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1 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO GINNASIO STATALE “ANCO MARZIO” Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588 LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE Documento per gli Esami di Stato conclusivi del corso di studi (L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2) CONSIGLIO DELLA CLASSE 5° H INDIRIZZO delle SCIENZE UMANE Anno scolastico 2017/18

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO GINNASIO STATALE

“ANCO MARZIO” Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane

Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588

LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE

Documento per gli Esami di Stato conclusivi del corso di studi

(L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)

CONSIGLIO DELLA CLASSE

5° H

INDIRIZZO delle SCIENZE UMANE

Anno scolastico 2017/18

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Il documento è condiviso e approvato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e da tutti gli alunni del gruppo-classe:

MATERIA DOCENTE FIRMA

Italiano GENTILI Carla Madera Maria

Latino GENTILI Carla Madera Maria

Storia PEZONE Diana Maria

Filosofia IOVENE Maria Rosaria

Scienze Umane CIANCIOLO Daniela

Storia dell’Arte FILIANOTI Francesco

Inglese FAZIO Domenica Maria

Scienze naturali RIBECA Paolo

Matematica e Fisica CALICIURI Giuseppe

Scienze Motorie REPOLA Roberto

Religione CECI Vincenzo

Sostegno MAISTO Maria Rosaria

Sostegno DEPROPIS Francesca

Sostegno CACCAVALO Angelica

RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI FIRMA

MONTANO Lucrezia TRIZIO Francesco

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI CALABRO’ Andrea

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

(Dott.ssa Anna Maria Ricciardi)

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INDICE

PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto 1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio ………………………………………………. 5 1.2. Finalità del Liceo Anco Marzio ……………………………………………………... 6 1.3. Il liceo delle Scienze Umane …………………………………………………………. 7 1.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane …………………………………… 7

PARTE II – Profilo della classe 2.1. Composizione della classe 5 H a. s. 2017/2018 …………………………………….. 8 2.2. Evoluzione storica della composizione della classe ……………………………….. 9 2.3. Profilo della classe …………………………………………………………………... 9 2.4. Continuità didattica nel ciclo di studi ……………………………………………... 10

PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe 3.1. Obiettivi di apprendimento ……………………………………………………….. 11 3.2. Metodologie didattiche ……………………………………………………………. 12 3.3. Personalizzazioni e individualizzazioni …………………………………………... 12 3.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari …………..... 12 3.5 Percorsi di alternanza scuola-lavoro 13 3.6. Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico ………………………………… 14 3.7. Modalità di valutazione dei crediti formativi ……………………………………. 14

PARTE IV – Verifiche, valutazioni, recupero 4.1. Tipologia di verifiche ……………………………………………………………... 15 4.2. Criteri di valutazione, griglie …………………………………………………….. 15 4.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento 16

PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato 5.1. Simulazione della 1° prova ………………………………………………………. 17 5.2. Griglia di valutazione della 1° prova ……………………………………………. 23 5.3. Simulazione della 2° prova ………………………………………………………. 24 5.4. Griglia di valutazione della 2° prova ……………………………………………. 27 5.5. Simulazione della 3° prova ………………………………………………………. 28 5.6. Griglia di valutazione della 3° prova ……………………………………………. 30 5.7. Mappe concettuali ………………………………………………………………... 31 5.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di Stato ……………………………….. 31

PARTE VI – Percorso formativo e programmi 6.1. Italiano …………………………………………………………………………… 32 6.2. Latino …………………………………………………………………………….. 36 6.3. Storia …………………………………………………………………………….. 39 6.4. Filosofia ………………………………………………………………………….. 40 6.5. Scienze Umane …………………………………………………………………... 42 6.6. Storia dell’Arte ………………………………………………………………….. 47

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6.7. Inglese ……………………………………………………………………………. 49 6.8. Scienze naturali …………………………………………………………………. 50 6.9. Matematica ……………………………………………………………………… 52 6.10. Fisica …………………………………………………………………………… 53 6.11. Scienze Motorie ……………………………………………………………….. 54 6.12. Religione ……………………………………………………………………….. 55

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PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto 1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio Il territorio: il Liceo Anco Marzio è ubicato ad Ostia, nel X Municipio del Comune di Roma, nella zona sud-ovest della Capitale, distretto scolastico XXI. L’ampiezza del territorio di riferimento del liceo spazia da Fiumicino ad Ardea, da Ostia a Vitinia, Casalpalocco ed Infernetto. Il collegamento con Roma è assicurato dalla ferrovia Roma-Lido, dalle arterie viarie: Cristoforo Colombo, Ostiense e Via del Mare. Le risorse culturali del territorio, in particolare la Biblioteca Elsa Morante, il Teatro del Lido e la Sovrintendenza degli Scavi di Ostia Antica, offrendosi come partner per una condivisione progettuale, favoriscono l’ampliamento e lo sviluppo dell’offerta formativa. Nel territorio si trovano altri Istituti Superiori con cui il Liceo opera talvolta in reti progettuali. La scuola: il Liceo Anco Marzio offre due percorsi liceali:

- Indirizzo Classico: attivo fin dal 1960 come succursale del Liceo Virgilio, resosi poi autonomo nel ….

- Indirizzo Scienze Umane: erede della sperimentazione Brocca Socio-Psico-Pedagogica, attiva fin dal 1993.

La struttura: il Liceo Anco Marzio dispone di due plessi:

- La Sede centrale sita in Via Capo Palinuro n. 72, dove si trovano la Presidenza e gli Uffici di Segreteria, ospita 21 classi.

- La Sede succursale, a pochissima distanza dalla centrale, sita in Via Capo Sperone n. 50 , ospita 37 classi.

- La Sede Succursale Corso Duca di Genova n.135 ospita 4 classi Complessivamente le sedi si avvalgono di diversi spazi didattici:

- Biblioteca Valerio Ceccarelli con catalogo on line - Laboratorio di informatica - Laboratorio di Fisica-Chimica - Sala audiovisiva - Aula Magna con spazio teatrale - Palestre

L’orario: l’orario di lezione è articolato in cinque giorni, dal lunedì al venerdì.

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Attualmente l’orario prevede due ore, la 2° e 6° ora di lezione, della durata di 55’, il recupero orario dei docenti consente l’organizzazione di momenti formativi, oltre l’orario curricolare, con integrazione di gruppi classe e lo scambio di docenti, come da c. 2 e 3 dell’art. 1 L 107/2015. Il calendario nell’anno scolastico 2016/2017 è stato articolato in un trimestre (14/09/2016-22/12/2016) e un pentamestre (07/01/2017-08/06/2017) 1.2. Finalità del Liceo Anco Marzio

Il Liceo Anco Marzio si ispira all’imprescindibile tradizione umanistica e ai principi richiamati dagli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana: uguaglianza, imparzialità e regolarità, integrazione, libertà di scelta. L’Istituto persegue, nella pratica quotidiana della vita scolastica, la cura dello studente, cittadino in formazione, mediante la costruzione di un contesto di apprendimento e comunicazione interpersonale accogliente e affidabile. Si attua una accurata programmazione e selezione di percorsi culturali, curricolari ed extracurricolari, ritagliati intorno alle esigenze ed alle problematiche della crescita culturale e personale, con particolare attenzione agli aspetti organizzativi e relazionali nei rapporti con le famiglie. Il punto di partenza dell’attività formativa è quello di dare valore umano al curriculum degli studenti, sapendo passare dall’erudizione alla cultura, punto nevralgico di ogni percorso scolastico: le competenze si costruiscono sulle conoscenze, ma occorre superare il semplice nozionismo per favorire la crescita di cittadini pensanti. Le finalità dei percorsi formativi proposti possono essere riassunte nei seguenti punti:

- La ricostruzione ed il potenziamento semantico della parola umanità come orientamento valoriale condiviso.

- La valorizzazione della cultura classico-umanistica per una formazione rigorosa ed articolata nell’ottica della centralità e della unitarietà del sapere.

- Il recupero e la padronanza dei mezzi comunicativi per la promozione delle competenze linguistiche nella forma e nel contenuto.

- Lo sviluppo dell’attitudine alla ricerca, al pensiero critico, al vaglio delle informazioni, alla valutazione dei problemi e delle soluzioni nei loro diversi aspetti.

- L’acquisizione, come cittadini, del senso del territorio e della comunità, come basi del concetto stesso di Stato.

- L’educazione alla ricerca di un equilibrio psicofisico nel rispetto delle cose e dell’ambiente come casa comune.

- L’apertura della scuola alla cooperazione con Istituzioni pubbliche ed Associazionismo del territorio, in funzione di opportunità lavorative o progettazione culturale.

- La formazione ad una dimensione europea multiculturale e interculturale. - La padronanza critica dei mezzi multimediali per un uso consapevole, proficuo, corretto dei

social media, in funzione informativa, comunicativa e relazionale. - La promozione di tutti i protagonisti dell’Istituto - studenti, famiglie, docenti, personale ATA

e tutti gli operatori del Liceo Anco Marzio - ad una cooperazione che si traduca nell’accettazione, e nell’inclusione di ciascuno secondo il proprio valore individuale. È indispensabile passare dalla competizione alla collaborazione, utile all’aiuto reciproco e al miglioramento delle competenze di cittadinanza.

- La progettazione del curriculum formativo per classi parallele e per discipline di studio, partendo dall’analisi dei bisogni formativi di ciascun alunno al fine di costruire il curriculum verticale ed il portfolio dello studente.

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1.3. Il liceo delle Scienze Umane L’indirizzo delle Scienze Umane ha una durata di 5 anni e consente l’accesso a tutti i concorsi pubblici per i quali sia previsto il diploma di istruzione secondaria superiore e Accademie militari, nonché l’accesso a tutti i corsi universitari ed istituti superiori (IUSM, Conservatorio). Tale indirizzo si prefigge come finalità primaria, oltre ad una formazione culturale diversificata, lo sviluppo di competenze socio-psico-pedagogiche che consentano una lettura ragionata della realtà individuale e sociale. L’area disciplinare consente infatti l’affinamento delle attitudini didattiche ed educative e della sensibilità ai problemi psicologici dell’età evolutiva ed alle problematiche delle scienze sociali ed è particolarmente attenta alle tematiche dell’inclusione. 1.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane Il seguente quadro sinottico riassume il numero di ore settimanali per ogni disciplina nel corso della durata dell’intero ciclo scolastico. Si ricorda che l’insegnamento della matematica nel biennio prevede anche l’insegnamento di nozioni di informatica e che le Scienze Naturali comprendono nozioni di Biologia, Chimica e Scienze della Terra. Più complessa è invece la composizione della disciplina Scienze Umane che include insegnamenti di Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia. Disciplina

1° liceo

2° liceo

3° liceo

4° liceo

5° liceo

Italiano 4 4 4 4 4 Latino 3 3 2 2 2 Geo-Storia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Scienze Umane 4∗ 4∗ 5∗∗ 5∗∗ 5∗∗∗ Diritto ed Economia 2 2 Matematica 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze Naturali 2 2 2 2 2 Inglese 3 3 3 3 3 Storia dell’Arte 2 2 2 Scienze Motorie 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 TOTALE ore 27 27 30 30 30

∗ Pedagogia e psicologia ∗∗ Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ∗∗∗ Antropologia, Pedagogia e Sociologia

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PARTE II – Profilo della classe 2.1. Composizione della classe 5 H a. s. 2017/2018

