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Ministero della Salute
DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO
DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Direzione Generale della Programmazione Sanitaria
RIABILITAZIONE OSPEDALIERA
EVIDENZE
AGGIORNAMENTO RELAZIONE FINALE
RISULTATI DEL TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI-
PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI POST-ACUTI
Analisi dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera
31 Ottobre 2012
INDICE
1 PREMESSA ......................................................................................... 2
2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ............................................... 3
3 IL PERCORSO DI ANALISI ............................................................ 8
3.1 IL METODO DI LAVORO: TAVOLO TECNICO E FOCUS GROUP ................................................................. 9
3.2 I FILONI DI ATTIVITÀ DEL TAVOLO TECNICO ......................................................................................... 10
3.3 LA METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI/PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI
POSTACUTI ....................................................................................................................................................... 11
3.3.1 APPROCCIO METODOLOGICO .......................................................................................................... 11
3.4 I CRITERI DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA ..................................................................................... 15
3.4.1 MDC 1 – SISTEMA NERVOSO ............................................................................................................ 15
3.4.2 MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO ................................................................................................ 23
3.4.3 MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO .................................................................................. 29
3.4.4 MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO ..................................................................................... 35
3.5 RISULTATI ............................................................................................................................................ 42
3.5.1 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI ............................................................................. 42
3.5.2 RISULTATI ........................................................................................................................................ 43
3.6 CRUSCOTTO INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA ......................... 72
4 CONCLUSIONI ................................................................................ 91
5 SDO-r E GLOSSARIO..................................................................... 96
5.1 SDO-r ................................................................................................................................................... 97
5.2 GLOSSARIO .......................................................................................................................................... 98
ALLEGATO 1 SDOR ........................................................................................................................................... 99
ALLEGATO 2 GLOSSARIO DELLA RIABILITAZIONE ........................................................................................... 126
ALLEGATO 3 CRUSCOTTO PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA DEI RICOVERI DI
RIABILITAZIONE – DETTAGLIO MDC ................................................................................................................ 140
2
1 PREMESSA
I cambiamenti demografici in atto, quali la diminuzione dei tassi di mortalità, l‟invecchiamento
della popolazione e la sopravvivenza a malattie generatrici di disabilità, determinano l‟esigenza
di assistere, in forme sempre più personalizzate, pazienti con bisogni complessi e comorbilità tali
da richiedere interventi riabilitativi di diversa natura.
Le Linee Guida sulla Riabilitazione (1998), approvate con l‟accordo Stato - Regioni del 7
Maggio 1998, rappresentano un documento di riferimento riguardo ai principi guida e alla
filosofia di fondo dell'intervento riabilitativo, attraverso cui si è tentato di porre ordine nel settore
della riabilitazione. Seppur in assenza una tassonomia comune, le Regioni hanno, di fatto,
tradotto le indicazioni presenti all‟interno delle Linee Guida nei propri Piani Sanitari Regionali.
Per quanto attiene, invece, ai trattamenti riabilitativi erogati dalle Regioni, la normativa comune
di riferimento è il vigente DPCM del 29 Novembre 2001 di definizione dei Livelli essenziali di
assistenza, con le modalità previste per tutte le prestazioni sanitarie dalle disposizioni regionali
attuative dell‟art. 8, comma 5 del decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni e
integrazioni.
Il successivo Piano di Indirizzo per la Riabilitazione (2011) aggiorna le Linee Guida del 1998,
ponendo al centro del sistema il cittadino disabile e il suo contesto familiare nella loro
interazione con l‟ambiente sociale e con le istituzioni, nell‟ottica del reale empowerment della
Persona, orientando tutte le attività rispetto a tale priorità e verificandone i risultati. In questa
ottica, viene definito il percorso riabilitativo individuale gestito da un team multidisciplinare, in
grado di garantire la continuità assistenziale e superare l‟attuale struttura dell‟offerta in cui i
trattamenti riabilitativi, intesi come l‟insieme di interventi riabilitativi “singoli”, non realizzano
una completa e tempestiva presa in carico globale della Persona.
Secondo quanto indicato nel Piano di Indirizzo per la Riabilitazione, esistono tre dimensioni che,
opportunamente combinate, consentono la corretta definizione del grado di necessità della
persona da riabilitare:
complessità clinica: assessment e stratificazione dell’alto rischio clinico. La complessità
clinica si correla all‟insieme della complessità diagnostica, assistenziale, organizzativa e dei
differenti interventi terapeutici proporzionalmente graduati per complessità e per consumo di
risorse;
disabilità: perdita delle capacità funzionali nell’ambito delle attività fisiche, motorie,
cognitive che, nella più attuale concezione bio-psico-sociale, impattano con i fattori
ambientali, riducendo il livello di partecipazione dell‟individuo allo svolgimento delle attività
della vita quotidiana e di relazione. Tale dimensione viene usualmente misurata con scale di
disabilità, sia di tipo bio-psicometrico sia funzionali, che indagano la possibilità di eseguire le
diverse attività e che consentono il monitoraggio dell‟evoluzione del quadro funzionale nel
tempo;
multimorbidità: insieme di patologie e condizioni classificate secondo scale a punteggi
crescenti. Le comorbidità possono rappresentare un mero elenco per una stratificazione
3
prognostica più accurata o attivi cofattori che influenzano la clinica, il trattamento e la
prognosi.
A livello regionale, i diversi approcci all’organizzazione del settore della riabilitazione hanno
configurato modelli di assistenza poco omogenei: le normative sull‟accreditamento, infatti, pur
riferendosi a un medesimo provvedimento legislativo nazionale (Linee Guida 1998), non sono
state in grado, nelle diverse attuazioni regionali, di promuovere l‟omogeneizzazione delle risposte
assistenziali e dei percorsi in riabilitazione, con un conseguente sbilanciamento dei volumi di
attività e della distribuzione dei servizi fra le Regioni.
Dunque, le diversità regionali in termini di organizzazione degli interventi riabilitativi e di
individuazione dei necessari setting, nonché l‟assenza di criteri e requisiti che ne stabiliscano
l‟appropriatezza d‟uso in base alle risorse a disposizione, comportano risposte assistenziali
diversificate, con vocazione maggiormente “ospedalo-centriche” laddove il territorio fatica a
strutturarsi. Allo stesso tempo, tale difformità, genera anche una difficoltà di lettura del dato, di
interpretazione dello stesso e, quindi, di puntuale descrizione del fenomeno.
A partire da tali considerazioni, l‟analisi sviluppata nel presente documento si pone in continuità
con quanto già trattato nel Piano di Indirizzo per la Riabilitazione e affronta in chiave “critica” la
situazione della settore della riabilitazione in Italia.
In particolare l‟analisi di appropriatezza e di efficienza si concentra, a partire dalla lettura della
situazione di contesto in termini di tipologia di attività erogata e configurazione della rete di
offerta, sui dati disponibili dagli attuali flussi informativi e sulle possibili soluzioni informative
future finalizzate a generare nuove informazioni più complete e dettagliate.
Il presente documento rappresenta la seconda edizione della metodologia di appropriatezza ed
efficienza dei ricoveri di riabilitazione, in quanto la prima versione (aprile 2012) è stata
modificata ed integrata grazie al contributo della Segreteria Tecnica del Ministero della Salute.
2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
Nell‟anno 2010, il totale dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera è stato pari a 321.518, di cui
l‟82% in regime ordinario ed il rimanente 18% in regime diurno, con un‟incidenza percentuale
della componente privata dell‟offerta pari al 69%. La riabilitazione ospedaliera, in Italia, è un
fenomeno prevalentemente rivolto a pazienti anziani: i pazienti over 65 rappresentano il 61%
della casistica complessiva, valore che si mantiene costante negli anni (dal 2007 al 2010).
Circa il 85% della casistica (273.165 ricoveri) risulta concentrata nelle seguenti Macro Categorie
Diagnostiche (d‟ora in avanti MDC):
MDC 8: Malattie e disturbi dell‟apparato muscolo scheletrico (39%)
MDC 1: Malattie e disturbi del sistema nervoso (24%)
MDC 5: Malattie e disturbi dell‟apparato cardiocircolatorio (16%)
MDC 4: Malattie e disturbi dell‟apparato respiratorio (6%)
4
Come mostra il diagramma a barre riportato di seguito, si rileva una forte concentrazione della
casistica nella disciplina codice 56 (Recupero e riabilitazione funzionale), con valori sempre
superiori al 75% (nella MDC 5 tale percentuale raggiunge circa il 100% della casistica). Nelle
discipline codice 75 (neuroriabilitazione) e codice 28 (unità spinale), afferiscono quasi
esclusivamente ricoveri di tipo neurologico.
Fonte: Dati Flusso SDO 2010
La matrice di seguito mostra il posizionamento regionale in termini di frequenza di ricoveri di
riabilitazione (standardizzati per età) e di durata espressa in giornate di degenza
(standardizzate per età). All‟interno della matrice, tracciando i valori mediani relativi alla
frequenza ed alla durata della degenza, si determinano quattro quadranti che identificano:
quadrante 1: bassa durata della degenza ed elevata frequenza;
quadrante 2: elevata durata della degenza ed elevata frequenza;
quadrante 3: bassa durata della degenza e bassa frequenza;
quadrante 4: elevata durata della degenza e bassa frequenza.
5
Fonte: Dati Flusso SDO 2010
Il posizionamento regionale risulta fortemente influenzato dalle MDC 1 – 4 – 5 – 8 che, come
sottolineato in precedenza, rappresentano l‟85% della casistica totale. In particolare:
nel primo quadrante, il posizionamento della PA di Trento è influenzato in misura
equivalente dalle MDC 1, 5 ed 8;
nel secondo quadrante, il posizionamento della Regione Lazio è influenzato
principalmente dal valore riscontrato nella MDC 8 (superiore alle 104 giornate
standardizzate per 1.000 abitanti), rispetto alla durata della degenza e, in termini di
frequenza, dal valore della MDC 1;
nel terzo quadrante, la Regione Toscana presenta una casistica leggermente al di sopra
del valore mediano solo nella MDC 1 e nella MDC 4, mentre il valore complessivo della
durata di degenza è influenzato da un posizionamento sempre al di sotto del valore
mediano; la Regione Sardegna mostra un posizionamento della casistica sempre al di
sotto del valore mediano, in particolare nella MDC 4 in cui si registrano valori prossimi
allo zero;
nel quarto quadrante, la Regione Campania, in tutte le MDC considerate, presenta un
valore della durata di degenza sempre al di sopra del valore mediano, soprattutto nella
MDC 5 e nella MDC 8 (superiore alle 55 giornate di degenza standardizzate per 1.000
abitanti).
6
I posizionamenti regionali evidenziano, dunque, una difformità tale per cui è emersa la necessità
di identificare un benchmark specifico per il settore della riabilitazione ospedaliera diverso
da quello utilizzato per il settore delle acuzie (Regione Valle d‟Aosta, Regione Lombardia, PA di
Bolzano, PA di Trento, Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia
Romagna, Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Marche e Regione Basilicata).
L‟analisi ha evidenziato, come mostra il diagramma a barre di seguito, che l’offerta di posti letto
per 1.000 abitanti di riabilitazione ospedaliera e lungodegenza postacuzie risulta fortemente
diversificata tra le Regioni, nonostante lo standard nazionale fissato dal Patto per la Salute
2010-2012 in 0,7 posti letto per 1.000 abitanti per riabilitazione e lungodegenza.
Fonte: Dati Flussi SIS – Anno 2010 (al 1/1/2011)
In particolare, se si considera anche la riabilitazione territoriale, risulta evidente l‟elevata
variabilità della distribuzione dei posti letto tra le diverse Regioni, ma soprattutto un fenomeno di
“compensazione” tra elevata dotazione di posti letto ospedalieri e bassa dotazione di quelli
territoriali o viceversa, soprattutto in alcune Regioni.
Tale disomogeneità si riscontra nell‟offerta di posti letto per 1.000 abitanti di riabilitazione
ospedaliera (cod. 56 – 75 – 28), che risulta concentrata soprattutto nelle Regioni PA di Trento,
Lazio, Molise, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Inoltre, la rete di offerta si compone
prevalentemente di erogatori privati, ad eccezione di alcune Regioni in cui i posti letto pubblici
assorbono una quota maggiore rispetto al totale (Basilicata, Liguria, FVG e Umbria).
Da una lettura congiunta della domanda e dell‟offerta è emersa la forte influenza della
strutturazione dell’offerta sulla domanda di riabilitazione: la casistica, infatti, risulta
particolarmente concentrata nelle Regioni con una elevata numerosità di posti letto x 1.000
abitanti (Lombardia e PA di Trento) e contenuta nella Regioni con una bassa numerosità di posti
letto x 1.000 abitanti (Regione Sardegna e Regione Marche dove però è presente una buona
0,820,71
0,84
0,36
0,68 0,730,63
0,330,41 0,39 0,36
0,48
0,23 0,28 0,32 0,34 0,28 0,24 0,24 0,250,14
0,42
0,31 0,11
0,52
0,19 0,10
0,00
0,250,17 0,18 0,20
0,07
0,30 0,20 0,12 0,020,06 0,09 0,09 0,04
0,11
0,18
0,05
1,23
0,04
0,74
0,45
0,000,22
1,03
1,40
0,14
0,450,59
0,300,45
0,39 0,460,37
0,530,75 0,86
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
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1.0
00
ab
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ti
POSTI LETTO TOTALE RIABILITAZIONE - LUNGODEGENZA E TERRITORIALE ANNO 2010
POSTI LETTO OSPEDIERI RIABILITAZIONE X 1.000 ABITANTI POSTI LETTO OSPEDIERI LUNGODEGENZA X 1.000 ABITANTI NULL POSTI LETTO TERRITORIALI X 1.000 ABITANTI
VALORE STANDARD RIABILITAZIONE E LUNGODEGENZA 2010:0,70 PL X 1.000 AB
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numerosità di posti letto in riabilitazione extraospedaliera). In termini di durata della degenza, si
rilevano comportamenti “anomali” in alcune Regioni dove prevale la componente privata
dell‟offerta (con particolare riferimento al Lazio ed alla Campania).
Anche il sistema di tariffazione ha mostrato significative differenze tra le Regioni, sia in
termini di modalità di definizione della tariffa (MDC, DRG, ecc), sia nel valore delle tariffe, sia
nei valori soglia e nelle percentuali di abbattimento delle tariffe stesse. La maggiore variabilità
delle tariffe è stata riscontrata nel regime diurno.
La riabilitazione, come è noto, si caratterizza per una particolare forma di remunerazione che
non prevede il rimborso a DRG, come per i ricoveri acuti, ma considera:
un rimborso per giornata di degenza, secondo un tariffario giornaliero che varia a
seconda del codice di disciplina riabilitazione e della tipologia di MDC;
la possibilità di definire valori soglia, oltre i quali è previsto un abbattimento percentuale
della tariffa corrisposta.
In particolare, il Decreto del Ministero della Salute del 12 settembre 2006, in attuazione al
disposto dell'art. 1, comma 170, della legge n. 311/2004 ha definito le tariffe per le prestazioni di
riabilitazione ospedaliera. In tali disposizioni vengono individuate:
le tariffe per la remunerazione (a giornata di degenza) dei ricoveri in regime
ordinario della riabilitazione, distinte per le discipline codice 28 (Unità spinale), codice
75 (Neuro-riabilitazione), codice 56 (Recupero e rieducazione funzionale) e della
lungodegenza (disciplina codice 60);
le tariffe per la remunerazione (ad accesso) dei ricoveri in regime diurno della
riabilitazione, distinte per le discipline codice 28 (Unità spinale), codice 75 (Neuro-
riabilitazione), codice 56 (Recupero e rieducazione funzionale).
Il Decreto sopra richiamato, inoltre, stabilisce che, per le prestazioni di riabilitazione ospedaliera,
in caso di ricoveri con durata superiore a 60 giorni nella disciplina codice 56, la remunerazione
massima da corrispondere oltre il sessantesimo giorno sia pari alla tariffa giornaliera ridotta del
40%. Tale riduzione non viene applicata ai ricoveri superiori ai 60 giorni nelle discipline
individuate dai codici 28 e 75. Il DM 12/09/2006 n. 289, inoltre, stabilisce che gli importi
tariffari individuati con provvedimenti regionali e superiori alle tariffe massime definite dal
decreto restano a carico dei bilanci regionali per la parte eccedente.
Tali decreti sono stati annullati ed in parte sostituiti dalle indicazioni contenute nel Patto per la
Salute 2010 – 2012, secondo cui: “… le Regioni e le Province autonome, nel caso in cui si
profili, sulla base dei dati relativi al II trimestre proiettati su base annua tenendo conto dei trend
stagionali, uno squilibrio di bilancio del settore sanitario pari o superiore al 5%, ovvero di livello
inferiore qualora gli automatismi fiscali o altre risorse di bilancio della regione non garantiscano
con la quota libera la copertura integrale del disavanzo, fermo restando l‟obbligo di copertura
previsto dalla vigente normativa, si impegnano ad attivare, per un importo di manovra pari ad
almeno il 20 per cento dello squilibrio stimato …” debbano prevedere “… ulteriori misure in
materia di regressione tariffaria (abbattimento per le attività di riabilitazione ospedaliera
8
effettuate dalle strutture private accreditate della soglia di degenza da 60 a 45 giorni al fine
dell’applicazione della riduzione tariffaria giornaliera del 40%, innalzamento della percentuale
di regressione tariffaria giornaliera dal 30% al 40% per le attività di lungodegenza di durata
superiore ai 60 giorni )”.
Le Regioni, dunque, in quanto materia sottoposta a legislazione concorrente, hanno in seguito
determinato tariffe diversificate, andando di fatto a configurare diversi modelli regionali di
remunerazione.
L‟analisi delle tariffe regionali mostra infatti, per tutte le MDC, una sostanziale omogeneità per la
degenza ordinaria, salvo i casi delle Regioni Piemonte e Marche (con tariffe sotto la media tra il
16% e il 22% a secondo della MDC) e delle Regioni Umbria, Friuli Venezia Giulia e PA Bolzano
(con tariffe sopra la media tra l‟11% e il 25% a secondo della MDC). Si rileva, invece, una
maggiore variabilità per le tariffe della degenza diurna. Inoltre, non sembra esserci una
correlazione tra casistica e tariffe: ad elevata casistica non corrispondono elevate tariffe e
viceversa. Con riferimento ai valori soglia, invece, emerge come gran parte delle Regioni
posizioni i valori soglia per la degenza ordinaria a 60 giorni, con le eccezioni rappresentate da
valori soglia più bassi (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto) o dalla loro mancata
definizione (Puglia e Marche).
I sistemi di tariffazione, così come attualmente strutturati, mostrano un limite importante
rappresentato dal criterio utilizzato per l’assegnazione delle risorse. Infatti, è prevista
un‟assegnazione di risorse specifica per MDC (ed in alcuni casi sul singolo DRG) che non
considera il concetto di disabilità e di centralità della persona, di fondamentale importanza in
ambito riabilitativo.
3 IL PERCORSO DI ANALISI
A fronte di una situazione di contesto così disomogenea, è stato avviato un apposito studio, a
partire da maggio 2010, focalizzato sulla sola riabilitazione ospedaliera (rinviando
l‟approfondimento sulla lungodegenza postacuzie), finalizzato allo sviluppo di una metodologia
che:
individuasse i criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di
riabilitazione ospedaliera per quantificare correttamente il “fabbisogno” di ricoveri;
ridefinisse il dimensionamento standard della rete di offerta (posti letto x 1.000
abitanti) di riabilitazione ospedaliera post-acuzie, sulla base del fabbisogno della
popolazione e coerentemente con lo standard complessivo dei posti letto accreditati con il
SSN.
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3.1 IL METODO DI LAVORO: TAVOLO TECNICO E FOCUS GROUP
La modalità di lavoro per lo sviluppo della metodologia ha previsto l‟istituzione, presso il
Sistema Nazionale di Verifica e controllo sull‟Assistenza Sanitaria (d‟ora in avanti SiVeAS), di
un Tavolo Tecnico multidisciplinare in cui sono stati coinvolti alcuni esperti esterni
all‟Amministrazione (sia
clinici che referenti istituzionali) ed alcuni esperti interni al Ministero della Salute. Ponendosi,
inoltre, nell‟ottica della continuità rispetto al percorso tracciato dalle “Linee di indirizzo
della Riabilitazione” e avendo come obiettivo l‟integrazione dei risultati già raggiunti in quella
sede, sono stati coinvolti anche alcuni referenti della Commissione Ministeriale sulla
Riabilitazione.
Di seguito si riporta la lista dei partecipanti al Tavolo Tecnico.
Dott.ssa Lucia Lispi – Ufficio X DG Prog (Ministero della Salute) con funzioni di
coordinamento
Dott. Pietro Granella – Ufficio X DG Prog (Ministero della Salute)
Dott.ssa Silvia Arcà – Ufficio II DG Prog (Ministero della Salute)
Dott. Filippo Basso – Ufficio VII DG Prog (Ministero della Salute)
Dott. Francesco Bottiglieri – Ufficio VII DG Prog (Ministero della Salute)
Dott. ssa Cristina Tamburini - Ufficio II DG SI (Ministero della Salute)
Dott.ssa Giovanna Beretta – Direttore Dipartimento Neuroscienze – Medicina riabilitativa
e neuro riabilitazione, AO Ospedale Niguarda – Milano (Commissione Ministeriale per la
riabilitazione)
Dott. Massimo Fini – Esperto Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria
Riabilitazione motoria e sensoriale ed Esperto Ministero della Salute (Ministero della
Salute)
Dott. David A. Fletzer – Past President Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa
(Commissione Ministeriale per la riabilitazione)
Dott.ssa Rita Formisano – Direttore dell„Unità post-coma, IRCCS Fondazione Santa
Lucia – Roma
Dott.ssa Federica Gamna - Direttore SCDO Medicina Fisica e Riabilitazione, Direttore
Dipartimento di Riabilitazione della Disabilità Complessa (e Continuità delle Cure)
A.O.U San Luigi Gonzaga - Orbassano
Dott. Alessandro Giustini – Past President European Society of Physical and
Rehabilitation Medicine (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)
Dott. Cesare Greco – Direttore UOC Cardiologia per la riabilitazione cardiologica -
Ospedale San Giovanni Addolorata - Roma
Dott. Marcello Imbriani – Direttore Centro Interuniversitario di ricerche in medicina
ambientale e medicina del lavoro Fondazione Salvatore Maugeri – Pavia (Commissione
Ministeriale per la riabilitazione)
Dott. Andrea Naldi – Direttore UO Medicina Fisica Riabilitativa, Opedale Bufalini –
Cesena (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)
Dott. Federico Posteraro – Direttore Dipartimento di Riabilitazione USL 12 Viareggio/
Auxilium Vitae ASL5 PISA (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)
Dott. Antonio Spanevello – Direttore Dipartimento di pneumologia riabilitativa,
Fondazione “Salvatore Maugeri I.R.C.C.S. – Lumezzane (Commissione Ministeriale per
la riabilitazione)
Dott. Maurizio Volterrani – Responsabile Riabilitazione Cardiologica IRCCS “San
Raffaele Pisana” – Roma (Commissione Ministeriale per la riabilitazione)
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Dott. Michele Vitacca – Responsabile Unità Operativa di Pneumologia, Fondazione
“Salvatore Maugeri I.R.C.C.S. Lumezzane
Dott. Andrea Fortuna - Consulente PwC (RTI)
Dott. ssa Valeria Messina - Consulente PwC (RTI)
Dott. Giuseppe Lorusso - Consulente PwC (RTI)
Dott. Alessio Carone – Consulente PwC (RTI)
Dott. Ervin Mara – Consulente PwC (RTI)
AGENAS
Le attività del Tavolo Tecnico sono state organizzate operativamente in sottogruppi di lavoro
(focus group), differenziati per le principali tipologie di riabilitazione (MDC 1: sistema nervoso -
MDC 4: apparato respiratorio - MDC 5: apparato cardio-circolatorio - MDC 8: sistema muscolo-
scheletrico), al fine di analizzare separatamente e con il necessario livello di dettaglio i dati
relativi alle quattro principali tipologie di riabilitazione.
3.2 I FILONI DI ATTIVITÀ DEL TAVOLO TECNICO
Il Tavolo Tecnico, in una prima fase, si è concentrato sullo studio del settore della riabilitazione
ospedaliera in Italia, mediante l‟analisi del Flusso SDO, che ha rivelato, come ampiamente
illustrato nel paragrafo precedente, una situazione molto difforme della domanda riabilitativa
(numero di ricoveri e giornate di degenza erogate) nelle diverse Regioni. Tali risultati, associati
alla già nota situazione di difformità dell'offerta di posti letto, ha ulteriormente evidenziato
l‟esigenza di definire dei criteri/parametri di appropriatezza specifici per i ricoveri di
riabilitazione ospedaliera.
È stato fornito, inoltre, uno spaccato del panorama internazionale, mediante l‟analisi dei
sistemi di tariffazione utilizzati dai paesi OCSE e delle possibili applicazioni dei sistemi di
classificazione ICD-10 e ICF nella realtà ospedaliera riabilitativa italiana.
In particolare, analizzando in chiave comparata la situazione dei principali paesi del panorama
internazionale (Australia, Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Francia, Portogallo, Stati Uniti), è
emersa una forte diversità di concezione e strutturazione di modelli organizzativi applicati al
settore della riabilitazione ospedaliera. Nonostante le diverse peculiarità di ciascun sistema, però,
sono stati rintracciati anche alcuni elementi in comune , quali ad esempio, la bassa numerosità di
gruppi usati per distinguere i diversi casemix, le classificazioni usate per identificare, misurare e
attribuire un valore ai servizi di riabilitazione ospedaliera e l‟utilizzo di punteggi motori e
11
cognitivi delle Function Indipendent Measure (FMI) come base di classificazione delle variabili.
L‟analisi delle caratteristiche dei sistemi internazionali ha reso, comunque, evidente il ritardo
italiano del settore della riabilitazione relativo, in particolar modo, al sistema di classificazione
utilizzato che, basandosi solo sulle diagnosi ICD9CM, risulta poco orientato alla rilevazione delle
prestazioni erogate durante la riabilitazione.
In questo dibattito, dunque, sono stati evidenziati dal Tavolo Tecnico gli importanti limiti del
flusso informativo della SDO, che riguardano sia l‟elevata variabilità delle modalità di codifica
dei ricoveri (tanto in acuzie quanto in riabilitazione) sia la difficoltà di rilevare alcuni parametri
necessari per lo studio di appropriatezza: stato funzionale e multimorbilità dei pazienti,
variazione dello stato di salute all‟inizio ed alla fine ricovero, outcome dell‟intervento
riabilitativo, prestazioni erogate nell‟ambito del ricovero.
Per tale ragione, il Tavolo Tecnico ha discusso e condiviso la necessità di valutare la costruzione
di un nuovo sistema di classificazione e l‟introduzione di un flusso informativo specificamente
dedicato alla riabilitazione, utilizzando transitoriamente le informazioni contenute nell‟attuale
flusso informativo SDO (diagnosi di dimissione, correlazione della diagnosi con il ricovero acuto
precedente, diagnosi secondarie e procedure) per la costruzione della metodologia di analisi di
appropriatezza ed elaborando, contestualmente, un documento che contenga le principali
indicazioni per il miglioramento della codifica della attuale SDO di riabilitazione.
Le attività del Tavolo Tecnico svolte nel corso del 2011- 2012 hanno, quindi, riguardato:
1. la costruzione di una metodologia per la definizione dei criteri/parametri di
appropriatezza ed efficienza dei ricoveri postacuti mediante il Flusso SDO;
2. la definizione del cruscotto di indicatori di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di
riabilitazione ospedaliera postacuzie;
3. la predisposizione di un documento illustrativo di Scheda Informativa delle attività di
riabilitazione ospedaliera (SDO-r) e di un Glossario della Riabilitazione.
3.3 LA METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI/PARAMETRI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI POSTACUTI
3.3.1 APPROCCIO METODOLOGICO
La metodologia per la definizione dei criteri/parametri di appropriatezza dei ricoveri postacuti
elaborata dal Tavolo Tecnico si è concentrata sul settore della riabilitazione, rimandando ad una
fase successiva la costruzione di un modello specifico anche per il settore della lungodegenza.
La metodologia è basata sulla ricostruzione del percorso longitudinale dell’individuo: infatti, è
stata per la prima volta predisposta un’analisi centrata sul paziente, che, grazie all‟utilizzo
del codice individuale anonimizzato, ha consentito “ricomporre” la sequenza di ricoveri
ospedalieri erogati a ciascun paziente di riabilitazione, “seguendolo” nelle diverse tipologie di
attività (acuti, riabilitazione e lungodegenza) e nei diversi setting assistenziali (regime ordinario e
diurno).
12
La ricostruzione di tutte le possibili “sequenze” dei pazienti ha fatto emergere una enorme varietà
e complessità dei percorsi ospedalieri (si veda a titolo di esempio la figura di seguito) e la
necessità di definire un modello con cui classificarli ed analizzarli.
A tal fine, a partire dalle sequenze analizzate, la metodologia ha selezionato gli eventi
maggiormente significativi riferiti a:
ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica
(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) preceduti da un evento acuto nell‟anno oggetto di analisi
o negli ultimi tre mesi dell‟anno precedente;
ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica
(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) non preceduti da un evento acuto, di cui sono stati
analizzati solo i casi riferiti a pazienti che hanno effettuato un solo ricovero di
riabilitazione nell’anno oggetto di analisi.
Al fine di analizzare la casistica riabilitativa preceduta da evento acuto, i ricoveri di riabilitazione
sono stati aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente, mediante la
classificazione ACC (Aggregati Clinici di Codici), omogenea dal punto di vista clinico.
Selezionata la casistica oggetto di analisi, la metodologia analizza i ricoveri di riabilitazione
secondo tre principali criteri: potenziale inappropriatezza clinica, potenziale inappropriatezza
organizzativa e potenziale inefficienza.
Tali criteri sono individuati per ciascuna delle quattro tipologie di riabilitazione (neurologica -
MDC 1, pneumologica - MDC 4, cardiologica - MDC 5, ortopedica - MDC 8), distinguendo per
codice di disciplina (56-75-28) e setting assistenziale (regime ordinario e diurno).
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
LUNGODEGENZA
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
LUNGODEGENZA
RICOVERO
LUNGODEGENZA
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
LUNGODEGENZA
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
ACUTO
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DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
LUNGODEGENZA
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
RICOVERO
ACUTO
RICOVERO
DI RIABILITAZIONE
13
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
La potenziale inappropriatezza clinica viene valutata sulla domanda soddisfatta1 ed è individuata
dai seguenti tre criteri:
a) criterio della correlazione clinica dei ricoveri di riabilitazione preceduti da evento
acuto: il criterio definisce la correlazione appropriata o potenzialmente inappropriata
tra l’evento di riabilitazione e la tipologia di evento acuto precedente (mediante ACC di
diagnosi dell’evento acuto precedente).
b) criterio della distanza temporale dei ricoveri di riabilitazione preceduti da evento
acuto: il criterio individua la distanza temporale (in giorni) appropriata e potenzialmente
inappropriata intercorsa tra la dimissione dall’evento acuto e l’ammissione in
riabilitazione;
c) criterio della tipologia casistica dei ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento
acuto: il criterio raggruppa i ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto
mediante l’ACC di diagnosi principale di dimissione ed individua la tipologia di casistica
potenzialmente inappropriata per ciascun tipo di ricovero riabilitativo. All’interno di
questa analisi, considerata la scarsa viene, inoltre, identificata un’ ”aerea grigia” per i
ricoveri la cui SDO non presenta alcuna diagnosi/intervento secondario compilato:
questi ricoveri sono considerati a rischio inappropriatezza a causa dell’inadeguato set
informativo.
Sia per i ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto che per i ricoveri di riabilitazione non
preceduti da evento acuto, in ciascuna delle quattro tipologie di riabilitazione analizzate, è stato
previsto un criterio di “tolleranza”. Infatti, sia in caso di correlazione clinica potenzialmente
inappropriata (per i ricoveri preceduti da evento acuto) che di tipologia casistica potenzialmente
inappropriata (per i ricoveri non preceduti da evento acuto), si procede ad un controllo delle
diagnosi/interventi secondari della SDO per verificare la presenza di caratteristiche del paziente
tali per cui gli stessi ricoveri possono comunque essere considerati appropriati. L‟elenco dei
codici ICD9CM con cui procedere a tale controllo è stato appositamente definito per ciascuna
tipologia di riabilitazione, attesa la specificità delle diverse tipologie di ricovero riabilitativo:
“paziente neurologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo neurologico per i ricoveri di
riabilitazione neurologica (MDC 1);
“paziente pneumologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo pneumologico per i
ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4);
“paziente cardiologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo cardiologico per i ricoveri di
riabilitazione cardiologica (MDC 5);
“paziente ortopedico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo ortopedico per i ricoveri di
riabilitazione ortopedica (MDC 8).
