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Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Direzione Generale della Programmazione Sanitaria RIABILITAZIONE OSPEDALIERA EVIDENZE AGGIORNAMENTO RELAZIONE FINALE RISULTATI DEL TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI- PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI POST-ACUTI Analisi dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera 31 Ottobre 2012

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Ministero della Salute

DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO

DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Direzione Generale della Programmazione Sanitaria

RIABILITAZIONE OSPEDALIERA

EVIDENZE

AGGIORNAMENTO RELAZIONE FINALE

RISULTATI DEL TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI-

PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI POST-ACUTI

Analisi dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera

31 Ottobre 2012

INDICE

1 PREMESSA ......................................................................................... 2

2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ............................................... 3

3 IL PERCORSO DI ANALISI ............................................................ 8

3.1 IL METODO DI LAVORO: TAVOLO TECNICO E FOCUS GROUP ................................................................. 9

3.2 I FILONI DI ATTIVITÀ DEL TAVOLO TECNICO ......................................................................................... 10

3.3 LA METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI/PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI

POSTACUTI ....................................................................................................................................................... 11

3.3.1 APPROCCIO METODOLOGICO .......................................................................................................... 11

3.4 I CRITERI DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA ..................................................................................... 15

3.4.1 MDC 1 – SISTEMA NERVOSO ............................................................................................................ 15

3.4.2 MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO ................................................................................................ 23

3.4.3 MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO .................................................................................. 29

3.4.4 MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO ..................................................................................... 35

3.5 RISULTATI ............................................................................................................................................ 42

3.5.1 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI ............................................................................. 42

3.5.2 RISULTATI ........................................................................................................................................ 43

3.6 CRUSCOTTO INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA ......................... 72

4 CONCLUSIONI ................................................................................ 91

5 SDO-r E GLOSSARIO..................................................................... 96

5.1 SDO-r ................................................................................................................................................... 97

5.2 GLOSSARIO .......................................................................................................................................... 98

ALLEGATO 1 SDOR ........................................................................................................................................... 99

ALLEGATO 2 GLOSSARIO DELLA RIABILITAZIONE ........................................................................................... 126

ALLEGATO 3 CRUSCOTTO PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA DEI RICOVERI DI

RIABILITAZIONE – DETTAGLIO MDC ................................................................................................................ 140

2

1 PREMESSA

I cambiamenti demografici in atto, quali la diminuzione dei tassi di mortalità, l‟invecchiamento

della popolazione e la sopravvivenza a malattie generatrici di disabilità, determinano l‟esigenza

di assistere, in forme sempre più personalizzate, pazienti con bisogni complessi e comorbilità tali

da richiedere interventi riabilitativi di diversa natura.

Le Linee Guida sulla Riabilitazione (1998), approvate con l‟accordo Stato - Regioni del 7

Maggio 1998, rappresentano un documento di riferimento riguardo ai principi guida e alla

filosofia di fondo dell'intervento riabilitativo, attraverso cui si è tentato di porre ordine nel settore

della riabilitazione. Seppur in assenza una tassonomia comune, le Regioni hanno, di fatto,

tradotto le indicazioni presenti all‟interno delle Linee Guida nei propri Piani Sanitari Regionali.

Per quanto attiene, invece, ai trattamenti riabilitativi erogati dalle Regioni, la normativa comune

di riferimento è il vigente DPCM del 29 Novembre 2001 di definizione dei Livelli essenziali di

assistenza, con le modalità previste per tutte le prestazioni sanitarie dalle disposizioni regionali

attuative dell‟art. 8, comma 5 del decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni e

integrazioni.

Il successivo Piano di Indirizzo per la Riabilitazione (2011) aggiorna le Linee Guida del 1998,

ponendo al centro del sistema il cittadino disabile e il suo contesto familiare nella loro

interazione con l‟ambiente sociale e con le istituzioni, nell‟ottica del reale empowerment della

Persona, orientando tutte le attività rispetto a tale priorità e verificandone i risultati. In questa

ottica, viene definito il percorso riabilitativo individuale gestito da un team multidisciplinare, in

grado di garantire la continuità assistenziale e superare l‟attuale struttura dell‟offerta in cui i

trattamenti riabilitativi, intesi come l‟insieme di interventi riabilitativi “singoli”, non realizzano

una completa e tempestiva presa in carico globale della Persona.

Secondo quanto indicato nel Piano di Indirizzo per la Riabilitazione, esistono tre dimensioni che,

opportunamente combinate, consentono la corretta definizione del grado di necessità della

persona da riabilitare:

complessità clinica: assessment e stratificazione dell’alto rischio clinico. La complessità

clinica si correla all‟insieme della complessità diagnostica, assistenziale, organizzativa e dei

differenti interventi terapeutici proporzionalmente graduati per complessità e per consumo di

risorse;

disabilità: perdita delle capacità funzionali nell’ambito delle attività fisiche, motorie,

cognitive che, nella più attuale concezione bio-psico-sociale, impattano con i fattori

ambientali, riducendo il livello di partecipazione dell‟individuo allo svolgimento delle attività

della vita quotidiana e di relazione. Tale dimensione viene usualmente misurata con scale di

disabilità, sia di tipo bio-psicometrico sia funzionali, che indagano la possibilità di eseguire le

diverse attività e che consentono il monitoraggio dell‟evoluzione del quadro funzionale nel

tempo;

multimorbidità: insieme di patologie e condizioni classificate secondo scale a punteggi

crescenti. Le comorbidità possono rappresentare un mero elenco per una stratificazione

3

prognostica più accurata o attivi cofattori che influenzano la clinica, il trattamento e la

prognosi.

A livello regionale, i diversi approcci all’organizzazione del settore della riabilitazione hanno

configurato modelli di assistenza poco omogenei: le normative sull‟accreditamento, infatti, pur

riferendosi a un medesimo provvedimento legislativo nazionale (Linee Guida 1998), non sono

state in grado, nelle diverse attuazioni regionali, di promuovere l‟omogeneizzazione delle risposte

assistenziali e dei percorsi in riabilitazione, con un conseguente sbilanciamento dei volumi di

attività e della distribuzione dei servizi fra le Regioni.

Dunque, le diversità regionali in termini di organizzazione degli interventi riabilitativi e di

individuazione dei necessari setting, nonché l‟assenza di criteri e requisiti che ne stabiliscano

l‟appropriatezza d‟uso in base alle risorse a disposizione, comportano risposte assistenziali

diversificate, con vocazione maggiormente “ospedalo-centriche” laddove il territorio fatica a

strutturarsi. Allo stesso tempo, tale difformità, genera anche una difficoltà di lettura del dato, di

interpretazione dello stesso e, quindi, di puntuale descrizione del fenomeno.

A partire da tali considerazioni, l‟analisi sviluppata nel presente documento si pone in continuità

con quanto già trattato nel Piano di Indirizzo per la Riabilitazione e affronta in chiave “critica” la

situazione della settore della riabilitazione in Italia.

In particolare l‟analisi di appropriatezza e di efficienza si concentra, a partire dalla lettura della

situazione di contesto in termini di tipologia di attività erogata e configurazione della rete di

offerta, sui dati disponibili dagli attuali flussi informativi e sulle possibili soluzioni informative

future finalizzate a generare nuove informazioni più complete e dettagliate.

Il presente documento rappresenta la seconda edizione della metodologia di appropriatezza ed

efficienza dei ricoveri di riabilitazione, in quanto la prima versione (aprile 2012) è stata

modificata ed integrata grazie al contributo della Segreteria Tecnica del Ministero della Salute.

2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Nell‟anno 2010, il totale dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera è stato pari a 321.518, di cui

l‟82% in regime ordinario ed il rimanente 18% in regime diurno, con un‟incidenza percentuale

della componente privata dell‟offerta pari al 69%. La riabilitazione ospedaliera, in Italia, è un

fenomeno prevalentemente rivolto a pazienti anziani: i pazienti over 65 rappresentano il 61%

della casistica complessiva, valore che si mantiene costante negli anni (dal 2007 al 2010).

Circa il 85% della casistica (273.165 ricoveri) risulta concentrata nelle seguenti Macro Categorie

Diagnostiche (d‟ora in avanti MDC):

MDC 8: Malattie e disturbi dell‟apparato muscolo scheletrico (39%)

MDC 1: Malattie e disturbi del sistema nervoso (24%)

MDC 5: Malattie e disturbi dell‟apparato cardiocircolatorio (16%)

MDC 4: Malattie e disturbi dell‟apparato respiratorio (6%)

4

Come mostra il diagramma a barre riportato di seguito, si rileva una forte concentrazione della

casistica nella disciplina codice 56 (Recupero e riabilitazione funzionale), con valori sempre

superiori al 75% (nella MDC 5 tale percentuale raggiunge circa il 100% della casistica). Nelle

discipline codice 75 (neuroriabilitazione) e codice 28 (unità spinale), afferiscono quasi

esclusivamente ricoveri di tipo neurologico.

Fonte: Dati Flusso SDO 2010

La matrice di seguito mostra il posizionamento regionale in termini di frequenza di ricoveri di

riabilitazione (standardizzati per età) e di durata espressa in giornate di degenza

(standardizzate per età). All‟interno della matrice, tracciando i valori mediani relativi alla

frequenza ed alla durata della degenza, si determinano quattro quadranti che identificano:

quadrante 1: bassa durata della degenza ed elevata frequenza;

quadrante 2: elevata durata della degenza ed elevata frequenza;

quadrante 3: bassa durata della degenza e bassa frequenza;

quadrante 4: elevata durata della degenza e bassa frequenza.

5

Fonte: Dati Flusso SDO 2010

Il posizionamento regionale risulta fortemente influenzato dalle MDC 1 – 4 – 5 – 8 che, come

sottolineato in precedenza, rappresentano l‟85% della casistica totale. In particolare:

nel primo quadrante, il posizionamento della PA di Trento è influenzato in misura

equivalente dalle MDC 1, 5 ed 8;

nel secondo quadrante, il posizionamento della Regione Lazio è influenzato

principalmente dal valore riscontrato nella MDC 8 (superiore alle 104 giornate

standardizzate per 1.000 abitanti), rispetto alla durata della degenza e, in termini di

frequenza, dal valore della MDC 1;

nel terzo quadrante, la Regione Toscana presenta una casistica leggermente al di sopra

del valore mediano solo nella MDC 1 e nella MDC 4, mentre il valore complessivo della

durata di degenza è influenzato da un posizionamento sempre al di sotto del valore

mediano; la Regione Sardegna mostra un posizionamento della casistica sempre al di

sotto del valore mediano, in particolare nella MDC 4 in cui si registrano valori prossimi

allo zero;

nel quarto quadrante, la Regione Campania, in tutte le MDC considerate, presenta un

valore della durata di degenza sempre al di sopra del valore mediano, soprattutto nella

MDC 5 e nella MDC 8 (superiore alle 55 giornate di degenza standardizzate per 1.000

abitanti).

6

I posizionamenti regionali evidenziano, dunque, una difformità tale per cui è emersa la necessità

di identificare un benchmark specifico per il settore della riabilitazione ospedaliera diverso

da quello utilizzato per il settore delle acuzie (Regione Valle d‟Aosta, Regione Lombardia, PA di

Bolzano, PA di Trento, Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia

Romagna, Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Marche e Regione Basilicata).

L‟analisi ha evidenziato, come mostra il diagramma a barre di seguito, che l’offerta di posti letto

per 1.000 abitanti di riabilitazione ospedaliera e lungodegenza postacuzie risulta fortemente

diversificata tra le Regioni, nonostante lo standard nazionale fissato dal Patto per la Salute

2010-2012 in 0,7 posti letto per 1.000 abitanti per riabilitazione e lungodegenza.

Fonte: Dati Flussi SIS – Anno 2010 (al 1/1/2011)

In particolare, se si considera anche la riabilitazione territoriale, risulta evidente l‟elevata

variabilità della distribuzione dei posti letto tra le diverse Regioni, ma soprattutto un fenomeno di

“compensazione” tra elevata dotazione di posti letto ospedalieri e bassa dotazione di quelli

territoriali o viceversa, soprattutto in alcune Regioni.

Tale disomogeneità si riscontra nell‟offerta di posti letto per 1.000 abitanti di riabilitazione

ospedaliera (cod. 56 – 75 – 28), che risulta concentrata soprattutto nelle Regioni PA di Trento,

Lazio, Molise, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Inoltre, la rete di offerta si compone

prevalentemente di erogatori privati, ad eccezione di alcune Regioni in cui i posti letto pubblici

assorbono una quota maggiore rispetto al totale (Basilicata, Liguria, FVG e Umbria).

Da una lettura congiunta della domanda e dell‟offerta è emersa la forte influenza della

strutturazione dell’offerta sulla domanda di riabilitazione: la casistica, infatti, risulta

particolarmente concentrata nelle Regioni con una elevata numerosità di posti letto x 1.000

abitanti (Lombardia e PA di Trento) e contenuta nella Regioni con una bassa numerosità di posti

letto x 1.000 abitanti (Regione Sardegna e Regione Marche dove però è presente una buona

0,820,71

0,84

0,36

0,68 0,730,63

0,330,41 0,39 0,36

0,48

0,23 0,28 0,32 0,34 0,28 0,24 0,24 0,250,14

0,42

0,31 0,11

0,52

0,19 0,10

0,00

0,250,17 0,18 0,20

0,07

0,30 0,20 0,12 0,020,06 0,09 0,09 0,04

0,11

0,18

0,05

1,23

0,04

0,74

0,45

0,000,22

1,03

1,40

0,14

0,450,59

0,300,45

0,39 0,460,37

0,530,75 0,86

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

PR

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POSTI LETTO TOTALE RIABILITAZIONE - LUNGODEGENZA E TERRITORIALE ANNO 2010

POSTI LETTO OSPEDIERI RIABILITAZIONE X 1.000 ABITANTI POSTI LETTO OSPEDIERI LUNGODEGENZA X 1.000 ABITANTI NULL POSTI LETTO TERRITORIALI X 1.000 ABITANTI

VALORE STANDARD RIABILITAZIONE E LUNGODEGENZA 2010:0,70 PL X 1.000 AB

7

numerosità di posti letto in riabilitazione extraospedaliera). In termini di durata della degenza, si

rilevano comportamenti “anomali” in alcune Regioni dove prevale la componente privata

dell‟offerta (con particolare riferimento al Lazio ed alla Campania).

Anche il sistema di tariffazione ha mostrato significative differenze tra le Regioni, sia in

termini di modalità di definizione della tariffa (MDC, DRG, ecc), sia nel valore delle tariffe, sia

nei valori soglia e nelle percentuali di abbattimento delle tariffe stesse. La maggiore variabilità

delle tariffe è stata riscontrata nel regime diurno.

La riabilitazione, come è noto, si caratterizza per una particolare forma di remunerazione che

non prevede il rimborso a DRG, come per i ricoveri acuti, ma considera:

un rimborso per giornata di degenza, secondo un tariffario giornaliero che varia a

seconda del codice di disciplina riabilitazione e della tipologia di MDC;

la possibilità di definire valori soglia, oltre i quali è previsto un abbattimento percentuale

della tariffa corrisposta.

In particolare, il Decreto del Ministero della Salute del 12 settembre 2006, in attuazione al

disposto dell'art. 1, comma 170, della legge n. 311/2004 ha definito le tariffe per le prestazioni di

riabilitazione ospedaliera. In tali disposizioni vengono individuate:

le tariffe per la remunerazione (a giornata di degenza) dei ricoveri in regime

ordinario della riabilitazione, distinte per le discipline codice 28 (Unità spinale), codice

75 (Neuro-riabilitazione), codice 56 (Recupero e rieducazione funzionale) e della

lungodegenza (disciplina codice 60);

le tariffe per la remunerazione (ad accesso) dei ricoveri in regime diurno della

riabilitazione, distinte per le discipline codice 28 (Unità spinale), codice 75 (Neuro-

riabilitazione), codice 56 (Recupero e rieducazione funzionale).

Il Decreto sopra richiamato, inoltre, stabilisce che, per le prestazioni di riabilitazione ospedaliera,

in caso di ricoveri con durata superiore a 60 giorni nella disciplina codice 56, la remunerazione

massima da corrispondere oltre il sessantesimo giorno sia pari alla tariffa giornaliera ridotta del

40%. Tale riduzione non viene applicata ai ricoveri superiori ai 60 giorni nelle discipline

individuate dai codici 28 e 75. Il DM 12/09/2006 n. 289, inoltre, stabilisce che gli importi

tariffari individuati con provvedimenti regionali e superiori alle tariffe massime definite dal

decreto restano a carico dei bilanci regionali per la parte eccedente.

Tali decreti sono stati annullati ed in parte sostituiti dalle indicazioni contenute nel Patto per la

Salute 2010 – 2012, secondo cui: “… le Regioni e le Province autonome, nel caso in cui si

profili, sulla base dei dati relativi al II trimestre proiettati su base annua tenendo conto dei trend

stagionali, uno squilibrio di bilancio del settore sanitario pari o superiore al 5%, ovvero di livello

inferiore qualora gli automatismi fiscali o altre risorse di bilancio della regione non garantiscano

con la quota libera la copertura integrale del disavanzo, fermo restando l‟obbligo di copertura

previsto dalla vigente normativa, si impegnano ad attivare, per un importo di manovra pari ad

almeno il 20 per cento dello squilibrio stimato …” debbano prevedere “… ulteriori misure in

materia di regressione tariffaria (abbattimento per le attività di riabilitazione ospedaliera

8

effettuate dalle strutture private accreditate della soglia di degenza da 60 a 45 giorni al fine

dell’applicazione della riduzione tariffaria giornaliera del 40%, innalzamento della percentuale

di regressione tariffaria giornaliera dal 30% al 40% per le attività di lungodegenza di durata

superiore ai 60 giorni )”.

Le Regioni, dunque, in quanto materia sottoposta a legislazione concorrente, hanno in seguito

determinato tariffe diversificate, andando di fatto a configurare diversi modelli regionali di

remunerazione.

L‟analisi delle tariffe regionali mostra infatti, per tutte le MDC, una sostanziale omogeneità per la

degenza ordinaria, salvo i casi delle Regioni Piemonte e Marche (con tariffe sotto la media tra il

16% e il 22% a secondo della MDC) e delle Regioni Umbria, Friuli Venezia Giulia e PA Bolzano

(con tariffe sopra la media tra l‟11% e il 25% a secondo della MDC). Si rileva, invece, una

maggiore variabilità per le tariffe della degenza diurna. Inoltre, non sembra esserci una

correlazione tra casistica e tariffe: ad elevata casistica non corrispondono elevate tariffe e

viceversa. Con riferimento ai valori soglia, invece, emerge come gran parte delle Regioni

posizioni i valori soglia per la degenza ordinaria a 60 giorni, con le eccezioni rappresentate da

valori soglia più bassi (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto) o dalla loro mancata

definizione (Puglia e Marche).

I sistemi di tariffazione, così come attualmente strutturati, mostrano un limite importante

rappresentato dal criterio utilizzato per l’assegnazione delle risorse. Infatti, è prevista

un‟assegnazione di risorse specifica per MDC (ed in alcuni casi sul singolo DRG) che non

considera il concetto di disabilità e di centralità della persona, di fondamentale importanza in

ambito riabilitativo.

3 IL PERCORSO DI ANALISI

A fronte di una situazione di contesto così disomogenea, è stato avviato un apposito studio, a

partire da maggio 2010, focalizzato sulla sola riabilitazione ospedaliera (rinviando

l‟approfondimento sulla lungodegenza postacuzie), finalizzato allo sviluppo di una metodologia

che:

individuasse i criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di

riabilitazione ospedaliera per quantificare correttamente il “fabbisogno” di ricoveri;

ridefinisse il dimensionamento standard della rete di offerta (posti letto x 1.000

abitanti) di riabilitazione ospedaliera post-acuzie, sulla base del fabbisogno della

popolazione e coerentemente con lo standard complessivo dei posti letto accreditati con il

SSN.

9

3.1 IL METODO DI LAVORO: TAVOLO TECNICO E FOCUS GROUP

La modalità di lavoro per lo sviluppo della metodologia ha previsto l‟istituzione, presso il

Sistema Nazionale di Verifica e controllo sull‟Assistenza Sanitaria (d‟ora in avanti SiVeAS), di

un Tavolo Tecnico multidisciplinare in cui sono stati coinvolti alcuni esperti esterni

all‟Amministrazione (sia

clinici che referenti istituzionali) ed alcuni esperti interni al Ministero della Salute. Ponendosi,

inoltre, nell‟ottica della continuità rispetto al percorso tracciato dalle “Linee di indirizzo

della Riabilitazione” e avendo come obiettivo l‟integrazione dei risultati già raggiunti in quella

sede, sono stati coinvolti anche alcuni referenti della Commissione Ministeriale sulla

Riabilitazione.

Di seguito si riporta la lista dei partecipanti al Tavolo Tecnico.

Dott.ssa Lucia Lispi – Ufficio X DG Prog (Ministero della Salute) con funzioni di

coordinamento

Dott. Pietro Granella – Ufficio X DG Prog (Ministero della Salute)

Dott.ssa Silvia Arcà – Ufficio II DG Prog (Ministero della Salute)

Dott. Filippo Basso – Ufficio VII DG Prog (Ministero della Salute)

Dott. Francesco Bottiglieri – Ufficio VII DG Prog (Ministero della Salute)

Dott. ssa Cristina Tamburini - Ufficio II DG SI (Ministero della Salute)

Dott.ssa Giovanna Beretta – Direttore Dipartimento Neuroscienze – Medicina riabilitativa

e neuro riabilitazione, AO Ospedale Niguarda – Milano (Commissione Ministeriale per la

riabilitazione)

Dott. Massimo Fini – Esperto Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria

Riabilitazione motoria e sensoriale ed Esperto Ministero della Salute (Ministero della

Salute)

Dott. David A. Fletzer – Past President Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa

(Commissione Ministeriale per la riabilitazione)

Dott.ssa Rita Formisano – Direttore dell„Unità post-coma, IRCCS Fondazione Santa

Lucia – Roma

Dott.ssa Federica Gamna - Direttore SCDO Medicina Fisica e Riabilitazione, Direttore

Dipartimento di Riabilitazione della Disabilità Complessa (e Continuità delle Cure)

A.O.U San Luigi Gonzaga - Orbassano

Dott. Alessandro Giustini – Past President European Society of Physical and

Rehabilitation Medicine (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)

Dott. Cesare Greco – Direttore UOC Cardiologia per la riabilitazione cardiologica -

Ospedale San Giovanni Addolorata - Roma

Dott. Marcello Imbriani – Direttore Centro Interuniversitario di ricerche in medicina

ambientale e medicina del lavoro Fondazione Salvatore Maugeri – Pavia (Commissione

Ministeriale per la riabilitazione)

Dott. Andrea Naldi – Direttore UO Medicina Fisica Riabilitativa, Opedale Bufalini –

Cesena (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)

Dott. Federico Posteraro – Direttore Dipartimento di Riabilitazione USL 12 Viareggio/

Auxilium Vitae ASL5 PISA (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)

Dott. Antonio Spanevello – Direttore Dipartimento di pneumologia riabilitativa,

Fondazione “Salvatore Maugeri I.R.C.C.S. – Lumezzane (Commissione Ministeriale per

la riabilitazione)

Dott. Maurizio Volterrani – Responsabile Riabilitazione Cardiologica IRCCS “San

Raffaele Pisana” – Roma (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)

10

Dott. Michele Vitacca – Responsabile Unità Operativa di Pneumologia, Fondazione

“Salvatore Maugeri I.R.C.C.S. Lumezzane

Dott. Andrea Fortuna - Consulente PwC (RTI)

Dott. ssa Valeria Messina - Consulente PwC (RTI)

Dott. Giuseppe Lorusso - Consulente PwC (RTI)

Dott. Alessio Carone – Consulente PwC (RTI)

Dott. Ervin Mara – Consulente PwC (RTI)

AGENAS

Le attività del Tavolo Tecnico sono state organizzate operativamente in sottogruppi di lavoro

(focus group), differenziati per le principali tipologie di riabilitazione (MDC 1: sistema nervoso -

MDC 4: apparato respiratorio - MDC 5: apparato cardio-circolatorio - MDC 8: sistema muscolo-

scheletrico), al fine di analizzare separatamente e con il necessario livello di dettaglio i dati

relativi alle quattro principali tipologie di riabilitazione.

3.2 I FILONI DI ATTIVITÀ DEL TAVOLO TECNICO

Il Tavolo Tecnico, in una prima fase, si è concentrato sullo studio del settore della riabilitazione

ospedaliera in Italia, mediante l‟analisi del Flusso SDO, che ha rivelato, come ampiamente

illustrato nel paragrafo precedente, una situazione molto difforme della domanda riabilitativa

(numero di ricoveri e giornate di degenza erogate) nelle diverse Regioni. Tali risultati, associati

alla già nota situazione di difformità dell'offerta di posti letto, ha ulteriormente evidenziato

l‟esigenza di definire dei criteri/parametri di appropriatezza specifici per i ricoveri di

riabilitazione ospedaliera.

È stato fornito, inoltre, uno spaccato del panorama internazionale, mediante l‟analisi dei

sistemi di tariffazione utilizzati dai paesi OCSE e delle possibili applicazioni dei sistemi di

classificazione ICD-10 e ICF nella realtà ospedaliera riabilitativa italiana.

In particolare, analizzando in chiave comparata la situazione dei principali paesi del panorama

internazionale (Australia, Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Francia, Portogallo, Stati Uniti), è

emersa una forte diversità di concezione e strutturazione di modelli organizzativi applicati al

settore della riabilitazione ospedaliera. Nonostante le diverse peculiarità di ciascun sistema, però,

sono stati rintracciati anche alcuni elementi in comune , quali ad esempio, la bassa numerosità di

gruppi usati per distinguere i diversi casemix, le classificazioni usate per identificare, misurare e

attribuire un valore ai servizi di riabilitazione ospedaliera e l‟utilizzo di punteggi motori e

11

cognitivi delle Function Indipendent Measure (FMI) come base di classificazione delle variabili.

L‟analisi delle caratteristiche dei sistemi internazionali ha reso, comunque, evidente il ritardo

italiano del settore della riabilitazione relativo, in particolar modo, al sistema di classificazione

utilizzato che, basandosi solo sulle diagnosi ICD9CM, risulta poco orientato alla rilevazione delle

prestazioni erogate durante la riabilitazione.

In questo dibattito, dunque, sono stati evidenziati dal Tavolo Tecnico gli importanti limiti del

flusso informativo della SDO, che riguardano sia l‟elevata variabilità delle modalità di codifica

dei ricoveri (tanto in acuzie quanto in riabilitazione) sia la difficoltà di rilevare alcuni parametri

necessari per lo studio di appropriatezza: stato funzionale e multimorbilità dei pazienti,

variazione dello stato di salute all‟inizio ed alla fine ricovero, outcome dell‟intervento

riabilitativo, prestazioni erogate nell‟ambito del ricovero.

Per tale ragione, il Tavolo Tecnico ha discusso e condiviso la necessità di valutare la costruzione

di un nuovo sistema di classificazione e l‟introduzione di un flusso informativo specificamente

dedicato alla riabilitazione, utilizzando transitoriamente le informazioni contenute nell‟attuale

flusso informativo SDO (diagnosi di dimissione, correlazione della diagnosi con il ricovero acuto

precedente, diagnosi secondarie e procedure) per la costruzione della metodologia di analisi di

appropriatezza ed elaborando, contestualmente, un documento che contenga le principali

indicazioni per il miglioramento della codifica della attuale SDO di riabilitazione.

Le attività del Tavolo Tecnico svolte nel corso del 2011- 2012 hanno, quindi, riguardato:

1. la costruzione di una metodologia per la definizione dei criteri/parametri di

appropriatezza ed efficienza dei ricoveri postacuti mediante il Flusso SDO;

2. la definizione del cruscotto di indicatori di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di

riabilitazione ospedaliera postacuzie;

3. la predisposizione di un documento illustrativo di Scheda Informativa delle attività di

riabilitazione ospedaliera (SDO-r) e di un Glossario della Riabilitazione.

3.3 LA METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI/PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI POSTACUTI

3.3.1 APPROCCIO METODOLOGICO

La metodologia per la definizione dei criteri/parametri di appropriatezza dei ricoveri postacuti

elaborata dal Tavolo Tecnico si è concentrata sul settore della riabilitazione, rimandando ad una

fase successiva la costruzione di un modello specifico anche per il settore della lungodegenza.

La metodologia è basata sulla ricostruzione del percorso longitudinale dell’individuo: infatti, è

stata per la prima volta predisposta un’analisi centrata sul paziente, che, grazie all‟utilizzo

del codice individuale anonimizzato, ha consentito “ricomporre” la sequenza di ricoveri

ospedalieri erogati a ciascun paziente di riabilitazione, “seguendolo” nelle diverse tipologie di

attività (acuti, riabilitazione e lungodegenza) e nei diversi setting assistenziali (regime ordinario e

diurno).

12

La ricostruzione di tutte le possibili “sequenze” dei pazienti ha fatto emergere una enorme varietà

e complessità dei percorsi ospedalieri (si veda a titolo di esempio la figura di seguito) e la

necessità di definire un modello con cui classificarli ed analizzarli.

A tal fine, a partire dalle sequenze analizzate, la metodologia ha selezionato gli eventi

maggiormente significativi riferiti a:

ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica

(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) preceduti da un evento acuto nell‟anno oggetto di analisi

o negli ultimi tre mesi dell‟anno precedente;

ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica

(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) non preceduti da un evento acuto, di cui sono stati

analizzati solo i casi riferiti a pazienti che hanno effettuato un solo ricovero di

riabilitazione nell’anno oggetto di analisi.

Al fine di analizzare la casistica riabilitativa preceduta da evento acuto, i ricoveri di riabilitazione

sono stati aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente, mediante la

classificazione ACC (Aggregati Clinici di Codici), omogenea dal punto di vista clinico.

Selezionata la casistica oggetto di analisi, la metodologia analizza i ricoveri di riabilitazione

secondo tre principali criteri: potenziale inappropriatezza clinica, potenziale inappropriatezza

organizzativa e potenziale inefficienza.

Tali criteri sono individuati per ciascuna delle quattro tipologie di riabilitazione (neurologica -

MDC 1, pneumologica - MDC 4, cardiologica - MDC 5, ortopedica - MDC 8), distinguendo per

codice di disciplina (56-75-28) e setting assistenziale (regime ordinario e diurno).

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

LUNGODEGENZA

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

LUNGODEGENZA

RICOVERO

LUNGODEGENZA

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

LUNGODEGENZA

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

LUNGODEGENZA

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

RICOVERO

ACUTO

RICOVERO

DI RIABILITAZIONE

13

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

La potenziale inappropriatezza clinica viene valutata sulla domanda soddisfatta1 ed è individuata

dai seguenti tre criteri:

a) criterio della correlazione clinica dei ricoveri di riabilitazione preceduti da evento

acuto: il criterio definisce la correlazione appropriata o potenzialmente inappropriata

tra l’evento di riabilitazione e la tipologia di evento acuto precedente (mediante ACC di

diagnosi dell’evento acuto precedente).

b) criterio della distanza temporale dei ricoveri di riabilitazione preceduti da evento

acuto: il criterio individua la distanza temporale (in giorni) appropriata e potenzialmente

inappropriata intercorsa tra la dimissione dall’evento acuto e l’ammissione in

riabilitazione;

c) criterio della tipologia casistica dei ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento

acuto: il criterio raggruppa i ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto

mediante l’ACC di diagnosi principale di dimissione ed individua la tipologia di casistica

potenzialmente inappropriata per ciascun tipo di ricovero riabilitativo. All’interno di

questa analisi, considerata la scarsa viene, inoltre, identificata un’ ”aerea grigia” per i

ricoveri la cui SDO non presenta alcuna diagnosi/intervento secondario compilato:

questi ricoveri sono considerati a rischio inappropriatezza a causa dell’inadeguato set

informativo.