COGNOME Nome

1 ABBONDANTE Susanna

2 AGOLINI Cristina

3 BAROCAS Giulia

4 BUSSARELLI Alessia

5 CALABRO’ Alessia

6 CAPURRO Lladò Carlotta

7 COZZOLINO Alessia

8 DE CAROLIS Valeria

9 DELLAQUILA Federica

10 DENTINI Ilaria

11 DI BLASIO Valentina

12 FADDA Alessio

13 KOJTA Federica

14 LAUTONE Alessandro

15 MANILI Elisa

16 MARTINI Silvia

17 MONTANO Lucrezia

18 MONTI Sara

19 PALLINI Aurora

20 SANNIPOLI Gaia

21 SELENATI Nicole

22 SERPI Sofia

23 TOMAS Roberta

24 TRIZIO Francesco

25 TULLII Petra

26 VENTO Federico

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2.2. Evoluzione storica della composizione della classe Al momento della sua formazione, nell’a.s. 2013/2014, la classe si presentava più o meno con lo stesso numero di alunni rispetto all’anno in corso. La componente femminile è stata sempre preponderante. La seguente tabella riassuntiva ne riporta i dati.

a.s. Classe N alunni Maschi/Femmine 2013/2014 1° H 27 4/23 2014/2015 2° H 29 4/25 2015/2016 3° H 27 5/22 2016/2017 4° H 27 5/22 2017/2018 5° H 26 4/22

2.3. Profilo della classe Composizione: la classe 5H è attualmente composta da 26 alunni, di cui due diversamente abili, tre con DSA . Negli anni si sono inserite alcune alunne provenienti da altri istituti e/o ripetenti dello stesso istituto. Pochi i ritirati. Gli alunni dell’attuale 5H provengono tutti dalla 4H dello scorso anno. Provenienza territoriale: gli alunni risiedono prevalentemente a Ostia e Acilia (n. 7 ); altri abitano ad Ostia Antica, Fiumicino, Infernetto. Osservazioni sulle dinamiche relazionali: la classe si è mostrata fin da subito inclusiva, sensibile nei confronti dei soggetti in difficoltà, rispettosa delle diversità e ha sempre partecipato al dialogo educativo e alle iniziative proposte dai docenti del CdC e della scuola. I rapporti interpersonali tra gli studenti sono sempre stati corretti e l’atteggiamento verso i docenti sempre rispettoso Una parte del gruppo classe si è distinta in modo particolare per comportamento corretto, impegno e profitto, fungendo anche da stimolo positivo e da supporto ai compagni più deboli. In ambito extra scolastico alcuni sono sati impegnati nello sport e nella danza a livello agonistico; altri coltivano interesse per il teatro e il volontariato. Osservazioni generali sul percorso formativo: la frequenza alle lezioni è stata, nel complesso, abbastanza assidua. Gli alunni hanno rivelato senso del dovere e consapevolezza dell’importanza di uno studio costante per conseguire buoni risultati. A parte un numero esiguo di alunni che emergono in modo significativo, la classe si è mantenuta su livelli discreti e sufficienti. Particolarmente evidenti sono state le difficoltà nell’area scientifica, in particolare nell’apprendimento della matematica e della fisica, aggravate dalla mancanza di continuità didattica poiché in 5 anni di corso si sono alternati ben 5 docenti diversi. Una parte degli alunni ha presentato qualche difficoltà nella lingua inglese, per quanto riguarda la forma scritta.Pertanto, considerando l'impegno e la partecipazione costanti alle lezioni, per questo esiguo gruppo sono state predisposte delle prove tenendo conto degli obiettivi minimi della disciplina. Questo ha incoraggiato i suddetti studenti a studiare meglio la lingua e a raggiungere un profitto sufficiente. Un’allieva ha trascorso all’estero un periodo di studio che si è rivelato proficuo ai fini della conoscenza della lingua inglese.

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Il metodo di studio di una parte degli alunni della classe appare ancora poco consapevole e, in alcuni casi, superficiale, talvolta troppo mnemonico, cosa che, soprattutto nella costruzione di collegamenti interdisciplinari, risulta piuttosto penalizzante. Il Consiglio di classe sottolinea che questo anno scolastico è stato particolarmente ridotto da diverse cause: elezioni, eventi atmosferici, ponti, conferenze e visione di film o rappresentazioni teatrali in orario curricolare. Questi fattori hanno influito sullo svolgimento e sull’approfondimento dei programmi di tutte le discipline, nonché sul numero delle verifiche effettuate A conclusione del percorso formativo, si attesta il conseguimento di una maturità di comportamento generalmente apprezzabile che in alcuni è stata rapida, in altri è stata più lenta. 2.4. Continuità didattica nel ciclo di studi Il consiglio di classe è stato piuttosto stabile nel corso del ciclo scolastico, fatta eccezione per la matematica e per la fisica, come mostra il quadro riassuntivo evidenziato nella tabella della pagina successiva:

MATERIA CLASSE

1 H 2 H 3 H 4 H 5 H

Italiano Ladisa Ladisa Gentili Gentili Gentili

Latino Costa Gentili Gentili Gentili Gentili

Storia La Porta Gentili Polizzano Polizzano Pezone

Filosofia Iovene Iovene Iovene

Scienze Umane Ruzzini Cianciolo Cianciolo Cianciolo Cianciolo

Storia dell’Arte Filianoti Filianoti Filianoti

Inglese Fazio Fazio Fazio Di Casola Fazio

Scienze naturali Ribeca Ribeca Ribeca Ribeca Ribeca

Matematica e Fisica Flaiban Gambardella Ficicchia Stella Caliciuri

Scienze Motorie Repola Repola Repola Repola Repola

Diritto Vazzola Alessandrì

Religione Ceci Ceci Ceci Ceci Ceci

Sostegno De Propris De Propris De Propris De Propris De Propis

Sostegno Bartolini

Quinto Matricardi

Topini

Topini

Maisto

Caccavalo

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PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe 3.1. Obiettivi di apprendimento Obiettivi educativi e formativi : il consiglio di classe nell’ambito della programmazione annuale ha evidenziato i seguenti obiettivi educativi e formativi, relativi all’acquisizione del metodo di studio, al potenziamento della motivazione e del senso della responsabilità personale: Obiettivi finalizzati all’acquisizione di un metodo di lavoro:

- Utilizzare in modo consapevole i libri di testo e i materiali didattici. - Consolidare e potenziare il metodo di studio. - Sviluppare la capacità di approfondire in modo autonomo i temi di maggiore interesse. - Potenziare l’uso consapevole e critico della ricerca in internet finalizzata all’approfondimento

della didattica. Obiettivi finalizzati al potenziamento della motivazione:

- Sviluppare la consapevolezza delle proprie esigenze, potenzialità, capacità, eventuali carenze. - Sviluppare e consolidare il senso di responsabilità verso l’impegno scolastico. - Sviluppare la capacità di offrire sostegno reciproco ed incrementare il senso di appartenenza

al gruppo classe. - Contribuire con le personali abilità e competenze ad arricchire le proposte didattiche.

Obiettivi finalizzati al potenziamento del senso di responsabilità personale: - Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni, personale non docente). - Conoscere e rispettare il patto educativo di corresponsabilità e il regolamento d’Istituto. - Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a cominciare dall’orario scolastico,

dalla tempestiva e regolare esecuzione dei compiti assegnati, dalla disponibilità e dal corretto utilizzo del materiale didattico.

Obiettivi didattici trasversali: per quanto riguarda invece le competenze interdisciplinari il consiglio di classe individua i seguenti obiettivi:

- Sapersi esprimere correttamente e con coerenza logica nella comunicazione orale e scritta con particolare riferimento all’acquisizione e all’utilizzo del linguaggio specifico delle singole discipline.

- Conoscere i contenuti, i concetti-chiave e il lessico delle singole discipline. - Elaborare sintesi in modo autonomo, dimostrando di saper individuare i nuclei concettuali più

importanti e le relazioni logiche (causa-effetto…). - Sviluppare le capacità di rielaborazione critica e personale delle tematiche proposte. - Sapere applicare metodi e procedimenti operativi per la risoluzione di situazioni

problematiche. - Saper operare confronti e collegamenti tematici tra i contenuti dei diversi ambiti disciplinari.

Obiettivi didattici minimi : gli standard minimi di competenza comuni a tutte le discipline, individuati come punto di riferimento dei PEI con programmazioni riconducibili a quelle di classe e dei PDP, selezionati dal consiglio di classe sono:

- Esporre in modo essenziale e con un lessico semplice i contenuti appresi. - Individuare le parole chiave e i contenuti principali di un testo. - Sintetizzare con riassunti, schemi o mappe tematiche. - Fare collegamenti disciplinari e interdisciplinari con l’aiuto e con i suggerimenti

dell’insegnante. - Sapersi servire in modo autonomo degli strumenti compensativi

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3.2. Metodologie didattiche Il consiglio di classe, negli anni e soprattutto in questo ultimo anno di corso, ha cercato di mediare l’offerta didattica attraverso diverse strategie al fine di favorire i diversi stili di apprendimento degli alunni. Di seguito una sommaria sintesi dei diversi approcci utilizzati per trasmettere i contenuti e condurre la classe al raggiungimento degli obiettivi sopracitati:

- Lezione frontale (mantenendo un frequente feed-back tra docente e alunni). - Lezione partecipata. - Brainstorming. - Didattica dell’errore (stimoli guida all’autocorrezione). - Pratica di diversi generi di scambio comunicativo (discussioni a tema, dibattiti guidati). - Centralità dei testi, con stimoli a percorsi personali di lettura sulla base degli interessi. - Didattica multimediale. - Visite di istruzione e progetti extracurricolari. - Attività di studio e di ricerca individualizzata e in gruppi (omogenei per livello, disomogenei

per livello, motivazionali). - Tutoring (stimoli-guida degli allievi più preparati sui compagni).

