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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia © MIUR – USR Lombardia - Progetto Lingue Lombardia-Modulo ALI-CLIL Scuola Superiore – Storia dell’Arte - Francese Surréalisme entre rêve et action 1 TITOLO DEL MODULO: Surréalisme, entre rêve et action LINGUA Francese LIVELLO classe 5^ liceo scientifico Data 18/1/04 Autori C.Nielfi, T. Gavazzi, M. Costantino Oggetto Materia Contenuti Classe Durata Storia dell'arte Il movimento surrealista nelle arti figurative e nella letteratura francese Classe 5^ liceo scientifico Durata 4 settimane : tot. 12 ore, comprensive di verifica Numero, titolo e tempi delle fasi di lavoro 1) ”Une rencontre de rêve: Nadjia” Incontro con il movimento surrealista : A. Breton : "Une rencontre" da Nadja e analisi dell' opera : "Dessin pour Nadja" di A.Breton. Lettura di passaggi dal "Manifeste" di A. Breton Ricerca a gruppi sulle caratteristiche del movimento a) teoria surrealista e definizione di surrealismo b) scrittura automatica c) l'influenza delle teorie di Freud d) l'impegno politico 3 ore

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TITOLO DEL MODULO : Surréalisme, entre rêve et action LINGUA Francese LIVELLO classe 5^ liceo scientifico

Data

18/1/04

Autori

C.Nielfi, T. Gavazzi, M. Costantino

Oggetto � Materia � Contenuti � Classe � Durata

Storia dell'arte Il movimento surrealista nelle arti figurative e nella letteratura francese Classe 5^ liceo scientifico Durata 4 settimane : tot. 12 ore, comprensive di verifica

Numero, titolo e tempi delle fasi di lavoro

1) ”Une rencontre de rêve: Nadjia” Incontro con il movimento surrealista : A. Breton : "Une rencontre" da Nadja e analisi dell' opera : "Dessin pour Nadja" di A.Breton. Lettura di passaggi dal "Manifeste" di A. Breton Ricerca a gruppi sulle caratteristiche del movimento a) teoria surrealista e definizione di surrealismo b) scrittura automatica c) l'influenza delle teorie di Freud d) l'impegno politico 3 ore

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2) “Le rêve”

Confronto tra stili e tematiche Analisi di opere di : Max Ernst : "La vestizione della sposa" Joan Mirò : " Il carnevale di Arlecchino" Analisi de "La courbe de tes yeux" di Paul Eluard 3 ore (+ 1 di verifica intermedia)

3) “L’Action” Confronto tra stili e tematiche Analisi di "Liberté" di P. Eluard Analisi di "Donna seduta II" di J.Mirò Analisi di “Coppia zoomorfica” di M.Ernst 3 ore (+ 1 di verifica intermedia)

4) Verifica: 3 ore così distribuite: 1 ora di verifica orale dopo la prima ora della fase 2 1 ora di verifica orale dopo la fase 3 1 ora di verifica sommativa scritta pluridisciplinare, tipo terza prova d’ Esame di Stato, tipologia B, al termine del modulo.

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Surréalisme : 29/3/04

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Programmazione generale del Modulo CLIL

Titolo del modulo in lingua: Surréalisme entre rêve et action

1. CONTESTO

Discipline coinvolte: Storia dell' Arte, Francese

Tipo di scuola e classe : classe 5^ liceo scientifico

2. CONTENUTI

Contenuti disciplinari

Caratteri del movimento surrealista ; analisi del linguaggio iconico analisi del testo letterario contestualizzazione storico-politica della produzione artistica dal 1924 alla seconda guerra mondiale.

3. OBIETTIVI 3.1 Obiettivi disciplinari : Storia dell’Arte

Obiettivi generali Acquisizione di una visione generale del movimento surrealista da un punto di vista artistico, situandolo nel periodo storico a partire dal 1924 (Manifesto di Breton) fino alla II guerra mondiale; Potenziamento dell'autonomia nell'analisi di opere d'arte.

Obiettivi specifici Conoscenza del movimento surrealista e di alcuni suoi esponenti attraverso la lettura e l' analisi di alcune opere iconografiche

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Descrittori in entrata (pre-requisiti) gli alunni: sanno leggere e analizzare un ' opera artistica conoscono i movimenti di avanguardia francesi e italiani.

Descrittori in uscita (risultati attesi) alla fine del modulo gli alunni: avranno potenziato la capacità di analisi autonoma di un'opera d'arte conosceranno i caratteri contenutistici e stilistici del movimento surrealista francese opereranno confronti con le conoscenze precedenti opereranno collegamenti con il contesto socio-politico e culturale metteranno in relazione le conoscenze di ambito artistico con i contenuti di letteratura francese leggeranno testi di approfondimento ed esporranno le loro conoscenze in lingua francese.

3.2 Lingua FRANCESE

Contenuti Periodo storico in cui nasce e si sviluppa il movimento surrealista; il movimento surrealista nella letteratura francese: Breton - Eluard Obiettivi generali Acquisizione di una visione generale del movimento surrealista francese da un punto di vista letterario, situandolo nel periodo storico a partire dal 1924 (Manifesto di Breton) fino alla II guerra mondiale. Obiettivi specifici Conoscenza del movimento surrealista in letteratura ed analisi di testi significativi. Descrittori in entrata: Competenze linguistiche : Livello B1-B2 Sanno analizzare un testo letterario in L2 Comprendono discorsi e seguono un’argomentazione se il tema è relativamente noto Comprendono articoli e relazioni su problematiche attuali nei quali gli autori prendono posizione o adottano un punto di vista. Comprendono un testo letterario contemporaneo in prosa. Letteratura: conoscono i caratteri delle avanguardie letterarie italiane e francesi: Marinetti, Apollinaire, il movimento Dada

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Descrittori in uscita: Competenze linguistiche : livello B2 alla fine del modulo gli alunni : Si esprimeranno in modo chiaro e dettagliato sull' argomento di studio Parteciperanno attivamente ad una conversazione in situazioni note, presentando il proprio punto di vista Sapranno dare il proprio parere su un problema e indicare diverse soluzioni Scriveranno relazioni dando informazioni o ragioni a sostegno o contro un dato punto di vista e attribuendo un significato personale a fatti e esperienze. Letteratura : conosceranno i caratteri contenutistici e stilistici del surrealismo francese analizzeranno in modo autonomo un testo surrealista in francese opereranno confronti con le conoscenze precedenti opereranno collegamenti con il contesto socio-politico e culturale metteranno in relazione le conoscenze di ambito artistico con i contenuti di letteratura francese.

4. MODALITA’ DI LAVORO Tipologia di attività Lezioni frontali, lavori di gruppo, ricerche individuali, ricerche in rete, problem-solving, discussione, relazioni. Materiali utilizzati Libri di testo fotocopie diapositive e proiettore.