1 Prestazioni ricevute dai cittadini residenti ovunque siano state erogate.
14
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED
INEFFICIENZA
La potenziale inappropriatezza organizzativa e la potenziale inefficienza è analizzata rispetto alla
durata di degenza del ricovero riabilitativo e viene valutate sui ricoveri effettivamente erogati(2).
Mediante il criterio dell’intervallo temporale (“range” temporale) viene definito un range di
durata appropriato identificato da:
un limite minimo di giornate di degenza, al di sotto del quale si determina
un’area di potenziale inappropriatezza organizzativa, cioè presumibilmente
connessa alla tipologia di setting assistenziale in cui il ricovero è stato erogato (si
tratta tipicamente di ricoveri con un durata ridotta che avrebbero dovuto essere
trattati in regime diurno/ambulatoriale o sul territorio);
un limite massimo di giornate di degenza, al di sopra del quale si determina
un’area di potenziale inefficienza, in quando oltre la soglia massima l‟intervento
riabilitativo ospedaliero termina la sua efficacia ed il paziente dovrebbe essere
dimesso o, se necessita di ulteriore assistenza, trattato in altro setting assistenziale
o sul territorio.
Il criterio ha considerato, in caso di ricovero in regime diurno, il numero di accessi erogati
nell‟ambito di ciascun ricovero. Anche in questo caso è stato identificato un intervallo di
appropriatezza, definito da un valore soglia minimo di numero di accessi e da un valore soglia
massimo di numero di accessi.
Anche rispetto al criterio della potenziale inefficienza, sia per i ricoveri di riabilitazione preceduti
da evento acuto che per i ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto, in ciascuna
delle quattro tipologie di riabilitazione analizzate, è stato previsto un criterio di “tolleranza” per
i ricoveri che mostrano una durata di degenza superiore alla soglia massima individuata dal range
appropriato, per salvaguardare le situazioni con degenza eccessivamente lunga, che
potrebbero essere connesse a fattori di “complessità del paziente”. Infatti, i ricoveri con una
durata elevata che presentano nelle diagnosi/interventi secondari della SDO uno dei codici
ICD9CM selezionati, per ciascuna tipologia di riabilitazione, come codici identificativi della
complessità del paziente, non sono considerati potenzialmente inefficienti. L‟elenco dei codici
ICD9CM con cui procedere a tale controllo è stato appositamente definito per ciascuna tipologia
di riabilitazione, attesa la specificità delle diverse tipologie di ricovero riabilitativo:
“paziente complesso neurologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo neurologico per i
ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1);
“paziente complesso pneumologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo pneumologico
per i ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4);
“paziente complesso cardiologico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo cardiologico per i
ricoveri di riabilitazione cardiologica (MDC 5);
“paziente complesso ortopedico”: elenco di diagnosi/interventi di tipo ortopedico per i
ricoveri di riabilitazione ortopedica (MDC 8).
2 Ricoveri erogati a cittadini residenti e non residenti
15
Di seguito si riportano, per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC), i target condivisi e
validati dai sottogruppi di lavoro e dal Tavolo Tecnico, integrati con le modifiche intervenute nei
mesi di Giugno-Luglio 2012, su indicazione della Segreteria Tecnica del Ministro.
3.4 I CRITERI DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA
3.4.1 MDC 1 – SISTEMA NERVOSO
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA
Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati
sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento
acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per
la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione neurologica con correlazione clinica appropriata rispetto
al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto
precedente appropriati );
i ricoveri di riabilitazione neurologica con correlazione clinica potenzialmente
inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo in alcune diagnosi
(elenco puntuale di ACC e relativi Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente
potenzialmente inappropriati);
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo
neurologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di
dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione neurologica,
presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali
per cui possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, è stato dunque identificato un
elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di
considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente
inappropriata).
16
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
diurno sono da considerare con correlazione clinica potenzialmente inappropriata rispetto
al precedente ricovero in acuzie, ad eccezione dei ricoveri di tipo neurologico, cioè quei
ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione dalle acuzie
clinicamente correlabile alla riabilitazione neurologica, presentano caratteristiche (rintracciabili
nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati
appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di
diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare appropriato il
ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave
cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di
riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi
principale sia potenzialmente inappropriata)
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da
mielolesione”.
17
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti
precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE
Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati
appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione
dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, sono stati identificati due criteri:
un primo gruppo di ricoveri (elenco di ACC di diagnosi dell’evento acuto precedente) è
considerato:
clinicamente appropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento
acuto e l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-60 giorni;
potenzialmente inappropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione
dall‟evento acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 60;
per tutti gli altri ricoveri, diversi dai precedenti ,è considerato:
clinicamente appropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento
acuto e l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;
potenzialmente inappropriato, se la distanza intercorsa tra la dimissione
dall‟evento acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30.
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA
Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante l‟ACC di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato individuato un elenco di ACC potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei
18
ricoveri di tipo neurologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una
diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili nelle
diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati
appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo neurologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di
diagnosi/interventi di tipo neurologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la
diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione neurologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti affetti da mielolesione.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare
appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
19
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione neurologica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati
sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata
appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di
evento acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante l‟ACC di
diagnosi dell‟evento acuto precedente).
In alcuni casi è emersa l‟esigenza di scomporre gli ACC in gruppi di codici ICD9CM, per poter
procedere ad una più puntuale definizione del range di durata appropriato.
In particolare, i ricoveri di “vasculopatie cerebrali acute”, che individuano l‟ictus, sono stati
scomposti in quattro sottogruppi di codici ICD9CM, per poter distinguere le diverse tipologie di
ictus: ischemico, emorragico, non definito e codici residuali.
Per i ricoveri di riabilitazione neurologica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con cui
salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre
appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è
stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la
durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal
range.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i
seguenti “range” di durata della degenza:
ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus ischemico:
degenza appropriata: 21-60 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 60 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus emorragico:
degenza appropriata: 26-65 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 26 e 65 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 65 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di ictus mal definito:
degenza appropriata: 21-60 giorni;
20
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 60 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di altri ictus (diverso da ischemico,
emorragico e mal definito):
degenza appropriata: 21-60 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 60 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di traumatismo intracranico:
degenza appropriata: 21-60 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 60 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di altri disturbi del sistema nervoso:
degenza appropriata: 21-60 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 21 e 60 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” ed a pazienti con diagnosi di
“cauda equina” per i quali risulta appropriata anche una degenza superiore a 60
giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di spondilosi, patologie dei dischi
intervertebrali e altri disturbi del dorso:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che provengono da altri eventi acuti (ALTRI ACC):
degenza appropriata: 16-45 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 16 e 45 giorni, ad
eccezione di:
un primo gruppo di ACC residuali, i cui ricoveri, se riferiti a “pazienti
“complessi”, sono considerati appropriati anche se la degenza è superiore a
45 giorni;
un secondo gruppo di ACC residuali, i cui ricoveri hanno una degenza
sempre appropriata.
21
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi
ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario è stata
identificata una soglia di minima di 12 giornate di degenza, al di sotto della quale i ricoveri sono
da considerarsi ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di 12 accessi, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi ad alto
rischio di inappropriatezza organizzativa.
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto clinicamente
appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di
durata appropriati.
Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il
criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti
complessi” da considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo
stesso elenco diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario è stato
identificato un “range” di durata della degenza appropriato compreso tra 10 e 30 giornate di
degenza, al di fuori del quale i ricoveri sono considerati come potenzialmente inappropriati dal
punto organizzativo, se la durata è inferiore a 10 giorni, o inefficienti, se la durata è superiore a
30 giorni. Fanno eccezione i ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi
ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
22
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime ordinario è stata
identificata una soglia di minima di 12 giornate di degenza, al di sotto della quale i ricoveri sono
da considerarsi ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
Ricoveri di riabilitazione neurologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 75 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di 12 accessi, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi ad alto
rischio di inappropriatezza organizzativa. Fanno eccezione i ricoveri riferiti a pazienti con
diagnosi di “perdita di coscienza” per i quali è consentita qualunque durata.
23
3.4.2 MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA
Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati
sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento
acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per
la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi
dell’evento acuto precedente appropriati );
i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica potenzialmente
inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo in alcune diagnosi
(elenco puntuale di ACC e relativi Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente
potenzialmente inappropriati);
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo
pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi
di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione pneumologica,
presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali
per cui possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, è stato dunque identificato
un elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle
diagnosi secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono
di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia
potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati
sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento
acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri sono stati individuati due principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione pneumologica con correlazione clinica appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi
dell’evento acuto precedente appropriati);
24
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo
pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi
di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione pneumologica,
presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali
per cui possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, è stato dunque identificato
un elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle
diagnosi secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono
di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia
potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione pneumologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave
cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di
riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi
principale sia potenzialmente inappropriata)
Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione pneumologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da
mielolesione”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti
precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
25
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE
Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati
appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione
dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri tutti gli ACC sono considerati:
clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e
l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;
potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto
e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30 ad eccezione dei ricoveri di
“insufficienza respiratoria3” valorizzata come diagnosi principale del ricovero in
Riabilitazione o diagnosi secondaria del ricovero in Riabilitazione nei casi in cui la
diagnosi principale è di “bronchite cronica ostruttiva” che risulta sempre clinicamente
appropriato.
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA
Ricoveri di riabilitazione pneumologica non preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato individuato un elenco di ICD9CM potenzialmente inappropriati, ad eccezione
dei ricoveri di tipo pneumologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto
una diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili
nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati
appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo pneumologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale
di diagnosi/interventi di tipo pneumologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la
diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
3 ACC 131 – INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
26
Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)
Ricoveri di riabilitazione pneumologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti affetti da mielolesione.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare
appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione pneumologica preceduti da evento acuto clinicamente
appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di
durata appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa
tipologia di evento acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante
l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente).
Per i ricoveri di riabilitazione pneumologica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con
cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre
27
appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è
stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la
durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal
range.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i
seguenti “range” di durata della degenza:
ricoveri che provengono da un evento acuto di “insufficienza respiratoria, arresto respiratorio
(adulti)”:
degenza appropriata: 11-40 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 40 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 40 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “malattie polmonari croniche ostruttive e
bronchiectasie”:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “polmoniti (escluse quelle causate da
tubercolosi o da malattie sessualmente trasmesse)”:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “insufficienza cardiaca congestizia non da
ipertensione”:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto riferito ad altri principali ACC:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
28
Ricoveri di riabilitazione pneumologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione pneumologica codice 56 in regime diurno è stato
identificato un “range” di durata della degenza appropriata di 6-15 accessi. La casistica con
numero di accessi fuori dal “range” di durata individuato è stata considerata potenzialmente
inappropriata per la MDC 4.
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto clinicamente
appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di
durata appropriati.
Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il
criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti complessi” da
considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo stesso elenco
diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario e regime diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione pneumologia codice 56 in regime ordinario e diurno sono
stati individuati “range” di durata della degenza appropriati per codici IDC9CM.
29
3.4.3 MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA
Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati
sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento
acuto precedente). I referenti clinici hanno inoltre espresso la necessità di suddividere la casistica
in due marco categorie suddivise nelle categorie riportate di seguito con i relativi ACC di
diagnosi delle evento acuto:
Ricoveri con intervento nell’evento acuto:
Ricoveri con intervento cardiochirugico;
Ricoveri con intervento vascolare;
Ricoveri senza intervento nell’evento acuto:
Ricoveri senza intervento con sindrome coronarica acuta;
Ricoveri senza intervento con insufficienza cardiaca;
Ricoveri senza intervento - altri ACC cardiologici.
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi
dell’evento acuto precedente appropriati);
i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie solo per alcune diagnosi di dimissione
(elenco puntuale di diagnosi dell’evento acuto precedente appropriati);
i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica potenzialmente
inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie solo se non risulta valorizzato
un intervento principale o una procedura (elenco puntuale di ACC e di Codici di
Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);
i ricoveri di riabilitazione cardiologica con correlazione clinica potenzialmente
inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC e di
Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo
cardiologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi
di dimissione dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione cardiologica,
presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali
per cui possono comunque essere considerati appropriati.
30
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, è stato dunque identificato un
elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo cardiologico, distinguendo tra intervento
cardiochirugici e vascolari che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare
appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente
inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime diurno
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la
definizione dei criteri sono stati individuati i ricoveri di riabilitazione cardiologica con
correlazione clinica appropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di
ACC di diagnosi dell’evento acuto precedente appropriati). I ricoveri che provengono da un
evento acuto di “dolore toracico non specifico”4 sono stati considerati con correlazione
potenzialmente inappropriata rispetto alla riabilitazione cardiologica ad eccezione dei ricoveri
di tipo cardiologico.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, è stato dunque identificato un elenco
puntuale di diagnosi/interventi di tipo cardiologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di considerare appropriato il
ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione cardiologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave
cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di
riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi
principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
4 ACC 102 – DOLORE TORACICO NON SPECIFICO
31
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione cardiologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da
mielolesione”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti
precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE
Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati
appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione
dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri tutti gli ACC sono considerati:
clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e
l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;
potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto
e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30;
ad eccezione di alcuni casi (ACC) per i quali si considera appropriata una distanza fino
a 60 giorni.
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA
Ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
32
i ricoveri di riabilitazione cardiologica sempre appropriati rispetto ad un singolo
evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ICD9CM di diagnosi
dell’evento riabilitativo);
i ricoveri di riabilitazione cardiologica sempre inappropriati rispetto ad un singolo
evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ICD9CM di diagnosi
dell’evento riabilitativo);
i ricoveri di riabilitazione cardiologica potenzialmente inappropriati rispetto ad un
singolo evento di riabilitazione cardiologica (elenco puntuale di ACC e di Codici di
Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati) ad eccezione dei
ricoveri di tipo cardiologico, cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo
avuto una diagnosi di dimissione clinicamente appropriata, presentano caratteristiche
(rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui possono
comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo cardiologico, si utilizza lo stesso elenco puntuale
di diagnosi/interventi di tipo cardiologico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la
diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)
Ricoveri di riabilitazione cardiologica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non
hanno avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
33
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti affetti da mielolesione.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare
appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione cardiologica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati
sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata
appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di evento
acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione cardiologica (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario e regime diurno
La casistica dei ricoveri di riabilitazione codice 56 in regime ordinario e regime diurno
preceduta da evento acuto è stata analizzata rispetto alla distribuzione delle giornate di
degenza/accessi (in classi). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente
rilevanti ai fini del criterio sono stati identificati i “range” di durata della degenza per le categorie
precedentemente definite:
ricoveri con intervento cardiochirgico:
degenza appropriata: 8-30 giorni/accessi;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 8 e 30 giorni/accessi, ,
ad eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta
appropriata anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri con intervento vascolare:
degenza appropriata: 6-30 giorni/accessi;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 30 giorni/accessi, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri senza intervento con sindrome coronarica acuta:
degenza appropriata: 6-25 giorni/accessi;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 25 giorni/accessi, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 25 giorni.
ricoveri senza intervento con insufficienza cardiaca:
degenza appropriata: 6-30 giorni/accessi;
34
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 30 giorni/accessi, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
altri ricoveri senza intervento con ACC cardiologici:
degenza appropriata: 6-25 giorni/accessi;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 25 giorni/accessi, , ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione cardiologica non preceduti da evento acuto clinicamente
appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di
durata appropriati.
Ricoveri di riabilitazione cardiologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56)
regime ordinario e regime diurno
Per i ricoveri di riabilitazione cardiologica codice 56 in regime ordinario e diurno criterio è
stato identificato:
un elenco di ACC con “range” di durata della degenza appropriato compreso tra 6 e
25 giornate/accessi, al di fuori del quale i ricoveri sono considerati come potenzialmente
inappropriati dal punto organizzativo, se la durata è inferiore a 6 giorni, o potenzialmente
inefficienti, se la durata è superiore a 25 giorni;
per gli ALTRI ACC è stato individuato un “range” di durata della degenza
appropriato compreso tra 8 e 30 giornate/accessi, al di fuori del quale i ricoveri sono
considerati come potenzialmente inappropriati dal punto organizzativo, se la durata è
inferiore a 8 giorni/accessi, o inefficienti, se la durata è superiore a 30 giorni/accessi.
35
3.4.4 MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA CORRELAZIONE CLINICA
Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario sono stati aggregati
sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento
acuto precedente). Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per
la definizione dei criteri, sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica appropriata rispetto al
precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto
precedente appropriati );
i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica potenzialmente
inappropriata rispetto al precedente ricovero in acuzie se non presenti
interventi/procedure nell’evento acuto di tipo ortopedico e/o se il reparto di
dimissione dell’evento avuto è diverso da ortopedia (elenco puntuale di ACC e di
Codici di Diagnosi dell’evento acuto precedente potenzialmente inappropriati);
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico,
cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione
dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione ortopedica, presentano
caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui
possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, è stato dunque identificato un
elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di
considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente
inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno sono stati aggregati sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri sono stati individuati:
36
i ricoveri di riabilitazione ortopedica con correlazione clinica appropriata rispetto al
precedente ricovero in acuzie (elenco puntuale di ACC di diagnosi dell’evento acuto
precedente appropriati);
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da un evento acuto
diverso dai precedenti (altri ACC di diagnosi dell‟evento acuto precedente) da
considerare potenzialmente inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico,
cioè quei ricoveri di riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione
dalle acuzie clinicamente correlabile alla riabilitazione ortopedica, presentano
caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari della SDO) tali per cui
possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, è stato dunque identificato un
elenco puntuale di diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti, permettono di
considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente
inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 75 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione ortopedica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti con “grave
cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero per acuti precedente o della SDO di
riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi
principale sia potenzialmente inappropriata)
Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 28 in regime ordinario e diurno sono stati
aggregati sulla base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione ortopedica in regime
ordinario e diurno sono da considerare con correlazione clinica sempre appropriata
rispetto al precedente ricovero in acuzie, previa verifica che si tratti di pazienti “affetti da
mielolesione”.
37
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO del ricovero per acuti
precedente o della SDO di riabilitazione, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA DISTANZA TEMPORALE
Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario, che sono risultati
appropriati secondo il precedente criterio della correlazione clinica, sono stati studiati, sulla
base della tipologia di evento acuto precedente (mediante l‟ACC di diagnosi dell‟evento acuto
precedente), anche rispetto alla distanza temporale (in giorni) intercorsa tra la dimissione
dall’evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri tutti gli ACC sono considerati:
clinicamente appropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento acuto e
l‟ammissione in riabilitazione è compresa tra 0-30 giorni;
potenzialmente inappropriati, se la distanza intercorsa tra la dimissione dall‟evento
acuto e l‟ammissione in riabilitazione è superiore a 30 giorni, ad eccezione dei ricoveri di
“Frattura del bacino”5 che risultano sempre clinicamente appropriato per qualsiasi
distanza dall‟evento acuto.
APPROPRIATEZZA CLINICA: CRITERIO DELLA TIPOLOGIA CASISTICA
Ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime ordinario e diurno, che non hanno
avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante l‟ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri sono stati individuati tre principali tipologie di ricoveri:
i ricoveri di riabilitazione ortopedica appropriati rispetto ad un singolo evento di
riabilitazione (elenco puntuale di diagnosi dell’evento di Riabilitazione);
i ricoveri di riabilitazione ortopedica potenzialmente inappropriati rispetto ad un
singolo evento di riabilitazione (elenco puntuale di diagnosi dell’evento di
Riabilitazione);
5 ICD9CM 738 – FRATTURA DEL BACINO
38
tutti gli altri ricoveri di riabilitazione ortopedica diversi dai precedenti (altri
ICD9CM di diagnosi dell‟evento riabilitativo) da considerare potenzialmente
inappropriati, ad eccezione dei ricoveri di tipo ortopedico, cioè quei ricoveri di
riabilitazione che, pur non avendo avuto una diagnosi di dimissione clinicamente
appropriata, presentano caratteristiche (rintracciabili nelle diagnosi/interventi secondari
della SDO) tali per cui possono comunque essere considerati appropriati.
Ai fini dell‟identificazione dei ricoveri di tipo ortopedico, si utilizza lo stesso elenco puntuale di
diagnosi/interventi di tipo ortopedico che, se presenti nelle diagnosi secondarie e/o
interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero (nonostante la
diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Neuroriabilitazione (cod. 75) regime ordinario e
diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 75 in regime ordinario e diurno, che non hanno
avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti con “grave cerebrolesione acquisita”.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti con “grave cerebrolesione acquisita” è stato utilizzato
l‟elenco dei codici ICD9CM del Protocollo di Valutazione Riabilitativa del Paziente con
Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) della S.I.M.F.E.R. che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO, permettono di considerare appropriato il ricovero
(nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata).
Ricoveri di riabilitazione ortopedica – Unità spinale (cod. 28) regime ordinario e diurno
I ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 28 in regime ordinario e diurno, che non hanno
avuto un ricovero acuto precedente, sono stati aggregati per tipologia di diagnosi di
dimissione (mediante il codice ICD9CM di diagnosi principale di dimissione).
Dopo aver analizzato i dati e studiato le situazioni particolarmente rilevanti per la definizione dei
criteri, è stato definito il seguente criterio: i ricoveri di riabilitazione neurologica in regime
ordinario e diurno sono da considerare clinicamente appropriati, previa verifica che si tratti
di pazienti affetti da mielolesione.
Ai fini dell‟identificazione dei “pazienti affetti da mielolesione” è stato utilizzato un elenco dei
codici ICD9CM che, se presenti nelle diagnosi secondarie della SDO, permettono di considerare
appropriato il ricovero (nonostante la diagnosi principale sia potenzialmente inappropriata)
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto
39
I ricoveri di riabilitazione ortopedica preceduti da evento acuto clinicamente appropriati
sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di durata
appropriati e mantenendo una classificazione dei ricoveri in base alla diversa tipologia di evento
acuto che ha preceduto il ricovero di riabilitazione neurologica (mediante l‟ACC di diagnosi
dell‟evento acuto precedente).
Per i ricoveri di riabilitazione ortopedica è stato definito anche un criterio di “tolleranza” con
cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di pazienti “complessi” da considerare sempre
appropriati in termini di durata di degenza. Ai fini dell‟identificazione dei pazienti complessi, è
stata individuato un elenco puntuale di diagnosi/interventi che, se presenti nelle diagnosi
secondarie e/o interventi/procedure della SDO del ricovero acuto, permettono di considerare la
durata del ricovero come sempre appropriata, anche se supera il limite massimo definito dal
range.
Ricoveri di riabilitazione neurologica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i
seguenti “range” di durata della degenza:
ricoveri che provengono da un evento acuto di “fratture del collo del femore”:
degenza appropriata: 11-30 giorni pazienti under 70; 11-40 giorni pazienti over
70;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30/40 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 o 40 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “fratture arti inferiori”:
degenza appropriata: 11-25 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
una degenza superiore a 25 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “osteoartrosi”:
degenza appropriata: 6-20 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 6 e 20 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
una degenza superiore a 20 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di “complicazioni di dispositivi, impianti e
innesti”:
degenza appropriata: 11-30 giorni;
40
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che provengono da un evento acuto di altri principali ACC:
degenza appropriata: 11-25 giorni;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
una degenza superiore a 25 giorni.
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi
ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED EFFICIENZA
Ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto
I ricoveri di riabilitazione ortopedica non preceduti da evento acuto clinicamente
appropriati sono stati analizzati rispetto alla durata di degenza, identificando i “range” di
durata appropriati.
Anche ai ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto è stato applicato il
criterio di “tolleranza” con cui salvaguardare le eccezioni, ovvero i ricoveri di “pazienti
complessi” da considerare sempre appropriati in termini di durata di degenza, utilizzando lo
stesso elenco diagnosi/interventi applicato ai ricoveri preceduti da evento acuto.
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
ordinario
Per i ricoveri di riabilitazione neurologica codice 56 in regime ordinario sono stati definiti i
seguenti “range” di durata della degenza:
ricoveri che appartengono ad un gruppo di ACC:
degenza appropriata 11-30 giornate;
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 30 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 30 giorni.
ricoveri che appartengono ad altri ACC:
degenza appropriata 11-25 giornate;
41
degenza potenzialmente inappropriata: non compresa tra 11 e 25 giorni, ad
eccezione dei ricoveri riferiti ai “pazienti complessi” per i quali risulta appropriata
anche una degenza superiore a 25 giorni.
Ricoveri di riabilitazione ortopedica - Recupero e riabilitazione funzionale (cod. 56) regime
diurno
Per tutti i ricoveri di riabilitazione ortopedica codice 56 in regime diurno è stata identificata
una soglia di minima di accessi pari a 12, al di sotto della quale i ricoveri sono da considerarsi
ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa.
42
3.5 RISULTATI
3.5.1 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI
Come mostra lo schema di seguito, la quantificazione e rappresentazione dei risultati utilizza una
logica di “filtro”. Infatti, a partire dal totale dei ricoveri e delle giornate di degenza oggetto di
analisi si applica un “primo filtro” che identifica:
il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) ricevuti dai cittadini
residenti che hanno evidenziato una potenziale inappropriatezza clinica;
il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) ricevuti dai cittadini
residenti che risultano clinicamente appropriati. Sui ricoveri clinicamente appropriati si
applica il “secondo filtro”: la casistica viene, cioè, analizzata dal punto di vista della
durata di degenza in termini di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati a
cittadini residenti e non residenti. Tale filtro individua:
a. il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati ai cittadini
residenti e non residenti che risultano appropriati nella durata di degenza, in
quanto corrispondente al range di durata appropriato;
b. il numero di ricoveri (e le corrispondenti giornate di degenza) erogati ai cittadini
residenti e non residenti che risultano potenzialmente inappropriati nella durata
di degenza per:
i. potenziale inappropriatezza organizzativa: durata del ricoveri inferiore
alla soglia minima definita dal range di durata appropriato;
ii. potenziale inefficienza: durata del ricovero superiore alla soglia massima
definita dal range di durata appropriato.
Per i ricoveri che risultano potenzialmente inefficienti, le giornate di
degenza considerate potenzialmente inefficienti non corrispondono alla
durata complessiva del ricovero ma sono quantificate come differenza
tra il totale della durata e la soglia massima definita dal range di
durata appropriato.
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
RICOVERI GIORNATE
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
RICOVERI GIORNATE
APPROPRIATI CLINICAMENTE
RICOVERI GIORNATE
APPROPRIATI NELLA DURATA
RICOVERI GIORNATE
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
RICOVERI GIORNATE
INAPPROPRIATI PER DURATA MINORE
DELLA SOGLIA MINIMA
RICOVERI GIORNATE
INAPPROPRIATI PER DURATA
SUPERIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
RICOVERIGIORNATE OLTRE
SOGLIA
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
DO
MA
ND
AO
FF
ER
TA
RIC
OV
ERI
DO
MA
ND
A
SOD
DISFA
TTA
GIO
RN
ATE
DEG
ENZA
SOD
DISFA
TTA
GIO
RN
ATE
DEG
ENZA
SA
LDO
MO
BILITÀ
43
3.5.2 RISULTATI
In premessa alla quantificazione dei risultati, si rendono necessarie alcune precisazioni rispetto
alle ipotesi condivise dai referenti clinici sottostanti la costruzione della metodologia di analisi di
appropriatezza:
• i ricoveri che non rispondono ai criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza definiti dai
referenti clinici non sono considerati inappropriati in assoluto ma “potenzialmente
inappropriati” o “a rischio di inappropriatezza”, in quanto analisi di maggior dettaglio
potrebbero evidenziare la presenza di particolari condizioni che rendono gli stessi ricoveri
comunque appropriati;
• pur utilizzando lo stesso criterio di analisi dei dati, i valori target dei criteri/parametri di
appropriatezza ed efficienza sono stati individuati in maniera diversificata per le quattro
principali tipologie di riabilitazione, al fine di considerarne le specificità;
• tutti i criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza tengono conto di ogni informazione
della SDO utile a individuare i casi di comorbidità e/o i casi complessi (mediante le diagnosi
secondarie/procedure/interventi) per valutare l‟appropriatezza dei casi potenzialmente
inappropriati. La valutazione risente, in alcuni casi, della parziale o incompleta compilazione
della SDO;
• dall‟analisi sono stati esclusi i ricoveri relativi a pazienti deceduti, trasferiti ad altro
reparto per acuti e dimessi volontariamente a domicilio;
• i dati sono analizzati “a parità di condizioni organizzative”, pur considerando che le
differenze regionali già citate rendono in alcuni casi necessario il prolungamento del ricovero
per assenza di strutture alternative all‟ospedale o per mancata disponibilità di accoglienza da
parte delle stesse;
• le evidenze quantitative risultano influenzate anche dalla disomogenea e non sempre
corretta modalità di compilazione delle SDO relative soprattutto ai ricoveri per acuti
(codici di diagnosi e interventi);
• i referenti clinici hanno espresso la necessità di distinguere, per la MDC 5 – Apparato
cardio-circolatorio, i ricoveri di riabilitazione ospedaliera preceduti da evento acuto in
ricoveri con intervento cardiochirurgico nell‟evento acuto, ricoveri con intervento vascolare
nell‟evento acuto e ricoveri senza intervento chirurgico. Quest‟ultima classe di ricoveri è stata
ulteriormente suddivisa in ricoveri con sindrome coronarica acuta, ricoveri con insufficienza
cardiaca, ricoveri con altri ACC cardiologici e ricoveri con altri ACC;
• i referenti clinici, per la MDC 1 – Sistema Nervoso, hanno ritenuto opportuno suddividere le
diagnosi dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera preceduti da evento acuto relativi all‟ ACC
109 - VASCULOPATIE CEREBRALI ACUTE in 4 classi: ictus ischemico, ictus emorragico,
ictus mal definito e ictus con altri codici residuali.
44
AMBITO DI ANALISI
Nell‟anno 2010, il totale dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera è stato pari a 321.518, di cui
257.720 casi (80,2%) corrispondono all‟ambito oggetto di analisi (si veda tabella di seguito).
Tale ambito, secondo l‟approccio metodologico, è composto da:
ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica
(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) preceduti da un evento acuto nell‟anno oggetto di analisi
o negli ultimi tre mesi dell‟anno precedente (64,7% - pari a 207.925 ricoveri);
ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1), pneumologica (MDC 4), cardiologica
(MDC 5) e ortopedica (MDC 8) non preceduti da un evento acuto, di cui sono stati
analizzati solo i casi riferiti a pazienti che hanno effettuato un solo ricovero di
riabilitazione nell’anno oggetto di analisi (15,5% - pari a 49.795).
Non sono oggetto di analisi (“altro”) i ricoveri di riabilitazione relativi ad altre tipologie di
riabilitazione (MDC diversi da 1-4-5-8) e ricoveri di riabilitazione riferiti ad altre “sequenze del
paziente” minori ( 19,8% dei casi totali).
Come mostrano i grafici di seguito, la maggior parte dei ricoveri di riabilitazione oggetto di
analisi sono erogati in regime ordinario (87% del totale) e prevalentemente da strutture
private (71% dei casi totali).
CASI GIORNATE DM
207.925 5.546.677 26,68
64,7% 72,3%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
CASI GIORNATE DM
49.795 1.142.340 22,94
15,5% 14,9%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
CASI GIORNATE DM
321.518 7.671.114 23,86
TOTALE RICOVERI RIABILITAZIONE*
ANNO 2010
CASI GIORNATE DM
257.720 6.689.017 25,95
80,2% 87,2%
AMBITO OGGETTO DI ANALISI
CASI GIORNATE DM
63.798 982.097 15,39
19,8% 12,8%
ALTRO
87%
13%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE EPR REGIME DI RICOVERO ANNO 2010
Ricoveri Ordinari
Ricoveri Diurni
29%
71%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE PER SOGGETTO EROGATORE ANNO 2010
PUBBLICO
PRIVATO
45
I diagrammi a barre di seguito mostrano la distribuzione per regime di ricovero e per tipologia di
riabilitazione (MDC) sia per i ricoveri preceduti da evento acuto che per i ricoveri non preceduti
da evento acuto: in tutti casi è maggiore la percentuale di ricoveri ordinari, ad eccezione dei
ricoveri di riabilitazione neurologica non preceduti da evento acuto (58% Regime Ordinario e
42% Regime Diurno).