3.3. Personalizzazioni e individualizzazioni Al fine di rispettare le diverse complessità nonché i diversi livelli di difficoltà relativi agli alunni presenti nella classe, il consiglio dei docenti attua una serie di individualizzazioni e personalizzazioni della didattica che consentano a tutti gli studenti di poter raggiungere gli obiettivi sopracitati, a quelli più motivati di raggiungere l’eccellenza e ai ragazzi in situazione di maggiore complessità di raggiungere obiettivi completamente individualizzati. Durante l’anno, sono stati dunque proposti approfondimenti su vari argomenti da conseguire a discrezione degli alunni per incrementare i loro livelli di profitto, riduzioni e semplificazioni dei contenuti e maggiore flessibilità valutativa nel caso alunni con certificazione, come indicato nel dettaglio nell’allegato B del presente documento. Il raggiungimento degli obiettivi minimi si è servito anche di verifiche equipollenti e/o semplificate, costruite in base alle capacità cognitive degli studenti in questione. Il quotidiano intervento dei docenti di sostegno ha supportato l’individualizzazione della didattica 3.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari La classe nel corso dell’anno ha partecipato alle seguenti iniziative: - Conferenza “Geni a bordo” presso l’Istituto Magellano - Spettacolo sulla Shoah presso il teatro Faranume - Conferenza sulla prevenzione del tumore al seno - Conferenza sul giornalismo - Visione del film su Van Gogh a Cineland - Visione del film “Gli invisibili” sulla Shoah a Cineland - Visita d’Istruzione allo GNAM - Conferenza della Facoltà Ingegneria del mare - Conferenza sulla donazione del sangue - Conferenza sugli Special Olympics

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3.5. Percorsi di alternanza Scuola-lavoro La legge 107/2015 – la Buona Scuola – disciplina l’attività di Alternanza Scuola- Lavoro (commi 33-43) il cui intento è il voler incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti. Pertanto compito del Dirigente è quello di individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi,in linea con quanto previsto dalle finalità dell’ indirizzo di studio. Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle discipline pedagogiche e della cultura umanistica, riservando anche attenzione alle Scienze matematiche, fisiche e naturali, per consentire di cogliere le interazioni tra saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Pertanto la scelta dei percorsi, da parte del Consiglio di Classe, è stata ispirata ad approfondire e sviluppare conoscenze e abilità e a maturare le competenze richieste da questo tipo di indirizzo di studio, promuovendo altresì una formazione inserita in una dimensione europea multiculturale e interculturale. La classe ha avuto come Tutor scolastico in terzo e quarto anno del Triennio il professore Enrico Polizzano, che è stato sostituito dalla professoressa Carla M. M. Gentili nell’ultimo anno . Complessivamente l’esperienza A.S.L. ha contribuito alla acquisizione di competenze trasversali e di cittadinanza attiva. Gli alunni si sono confrontati con il mondo del lavoro e con tematiche di vita che hanno fatto accrescere in loro la capacità di lettura critica della società a cui appartengono, il senso di responsabilità verso loro stessi e il lavoro da loro svolto. Tenuto conto dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane il Consiglio di Classe ha scelto di indirizzare gli alunni verso percorsi che traducessero in azione e operatività il loro studio come la partecipazione al progetto Antropostudio, Casetta Rita, il percorso presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e clinica e presso la comunità di Nomadelfia, ed inoltre presso la Biblioteca del MIUR e presso Radio Cusano; in questa direzione è stato suggerito il percorso di alternanza scuola-lavoro presso le Scuole Elementari del territorio. Attraverso il percorso presso il Museo del Risorgimento, presso l’Istituto di Storia antica, presso il Museo Braschi, e presso Castel Sant’Angelo gli alunni hanno tradotto in concretezza e integrato le loro conoscenze storiche. Il percorso Teatro classico ha favorito non solo il consolidamento di conoscenze acquisite con lo studio, ma anche l’integrazione. Attraverso la partecipazione alla conferenza “ GENI A BORDO” e alla “ CAROVANA DELLA PREVENZIONE” e il percorso presso la Lipu gli allievi hanno integrato alcune conoscenze scientifiche sulle biotecnologie e sono stati sensibilizzati sulla importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori. Alcuni allievi hanno partecipato a progetti di VOLONTARIATO presso la Comunità di Sant’Egidio, altri hanno seguito il corso BLSD; altri ancora hanno compiuto percorsi presso Ciao Onlus e Cocid Onlus sviluppando competenze di cittadinanza attiva così come coloro che hanno seguito il percorso Special Olympics Games. Anche gli alunni diversamente abili hanno svolto con soddisfazione il loro percorso di alternanza-scuola lavoro che ha valorizzato le capacità comunicative e relazionali. I percorsi di A.S.L. sono stati preceduti (comma 38) da attività di formazione in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e dei diritti del lavoratore. Di seguito una tabella riassuntiva dei percorsi svolti. La metodologia usata e’ stata la lezione frontale, i compiti autonomi con istruzioni e supervisione,l’attività laboratoriale con esercitazioni e attività di ricerca. In base alla “carta dei diritti e dei doveri degli studenti”in alternanza scuola-lavoro,gli allievi hanno compilato un documento conclusivo in cui hanno descritto i contesti e le esperienze vissute, hanno espresso una valutazione complessiva sull’ A.S.L. ed infine hanno effettuato una autovalutazione delle competenze sviluppate.

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La documentazione relativa all’ attività di Alternanza Scuola- Lavoro è depositata agli atti. Segue elenco dei percorsi svolti: • Scuole statali e comunali • Volontariato per acquisizione di autonomie da parte dei ragazzi disabili(Ciao Onlus, COCID Onlus) • Percorso di educazione ambientale (Lipu Ostia) • Volontariato a favore di studenti extracomunitari di vari gradi scolastici, organizzazione di eventi, animazione. (Comunità di Sant’Egidio) • LIA: progetti interni • Percorsi museali • MIUR: Biblioteca • Istituto Storia Antica: Biblioteca • Collaborare alla vita associativa e produttiva della comunità (Nomadelfia) • Percorsi di ASL presso Università • Percorso di Accoglienza presso il Liceo Anco Marzio( Antropostudio) • Radio Unicusano • Vivaio “Primoverde” • Teatro classico • Teatro integrato • Teatro Danza • ASD Special Olympics Italia Onlus • Doposcuola alla “Casetta Rita” • Teatro Gabrielli • Nuoto integrato • Tennis Integrato • Educare a Teatro • Anno all’estero • Progetto Luca Coscioni • Lowcostume 3.6. Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico Secondo il DPR n. 323/98 e modifiche apportate dal D.M. n. 42/2007, come riportato nel POF d’Istituto, l'attribuzione del credito scolastico nelle classi terze, quarte e quinte tiene conto dei seguenti fattori:

- della media dei voti, individuazione della banda di oscillazione; - dell’assiduità della frequenza scolastica; - dell’impegno dimostrato nello studio, - dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

a giudizio insindacabile del consiglio di classe, in considerazione di: - partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola; - frequenza con raggiungimento degli obiettivi nell'insegnamento della religione cattolica (con

giudizio almeno equivalente a buono); - partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica (ad es. organi collegiali); - partecipazione a concorsi organizzati dalla scuola o da enti esterni, con risultati apprezzabili; - eventuali crediti formativi.

Come da art. 11 co. 4 del DPR n. 323/98, fermo restando il massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili, il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall’alunno in considerazione: del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in

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relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato un minor rendimento. 3.7. Modalità di valutazione dei crediti formativi Sempre secondo il DPR n. 323/98 e DM n. 49/2000, i consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri che sono stati preventivamente individuati dal Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, secondo la norma vigente, devono essere acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere, in ogni caso, un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. Gli eventuali crediti formativi (crediti extrascolastici) saranno valutati se acquisiti negli seguenti ambiti: 1. volontariato sociale, 2. cultura, 3. sport, 4. lavoro. Pertanto, per l’attribuzione del credito, si devono verificare le seguenti situazioni:

- Assiduità e frequenza scolastica. - Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo. - Crediti formativi. - Partecipazione all’IRC. - Partecipazione ad attività gestite dalla scuola.

PARTE IV – Verifiche, valutazioni e recupero 4.1. Tipologia di verifiche Durante l’anno scolastico sono state proposte diverse tipologie di verifiche che potessero essere il più possibile propedeutiche allo svolgimento dell’Esame di Stato. Gli alunni sono stati valutati attraverso:

- verifiche orali (colloqui, relazioni di lavori di gruppo oppure test scritti a risposta aperta, a completamento, a scelta multipla validi per l’orale): almeno n. 2 verifiche nel trimestre e n.3 nel pentamestre, di cui almeno uno/due colloqui orali

- verifiche scritte (elaborati, verifiche a risposta aperta, a completamento, a scelta multipla, ecc.): almeno n.2 verifiche nel trimestre e n.3 verifiche nel pentamestre (Italiano, Latino, Inglese, Matematica, Materie di indirizzo)

4.2. Criteri di valutazione, griglie Nella valutazione degli alunni, il consiglio di classe ha cercato di tenere conto, oltreché delle conoscenze e delle competenze raggiunte, dell’impegno mostrato, della partecipazione al dialogo educativo, della costanza nella frequenza scolastica, del processo compiuto rispetto ai livelli di partenza e delle capacità di ragionamento, esposizione, sintesi, analisi, rielaborazione, al fine di dare il più possibile una valutazione globale degli studenti.

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Nella valutazione i docenti si sono inoltre mostrati sensibili a considerare la condizione personale e particolare di ogni alunno, anche in relazione al livello generale della classe. Si ricorda che nel caso degli alunni con certificazione che seguono una programmazione riconducibile agli obiettivi minimi, la valutazione gode di una maggiore flessibilità in quanto vengono privilegiati gli aspetti relativi all’acquisizione di contenuti piuttosto che gli aspetti formali ed espositivi, come pure nella valutazione delle prove scritte vengono utilizzate modalità che tengano conto più della corretta applicazione delle regole che degli errori ortografici prodotti, come da normativa di riferimento (si consulti l’allegato B al presente documento). Nella valutazione si farà comunque riferimento ai criteri e alle griglie elaborati dai singoli dipartimenti, in particolare si terrà conto:

- del livello di partenza - delle competenze raggiunte - dell’evoluzione del processo di apprendimento - del metodo di lavoro acquisito - dell’impegno e dell’applicazione mostrati

4.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento Le strategie di recupero e potenziamento hanno agito soprattutto sull’incremento della motivazione allo studio, facendo leva sull’interesse e sul lavoro condiviso e partecipato, soprattutto finalizzato al sereno svolgimento dell’Esame di Stato. Si è cercato di proporre attività mirate all’acquisizione di un metodo di studio in sintonia con il personale stile di apprendimento. Alcuni docenti si sono resi disponibili per realizzare incontri pomeridiani per il recupero e/o per approfondimenti, o suggerimenti per le mappe tematiche. Recupero: le iniziative di recupero si sono servite delle seguenti attività:

- Attività mirate al miglioramento della motivazione e della partecipazione alla vita di classe. - Controlli del lavoro svolto in autonomia. - Attività mirate all’acquisizione di un metodo di lavoro più ordinato e organizzato. - Attività personalizzate. - Esercitazioni guidate. - Stimoli all’autocorrezione. - Pausa didattica (dopo il trimestre). - Recupero in itinere.

Consolidamento: per il consolidamento il consiglio di classe si è servito delle seguenti attività:

- Attività mirate a migliorare il metodo di studio. - Attività mirate a consolidare le capacità di comprensione, di comunicazione e le abilità

logiche. - Attività di gruppo per migliorare lo spirito di cooperazione. - Attività per gruppi di livello.

Potenziamento: per valorizzare le eccellenze e sviluppare interessi su vari livelli, il consiglio di classe ha proposto:

- Stimoli ulteriori alla didattica consigliando testi, film, opere teatrali e altre attività culturali. - Approfondimenti degli argomenti di studio. - Attività extracurricolari come viste didattiche, conferenze o progetti.

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PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato 5.1. Simulazione della 1° prova La simulazione della prima prova è stata svolta in data 03/05/2018, con durata di 6 ore. La prima prova scritta degli Esami di Stato è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana nonché le capacità espressive, logiche e critiche del candidato. Lo svolgimento della prova simulata ha pertanto proposto agli alunni la scelta tra le quattro tipologie testuali previste dalla Normativa (TIPOLOGIA A, B, C e D).

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA – A.s. 2017-2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1992

«Io non potevo vedermi vivere. Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché,

alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non poté 5 durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che passasse per via conversando. […]

Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando – vivendo – non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello 10 specchio: quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto. Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no.

E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo 15 ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano.

Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo 20 credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. 25 Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»

Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino

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Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione relativistica del mondo e della vita.

1. Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto.

2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano” (righe 17- 18). Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista.

2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta del centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me”? (righe 20-21)

2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e “pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione.

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori conosciuti.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.