Attrezzature multimediali e non utilizzate:

Laboratorio multimediale, rete web Materiali eventualmente prodotti Materiale cartaceo Coinvolgimento di altre componenti

Docente di Storia dell'Arte Docente di storia e filosofia: se lo si ritiene utile potrebbe intervenire per quanto attiene alla psicanalisi e all’interpretazione dei sogni

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5. VALUTAZIONE Criteri di valutazione delle verifiche o rali di lingua francese: Completezza e correttezza dei contenuti Correttezza morfosintattica e scorrevolezza espositiva Capacità di rielaborazione testuale Capacità di analisi Capacità di sintesi Capacità di operare collegamenti tra la letteratura e la storia dell’arte Criteri di valutazione della verifica scritta, val idi per le due discipline; il punteggio è espresso in quindicesimi poiché la verifica è utili zzata come simulazione di 3 prova . INDICATORI

PUNTEGGI

Conoscenza dei contenuti

1 - 6

Uso appropriato del lessico e della morfosintassi

1 - 5

Capacità di sintesi, rielaborazione e collegamento

1 - 4

Prove di verifica: 2 Intermedie : Interrogazione orale . L’interrogazione sarà condotta in modo da ripercorrere i punti trattati, mediante una domanda a testa e interventi spontanei. Il docente cercherà di controllare, ad ogni verifica, circa la metà degli alunni. 1 Finale : VERIFICA SOMMATIVA PLURIDISCIPLINARE: Simulazione della terza prova d’esame: A partire dallo stimolo iconico sono formulate 2 domande per Storia dell’arte e 2 domande per Francese; Domande e risposte sono redatte in francese; Le risposte devono rientrare in un massimo di 15 righe ciascuna; Tempo di esecuzione: 1 ora.

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Fase 1: "Une rencontre de rêve: " Nadja" ( 3 ore)

Obiettivi: Incontro con il movimento surrealista in letteratura Francese e in Storia dell'Arte, tramite l'opera di Breton. Presentazione del surrealismo come movimento che, in modo parallelo tra la letteratura e l'arte, privilegia le proiezioni dell' inconscio e sperimenta nuove forme espressive.

Attività

1^ ora - Docente di francese e docente di Storia dell'arte - prima parte : lezione in lingua italiana; seconda parte: lezione in lingua francese - I due docenti spiegano in italiano che cos'è un modulo CLIL e le sue finalità - presentano il piano di lavoro: materie, obiettivi, contenuti, metodi, tempi Gli insegnanti sollecitano un remue-méninges con la classe sui caratteri del movimento Dada: rottura con la tradizione, sperimentazione, fine del mito del genio creativo... Chiedono di operare dei collegamenti tra il movimento Dada in storia dell'arte e in letteratura francese (periodo e autori). Ha inizio la lezione in francese. Il docente di francese propone di leggere silenziosamente il brano "Une rencontre" ( ML1 – F.1) tratto da Nadja di A. Breton. Pone delle domande alla classe per evidenziare i seguenti punti: a) presentazione grafica: gli “ a capo “ e la punteggiatura b) il tipo di narrazione: oggettiva o soggettiva ? c) i particolari della donna messi in evidenza d) la comunicazione tra i due personaggi e) gli elementi della scena: precisi o imprecisi? f) quale funzione hanno le ultime due frasi interrogative del brano? Chiede di rilevare le parole-chiave; focalizza l'attenzione degli alunni sulle seguenti frasi e parole : "......me voit ou m'a vu" "..elle se pose à peine en marchant" "Un sourire imperceptible erre..." "..les yeux" "..la paupière"

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"..très mystérieusement" "..prétend-elle" "..dirai-je" "..semble-t-il" L'insegnante chiede di riassumere le sensazioni che il brano suscita : sospensione, incertezza, mistero, sogno, fatalità, innamoramento. L'insegnante presenta alla classe l'opera "Dessin pour Nadja" di Breton ( ML2-F1) e chiede agli alunni di trovare connessioni con il brano letto : gli occhi, il volto velato, i simboli grafici, il numero 13, il palmo della mano, la forma della testa che ricorda il punto interrogativo.... tutti elementi del mistero e del sogno. Compito a casa: redigere il compte-rendu delle analisi fatte in classe e delle osservazioni emerse. Ricercare su siti internet francesi informazioni sul movimento surrealista: ne risulteranno documenti diversi, che convergono tutti sulle stese informazioni chiave, ma che si distinguono per altri tratti 2^ ora - Docente di francese - Lezione in lingua francese Correzione compiti a casa: l' insegnante chiede ad alcuni alunni di leggere i propri comptes-rendus e corregge collettivamente errori linguistici ed eventualmente di contenuto. Il lavoro può essere anche di tipo più cooperativo: gli studenti a coppie confrontano il lavoro svolto e pongono domande sulle frasi dubbie o sulle informazioni dubbie. La classe viene divisa in gruppi di 4. I gruppi confrontano i materiali trovati su internet e li sintetizzano. Ogni gruppo relaziona alla classe e consiglia il sito reputato più ricco di informazioni la cui stringa viene trascritta a beneficio di tutti sulla lavagna. Emergono i seguenti punti relativi al movimento surrealista: 1924 "Manifeste du surréalisme" di A. Breton - nascita ufficiale del movimento Antesignani del movimento: i Simbolisti, le avanguardie del primo Novecento, Dada Opere di Freud, pubblicate in Francia negli anni '30 La scrittura automatica La scrittura collettiva Movimento che percorre diverse forme artistiche e linguaggi; l'arte figurativa e il cinema: L.Buňuel Il surrealismo in arte: Max Ernst, J Mirò, S. Dalì, R. Magritte... Il surrealismo in letteratura italiana: Landolfi, Savinio, Buzzati.. Riferimenti al marxismo. (Coinvolgimento del docente di storia e filosofia, se lo si ritiene opportuno)

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I vari punti sono spiegati dagli alunni in L2. 3^ ora - Docente di francese – lezione in lingua francese Continuazione e conclusione dell'attività precedente. Lettura silenziosa di un brano tratto dal "Manifeste du surréalisme" di A.Breton (ML3-F1). L'insegnante pone domande per accertarsi della comprensione del testo. Pone domande per far rilevare alla classe i seguenti concetti: - la dictée de la pensée - L'absence de préoccupation esthétique et morale - la réalité supérieure ou "sur-réalité" Materiali di lavoro: Brano "Une rencontre" tratto da Nadja, 1928, di A. Breton. Riproduzione di "Dessin pour Nadja" Brano tratto dal "Manifeste du surréalisme" di A.Breton Siti internet: http://www.cavi.univ-paris3.fr/Rech_sur/ http://www.cavi.univ-paris3.fr/Rech_sur/liens_surrealisme.htm http://www.angelfire.com/ar/ernst/ (con "La vestizione della sposa" ) http://fr.wikipedia.org/wiki/Surr%E9alisme

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Fase 2 : Le rêve ( 3 ore)

1^ ora : Docente di Storia dell'Arte e docente di Francese - lezione in lingua francese Presentazione di uno dei principali esponenti dell'arte surrealista, Max Ernst. Contenuti: innovazioni che si trovano nelle sue opere, influenze che il pittore ha subito, temi trattati. Il docente di Francese conduce la lezione; il docente di Storia dell’Arte interviene in italiano, se in difficoltà con l'uso della lingua straniera. Il docente di Storia dell’Arte presenta l'opera : Max Ernst, LA VESTIZIONE DELLA SPOSA, (1940), olio su tela, cm.129,7x96,2. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim (ML 1-F2) Il docente di Francese pone agli studenti le seguenti domande:

• qu’est-ce que vous prévoyez à partir du titre de l’oeuvre? • comment est habillée cette épouse? • à quel animal ressemble-t-elle? • que représente la demoiselle nue? • et l’oiseau avec la lance brisée? • qu’est-ce que les images évoquent?