Sia per i ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto che per i ricoveri di riabilitazione non

preceduti da evento acuto, in ciascuna delle quattro tipologie di riabilitazione analizzate, è stato

previsto un criterio di “tolleranza”. Infatti, sia in caso di correlazione clinica potenzialmente

inappropriata (per i ricoveri preceduti da evento acuto) che di tipologia casistica potenzialmente

inappropriata (per i ricoveri non preceduti da evento acuto), si procede ad un controllo delle

diagnosi/interventi secondari della SDO per verificare la presenza di caratteristiche del paziente

tali per cui gli stessi ricoveri possono comunque essere considerati appropriati. L‟elenco dei

codici ICD9CM con cui procedere a tale controllo è stato appositamente definito per ciascuna

tipologia di riabilitazione, attesa la specificità delle diverse tipologie di ricovero riabilitativo:

“paziente neurologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo neurologico per i ricoveri di

riabilitazione neurologica (MDC 1);

“paziente pneumologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo pneumologico per i

ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4);

“paziente cardiologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo cardiologico per i ricoveri di

riabilitazione cardiologica (MDC 5);

“paziente ortopedico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo ortopedico per i ricoveri di

riabilitazione ortopedica (MDC 8).

1 Prestazioni ricevute dai cittadini residenti ovunque siano state erogate.

14

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED

INEFFICIENZA

La potenziale inappropriatezza organizzativa e la potenziale inefficienza è analizzata rispetto alla

durata di degenza del ricovero riabilitativo e viene valutate sui ricoveri effettivamente erogati(2).

Mediante il criterio dell’intervallo temporale (“range” temporale) viene definito un range di

durata appropriato identificato da:

un limite minimo di giornate di degenza, al di sotto del quale si determina

un’area di potenziale inappropriatezza organizzativa, cioè presumibilmente

connessa alla tipologia di setting assistenziale in cui il ricovero è stato erogato (si

tratta tipicamente di ricoveri con un durata ridotta che avrebbero dovuto essere

trattati in regime diurno/ambulatoriale o sul territorio);

un limite massimo di giornate di degenza, al di sopra del quale si determina

un’area di potenziale inefficienza, in quando oltre la soglia massima l‟intervento

riabilitativo ospedaliero termina la sua efficacia ed il paziente dovrebbe essere

dimesso o, se necessita di ulteriore assistenza, trattato in altro setting assistenziale

o sul territorio.

Il criterio ha considerato, in caso di ricovero in regime diurno, il numero di accessi erogati

nell‟ambito di ciascun ricovero. Anche in questo caso è stato identificato un intervallo di

appropriatezza, definito da un valore soglia minimo di numero di accessi e da un valore soglia

massimo di numero di accessi.

Anche rispetto al criterio della potenziale inefficienza, sia per i ricoveri di riabilitazione preceduti

da evento acuto che per i ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto, in ciascuna

delle quattro tipologie di riabilitazione analizzate, è stato previsto un criterio di “tolleranza” per

i ricoveri che mostrano una durata di degenza superiore alla soglia massima individuata dal range

appropriato, per salvaguardare le situazioni con degenza eccessivamente lunga, che

potrebbero essere connesse a fattori di “complessità del paziente”. Infatti, i ricoveri con una

durata elevata che presentano nelle diagnosi/interventi secondari della SDO uno dei codici

ICD9CM selezionati, per ciascuna tipologia di riabilitazione, come codici identificativi della

complessità del paziente, non sono considerati potenzialmente inefficienti. L‟elenco dei codici

ICD9CM con cui procedere a tale controllo è stato appositamente definito per ciascuna tipologia

di riabilitazione, attesa la specificità delle diverse tipologie di ricovero riabilitativo:

“paziente complesso neurologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo neurologico per i

ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1);

“paziente complesso pneumologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo pneumologico

per i ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4);

“paziente complesso cardiologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo cardiologico per i

ricoveri di riabilitazione cardiologica (MDC 5);

“paziente complesso ortopedico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo ortopedico per i

ricoveri di riabilitazione ortopedica (MDC 8).

2 Ricoveri erogati a cittadini residenti e non residenti

15

Di seguito si riportano, per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC), i target condivisi e

validati dai sottogruppi di lavoro e dal Tavolo Tecnico, integrati con le modifiche intervenute nei

mesi di Giugno-Luglio 2012, su indicazione della Segreteria Tecnica del Ministro.

3.4 I CRITERI DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA

3.4.1 MDC 1 – SISTEMA NERVOSO

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA

Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati

sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento

acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per

la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione neurologica con correlazione clinica appropriata rispetto

al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto

precedente appropriati );

i ricoveri di riabilitazione neurologica con correlazione clinica potenzialmente

inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo in alcune diagnosi

(elenco puntuale di ACC e relativi Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente

potenzialmente inappropriati);

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo

neurologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di

dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione neurologica,

presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali

per cui possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, è stato dunque identificato un

elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di

considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente

inappropriata).

16

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

diurno sono da considerare con correlazione clinica potenzialmente inappropriata rispetto

al precedente ricovero in acuzie, ad eccezione dei ricoveri di tipo neurologico, cioè quei

ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione dalle acuzie

clinicamente correlabile alla riabilitazione neurologica, presentano caratteristiche (rintracciabili

nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati

appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di

diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare appropriato il

ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave

cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di

riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi

principale sia potenzialmente inappropriata)

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da

mielolesione”.

17

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti

precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE

Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati

appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione

dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, sono stati identificati due criteri:

un primo gruppo di ricoveri (elenco di ACC di diagnosi dell’evento acuto precedente) è

considerato:

clinicamente appropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento

acuto e l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-60 giorni;

potenzialmente inappropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione

dall‟evento acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 60;

per tutti gli altri ricoveri, diversi dai precedenti ,è considerato:

clinicamente appropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento

acuto e l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;

potenzialmente inappropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione

dall‟evento acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30.

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA

Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante l‟ACC di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato individuato un elenco di ACC potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei

18

ricoveri di tipo neurologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una

diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili nelle

diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati

appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di

diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la

diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti affetti da mielolesione.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare

appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

19

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati

sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata

appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di

evento acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante l‟ACC di

diagnosi dell‟evento acuto precedente).

In alcuni casi è emersa l‟esigenza di scomporre gli ACC in gruppi di codici ICD9CM, per poter

procedere ad una più puntuale definizione del range di durata appropriato.

In particolare, i ricoveri di “vasculopatie cerebrali acute”, che individuano l‟ictus, sono stati

scomposti in quattro sottogruppi di codici ICD9CM, per poter distinguere le diverse tipologie di

ictus: ischemico, emorragico, non definito e codici residuali.

Per i ricoveri di riabilitazione neurologica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con cui

salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre

appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è

stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la

durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal

range.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i

seguenti “range” di durata della degenza:

ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus ischemico:

degenza appropriata: 21-60 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 60 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus emorragico:

degenza appropriata: 26-65 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 26 e 65 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 65 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus mal definito:

degenza appropriata: 21-60 giorni;

20

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 60 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di altri ictus (diverso da ischemico,

emorragico e mal definito):

degenza appropriata: 21-60 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 60 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di traumatismo intracranico:

degenza appropriata: 21-60 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 60 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di altri disturbi del sistema nervoso:

degenza appropriata: 21-60 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” ed a pazienti con diagnosi di

“cauda equina” per i quali risulta appropriata anche una degenza superiore a 60

giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di spondilosi, patologie dei dischi

intervertebrali e altri disturbi del dorso:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che provengono da altri eventi acuti (ALTRI ACC):

degenza appropriata: 16-45 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 16 e 45 giorni, ad

eccezione di:

un primo gruppo di ACC residuali, i cui ricoveri, se riferiti a “pazienti

“complessi”, sono considerati appropriati anche se la degenza è superiore a

45 giorni;

un secondo gruppo di ACC residuali, i cui ricoveri hanno una degenza

sempre appropriata.

21

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi

ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario è stata

identificata una soglia di minima di 12 giornate di degenza, al di sotto della quale i ricoveri sono

da considerarsi ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di 12 accessi, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi ad alto

rischio di inappropriatezza organizzativa.

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto clinicamente

appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di

durata appropriati.

Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il

criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti

complessi” da considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo

stesso elenco diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario è stato

identificato un “range” di durata della degenza appropriato compreso tra 10 e 30 giornate di

degenza, al di fuori del quale i ricoveri sono considerati come potenzialmente inappropriati dal

punto organizzativo, se la durata è inferiore a 10 giorni, o inefficienti, se la durata è superiore a

30 giorni. Fanno eccezione i ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi

ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

22

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario è stata

identificata una soglia di minima di 12 giornate di degenza, al di sotto della quale i ricoveri sono

da considerarsi ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di 12 accessi, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi ad alto

rischio di inappropriatezza organizzativa. Fanno eccezione i ricoveri riferiti a pazienti con

diagnosi di “perdita di coscienza” per i quali è consentita qualunque durata.

23

3.4.2 MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA

Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati

sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento

acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per

la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi

dell’evento acuto precedente appropriati );

i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica potenzialmente

inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo in alcune diagnosi

(elenco puntuale di ACC e relativi Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente

potenzialmente inappropriati);

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo

pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi

di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione pneumologica,

presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali

per cui possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, è stato dunque identificato

un elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle

diagnosi secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono

di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia

potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati

sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento

acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri sono stati individuati due principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi

dell’evento acuto precedente appropriati);

24

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo

pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi

di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione pneumologica,

presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali

per cui possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, è stato dunque identificato

un elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle

diagnosi secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono

di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia

potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione pneumologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave

cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di

riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi

principale sia potenzialmente inappropriata)

Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione pneumologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da

mielolesione”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti

precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

25

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE

Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati

appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione

dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri tutti gli ACC sono considerati:

clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e

l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;

potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto

e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30 ad eccezione dei ricoveri di

“insufficienza respiratoria3” valorizzata come diagnosi principale del ricovero in

Riabilitazione o diagnosi secondaria del ricovero in Riabilitazione nei casi in cui la

diagnosi principale è di “bronchite cronica ostruttiva” che risulta sempre clinicamente

appropriato.

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA

Ricoveri di riabilitazione pneumologica non preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato individuato un elenco di ICD9CM potenzialmente inappropriati, ad eccezione

dei ricoveri di tipo pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto

una diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili

nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati

appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale

di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la

diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

3 ACC 131 – INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

26

Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)

Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti affetti da mielolesione.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare

appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto clinicamente

appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di

durata appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa

tipologia di evento acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante

l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente).

Per i ricoveri di riabilitazione pneumologica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con

cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre

27

appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è

stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la

durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal

range.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i

seguenti “range” di durata della degenza:

ricoveri che provengono da un evento acuto di “insufficienza respiratoria, arresto respiratorio

(adulti)”:

degenza appropriata: 11-40 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 40 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 40 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “malattie polmonari croniche ostruttive e

bronchiectasie”:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “polmoniti (escluse quelle causate da

tubercolosi o da malattie sessualmente trasmesse)”:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “insufficienza cardiaca congestizia non da

ipertensione”:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto riferito ad altri principali ACC:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

28

Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime diurno è stato

identificato un “range” di durata della degenza appropriata di 6-15 accessi. La casistica con

numero di accessi fuori dal “range” di durata individuato è stata considerata potenzialmente

inappropriata per la MDC 4.

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto clinicamente

appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di

durata appropriati.

Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il

criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti complessi” da

considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo stesso elenco

diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario e regime diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione pneumologia codice 56 in regime ordinario e diurno sono

stati individuati “range” di durata della degenza appropriati per codici IDC9CM.

29

3.4.3 MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA

Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati

sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento

acuto precedente). I referenti clinici hanno inoltre espresso la necessità di suddividere la casistica

in due marco categorie suddivise nelle categorie riportate di seguito con i relativi ACC di

diagnosi delle evento acuto:

Ricoveri con intervento nell’evento acuto:

Ricoveri con intervento cardiochirugico;

Ricoveri con intervento vascolare;

Ricoveri senza intervento nell’evento acuto:

Ricoveri senza intervento con sindrome coronarica acuta;

Ricoveri senza intervento con insufficienza cardiaca;

Ricoveri senza intervento - altri ACC cardiologici.

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi

dell’evento acuto precedente appropriati);

i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie solo per alcune diagnosi di dimissione

(elenco puntuale di diagnosi dell’evento acuto precedente appropriati);

i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica potenzialmente

inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo se non risulta valorizzato

un intervento principale o una procedura (elenco puntuale di ACC e di Codici di

Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);

i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica potenzialmente

inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC e di

Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo

cardiologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi

di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione cardiologica,

presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali

per cui possono comunque essere considerati appropriati.

30

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, è stato dunque identificato un

elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo cardiologico, distinguendo tra intervento

cardiochirugici e vascolari che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare

appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente

inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime diurno

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la

definizione dei criteri sono stati individuati i ricoveri di riabilitazione cardiologica con

correlazione clinica appropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di

ACC di diagnosi dell’evento acuto precedente appropriati). I ricoveri che provengono da un

evento acuto di “dolore toracico non specifico”4 sono stati considerati con correlazione

potenzialmente inappropriata rispetto alla riabilitazione cardiologica ad eccezione dei ricoveri

di tipo cardiologico.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, è stato dunque identificato un elenco

puntuale di diagnosi/interventi di tipo cardiologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare appropriato il

ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione cardiologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave

cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di

riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi

principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

4 ACC 102 – DOLORE TORACICO NON SPECIFICO

31

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione cardiologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da

mielolesione”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti

precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE

Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati

appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione

dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri tutti gli ACC sono considerati:

clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e

l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;

potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto

e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30;

ad eccezione di alcuni casi (ACC) per i quali si considera appropriata una distanza fino

a 60 giorni.

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA

Ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

32

i ricoveri di riabilitazione cardiologica sempre appropriati rispetto ad un singolo

evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ICD9CM di diagnosi

dell’evento riabilitativo);

i ricoveri di riabilitazione cardiologica sempre inappropriati rispetto ad un singolo

evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ICD9CM di diagnosi

dell’evento riabilitativo);

i ricoveri di riabilitazione cardiologica potenzialmente inappropriati rispetto ad un

singolo evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ACC e di Codici di

Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati) ad eccezione dei

ricoveri di tipo cardiologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo

avuto una diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche

(rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono

comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale

di diagnosi/interventi di tipo cardiologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la

diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)

Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non

hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

33

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti affetti da mielolesione.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare

appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati

sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata

appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di evento

acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione cardiologica (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario e regime diurno

La casistica dei ricoveri di riabilitazione codice 56 in regime ordinario e regime diurno

preceduta da evento acuto è stata analizzata rispetto alla distribuzione delle giornate di

degenza/accessi (in classi). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente

rilevanti ai fini del criterio sono stati identificati i “range” di durata della degenza per le categorie

precedentemente definite:

ricoveri con intervento cardiochirgico:

degenza appropriata: 8-30 giorni/accessi;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 8 e 30 giorni/accessi, ,

ad eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta

appropriata anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri con intervento vascolare:

degenza appropriata: 6-30 giorni/accessi;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 30 giorni/accessi, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri senza intervento con sindrome coronarica acuta:

degenza appropriata: 6-25 giorni/accessi;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 25 giorni/accessi, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 25 giorni.

ricoveri senza intervento con insufficienza cardiaca:

degenza appropriata: 6-30 giorni/accessi;

34

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 30 giorni/accessi, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

altri ricoveri senza intervento con ACC cardiologici:

degenza appropriata: 6-25 giorni/accessi;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 25 giorni/accessi, , ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto clinicamente

appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di

durata appropriati.

Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)

regime ordinario e regime diurno

Per i ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario e diurno criterio è

stato identificato:

un elenco di ACC con “range” di durata della degenza appropriato compreso tra 6 e

25 giornate/accessi, al di fuori del quale i ricoveri sono considerati come potenzialmente

inappropriati dal punto organizzativo, se la durata è inferiore a 6 giorni, o potenzialmente

inefficienti, se la durata è superiore a 25 giorni;

per gli ALTRI ACC è stato individuato un “range” di durata della degenza

appropriato compreso tra 8 e 30 giornate/accessi, al di fuori del quale i ricoveri sono

considerati come potenzialmente inappropriati dal punto organizzativo, se la durata è

inferiore a 8 giorni/accessi, o inefficienti, se la durata è superiore a 30 giorni/accessi.

35

3.4.4 MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA

Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati

sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento

acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per

la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica appropriata rispetto al

precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto

precedente appropriati );

i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica potenzialmente

inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie se non presenti

interventi/procedure nell’evento acuto di tipo ortopedico e/o se il reparto di

dimissione dell’evento avuto è diverso da ortopedia (elenco puntuale di ACC e di

Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico,

cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione

dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione ortopedica, presentano

caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui

possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, è stato dunque identificato un

elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di

considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente

inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri sono stati individuati:

36

i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica appropriata rispetto al

precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto

precedente appropriati);

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da un evento acuto

diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da

considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico,

cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione

dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione ortopedica, presentano

caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui

possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, è stato dunque identificato un

elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di

considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente

inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione ortopedica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave

cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di

riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi

principale sia potenzialmente inappropriata)

Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati

aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione ortopedica in regime

ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata

rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da

mielolesione”.

37

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti

precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE

Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati

appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla

base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto

precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione

dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri tutti gli ACC sono considerati:

clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e

l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;

potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento

acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30 giorni, ad eccezione dei ricoveri di

“Frattura del bacino”5 che risultano sempre clinicamente appropriato per qualsiasi

distanza dall‟evento acuto.

APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA

Ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non hanno

avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:

i ricoveri di riabilitazione ortopedica appropriati rispetto ad un singolo evento di

riabilitazione (elenco puntuale di diagnosi dell’evento di Riabilitazione);

i ricoveri di riabilitazione ortopedica potenzialmente inappropriati rispetto ad un

singolo evento di riabilitazione (elenco puntuale di diagnosi dell’evento di

Riabilitazione);

5 ICD9CM 738 – FRATTURA DEL BACINO

38

tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica diversi dai precedenti (altri

ICD9CM di diagnosi dell‟evento riabilitativo) da considerare potenzialmente

inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico, cioè quei ricoveri di

riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione clinicamente

appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari

della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati appropriati.

Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di

diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o

interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la

diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e

diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non hanno

avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato

l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con

Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero

(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).

Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno

I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non hanno

avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di

dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).

Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei

criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime

ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti

di pazienti affetti da mielolesione.

Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei

codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare

appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto

39

I ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati

sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata

appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di evento

acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante l‟ACC di diagnosi

dell‟evento acuto precedente).

Per i ricoveri di riabilitazione ortopedica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con

cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre

appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è

stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi

secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la

durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal

range.

Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i

seguenti “range” di durata della degenza:

ricoveri che provengono da un evento acuto di “fratture del collo del femore”:

degenza appropriata: 11-30 giorni pazienti under 70; 11-40 giorni pazienti over

70;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30/40 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 o 40 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “fratture arti inferiori”:

degenza appropriata: 11-25 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

una degenza superiore a 25 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “osteoartrosi”:

degenza appropriata: 6-20 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 20 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

una degenza superiore a 20 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di “complicazioni di dispositivi, impianti e

innesti”:

degenza appropriata: 11-30 giorni;

40

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che provengono da un evento acuto di altri principali ACC:

degenza appropriata: 11-25 giorni;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

una degenza superiore a 25 giorni.

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi

ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA

Ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto

I ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto clinicamente

appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di

durata appropriati.

Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il

criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti

complessi” da considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo

stesso elenco diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

ordinario

Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i

seguenti “range” di durata della degenza:

ricoveri che appartengono ad un gruppo di ACC:

degenza appropriata 11-30 giornate;

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 30 giorni.

ricoveri che appartengono ad altri ACC:

degenza appropriata 11-25 giornate;

41

degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad

eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata

anche una degenza superiore a 25 giorni.

Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime

diurno

Per tutti i ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno è stata identificata

una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi

ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.

42

3.5 RISULTATI

3.5.1 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI

Come mostra lo schema di seguito, la quantificazione e rappresentazione dei risultati utilizza una

logica di “filtro”. Infatti, a partire dal totale dei ricoveri e delle giornate di degenza oggetto di

analisi si applica un “primo filtro” che identifica:

il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) ricevuti dai cittadini

residenti che hanno evidenziato una potenziale inappropriatezza clinica;

il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) ricevuti dai cittadini

residenti che risultano clinicamente appropriati. Sui ricoveri clinicamente appropriati si

applica il “secondo filtro”: la casistica viene, cioè, analizzata dal punto di vista della

durata di degenza in termini di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati a

cittadini residenti e non residenti. Tale filtro individua:

a. il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati ai cittadini

residenti e non residenti che risultano appropriati nella durata di degenza, in

quanto corrispondente al range di durata appropriato;

b. il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati ai cittadini

residenti e non residenti che risultano potenzialmente inappropriati nella durata

di degenza per:

i. potenziale inappropriatezza organizzativa: durata del ricoveri inferiore

alla soglia minima definita dal range di durata appropriato;

ii. potenziale inefficienza: durata del ricovero superiore alla soglia massima

definita dal range di durata appropriato.

Per i ricoveri che risultano potenzialmente inefficienti, le giornate di

degenza considerate potenzialmente inefficienti non corrispondono alla

durata complessiva del ricovero ma sono quantificate come differenza

tra il totale della durata e la soglia massima definita dal range di

durata appropriato.

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

RICOVERI GIORNATE

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

RICOVERI GIORNATE

APPROPRIATI CLINICAMENTE

RICOVERI GIORNATE

APPROPRIATI NELLA DURATA

RICOVERI GIORNATE

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

RICOVERI GIORNATE

INAPPROPRIATI PER DURATA MINORE

DELLA SOGLIA MINIMA

RICOVERI GIORNATE

INAPPROPRIATI PER DURATA

SUPERIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

RICOVERIGIORNATE OLTRE

SOGLIA

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

DO

MA

ND

AO

FF

ER

TA

RIC

OV

ERI

DO

MA

ND

A

SOD

DISFA

TTA

GIO

RN

ATE

DEG

ENZA

SOD

DISFA

TTA

GIO

RN

ATE

DEG

ENZA

SA

LDO

MO

BILITÀ

43

3.5.2 RISULTATI

In premessa alla quantificazione dei risultati, si rendono necessarie alcune precisazioni rispetto

alle ipotesi condivise dai referenti clinici sottostanti la costruzione della metodologia di analisi di

appropriatezza:

• i ricoveri che non rispondono ai criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza definiti dai

referenti clinici non sono considerati inappropriati in assoluto ma “potenzialmente

inappropriati” o “a rischio di inappropriatezza”, in quanto analisi di maggior dettaglio

potrebbero evidenziare la presenza di particolari condizioni che rendono gli stessi ricoveri

comunque appropriati;

• pur utilizzando lo stesso criterio di analisi dei dati, i valori target dei criteri/parametri di

appropriatezza ed efficienza sono stati individuati in maniera diversificata per le quattro

principali tipologie di riabilitazione, al fine di considerarne le specificità;

• tutti i criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza tengono conto di ogni informazione

della SDO utile a individuare i casi di comorbidità e/o i casi complessi (mediante le diagnosi

secondarie/procedure/interventi) per valutare l‟appropriatezza dei casi potenzialmente

inappropriati. La valutazione risente, in alcuni casi, della parziale o incompleta compilazione

della SDO;

• dall‟analisi sono stati esclusi i ricoveri relativi a pazienti deceduti, trasferiti ad altro

reparto per acuti e dimessi volontariamente a domicilio;

• i dati sono analizzati “a parità di condizioni organizzative”, pur considerando che le

differenze regionali già citate rendono in alcuni casi necessario il prolungamento del ricovero

per assenza di strutture alternative all‟ospedale o per mancata disponibilità di accoglienza da

parte delle stesse;

• le evidenze quantitative risultano influenzate anche dalla disomogenea e non sempre

corretta modalità di compilazione delle SDO relative soprattutto ai ricoveri per acuti

(codici di diagnosi e interventi);

• i referenti clinici hanno espresso la necessità di distinguere, per la MDC 5 – Apparato

cardio-circolatorio, i ricoveri di riabilitazione ospedaliera preceduti da evento acuto in

ricoveri con intervento cardiochirurgico nell‟evento acuto, ricoveri con intervento vascolare

nell‟evento acuto e ricoveri senza intervento chirurgico. Quest‟ultima classe di ricoveri è stata

ulteriormente suddivisa in ricoveri con sindrome coronarica acuta, ricoveri con insufficienza

cardiaca, ricoveri con altri ACC cardiologici e ricoveri con altri ACC;

• i referenti clinici, per la MDC 1 – Sistema Nervoso, hanno ritenuto opportuno suddividere le

diagnosi dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera preceduti da evento acuto relativi all‟ ACC

109 - VASCULOPATIE CEREBRALI ACUTE in 4 classi: ictus ischemico, ictus emorragico,

ictus mal definito e ictus con altri codici residuali.

44

AMBITO DI ANALISI

Nell‟anno 2010, il totale dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera è stato pari a 321.518, di cui

257.720 casi (80,2%) corrispondono all‟ambito oggetto di analisi (si veda tabella di seguito).

Tale ambito, secondo l‟approccio metodologico, è composto da:

ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica

(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) preceduti da un evento acuto nell‟anno oggetto di analisi

o negli ultimi tre mesi dell‟anno precedente (64,7% - pari a 207.925 ricoveri);

ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica

(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) non preceduti da un evento acuto, di cui sono stati

analizzati solo i casi riferiti a pazienti che hanno effettuato un solo ricovero di

riabilitazione nell’anno oggetto di analisi (15,5% - pari a 49.795).

Non sono oggetto di analisi (“altro”) i ricoveri di riabilitazione relativi ad altre tipologie di

riabilitazione (MDC diversi da 1-4-5-8) e ricoveri di riabilitazione riferiti ad altre “sequenze del

paziente” minori ( 19,8% dei casi totali).

Come mostrano i grafici di seguito, la maggior parte dei ricoveri di riabilitazione oggetto di

analisi sono erogati in regime ordinario (87% del totale) e prevalentemente da strutture

private (71% dei casi totali).

CASI GIORNATE DM

207.925 5.546.677 26,68

64,7% 72,3%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

CASI GIORNATE DM

49.795 1.142.340 22,94

15,5% 14,9%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

CASI GIORNATE DM

321.518 7.671.114 23,86

TOTALE RICOVERI RIABILITAZIONE*

ANNO 2010

CASI GIORNATE DM

257.720 6.689.017 25,95

80,2% 87,2%

AMBITO OGGETTO DI ANALISI

CASI GIORNATE DM

63.798 982.097 15,39

19,8% 12,8%

ALTRO

87%

13%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE EPR REGIME DI RICOVERO ANNO 2010

Ricoveri Ordinari

Ricoveri Diurni

29%

71%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE PER SOGGETTO EROGATORE ANNO 2010

PUBBLICO

PRIVATO

45

I diagrammi a barre di seguito mostrano la distribuzione per regime di ricovero e per tipologia di

riabilitazione (MDC) sia per i ricoveri preceduti da evento acuto che per i ricoveri non preceduti

da evento acuto: in tutti casi è maggiore la percentuale di ricoveri ordinari, ad eccezione dei

ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto (58% Regime Ordinario e

42% Regime Diurno).

Le tabelle sottostanti mostrano la composizione per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC)

della disciplina: si rileva una forte concentrazione della casistica nella disciplina codice 56

(Recupero e riabilitazione funzionale), con valori sempre superiori al 73% (nella MDC 5 tale

percentuale raggiunge circa il 100% della casistica). I ricoveri con disciplina codice 75

(neuroriabilitazione) e codice 28 (unità spinale) afferiscono quasi esclusivamente ricoveri di tipo

neurologico.

Di seguito si presenta, infine, la distribuzione regionale dei ricoveri di riabilitazione oggetto di

analisi, con il dettaglio particolarmente significativo che riguarda la ripartizione per tipologia di

soggetto erogatore (si veda il diagramma a barre).

40.838

8.715

39.422

103.259

5.273

656

3.640

6.122

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

MDC 1NEURO

MDC 4PNEUMO

MDC 5CARDIO

MDC 8ORTO

RICOVERI DI RIABILITAZIONE PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO FOCUS PER MDC E REGIME DI RICOVERO ANNO 2010

Ricoveri Ordinari Ricoveri Diurni

11.409 5.498 3.718

11.315

8.138

1.555 3.240

4.922

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

MDC 1NEURO

MDC 4PNEUMO

MDC 5CARDIO

MDC 8ORTO

RICOVERI DI RIABILITAZIONE NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO FOCUS PER MDC E REGIME DI RICOVERO ANNO 2010

Ricoveri Ordinari Ricoveri diurni

RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI %

CODICE 56 4.282 81,21% 611 93,14% 3.639 99,97% 6.094 99,54%

CODICE 75 825 15,65% 44 6,71% 1 0,03% 25 0,41%

CODICE 28 166 3,15% 1 0,15% 3 0,05%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

PER TIPOLOGIA DI RIABILITAZIONE E CODICE DI DISCIPLINA

MDC 1 NEURO MDC 4 PNEUMO MDC 5 CARDIO MDC 8 ORTO

RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI %

CODICE 56 5.944 73,04% 1.426 91,70% 3.238 99,94% 4.851 98,56%

CODICE 75 1.912 23,49% 129 8,30% 2 0,06% 64 1,30%

CODICE 28 282 3,47% 7 0,14%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

PER TIPOLOGIA DI RIABILITAZIONE E CODICE DI DISCIPLINA

MDC 1 NEURO MDC 4 PNEUMO MDC 5 CARDIO MDC 8 ORTO

46

Si conferma l‟elevata incidenza del settore privato in quasi tutte le Regioni, ad eccezione di

Liguria, Umbria, Basilicata ed Emilia Romagna. Le Regioni con la quota maggiore di ricoveri a

livello complessivo sono anche quelle in cui la componente privata è particolarmente elevata (e

superiore al 60%), come ad esempio la PA di Trento (84%), la Lombardia (69%) e il Lazio

(87%).