Edvard MUNCH, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum

La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e nel viso ed ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.

«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non

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si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa.

3.1 La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora... Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò:

3.2 E allora... che cosa?

3.3 Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»

Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987

«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»

Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993

«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere. Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel così, se bruciava o era spento. Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»

Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla ‘cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età. Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale. "Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […] "Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»

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Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017

«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi

— chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto

l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […] Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un

sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»

Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017

«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»

Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Razzismo.

DOCUMENTI

razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari.

http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/

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«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.»

Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.»

George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. -Perché, babbo? -Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.»

Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI

«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016

«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo. Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento,

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per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L’Europa del 1918 e l’Europa del 2018: quali le differenze?

Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

� sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

� su ciò che si intende per «consumo di suolo»; � sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a

rischio; � sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua; � su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

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Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.

Liceo “Anco Marzio” – SCIENZE UMANE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

ALUNNO_____________________________________ CLASSE__________ DATA_________________

LIVELLI Basso Medio Alto INDICATORI DESCRITTORI 1 2 3

Adeguatezza 3.4 Aderenza alla consegna

3.5 Pertinenza all’argomento proposto

3.6 Efficacia complessiva del testo Tipologie A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc. )

Caratteristiche del contenuto

2.1 Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti.

Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione. Per tutte le tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.

Organizzazione del testo

� Articolazione chiara e ordinata del testo

� Equilibrio fra le parti � Coerenza ( assenza di contraddizioni

e ripetizioni) � Continuità tra frasi, paragrafi e

sezioni.

Lessico e stile � Proprietà e ricchezza lessicale � Uso di un registro adeguato alla

tipologia testuale, al destinatario, ecc.

Correttezza ortografica e morfosintattica

� Correttezza ortografica � Coesione testuale ( uso corretto dei

connettivi testuali, ecc. ) � Correttezza morfosintattica � Punteggiatura

TOTALE PUNTI

/ 15

TABELLA DI CONVERSIONE

Punteggio in quindicesimi

Valutazione in decimi

15 10 14 9 13 8 12 7

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11 6,5 10 6 9 5,5 8 5 7, 6 4,5- 4 5 3

5.3. Simulazione della 2° prova Sono state svolte due simulazioni di 2° prova in data 20/02/2018 e in data 08/05/2018

PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA – A.s. 2017-2 018

SCIENZE UMANE

Differenze individuali e pedagogia inclusiva PRIMA PARTE

II candidato rifletta sul documento sotto riportato, lo contestualizzi nella riflessione educativa dell'auto- re, discuta del carattere naturale e/o sociale delle differenze personali e illustri come, nell'attività scolastica, le differenze individuali fra gli allievi possano essere valorizzate e sviluppate senza cadere nell'individualismo, all'interno di una pedagogia e di una didattica inclusive. “Non c’è bisogno di dimostrare l'esistenza, nell'uomo e nel bambino, delle diversità delle attitudini. Esse balzano agli occhi. Questo è abile nelle operazioni intellettuali, quello preferisce le occupazioni manuali, l'uno è artista, l'altro è matematico. In che cosa consistono queste diversità? Per saperlo bisognerebbe conoscere qual è la struttura delle attitudini. E, anzitutto, che cos’è un'attitudine? Un'attitudine e una disposizione naturale a comportarsi in un certo modo, a comprendere o a sentire di preferenza certe cose o a eseguire certe specie di lavori (attitudini alla musica, al calcolo, alle lingue straniere ecc.). È una cosa complessa. Per esempio, l'attitudine al disegno implica una certa abilita motrice, una valutazione delle grandezze, memoria visiva, comprensione della prospettiva, senso estetico; l'attitudine letteraria richiede memoria verbale, immaginazione, capacita di giudizio e molte qualità intellettuali ed affettive. La diversità delle attitudini è relativa sia alle varietà individuali di questi processi elementari (tipo visivo, uditivo, verbale ecc.) sia alla diversità delle loro combinazioni. Le attitudini variano in funzione di diversi fattori, specialmente del sesso o dell’età. È opportuno distinguere l'attitudine dall'attrazione o interesse. Si può avere attrazione verso un genere di lavoro senza possedere l'attitudine che esso richiederebbe. A volte accade che per motivi di ordine affettivo uno scolaro prenda in antipatia un certo insegnamento per il quale sarebbe veramente dotato: un caso simile è importante da comprendersi per l'educatore e meriterebbe uno studio speciale. In quale misura un insegnamento i cui primi elementi hanno respinto l'alunno a causa dell'incapacità del maestro può uccidere l'attitudine nativa a trarne profitto? [... ] Vediamo dunque le specie di attitudini che gli scolari manifestano. Problema delicato. Le osservazioni che le scuole attuali ci offrono non possono infatti essere raccolte se non con beneficio d'inventario poiché da un lato le nostre scuole poggiano su un principio opposto allo sbocciare delle attitudini individuali, e, d'altro lato, non possono determinare se le deficienze di attitudini che rileviamo siano effettive o apparenti. Cosi, se i tre quarti degli alunni delle secondarie detestano la matematica, e perché non ne hanno il bernoccolo o perché si e fatto di tutto per disgustarli? Si nota comunque un certo numero di tipi psicologici abbastanza generali. Si potrebbero contrapporre gli osservatori, che hanno la mente rivolta verso ii mondo esterno, ai riflessivi, la cui intelligenza e, al contrario, ripiegata su stessa; gli intellettuali, che sono sempre con il naso sulle loro scartoffie, che pongono problemi, e i manuali, che tendono soprattutto a fabbricare, a creare [...] Da un altro punto di vista si potrebbero distinguere i pratici e gli artisti, i positivi e i sognatori. E da un altro ancora i rapidi e i lenti o anche gli attivi e i passivi. [...] Ma, in sostanza, è proprio necessario tener conto di tutte queste diversità individuali? La scuola non l'ha mai fatto. Essa non ha mai considerato come degni della sua sollecitudine se non coloro che si conformano a un certo tipo schematico, che essa stessa ha creato a propria immagine, un tipo mostruoso e contro natura: lo scolaro medio. Ma ha sempre ignorato le differenze fra i tipi. Forse in nulla più che in questo si è dimostrata fedele e cieca erede del passato, che l'uomo medio, neutro e uniforme, senza rilievo, perché senza luci ed ombre, era proprio l'ideale di un tempo [...] II nostro sistema di programmi uniformi conduce al risultato di obbligare i ragazzi ad applicarsi soprattutto alle discipline per le quali non hanno attitudini”:

Edouard Claparede, L'Ecole sur mesure (1920), trad. it. La scuola su misura, La Nuova Italia, Firenze 1952, pp. 33-40 passim

SECONDA PARTE Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti.

1. Quali problemi crea, in una scuola ormai multiculturale, l'esigenza di favorire lo sviluppo delle identità e insieme la

valorizzazione della diversità culturale?

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2. Quali differenze sociali e individuali, oltre a quelle individuate da Claparede, dovrebbero essere valorizzate dalla scuola?

2. Analizza il problema della dispersione scolastica ancora presente nonostante la scolarizzazione di massa.

3. Come viene inteso l'apprendimento nell'ambito del comportamentismo?

SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA – A.s. 2017-2018

SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE

Prima parte

Il candidato, avvalendosi delle sue conoscenze e delle riflessioni scaturite dalla lettura dei documenti riportati, sviluppi il tema dell’importanza e della realizzazione di una efficace educazione alla pace e alla cittadinanza

“(…) Il bambino non si deve considerare, come oggi, nella sua apparente debolezza rispetto a noi, ma nel suo potere di costruire gli uomini. Ogni uomo è il prodotto della crescenza di un bambino (…).E il bambino dovrà essere considerato nella ricostruzione della società con fede e speranza (…). Ora: questo manca completamente nei concetti odierni della educazione dell’umanità nel suo destino sociale. Il nostro contributo all’educazione si riferisce specialmente allo studio del bambino fin dalla nascita perché non solo l’uomo, ma anche la società, ha le sue radici nel bambino , e non si può considerare un’educazione che non prepari l’umanità al nuovo mondo, meglio al mondo presente, senza cominciare ad educare il bambino. (M. Montessori, Educazione e pace, in AAVV, La pedagogia della pace del Novecento, a cura di G.Galeazzi,1992)

“L’utilizzazione degli indirizzi attivi, democratici, cooperativi così sviluppati nella pedagogia degli ultimi decenni, è un modo educativo, che tende ad eliminare gli elementi coercitivi, le chiusure nazionalistiche, razziali e classiste; la stessa sostituzione di un imparare facendo e in libera ricerca all’apprendere di schemi fissi, giova a svegliare e incoraggiare le capacità creatrici, ad offrire il mezzo di affermarsi normalmente e quindi ad eliminare la violenza, sia dell’imposizione da parte dell’educatore, sia della reazione da parte dell’educando. L’educazione alla lealtà, alla sincerità, alla libera discussione, al rispetto delle minoranze (…), l’attenzione a chi è fuori del gruppo, gli scambi di scolari, i campi estivi internazionali, rientrano i n questo ambito. (…) La non violenza è educativa quando sorge dall’insoddisfazione della presente realtà (che dà la morte) e della presente società (che dà l’ingiustizia e l’oppressione). (A. Capitini, Aspetti dell’educazione alla non violenza 1959)

(…) La storia dell’umanità ha centinaia di migliaia di anni e può essere riassunta in molti modi, uno dei quali è l’espansione del pronome personale “noi”. Un certo numero di persone ha usato il termine noi. (…). Tutto il resto poteva essere riassunto con la parola “altri”. Il resto erano persone che non erano noi. (…) Tutte le tappe e le fasi che ci sono state nella storia dell’umanità, avevano un denominatore comune: erano caratterizzate dall’inclusione da un lato e dall’esclusione dall’altro, in cui c’era una identificazione reciproca, attraverso l’inclusione e l’esclusione. Il “noi” si poteva misurare con l’ostilità reciproca. Il significato del “noi” era che noi non siamo loro. E il significato di loro era che loro non sono noi. Gli uni avevano bisogno degli altri per esistere come entità collegata l’una con l’altra e potersi identificare in un luogo o un gruppo di appartenenza. E’ stato così per tutta la storia dell’umanità. (…). Oggi ci troviamo di fronte alla necessità ineludibile della prossima tappa in questa storia, nella quale stiamo espandendo la nozione di umanità. Parlando di

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identità di se stessi, abbiamo un concetto di quello che includiamo in questa idea di umanità messa insieme. Direi che ci troviamo di fronte a un salto successivo che richiede l’abolizione del pronome loro. Fino a questo momento i nostri antenati avevano qualcosa in comune: un nemico. Ora, di fronte alla prospettiva di una umanità globale, dove lo troviamo questo nemico? Ci troviamo nella realtà cosmopolita, quindi ogni cosa fatta anche nell’angolo più remoto del globo, ha impatto sul resto del nostro pianeta, sulle prospettive future. Siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri e non si può tornare indietro.(…) Dobbiamo capire come integrarci senza aumentare l’ostilità.(…). Come possiamo riuscirci? E’ la domanda fondamentale della nostra epoca.(…) 1. Dialogo, una parola che non dovremo mai stancarci di ripetere. C’è bisogno di promuovere una cultura del dialogo, in ogni modo possibile e ricostruire così il tessuto della società. Dobbiamo considerare gli altri, gli stranieri quelli che appartengono a culture diverse, persone degne di essere ascoltate. La pace potrà essere raggiunta solo se daremo ai nostri figli le armi del dialogo, se insegneremo a lottare per l’incontro, per il negoziato, così daremo loro una cultura per creare una strategia per la vita, una strategia volta all’inclusione e non all’esclusione.