Gli studenti rispondono liberamente alle domande, formulando ipotesi; la consegna è prendere appunti, in francese, delle risposte. E’ distribuito in fotocopia il brano "L'habillement de l’épousée" (ML 2 – F2); a coppie gli studenti leggono, chiedono alla docente la spiegazione sulle parole sconosciute o non chiare; sottolineano le soluzioni interpretative proposte. Si conclude con un breve dibattito (in italiano, se impossibile in francese per l'insegnante di arte) nel quale si commenta l'opera di Ernst presentata. Vengono consegnati agli studenti i brani “Max Ernst à travers le Surréalisme “ (ML 3-F2) e “Les frottages “(ML4 – F2) da leggere e riassumere come compito a casa.

Gli studenti sono avvisati della prova di verifica intermedia che avverrà nella prossima lezione e avrà per oggetto quanto appreso finora: brani analizzati di Breton, opera di Ernst, caratteri del movimento surrealista. 1^ ora ( delle 3 previste per verifiche ): Docente di francese - lezione in lingua francese. VERIFICA INTERMEDIA : Interrogazione orale su quanto finora affrontato: brani analizzati di Breton, opera di Ernst, caratteri del movimento surrealista.

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L’interrogazione sarà condotta in modo da ripercorrere i punti trattati, mediante una domanda a testa e interventi spontanei. Il docente cercherà di controllare circa la metà degli alunni. Criteri di valutazione: Completezza e correttezza dei contenuti Correttezza morfosintattica e scorrevolezza espositiva Capacità di rielaborazione testuale Capacità di analisi Capacità di sintesi Capacità di operare collegamenti tra la letteratura e la storia dell’arte. 2^ ora: Docente di francese - lezione in lingua francese. Si passa quindi ad affrontare un altro esponente dell'arte surrealista: lo spagnolo Joan Mirò. Agli alunni viene presentata una riproduzione dell'opera di Joan Mirò, IL CARNEVALE DI ARLECCHINO, 1924-25, olio su tela, cm.66x93, Buffalo (New York), Albricht-Knos Art Gallery ( ML5 – F2) e si chiede loro di evidenziare gli oggetti presenti nel quadro, la loro disposizione e di cercare di coglierne il significato. Si sottolinea il tema dell'evasione verso l'alto (simboleggiata dalla scala a pioli) e la dimensione irreale prodotta dagli oggetti fluttuanti come fantasmi nati dal subconscio del pittore. Il docente di Francese corregge le risposte appoggiandosi al testo di riferimento ML 6 - F2. Si distribuisce alla classe il testo "La courbe de tes yeux" di P. Eluard ( ML7 – F2). Gli alunni leggono in silenzio. Chiedono spiegazioni al docente sulle parole non chiare. 3^ ora : Docente di francese - lezione in lingua francese Il docente divide la classe in gruppi di tre; chiede loro di rilevare: la forme du poème : 1. nombre de strophes 2. nombre de vers 3. disposition des rimes 4. ponctuation. Mise en commun : Points 1 et 2 : trois strophes de cinq décasyllabes chacune Point 3 : 1ère str. AA BBB - 2 me str. AA BB C - 3 me str. sans rime. Point 4. : ponctuation présente dans les deux premières strophes, presque absente dans la dernière.

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Si rileva il passaggio da una forma più regolare e controllata razionalmente ad un’espressione più libera, verso la conclusione della poesia. Il docente chiede ai gruppi di analizzare la prima strofa, secondo la traccia seguente: - Quels pronoms personnels et adjectifs possessifs trouvez-vous? - Au point de vue visuel, quelle est la forme dominante? - Soulignez tous les mots qui évoquent l’idée de circularité - Donnez votre interprétation aux mots:

• · Rond de danse • · Auréole du temps • · Berceau nocturne et doux

- Quelle est la fonction du regard de la femme? - Avez-vous déjà trouvé un regard de femme fatale dans notre parcours sur le Surréalisme? Si passa all’analisi della seconda strofa: - Que prévaut dans cette strophe au point de vue syntaxique? Y a-t-il des prédicats? Quels modes du verbe trouve-t-on? - Pourquoi? - Par associantion d’idées, écrivez les réseaux lexicaux autour de:

• · Feuilles de jour • · Sourires parfumés • · Ailes couvrant le monde de lumière • · Bateaux chargés du ciel et de la mer • · Chasseurs des bruits • · Sources des couleurs

Si passa all’analisi della terza strofa: - Cherchez dans le dictionnaire le sens du verbe «éclore» - Trouvez la connexion entre: éclos - couvée - aurore - gît - paille - astres - jour - monde - yeux - sang - regards. - Quelle est la couleur dominante? - Qu’est-ce qu’elle évoque? Il docente chiede ai gruppi di mettere in comune le diverse soluzioni e, in particolare, di dare un titolo ad ogni strofa ed evidenziare delle parole-chiave. Segue un confronto da cui risultano le seguenti riflessioni:

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1ère strophe: LE REGARD Importance du passage de “Je” à “tu” , de “mon” à “ton” = l’unité du couple Le regard dessine un cercle magique autour du cœur. La femme fatale est représentée par la fascination de son regard: Nadja. L’identité d’un individu est donnée par le regard de l’Autre. Thème de l’identité et de l’altérité. Symbologie du cercle: forme parfaite, finie, la sphère, le cosmos, LE MONDE

2me strophe: LE MONDE Le poème procède par substantifs simples évoquant des associations d’images, des sensations physiques, des souvenirs d’enfance: couleurs, parfums, sons, visions de rêves se mêlent par synesthésie = c’est la nature, l'aube du monde, LA VIE 3me strophe: LA VIE Les mots évoquent l’image de la poule et de ses poussins, de la couvée sur la paille. La couleur dominante est le jaune, couleur de la lumière, du soleil vivifiant. C’est l’évocation de la naissance avec le renvoi à la sensualité et au corps par l’image du sang qui coule dans les veines. L’amour et la femme sont l’origine de la VIE et de l’univers entier. Foi dans l’unité du couple, dans le bonheur à deux et la possibilité de renaître dans l’amour = idée Platonienne de la quête de l’Autre pour reconstituer la sphère originaire; autrement, le jing et le jang de la philospophie orientale. Le dernier mot du poème est «regards» et le premier vers, ainsi que le titre, est : «la courbe de tes yeux»; on remarque la circularité du poème qui se clôt sur le thème du regard de la femme, origine de la vie. Materiali di lavoro Max Ernst, LA VESTIZIONE DELLA SPOSA, 1940 Brano "L'habillement de l’épousée" Joan Mirò, IL CARNEVALE DI ARLECCHINO, 1924-25 P. Eluard “La courbe de tes yeux", 1926

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Fase 3: L’Action ( 3 ore)