RISULTATI DELL’APPLICAZIONE

Lo schema di seguito sintetizza i risultati del percorso metodologico fin qui tracciato in termini

di quantificazione dei ricoveri e delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate

rispetto ai tre criteri di analisi: potenziale inappropriatezza clinica, potenziale inappropriatezza

organizzativa e potenziale inefficienza.

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

257.720 6.689.017

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

41.863 1.146.928

APPROPRIATI CLINICAMENTE

215.857 5.541.089

APPROPRIATI NELLA DURATA

151.666 4.875.376

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

64.191 666.713

INAPPROPRIATI PER DURATA

MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE

23.181 147.707

INAPPROPRIATI PER DURATA

MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

41.010 519.006

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

DO

MA

ND

AO

FF

ER

TA

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

OLTRE SOGLIA

16%

25% 10%

17%

47

Come mostra lo schema di seguito, l‟applicazione dei criteri di potenziale inappropriatezza

clinica, potenziale inappropriatezza organizzativa e potenziale inefficienza, sia ai ricoveri

preceduti da evento acuto che ai ricoveri non preceduti da evento acuto, determina una situazione

complessiva potenzialmente inappropriata nell’anno 2010 pari al 27% del totale giornate di

degenza (riferite alla casistica MDC 1 Sistema Nervoso, MDC 4 Apparato Respiratorio, MDC 5

Apparato Cardio-Circolatorio, MDC 8 Sistema Muscolo-Scheletrico), che corrisponde a

1.813.641 giornate di degenza.

Di seguito si presentano i risultati distinti per i diversi criteri di analisi e con i principali livelli di

dettaglio.

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

L‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica analizzata mostra, a livello

nazionale, un numero di ricoveri con potenziale inappropriatezza clinica pari a 41.863

(16,2% del totale ricoveri oggetto di analisi) che corrisponde a 1.146.928 giornate di degenza

(si veda il grafico di seguito).

Fonte SDO 2010 *totale ricoveri oggetto di analisi

In termini di numero di ricoveri, tale valore, come mostra il grafico a torta di seguito, è generato

in buona parte dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (12.988 ricoveri - 69%) e

215.857 64.1912° FILTROTOTALE

RICOVERI

5.541.089 666.713INAPPROPRIATEZZA

DURATA

RICOVERI

GIORNATE APPROPRIATICLINICAMENTE E NELLA

DURATA

TOTALE

RICOVERI151.666

4.875.376

RICOVERI

GIORNATECLINICAMENTE

APPROPRIATI

257.720 41.8631° FILTROTOTALE

RICOVERI

6.689.017 1.146.928INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

RICOVERI

GIORNATE CLINICAMENTEAPPROPRIATI

TOTALE

RICOVERI215.857

5.541.089

RICOVERI

GIORNATE

1.813.641

QUANTITIFICAZIONE POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

QUANTIFICAZIONE POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA E DELLA POTENZIALE INEFFICIENZA

DEI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

QUANTITIFICAZIONE TOTALE GIORNATE DEGENZA

POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

A

B

A B+

RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

257.720 215.857

41.863

-

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

1 2 3

83,8%

16,2%

T OT ALE

R I COVERI *

R IC OVERIC LINICAMENTE

APPR OPRIATI

RIC

OV

ER

I D

IR

IAB

ILIT

AZIO

NE

1.146.928 GI ORNATE DI

D EGENZA

R I COVERI CON

POT ENZIALE

I N APPROPRIATEZZA

C LINICA

48

per il resto dai ricoveri non preceduti da evento acuto (28.875 ricoveri - 31%). In realtà, però, la

potenziale inappropriatezza clinica risulta maggiormente concentrata nei ricoveri non

preceduti da evento acuto, dove incide per il 26,1%, mentre solo il 13,9% dei ricoveri che

provengono da un evento acuto risulta potenzialmente inappropriato.

Fonte SDO 2010

Pertanto, a fronte di 257.720 ricoveri di riabilitazione (corrispondenti a 6.689.017 giornate di

degenza), l’applicazione del “primo filtro” di potenziale inappropriatezza clinica porta a

215.857 ricoveri clinicamente appropriati (corrispondenti a 5.541.089 giornate di degenza).

Del totale ricoveri con potenziale inappropriatezza clinica (41.863), il 31% è riferito a ricoveri

non preceduti da evento acuto (12.988) ed il 69% riguarda ricoveri riabilitazione preceduti da

evento acuto, che corrisponde a 28.875 ricoveri. Di questi ultimi:

o il 52% (pari a 21.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l‟evento di riabilitazione e il precedente evento acuto. La maggiore potenziale

inappropriatezza (64,3%) si rileva nei ricoveri in disciplina codice 56 regime

ordinario, ma in tutte le discipline riabilitivative e in tutti i setting assistenziali, seppur

con minore incidenza percentuale, sono stati rilevati ricoveri potenzialmente

inappropriati;

o il 48% (pari a 7.126 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” con

l‟evento acuto precedente.

Del totale ricoveri preceduti da evento acuto con potenziale inappropriatezza clinica

(28.875), la quota maggiore (10.899 – 37,7%) è relativa ai ricoveri di riabilitazione ne

urologica, seguita dai ricoveri di riabilitazione ortopedica (9.079 – 31,4%).

RICOVERI CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA - Dettaglio per Sezione di Analisi

207925 0,138872189

49795 0,260829401

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

28.87569%

RICOVERINON PRECEDUTI DA

EVENTO ACUTO 12.988

31%

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON CORRELAZIONE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON DISTANZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

26,1 %

dei ricoveri NON preceduti da evento acuto

13,9 %

dei ricoveri preceduti da evento acuto

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON CORRELAZIONE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON DISTANZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

DETTAGLIO PER PROVENIENZA PAZIENTE

257.720 41.8631° FILTROTOTALE

RICOVERI

6.689.017 1.146.928INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

RICOVERI

GIORNATE CLINICAMENTEAPPROPRIATI

TOTALE

RICOVERI215.857

5.541.089

RICOVERI

GIORNATE

16%

17%

49

4.709

153

1.477

6.649

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

MDC 1NEURO

MDC 4PNEUMO

MDC 5CARDIO

MDC 8ORTO

3 6 ,3%

1 1 ,4%

5 1 ,2%

2 , 1%

RIC

OV

ER

I D

IR

IAB

ILIT

AZIO

NE

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

ANNO 2010

9,5% 0,5% 3% 13,4%

12.988

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

49.795

Fonte SDO 2010

Come mostra il diagramma a barre di seguito, del totale ricoveri con potenziale

inappropriatezza clinica (41.863), il 31% riguarda ricoveri di riabilitazione non preceduti da

evento acuto, che corrisponde a 12.988 ricoveri, di cui la quota maggiore (6.649 – 51,2%) è

relativa ai ricoveri di riabilitazione ortopedica. Rispetto al totale ricoveri non preceduti da

evento acuto (49.795), la quota di potenziale inappropriatezza maggiormente significativa

(13,4%) è relativa ai ricoveri di riabilitazione ortopedica.

Fonte SDO 2010

8.524

1.362

4.114

7.749

2.375

1.229

2.192

1.330

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

MDC 1NEURO

MDC 4PNEUMO

MDC 5CARDIO

MDC 8ORTO

RIC

OV

ER

I D

IR

IAB

ILIT

AZIO

NE

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

ANNO 2010

1 0 . 899

6 . 3 06

9 . 0 79

2 . 5 91

28.875

5,2% 1,2% 3% 4,4%

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO207.925

C O R RELAZ IONE

C L I NICA

D I S TANZA

E V ENTO

A C UTO

C O R RELAZ IONE

C L I NICA

D I S TANZA

E V ENTO

A C UTO

C O R RELAZ IONE

C L I NICA

D I S TANZA

E V ENTO

A C UTO

50

Si riporta di seguito il posizionamento regionale dei ricoveri di riabilitazione con potenziale

inappropriatezza clinica, distinti per tipologia di soggetto erogatore: complessivamente emerge

una prevalenza dei soggetti privati in quasi tutte le Regioni, ad accezione di Liguria, Umbria,

Friuli Venezia Giulia.

33%

67%

RICOVERI CON INAPPROPRITATEZZA CLIINICAPER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE

ANNO 2010

PUBBLICO

PRIVATO

0,21,0

0,43 0,38

0,14

0,370,27 0,26

0,55

0,190,36

0,19

0,48 0,46

0,06 0,070,25 0,20 0,13 0,18

0,07 0,10 0,03

1,57

1,19

0,910,59

0,640,55

0,16

0,490,30

0,32

0,03 0,04

0,38 0,350,17 0,20

0,22 0,170,09 0,05

0,04

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

PA

TR

ENTO

LOM

BA

RD

IA

LAZI

O

MO

LISE

PA

BO

LZA

NO

VEN

ETO

LIG

UR

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PU

GLI

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MO

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ZZO

MA

RC

HE

BA

SILI

CA

TA

SAR

DEG

NA

Ric

ove

ri s

tan

dar

diz

zazt

i x

1.0

00

ab

itan

ti

POSIZIONAMENTO REGIONALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010

PUBBLICO PRIVATO

51

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED INEFFICIENZA

A partire dal totale ricoveri clinicamente appropriati, pari a 215.857, che corrisponde a

5.542.089 giornate di degenza, è stata valutata l‟appropriatezza dei ricoveri in termini di durata

mediante l‟applicazione dei “range” di durata appropriati individuati dai referenti clinici.

Ciò ha consentito di individuare 64.191 ricoveri la cui durata si colloza al di fuori del range e

che corrispondono a 666.713 giornate di degenza potenzialmente inappropriate. Pertanto,

come mostra lo schema di seguito, l‟applicazione del “secondo filtro” di in appropriatezza

determina un ammontare complessivo di ricoveri appropriati pari a 151.666 che corrisponde

a 4.875.376.

Mediante l‟analisi di potenziale inappropriatezza della durata di degenza sono stati quindi

quantificate (si veda lo schema di seguito): le giornate di degenza appropriate, perché relative a

ricoveri con durata compresa nel range (4.875.378), e le giornate di degenza potenzialmente

inappropriate (666. 713) perché riferite a:

a. potenziale in appropriatezza organizzativa (ricoveri con durata inferiore al

valore minimo), corrispondente a 147. 707 giornate di degenza (22%);

b. potenziale inefficienza (ricoveri con durata superiore al valore massimo),

corrispondente a 519.006 giornate di degenza (78%), calcolate considerando solo

le giornate eccedenti la soglia massima del range.

Se si considera la distribuzione delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate per durata

di degenza (666. 713) rispetto alla provenienza del paziente (si veda il diagramma a barre di

seguito) è possibile evidenziare che:

215.857 64.1912° FILTROTOTALE

RICOVERI

5.541.089 666.713INAPPROPRIATEZZA

DURATA

RICOVERI

GIORNATE APPROPRIATICLINICAMENTE E NELLA

DURATA

TOTALERICOVERI

151.666

4.875.376

RICOVERI

GIORNATECLINICAMENTEAPPROPRIATI

25%

10%

DURATA DELLA DEGENZA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DURATA DELLA DEGENZA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE

RANGE DI DURATA DEGENZA

APPROPRIATO

LIMITE MINIMO

GIORNATE DI

DEGENZA

LIMITE MASSIMO

GIORNATE DI

DEGENZA

DURATA RICOVERO

AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA PRESUMIBILMENTE CONNESSA ALLA

TIPOLOGIA DI SETTING ASSISTENZIALE

AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA

PER DURATA ECCESSIVA

DELTRATTAMENTO RIABILITATIVO

DURATA DELLA DEGENZA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DURATA DELLA DEGENZA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE

RANGE DI DURATA DEGENZA

APPROPRIATO

LIMITE MINIMO

GIORNATE DI

DEGENZA

LIMITE MASSIMO

GIORNATE DI

DEGENZA

DURATA RICOVERO

AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA PRESUMIBILMENTE CONNESSA ALLA

TIPOLOGIA DI SETTING ASSISTENZIALE

AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA

PER DURATA ECCESSIVA

DELTRATTAMENTO RIABILITATIVO

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

257.720 215.857

41.863

-

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

1 2 3

83,8%

16,2%

RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI CON

POTENZIALE

INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

TOTALE

RICOVERIRICOVERI

CLINICAMENTE

APPROPRIATI

RIC

OV

ER

I D

IR

IAB

ILIT

AZIO

NE

1.146.928 GI ORNATE DI

D EGENZA

VALUTAZIONE DELLA DURATA

DEI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

519.006147.707

666.713

22% 78%

12%4.875.37688%

GIORNATE DI

DEGENZA

APPROPRIATE

CORRISPONDENTI A RICOVERI CON

DURATA DI DEGENZA

ALL’INTERNO DEL RANGE DI

APPROPRIATEZZA

GIORNATE DI

DEGENZA

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

CORRISPONDENTI A RICOVERI CON

DURATA DI DEGENZA

FUORI DAL RANGE DI

APPROPRIATEZZA

666.713

4.875.376

5.542.089GI ORNATE DI

D EGENZA

52

489.995

176.718

-

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE FUORI RANGE

ANNO 2010

DETTAGLIO PROVENIENZA DEL PAZIENTE

8,8% 15,6%

dei ricoveri

preceduti

da evento acuto

dei ricoveri NON

preceduti da evento

acuto

73,3% 26,7%

GIO

RN

AT

E D

IR

IAB

ILIT

AZ

ION

E

il 73,3% (489.995 giornate di degenza) è riferito a ricoveri preceduti da evento acuto;

il 26,7% (176.718 giornate di degenza) è riferito a ricoveri non preceduti da evento

acuto.

In particolare, emerge la maggiore incidenza

dell‟inappropriatezza dei ricoveri non preceduti da evento

acuto: le 176.718 giornate di degenza potenzialmente

inappropriate dei ricoveri non preceduti da evento acuto

corrispondono al 15,6% del totale giornate di degenza dei

ricoveri non preceduti da evento acuto.

Al contrario, per i ricoveri preceduti da evento acuto tale

valore è inferiore al 9%.

Si riporta di seguito il posizionamento regionale dei ricoveri di riabilitazione con potenziale in

appropriatezza organizzativa, distinti per tipologia di soggetto erogatore: complessivamente

emerge una sostanziale equivalenza tra soggetti pubblici e privati, ad eccezione di alcune

Regioni in cui prevale la componente pubblica (Lazio e Puglia in particolare) ed altre in cui

prevale la componente privata (Umbria, Emilia, Liguria, Basilicata, Marche in particolare).

0,35

0,20

0,440,37

0,26

0,180,26

0,04

0,30 0,29 0,27 0,24

0,100,18 0,21

0,140,18

0,01 0,01 0,040,07

0,41

0,46

0,20

0,17

0,26

0,300,18

0,36

0,100,07

0,070,07

0,200,10 0,03

0,10 0,03

0,11 0,10 0,06 0,01

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

LOM

BA

RD

IA

PU

GLI

A

LIG

UR

IA

PA

BO

LZA

NO

TOSC

AN

A

MO

LISE

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A

SAR

DEG

NA

CA

MP

AN

IA

FRIU

LI V

G

Ric

ove

ri s

tan

dar

diz

zati

pe

r 1

.00

0 a

bit

anti

POSIZIONAMENTO REGIONALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010

PUBBLICO PRIVATO

48%52%

RICOVERI CON INAPPROPRITATEZZA

ORGANIZZATIVA PER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE

ANNO 2010

PUBBLICO

PRIVATO

53

Infine, si riporta di seguito il posizionamento regionale delle giornate di degenza potenzialmente

inefficienti perché oltre soglia massima del range appropriato: emerge in misura quasi esclusiva

la componente privata in tutte le Regioni, ad eccezione Umbria e Basilicata.

Si riporta di seguito la rappresentazione dei risultati a livello regionale e per tipologia di

riabilitazione (MDC).

4,501,60

7,16

1,13 2,300,42 1,05

3,761,72 3,03

0,202,34 2,64 1,48 1,29 2,47 3,33

0,66 1,81 0,70 0,82

26,97

10,76

3,80

9,14 7,688,88 7,38

4,095,21 2,76

5,583,04 2,46

3,07 3,22 1,59 0,202,80 0,42 1,46 0,87

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

LAZI

O

PIE

MO

NTE

BA

SILI

CA

TA

CA

MP

AN

IA

LOM

BA

RD

IA

CA

LAB

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PU

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MO

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VA

LLE

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OST

A

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PA

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SIC

ILIA

LIG

UR

IA

TOSC

AN

A

SAR

DEG

NA

Ric

ove

ri s

tan

dar

diz

zati

pe

r 1

.00

0 a

bit

anti

POSIZIONAMENTO REGIONALE GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INEFFICIENTI

PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010

PUBBLICO PRIVATO

21%

79%

GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INEFFICIENTI

PER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE

ANNO 2010

PUBBLICO

PRIVATO

GIORNATE

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

% SUL TOTALE

GIORNATE

PIEMONTE 144.960 22%

VALLE D`AOSTA 3.200 21%

LOMBARDIA 439.053 25%

PA BOLZANO 12.948 25%

PA TRENTO 19.258 25%

VENETO 124.751 26%

FRIULI VENEZIA GIULIA 18.727 29%

LIGURIA 42.751 24%

EMILIA ROMAGNA 84.519 33%

TOSCANA 58.179 24%

UMBRIA 17.382 27%

MARCHE 23.470 22%

LAZIO 374.336 31%

ABRUZZO 28.519 22%

MOLISE 12.606 30%

CAMPANIA 142.677 31%

PUGLIA 101.761 30%

BASILICATA 14.372 23%

CALABRIA 48.262 28%

SICILIA 90.066 31%

SARDEGNA 11.844 23%

ITALIA 1.813.641 27%

REGIONI

MDC 1 - 4 - 5 - 8

22%

21%

25%

25% 25%

26%

29%24%

33% 24%

27% 22%

31%

22%30%

31%30%

23%

28%

31%

23%

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2.000.000

PIE

MO

NT

E

VALL

E D

`AO

STA

LOM

BA

RD

IA

PA B

OLZ

AN

O

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PUG

LIA

BA

SILI

CA

TA

CA

LAB

RIA

SIC

ILIA

SAR

DEG

NA

RIC

OV

ERI

POSIZIONAMENTO REGIONALE

GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE TOTALE AMBITO DI ANALISIINAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZA

ANNO 2010

GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

GIO

RN

AT

E

POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA – RISULTATI REGIONALI

Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate (in valore assoluto) ed una

rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione, dell‟incidenza percentuale delle giornate di

degenza potenzialmente inappropriate rispetto al totale giornate di degenza oggetto di studio (MDC 1 – 4 – 5 – 8).

RISULTATI RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1)

Il numero di ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1 – Sistema Nervoso) nel 2010 è pari a

75.979 e risulta così composto:

ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 46.111 (60,7%);

ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 19.547 (25,7%);

altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 10.932 (13,6%), non

oggetto di studio.

Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:

15.608 ricoveri (23,8 % del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che

corrispondono a 556.325 giornate di degenza) di cui:

o 10.899 (69,8 %) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:

il 78,2% (8.524 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.

La maggiore potenziale inappropriatezza si rileva nei ricoveri in disciplina

codice 56 regime ordinario (37,1%) e nei ricoveri in disciplina codice 75

regime ordinario (31,4%).

il 21,8% (2.357 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la

dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

o 4.709 ricoveri (30,2%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto

riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale

risulta concentrata ed equamente distribuita nella disciplina codice 75 regime

ordinario e diurno (69,4%).

50.050 ricoveri (76,2 %) clinicamente appropriati, di cui 17.364 (35,7%) sono risultati

potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 261.298

giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza

sono a loro volta suddivisi in:

o potenziale inappropriatezza organizzativa: 7.887 casi (45,4%) la cui durata è al di

sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 62.765 giornate di

degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:

4.768 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (60,5%), corrispondenti

a 50.012 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento

potenzialmente inappropriato dell‟ACC 109 Vasculopatie cerebrali acute –

56

Ictus ischemico (1.363 ricoveri – 18.195 giornate con una quota di potenziale

inappropriatezza pari a 28,6%);

3.119 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (39,5%),

corrispondenti a 12.753 giornate di degenza.

o potenziale inefficienza: 9.477 ricoveri (54,5%) la cui durata è al di sopra delle soglie

minime di durata appropriate (corrispondenti a 198.533 giornate oltre soglia

massima di durata). Di questi:

4.966 casi (52,4%) riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto, corrispondenti

a 97.339 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento

potenzialmente inappropriato della categoria residuale “Altri ACC” (2.456

ricoveri – 50.141 giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di

potenziale inappropriatezza pari al 49,5%.

4.511 casi (47,5%) riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto,

corrispondenti a 101.194 giornate di degenza.

Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica

analizzata (86,4% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 65.658 ricoveri - 2.522.497 giornate di

degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza

corrispondente al 32,8% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di degenza della

riabilitazione neurologica (MDC 1 - Sistema Nervoso) che risultano potenzialmente inappropriate

o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 827.623 ( 32,8% del totale giornate di degenza analizzate),

che corrisponde a 32.972 ricoveri. Tale in appropriatezza è generata in buona parte dalla casistica

riabilitativa preceduta da evento acuto (23,4% pari a 590.157 giornate) e per il resto dai ricoveri

non preceduti da evento acuto (9,4% pari a 237.466 giornate).

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

257.720 6.689.017

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

41.863 1.146.928

APPROPRIATI CLINICAMENTE

215.857 5.541.089

APPROPRIATI NELLA DURATA

151.666 4.875.376

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

64.191 666.713

INAPPROPRIATI PER DURATA

MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE

23.181 147.707

INAPPROPRIATI PER DURATA

MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

41.010 519.006

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

DO

MA

ND

AO

FF

ER

TA

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

OLTRE SOGLIA

ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 - SISTEMA NERVOSO)

58

GIORNATE

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

% SUL TOTALE

PIEMONTE 59.529 28%

VALLE D`AOSTA 1.530 38%

LOMBARDIA 222.676 33%

PA BOLZANO 6.990 28%

PA TRENTO 7.251 38%

VENETO 68.855 39%

FRIULI VENEZIA GIULIA 9.286 39%

LIGURIA 20.936 34%

EMILIA ROMAGNA 45.840 44%

TOSCANA 27.691 29%

UMBRIA 10.291 34%

MARCHE 14.244 28%

LAZIO 139.130 31%

ABRUZZO 11.673 22%

MOLISE 3.964 28%

CAMPANIA 57.243 30%

PUGLIA 38.838 33%

BASILICATA 4.530 26%

CALABRIA 21.064 30%

SICILIA 48.555 43%

SARDEGNA 7.507 31%

ITALIA 827.623 33%

REGIONI

MDC 1

28%

38%

33%

28% 38%

39%

39%34%

44% 29%

34%28%

31%

22%28%

30%

33%

26%

30%43%

31%

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100.000

200.000

300.000

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600.000

700.000

800.000

PIE

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I

POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1)

INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010

GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

RISULTATI REGIONALI: RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 - SISTEMA NERVOSO)

Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica neurologica (MDC 1) potenzialmente

inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,

dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri neurologici (MDC 1).

RISULTATI RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4)

Il numero di ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4 – Apparato Respiratorio) nel 2010

è pari a 19.841 e risulta così composto:

ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 9.371 (47,2%);

ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 7.053 (35,5%);

altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 3.417 (17,2%), non

oggetto di studio.

Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:

2.744 ricoveri (16,7% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che

corrispondono a 58.179 giornate di degenza) di cui:

o 2.591 ricoveri (94.4%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:

il 52,6% (1.362 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.

La maggiore potenziale inappropriatezza (78,1%) si rileva nei ricoveri in

disciplina codice 56 regime ordinario.

il 47,4% (1.229 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la

dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

o 153 ricoveri (5,6%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto

riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale

risulta concentrata nella disciplina codice 75 regime diurno (83%).

13.680 ricoveri (83.3%) clinicamente appropriati, di cui 3.955 (28,9%) sono risultati

potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 24.059

giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza

sono a loro volta suddivisi in:

o potenziale inappropriatezza organizzativa: 2.205 casi (55,8%) la cui durata è al di

sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 9.750 giornate di

degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:

692 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (31,4%), corrispondenti a

3.795 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento dei

ricoveri disciplina 56 degenza ordinaria ed in particolare dall‟”ACC 131 –

Insufficienza respiratoria, arresto respiratorio (adulti)” (234 ricoveri – 1.464

giornate) e “Altri ACC” ( 348 ricoveri – 2.141 giornate) con una quote di

potenziale inappropriatezza rispettivamente pari a 33,8% e 50,2%.

60

1.513 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (68,6%),

corrispondenti a 5.955 giornate di degenza

o potenziale inefficienza: 1.750 ricoveri (44,2%), la cui durata è al di sopra delle soglie

minime di durata appropriate (corrispondenti a 14.309 giornate oltre soglia massima

di durata). Di questi:

104 casi (5,9%) riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto, corrispondenti a

1.110 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento

potenzialmente inappropriato della categoria residuale “Altri ACC” (85

ricoveri – 929 giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di

potenziale inappropriatezza pari al 81,7%.

1.646 casi (94,1%) riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto,

corrispondenti a 13.199 giornate di degenza.

Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica

analizzata (82,8% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 16.424 ricoveri – 359.307 giornate di

degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza

corrispondente al 22,9% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di degenza della

riabilitazione pneumologica (MDC 4 – Apparato Respiratorio) che risultano potenzialmente

inappropriate o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 82.238 ( 22,9% del totale giornate di degenza

analizzate), che corrisponde a 6.699 ricoveri. Tale inappropriatezza è generata in buona parte

dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (16,7 % pari a 60.281 giornate) e per il resto

dai ricoveri non preceduti da evento acuto (6,1% pari a 21.957 giornate).

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

16.424 359.307

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

2.744 58.179

APPROPRIATI CLINICAMENTE

13.680 301.128

APPROPRIATI NELLA DURATA

9.725 277.069

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

3.955 24.059

INAPPROPRIATI PER DURATA

MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE

2.205 9.750

INAPPROPRIATI PER DURATA

MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

1.750 14.309

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

OLTRE SOGLIA

ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

62

17%

13%

24%

35% 23%

19%

25% 20%

18%8%

11% 26%

24%

9% 23%

31%30%

15% 23%30%

14%0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

180.000

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I

POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4)

INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010

GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

GIORNATE

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

% SUL TOTALE

PIEMONTE 5.081 17%

VALLE D`AOSTA 28 13%

LOMBARDIA 37.794 24%

PA BOLZANO 77 35%

PA TRENTO 34 23%

VENETO 2.359 19%

FRIULI VENEZIA GIULIA 689 25%

LIGURIA 1.514 20%

EMILIA ROMAGNA 3.549 18%

TOSCANA 1.082 8%

UMBRIA 53 11%

MARCHE 182 26%

LAZIO 8.074 24%

ABRUZZO 540 9%

MOLISE 773 23%

CAMPANIA 8.526 31%

PUGLIA 7.074 30%

BASILICATA 340 15%

CALABRIA 934 23%

SICILIA 3.413 30%

SARDEGNA 122 14%

ITALIA 82.238 23%

REGIONI

MDC 4

RISULTATI REGIONALI: RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica pnuemologica (MDC 4) potenzialmente

inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,

dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri pneumologici (MDC 4).

RISULTATI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5)

Il numero di ricoveri di riabilitazione cardiologica (MDC 5 – Apparato Cardio-Circolatorio) nel

2010 è pari a 51.287 e risulta così composto:

ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 43.062 (84%);

ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 6.958 (13,6%);

altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 1.267 (2,5%), non

oggetto di studio.

Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:

7.783 ricoveri (15,6% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che

corrispondono a 151.574 giornate di degenza) di cui:

o 6.303 ricoveri (81%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:

il 65,2% (4.114 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.

La maggiore potenziale inappropriatezza (87%) si rileva nei ricoveri in disciplina

codice 56 regime ordinario.

il 34,8% (2.192 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la

dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

o 1.477 ricoveri (19%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto riferiti

al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale risulta

concentrata ed equamente distribuita nella disciplina codice 56 regime ordinario e

diurno.

42.237 ricoveri (84.4%) clinicamente appropriati, di cui 5.598 (13,3%), sono risultati

potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 32.227

giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza sono

a loro volta suddivisi in:

o potenziale inappropriatezza organizzativa: 4.685 casi (83,7%) la cui durata è al di sotto

delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 24.116 giornate di

degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:

3.382 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (72,2%), corrispondenti a

20.868 giornate di degenza, concentrato nei ricoveri in disciplina codice 56

regime ordinario (80,9%) determinato in gran parte dal comportamento

potenzialmente inappropriato dei ricoveri con Intervento cardochirurgico nel

ricovero acuto precedente (2.502 ricoveri – 17.119 giornate);

65

1.303 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (27,8%),

corrispondenti a 3.248 giornate di degenza.

o potenziale inefficienza: 913 ricoveri (16,3%), la cui durata è al di sopra delle soglie

minime di durata appropriate (corrispondenti a 8.111 giornate oltre soglia massima di

durata). Di questi:

316 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (34,6%), corrispondenti a

3.126 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento

potenzialmente inappropriato della dei ricoveri in disciplina codice 56 degenza

ordinaria (272 ricoveri – 2.660 giornate di degenza oltre soglia massima) con una

quota di potenziale inappropriatezza pari al 86%;

597 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (65,4%), corrispondenti

a 4.985 giornate di degenza.

ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO)

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

50.020 898.489

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

7.783 151.574

APPROPRIATI CLINICAMENTE

42.237 746.915

APPROPRIATI NELLA DURATA

36.639 714.688

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

5.598 32.227

INAPPROPRIATI PER DURATA

MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE

4.685 24.116

INAPPROPRIATI PER DURATA

MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

913 8.111

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

OLTRE SOGLIA

67

GIORNATE

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

% SUL TOTALE

PIEMONTE 11.463 12%

VALLE D`AOSTA 110 19%

LOMBARDIA 43.590 15%

PA BOLZANO 596 43%

PA TRENTO 6.489 32%

VENETO 17.482 23%

FRIULI VENEZIA GIULIA 722 18%

LIGURIA 4.786 20%

EMILIA ROMAGNA 10.913 29%

TOSCANA 8.404 20%

UMBRIA 646 15%

MARCHE 2.124 21%

LAZIO 26.900 23%

ABRUZZO 2.848 24%

MOLISE 3.249 53%

CAMPANIA 17.332 28%

PUGLIA 12.583 26%

BASILICATA 1.200 29%

CALABRIA 4.679 21%

SICILIA 7.105 28%

SARDEGNA 580 19%

ITALIA 183.801 20%

REGIONI

MDC 5

12%

19%

15%

43%

32%

23%

18%

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23%

24% 53%

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21% 28%

19%0

50.000

100.000

150.000

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250.000

300.000

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POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5)

INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010

GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

RISULTATI REGIONALI:RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5-APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO)

Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica cardiologica (MDC 5) potenzialmente

inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,

dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri cardiologici (MDC 5).

RISULTATI RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8)

Il numero di ricoveri di riabilitazione ortopedica (MDC 8 – Sistema Muscolo-Scheletrico) nel

2010 è pari a 126.058 e risulta così composto:

ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 109.381 (86,8%);

ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 16,237 (12,9%).

altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 440 (0,3%), non

oggetto di studio.

Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:

15.728 ricoveri (12,5% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che

corrispondono a 370.850 giornate di degenza). Dei ricoveri con potenziale

inappropriatezza clinica:

o 9.079 (57,7%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:

il 85,4% (7.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.

La maggiore potenziale inappropriatezza (79,7%) si rileva nei ricoveri in

disciplina codice 56 regime ordinario.

il 21,1% (1.330 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la

dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.

o 6.649 ricoveri (42,3%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto

riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale

risulta concentrata nella disciplina codice 56 regime ordinario (50%) e diurno

(42,2%).

109.890 ricoveri (87,5%) clinicamente appropriati, di cui 37.274 (33,9%) sono risultati

potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 349.129

giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza

sono a loro volta suddivisi in:

o potenziale inappropriatezza organizzativa: 8.404 casi (22,5%) la cui durata è al di

sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 51.076 giornate di

degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:

69

7.151 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (85,1%), corrispondenti

a 43.401 giornate di degenza determinato soprattutto dal comportamento

potenzialmente inappropriato dell‟”ACC 203 – Osteoartrosi” (1.687 ricoveri

– 6.238 giornate) con una quota di potenziale inappropriatezza pari a 23,6%,

dell‟”ACC 226 - Frattura del collo del femore” (1.540 ricoveri – 10.197

giornate) con una quota di potenziale inappropriatezza pari a 21,5% e della

categoria Altri ACC (1.346 ricoveri – 9.198 giornate) con una quota di

potenziale inappropriatezza pari a 18,8%.

1.235 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (14,9%),

corrispondenti a 7.675 giornate di degenza.

o potenziale inefficienza: 28.870 ricoveri (77,4%) la cui durata è al di sopra delle

soglie massime di durata appropriate (corrispondenti a 298.053 giornate oltre soglia

massima di durata). Di questi:

26.666 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (92,4%), corrispondenti

a 270.344 giornate di degenza determinato esclusivamente dal comportamento

potenzialmente inappropriato dell‟ACC 203 (16.947 ricoveri – 143.095

giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di potenziale

inappropriatezza pari al 63,7%;

2.204 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (7,6%),

corrispondenti a 27.709 giornate di degenza.

Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica

analizzata (99,7% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 125.618 ricoveri – 2.908.724 giornate di

degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed

inefficienza corrispondente al 24,8% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di

degenza della riabilitazione ortopedica (MDC 8 - Sistema Muscolo Scheletrico) che risultano

potenzialmente inappropriate o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 719.979 (24,8% del totale

giornate di degenza analizzate), che corrisponde a 53.002 ricoveri. Tale inappropriatezza è

generata in buona parte dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (19,5% pari a

568.588 giornate) e per il resto dai ricoveri non preceduti da evento acuto (5,2% pari a 151.391

giornate).

ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO)

2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI

TOTALE RICOVERI

OGGETTO DI ANALISI

125.618 2.908.724

INAPPROPRIATI CLINICAMENTE

15.728 370.850

APPROPRIATI CLINICAMENTE

109.890 2.537.874

APPROPRIATI NELLA DURATA

72.616 2.188.745

INAPPROPRIATI NELLA DURATA

37.274 349.129

INAPPROPRIATI PER DURATA

MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE

8.404 51.076

INAPPROPRIATI PER DURATA

MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA

28.870 298.053

1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE

OLTRE SOGLIA

71

GIORNATE

POTENZIALMENTE

INAPPROPRIATE

% SUL TOTALE

PIEMONTE 68.887 21%

VALLE D`AOSTA 1.532 15%

LOMBARDIA 134.993 21%

PA BOLZANO 5.285 21%

PA TRENTO 5.484 15%

VENETO 36.055 16%

FRIULI VENEZIA GIULIA 8.030 24%

LIGURIA 15.515 19%

EMILIA ROMAGNA 24.217 26%

TOSCANA 21.002 22%

UMBRIA 6.392 22%

MARCHE 6.920 15%

LAZIO 200.232 33%

ABRUZZO 13.458 23%

MOLISE 4.620 26%

CAMPANIA 59.576 35%

PUGLIA 43.266 28%

BASILICATA 8.302 21%

CALABRIA 21.585 29%

SICILIA 30.993 22%

SARDEGNA 3.635 15%

ITALIA 719.979 25%

REGIONI

MDC 8

21%

15%

21%

21% 15%

16%

24%

19% 26% 22%

22% 15%

33%

23%

26%

35%28%

21%

29%

22%

15%

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

PIE

MO

NT

E

VA

LLE

D`A

OST

A

LOM

BA

RD

IA

PA B

OLZ

AN

O

PA T

RE

NT

O

VE

NE

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FRIU

LI V

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IULI

A

LIG

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IA

EM

ILIA

RO

MA

GN

A

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IA

MA

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LAZ

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ZZ

O

MO

LISE

CA

MPA

NIA

PU

GLI

A

BA

SILI

CA

TA

CA

LAB

RIA

SIC

ILIA

SAR

DE

GN

A

RIC

OV

ER

I

POSIZIONAMENTO REGIONALE

GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE ORTOPEDICA ( MDC 8)INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZA

ANNO 2010

GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE

RISULTATI REGIONALI:RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 - SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO)

Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica ortopedica (MDC 8) potenzialmente

inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,

dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri ortopedici (MDC 8).

3.6 CRUSCOTTO INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA

Gli indicatori per la valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione

ospedaliera sono stati identificati (si veda schema di seguito) a partire dai tre principali elementi

della metodologia:

potenziale inappropriatezza clinica, l’indicatore quantifica l’incidenza percentuale dei

ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza clinica rispetto al totale dei ricoveri.

L‟indicatore viene calcolato considerando la domanda soddisfatta di ricoveri (prestazioni

ricevute dai cittadini residenti ovunque siano state erogate) e viene fornita evidenza anche

dello stesso indicatore calcolato sulle corrispondenti giornate di degenza.

potenziale inappropriatezza organizzativa, l’indicatore quantifica l’incidenza

percentuale dei ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza organizzativa rispetto al totale

dei ricoveri appropriati clinicamente. L‟indicatore viene calcolato considerando le

prestazioni erogate a cittadini residenti e non residenti; viene fornita, inoltre, evidenza

dello stesso indicatore calcolato sulle corrispondenti giornate di degenza.

potenziale inefficienza, l’indicatore quantifica incidenza % delle giornate di degenza ad

alto rischio di inefficienza rispetto al totale delle giornate appropriate clinicamente.

L‟indicatore viene calcolato considerando le giornate di degenza che superano la soglia

massima del range appropriato e facendo riferimento alle giornate erogate a cittadini

residenti e non residenti; viene fornita, inoltre, evidenza dello stesso indicatore calcolato

sui corrispondenti ricoveri.

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

PRESTAZIONI RICEVUTE DAI CITTADINI RESIDENTI OVUNQUE SIANO STATE EROGATE

PRESTAZIONI EROGATE A CITTADINI REDIDENTI E NON RESIDENTI

PRESTAZIONI EROGATE A CITTADINI REDIDENTI E NON RESIDENTI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA –CORRELAZIONE CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA –TIPOLOGIA CASISTICA

1.1

1.2

1.3

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

2.1

2.2

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINEFFICIENZARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

3.1

3.2

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINEFFICIENZARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

1

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

% INEFFICIENZA

3

% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA

CLINICA

% GIORNATE DIDEGENZA

AD ALTO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DIDEGENZA

AD ALTO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DI

INEFFICIENZA

% GIORNATE DIDEGENZA

AD ALTO RISCHIO DI

INEFFICIENZA

INDICATORE PRINCIPALE INDICATORE PRINCIPALE INDICATORE PRINCIPALE

DETTAGLI DETTAGLI DETTAGLI

73

VALORE MASSIMO

QUARTILE SUPERIORE (3)

MEDIANA

QUARTILE INFERIORE (1)

VALORE MINIMO

TARGET

Come evidenzia lo schema, oltre ai tre principali indicatori, sono stati individuati anche i livelli di

dettaglio riferiti ai principali criteri definiti dal Tavolo Tecnico, distinguendo in particolare i

ricoveri preceduti da evento acuto dai ricoveri non preceduti da evento acuto.

Inoltre, ai fini della classificazione dei diversi posizionamenti regionali sui tre principali indicatori,

è stato costruito un modello semaforico (si veda schema a destra) secondo cui:

i valori compresi tra il terzo quartile ed il valore

massimo individuano situazione di potenziale

inappropriatezza elevata (semaforo rosso);

i valori compresi tra il primo ed il terzo quartile

individuano situazione di potenziale

inappropriatezza moderata (semaforo giallo);

I valori compresi tra il valore minimo ed il primo

quartile individuano una situazione di potenziale

inappropriatezza non elevata (semaforo verde).

In questa fase non sono state definite soglie di tolleranza degli indicatori. Infatti, avendo molte

Regioni approvato interventi normativi in materia di riabilitazione ospedaliera nel corso del 2011,

che potrebbero aver profondamente modificato la situazione mostrata nell‟analisi dei dati 2010, il

Tavolo Tecnico ha convenuto sull‟impossibilità attuale di individuare le soglie di tolleranza degli

indicatori, nonché di fornire un‟indicazione temporale di monitoraggio per il raggiungimento delle

stesse soglie, e sulla necessità di definirle in una fase successiva, dopo aver analizzato i dati del

flusso SDO 2011.

Si riportano di seguito le schede relative agli indicatori principali e di dettaglio ed il quadro

sinottico riassuntivo del posizionamento regionale a livello complessivo ed il quadro sinottico sui

tre principali indicatori del cruscotto per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC), rimandando

all‟Allegato 3 per il dettaglio delle schede degli indicatori per MDC.

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

RE

GIO

NI

IN P

DR

1 2 3

VALLE D`AOSTA         12,8% 4,1% 7,8%

LOMBARDIA 16,4% 9,5% 5,4%

PROV. AUTON. BOLZANO 16,3% 12,1% 4,6%

PROV. AUTON. TRENTO 19,2% 5,5% 3,5%

VENETO 17,5% 7,6% 5,3%

FRIULI VENEZIA GIULIA 26,4% 6,9% 12,8%

LIGURIA 16,1% 18,7% 3,5%

EMILIA ROMAGNA 18,9% 14,3% 8,7%

TOSCANA 12,5% 20,6% 4,3%

UMBRIA 15,3% 14,9% 6,5%

MARCHE 11,8% 10,7% 9,2%

BASILICATA 11,7% 10,8% 15,0%

SARDEGNA 9,9% 10,4% 7,4%

PIEMONTE 10,9% 5,5% 10,1%

LAZIO 15,8% 7,6% 16,5%

ABRUZZO 12,4% 8,9% 7,9%

MOLISE 18,5% 11,6% 6,2%

CAMPANIA 19,5% 5,6% 15,7%

PUGLIA 18,4% 21,5% 11,1%

CALABRIA 17,1% 20,2% 15,9%

SICILIA 20,0% 17,1% 9,0%

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

75

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

22,9%

20,7%

20,3%

19,9%

19,7%

19,2%

18,8%

18,6%

17,8%

17,7%

17,6%

17,1%

16,2%

16,0%

15,0%

14,9%

14,4%

13,4%

12,6%

12,2%

11,6%

17,0%

16,8%

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

TOTALE

AZIONE

080-EMILIA ROMAGNA

140-MOLISE

190-SICILIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

150-CAMPANIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

050-VENETO

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

070-LIGURIA

020-VALLE D`AOSTA        

180-CALABRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

MEDIA REGIONI NON IN PRD

MEDIA ITALIA

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

AZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

16,3% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 12,5% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 18,5% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE

12,5 <= x <= 18,5%

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

17,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

76

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

7,0%

6,1%

5,9%

5,3%

4,8%

4,7%

4,7%

4,5%

3,7%

3,5%

3,4%

3,3%

3,1%

2,6%

2,5%

2,4%

2,1%

1,9%

1,8%

1,6%

1,4%

3,6%

3,3%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE

160-PUGLIA

080-EMILIA ROMAGNA

150-CAMPANIA

140-MOLISE

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

190-SICILIA

110-MARCHE

030-LOMBARDIA

170-BASILICATA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

100-UMBRIA

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

120-LAZIO

090-TOSCANA

010-PIEMONTE

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

6,9%

6,4%

5,6%

5,5%

5,4%

4,6%

4,5%

4,3%

4,0%

3,9%

3,7%

3,3%

2,8%

2,6%

2,6%

2,4%

2,3%

2,1%

2,1%

2,0%

1,7%

3,8%

3,5%

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

140-MOLISE

160-PUGLIA

170-BASILICATA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

110-MARCHE

100-UMBRIA

020-VALLE D`AOSTA        

090-TOSCANA

120-LAZIO

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

130-ABRUZZO

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

1.1

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,4% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

77

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– CORRELAZIONE CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

16,0%

15,0%

14,6%

13,8%

13,5%

13,5%

13,4%

13,3%

13,1%

13,0%

12,6%

12,5%

12,3%

11,9%

11,7%

10,8%

10,1%

9,4%

9,2%

9,0%

7,7%

12,2%

12,5%

% CORRELAZIONE CLINICA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

070-LIGURIA

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

050-VENETO

140-MOLISE

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

150-CAMPANIA

120-LAZIO

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

160-PUGLIA

110-MARCHE

200-SARDEGNA

180-CALABRIA

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

13,2%

13,1%

12,9%

11,8%

11,8%

11,6%

11,4%

11,3%

11,0%

10,9%

10,7%

10,7%

10,5%

10,2%

9,0%

8,7%

7,8%

7,3%

7,1%

7,1%

6,4%

10,2%

10,1%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

% CORRELAZIONE CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

042-PROV. AUTON. TRENTO

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

150-CAMPANIA

120-LAZIO

160-PUGLIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

180-CALABRIA

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

070-LIGURIA

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

1.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

12,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

10,7% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

78

% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– TIPOLOGIA CASISTICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

72,8%

38,5%

34,6%

33,1%

29,9%

27,3%

26,9%

26,8%

25,0%

24,4%

23,9%

23,7%

22,3%

22,1%

21,9%

20,0%

19,3%

15,5%

14,2%

13,8%

11,9%

26,1%

26,7%

AZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA

DA EVENTO ACUTO

050-VENETO

070-LIGURIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

140-MOLISE

042-PROV. AUTON. TRENTO

120-LAZIO

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

150-CAMPANIA

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

170-BASILICATA

180-CALABRIA

090-TOSCANA

110-MARCHE

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

50,4%

42,0%

31,1%

28,7%

25,9%

25,6%

25,6%

25,3%

24,2%

23,4%

22,1%

20,9%

20,2%

20,0%

17,5%

16,6%

16,0%

14,8%

14,3%

13,6%

11,2%

23,3%

22,6%

AZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CASI

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

200-SARDEGNA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

030-LOMBARDIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

070-LIGURIA

050-VENETO

010-PIEMONTE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

160-PUGLIA

100-UMBRIA

020-VALLE D`AOSTA        

180-CALABRIA

080-EMILIA ROMAGNA

090-TOSCANA

170-BASILICATA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

110-MARCHE

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

1.3

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

23,9% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

22,1% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

79

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

6,9%

6,7%

4,7%

4,6%

4,4%

4,2%

4,0%

3,7%

3,0%

3,0%

3,0%

2,8%

2,5%

2,3%

2,1%

1,9%

1,9%

1,5%

1,3%

1,0%

1,0%

MEDIA ITALIA 3,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,6%

150-CAMPANIA

120-LAZIO

010-PIEMONTE

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

170-BASILICATA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

130-ABRUZZO

030-LOMBARDIA

050-VENETO

140-MOLISE

180-CALABRIA

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

160-PUGLIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

TOTALE

21,5%

20,6%

20,2%

18,7%

17,1%

14,9%

14,3%

12,1%

11,6%

10,8%

10,7%

10,4%

9,5%

8,9%

7,6%

7,6%

6,9%

5,6%

5,5%

5,5%

4,1%

MEDIA ITALIA 11,6%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,2%

TOTALE

POSIZIONE

160-PUGLIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

190-SICILIA

070-LIGURIA

180-CALABRIA

170-BASILICATA

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

200-SARDEGNA

110-MARCHE

120-LAZIO

050-VENETO

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

10,7% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 7,6% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 14,9% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

7,6% <= x <= 14,9%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

80

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO2.1

21,0%

19,8%

15,6%

14,0%

12,1%

11,4%

11,3%

11,1%

10,1%

9,9%

9,8%

8,4%

7,6%

7,1%

7,0%

6,7%

5,7%

5,6%

4,4%

4,4%

4,2%

MEDIA ITALIA 9,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,0%

042-PROV. AUTON. TRENTO

020-VALLE D`AOSTA        

010-PIEMONTE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

050-VENETO

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

180-CALABRIA

190-SICILIA

140-MOLISE

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

160-PUGLIA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

7,3%

6,0%

4,6%

4,5%

4,2%

4,0%

4,0%

3,3%

3,2%

2,9%

2,6%

2,5%

2,3%

2,1%

2,0%

1,8%

1,8%

1,7%

1,3%

1,1%

0,9%

MEDIA ITALIA 3,0%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,4%

120-LAZIO

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

110-MARCHE

170-BASILICATA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

180-CALABRIA

130-ABRUZZO

030-LOMBARDIA

050-VENETO

140-MOLISE

190-SICILIA

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

200-SARDEGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

2,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

9,8% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

81

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO2.2

47,0%

42,0%

40,8%

34,9%

31,1%

29,9%

23,6%

23,0%

20,7%

18,2%

17,0%

16,1%

15,6%

14,7%

14,6%

13,6%

12,3%

10,2%

5,5%

4,1%

2,2%

MEDIA ITALIA 20,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 20,2%

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

150-CAMPANIA

050-VENETO

140-MOLISE

130-ABRUZZO

042-PROV. AUTON. TRENTO

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

120-LAZIO

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

200-SARDEGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

160-PUGLIA

100-UMBRIA

180-CALABRIA

110-MARCHE

190-SICILIA

POSIZIONE

070-LIGURIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

13,6%

9,0%

8,1%

6,3%

6,2%

5,9%

5,1%

4,2%

4,0%

3,9%

3,8%

3,0%

2,8%

2,6%

2,4%

2,1%

1,9%

1,4%

0,8%

0,6%

0,2%

MEDIA ITALIA 4,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,7%

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

150-CAMPANIA

120-LAZIO

170-BASILICATA

140-MOLISE

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

110-MARCHE

080-EMILIA ROMAGNA

050-VENETO

030-LOMBARDIA

160-PUGLIA

090-TOSCANA

180-CALABRIA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

200-SARDEGNA

190-SICILIA

070-LIGURIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

17,0% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,8% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

82

% INEFFICIENZA – ANNO 2010

% INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3

40,7%

36,4%

32,5%

32,0%

31,7%

30,1%

25,5%

24,7%

22,5%

20,3%

19,5%

19,2%

15,3%

13,9%

13,5%

13,3%

12,4%

8,5%

8,0%

7,9%

7,1%

MEDIA ITALIA 20,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,7%

070-LIGURIA

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

050-VENETO

190-SICILIA

140-MOLISE

160-PUGLIA

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

110-MARCHE

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

170-BASILICATA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

120-LAZIO

TOTALE

POSIZIONE

% INEFFICIENZA

16,5%

15,9%

15,7%

15,0%

12,8%

11,1%

10,1%

9,2%

9,0%

8,7%

7,9%

7,8%

7,4%

6,5%

6,2%

5,4%

5,3%

4,6%

4,3%

3,5%

3,5%

MEDIA ITALIA 8,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,2%

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

050-VENETO

030-LOMBARDIA

140-MOLISE

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

% INEFFICIENZA

120-LAZIO

TOTALE

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

19,5% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,9% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 5,4% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 11,1% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE

5,4% <= x <= 11,1%

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

83

% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

3.1

41,5%

35,7%

34,6%

32,5%

27,2%

27,1%

26,6%

25,0%

21,8%

18,5%

18,0%

18,0%

15,5%

14,0%

12,7%

12,0%

11,9%

8,5%

7,5%

7,1%

6,6%

MEDIA ITALIA 20,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,8%

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

080-EMILIA ROMAGNA

030-LOMBARDIA

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

050-VENETO

140-MOLISE

190-SICILIA

160-PUGLIA

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

110-MARCHE

170-BASILICATA

POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

120-LAZIO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

% INEFFICIENZA

14,7%

14,5%

12,8%

12,4%

12,3%

9,6%

9,3%

8,8%

8,3%

8,1%

7,2%

6,8%

6,2%

5,6%

5,2%

5,1%

4,3%

4,2%

3,7%

3,2%

3,0%

MEDIA ITALIA 7,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,6%

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

050-VENETO

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

200-SARDEGNA

130-ABRUZZO

020-VALLE D`AOSTA        

190-SICILIA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

170-BASILICATA

% INEFFICIENZA

120-LAZIO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

18,0% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

84

% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

27,1%

26,4%

24,8%

24,0%

20,7%

19,7%

17,9%

16,7%

14,5%

14,0%

13,8%

13,6%

12,3%

12,1%

11,7%

11,1%

9,2%

8,6%

6,2%

5,1%

0,9%

MEDIA ITALIA 14,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,9%

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

140-MOLISE

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

190-SICILIA

110-MARCHE

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

010-PIEMONTE

180-CALABRIA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

% INEFFICIENZA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

48,0%

39,0%

36,1%

34,9%

32,4%

32,0%

29,4%

27,8%

25,0%

24,4%

22,0%

19,6%

18,1%

17,2%

14,3%

13,6%

12,3%

11,5%

11,5%

8,3%

3,4%

MEDIA ITALIA 22,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,2%

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

110-MARCHE

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

190-SICILIA

200-SARDEGNA

140-MOLISE

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

120-LAZIO

160-PUGLIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

% INEFFICIENZA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

3.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

22,0% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

13,8% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

VALLE D`AOSTA         27,9% 15,8% 3,8%

LOMBARDIA 25,1% 14,0% 8,4%

PROV. AUTON. BOLZANO 19,4% 21,6% 2,9%

PROV. AUTON. TRENTO 26,2% 25,3% 9,9%

VENETO 34,8% 12,0% 8,0%

FRIULI VENEZIA GIULIA 37,0% 15,2% 15,4%

LIGURIA 27,2% 32,1% 4,1%

EMILIA ROMAGNA 30,1% 21,8% 13,2%

TOSCANA 20,3% 26,2% 4,4%

UMBRIA 24,9% 28,0% 4,9%

MARCHE 16,6% 25,7% 11,1%

BASILICATA 18,0% 19,1% 9,8%

SARDEGNA 24,1% 9,6% 11,8%

PIEMONTE 19,3% 11,6% 9,1%

LAZIO 16,4% 13,9% 14,9%

ABRUZZO 15,9% 8,1% 5,2%

MOLISE 18,4% 9,4% 3,2%

CAMPANIA 19,0% 5,9% 13,3%

PUGLIA 22,8% 21,0% 9,5%

CALABRIA 18,8% 13,0% 14,9%

SICILIA 34,1% 18,4% 5,4%

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

1 2 3R

EG

ION

I IN

PD

R

87

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

VALLE D`AOSTA         12,6% NA NA

LOMBARDIA 16,4% 17,5% 5,0%

PROV. AUTON. BOLZANO 37,2% 0,0% 0,0%

PROV. AUTON. TRENTO 24,0% 0,0% 0,0%

VENETO 12,1% 12,6% 2,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 29,8% 5,0% 2,0%

LIGURIA 13,6% 25,2% 6,0%

EMILIA ROMAGNA 16,5% 2,0% 1,7%

TOSCANA 4,5% 12,7% 1,4%

UMBRIA 18,1% 0,0% 0,0%

MARCHE 20,6% 18,8% 8,1%

BASILICATA 14,7% 32,2% 0,0%

SARDEGNA 17,2% NA NA

PIEMONTE 14,1% 6,0% 2,6%

LAZIO 24,0% 6,6% 6,0%

ABRUZZO 5,5% 3,2% 2,2%

MOLISE 21,1% 1,5% 9,8%

CAMPANIA 22,0% 6,9% 10,7%

PUGLIA 17,8% 40,6% 4,1%

CALABRIA 17,3% 47,8% 6,1%

SICILIA 23,7% 6,3% 4,6%

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

1 2 3R

EG

ION

I IN

PD

R

88

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

VALLE D`AOSTA         20,3% 0,0% 27,8%

LOMBARDIA 11,8% 6,9% 0,3%

PROV. AUTON. BOLZANO 39,4% 0,0% 15,0%

PROV. AUTON. TRENTO 28,6% 2,7% 0,8%

VENETO 21,5% 2,1% 0,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 17,3% 0,0% 1,5%

LIGURIA 14,8% 13,9% 0,2%

EMILIA ROMAGNA 14,8% 22,8% 1,4%

TOSCANA 13,4% 15,7% 0,5%

UMBRIA 15,4% 1,6% 0,2%

MARCHE 20,2% 9,4% 5,2%

BASILICATA 14,8% 59,1% 0,3%

SARDEGNA 14,4% 0,0% 0,5%

PIEMONTE 9,1% 3,6% 0,4%

LAZIO 18,3% 4,8% 1,9%

ABRUZZO 21,9% 10,6% 0,0%

MOLISE 25,2% 31,6% 1,6%

CAMPANIA 22,6% 6,6% 2,4%

PUGLIA 16,0% 29,6% 0,3%

CALABRIA 16,2% 40,2% 2,4%

SICILIA 19,0% 47,1% 2,5%

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

1 2 3

RE

GIO

NI

IN P

DR

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

VALLE D`AOSTA         8,6% 1,4% 8,9%

LOMBARDIA 13,7% 6,9% 4,9%

PROV. AUTON. BOLZANO 12,6% 6,4% 6,2%

PROV. AUTON. TRENTO 11,3% 3,2% 2,8%

VENETO 8,9% 7,4% 5,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 24,0% 5,3% 12,6%

LIGURIA 12,4% 14,9% 4,2%

EMILIA ROMAGNA 15,9% 8,7% 8,1%

TOSCANA 8,6% 21,0% 6,0%

UMBRIA 9,2% 9,5% 8,3%

MARCHE 6,8% 2,2% 8,3%

BASILICATA 8,4% 3,7% 17,2%

SARDEGNA 4,5% 10,8% 3,6%

PIEMONTE 7,8% 4,0% 13,9%

LAZIO 14,2% 4,7% 20,8%

ABRUZZO 8,5% 9,4% 11,1%

MOLISE 14,8% 4,5% 10,7%

CAMPANIA 17,7% 4,7% 23,6%

PUGLIA 17,5% 11,7% 16,4%

CALABRIA 16,6% 13,1% 20,4%

SICILIA 13,2% 8,5% 12,2%

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

1 2 3R

EG

ION

I IN

PD

R

4 CONCLUSIONI

L‟analisi svolta si è basata sul Flusso delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) 2009 e

2010, il cui contenuto informativo (diagnosi di dimissione, correlazione della diagnosi con il

ricovero acuto precedente, diagnosi secondarie e procedure), ha consentito di disporre degli

elementi che costituiscono una buona proxy delle situazioni di potenziale in appropriatezza ed

inefficienza.

Alla luce di tali risultati, si ritiene, dunque, che la SDO possa essere utilizzata transitoriamente

per lo studio e la valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione, in

attesa di poter disporre di informazioni più strutturate e dettagliate che nuovi strumenti

informativi potranno fornire (si veda ad esempio la proposta di SDOr nel paragrafo successivo).

Va sottolineato, in particolare, come il cui contenuto informativo (diagnosi di dimissione,

correlazione della diagnosi con il ricovero acuto precedente, diagnosi secondarie e procedure)

può essere utilizzato solo parzialmente per rappresentare e quantificare la potenziale

inappropriatezza dei ricoveri di riabilitazione. La SDO, infatti, non consente di rilevare alcuni

parametri quali stato funzionale e multimorbilità dei pazienti, variazione dello stato di salute

all‟inizio ed alla fine ricovero, outcome dell‟intervento riabilitativo, prestazioni erogate

nell‟ambito del ricovero, che sono necessari per la completa valutazione del ricovero. Si risente,

inoltre, nella SDO, dell‟elevata variabilità delle modalità di codifica dei ricoveri tra le Regioni.

Pertanto, risulta necessario diffondere una maggiore “cultura” circa l‟importanza della corretta

compilazione della SDO, quale principale fonte informativa dell‟assistenza erogata al paziente.

Con riferimento all‟impianto metodologico del modello di analisi dell‟appropriatezza ed

efficienza dei ricoveri di riabilitazione, è necessario sottolineare i seguenti aspetti.

1. I ricoveri che non rispondono ai criteri/parametri di appropriatezza non sono considerati

inappropriati in assoluto ma “potenzialmente inappropriati” o “ad alto rischio di

inappropriatezza”, in quanto analisi di maggior dettaglio potrebbero evidenziare la

presenza di particolari condizioni che renderebbero gli stessi ricoveri comunque

appropriati. In questo senso, anche l'estrema variabilità dei comportamenti regionali lascia

ragionevolmente supporre che una situazione di potenziale inappropriatezza può essere

dovuta a problematiche socio-assistenziali, o in altri casi anche a disomogeneità

organizzative nell‟offerta ospedaliera e territoriale.

2. La potenziale inappropriatezza quantificata dalla metodologia non valuta il bisogno, in

quanto espresso dall‟individuo, che ha la necessità di essere comunque soddisfatto, ma è

considerata in termini di opportunità che tale bisogno possa essere soddisfatto in

maniera appropriata e con costi inferiori in un setting assistenziale diverso e/o sul

territorio.

3. La difficoltà della metodologia di studiare e valutare il bisogno della popolazione

determina anche l‟impossibilità, ad oggi, di stimare le situazioni di potenziale

inadeguatezza, ovvero di domanda di prestazioni da parte dei cittadini che potrebbe non

essere espressa (e soddisfatta) a causa di una carenza di offerta, soprattutto in alcune

Regioni e per alcune tipologie di riabilitazione (soprattutto cardiologica e pneumologica).

92

In termini quantitativi, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica

analizzata (85% dei ricoveri dell‟anno 2010 relativi alle MDC 1 - MDC 4 - MDC 5 - MDC 8) ha

mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza

corrispondente al 27% delle giornate di degenza, generata in buona parte dalla casistica

riabilitativa preceduta da evento acuto (20,5% pari a 1.369.392 giornate) e per il resto dai ricoveri

non preceduti da evento acuto (6,6% pari a 444.249 giornate).

Rispetto alle quattro principali tipologie di riabilitazione, i risultati hanno evidenziato:

per la riabilitazione ortopedica (MDC 8), una potenziale inappropriatezza pari al 32,8%

rispetto al totale delle giornate di degenza;

per la riabilitazione neurologica (MDC 1), una potenziale inappropriatezza pari al

22,9% rispetto al totale delle giornate di degenza;

per la riabilitazione cardiologica (MDC 5), una potenziale inappropriatezza pari al

20,5% rispetto al totale delle giornate di degenza;

per la riabilitazione pneumologica (MDC 4), una potenziale inappropriatezza pari al

24,8% rispetto al totale delle giornate di degenza.

Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:

41.864 ricoveri (16,2% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che

corrispondono a 1.146.928 giornate di degenza). Dei ricoveri con potenziale

inappropriatezza clinica:

o 28.875 ricoveri (69%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di

cui:

il 75,3% (21.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra

l‟evento di riabilitazione e il precedente evento acuto

il 24,7% (7.126 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” con

l‟evento acuto precedente.