2. Dobbiamo capire che l’equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano non è pura carità, ma un obbligo morale. Se vogliamo ripensare le nostre società, dobbiamo creare posti di lavoro dignitosi e ben pagati soprattutto per i nostri giovani, dobbiamo passare dall’economia liquida, che usa la corruzione come un modo per trarre profitto, verso una soluzione che possa garantire l’accesso alla terra attraverso il lavoro. Il lavoro è il modo attraverso cui possiamo rimodellare la nostra convivenza condividendo i frutti della terra, i frutti del lavoro umano.

3. (…) la cultura del dialogo deve essere parte integrante dell’educazione e dell’istruzione che forniamo nelle nostre scuole, in modo interdisciplinare, per dare ai nostri giovani gli strumenti necessari per risolvere i conflitti in modo diverso da come siamo abituati a fare. Tutto questo non è facile ed è un processo di lunghissimo termine. È un modo diverso da quello seguito dalla politica. Acquisire la cultura del dialogo non comporta una ricetta facile, una scorciatoia. Tutto il contrario.(…)

Abbiamo bisogno più di ogni altra cosa (…) di sviluppare qualità difficili in questo mondo: la pazienza, la coerenza, la pianificazione a lungo termine. Parlo di una vera e propria rivoluzione culturale, (…). Pazienza, quindi: dobbiamo concentrarci sugli obiettivi a lungo termine, sulla luce in fondo al tunnel, a prescindere da quanto possa essere lontana al momento in cui la osserviamo. (C’è una luce in fondo al tunnel, Intervento di Z.Bauman all’Incontro “Sete di pace” Assisi,2016)

Seconda parte Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:

1. Che cosa si intende con i termini etnocentrismo e relativismo culturale? 2. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della globalizzazione? 3. Quali sono gli obiettivi e le modalità di un’educazione finalizzata a sviluppare lo spirito

critico? 4. Aspetti positivi e negativi della “rete” e dell’uso dei “social”

LICEO ANCO MARZIO (Dipartimento Scienze Umane)

Seconda simulazione della seconda prova d’esame.

5.4. LICEO ANCO MARZIO

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(Dipartimento Scienze Umane) Griglia di valutazione relativa alla seconda prova scritta

Candidata___________________________________ Classe________ Data_______________

CRITERI INDICATORI PUNTI PUNTEGGIO PROVA

ADERENZA ALLA TRACCIA

PERTINENZA DELLA RISPOSTA

Completa 4

Essenziale 3

Parziale 2

Lacunosa / Fuori tema 1

RILEVANZA E RICCHEZZA DELLE INFORMAZIONI

RIFERIMENTI AD AUTORI E TEORIE

Precise ed esaurienti 5

Precise ed ampie 4

Sufficientemente complete e precise 3

Limitate e / o imprecise 2

Assenti 1

GRADO DI ORGANICITA’

ELABORAZIONE E COLLEGAMENTO DEI CONTENUTI

Articolati 3

Lineari 2

Frammentari 1

ESPOSIZIONE Chiara, corretta, con buona proprietà lessicale 3

Sufficientemente chiara e corretta 2

Confusa e/o con errori e improprietà lessicali 1

TOTALE PUNTI

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5.5. Simulazione della 3° prova Sono state svolte due simulazioni di terza prova in data 13/03/2017 e 08/05/2017. E’ stata scelta la tipologia B per entrambe le simulazioni. Le discipline della prima simulazione sono state: Storia dell’arte, Inglese, Fisica, Scienze Naturali; per la seconda: Latino, Inglese, Matematica, Scienze Naturali. Le prova sono state strutturate in 2 o 3 domande per ogni materia, per un totale di 10 domande. Massimo 10 righe per ogni domanda. Di seguito le domande proposte: Prima simulazione: Storia dell’arte 1 Descrivi “Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo” di Gauguin, evidenziando lo stile postimpressionista 2 Esponi le idee più profonde dell’arte di Gauguin 3 Individua le principali differenze tra impressionismo e postimpressionismo Inglese: 1 What do Samuel Beckett and Harold Pinter want to present on the stage? 2 What is the main feature of Beckett’s language? Fisica: 1 Introduci il teorema di Gauss e spiegane l’importanza 2 Introduci la corrente elettrica nei conduttori e la prima legge di Ohm 3 Descrivi i vari tipi di elettrizzazione Scienze Naturali: 1. Descrivi la struttura e la funzione biologica dell’ATP 2 Quali tipi di Rna sono coinvolti nella trascrizione e nella traduzione e quali funzioni svolgono Seconda simulazione: Latino: 1 Seneca: vindica te tibi, recede in te ipse e iuvare mortalem esprimono un concetto basilare del cammino verso la sapienza. 2 Seneca: le Epistulae ad Lucilium. 3 La favola di Fedro: il momento della denuncia. Inglese: from The Great Gatsby by Scott Fitzgerald 1 Explain the image of Gatsby stretching his arms out towards a green light. 2 Write about the character of Nick Carraway. Scienze Naturali: 1 Cosa sono i plasmidi e in quali categorie si possono suddividere 2 Quali enzimi giocano un ruolo chiave nella tecnologia del DNA ricombinante e quale funzione svolgono 3 Quali caratteristiche rendono i retrovirus diversi dagli altri virus

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Matematica:

1 Determina il dominio della seguente funzione: 5

2

xy

x

−=−

2 Determina, per via algebrica, il seguente limite:

2

22

2lim

2 5 2x

x x

x x→

−− +

5.6. Griglia di valutazione della 3° prova Per la valutazione della 3° prova si fa riferimento per tutte le discipline indicate alla griglia comune che si trova nella pagina successiva. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO GINNASIO STATALE

“ANCO MARZIO” Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane

Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA D’ESAME

Data: ________________________

NOME: _______________________________________ COGNOME: ___________________________________ CLASSE: _________________

DESCRITTORI PUNTI Competenza e conoscenza sull’argomento proposto (1-7 punti)

Completezza delle risposte e capacità di sintesi (0-4 punti)

Proprietà linguistica specifica (0-4 punti)

TOTALE PUNTI

____/15

TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMI Punteggio in quindicesimi

Valutazione in decimi

15 10 14 9 13 8 12 7 11 6.5 10 6 9 5.5 8 5

7-6 4.5-4 5 3

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5.7. Mappe concettuali Sulla base dei temi scelti dai ragazzi, i docenti curricolari e di sostegno si sono resi disponibili per dare eventuali suggerimenti per sviluppare al meglio i percorsi interdisciplinari, consigliando agli alunni di esporre gli argomenti in un tempo massimo di 10 minuti limitando anche il numero di materie, di curare i riferimenti e la bibliografia ed infine di circoscrivere i collegamenti alle programmazioni curricolari. 5.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di Stato Il colloquio, salvo diverse istruzioni del Presidente di Commissione, sarà indicativamente suddiviso in tre parti : la prima relativa all’esposizione della mappa tematica con argomenti scelti dal candidato; la seconda riservata alla relazione su argomenti proposti dalla commissione attinenti alle diverse discipline; l’ultima relativa alla discussione degli elaborati delle prove scritte.

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PARTE VI – Percorso formativo e programmi Le programmazioni dei singoli docenti sono da ritenersi svolte, le parti di programma non ancora ultimate al momento della pubblicazione del presente documento, sono contrassegnate da un asterisco. 6.1. Italiano Docente: prof.ssa Carla Gentili Testo in adozione: Maria M. Cappellini,Elena Sada, I sogni e la ragione”vol. 5 e 6,C.Signorelli Scuola. La Divina Commedia, Paradiso, Dante Alighieri, Le Monnier Giacomo Leopardi 1.La vita 2.Il pensiero 3.La poetica del”vago e indefinito” 4.Leopardi nella querelle classici-romantici 5.I Canti 6.Le Operette morali e l’”arido vero”. 7.Zibaldone 8.La critica: C.Luporini,Leopardi pensatore progressivo; W.Binni,Il poeta della persuasione eroica; P.V.Mengaldo, Leopardi antiromantico. TESTI Canti: -L’infinito. -La sera del dì di festa. -A Silvia. -Il sabato del villaggio. -L’ultimo canto di Saffo. -La quiete dopo la tempesta -A se stesso -La ginestra o il fiore del deserto. Operette Morali: Maria M. Cappellini,Elena Sada, I sogni e la ragione”vol. 5 e 6,C.Signorelli Scuola. La Divina Commedia, Paradiso, Dante Alighieri, Le Monnier Giacomo Leopardi 1.La vita 2.Il pensiero 3.La poetica del”vago e indefinito” 4.Leopardi nella querelle classici-romantici 5.I Canti 6.Le Operette morali e l’”arido vero”. 7.Zibaldone 8.La critica: C.Luporini,Leopardi pensatore progressivo; W.Binni,Il poeta della persuasione eroica; P.V.Mengaldo, Leopardi antiromantico.

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TESTI Canti: -L’infinito. -La sera del dì di festa. -A Silvia. -Il sabato del villaggio. -L’ultimo canto di Saffo. -La quiete dopo la tempesta -A se stesso -La ginestra o il fiore del deserto. Operette Morali: -Dialogo della Natura e di un Islandese. .Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare -Dialogo di Plotino e di Porfirio. -Dialogo di Malambruno e di Farfarello Zibaldone: -La teoria del piacere -La poetica del vago e dell’indefinito. La Scapigliatura Modernità e ribellismo: -Emilio Praga: “Preludio”,L’amante cadavere. -Arrigo Boito: “Dualismo”. Ugo Tarchetti: Fosca, tra attrazione e repulsione. Il Naturalismo Edmond Jules de Goncourt: “Questo romanzo è un romanzo vero”da Germinie Laceurteux,Prefazione. .Emile Zola: “Il romanziere scienziato” da Il romanzo sperimentale,Prefazione. Il Verismo italiano Giovanni Verga 1.La vita. 2.La poetica:”Un esempio di discorso indiretto libero” 3.Il prima del Verismo 4.Vita dei campi 5.Il verismo di Verga e il naturalismo di Zola. 6.Vita dei campi. 7.I Malavoglia 8.Novelle rusticane. 9.Mastro-don Gesualdo 10. La critica: R.Bigazzi,Un letterato al confine con la nuova epoca; P.Pellini,Lontano dal romanzo moderno TESTI -Lettera dedicatoria a Salvatore Farina (L’amante di Gramigna) -Fantasticheria da Vita dei campi.