1^ ora Docente di francese - lezione in lingua francese Analisi testuale della poesia di Paul Eluard "Liberté" (ML1 – F3) e riferimento all'impegno politico del poeta surrealista. Si presenta la poesia “LIBERTE” Poésie et Vérité, 1942 - Paul Eluard (ML1 – F3) II docente di francese fa la seguente presentazione alla poesia: INTRODUCTION Pendant la guerre, engagé dans la Résistance; (http://www.chez.com/bacfrancais/bioeluard.htm ] Paul Eluard participe au grand mouvement qui entraîne la poésie française, et le poème Liberté ouvre le recueil Poésie et Vérité paru en 1942. Les textes qui forment ce recueil sont tous des poèmes de lutte. Ils doivent entrer dans la mémoire des combattants et soutenir l'espérance de la victoire: comme on le faisait pour les armes et les munitions, le poème Liberté a été, à l'époque, parachuté dans les maquis. Il docente legge alla classe la poesia facendo delle tournures per spiegare il significato di alcune parole. Si divide la classe in gruppi di tre o quattro studenti che lavoreranno a casa su internet. Al primo gruppo si fa cercare su YAHOO Encyclopédie " Paul Eluard Liberté " Poésie de guerre “ dove troveranno delle notizie riguardanti l'impegno politico del poeta. (ML 2 – F3 ; ML 3-F3 ; ML4-F3) Al secondo, al terzo e al quarto gruppo si chiede di andare su : www. google.fr "Liberté de Paul Eluard". Al secondo gruppo si propone la prima sezione riguardante la ricerca delle ripetizioni (aspetto incantatorio della poesia), al terzo gruppo si propone la ricerca di luoghi concreti ed immaginari e al quarto gruppo si propone la ricerca dei vari momenti della vita che la poesia evoca. Gli studenti leggeranno, si confronteranno su ciò che hanno letto e concordano una presentazione che miri soprattutto a evidenziare l'argomento che interessa. 2^ ora Docente di francese - lezione in lingua francese Ai vari gruppi saranno poste una serie di domande riguardanti la loro ricerca sulla poesia. ETUDE I - Un texte incantatoire destiné à être lu et transmis oralement Parce que ce texte était destiné aux Résistants, Eluard retrouve la tradition de la poésie orale qui doit frapper les esprits par sa ligne mélodique.

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A. Le souffle des anaphores 20 strophes construites sur le même canevas : - Anaphore de la préposition "sur", répétée 3 fois par strophe et suivie de compléments circonstanciels de lieu - Dernier vers de la strophe: "J'écris ton nom" ~ ~ -> Eluard cherche à ce que son texte soit facilement mémorisé pour être retransmis oralement d'une part et d'autre part pour être complété par les lecteurs partisans. La 20ème strophe, elle aussi, a un côté oratoire assez fort grâce à des procédés d'amplification : - Anaphore du "je" en début de vers v.82-83 - Effet de redondance sur "pour" v.83-84 - La conjonction initiale "et" met en valeur cette strophe ~ ~ -> Clôture très simple du texte sur le mot clef qui apparaît comme une évidence absolue d'autant plus qu'il est mis en valeur par son détachement. B. Le rythme Il est étroitement lié à l'anaphore puisqu'il fonctionne à chaque fois avec le même effet d'insistance. Chaque quatrain est formé de: - 3 heptasyllabes - 1 tétrasyllabe martelé par des mots brefs ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ à ouverture sur le monde ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ a toujours relié à une idée fixe, obsédante C. Les sonorités · Quasi-absence des rimes traditionnelles · L'effet rime était en début de vers avec l'anaphore "Sur" -> Certains vers riment parfaitement sauf à la rime. Ex : v.5-6 et v.45-46. · Eluard préfère le phénomène assonances / allitérations à la rime : c'est beaucoup plus fluide et moins contraignant. Ex : Strophe 7, v.25-28, allitération en [ch] et en [z] et assonance en [on] et en [an]. Cela contribue largement à donner au texte un aspect mélodique en dépit de l'absence de rimes traditionnelles. Al terzo gruppo si chiederà di cercare i luoghi concreti e immaginari dove il poeta aspira a scrivere la parola “libertà”. II - Des lieux d'écriture à la fois concrets et imaginaires La volonté qui est revendiquée, c'est d'écrire le mot "liberté" sur tous les supports possibles dans le monde et de faire de cet univers une sorte d'immense graffiti. · De nombreux supports lexicaux -> volonté de couvrir tous les domaines d'une vie : - Enfance : "cahiers d'écolier" v. 1, "pupitre" v. 2, "pages" v. 5 - Pouvoir : "armes des guerriers" v. 10, "couronne des rois" v. 11 - Nature : "champs" v. 25, "oiseaux" v. 26, "mer" v. 30 - Espace privé : "lampe" v. 45, "maison" v. 48, "chambre" v. 50, "chien" v. 53 - Etat d'esprit du poète : "absence sans désir" v. 73, "solitude nue" v. 74, "espoir sans souvenir" v. 79 · Evocations fréquentes d'un fait et de son contraire -> Volonté d'englober la totalité de l'univers : - V. 5-6 : "pages lues"/ "pages blanches"

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- V. 22-23 : "soleil moisi"/ "lune vivante" - V. 17-18 : "nuits"/ "journées" A. Une progression Evolution = celle d'une vie d'homme de l'enfance jusqu'à la réflexion personnelle. · Début du texte (v. 1 à 44): va-et-vient permanent entre le moi et le monde · Fin du texte (à partir du vers 45) -> évocation d'un univers plus intime : - V. 45-60 : environnement familier du poète : "lit" v. 51, "objets familiers" v. 58, "maison" v47 - V. 61 à la fin: état d'esprit du poète: "refuges détruits" v. 69, "les murs de mon ennui" v. 71 On peut dire que les supports d'écriture pour la liberté deviennent, au fil du texte, de plus en plus intimes et c'est sans doute la marque d'une implication personnelle assez forte de la part d'Eluard. Sa présence est de plus en plus grande à la fin du texte à travers les possessifs « mon, ma, mes ». B. Mélange des supports concrets et des supports abstraits · Concret : "cahiers" v. 1, "pupitres" v. 2, "pages" v. 5-6, "images" v. 9, "sable" v. 3, "vitre" v. 65… · Multiplication des supports imaginaires: ce sont ces supports qui donnent au texte sa valeur symbolique la plus importante: métaphores - V. 18 : sérénité des jours de paix qui est évoquée. Associée au plaisir simple du pain par opposition aux jours de l'occupation pendant lesquels les Résistants mangeaient leur pain noir - V. 22 : image corrompue par la barbarie - V. 27 et 29 : "moulin", "ombre" à idée de la ronde des heures, la nuit qui revient trop souvent et "bouffée d'aurore" = soupirs d'espérance à chaques fois renouvelés On assiste donc à une multiplication infinie des supports proposés pour écrire le mot "liberté" et ceci est révélateur de la tonalité d'ensemble du texte qui se veut dans les heures sombres de 1942: un hymne à la vie, à la plénitude de tous les instants d'une vie d'homme. Al terzo gruppo si pongono una serie di domande le cui risposte evidenzino la pienezza della vita (ricordi, momenti di entusiasmo e di scoraggiamento). III - Un hymne à la vie, à la plénitude de tous les instants d'une vie d'homme A une première lecture, sans connaître tout le contexte du poème on pourrait penser que ce texte se rapproche de la poésie amoureuse; en effet on a ici une immense déclaration d'amour à la vie en dépit de quelques images de découragement qui viennent ternir parfois l'élan enthousiaste. A. Quelques images de découragement (liées au contexte de la guerre) ex : v. 22, v. 45-46, v. 69-70, v. 73-74. Toutes ces images sont l'évocation des moments de désespoir de la vie où le miroir vous coupe en deux, où l'on ne se retrouve plus.