Le tabelle sottostanti mostrano la composizione per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC)
della disciplina: si rileva una forte concentrazione della casistica nella disciplina codice 56
(Recupero e riabilitazione funzionale), con valori sempre superiori al 73% (nella MDC 5 tale
percentuale raggiunge circa il 100% della casistica). I ricoveri con disciplina codice 75
(neuroriabilitazione) e codice 28 (unità spinale) afferiscono quasi esclusivamente ricoveri di tipo
neurologico.
Di seguito si presenta, infine, la distribuzione regionale dei ricoveri di riabilitazione oggetto di
analisi, con il dettaglio particolarmente significativo che riguarda la ripartizione per tipologia di
soggetto erogatore (si veda il diagramma a barre).
40.838
8.715
39.422
103.259
5.273
656
3.640
6.122
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
MDC 1NEURO
MDC 4PNEUMO
MDC 5CARDIO
MDC 8ORTO
RICOVERI DI RIABILITAZIONE PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO FOCUS PER MDC E REGIME DI RICOVERO ANNO 2010
Ricoveri Ordinari Ricoveri Diurni
11.409 5.498 3.718
11.315
8.138
1.555 3.240
4.922
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
MDC 1NEURO
MDC 4PNEUMO
MDC 5CARDIO
MDC 8ORTO
RICOVERI DI RIABILITAZIONE NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO FOCUS PER MDC E REGIME DI RICOVERO ANNO 2010
Ricoveri Ordinari Ricoveri diurni
RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI %
CODICE 56 4.282 81,21% 611 93,14% 3.639 99,97% 6.094 99,54%
CODICE 75 825 15,65% 44 6,71% 1 0,03% 25 0,41%
CODICE 28 166 3,15% 1 0,15% 3 0,05%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
PER TIPOLOGIA DI RIABILITAZIONE E CODICE DI DISCIPLINA
MDC 1 NEURO MDC 4 PNEUMO MDC 5 CARDIO MDC 8 ORTO
RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI % RICOVERI %
CODICE 56 5.944 73,04% 1.426 91,70% 3.238 99,94% 4.851 98,56%
CODICE 75 1.912 23,49% 129 8,30% 2 0,06% 64 1,30%
CODICE 28 282 3,47% 7 0,14%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
PER TIPOLOGIA DI RIABILITAZIONE E CODICE DI DISCIPLINA
MDC 1 NEURO MDC 4 PNEUMO MDC 5 CARDIO MDC 8 ORTO
46
Si conferma l‟elevata incidenza del settore privato in quasi tutte le Regioni, ad eccezione di
Liguria, Umbria, Basilicata ed Emilia Romagna. Le Regioni con la quota maggiore di ricoveri a
livello complessivo sono anche quelle in cui la componente privata è particolarmente elevata (e
superiore al 60%), come ad esempio la PA di Trento (84%), la Lombardia (69%) e il Lazio
(87%).
RISULTATI DELL’APPLICAZIONE
Lo schema di seguito sintetizza i risultati del percorso metodologico fin qui tracciato in termini
di quantificazione dei ricoveri e delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate
rispetto ai tre criteri di analisi: potenziale inappropriatezza clinica, potenziale inappropriatezza
organizzativa e potenziale inefficienza.
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
257.720 6.689.017
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
41.863 1.146.928
APPROPRIATI CLINICAMENTE
215.857 5.541.089
APPROPRIATI NELLA DURATA
151.666 4.875.376
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
64.191 666.713
INAPPROPRIATI PER DURATA
MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE
23.181 147.707
INAPPROPRIATI PER DURATA
MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
41.010 519.006
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
DO
MA
ND
AO
FF
ER
TA
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
OLTRE SOGLIA
16%
25% 10%
17%
47
Come mostra lo schema di seguito, l‟applicazione dei criteri di potenziale inappropriatezza
clinica, potenziale inappropriatezza organizzativa e potenziale inefficienza, sia ai ricoveri
preceduti da evento acuto che ai ricoveri non preceduti da evento acuto, determina una situazione
complessiva potenzialmente inappropriata nell’anno 2010 pari al 27% del totale giornate di
degenza (riferite alla casistica MDC 1 Sistema Nervoso, MDC 4 Apparato Respiratorio, MDC 5
Apparato Cardio-Circolatorio, MDC 8 Sistema Muscolo-Scheletrico), che corrisponde a
1.813.641 giornate di degenza.
Di seguito si presentano i risultati distinti per i diversi criteri di analisi e con i principali livelli di
dettaglio.
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
L‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica analizzata mostra, a livello
nazionale, un numero di ricoveri con potenziale inappropriatezza clinica pari a 41.863
(16,2% del totale ricoveri oggetto di analisi) che corrisponde a 1.146.928 giornate di degenza
(si veda il grafico di seguito).
Fonte SDO 2010 *totale ricoveri oggetto di analisi
In termini di numero di ricoveri, tale valore, come mostra il grafico a torta di seguito, è generato
in buona parte dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (12.988 ricoveri - 69%) e
215.857 64.1912° FILTROTOTALE
RICOVERI
5.541.089 666.713INAPPROPRIATEZZA
DURATA
RICOVERI
GIORNATE APPROPRIATICLINICAMENTE E NELLA
DURATA
TOTALE
RICOVERI151.666
4.875.376
RICOVERI
GIORNATECLINICAMENTE
APPROPRIATI
257.720 41.8631° FILTROTOTALE
RICOVERI
6.689.017 1.146.928INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
RICOVERI
GIORNATE CLINICAMENTEAPPROPRIATI
TOTALE
RICOVERI215.857
5.541.089
RICOVERI
GIORNATE
1.813.641
QUANTITIFICAZIONE POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
QUANTIFICAZIONE POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA E DELLA POTENZIALE INEFFICIENZA
DEI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
QUANTITIFICAZIONE TOTALE GIORNATE DEGENZA
POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
A
B
A B+
RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
257.720 215.857
41.863
-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
1 2 3
83,8%
16,2%
T OT ALE
R I COVERI *
R IC OVERIC LINICAMENTE
APPR OPRIATI
RIC
OV
ER
I D
IR
IAB
ILIT
AZIO
NE
1.146.928 GI ORNATE DI
D EGENZA
R I COVERI CON
POT ENZIALE
I N APPROPRIATEZZA
C LINICA
48
per il resto dai ricoveri non preceduti da evento acuto (28.875 ricoveri - 31%). In realtà, però, la
potenziale inappropriatezza clinica risulta maggiormente concentrata nei ricoveri non
preceduti da evento acuto, dove incide per il 26,1%, mentre solo il 13,9% dei ricoveri che
provengono da un evento acuto risulta potenzialmente inappropriato.
Fonte SDO 2010
Pertanto, a fronte di 257.720 ricoveri di riabilitazione (corrispondenti a 6.689.017 giornate di
degenza), l’applicazione del “primo filtro” di potenziale inappropriatezza clinica porta a
215.857 ricoveri clinicamente appropriati (corrispondenti a 5.541.089 giornate di degenza).
Del totale ricoveri con potenziale inappropriatezza clinica (41.863), il 31% è riferito a ricoveri
non preceduti da evento acuto (12.988) ed il 69% riguarda ricoveri riabilitazione preceduti da
evento acuto, che corrisponde a 28.875 ricoveri. Di questi ultimi:
o il 52% (pari a 21.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l‟evento di riabilitazione e il precedente evento acuto. La maggiore potenziale
inappropriatezza (64,3%) si rileva nei ricoveri in disciplina codice 56 regime
ordinario, ma in tutte le discipline riabilitivative e in tutti i setting assistenziali, seppur
con minore incidenza percentuale, sono stati rilevati ricoveri potenzialmente
inappropriati;
o il 48% (pari a 7.126 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” con
l‟evento acuto precedente.
Del totale ricoveri preceduti da evento acuto con potenziale inappropriatezza clinica
(28.875), la quota maggiore (10.899 – 37,7%) è relativa ai ricoveri di riabilitazione ne
urologica, seguita dai ricoveri di riabilitazione ortopedica (9.079 – 31,4%).
RICOVERI CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA - Dettaglio per Sezione di Analisi
207925 0,138872189
49795 0,260829401
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
28.87569%
RICOVERINON PRECEDUTI DA
EVENTO ACUTO 12.988
31%
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON CORRELAZIONE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON DISTANZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
26,1 %
dei ricoveri NON preceduti da evento acuto
13,9 %
dei ricoveri preceduti da evento acuto
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON CORRELAZIONE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO CON DISTANZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
DETTAGLIO PER PROVENIENZA PAZIENTE
257.720 41.8631° FILTROTOTALE
RICOVERI
6.689.017 1.146.928INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
RICOVERI
GIORNATE CLINICAMENTEAPPROPRIATI
TOTALE
RICOVERI215.857
5.541.089
RICOVERI
GIORNATE
16%
17%
49
4.709
153
1.477
6.649
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
MDC 1NEURO
MDC 4PNEUMO
MDC 5CARDIO
MDC 8ORTO
3 6 ,3%
1 1 ,4%
5 1 ,2%
2 , 1%
RIC
OV
ER
I D
IR
IAB
ILIT
AZIO
NE
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
ANNO 2010
9,5% 0,5% 3% 13,4%
12.988
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
49.795
Fonte SDO 2010
Come mostra il diagramma a barre di seguito, del totale ricoveri con potenziale
inappropriatezza clinica (41.863), il 31% riguarda ricoveri di riabilitazione non preceduti da
evento acuto, che corrisponde a 12.988 ricoveri, di cui la quota maggiore (6.649 – 51,2%) è
relativa ai ricoveri di riabilitazione ortopedica. Rispetto al totale ricoveri non preceduti da
evento acuto (49.795), la quota di potenziale inappropriatezza maggiormente significativa
(13,4%) è relativa ai ricoveri di riabilitazione ortopedica.
Fonte SDO 2010
8.524
1.362
4.114
7.749
2.375
1.229
2.192
1.330
-
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
MDC 1NEURO
MDC 4PNEUMO
MDC 5CARDIO
MDC 8ORTO
RIC
OV
ER
I D
IR
IAB
ILIT
AZIO
NE
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
ANNO 2010
1 0 . 899
6 . 3 06
9 . 0 79
2 . 5 91
28.875
5,2% 1,2% 3% 4,4%
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO207.925
C O R RELAZ IONE
C L I NICA
D I S TANZA
E V ENTO
A C UTO
C O R RELAZ IONE
C L I NICA
D I S TANZA
E V ENTO
A C UTO
C O R RELAZ IONE
C L I NICA
D I S TANZA
E V ENTO
A C UTO
50
Si riporta di seguito il posizionamento regionale dei ricoveri di riabilitazione con potenziale
inappropriatezza clinica, distinti per tipologia di soggetto erogatore: complessivamente emerge
una prevalenza dei soggetti privati in quasi tutte le Regioni, ad accezione di Liguria, Umbria,
Friuli Venezia Giulia.
33%
67%
RICOVERI CON INAPPROPRITATEZZA CLIINICAPER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE
ANNO 2010
PUBBLICO
PRIVATO
0,21,0
0,43 0,38
0,14
0,370,27 0,26
0,55
0,190,36
0,19
0,48 0,46
0,06 0,070,25 0,20 0,13 0,18
0,07 0,10 0,03
1,57
1,19
0,910,59
0,640,55
0,16
0,490,30
0,32
0,03 0,04
0,38 0,350,17 0,20
0,22 0,170,09 0,05
0,04
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
PA
TR
ENTO
LOM
BA
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IA
LAZI
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ri s
tan
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diz
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i x
1.0
00
ab
itan
ti
POSIZIONAMENTO REGIONALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010
PUBBLICO PRIVATO
51
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA ED INEFFICIENZA
A partire dal totale ricoveri clinicamente appropriati, pari a 215.857, che corrisponde a
5.542.089 giornate di degenza, è stata valutata l‟appropriatezza dei ricoveri in termini di durata
mediante l‟applicazione dei “range” di durata appropriati individuati dai referenti clinici.
Ciò ha consentito di individuare 64.191 ricoveri la cui durata si colloza al di fuori del range e
che corrispondono a 666.713 giornate di degenza potenzialmente inappropriate. Pertanto,
come mostra lo schema di seguito, l‟applicazione del “secondo filtro” di in appropriatezza
determina un ammontare complessivo di ricoveri appropriati pari a 151.666 che corrisponde
a 4.875.376.
Mediante l‟analisi di potenziale inappropriatezza della durata di degenza sono stati quindi
quantificate (si veda lo schema di seguito): le giornate di degenza appropriate, perché relative a
ricoveri con durata compresa nel range (4.875.378), e le giornate di degenza potenzialmente
inappropriate (666. 713) perché riferite a:
a. potenziale in appropriatezza organizzativa (ricoveri con durata inferiore al
valore minimo), corrispondente a 147. 707 giornate di degenza (22%);
b. potenziale inefficienza (ricoveri con durata superiore al valore massimo),
corrispondente a 519.006 giornate di degenza (78%), calcolate considerando solo
le giornate eccedenti la soglia massima del range.
Se si considera la distribuzione delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate per durata
di degenza (666. 713) rispetto alla provenienza del paziente (si veda il diagramma a barre di
seguito) è possibile evidenziare che:
215.857 64.1912° FILTROTOTALE
RICOVERI
5.541.089 666.713INAPPROPRIATEZZA
DURATA
RICOVERI
GIORNATE APPROPRIATICLINICAMENTE E NELLA
DURATA
TOTALERICOVERI
151.666
4.875.376
RICOVERI
GIORNATECLINICAMENTEAPPROPRIATI
25%
10%
DURATA DELLA DEGENZA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DURATA DELLA DEGENZA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE
RANGE DI DURATA DEGENZA
APPROPRIATO
LIMITE MINIMO
GIORNATE DI
DEGENZA
LIMITE MASSIMO
GIORNATE DI
DEGENZA
DURATA RICOVERO
AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA PRESUMIBILMENTE CONNESSA ALLA
TIPOLOGIA DI SETTING ASSISTENZIALE
AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA
PER DURATA ECCESSIVA
DELTRATTAMENTO RIABILITATIVO
DURATA DELLA DEGENZA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DURATA DELLA DEGENZA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE
RANGE DI DURATA DEGENZA
APPROPRIATO
LIMITE MINIMO
GIORNATE DI
DEGENZA
LIMITE MASSIMO
GIORNATE DI
DEGENZA
DURATA RICOVERO
AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA PRESUMIBILMENTE CONNESSA ALLA
TIPOLOGIA DI SETTING ASSISTENZIALE
AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA
PER DURATA ECCESSIVA
DELTRATTAMENTO RIABILITATIVO
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
257.720 215.857
41.863
-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
1 2 3
83,8%
16,2%
RICOVERI DI RIABILITAZIONE ANNO 2010
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI CON
POTENZIALE
INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
TOTALE
RICOVERIRICOVERI
CLINICAMENTE
APPROPRIATI
RIC
OV
ER
I D
IR
IAB
ILIT
AZIO
NE
1.146.928 GI ORNATE DI
D EGENZA
VALUTAZIONE DELLA DURATA
DEI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
519.006147.707
666.713
22% 78%
12%4.875.37688%
GIORNATE DI
DEGENZA
APPROPRIATE
CORRISPONDENTI A RICOVERI CON
DURATA DI DEGENZA
ALL’INTERNO DEL RANGE DI
APPROPRIATEZZA
GIORNATE DI
DEGENZA
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
CORRISPONDENTI A RICOVERI CON
DURATA DI DEGENZA
FUORI DAL RANGE DI
APPROPRIATEZZA
666.713
4.875.376
5.542.089GI ORNATE DI
D EGENZA
52
489.995
176.718
-
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE FUORI RANGE
ANNO 2010
DETTAGLIO PROVENIENZA DEL PAZIENTE
8,8% 15,6%
dei ricoveri
preceduti
da evento acuto
dei ricoveri NON
preceduti da evento
acuto
73,3% 26,7%
GIO
RN
AT
E D
IR
IAB
ILIT
AZ
ION
E
il 73,3% (489.995 giornate di degenza) è riferito a ricoveri preceduti da evento acuto;
il 26,7% (176.718 giornate di degenza) è riferito a ricoveri non preceduti da evento
acuto.
In particolare, emerge la maggiore incidenza
dell‟inappropriatezza dei ricoveri non preceduti da evento
acuto: le 176.718 giornate di degenza potenzialmente
inappropriate dei ricoveri non preceduti da evento acuto
corrispondono al 15,6% del totale giornate di degenza dei
ricoveri non preceduti da evento acuto.
Al contrario, per i ricoveri preceduti da evento acuto tale
valore è inferiore al 9%.
Si riporta di seguito il posizionamento regionale dei ricoveri di riabilitazione con potenziale in
appropriatezza organizzativa, distinti per tipologia di soggetto erogatore: complessivamente
emerge una sostanziale equivalenza tra soggetti pubblici e privati, ad eccezione di alcune
Regioni in cui prevale la componente pubblica (Lazio e Puglia in particolare) ed altre in cui
prevale la componente privata (Umbria, Emilia, Liguria, Basilicata, Marche in particolare).
0,35
0,20
0,440,37
0,26
0,180,26
0,04
0,30 0,29 0,27 0,24
0,100,18 0,21
0,140,18
0,01 0,01 0,040,07
0,41
0,46
0,20
0,17
0,26
0,300,18
0,36
0,100,07
0,070,07
0,200,10 0,03
0,10 0,03
0,11 0,10 0,06 0,01
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
LOM
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LIG
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Ric
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tan
dar
diz
zati
pe
r 1
.00
0 a
bit
anti
POSIZIONAMENTO REGIONALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE CON POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010
PUBBLICO PRIVATO
48%52%
RICOVERI CON INAPPROPRITATEZZA
ORGANIZZATIVA PER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE
ANNO 2010
PUBBLICO
PRIVATO
53
Infine, si riporta di seguito il posizionamento regionale delle giornate di degenza potenzialmente
inefficienti perché oltre soglia massima del range appropriato: emerge in misura quasi esclusiva
la componente privata in tutte le Regioni, ad eccezione Umbria e Basilicata.
Si riporta di seguito la rappresentazione dei risultati a livello regionale e per tipologia di
riabilitazione (MDC).
4,501,60
7,16
1,13 2,300,42 1,05
3,761,72 3,03
0,202,34 2,64 1,48 1,29 2,47 3,33
0,66 1,81 0,70 0,82
26,97
10,76
3,80
9,14 7,688,88 7,38
4,095,21 2,76
5,583,04 2,46
3,07 3,22 1,59 0,202,80 0,42 1,46 0,87
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
LAZI
O
PIE
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LOM
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pe
r 1
.00
0 a
bit
anti
POSIZIONAMENTO REGIONALE GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INEFFICIENTI
PER TIPOLOGIA DI SOGGETTO EROGATOREVALORI STANDARDIZZATI x 1.000 ABITANTI - ANNO 2010
PUBBLICO PRIVATO
21%
79%
GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INEFFICIENTI
PER TIPOLOGIA SOGGETTO EROGATORE
ANNO 2010
PUBBLICO
PRIVATO
GIORNATE
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
% SUL TOTALE
GIORNATE
PIEMONTE 144.960 22%
VALLE D`AOSTA 3.200 21%
LOMBARDIA 439.053 25%
PA BOLZANO 12.948 25%
PA TRENTO 19.258 25%
VENETO 124.751 26%
FRIULI VENEZIA GIULIA 18.727 29%
LIGURIA 42.751 24%
EMILIA ROMAGNA 84.519 33%
TOSCANA 58.179 24%
UMBRIA 17.382 27%
MARCHE 23.470 22%
LAZIO 374.336 31%
ABRUZZO 28.519 22%
MOLISE 12.606 30%
CAMPANIA 142.677 31%
PUGLIA 101.761 30%
BASILICATA 14.372 23%
CALABRIA 48.262 28%
SICILIA 90.066 31%
SARDEGNA 11.844 23%
ITALIA 1.813.641 27%
REGIONI
MDC 1 - 4 - 5 - 8
22%
21%
25%
25% 25%
26%
29%24%
33% 24%
27% 22%
31%
22%30%
31%30%
23%
28%
31%
23%
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1.800.000
2.000.000
PIE
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PUG
LIA
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RIC
OV
ERI
POSIZIONAMENTO REGIONALE
GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE TOTALE AMBITO DI ANALISIINAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZA
ANNO 2010
GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
GIO
RN
AT
E
POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA – RISULTATI REGIONALI
Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate (in valore assoluto) ed una
rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione, dell‟incidenza percentuale delle giornate di
degenza potenzialmente inappropriate rispetto al totale giornate di degenza oggetto di studio (MDC 1 – 4 – 5 – 8).
RISULTATI RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1)
Il numero di ricoveri di riabilitazione neurologica (MDC 1 – Sistema Nervoso) nel 2010 è pari a
75.979 e risulta così composto:
ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 46.111 (60,7%);
ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 19.547 (25,7%);
altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 10.932 (13,6%), non
oggetto di studio.
Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:
15.608 ricoveri (23,8 % del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che
corrispondono a 556.325 giornate di degenza) di cui:
o 10.899 (69,8 %) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:
il 78,2% (8.524 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.
La maggiore potenziale inappropriatezza si rileva nei ricoveri in disciplina
codice 56 regime ordinario (37,1%) e nei ricoveri in disciplina codice 75
regime ordinario (31,4%).
il 21,8% (2.357 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la
dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
o 4.709 ricoveri (30,2%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto
riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale
risulta concentrata ed equamente distribuita nella disciplina codice 75 regime
ordinario e diurno (69,4%).
50.050 ricoveri (76,2 %) clinicamente appropriati, di cui 17.364 (35,7%) sono risultati
potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 261.298
giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza
sono a loro volta suddivisi in:
o potenziale inappropriatezza organizzativa: 7.887 casi (45,4%) la cui durata è al di
sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 62.765 giornate di
degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:
4.768 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (60,5%), corrispondenti
a 50.012 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento
potenzialmente inappropriato dell‟ACC 109 Vasculopatie cerebrali acute –
56
Ictus ischemico (1.363 ricoveri – 18.195 giornate con una quota di potenziale
inappropriatezza pari a 28,6%);
3.119 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (39,5%),
corrispondenti a 12.753 giornate di degenza.
o potenziale inefficienza: 9.477 ricoveri (54,5%) la cui durata è al di sopra delle soglie
minime di durata appropriate (corrispondenti a 198.533 giornate oltre soglia
massima di durata). Di questi:
4.966 casi (52,4%) riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto, corrispondenti
a 97.339 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento
potenzialmente inappropriato della categoria residuale “Altri ACC” (2.456
ricoveri – 50.141 giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di
potenziale inappropriatezza pari al 49,5%.
4.511 casi (47,5%) riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto,
corrispondenti a 101.194 giornate di degenza.
Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica
analizzata (86,4% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 65.658 ricoveri - 2.522.497 giornate di
degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza
corrispondente al 32,8% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di degenza della
riabilitazione neurologica (MDC 1 - Sistema Nervoso) che risultano potenzialmente inappropriate
o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 827.623 ( 32,8% del totale giornate di degenza analizzate),
che corrisponde a 32.972 ricoveri. Tale in appropriatezza è generata in buona parte dalla casistica
riabilitativa preceduta da evento acuto (23,4% pari a 590.157 giornate) e per il resto dai ricoveri
non preceduti da evento acuto (9,4% pari a 237.466 giornate).
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
257.720 6.689.017
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
41.863 1.146.928
APPROPRIATI CLINICAMENTE
215.857 5.541.089
APPROPRIATI NELLA DURATA
151.666 4.875.376
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
64.191 666.713
INAPPROPRIATI PER DURATA
MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE
23.181 147.707
INAPPROPRIATI PER DURATA
MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
41.010 519.006
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
DO
MA
ND
AO
FF
ER
TA
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
OLTRE SOGLIA
ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 - SISTEMA NERVOSO)
58
GIORNATE
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
% SUL TOTALE
PIEMONTE 59.529 28%
VALLE D`AOSTA 1.530 38%
LOMBARDIA 222.676 33%
PA BOLZANO 6.990 28%
PA TRENTO 7.251 38%
VENETO 68.855 39%
FRIULI VENEZIA GIULIA 9.286 39%
LIGURIA 20.936 34%
EMILIA ROMAGNA 45.840 44%
TOSCANA 27.691 29%
UMBRIA 10.291 34%
MARCHE 14.244 28%
LAZIO 139.130 31%
ABRUZZO 11.673 22%
MOLISE 3.964 28%
CAMPANIA 57.243 30%
PUGLIA 38.838 33%
BASILICATA 4.530 26%
CALABRIA 21.064 30%
SICILIA 48.555 43%
SARDEGNA 7.507 31%
ITALIA 827.623 33%
REGIONI
MDC 1
28%
38%
33%
28% 38%
39%
39%34%
44% 29%
34%28%
31%
22%28%
30%
33%
26%
30%43%
31%
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
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POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1)
INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010
GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
RISULTATI REGIONALI: RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 - SISTEMA NERVOSO)
Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica neurologica (MDC 1) potenzialmente
inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,
dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri neurologici (MDC 1).
RISULTATI RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4)
Il numero di ricoveri di riabilitazione pneumologica (MDC 4 – Apparato Respiratorio) nel 2010
è pari a 19.841 e risulta così composto:
ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 9.371 (47,2%);
ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 7.053 (35,5%);
altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 3.417 (17,2%), non
oggetto di studio.
Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:
2.744 ricoveri (16,7% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che
corrispondono a 58.179 giornate di degenza) di cui:
o 2.591 ricoveri (94.4%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:
il 52,6% (1.362 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.
La maggiore potenziale inappropriatezza (78,1%) si rileva nei ricoveri in
disciplina codice 56 regime ordinario.
il 47,4% (1.229 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la
dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
o 153 ricoveri (5,6%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto
riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale
risulta concentrata nella disciplina codice 75 regime diurno (83%).
13.680 ricoveri (83.3%) clinicamente appropriati, di cui 3.955 (28,9%) sono risultati
potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 24.059
giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza
sono a loro volta suddivisi in:
o potenziale inappropriatezza organizzativa: 2.205 casi (55,8%) la cui durata è al di
sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 9.750 giornate di
degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:
692 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (31,4%), corrispondenti a
3.795 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento dei
ricoveri disciplina 56 degenza ordinaria ed in particolare dall‟”ACC 131 –
Insufficienza respiratoria, arresto respiratorio (adulti)” (234 ricoveri – 1.464
giornate) e “Altri ACC” ( 348 ricoveri – 2.141 giornate) con una quote di
potenziale inappropriatezza rispettivamente pari a 33,8% e 50,2%.
60
1.513 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (68,6%),
corrispondenti a 5.955 giornate di degenza
o potenziale inefficienza: 1.750 ricoveri (44,2%), la cui durata è al di sopra delle soglie
minime di durata appropriate (corrispondenti a 14.309 giornate oltre soglia massima
di durata). Di questi:
104 casi (5,9%) riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto, corrispondenti a
1.110 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento
potenzialmente inappropriato della categoria residuale “Altri ACC” (85
ricoveri – 929 giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di
potenziale inappropriatezza pari al 81,7%.
1.646 casi (94,1%) riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto,
corrispondenti a 13.199 giornate di degenza.
Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica
analizzata (82,8% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 16.424 ricoveri – 359.307 giornate di
degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza
corrispondente al 22,9% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di degenza della
riabilitazione pneumologica (MDC 4 – Apparato Respiratorio) che risultano potenzialmente
inappropriate o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 82.238 ( 22,9% del totale giornate di degenza
analizzate), che corrisponde a 6.699 ricoveri. Tale inappropriatezza è generata in buona parte
dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (16,7 % pari a 60.281 giornate) e per il resto
dai ricoveri non preceduti da evento acuto (6,1% pari a 21.957 giornate).
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
16.424 359.307
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
2.744 58.179
APPROPRIATI CLINICAMENTE
13.680 301.128
APPROPRIATI NELLA DURATA
9.725 277.069
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
3.955 24.059
INAPPROPRIATI PER DURATA
MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE
2.205 9.750
INAPPROPRIATI PER DURATA
MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
1.750 14.309
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
OLTRE SOGLIA
ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
62
17%
13%
24%
35% 23%
19%
25% 20%
18%8%
11% 26%
24%
9% 23%
31%30%
15% 23%30%
14%0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
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POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4)
INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010
GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
GIORNATE
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
% SUL TOTALE
PIEMONTE 5.081 17%
VALLE D`AOSTA 28 13%
LOMBARDIA 37.794 24%
PA BOLZANO 77 35%
PA TRENTO 34 23%
VENETO 2.359 19%
FRIULI VENEZIA GIULIA 689 25%
LIGURIA 1.514 20%
EMILIA ROMAGNA 3.549 18%
TOSCANA 1.082 8%
UMBRIA 53 11%
MARCHE 182 26%
LAZIO 8.074 24%
ABRUZZO 540 9%
MOLISE 773 23%
CAMPANIA 8.526 31%
PUGLIA 7.074 30%
BASILICATA 340 15%
CALABRIA 934 23%
SICILIA 3.413 30%
SARDEGNA 122 14%
ITALIA 82.238 23%
REGIONI
MDC 4
RISULTATI REGIONALI: RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica pnuemologica (MDC 4) potenzialmente
inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,
dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri pneumologici (MDC 4).
RISULTATI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5)
Il numero di ricoveri di riabilitazione cardiologica (MDC 5 – Apparato Cardio-Circolatorio) nel
2010 è pari a 51.287 e risulta così composto:
ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 43.062 (84%);
ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 6.958 (13,6%);
altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 1.267 (2,5%), non
oggetto di studio.
Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:
7.783 ricoveri (15,6% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che
corrispondono a 151.574 giornate di degenza) di cui:
o 6.303 ricoveri (81%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:
il 65,2% (4.114 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.
La maggiore potenziale inappropriatezza (87%) si rileva nei ricoveri in disciplina
codice 56 regime ordinario.
il 34,8% (2.192 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la
dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
o 1.477 ricoveri (19%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto riferiti
al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale risulta
concentrata ed equamente distribuita nella disciplina codice 56 regime ordinario e
diurno.
42.237 ricoveri (84.4%) clinicamente appropriati, di cui 5.598 (13,3%), sono risultati
potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 32.227
giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza sono
a loro volta suddivisi in:
o potenziale inappropriatezza organizzativa: 4.685 casi (83,7%) la cui durata è al di sotto
delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 24.116 giornate di
degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:
3.382 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (72,2%), corrispondenti a
20.868 giornate di degenza, concentrato nei ricoveri in disciplina codice 56
regime ordinario (80,9%) determinato in gran parte dal comportamento
potenzialmente inappropriato dei ricoveri con Intervento cardochirurgico nel
ricovero acuto precedente (2.502 ricoveri – 17.119 giornate);
65
1.303 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (27,8%),
corrispondenti a 3.248 giornate di degenza.
o potenziale inefficienza: 913 ricoveri (16,3%), la cui durata è al di sopra delle soglie
minime di durata appropriate (corrispondenti a 8.111 giornate oltre soglia massima di
durata). Di questi:
316 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (34,6%), corrispondenti a
3.126 giornate di degenza, determinato soprattutto dal comportamento
potenzialmente inappropriato della dei ricoveri in disciplina codice 56 degenza
ordinaria (272 ricoveri – 2.660 giornate di degenza oltre soglia massima) con una
quota di potenziale inappropriatezza pari al 86%;
597 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (65,4%), corrispondenti
a 4.985 giornate di degenza.
ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO)
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
50.020 898.489
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
7.783 151.574
APPROPRIATI CLINICAMENTE
42.237 746.915
APPROPRIATI NELLA DURATA
36.639 714.688
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
5.598 32.227
INAPPROPRIATI PER DURATA
MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE
4.685 24.116
INAPPROPRIATI PER DURATA
MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
913 8.111
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
OLTRE SOGLIA
67
GIORNATE
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
% SUL TOTALE
PIEMONTE 11.463 12%
VALLE D`AOSTA 110 19%
LOMBARDIA 43.590 15%
PA BOLZANO 596 43%
PA TRENTO 6.489 32%
VENETO 17.482 23%
FRIULI VENEZIA GIULIA 722 18%
LIGURIA 4.786 20%
EMILIA ROMAGNA 10.913 29%
TOSCANA 8.404 20%
UMBRIA 646 15%
MARCHE 2.124 21%
LAZIO 26.900 23%
ABRUZZO 2.848 24%
MOLISE 3.249 53%
CAMPANIA 17.332 28%
PUGLIA 12.583 26%
BASILICATA 1.200 29%
CALABRIA 4.679 21%
SICILIA 7.105 28%
SARDEGNA 580 19%
ITALIA 183.801 20%
REGIONI
MDC 5
12%
19%
15%
43%
32%
23%
18%
20%29% 20%
15% 21%
23%
24% 53%
28%26%
29%
21% 28%
19%0
50.000
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150.000
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250.000
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POSIZIONAMENTO REGIONALEGIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5)
INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZAANNO 2010
GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
RISULTATI REGIONALI:RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5-APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO)
Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica cardiologica (MDC 5) potenzialmente
inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,
dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri cardiologici (MDC 5).