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-Rosso Malpelo da Vita dei campi. -I “vinti” e la “fiumana del progresso”da I Malavoglia, Prefazione. -“’Ntoni e padron Ntoni : un conflitto generazionale” da I Malavoglia cap.XI. -La roba da Novelle rusticane. -“Gesualdo e Diodata”da Mastro-don Gesualdo. “-La morte di Gesualdo”da Mastro-don Gesualdo. Il Decadentismo 1.Charles Baudelaire: “Corrispondenze” da I fiori del male. ”L’albatro” da I fiori del male. ”Perdita dell’aureola” da Lo spleen di Parigi 2.La poesia simbolista: Paul Verlaine:” Languore” da Un tempo e poco fa. ”Vocali” dalle Poesie. Giovanni Pascoli 1.La vita e le opere 2.Il pensiero e la poetica. 3.Le scelte stilistiche e formali. 4.La poetica e la politica. 5.Myricae. 6.Canti di Castelvecchio. 7.Poemetti e Poemi conviviali. 8.Critica: G.Barberi Squarotti, L’immagine del nido nelle poesie di Pascoli sul Novecento. TESTI -MYRICAE: “Lavandare”, ” X Agosto”, Il tuono. -I CANTI DI CASTELVECCHIO: “Il gelsomino notturno”, “La mia sera”. -La grande proletaria si è mossa -Il poeta fanciullo da “Il fanciullino” Gabriele D’Annunzio 1.La vita e le opere 2.Il pensiero e la poetica. 3.Sperimentalismo in versi. 4.La prosa: dal Piacere al Notturno. 5.La grande poesia di Alcyone TESTI -“La sera fiesolana” da Le Laudi. -“La pioggia nel pineto” da Le Laudi. -“L’attesa dell’amante” e “L’asta” da Il piacere. Cenni al Crepuscolarismo e Futurismo Italo Svevo 1.La vita e le opere 2.Il pensiero. 3.La poetica, i modelli e lo stile 4.Una vita 5.Senilità

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6.La coscienza di Zeno 7.La critica: G:Debenedetti,L’inetto consapevole dei romanzi di Svevo TESTI: -“La metamorfosi”di Angiolina da Senilità -“Il dottor S. e Zeno “da La coscienza di Zeno -“L’ultima sigaretta “da La coscienza di Zeno. -“La morte del padre” da La coscienza di Zeno -“Ci sarà un’esplosione enorme” da La coscienza di Zeno Luigi Pirandello 1.La vita e le opere 2.Il pensiero. 3.La poetica. 4.L’umorismo. 5.Le novelle. 6.Il fu Mattia Pascal. 7.I romanzi. 8.Il teatro nel teatro.. Sei personaggi in cerca di autore TESTI: -La vita, la forma e l’essenza dell’umorismo da L’umorismo. -“Il treno ha fischiato da Novelle per un anno. -La “lanterninosofia”da Il fu Mattia Pascal. -“L’ingresso in scena dei sei personaggi” da Sei personaggi in cerca di autore. -“Un piccolo difetto” da Uno,nessuno e centomila. L’Ermetismo: C. Bo,”Letteratura come vita” Giuseppe Ungaretti 1.La vita e la poetica 2.L’allegria 3.Il sentimento del tempo. 4.Il dolore. TESTI: -Fratelli da L’allegria. -Sono una creatura da L’allegria. -San Martino del Carso da L’allegria. -I fiumi da L’allegria. -Non gridare più da Il dolore. *Eugenio Montale 1.La vita e le opere 2.Il male di vivere e la ricerca del varco 2.I modelli,la poetica e lo stile 3.Ossi di seppia 4.Le occasioni 5.La bufera e altro

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Testi -I limoni da Ossi di seppia -Non chiederci la parola da Ossi di seppia -Meriggiare pallido e assorto da Ossi di seppia -Spesso il mal di vivere ho incontrato da Ossi di seppia -Ti libero la fronte dai ghiaccioli da Le occasioni. Dante Alighieri,Paradiso: cantiI,III,VI,XI,XV, XXXIII. 6.2. Latino Docente: prof.ssa Carla Gentili Testo in adozione: “Vides ut alta”, A. Roncoroni, R.Gazich, E. Marinoni, E. Sada, C. Signorelli . Scuola Il programma di Latino (materia orale nel Triennio delle Scienze umane), come deliberato in sede dipartimentale, è stato incentrato sullo studio della Letteratura latina e sulla lettura dei testi tradotti in Italiano e con traduzione contrastiva presenti nel libro di testo , per salvaguardare l’interesse e la motivazione degli allievi ad una lettura ragionata e consapevole , che veicolasse i fondamentali contenuti culturali ed umani del patrimonio della tradizione classica, con la possibilità di confronti interdisciplinari.

SENECA

-Vita e opere. - Azione e predicazione. -Etica e politica. -Lingua e stile. TESTI: -La riconquista di sé (Epistolae ad Lucilium1,1-5). -L’alienazione di sé (De brevitate vitae12,1-9). -Solo il saggio è padrone del tempo (De brevitate vitae14,1-5). -La lotta con le passioni (De ira13,1-3). -La volontà di giovare (Epistolae ad Lucilium 6,1-4). -“Servi sunt.Immo homines (Epistolae ad Lucilium47,1-5). PETRONIO -La vita. -L’opera. -La poetica e le tecniche narrative. -La lingua e lo stile. TESTI: -Una cena di cattivo gusto (Satyricon 31,3-33,2;34,6-10). -Il ritratto di Fortunata (Satyricon 37). -La matrona di Efeso (Satyricon 111-112).

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QUINTILIANO -La vita. -L’opera. -La funzione storica e culturale:il carattere pragmatico della retorica. -Lingua e stile. TESTI: -L’oratore:vir bonus dicendi peritus (Istitutio oratoria XII 1,1-33). -Meglio la scuola pubblica! (Istitutio oratoria I 2,4;9-10; 17-18; 21-22). -Ottimismo pedagogico (Istitutio oratoria I 1,1-3). -Le qualità del buon maestro (Istitutio oratoria II 2,4-7). -Le punizioni corporali sono inopportune (Istitutio oratoria I 3,14-17). -L’insegnamento come imitazione (Istitutio oratoria X 2, 1-8). TACITO -La vita. -Le opere. -Il pensiero. -La concezione storiografica. -La lingua e lo stile. TESTI: -La tragedia della storia (Historiae I 2-3). -Morire sotto i tiranni (Agricola 45). -Usi e costumi dei Germani (Germania 11-12) -Origine di una menzogna : la razza germanica (Germania 4). -Le bravate di Nerone (Annales XIII 25, 1-4). -Roma in fiamme (Annales XV 38-40).

LA VOCE DEI PIU’DEBOLI FEDRO : il momento della denuncia. TESTI: -La legge del più forte (Favola I 1). -Un padrone vale un altro (Favola I 15).

GIOVENALE -La vita e le opere. -Indignatio e impotenza. -Lingua e stile. TESTI : -A Roma si vive male : colpa degli stranieri (Satira III 60-85). -Amore mercenario (Satira VI 136-152).

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MARZIALE : la realtà tra il serio e il faceto -La vita e gli epigrammi. -“Il sapore dell’uomo”. -Realismo e moralismo. -Lingua e stile. TESTI: -La figura del cliente tra miseria e orgoglio (Epigrammi X 76; V 13 ; IX 73). -Felicità a portata di mano (Epigrammi X 47 e 96). -Marziale e le donne (Epigrammi IV 24; I 10;IV 13; XI 60; V 30). *APULEIO

-LA vita. -Le opere. -Un romanzo per tempi di crisi. -La lingua e lo stile. TESTI: -“Sta’ attento lettore: ti divertirai” (Metamorfosi I 1). -Lucio si trasforma in asino (Metamorfosi III 24-25). -Iside rivela a Lucio la salvezza (Metamorfosi XI 5-6).

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6.3. Storia STORIA Docente: Prof.ssa Pezone Diana Maria Testo in adozione: Occhipinti F. “L’arco della storia, dalla grande guerra alla società globale” Vol. 3 Einaudi scuola □ La società di massa: ▪ Gli sviluppi della grande industria. ▪ La razionalizzazione del lavoro (il taylorismo), la catena di montaggio, la trasformazione della società e degli stili di vita, la divisione del lavoro e l’emergere del ceto medio, lo sviluppo delle comunicazioni di massa. ▪ I partiti popolari di massa. ▪ Le suffragiste e la lotta per il diritto di voto alle donne. ▪ Il movimento socialista (Bernstein e la revisione della dottrina marxista), socialisti rivoluzionari e riformisti, il socialismo europeo. □ L’ Europa alla vigilia della guerra (la crisi degli equilibri): ▪ La belle époque e le sue contraddizioni. ▪ La politica di potenza a sostegno degli interessi nazionali e il nuovo nazionalismo. ▪ Gran bretagna: la nascita del Partito Laburista. ▪ Francia: il caso Dreyfus. ▪ Germania: crescita economica e politica di potenza. ▪ La Russia: le conseguenze del processo di industrializzazione, il moto rivoluzionario del 1905, la Duma e la riforma agraria di Stolypin. ▪ L’Italia giolittiana. □ La prima guerra mondiale: ▪ “Casus belli”, l’attentato di Sarajevo e l’inizio dello scontro. ▪ L’opinione pubblica e le posizioni favorevoli alla guerra. ▪ Dalla previsione della guerra lampo alla guerra di logoramento: i soldati in trincea. ▪ L’Italia dalla neutralità all’intervento. ▪ Gli scontri tra il 1915 e il 1916. ▪ Il 1917, anno di svolta, la crisi della Russia e l’intervento degli Stati Uniti, la disfatta a Caporetto. ▪ Wilson e i quattordici punti ▪ Le ultime fasi della guerra e i trattati di pace. □ La rivoluzione russa: ▪ Il governo provvisorio dopo la caduta del regime zarista. ▪ Il ritorno di Lenin in Russia e le tesi di Aprile. ▪ La Rivoluzione d’ottobre. ▪ Dittatura del proletariato guerra civile. ▪ L’Internazionale comunista. ▪ Il comunismo di guerra e il suo fallimento. ▪ La Nep. ▪ La nascita dell’Urss. ▪ Stalin. □ Il primo dopoguerra in Europa: ▪ Inquietudini sociali e malcontento nella società civile. □ La crisi dello stato liberale in Italia e l’avvento del fascismo: ▪ L’economia post-bellica. Il mito della “vittoria mutilata”. ▪ Le elezioni del 1919 e il successo dei partiti di massa. ▪ Il ritorno di Giolitti al governo. ▪ L’occupazione delle fabbriche. ▪ L’affermazione del fascismo. ▪ La marcia su Roma, Mussolini al governo. ▪ L’appoggio al fascismo. ▪ Il delitto Matteotti. ▪ Le leggi “fascistissime”. Si prevede di svolgere i seguenti argomenti entro l'8 giugno □ Economia e società negli anni ’30: ▪ Il primato economico degli USA negli anni venti, la grande depressione. ▪ Roosevelt ed il “New Deal”. ▪ J.M. Keynes e la sua analisi. □ L’Europa dei totalitarismi: ▪ Fascismo e l’Italia fascista: fascistizzazione del Paese, il ruolo delle donne, accordo tra Stato e Chiesa, la politica estera del fascismo, le leggi di discriminazione razziale, le interpretazioni del fascismo. ▪ Il regime nazista, la dittatura di Hitler, nazionalismo e razzismo, le leggi di Norimberga, occupazione della società e della cultura. ▪ L’Urss negli anni di Stalin: primo piano quinquennale, collettivizzazione nelle campagne, stachanovismo, regime staliniano, la stagione delle purghe. □ La seconda guerra mondiale: ▪ Lo scoppio e le prime fasi della guerra, l’attacco contro la Polonia, la repubblica di Vichy. ▪ La “guerra parallela” dell’Italia. ▪ Il predominio tedesco. ▪ L’intervento degli Stati Uniti. ▪ Il genocidio degli ebrei. ▪ La svolta del 1942-1943. ▪ Il crollo del regime fascista e la Resistenza italiana. ▪ L’ultima fase del conflitto. ▪ Gli esiti della guerra.