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Tous ces moments de découragement peuvent être liés aux moments difficiles que vivent les maquisards loin de leurs proches et de leur famille pendant l'occupation. B. Si tous les instants d'une vie d'homme ne sont pas cités, les plus importants le sont · Réminiscence de l'enfance, par bribes - "cahiers d'écolier" - "pupitre" - les beaux livres: "pages lues", "images dorées" - les promenades: "Sur les nids, sur les genêts" · Communion sensuelle avec le monde - "bouffées d'aurore" v. 29 - "mousse des nuages" v. 33 - "sueurs de l'orage" - "pluie épaisse et fade" · Tendresse, sensualité, fraternité - le chien - "chair accordée" v. 62 - "main qui se tend" v. 64 - "lèvres attentives" CONCLUSION Un poème à vocation militante, qui retrouve pour cela les accents d'un texte oratoire. Une brillante combinaison d'intimité et d'ouverture sur le monde qui fait toute la plénitude de cet hymne à la vie. 3^ ora - Docente di Francese e di Storia dell'Arte - lezione in lingua francese (se possibile) Les peintres surréalistes et la guerre. L'insegnante di Arte presenta l'opera di Mirò "Donna seduta II" (ML 5 - F3) introducendone l’analisi con riferimento al periodo storico di creazione dell’opera: la guerra civile spagnola. Chiede agli alunni di rispondere alle domande:

• Observez la bouche et les seins: quelle idée est-ce qu'ils rappellent? • Trouvez des adjectifs pour décrire la figure humaine • Dans ce tableau il y a un grand nombre de symboles: lesquels? Observez aussi le

collier de la femme. • Comment sont représentées la lumière et l’ombre ? • Trouvez des associations d’idées avec : la feuille et l’ovale, le pendentif de la

femme, ses cheveux , ses dents.

Il docente si riferisce alla critica al quadro in appendice. ML6 –F3 Gli alunni prendono appunti di quanto emerge dall’analisi. Viene presentata un’ altra opera di Ernst , “Couple zoomorphe”, 1933, olio su tela, cm.91,9x73,3, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim (ML7-F3) nella quale emerge il rifiuto del nazional-socialismo in Germania.

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Gli alunni, a coppie, svolgono un’analisi autonoma dell’opera avendo come consegna di individuare:

• les techniques utilisées par l’artiste • la présence obsessionnelle de l’image de l’oiseau • les images qui font allusion à l’échec de la civilisation européenne

devant la naissance de la menace national-socialiste en Allemagne • les images oniriques • le sens du titre « Couple » définie « zoomorphe » et sens de

l’animalité Testo di riferimento in appendice, ML8-F 3 Gli studenti sono avvisati della prova di verifica intermedia che avrà luogo nella lezione successiva. Materiali di lavoro Paul Eluard "Liberté" YAHOO Encyclopédie Mirò "Donna seduta II", 1939 Ernst , “Couple zoomorphe”, 1933 VERIFICA INTERMEDIA 2^ ora (delle 3 previste per verifiche) : Docente di francese: Interrogazione orale sulle opere di Mirò e Ernst presentate, sull’analisi delle poesie di Eluard, sul tema dell’impegno politico. Modalità e criteri di valutazione come nella prima verifica intermedia. Controllo sulla restante metà di alunni della classe. Gli studenti sono avvisati che, a distanza di 2 settimane, avrà luogo la verifica pluridisciplinare scritta sommativa sul modulo. VERIFICA SOMMATIVA PLURIDISCIPLINARE : Si distribuisce in fotocopia a colori l’opera “Illumination “ di R.Magritte ( ML1- F. verifica; analisi di riferimento ML2- F. verifica) A partire dallo stimolo iconico sono formulate 2 domande per storia dell’arte e 2 domande per francese, secondo la tipologia B della 3^ prova d’esame.

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· Domande e risposte sono redatte in francese . Le risposte devono rientrare in un massimo di 15 righe ciascuna. · Tempo di esecuzione : 1 ora · Criteri di valutazione validi per le due discipline: INDICATORI

PUNTEGGI

Conoscenza dei contenuti

1 - 6

Uso appropriato del lessico e della morfosintassi

1 - 5

Capacità di sintesi, rielaborazione e collegamento

1 - 4

Histoire de l’Art :

1) Quels caractères du surréalisme ressortent de cette œuvre ? 2) Quels peintres surréalistes connaissez-vous et quels sont les caractères de ce

mouvement quant à : a. thèmes b. nouveautés techniques apportées Français: 1) Quels points de contacts avez-vous relevés entre le surréalisme en peinture et en littérature française ? 2) Rappelez des passages des textes lus de Breton et d’Eluard qui mieux représentent le thème du rêve et celui de l’action, présents dans le surréalisme français.

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ALLEGATI

FASE 1 ML1 – F1 « Une rencontre » da Nadja, A.Breton, 1928 Je venais de traverser ce carrefour dont j’oublie ou ignore le nom, là, devant une église. Tout à coup, alors qu’elle est peut-être encore à dix pas de moi, venant en sens inverse, je vois une jeune femme, très pauvrement vêtue, qui, elle aussi, me voit ou m’a vu. Elle a la tête haute, contrairement à tous les autres passants. Si frêle qu’elle se pose à peine en marchant. Un sourire imperceptible erre peut-être sur son visage. Curieusement fardée, comme quelqu’un qui, ayant commencé par les yeux, n’a pas eu le temps de finir, mais le bord des yeux si noir pour une blonde. Le bord, nullement la paupière (un tel éclat s’obtient et s’obtient seulement si l’on ne passe avec soin le crayon que sous la paupière. Il est intéressant de noter, à ce propos, que Blanche Derval, dans Ie rôle de Solange, même vue de très près, ne paraissait en rien maquillée. Est-ce à dire que ce qui est très faiblement permis dans la rue, mais est recommandé au théâtre ne vaut à mes yeux qu’autant qui’il est passé outre à ce qui est défendu dans un cas, ordonné dans l’autre? Peut-être. Je n’avais jamais vu de tels yeux. Sans hésitation j’adresse la parole à l’inconnue, en m’attendant, j’en conviens du reste, au pire. Elle sourit, mais très mystérieusement, et, dirai-je, comme en connaissance de cause, bien qu’alors je n’en puisse rien croire. Elle se rend, prétend-elle, chez un coiffeur du Boulevard Magenta (je dis: prétend-elle, parce que sur l’instant j’en doute et qu’elle devait reconnaître par la suite qu’elle allait sans but aucun). Elle m’entretient bien avec une certaine insistance des difficultés d’argent qu’elle éprouve, mais ceci, semble-t-il, plutôt en matière d’excuse et pour expliquer l’assez grand dénuement de sa mise. Nous nous arrêtons à la terrasse d’un café proche de la Gare du Nord. Je la regarde mieux. Que peut-il bien passer de si extraordinaire dans ces yeux ? Que s’y mire-t-il à la fois obscurément de détresse et lumineusement d’orgueil ? C’est aussi l’énigme que pose le début de confession que, sans m’en demander davantage, avec une confiance qui pourrait (ou bien qui ne pourrait ?) être mal placée elle me fait.

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ML2 – F1

Dessin pour Nadja, A.Breton ML3 – F1 « Manifeste du surréalisme » (1924), A. Breton « C’est de très mauvaise foi qu’on nous contesterait le droit d’employer le mot SURRÉALISME dans le sens très particulier où nous l’entendons, car il est clair qu’avant nous ce mot n’avait pas fait fortune. Je le définis donc une fois pour toutes : SURRÉALISME, n. m. Automatisme psychique pur par lequel on se propose d’exprimer, soit verbalement, soit par écrit, soit de toute autre manière, le fonctionnement réel de la pensée. Dictée de la pensée, en l’absence de tout contrôle exercé par la raison, en dehors de toute préoccupation eshétique ou morale.

