

effetti ”domino” Limiti logistici (n. dei team tecnici e distanze) Limiti di rete Limite dei servizi (servizio pubblico)

Le eccezioni nascono quando differenti limiti vanno

in conflitto

La stessa zona può essere interessata da transizioni in differenti giorni per reti differenti

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Le eccezioni possono essere necessarie per : area tecnica; zone; Date; Mux; Canali E’ stato creato un database con query multi-livello

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Aree tecniche Valle d’Aosta 2009

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Area tecnica Piemonte occidentale 2009

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Trentino Alto Adige (TN) 2009

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Trentino Alto Adige (BZ) 2009

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Area tecnica Lazio 2009

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Area Tecnica campania 2009

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Bollettini quotidiani

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Statistiche call centre

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Chiamate ricevute durante lo switch-off della regione Lazio 231.881

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Chiamate assistenza tecnica sardegna

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Il 13% delle chiamate per assistenza tecnica sono dovute a problemi sulla banda III

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Aree tecniche coinvolte nella transizione nel 2010

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Delibera n. 550/12/CONS 14 nov 12 digital dividend Consultazione pubblica del documento : “Procedura per

l’assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre e misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza e a tutela del pluralismo ai sensi dell’art. 3-quinquies del decreto-L

16/12 convert., con modif., dalla L. n. 44 del 26 aprile 2012” ex beauty contest

6 lotti messi all’asta sono: lotti U1, U2, U3 con un diritto d’uso per 5 anni, in quanto la

banda 700 MHz dovrà essere ripianificata dopo il 2015 per LTE

lotti L1, L2, L3 destinati alla sola tv per 20 anni

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Dopo consultazione pubblica (30 gg), l’Autorità riesaminerà il provvedimento per il successivo inoltro alla Commissione europea, che formulerà su di esso un parere definitivo

tutti i lotti possono essere utilizzati con tecniche di tipo DVB-T o successive evoluzioni tecnologiche quali il DVB-T2; ciascun lotto è associato ad un singolo diritto d’uso;

Ciascun canale è utilizzabile su tutto il territorio nazionale in tecnica SFN

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lotto L1: multiplex 2-SFN ch 6 e 7 copertura nominale stimata di popolazione pari al 90%;

lotto L2: multiplex 2-SFN ch 25 c.n.s.p. pari all’82%;

lotto L3: multiplex 3-SFN ch 23, 24 e 28 c.n.s.p.pari attualmente al 78% ;

lotto U1: multiplex 1-SFN ch 54; c.n.s.p. pari al 95%;

lotto U2: multiplex 1-SFN ch 55; c.n.s.p. pari al 97%;

lotto U3: multiplex 1-SFN che 58; c.n.s.p. pari al 97%. MISE - Dip Comunicazioni -

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Rai e Mediaset potranno partecipare all’asta per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre (ex beauty contest) solo lotto U

(il cui diritto d'uso scade nel 2017) Solo per i tre lotti cosiddetti L è prevista una riserva per particolari categorie di soggetti (nuovi entranti e piccoli operatori)

Per i restanti lotti U possono partecipare "tutti gli operatori considerato che, al momento, nessuno ha raggiunto il tetto di cinque multiplex in tecnologia Dvb-T.

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