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6.4. Filosofia Docente:prof.ssa Maria Rosaria Iovene

Testo in adozione: N. Abbagnano, G. Fornero L’ideale e il reale, vol. 2 e vol. 3. Milano: Paravia

La formazione dell’idealismo

Fichte: La dottrina della scienza e la struttura dell'idealismo fichtiano:

− Il primo principio dell'idealismo fichtiano: l'Io pone se medesimo − II secondo principio dell'idealismo fichtiano: l'Io oppone a se un Non-Io − II terzo principio dell'idealismo fichtiano: la reciproca limitazione e l'opposizione nell'Io dell'Io

limitato al Non-Io limitato. Spiegazione idealistica dell'attività conoscitiva

Schelling:

Gli inizi fichtiani del pensiero schellinghiano La filosofia schellinghiana della Natura Idealismo trascendentale e idealismo estetico La filosofia dell'identità

Hegel e l'idealismo assoluto

Gli scritti teologici giovanili

I capisaldi del sistema hegeliano − Necessita di determinare preliminarmente i capisaldi del pensiero di Hegel − La dialettica come legge suprema del reale e come procedimento del pensiero filosofico − Il significato di Aufheben

La Fenomenologia dello Spirito − Significato e finalità della Fenomenologia dello Spirito − La trama e le "figure" della Fenomenologia − Le tappe dell'itinerario fenomenologico − La coscienza (certezza sensibile, percezione e intelletto) − L'Autocoscienza (dialettica servo-padrone, Stoicismo, Scetticismo e Coscienza infelice) − La Ragione − Lo Spirito − La Religione e il Sapere Assoluto

La logica

− La logica dell'essere − La logica dell'essenza − La logica del concetto

La filosofia dello Spirito − Lo Spirito e i suoi tre momenti − Lo Spirito soggettivo − Lo Spirito oggettivo − La concezione hegeliana dello Spirito oggettivo − I tre momenti dello Spirito oggettivo − Lo Spirito assoluto: Arte, Religione e Filosofia

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Destra e Sinistra hegeliana Sinistra hegeliana Ludwig Feuerbach Da Dio all'uomo La teologia e antropologia Karl Marx Il Capitale I contestatori del sistema hegeliano

Arthur Schopenhauer Contro Hegel "sicario delle verità" "Il mondo è una mia rappresentazione" Il mondo come volontà e rappresentazione La volontà La vita oscilla tra il dolore e la noia La liberazione attraverso l'arte Moralità e ascesi Kierkegaard Possibilità, angoscia e disperazione La scelta estetica La scelta etica La scelta religiosa Nietzsche II destino di Nietzsche fu quello di un "profeta del nazismo" ? II "dionisiaco", "apollineo" e il "problema Socrate" La concezione della storia II distacco da Schopenhauer e da Wagner L'annuncio della "morte di Dio" Il superuomo Sigmund Freud "Catarsi ipnotica" Dall'ipnotismo alla psicoanalisi Inconscio, rimozione, censura e interpretazione dei sogni Il concetto di "libido" e la sessualità infantile Il complesso di Edipo Lo sviluppo delle tecniche terapeutiche e la teoria del "transfert" La struttura dell'apparato psichico: Es, Ego e Super-Ego La lotta tra Eros e Thanatos e il "disagio della civiltà"

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6.5. Scienze Umane Docente: prof.ssa Daniela Cianciolo

PEDAGOGIA Testo in adozione:: La Prospettiva Pedagogica – Dal Novecento ai giorni nostri di U. Avalle M. Maranzana CONTENUTI L’attivismo e le scuole nuove: La diffusione delle scuole nuove in Italia: Le sorelle Agazzi e la scuola materna. Le caratteristiche, il metodo. All’origine del museo didattico (T2) L’Attivismo Statunitense: Dewey: educare mediante l’esperienza Il significato e il compito dell’educazione; I frutti dell’esperienza di Chicago; Esperienza ed educazione : una revisione critica. Educazione, individuo e società ( T1) L’attivismo scientifico europeo: Decroly e la scuola dei “centri d’interesse” Una scuola rinnovata; La globalizzazione. Maria Montessori e la “Casa dei bambini”: L’ambiente educativo – Il materiale scientifico - Il metodo- La maestra direttrice – Le critiche alla didattica montessoriana – L’educazione alla pace come significato ultimo dell’attivismo montessoriano. Per lo studio di M. Montessori ci si è avvalsi del manuale di R. Tassi “Itinerari pedagogici” Claparede e l’educazione funzionale: Interesse e sforzo ; L’individualizzazione nella scuola. Alcuni principi della scuola attiva (T3) Ricerche ed esperienze europee nell’ambito dell’attivismo Cousinet e l’apprendimento” in gruppo”: Il metodo del lavoro libero

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Freinet: Un’educazione attiva, sociale e cooperativa Il lavoro scolastico Contro il manuale (T2) L’attivismo tra filosofia e pratica Gentile – Cenni sulla riforma La Pedagogia psicoanalitica tra Europa e Stati Uniti S. Freud e la psicanalisi La teoria dell’inconscio; la concezione della vita psichica; la teoria dello sviluppo psicosessuale; Le implicazioni pedagogiche delle teorie freudiane. L’educazione sessuale (T1) Piaget e l’epistemologia genetica La concezione pedagogica Sviluppo intellettuale e cooperazione (T3) Vygotskij e la psicologia in Russia L’area di sviluppo potenziale I caratteri dell’area di sviluppo potenziale (T4) Il Comportamentismo e lo strutturalismo negli Stati Uniti: Watson e la programmazione dell’apprendimento Skinner e il condizionamento operante La teoria del rinforzo; la tecnologia dell’insegnamento Le macchine per insegnare (T1) . Bruner: Dallo strutturalismo alla pedagogia come cultura Lo strutturalismo pedagogico; la programmazione dell’insegnamento; la dimensione sociale dell’apprendimento. L’apprendimento basato sulla scoperta (T2) L’esigenza di una pedagogia rinnovata Rogers e la pedagogia non-direttiva :L’apprendimento significativo; L’insegnante come “facilitatore” e l’attività didattica . L’insegnante facilitatore e il gruppo di apprendimento(T1)

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Don Milani e l’esperienza di Barbiana Le caratteristiche della scuola popolare Lettura integrale del testo: “Lettera a una professoressa” Sono stati inoltre affrontati i seguenti temi della pedagogia contemporanea: I contesti formali e non formali dell’educazione La scuola Il sistema scolastico in prospettiva internazionale L’educazione permanente Educazione, diritti e cittadinanza L’educazione ai diritti umani L’educazione civica Educazione, uguaglianza, accoglienza Il disadattamento Lo svantaggio educativo L’educazione interculturale La diversa abilità I bisogni educativi speciali Lettura integrale del testo “Lettera ad una professoressa” .

ANTROPOLOGIA

Testo in adozione:“Antropologia” di Elisabetta Clemente e Rossella Danieli Gli argomenti di antropologia sono stati trattati in una prospettiva interdisciplinare con sociologia e con i temi di pedagogia contemporanea. CONTENUTI Dalla magia ai new media: forme del pensiero e della comunicazione Il pensiero magico Il racconto mitico La dimensione culturale della malattia Dalla cultura orale ai media Dai media ai mass media, ai new media Il sacro tra simboli e riti Lo studio scientifico della religione La dimensione rituale

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Gli specialisti del sacro La nascita della religione nella preistoria Le grandi religioni Il cristianesimo L’Islam Il buddismo L’Ebraismo Forme della vita politica Che cos’è l’antropologia politica Sistemi politici non centralizzati: bande e tribù Sistemi politici centralizzati: chiefdom e Stati L’antropologia politica oggi Forme della vita economica Antropologia economica ed economia: un confronto Figure e momenti salienti dell’antropologia economica Produzione, scambio, consumo

SOCIOLOGIA Testo in adozione: “Sociologia” di Elisabetta Clemente e Rossella Danieli

CONTENUTI

Il cittadino e la politica Nel cuore della politica: il potere Lo Stato moderno e la sua evoluzione Avventure del Novecento: Stato totalitario e Stato sociale La partecipazione politica L’industria culturale La nascita dell’industria culturale L’industria culturale nella società di massa Gli intellettuali di fronte alla cultura di mas Religione e secolarizzazione La religione come fatto sociale

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Prospettive sociologiche sulla religione (Comte, Marx, Durkheim,Weber) La religione nella società contemporanea Linguaggio e comunicazione La comunicazione mediale Le caratteristiche della comunicazione mediale Dentro la globalizzazione La globalizzazione di che cosa parliamo I diversi volti della globalizzazione Vivere in un mondo globale: problemi e risorse Salute, malattia, disabilità La salute come fatto sociale La malattia mentale La diversabilità Nuove sfide per l’istruzione La scuola moderna Le trasformazioni della scuola nel XX secolo Oltre la scuola

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6.6. Storia dell’Arte Docente: prof. Francesco Filianoti Testo in adozione: "L'ARTE SVELATA" di GIUSEPPE NIFOSI' vol. 3 "OT TOCENTO NOVECENTO XXI SECOLO" Programma svolto fino al 06/05/2017 -Neoclassicismo , parte generale -David , “Giuramento degli Orazi” , “Morte di Marat” -Canova , “Amore e Psiche” , “Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice” -Classico e Romantico , concetti fondamentali -Crisi napoleonica e neoclassica -Romanticismo , parte generale -Pittoresco e Sublime -Constable , “Carro del fieno” , “Mulino di Flatford” -Turner , “Tempesta” , “Negrieri che gettano in mare morti” -Friedrich , “Naufragio della Speranza” , “Viandante sul mare di nebbia” -Gericault , “Zattera della Medusa” -Delacroix , “La Libertà che guida il popolo” -Hayez , “Il Bacio” -Goya , “Famiglia di Carlo IV” , “Saturno che divora un figlio” , “Sabba” , “Il sonno della ragione genera mostri” , “Fucilazioni del maggio 1808” -Realismo , parte generale -Courbet , “Signorine sulla riva della Senna” , “Spaccapietre” -Daumier , “Vagone di terza classe” -Pellizza da Volpedo , “Il quarto stato” -Impressionismo , parte generale -visione di parte del film “Moulin Rouge” , come introduzione all'impressionismo -Manet , “Olimpya” , “Bar Folies Bergere” -Monet , “Impressione sole nascente” , “Cattedrale di Rouen” -Renoir , “Colazione dei canottieri” , “Moulin de la Galette” -Degas , “Lezione di danza” , “Assenzio” -Postimpressionismo , parte generale -Cezanne , “Giocatori di carte” , “Montagna di Saint Victoire” , “Casa dell'impiccato” -Gauguin , “Cristo giallo” , “Donne polinesiane” , “Chi siamo , da dove veniamo , dove andiamo” -Van Gogh , “Mangiatori di patate” , “Notte stellata” , “Camera da letto ad Arles” , “Volo di corvi su campo di grano” -Astrattismo , parte generale -Kandinskij , “Improvvisazioni” , cenni su “Lo Spirituale nell'arte” e “Punto , linea , Superficie” -Espressionismo , parte generale -Munch , “Bambina malata” , “Urlo” -Matisse , “Gioia di vivere” -Klimt , filmato sul “Bacio”

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-Avanguardie storiche -Futurismo , parte generale -Boccioni , “Forme uniche della continuità nello spazio” -Balla , “Dinamismo di un cane al guinzaglio” -Performance della classe a scuola , “Corsa futurista” -Video sul Futurismo -Dadaismo , parte generale -Duchamp , “Fontana” , “Gioconda con i baffi” -Esperimento di scultura dadaista svolto dalla classe -Cubismo , parte generale , cubismo analitico , sintetico e orfico -Picasso , formazione , periodo blu , periodo rosa , “Les demoiselles d'Avignon” e l'arte africana , “Guernica” -Surrealismo , parte generale -Video sull'arte di Magritte -Magritte , “Questa non è una pipa” -Dalì , “La persistenza della memoria” -Arte concettuale , parte generale -Kosuth , “Una e tre sedie” -Pop art , parte generale -Video su Andy Warhol -Andy Warhol , “Bottiglie di coca cola” -Land art , parte generale -Christo , “Impacchettamenti” -Smithson , “Spirale” -Graffitismo , parte generale Visita alla Galleria Nazionale d'Arte Modern di Roma .