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ENCYCL. Philos. Le surréalisme repose sur la croyance à la réalité supérieure de certaines formes d’associations négligées jusqu’à lui, à la toute-puissance du rêve, au jeu désintéressé de la pensée. Il tend à ruiner définitivement tous les autres mécanismes psychiques et à se substituer à eux dans la résolution des principaux problèmes de la vie. Ont fait acte de SURRÉALISME ABSOLU MM. Aragon, Baron, Boiffard, Breton, Carrive, Crevel, Delteil, Desnos, Éluard, Gérard, Limbour, Malkine, Morise, Naville, Noll, Péret, Picon, Soupault, Vitrac. » … « Faites-vous apporter de quoi écrire, après vous être établi en un lieu aussi favorable que possible à la concentration de votre esprit sur lui-même. Placez-vous dans l’état le plus passif, ou réceptif, que vous pourrez. Faites abstraction de votre génie, de vos talents et de ceux de tous les autres. Dites-vous bien que la littérature est un des plus tristes chemins qui mènent à tout. Écrivez vite sans sujet préconçu, assez vite pour ne pas retenir et ne pas être tenté de vous relire. La première phrase viendra toute seule, tant il est vrai qu’à chaque seconde il est une phrase, étrangère à notre pensée consciente, qui ne demande qu’à s’extérioriser. Il est assez difficile de se prononcer sur le cas de la phrase suivante; elle participe sans doute à la fois de notre activité consciente et de l’autre, si l’on admet que le fait d’avoir écrit la première entraîne un minimum de perception. Peu doit vous importer, d’ailleurs; c’est en cela que réside, pour la plus grande part, l’intérêt du jeu surréaliste. »

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FASE 2 ML1 – F2

Max Ernst, LA VESTIZIONE DELLA SPOSA, (1940), olio su tela, cm.129,7x96,2. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim ML2- F2 " L'habillement de l'épousée" L’idée de contamination parmi les différentes sphères du monde vivant à travers l’érotisme est à la base de "L’habillement de l’épousée" (1939-40). L’épousée au premier plan rappelle comme conformation l’Eve pécheuse de Cranach, rendue monstrueuse par le manteau qui lui recouvre le visage en lui conférant un aspect de chouette aussi ; l’oiseau nocturne attire l’attention, mais, selon le savoir ésotérique (ésotérisme), il est aussi le symbole de celui qui voit dans le néant, la déesse Minerve et

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donc de la sagesse. L’approche de l’amour physique conduit l’épousée plus proche de cet état de sagesse qui consiste dans la compréhension de la loi de l’univers, l’amour même comme moyen de communication de tout l’être. Le tableau a l’aspect donc d’un rite d’initiation à la sagesse et de passage vers un stade supérieur de connaissance. Une demoiselle nue, symbole de virginité, est chassée par l’épousée d’une main et se retrouve à regarder en arrière, vers le passé représenté par la rue qui s’ouvre à ses épaules. La fuite perspective du carrelage en damier confère de la profondeur à la scène. Un oiseau antropomorphique, symbole du mâle a à la main une lance brisée: on trouve des enfants dans la même pose dans beaucoup d’anciens « Mariages de la Vierge», entre autres celui de Raffaello. La lance brisée était le symbole de l’irrévocabilité du lien. Dans ce tableau elle a aussi le caractère de la chasteté qui va être perdue en considérant que la pointe de la lance est dans la direction du pubis de l’épousée. Le mariage sera donc entre deux oiseaux de conformation différente. Derrière l’épousée il y a un tableau qui la représente presque identique mais dans un paysage naturel, non urbain et sans les images de contour. Elle est en train d’abandonner sa condition de solitude pour entrer dans un monde de relations. En bas à droite il y a une figure verdâtre qui semble s’étancher les larmes. Elle a quatre seins, le ventre gonflé de la maternité, les parties génitales et les pieds palmés: une petite idole de la fertilité probablement inspirée aux statues votives que Ernt avait vues pendant son voyage au Proche Orient en 1924. L’androgyne est le symbole de l’unité entre mâle et femelle. Son inexistence comme être réel fait en sorte que l’épousée doive s’unir avec le mâle pour être fertile. La douleur pour la faute que la moralité bourgeoise rattache à la sexualité est ici transfigurée, changée dans l’inquiétude d’être obligée de chercher une alliance difficile avec l’autre sexe après avoir perdu l’unité et l’autosuffisance d’origine. Dans ce sens l’ oeuvre a été comparée à la Grande Vitre de Duchamp à cause des possibles contenus ésotériques liés à la figure de l’épousée. (adattato da: Arti Visive. Autori:G.Dorfles-A.Vettese, Ed. Atlas)

ML3 – F2 Max Ernst à travers le Surréalisme Découvrant tôt le monde de l'imaginaire, Max Ernst est devenu, grâce à son oeuvre, l'un des plus importants noms du Dadaïsme et du Surréalisme. Ses premiers tableaux sont particulièrement influencés par des artistes tels: Van Gogh, Kadinsky et Macke, ce dernier étant un de ses grands amis à l'époque où il vivait à Bonn. À ses débuts, Max Ernst travaille et expose avec les expressionistes rhénans. C'est lorsqu'il se retrouve mobilisé par la première Guerre Mondiale qu'il fait la découverte du mouvement Dada. En 1919, il rencontre Hans Arp et Baargeld, avec qui il forme la "Centrale W/3". C'est avec Arp qu'il développe une technique qui deviendra caractéristique du Surréalisme: le collage. C'est lors de ses expositions à Paris, en 1920, sur invitation d'André Breton, que l'on remarque les premiers souffles de ce qui sera le Surréalisme. Alors que le Dadaïsme en arrive à sa fin, étant donné un certain engoûment pour le Surréalisme, son succédeur, Max Ernst évolue et ses thèmes se précisent. Il travaille aussi ses procédés en intégrant la technique du frottage, un élément propre à son oeuvre. La deuxième Guerre Mondiale vient imprégner d'anxiété l'œuvre de Ernst, tout comme l'amour le fait quelques années plus tard lorsqu'il tombe amoureux de Dorothea Tanning. L'oeuvre du pionnier du Surréalisme

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est considérée comme l'une des plus illustres du 20ième siècle, on la retrouve surtout dans les grands musées américains et européens, ainsi que dans d'importantes collections privées. Depuis 1975, des expositions rétrospectives ont lieu à New York, Londres et Paris. (sito internet: http://www.angelfire.com/ar/ernst) ML 4 – F2 Les frottages Le procédé du frottage équivaut, lui aussi, à l’écriture automatique. Définition du Dictionnaire abrégé du surréalisme : FROTTAGE - Procédé découvert par Max Ernst le 10 août 1925. « Le procédé de frottage, ne reposant que sur l’intensification de l’irritabilité des facultés de l’esprit par des moyens techniques appropriés, excluant toute conduction mentale consciente, réduisant à l’extrême la part active de celui qu’on appelait jusqu’alors l’«auteur», ce procédé s’est révélé le véritable équivalent de l’écriture automatique. » (M.E.) Recette du frottage: prenez un morceau de papier et posez-le sur un plancher de bois ou sur n’importe quelle surface présentant une anomalie quelconque. Frottez le papier avec un crayon. Regardez le résultat et rêvez. Enfin effacez, ajoutez quelques coups de crayons et votre image est faite! Appliquant ce procédé, Ernst fait apparaître oiseaux enchanteurs, rhinocéros, pupilles éblouies, végétation inconnue ou astres mystérieux. (sito internet)