RISULTATI RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8)
Il numero di ricoveri di riabilitazione ortopedica (MDC 8 – Sistema Muscolo-Scheletrico) nel
2010 è pari a 126.058 e risulta così composto:
ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto: 109.381 (86,8%);
ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto: 16,237 (12,9%).
altri ricoveri (altre tipologie di casi non preceduti da un evento acuto): 440 (0,3%), non
oggetto di studio.
Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:
15.728 ricoveri (12,5% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che
corrispondono a 370.850 giornate di degenza). Dei ricoveri con potenziale
inappropriatezza clinica:
o 9.079 (57,7%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di cui:
il 85,4% (7.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l’evento di riabilitazione e il precedente evento acuto.
La maggiore potenziale inappropriatezza (79,7%) si rileva nei ricoveri in
disciplina codice 56 regime ordinario.
il 21,1% (1.330 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” tra la
dimissione da evento acuto e l’ammissione in riabilitazione.
o 6.649 ricoveri (42,3%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento acuto
riferiti al criterio “tipologia casistica”. Tale quota di in appropriatezza potenziale
risulta concentrata nella disciplina codice 56 regime ordinario (50%) e diurno
(42,2%).
109.890 ricoveri (87,5%) clinicamente appropriati, di cui 37.274 (33,9%) sono risultati
potenzialmente inappropriati rispetto alla durata di degenza (corrispondenti a 349.129
giornate di degenza). I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza
sono a loro volta suddivisi in:
o potenziale inappropriatezza organizzativa: 8.404 casi (22,5%) la cui durata è al di
sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 51.076 giornate di
degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta suddivisa in:
69
7.151 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (85,1%), corrispondenti
a 43.401 giornate di degenza determinato soprattutto dal comportamento
potenzialmente inappropriato dell‟”ACC 203 – Osteoartrosi” (1.687 ricoveri
– 6.238 giornate) con una quota di potenziale inappropriatezza pari a 23,6%,
dell‟”ACC 226 - Frattura del collo del femore” (1.540 ricoveri – 10.197
giornate) con una quota di potenziale inappropriatezza pari a 21,5% e della
categoria Altri ACC (1.346 ricoveri – 9.198 giornate) con una quota di
potenziale inappropriatezza pari a 18,8%.
1.235 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (14,9%),
corrispondenti a 7.675 giornate di degenza.
o potenziale inefficienza: 28.870 ricoveri (77,4%) la cui durata è al di sopra delle
soglie massime di durata appropriate (corrispondenti a 298.053 giornate oltre soglia
massima di durata). Di questi:
26.666 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (92,4%), corrispondenti
a 270.344 giornate di degenza determinato esclusivamente dal comportamento
potenzialmente inappropriato dell‟ACC 203 (16.947 ricoveri – 143.095
giornate di degenza oltre soglia massima) con una quota di potenziale
inappropriatezza pari al 63,7%;
2.204 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (7,6%),
corrispondenti a 27.709 giornate di degenza.
Alla luce di quanto analizzato, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica
analizzata (99,7% dei ricoveri dell‟anno 2010 pari a 125.618 ricoveri – 2.908.724 giornate di
degenza) ha mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed
inefficienza corrispondente al 24,8% delle giornate di degenza: il totale delle giornate di
degenza della riabilitazione ortopedica (MDC 8 - Sistema Muscolo Scheletrico) che risultano
potenzialmente inappropriate o inefficienti nell‟anno 2010 è pari 719.979 (24,8% del totale
giornate di degenza analizzate), che corrisponde a 53.002 ricoveri. Tale inappropriatezza è
generata in buona parte dalla casistica riabilitativa preceduta da evento acuto (19,5% pari a
568.588 giornate) e per il resto dai ricoveri non preceduti da evento acuto (5,2% pari a 151.391
giornate).
ALBERO RISULTATI: RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO)
2° FILTRO – SUI RICOVERI CLINICAMENTE APPROPRIATI
TOTALE RICOVERI
OGGETTO DI ANALISI
125.618 2.908.724
INAPPROPRIATI CLINICAMENTE
15.728 370.850
APPROPRIATI CLINICAMENTE
109.890 2.537.874
APPROPRIATI NELLA DURATA
72.616 2.188.745
INAPPROPRIATI NELLA DURATA
37.274 349.129
INAPPROPRIATI PER DURATA
MINORE DELLA SOGLIA INFERIORE
8.404 51.076
INAPPROPRIATI PER DURATA
MAGGIORE DELLA SOGLIA MASSIMA
28.870 298.053
1° FILTRO – SUL TOTALE RICOVERI
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
RICOVERI GIORNATE RICOVERI GIORNATE
OLTRE SOGLIA
71
GIORNATE
POTENZIALMENTE
INAPPROPRIATE
% SUL TOTALE
PIEMONTE 68.887 21%
VALLE D`AOSTA 1.532 15%
LOMBARDIA 134.993 21%
PA BOLZANO 5.285 21%
PA TRENTO 5.484 15%
VENETO 36.055 16%
FRIULI VENEZIA GIULIA 8.030 24%
LIGURIA 15.515 19%
EMILIA ROMAGNA 24.217 26%
TOSCANA 21.002 22%
UMBRIA 6.392 22%
MARCHE 6.920 15%
LAZIO 200.232 33%
ABRUZZO 13.458 23%
MOLISE 4.620 26%
CAMPANIA 59.576 35%
PUGLIA 43.266 28%
BASILICATA 8.302 21%
CALABRIA 21.585 29%
SICILIA 30.993 22%
SARDEGNA 3.635 15%
ITALIA 719.979 25%
REGIONI
MDC 8
21%
15%
21%
21% 15%
16%
24%
19% 26% 22%
22% 15%
33%
23%
26%
35%28%
21%
29%
22%
15%
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
PIE
MO
NT
E
VA
LLE
D`A
OST
A
LOM
BA
RD
IA
PA B
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A
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ZZ
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CA
MPA
NIA
PU
GLI
A
BA
SILI
CA
TA
CA
LAB
RIA
SIC
ILIA
SAR
DE
GN
A
RIC
OV
ER
I
POSIZIONAMENTO REGIONALE
GIORNATE DI DEGENZA POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE - RIABILITAZIONE ORTOPEDICA ( MDC 8)INAPPROPRIATEZZA CLINICA - ORGANIZZATIVA - INEFFICIENZA
ANNO 2010
GIORNATE APPROPRIATE GIORNATE POTENZIALMENTE INAPPROPRIATE
RISULTATI REGIONALI:RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 - SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO)
Di seguito viene presentata la distribuzione regionale delle giornate di degenza relative alla casistica ortopedica (MDC 8) potenzialmente
inappropriate (in valore assoluto) ed una rappresentazione grafica della stessa nel diagramma a barre, con evidenziazione, per ciascuna Regione,
dell‟incidenza percentuale della quota potenzialmente inappropriata rispetto al totale giornate di degenza da ricoveri ortopedici (MDC 8).
3.6 CRUSCOTTO INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA
Gli indicatori per la valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione
ospedaliera sono stati identificati (si veda schema di seguito) a partire dai tre principali elementi
della metodologia:
potenziale inappropriatezza clinica, l’indicatore quantifica l’incidenza percentuale dei
ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza clinica rispetto al totale dei ricoveri.
L‟indicatore viene calcolato considerando la domanda soddisfatta di ricoveri (prestazioni
ricevute dai cittadini residenti ovunque siano state erogate) e viene fornita evidenza anche
dello stesso indicatore calcolato sulle corrispondenti giornate di degenza.
potenziale inappropriatezza organizzativa, l’indicatore quantifica l’incidenza
percentuale dei ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza organizzativa rispetto al totale
dei ricoveri appropriati clinicamente. L‟indicatore viene calcolato considerando le
prestazioni erogate a cittadini residenti e non residenti; viene fornita, inoltre, evidenza
dello stesso indicatore calcolato sulle corrispondenti giornate di degenza.
potenziale inefficienza, l’indicatore quantifica incidenza % delle giornate di degenza ad
alto rischio di inefficienza rispetto al totale delle giornate appropriate clinicamente.
L‟indicatore viene calcolato considerando le giornate di degenza che superano la soglia
massima del range appropriato e facendo riferimento alle giornate erogate a cittadini
residenti e non residenti; viene fornita, inoltre, evidenza dello stesso indicatore calcolato
sui corrispondenti ricoveri.
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
PRESTAZIONI RICEVUTE DAI CITTADINI RESIDENTI OVUNQUE SIANO STATE EROGATE
PRESTAZIONI EROGATE A CITTADINI REDIDENTI E NON RESIDENTI
PRESTAZIONI EROGATE A CITTADINI REDIDENTI E NON RESIDENTI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA –CORRELAZIONE CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA CLINICA –TIPOLOGIA CASISTICA
1.1
1.2
1.3
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
2.1
2.2
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINEFFICIENZARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
3.1
3.2
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DIINEFFICIENZARICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI NONPRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
1
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
% INEFFICIENZA
3
% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA
CLINICA
% GIORNATE DIDEGENZA
AD ALTO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DIDEGENZA
AD ALTO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERIAD ALTO RISCHIO DI
INEFFICIENZA
% GIORNATE DIDEGENZA
AD ALTO RISCHIO DI
INEFFICIENZA
INDICATORE PRINCIPALE INDICATORE PRINCIPALE INDICATORE PRINCIPALE
DETTAGLI DETTAGLI DETTAGLI
73
VALORE MASSIMO
QUARTILE SUPERIORE (3)
MEDIANA
QUARTILE INFERIORE (1)
VALORE MINIMO
TARGET
Come evidenzia lo schema, oltre ai tre principali indicatori, sono stati individuati anche i livelli di
dettaglio riferiti ai principali criteri definiti dal Tavolo Tecnico, distinguendo in particolare i
ricoveri preceduti da evento acuto dai ricoveri non preceduti da evento acuto.
Inoltre, ai fini della classificazione dei diversi posizionamenti regionali sui tre principali indicatori,
è stato costruito un modello semaforico (si veda schema a destra) secondo cui:
i valori compresi tra il terzo quartile ed il valore
massimo individuano situazione di potenziale
inappropriatezza elevata (semaforo rosso);
i valori compresi tra il primo ed il terzo quartile
individuano situazione di potenziale
inappropriatezza moderata (semaforo giallo);
I valori compresi tra il valore minimo ed il primo
quartile individuano una situazione di potenziale
inappropriatezza non elevata (semaforo verde).
In questa fase non sono state definite soglie di tolleranza degli indicatori. Infatti, avendo molte
Regioni approvato interventi normativi in materia di riabilitazione ospedaliera nel corso del 2011,
che potrebbero aver profondamente modificato la situazione mostrata nell‟analisi dei dati 2010, il
Tavolo Tecnico ha convenuto sull‟impossibilità attuale di individuare le soglie di tolleranza degli
indicatori, nonché di fornire un‟indicazione temporale di monitoraggio per il raggiungimento delle
stesse soglie, e sulla necessità di definirle in una fase successiva, dopo aver analizzato i dati del
flusso SDO 2011.
Si riportano di seguito le schede relative agli indicatori principali e di dettaglio ed il quadro
sinottico riassuntivo del posizionamento regionale a livello complessivo ed il quadro sinottico sui
tre principali indicatori del cruscotto per ciascuna tipologia di riabilitazione (MDC), rimandando
all‟Allegato 3 per il dettaglio delle schede degli indicatori per MDC.
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
RE
GIO
NI
IN P
DR
1 2 3
VALLE D`AOSTA 12,8% 4,1% 7,8%
LOMBARDIA 16,4% 9,5% 5,4%
PROV. AUTON. BOLZANO 16,3% 12,1% 4,6%
PROV. AUTON. TRENTO 19,2% 5,5% 3,5%
VENETO 17,5% 7,6% 5,3%
FRIULI VENEZIA GIULIA 26,4% 6,9% 12,8%
LIGURIA 16,1% 18,7% 3,5%
EMILIA ROMAGNA 18,9% 14,3% 8,7%
TOSCANA 12,5% 20,6% 4,3%
UMBRIA 15,3% 14,9% 6,5%
MARCHE 11,8% 10,7% 9,2%
BASILICATA 11,7% 10,8% 15,0%
SARDEGNA 9,9% 10,4% 7,4%
PIEMONTE 10,9% 5,5% 10,1%
LAZIO 15,8% 7,6% 16,5%
ABRUZZO 12,4% 8,9% 7,9%
MOLISE 18,5% 11,6% 6,2%
CAMPANIA 19,5% 5,6% 15,7%
PUGLIA 18,4% 21,5% 11,1%
CALABRIA 17,1% 20,2% 15,9%
SICILIA 20,0% 17,1% 9,0%
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
75
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
22,9%
20,7%
20,3%
19,9%
19,7%
19,2%
18,8%
18,6%
17,8%
17,7%
17,6%
17,1%
16,2%
16,0%
15,0%
14,9%
14,4%
13,4%
12,6%
12,2%
11,6%
17,0%
16,8%
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
TOTALE
AZIONE
080-EMILIA ROMAGNA
140-MOLISE
190-SICILIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
150-CAMPANIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
050-VENETO
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
070-LIGURIA
020-VALLE D`AOSTA
180-CALABRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
MEDIA REGIONI NON IN PRD
MEDIA ITALIA
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
AZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
16,3% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 12,5% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 18,5% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE
12,5 <= x <= 18,5%
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
17,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
76
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
7,0%
6,1%
5,9%
5,3%
4,8%
4,7%
4,7%
4,5%
3,7%
3,5%
3,4%
3,3%
3,1%
2,6%
2,5%
2,4%
2,1%
1,9%
1,8%
1,6%
1,4%
3,6%
3,3%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE
160-PUGLIA
080-EMILIA ROMAGNA
150-CAMPANIA
140-MOLISE
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
190-SICILIA
110-MARCHE
030-LOMBARDIA
170-BASILICATA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
100-UMBRIA
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
120-LAZIO
090-TOSCANA
010-PIEMONTE
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
6,9%
6,4%
5,6%
5,5%
5,4%
4,6%
4,5%
4,3%
4,0%
3,9%
3,7%
3,3%
2,8%
2,6%
2,6%
2,4%
2,3%
2,1%
2,1%
2,0%
1,7%
3,8%
3,5%
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
140-MOLISE
160-PUGLIA
170-BASILICATA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
110-MARCHE
100-UMBRIA
020-VALLE D`AOSTA
090-TOSCANA
120-LAZIO
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
130-ABRUZZO
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
1.1
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,4% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
77
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– CORRELAZIONE CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
16,0%
15,0%
14,6%
13,8%
13,5%
13,5%
13,4%
13,3%
13,1%
13,0%
12,6%
12,5%
12,3%
11,9%
11,7%
10,8%
10,1%
9,4%
9,2%
9,0%
7,7%
12,2%
12,5%
% CORRELAZIONE CLINICA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
070-LIGURIA
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
050-VENETO
140-MOLISE
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
150-CAMPANIA
120-LAZIO
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
160-PUGLIA
110-MARCHE
200-SARDEGNA
180-CALABRIA
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
13,2%
13,1%
12,9%
11,8%
11,8%
11,6%
11,4%
11,3%
11,0%
10,9%
10,7%
10,7%
10,5%
10,2%
9,0%
8,7%
7,8%
7,3%
7,1%
7,1%
6,4%
10,2%
10,1%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
% CORRELAZIONE CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
042-PROV. AUTON. TRENTO
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
150-CAMPANIA
120-LAZIO
160-PUGLIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
180-CALABRIA
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
070-LIGURIA
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
1.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
12,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
10,7% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
78
% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– TIPOLOGIA CASISTICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
72,8%
38,5%
34,6%
33,1%
29,9%
27,3%
26,9%
26,8%
25,0%
24,4%
23,9%
23,7%
22,3%
22,1%
21,9%
20,0%
19,3%
15,5%
14,2%
13,8%
11,9%
26,1%
26,7%
AZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA
DA EVENTO ACUTO
050-VENETO
070-LIGURIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
140-MOLISE
042-PROV. AUTON. TRENTO
120-LAZIO
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
150-CAMPANIA
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
170-BASILICATA
180-CALABRIA
090-TOSCANA
110-MARCHE
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
50,4%
42,0%
31,1%
28,7%
25,9%
25,6%
25,6%
25,3%
24,2%
23,4%
22,1%
20,9%
20,2%
20,0%
17,5%
16,6%
16,0%
14,8%
14,3%
13,6%
11,2%
23,3%
22,6%
AZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CASI
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
200-SARDEGNA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
030-LOMBARDIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
070-LIGURIA
050-VENETO
010-PIEMONTE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
160-PUGLIA
100-UMBRIA
020-VALLE D`AOSTA
180-CALABRIA
080-EMILIA ROMAGNA
090-TOSCANA
170-BASILICATA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
110-MARCHE
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
1.3
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
23,9% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
22,1% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
79
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
6,9%
6,7%
4,7%
4,6%
4,4%
4,2%
4,0%
3,7%
3,0%
3,0%
3,0%
2,8%
2,5%
2,3%
2,1%
1,9%
1,9%
1,5%
1,3%
1,0%
1,0%
MEDIA ITALIA 3,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,6%
150-CAMPANIA
120-LAZIO
010-PIEMONTE
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
170-BASILICATA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
130-ABRUZZO
030-LOMBARDIA
050-VENETO
140-MOLISE
180-CALABRIA
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
160-PUGLIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
TOTALE
21,5%
20,6%
20,2%
18,7%
17,1%
14,9%
14,3%
12,1%
11,6%
10,8%
10,7%
10,4%
9,5%
8,9%
7,6%
7,6%
6,9%
5,6%
5,5%
5,5%
4,1%
MEDIA ITALIA 11,6%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,2%
TOTALE
POSIZIONE
160-PUGLIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
190-SICILIA
070-LIGURIA
180-CALABRIA
170-BASILICATA
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
200-SARDEGNA
110-MARCHE
120-LAZIO
050-VENETO
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
10,7% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 7,6% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 14,9% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
7,6% <= x <= 14,9%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
80
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO2.1
21,0%
19,8%
15,6%
14,0%
12,1%
11,4%
11,3%
11,1%
10,1%
9,9%
9,8%
8,4%
7,6%
7,1%
7,0%
6,7%
5,7%
5,6%
4,4%
4,4%
4,2%
MEDIA ITALIA 9,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,0%
042-PROV. AUTON. TRENTO
020-VALLE D`AOSTA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
050-VENETO
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
180-CALABRIA
190-SICILIA
140-MOLISE
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
160-PUGLIA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
7,3%
6,0%
4,6%
4,5%
4,2%
4,0%
4,0%
3,3%
3,2%
2,9%
2,6%
2,5%
2,3%
2,1%
2,0%
1,8%
1,8%
1,7%
1,3%
1,1%
0,9%
MEDIA ITALIA 3,0%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,4%
120-LAZIO
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
110-MARCHE
170-BASILICATA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
180-CALABRIA
130-ABRUZZO
030-LOMBARDIA
050-VENETO
140-MOLISE
190-SICILIA
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
200-SARDEGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
2,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
9,8% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
81
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO2.2
47,0%
42,0%
40,8%
34,9%
31,1%
29,9%
23,6%
23,0%
20,7%
18,2%
17,0%
16,1%
15,6%
14,7%
14,6%
13,6%
12,3%
10,2%
5,5%
4,1%
2,2%
MEDIA ITALIA 20,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 20,2%
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
150-CAMPANIA
050-VENETO
140-MOLISE
130-ABRUZZO
042-PROV. AUTON. TRENTO
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
120-LAZIO
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
200-SARDEGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
160-PUGLIA
100-UMBRIA
180-CALABRIA
110-MARCHE
190-SICILIA
POSIZIONE
070-LIGURIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
13,6%
9,0%
8,1%
6,3%
6,2%
5,9%
5,1%
4,2%
4,0%
3,9%
3,8%
3,0%
2,8%
2,6%
2,4%
2,1%
1,9%
1,4%
0,8%
0,6%
0,2%
MEDIA ITALIA 4,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,7%
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
150-CAMPANIA
120-LAZIO
170-BASILICATA
140-MOLISE
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
110-MARCHE
080-EMILIA ROMAGNA
050-VENETO
030-LOMBARDIA
160-PUGLIA
090-TOSCANA
180-CALABRIA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
200-SARDEGNA
190-SICILIA
070-LIGURIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
17,0% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,8% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
82
% INEFFICIENZA – ANNO 2010
% INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3
40,7%
36,4%
32,5%
32,0%
31,7%
30,1%
25,5%
24,7%
22,5%
20,3%
19,5%
19,2%
15,3%
13,9%
13,5%
13,3%
12,4%
8,5%
8,0%
7,9%
7,1%
MEDIA ITALIA 20,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,7%
070-LIGURIA
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
050-VENETO
190-SICILIA
140-MOLISE
160-PUGLIA
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
110-MARCHE
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
170-BASILICATA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
120-LAZIO
TOTALE
POSIZIONE
% INEFFICIENZA
16,5%
15,9%
15,7%
15,0%
12,8%
11,1%
10,1%
9,2%
9,0%
8,7%
7,9%
7,8%
7,4%
6,5%
6,2%
5,4%
5,3%
4,6%
4,3%
3,5%
3,5%
MEDIA ITALIA 8,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,2%
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
050-VENETO
030-LOMBARDIA
140-MOLISE
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
% INEFFICIENZA
120-LAZIO
TOTALE
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
19,5% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,9% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 5,4% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 11,1% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE
5,4% <= x <= 11,1%
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
83
% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
3.1
41,5%
35,7%
34,6%
32,5%
27,2%
27,1%
26,6%
25,0%
21,8%
18,5%
18,0%
18,0%
15,5%
14,0%
12,7%
12,0%
11,9%
8,5%
7,5%
7,1%
6,6%
MEDIA ITALIA 20,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,8%
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
080-EMILIA ROMAGNA
030-LOMBARDIA
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
050-VENETO
140-MOLISE
190-SICILIA
160-PUGLIA
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
110-MARCHE
170-BASILICATA
POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
120-LAZIO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
% INEFFICIENZA
14,7%
14,5%
12,8%
12,4%
12,3%
9,6%
9,3%
8,8%
8,3%
8,1%
7,2%
6,8%
6,2%
5,6%
5,2%
5,1%
4,3%
4,2%
3,7%
3,2%
3,0%
MEDIA ITALIA 7,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,6%
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
050-VENETO
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
200-SARDEGNA
130-ABRUZZO
020-VALLE D`AOSTA
190-SICILIA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
170-BASILICATA
% INEFFICIENZA
120-LAZIO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
18,0% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
84
% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
27,1%
26,4%
24,8%
24,0%
20,7%
19,7%
17,9%
16,7%
14,5%
14,0%
13,8%
13,6%
12,3%
12,1%
11,7%
11,1%
9,2%
8,6%
6,2%
5,1%
0,9%
MEDIA ITALIA 14,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,9%
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
140-MOLISE
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
190-SICILIA
110-MARCHE
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
010-PIEMONTE
180-CALABRIA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
% INEFFICIENZA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
48,0%
39,0%
36,1%
34,9%
32,4%
32,0%
29,4%
27,8%
25,0%
24,4%
22,0%
19,6%
18,1%
17,2%
14,3%
13,6%
12,3%
11,5%
11,5%
8,3%
3,4%
MEDIA ITALIA 22,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,2%
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
110-MARCHE
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
190-SICILIA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
120-LAZIO
160-PUGLIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
% INEFFICIENZA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
3.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
22,0% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
13,8% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
VALLE D`AOSTA 27,9% 15,8% 3,8%
LOMBARDIA 25,1% 14,0% 8,4%
PROV. AUTON. BOLZANO 19,4% 21,6% 2,9%
PROV. AUTON. TRENTO 26,2% 25,3% 9,9%
VENETO 34,8% 12,0% 8,0%
FRIULI VENEZIA GIULIA 37,0% 15,2% 15,4%
LIGURIA 27,2% 32,1% 4,1%
EMILIA ROMAGNA 30,1% 21,8% 13,2%
TOSCANA 20,3% 26,2% 4,4%
UMBRIA 24,9% 28,0% 4,9%
MARCHE 16,6% 25,7% 11,1%
BASILICATA 18,0% 19,1% 9,8%
SARDEGNA 24,1% 9,6% 11,8%
PIEMONTE 19,3% 11,6% 9,1%
LAZIO 16,4% 13,9% 14,9%
ABRUZZO 15,9% 8,1% 5,2%
MOLISE 18,4% 9,4% 3,2%
CAMPANIA 19,0% 5,9% 13,3%
PUGLIA 22,8% 21,0% 9,5%
CALABRIA 18,8% 13,0% 14,9%
SICILIA 34,1% 18,4% 5,4%
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
1 2 3R
EG
ION
I IN
PD
R
87
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
VALLE D`AOSTA 12,6% NA NA
LOMBARDIA 16,4% 17,5% 5,0%
PROV. AUTON. BOLZANO 37,2% 0,0% 0,0%
PROV. AUTON. TRENTO 24,0% 0,0% 0,0%
VENETO 12,1% 12,6% 2,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 29,8% 5,0% 2,0%
LIGURIA 13,6% 25,2% 6,0%
EMILIA ROMAGNA 16,5% 2,0% 1,7%
TOSCANA 4,5% 12,7% 1,4%
UMBRIA 18,1% 0,0% 0,0%
MARCHE 20,6% 18,8% 8,1%
BASILICATA 14,7% 32,2% 0,0%
SARDEGNA 17,2% NA NA
PIEMONTE 14,1% 6,0% 2,6%
LAZIO 24,0% 6,6% 6,0%
ABRUZZO 5,5% 3,2% 2,2%
MOLISE 21,1% 1,5% 9,8%
CAMPANIA 22,0% 6,9% 10,7%
PUGLIA 17,8% 40,6% 4,1%
CALABRIA 17,3% 47,8% 6,1%
SICILIA 23,7% 6,3% 4,6%
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
1 2 3R
EG
ION
I IN
PD
R
88
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
VALLE D`AOSTA 20,3% 0,0% 27,8%
LOMBARDIA 11,8% 6,9% 0,3%
PROV. AUTON. BOLZANO 39,4% 0,0% 15,0%
PROV. AUTON. TRENTO 28,6% 2,7% 0,8%
VENETO 21,5% 2,1% 0,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 17,3% 0,0% 1,5%
LIGURIA 14,8% 13,9% 0,2%
EMILIA ROMAGNA 14,8% 22,8% 1,4%
TOSCANA 13,4% 15,7% 0,5%
UMBRIA 15,4% 1,6% 0,2%
MARCHE 20,2% 9,4% 5,2%
BASILICATA 14,8% 59,1% 0,3%
SARDEGNA 14,4% 0,0% 0,5%
PIEMONTE 9,1% 3,6% 0,4%
LAZIO 18,3% 4,8% 1,9%
ABRUZZO 21,9% 10,6% 0,0%
MOLISE 25,2% 31,6% 1,6%
CAMPANIA 22,6% 6,6% 2,4%
PUGLIA 16,0% 29,6% 0,3%
CALABRIA 16,2% 40,2% 2,4%
SICILIA 19,0% 47,1% 2,5%
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
1 2 3
RE
GIO
NI
IN P
DR
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
VALLE D`AOSTA 8,6% 1,4% 8,9%
LOMBARDIA 13,7% 6,9% 4,9%
PROV. AUTON. BOLZANO 12,6% 6,4% 6,2%
PROV. AUTON. TRENTO 11,3% 3,2% 2,8%
VENETO 8,9% 7,4% 5,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 24,0% 5,3% 12,6%
LIGURIA 12,4% 14,9% 4,2%
EMILIA ROMAGNA 15,9% 8,7% 8,1%
TOSCANA 8,6% 21,0% 6,0%
UMBRIA 9,2% 9,5% 8,3%
MARCHE 6,8% 2,2% 8,3%
BASILICATA 8,4% 3,7% 17,2%
SARDEGNA 4,5% 10,8% 3,6%
PIEMONTE 7,8% 4,0% 13,9%
LAZIO 14,2% 4,7% 20,8%
ABRUZZO 8,5% 9,4% 11,1%
MOLISE 14,8% 4,5% 10,7%
CAMPANIA 17,7% 4,7% 23,6%
PUGLIA 17,5% 11,7% 16,4%
CALABRIA 16,6% 13,1% 20,4%
SICILIA 13,2% 8,5% 12,2%
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
1 2 3R
EG
ION
I IN
PD
R
4 CONCLUSIONI
L‟analisi svolta si è basata sul Flusso delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) 2009 e
2010, il cui contenuto informativo (diagnosi di dimissione, correlazione della diagnosi con il
ricovero acuto precedente, diagnosi secondarie e procedure), ha consentito di disporre degli
elementi che costituiscono una buona proxy delle situazioni di potenziale in appropriatezza ed
inefficienza.
Alla luce di tali risultati, si ritiene, dunque, che la SDO possa essere utilizzata transitoriamente
per lo studio e la valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione, in
attesa di poter disporre di informazioni più strutturate e dettagliate che nuovi strumenti
informativi potranno fornire (si veda ad esempio la proposta di SDOr nel paragrafo successivo).
Va sottolineato, in particolare, come il cui contenuto informativo (diagnosi di dimissione,
correlazione della diagnosi con il ricovero acuto precedente, diagnosi secondarie e procedure)
può essere utilizzato solo parzialmente per rappresentare e quantificare la potenziale
inappropriatezza dei ricoveri di riabilitazione. La SDO, infatti, non consente di rilevare alcuni
parametri quali stato funzionale e multimorbilità dei pazienti, variazione dello stato di salute
all‟inizio ed alla fine ricovero, outcome dell‟intervento riabilitativo, prestazioni erogate
nell‟ambito del ricovero, che sono necessari per la completa valutazione del ricovero. Si risente,
inoltre, nella SDO, dell‟elevata variabilità delle modalità di codifica dei ricoveri tra le Regioni.
Pertanto, risulta necessario diffondere una maggiore “cultura” circa l‟importanza della corretta
compilazione della SDO, quale principale fonte informativa dell‟assistenza erogata al paziente.
Con riferimento all‟impianto metodologico del modello di analisi dell‟appropriatezza ed
efficienza dei ricoveri di riabilitazione, è necessario sottolineare i seguenti aspetti.
1. I ricoveri che non rispondono ai criteri/parametri di appropriatezza non sono considerati
inappropriati in assoluto ma “potenzialmente inappropriati” o “ad alto rischio di
inappropriatezza”, in quanto analisi di maggior dettaglio potrebbero evidenziare la
presenza di particolari condizioni che renderebbero gli stessi ricoveri comunque
appropriati. In questo senso, anche l'estrema variabilità dei comportamenti regionali lascia
ragionevolmente supporre che una situazione di potenziale inappropriatezza può essere
dovuta a problematiche socio-assistenziali, o in altri casi anche a disomogeneità
organizzative nell‟offerta ospedaliera e territoriale.
2. La potenziale inappropriatezza quantificata dalla metodologia non valuta il bisogno, in
quanto espresso dall‟individuo, che ha la necessità di essere comunque soddisfatto, ma è
considerata in termini di opportunità che tale bisogno possa essere soddisfatto in
maniera appropriata e con costi inferiori in un setting assistenziale diverso e/o sul
territorio.
3. La difficoltà della metodologia di studiare e valutare il bisogno della popolazione
determina anche l‟impossibilità, ad oggi, di stimare le situazioni di potenziale
inadeguatezza, ovvero di domanda di prestazioni da parte dei cittadini che potrebbe non
essere espressa (e soddisfatta) a causa di una carenza di offerta, soprattutto in alcune
Regioni e per alcune tipologie di riabilitazione (soprattutto cardiologica e pneumologica).
92
In termini quantitativi, l‟applicazione dei criteri/parametri di appropriatezza alla casistica
analizzata (85% dei ricoveri dell‟anno 2010 relativi alle MDC 1 - MDC 4 - MDC 5 - MDC 8) ha
mostrato una situazione complessiva di potenziale inappropriatezza ed inefficienza
corrispondente al 27% delle giornate di degenza, generata in buona parte dalla casistica
riabilitativa preceduta da evento acuto (20,5% pari a 1.369.392 giornate) e per il resto dai ricoveri
non preceduti da evento acuto (6,6% pari a 444.249 giornate).