In tutte le MDC, l‟incidenza percentuale della potenziale inappropriatezza clinica è

superiore al 14%, ad eccezione della MDC 8 (muscolo-scheletrico) in cui tale valore

si assesta all‟8,3%.

o 12.989 ricoveri (31%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento

acuto riferiti al criterio “tipologia casistica”. In questo caso, in tutte le MDC si

rileva che l’incidenza percentuale della potenziale inappropriatezza clinica è

superiore al 10%, ad eccezione della MDC 8 (muscolo-scheletrico) in cui tale valore

si assesta al 2,2%.

215.856 ricoveri (83,8%) clinicamente appropriati, di cui 64.191 (24,9%), corrispondenti

a 666.713 giornate di degenza, sono risultati potenzialmente inappropriati rispetto

alla durata di degenza. I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza

sono a loro volta suddivisi in:

o potenziale inappropriatezza organizzativa: 23.181 casi (8,9%) la cui durata è al

di sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 147.707

93

giornate di degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta

suddivisa in:

15.993 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (69%), corrispondenti

a 118.076 giornate di degenza

7.188 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (31%),

corrispondenti a 29.631 giornate di degenza

o potenziale inefficienza: 41.010 casi (corrispondenti a 519.006 giornate oltre soglia

massima di durata) la cui durata è al di sopra delle soglie massime di durata

appropriate.

32.052 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (78,2%),

corrispondenti a 371.919 giornate di degenza

8.958 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (21,8%),

corrispondenti a 147.087 giornate di degenza

Con riferimento alla sezione “Altro”, sono stati individuati 16.056 ricoveri (5 % del totale anno

2010), riferiti in particolare alla MDC 1 (Sistema Nervoso), nel 13,6% dei casi, e alla MDC 4

(Sistema Respiratorio) nel 17,2% dei casi. Tale casistica, che non è stata sottoposta ad alcuna

valutazione di appropriatezza, è stata considerata, rispetto all‟impostazione metodologica,

sempre appropriata, in quanto riferita a tipologie di percorsi del paziente molto disomogenee

tra loro e difficilmente riconducibili alle principali sequenze analizzate (“riabilitazione preceduta

da evento acuto” e “riabilitazione non preceduta da evento acuto”), oltre che caratterizzate da una

numerosità statistica poco significativa.

Sulla base dell‟impianto metodologico adottato, è stato definito un cruscotto di indicatori per la

valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera, di cui si

riporta di seguito il quadro sinottico generale, i cui indicatori principali sono:

incidenza percentuale dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza clinica rispetto al

totale dei ricoveri;

incidenza percentuale dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa

rispetto al totale dei ricoveri clinicamente appropriati;

incidenza percentuale delle giornate di degenza ad alto rischio di inefficienza (superiori al

valore massimo di durata definito dal range) sul totale delle giornate appropriate

clinicamente.

94

Non sono state definite soglie di tolleranza degli indicatori, in quanto è stata analizzata la

situazione relativa all‟anno 2010, che potrebbe essere molto diversa dai dati 2011, pertanto tali

soglie saranno definite successivamente, dopo aver analizzato i dati del flusso SDO 2011.

Con riferimento allo standard di posti letto per la riabilitazione ospedaliera, è stata ipotizzata una

proposta, individuata secondo l‟applicazione della metodologia: a partire dalle giornate di

degenza complessive, viene eliminata la quota di inappropriatezza potenziale per ottenere le

giornate appropriate. La traduzione in posti letto equivalenti di questo valore porterebbe ad un

valore medio nazionale pare a 0,3 e ad un valore massimo delle Regioni non in Piano di Rientro

di 0,5 posti letto x 1.000 abitanti.

Ai fini dell‟individuazione di un condivisibile standard di offerta il Gruppo di Lavoro, ha ritenuto

necessario, però, proporre un preliminare approfondimento del settore della lungodegenza,

valutando anche l‟eventuale presenza di potenziale inadeguatezza in alcune Regioni.

A partire dai risultati fin qui esposti, si intende proseguire l’attività del Tavolo Tecnico al fine di:

replicare l‟applicazione della metodologia con i dati SDO 2011, al fine di individuare le

soglie di tolleranza per ciascun indicatore di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di

riabilitazione;

valutare le modalità di estensione dell‟approccio metodologico alla lungodegenza, al fine

di predisporre un Piano di Indirizzo specifico per tale settore, che sarà sottoposto

all‟approvazione della Conferenza Stato - Regioni;

dopo aver analizzato il settore della lungodegenza, definire il dimensionamento standard

della rete di offerta postacuzie (in termini di posti letto per mille abitanti), sulla base del

fabbisogno della popolazione e coerentemente con lo standard complessivo dei posti letto

accreditati con il SSN;

avviare il percorso di implementazione e sperimentazione dei nuovi strumenti di

rilevazione delle informazioni relative ai ricoveri di riabilitazione, con particolare

95

riferimento alla fase di sperimentazione della “Scheda informativa mirata per i ricoveri di

riabilitazione (SDO-r)”.

La presente relazione verrà diffusa attraverso tutti i canali istituzionali, tra cui il portale internet

del Ministero della Salute, alle Amministrazioni pubbliche, sia a livello Regionale che dello

Stato, e attraverso divulgazioni ed eventi scientifici promossi dagli esperti del settore.

96

5 SDO-r E GLOSSARIO

L’attuale configurazione della SDO presenta alcuni limiti legati alla sua applicazione

nell‟ambito della riabilitazione ospedaliera, in quanto non in grado di fornire una descrizione

puntuale delle attività riabilitative erogate nel corso del ricovero e di rappresentarne il prodotto

assistenziale. L‟attuale flusso informativo, oltre ad avere un’elevata variabilità nelle modalità

di codifica dei ricoveri, non consente di rilevare alcuni parametri quali:

le prestazioni erogate nell’ambito del ricovero;

lo stato funzionale;

la multimorbidità dei pazienti;

la variazione dello stato di salute all’ammissione ed alla dimissione;

l’outcome dell’intervento riabilitativo.

In questa sede si intende sottolineare come, in attesa dell‟istituzione di una specifica SDO-R

specificamente dedicata alla riabilitazione, risulti di estrema importanza garantire la corretta e

completa compilazione della SDO attualmente in uso, utilizzando criteri comuni definiti ex ante

per una lettura più efficace e coerente della realtà assistenziale riabilitativa.

In questo senso, si riportano di seguito alcuni primi elementi di attenzione necessari per garantire

una più elevata omogeneità di codifica delle SDO di riabilitazione (diagnosi, interventi e

procedure), che potrebbero essere poste alla base dello sviluppo di un documento dettagliato

(“linee guida per la corretta compilazione della SDO di riabilitazione”) da affiancare il Manuale

ICD9-CM, con indicazioni puntuali alla compilazione della SDO. Ciò al fine di poterne utilizzare

il contenuto informativo più efficacemente per finalità cliniche, amministrative, epidemiologiche

e di governo clinico in ambito riabilitativo.

INDICAZIONI:

La diagnosi principale (codice di postumo che descriva lo stato funzionale o, quando

non sia possibile disporre di un codice di postumo, un codice di patologia o in sua assenza

un codice di segno o sintomo) deve essere coerente con il progetto riabilitativo del

ricovero. Non può essere un codice di procedura.

Le diagnosi secondarie (dalla I alla V) devono essere inserite con il seguente ordine:

codici che evidenziano patologie/sintomi/segni interagenti con il progetto ed il

programma riabilitativo e che condizionano le procedure in ordine di impatto

clinico stimato sul percorso di cura complessivo (si tratta dei codici che

descrivono le patologie interagenti che modificano il grado di disabilità);

codici che hanno influenzato la durata del ricovero e/o le risorse impegnate (si

tratta di codici di “complessità” che descrivono le patologie concomitanti che

incidono sul carico assistenziale del paziente).

Gli interventi/procedure principale e secondari (dalla I alla V) devono essere inseriti

con il seguente ordine:

97

codici che evidenziano il riconoscimento delle figure professionali

specificatamente coinvolte, da inserire in ordine decrescente di impegno nel corso

del ricovero;

procedure che rendano riconoscibili il ricorso a particolari strumentazioni

diagnostiche o terapeutiche.

Dimissione: nella lettera di dimissione deve essere esplicitato lo step successivo del

percorso riabilitativo proposto.

5.1 SDO-r

Al fine di superare i limiti dell‟attuale formulazione della SDO e di stratificare correttamente le

diverse procedure assistenziali, i referenti clinici hanno espresso la necessità di introdurre un

flusso informativo specificamente dedicato alla riabilitazione, predisponendo una “Scheda

informativa mirata per i ricoveri di riabilitazione (SDO-r)” (Allegato1).

La proposta di SDO-r elaborata si pone, tra gli obiettivi, quello di rilevare il fabbisogno

riabilitativo della Persona. Il nuovo flusso prevede, infatti, l‟indicazione della diagnosi

principale, delle diagnosi secondarie e del quadro funzionale del paziente all'ammissione,

sulla base delle dimensioni di complessità clinica, disabilità e multimorbidità previste dal Piano

di Indirizzo per la Riabilitazione. La SDO-r consente, inoltre, di individuare la quantità e la

tipologia di trattamenti erogati nell'ambito dell'intervento riabilitativo, nonchè il quadro

funzionale del paziente alla dimissione.

Con riferimento alla definizione del quadro funzionale della Persona, la nuova scheda

informativa prevede l‟utilizzo dello standard ICF (Classificazione Internazionale del

Funzionamento della Disabilità e della Salute). Tale strumento, da un lato, pone al centro del

processo riabilitativo la persona ed il suo ambiente, dall‟altro, consente di rispondere in modo

esaustivo alle esigenze informative sopra citate, tenendo conto delle peculiarità delle differenti

aree della riabilitazione.

Il Gruppo di Lavoro ha concordato sulla difficoltà di costruire una metodologia per la valutazione

di appropriatezza dei ricoveri postacuti basata sull‟attuale flusso informativo e, a tal proposito, ha

manifestato la necessità di definire un nuovo flusso informativo in grado di alimentare un set di

indicatori specifici per la valutazione di appropriatezza dei ricoveri postacuti.

L‟adozione della nuova SDO-r potrebbe, per di più, essere funzionale all‟implementazione di un

nuovo sistema di accreditamento delle strutture di riabilitazione ospedaliera. L‟individuazione

della tipologia di trattamenti erogati nell‟ambito dell‟intervento riabilitativo consente, infatti, di

definire criteri di remunerazione delle prestazioni correlati al prodotto assistenziale e

proporzionalmente graduati rispetto alla complessità e al consumo di risorse.

La struttura di SDO-r proposta si compone principalmente di 4 sezioni:

98

DIAGNOSI PRINCIPALE ICD, riferita alla patologia di base che ha portato al

fabbisogno riabilitativo;

EVENTO SENTINELLA, tempo trascorso dall‟evento che ha condotto alla

disabilità/complicanza;

DIAGNOSI SECONDARIE ICD, riferite alle comorbilità significative che, per gravità e

complicanze, hanno avuto una ricaduta funzionale o ripercussioni sulla patologia di base;

PROFILO ICF come indicatore del Profilo di Condizioni di Salute della Persona,

definita con ICF nelle 4 dimensioni, con l‟utilizzo dei Qualificatori (max. fino al secondo

qualificatore quando necessario). Dovrà essere definito uno score con cui valutare le

quattro dimensioni insieme.

5.2 GLOSSARIO

Il Gruppo di Lavoro ha condiviso la necessità, nel corso degli incontri, di predisporre un

Glossario della Riabilitazione quale aiuto ad un “linguaggio comune”. In tale documento

vengono individuate 39 definizioni da utilizzare quale lessico comune sul tema della

Riabilitazione per tutti gli operatori del settore (Allegato 2).

ALLEGATO 1

PROPOSTA DI ISTITUZIONE DI UNA SCHEDA INFORMATIVA MIRATA PER I RICOVERI DI

RIABILITAZIONE (SDO-R)

100

1. PREMESSA

Lo sviluppo di un adeguato sistema informativo, la valutazione della validità e trasferibilità dei

sistemi di classificazione dei pazienti attualmente disponibili e la definizione di un sistema di

finanziamento specifico per il settore della riabilitazione pone due ordini di problemi: da un lato,

la revisione dell‟attuale sistema informativo ospedaliero e dall‟altro, la modalità con cui questa

revisione può essere realizzata.

Infatti, la scelta di una revisione solo parziale del vecchio modello di rilevazione, palesemente

inadeguato a misurare il prodotto assistenziale, introducendo solo alcune informazioni aggiuntive,

potrebbe far perdere un‟occasione importante per arrivare ad un aggiornamento del sistema

informativo, che possa offrire un miglioramento:

della capacità di descrizione e di valutazione della riabilitazione, area assistenziale in

grande espansione;

della capacità di sviluppare logiche di remunerazione prospettica legate al prodotto

assistenziale;

della possibilità di definire la qualità e l’appropriatezza degli interventi erogati rispetto

alle risorse investite.

Attualmente, ad esempio, gli unici codici utilizzabili per individuare la riabilitazione nella SDO

sono, tra le diagnosi, il codice V57.1 (cure riabilitative), che non esprime alcun concetto funzionale,

e, tra le procedure, il codice per il cammino (93.22 - training del passo), per la rieducazione, (93.11

- esercizi assistiti), che sono altrettanto poco indicativi del quadro funzionale e dell‟intervento

riabilitativo, anche perché se ne inserisce solo uno nella scheda informativa.

Come già sottolineato nella relazione conclusiva del gruppo di lavoro ristretto per il “Superamento

dei limiti del sistema di classificazione DRG in specifici settori o per specifiche condizioni”

(Progetto Mattoni), il sistema di classificazione che si basa sul DRG Grouper e sull‟aggregazione

dei casi rappresentato dalle Major Diagnostic Categories (MDC) non è in grado di fornire una

descrizione attendibile delle attività riabilitative e appare sostanzialmente incapace di

rappresentarne il prodotto assistenziale. (cfr. Ministero della Salute - Progetto Mattoni SSN -

Evoluzione del sistema DRG nazionale, Milestone 1.2.2)

L’assenza, nel sistema ICD9CM e nel sistema di classificazione DRG, di descrizione delle

capacità funzionali dei pazienti dimessi rende, inoltre, inservibile la scheda di dimissione dalle

strutture riabilitative, ai fini di una valutazione dell’evoluzione clinica dei pazienti e di

comparazione dei risultati raggiunti rispetto alle risorse investite.

Partendo dal complessivo cambiamento culturale, assistenziale e scientifico derivante dalle

indicazioni UN-WHO degli ultimi anni, ed in particolare dalla Classificazione ICF, oggi anche la

Riabilitazione Specialistica è uscita da un‟immagine minimalista e legata alle sole prestazioni ed è

approdata ad un approccio complesso, strutturato, multidisciplinare e scientificamente solido.

101

Risulta quindi evidente la necessità, ma anche la possibilità, di rivedere complessivamente la

definizione degli interventi durante la degenza nei centri di riabilitazione, modulare il peso degli

interventi effettuati, nonché la sequenza e gli effetti di questi e la coerenza e continuità (nella

dimissione) verso il territorio.

L‟attuale identificazione della persona con disabilità attraverso il solo ICD 9 CM di prima diagnosi,

anche se calibrato con una seconda diagnosi di complicazione, è ben lontana dal reale fabbisogno di

stratificare correttamente le diverse procedure assistenziali su pazienti molto diversi in termini di

complessità clinica, disabilità e multimorbidità. Questi 3 parametri sono infatti necessari per

descrivere le condizioni di appropriatezza dell’episodio di ricovero, di carico assistenziale ed

impegno terapeutico e riabilitativo.

Il nuovo Piano di indirizzo per la Riabilitazione (approvato in conferenza Stato Regioni il 10

Febbraio 2011) ha messo in evidenza come ciascuna Persona da riabilitare possa essere

classificata sulla base di tre dimensioni (complessità clinica, disabilità e multimorbidità) che,

opportunamente combinate, permettono di allocare la Persona, indipendentemente dalla patologia

d‟organo che ha creato disabilità, nel setting riabilitativo adeguato.

Preservando i criteri di appropriatezza per la ammissione ad un percorso riabilitativo, i medici

specialisti in Riabilitazione dovranno impegnarsi sempre più nel condividere, con le istituzioni,

l‟individuazione del candidato “appropriato” e il setting idoneo per l‟effettuazione del percorso

riabilitativo.

Dovendo individuare pertanto criteri condivisibili, oggettivabili e trasversali tra diverse attività

riabilitative, ma allo stesso tempo facilmente reperibili e fruibili attraverso strumenti semplici e

routinari, si ritiene utile valorizzare l'attuale SDO con indicatori di tipo riabilitativo (SDO-r).

L‟utilizzo di indicatori riabilitativi potrebbe facilitare la reale stratificazione della complessità del

paziente e del singolo episodio di ricovero e facilitare la quantificazione e la valorizzazione

dell‟insieme di risorse assorbite.

Tali elementi potrebbero, con facilità, esser correlati anche alle caratteristiche

strutturali/organizzative delle “facilities” impegnate nella realizzazione delle cure riabilitative e

quindi della loro idonea certificazione ed accreditamento in relazione ai programmi di cure offerti.

Un possibile cambiamento nella predisposizione di una scheda informativa dedicata alla

riabilitazione che sia compatibile con l'uso consolidato da anni e che risulti al contempo efficace

come strumento di descrizione della riabilitazione ospedaliera deve pertanto consentire di affiancare

alla diagnosi principale e secondaria una definizione adeguata del prodotto assistenziale.

Un adeguato flusso informativo, nel campo della riabilitazione, non può basarsi soltanto su

indicatori bio-medici come le diagnosi eziopatogenetiche descritte da indicatori tipo ICD né

soltanto su indicatori strutturali del fornitore (requisiti per l‟accreditamento delle strutture

riabilitative). Partendo da questo esplicito riconoscimento diventa necessario pensare al

perfezionamento degli indicatori funzionali da inserire nei sistemi di controllo gestionale delle

singole strutture riabilitative. Inoltre, un‟adeguata conoscenza della complessità della casistica

trattata potrebbe consentire una riorganizzazione delle strutture di offerta in base alla complessità

della casistica trattata.

Appare evidente la necessità di introdurre procedure di attività riabilitative che, sostituite a

quelle attualmente in uso, consentano una definizione della capacità funzionale dei pazienti e del

102

trattamento riabilitativo che sottendono al consumo di risorse al fine di costruire sistemi adeguati

di classificazione della casistica trattata.

103

2. SOLUZIONE PROPOSTA

Alla luce delle valutazioni sovraesposte, diventa plausibile pensare all‟istituzione di una SDO

Riabilitativa dove vi sia la possibilità di definire, attraverso le procedure ICF (valutative e

terapeutiche) il fabbisogno della persona e sostenere l'appropriatezza del ricovero.

Si ricorda che esistono, nella stesura dei nuovi LEA, approvati dalla Conferenza Stato-Regioni,

specifici riferimenti all‟ICF come indicatore di appropriatezza delle prestazioni erogate.

Si può pensare ad una strutturazione della SDO-R con:

1. DIAGNOSI PRINCIPALE ICD specificando che nella compilazione si deve far

riferimento alla patologia di base che ha portato al fabbisogno riabilitativo e non a quelle

patologie che hanno avuto una ripercussione economica più significativa e/o quelle che

hanno comportato il consumo maggiore di risorse ;

2. EVENTO SENTINELLA, tempo trascorso dall’evento che ha condotto alla

disabilità/complicanza. Anche questo dato non ha una specifica relazione propria con la

Complessità ma si potrà valutare se, come molte evidenze in letteratura affermano, la

latenza del ricovero riabilitativo possa implementare la complessità dell‟episodio di

ricovero, la complessità dei bisogni del paziente e purtroppo anche il rischio di scarsa

efficacia del recupero;

3. DIAGNOSI SECONDARIE ICD, specificando che nella compilazione si deve far

riferimento alle comorbilità significative ossia a quelle che, per gravità e complicanze,

hanno avuto una ricaduta funzionale o ripercussioni sulla patologia di base;

4. PROFILO ICF come indicatore del profilo di Condizioni di Salute della Persona, definita

con ICF nelle 4 dimensioni, con l‟utilizzo anche dei Qualificatori (max. fino al secondo

qualificatore quando necessario). Questo campo produce la definizione di uno score da 2

(min. quando sono indicate solo strutture e funzioni corporee) a 5 (max. quando sono

indicati anche partecipazione e fattori ambientali e/o sono segnalati almeno due qualificatori

tra 2, 3 o 4 ).

Tabella del Profilo della condizione di Salute della Persona da compilare al ricovero e alla

dimissione.

(Codice ICF con inclusi i Qualificatori )

104

Esempio di compilazione tabella del Profilo della condizione di Salute della Persona

Fonte: La classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della Salute. L’esperienza italiana –

Erickson, 2008

5. PROCEDURE RIABILITATIVE (erogate durante il ricovero) NON ICD, specificando

che si farà riferimento (tramite una sorta di legenda allegata per la compilazione della

SDO-R e che daranno origine ad una descrizione della complessità del ricovero e delle

risorse impegnate) alle procedure valutative e terapeutiche ICF quali:

a) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l'utilizzo di strumenti di misura

validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle

funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni

mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio

(compresa disartria) 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,

neuromuscoloscheletriche correlate al movimento;

b) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI

con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa

refertazione;

FUNZIONI CORPOREE

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STRUTTURE CORPOREE

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ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE

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FATTORI AMBIENTALI

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105

c) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b110-b139);

d) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI

SPECIFICHE con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF

(b140-b189);

e) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI VESTIBOLARI-

EQUILIBRIO con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF (b

235);

f) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL DOLORE con l'utilizzo di strumenti di

misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

g) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b280-b289);

1

h) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLA VOCE E DELL'ELOQUIO

(AFASIA-DISARTRIA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a

livello scientifico e relativa refertazione;

I) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b310-b399);

j) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E

DELL'APPARATO RESPIRATORIO con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

k) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b410-b429 e

b440-b449);

l) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELL'APPARATO DIGERENTE

(DISFAGIA-TURBE DELLA DEFECAZIONE) con l'utilizzo di strumenti di misura

validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

m) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b510-b525 );

n) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI GENITOURINARI

(TURBE VESCICO MINZIONALI-PERINEALI) con l'utilizzo di strumenti di misura

validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

o) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b610-b639);

106

p) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE

ARTICOLAZIONI E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

q) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b710-b729);

r) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI

(FORZA-TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

s) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b730-b749);

t) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL MOVIMENTO con l'utilizzo di

strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;

u) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b750-b789);

v) VALUTAZIONE GLOBALE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA (ADL primarie o di

base e ADL secondarie e/o IADL ) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione

ICF;

w) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DI VITA

DOMESTICA E AREE DI VITA PRINCIPALE (ADL secondarie e/o IADL) con

l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa

refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-d699);

x) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA

PROPRIA PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-d699 e

d350-d499);

y) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE relativa alle "funzioni delle

articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e caratterizzata prevalentemente

dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo

in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle attività

terapeutiche manuali;

z) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON

EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa

alle "funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e

caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente

dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili

utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali;

107

aa) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DEL LINGUAGGIO relativa alle "funzioni della

voce e dell'eloquio" secondo ICF, caratterizzata prevalentemente dall'esercizio

terapeutico logopedico. È compreso il trattamento delle disartrie. Le attività terapeutiche

possono essere effettuate con varie tipologie di ausili manuali ed/od elettronici;

bb) RIEDUCAZIONE DELLA DISFAGIA relativa alle "funzioni dell'apparato digerente"

secondo ICF;

cc) RIEDUCAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO relativa alle "funzioni genito-

urinarie" e incontinenza urinaria secondo ICF;

dd) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI secondo

ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo e logopedico;

ee) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE

secondo ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo;

ff) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA

VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita

domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del

Caregiver;

gg) RIEDUCAZIONE MOTORIA (e/o COGNITIVA) MEDIANTE APPARECCHI DI

ASSISTENZA ROBOTIZZATA AD ALTA TECNOLOGIA rieducazione motoria di

gravi patologie secondarie a lesioni del SNC con l'esclusione delle patologie

neurodegenerative;

hh) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE CON USO DI TERAPIE FISICHE

STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle "funzioni delle articolazioni, delle ossa e

del movimento" secondo ICF e caratterizzata dall'esercizio terapeutico motorio,

indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle

protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali;

ii) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle

"funzioni dell'apparato cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio"

secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio,

indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed

ausili utilizzati.

108

3. APPLICAZIONE

Alla luce di quanto fin qui esposto, appare evidente la necessità di procedere con una

sperimentazione che porti ad identificare gradi/livelli di impegno riabilitativo che, tradotti in cifre

o lettere, possano affiancarsi alla SDO attualmente in uso, consentendo una raccolta dati più precisa

dei ricoveri riabilitativi. Il nuovo flusso informativo dovrebbe così rilevare le procedure valutative e

terapeutiche ICF.

In fase di sperimentazione sarebbe necessario fornire indicazioni puntuali (libretto istruzioni) sulla

compilazione al medico dimettente (utilizzo dell'ICD ma con i criteri ricordati; compilazione

completa delle singole procedure ICF senza effettuare una "somma" delle stesse nel caso di

rieffettuazione durante il ricovero).

Lo score che si produrrebbe in automatico (sommatoria degli score raggiunti sulla SDO-r)

potrebbe essere utilizzato per la valutazione finale del grado di complessità della persona e del

programma di presa in cura che è stato realizzato in quell‟episodio di ricovero, potendo anche

costituire un elemento iniziale anche per una futura valutazione della efficacia di tali attività.

Tali procedure dovranno mostrare:

una diretta rispondenza sia alle diagnosi che al “Profilo di salute del soggetto”;

una diretta rispondenza alle caratteristiche organizzative, di disponibilità di risorse

strutturali, operative e scientifiche del luogo ove l‟episodio di ricovero si realizza.

Di seguito vengono presentati quattro esempi di applicazione della SDO-r. In particolare, sono state

codificate quattro situazioni clinico-riabilitative riferite alle quattro principali MDC

(rispettivamente MDC 1- 8 - 5 -4).

Gli esempi si compongono di due sezioni:

Sezione 1 - SDO: diagnosi principale e secondarie ed intervento principale e secondari

previsti dall‟attuale formulazione;

Sezione 2 - SDO-r: rivisitazione dei codici SDO di diagnosi (principale e secondarie) con

l‟aggiunta di item (evento sentinella) e di due sezioni dedicate rispettivamente al profilo

ICF ed alle procedure riabilitative ricevuto nel corso del ricovero.

La rivisitazione dei codici di diagnosi consente la descrizione della causa della disabilità multipla e

complessa per cui è stato necessario il ricovero in riabilitazione piuttosto che la patologia d‟organo

principale o le patologie più significative in termini di assorbimento di risorse. Il confronto tra le

due diverse modalità di codifica evidenzia come il quadro complessivo che si ottiene dalla lettura

delle stesse sia differente e molto più articolato nel caso della SDO-r.

Le maggiori differenze concettuali si evidenziano dal confronto tra le diagnosi secondarie, nonchè

dai campi aggiuntivi del profilo ICF e dalle procedure riabilitative in chiave ICF.

Negli esempi 1 e 2, l‟utilizzo dei campi previsti dalla SDO-r, consente una descrizione di maggior

dettaglio del paziente e della natura della disabilità. Il profilo ICF e la descrizione delle procedure

riabilitative consentono inoltre di quantificare la complessità della disabilità del paziente e dei suoi

bisogni clinico-riabilitativo-assistenziali.

109

Negli esempi 3 e 4, assimilabili per tipologia di disabilità e di interventi riabilitativi richiesti, la

compilazione della SDO-r integra le informazioni della SDO e consente l‟evidenziazione sia della

complessità del quadro clinico che della disabilità e multimorbilità ad esso associati.

Nell‟esempio n.1, in particolare, l‟utilizzo dei codici SDO-r qualifica un paziente con “perdita della

coscienza superiore alle 48 ore”, con evento sentinella a 30 giorni dal ricovero in riabilitazione, con

quadro neurologico che interessa la sfera del movimento e quella cognitivo – comportamentale e

con incontinenza urinaria, associata a problemi meccanici agli arti a disturbi nel camminare e che,

nell‟attuale formulazione della SDO, sarebbe stato inquadrato come paziente con trauma cranico,

complicanza polmonare, problemi osteoarticolari del cingolo scapolo-omerale e un aspecifico

riferimento alla necessità di fisioterapia.

Il profilo ICF e la descrizione delle procedure riabilitative, inoltre, consentono di esplodere e

quantificare il risultato della precedente descrizione con tutte le informazioni utili ad evidenziare la

complessità della disabilità del paziente e dei suoi bisogni clinico-riabilitativo-assistenziali.

Nell‟esempio n.2, la diagnosi principale della SDO-r qualifica un paziente con “problemi motori

degli arti” (evento sentinella a 8 giorni) e consente di qualificare meglio la natura della disabilità

fornendo un maggior dettaglio rispetto alla diagnosi principale della SDO (codice V571 - altra

fisioterapia). Inoltre, la presenza nella SDO della diagnosi secondaria di Bronchite Cronica non

trova rilevanza nel profilo ICF della SDO-r, a sottilineare la non rilevanza di tale diagnosi in quello

specifico ricovero.

Nell‟esempio n.3, l‟utilizzo del sistema di codifica della SDO-r consente di giustificare in modo più

puntuale il ricovero in riabilitazione di un paziente con “dispnea cardiaca” con evento sentinella a

45 giorni (caratterizzato da un episodio di scompenso cardiaco acuto con lungo periodo di

stabilizzazione) che, utilizzando il sistema di codifica previsto dalla SDO, sarebbe stato identificato

con diagnosi principale di “Scompenso cardiaco sinistro”.

Le diagnosi secondarie, identificate con la SDO-r, sono quelle rilevanti ai fini della riabilitazione e

della stratificazione del rischio cardiologico.

Il profilo ICF completa la descrizione con alcuni items di funzione, che fanno riferimento alla

capacità aerobica e al decondizionamento fisico, elementi che il sistema di classificazione ICD-9-

CM non contempla.

Nell‟esempio n.4, la diagnosi principale della SDO-r qualifica meglio rispetto alla codifica della

SDO (“Insufficienza respiratoria”) un paziente con “stato di dipendenza da respiratore”. Anche le

diagnosi secondarie della SDO-r permettono di definire in maniera più puntuale le necessità

riabilitative del paziente rispetto a quelle presenti nella SDO.

Il profilo ICF consente di approfondire alcuni aspetti come la “funzione dei mm. respiratori”, il cui

deficit influenza la necessità di ventilazione meccanica e, nel caso specifico, coglie, nelle voci

relative all‟appropriatezza dell‟emozione, dell‟ottimismo e della fiducia, uno dei cardini del lavoro

riabilitativo sul paziente.

Gli items sull‟attività e partecipazione descrivono, inoltre, un quadro dettagliato sulle possibilità di

svolgere attività della vita quotidiana (camminare per brevi distanze, salire le scale etc), che

possono essere ricondotti a tests e scale di valutazione comunemente utilizzate per la valutazione

della disabilità cardio-respiratoria.