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ML5 – F2

Joan Mirò, IL CARNEVALE DI ARLECCHINO, 1924-25, olio su tela, cm.66x93, Buffalo (New York), Albricht-Knos Art Gallery

ML 6 – F2 Mirò a composé ce tableau avant que Breton publie son «Manifeste surréaliste». Ici il ne s’agit pas d’objets arrangés hors de leur milieu, ni de la «rencontre occasionnelle d’une machine à coudre avec un parapluie sur une table d’opération», d’après l’exemple de Max Ernst. Bien sûr la réalité est encore reconnaissable: chats, oiseaux, yeux, un dé, un cône, un cylindre, ballons, notes musicales, une fenêtre et, ce qui est particulièrement important, l’échelle qu’on retrouve souvent dans les oeuvres de Mirò, symbole de l’évasion vers le haut. Mais ces fragments de réalité se transforment, comme s’ils étaient librement inventés, flottent dans l’air ou s’appuient doucement par terre, s’intégrant, par des lignes courbes, dans une dimension irréelle et peuplant l’espace comme des fantômes, nés du subconscient de l’artiste. (adattato da: P.Adorno "L'arte italiana" Ed. G:D'Anna 1994) ML 7 – F2

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LA COURBE DE TES YEUX La courbe de tes yeux fait la courbe de mon cœur, Un rond de danse et de douceur, Auréole du temps, berceau nocturne et sûr, Et si je ne sais plus tout ce que j’ai vécu C’est que tes yeux ne m’ont pas toujours vu. 5 Feuilles de jour et mousse de rosée, Roseaux du vent, sourires parfumés, Ailes couvrant le monde de lumière, Bateaux chargés du ciel et de la mer, Chasseurs des bruits et sources des couleurs, 10 Parfums éclos d’une couvée d’aurore Qui gît toujours sur la paille des astres, Comme le jour dépend de l’innocence Le monde entier dépend de tes yeux purs Et tout mon sang coule dans leurs regards. 15 (P. Eluard, Capitale de la douleur, 1926 )

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FASE 3 ML1-F3 Liberté Sur mes cahiers d'écolier Sur mon pupitre et les arbres Sur le sable de neige J'écris ton nom 4 Sur les pages lues Sur toutes les pages blanches Pierre sang papier ou cendre J'écris ton nom 8 Sur les images dorées Sur les armes des guerriers Sur la couronne des rois J'écris ton nom 12 Sur la jungle et le désert Sur les nids sur les genêts Sur l'écho de mon enfance J'écris ton nom 16 Sur tous mes chiffons d'azur Sur l'étang soleil moisi Sur le lac lune vivante J'écris ton nom 20 Sur les champs sur l'horizon Sur les ailes des oiseaux Et sur le moulin des ombres J'écris ton nom 24 Sur chaque bouffée d'aurore Sur la mer sur les bateaux Sur la montagne démente J'écris ton nom 28 Sur la mousse des nuages Sur les sueurs de l'orage Sur la pluie épaisse et fade J'écris ton nom 32 Sur les formes scintillantes

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Sur les cloches des couleurs Sur la vérité physique J'écris ton nom 34 Sur les sentiers éveillés Sur les routes déployées Sur les places qui débordent J'écris ton nom 38 Sur la lampe qui s'allume Sur la lampe qui s'éteint Sur mes raisons réunies J'écris ton nom 42 Sur le fruit coupé en deux Du miroir et de ma chambre Sur mon lit coquille vide J'écris ton nom 46 Sur mon chien gourmand et tendre Sur ses oreilles dressées Sur sa patte maladroite J'écris ton nom 50 Sur le tremplin de ma porte Sur les objets familiers Sur le flot du feu béni J'écris ton nom 54 Sur toute chair accordée Sur le front de mes amis Sur chaque main qui se tend J'écris ton nom 58 Sur la vitre des surprises Sur les lèvres attendries Bien au-dessus du silence J'écris ton nom 62 Sur mes refuges détruits Sur mes phares écroulés Sur les murs de mon ennui J'écris ton nom 64 Sur l'absence sans désir Sur la solitude nue Sur les marches de la mort

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J'écris ton nom 68 Sur la santé revenue Sur le risque disparu Sur l'espoir sans souvenir J'écris ton nom 72 Et par le pouvoir d'un mot Je recommence ma vie Je suis né pour te connaître Pour te nommer 76 Paul Eluard in Poésies et vérités, 1942 ML2 .- F3 (I brani seguenti sono stati trovati su www.YAHOO.fr) Poésie de guerre Ni sa mobilisation ni sa semi-clandestinité, à partir de 1942, ne tarirent l'écriture d'Eluard: en 1939, il composa la première partie de Livre ouvert (I, octobre 1940; II, janvier 1942). En 1941, Moralité du sommeil et Sur les pentes inférieures. Ayant demandé sa réinscription au parti communiste clandestin, Eluard choisit de combattre avec ses mots: dans Poésie et Vérité (avril 1942, remanié en 1943) paraît le fameux poème «Liberté», dont la diffusion massive par la RAF sur la France occupée fit d'Eluard un homme traqué, contraint de changer de nom et de changer aussi sans cesse de cache. Comme l'a bien compris Claude Roy (1915-1997), ce poème a fait brutalement d'Eluard un mythe et pas seulement un type classique de «poète engagé» : «Eluard, compagnon de cette lutte, déduit la liberté de l'amour et le rêve collectif des foules du monde à travers son expérience personnelle. De 1940 à 1944, des millions d'hommes et de femmes ont été véritablement amoureux de la liberté. Ils ont lu et compris «Liberté» comme on lit et comprend une déclaration d'amour.» Chargé de constituer dans la zone nord le Comité national des écrivains, Eluard regroupe autour de la Résistance Vercors, qui vient de fonder avec Pierre Lescure les Éditions de Minuit, Jean Paulhan, Louis Aragon et Elsa Triolet, Jean Cassou, Jean Tardieu, Lucien Zervos, Robert Desnos, Lise Deharme, et Lucien Scheler. En 1943 paraissent à Genève Domaine français et l'Honneur des poètes, aux Éditions de Minuit: ce sont deux anthologies de poèmes de résistance, et l'avertissement de l'Honneur des poètes est clair: «Devant le péril aujourd'hui couru par l'homme, des poètes sont venus de tous les points de l'horizon français. Une fois de plus la poésie mise au défi se regroupe, retrouve un sens précis à sa violence latente, crie, accuse, espère.» L'activité résistante d'Eluard le conduit encore à consacrer beaucoup de force aux Lettres françaises, le journal de Jacques Decour et Jean Paulhan. Réfugié en Lozère, il publie sous le pseudonyme de Jean du Haut les Sept Poèmes d'amour en guerre (1943). Au Rendez-vous allemand (1944-1945) bouclera le cycle des poèmes de guerre.