Rispetto alle quattro principali tipologie di riabilitazione, i risultati hanno evidenziato:
per la riabilitazione ortopedica (MDC 8), una potenziale inappropriatezza pari al 32,8%
rispetto al totale delle giornate di degenza;
per la riabilitazione neurologica (MDC 1), una potenziale inappropriatezza pari al
22,9% rispetto al totale delle giornate di degenza;
per la riabilitazione cardiologica (MDC 5), una potenziale inappropriatezza pari al
20,5% rispetto al totale delle giornate di degenza;
per la riabilitazione pneumologica (MDC 4), una potenziale inappropriatezza pari al
24,8% rispetto al totale delle giornate di degenza.
Rispetto al totale ricoveri oggetto di analisi risultano:
41.864 ricoveri (16,2% del totale casistica) con potenziale inappropriatezza clinica (che
corrispondono a 1.146.928 giornate di degenza). Dei ricoveri con potenziale
inappropriatezza clinica:
o 28.875 ricoveri (69%) sono ricoveri di riabilitazione preceduti da evento acuto, di
cui:
il 75,3% (21.749 ricoveri) rispetto al criterio di “correlazione clinica” tra
l‟evento di riabilitazione e il precedente evento acuto
il 24,7% (7.126 ricoveri) rispetto al criterio della “distanza temporale” con
l‟evento acuto precedente.
In tutte le MDC, l‟incidenza percentuale della potenziale inappropriatezza clinica è
superiore al 14%, ad eccezione della MDC 8 (muscolo-scheletrico) in cui tale valore
si assesta all‟8,3%.
o 12.989 ricoveri (31%) sono ricoveri di riabilitazione non preceduti da evento
acuto riferiti al criterio “tipologia casistica”. In questo caso, in tutte le MDC si
rileva che l’incidenza percentuale della potenziale inappropriatezza clinica è
superiore al 10%, ad eccezione della MDC 8 (muscolo-scheletrico) in cui tale valore
si assesta al 2,2%.
215.856 ricoveri (83,8%) clinicamente appropriati, di cui 64.191 (24,9%), corrispondenti
a 666.713 giornate di degenza, sono risultati potenzialmente inappropriati rispetto
alla durata di degenza. I ricoveri con potenziale inappropriatezza nella durata di degenza
sono a loro volta suddivisi in:
o potenziale inappropriatezza organizzativa: 23.181 casi (8,9%) la cui durata è al
di sotto delle soglie minime di durata appropriate (corrispondenti a 147.707
93
giornate di degenza). Tale quota di potenziale inappropriatezza risulta a sua volta
suddivisa in:
15.993 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (69%), corrispondenti
a 118.076 giornate di degenza
7.188 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (31%),
corrispondenti a 29.631 giornate di degenza
o potenziale inefficienza: 41.010 casi (corrispondenti a 519.006 giornate oltre soglia
massima di durata) la cui durata è al di sopra delle soglie massime di durata
appropriate.
32.052 casi riferiti a ricoveri preceduti da evento acuto (78,2%),
corrispondenti a 371.919 giornate di degenza
8.958 casi riferiti a ricoveri non preceduti da evento acuto (21,8%),
corrispondenti a 147.087 giornate di degenza
Con riferimento alla sezione “Altro”, sono stati individuati 16.056 ricoveri (5 % del totale anno
2010), riferiti in particolare alla MDC 1 (Sistema Nervoso), nel 13,6% dei casi, e alla MDC 4
(Sistema Respiratorio) nel 17,2% dei casi. Tale casistica, che non è stata sottoposta ad alcuna
valutazione di appropriatezza, è stata considerata, rispetto all‟impostazione metodologica,
sempre appropriata, in quanto riferita a tipologie di percorsi del paziente molto disomogenee
tra loro e difficilmente riconducibili alle principali sequenze analizzate (“riabilitazione preceduta
da evento acuto” e “riabilitazione non preceduta da evento acuto”), oltre che caratterizzate da una
numerosità statistica poco significativa.
Sulla base dell‟impianto metodologico adottato, è stato definito un cruscotto di indicatori per la
valutazione di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera, di cui si
riporta di seguito il quadro sinottico generale, i cui indicatori principali sono:
incidenza percentuale dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza clinica rispetto al
totale dei ricoveri;
incidenza percentuale dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza organizzativa
rispetto al totale dei ricoveri clinicamente appropriati;
incidenza percentuale delle giornate di degenza ad alto rischio di inefficienza (superiori al
valore massimo di durata definito dal range) sul totale delle giornate appropriate
clinicamente.
94
Non sono state definite soglie di tolleranza degli indicatori, in quanto è stata analizzata la
situazione relativa all‟anno 2010, che potrebbe essere molto diversa dai dati 2011, pertanto tali
soglie saranno definite successivamente, dopo aver analizzato i dati del flusso SDO 2011.
Con riferimento allo standard di posti letto per la riabilitazione ospedaliera, è stata ipotizzata una
proposta, individuata secondo l‟applicazione della metodologia: a partire dalle giornate di
degenza complessive, viene eliminata la quota di inappropriatezza potenziale per ottenere le
giornate appropriate. La traduzione in posti letto equivalenti di questo valore porterebbe ad un
valore medio nazionale pare a 0,3 e ad un valore massimo delle Regioni non in Piano di Rientro
di 0,5 posti letto x 1.000 abitanti.
Ai fini dell‟individuazione di un condivisibile standard di offerta il Gruppo di Lavoro, ha ritenuto
necessario, però, proporre un preliminare approfondimento del settore della lungodegenza,
valutando anche l‟eventuale presenza di potenziale inadeguatezza in alcune Regioni.
A partire dai risultati fin qui esposti, si intende proseguire l’attività del Tavolo Tecnico al fine di:
replicare l‟applicazione della metodologia con i dati SDO 2011, al fine di individuare le
soglie di tolleranza per ciascun indicatore di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di
riabilitazione;
valutare le modalità di estensione dell‟approccio metodologico alla lungodegenza, al fine
di predisporre un Piano di Indirizzo specifico per tale settore, che sarà sottoposto
all‟approvazione della Conferenza Stato - Regioni;
dopo aver analizzato il settore della lungodegenza, definire il dimensionamento standard
della rete di offerta postacuzie (in termini di posti letto per mille abitanti), sulla base del
fabbisogno della popolazione e coerentemente con lo standard complessivo dei posti letto
accreditati con il SSN;
avviare il percorso di implementazione e sperimentazione dei nuovi strumenti di
rilevazione delle informazioni relative ai ricoveri di riabilitazione, con particolare
95
riferimento alla fase di sperimentazione della “Scheda informativa mirata per i ricoveri di
riabilitazione (SDO-r)”.
La presente relazione verrà diffusa attraverso tutti i canali istituzionali, tra cui il portale internet
del Ministero della Salute, alle Amministrazioni pubbliche, sia a livello Regionale che dello
Stato, e attraverso divulgazioni ed eventi scientifici promossi dagli esperti del settore.
96
5 SDO-r E GLOSSARIO
L’attuale configurazione della SDO presenta alcuni limiti legati alla sua applicazione
nell‟ambito della riabilitazione ospedaliera, in quanto non in grado di fornire una descrizione
puntuale delle attività riabilitative erogate nel corso del ricovero e di rappresentarne il prodotto
assistenziale. L‟attuale flusso informativo, oltre ad avere un’elevata variabilità nelle modalità
di codifica dei ricoveri, non consente di rilevare alcuni parametri quali:
le prestazioni erogate nell’ambito del ricovero;
lo stato funzionale;
la multimorbidità dei pazienti;
la variazione dello stato di salute all’ammissione ed alla dimissione;
l’outcome dell’intervento riabilitativo.
In questa sede si intende sottolineare come, in attesa dell‟istituzione di una specifica SDO-R
specificamente dedicata alla riabilitazione, risulti di estrema importanza garantire la corretta e
completa compilazione della SDO attualmente in uso, utilizzando criteri comuni definiti ex ante
per una lettura più efficace e coerente della realtà assistenziale riabilitativa.
In questo senso, si riportano di seguito alcuni primi elementi di attenzione necessari per garantire
una più elevata omogeneità di codifica delle SDO di riabilitazione (diagnosi, interventi e
procedure), che potrebbero essere poste alla base dello sviluppo di un documento dettagliato
(“linee guida per la corretta compilazione della SDO di riabilitazione”) da affiancare il Manuale
ICD9-CM, con indicazioni puntuali alla compilazione della SDO. Ciò al fine di poterne utilizzare
il contenuto informativo più efficacemente per finalità cliniche, amministrative, epidemiologiche
e di governo clinico in ambito riabilitativo.
INDICAZIONI:
La diagnosi principale (codice di postumo che descriva lo stato funzionale o, quando
non sia possibile disporre di un codice di postumo, un codice di patologia o in sua assenza
un codice di segno o sintomo) deve essere coerente con il progetto riabilitativo del
ricovero. Non può essere un codice di procedura.
Le diagnosi secondarie (dalla I alla V) devono essere inserite con il seguente ordine:
codici che evidenziano patologie/sintomi/segni interagenti con il progetto ed il
programma riabilitativo e che condizionano le procedure in ordine di impatto
clinico stimato sul percorso di cura complessivo (si tratta dei codici che
descrivono le patologie interagenti che modificano il grado di disabilità);
codici che hanno influenzato la durata del ricovero e/o le risorse impegnate (si
tratta di codici di “complessità” che descrivono le patologie concomitanti che
incidono sul carico assistenziale del paziente).
Gli interventi/procedure principale e secondari (dalla I alla V) devono essere inseriti
con il seguente ordine:
97
codici che evidenziano il riconoscimento delle figure professionali
specificatamente coinvolte, da inserire in ordine decrescente di impegno nel corso
del ricovero;
procedure che rendano riconoscibili il ricorso a particolari strumentazioni
diagnostiche o terapeutiche.
Dimissione: nella lettera di dimissione deve essere esplicitato lo step successivo del
percorso riabilitativo proposto.
5.1 SDO-r
Al fine di superare i limiti dell‟attuale formulazione della SDO e di stratificare correttamente le
diverse procedure assistenziali, i referenti clinici hanno espresso la necessità di introdurre un
flusso informativo specificamente dedicato alla riabilitazione, predisponendo una “Scheda
informativa mirata per i ricoveri di riabilitazione (SDO-r)” (Allegato1).
La proposta di SDO-r elaborata si pone, tra gli obiettivi, quello di rilevare il fabbisogno
riabilitativo della Persona. Il nuovo flusso prevede, infatti, l‟indicazione della diagnosi
principale, delle diagnosi secondarie e del quadro funzionale del paziente all'ammissione,
sulla base delle dimensioni di complessità clinica, disabilità e multimorbidità previste dal Piano
di Indirizzo per la Riabilitazione. La SDO-r consente, inoltre, di individuare la quantità e la
tipologia di trattamenti erogati nell'ambito dell'intervento riabilitativo, nonchè il quadro
funzionale del paziente alla dimissione.
Con riferimento alla definizione del quadro funzionale della Persona, la nuova scheda
informativa prevede l‟utilizzo dello standard ICF (Classificazione Internazionale del
Funzionamento della Disabilità e della Salute). Tale strumento, da un lato, pone al centro del
processo riabilitativo la persona ed il suo ambiente, dall‟altro, consente di rispondere in modo
esaustivo alle esigenze informative sopra citate, tenendo conto delle peculiarità delle differenti
aree della riabilitazione.
Il Gruppo di Lavoro ha concordato sulla difficoltà di costruire una metodologia per la valutazione
di appropriatezza dei ricoveri postacuti basata sull‟attuale flusso informativo e, a tal proposito, ha
manifestato la necessità di definire un nuovo flusso informativo in grado di alimentare un set di
indicatori specifici per la valutazione di appropriatezza dei ricoveri postacuti.
L‟adozione della nuova SDO-r potrebbe, per di più, essere funzionale all‟implementazione di un
nuovo sistema di accreditamento delle strutture di riabilitazione ospedaliera. L‟individuazione
della tipologia di trattamenti erogati nell‟ambito dell‟intervento riabilitativo consente, infatti, di
definire criteri di remunerazione delle prestazioni correlati al prodotto assistenziale e
proporzionalmente graduati rispetto alla complessità e al consumo di risorse.
La struttura di SDO-r proposta si compone principalmente di 4 sezioni:
98
DIAGNOSI PRINCIPALE ICD, riferita alla patologia di base che ha portato al
fabbisogno riabilitativo;
EVENTO SENTINELLA, tempo trascorso dall‟evento che ha condotto alla
disabilità/complicanza;
DIAGNOSI SECONDARIE ICD, riferite alle comorbilità significative che, per gravità e
complicanze, hanno avuto una ricaduta funzionale o ripercussioni sulla patologia di base;
PROFILO ICF come indicatore del Profilo di Condizioni di Salute della Persona,
definita con ICF nelle 4 dimensioni, con l‟utilizzo dei Qualificatori (max. fino al secondo
qualificatore quando necessario). Dovrà essere definito uno score con cui valutare le
quattro dimensioni insieme.
5.2 GLOSSARIO
Il Gruppo di Lavoro ha condiviso la necessità, nel corso degli incontri, di predisporre un
Glossario della Riabilitazione quale aiuto ad un “linguaggio comune”. In tale documento
vengono individuate 39 definizioni da utilizzare quale lessico comune sul tema della
Riabilitazione per tutti gli operatori del settore (Allegato 2).
ALLEGATO 1
PROPOSTA DI ISTITUZIONE DI UNA SCHEDA INFORMATIVA MIRATA PER I RICOVERI DI
RIABILITAZIONE (SDO-R)
100
1. PREMESSA
Lo sviluppo di un adeguato sistema informativo, la valutazione della validità e trasferibilità dei
sistemi di classificazione dei pazienti attualmente disponibili e la definizione di un sistema di
finanziamento specifico per il settore della riabilitazione pone due ordini di problemi: da un lato,
la revisione dell‟attuale sistema informativo ospedaliero e dall‟altro, la modalità con cui questa
revisione può essere realizzata.
Infatti, la scelta di una revisione solo parziale del vecchio modello di rilevazione, palesemente
inadeguato a misurare il prodotto assistenziale, introducendo solo alcune informazioni aggiuntive,
potrebbe far perdere un‟occasione importante per arrivare ad un aggiornamento del sistema
informativo, che possa offrire un miglioramento:
della capacità di descrizione e di valutazione della riabilitazione, area assistenziale in
grande espansione;
della capacità di sviluppare logiche di remunerazione prospettica legate al prodotto
assistenziale;
della possibilità di definire la qualità e l’appropriatezza degli interventi erogati rispetto
alle risorse investite.
Attualmente, ad esempio, gli unici codici utilizzabili per individuare la riabilitazione nella SDO
sono, tra le diagnosi, il codice V57.1 (cure riabilitative), che non esprime alcun concetto funzionale,
e, tra le procedure, il codice per il cammino (93.22 - training del passo), per la rieducazione, (93.11
- esercizi assistiti), che sono altrettanto poco indicativi del quadro funzionale e dell‟intervento
riabilitativo, anche perché se ne inserisce solo uno nella scheda informativa.
Come già sottolineato nella relazione conclusiva del gruppo di lavoro ristretto per il “Superamento
dei limiti del sistema di classificazione DRG in specifici settori o per specifiche condizioni”
(Progetto Mattoni), il sistema di classificazione che si basa sul DRG Grouper e sull‟aggregazione
dei casi rappresentato dalle Major Diagnostic Categories (MDC) non è in grado di fornire una
descrizione attendibile delle attività riabilitative e appare sostanzialmente incapace di
rappresentarne il prodotto assistenziale. (cfr. Ministero della Salute - Progetto Mattoni SSN -
Evoluzione del sistema DRG nazionale, Milestone 1.2.2)
L’assenza, nel sistema ICD9CM e nel sistema di classificazione DRG, di descrizione delle
capacità funzionali dei pazienti dimessi rende, inoltre, inservibile la scheda di dimissione dalle
strutture riabilitative, ai fini di una valutazione dell’evoluzione clinica dei pazienti e di
comparazione dei risultati raggiunti rispetto alle risorse investite.
Partendo dal complessivo cambiamento culturale, assistenziale e scientifico derivante dalle
indicazioni UN-WHO degli ultimi anni, ed in particolare dalla Classificazione ICF, oggi anche la
Riabilitazione Specialistica è uscita da un‟immagine minimalista e legata alle sole prestazioni ed è
approdata ad un approccio complesso, strutturato, multidisciplinare e scientificamente solido.
101
Risulta quindi evidente la necessità, ma anche la possibilità, di rivedere complessivamente la
definizione degli interventi durante la degenza nei centri di riabilitazione, modulare il peso degli
interventi effettuati, nonché la sequenza e gli effetti di questi e la coerenza e continuità (nella
dimissione) verso il territorio.
L‟attuale identificazione della persona con disabilità attraverso il solo ICD 9 CM di prima diagnosi,
anche se calibrato con una seconda diagnosi di complicazione, è ben lontana dal reale fabbisogno di
stratificare correttamente le diverse procedure assistenziali su pazienti molto diversi in termini di
complessità clinica, disabilità e multimorbidità. Questi 3 parametri sono infatti necessari per
descrivere le condizioni di appropriatezza dell’episodio di ricovero, di carico assistenziale ed
impegno terapeutico e riabilitativo.
Il nuovo Piano di indirizzo per la Riabilitazione (approvato in conferenza Stato Regioni il 10
Febbraio 2011) ha messo in evidenza come ciascuna Persona da riabilitare possa essere
classificata sulla base di tre dimensioni (complessità clinica, disabilità e multimorbidità) che,
opportunamente combinate, permettono di allocare la Persona, indipendentemente dalla patologia
d‟organo che ha creato disabilità, nel setting riabilitativo adeguato.
Preservando i criteri di appropriatezza per la ammissione ad un percorso riabilitativo, i medici
specialisti in Riabilitazione dovranno impegnarsi sempre più nel condividere, con le istituzioni,
l‟individuazione del candidato “appropriato” e il setting idoneo per l‟effettuazione del percorso
riabilitativo.
Dovendo individuare pertanto criteri condivisibili, oggettivabili e trasversali tra diverse attività
riabilitative, ma allo stesso tempo facilmente reperibili e fruibili attraverso strumenti semplici e
routinari, si ritiene utile valorizzare l'attuale SDO con indicatori di tipo riabilitativo (SDO-r).
L‟utilizzo di indicatori riabilitativi potrebbe facilitare la reale stratificazione della complessità del
paziente e del singolo episodio di ricovero e facilitare la quantificazione e la valorizzazione
dell‟insieme di risorse assorbite.
Tali elementi potrebbero, con facilità, esser correlati anche alle caratteristiche
strutturali/organizzative delle “facilities” impegnate nella realizzazione delle cure riabilitative e
quindi della loro idonea certificazione ed accreditamento in relazione ai programmi di cure offerti.
Un possibile cambiamento nella predisposizione di una scheda informativa dedicata alla
riabilitazione che sia compatibile con l'uso consolidato da anni e che risulti al contempo efficace
come strumento di descrizione della riabilitazione ospedaliera deve pertanto consentire di affiancare
alla diagnosi principale e secondaria una definizione adeguata del prodotto assistenziale.
Un adeguato flusso informativo, nel campo della riabilitazione, non può basarsi soltanto su
indicatori bio-medici come le diagnosi eziopatogenetiche descritte da indicatori tipo ICD né
soltanto su indicatori strutturali del fornitore (requisiti per l‟accreditamento delle strutture
riabilitative). Partendo da questo esplicito riconoscimento diventa necessario pensare al
perfezionamento degli indicatori funzionali da inserire nei sistemi di controllo gestionale delle
singole strutture riabilitative. Inoltre, un‟adeguata conoscenza della complessità della casistica
trattata potrebbe consentire una riorganizzazione delle strutture di offerta in base alla complessità
della casistica trattata.
Appare evidente la necessità di introdurre procedure di attività riabilitative che, sostituite a
quelle attualmente in uso, consentano una definizione della capacità funzionale dei pazienti e del
102
trattamento riabilitativo che sottendono al consumo di risorse al fine di costruire sistemi adeguati
di classificazione della casistica trattata.
103
2. SOLUZIONE PROPOSTA
Alla luce delle valutazioni sovraesposte, diventa plausibile pensare all‟istituzione di una SDO
Riabilitativa dove vi sia la possibilità di definire, attraverso le procedure ICF (valutative e
terapeutiche) il fabbisogno della persona e sostenere l'appropriatezza del ricovero.
Si ricorda che esistono, nella stesura dei nuovi LEA, approvati dalla Conferenza Stato-Regioni,
specifici riferimenti all‟ICF come indicatore di appropriatezza delle prestazioni erogate.
Si può pensare ad una strutturazione della SDO-R con:
1. DIAGNOSI PRINCIPALE ICD specificando che nella compilazione si deve far
riferimento alla patologia di base che ha portato al fabbisogno riabilitativo e non a quelle
patologie che hanno avuto una ripercussione economica più significativa e/o quelle che
hanno comportato il consumo maggiore di risorse ;
2. EVENTO SENTINELLA, tempo trascorso dall’evento che ha condotto alla
disabilità/complicanza. Anche questo dato non ha una specifica relazione propria con la
Complessità ma si potrà valutare se, come molte evidenze in letteratura affermano, la
latenza del ricovero riabilitativo possa implementare la complessità dell‟episodio di
ricovero, la complessità dei bisogni del paziente e purtroppo anche il rischio di scarsa
efficacia del recupero;
3. DIAGNOSI SECONDARIE ICD, specificando che nella compilazione si deve far
riferimento alle comorbilità significative ossia a quelle che, per gravità e complicanze,
hanno avuto una ricaduta funzionale o ripercussioni sulla patologia di base;
4. PROFILO ICF come indicatore del profilo di Condizioni di Salute della Persona, definita
con ICF nelle 4 dimensioni, con l‟utilizzo anche dei Qualificatori (max. fino al secondo
qualificatore quando necessario). Questo campo produce la definizione di uno score da 2
(min. quando sono indicate solo strutture e funzioni corporee) a 5 (max. quando sono
indicati anche partecipazione e fattori ambientali e/o sono segnalati almeno due qualificatori
tra 2, 3 o 4 ).
Tabella del Profilo della condizione di Salute della Persona da compilare al ricovero e alla
dimissione.
(Codice ICF con inclusi i Qualificatori )
104
Esempio di compilazione tabella del Profilo della condizione di Salute della Persona
Fonte: La classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della Salute. L’esperienza italiana –
Erickson, 2008
5. PROCEDURE RIABILITATIVE (erogate durante il ricovero) NON ICD, specificando
che si farà riferimento (tramite una sorta di legenda allegata per la compilazione della
SDO-R e che daranno origine ad una descrizione della complessità del ricovero e delle
risorse impegnate) alle procedure valutative e terapeutiche ICF quali:
a) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l'utilizzo di strumenti di misura
validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle
funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni
mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio
(compresa disartria) 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,
neuromuscoloscheletriche correlate al movimento;
b) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI
con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa
refertazione;
FUNZIONI CORPOREE
b|__|__|__|__|__|.|__|
b|__|__|__|__|__|.|__|
b|__|__|__|__|__|.|__|
b|__|__|__|__|__|.|__|
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STRUTTURE CORPOREE
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s |__|__|__|__|__|.|__|__|__|
ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE
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d |__|__|__|__|__|.|__|__|
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d |__|__|__|__|__|.|__|__|
FATTORI AMBIENTALI
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e |__|__|__|__|__|._ |__|__|
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e |__|__|__|__|__|._ |__|__|
105
c) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b110-b139);
d) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI
SPECIFICHE con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF
(b140-b189);
e) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI VESTIBOLARI-
EQUILIBRIO con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF (b
235);
f) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL DOLORE con l'utilizzo di strumenti di
misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
g) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b280-b289);
1
h) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLA VOCE E DELL'ELOQUIO
(AFASIA-DISARTRIA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a
livello scientifico e relativa refertazione;
I) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b310-b399);
j) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E
DELL'APPARATO RESPIRATORIO con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
k) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b410-b429 e
b440-b449);
l) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELL'APPARATO DIGERENTE
(DISFAGIA-TURBE DELLA DEFECAZIONE) con l'utilizzo di strumenti di misura
validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
m) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b510-b525 );
n) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI GENITOURINARI
(TURBE VESCICO MINZIONALI-PERINEALI) con l'utilizzo di strumenti di misura
validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
o) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b610-b639);
106
p) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE
ARTICOLAZIONI E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
q) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF ( b710-b729);
r) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI
(FORZA-TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
s) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b730-b749);
t) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL MOVIMENTO con l'utilizzo di
strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione;
u) VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI CORPOREE SECONDO ICF (b750-b789);
v) VALUTAZIONE GLOBALE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA (ADL primarie o di
base e ADL secondarie e/o IADL ) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione
ICF;
w) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DI VITA
DOMESTICA E AREE DI VITA PRINCIPALE (ADL secondarie e/o IADL) con
l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa
refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-d699);
x) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA
PROPRIA PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-d699 e
d350-d499);
y) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE relativa alle "funzioni delle
articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e caratterizzata prevalentemente
dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo
in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle attività
terapeutiche manuali;
z) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON
EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa
alle "funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e
caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente
dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili
utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali;
107
aa) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DEL LINGUAGGIO relativa alle "funzioni della
voce e dell'eloquio" secondo ICF, caratterizzata prevalentemente dall'esercizio
terapeutico logopedico. È compreso il trattamento delle disartrie. Le attività terapeutiche
possono essere effettuate con varie tipologie di ausili manuali ed/od elettronici;
bb) RIEDUCAZIONE DELLA DISFAGIA relativa alle "funzioni dell'apparato digerente"
secondo ICF;
cc) RIEDUCAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO relativa alle "funzioni genito-
urinarie" e incontinenza urinaria secondo ICF;
dd) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI secondo
ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo e logopedico;
ee) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE
secondo ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo;
ff) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA
VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita
domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del
Caregiver;
gg) RIEDUCAZIONE MOTORIA (e/o COGNITIVA) MEDIANTE APPARECCHI DI
ASSISTENZA ROBOTIZZATA AD ALTA TECNOLOGIA rieducazione motoria di
gravi patologie secondarie a lesioni del SNC con l'esclusione delle patologie
neurodegenerative;
hh) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE CON USO DI TERAPIE FISICHE
STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle "funzioni delle articolazioni, delle ossa e
del movimento" secondo ICF e caratterizzata dall'esercizio terapeutico motorio,
indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle
protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali;
ii) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle
"funzioni dell'apparato cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio"
secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio,
indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed
ausili utilizzati.
108
3. APPLICAZIONE
Alla luce di quanto fin qui esposto, appare evidente la necessità di procedere con una
sperimentazione che porti ad identificare gradi/livelli di impegno riabilitativo che, tradotti in cifre
o lettere, possano affiancarsi alla SDO attualmente in uso, consentendo una raccolta dati più precisa
dei ricoveri riabilitativi. Il nuovo flusso informativo dovrebbe così rilevare le procedure valutative e
terapeutiche ICF.
In fase di sperimentazione sarebbe necessario fornire indicazioni puntuali (libretto istruzioni) sulla
compilazione al medico dimettente (utilizzo dell'ICD ma con i criteri ricordati; compilazione
completa delle singole procedure ICF senza effettuare una "somma" delle stesse nel caso di
rieffettuazione durante il ricovero).
Lo score che si produrrebbe in automatico (sommatoria degli score raggiunti sulla SDO-r)
potrebbe essere utilizzato per la valutazione finale del grado di complessità della persona e del
programma di presa in cura che è stato realizzato in quell‟episodio di ricovero, potendo anche
costituire un elemento iniziale anche per una futura valutazione della efficacia di tali attività.
Tali procedure dovranno mostrare:
una diretta rispondenza sia alle diagnosi che al “Profilo di salute del soggetto”;
una diretta rispondenza alle caratteristiche organizzative, di disponibilità di risorse
strutturali, operative e scientifiche del luogo ove l‟episodio di ricovero si realizza.
Di seguito vengono presentati quattro esempi di applicazione della SDO-r. In particolare, sono state
codificate quattro situazioni clinico-riabilitative riferite alle quattro principali MDC
(rispettivamente MDC 1- 8 - 5 -4).
Gli esempi si compongono di due sezioni:
Sezione 1 - SDO: diagnosi principale e secondarie ed intervento principale e secondari
previsti dall‟attuale formulazione;
Sezione 2 - SDO-r: rivisitazione dei codici SDO di diagnosi (principale e secondarie) con
l‟aggiunta di item (evento sentinella) e di due sezioni dedicate rispettivamente al profilo
ICF ed alle procedure riabilitative ricevuto nel corso del ricovero.
La rivisitazione dei codici di diagnosi consente la descrizione della causa della disabilità multipla e
complessa per cui è stato necessario il ricovero in riabilitazione piuttosto che la patologia d‟organo
principale o le patologie più significative in termini di assorbimento di risorse. Il confronto tra le
due diverse modalità di codifica evidenzia come il quadro complessivo che si ottiene dalla lettura
delle stesse sia differente e molto più articolato nel caso della SDO-r.
Le maggiori differenze concettuali si evidenziano dal confronto tra le diagnosi secondarie, nonchè
dai campi aggiuntivi del profilo ICF e dalle procedure riabilitative in chiave ICF.
Negli esempi 1 e 2, l‟utilizzo dei campi previsti dalla SDO-r, consente una descrizione di maggior
dettaglio del paziente e della natura della disabilità. Il profilo ICF e la descrizione delle procedure
riabilitative consentono inoltre di quantificare la complessità della disabilità del paziente e dei suoi
bisogni clinico-riabilitativo-assistenziali.
109
Negli esempi 3 e 4, assimilabili per tipologia di disabilità e di interventi riabilitativi richiesti, la
compilazione della SDO-r integra le informazioni della SDO e consente l‟evidenziazione sia della
complessità del quadro clinico che della disabilità e multimorbilità ad esso associati.
Nell‟esempio n.1, in particolare, l‟utilizzo dei codici SDO-r qualifica un paziente con “perdita della
coscienza superiore alle 48 ore”, con evento sentinella a 30 giorni dal ricovero in riabilitazione, con
quadro neurologico che interessa la sfera del movimento e quella cognitivo – comportamentale e
con incontinenza urinaria, associata a problemi meccanici agli arti a disturbi nel camminare e che,
nell‟attuale formulazione della SDO, sarebbe stato inquadrato come paziente con trauma cranico,
complicanza polmonare, problemi osteoarticolari del cingolo scapolo-omerale e un aspecifico
riferimento alla necessità di fisioterapia.
Il profilo ICF e la descrizione delle procedure riabilitative, inoltre, consentono di esplodere e
quantificare il risultato della precedente descrizione con tutte le informazioni utili ad evidenziare la
complessità della disabilità del paziente e dei suoi bisogni clinico-riabilitativo-assistenziali.
Nell‟esempio n.2, la diagnosi principale della SDO-r qualifica un paziente con “problemi motori
degli arti” (evento sentinella a 8 giorni) e consente di qualificare meglio la natura della disabilità
fornendo un maggior dettaglio rispetto alla diagnosi principale della SDO (codice V571 - altra
fisioterapia). Inoltre, la presenza nella SDO della diagnosi secondaria di Bronchite Cronica non
trova rilevanza nel profilo ICF della SDO-r, a sottilineare la non rilevanza di tale diagnosi in quello
specifico ricovero.
Nell‟esempio n.3, l‟utilizzo del sistema di codifica della SDO-r consente di giustificare in modo più
puntuale il ricovero in riabilitazione di un paziente con “dispnea cardiaca” con evento sentinella a
45 giorni (caratterizzato da un episodio di scompenso cardiaco acuto con lungo periodo di
stabilizzazione) che, utilizzando il sistema di codifica previsto dalla SDO, sarebbe stato identificato
con diagnosi principale di “Scompenso cardiaco sinistro”.
Le diagnosi secondarie, identificate con la SDO-r, sono quelle rilevanti ai fini della riabilitazione e
della stratificazione del rischio cardiologico.
Il profilo ICF completa la descrizione con alcuni items di funzione, che fanno riferimento alla
capacità aerobica e al decondizionamento fisico, elementi che il sistema di classificazione ICD-9-
CM non contempla.
Nell‟esempio n.4, la diagnosi principale della SDO-r qualifica meglio rispetto alla codifica della
SDO (“Insufficienza respiratoria”) un paziente con “stato di dipendenza da respiratore”. Anche le
diagnosi secondarie della SDO-r permettono di definire in maniera più puntuale le necessità
riabilitative del paziente rispetto a quelle presenti nella SDO.