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6.7. Inglese Docente: prof.ssa Domenica Fazio I testi in adozione sono:

° Deborah J. Ellis “White Spaces” 2 - Loesher M. Spiazzi, M. Tavella, M.Layton “Performer Culture and Literature 3” - Zanichelli

° E. Cori B.Licheri “Exploring Human Science” - Clitt - ° fotocopie

ENGLISH LITERATURE

1 Emily Brontë – life – (1818- 1848) from “Wuthering Heights”, The Nature of Love – analysis -

Module 2 Sociology Criminal minds

2 R.L.Stevenson – life- (1850-1894) from “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”, Jekyll’s experiment – analysis -

The Theme of the double in the Victorian Age

3 James Joyce – life – (1882-1941) from “Dubliners”, Eveline – analysis -

4 W.B.Yeats -life- (1865-1939) “When you are old” - analysis -

Module 2 Sociology Conversation as cooperation: Grice’s rules The Theatre of the Absurd

5 Samuel Beckett -life – (1906-1989) from “Waiting for Godot” (act 2) – analysis -

7 Wystan Hugh Auden – life – (1907-1973)

Refugee Blues – analysis – Funeral Blues – analysis -

AMERICAN LITERATURE The alienation of modern man

1 Thomas Stearn Eliot – life - (1888-1965) from “The Waste Land”, The Burial of the Dead - analysis

A new generation of American writers The American Dream

2 Francis Scott Fitzgerald - life - (1896-1940) from “The Great Gatsby”, Nick meets Gatsby: analysis

- The Green Light -

The 1920s and 1930s in the US 3 John Steinbeck – life – (1902- 1968)

The Grapes of Wrath : analysis 4 Sylvia Plath – life - (1932-1963)

Mirror : analysis

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5 Don De Lillo (1936 - ) A passage from “The White Noise”- analysis –

- Consumerism -

6.8. Scienze naturali Docente: prof. Paolo Ribeca Libro di testo in adozione: Curtis, Barnes, ecc. Percorsi di Scienze Naturali. Dalla tettonica alle biotecnologie. Zanichelli.

Elementi di chimica organica

Il ruolo centrale del carbonio

I composti organici. Gli idrocarburi saturi e insaturi. .Gli idrocarburi aromatici. L’isomeria.

I gruppi funzionali. Classi di composti organici: alcoli, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, ammine

e ammidi

Le biomolecole

Reazioni di condensazione e di idrolisi

I carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi, polisaccaridi

I lipidi: trigliceridi, fosfolipidi, glicolipidi, steroidi, vitamine.

Gli amminoacidi, i peptidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica.

Gli enzimi: i catalizzatori biologici.

Il metabolismo.

L’ATP. Reazioni endoergoniche ed esoergoniche. I processi di idrolisi e fosforilazione.

I processi metabolici cellulari.

Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, ciclo di Krebs, respirazione cellulare, fermentazione.

.Il metabolismo dei lipidi e delle proteine.

La fotosintesi clorofilliana

I processi metabolici sono stati trattati nella loro generalità, senza approfondimento delle singole

tappe e dei corrispondenti enzimi delle vie metaboliche, con attenzione ai prodotti finali e alle rese

energetiche. Di alcuni composti indicati sono state studiate le formule di struttura ( glucosio,

fruttosio, maltosio, gliceraldeide 3 fosfato, acido piruvico, acetiCoA, etanolo, acido lattico, urea,

acidi grassi )

DNA, cromosomi, genoma.

Struttura del DNA, Duplicazione del DNA.

Codice genetico, trascrizione, traduzione e sintesi delle proteine.

La struttura dei cromosomi. Il genoma umano.

Regolazione genica nei procarioti e negli eucarioti

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La genetica di batteri e virus

Struttura e genetica dei batteri

Caratteristiche dei virus

Ingegneria genetica

Il DNA ricombinante.

Tecniche per clonare e sequenziare le sequenze nucleotidiche

La dinamica della crosta terrestre

Wegener e la teoria della deriva dei continenti La struttura interna della Terra: crosta, mantello.

nucleo.

Il flusso di calore e il campo magnetico terrestre. Il paleomagnetismo.

I movimenti delle placche e le loro conseguenze. La tettonica delle placche.

I fenomeni vulcanici.

Composizione dei magmi. Rocce magmatiche.

I prodotti delle eruzioni vulcaniche. Le diverse tipologie di vulcani.

Localizzazione dei vulcani. Fenomeni vulcanici secondari

I fenomeni sismici.

Tipi di onde sismiche. Scala Mercalli e scala Richter.*

Effetti diretti e indiretti dei terremoti. *

Distribuzione dei terremoti nel mondo *

* Da svolgere dopo il 15 maggio

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6.9. Matematica Docente: prof. Giuseppe Caliciuri Testo in adozione: Matematica.azzurro - Bergamini, Trifone, Barozzi - Zanichelli

Matematica.azzurro - Bergamini, Trifone, Barozzi - Zanichelli

Funzioni e limiti

o Funzioni reali di varibile reale, solo polinomiali e polinomiali fratte. o Dominio e segno delle funzioni polinomiali e polinomiali fratte e irrazionali. o Simmetrie della funzione: Parità e disparità. o Definizione di funzione crescente e decrescente. o Definizione di intervallo e di intorno. o Limite finito per x che tende al finito. o Limite finito per x che tende all’infinito. o Limite infinito per x che tende al finito. o Limite infinito per x che tende all’infinito. o Limite destro e limite sinistro. o Algebra dei limiti (senza dimostrazioni) e risoluzioni limiti di funzioni polinomiali e

polinomiali fratte.

o Forme indeterminate per funzioni polinomiali fratte 0

;0

∞∞

.

o Cenni sul confronto tra ordini di infinito e risoluzione dei limiti di funzioni polinomiali fratte con tale strategia.

o Asintoti verticali, orizzontali, obliqui. o Rappresentazione grafica di funzioni polinomiali e polinomiali fratte. o Definizione di continuità in un punto e in un intervallo. o Classificazione delle discontinuità di una funzione 1°, 2°, 3° specie. *

Programma svolto alla data del 15/05/2018, gli argomenti contrassegnati da *

saranno svolti a partire da tale data entro la chiusura dell’anno scolastico.

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6.10. Fisica Docente: prof. Giuseppe Caliciuri Testo in adozione: Le traiettorie della fisica 3 - U.Amaldi - Zanichelli . Elettrostatica o Fenomeni di elettrizzazione e tipi di elettrizzazione. o Legge di Coulomb. o Confronto tra legge di Coulomb e legge di gravitazione universale. o Il campo elettrico. o Vettore campo elettrico e le linee di campo. o Flusso del campo elettrico attraverso una superficie. o Teorema di Gauss. o Energia potenziale elettrostatica. o Potenziale elettrico. o Circuitazione del campo elettrostatico. Carica in un conduttore o Distribuzione di carica in un conduttore. o Potere delle punte. o Potenziale riferito a terra e a massa. Corrente elettrica o Definizione di corrente elettrica. o Cenni sui circuiti elettrici. o Modello meccanico per il generatore di tensione. o Prima legge di Ohm. o Potenza dissipata e cenni sull’effetto Joule. o Seconda legge di Ohm. o Resistività e sua dipendenza dalla temperatura, cenni sulla superconduttività. Modelli atomici o Modello atomico di Thomson. o Esperimento di Rutherford e suo modello atomico. o Fallimento del modello atomico di Rutherford e introduzione al modello atomico di Bohr. Magnetismo ed elettromagnetismo o Fenomeni magnetici elementari. o Campo magnetico. o Esperienza di Oersted e Faraday (solo descrizione qualitativa). * Programma svolto alla data del 15/05/2018, gli argomenti contrassegnati da * saranno svolti a partire da tale data entro la chiusura dell’anno scolastico.

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6.11. Scienze Motorie Docente: prof. Roberto Repola Libro in adozione: POTENZIAMENTO FISIOLOGICO:

- Esercitazioni a corpo libero e in circuito per il potenziamento muscolare ed organico anche con l'uso di sovraccarichi e di piccoli e grandi attrezzi. - Esercitazioni a corpo libero e con piccoli e grandi attrezzi per lo sviluppo della mobilità e della scioltezza articolare. - Esercitazioni per lo sviluppo della rapidità e della velocità. - Test di valutazione fisica. RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI E CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE:

- Compiti di arbitraggio, di giuria e di organizzazione sportiva. - Esecuzione individuale e guida della fase di riscaldamento. CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE:

-Atletica Leggera: Pre atletismo. -Approfondimento teorico e pratico dei seguenti giochi di squadra: Pallavolo,

Pallamano. TUTELA DELLA SALUTE E PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI:

- Igiene personale ed ambientale. - Assistenza diretta ed indiretta. - Norme di Pronto Soccorso. PARTE TEORICA

- Approfondimento di alcune semplici metodologie di allenamento delle capacità

condizionali,coordinative e tecniche. - La Motricità e lo sviluppo psicomotorio in età evolutiva. - Il Sistema nervoso - Organizzazione e stesura di una tesina concordata con il docente. Le scienze motorie hanno contribuito a completare ed integrare il profilo in uscita degli studenti, attraverso la valorizzazione della propria corporeità come manifestazione di una personalità equilibrata e stabile, ed attraverso il consolidamento di una cultura motoria e sportive come costume di vita.

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6.12. Religione Docente: prof. Vincenzo Ceci Il programma svolto nella suddetta classe risulta costituito da due parti: una storica, riguardante temi di storia ecclesiastica dal Risorgimento al Concilio Vaticano II, una di natura teoretica/etica. Gli argomenti relativi alla prima parte del programma sono i seguenti: Pio IX e la Chiesa nel Risorgimento; Leone XIII e la Rerum Novarum nel relativo contesto storico e sociale; Pio X ed il Modernismo; Benedetto XV ed il “discorso per la pace”; Pio XI, l’avvento del fascismo e del nazismo, i Patti Lateranensi; Pio XII ed i suoi “presunti silenzi”; la nascita della Democrazia cristiana; il Concilio Vaticano IIo. Gli argomenti relativi alla seconda parte del programma sono: impostazione del concetto di bioetica; conoscenza generale delle questioni etiche di maggiore attualità con speciale riferimento all’insegnamento cattolico, e specialmente l’aborto, la fecondazione assistita, l’eutanasia, la corporeità. La classe, attraverso un serio impegno, ha saputo sviluppare competenze ed abilità relative alle suddette conoscenze, e quindi gli obiettivi didattici risultano realizzati.