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ML3- F3 La poésie de guerre d'Eluard est une poésie militante, engagée, vibrante de l'espoir que les coupables seront punis, simple aussi en ce qu'elle porte la parole d'un peuple humilié. En contrepartie, elle court le risque de devenir prêcheuse et partisane: Eluard le savait, qui répondit dans un texte des Poèmes politiques (1948) à ses «amis exigeants» qui se détournaient de lui quand il chantait «son pays entier comme une rue sans fin» faute de «savoir que les hommes / Ont besoin d'être unis d'espérer de lutter / Pour expliquer le monde et pour le transformer». Poésie ininterrompue, dès 1946, avait déjà esquissé ce travail d'autocritique sous la forme d'un long dialogue avec l'amante, évoquant tous les risques: celui de la lassitude, du vieillissement, de la mesquinerie quotidienne. La figure lumineuse de Nush, son corps gracile écartait alors cependant le danger: mais la mort vint la frapper, en novembre 1946. Elle avait quarante ans. Bouleversé, désespéré, Eluard voulut mourir. Aidé par ses amis, par l'écriture encore (il publia en 1947, sous le pseudonyme de Didier Desroches, Le temps déborde, où il criait sa souffrance: «Nous ne vieillirons pas ensemble. Voici le jour en trop: le temps déborde. Mon amour si léger prend le poids d'un supplice»), et par la littérature (publication d'une anthologie poétique sous le titre: Le meilleur choix de poèmes est celui que l'on fait pour soi), il finit par accepter que Nush ne fût plus là. Ses derniers textes politiques (Poèmes politiques, 1948; Une leçon de morale, 1949), ainsi que son activité militante disent ce qu'il espérait des autres et de la fraternité. À la fin de 1949, Eluard rencontra son dernier amour, Dominique, qu'il épousa en 1951 et en hommage à laquelle il écrivit ses derniers poèmes d'amour, le Phénix, l'oiseau merveilleux semblable au désir qui renaît perpétuellement. Il travaillait à son Anthologie des écrits sur l'art lorsqu'il mourut d'une crise cardiaque, le 18 novembre 1952. ML4 – F3 La poésie, l'amour et la révolution Malgré le clivage commode et largement décrit entre un Eluard surréaliste et un Eluard communiste, il existe une grande unité dans la vision politique et esthétique de ce poète faussement clair: elle tient dans la volonté de maintenir ensemble ce qu'il est si tentant de séparer, l'amour et la révolution, le couple et la collectivité des autres; elle exige un incessant mouvement de va-et-vient et de partage, la volonté de concilier l'imaginaire et le réel, puisque l'imaginaire permet de refuser la reproduction stérile, aussi bien dans la perspective artistique que dans la perspective politique. Le peintre et le poète sont bien de ceux qui «donnent à voir», c'est-à-dire qu'ils éclairent non seulement le monde extérieur mais aussi leur monde intérieur, miroir individuel où l'universel vient se mirer.

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ML 5- F3

Joan Mirò, DONNA SEDUTA II, olio su tela, cm.162x130, 1939, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim ML 6 - F 3 Analyse de « Femme assise » Dans la poétique surréaliste, la considération du procès créatif comme libération des forces de l'inconscient est fondamentale. L'oeuvre naît ainsi du flux automatique des forces intérieures qui se manifeste dans le mécanisme des libres associations. On peut considérer la “Femme assise II” comme une manifestation finale des peintures sauvages de Joan Mirò, œuvres caractérisées par la violence de leur création et de l’imagination. Mirò réalise cette toile dans la période où il réagit violemment aux événements de la guerre civile d’Espagne. La figure humaine est devenue une créature grotesque et bestiale. Malgré cela l’agressivité des images et des éléments formels coexiste avec les détails fantastiques et les sous-entendus universels. Pendant que la bouche ouverte aux dents en scie donne la sensation de l’avidité ou de l’angoisse de la femme, le sein en forme de bouteille implique sa force génératrice. Son

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grand buste forme un fond impénétrable; la ligne de l’horizon est décrite par ses épaules carrées, sur lesquelles poussent ses bras et son cou comme des tiges végétales. Les formes de l’oiseau et du poisson flottant dans l’atmosphère deviennent les symboles de l’air et de l’eau, tandis que les emblèmes de la lune, de l’étoile et des planètes sur le collier de la femme élargissent la symbolique jusqu’à comprendre le plan astral. Les autres formes abstraites semblent tourner lentement sur des orbites mystérieuses en se croisant et se superposant réciproquement, et en changeant de couleur aux points d’intersection. Il en résulte un univers de cohésions, malgré les dichotomies entre lumière et ombre, fécondité et destruction, présence et absence de vie. La fusion est donnée par la répétition des formes comme la feuille et l’ovale qui suggèrent des comparaisons~: le pendentif de la femme devient une lune ou un vagin, ses cheveux rappellent les rayons du poisson, ou des rayons de lumière, ses dents ressemblent aux motifs décoratifs, ou aux montagnes, du paysage en miniature de son collier. (adattato da: "Capolavori della Collezione Peggy Guggenheim", New York, 1983) ML7-F3

Max Ernst, “Couple zoomorphe”, 1933, olio su tela, cm.91,9x73,3, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

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ML8- F3 Analisi dell’opera En 1925 Max Ernst développe la technique du frottage qu’il associe à un souvenir d’enfance, quand il observait les formes irrégulières des sillons du plancher en bois. Dans le «Couple zoomorphe» la présence de canaux lumineux et sinueux à travers des zones sombres peintes crée un effet de relief qui rappelle le frottage. L’artiste a toutefois créé cet effet en plaçant sur la toile des bouts de ficelle ou de corde trempés de peinture et en vaporisant ensuite la couleur. L’image de l’oiseau, qui depuis 1925 revient souvent dans l’œuvre de Ernst, devient presque une préoccupation obsessive en 1930. Dans cette toile on peut distinguer une vague forme d’oiseau et une forme humanoïde qui le caresse, s’élevant de la matière primordiale qui est leur substance même. On dit que les images de type atavique dans l’œuvre de Ernst font allusion à l’échec de la civilisation européenne devant la naissance de la menace national-socialiste en Allemagne (Ernst est inscrit dans la liste de proscription en 1933, quand Hitler devient chancelier du Reich). Il exprime donc une certaine sensibilité à ce climat politique. Les formes se présentent comme une image onirique ou une apparition poétique. Le renvoi à une genèse et à un mouvement évolutif se joint dans le «Couple zoomorphe» à la créativité de l’artiste qui mélange des couches de couleur pastel avec des peintures giclées, soufflées ou laissées couler. (adattato da: "Capolavori della Collezione Peggy Guggenheim", New York, 1983)

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VERIFICHE ML 1- F.verifica

René Magritte, ILLUMINATION, 1934 ML2 – F. verifica Analisi di “ILLUMINATON” – 1934- di R.Magritte Que signifient les nuages blancs sur un ciel bleu et les grelots dessinés dans des formes presque circulaires comme des «bulles», superposées à une pendule en bois clair veiné, posée sur une table faite de la même matière et détachée sur un fond rouge compact? Est-ce des symboles? Le coup des heures (les grelots) qui battent rythmiquement l’inexorable écoulement du temps (les nuages qui passent), dans une liaison indiquée par la ligne des aiguilles? Cela est possible, aussi bien que d’autres interprétations sont possibles suivant ce que ces présences rappellent à l’esprit de chaque spectateur. La question reste toutefois, une question qui n’a pas de réponse convaincante ni pareille pour tous. Ce qui reste c’est le mystère du rêve, la «surréalité», engendrée chez Magritte par des «déplacements» de fragments réels d’un lieu (où ils sont habituels) à un autre (où ils sont absurdes).

(adattato da: P.Adorno “L’arte italiana - Il Novecento” - Ed. G.D’Anna)