Miracolismo e azione ordinaria di Dio

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Miracolismo e azione ordinaria di Dio Il MILLENARISMO è tipico degli alienati che, non trovandosi bene in questo mondo, credono (non per fede ma per auto convinzione) che alla tal ora verrà un mondo nuovo e sarà in tal modo. Ovviamente l’ingiustizia è tale (anche per opera nostra) che nel mondo non ci si sta bene, e Dio interverrà. Ma interverrà soprattutto chiedendo la nostra collaborazione, e perciò la nostra conversione. Opererà anche attraverso miracoli, ma in linea generale attraverso la nostra opera ORDINARIA ispirata dalla grazia. Se la sua volontà non fosse questa, ci avrebbe creato puri spiriti. Noi perciò siamo chiamati non a disprezzare il mondo, ma la mondanità. Il mondo invece va amato e, perciò, cambiato da dentro, immettendo in esso un germe che viene da “fuori”, cioè da Dio. Se i miracoli dovessero un girono diventare come “ordinari”, ciò non toglie che, soprattutto, dobbiamo vedere ciò che è ordinario (secondo la volontà di Dio) con l’ottica e lo stupore del miracolo. Cioè dobbiamo vedere Dio dietro l’ordinarietà. Così, Se Dio può operare attraverso la Provvidenza in modo prodigioso, ordinariamente non opera così. Cioè la Provvidenza non necessariamente si contrappone alle leggi dell’economia (che devono essere umanizzate), alla progettazione, alle cure mediche, ecc. Tentare Dio è voler essere più Dio di Dio, più buoni di Dio, più sapienti di Dio. Col risultato di fare del male e commettere ingiustizie. Lo stesso vale per il PURISMO della legge. Ad esempio il pretendere una Chiesa assolutamente povera ma, più che nello spirito, a cui certo deve corrispondere un certo stile di vita, nello stile di vita stesso (senza tenere conto delle diverse chiamate, sensibilità e necessità). Dio detesta l’avarizia e l’avidità, non l’economia per se stessa. Anzi, vuole un’economia a servizio della giustizia. E non disprezza le “cose”, solo vuole che non ne diventiamo schiavi e che le cose invece possano servire a favorire la nostra libertà. L’uomo è stato creato anche con un corpo e perciò per agire concretamente nel creato e interagire con esso. Il proprio sostentamento lo deve perciò ordinariamente trovare nel lavoro, senza il quale, morirebbe di stenti e non potrebbe costruire gran ché, neanche intellettualmente. Per questo il PAUPERISMO, come ogni valore proclamato al di là dell’uomo e delle sue esigenze, è una forma ridicola e disumana della vera povertà evangelica. Che, riguardando principalmente la povertà dalle proprie passioni e dalla propria volontà, è molto più difficile da desiderare ed è impossibile da ottenere pienamente senza l’aiuto di Dio.

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Il realismo di Dio sulla vita dell'uomo e l'alienazione dell'uomo

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Miracolismo e azione ordinaria di Dio

Il MILLENARISMO è tipico degli alienati che, non trovandosi bene in questo mondo, credono (non per fede ma per auto convinzione) che alla tal ora verrà un mondo nuovo e sarà in tal modo.Ovviamente l’ingiustizia è tale (anche per opera nostra) che nel mondo non ci si sta bene, e Dio interverrà. Ma interverrà soprattutto chiedendo la nostra collaborazione, e perciò la nostra conversione.

Opererà anche attraverso miracoli, ma in linea generale attraverso la nostra opera ORDINARIA ispirata dalla grazia. Se la sua volontà non fosse questa, ci avrebbe creato puri spiriti.Noi perciò siamo chiamati non a disprezzare il mondo, ma la mondanità. Il mondo invece va amato e, perciò, cambiato da dentro, immettendo in esso un germe che viene da “fuori”, cioè da Dio.Se i miracoli dovessero un girono diventare come “ordinari”, ciò non toglie che, soprattutto, dobbiamo vedere ciò che è ordinario (secondo la volontà di Dio) con l’ottica e lo stupore del miracolo. Cioè dobbiamo vedere Dio dietro l’ordinarietà.

Così, Se Dio può operare attraverso la Provvidenza in modo prodigioso, ordinariamente non opera così. Cioè la Provvidenza non necessariamente si contrappone alle leggi dell’economia (che devono essere umanizzate), alla progettazione, alle cure mediche, ecc. Tentare Dio è voler essere più Dio di Dio, più buoni di Dio, più sapienti di Dio. Col risultato di fare del male e commettere ingiustizie.

Lo stesso vale per il PURISMO della legge. Ad esempio il pretendere una Chiesa assolutamente povera ma, più che nello spirito, a cui certo deve corrispondere un certo stile di vita, nello stile di vita stesso (senza tenere conto delle diverse chiamate, sensibilità e necessità).Dio detesta l’avarizia e l’avidità, non l’economia per se stessa. Anzi, vuole un’economia a servizio della giustizia. E non disprezza le “cose”, solo vuole che non ne diventiamo schiavi e che le cose invece possano servire a favorire la nostra libertà.

L’uomo è stato creato anche con un corpo e perciò per agire concretamente nel creato e interagire con esso. Il proprio sostentamento lo deve perciò ordinariamente trovare nel lavoro, senza il quale, morirebbe di stenti e non potrebbe costruire gran ché, neanche intellettualmente.

Per questo il PAUPERISMO, come ogni valore proclamato al di là dell’uomo e delle sue esigenze, è una forma ridicola e disumana della vera povertà evangelica. Che, riguardando principalmente la povertà dalle proprie passioni e dalla propria volontà, è molto più difficile da desiderare ed è impossibile da ottenere pienamente senza l’aiuto di Dio.