110

In tutti gli esempi presentati la presenza, nel profilo ICF, di qualificatori all'ingresso e alla

dimissione consente anche di verificare il progresso nel recupero riabilitativo della funzione come si

osserva dalla diminuzione dei punteggi.

111

3.1. Esempio 1 – MDC 1 Sistema Nervoso

SDO

DIAGNOSI PRINCIPALE

800.34

Frattura chiusa della volta cranica con altra non specificata

emorragia intracranica di durata superiore a 24 ore e rito

DIAGNOSI SECONDARIE

518.5 Insufficienza polmonare successiva a trauma o a intervento chirurgico

V571 Altra fisioterapia

719.81 Altri disturbi specifici delle articolazioni, spalla

812.20 Frattura chiusa di parte non specificata dell’omero

INTERVENTO PRINCIPALE

311

Tracheostomia temporanea

INTERVENTI/PROCEDURE SECONDARIE

012.4 Altra craniotomia

791.1 Riduzione incruenta di frattura dell’omero, con fissazione interna

793.3 Riduzione cruenta di frattura del carpo e metacarpo con fissazione interna

020.6 Altri tipi di osteoplastica del cranio

932.2 Training deambulatori e del passo

112

SDO-r

DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO-r (ad integrazione della SDO)

La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,

per poi essere sostituita.

DIAGNOSI PRINCIPALE

780.02

Alterazione (o perdita) temporanea della coscienza

EVENTO SENTINELLA (GG): 30

DIAGNOSI SECONDARIE

293.0 Delirium da condizioni patologiche classificate altrove (include Psicosi organica post-traumatica

acuta)

310.8 Altri disturbi non psicotici specificati successivi a danno organico cerebrale

781.8 Sindromi neurologiche di inattenzione

780.93 Perdita di memoria

784.69 Altre disfunzioni del linguaggio simbolico

788.33 Incontinenza senza consapevolezza sensoriale

438.22 Emiplegia dell‟emisfero non dominante

V49.1 Problemi meccanici degli arti

781.2 Disturbi dell‟andatura

V62.89 Altro affaticamento psichico o fisico, non classificato altrove

PROFILO ICF

INGRESSO DIMISSIONE

FUNZIONI (b)

b110 3 di coscienza b110 0

b114 4 orientamento b114 0

b130 4 energie e pulsioni b130 3

b140 4 attenzione b140 3

b144 4 memoria b144 3

b152 4 emozionali b152 2

b164 4 cognitive di livello superiore b164 3

b180 4 dell‟esperienza del sé e del tempo b180 3

b320 4 dell'articolazione della voce b320 0

b510 4 nell‟ingestione di solidi e liquidi b510 0

113

b525 4 di defecazione b525 0

b620 4 urinarie b620 0

b7101 3 di mobilità articolare b7101 2

b7302 2 forza dei muscoli di un lato del corpo b7302 0

b755 3 nelle reazioni motorie involontarie b755 0

b760 4 di controllo e coordinazione del movimento volontario b760 0

STRUTTURE (s)

s1100 3.7.0 struttura dei lobi corticali s1100 3.7.0

s7201 3.7.2 articolazioni della regione della spalla s7201 3.7.2

s7300 4.5.2 struttura della parte superiore del braccio s7300 4.5.2

ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)

Capacità Performance Capacità Performance

d160 4 4 focalizzare l'attenzione d160 3 2

d175 4 4 risoluzione dei problemi d175 3 2

d210 4 4 intraprendere un compito singolo d210 3 2

d310 4 4 comunicare con/ricevere messaggi verbali d310 2 1

d330 4 4 parlare d330 1 0

d420 4 4 trasferirsi d420 0 0

d450 4 4 camminare d450 0 0

d510 4 4 lavarsi d510 2 1

d520 4 4 prendersi cura di singole parti del corpo d520 2 1

d530 4 4 bisogni corporali d530 0 0

d540 4 4 vestirsi d540 1 0

d550 4 4 mangiare d550 0 0

d560 4 4 bere d560 0 0

FATTORI AMBIENTALI (e)

e1101 0 farmaci e1101 +1

e310 0 ha a disposizione il sostegno della famiglia ristretta e310 +1

e355 +4 di operatori sanitari e355 +2

e410 2 gli atteggiamenti dei componenti della famiglia ristretta sono

favorevoli nei confronti di…

e410 +1

PROCEDURE RIABILITATIVE:

1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l'utilizzo di strumenti di misura validati

e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee

secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni mentali globali, mentali

specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio ( compresa disartria 9 viscerali (

compresa disfagia ) genito urinarie, neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.

2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI con

l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa

refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b110-b139 ).

114

3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE

con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa

refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b140-b189 ).

4) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE ARTICOLAZIONI

E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b710-

b729 ).

5) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-

TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b730-

b749 ).

6) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA PROPRIA

PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e

relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF ( d510-d699 e d350-d499 ).

7) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON

EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle

"funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e caratterizzata

prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica

utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle

attività terapeutiche manuali.

8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE secondo

ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo.

9) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA

VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita domestica

secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del Caregiver.

115

3.2. Esempio 2 – MDC 8 Sistema Muscolo-scheletrico

SDO

DIAGNOSI PRINCIPALE

V571

Altra fisioterapia

DIAGNOSI SECONDARIE

905.3 Postumi di fratture del collo del femore

491.0 Bronchite cronica semplice

INTERVENTO PRINCIPALE

932.2 Training deambulatori e del passo

INTERVENTI/PROCEDURE SECONDARIE

895.2 Elettrocardiogramma

116

SDO-r

DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)

La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,

per poi essere sostituita.

DIAGNOSI PRINCIPALE

V49.2

Problemi motori degli arti

EVENTO SENTINELLA (GG): 8

DIAGNOSI SECONDARIE

V49.1 Problemi meccanici degli arti inferiori

V62.89 Altro affaticamento psichico o fisico, non classificato altrove

PROFILO ICF

INGRESSO DIMISSIONE

FUNZIONI (b)

b7101 3 mobilità di diverse articolazioni b7101 1

b7301 2 della forza dei muscoli di un arto b7302 1

b28015 2 dolore all'arto inferiore b28015 1

STRUTTURE (s)

s75000 3.5.2 dell'arto superiore s75000 3.5.2

ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE. (d)

Capacità Performance Capacità Performance

d420 3 0 trasferirsi d420 2 0

d450 4 4 camminare d450 3 1

d510 3 0 lavarsi d510 2 0

d520 3 0 prendersi cura di singole parti del corpo d520 1 0

d540 3 0 vestirsi d540 1 0

FATTORI AMBIENTALI (e)

e120 +3 ha a disposizione mezzi per il trasposto in

ambienti interni e esterni?

e1101 +2

117

e310 +1 ha a disposizione il sostegno della famiglia

ristretta?

e310 +1

e355 +3 ha a disposizione il sostegno di operatori

sanitari?

e355 +2

PROCEDURE RIABILITATIVE:

1) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE ARTICOLAZIONI

E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b710-

b729 ).

2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-

TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b730-

b749 ).

3) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA PROPRIA

PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e

relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF ( d510-d699 e d350-d499 ).

4) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON

EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle

" funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento " secondo ICF e caratterizzata

prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica

utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle

attività terapeutiche manuali.

5) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA

VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita domestica

secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del Caregiver.

118

3.3. Esempio 3 – MDC 5 Apparto Cardio-circolatorio

SDO

DIAGNOSI PRINCIPALE

428.9

Scompenso cardiaco sin

DIAGNOSI SECONDARIE

V4611 Stato di dipendenza da respiratore

491.21 BPCO riacutizzata

427.31 Fibrillazione Atriale

250.00 Diabete Mellito

238.76 Mielofibrosi Idiopatica

770.81 OSAS

119

SDO-r

DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)

La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,

per poi essere sostituita.

DIAGNOSI PRINCIPALE

428.1

Dispnea cardiaca

EVENTO SENTINELLA (GG): 45

DIAGNOSI SECONDARIE

V4611 Stato di dipendenza da respiratore

427.31 Fibrillazione atriale

491.21 BPCO riacutizzata

250.00 Diabete Mellito

786.06 Tachipnea

786.02 Ortopnea

PROFILO ICF

INGRESSO DIMISSIONE

FUNZIONI (b)

b4101 3 Alterazioni del ritmo cardiaco b4101 2

b4201 3 Calo della Pressione Sanguigna b4201 0

b460 4 Sensazioni assoc. alle funzioni CV e Resp (dispnea) b460 2

b4450 2 Funzione dei mm resp. toracici B4450 1

b4452 3 Funzione dei mm respiratori accessori b4452 0

b4551 4 Capacità aerobica b4551 3

b4552 4 Affaticabilità b4552 3

b4550 4 Resistenza fisica (generale) b4550 2

b1343 4 Qualità del sonno b1343 2

b4300 4 Produzione di sangue b4300 3

b1263 3 Stabilità psichica b1263 1

b1520 4 Appropriatezza dell‟emozione b1520 1

120

STRUTTURE (s)

s41001 3.4.3. Ventricoli s41001 3.4.3.

s4100 3.4.9. Cuore s4100 3.4.9.

s4301 3.7.3. Polmoni s4301 3.7.3.

s560 3.7.9. Fegato s560 3.7.9.

s4204 3.7.9. Midollo osseo s4204 3.7.9.

ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)

Capacità Performance Capacità Performance

d4150 3 3 Posizione sdraiata d4150 0 0

d4200 4 3 Trasferimento da seduto d4200 1 0

d4500 4 4 Camminare per breve distanza d4500 1 0

d4501 4 4 Camminare per lunghe distanze d4501 4 3

d4551 4 4 Salire le scale d4551 3 2

d4601 4 4 Spostarsi nella casa d4601 1 0

d5100 4 3 Lavarsi d5100 2 1

d5400 4 3 Mettersi indumenti d5400 2 1

FATTORI AMBIENTALI (e)

e1101 0 Farmaci e1101 +2

e1151 +3 Prodotti e tecnologie di assistenza (Ventilatore) e1151 0

e1201 0 Prodotti e tecnologie di assistenza mobilità e1201 +2

e310 +3 Sostegno della famiglia ristretta e310 +3

PROCEDURE RIABILITATIVE:

1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l‟utilizzo di strumenti di misura

validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle

funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni

mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio

(compresa disartria 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,

neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.

2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E

DELL‟APPARATO RESPIRATORIO con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione (ICF b410-b429)

3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-

TONO-RESISTENZA) con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a

livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo

ICF (b730-b749).

4) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA

PROPRIA PERSONA con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a

livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-

d699 e d350-d499).

121

5) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle

funzioni dell‟apparato cardio-vascolare, ematologico, immunologico e respiratorio

secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio

indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed

ausili utilizzati

6) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA‟ COMPLESSE CON

EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa

alle “funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento” secondo ICF e

caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio, indipendentemente

dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili

utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali.

7) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI

SPECIFICHE con l‟utilizzo di strumenti di misura valicati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF

(b152)

8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL‟AUTONOMIA NELLE ATTIVITA‟ DELLA

VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita

domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del

Caregiver.

122

3.4. Esempio 4 – MDC 4 Apparato respiratorio

SDO

DIAGNOSI PRINCIPALE

518.81

Insufficienza respiratoria

DIAGNOSI SECONDARIE

V4611 Stato di dipendenza da respiratore

491.2 BPCO

414.8 Cardiopatia Ischemica

437.0 Vasculopatia Cerebrale

401.1 Ipertensione Arteriosa

123

SDO-r

DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)

La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,

per poi essere sostituita.

DIAGNOSI PRINCIPALE

V461.1

Stato di dipendenza da respiratore

EVENTO SENTINELLA (GG): 43

DIAGNOSI SECONDARIE

491.2 BPCO

437.0 Vasculopatia Cerebrale

401.1 Ipertensione Arteriosa

V44.0 Presenza di tracheostomia

786.4 Espettorato eccessivo

V49.84 Condizione di allettamento

786.05 Dispnea

PROFILO ICF

INGRESSO DIMISSIONE

FUNZIONI (b)

b4101 3 Alterazioni del ritmo cardiaco b4101 2

b4200 3 Aumento della Pressione Sanguigna b4201 1

b460 4 Sensazioni assoc. alle funzioni CV e Resp (dispnea) b460 1

b4450 4 Funzione dei mm resp. toracici B4450 2

b4452 3 Funzione dei mm respiratori accessori b4452 0

b4551 4 Capacità aerobica b4551 3

b4552 4 Affaticabilità b4552 2

b4550 4 Resistenza fisica (generale) b4550 2

b7306 3 Forza di tutti i mm. del corpo b7306 1

b1343 4 Qualità del sonno b1343 2

b3100 4 Produzione della voce b3100 1

b1301 3 Motivazione b1301 1

b1520 4 Appropriatezza dell‟emozione b1520 1

b1265 3 Ottimismo b1265 1

b1266 3 Fiducia b1266 1

124

STRUTTURE (s)

s4301 3.7.3. Polmoni s4301 3.7.3.

s43010 3.7.3. Albero Bronchiale s43010 3.7.3.

s4303 3.2.3 Muscoli respiratori s4303 3.2.3

s7700 2.7.0 Ossa s7700 2.7.0

s7702 3.7.0 Muscoli scheletrici s7702 3.7.0

s4300 1.2.6 Trachea s4300 1.2.6

ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)

Capacità Performance Capacità Performance

d4200 4 3 Trasferimento da seduto d4200 3 2

d4500 4 4 Camminare per breve distanza d4500 3 1

d4501 4 4 Camminare per lunghe distanze d4501 4 3

d4551 4 4 Salire le scale d4551 4 3

d4601 4 4 Spostarsi nella casa d4601 3 1

d5100 4 3 Lavarsi d5100 3 2

d5400 4 3 Mettersi indumenti d5400 3 2

d2401 4 4 Gestire lo stress d2401 2 1

d2402 4 4 Gestire le crisi d2402 2 1

d3608 4 4 Utilizzo strumenti e tecniche

comunicazione

d3608 1 0

FATTORI AMBIENTALI (e)

e1101 0 Farmaci e1101 +2

e1151 +3 Prodotti e tecnologie di assistenza (Ventilatore) e1151 0

e1201 0 Prodotti e tecnologie di assistenza mobilità e1201 +2

e1250 0 Prodotti e tecnologie generali per la comunicazione e1250 +3

e310 +3 Sostegno della famiglia ristretta e310 +3

PROCEDURE RIABILITATIVE:

1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l‟utilizzo di strumenti di misura

validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle

funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni

mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio

(compresa disartria 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,

neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.

2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E

DELL‟APPARATO RESPIRATORIO con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o

condivisi a livello scientifico e relativa refertazione (ICF b410-b429)

3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI

con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa

refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF (b110-b139).

125

4) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-

TONO-RESISTENZA) con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a

livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo

ICF (b730-b749).

5) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA

PROPRIA PERSONA con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a

livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-

d699 e d350-d499).

6) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle

funzioni dell‟apparato cardio-vascolare, ematologico, immunologico e respiratorio

secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio

indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed

ausili utilizzati

7) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA‟ COMPLESSE CON

EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa

alle “funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento” secondo ICF e

caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio, indipendentemente

dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili

utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali.

8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DEL LINGUAGGIO relativa alle funzioni della

voce e dell‟eloquio secondo ICF, caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio

terapeutico logopedico.

9) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI

SPECIFICHE con l‟utilizzo di strumenti di misura valicati e/o condivisi a livello

scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF

(b152)

10) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL‟AUTONOMIA NELLE ATTIVITA‟ DELLA

VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita

domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del

Caregiver.

126

ALLEGATO 2

GLOSSARIO DELLA RIABILITAZIONE

127

PREMESSA

Allo stato attuale i trattamenti riabilitativi erogati sono quelli previsti dal vigente Decreto del

Presidente del Consiglio dei Ministri di definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza.

L‟accesso alla Riabilitazione è un diritto fondamentale dell‟uomo, come affermato dalla Carta delle

Nazioni Unite attraverso gli Standard (1993), dall‟Anno Europeo delle Persone con Disabilità

(2003) e dalla Risoluzione 58 dell‟Assemblea Mondiale della Salute (2005).

Tutti gli interventi da allora proposti si fondano su un consolidato convincimento culturale

(affermatosi nel nostro Paese con la ratifica della Convenzione delle Nazione Unite sui diritti delle

persone con disabilità, Legge 3 marzo 2009, n. 18) che pone al centro del sistema il cittadino con

disabilità e la sua famiglia, nella loro interazione con l‟ambiente sociale e le istituzioni e che

conseguentemente orienta tutte le attività rispetto a tale priorità e ne verifica i risultati solo su questa

base.

128

DEFINIZIONI

ABILITÀ

Si indicano con questo termine le capacità di una persona di applicare conoscenze e di usare know-

how per portare a termine compiti e risolvere problemi.

Le abilità considerano più aspetti:

1 cognitivo (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo);

2 relazionale (capacità di porre in essere relazioni con altre persone, gruppi e con l‟ambiente);

3 manuale e pratico (capacità di utilizzare metodi, materiali, strumenti, etc).

APPROPRIATEZZA

È l‟insieme di azioni tese a favorire l‟uso corretto delle risorse che richiede una definizione chiara e

precisa dei criteri di accesso alle prestazioni di riabilitazione e delle modalità di interruzione

dell‟erogazione delle prestazioni stesse.

CAREGIVER

Familiare o persona di riferimento coinvolto e supportato, anche direttamente all‟interno del

progetto riabilitativo, nella presa in carico della persona con disabilità ai fini della gestione delle sue

problematiche.

COMORBILITÀ

Presenza di ogni altra patologia distinta preesistente o coesistente rispetto alla malattia “indice”,

ovvero alla malattia che determina un peggioramento dello stato di salute in un individuo, e/o

l‟evento acuto o la malattia che ne condiziona maggiormente la prognosi.

CRONICITÀ

Condizione causata da una malattia di lunga durata, che tendenzialmente accompagna l‟individuo

fino alla fine della sua vita, procura inabilità di vario grado, è dovuta a cause non reversibili,

richiede peculiari forme di cura, impegna la persona ad osservare prescrizioni e spesso, ad assumere

un nuovo stile di vita (dietetico, relazionale, motorio, ecc.).

DAY HOSPITAL

La riabilitazione in regime di day hospital è rivolta a soggetti che presentano menomazioni e

disabilità (transitorie o permanenti) che necessitano di prestazioni diagnostiche – terapeutiche -

riabilitative ma che non richiedano assistenza sanitaria continuativa per 24 ore al giorno e

contestualmente presentino una complessità del quadro clinico tale da non potersi avvalere di

trattamento riabilitativo ambulatoriale. Importante che la persona che desidera un ricovero in day

hospital possa, per condizioni cliniche e/o socio ambientali, effettuare i trasferimenti quotidiani

129

dalla propria abitazione.

DIPARTIMENTO

Il dipartimento della Riabilitazione è lo strumento di governo clinico più appropriato per garantire

la continuità riabilitativo - assistenziale ospedale - territorio organizzato su base trasmurale con un

livello gestionale strutturato.

DISABILITÀ

Qualsiasi tipo di alterazione di parte del corpo o di una sua funzione che comporta una limitazione

delle attività e/o una restrizione alla partecipazione sociale.

EMPOWERMENT

È un processo di sviluppo e consapevolezza volto al miglioramento delle condizioni degli individui

o dei gruppi sociali in situazione di svantaggio offrendo gli strumenti e garantendo la massima

implementazione delle potenzialità di autonomia rispetto alle condizioni di salute da raggiungere da

parte della Persona.

ESERCIZIO FISICO E DISABILITÀ - AFA

L‟AFA non è un‟attività riabilitativa, ma di mantenimento e prevenzione, finalizzata a facilitare

l‟acquisizione di stili di vita utili a mantenere la migliore autonomia e qualità di vita possibile.

Poiché i programmi AFA non rientrano nelle prestazioni sanitarie riconosciute dal DPCM 29

novembre 2001, il costo non è attribuibile al SSN, ma vanno considerati come ideale prosecuzione

del percorso di ricondizionamento da promuovere nel territorio e le Regioni nell‟ambito della

propria autonomia potranno determinarne le modalità applicative nell‟ambito delle loro scelte

programmatiche.

FRAGILITÀ

Condizione caratterizzata da una riduzione della riserva funzionale di organi ed apparati. Il termine

fragilità identifica una condizione di rischio e di vulnerabilità, caratterizzata da un equilibrio

instabile di fronte a eventi negativi.

GOVERNO CLINICO

Sistema di gestione delle attività e prestazioni di una struttura attraverso il quale le organizzazioni

sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei loro servizi e

garantiscono elevati standard assistenziali creando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita

l‟eccellenza clinica (Scally G, Donaldson L J, BMJ, 4 July 1998).

130

HANDICAP

Secondo ICIDH dell‟OMS, nell‟ambito dell‟evenienze inerenti alla salute, l‟handicap è la

condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o a una disabilità che in un certo

soggetto limita o impedisce l‟adempimento del ruolo normale e la partecipazione sociale in

relazione a età, sesso e fattori socio-culturali.

MENOMAZIONE

Secondo ICIDH dell‟OMS, nell‟ambito dell‟evenienze inerenti alla salute, è menomazione qualsiasi

perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica

MODALITÀ EROGAZIONE

Organizzazione per l‟erogazione delle diverse attività riabilitative, nonché la struttura, l‟ambiente,

le attrezzature ed i professionisti che vi operano:

1. Degenza ordinaria

2. Day hospital

3. Ambulatoriale

4. Domiciliare

5. Strutture protette

MODELLO BIOPSICOSOCIALE – ICF

Il modello biopsicosociale, sviluppato in collaborazione con associazioni di utenti si basa sulla

Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute (ICF), che è stato approvato

dalla Assemblea Mondiale della Salute (World Health Assembly), nel maggio 2001.

La struttura classificativa è neutrale dal punto di vista etiologico e adotta una terminologia che è

accettata in tutto il mondo per delineare il funzionamento sia a livello individuale che societario.

Le dimensioni di ICF sono utili per gestire la natura individuale di ogni programma riabilitativo e

dei relativi interventi.

Il modello tiene conto infatti delle menomazioni di organo e di funzione, attribuibili alla patologia

sottostante, delle limitazioni di attività (cioè della capacità di svolgere azioni) e di partecipazione

(cioè della possibilità di trasferire le proprie competenze a livello della società) che ne conseguono

e delle barriere o delle facilitazioni rappresentati dai fattori ambientali e personali di contesto.

In questa prospettiva è possibile sviluppare progetti riabilitativi individuali, interdisciplinari e

interprofessionali, tesi al recupero ed all‟ottimizzazione del funzionamento personale.

MULTIMORBIDITÀ

L‟intercorrenza di due o più malattie o condizioni mediche nello stesso individuo.

131

NON AUTOSUFFICIENZA (NA)

Sono considerate persone non autosufficienti, ai fini della raccolta di dati per il SINA, coloro che

subiscono una perdita permanente, totale o parziale, delle abilità fisiche, psichiche, sensoriali,

cognitive e relazionali, a seguito di patologie congenite o acquisite o di disabilità con conseguente

incapacità di compiere gli atti essenziali della vita quotidiana”. Concorrono al livello di gravità

della NA le condizioni reddituali della persona, i supporti familiari, le barriere di diversa natura che

possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione sociale della persona.

Si richiama la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in cui si intendono per

disabili “coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che

in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva

partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”.

OUTCOME

Esito dell‟intervento riabilitativo.

PARTECIPAZIONE

Partecipazione è il coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita con connotazione attiva

o passiva a secondo del grado di condivisione cognitiva ed emotiva in attuazione dell‟art. 3 della

Costituzione e art. 18 della Costituzione ONU (uguaglianza sostanziale).

PROFESSIONISTI DELLA RIABILITAZIONE

1. Medico specialista in riabilitazione: si intende un medico con specializzazione in medicina

fisica e riabilitazione ed equipollenti, ovvero un medico in possesso di specialità in discipline

affini per le quali ha ottenuto, nel rispetto delle normative concorsuali, l‟accesso professionale

alla medicina fisica e riabilitazione, ovvero un medico chirurgo in possesso di specialità in altre

discipline che, come da normativa concorsuale, ha anzianità di servizio in strutture dedicate ad

attività riabilitative individuate da questo documento (Piano d‟Indirizzo per la Riabilitazione).

2. Professionisti sanitari individuati nel D.M. 29 marzo.

3. Personale con specifica formazione riabilitativa in ambito socio – sanitario - assistenziale.

PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE (PRI)

Elaborato a livello di team, ha come responsabile il medico specialista in riabilitazione6, definisce in

maniera condivisa obiettivi per la persona, modalità cliniche ed operative, strumenti, tempi e

verifiche ed i programmi che ne discendono.

6 Medico specialista in riabilitazione: si intende un medico con specializzazione in medicina fisica e riabilitazione ed equipollenti, ovvero un medico in possesso di specialità in discipline affini per le quali ha ottenuto, nel rispetto delle normative concorsuali, l’accesso professionale alla medicina fisica e riabilitazione, ovvero un medico chirurgo in possesso di specialità in altre discipline che, come da normativa concorsuale, ha anzianità di servizio in strutture dedicate ad attività riabilitative individuate da questo documento. Cfr Piano Indirizzo per la Riabilitazione – Anno 2011

132

PROGRAMMA RIABILITATIVO

È condiviso nel progetto riabilitativo ed è a carico dei professionisti della riabilitazione con precisa

responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Viene periodicamente verificato

all‟interno del progetto riabilitativo al livello del team.

PERSONE AD ALTA COMPLESSITÀ CLINICA (PAC)

Effetto dell‟interazione genoma-ambiente che comprende fattori ambientali, protettivi, socio-

economici e psicologici modulata da sesso ed età su cui incide la co-esistenza di co-morbidità.

Questi meccanismi, tra loro intercorrelati, generano un fenotipo biologico e clinico “complesso” che

richiede trattamenti terapeutici individualizzati ed integrati.

RIABILITAZIONE

Una disciplina medica indipendente volta a promuovere la funzione fisica e cognitiva, l‟attività

(incluso il comportamento), la partecipazione (inclusa la qualità della vita) e modificare i fattori

personali e ambientali. È quindi responsabile della prevenzione, diagnosi, trattamento e gestione

della riabilitazione di persone con condizioni mediche disabilitanti e comorbilità di qualsiasi origine

ed età.

RIABILITAZIONE ESTENSIVA

Le attività di riabilitazione estensiva sono erogabili in ambito ospedaliero ed extraospedaliero, in

regime residenziale a ciclo continuativo o diurno. Si caratterizzano in interventi sanitari di

riabilitazione:

1 per pazienti non autosufficienti, con potenzialità di recupero funzionale, che non possono

giovarsi o sostenere un trattamento riabilitativo intensivo che richiedono di essere ospedalizzati

in quanto affetti da instabilità clinica. In tale condizione trovano anche un setting, quando non

appropriato in intensiva, le patologie disabilitanti ad interessamento multiorgano delle persone

ad alta complessità così come precedentemente definito (PAC), che presentano situazioni di

complessità clinico -assistenziale per comorbilità da patologie concomitanti e interagenti con la

prognosi riabilitativa. Tali situazioni richiedono di essere gestite in contiguità alle specialità ed

alle dotazioni strumentali e tecnologiche dell‟acuzie. Gli interventi hanno come obiettivo la

stabilizzazione clinica ed il ripristino di condizioni di autonomia e/o di gestibilità in ambito

extraospedaliero. I pazienti che vi accedono sono caratterizzati da:

comorbidità concomitanti e interagenti con la prognosi riabilitativa;

necessità di competenza specialistica riabilitativa nella gestione della persona con

disabilità grave in condizioni di criticità e necessità di consulenze medico-specialistiche

multidisciplinari.

2 a completamento dei progetti riabilitativi individuali già svolti anche in regime di riabilitazione

intensiva, quando, in relazione a condizioni individuali influenti anche nei tempi di recupero, si ha

bisogno di proseguire l‟intervento riabilitativo, per tempi superiori a quelli mediamente previsti per

la riabilitazione intensiva. Gli interventi di riabilitazione estensiva, a minore intensità, sono perciò

funzionali al raggiungimento degli obbiettivi fissati dal progetto individuale;

133

3 per obiettivi specifici, che richiedono attività riabilitative specializzate verso:

inserimento/reinserimento lavorativo;

vita indipendente e/o all‟interno della comunità;

integrazione/reintegrazione scolastica;

integrazione/reintegrazione sociale.

L‟intervento riabilitativo deve essere inteso di almeno 1 ora giornaliera, erogato da parte del medico

specialista in riabilitazione, dai professionisti sanitari della riabilitazione, dal personale

infermieristico. L‟assistente sociale, e ove necessario lo psicologo, sono di supporto all‟intervento

riabilitativo e alla definizione e realizzazione del piano di dimissione/reinserimento in tempi

congrui; di norma la degenza non deve essere protratta oltre 60 giorni.

Tutte le attività assistenziali e riabilitative devono essere documentate e registrate all‟interno della

cartella clinica riabilitativa che è parte integrante del Progetto Riabilitativo Individuale (P.R.I.).

RIABILITAZIONE INTENSIVA

Le attività riabilitative in strutture di ricovero e cura, ospedaliere od extraospedaliere accreditate,

sono caratterizzate da interventi sanitari complessi di riabilitazione diretti al recupero di disabilità

importanti e complesse, modificabili, che richiedono un elevato impegno assistenziale riferibile ad

un nursing infermieristico articolato nell‟arco delle 24 ore.

L‟intervento riabilitativo deve essere inteso di almeno tre ore giornaliere ed è erogato da parte del

medico specialista in riabilitazione, dai professionisti sanitari della riabilitazione, dal personale

infermieristico. L‟assistente sociale e lo psicologo possono contribuire per il tempo necessario al

raggiungimento dell'orario giornaliero richiesto per l'intervento riabilitativo.

In tale fase trovano anche un setting appropriato le gravi patologie disabilitanti ad interessamento

multiorgano delle persone ad alta complessità, definito (PAC), che presentano situazioni di

complessità clinico - assistenziale per comorbilità da patologie concomitanti e interagenti con la

prognosi riabilitativa. Tali situazioni richiedono di essere gestite in contiguità alle specialità ed alle

dotazioni strumentali e tecnologiche dell‟acuzie.

RIABILITAZIONE INTENSIVA AD ALTA SPECIALIZZAZIONE

Le attività di riabilitazione intensiva ad alta specializzazione che richiedono particolare impegno di

qualificazione, mezzi, attrezzature e personale, sono erogate presso presidi di alta specialità,

secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 29 gennaio 1992 e dalla successiva

integrazione del Decreto Ministeriale del 1998, essi sono presidi ospedalieri e ricomprendono anche

gli IRCCS, i Policlinici Universitari e le strutture private accreditate.