Il profilo ICF consente di approfondire alcuni aspetti come la “funzione dei mm. respiratori”, il cui
deficit influenza la necessità di ventilazione meccanica e, nel caso specifico, coglie, nelle voci
relative all‟appropriatezza dell‟emozione, dell‟ottimismo e della fiducia, uno dei cardini del lavoro
riabilitativo sul paziente.
Gli items sull‟attività e partecipazione descrivono, inoltre, un quadro dettagliato sulle possibilità di
svolgere attività della vita quotidiana (camminare per brevi distanze, salire le scale etc), che
possono essere ricondotti a tests e scale di valutazione comunemente utilizzate per la valutazione
della disabilità cardio-respiratoria.
110
In tutti gli esempi presentati la presenza, nel profilo ICF, di qualificatori all'ingresso e alla
dimissione consente anche di verificare il progresso nel recupero riabilitativo della funzione come si
osserva dalla diminuzione dei punteggi.
111
3.1. Esempio 1 – MDC 1 Sistema Nervoso
SDO
DIAGNOSI PRINCIPALE
800.34
Frattura chiusa della volta cranica con altra non specificata
emorragia intracranica di durata superiore a 24 ore e rito
DIAGNOSI SECONDARIE
518.5 Insufficienza polmonare successiva a trauma o a intervento chirurgico
V571 Altra fisioterapia
719.81 Altri disturbi specifici delle articolazioni, spalla
812.20 Frattura chiusa di parte non specificata dell’omero
INTERVENTO PRINCIPALE
311
Tracheostomia temporanea
INTERVENTI/PROCEDURE SECONDARIE
012.4 Altra craniotomia
791.1 Riduzione incruenta di frattura dell’omero, con fissazione interna
793.3 Riduzione cruenta di frattura del carpo e metacarpo con fissazione interna
020.6 Altri tipi di osteoplastica del cranio
932.2 Training deambulatori e del passo
112
SDO-r
DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO-r (ad integrazione della SDO)
La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,
per poi essere sostituita.
DIAGNOSI PRINCIPALE
780.02
Alterazione (o perdita) temporanea della coscienza
EVENTO SENTINELLA (GG): 30
DIAGNOSI SECONDARIE
293.0 Delirium da condizioni patologiche classificate altrove (include Psicosi organica post-traumatica
acuta)
310.8 Altri disturbi non psicotici specificati successivi a danno organico cerebrale
781.8 Sindromi neurologiche di inattenzione
780.93 Perdita di memoria
784.69 Altre disfunzioni del linguaggio simbolico
788.33 Incontinenza senza consapevolezza sensoriale
438.22 Emiplegia dell‟emisfero non dominante
V49.1 Problemi meccanici degli arti
781.2 Disturbi dell‟andatura
V62.89 Altro affaticamento psichico o fisico, non classificato altrove
PROFILO ICF
INGRESSO DIMISSIONE
FUNZIONI (b)
b110 3 di coscienza b110 0
b114 4 orientamento b114 0
b130 4 energie e pulsioni b130 3
b140 4 attenzione b140 3
b144 4 memoria b144 3
b152 4 emozionali b152 2
b164 4 cognitive di livello superiore b164 3
b180 4 dell‟esperienza del sé e del tempo b180 3
b320 4 dell'articolazione della voce b320 0
b510 4 nell‟ingestione di solidi e liquidi b510 0
113
b525 4 di defecazione b525 0
b620 4 urinarie b620 0
b7101 3 di mobilità articolare b7101 2
b7302 2 forza dei muscoli di un lato del corpo b7302 0
b755 3 nelle reazioni motorie involontarie b755 0
b760 4 di controllo e coordinazione del movimento volontario b760 0
STRUTTURE (s)
s1100 3.7.0 struttura dei lobi corticali s1100 3.7.0
s7201 3.7.2 articolazioni della regione della spalla s7201 3.7.2
s7300 4.5.2 struttura della parte superiore del braccio s7300 4.5.2
ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)
Capacità Performance Capacità Performance
d160 4 4 focalizzare l'attenzione d160 3 2
d175 4 4 risoluzione dei problemi d175 3 2
d210 4 4 intraprendere un compito singolo d210 3 2
d310 4 4 comunicare con/ricevere messaggi verbali d310 2 1
d330 4 4 parlare d330 1 0
d420 4 4 trasferirsi d420 0 0
d450 4 4 camminare d450 0 0
d510 4 4 lavarsi d510 2 1
d520 4 4 prendersi cura di singole parti del corpo d520 2 1
d530 4 4 bisogni corporali d530 0 0
d540 4 4 vestirsi d540 1 0
d550 4 4 mangiare d550 0 0
d560 4 4 bere d560 0 0
FATTORI AMBIENTALI (e)
e1101 0 farmaci e1101 +1
e310 0 ha a disposizione il sostegno della famiglia ristretta e310 +1
e355 +4 di operatori sanitari e355 +2
e410 2 gli atteggiamenti dei componenti della famiglia ristretta sono
favorevoli nei confronti di…
e410 +1
PROCEDURE RIABILITATIVE:
1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l'utilizzo di strumenti di misura validati
e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee
secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni mentali globali, mentali
specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio ( compresa disartria 9 viscerali (
compresa disfagia ) genito urinarie, neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.
2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI con
l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa
refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b110-b139 ).
114
3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE
con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa
refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b140-b189 ).
4) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE ARTICOLAZIONI
E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b710-
b729 ).
5) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-
TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b730-
b749 ).
6) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA PROPRIA
PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e
relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF ( d510-d699 e d350-d499 ).
7) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON
EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle
"funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento" secondo ICF e caratterizzata
prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica
utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle
attività terapeutiche manuali.
8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DELLE FUNZIONI MENTALI SPECIFICHE secondo
ICF e caratterizzata prevalentemente dall'esercizio terapeutico cognitivo.
9) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA
VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita domestica
secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del Caregiver.
115
3.2. Esempio 2 – MDC 8 Sistema Muscolo-scheletrico
SDO
DIAGNOSI PRINCIPALE
V571
Altra fisioterapia
DIAGNOSI SECONDARIE
905.3 Postumi di fratture del collo del femore
491.0 Bronchite cronica semplice
INTERVENTO PRINCIPALE
932.2 Training deambulatori e del passo
INTERVENTI/PROCEDURE SECONDARIE
895.2 Elettrocardiogramma
116
SDO-r
DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)
La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,
per poi essere sostituita.
DIAGNOSI PRINCIPALE
V49.2
Problemi motori degli arti
EVENTO SENTINELLA (GG): 8
DIAGNOSI SECONDARIE
V49.1 Problemi meccanici degli arti inferiori
V62.89 Altro affaticamento psichico o fisico, non classificato altrove
PROFILO ICF
INGRESSO DIMISSIONE
FUNZIONI (b)
b7101 3 mobilità di diverse articolazioni b7101 1
b7301 2 della forza dei muscoli di un arto b7302 1
b28015 2 dolore all'arto inferiore b28015 1
STRUTTURE (s)
s75000 3.5.2 dell'arto superiore s75000 3.5.2
ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE. (d)
Capacità Performance Capacità Performance
d420 3 0 trasferirsi d420 2 0
d450 4 4 camminare d450 3 1
d510 3 0 lavarsi d510 2 0
d520 3 0 prendersi cura di singole parti del corpo d520 1 0
d540 3 0 vestirsi d540 1 0
FATTORI AMBIENTALI (e)
e120 +3 ha a disposizione mezzi per il trasposto in
ambienti interni e esterni?
e1101 +2
117
e310 +1 ha a disposizione il sostegno della famiglia
ristretta?
e310 +1
e355 +3 ha a disposizione il sostegno di operatori
sanitari?
e355 +2
PROCEDURE RIABILITATIVE:
1) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI DELLE ARTICOLAZIONI
E DELLE OSSA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b710-
b729 ).
2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-
TONO- RESISTENZA) con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF ( b730-
b749 ).
3) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA PROPRIA
PERSONA con l'utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e
relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF ( d510-d699 e d350-d499 ).
4) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA' COMPLESSE CON
EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa alle
" funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento " secondo ICF e caratterizzata
prevalentemente dall'esercizio terapeutico motorio, indipendentemente dalla tecnica
utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili utilizzati e dalle
attività terapeutiche manuali.
5) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL'AUTONOMIA NELLE ATTIVITA' DELLA
VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita domestica
secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del Caregiver.
118
3.3. Esempio 3 – MDC 5 Apparto Cardio-circolatorio
SDO
DIAGNOSI PRINCIPALE
428.9
Scompenso cardiaco sin
DIAGNOSI SECONDARIE
V4611 Stato di dipendenza da respiratore
491.21 BPCO riacutizzata
427.31 Fibrillazione Atriale
250.00 Diabete Mellito
238.76 Mielofibrosi Idiopatica
770.81 OSAS
119
SDO-r
DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)
La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,
per poi essere sostituita.
DIAGNOSI PRINCIPALE
428.1
Dispnea cardiaca
EVENTO SENTINELLA (GG): 45
DIAGNOSI SECONDARIE
V4611 Stato di dipendenza da respiratore
427.31 Fibrillazione atriale
491.21 BPCO riacutizzata
250.00 Diabete Mellito
786.06 Tachipnea
786.02 Ortopnea
PROFILO ICF
INGRESSO DIMISSIONE
FUNZIONI (b)
b4101 3 Alterazioni del ritmo cardiaco b4101 2
b4201 3 Calo della Pressione Sanguigna b4201 0
b460 4 Sensazioni assoc. alle funzioni CV e Resp (dispnea) b460 2
b4450 2 Funzione dei mm resp. toracici B4450 1
b4452 3 Funzione dei mm respiratori accessori b4452 0
b4551 4 Capacità aerobica b4551 3
b4552 4 Affaticabilità b4552 3
b4550 4 Resistenza fisica (generale) b4550 2
b1343 4 Qualità del sonno b1343 2
b4300 4 Produzione di sangue b4300 3
b1263 3 Stabilità psichica b1263 1
b1520 4 Appropriatezza dell‟emozione b1520 1
120
STRUTTURE (s)
s41001 3.4.3. Ventricoli s41001 3.4.3.
s4100 3.4.9. Cuore s4100 3.4.9.
s4301 3.7.3. Polmoni s4301 3.7.3.
s560 3.7.9. Fegato s560 3.7.9.
s4204 3.7.9. Midollo osseo s4204 3.7.9.
ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)
Capacità Performance Capacità Performance
d4150 3 3 Posizione sdraiata d4150 0 0
d4200 4 3 Trasferimento da seduto d4200 1 0
d4500 4 4 Camminare per breve distanza d4500 1 0
d4501 4 4 Camminare per lunghe distanze d4501 4 3
d4551 4 4 Salire le scale d4551 3 2
d4601 4 4 Spostarsi nella casa d4601 1 0
d5100 4 3 Lavarsi d5100 2 1
d5400 4 3 Mettersi indumenti d5400 2 1
FATTORI AMBIENTALI (e)
e1101 0 Farmaci e1101 +2
e1151 +3 Prodotti e tecnologie di assistenza (Ventilatore) e1151 0
e1201 0 Prodotti e tecnologie di assistenza mobilità e1201 +2
e310 +3 Sostegno della famiglia ristretta e310 +3
PROCEDURE RIABILITATIVE:
1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l‟utilizzo di strumenti di misura
validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle
funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni
mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio
(compresa disartria 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,
neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.
2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E
DELL‟APPARATO RESPIRATORIO con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione (ICF b410-b429)
3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-
TONO-RESISTENZA) con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a
livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo
ICF (b730-b749).
4) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA
PROPRIA PERSONA con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a
livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-
d699 e d350-d499).
121
5) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle
funzioni dell‟apparato cardio-vascolare, ematologico, immunologico e respiratorio
secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio
indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed
ausili utilizzati
6) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA‟ COMPLESSE CON
EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa
alle “funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento” secondo ICF e
caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio, indipendentemente
dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili
utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali.
7) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI
SPECIFICHE con l‟utilizzo di strumenti di misura valicati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF
(b152)
8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL‟AUTONOMIA NELLE ATTIVITA‟ DELLA
VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita
domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del
Caregiver.
122
3.4. Esempio 4 – MDC 4 Apparato respiratorio
SDO
DIAGNOSI PRINCIPALE
518.81
Insufficienza respiratoria
DIAGNOSI SECONDARIE
V4611 Stato di dipendenza da respiratore
491.2 BPCO
414.8 Cardiopatia Ischemica
437.0 Vasculopatia Cerebrale
401.1 Ipertensione Arteriosa
123
SDO-r
DIAGNOSI ED INTERVENTI SDO R (ad integrazione della SDO)
La presente sezione, nella fase sperimentale, sarà alimentata ad integrazione della attuale SDO,
per poi essere sostituita.
DIAGNOSI PRINCIPALE
V461.1
Stato di dipendenza da respiratore
EVENTO SENTINELLA (GG): 43
DIAGNOSI SECONDARIE
491.2 BPCO
437.0 Vasculopatia Cerebrale
401.1 Ipertensione Arteriosa
V44.0 Presenza di tracheostomia
786.4 Espettorato eccessivo
V49.84 Condizione di allettamento
786.05 Dispnea
PROFILO ICF
INGRESSO DIMISSIONE
FUNZIONI (b)
b4101 3 Alterazioni del ritmo cardiaco b4101 2
b4200 3 Aumento della Pressione Sanguigna b4201 1
b460 4 Sensazioni assoc. alle funzioni CV e Resp (dispnea) b460 1
b4450 4 Funzione dei mm resp. toracici B4450 2
b4452 3 Funzione dei mm respiratori accessori b4452 0
b4551 4 Capacità aerobica b4551 3
b4552 4 Affaticabilità b4552 2
b4550 4 Resistenza fisica (generale) b4550 2
b7306 3 Forza di tutti i mm. del corpo b7306 1
b1343 4 Qualità del sonno b1343 2
b3100 4 Produzione della voce b3100 1
b1301 3 Motivazione b1301 1
b1520 4 Appropriatezza dell‟emozione b1520 1
b1265 3 Ottimismo b1265 1
b1266 3 Fiducia b1266 1
124
STRUTTURE (s)
s4301 3.7.3. Polmoni s4301 3.7.3.
s43010 3.7.3. Albero Bronchiale s43010 3.7.3.
s4303 3.2.3 Muscoli respiratori s4303 3.2.3
s7700 2.7.0 Ossa s7700 2.7.0
s7702 3.7.0 Muscoli scheletrici s7702 3.7.0
s4300 1.2.6 Trachea s4300 1.2.6
ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE (d)
Capacità Performance Capacità Performance
d4200 4 3 Trasferimento da seduto d4200 3 2
d4500 4 4 Camminare per breve distanza d4500 3 1
d4501 4 4 Camminare per lunghe distanze d4501 4 3
d4551 4 4 Salire le scale d4551 4 3
d4601 4 4 Spostarsi nella casa d4601 3 1
d5100 4 3 Lavarsi d5100 3 2
d5400 4 3 Mettersi indumenti d5400 3 2
d2401 4 4 Gestire lo stress d2401 2 1
d2402 4 4 Gestire le crisi d2402 2 1
d3608 4 4 Utilizzo strumenti e tecniche
comunicazione
d3608 1 0
FATTORI AMBIENTALI (e)
e1101 0 Farmaci e1101 +2
e1151 +3 Prodotti e tecnologie di assistenza (Ventilatore) e1151 0
e1201 0 Prodotti e tecnologie di assistenza mobilità e1201 +2
e1250 0 Prodotti e tecnologie generali per la comunicazione e1250 +3
e310 +3 Sostegno della famiglia ristretta e310 +3
PROCEDURE RIABILITATIVE:
1) VALUTAZIONE FUNZIONALE GLOBALE con l‟utilizzo di strumenti di misura
validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle
funzioni corporee secondo ICF con 3 o più delle funzioni di seguito elencate: funzioni
mentali globali, mentali specifiche, funzioni sensoriali e dolore, voce ed eloquio
(compresa disartria 9 viscerali (compresa disfagia) genito urinarie,
neuromuscoloscheletriche correlate al movimento.
2) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E
DELL‟APPARATO RESPIRATORIO con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o
condivisi a livello scientifico e relativa refertazione (ICF b410-b429)
3) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI GLOBALI
con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a livello scientifico e relativa
refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF (b110-b139).
125
4) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MUSCOLARI (FORZA-
TONO-RESISTENZA) con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a
livello scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo
ICF (b730-b749).
5) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI AUTONOMIA NELLA CURA DELLA
PROPRIA PERSONA con l‟utilizzo di strumenti di misura validati e/o condivisi a
livello scientifico e relativa refertazione secondo attività e partecipazione ICF (d510-
d699 e d350-d499).
6) RIEDUCAZIONE MOTORIA CARDIO-RESPIRATORIA INDIVIDUALE relativa alle
funzioni dell‟apparato cardio-vascolare, ematologico, immunologico e respiratorio
secondo ICF caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio
indipendentemente dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene svolta e dalle ortesi ed
ausili utilizzati
7) RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE IN DISABILITA‟ COMPLESSE CON
EVENTUALE USO DI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI DI SUPPORTO relativa
alle “funzioni delle articolazioni, delle ossa e del movimento” secondo ICF e
caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio terapeutico motorio, indipendentemente
dalla tecnica utilizzata, dal mezzo in cui viene realizzata e dalle protesi, ortesi ed ausili
utilizzati e dalle attività terapeutiche manuali.
8) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE DEL LINGUAGGIO relativa alle funzioni della
voce e dell‟eloquio secondo ICF, caratterizzata prevalentemente dall‟esercizio
terapeutico logopedico.
9) VALUTAZIONE MONOFUNZIONALE DELLE FUNZIONI MENTALI
SPECIFICHE con l‟utilizzo di strumenti di misura valicati e/o condivisi a livello
scientifico e relativa refertazione. Valutazione delle funzioni corporee secondo ICF
(b152)
10) RIEDUCAZIONE INDIVIDUALE ALL‟AUTONOMIA NELLE ATTIVITA‟ DELLA
VITA QUOTIDIANA relative a mobilità, alla cura della propria persona, alla vita
domestica secondo ICF, compresa ergonomia articolare ed eventuale addestramento del
Caregiver.
127
PREMESSA
Allo stato attuale i trattamenti riabilitativi erogati sono quelli previsti dal vigente Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri di definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
L‟accesso alla Riabilitazione è un diritto fondamentale dell‟uomo, come affermato dalla Carta delle
Nazioni Unite attraverso gli Standard (1993), dall‟Anno Europeo delle Persone con Disabilità
(2003) e dalla Risoluzione 58 dell‟Assemblea Mondiale della Salute (2005).
Tutti gli interventi da allora proposti si fondano su un consolidato convincimento culturale
(affermatosi nel nostro Paese con la ratifica della Convenzione delle Nazione Unite sui diritti delle
persone con disabilità, Legge 3 marzo 2009, n. 18) che pone al centro del sistema il cittadino con
disabilità e la sua famiglia, nella loro interazione con l‟ambiente sociale e le istituzioni e che
conseguentemente orienta tutte le attività rispetto a tale priorità e ne verifica i risultati solo su questa
base.
128
DEFINIZIONI
ABILITÀ
Si indicano con questo termine le capacità di una persona di applicare conoscenze e di usare know-
how per portare a termine compiti e risolvere problemi.
Le abilità considerano più aspetti:
1 cognitivo (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo);
2 relazionale (capacità di porre in essere relazioni con altre persone, gruppi e con l‟ambiente);
3 manuale e pratico (capacità di utilizzare metodi, materiali, strumenti, etc).
APPROPRIATEZZA
È l‟insieme di azioni tese a favorire l‟uso corretto delle risorse che richiede una definizione chiara e
precisa dei criteri di accesso alle prestazioni di riabilitazione e delle modalità di interruzione
dell‟erogazione delle prestazioni stesse.
CAREGIVER
Familiare o persona di riferimento coinvolto e supportato, anche direttamente all‟interno del
progetto riabilitativo, nella presa in carico della persona con disabilità ai fini della gestione delle sue
problematiche.
COMORBILITÀ
Presenza di ogni altra patologia distinta preesistente o coesistente rispetto alla malattia “indice”,
ovvero alla malattia che determina un peggioramento dello stato di salute in un individuo, e/o
l‟evento acuto o la malattia che ne condiziona maggiormente la prognosi.
CRONICITÀ
Condizione causata da una malattia di lunga durata, che tendenzialmente accompagna l‟individuo
fino alla fine della sua vita, procura inabilità di vario grado, è dovuta a cause non reversibili,
richiede peculiari forme di cura, impegna la persona ad osservare prescrizioni e spesso, ad assumere
un nuovo stile di vita (dietetico, relazionale, motorio, ecc.).
DAY HOSPITAL
La riabilitazione in regime di day hospital è rivolta a soggetti che presentano menomazioni e
disabilità (transitorie o permanenti) che necessitano di prestazioni diagnostiche – terapeutiche -
riabilitative ma che non richiedano assistenza sanitaria continuativa per 24 ore al giorno e
contestualmente presentino una complessità del quadro clinico tale da non potersi avvalere di
trattamento riabilitativo ambulatoriale. Importante che la persona che desidera un ricovero in day
hospital possa, per condizioni cliniche e/o socio ambientali, effettuare i trasferimenti quotidiani
129
dalla propria abitazione.
DIPARTIMENTO
Il dipartimento della Riabilitazione è lo strumento di governo clinico più appropriato per garantire
la continuità riabilitativo - assistenziale ospedale - territorio organizzato su base trasmurale con un
livello gestionale strutturato.
DISABILITÀ
Qualsiasi tipo di alterazione di parte del corpo o di una sua funzione che comporta una limitazione
delle attività e/o una restrizione alla partecipazione sociale.
EMPOWERMENT
È un processo di sviluppo e consapevolezza volto al miglioramento delle condizioni degli individui
o dei gruppi sociali in situazione di svantaggio offrendo gli strumenti e garantendo la massima
implementazione delle potenzialità di autonomia rispetto alle condizioni di salute da raggiungere da
parte della Persona.
ESERCIZIO FISICO E DISABILITÀ - AFA
L‟AFA non è un‟attività riabilitativa, ma di mantenimento e prevenzione, finalizzata a facilitare
l‟acquisizione di stili di vita utili a mantenere la migliore autonomia e qualità di vita possibile.
Poiché i programmi AFA non rientrano nelle prestazioni sanitarie riconosciute dal DPCM 29
novembre 2001, il costo non è attribuibile al SSN, ma vanno considerati come ideale prosecuzione
del percorso di ricondizionamento da promuovere nel territorio e le Regioni nell‟ambito della
propria autonomia potranno determinarne le modalità applicative nell‟ambito delle loro scelte
programmatiche.
FRAGILITÀ
Condizione caratterizzata da una riduzione della riserva funzionale di organi ed apparati. Il termine
fragilità identifica una condizione di rischio e di vulnerabilità, caratterizzata da un equilibrio
instabile di fronte a eventi negativi.
GOVERNO CLINICO
Sistema di gestione delle attività e prestazioni di una struttura attraverso il quale le organizzazioni
sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei loro servizi e
garantiscono elevati standard assistenziali creando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita
l‟eccellenza clinica (Scally G, Donaldson L J, BMJ, 4 July 1998).
130
HANDICAP
Secondo ICIDH dell‟OMS, nell‟ambito dell‟evenienze inerenti alla salute, l‟handicap è la
condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o a una disabilità che in un certo
soggetto limita o impedisce l‟adempimento del ruolo normale e la partecipazione sociale in
relazione a età, sesso e fattori socio-culturali.
MENOMAZIONE
Secondo ICIDH dell‟OMS, nell‟ambito dell‟evenienze inerenti alla salute, è menomazione qualsiasi
perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica
MODALITÀ EROGAZIONE
Organizzazione per l‟erogazione delle diverse attività riabilitative, nonché la struttura, l‟ambiente,
le attrezzature ed i professionisti che vi operano:
1. Degenza ordinaria
2. Day hospital
3. Ambulatoriale
4. Domiciliare
5. Strutture protette
MODELLO BIOPSICOSOCIALE – ICF
Il modello biopsicosociale, sviluppato in collaborazione con associazioni di utenti si basa sulla
Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute (ICF), che è stato approvato
dalla Assemblea Mondiale della Salute (World Health Assembly), nel maggio 2001.
La struttura classificativa è neutrale dal punto di vista etiologico e adotta una terminologia che è
accettata in tutto il mondo per delineare il funzionamento sia a livello individuale che societario.
Le dimensioni di ICF sono utili per gestire la natura individuale di ogni programma riabilitativo e
dei relativi interventi.
Il modello tiene conto infatti delle menomazioni di organo e di funzione, attribuibili alla patologia
sottostante, delle limitazioni di attività (cioè della capacità di svolgere azioni) e di partecipazione
(cioè della possibilità di trasferire le proprie competenze a livello della società) che ne conseguono
e delle barriere o delle facilitazioni rappresentati dai fattori ambientali e personali di contesto.
In questa prospettiva è possibile sviluppare progetti riabilitativi individuali, interdisciplinari e
interprofessionali, tesi al recupero ed all‟ottimizzazione del funzionamento personale.
MULTIMORBIDITÀ
L‟intercorrenza di due o più malattie o condizioni mediche nello stesso individuo.
131
NON AUTOSUFFICIENZA (NA)
Sono considerate persone non autosufficienti, ai fini della raccolta di dati per il SINA, coloro che
subiscono una perdita permanente, totale o parziale, delle abilità fisiche, psichiche, sensoriali,
cognitive e relazionali, a seguito di patologie congenite o acquisite o di disabilità con conseguente
incapacità di compiere gli atti essenziali della vita quotidiana”. Concorrono al livello di gravità
della NA le condizioni reddituali della persona, i supporti familiari, le barriere di diversa natura che
possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione sociale della persona.
Si richiama la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in cui si intendono per
disabili “coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che
in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva
partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”.
OUTCOME
Esito dell‟intervento riabilitativo.
PARTECIPAZIONE
Partecipazione è il coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita con connotazione attiva
o passiva a secondo del grado di condivisione cognitiva ed emotiva in attuazione dell‟art. 3 della
Costituzione e art. 18 della Costituzione ONU (uguaglianza sostanziale).
PROFESSIONISTI DELLA RIABILITAZIONE
1. Medico specialista in riabilitazione: si intende un medico con specializzazione in medicina
fisica e riabilitazione ed equipollenti, ovvero un medico in possesso di specialità in discipline
affini per le quali ha ottenuto, nel rispetto delle normative concorsuali, l‟accesso professionale
alla medicina fisica e riabilitazione, ovvero un medico chirurgo in possesso di specialità in altre
discipline che, come da normativa concorsuale, ha anzianità di servizio in strutture dedicate ad
attività riabilitative individuate da questo documento (Piano d‟Indirizzo per la Riabilitazione).
2. Professionisti sanitari individuati nel D.M. 29 marzo.
3. Personale con specifica formazione riabilitativa in ambito socio – sanitario - assistenziale.
PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE (PRI)
Elaborato a livello di team, ha come responsabile il medico specialista in riabilitazione6, definisce in
maniera condivisa obiettivi per la persona, modalità cliniche ed operative, strumenti, tempi e
verifiche ed i programmi che ne discendono.
6 Medico specialista in riabilitazione: si intende un medico con specializzazione in medicina fisica e riabilitazione ed equipollenti, ovvero un medico in possesso di specialità in discipline affini per le quali ha ottenuto, nel rispetto delle normative concorsuali, l’accesso professionale alla medicina fisica e riabilitazione, ovvero un medico chirurgo in possesso di specialità in altre discipline che, come da normativa concorsuale, ha anzianità di servizio in strutture dedicate ad attività riabilitative individuate da questo documento. Cfr Piano Indirizzo per la Riabilitazione – Anno 2011
132
PROGRAMMA RIABILITATIVO
È condiviso nel progetto riabilitativo ed è a carico dei professionisti della riabilitazione con precisa
responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Viene periodicamente verificato
all‟interno del progetto riabilitativo al livello del team.
PERSONE AD ALTA COMPLESSITÀ CLINICA (PAC)
Effetto dell‟interazione genoma-ambiente che comprende fattori ambientali, protettivi, socio-
economici e psicologici modulata da sesso ed età su cui incide la co-esistenza di co-morbidità.
Questi meccanismi, tra loro intercorrelati, generano un fenotipo biologico e clinico “complesso” che
richiede trattamenti terapeutici individualizzati ed integrati.
RIABILITAZIONE
Una disciplina medica indipendente volta a promuovere la funzione fisica e cognitiva, l‟attività
(incluso il comportamento), la partecipazione (inclusa la qualità della vita) e modificare i fattori
personali e ambientali. È quindi responsabile della prevenzione, diagnosi, trattamento e gestione
della riabilitazione di persone con condizioni mediche disabilitanti e comorbilità di qualsiasi origine
ed età.
RIABILITAZIONE ESTENSIVA
Le attività di riabilitazione estensiva sono erogabili in ambito ospedaliero ed extraospedaliero, in
regime residenziale a ciclo continuativo o diurno. Si caratterizzano in interventi sanitari di
riabilitazione:
1 per pazienti non autosufficienti, con potenzialità di recupero funzionale, che non possono
giovarsi o sostenere un trattamento riabilitativo intensivo che richiedono di essere ospedalizzati
in quanto affetti da instabilità clinica. In tale condizione trovano anche un setting, quando non
appropriato in intensiva, le patologie disabilitanti ad interessamento multiorgano delle persone
ad alta complessità così come precedentemente definito (PAC), che presentano situazioni di
complessità clinico -assistenziale per comorbilità da patologie concomitanti e interagenti con la
prognosi riabilitativa. Tali situazioni richiedono di essere gestite in contiguità alle specialità ed
alle dotazioni strumentali e tecnologiche dell‟acuzie. Gli interventi hanno come obiettivo la
stabilizzazione clinica ed il ripristino di condizioni di autonomia e/o di gestibilità in ambito
extraospedaliero. I pazienti che vi accedono sono caratterizzati da:
comorbidità concomitanti e interagenti con la prognosi riabilitativa;
necessità di competenza specialistica riabilitativa nella gestione della persona con
disabilità grave in condizioni di criticità e necessità di consulenze medico-specialistiche
multidisciplinari.
2 a completamento dei progetti riabilitativi individuali già svolti anche in regime di riabilitazione
intensiva, quando, in relazione a condizioni individuali influenti anche nei tempi di recupero, si ha
bisogno di proseguire l‟intervento riabilitativo, per tempi superiori a quelli mediamente previsti per
la riabilitazione intensiva. Gli interventi di riabilitazione estensiva, a minore intensità, sono perciò
funzionali al raggiungimento degli obbiettivi fissati dal progetto individuale;
133
3 per obiettivi specifici, che richiedono attività riabilitative specializzate verso:
inserimento/reinserimento lavorativo;
vita indipendente e/o all‟interno della comunità;
integrazione/reintegrazione scolastica;
integrazione/reintegrazione sociale.
L‟intervento riabilitativo deve essere inteso di almeno 1 ora giornaliera, erogato da parte del medico
specialista in riabilitazione, dai professionisti sanitari della riabilitazione, dal personale
infermieristico. L‟assistente sociale, e ove necessario lo psicologo, sono di supporto all‟intervento
riabilitativo e alla definizione e realizzazione del piano di dimissione/reinserimento in tempi
congrui; di norma la degenza non deve essere protratta oltre 60 giorni.
Tutte le attività assistenziali e riabilitative devono essere documentate e registrate all‟interno della
cartella clinica riabilitativa che è parte integrante del Progetto Riabilitativo Individuale (P.R.I.).
RIABILITAZIONE INTENSIVA
Le attività riabilitative in strutture di ricovero e cura, ospedaliere od extraospedaliere accreditate,
sono caratterizzate da interventi sanitari complessi di riabilitazione diretti al recupero di disabilità
importanti e complesse, modificabili, che richiedono un elevato impegno assistenziale riferibile ad
un nursing infermieristico articolato nell‟arco delle 24 ore.
L‟intervento riabilitativo deve essere inteso di almeno tre ore giornaliere ed è erogato da parte del
medico specialista in riabilitazione, dai professionisti sanitari della riabilitazione, dal personale
infermieristico. L‟assistente sociale e lo psicologo possono contribuire per il tempo necessario al
raggiungimento dell'orario giornaliero richiesto per l'intervento riabilitativo.
In tale fase trovano anche un setting appropriato le gravi patologie disabilitanti ad interessamento
multiorgano delle persone ad alta complessità, definito (PAC), che presentano situazioni di
complessità clinico - assistenziale per comorbilità da patologie concomitanti e interagenti con la
prognosi riabilitativa. Tali situazioni richiedono di essere gestite in contiguità alle specialità ed alle
dotazioni strumentali e tecnologiche dell‟acuzie.
RIABILITAZIONE INTENSIVA AD ALTA SPECIALIZZAZIONE
Le attività di riabilitazione intensiva ad alta specializzazione che richiedono particolare impegno di
qualificazione, mezzi, attrezzature e personale, sono erogate presso presidi di alta specialità,
secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 29 gennaio 1992 e dalla successiva
integrazione del Decreto Ministeriale del 1998, essi sono presidi ospedalieri e ricomprendono anche
gli IRCCS, i Policlinici Universitari e le strutture private accreditate.
I suddetti servizi comprendono:
1. Unità spinali unipolari;
2. Unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi cranio-encefalici;
3. Unità per le disabilità gravi in età evolutiva;
4. Unità per la riabilitazione delle turbe neuropsicologiche acquisite.
134
RIABILITAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE
La riabilitazione ambulatoriale eroga trattamenti differenziati a seconda della complessità dei casi:
1 “caso complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità importanti, spesso multiple,
con possibili esiti permanenti, elevato grado di disabilità nelle ADL che richiedono un team
multiprofessionale (almeno 3 tipologie di professionisti della riabilitazione, compreso il medico
specialista in riabilitazione) che effettui una presa in carico omnicomprensiva nel lungo termine
mediante un Progetto Riabilitativo Individuale che preveda molteplici programmi terapeutici.
2 “caso non complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità di qualsiasi origine che,
sulla base di un Progetto Riabilitativo Individuale, necessitano di un solo programma
terapeutico riabilitativo erogato direttamente dal medico specialista in riabilitazione o tramite
un‟unica tipologia di professionista della riabilitazione; tali utenti richiedono una presa in carico
ridotta nel tempo; la durata dell‟accesso deve essere almeno di 30 minuti.
RIABILITAZIONE IN REGIME DOMICILIARE .
I trattamenti riabilitativi a domicilio possono costituire in tal senso il proseguimento di quanto
realizzato nelle fasi precedenti all‟interno del PRI rappresentando il terreno di massima
cooperazione con il MMG/PLS.
Possono essere erogati quando previsti dal progetto riabilitativo elaborato da parte del medico
specialista in riabilitazione oppure nei casi in cui, a fronte di un bisogno riabilitativo, il paziente è
impossibilitato ad accedere ai servizi ambulatoriali.
Il domicilio è il luogo privilegiato per gli interventi di competenza del terapista occupazionale, per
l‟adattamento ambientale e l‟addestramento all‟utilizzo di ausili e tecnologie riabilitative. A tal fine
sono da prevedere accessi domiciliari da parte del medico specialista in riabilitazione e di
competenze specialistiche e tecniche per gli interventi di competenza e l‟addestramento dei
caregiver.
SOCIORIABILITAZIONE
Si richiama la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in cui si intendono per
disabili “coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che
in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva
partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri.
Trattamenti svolti in sede semiresidenziale o residenziale, previsti all‟articolo 8, lettera l), della
legge 104/1992 e dal DPCM 29.11.2001, in cui sono erogate contestualmente a favore delle persone
con disabilità stabilizzata, anche grave, attività riabilitative dirette al recupero funzionale e azioni di
carattere pedagogico/relazionale, dirette al recupero, all‟integrazione sociale e al mantenimento del
livello più elevato possibile delle abilità acquisite.
TEAM
È lo strumento operativo, di cui è responsabile il medico specialista in riabilitazione, che realizza le
condizioni di integrazione delle competenze ed operatività di molteplici professionisti, applicando il
modello di lavoro interprofessionale - disciplinare. Esso rappresenta il metodo più efficace di lavoro
135
per predisporre e realizzare il progetto Riabilitativo individuale e per tutelare il professionista da
eventuali rischi di isolamento e di burnout professionale.
1 I COMPONENTI che sono determinati sulla base del bisogno dei pazienti e dai programmi
di intervento definiti dal progetto riabilitativo individuale. Vi appartengono:
a) medico specialista in riabilitazione;
b) professionisti sanitari non medici individuati dal Decreto Ministeriale 29 marzo 2001;
c) personale con specifica formazione riabilitativa in ambito socio – sanitario – assistenziale;
d) il Paziente e il Caregiver, familiare o persona di riferimento coinvolto nella presa in carico
della persona disabile.
2 METODI OPERATIVI E DI COMUNICAZIONE
a) Riunioni/visite del team, che hanno come obiettivo il bilancio e l‟aggiornamento del
progetto riabilitativo e dei relativi programmi e la verifica del percorso della presa in carico;
b) il briefing, che garantisce con un confronto breve e colloquiale la misurazione del
raggiungimento o del mancato raggiungimento degli obiettivi;
c) i focus group, strumento di verifica più complesso che prevede degli incontri coordinati da
un moderatore, durante i quali viene individuato un problema e ne vengono discussi tutti gli
aspetti;
d) le riunioni di audit che rappresentano l‟attività atta a determinare, con un‟indagine
strutturata, l‟adeguatezza dell‟organizzazione e l‟aderenza al piano riabilitativo, verificando
ed adeguando procedure, istruzioni operative ed altri requisiti funzionali.
UNITÀ PER GRAVI PATOLOGIE CARDIOLOGICHE
L‟Unità per gravi patologie cardiologiche disabilitanti è destinata all‟assistenza di pazienti in stato
di instabilità clinica per evento cardiovascolare acuto molto recente, per cronicizzazione di
problematiche complesse post acute o chirurgiche o per scompenso cardiaco refrattario alla terapia
convenzionale, ma con potenzialità di recupero clinico funzionale. Gli interventi per pazienti
dell‟Unità sono focalizzati alla definitiva stabilizzazione internistica, al ripristino della autonomia
delle funzioni vitali di base e al trattamento iniziale delle principali menomazioni.
È collocata in strutture ospedaliere dotate o funzionalmente collegate con cardiochirurgia e
cardiologia.
UNITÀ PER GRAVI PATOLOGIE RESPIRATORIE
L‟Unità per gravi patologie respiratorie disabilitanti è un‟unità sub – intensiva finalizzata alla
gestione prevalente delle emergenze in via di stabilizzazione delle malattie respiratorie; in essa
trovano accoglienza, oltre ai pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta da cause primitive
respiratorie e da malattie neuromuscolari o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata, anche i
pazienti pre e post-trapianto del polmone.
È collocata in strutture ospedaliere dotate o funzionalmente collegate con Unità di terapia intensiva,
pneumologia e chirurgia toracica.
136
UNITÀ PER LA RIABILITAZIONE DELLE TURBE NEUROPSICOLOGICHE ACQUISITE
L‟Unità per la riabilitazione delle turbe neuropsicologiche acquisite è espressamente destinata ad
affrontare le complesse problematiche diagnostiche, valutative, e rieducative relative a
menomazioni e disabilità cognitive e delle funzioni corticali superiori secondarie a lesioni cerebrali.
È dimensionata per bacini sovra - regionali.
UNITÀ PER LE DISABILITÀ GRAVI IN ETÀ EVOLUTIVA
L‟Unità per la riabilitazione delle gravi disabilità in età evolutiva è espressamente destinata ad
affrontare i complessi e gravi problemi diagnostici, valutativi e rieducativi degli esiti di patologie
motorie e cognitive congenite o acquisite, internistiche, dell‟età evolutiva. È dimensionata per
bacini sovra - regionali.
UNITÀ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE E I GRAVI TRAUMI CRANIO-
ENCEFALICI
L‟unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi cranio-encefalici è finalizzata alla presa
in carico di pazienti affetti da esiti di grave cerebrolesione acquisita (di origine traumatica o di altra
natura) e/o caratterizzata nella evoluzione clinica da un periodo di coma più o meno protratto (GCS
inferiore a 8) e dal coesistere di gravi menomazioni comportamentali, che determinano disabilità
multiple e complesse, e che necessitano di interventi valutativi e terapeutici non realizzabili presso
altre strutture che erogano interventi di riabilitazione intensiva.
UNITÀ SPINALE
L‟unità spinale, in connessione funzionale con almeno DEA di I livello, è destinata a completare, in
collaborazione con le USU, la rete dedicata ai pazienti spinali nonché ad assistere pazienti con:
1 lesione midollare, sia di tipo traumatico che non traumatico (infettiva, vascolare e
neoplastica), stabilizzati clinicamente, senza gravi problematiche respiratorie;
2 complicanze, quale esito di lesione midollare che, per la gravità e la complessità della
gestione clinica e diagnostica, non possono essere gestite adeguatamente e con sicurezza in
regime di degenza intensiva;
3 necessità di valutazioni clinico - diagnostiche di follow-up, ai fini della prevenzione di
complicanze e che, per la complessità del quadro clinico, non possono essere seguite in altri
setting assistenziali.
UNITÀ SPINALI UNIPOLARI
Come definito nell‟Atto di intesa tra Stato e Regioni di approvazione delle linee guida (n.
1/96,G.U.17 marzo 1996) sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del DPR 27 marzo
1992, l‟Unità spinale unipolare (USU) è destinata all‟assistenza dei soggetti con lesioni midollari di
origine traumatica e non , sin dal momento dell‟evento lesivo e ha lo scopo di permettere ai
mielolesi di raggiungere il miglior stato di salute e il più alto livello di capacità funzionali
138
Allegato A
Day-Hospital (DH) e Day Surgery (DS)
L‟assistenza a ciclo diurno come modalità di ricovero ospedaliero (day hospital) è identificata per la
prima volta nella normativa del nostro paese nel 1985, con la legge n.595 che, impropriamente,
dispone di destinare le eccedenze di posti letto, derivanti dalla riprogrammazione dell‟assistenza
ospedaliera, ad attività d‟ospedalizzazione diurna e quindi, aggiuntive rispetto ai fabbisogni di
ricovero. Il tema è ripreso con la legge 135/90 che, sul problema specifico dell‟AIDS, definisce un
primo standard indicando il rapporto di un posto d‟assistenza diurna per ogni cinque posti ordinari e
ancora dalla legge 412/91 che rende obbligatoria l‟attivazione di strutture d‟assistenza ospedaliera
diurna. Infine, nell‟ottobre 1992, un atto d‟indirizzo e coordinamento (DPR 20.10.92) detta criteri
tesi a regolamentare in modo uniforme tale tipologia d‟intervento.
L‟assistenza a ciclo diurno è inoltre prevista all‟art. 5 del DPR 24 dicembre 1992 “definizione dei
livelli uniformi di assistenza sanitaria” ed ulteriormente ricordata dall‟art. 8- sexies del DLgs 30
dicembre 1992, n. 502 “riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell‟art. 1 della Legge
23 ottobre 1992, n. 421” così come modificato dal DLgs 19 giugno 1999, n. 229. L‟assistenza a
ciclo diurno consiste in un ricovero o cicli di ricoveri programmati, ciascuno di durata inferiore ad
una giornata, con erogazione di prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche. Si accede a
questa forma d’assistenza su indicazione del medico specialista ospedaliero, ambulatoriale
(pubblico e privato), e dal medico curante.
139
Elenco acronimi
ADL: Activities of Daily Living
AFA: Attività Fisica Adattata
DEA: Dipartimento di emergenza e accettazione
DPCM: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
DPR: Decreto del Presidente della Repubblica
GCS: Glasgow Coma Scale
ICIDH: International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps
OMS: Organizzazione mondiale della sanità
MMG: Medico di medicina generale
PLS: pediatra di libera scelta
SSN: Servizio/Sistema Sanitario Nazionale
USU: Unità spinale unipolare
ALLEGATO 3
CRUSCOTTO PER LA VALUTAZIONE DI APPROPRIATEZZA ED EFFICIENZA DEI RICOVERI DI RIABILITAZIONE – DETTAGLIO MDC
141
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
VALLE D`AOSTA 27,9% 15,8% 3,8%
LOMBARDIA 25,1% 14,0% 8,4%
PROV. AUTON. BOLZANO 19,4% 21,6% 2,9%
PROV. AUTON. TRENTO 26,2% 25,3% 9,9%
VENETO 34,8% 12,0% 8,0%
FRIULI VENEZIA GIULIA 37,0% 15,2% 15,4%
LIGURIA 27,2% 32,1% 4,1%
EMILIA ROMAGNA 30,1% 21,8% 13,2%
TOSCANA 20,3% 26,2% 4,4%
UMBRIA 24,9% 28,0% 4,9%
MARCHE 16,6% 25,7% 11,1%
BASILICATA 18,0% 19,1% 9,8%
SARDEGNA 24,1% 9,6% 11,8%
PIEMONTE 19,3% 11,6% 9,1%
LAZIO 16,4% 13,9% 14,9%
ABRUZZO 15,9% 8,1% 5,2%
MOLISE 18,4% 9,4% 3,2%
CAMPANIA 19,0% 5,9% 13,3%
PUGLIA 22,8% 21,0% 9,5%
CALABRIA 18,8% 13,0% 14,9%
SICILIA 34,1% 18,4% 5,4%
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
1 2 3R
EG
ION
I IN
PD
R
142
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
37,0%
34,8%
34,1%
30,1%
27,9%
27,2%
26,2%
25,1%
24,9%
24,1%
22,8%
20,3%
19,4%
19,3%
19,0%
18,8%
18,4%
18,0%
16,6%
16,4%
15,9%
23,6%
25,5%
130-ABRUZZO
MEDIA REGIONI NON IN PRD
MEDIA ITALIA
TOTALE
AZIONE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
050-VENETO
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
020-VALLE D`AOSTA
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
030-LOMBARDIA
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
160-PUGLIA
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
140-MOLISE
170-BASILICATA
110-MARCHE
120-LAZIO
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
37,6%
32,9%
30,0%
27,8%
27,3%
27,0%
26,6%
25,2%
23,2%
22,7%
21,6%
21,1%
20,0%
19,3%
19,1%
19,0%
18,7%
18,4%
17,0%
17,0%
16,5%
23,2%
24,4%
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
160-PUGLIA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
180-CALABRIA
190-SICILIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
030-LOMBARDIA
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
AZIONE
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
22,8% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 18,8% INFERIORE AL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 27,2% SUPERIORE AL TERZO QUARTILE
RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE
18,8% <= x <= 27,2%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
21,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
143
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
1.1
2,4%
2,2%
2,2%
2,0%
1,8%
1,7%
1,5%
1,3%
1,3%
1,3%
1,2%
1,1%
1,0%
1,0%
1,0%
0,9%
0,8%
0,6%
0,6%
0,6%
0,5%
1,3%
1,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
070-LIGURIA
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
130-ABRUZZO
042-PROV. AUTON. TRENTO
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
100-UMBRIA
120-LAZIO
030-LOMBARDIA
170-BASILICATA
110-MARCHE
050-VENETO
160-PUGLIA
190-SICILIA
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
080-EMILIA ROMAGNA
020-VALLE D`AOSTA
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
3,1%
3,0%
2,9%
2,6%
2,6%
2,3%
2,0%
2,0%
1,9%
1,8%
1,6%
1,6%
1,5%
1,4%
1,3%
1,2%
1,0%
0,9%
0,8%
0,7%
0,6%
1,7%
1,7%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
130-ABRUZZO
042-PROV. AUTON. TRENTO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
100-UMBRIA
120-LAZIO
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
200-SARDEGNA
110-MARCHE
020-VALLE D`AOSTA
160-PUGLIA
190-SICILIA
170-BASILICATA
050-VENETO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
150-CAMPANIA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,2% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO
144
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– CORRELAZIONE CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
1.2
7,9%
6,5%
5,6%
5,4%
4,5%
4,2%
4,2%
4,2%
4,1%
3,7%
3,7%
3,6%
3,5%
3,4%
3,4%
3,2%
3,0%
3,0%
2,8%
2,6%
2,5%
4,0%
4,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
010-PIEMONTE
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
140-MOLISE
170-BASILICATA
110-MARCHE
130-ABRUZZO
020-VALLE D`AOSTA
160-PUGLIA
200-SARDEGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
180-CALABRIA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
080-EMILIA ROMAGNA
030-LOMBARDIA
% CORRELAZIONE CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
070-LIGURIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
050-VENETO
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
11,3%
9,0%
8,8%
8,4%
8,2%
7,9%
7,2%
6,8%
6,7%
6,5%
6,5%
6,0%
5,8%
5,8%
5,7%
5,5%
5,3%
5,3%
5,1%
4,3%
3,4%
6,6%
7,2%
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
130-ABRUZZO
180-CALABRIA
160-PUGLIA
150-CAMPANIA
110-MARCHE
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
050-VENETO
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
% CORRELAZIONE CLINICA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,5% VALORE MEDIANO ITALIA
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,7% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
145
% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– TIPOLOGIA CASISTICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
1.3
57,4%
38,8%
37,2%
34,0%
32,5%
31,9%
30,3%
27,4%
26,6%
21,7%
21,2%
20,5%
16,7%
15,9%
15,2%
14,5%
12,0%
11,3%
10,8%
6,1%
3,2%
23,1%
25,5%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
120-LAZIO
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
170-BASILICATA
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
070-LIGURIA
050-VENETO
190-SICILIA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA
DA EVENTO ACUTOAZIONE
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
200-SARDEGNA
53,5%
43,0%
41,8%
31,7%
27,6%
27,3%
27,2%
26,9%
22,8%
22,7%
20,2%
19,8%
18,7%
17,3%
16,2%
14,3%
12,9%
11,2%
10,3%
6,9%
6,0%
22,8%
24,1%
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
180-CALABRIA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
050-VENETO
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
030-LOMBARDIA
110-MARCHE
070-LIGURIA
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
200-SARDEGNA
190-SICILIA
% INAPPROPRIATEZZA CASI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
21,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
20,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
146
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
9,1%
8,6%
8,1%
7,7%
5,9%
5,9%
5,1%
5,0%
3,8%
3,5%
3,5%
2,8%
2,8%
2,6%
2,5%
2,5%
2,2%
2,0%
1,8%
1,3%
1,1%
MEDIA ITALIA 4,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,1%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
TOTALE
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
070-LIGURIA
100-UMBRIA
020-VALLE D`AOSTA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
050-VENETO
160-PUGLIA
190-SICILIA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
200-SARDEGNA
180-CALABRIA
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
120-LAZIO
140-MOLISE
32,1%
28,0%
26,2%
25,7%
25,3%
21,8%
21,6%
21,0%
19,1%
18,4%
15,8%
15,2%
14,0%
13,9%
13,0%
12,0%
11,6%
9,6%
9,4%
8,1%
5,9%
MEDIA ITALIA 17,5%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 20,5%
TOTALE
POSIZIONE
070-LIGURIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
110-MARCHE
090-TOSCANA
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
190-SICILIA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
180-CALABRIA
120-LAZIO
140-MOLISE
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
15,8% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 12,0% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 21,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
12,0% <= x <= 21,8%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,5% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
147
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.1
26,1%
26,0%
23,1%
21,4%
20,7%
20,6%
20,5%
16,7%
15,7%
15,2%
15,0%
12,6%
12,6%
11,8%
10,3%
9,6%
9,2%
8,8%
8,5%
8,0%
6,1%
MEDIA ITALIA 15,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 17,5%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE
100-UMBRIA
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
120-LAZIO
180-CALABRIA
130-ABRUZZO
150-CAMPANIA
140-MOLISE
9,1%
8,0%
8,0%
8,0%
6,2%
6,1%
5,3%
4,7%
4,5%
3,6%
3,6%
3,0%
2,7%
2,5%
2,3%
2,0%
1,9%
1,8%
1,8%
1,3%
1,1%
MEDIA ITALIA 4,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,0%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
160-PUGLIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
190-SICILIA
100-UMBRIA
130-ABRUZZO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
030-LOMBARDIA
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
110-MARCHE
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
200-SARDEGNA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
15,0% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
148
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
15,8%
15,4%
8,4%
7,0%
6,3%
5,3%
4,7%
4,6%
4,5%
3,1%
3,1%
2,4%
2,3%
2,1%
1,8%
1,4%
1,3%
1,1%
0,6%
0,4%
0,3%
MEDIA ITALIA 4,4%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,7%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
100-UMBRIA
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
190-SICILIA
170-BASILICATA
110-MARCHE
080-EMILIA ROMAGNA
010-PIEMONTE
030-LOMBARDIA
180-CALABRIA
120-LAZIO
050-VENETO
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
140-MOLISE
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
150-CAMPANIA
64,4%
51,2%
45,1%
36,3%
35,6%
34,3%
26,6%
24,5%
24,1%
22,0%
21,1%
19,8%
17,2%
13,9%
12,8%
9,3%
9,2%
7,8%
5,4%
4,6%
2,4%
MEDIA ITALIA 23,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 28,2%
POSIZIONE
110-MARCHE
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
170-BASILICATA
100-UMBRIA
070-LIGURIA
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
120-LAZIO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
180-CALABRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
160-PUGLIA
150-CAMPANIA
050-VENETO
200-SARDEGNA
130-ABRUZZO
020-VALLE D`AOSTA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
21,1% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,1% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI
DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
150
15,4%
14,9%
14,9%
13,3%
13,2%
11,8%
11,1%
9,9%
9,8%
9,5%
9,1%
8,4%
8,0%
5,4%
5,2%
4,9%
4,4%
4,1%
3,8%
3,2%
2,9%
MEDIA ITALIA 8,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 8,3%
% INEFFICIENZA
POSIZIONE
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
200-SARDEGNA
080-EMILIA ROMAGNA
150-CAMPANIA
170-BASILICATA
042-PROV. AUTON. TRENTO
110-MARCHE
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
190-SICILIA
050-VENETO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
020-VALLE D`AOSTA
31,2%
29,8%
26,8%
21,7%
21,6%
20,9%
20,8%
20,0%
19,6%
19,4%
19,2%
16,3%
16,0%
15,5%
11,7%
11,2%
9,9%
9,2%
8,9%
8,1%
5,0%
MEDIA ITALIA 17,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 14,5%
150-CAMPANIA
% INEFFICIENZA
TOTALE
POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
170-BASILICATA
120-LAZIO
180-CALABRIA
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
200-SARDEGNA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
010-PIEMONTE
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
130-ABRUZZO
070-LIGURIA
100-UMBRIA
020-VALLE D`AOSTA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
090-TOSCANA
% INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
19,2% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
9,1% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 4,9% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 11,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
4,9% <= x <= 11,8%
151
% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.1
14,2%
10,6%
9,9%
9,7%
8,9%
8,7%
7,4%
7,3%
6,4%
6,3%
4,4%
4,2%
3,5%
3,3%
3,2%
3,1%
2,3%
2,2%
1,8%
1,6%
0,9%
MEDIA ITALIA 5,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,2%
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
% INEFFICIENZA
180-CALABRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
110-MARCHE
010-PIEMONTE
080-EMILIA ROMAGNA
120-LAZIO
050-VENETO
030-LOMBARDIA
150-CAMPANIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
160-PUGLIA
170-BASILICATA
100-UMBRIA
090-TOSCANA
070-LIGURIA
140-MOLISE
020-VALLE D`AOSTA
190-SICILIA
130-ABRUZZO
23,4%
22,5%
20,2%
20,1%
16,9%
16,8%
16,8%
16,3%
14,5%
13,0%
12,0%
11,6%
10,1%
9,5%
8,9%
8,0%
5,7%
5,6%
5,2%
4,6%
3,9%
MEDIA ITALIA 12,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,8%
110-MARCHE
% INEFFICIENZA
AZIONE
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
120-LAZIO
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
050-VENETO
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
190-SICILIA
070-LIGURIA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
140-MOLISE
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
12,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
4,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
152
% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (MDC 1 – SISTEMA NERVOSO)
37,9%
33,2%
31,8%
30,3%
30,2%
30,2%
29,8%
28,8%
25,5%
24,7%
21,0%
18,5%
17,6%
16,4%
15,6%
13,0%
12,5%
10,9%
9,5%
9,5%
1,1%
MEDIA ITALIA 21,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 18,9%
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONE
150-CAMPANIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
% INEFFICIENZA
080-EMILIA ROMAGNA
120-LAZIO
180-CALABRIA
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
190-SICILIA
010-PIEMONTE
110-MARCHE
050-VENETO
100-UMBRIA
130-ABRUZZO
140-MOLISE
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
59,8%
53,1%
52,0%
49,6%
48,4%
48,3%
45,5%
35,3%
34,9%
34,4%
30,4%
29,4%
25,6%
23,9%
20,9%
20,4%
19,5%
15,0%
9,5%
9,0%
3,2%
MEDIA ITALIA 31,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 24,2%
% INEFFICIENZA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONE
160-PUGLIA
200-SARDEGNA
150-CAMPANIA
190-SICILIA
180-CALABRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
120-LAZIO
010-PIEMONTE
130-ABRUZZO
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
050-VENETO
020-VALLE D`AOSTA
030-LOMBARDIA
110-MARCHE
100-UMBRIA
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
30,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
21,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
153
VALLE D`AOSTA 12,6% NA NA
LOMBARDIA 16,4% 17,5% 5,0%
PROV. AUTON. BOLZANO 37,2% 0,0% 0,0%
PROV. AUTON. TRENTO 24,0% 0,0% 0,0%
VENETO 12,1% 12,6% 2,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 29,8% 5,0% 2,0%
LIGURIA 13,6% 25,2% 6,0%
EMILIA ROMAGNA 16,5% 2,0% 1,7%
TOSCANA 4,5% 12,7% 1,4%
UMBRIA 18,1% 0,0% 0,0%
MARCHE 20,6% 18,8% 8,1%
BASILICATA 14,7% 32,2% 0,0%
SARDEGNA 17,2% NA NA
PIEMONTE 14,1% 6,0% 2,6%
LAZIO 24,0% 6,6% 6,0%
ABRUZZO 5,5% 3,2% 2,2%
MOLISE 21,1% 1,5% 9,8%
CAMPANIA 22,0% 6,9% 10,7%
PUGLIA 17,8% 40,6% 4,1%
CALABRIA 17,3% 47,8% 6,1%
SICILIA 23,7% 6,3% 4,6%
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
1 2 3
RE
GIO
NI
IN P
DR
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
154
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1
37,2%
29,8%
24,0%
24,0%
23,7%
22,0%
21,1%
20,6%
18,1%
17,8%
17,3%
17,2%
16,5%
16,4%
14,7%
14,1%
13,6%
12,6%
12,1%
5,5%
4,5%
18,2%
18,3%
090-TOSCANA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
MEDIA ITALIA
TOTALE
AZIONE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
120-LAZIO
190-SICILIA
150-CAMPANIA
140-MOLISE
110-MARCHE
100-UMBRIA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
200-SARDEGNA
080-EMILIA ROMAGNA
030-LOMBARDIA
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
130-ABRUZZO
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
35,4%
26,4%
23,9%
23,8%
22,1%
21,2%
20,8%
18,3%
18,2%
16,1%
15,6%
15,6%
14,8%
14,0%
13,9%
13,2%
12,8%
12,3%
10,6%
5,3%
3,9%
17,1%
16,8%
100-UMBRIA
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
180-CALABRIA
030-LOMBARDIA
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
110-MARCHE
042-PROV. AUTON. TRENTO
150-CAMPANIA
160-PUGLIA
140-MOLISE
120-LAZIO
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
AZIONE
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
17,3% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 14,1% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 22,0% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE
14,1% <= x <= 22,0%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
15,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
155
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
1.1
28,0%
24,1%
24,0%
22,7%
19,5%
18,8%
18,7%
16,7%
14,1%
13,1%
12,8%
10,1%
9,4%
7,9%
7,0%
7,0%
6,7%
6,3%
1,4%
0,4%
0,0%
12,8%
11,4%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
020-VALLE D`AOSTA
090-TOSCANA
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
120-LAZIO
050-VENETO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
070-LIGURIA
100-UMBRIA
110-MARCHE
200-SARDEGNA
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
170-BASILICATA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
150-CAMPANIA
190-SICILIA
29,0%
26,3%
23,2%
20,7%
19,9%
18,6%
16,8%
15,9%
13,2%
12,6%
11,6%
7,3%
6,3%
6,2%
6,1%
6,0%
6,0%
5,9%
1,4%
0,4%
0,0%
12,1%
10,7%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
100-UMBRIA
110-MARCHE
120-LAZIO
050-VENETO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
030-LOMBARDIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
180-CALABRIA
160-PUGLIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
190-SICILIA
150-CAMPANIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
12,8% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
11,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO
156
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
1.2
25,7%
23,6%
19,9%
19,3%
18,5%
16,9%
16,7%
16,6%
15,8%
14,4%
14,4%
14,3%
14,0%
13,7%
13,3%
12,9%
12,4%
11,8%
11,5%
5,7%
4,0%
15,0%
16,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
090-TOSCANA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
120-LAZIO
130-ABRUZZO
050-VENETO
150-CAMPANIA
070-LIGURIA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
140-MOLISE
200-SARDEGNA
190-SICILIA
020-VALLE D`AOSTA
180-CALABRIA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
% CORRELAZIONE CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
080-EMILIA ROMAGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
100-UMBRIA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
26,3%
22,5%
19,9%
15,9%
14,7%
14,4%
14,2%
13,4%
12,9%
12,4%
12,2%
11,8%
11,2%
11,1%
11,0%
10,3%
8,9%
8,4%
7,4%
5,4%
3,1%
12,7%
13,8%
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
090-TOSCANA
130-ABRUZZO
200-SARDEGNA
100-UMBRIA
120-LAZIO
180-CALABRIA
140-MOLISE
150-CAMPANIA
050-VENETO
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
030-LOMBARDIA
160-PUGLIA
020-VALLE D`AOSTA
080-EMILIA ROMAGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
190-SICILIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
110-MARCHE
% CORRELAZIONE CLINICA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
14,4% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
12,2% VALORE MEDIANO ITALIA
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
157
% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– TIPOLOGIA CASISTICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
1.3
36,8%
25,2%
2,9%
2,1%
0,9%
0,6%
0,3%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
3,4%
2,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
200-SARDEGNA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
170-BASILICATA
160-PUGLIA
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
110-MARCHE
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
020-VALLE D`AOSTA
010-PIEMONTE
030-LOMBARDIA
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
190-SICILIA
090-TOSCANA
140-MOLISE
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA
DA EVENTO ACUTOAZIONE
180-CALABRIA
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
27,6%
14,2%
2,0%
0,9%
0,8%
0,6%
0,3%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
2,3%
1,3%
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
110-MARCHE
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
020-VALLE D`AOSTA
010-PIEMONTE
030-LOMBARDIA
180-CALABRIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
090-TOSCANA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
140-MOLISE
120-LAZIO
% INAPPROPRIATEZZA CASI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
0,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
0,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
158
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
20,2%
16,5%
8,6%
7,0%
5,2%
5,1%
3,9%
3,8%
1,5%
1,4%
1,1%
1,1%
1,1%
0,6%
0,5%
0,4%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 4,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,6%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
TOTALE
160-PUGLIA
170-BASILICATA
180-CALABRIA
110-MARCHE
050-VENETO
070-LIGURIA
150-CAMPANIA
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
140-MOLISE
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
100-UMBRIA
47,8%
40,6%
32,2%
25,2%
18,8%
17,5%
12,7%
12,6%
6,9%
6,6%
6,3%
6,0%
5,0%
3,2%
2,0%
1,5%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 10,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,5%
TOTALE
POSIZIONE
180-CALABRIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
070-LIGURIA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
110-MARCHE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
050-VENETO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
190-SICILIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,6% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 3,2% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 17,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
3,2% <= x <= 17,5%
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
159
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
8,1% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.1
44,5%
32,2%
26,8%
24,6%
22,4%
12,6%
10,5%
9,9%
9,7%
8,1%
7,6%
6,0%
5,8%
3,5%
2,9%
2,3%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 12,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,2%
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
150-CAMPANIA
090-TOSCANA
110-MARCHE
160-PUGLIA
070-LIGURIA
170-BASILICATA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
180-CALABRIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE
16,5%
8,7%
8,0%
6,5%
6,0%
3,8%
3,0%
2,1%
1,7%
1,5%
1,3%
1,2%
0,9%
0,8%
0,7%
0,6%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 3,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,5%
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
140-MOLISE
010-PIEMONTE
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
150-CAMPANIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
090-TOSCANA
160-PUGLIA
110-MARCHE
070-LIGURIA
180-CALABRIA
170-BASILICATA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,5% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
160
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
23,5%
11,5%
9,9%
5,5%
5,0%
3,9%
1,7%
1,4%
1,3%
0,6%
0,3%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 4,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,5%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
050-VENETO
160-PUGLIA
180-CALABRIA
070-LIGURIA
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
150-CAMPANIA
190-SICILIA
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
080-EMILIA ROMAGNA
120-LAZIO
140-MOLISE
130-ABRUZZO
110-MARCHE
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
100-UMBRIA
50,2%
48,3%
23,1%
21,4%
16,6%
13,4%
6,3%
4,5%
3,9%
3,6%