I suddetti servizi comprendono:

1. Unità spinali unipolari;

2. Unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi cranio-encefalici;

3. Unità per le disabilità gravi in età evolutiva;

4. Unità per la riabilitazione delle turbe neuropsicologiche acquisite.

134

RIABILITAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE

La riabilitazione ambulatoriale eroga trattamenti differenziati a seconda della complessità dei casi:

1 “caso complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità importanti, spesso multiple,

con possibili esiti permanenti, elevato grado di disabilità nelle ADL che richiedono un team

multiprofessionale (almeno 3 tipologie di professionisti della riabilitazione, compreso il medico

specialista in riabilitazione) che effettui una presa in carico omnicomprensiva nel lungo termine

mediante un Progetto Riabilitativo Individuale che preveda molteplici programmi terapeutici.

2 “caso non complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità di qualsiasi origine che,

sulla base di un Progetto Riabilitativo Individuale, necessitano di un solo programma

terapeutico riabilitativo erogato direttamente dal medico specialista in riabilitazione o tramite

un‟unica tipologia di professionista della riabilitazione; tali utenti richiedono una presa in carico

ridotta nel tempo; la durata dell‟accesso deve essere almeno di 30 minuti.

RIABILITAZIONE IN REGIME DOMICILIARE .

I trattamenti riabilitativi a domicilio possono costituire in tal senso il proseguimento di quanto

realizzato nelle fasi precedenti all‟interno del PRI rappresentando il terreno di massima

cooperazione con il MMG/PLS.

Possono essere erogati quando previsti dal progetto riabilitativo elaborato da parte del medico

specialista in riabilitazione oppure nei casi in cui, a fronte di un bisogno riabilitativo, il paziente è

impossibilitato ad accedere ai servizi ambulatoriali.

Il domicilio è il luogo privilegiato per gli interventi di competenza del terapista occupazionale, per

l‟adattamento ambientale e l‟addestramento all‟utilizzo di ausili e tecnologie riabilitative. A tal fine

sono da prevedere accessi domiciliari da parte del medico specialista in riabilitazione e di

competenze specialistiche e tecniche per gli interventi di competenza e l‟addestramento dei

caregiver.

SOCIORIABILITAZIONE

Si richiama la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in cui si intendono per

disabili “coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che

in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva

partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri.

Trattamenti svolti in sede semiresidenziale o residenziale, previsti all‟articolo 8, lettera l), della

legge 104/1992 e dal DPCM 29.11.2001, in cui sono erogate contestualmente a favore delle persone

con disabilità stabilizzata, anche grave, attività riabilitative dirette al recupero funzionale e azioni di

carattere pedagogico/relazionale, dirette al recupero, all‟integrazione sociale e al mantenimento del

livello più elevato possibile delle abilità acquisite.

TEAM

È lo strumento operativo, di cui è responsabile il medico specialista in riabilitazione, che realizza le

condizioni di integrazione delle competenze ed operatività di molteplici professionisti, applicando il

modello di lavoro interprofessionale - disciplinare. Esso rappresenta il metodo più efficace di lavoro

135

per predisporre e realizzare il progetto Riabilitativo individuale e per tutelare il professionista da

eventuali rischi di isolamento e di burnout professionale.

1 I COMPONENTI che sono determinati sulla base del bisogno dei pazienti e dai programmi

di intervento definiti dal progetto riabilitativo individuale. Vi appartengono:

a) medico specialista in riabilitazione;

b) professionisti sanitari non medici individuati dal Decreto Ministeriale 29 marzo 2001;

c) personale con specifica formazione riabilitativa in ambito socio – sanitario – assistenziale;

d) il Paziente e il Caregiver, familiare o persona di riferimento coinvolto nella presa in carico

della persona disabile.

2 METODI OPERATIVI E DI COMUNICAZIONE

a) Riunioni/visite del team, che hanno come obiettivo il bilancio e l‟aggiornamento del

progetto riabilitativo e dei relativi programmi e la verifica del percorso della presa in carico;

b) il briefing, che garantisce con un confronto breve e colloquiale la misurazione del

raggiungimento o del mancato raggiungimento degli obiettivi;

c) i focus group, strumento di verifica più complesso che prevede degli incontri coordinati da

un moderatore, durante i quali viene individuato un problema e ne vengono discussi tutti gli

aspetti;

d) le riunioni di audit che rappresentano l‟attività atta a determinare, con un‟indagine

strutturata, l‟adeguatezza dell‟organizzazione e l‟aderenza al piano riabilitativo, verificando

ed adeguando procedure, istruzioni operative ed altri requisiti funzionali.

UNITÀ PER GRAVI PATOLOGIE CARDIOLOGICHE

L‟Unità per gravi patologie cardiologiche disabilitanti è destinata all‟assistenza di pazienti in stato

di instabilità clinica per evento cardiovascolare acuto molto recente, per cronicizzazione di

problematiche complesse post acute o chirurgiche o per scompenso cardiaco refrattario alla terapia

convenzionale, ma con potenzialità di recupero clinico funzionale. Gli interventi per pazienti

dell‟Unità sono focalizzati alla definitiva stabilizzazione internistica, al ripristino della autonomia

delle funzioni vitali di base e al trattamento iniziale delle principali menomazioni.

È collocata in strutture ospedaliere dotate o funzionalmente collegate con cardiochirurgia e

cardiologia.

UNITÀ PER GRAVI PATOLOGIE RESPIRATORIE

L‟Unità per gravi patologie respiratorie disabilitanti è un‟unità sub – intensiva finalizzata alla

gestione prevalente delle emergenze in via di stabilizzazione delle malattie respiratorie; in essa

trovano accoglienza, oltre ai pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta da cause primitive

respiratorie e da malattie neuromuscolari o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata, anche i

pazienti pre e post-trapianto del polmone.

È collocata in strutture ospedaliere dotate o funzionalmente collegate con Unità di terapia intensiva,

pneumologia e chirurgia toracica.

136

UNITÀ PER LA RIABILITAZIONE DELLE TURBE NEUROPSICOLOGICHE ACQUISITE

L‟Unità per la riabilitazione delle turbe neuropsicologiche acquisite è espressamente destinata ad

affrontare le complesse problematiche diagnostiche, valutative, e rieducative relative a

menomazioni e disabilità cognitive e delle funzioni corticali superiori secondarie a lesioni cerebrali.

È dimensionata per bacini sovra - regionali.

UNITÀ PER LE DISABILITÀ GRAVI IN ETÀ EVOLUTIVA

L‟Unità per la riabilitazione delle gravi disabilità in età evolutiva è espressamente destinata ad

affrontare i complessi e gravi problemi diagnostici, valutativi e rieducativi degli esiti di patologie

motorie e cognitive congenite o acquisite, internistiche, dell‟età evolutiva. È dimensionata per

bacini sovra - regionali.

UNITÀ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE E I GRAVI TRAUMI CRANIO-

ENCEFALICI

L‟unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi cranio-encefalici è finalizzata alla presa

in carico di pazienti affetti da esiti di grave cerebrolesione acquisita (di origine traumatica o di altra

natura) e/o caratterizzata nella evoluzione clinica da un periodo di coma più o meno protratto (GCS

inferiore a 8) e dal coesistere di gravi menomazioni comportamentali, che determinano disabilità

multiple e complesse, e che necessitano di interventi valutativi e terapeutici non realizzabili presso

altre strutture che erogano interventi di riabilitazione intensiva.

UNITÀ SPINALE

L‟unità spinale, in connessione funzionale con almeno DEA di I livello, è destinata a completare, in

collaborazione con le USU, la rete dedicata ai pazienti spinali nonché ad assistere pazienti con:

1 lesione midollare, sia di tipo traumatico che non traumatico (infettiva, vascolare e

neoplastica), stabilizzati clinicamente, senza gravi problematiche respiratorie;

2 complicanze, quale esito di lesione midollare che, per la gravità e la complessità della

gestione clinica e diagnostica, non possono essere gestite adeguatamente e con sicurezza in

regime di degenza intensiva;

3 necessità di valutazioni clinico - diagnostiche di follow-up, ai fini della prevenzione di

complicanze e che, per la complessità del quadro clinico, non possono essere seguite in altri

setting assistenziali.

UNITÀ SPINALI UNIPOLARI

Come definito nell‟Atto di intesa tra Stato e Regioni di approvazione delle linee guida (n.

1/96,G.U.17 marzo 1996) sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del DPR 27 marzo

1992, l‟Unità spinale unipolare (USU) è destinata all‟assistenza dei soggetti con lesioni midollari di

origine traumatica e non , sin dal momento dell‟evento lesivo e ha lo scopo di permettere ai

mielolesi di raggiungere il miglior stato di salute e il più alto livello di capacità funzionali

137

compatibili con la lesione.

138

Allegato A

Day-Hospital (DH) e Day Surgery (DS)

L‟assistenza a ciclo diurno come modalità di ricovero ospedaliero (day hospital) è identificata per la

prima volta nella normativa del nostro paese nel 1985, con la legge n.595 che, impropriamente,

dispone di destinare le eccedenze di posti letto, derivanti dalla riprogrammazione dell‟assistenza

ospedaliera, ad attività d‟ospedalizzazione diurna e quindi, aggiuntive rispetto ai fabbisogni di

ricovero. Il tema è ripreso con la legge 135/90 che, sul problema specifico dell‟AIDS, definisce un

primo standard indicando il rapporto di un posto d‟assistenza diurna per ogni cinque posti ordinari e

ancora dalla legge 412/91 che rende obbligatoria l‟attivazione di strutture d‟assistenza ospedaliera

diurna. Infine, nell‟ottobre 1992, un atto d‟indirizzo e coordinamento (DPR 20.10.92) detta criteri

tesi a regolamentare in modo uniforme tale tipologia d‟intervento.

L‟assistenza a ciclo diurno è inoltre prevista all‟art. 5 del DPR 24 dicembre 1992 “definizione dei

livelli uniformi di assistenza sanitaria” ed ulteriormente ricordata dall‟art. 8- sexies del DLgs 30

dicembre 1992, n. 502 “riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell‟art. 1 della Legge

23 ottobre 1992, n. 421” così come modificato dal DLgs 19 giugno 1999, n. 229. L‟assistenza a

ciclo diurno consiste in un ricovero o cicli di ricoveri programmati, ciascuno di durata inferiore ad

una giornata, con erogazione di prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche. Si accede a

questa forma d’assistenza su indicazione del medico specialista ospedaliero, ambulatoriale

(pubblico e privato), e dal medico curante.

139

Elenco acronimi

ADL: Activities of Daily Living

AFA: Attività Fisica Adattata

DEA: Dipartimento di emergenza e accettazione

DPCM: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

DPR: Decreto del Presidente della Repubblica

GCS: Glasgow Coma Scale

ICIDH: International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps

OMS: Organizzazione mondiale della sanità

MMG: Medico di medicina generale

PLS: pediatra di libera scelta

SSN: Servizio/Sistema Sanitario Nazionale

USU: Unità spinale unipolare

ALLEGATO 3

CRUSCOTTO PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA DEI RICOVERI DI RIABILITAZIONE – DETTAGLIO MDC

141

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

VALLE D`AOSTA         27,9% 15,8% 3,8%

LOMBARDIA 25,1% 14,0% 8,4%

PROV. AUTON. BOLZANO 19,4% 21,6% 2,9%

PROV. AUTON. TRENTO 26,2% 25,3% 9,9%

VENETO 34,8% 12,0% 8,0%

FRIULI VENEZIA GIULIA 37,0% 15,2% 15,4%

LIGURIA 27,2% 32,1% 4,1%

EMILIA ROMAGNA 30,1% 21,8% 13,2%

TOSCANA 20,3% 26,2% 4,4%

UMBRIA 24,9% 28,0% 4,9%

MARCHE 16,6% 25,7% 11,1%

BASILICATA 18,0% 19,1% 9,8%

SARDEGNA 24,1% 9,6% 11,8%

PIEMONTE 19,3% 11,6% 9,1%

LAZIO 16,4% 13,9% 14,9%

ABRUZZO 15,9% 8,1% 5,2%

MOLISE 18,4% 9,4% 3,2%

CAMPANIA 19,0% 5,9% 13,3%

PUGLIA 22,8% 21,0% 9,5%

CALABRIA 18,8% 13,0% 14,9%

SICILIA 34,1% 18,4% 5,4%

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

1 2 3R

EG

ION

I IN

PD

R

142

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

37,0%

34,8%

34,1%

30,1%

27,9%

27,2%

26,2%

25,1%

24,9%

24,1%

22,8%

20,3%

19,4%

19,3%

19,0%

18,8%

18,4%

18,0%

16,6%

16,4%

15,9%

23,6%

25,5%

130-ABRUZZO

MEDIA REGIONI NON IN PRD

MEDIA ITALIA

TOTALE

AZIONE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

050-VENETO

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

020-VALLE D`AOSTA        

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

030-LOMBARDIA

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

160-PUGLIA

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

140-MOLISE

170-BASILICATA

110-MARCHE

120-LAZIO

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

37,6%

32,9%

30,0%

27,8%

27,3%

27,0%

26,6%

25,2%

23,2%

22,7%

21,6%

21,1%

20,0%

19,3%

19,1%

19,0%

18,7%

18,4%

17,0%

17,0%

16,5%

23,2%

24,4%

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

160-PUGLIA

200-SARDEGNA

140-MOLISE

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

180-CALABRIA

190-SICILIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

030-LOMBARDIA

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

AZIONE

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

22,8% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 18,8% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 27,2% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE

RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE

18,8% <= x <= 27,2%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

21,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

143

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

1.1

2,4%

2,2%

2,2%

2,0%

1,8%

1,7%

1,5%

1,3%

1,3%

1,3%

1,2%

1,1%

1,0%

1,0%

1,0%

0,9%

0,8%

0,6%

0,6%

0,6%

0,5%

1,3%

1,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

070-LIGURIA

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

130-ABRUZZO

042-PROV. AUTON. TRENTO

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

100-UMBRIA

120-LAZIO

030-LOMBARDIA

170-BASILICATA

110-MARCHE

050-VENETO

160-PUGLIA

190-SICILIA

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

080-EMILIA ROMAGNA

020-VALLE D`AOSTA        

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

3,1%

3,0%

2,9%

2,6%

2,6%

2,3%

2,0%

2,0%

1,9%

1,8%

1,6%

1,6%

1,5%

1,4%

1,3%

1,2%

1,0%

0,9%

0,8%

0,7%

0,6%

1,7%

1,7%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

130-ABRUZZO

042-PROV. AUTON. TRENTO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

100-UMBRIA

120-LAZIO

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

200-SARDEGNA

110-MARCHE

020-VALLE D`AOSTA        

160-PUGLIA

190-SICILIA

170-BASILICATA

050-VENETO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

150-CAMPANIA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,2% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO

144

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– CORRELAZIONE CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

1.2

7,9%

6,5%

5,6%

5,4%

4,5%

4,2%

4,2%

4,2%

4,1%

3,7%

3,7%

3,6%

3,5%

3,4%

3,4%

3,2%

3,0%

3,0%

2,8%

2,6%

2,5%

4,0%

4,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

010-PIEMONTE

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

140-MOLISE

170-BASILICATA

110-MARCHE

130-ABRUZZO

020-VALLE D`AOSTA        

160-PUGLIA

200-SARDEGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

180-CALABRIA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

080-EMILIA ROMAGNA

030-LOMBARDIA

% CORRELAZIONE CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

070-LIGURIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

050-VENETO

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

11,3%

9,0%

8,8%

8,4%

8,2%

7,9%

7,2%

6,8%

6,7%

6,5%

6,5%

6,0%

5,8%

5,8%

5,7%

5,5%

5,3%

5,3%

5,1%

4,3%

3,4%

6,6%

7,2%

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

120-LAZIO

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

130-ABRUZZO

180-CALABRIA

160-PUGLIA

150-CAMPANIA

110-MARCHE

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

050-VENETO

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

% CORRELAZIONE CLINICA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,5% VALORE MEDIANO ITALIA

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,7% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

145

% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– TIPOLOGIA CASISTICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

1.3

57,4%

38,8%

37,2%

34,0%

32,5%

31,9%

30,3%

27,4%

26,6%

21,7%

21,2%

20,5%

16,7%

15,9%

15,2%

14,5%

12,0%

11,3%

10,8%

6,1%

3,2%

23,1%

25,5%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

120-LAZIO

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

170-BASILICATA

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

070-LIGURIA

050-VENETO

190-SICILIA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA

DA EVENTO ACUTOAZIONE

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

200-SARDEGNA

53,5%

43,0%

41,8%

31,7%

27,6%

27,3%

27,2%

26,9%

22,8%

22,7%

20,2%

19,8%

18,7%

17,3%

16,2%

14,3%

12,9%

11,2%

10,3%

6,9%

6,0%

22,8%

24,1%

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

180-CALABRIA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

050-VENETO

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

030-LOMBARDIA

110-MARCHE

070-LIGURIA

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

200-SARDEGNA

190-SICILIA

% INAPPROPRIATEZZA CASI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

21,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

20,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

146

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

9,1%

8,6%

8,1%

7,7%

5,9%

5,9%

5,1%

5,0%

3,8%

3,5%

3,5%

2,8%

2,8%

2,6%

2,5%

2,5%

2,2%

2,0%

1,8%

1,3%

1,1%

MEDIA ITALIA 4,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,1%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

TOTALE

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

070-LIGURIA

100-UMBRIA

020-VALLE D`AOSTA        

041-PROV. AUTON. BOLZANO

050-VENETO

160-PUGLIA

190-SICILIA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

200-SARDEGNA

180-CALABRIA

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

120-LAZIO

140-MOLISE

32,1%

28,0%

26,2%

25,7%

25,3%

21,8%

21,6%

21,0%

19,1%

18,4%

15,8%

15,2%

14,0%

13,9%

13,0%

12,0%

11,6%

9,6%

9,4%

8,1%

5,9%

MEDIA ITALIA 17,5%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 20,5%

TOTALE

POSIZIONE

070-LIGURIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

110-MARCHE

090-TOSCANA

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

190-SICILIA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

180-CALABRIA

120-LAZIO

140-MOLISE

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

15,8% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 12,0% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 21,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

12,0% <= x <= 21,8%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,5% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

147

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.1

26,1%

26,0%

23,1%

21,4%

20,7%

20,6%

20,5%

16,7%

15,7%

15,2%

15,0%

12,6%

12,6%

11,8%

10,3%

9,6%

9,2%

8,8%

8,5%

8,0%

6,1%

MEDIA ITALIA 15,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,5%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE

100-UMBRIA

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

120-LAZIO

180-CALABRIA

130-ABRUZZO

150-CAMPANIA

140-MOLISE

9,1%

8,0%

8,0%

8,0%

6,2%

6,1%

5,3%

4,7%

4,5%

3,6%

3,6%

3,0%

2,7%

2,5%

2,3%

2,0%

1,9%

1,8%

1,8%

1,3%

1,1%

MEDIA ITALIA 4,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,0%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

160-PUGLIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

190-SICILIA

100-UMBRIA

130-ABRUZZO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

030-LOMBARDIA

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

110-MARCHE

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

200-SARDEGNA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

15,0% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

148

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

15,8%

15,4%

8,4%

7,0%

6,3%

5,3%

4,7%

4,6%

4,5%

3,1%

3,1%

2,4%

2,3%

2,1%

1,8%

1,4%

1,3%

1,1%

0,6%

0,4%

0,3%

MEDIA ITALIA 4,4%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,7%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

100-UMBRIA

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

190-SICILIA

170-BASILICATA

110-MARCHE

080-EMILIA ROMAGNA

010-PIEMONTE

030-LOMBARDIA

180-CALABRIA

120-LAZIO

050-VENETO

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

140-MOLISE

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

150-CAMPANIA

64,4%

51,2%

45,1%

36,3%

35,6%

34,3%

26,6%

24,5%

24,1%

22,0%

21,1%

19,8%

17,2%

13,9%

12,8%

9,3%

9,2%

7,8%

5,4%

4,6%

2,4%

MEDIA ITALIA 23,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 28,2%

POSIZIONE

110-MARCHE

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

170-BASILICATA

100-UMBRIA

070-LIGURIA

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

120-LAZIO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

180-CALABRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

160-PUGLIA

150-CAMPANIA

050-VENETO

200-SARDEGNA

130-ABRUZZO

020-VALLE D`AOSTA        

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

21,1% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,1% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI

DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

149

% INEFFICIENZA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

150

15,4%

14,9%

14,9%

13,3%

13,2%

11,8%

11,1%

9,9%

9,8%

9,5%

9,1%

8,4%

8,0%

5,4%

5,2%

4,9%

4,4%

4,1%

3,8%

3,2%

2,9%

MEDIA ITALIA 8,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 8,3%

% INEFFICIENZA

POSIZIONE

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

200-SARDEGNA

080-EMILIA ROMAGNA

150-CAMPANIA

170-BASILICATA

042-PROV. AUTON. TRENTO

110-MARCHE

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

190-SICILIA

050-VENETO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

020-VALLE D`AOSTA        

31,2%

29,8%

26,8%

21,7%

21,6%

20,9%

20,8%

20,0%

19,6%

19,4%

19,2%

16,3%

16,0%

15,5%

11,7%

11,2%

9,9%

9,2%

8,9%

8,1%

5,0%

MEDIA ITALIA 17,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 14,5%

150-CAMPANIA

% INEFFICIENZA

TOTALE

POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

170-BASILICATA

120-LAZIO

180-CALABRIA

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

200-SARDEGNA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

010-PIEMONTE

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

130-ABRUZZO

070-LIGURIA

100-UMBRIA

020-VALLE D`AOSTA        

041-PROV. AUTON. BOLZANO

090-TOSCANA

% INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

19,2% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

9,1% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 4,9% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 11,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

4,9% <= x <= 11,8%

151

% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.1

14,2%

10,6%

9,9%

9,7%

8,9%

8,7%

7,4%

7,3%

6,4%

6,3%

4,4%

4,2%

3,5%

3,3%

3,2%

3,1%

2,3%

2,2%

1,8%

1,6%

0,9%

MEDIA ITALIA 5,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,2%

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

% INEFFICIENZA

180-CALABRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

110-MARCHE

010-PIEMONTE

080-EMILIA ROMAGNA

120-LAZIO

050-VENETO

030-LOMBARDIA

150-CAMPANIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

160-PUGLIA

170-BASILICATA

100-UMBRIA

090-TOSCANA

070-LIGURIA

140-MOLISE

020-VALLE D`AOSTA        

190-SICILIA

130-ABRUZZO

23,4%

22,5%

20,2%

20,1%

16,9%

16,8%

16,8%

16,3%

14,5%

13,0%

12,0%

11,6%

10,1%

9,5%

8,9%

8,0%

5,7%

5,6%

5,2%

4,6%

3,9%

MEDIA ITALIA 12,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,8%

110-MARCHE

% INEFFICIENZA

AZIONE

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

120-LAZIO

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

050-VENETO

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

190-SICILIA

070-LIGURIA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

140-MOLISE

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

12,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

4,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

152

% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)

37,9%

33,2%

31,8%

30,3%

30,2%

30,2%

29,8%

28,8%

25,5%

24,7%

21,0%

18,5%

17,6%

16,4%

15,6%

13,0%

12,5%

10,9%

9,5%

9,5%

1,1%

MEDIA ITALIA 21,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 18,9%

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONE

150-CAMPANIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

% INEFFICIENZA

080-EMILIA ROMAGNA

120-LAZIO

180-CALABRIA

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

190-SICILIA

010-PIEMONTE

110-MARCHE

050-VENETO

100-UMBRIA

130-ABRUZZO

140-MOLISE

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

59,8%

53,1%

52,0%

49,6%

48,4%

48,3%

45,5%

35,3%

34,9%

34,4%

30,4%

29,4%

25,6%

23,9%

20,9%

20,4%

19,5%

15,0%

9,5%

9,0%

3,2%

MEDIA ITALIA 31,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 24,2%

% INEFFICIENZA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONE

160-PUGLIA

200-SARDEGNA

150-CAMPANIA

190-SICILIA

180-CALABRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

120-LAZIO

010-PIEMONTE

130-ABRUZZO

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

050-VENETO

020-VALLE D`AOSTA        

030-LOMBARDIA

110-MARCHE

100-UMBRIA

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

30,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

21,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

153

VALLE D`AOSTA         12,6% NA NA

LOMBARDIA 16,4% 17,5% 5,0%

PROV. AUTON. BOLZANO 37,2% 0,0% 0,0%

PROV. AUTON. TRENTO 24,0% 0,0% 0,0%

VENETO 12,1% 12,6% 2,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 29,8% 5,0% 2,0%

LIGURIA 13,6% 25,2% 6,0%

EMILIA ROMAGNA 16,5% 2,0% 1,7%

TOSCANA 4,5% 12,7% 1,4%

UMBRIA 18,1% 0,0% 0,0%

MARCHE 20,6% 18,8% 8,1%

BASILICATA 14,7% 32,2% 0,0%

SARDEGNA 17,2% NA NA

PIEMONTE 14,1% 6,0% 2,6%

LAZIO 24,0% 6,6% 6,0%

ABRUZZO 5,5% 3,2% 2,2%

MOLISE 21,1% 1,5% 9,8%

CAMPANIA 22,0% 6,9% 10,7%

PUGLIA 17,8% 40,6% 4,1%

CALABRIA 17,3% 47,8% 6,1%

SICILIA 23,7% 6,3% 4,6%

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

1 2 3

RE

GIO

NI

IN P

DR

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

154

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1

37,2%

29,8%

24,0%

24,0%

23,7%

22,0%

21,1%

20,6%

18,1%

17,8%

17,3%

17,2%

16,5%

16,4%

14,7%

14,1%

13,6%

12,6%

12,1%

5,5%

4,5%

18,2%

18,3%

090-TOSCANA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

MEDIA ITALIA

TOTALE

AZIONE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

120-LAZIO

190-SICILIA

150-CAMPANIA

140-MOLISE

110-MARCHE

100-UMBRIA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

200-SARDEGNA

080-EMILIA ROMAGNA

030-LOMBARDIA

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

130-ABRUZZO

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

35,4%

26,4%

23,9%

23,8%

22,1%

21,2%

20,8%

18,3%

18,2%

16,1%

15,6%

15,6%

14,8%

14,0%

13,9%

13,2%

12,8%

12,3%

10,6%

5,3%

3,9%

17,1%

16,8%

100-UMBRIA

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

180-CALABRIA

030-LOMBARDIA

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

110-MARCHE

042-PROV. AUTON. TRENTO

150-CAMPANIA

160-PUGLIA

140-MOLISE

120-LAZIO

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

AZIONE

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

17,3% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 14,1% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 22,0% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE

14,1% <= x <= 22,0%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

15,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

155

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

1.1

28,0%

24,1%

24,0%

22,7%

19,5%

18,8%

18,7%

16,7%

14,1%

13,1%

12,8%

10,1%

9,4%

7,9%

7,0%

7,0%

6,7%

6,3%

1,4%

0,4%

0,0%

12,8%

11,4%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

020-VALLE D`AOSTA        

090-TOSCANA

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

120-LAZIO

050-VENETO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

070-LIGURIA

100-UMBRIA

110-MARCHE

200-SARDEGNA

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

170-BASILICATA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

150-CAMPANIA

190-SICILIA

29,0%

26,3%

23,2%

20,7%

19,9%

18,6%

16,8%

15,9%

13,2%

12,6%

11,6%

7,3%

6,3%

6,2%

6,1%

6,0%

6,0%

5,9%

1,4%

0,4%

0,0%

12,1%

10,7%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

100-UMBRIA

110-MARCHE

120-LAZIO

050-VENETO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

030-LOMBARDIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

180-CALABRIA

160-PUGLIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

190-SICILIA

150-CAMPANIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

12,8% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

11,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO

156

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

1.2

25,7%

23,6%

19,9%

19,3%

18,5%

16,9%

16,7%

16,6%

15,8%

14,4%

14,4%

14,3%

14,0%

13,7%

13,3%

12,9%

12,4%

11,8%

11,5%

5,7%

4,0%

15,0%

16,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

090-TOSCANA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

120-LAZIO

130-ABRUZZO

050-VENETO

150-CAMPANIA

070-LIGURIA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

140-MOLISE

200-SARDEGNA

190-SICILIA

020-VALLE D`AOSTA        

180-CALABRIA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

% CORRELAZIONE CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

080-EMILIA ROMAGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

100-UMBRIA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

26,3%

22,5%

19,9%

15,9%

14,7%

14,4%

14,2%

13,4%

12,9%

12,4%

12,2%

11,8%

11,2%

11,1%

11,0%

10,3%

8,9%

8,4%

7,4%

5,4%

3,1%

12,7%

13,8%

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

090-TOSCANA

130-ABRUZZO

200-SARDEGNA

100-UMBRIA

120-LAZIO

180-CALABRIA

140-MOLISE

150-CAMPANIA

050-VENETO

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

030-LOMBARDIA

160-PUGLIA

020-VALLE D`AOSTA        

080-EMILIA ROMAGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

190-SICILIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

110-MARCHE

% CORRELAZIONE CLINICA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

14,4% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

12,2% VALORE MEDIANO ITALIA

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

157

% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– TIPOLOGIA CASISTICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

1.3

36,8%

25,2%

2,9%

2,1%

0,9%

0,6%

0,3%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

3,4%

2,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

200-SARDEGNA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

170-BASILICATA

160-PUGLIA

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

110-MARCHE

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

020-VALLE D`AOSTA        

010-PIEMONTE

030-LOMBARDIA

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

190-SICILIA

090-TOSCANA

140-MOLISE

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA

DA EVENTO ACUTOAZIONE

180-CALABRIA

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

27,6%

14,2%

2,0%

0,9%

0,8%

0,6%

0,3%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

2,3%

1,3%

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

110-MARCHE

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

020-VALLE D`AOSTA        

010-PIEMONTE

030-LOMBARDIA

180-CALABRIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

090-TOSCANA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

140-MOLISE

120-LAZIO

% INAPPROPRIATEZZA CASI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

0,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

0,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

158

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

20,2%

16,5%

8,6%

7,0%

5,2%

5,1%

3,9%

3,8%

1,5%

1,4%

1,1%

1,1%

1,1%

0,6%

0,5%

0,4%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 4,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,6%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

TOTALE

160-PUGLIA

170-BASILICATA

180-CALABRIA

110-MARCHE

050-VENETO

070-LIGURIA

150-CAMPANIA

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

140-MOLISE

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

100-UMBRIA

47,8%

40,6%

32,2%

25,2%

18,8%

17,5%

12,7%

12,6%

6,9%

6,6%

6,3%

6,0%

5,0%

3,2%

2,0%

1,5%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 10,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,5%

TOTALE

POSIZIONE

180-CALABRIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

070-LIGURIA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

110-MARCHE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

050-VENETO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

190-SICILIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,6% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 3,2% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 17,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

3,2% <= x <= 17,5%

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

159

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

8,1% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.1

44,5%

32,2%

26,8%

24,6%

22,4%

12,6%

10,5%

9,9%

9,7%

8,1%

7,6%

6,0%

5,8%

3,5%

2,9%

2,3%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 12,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,2%

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

120-LAZIO

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

150-CAMPANIA

090-TOSCANA

110-MARCHE

160-PUGLIA

070-LIGURIA

170-BASILICATA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

180-CALABRIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE

16,5%

8,7%

8,0%

6,5%

6,0%

3,8%

3,0%

2,1%

1,7%

1,5%

1,3%

1,2%

0,9%

0,8%

0,7%

0,6%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 3,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,5%