1,6%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 12,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,9%
POSIZIONE
160-PUGLIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
070-LIGURIA
030-LOMBARDIA
180-CALABRIA
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
050-VENETO
120-LAZIO
190-SICILIA
150-CAMPANIA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
080-EMILIA ROMAGNA
020-VALLE D`AOSTA
140-MOLISE
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
4,5% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
161
% INEFFICIENZA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (MDC 4 – APPARATO RESPIRATORIO)
10,7%
9,8%
8,1%
6,1%
6,0%
6,0%
5,0%
4,6%
4,1%
2,6%
2,2%
2,1%
2,0%
1,7%
1,4%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 3,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,2%
% INEFFICIENZA
POSIZIONE
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
110-MARCHE
140-MOLISE
150-CAMPANIA
120-LAZIO
070-LIGURIA
180-CALABRIA
160-PUGLIA
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
26,4%
22,4%
17,9%
16,4%
15,9%
15,9%
13,9%
10,6%
8,6%
8,3%
6,8%
5,4%
2,8%
2,6%
2,5%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 9,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,5%
150-CAMPANIA
% INEFFICIENZA
TOTALE
POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
070-LIGURIA
120-LAZIO
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
190-SICILIA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
050-VENETO
180-CALABRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
170-BASILICATA
100-UMBRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
% INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
8,3% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
2,6% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 1,7% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 6,0% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
1,7% <= x <= 6,0%
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
162
VALLE D`AOSTA 20,3% 0,0% 27,8%
LOMBARDIA 11,8% 6,9% 0,3%
PROV. AUTON. BOLZANO 39,4% 0,0% 15,0%
PROV. AUTON. TRENTO 28,6% 2,7% 0,8%
VENETO 21,5% 2,1% 0,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 17,3% 0,0% 1,5%
LIGURIA 14,8% 13,9% 0,2%
EMILIA ROMAGNA 14,8% 22,8% 1,4%
TOSCANA 13,4% 15,7% 0,5%
UMBRIA 15,4% 1,6% 0,2%
MARCHE 20,2% 9,4% 5,2%
BASILICATA 14,8% 59,1% 0,3%
SARDEGNA 14,4% 0,0% 0,5%
PIEMONTE 9,1% 3,6% 0,4%
LAZIO 18,3% 4,8% 1,9%
ABRUZZO 21,9% 10,6% 0,0%
MOLISE 25,2% 31,6% 1,6%
CAMPANIA 22,6% 6,6% 2,4%
PUGLIA 16,0% 29,6% 0,3%
CALABRIA 16,2% 40,2% 2,4%
SICILIA 19,0% 47,1% 2,5%
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
1 2 3
RE
GIO
NI
IN P
DR
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
163
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
INAPPROPRIATEZZA CLINICA – MDC 5
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
39,4%
28,6%
25,2%
22,6%
21,9%
21,5%
20,3%
20,2%
19,0%
18,3%
17,3%
16,2%
16,0%
15,4%
14,8%
14,8%
14,8%
14,4%
13,4%
11,8%
9,1%
18,8%
19,0%
010-PIEMONTE
MEDIA REGIONI NON IN PRD
MEDIA ITALIA
TOTALE
AZIONE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
050-VENETO
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
190-SICILIA
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
180-CALABRIA
160-PUGLIA
100-UMBRIA
070-LIGURIA
080-EMILIA ROMAGNA
170-BASILICATA
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
43,5%
39,4%
29,7%
24,6%
22,6%
21,5%
20,6%
20,6%
19,9%
19,7%
19,2%
18,5%
17,8%
17,1%
17,0%
16,4%
15,6%
14,5%
14,3%
12,4%
10,8%
20,8%
20,5%
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
080-EMILIA ROMAGNA
120-LAZIO
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
200-SARDEGNA
180-CALABRIA
070-LIGURIA
100-UMBRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
140-MOLISE
042-PROV. AUTON. TRENTO
150-CAMPANIA
050-VENETO
130-ABRUZZO
170-BASILICATA
190-SICILIA
110-MARCHE
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
AZIONE
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
17,3% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 14,8% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 21,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE
14,8% <= x <= 21,5%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
19,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
164
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
1.1
17,1%
16,8%
10,7%
10,3%
9,3%
8,7%
7,8%
7,6%
7,3%
6,8%
6,6%
5,6%
4,0%
3,6%
3,3%
3,3%
3,0%
3,0%
2,0%
1,8%
0,0%
6,6%
6,7%
042-PROV. AUTON. TRENTO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
110-MARCHE
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
080-EMILIA ROMAGNA
150-CAMPANIA
130-ABRUZZO
050-VENETO
190-SICILIA
160-PUGLIA
170-BASILICATA
100-UMBRIA
180-CALABRIA
030-LOMBARDIA
120-LAZIO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
010-PIEMONTE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
020-VALLE D`AOSTA
18,5%
17,8%
11,4%
11,2%
9,6%
9,3%
9,3%
8,4%
8,2%
7,8%
7,7%
5,9%
5,8%
5,2%
4,2%
3,8%
3,4%
3,2%
2,2%
1,5%
0,0%
7,4%
7,6%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
080-EMILIA ROMAGNA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
042-PROV. AUTON. TRENTO
110-MARCHE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
150-CAMPANIA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
190-SICILIA
140-MOLISE
100-UMBRIA
050-VENETO
120-LAZIO
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
020-VALLE D`AOSTA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO
165
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– CORRELAZIONE CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
1.2
25,3%
20,1%
17,2%
16,0%
13,6%
13,0%
12,9%
12,8%
11,7%
11,5%
11,3%
11,3%
10,5%
10,3%
9,9%
9,7%
8,2%
8,0%
7,3%
6,6%
6,1%
12,1%
12,2%
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
% CORRELAZIONE CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
190-SICILIA
130-ABRUZZO
020-VALLE D`AOSTA
120-LAZIO
180-CALABRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
150-CAMPANIA
100-UMBRIA
170-BASILICATA
070-LIGURIA
030-LOMBARDIA
160-PUGLIA
050-VENETO
010-PIEMONTE
110-MARCHE
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
080-EMILIA ROMAGNA
29,3%
23,8%
20,6%
17,7%
14,1%
13,9%
13,3%
13,3%
13,0%
12,3%
11,9%
11,9%
11,7%
10,3%
9,7%
9,6%
9,1%
8,7%
8,7%
8,5%
5,0%
13,2%
13,3%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
020-VALLE D`AOSTA
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
% CORRELAZIONE CLINICA
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
200-SARDEGNA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
070-LIGURIA
090-TOSCANA
190-SICILIA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
050-VENETO
010-PIEMONTE
030-LOMBARDIA
100-UMBRIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
110-MARCHE
080-EMILIA ROMAGNA
MEDIA ITALIA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
11,3% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
11,9% VALORE MEDIANO ITALIA
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
166
% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– TIPOLOGIA CASISTICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
1.3
72,6%
41,7%
37,8%
35,9%
32,6%
30,5%
19,8%
18,1%
16,2%
16,2%
15,4%
15,3%
14,9%
14,6%
14,3%
10,8%
10,7%
10,1%
7,6%
6,8%
0,0%
21,0%
18,4%
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA
DA EVENTO ACUTOAZIONE
120-LAZIO
140-MOLISE
050-VENETO
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
200-SARDEGNA
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
180-CALABRIA
100-UMBRIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
110-MARCHE
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
83,1%
44,2%
37,1%
33,8%
32,5%
22,1%
21,4%
20,1%
16,5%
16,5%
14,5%
13,9%
12,7%
11,5%
11,4%
11,2%
10,8%
10,1%
7,7%
6,3%
0,0%
20,8%
17,0%
050-VENETO
120-LAZIO
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
% INAPPROPRIATEZZA CASI
020-VALLE D`AOSTA
190-SICILIA
150-CAMPANIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
100-UMBRIA
070-LIGURIA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
200-SARDEGNA
180-CALABRIA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
170-BASILICATA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
15,4% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
14,5% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
167
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010
34,8%
15,8%
11,9%
10,8%
9,3%
6,2%
5,7%
4,2%
3,8%
3,0%
2,3%
1,5%
1,5%
1,2%
1,1%
0,7%
0,5%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 5,5%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,7%
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
120-LAZIO
030-LOMBARDIA
110-MARCHE
070-LIGURIA
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
180-CALABRIA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
190-SICILIA
140-MOLISE
170-BASILICATA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
TOTALE
59,1%
47,1%
40,2%
31,6%
29,6%
22,8%
15,7%
13,9%
10,6%
9,4%
6,9%
6,6%
4,8%
3,6%
2,7%
2,1%
1,6%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 14,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,3%
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
010-PIEMONTE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
030-LOMBARDIA
110-MARCHE
130-ABRUZZO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
140-MOLISE
180-CALABRIA
190-SICILIA
TOTALE
POSIZIONE
170-BASILICATA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,9% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 2,1% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 22,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
2,1% <= x <= 22,8%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
2,3% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
168
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.1
59,1%
33,1%
30,9%
23,6%
20,8%
16,7%
11,4%
10,6%
9,2%
8,7%
7,0%
5,8%
5,1%
3,4%
3,0%
2,2%
1,7%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 12,0%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 10,0%
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
170-BASILICATA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE
190-SICILIA
160-PUGLIA
140-MOLISE
070-LIGURIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
130-ABRUZZO
110-MARCHE
180-CALABRIA
120-LAZIO
030-LOMBARDIA
150-CAMPANIA
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
010-PIEMONTE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
34,8%
16,9%
11,4%
9,4%
7,5%
6,4%
3,5%
3,5%
2,9%
2,2%
1,7%
1,6%
1,6%
1,3%
1,2%
0,8%
0,6%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 5,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,8%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
160-PUGLIA
140-MOLISE
170-BASILICATA
090-TOSCANA
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
110-MARCHE
070-LIGURIA
130-ABRUZZO
180-CALABRIA
120-LAZIO
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
042-PROV. AUTON. TRENTO
150-CAMPANIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
050-VENETO
200-SARDEGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,0% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
169
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
41,2%
15,5%
12,4%
8,8%
7,0%
3,5%
3,3%
3,2%
2,6%
1,2%
0,8%
0,3%
0,3%
0,2%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 5,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,4%
170-BASILICATA
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
120-LAZIO
050-VENETO
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
110-MARCHE
090-TOSCANA
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
180-CALABRIA
190-SICILIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
88,3%
60,1%
49,7%
32,3%
16,8%
16,2%
15,5%
12,3%
11,3%
8,3%
4,4%
2,2%
1,2%
1,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 16,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 11,8%
170-BASILICATA
020-VALLE D`AOSTA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
050-VENETO
120-LAZIO
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
090-TOSCANA
130-ABRUZZO
110-MARCHE
030-LOMBARDIA
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
180-CALABRIA
POSIZIONE
190-SICILIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
8,3% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
170
% INEFFICIENZA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
27,8%
15,0%
5,2%
2,5%
2,4%
2,4%
1,9%
1,6%
1,5%
1,4%
0,8%
0,5%
0,5%
0,4%
0,3%
0,3%
0,3%
0,2%
0,2%
0,1%
0,0%
MEDIA ITALIA 3,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,1%
130-ABRUZZO
050-VENETO
100-UMBRIA
070-LIGURIA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
080-EMILIA ROMAGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
120-LAZIO
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
190-SICILIA
110-MARCHE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
% INEFFICIENZA
POSIZIONE
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
40,6%
6,1%
6,0%
3,9%
1,9%
1,9%
1,7%
1,6%
1,5%
1,3%
1,1%
1,1%
1,1%
1,0%
0,9%
0,8%
0,3%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 3,5%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,8%
170-BASILICATA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
100-UMBRIA
070-LIGURIA
050-VENETO
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
190-SICILIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
140-MOLISE
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
120-LAZIO
200-SARDEGNA
% INEFFICIENZA
TOTALE
POSIZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
% INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
0,8% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 0,3% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 2,4% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
0,3% <= x <= 2,4%
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZAINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,1% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
171
% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
38,55%
2,35%
1,40%
1,37%
1,03%
0,83%
0,75%
0,71%
0,58%
0,52%
0,44%
0,35%
0,29%
0,28%
0,11%
0,10%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
MEDIA ITALIA 2,36%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 3,27%
200-SARDEGNA
% INEFFICIENZA
AZIONE
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
090-TOSCANA
120-LAZIO
190-SICILIA
030-LOMBARDIA
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
180-CALABRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
160-PUGLIA
050-VENETO
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
080-EMILIA ROMAGNA
110-MARCHE
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
170-BASILICATA
140-MOLISE
27,84%
16,21%
5,17%
1,91%
1,59%
0,96%
0,47%
0,36%
0,34%
0,28%
0,15%
0,06%
0,04%
0,02%
0,01%
0,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
MEDIA ITALIA 2,64%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 4,01%
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
% INEFFICIENZA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
110-MARCHE
180-CALABRIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
120-LAZIO
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
042-PROV. AUTON. TRENTO
070-LIGURIA
090-TOSCANA
050-VENETO
030-LOMBARDIA
200-SARDEGNA
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.1
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
0,44% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
0,15% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
172
% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA (MDC 5 – APPARATO CARDIO - CIRCOLATORIO)
17,8%
14,5%
12,3%
10,1%
8,4%
6,7%
6,3%
4,6%
4,5%
4,4%
3,9%
3,8%
3,6%
2,3%
1,7%
0,7%
0,2%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 5,6%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,6%
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONE
120-LAZIO
140-MOLISE
% INEFFICIENZA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
160-PUGLIA
190-SICILIA
180-CALABRIA
080-EMILIA ROMAGNA
030-LOMBARDIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
130-ABRUZZO
050-VENETO
100-UMBRIA
170-BASILICATA
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,2% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
51,2%
43,0%
34,5%
26,6%
21,5%
16,2%
12,8%
9,8%
7,8%
7,2%
6,4%
6,2%
5,5%
5,1%
3,3%
2,8%
1,4%
0,0%
0,0%
NA NA
NA NA
MEDIA ITALIA 13,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 8,6%
% INEFFICIENZA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
120-LAZIO
140-MOLISE
200-SARDEGNA
110-MARCHE
010-PIEMONTE
150-CAMPANIA
070-LIGURIA
030-LOMBARDIA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
100-UMBRIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
050-VENETO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
130-ABRUZZO
190-SICILIA
170-BASILICATA
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
4,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
173
VALLE D`AOSTA 8,6% 1,4% 8,9%
LOMBARDIA 13,7% 6,9% 4,9%
PROV. AUTON. BOLZANO 12,6% 6,4% 6,2%
PROV. AUTON. TRENTO 11,3% 3,2% 2,8%
VENETO 8,9% 7,4% 5,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA 24,0% 5,3% 12,6%
LIGURIA 12,4% 14,9% 4,2%
EMILIA ROMAGNA 15,9% 8,7% 8,1%
TOSCANA 8,6% 21,0% 6,0%
UMBRIA 9,2% 9,5% 8,3%
MARCHE 6,8% 2,2% 8,3%
BASILICATA 8,4% 3,7% 17,2%
SARDEGNA 4,5% 10,8% 3,6%
PIEMONTE 7,8% 4,0% 13,9%
LAZIO 14,2% 4,7% 20,8%
ABRUZZO 8,5% 9,4% 11,1%
MOLISE 14,8% 4,5% 10,7%
CAMPANIA 17,7% 4,7% 23,6%
PUGLIA 17,5% 11,7% 16,4%
CALABRIA 16,6% 13,1% 20,4%
SICILIA 13,2% 8,5% 12,2%
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% RICOVERI AD ALTRO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO
RISCHIO DI INEFFICIENZA
INDICATORE LATO DOMANDA INDICATORE LATO OFFERTA INDICATORE LATO OFFERTA
REGIONI%INAPPROPRIATEZZA
CLINICA
%INAPPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA%INEFFICIENZA
1 2 3
RE
GIO
NI
IN P
DR
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
QUADRO SINOTTICO GENERALE – SINTESI INDICATORI PRINCIPALI – ANNO 2010
174
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA1
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
24,0%
17,7%
17,5%
16,6%
15,9%
14,8%
14,2%
13,7%
13,2%
12,6%
12,4%
11,3%
9,2%
8,9%
8,6%
8,6%
8,5%
8,4%
7,8%
6,8%
4,5%
12,2%
11,1%
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
150-CAMPANIA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
080-EMILIA ROMAGNA
140-MOLISE
120-LAZIO
030-LOMBARDIA
190-SICILIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
100-UMBRIA
050-VENETO
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
130-ABRUZZO
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
110-MARCHE
TOTALE
AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
200-SARDEGNA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
MEDIA ITALIA
11,5%
11,5%
10,9%
10,9%
10,2%
9,8%
9,6%
9,4%
9,0%
8,8%
8,7%
8,0%
7,4%
7,4%
6,9%
6,4%
6,2%
6,0%
5,8%
5,5%
5,2%
8,3%
8,1%
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
AZIONE
150-CAMPANIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
120-LAZIO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
180-CALABRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
110-MARCHE
190-SICILIA
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
010-PIEMONTE
042-PROV. AUTON. TRENTO
130-ABRUZZO
200-SARDEGNA
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
12,4% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 8,6% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 14,8% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
TOTALE RICOVERI DI RIABILITAZIONE
8,6% <= x <= 14,8%
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
8,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
175
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER DISTANZA EVENTO ACUTO
1.1
2,8%
2,6%
2,2%
2,0%
1,8%
1,8%
1,8%
1,6%
1,5%
1,5%
1,4%
1,4%
1,2%
1,1%
1,0%
1,0%
0,9%
0,6%
0,5%
0,5%
0,4%
1,4%
1,3%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
010-PIEMONTE
070-LIGURIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
170-BASILICATA
190-SICILIA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
120-LAZIO
020-VALLE D`AOSTA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
050-VENETO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
110-MARCHE
100-UMBRIA
130-ABRUZZO
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
080-EMILIA ROMAGNA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
160-PUGLIA
150-CAMPANIA 3,1%
3,0%
2,9%
2,6%
2,2%
2,0%
2,0%
1,8%
1,7%
1,5%
1,4%
1,4%
1,3%
1,2%
1,2%
1,1%
1,0%
0,9%
0,7%
0,6%
0,5%
1,6%
1,5%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
140-MOLISE
130-ABRUZZO
042-PROV. AUTON. TRENTO
170-BASILICATA
050-VENETO
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
100-UMBRIA
190-SICILIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
% DISTANZA DA EVENTO ACUTO
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALLE'EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
DISTANZA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER DISTANZA DALL'EVENTO ACUTO
176
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA – CORRELAZIONE CLINICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– CORRELAZIONE CLINICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER CORRELAZIONE CLINICA
1.2
11,8%
11,1%
10,7%
10,2%
9,5%
9,2%
9,1%
8,7%
8,2%
7,9%
7,8%
6,8%
6,6%
6,1%
6,1%
6,0%
5,2%
5,2%
5,2%
4,8%
4,7%
7,7%
7,4%
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
200-SARDEGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
050-VENETO
010-PIEMONTE
190-SICILIA
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
090-TOSCANA
180-CALABRIA
100-UMBRIA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
070-LIGURIA
080-EMILIA ROMAGNA
150-CAMPANIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
120-LAZIO
% CORRELAZIONE CLINICA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
10,5%
10,1%
9,4%
9,2%
8,3%
8,2%
7,8%
7,7%
7,1%
6,9%
6,7%
6,2%
5,6%
5,3%
5,3%
5,2%
4,7%
4,6%
4,5%
4,4%
3,0%
6,7%
6,2%MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
200-SARDEGNA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
130-ABRUZZO
190-SICILIA
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
050-VENETO
042-PROV. AUTON. TRENTO
090-TOSCANA
110-MARCHE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
070-LIGURIA
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
180-CALABRIA
% CORRELAZIONE CLINICA
160-PUGLIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
150-CAMPANIA
120-LAZIO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
7,8% VALORE MEDIANO ITALIA
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER CORRELAZIONE CLINICA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
CORRELAZIONE CLINICA EVENTO ACUTO EVENTO RIABILITATIVO
177
% TIPOLOGIA CASISTICA - ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA
– TIPOLOGIA CASISTICA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DIINAPPROPRIATEZZA PER TIPOLOGIA CASISTICA
1.3
88,4%
60,3%
49,9%
47,5%
46,1%
45,3%
42,6%
41,4%
39,8%
38,9%
36,0%
34,7%
33,4%
33,0%
29,7%
26,3%
26,0%
20,3%
20,0%
14,2%
5,3%
37,1%
35,6%
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA
DA EVENTO ACUTOAZIONE
160-PUGLIA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
030-LOMBARDIA
070-LIGURIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
050-VENETO
140-MOLISE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
010-PIEMONTE
180-CALABRIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
120-LAZIO
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
150-CAMPANIA
200-SARDEGNA
020-VALLE D`AOSTA
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
MEDIA REGIONI NON IN PDR
MEDIA ITALIA
100-UMBRIA
110-MARCHE
9,8%
6,4%
2,7%
2,6%
2,6%
2,4%
2,4%
2,3%
1,9%
1,9%
1,7%
1,6%
1,5%
1,3%
1,2%
1,1%
1,0%
1,0%
0,7%
0,7%
0,3%
2,2%
2,5%
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
% INAPPROPRIATEZZA CASI
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
042-PROV. AUTON. TRENTO
030-LOMBARDIA
070-LIGURIA
160-PUGLIA
050-VENETO
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
190-SICILIA
130-ABRUZZO
080-EMILIA ROMAGNA
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
020-VALLE D`AOSTA
180-CALABRIA
200-SARDEGNA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
MEDIA ITALIA
110-MARCHE
170-BASILICATA
100-UMBRIA
MEDIA REGIONI NON IN PDR
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
36,0% VALORE MEDIANO ITALIA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
1,7% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA CLINICA -
TIPOLOGIA EVENTO RIABILITATIVO
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI INAPPROPRIATI PER TIPOLOGIA CASISTICA
178
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
6,6%
6,4%
6,1%
3,5%
3,3%
3,1%
2,8%
2,6%
2,5%
2,3%
2,2%
1,8%
1,4%
1,2%
1,1%
0,8%
0,7%
0,7%
0,6%
0,6%
0,3%
MEDIA ITALIA 2,4%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,9%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI POSIZIONE
TOTALE
070-LIGURIA
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
050-VENETO
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
130-ABRUZZO
180-CALABRIA
160-PUGLIA
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
042-PROV. AUTON. TRENTO
140-MOLISE
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
020-VALLE D`AOSTA
170-BASILICATA
110-MARCHE
21,0%
14,9%
13,1%
11,7%
10,8%
9,5%
9,4%
8,7%
8,5%
7,4%
6,9%
6,4%
5,3%
4,7%
4,7%
4,5%
4,0%
3,7%
3,2%
2,2%
1,4%
MEDIA ITALIA 7,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,8%
TOTALE
POSIZIONE
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
160-PUGLIA
180-CALABRIA
070-LIGURIA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
050-VENETO
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
140-MOLISE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
170-BASILICATA
010-PIEMONTE
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,9% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 4,5% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 9,5% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
4,5% <= x <= 9,5%
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
2,2% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
179
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO - ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.1
21,3%
13,4%
12,4%
11,4%
10,9%
9,9%
9,3%
8,6%
7,5%
6,6%
6,5%
5,4%
5,2%
4,3%
4,0%
3,9%
2,8%
2,8%
2,6%
2,0%
1,5%
MEDIA ITALIA 7,2%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,6%
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
042-PROV. AUTON. TRENTO
010-PIEMONTE
140-MOLISE
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
120-LAZIO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
190-SICILIA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
070-LIGURIA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI AZIONE
6,6%
6,2%
5,7%
4,5%
3,3%
2,8%
2,6%
2,4%
2,2%
2,0%
2,0%
1,7%
1,4%
0,8%
0,8%
0,7%
0,6%
0,6%
0,6%
0,6%
0,3%
MEDIA ITALIA 2,3%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 2,8%
020-VALLE D`AOSTA
110-MARCHE
170-BASILICATA
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
120-LAZIO
140-MOLISE
042-PROV. AUTON. TRENTO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
160-PUGLIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
190-SICILIA
130-ABRUZZO
050-VENETO
180-CALABRIA
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
090-TOSCANA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,5% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
2,0% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE
DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
180
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO- ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
14,9%
13,3%
13,3%
7,4%
7,1%
6,7%
6,5%
6,4%
4,2%
3,5%
3,3%
2,9%
2,9%
2,8%
2,2%
1,4%
1,3%
1,2%
0,6%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 4,9%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 5,4%
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONEGIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
050-VENETO
070-LIGURIA
200-SARDEGNA
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
130-ABRUZZO
030-LOMBARDIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
190-SICILIA
010-PIEMONTE
100-UMBRIA
090-TOSCANA
080-EMILIA ROMAGNA
160-PUGLIA
180-CALABRIA
110-MARCHE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
170-BASILICATA
46,5%
31,9%
29,9%
28,4%
24,0%
22,8%
21,2%
20,2%
16,1%
15,3%
14,8%
14,1%
12,8%
11,4%
9,1%
7,7%
5,9%
4,1%
2,3%
0,0%
0,0%
MEDIA ITALIA 16,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 14,7%
POSIZIONE
070-LIGURIA
% INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
130-ABRUZZO
010-PIEMONTE
200-SARDEGNA
190-SICILIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
050-VENETO
180-CALABRIA
160-PUGLIA
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
120-LAZIO
150-CAMPANIA
100-UMBRIA
170-BASILICATA
110-MARCHE
080-EMILIA ROMAGNA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
2.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
14,8% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
3,3% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
GIORNATE DI DEGENZA GENERATE DA RICOVERI CON DURATA INFERIORE AL VALORE MINIMO DEL RANGE DI
DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
181
% INEFFICIENZA – ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
23,6%
20,8%
20,4%
17,2%
16,4%
13,9%
12,6%
12,2%
11,1%
10,7%
8,9%
8,3%
8,3%
8,1%
6,2%
6,0%
5,1%
4,9%
4,2%
3,6%
2,8%
MEDIA ITALIA 10,7%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,4%
% INEFFICIENZA
AZIONE
TOTALE
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
170-BASILICATA
130-ABRUZZO
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
110-MARCHE
020-VALLE D`AOSTA
140-MOLISE
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
52,3%
50,3%
49,5%
45,1%
39,8%
37,6%
35,0%
33,9%
32,7%
32,3%
32,0%
24,1%
19,4%
17,7%
17,6%
17,6%
16,7%
12,2%
11,0%
8,1%
4,7%
MEDIA ITALIA 28,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 21,9%
120-LAZIO
% INEFFICIENZA
TOTALE
AZIONERICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
020-VALLE D`AOSTA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
140-MOLISE
130-ABRUZZO
050-VENETO
190-SICILIA
110-MARCHE
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
100-UMBRIA
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
26,4%
20,0%
19,5%
19,2%
18,9%
18,5%
18,4%
17,5%
17,1%
16,4%
16,3%
16,1%
15,8%
15,3%
12,8%
12,5%
12,4%
11,8%
11,7%
10,9%
9,9%
16,1%
15,8%
TOTALE
POSIZIONE
% INAPPROPRIATEZZA CLINICA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
150-CAMPANIA
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
140-MOLISE
080-EMILIA ROMAGNA
042-PROV. AUTON. TRENTO
180-CALABRIA
050-VENETO
160-PUGLIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
030-LOMBARDIA
020-VALLE D`AOSTA
100-UMBRIA
120-LAZIO
110-MARCHE
130-ABRUZZO
090-TOSCANA
200-SARDEGNA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
MEDIA ITALIA
MEDIA REGIONI NON IN PRD
% INEFFICIENZA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
32,0% VALORE MEDIANO ITALIA
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
TOTALE RICOVERI (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
8,9% VALORE MEDIANO ITALIA
VALUTAZIONE POSIZIONAMENTO REGIONALE
VERDE < 6,0% INFERIORE IL PRIMO QUARTILE
GIALLO COMPRESO TRA IL PRIMO E IL TERZO QUARTILE
ROSSO > 13,9% SUPERIORE IL TERZO QUARTILE
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO
6,0% <= x <= 13,9%
182
% INEFFICIENZA – RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
53,2%
52,3%
49,2%
40,5%
40,1%
39,0%
35,4%
34,7%
34,6%
34,0%
32,4%
24,8%
20,2%
19,7%
18,6%
18,2%
16,7%
12,3%
10,8%
8,3%
4,6%
MEDIA ITALIA 28,6%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 22,8%
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
090-TOSCANA
042-PROV. AUTON. TRENTO
100-UMBRIA
030-LOMBARDIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
050-VENETO
190-SICILIA
010-PIEMONTE
110-MARCHE
130-ABRUZZO
160-PUGLIA
140-MOLISE
180-CALABRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
020-VALLE D`AOSTA
150-CAMPANIA
170-BASILICATA
120-LAZIO
% INEFFICIENZA
AZIONE
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
23,0%
21,4%
19,6%
17,9%
16,5%
13,6%
12,5%
12,5%
11,3%
11,3%
9,6%
8,8%
8,4%
8,2%
6,6%
5,6%
5,3%
5,0%
4,2%
3,5%
2,7%
MEDIA ITALIA 10,8%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 7,6%
042-PROV. AUTON. TRENTO
200-SARDEGNA
070-LIGURIA
030-LOMBARDIA
050-VENETO
090-TOSCANA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
080-EMILIA ROMAGNA
100-UMBRIA
110-MARCHE
020-VALLE D`AOSTA
140-MOLISE
130-ABRUZZO
190-SICILIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
160-PUGLIA
170-BASILICATA
180-CALABRIA
120-LAZIO
150-CAMPANIA
% INEFFICIENZA
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.1
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
32,4% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
9,6% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE GIORNATE
GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
183
% INEFFICIENZA – RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO – ANNO 2010
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA (MDC 8 – SISTEMA MUSCOLO - SCHELETRICO)
27,2%
22,6%
19,6%
17,2%
16,0%
15,5%
12,2%
10,9%
8,2%
8,0%
6,9%
6,1%
4,5%
4,3%
4,2%
4,0%
3,4%
2,6%
1,8%
0,5%
0,5%
MEDIA ITALIA 9,4%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 6,0%
GIORNATE STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
POSIZIONE
180-CALABRIA
150-CAMPANIA
% INEFFICIENZA
120-LAZIO
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
010-PIEMONTE
090-TOSCANA
170-BASILICATA
160-PUGLIA
100-UMBRIA
080-EMILIA ROMAGNA
190-SICILIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
200-SARDEGNA
130-ABRUZZO
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
070-LIGURIA
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
050-VENETO
110-MARCHE
61,9%
51,7%
45,3%
38,3%
37,2%
30,7%
21,9%
16,9%
15,8%
15,5%
15,1%
14,9%
10,2%
8,7%
8,2%
7,9%
7,1%
5,3%
4,2%
4,1%
2,4%
MEDIA ITALIA 20,1%
MEDIA REGIONI NON IN PDR 12,0%
% INEFFICIENZA
RICOVERI STD X 1.000 ABITANTI
RIABILITAZIONE NON PRECEDUTA DA EVENTO ACUTO
AZIONE
120-LAZIO
150-CAMPANIA
180-CALABRIA
010-PIEMONTE
170-BASILICATA
160-PUGLIA
130-ABRUZZO
100-UMBRIA
060-FRIULI VENEZIA GIULIA
190-SICILIA
080-EMILIA ROMAGNA
090-TOSCANA
140-MOLISE
030-LOMBARDIA
042-PROV. AUTON. TRENTO
070-LIGURIA
110-MARCHE
200-SARDEGNA
050-VENETO
041-PROV. AUTON. BOLZANO
020-VALLE D`AOSTA
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO
DI INEFFICIENZA
3.2
INDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
15,1% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DEI RICOVERI CLINICAMENTE
INAPPROPRIATI)
RICOVERI CON DURATA SUPERIORE AL VALORE MASSIMO DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI
NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
% RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTOINDICATORE
NUMERATORE
DENOMINATORE
6,9% VALORE MEDIANO ITALIA
TOTALE GIORNATE DI DEGENZA RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO (AD ESCLUSIONE DELLE
GIORNATE GENERATE DA RICOVERI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI)
% GIORNATE DI DEGENZA AD ALTO RISCHIO DI INEFFICIENZA
RICOVERI NON PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO
GIORNATE DI DEGENZA OLTRE LA SOGLIA SUPERIORE DEL RANGE DI DURATA APPROPRIATO - RICOVERI NON
PRECEDUTI DA EVENTO ACUTO