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

140-MOLISE

010-PIEMONTE

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

150-CAMPANIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

090-TOSCANA

160-PUGLIA

110-MARCHE

070-LIGURIA

180-CALABRIA

170-BASILICATA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,5% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

160

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

23,5%

11,5%

9,9%

5,5%

5,0%

3,9%

1,7%

1,4%

1,3%

0,6%

0,3%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 4,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,5%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

050-VENETO

160-PUGLIA

180-CALABRIA

070-LIGURIA

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

150-CAMPANIA

190-SICILIA

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

080-EMILIA ROMAGNA

120-LAZIO

140-MOLISE

130-ABRUZZO

110-MARCHE

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

100-UMBRIA

50,2%

48,3%

23,1%

21,4%

16,6%

13,4%

6,3%

4,5%

3,9%

3,6%

1,6%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 12,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,9%

POSIZIONE

160-PUGLIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

070-LIGURIA

030-LOMBARDIA

180-CALABRIA

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

050-VENETO

120-LAZIO

190-SICILIA

150-CAMPANIA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

080-EMILIA ROMAGNA

020-VALLE D`AOSTA        

140-MOLISE

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

4,5% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

161

% INEFFICIENZA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)

10,7%

9,8%

8,1%

6,1%

6,0%

6,0%

5,0%

4,6%

4,1%

2,6%

2,2%

2,1%

2,0%

1,7%

1,4%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 3,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,2%

% INEFFICIENZA

POSIZIONE

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

110-MARCHE

140-MOLISE

150-CAMPANIA

120-LAZIO

070-LIGURIA

180-CALABRIA

160-PUGLIA

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

26,4%

22,4%

17,9%

16,4%

15,9%

15,9%

13,9%

10,6%

8,6%

8,3%

6,8%

5,4%

2,8%

2,6%

2,5%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 9,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,5%

150-CAMPANIA

% INEFFICIENZA

TOTALE

POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

070-LIGURIA

120-LAZIO

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

190-SICILIA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

050-VENETO

180-CALABRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

170-BASILICATA

100-UMBRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

% INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

8,3% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

2,6% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 1,7% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 6,0% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

1,7% <= x <= 6,0%

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

162

VALLE D`AOSTA         20,3% 0,0% 27,8%

LOMBARDIA 11,8% 6,9% 0,3%

PROV. AUTON. BOLZANO 39,4% 0,0% 15,0%

PROV. AUTON. TRENTO 28,6% 2,7% 0,8%

VENETO 21,5% 2,1% 0,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 17,3% 0,0% 1,5%

LIGURIA 14,8% 13,9% 0,2%

EMILIA ROMAGNA 14,8% 22,8% 1,4%

TOSCANA 13,4% 15,7% 0,5%

UMBRIA 15,4% 1,6% 0,2%

MARCHE 20,2% 9,4% 5,2%

BASILICATA 14,8% 59,1% 0,3%

SARDEGNA 14,4% 0,0% 0,5%

PIEMONTE 9,1% 3,6% 0,4%

LAZIO 18,3% 4,8% 1,9%

ABRUZZO 21,9% 10,6% 0,0%

MOLISE 25,2% 31,6% 1,6%

CAMPANIA 22,6% 6,6% 2,4%

PUGLIA 16,0% 29,6% 0,3%

CALABRIA 16,2% 40,2% 2,4%

SICILIA 19,0% 47,1% 2,5%

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

1 2 3

RE

GIO

NI

IN P

DR

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

163

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

INAPPROPRIATEZZA CLINICA – MDC 5

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

39,4%

28,6%

25,2%

22,6%

21,9%

21,5%

20,3%

20,2%

19,0%

18,3%

17,3%

16,2%

16,0%

15,4%

14,8%

14,8%

14,8%

14,4%

13,4%

11,8%

9,1%

18,8%

19,0%

010-PIEMONTE

MEDIA REGIONI NON IN PRD

MEDIA ITALIA

TOTALE

AZIONE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

050-VENETO

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

190-SICILIA

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

180-CALABRIA

160-PUGLIA

100-UMBRIA

070-LIGURIA

080-EMILIA ROMAGNA

170-BASILICATA

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

43,5%

39,4%

29,7%

24,6%

22,6%

21,5%

20,6%

20,6%

19,9%

19,7%

19,2%

18,5%

17,8%

17,1%

17,0%

16,4%

15,6%

14,5%

14,3%

12,4%

10,8%

20,8%

20,5%

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

080-EMILIA ROMAGNA

120-LAZIO

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

200-SARDEGNA

180-CALABRIA

070-LIGURIA

100-UMBRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

140-MOLISE

042-PROV. AUTON. TRENTO

150-CAMPANIA

050-VENETO

130-ABRUZZO

170-BASILICATA

190-SICILIA

110-MARCHE

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

AZIONE

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

17,3% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 14,8% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 21,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE

14,8% <= x <= 21,5%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

19,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

164

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

1.1

17,1%

16,8%

10,7%

10,3%

9,3%

8,7%

7,8%

7,6%

7,3%

6,8%

6,6%

5,6%

4,0%

3,6%

3,3%

3,3%

3,0%

3,0%

2,0%

1,8%

0,0%

6,6%

6,7%

042-PROV. AUTON. TRENTO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

110-MARCHE

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

080-EMILIA ROMAGNA

150-CAMPANIA

130-ABRUZZO

050-VENETO

190-SICILIA

160-PUGLIA

170-BASILICATA

100-UMBRIA

180-CALABRIA

030-LOMBARDIA

120-LAZIO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

140-MOLISE

010-PIEMONTE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

020-VALLE D`AOSTA        

18,5%

17,8%

11,4%

11,2%

9,6%

9,3%

9,3%

8,4%

8,2%

7,8%

7,7%

5,9%

5,8%

5,2%

4,2%

3,8%

3,4%

3,2%

2,2%

1,5%

0,0%

7,4%

7,6%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

080-EMILIA ROMAGNA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

042-PROV. AUTON. TRENTO

110-MARCHE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

150-CAMPANIA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

190-SICILIA

140-MOLISE

100-UMBRIA

050-VENETO

120-LAZIO

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

020-VALLE D`AOSTA        

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO

165

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– CORRELAZIONE CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

1.2

25,3%

20,1%

17,2%

16,0%

13,6%

13,0%

12,9%

12,8%

11,7%

11,5%

11,3%

11,3%

10,5%

10,3%

9,9%

9,7%

8,2%

8,0%

7,3%

6,6%

6,1%

12,1%

12,2%

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

% CORRELAZIONE CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

190-SICILIA

130-ABRUZZO

020-VALLE D`AOSTA        

120-LAZIO

180-CALABRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

150-CAMPANIA

100-UMBRIA

170-BASILICATA

070-LIGURIA

030-LOMBARDIA

160-PUGLIA

050-VENETO

010-PIEMONTE

110-MARCHE

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

080-EMILIA ROMAGNA

29,3%

23,8%

20,6%

17,7%

14,1%

13,9%

13,3%

13,3%

13,0%

12,3%

11,9%

11,9%

11,7%

10,3%

9,7%

9,6%

9,1%

8,7%

8,7%

8,5%

5,0%

13,2%

13,3%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

020-VALLE D`AOSTA        

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

% CORRELAZIONE CLINICA

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

200-SARDEGNA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

070-LIGURIA

090-TOSCANA

190-SICILIA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

050-VENETO

010-PIEMONTE

030-LOMBARDIA

100-UMBRIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

110-MARCHE

080-EMILIA ROMAGNA

MEDIA ITALIA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

11,3% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

11,9% VALORE MEDIANO ITALIA

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

166

% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– TIPOLOGIA CASISTICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

1.3

72,6%

41,7%

37,8%

35,9%

32,6%

30,5%

19,8%

18,1%

16,2%

16,2%

15,4%

15,3%

14,9%

14,6%

14,3%

10,8%

10,7%

10,1%

7,6%

6,8%

0,0%

21,0%

18,4%

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA

DA EVENTO ACUTOAZIONE

120-LAZIO

140-MOLISE

050-VENETO

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

200-SARDEGNA

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

180-CALABRIA

100-UMBRIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

110-MARCHE

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

83,1%

44,2%

37,1%

33,8%

32,5%

22,1%

21,4%

20,1%

16,5%

16,5%

14,5%

13,9%

12,7%

11,5%

11,4%

11,2%

10,8%

10,1%

7,7%

6,3%

0,0%

20,8%

17,0%

050-VENETO

120-LAZIO

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

% INAPPROPRIATEZZA CASI

020-VALLE D`AOSTA        

190-SICILIA

150-CAMPANIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

100-UMBRIA

070-LIGURIA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

200-SARDEGNA

180-CALABRIA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

170-BASILICATA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

15,4% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

14,5% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

167

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010

34,8%

15,8%

11,9%

10,8%

9,3%

6,2%

5,7%

4,2%

3,8%

3,0%

2,3%

1,5%

1,5%

1,2%

1,1%

0,7%

0,5%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 5,5%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,7%

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

120-LAZIO

030-LOMBARDIA

110-MARCHE

070-LIGURIA

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

180-CALABRIA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

190-SICILIA

140-MOLISE

170-BASILICATA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

TOTALE

59,1%

47,1%

40,2%

31,6%

29,6%

22,8%

15,7%

13,9%

10,6%

9,4%

6,9%

6,6%

4,8%

3,6%

2,7%

2,1%

1,6%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 14,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,3%

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

010-PIEMONTE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

030-LOMBARDIA

110-MARCHE

130-ABRUZZO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

140-MOLISE

180-CALABRIA

190-SICILIA

TOTALE

POSIZIONE

170-BASILICATA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,9% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 2,1% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 22,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

2,1% <= x <= 22,8%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

2,3% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

168

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.1

59,1%

33,1%

30,9%

23,6%

20,8%

16,7%

11,4%

10,6%

9,2%

8,7%

7,0%

5,8%

5,1%

3,4%

3,0%

2,2%

1,7%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 12,0%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,0%

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

170-BASILICATA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE

190-SICILIA

160-PUGLIA

140-MOLISE

070-LIGURIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

130-ABRUZZO

110-MARCHE

180-CALABRIA

120-LAZIO

030-LOMBARDIA

150-CAMPANIA

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

010-PIEMONTE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

34,8%

16,9%

11,4%

9,4%

7,5%

6,4%

3,5%

3,5%

2,9%

2,2%

1,7%

1,6%

1,6%

1,3%

1,2%

0,8%

0,6%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 5,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,8%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

160-PUGLIA

140-MOLISE

170-BASILICATA

090-TOSCANA

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

110-MARCHE

070-LIGURIA

130-ABRUZZO

180-CALABRIA

120-LAZIO

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

042-PROV. AUTON. TRENTO

150-CAMPANIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

050-VENETO

200-SARDEGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,0% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

169

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

41,2%

15,5%

12,4%

8,8%

7,0%

3,5%

3,3%

3,2%

2,6%

1,2%

0,8%

0,3%

0,3%

0,2%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 5,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,4%

170-BASILICATA

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

140-MOLISE

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

120-LAZIO

050-VENETO

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

110-MARCHE

090-TOSCANA

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

180-CALABRIA

190-SICILIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

88,3%

60,1%

49,7%

32,3%

16,8%

16,2%

15,5%

12,3%

11,3%

8,3%

4,4%

2,2%

1,2%

1,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 16,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,8%

170-BASILICATA

020-VALLE D`AOSTA        

200-SARDEGNA

140-MOLISE

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

050-VENETO

120-LAZIO

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

090-TOSCANA

130-ABRUZZO

110-MARCHE

030-LOMBARDIA

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

180-CALABRIA

POSIZIONE

190-SICILIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

8,3% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

170

% INEFFICIENZA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

27,8%

15,0%

5,2%

2,5%

2,4%

2,4%

1,9%

1,6%

1,5%

1,4%

0,8%

0,5%

0,5%

0,4%

0,3%

0,3%

0,3%

0,2%

0,2%

0,1%

0,0%

MEDIA ITALIA 3,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,1%

130-ABRUZZO

050-VENETO

100-UMBRIA

070-LIGURIA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

080-EMILIA ROMAGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

120-LAZIO

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

190-SICILIA

110-MARCHE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

% INEFFICIENZA

POSIZIONE

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

40,6%

6,1%

6,0%

3,9%

1,9%

1,9%

1,7%

1,6%

1,5%

1,3%

1,1%

1,1%

1,1%

1,0%

0,9%

0,8%

0,3%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 3,5%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,8%

170-BASILICATA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

100-UMBRIA

070-LIGURIA

050-VENETO

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

190-SICILIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

140-MOLISE

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

120-LAZIO

200-SARDEGNA

% INEFFICIENZA

TOTALE

POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

% INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

0,8% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 0,3% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 2,4% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

0,3% <= x <= 2,4%

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZAINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,1% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

171

% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

38,55%

2,35%

1,40%

1,37%

1,03%

0,83%

0,75%

0,71%

0,58%

0,52%

0,44%

0,35%

0,29%

0,28%

0,11%

0,10%

0,00%

0,00%

0,00%

0,00%

0,00%

MEDIA ITALIA 2,36%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,27%

200-SARDEGNA

% INEFFICIENZA

AZIONE

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

090-TOSCANA

120-LAZIO

190-SICILIA

030-LOMBARDIA

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

180-CALABRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

160-PUGLIA

050-VENETO

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

080-EMILIA ROMAGNA

110-MARCHE

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

170-BASILICATA

140-MOLISE

27,84%

16,21%

5,17%

1,91%

1,59%

0,96%

0,47%

0,36%

0,34%

0,28%

0,15%

0,06%

0,04%

0,02%

0,01%

0,01%

0,00%

0,00%

0,00%

0,00%

0,00%

MEDIA ITALIA 2,64%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,01%

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

% INEFFICIENZA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

110-MARCHE

180-CALABRIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

120-LAZIO

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

042-PROV. AUTON. TRENTO

070-LIGURIA

090-TOSCANA

050-VENETO

030-LOMBARDIA

200-SARDEGNA

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.1

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

0,44% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

0,15% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

172

% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)

17,8%

14,5%

12,3%

10,1%

8,4%

6,7%

6,3%

4,6%

4,5%

4,4%

3,9%

3,8%

3,6%

2,3%

1,7%

0,7%

0,2%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 5,6%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,6%

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONE

120-LAZIO

140-MOLISE

% INEFFICIENZA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

160-PUGLIA

190-SICILIA

180-CALABRIA

080-EMILIA ROMAGNA

030-LOMBARDIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

130-ABRUZZO

050-VENETO

100-UMBRIA

170-BASILICATA

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,2% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

51,2%

43,0%

34,5%

26,6%

21,5%

16,2%

12,8%

9,8%

7,8%

7,2%

6,4%

6,2%

5,5%

5,1%

3,3%

2,8%

1,4%

0,0%

0,0%

NA NA

NA NA

MEDIA ITALIA 13,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 8,6%

% INEFFICIENZA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

120-LAZIO

140-MOLISE

200-SARDEGNA

110-MARCHE

010-PIEMONTE

150-CAMPANIA

070-LIGURIA

030-LOMBARDIA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

100-UMBRIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

050-VENETO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

130-ABRUZZO

190-SICILIA

170-BASILICATA

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

4,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

173

VALLE D`AOSTA         8,6% 1,4% 8,9%

LOMBARDIA 13,7% 6,9% 4,9%

PROV. AUTON. BOLZANO 12,6% 6,4% 6,2%

PROV. AUTON. TRENTO 11,3% 3,2% 2,8%

VENETO 8,9% 7,4% 5,1%

FRIULI VENEZIA GIULIA 24,0% 5,3% 12,6%

LIGURIA 12,4% 14,9% 4,2%

EMILIA ROMAGNA 15,9% 8,7% 8,1%

TOSCANA 8,6% 21,0% 6,0%

UMBRIA 9,2% 9,5% 8,3%

MARCHE 6,8% 2,2% 8,3%

BASILICATA 8,4% 3,7% 17,2%

SARDEGNA 4,5% 10,8% 3,6%

PIEMONTE 7,8% 4,0% 13,9%

LAZIO 14,2% 4,7% 20,8%

ABRUZZO 8,5% 9,4% 11,1%

MOLISE 14,8% 4,5% 10,7%

CAMPANIA 17,7% 4,7% 23,6%

PUGLIA 17,5% 11,7% 16,4%

CALABRIA 16,6% 13,1% 20,4%

SICILIA 13,2% 8,5% 12,2%

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI

INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO

RISCHIO DI INEFFICIENZA

INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA

REGIONI%INAPPROPRIATEZZA

CLINICA

%INAPPROPRIATEZZA

ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA

1 2 3

RE

GIO

NI

IN P

DR

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010

174

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

24,0%

17,7%

17,5%

16,6%

15,9%

14,8%

14,2%

13,7%

13,2%

12,6%

12,4%

11,3%

9,2%

8,9%

8,6%

8,6%

8,5%

8,4%

7,8%

6,8%

4,5%

12,2%

11,1%

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

150-CAMPANIA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

080-EMILIA ROMAGNA

140-MOLISE

120-LAZIO

030-LOMBARDIA

190-SICILIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

100-UMBRIA

050-VENETO

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

130-ABRUZZO

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

110-MARCHE

TOTALE

AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

200-SARDEGNA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

MEDIA ITALIA

11,5%

11,5%

10,9%

10,9%

10,2%

9,8%

9,6%

9,4%

9,0%

8,8%

8,7%

8,0%

7,4%

7,4%

6,9%

6,4%

6,2%

6,0%

5,8%

5,5%

5,2%

8,3%

8,1%

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

AZIONE

150-CAMPANIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

120-LAZIO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

180-CALABRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

110-MARCHE

190-SICILIA

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

010-PIEMONTE

042-PROV. AUTON. TRENTO

130-ABRUZZO

200-SARDEGNA

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

12,4% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 8,6% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 14,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE

8,6% <= x <= 14,8%

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

8,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

175

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO

1.1

2,8%

2,6%

2,2%

2,0%

1,8%

1,8%

1,8%

1,6%

1,5%

1,5%

1,4%

1,4%

1,2%

1,1%

1,0%

1,0%

0,9%

0,6%

0,5%

0,5%

0,4%

1,4%

1,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

010-PIEMONTE

070-LIGURIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

170-BASILICATA

190-SICILIA

200-SARDEGNA

140-MOLISE

120-LAZIO

020-VALLE D`AOSTA        

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

050-VENETO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

110-MARCHE

100-UMBRIA

130-ABRUZZO

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

080-EMILIA ROMAGNA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

160-PUGLIA

150-CAMPANIA 3,1%

3,0%

2,9%

2,6%

2,2%

2,0%

2,0%

1,8%

1,7%

1,5%

1,4%

1,4%

1,3%

1,2%

1,2%

1,1%

1,0%

0,9%

0,7%

0,6%

0,5%

1,6%

1,5%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

010-PIEMONTE

120-LAZIO

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

140-MOLISE

130-ABRUZZO

042-PROV. AUTON. TRENTO

170-BASILICATA

050-VENETO

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

100-UMBRIA

190-SICILIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

% DISTANZA DA EVENTO ACUTO

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO

176

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– CORRELAZIONE CLINICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA

1.2

11,8%

11,1%

10,7%

10,2%

9,5%

9,2%

9,1%

8,7%

8,2%

7,9%

7,8%

6,8%

6,6%

6,1%

6,1%

6,0%

5,2%

5,2%

5,2%

4,8%

4,7%

7,7%

7,4%

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

200-SARDEGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

050-VENETO

010-PIEMONTE

190-SICILIA

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

090-TOSCANA

180-CALABRIA

100-UMBRIA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

070-LIGURIA

080-EMILIA ROMAGNA

150-CAMPANIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

120-LAZIO

% CORRELAZIONE CLINICA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

10,5%

10,1%

9,4%

9,2%

8,3%

8,2%

7,8%

7,7%

7,1%

6,9%

6,7%

6,2%

5,6%

5,3%

5,3%

5,2%

4,7%

4,6%

4,5%

4,4%

3,0%

6,7%

6,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

200-SARDEGNA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

130-ABRUZZO

190-SICILIA

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

050-VENETO

042-PROV. AUTON. TRENTO

090-TOSCANA

110-MARCHE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

070-LIGURIA

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

180-CALABRIA

% CORRELAZIONE CLINICA

160-PUGLIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

150-CAMPANIA

120-LAZIO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

7,8% VALORE MEDIANO ITALIA

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO

177

% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA

– TIPOLOGIA CASISTICA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA

1.3

88,4%

60,3%

49,9%

47,5%

46,1%

45,3%

42,6%

41,4%

39,8%

38,9%

36,0%

34,7%

33,4%

33,0%

29,7%

26,3%

26,0%

20,3%

20,0%

14,2%

5,3%

37,1%

35,6%

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA

DA EVENTO ACUTOAZIONE

160-PUGLIA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

030-LOMBARDIA

070-LIGURIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

050-VENETO

140-MOLISE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

010-PIEMONTE

180-CALABRIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

120-LAZIO

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

150-CAMPANIA

200-SARDEGNA

020-VALLE D`AOSTA        

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

MEDIA REGIONI NON IN PDR

MEDIA ITALIA

100-UMBRIA

110-MARCHE

9,8%

6,4%

2,7%

2,6%

2,6%

2,4%

2,4%

2,3%

1,9%

1,9%

1,7%

1,6%

1,5%

1,3%

1,2%

1,1%

1,0%

1,0%

0,7%

0,7%

0,3%

2,2%

2,5%

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

% INAPPROPRIATEZZA CASI

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

042-PROV. AUTON. TRENTO

030-LOMBARDIA

070-LIGURIA

160-PUGLIA

050-VENETO

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

190-SICILIA

130-ABRUZZO

080-EMILIA ROMAGNA

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

020-VALLE D`AOSTA        

180-CALABRIA

200-SARDEGNA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

MEDIA ITALIA

110-MARCHE

170-BASILICATA

100-UMBRIA

MEDIA REGIONI NON IN PDR

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

36,0% VALORE MEDIANO ITALIA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

1,7% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -

TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA

178

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

6,6%

6,4%

6,1%

3,5%

3,3%

3,1%

2,8%

2,6%

2,5%

2,3%

2,2%

1,8%

1,4%

1,2%

1,1%

0,8%

0,7%

0,7%

0,6%

0,6%

0,3%

MEDIA ITALIA 2,4%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,9%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE

TOTALE

070-LIGURIA

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

050-VENETO

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

130-ABRUZZO

180-CALABRIA

160-PUGLIA

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

042-PROV. AUTON. TRENTO

140-MOLISE

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

120-LAZIO

020-VALLE D`AOSTA        

170-BASILICATA

110-MARCHE

21,0%

14,9%

13,1%

11,7%

10,8%

9,5%

9,4%

8,7%

8,5%

7,4%

6,9%

6,4%

5,3%

4,7%

4,7%

4,5%

4,0%

3,7%

3,2%

2,2%

1,4%

MEDIA ITALIA 7,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,8%

TOTALE

POSIZIONE

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

160-PUGLIA

180-CALABRIA

070-LIGURIA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

050-VENETO

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

140-MOLISE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

170-BASILICATA

010-PIEMONTE

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,9% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 4,5% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 9,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

4,5% <= x <= 9,5%

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

2,2% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

179

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.1

21,3%

13,4%

12,4%

11,4%

10,9%

9,9%

9,3%

8,6%

7,5%

6,6%

6,5%

5,4%

5,2%

4,3%

4,0%

3,9%

2,8%

2,8%

2,6%

2,0%

1,5%

MEDIA ITALIA 7,2%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,6%

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

042-PROV. AUTON. TRENTO

010-PIEMONTE

140-MOLISE

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

120-LAZIO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

190-SICILIA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

070-LIGURIA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE

6,6%

6,2%

5,7%

4,5%

3,3%

2,8%

2,6%

2,4%

2,2%

2,0%

2,0%

1,7%

1,4%

0,8%

0,8%

0,7%

0,6%

0,6%

0,6%

0,6%

0,3%

MEDIA ITALIA 2,3%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,8%

020-VALLE D`AOSTA        

110-MARCHE

170-BASILICATA

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

120-LAZIO

140-MOLISE

042-PROV. AUTON. TRENTO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

160-PUGLIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

190-SICILIA

130-ABRUZZO

050-VENETO

180-CALABRIA

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

090-TOSCANA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,5% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

2,0% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE

DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

180

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

14,9%

13,3%

13,3%

7,4%

7,1%

6,7%

6,5%

6,4%

4,2%

3,5%

3,3%

2,9%

2,9%

2,8%

2,2%

1,4%

1,3%

1,2%

0,6%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 4,9%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,4%

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

050-VENETO

070-LIGURIA

200-SARDEGNA

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

130-ABRUZZO

030-LOMBARDIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

190-SICILIA

010-PIEMONTE

100-UMBRIA

090-TOSCANA

080-EMILIA ROMAGNA

160-PUGLIA

180-CALABRIA

110-MARCHE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

170-BASILICATA

46,5%

31,9%

29,9%

28,4%

24,0%

22,8%

21,2%

20,2%

16,1%

15,3%

14,8%

14,1%

12,8%

11,4%

9,1%

7,7%

5,9%

4,1%

2,3%

0,0%

0,0%

MEDIA ITALIA 16,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 14,7%

POSIZIONE

070-LIGURIA

% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

130-ABRUZZO

010-PIEMONTE

200-SARDEGNA

190-SICILIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

050-VENETO

180-CALABRIA

160-PUGLIA

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

120-LAZIO

150-CAMPANIA

100-UMBRIA

170-BASILICATA

110-MARCHE

080-EMILIA ROMAGNA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

2.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

14,8% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

3,3% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI

DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

181

% INEFFICIENZA – ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

23,6%

20,8%

20,4%

17,2%

16,4%

13,9%

12,6%

12,2%

11,1%

10,7%

8,9%

8,3%

8,3%

8,1%

6,2%

6,0%

5,1%

4,9%

4,2%

3,6%

2,8%

MEDIA ITALIA 10,7%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,4%

% INEFFICIENZA

AZIONE

TOTALE

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

170-BASILICATA

130-ABRUZZO

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

110-MARCHE

020-VALLE D`AOSTA        

140-MOLISE

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

52,3%

50,3%

49,5%

45,1%

39,8%

37,6%

35,0%

33,9%

32,7%

32,3%

32,0%

24,1%

19,4%

17,7%

17,6%

17,6%

16,7%

12,2%

11,0%

8,1%

4,7%

MEDIA ITALIA 28,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 21,9%

120-LAZIO

% INEFFICIENZA

TOTALE

AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

020-VALLE D`AOSTA        

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

140-MOLISE

130-ABRUZZO

050-VENETO

190-SICILIA

110-MARCHE

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

100-UMBRIA

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

26,4%

20,0%

19,5%

19,2%

18,9%

18,5%

18,4%

17,5%

17,1%

16,4%

16,3%

16,1%

15,8%

15,3%

12,8%

12,5%

12,4%

11,8%

11,7%

10,9%

9,9%

16,1%

15,8%

TOTALE

POSIZIONE

% INAPPROPRIATEZZA CLINICA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

150-CAMPANIA

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

140-MOLISE

080-EMILIA ROMAGNA

042-PROV. AUTON. TRENTO

180-CALABRIA

050-VENETO

160-PUGLIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

030-LOMBARDIA

020-VALLE D`AOSTA        

100-UMBRIA

120-LAZIO

110-MARCHE

130-ABRUZZO

090-TOSCANA

200-SARDEGNA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

MEDIA ITALIA

MEDIA REGIONI NON IN PRD

% INEFFICIENZA

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

32,0% VALORE MEDIANO ITALIA

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

8,9% VALORE MEDIANO ITALIA

VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE

VERDE < 6,0% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE

GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE

ROSSO > 13,9% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO

6,0% <= x <= 13,9%

182

% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

53,2%

52,3%

49,2%

40,5%

40,1%

39,0%

35,4%

34,7%

34,6%

34,0%

32,4%

24,8%

20,2%

19,7%

18,6%

18,2%

16,7%

12,3%

10,8%

8,3%

4,6%

MEDIA ITALIA 28,6%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 22,8%

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

090-TOSCANA

042-PROV. AUTON. TRENTO

100-UMBRIA

030-LOMBARDIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

050-VENETO

190-SICILIA

010-PIEMONTE

110-MARCHE

130-ABRUZZO

160-PUGLIA

140-MOLISE

180-CALABRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

020-VALLE D`AOSTA        

150-CAMPANIA

170-BASILICATA

120-LAZIO

% INEFFICIENZA

AZIONE

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

23,0%

21,4%

19,6%

17,9%

16,5%

13,6%

12,5%

12,5%

11,3%

11,3%

9,6%

8,8%

8,4%

8,2%

6,6%

5,6%

5,3%

5,0%

4,2%

3,5%

2,7%

MEDIA ITALIA 10,8%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,6%

042-PROV. AUTON. TRENTO

200-SARDEGNA

070-LIGURIA

030-LOMBARDIA

050-VENETO

090-TOSCANA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

080-EMILIA ROMAGNA

100-UMBRIA

110-MARCHE

020-VALLE D`AOSTA        

140-MOLISE

130-ABRUZZO

190-SICILIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

160-PUGLIA

170-BASILICATA

180-CALABRIA

120-LAZIO

150-CAMPANIA

% INEFFICIENZA

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.1

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

32,4% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

9,6% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE

GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

183

% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)

27,2%

22,6%

19,6%

17,2%

16,0%

15,5%

12,2%

10,9%

8,2%

8,0%

6,9%

6,1%

4,5%

4,3%

4,2%

4,0%

3,4%

2,6%

1,8%

0,5%

0,5%

MEDIA ITALIA 9,4%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,0%

GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

POSIZIONE

180-CALABRIA

150-CAMPANIA

% INEFFICIENZA

120-LAZIO

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

010-PIEMONTE

090-TOSCANA

170-BASILICATA

160-PUGLIA

100-UMBRIA

080-EMILIA ROMAGNA

190-SICILIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

200-SARDEGNA

130-ABRUZZO

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

070-LIGURIA

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

050-VENETO

110-MARCHE

61,9%

51,7%

45,3%

38,3%

37,2%

30,7%

21,9%

16,9%

15,8%

15,5%

15,1%

14,9%

10,2%

8,7%

8,2%

7,9%

7,1%

5,3%

4,2%

4,1%

2,4%

MEDIA ITALIA 20,1%

MEDIA REGIONI NON IN PDR 12,0%

% INEFFICIENZA

RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI

RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO

AZIONE

120-LAZIO

150-CAMPANIA

180-CALABRIA

010-PIEMONTE

170-BASILICATA

160-PUGLIA

130-ABRUZZO

100-UMBRIA

060-FRIULI VENEZIA GIULIA

190-SICILIA

080-EMILIA ROMAGNA

090-TOSCANA

140-MOLISE

030-LOMBARDIA

042-PROV. AUTON. TRENTO

070-LIGURIA

110-MARCHE

200-SARDEGNA

050-VENETO

041-PROV. AUTON. BOLZANO

020-VALLE D`AOSTA        

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO

DI INEFFICIENZA

3.2

INDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

15,1% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE

INAPPROPRIATI)

RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI

NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE

NUMERATORE

DENOMINATORE

6,9% VALORE MEDIANO ITALIA

TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE

GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)

% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA

RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO

GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON

PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO